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Il processo di autovalutazione nelle scuole
Giovanna GrisetaBari, 18 dicembre 2014
Valutazione e autovalutazione
Il tema della valutazione è sempre stato un tema “sensibile” del nostro sistema scolastico: complesso quanto controverso, intorno ad esso difficilmente si è creato consenso e condivisione, ma piuttosto conflittualità, diffidenza, divisioni;
Valutazione e autovalutazione
ma è un tema su cui occorre ormai, e con urgenza, confrontarsi, in termini
non solo di approfondimenti culturali, ma anche di percorsi
operativi, poiché non è più possibile prescindere dalla dimensione valutativa nel sistema scuola.
Valutazione e autovalutazione
La dimensione articolata, pluridimensionale, sistemica della
valutazione presuppone la complementarità e non la
contrapposizione di diversi approcciÉ anzi proprio la pluralità di prospettive e la pluralità di relazioni, che tra queste si instaurano, a connotare un sistema di
valutazione efficace e utile.
Valutazione e autovalutazione
Alcune dimensioni, in particolare, risultano imprescindibilmente
connesse. L’approccio interno e quello esterno in
primis: lungi dall’escludersi reciprocamente, appaiono al contrario complementari.
Valutazione e autovalutazione
L’autovalutazione che una scuola compie sui propri processi, in una logica di assunzione diretta di responsabilità, necessita di un
qualche riscontro esterno, per non diventare autoreferenziale e quindi
con insufficiente capacità di verificarsi e confrontarsi.
Valutazione e autovalutazione
D’altronde, la verifica esterna fornisce elementi che solo la scuola può correttamente mettere in relazione con il proprio contesto, in vista del miglioramento delle proprie
azioni.
Valutazione e autovalutazione
Autovalutazione VS Valutazione esterna
Valutazione esterna e Autovalutazione
Autovalutazione e Valutazione esterna
Accountability VS Rendicontazione sociale
Valutazione e autovalutazione
“Non c’è vera autonomia senza responsabilitàe non c’è responsabilità senza valutazione”
Dopo quindici anni si completa il disegno tracciato dal Regolamento sull’autonomia scolastica (DPR
275/1999).
Valutazione e autovalutazione
Regolamento per l’autonomia scolastica DPR 8 marzo 1999 n. 275 Art. 10 c. 1
"Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e degli standard di qualità del
servizio il Ministero della Pubblica Istruzione fissa metodi e scadenze per rilevazioni periodiche. Fino
all’istituzione di un apposito organismo autonomo le verifiche sono effettuate dal Centro europeo
dell’educazione, riformato a norma dell’art. 21, comma 10 della legge 15 marzo 1997, n. 59"
SNV
DPR 28 marzo 2013 n. 80(G.U. n. 155 del 4 luglio 2013)
Il Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione in materia di Istruzione e Formazione
SNV
‐ Direttiva n.11 del 18 settembre 2014(Priorità strategiche del SNV per gli AA.SS. 2014/2015 – 2015/2016 – 2016/2017)
‐ C.M. 47/2014(Trasmissione Direttiva 11/2014)
‐ Nota MIUR 7677 del 4/12/2014(Avvio del SNV: attività ulteriori di accompagnamento)
SNV
Tutto il Sistema di Valutazione intende essere:‒ leggero (di facile utilizzo e consultazione)‒ comparabile (con dati e strumenti comuni diriferimento)
‒ duttile (attento ai diversi contesti e ai punti dipartenza)
‒ integrabile (con informazioni che possano essereintegrate dalla scuola e/o da altri sistemi)
‒ dinamico (attento allo sviluppo e al miglioramentoche avviene nel tempo)
La sequenza del procedimento
DPR 28 marzo 2013 n. 80ART. 6(Procedimento di valutazione)
Ai fini dell’articolo 2 (miglioramento) il procedimento di valutazione delle Istituzioni Scolastiche si sviluppa, in modo da
valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli di valutazione e
delle scadenze temporali … nelle seguenti fasi:autovalutazione delle Istituzioni Scolastichevalutazione esternaazioni di miglioramentorendicontazione sociale delle Istituzioni Scolastiche
La sequenza del procedimento
fasi attori 2014/15 2015/16 2016/17
autovalutazione Tutte le scuole
X X X
Valutazione esterna
Circa 800 scuola ogni anno
X X
Azioni di miglioramento
Tutte le scuole
X X
Rendicontazione sociale
Tutte le scuole
X
Valutazione e autovalutazione
Il concetto di Autovalutazione di Istituto è stato introdotto nel nostro paese da circa un
trentennio e, tuttavia, non pare possedere ‐ a tutt'oggi ‐ un significato chiaro e condiviso.
Valutazione e autovalutazione
L'origine del termine è da ricercarsi nell'elaborazione condotta nell'ambito di un progetto, proposto dall’OCSE nel periodo
1982‐87. Tale progetto coinvolse circa 150 esperti provenienti da 14 paesi, che analizzarono i ruoli e i processi implicati nell'azione di
miglioramento della scuola.
Valutazione e autovalutazione
Definizione di Autoanalisi di Istituto“Un'ispezione sistematica (descrizione e analisi) da parte di una scuola, un sotto sistema o un individuo (insegnante, capo di istituto) dell'attuale funzionamento della scuola come primo passo di un
processo di miglioramento.”
Valutazione e autovalutazione
Nella situazione attuale l’autovalutazione di Istituto assume una duplice connotazione.
Valutazione e autovalutazione
Da un lato le pratiche autovalutative rappresentano una
delle espressioni più alte dell’autonomia delle scuole, in quanto capacità di valutare
criticamente il proprio operato e di apprendere dall’esperienza.
Valutazione e autovalutazione
Dall’altro l’autovalutazione costituisce la base informativo‐conoscitiva per
qualsiasi azione di controllo sociale, caratterizzandosi come la modalità peculiare con cui la singola scuola assume le proprie responsabilità
educative e rende conto del proprio lavoro e dei suoi esiti.
Valutazione e autovalutazione
Il momento autovalutativo risulta, quindi, funzionale agli operatori interni, in
quanto feed‐back sulla propria azione e base per una revisione delle proprie scelte, e parte di una valutazione più complessiva, in quanto confronto della visione interna con termini di riferimento
esterni.
Valutazione e autovalutazione
Più precisamente le pratiche autovalutativepossono svolgere i seguenti compiti:‒ Fornire una guida all’azione di sviluppo‒ Consentire un controllo sistematico dei risultati
‒ Valorizzare l’identità della scuola‒ Coinvolgere direttamente gli operatori‒ Promuovere un’azione di miglioramento
Art. 6 Procedimento di valutazione
1. Autovalutazione delle Istituzioni Scolastiche (R.A.V)
2. Valutazione esterna3. Azioni di miglioramento4. Rendicontazione sociale
Art. 6 Procedimento di valutazione
Autovalutazione delle Istituzioni Scolastiche (R.A.V)
analisi e verifica del proprio servizio sulla base dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero,
delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'Invalsi, oltre a ulteriori elementi significativi integrati dalla
stessa scuola.
Art. 6 Procedimento di valutazione
Autovalutazione delle Istituzioni Scolastiche (R.A.V)
elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro di
riferimento predisposto dall’Invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento.
Le prossime tappe
azioni soggetti tempi
Formazione referenti USR e ispettori Tecnici
MIUR / INVALSI 27 e 28 NOVEMBRE 2014
Formazione docenti e DS USR Dicembre 2014Gennaio 2015
Apertura piattaforma informatica
MIUR Gennaio 2015
Inserimento dati Tutte le scuole Gennaio / Febbrario 2015
Le prossime tappe
azioni soggetti tempi
Restituzione dati con benchmark
INVALSI Fine marzo 2015
Definizione RAV Tutte le scuole Marzo / Giugno 2015
Pubblicazione RAV Tutte le scuole Luglio 2015
Valutazione e autovalutazione
L’autoanalisi di Istituto, come ogni altra innovazione, non si realizza casualmente bensì va programmata per tempo e nei dettagli; senza ovviamente cadere
nell’errore dell’eccessiva rigidità e con la consapevolezza che non tutto può essere
previsto e programmato.
Valutazione e autovalutazione
L’autoanalisi è un processo di innovazione che si gioca su due elementi fondamentali: il termine composto
(auto + analisi) e l’abbinamento con il termine autovalutazione.
In entrambi i vocaboli composti figura il prefisso auto, che sottolinea come i processi di analisi e di
valutazione, che si vogliono attivare per migliorare il funzionamento della scuola, siano promossi e
realizzati da soggetti interni all’organizzazione dove si svolge l’indagine.
Valutazione e autovalutazione
La decisione di avviare e condurre a termine un processo complesso e impegnativo come
quello dell’autovalutazione presuppone che si siano verificate e accertate, da parte del
Collegio docenti, le risorse disponibili sia sul piano delle competenze professionali sia sul piano organizzativo‐gestionale per poter affrontare i molti problemi connessi a
operazioni di questo genere.
Valutazione e autovalutazione
Preliminare all’adozione di un sistema autovalutativodeve essere la consapevolezza degli operatori della
scuola che l’autovalutazione è un valore organizzativo e pertanto va interiorizzato e condiviso a livello
anche individuale. Questa precisazione è necessaria perché qualsiasi sistema di verifica, in assenza di una condivisione
totale, finisce per essere gestito come una procedura burocratica e formale.
RAV
Il RAV non è un documento!!!
È la guida per realizzare un processo di riflessione
all’interno di ogni scuola.
Struttura del RAV
Contesto e risorse– Popolazione scolastica– Territorio e capitale sociale– Risorse economiche e materiali– Risorse professionali
Struttura del RAV
Esiti ‐ Risultati scolastici‐ Risultati nelle prove standardizzate‐ Competenze chiave e di cittadinanza‐ Risultati a distanza
Struttura del RAV
Processi ‐ Pratiche educative e didattiche (4 indicatori)
‐ Pratiche gestionali e organizzative (3 indicatori)
Struttura del RAV
Individuazione delle priorità
‐ Priorità e traguardi ‐ Obiettivi di processo
Struttura del RAV
Il format prevede che gli Istituti debbano analizzare
il contesto in cui operano (popolazione scolastica, territorio e
capitale sociale, risorse economiche e materiali, risorse professionali)
gli esiti dei loro studenti (i risultati scolastici, ma anche quelli delle prove standardizzate, le competenze chiave raggiunte e i
risultati a distanza, vale a dire, fra l'altro, gli esiti nei cicli scolastici successivi, l'eventuale prosecuzione negli studi
universitari l'inserimento nel mondo del lavoro).
Struttura del RAV
Il format prevede che gli Istituti debbano analizzare
i processi di organizzazione e gli ambienti di lavoro (dalla predisposizione e progettazione della didattica, alla predisposizione degli ambienti di apprendimento passando per
l'integrazione con il territorio).
Struttura del RAV
Il format del RAV: 4 parti
‒ Descrittiva (Descrizione del contesto e delle risorse)‒ Valutativa (Valutazione degli Esiti e dei Processi)‒ Metodologico‐Riflessiva (Descrizione e valutazionedel percorso di autovalutazione)
‒ Proattiva (Individuazione delle priorità e degliobiettivi di processo)
Struttura del RAV
Parte metodologico – riflessiva
‒ Riflessione sul percorso di autovalutazione‒ Composizione del nucleo di autovalutazione‒ Problemi emersi nella lettura e interpretazione dei dati
‒ Esperienze pregresse di autovalutazione