il gimema, un esempio di unità
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Un Paese unito dalla ricercaTRANSCRIPT
Fondamentale quindi la necessità di coinvolgere un numero sufficiente di pazienti. È per questo
motivo che è nato un gruppo cooperativo come il GIMEMA — Gruppo Italiano Malattie
EMatologiche dell’Adulto.
In una sperimentazione clinica, semplificando i principi della biostatistica, si cerca
di sapere se quello che è stato osservato in passato ha almeno il 95% di probabilità
di essere vero anche per i pazienti trattati in futuro. Questo parametro è quello che
accerta, a livello mondiale, l’oggettività di una risposta ad un quesito clinico. Per
accettare questa risposta però, bisogna che ci siano presupposti adeguati. Tra
questi uno dei più importanti risulta essere il numero di pazienti dei quali si
raccolgono le informazioni. È intuitivo immaginare come l’analisi di un grande
numero di dati sia statisticamente più affidabile di uno più basso ed è quindi
evidente come questo diventi un parametro importantissimo.
L’incidenza delle malattie ematologiche, seppur rilevante, è molto inferiore a quella
di altre patologie oncologiche. In termini pratici questo significa che in diversi Centri
ospedalieri può affluire un numero limitato di pazienti, numero che diventa ancora
più ristretto nel caso di patologie con caratteristiche meno comuni. È quindi
evidente come spesso, in passato, questo comportasse l’impossibilità di effettuare
qualsiasi ricerca scientifica validabile, a prescindere dalla bontà dell’idea stessa.
La creazione del GIMEMA ha permesso di superare proprio l’ostacolo dei numeri,
condividendo l’obiettivo finale e consentendo di valutare in maniera
scientificamente corretta i risultati conseguiti.
Oltre alla condivisione dei casi
clinici l’altro grande successo del
nostro gruppo cooperativo è
quello di aver favorito la
circolazione delle esperienze e
delle conoscenze.
Questa continua condivisione è il motore che consente la nascita di nuove idee, idee che vengono analizzate dalla comunità
scientifica e dalle quali si disegneranno le nuove strategie terapeutiche da validare attraverso le sperimentazioni cliniche.
Il G I M E M A, un esempio di unità
Viene costantemente
organizzato ed incentivato lo
scambio di informazioni tra gli
sperimentatori che, in questo
modo, si confrontano
sull’attualità delle ricerche.
La ricerca clinica accademica, detta anche no-profit, è una componente importante della ricerca clinica di interesse pubblico, finalizzata all’ottimizzazione di strategie terapeutiche e non al medicinale in quanto tale o al suo sviluppo.
È un tipo di ricerca fondamentale
per il miglioramento della pratica
clinica e della gestione quotidiana
della patologia, con obiettivi di
evidente beneficio per i pazienti,
per il rapporto costo/beneficio del
SSN, per l’ottimizzazione della
qualità delle prestazioni
assistenziali, per valutare e
paragonare farmaci
commercializzati dall’industria.
La ricerca no profit si occupa, per esempio, di definire rischi/benefici di farmaci già approvati, stabilire i migliori protocolli terapeutici, individuare associazioni o usi sequenziali di farmaci.
Sono ricerche, per lo più, nate “sul
campo” dall’idea e dall’esperienza
di ricercatori che da anni,
all’interno di Istituzioni
accademiche, svolgono un ruolo
chiave nella diffusione della
cultura della scienza.
Malgrado la cronica scarsità di
mezzi e fondi, anche la ricerca
clinica accademica deve essere
condotta secondo rigide regole
internazionali, nell’ambito di
protocolli complessi. Il GIMEMA,
con la sua organizzazione, riesce
ad operare in questo contesto
regolatorio, garantendo la validità
dei risultati e salvaguardando il
primario interesse dei pazienti.
Promuovere la ricerca clinica accademica
Tutto ciò si realizza grazie al ruolo delle fondazioni “no-profit”, al ruolo dei Gruppi Cooperativi come gruppi di ricerca efficienti e moderni che sono, oggi, la migliore garanzia per mantenere l’”indipendenza intellettuale” della ricerca
OBIETTIVI La Fondazione GIMEMA lavora per
promuovere la ricerca clinica
accademica, diffondere cultura,
divulgare il sapere scientifico, e
organizzare formazione.
Dal momento della sua fondazione, 27 anni or sono, il GIMEMA persegue un
obiettivo, quello di garantire la parità di trattamento del paziente a prescindere dal
luogo geografico di provenienza. Pensando al contesto storico in cui nasceva il
GIMEMA è evidente come questo obiettivo apparisse ambizioso. Venticinque anni
fa lo scenario era composto da alcuni Centri d’avanguardia, nei quali venivano
garantiti i migliori trattamenti disponibili, e da numerosi Centri dove questi stessi
trattamenti, per assenza di mezzi o per casistiche limitate, non erano previsti. Nel
corso degli anni il GIMEMA ha impegnato le proprie risorse per far si che le
conoscenze fossero quanto più condivise organizzando confronti scientifici,
congressi, riunioni, iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, così che
tutti i trattamenti, non solo quelli in sperimentazione, seguissero uno standard a
livello nazionale, che anche le più complesse analisi di laboratorio fossero accessibili
a tutti adottando il metodo della centralizzazione dei campioni biologici.
Finalità scientifica
Le attività svolte dal GIMEMA hanno permesso di raggiungere risultati scientifici di
altissimo livello. Il nome del GIMEMA è sempre più conosciuto a livello mondiale e
l’autorevolezza scientifica acquisita fa sì che, per alcune specifiche patologie, come
per esempio la leucemia acuta promielocitica, il GIMEMA sia preso come un punto
di riferimento assoluto. Il GIMEMA opera in collaborazione con le più grandi realtà
cooperative europee come EORTC (European Organisation for Research and
Treatment of Cancer), MRC (Medical Research Council, UK) , SAL (Study Alliance
Leukemia, DE), americane come il CALGB (Cancer and Leukemia Group B, ), nonché
con Enti legislativi come AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ed EMA (European
Medical Agency)
Questo impegno ha consentito di abbattere le differenze tra i Centri, di garantire ad ogni persona di poter
ricevere, in tempi molto brevi, una diagnosi accurata e, se necessario, di essere sottoposta ai più moderni
protocolli di cura disponibili senza doversi spostare dal suo luogo di origine.
Finalità culturale
Nel contesto delle sperimentazioni
cliniche ci sono diverse figure
professionali (amministrativi, data
manager, statistici...) che sono
necessarie alla loro conduzione e
gestione, ma queste figure sono
solitamente assorbite da Aziende
che operano nel settore privato.
Non potendo competere su
grande scala a livello economico
con il settore profit, il GIMEMA ha
dato vita ad un ambizioso progetto
che consente
luogo dove queste sono richieste,
educandole ad operare secondo
precisi standard internazionali e
favorendo, come sempre,
l’interscambio di esperienze e
idee.
Ancora una volta quindi si
cerca di valorizzare la natura
stessa del network GIMEMA.
di formare personale
specializzato presso le stesse
strutture d’origine, presso i Centri
di Ematologia che partecipano ai
Protocolli Clinici di cui la
Fondazione GIMEMA è
promotrice.
Piuttosto che accentrare il lavoro
ed appesantire la struttura
centrale, si percorre ancora una
volta la strada della
collaborazione, valorizzando le
risorse direttamente nel
Finalità Formativa
Il G I M E M A, un esempio di unità
Il Consiglio direttivo
ha tutti i poteri di ordinaria e
straordinaria amministrazione. Al
Consiglio Direttivo il compito di:
deliberare in ordine alle attività
dei Centri
redigere il bilancio della
Fondazione
deliberare sulle iniziative
necessarie al conseguimento
delle finalità della Fondazione.
Il Comitato Scientifico
identifica le aree di interesse
per le attività della Fondazione
stimola la creazione di
commissioni di studio
propone nuovi studi
valuta le proposte e approva i
nuovi studi
LA FONDAZIONE GIMEMA
Attualmente il GIMEMA è una Fondazione Onlus riconosciuta che,
attraverso i suoi organi, opera promuovendo le attività del Gruppo.
In questo ambito i progetti di ricerca clinica vengono affidati per la
loro realizzazione al nucleo operativo centrale del GIMEMA, il
Centro Dati, il quale gestisce lo sviluppo e la conduzione delle
sperimentazioni cliniche nel rispetto delle complesse norme vigenti
La Fondazione, la cui presidenza è affidata al Prof. Franco Mandelli,
è composta dal Consiglio Direttivo, dal Comitato Scientifico e dai
Working Parties.
Al GIMEMA afferiscono, come membri, oltre 150 Centri ematologici Italiani.
Da molti anni il Gruppo GIMEMA utilizza un sistema di centralizzazione dei
campioni biologici dei pazienti inseriti nei propri studi, identificando, sul
territorio nazionale, un unico laboratorio presso il quale far pervenire tali
campioni. Questi vengono poi smistati in altri laboratori che garantiscono
metodiche standard, internazionalmente riconosciute, e tecnologie più
avanzate. Quest’organizzazione consente un’accurata definizione della
diagnosi, un attento monitoraggio della malattia nel corso della terapia e la
possibilità di condurre ricerche traslazionali, che rappresentano l’integrazione
tra l’attività di ricerca sperimentale e la pratica clinica. Attraverso questo
network organizzativo, infine, tutti i Centri GIMEMA, sono in grado di offrire al
paziente le stesse possibilità di diagnosi a prescindere dal luogo della cura.
I Working Parties (WP) sono gruppi di lavoro suddivisi per tipo di patologia
ematologica. Ad oggi esistono 7 WP dove i massimi esperti italiani di ogni
settore si incontrano regolarmente per scambiarsi opinioni scientifiche
aggiornate, suggerire modifiche agli standard di cura o proporre nuove
strategie terapeutiche con l'impiego di nuovi farmaci. Il Board è composto da 9
membri eletti a livello nazionale dagli stessi sperimentatori. Questi gruppi di
lavoro sono la vera anima scientifica del GIMEMA.
I Working Parties
Il Gruppo Cooperativo
Laboratori di centralizzazione
Inizialmente affidato ad un
biostatistico e a due data manager,
il Centro Dati ha seguito
l’evoluzione dell’organizzazione
espandendosi fino a diventare
un’ampia struttura che coinvolge,
oggi, oltre venti professionisti con
competenze complementari:
biostatistici, informatici, data
manager, biologi, farmacisti,
medici e legali.
Il G I M E M A, un esempio di unità
Nel 1985 è stato creato il “Centro Dati” quale struttura di progettazione e
coordinamento delle sperimentazioni cliniche promosse dal GIMEMA.
Obiettivo principale del Centro Dati è di assicurare che
la Fondazione GIMEMA svolga la propria attività di
ricerca garantendo la validità e la serietà dei risultati
ottenuti e, soprattutto, la massima tutela dei pazienti.
Centro Dati
L’organizzazione del Centro Dati
prevede quattro macrounità
lavorative: Direzione,
Progettazione ed Analisi,
Gestione delle Sperimentazioni
cliniche, Segreteria.
Il Centro Dati ha sviluppato al suo
interno una serie di procedure
operative standard (SOP),
conformi alle norme
internazionali di Buona Pratica
Clinica (GCP), ottenendo nel
2002, la certificazione UNI EN ISO
9001:2000.
Il G I M E M A, un esempio di unità
LE ULTIM
E PU
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GIMEMA AIDA 0493 amended protocol for elderly patients with acute promyelocytic leukaemia.
Long-term results and prognostic factors. Latagliata R, Breccia M, Fazi P, Vignetti M, Di Raimondo
F, Sborgia M, Vincelli D, Candoni A, Salvi F, Rupoli S, Martinelli G, Kropp MG, Tonso A, Venditti A,
Melillo L, Cimino G, Petti MC, Avvisati G, Lo-Coco F, Mandelli F; for the GIMEMA Acute Leukaemia
Working Party.Br J Haematol. 2011 Sep;154(5):564-568.
Health-related quality of life in chronic myeloid leukemia patients receiving long-term therapy
with imatinib compared with the general population. Efficace F, Baccarani M, Breccia M, Alimena
G, Rosti G, Cottone F, Lambertenghi Deliliers G, Baratè C, Russo Rossi A, Fioritoni G, Luciano L,
Turri D, Martino B, Di Raimondo F, Dabusti M, Bergamaschi M, Leoni P, Simula MP, Levato L,
Ulisciani S, Veneri D, Sica S, Rambaldi A, Vignetti M, Mandelli F. Blood. 2011 Jul 12.
Frontline imatinib treatment of chronic myeloid leukemia: no impact of age on outcome, a survey
by the GIMEMA CML Working Party. Gugliotta G, Castagnetti F, Palandri F, Breccia M, Intermesoli
T, Capucci A, Martino B, Pregno P, Rupoli S, Ferrero D, Gherlinzoni F, Montefusco E, Bocchia M,
Tiribelli M, Pierri I, Grifoni F, Marzocchi G, Amabile M, Testoni N, Martinelli G, Alimena G, Pane F,
Saglio G, Baccarani M, Rosti G; Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell'Adulto CML Working
Party. Blood. 2011 May 26;117(21):5591-9. Epub 2011 Mar 30.
AIDA 0493 protocol for newly diagnosed acute promyelocytic leukemia: very long-term results and
role of maintenance. Avvisati G, Lo-Coco F, Paoloni FP, Petti MC, Diverio D, Vignetti M, Latagliata
I risultati della ricerca svolta dal GIMEMA sono numerosi ed importanti. Il nome del GIMEMA è sempre più spesso presente in pubblicazioni scientifiche di alto livello internazionale e questo rappresenta una concreta speranza per la definizione di nuove, innovative e migliori strategie terapeutiche per il prossimo futuro.
IL NO
STRO
SOSTEN
ITOR
E
“….Per fortuna, in Italia ci
sono tanti campi che lo
scontro politico non può
invadere, tanti terreni che
lo scontro politico non può
contaminare. E non mi
stanco di ripetere che
l'Italia del volontariato,
l'Italia della solidarietà,
l'Italia dell'impegno civile
non partigiano è davvero
l'Italia migliore" Il
Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano, in
occasione della
celebrazione del 40°
anniversario di fondazione
dell'AIL.
Grazie all’AIL è stato possibile
espandere il Centro Dati, attivare,
nel Giugno 2008, tre importanti
progetti di ricerca,
rispettivamente sulla leucemia
mieloide acuta, sulla leucemia
acuta promielocitica e sulla
leucemia acuta linfoide. È stato
possibile dare vita ad un progetto
di formazione di 30 figure
professionali di data manager ed
attivare un’unità di monitoraggio
degli studi clinici.
Dal 2005 l’Associazione Italiana
contro le Leucemie Linfomi e
Mielomi -AIL sostiene
istituzionalmente la Fondazione
GIMEMA.