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Riprendontil1 estate, allargo di Bibione, le licerche dei resti di un briganìiÌ10 aI-Tondato nel 1812500 con al c-~ntro Il relmo. Parti

CQsì, tra maggio e giugno 2001,la

prima zll:<lpagm di 5alvt, çht: lo·

ca.U,.."'2Òa!ù'\ c.anr1ori1. ffiurJziùni,

tir.gotti in ghisa dJe ser\"it'anIJ a

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.La cmnpagnn del 2004. .sabtò

l'inizio della cc!labor<:lzione con

Ca' Foocari.. Be1traCle contattò

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ge i laur~a~di in ArchecIGgiasu­bacquea nei re:cupero dei brìg&.n·

tino. Ogni campsgna condotta fio

naia é costata cirf.a 40,000 ecro e

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nieri e 7igili del fuoco di Mestre eTcie-~. Neil'e..'\tatt 2005 furono

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1800. Era solo il pri:no reperto di

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&0 sia l'unico modo per difendere

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Lunedì, 8 Gennaio 2007

Il tesoro della nave scomparsaRiprendono in estate, allargo di Bibione, le ricerche deiresti di un briganti no affondato nel 1812

San Michele

Tre pescatori di Marano Lagunare vigilano nelle acque dell'Alto Adriatico perevitare che predoni del mare si immergano per frugare nei fondali eimpossessarsi del "tesoro" che loro hanno scoperto al largo di Bibione nel 2001. Iltesoro è composto dai resti del Mercure, un briganti no di circa 36 metri chefaceva parte di una flotta italo-francese che si scontrò con gli inglesi.

Nel 2006, i sub hanno localizzato la poppa del brigantino, ma hanno concentratogli scavi a prua, trovando i resti umani di almeno tre membri dell'equipaggio, cheora sono custoditi in un magazzino di Mestre. Il primo esame sommario delleossa ha svelato che i resti appartengono a giovani marinai, quasi adolescenti.

Carlo Beltrame - docente di Archeologia marittima a Ca' Foscari, che collabora daanni con Nausicaa (Nucleo archeologia umida subacquea Italia Centro AltoAdriatico) della Soprintendenza archeologica del Veneto per il recupero della nave- è ottimista sulla ripesa dei recuperi durante la prossima estate, tra luglio eagosto; se tutto filerà liscio, la campagna durerà quattro settimane. A giornisaranno chiesti finanziamenti alla Regione Veneto e spera che il Casinò diVenezia faccia ancora da sponsor.

Qualche anno fa Giovanni Scala e i suoi due figlioli, Andrea e David, furononominati ispettori onorari dal ministero per i Beni e le attività culturali, dopo lapesca "miracolosa" che li vide tirar su nella rete un tipo di cannone in uso tra lafine del '700 e inizio '800. Era solo ii primo reperto di un giacimento ancora in viadi esplorazione, quello della nave Mercure. «Il ruolo di Scala e figli funziona benee ritengo che questo sia l'unico modo per difendere questi giacimenti - assicuraBeltrame - Quello degli Scala è un caso raro di collaborazione dei pescatori, daquanto ne so unico in Adriatico». Dopo il recupero del cannone (pesava più diuna tonnellata) gli Scala denunciarono il ritrovamento, cominciò così la campagnadi scavi che in varie fasi ha individuato e recuperato reperti dei brigantino.

Il Mercure era alla retroguardia di quattro navi (il vascello Rivoli e i brigantiniJena e Mameluck) e fu il primo a essere attaccato nel corso della notte nellacosiddetta battaglia di Grado. Lo scontro a fuoco si risolse in mezz'ora: gli inglesicolpirono la santabarbara del Mercure che affondò con tutti i 120-130 uomini diequipaggio. Si salvarono solo in tre. Era il 22 febbraio del 1812, data fatale per ilbriganti no, che rivelò la sua esistenza esattamente a 189 anni dall'affondamento,il 22 febbraio del 2001, adagiato su un fondale di circa 22 metri a quasi 8 migliadalla éosta.

A raccontare tutta questa storia è Francesco Dossola, un sub laureato in storiache collabora con il Nausicaa e che già nel 2001 fece parte della squadra chedelimitò il quadrato di 500 metri per 500 con al centro il relitto. Partì così, tramaggio e giugno 2001, la prima campagna di scavi, che localizzò altri cannoni,munizioni, lingotti in ghisa che servivano a zavorra re la nave.

La campagna del 2004 salutò l'inizio della collaborazione con Ca' Foscari.Beltrame contattò Nausicaa ed ebbe avvio una sinergia tra Stato, sponsor privatie Università, che da allora coinvolge i laureandi in Archeologia subacquea nelrecupero del brigantino. Ogni campagna condotta finora è costata circa 40.000euro e ha impiegato una decina di sommozzatori, tra archeologi, carabinieri evigili del fuoco di Mestre e Trieste. Nell'estate 2005 furono individuati la prua,l'ancora, l'anello di cubia (dove si aggancia l'ancora), altri cannoni e due fedi inoro. Altro materiale venne ripescato l'anno scorso.

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L'Un.iversit·à di Ve.ne zia La I-.ULM consolida

e l'archeologia marittima i suoi rapporti con Feltre

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zion; a tutto campo. Presso la sede di Feltre,inaugurata nel 1968 contestualmente a!lanascita di quella milanese, sono attualmen~te ·attivatl il corso di laurea trìennale in Re~.1azioni pubblìche e pubblicità e il master inGestione e sviluppo delle Pmi, e la prossimaapertura del Campus di B.orgo Ruga, in fasedi ristrutturazione avanzata da parte del Co­mune, rappresenterà la premessa per l'ulte­riore crescita dell'offerta formativa da partedella IUlM nel centro feltrina. Con l'inau~gurazione del Campus, che ci si augura siareso operativo quanto prima, come spiega il

. rettore puglisi, l'ateneo avrà a _disposizionenuove strutture funzionali e dotate di stru­menti tecnologici all'avanguar~ìa, che an~dranno ad affiancarsi e integrarsi a quelle dicui l'Ateneo già dispone, come la bib.liotecauniversitaria recentemente trasferita nel

rinnovato e prestigioso spazio delle Scu­derie Napoleoniche. Crescono quindi spazie strutture della sede feltrina, come passopropedeutico all'espansione del!'offcrta di-

. dattica e delle attività. Si vuoi fare di Feltre

un punto di riferimento specifico e di rilievoal1'interno del sistema' universitario nazio­

nale, come osserva Puglisi, uscendo dallelogiche strettamente regionali e al tempostesso valorizzijndone le qualità peculiarie caratterizzanti. Nel complesso l'offertaformativa dell'Universit:J IULM, presso ilquartier generale di Milano, si articola at~traverso due Facoltà, di lingue, letteraturee culture moderne, e quella di Scienze dellacomunicazione e dello spettacolo. Com­poste a loro )/o\ta da cinque corsi di lawreatriennale, sei corsi di laurea specialistica, euna nutrita serie di master universitari, corsidi Alta formazione, Post-experience e Dot·torati di ricerca. Tutta la didattica è forte­mente improntata al rapporto diretto conil mondo delle imprese e delle professioni,ne sono un esempio le partnership coni!Gruppo Mediaset nel settore dei Mediae con il Fondo per l'Ambiente Italiano inquello del patrimonio artistico e culturale, acui si uniscono numerosi accordi e collabo­razioni a livello internazionale.Oltre al consolidamento ,delle aree tradizio­

nali, secondo la sua storica vocazione ispi­rata al binomio lingue e Comunicazione, eal recente rafforzamento dell'area umani­

stica, ad esempio'nel campo dell'jnterpreta~riato, in questi ultimi anni l'Università IULMsta, investendo molto anche nel settore dei

Beni e delle attività culturali. Non a, caso,la principale novità della sede milaneseper il prossimo anno accàdemico- riguarda

. l'attivazione della nuova laurea magistralein Arti. patrimoni e mercati, un corso performare i_ futur:i professionistl.e specialistinel settore vista la sua forte espansione.to­re dei Beni e delle attività culturali, serie dimaster universitari" lo.rovolta da cinque. cordella valorizzazione economica delle, opere

. artistiche e degli eventi culturali connessi almondo de1l'arte. Il ventaglio formativo deimaster si arricchirà invece di tre nuovi corsi:

Comunicazior1e per le relazioni internazio­nali, Food Culture & Marketing e Managerdei processi creativi. Un segno tangibile diun'offerta didattica che si articola· e ag­giorna sempre più, come s'?tto1inea Puglisi,in linea con la domanda dei mercati e delmondo del lavoro.

I CORSI DI PERFEZIONAMENTO

I co~i di perfezionamento sull'arte musiva sonorivolti ad un numero limitato di allievi già qualificatipresso la Scuola Mosaidsti del Friuli.Ut partecipazione d.gll allievi è sosh,nuta (per i piùmeritevoli),con borse di studio meSse a disposiziofledalla Fondazione Cassa di Risparmio di Udine ePordenone.

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Un Campus all'avanguardia di prossimaapertura, la rinnovata convenzione con le

istituzioni locali e importanti piani di svilup­po a Feltre, una nuova laurea magistrale etre i1iaster j,red:t; a Milano. 11doppio filoche .unisce da quarant'anni il centro feltrinae il capoluogo lombardo è rappresentatodall'offerta didattica e formativa della U~bera Università di Lingue e ComunicazioneIUlM, per un legame e un binomio destj~nati a rafforzarsi e svilupparsi ulteriormentecon le novità chè riguarderanno il prossimoanno accademico.Nei giorni sco~si a Feltre è stata firmata lanuova convenzione che regola i rapporti tral'Ateneo, gli enti !ocali e la Fondazione perl'Universit~ e l'Alta Cultura in Provincia· diBelluno. Si tratta di un passo importante,come rileva il professar Giovanni' Puglisi,rettore dell'Università IULM, nel percorsoche si intende portare avanti per Sviluppareancora di più le attività e le iniziative nelterritorio veneto, sia con la collaborazione

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':'.;rt!. SonodeiCOF5ibrewtapertiatutticoiorochevoglionoprovare a cimentarsi con questa antichissima arte.Non danno- titolo aJwno ai fini della qualificaprofessionale.ta durata maS§ima di ogni corso è di 50 orco

La nuova convenzione illustrata dal Rettore Giovanni Puglisi

allievi passeranno un periodo di ·stage(di 240 ore) presso un'azienda o un'isti­tuzione operante del settore. Sono incorso di definizione stipule di conven~zioni con musei navali, istituzioni ditutela e ricerca in ambito marittimo

quale la Soprintendenza per i Beni Ar~cheologici del Veneto (NAUSICAA) edalcune imprese specializzate nello scavoarcheologico e nella ricerca strumentalesubacquea. Coordinatore del master è ilprof. Sauro Gelichi, il direttore è il prof.Carlo Seltrame. Quest'ultimo è diretto­re della missione di scavo sul relitto delbrick del Regno Itali:::o Mercure, affon­dato nellaoattaglia di Grado del 1812.Il cantiere, reso possibile in questi annigrazie a fondi del Ministero per i Beni ele Attività Culturali e ad un contributo

della la Dragaggi di Venezia, dovrebbediventare il campo scuola del [email protected]; www.unive.it (Iinksu master di Il livello>.

lezioni frontali e saran­

no guidati all'internodi musei e monumenti

legati alla navigazionequali il museo stori~co navale di Venezia,l'Arsenale e gli squeritradizionali. Sono pre~viste lezioni pratiche dinavigazione con vela alterzo e di voga. Pressoil Padiglione delle navidel Museo navale si ter~ranno delle esercitazio~ni di documentazioned'imbarcazioni mentreall'interno di cantieri

si svolgeranno dimo­strazioni di costruzionenavale. le lezioni, chesi svolgeranno da no­

vembre a marzo, per un totale di 360ore, avranno carattere intensivo. Gli

Il Dipartimento di Scienze dell'Antichitàe del Vicino Oriente dell'Università Ca'Foscari di Venezia ha istituito un masterdi Il livello in Archeologia. marittima, ilcui titolo completo è "Archeologia ma~ritti ma. Archeologia e storia marittimae tecniche della ricerca archeologica su­bacquea" .Questo corso è una novità nel Medi­terraneo pur presentando numerosiesempi nel panorama anglosassone. Nelsettore, "offerta didattica nel bacinodel Mediterraneo ha grossi limiti e mol­te tra le tematiche che caratterizzano

l'ambito discip!inare, quali la costruzio­ne navale, la storia navale. l'evoluzionedelle artiglierie navali, 5010 per fare de~gli esempi; sono quasi completamenteignorate. L'iniziativa si presenta comeun proseguimento naturale del per~ Scavo archeologico sottomarinocorso' intrapreso dal Dipartimento dIScienze del!' Antichità e del V. O. con . specialisti di temati~he storico~marit­l'organizzazione di due summer schools time veneziane. Gli allievi segu.irannod'argomento storico marittimo.Venezia è owiamente la sede naturale

per una proposta didattica di questogenere mentre la presenza d'istituzio­ni ed imprese operanti attivamente nelsettore offre opportunità uniche di for~mazione. L'Università Ca' Foscari inoltreè stata una delle prime in Italia ad atti~va re un insegnamento d'archeologia su­bacquea e l'unica a proporre l'etichettad'archeologia marittima. La bibliotecaarcheologica dell'ateneo è la più forni­ta per il settore nonche ùna tra le piùricche in Europa in materia archeologicain genere.Il master intende formare archeologiprofessionisti interessati a specializzar·si nel settore marittimo e subacqueoin genere, curatori di musei del mare edella navigazione e guide turistiche spe­cializzate anche di parchi archeologicisommersi. Inoltre si rivolge a funzionariministeriaH interessati a professionaliz~zarsi su problematiche e strategie dellagestione del bene culturale sommerso,a funzionari d'amministrazioni localiinteressati a specializzarsi su tematichelegate all'archeologia e alla storia delrapporto dell'uomo con il mare, ad ar~chitetti ed ingegneri navali che intendo~no operare nel campo dell'archeologiamarittima.Il master è suddiviso principalmente intre settori: archeologico, storico e me~todologico senza limiti cronologici. Neiprimi due si toccheranno argomenti co­me i traffici commerciali marittimi, lacostruzione navale, la storia della navi- .gaziane, l'etnografia navale e le i.nfra~strutture portuali. In quello nietodolo­gico si tratteranno tLrt:t.igli aspeni dellaricerca e detia ~ re settore dell'ar·

cheologia na-..Q:ieSa in ambiente subac~queo sia in contesto terrestre, nonché letecniche di documentazioni post-scavo.il restauro dei reperti, la musealizzazio­ne navale e la creazione e gestione diparchi- archeologid sommer5i.La materia locale avrà ovviamente unnotevoLe peso trattandasi di. un'oppor·

_·_~.~JjW!!r~·._._."r~_~.~_-

Il professor Carlo Beltrame presenta una nUova figura professionale