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IL GERMOGLIO 1 N.2 | NOVEMBRE 2006 | SPEDIZIONE IN ALLEGATO A IL POPOLO n. 2 Buone nuove! Ci permettiamo di entrare una seconda volta nelle case delle famiglie della nostra Diocesi per far sentire la voce del Seminario, che è una realtà che appartiene a tutte le nostre comunità. Così vogliamo rendervi partecipi della vita di questo Istituto che raccoglie in sé le forze più giovani della Chiesa diocesana. Troverete molte notizie anche se brevi sulle attività estive dei nostri seminaristi, la giornata con i genitori con la quale abbiamo chiuso l’anno scorso, la presentazione dei nuovi arrivati che ab- biamo accolto con tanta gioia e simpatia. Non mancano ovviamente le informazioni sulle nostre proposte per ragazzi e giovani perché si interroghino, come hanno fatto tanti santi: che cosa vuoi che io faccia, Signore? La notizia migliore è che il 25 novembre, vigilia della Giornata per il Seminario, che coincide con la Solennità di Cristo Re dell’universo, Pasquale Rea sarà ordinato diacono, e poi, nel prossimo futuro, prete. La sua ordina- zione diaconale attenua il dispiacere del vuoto che nel- l’anno 2006 si è creato, non avendo avuto neanche una ordinazione sacerdotale. Ma la generosità di Pasquale nel dire di sì a Cristo è un non piccolo germoglio per continuare a rendere grazie al Signore per i suoi doni. La preghiera di tutti dev’essere intensa perché non solo la risposta possa essere fonte di gioia, ma soprattutto il cammino di fedeltà quotidiana fatto con semplicità e dedizione, possa diventare per Pasquale e per qualun- que altro discepolo di Cristo, sorgente di senso pieno e di fiducia che il Signore opera con noi e per noi. Lo stato d’animo con cui abbiamo iniziato l’anno e che continua ad accompagnarci è di grande impegno per esprimere la nostra gratitudine verso il Dio delle miseri- cordie, perché egli continua a mostrarci i tanti segni del- la sua presenza e del suo amore per noi, soprattutto con il volto di persone con le quali condividiamo il cammino della fede. Ci auguriamo che, a quanti verranno a trovar- ci in Seminario quest’anno, possano rendersi conto che, pur con la fatica di chi cammina, non manca la gioia di stare dietro a Colui che ci ha amati e ha dato se stesso per noi. Ci raccomandiamo molto alle vostre preghiere e al vo- stro ricordo specialmente in prossimità della Giornata del Seminario, perché siamo sicuri che il Padre che è nei cieli e che si prende cura dei suoi figli ascolterà le suppli- che fatte con fede. Don Maurizio Girolami, rettore

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Page 1: il germoglio n2 - seminario.pn.it · 4 IL GERMOGLIO la Bellezza di una Vocazione la Vocazione un dono della Preghiera Non si considera abbastanza - mi sembra - ciò che rende bella

IL GERMOGLIO 1

N.2 | NOVEMBRE 2006 | SPEDIZIONE IN ALLEGATO A IL POPOLO n.2

Buone nuove!Ci permettiamo di entrare una seconda volta nelle casedelle famiglie della nostra Diocesi per far sentire la vocedel Seminario, che è una realtà che appartiene a tutte lenostre comunità. Così vogliamo rendervi partecipi dellavita di questo Istituto che raccoglie in sé le forze piùgiovani della Chiesa diocesana. Troverete molte notizieanche se brevi sulle attività estive dei nostri seminaristi,la giornata con i genitori con la quale abbiamo chiusol’anno scorso, la presentazione dei nuovi arrivati che ab-biamo accolto con tanta gioia e simpatia. Non mancanoovviamente le informazioni sulle nostre proposte perragazzi e giovani perché si interroghino, come hannofatto tanti santi: che cosa vuoi che io faccia, Signore?

La notizia migliore è che il 25 novembre, vigilia dellaGiornata per il Seminario, che coincide con la Solennitàdi Cristo Re dell’universo, Pasquale Rea sarà ordinatodiacono, e poi, nel prossimo futuro, prete. La sua ordina-zione diaconale attenua il dispiacere del vuoto che nel-l’anno 2006 si è creato, non avendo avuto neanche unaordinazione sacerdotale. Ma la generosità di Pasqualenel dire di sì a Cristo è un non piccolo germoglio per

continuare a rendere grazie al Signore per i suoi doni.La preghiera di tutti dev’essere intensa perché non solola risposta possa essere fonte di gioia, ma soprattuttoil cammino di fedeltà quotidiana fatto con semplicitàe dedizione, possa diventare per Pasquale e per qualun-que altro discepolo di Cristo, sorgente di senso pienoe di fiducia che il Signore opera con noi e per noi.

Lo stato d’animo con cui abbiamo iniziato l’anno e checontinua ad accompagnarci è di grande impegno peresprimere la nostra gratitudine verso il Dio delle miseri-cordie, perché egli continua a mostrarci i tanti segni del-la sua presenza e del suo amore per noi, soprattutto conil volto di persone con le quali condividiamo il camminodella fede. Ci auguriamo che, a quanti verranno a trovar-ci in Seminario quest’anno, possano rendersi conto che,pur con la fatica di chi cammina, non manca la gioia distare dietro a Colui che ci ha amati e ha dato se stessoper noi.

Ci raccomandiamo molto alle vostre preghiere e al vo-stro ricordo specialmente in prossimità della Giornatadel Seminario, perché siamo sicuri che il Padre che è neicieli e che si prende cura dei suoi figli ascolterà le suppli-che fatte con fede.

Don Maurizio Girolami, rettore

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2 IL GERMOGLIO

Inizio dell’anno: Praglia e Sappada

Giornata dei genitori

Novità quest’anno tra leproposte di spiritualità: dal15 al 17 settembre siamostati ospiti dell’abbaziabenedettina Santa MariaAssunta di Praglia (Pd).Giorni intensi che ci hannodato modo di conoscerepiù da vicino la spiritualitàbenedettina. Abbiamosperimentato i tre stru-menti che san Benedettooffre per la ricerca di Dio:la Parola, la preghiera,la vita comunitaria:Dio, che è amore, vieneconosciuto nella SacraScrittura, onorato nellapreghiera e servito neifratelli. Questo è ilmessaggio che abbiamo

raccolto vivendo, in parte,l’impegno quotidianodei monaci e ascoltandole loro testimonianze.Abbiamo vissuto questaesperienza, nella preghiera,nel silenzio e nel confrontosulla dimensione sponsaledella vocazione presbiteraleaccogliendo le paroledella Regola che ci invitanoa “nulla anteporreall’amore di Cristo”.

Andrea

Come negli anni passati,anche se per me questoè il primo, noi seminaristidi Pordenone con i nostrieducatori abbiamo

trascorso, dal 18 al 23settembre, un’allegrasettimana a Sappada.Circondati dai montie respirando l’aria purae fresca ci siamo schiaritile idee prima di iniziare apieno regime con le lezioni,lo studio e le attivitàorganizzate dal Seminario.Nelle giornate, oltre allapreghiera e alla medita-zione, alternavamo ariunioni per la program-mazione dell’anno, partitea carte e cineforum,facevamo della camminatanelle piste verdi doveeseguendo gli esercizidi ginnastica indicati nellevarie postazioni anche

i più esperti facevanodelle cadute… di stile.Anche il vescovomons. Ovidio è venuto aincontrarci e a condividerecon noi un tratto delcammino di questoinizio d’anno.La settimana è stataun’occasione per mecome per altri due ragazzientrati quest’anno inSeminario, precisamentein comunità vocazionaleSan Martino, per conosceregli altri seminaristi efamiliarizzare con l’aspettocomunitario del Seminario,tutto ciò tra risate e buffiriti di benvenuto.

Corrado

Lo scorso 11 giugno io, i miei genitori e i miei nonniabbiamo trascorso una domenica al parco di SanFloriano, a Polcenigo, assieme ai ragazzi del Seminario,dei quali fa parte anche mio fratello Stefano, e le lorobelle famiglie. Per me è stata una giornata bella e riccadi significato: oltre ad esserci trovati in mezzo a ungruppo numeroso e molto allegro, ho notato che, comela mia famiglia, anche le altre sono molto vicine ai lororagazzi nella loro importante e impegnativa sceltadi vita, e la cosa mi ha riempito il cuore. Infatti, pensoche, anche se non si condividono del tutto le sceltedei propri figli, sia giusto sostenerli e far capire loro chesi è sempre presenti in qualsiasi momento di difficoltà.Ovviamente la fede ha caratterizzato tutta la giornata,e per me che credo in Dio questo ha dato un senso diserenità, soprattutto il momento della Messa, celebratanella piccola e semplice, ma molto intima e accoglientechiesetta all’interno del parco.

Cristina Vuaran

L’11 giugno 2006, i seminaristi assieme alle lorofamiglie hanno voluto ritrovarsi al Parco San Florianodi Polcenigo per trascorrere una domenica diversae speciale, iniziata con la Santa Messa celebrata nellachiesetta del parco e continuata poi con un buonpranzo, con qualche gioco e con qualche, o meglio,tante risate! È stata questa, una giornata particolareche, seppur nella semplicità, ha reso più sereni tutti,dai più piccoli ai più anziani e credo anche che abbiaricordato alle famiglie quanto sia importante,per un’unione forte e serena la presenza di Dio.

Maria Facca(sorella di Enrico)

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IL GERMOGLIO 3

La comunità vocazionale ha lo scopo di far vivereaigiovani che vogliono intraprendere il cammino versoil sacerdozio un periodo di discernimento personale,guidato da un animatore e dal padre spirituale.Per uno o due anni si vive in comunità, pregando,studiando e lavorando, senza tralasciare momentidi svago e di relax insieme. Nel 2001 la comunità sisposta a Casa S. Martino, all’interno del complesso delSeminario diocesano, per avere un contatto più direttocon la vita che si vuole intraprendere e con l’ambientein cui si vivrà la propria formazione culturale e spirituale.Comunque, la vita di Casa S. Martino è ben distinta daquella del Seminario. La maggior parte delle attività sisvolgono separatamente, poiché qui si dà più importanzaal discernimento che alla formazione vera e propria.Infatti, per chi lo desidera, esiste la possibilità dicontinuare la propria vita di lavoro o di studio e inserirsinella Comunità senza intraprendere subito gli studiteologici. La giornata inizia con le Lodi o con la Messa;dopo la colazione, ognuno comincia le proprie attività(studio teologico, lavoro o altri studi). Terminato il pranzo,c’è il tempo per studiare (principalmente) o per svolgerei propri compiti all’interno della Comunità, siano essiannuali o settimanali. Prima di cena, ci si incontrain cappella per ringraziare il Signore della giornata.Dopo una lauta cena insieme, la serata viene concordatadi volta in volta a seconda delle necessità.Una volta al mese, la comunità si apre ad altri giovaniche si stanno interrogando seriamente sulla propriavocazione. L’esperienza del Sentiero è un passaggioquasi obbligatorio, essendo un valido aiuto al propriodiscernimento nel pieno rispetto della libertà di ciascuno.

Membri

Don Giuseppe Grillo,nato il 7 febbraio 1968,è l’animatore di CasaS. Martino dal 2003ed è anche il Direttoredel Centro DiocesanoVocazioni; è stato ordinatol’8 dicembre del 1996.

Martino Della Bianca,nato il 5 maggio 1985,proviene dalla parrocchiadi S. Zenone di Fossaltadi Portogruaro. Al suosecondo anno di comunità,ha alle spalle 5 anni diliceo classico e uno diMatematica all’universitàdi Udine.

Mauro Tadiotto,nato il 1 settembre 1985,proveniente dalla parroc-chia di S. Paolo Apostolodi Pasiano di Pordenone,ha un diploma di peritomeccanico. Dopo dueanni di lavoro, è al suoprimo anno di comunità.

Luca Buzziol,nato il 23 settembre 1985,proveniente dalla parrocchiadi S. Maria della Presenta-zione di La Salute di Livenza,ha studiato all’ITSG diS. Donà di Piave e, per unanno, nella facoltà diIngegneria Edile di Trieste.Dopo un anno di lavorocome dipintore e impiegato,è al suo primo anno dicomunità.

Corrado Della Rosa,nato il 15 gennaio 1987,proviene dalla parrocchiadi S. Giorgio Martiredi Chions. È diplomatoin maturità scientificaed è al suo primo annodi comunità.

La vita a Casa San Martino

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4 IL GERMOGLIO

laBellezzadi unaVocazione

laVocazioneun donodellaPreghiera

Non si considera abbastanza - mi sembra - ciò che rende bella la vita di un prete,bella e lieta in un modo unico. Il prete vive soprattutto di relazioni: dedica il suotempo alle persone. Non si cura di cose, di carte, di soldi, se non secondariamente. Passa il suo tempo a incontrare gente: i bambini e gli anziani, i giovani e gli adulti,i malati e i sani, quelli che gli vogliono bene e lo aiutano e quelli che lo criticano,lo deridono, e pretendono. È un'esperienza umana straordinaria.

E incontra le persone non per vendere loro qualche cosa, non per trarne qualchevantaggio, non per curiosità, non come si incontra un cliente, ma per prendersi cura

della loro vita, della loro vocazione alla gioia, del loro essere figli di Dio.

Al prete le persone spesso aprono il loro cuore per una confidenza che non ha egualinei rapporti umani e in questa confidenza viene seminata la Parola che dice la verità,

che apre alla speranza eterna, che guarisce con il perdono.

Il prete vive una libertà straordinaria: ha consegnato se stesso alla Chiesa e perciò,se è coerente con la sua vocazione, non ha apprensioni per il suo futuro, non siattacca alle cose, non si assilla per arricchire. Ha consegnato se stessoper un’obbedienza al vescovo e proprio nell’esercitare questa obbedienza viveuna grande libertà, dispone del suo tempo per servire, dispone delle sue qualitàparticolari per giovare alla sua comunità. Il prete celebra per sé e per la gentei misteri della salvezza: opera delle sue mani non sono prodotti precari, fortuneesposte all'incerta sorte delle cose umane. Celebrando i santi misteri offre alla gente la grazia d’entrare nella vita eterna,

la comunione con Gesù. Per quanto la sua parola possa essere disattesa, per quantopossa risultare ridotto il numero di coloro che ricercano il dono offerto, il prete vivela certezza che il regno di Dio viene proprio così, come il seme che muore perprodurre molto frutto. Il prete alla fine della sua vita, volgendosi indietro, potràprovare pentimento delle sue miserie e rattristarsi della sua inadeguatezza allamissione ricevuta, ma non gli mancherà l’incomparabile consolazione di aver offertoagli uomini il pane della vita eterna e l’abbraccio del perdono di Dio.

Carlo Maria Martini

Siamo tutti consapevoli ed anche un po’preoccupati del calo delle vocazioni, mamolto spesso ci limitiamo a prenderneatto con aria rassegnata, quando nonfacciamo seguire anche qualchelamentazione del tipo “mala temporacurrunt!”: sono tempi difficili questi, nonsi può sperare di meglio! Ma se apriamoil vangelo, che ci riporta agli albori dellachiesa, ci imbattiamo in un ben altromodo di accostare il problema.Leggiamo per esempio in Luca alcapitolo 6,12 che: “Gesù passò la nottein orazione”: non è una pura annotazionedi cronaca, tanto è vero che il testocontinua dicendo: quando fu giornochiamò a sé i discepoli e di essi nescelse dodici che chiamò Apostoli:è spiegato il perché di quella notteinsonne, trascorsa in quel modo.Come la notte precede l’affacciarsi di unnuovo giorno, così la preghiera di Gesùprecede e motiva la scelta degli Apostoli.Non è quindi fuor di luogo dedurreche le vocazioni non sono una nostra“produzione”, non vengono dal basso,dai nostri sforzi, dai nostri pianipastorali, che pur ci vogliono,ma scendono dall’alto, sono un dono che

viene da Dio e come ogni dono può edeve essere sollecitato dalla preghiera.Gesù ha fatto così nel dare inizio alla suaprima comunità di chiesa, nello sceglieree chiamare i suoi primi collaboratori,è partito da quota zero pregando spessoe a lungo, di giorno e di notte, ma haanche chiesto, comandato in manieraesplicita di fare altrettanto: “La messe

è molta, ma gli operai sono pochi.

Pregate dunque il padrone della messe,

perché mandi operai nella sua messe”.

“Pregate”: non è un invito o unaesortazione, è un imperativo a cui nonpossiamo sottrarci, è la condizione primada cui dipende la sorte della messe, cioèla salvezza degli uomini. Cosa che Diocertamente vuole: ce lo ha ricordatoanche di recente Papa Benedetto “Diochiede la collaborazione di persone chedicano: Sì, io sono disposto a diventareun tuo operaio per la messe, sonodisposto ad aiutare affinché questamesse che sta maturando nei cuori degliuomini (sentite la fiducia e l’ottimismodel Papa!), possa veramente entrare neigranai dell’eternità e diventare perennecomunione di gioia e di amore.

Mons. sergio Deison

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IL GERMOGLIO 5

Attività estive...

In Turchia sulle orme di PaoloDal 26 agosto al 6 settembre scorsi, una parte di noi hapartecipato al pellegrinaggio dei preti giovani in Turchia conil nostro vescovo. Partiti all'alba da Pordenone, in tarda seratasiamo arrivati nella città di Iskenderun: ad accoglierci c’erail vescovo mons. Luigi Padovese, originario della nostradiocesi, che ci ha guidati per i primi quattro giorni nellazona di Antiochia e in Cilicia. Oltrepassando i monti Tauri,siamo poi entrati nella splendida Cappadocia, che ci haconquistati con i suoi incantevoli paesaggi e con i monasteri,scavati nella roccia, dei primi cristiani. Da lì, ci siamo mossiverso le città dove si trovavano le comunità fondate dasan Paolo:Antiochia di Pisidia, Iconio ed Efeso.Proprio qui ad Efeso abbiamo visitato la casa dove la Verginetrascorse gli ultimi anni della sua vita. Gli ultimi giornici hanno visti impegnati nella visita della città di Istanbul,il cuore storico della Turchia e sede del Patriarcato ortodossodi Costantinopoli. Questo viaggio ci ha permesso di capiremeglio l’importante ruolo che ebbero l'apostolo Paolo e iPadri della Chiesa nell’opera di annuncio, di consolidamentoe di approfondimento della nostra fede cristiana. Inoltre,questa esperienza è stata per noi arricchente e significativa,poiché ci ha permesso di portare un segno di condivisionee solidarietà nei confronti di quelle comunità, rimastepiccolo germe di presenza cristiana in terra di Turchia.

Enrico, Simone, Stefano C., Stefano V.

Campo Biblico a CimolaisDa ormai 10 anni la nostra diocesi insieme all’AzioneCattolica offre una proposta di approfondimentoe confronto sulla Parola di Dio rivolta a tutti, in modoparticolare a giovani e ad adulti. Il tema scelto perquest’anno era il libro del DeuteoIsaia: nella prima parte

della settimana abbiamo affrontato in gruppo la letturacorsiva dei capitoli, mentre negli ultimi giorni si è datospazio al metodo della lectio divina. Le attività dellagiornata culminavano con la celebrazione dell’Eucaristia,dove noi seminaristi avevamo il compito di preparareun segno che riassumeva la tematica del giorno.In questa settimana abbiamo potuto conoscere varie persone,sia quelle che partecipano al campo da diversi anni, sia igiovani che erano alla loro prima esperienza. Un graziea don Flavio Martin e ai 2 biblisti don Federico Zanettie Marzia Blarasin per l’opportunità dataci di accostarela Parola di Dio da un’angolatura nuova e suggestiva.

Gabriele e Andrea

San Benedetto, il valore del lavoro e l’uso del tempoDal 28 al 31 agosto si è tenuto presso il monasterobenedettino di Subiaco un corso organizzato dalla CEI daltitolo “San Benedetto, il monachesimo e le radici cristianedell’Europa”. Circa 60 seminaristi si sono confrontati inquesti 4 giorni sui problemi sociali e il lavoro percorrendoun cammino che andava dalla storia di San Benedetto finoal problema delle radici cristiane nella costituzione europea.Nelle relazioni è emerso come l’Europa sia frutto di diversitipi di monachesimo e come Benedetto abbia svoltola funzione di nuovo Abramo: mediatore tra Dio e i popolidella terra. Durante questi giorni è stato anche possibilevisitare i monasteri di Subiaco, del Sacro Speco e diMontecassino. Questi 4 giorni ci hanno permesso di dareun nuovo valore al lavoro e all’uso del tempo,manifestazione della misericordia di Dio, che è il bene piùdiffuso e più sprecato ai nostri giorni in modo che tuttala nostra umanità vada verso la divinità.

Andrea Dazzan e Gabriele Cercato

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6 IL GERMOGLIO

Campo scuola vocazionalead AssisiCiao! Sono Stefano Vuaran.Quest’estate ho partecipato comeanimatore al campo scuola vocazionalead Assisi, organizzato dal CentroDiocesano Vocazioni, dal 10 al 15luglio.Abbiamo affrontato il temadella vocazione attraverso i vari aspettidella spiritualità di san Francesco:i ragazzi (sedici, tra i 14 e i 17 anni)hanno così potuto interrogarsi sullapropria vita e sul proprio futuropartendo da un esempio concreto disequela del Signore; colloqui personalili hanno poi aiutati a calare quantosentivano nella loro esperienza di tuttii giorni. A tutti, però, è affidatoil compito di chiedere al Signorecon la preghiera il dono di generosevocazioni ad una vita cristiana piùpiena e coerente, aperta al suoprogetto su ciascuno di noi.

Stefano Vuaran

L’AlbaniaQuest’estate per me è stata caricadi esperienze significative, tra cuivi è stato in particolare il viaggio inAlbania.Vi domanderete: a che scopovi sono andato? Il mio ex parroco donFabio Ritossa già da alcuni anni si recain questa terra, perché è impegnatoin un’opera di evangelizzazione.Quest’anno anch’io ho sentitol’esigenza di dargli una mano.Quello che mi ha toccato piùprofondamente è stata la visitaad alcune famiglie, dove ho potutoconstatare con i miei occhi cosa vuoldire essere poveri sia materialmenteche a volte culturalmente.Mi ha poi colpito molto la disponibilitàe l’entusiasmo ad accogliere la Paroladi Dio che questo popolo manifesta.Gli effetti che ho riscontrato su di medopo questa esperienza è che sonocaduti molti miei pregiudizi neiconfronti degli albanesi e sentodi essere cresciuto dal puntodi vista umano.

Simone

L’evangelizzazione di stradaa BibioneQuesta estate a Bibione camminandoper le strade e sulla sabbia insieme a100 ragazzi provenienti da tutta Italiaabbiamo condiviso l’evangelizzazionedi strada. Proprio come Gesù, lungola strada di Emmaus, accostavamoa due a due le persone, cercandodi conoscere qualcosa di profondodel loro cuore, per poi portareil messaggio: Gesù ti aspetta questasera in chiesa per incontrarti.Questo gruppo di giovani si chiamaSentinelle del Mattino ed è nato perportare la parola del Signore a chi nonla conosce o a chi ne è lontano.Tutto questo per dar la possibilitàa tutti di incontrare la gioia e la pacedel cuore che deriva solo dal Figliodi Dio. Molti giovani quella sera sonousciti con degli occhi diversi dallachiesa dopo aver versato lacrimedi gioia di fronte a Lui.

Enrico e Mauro

...con la Parola...

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IL GERMOGLIO 7

Raduno internazionale dei Movimenti e delle NuoveComunità e Campo-scuola A.C.R. a TramontiCiao sono Enrico! L’estate di quest’anno mi ha riservato,tra le tante, due esperienze indimenticabili. La prima è statail grande raduno internazionale, tenutosi a Piazza San Pietroil 3 e 4 giugno, dei Movimenti e delle Nuove Comunità.Benedetto XVI nella celebrazione dei Primi Vespridi Pentecoste assieme a più di 300 mila persone presentiin piazza, ha ricordato, nella profonda riflessione, la presenzadi uno Spirito che soffia e che chiama alla comunionee all’unità. La seconda esperienza è stata il campo-scuolaA.C.R. 9-11 a Tramonti, al quale erano presenti leparrocchie di Maniago, Maron, San Martino al Tagliamento,San Quirino e Summaga! E’ stata questa, un’esperienzafantastica, che mi ha visto per la prima volta come educatoree come “assistente” e che con la affiatata equipe educatorie con il mitico gruppo dei bambini è riuscita alla grande!

Enrico

Servizio a SarmeolaCiao, sono Francesco. Quest’anno dal 24 luglio al 2 agostoho fatto un’esperienza di servizio a Sarmeola (Pd), all’Operadella Provvidenza Sant’Antonio assieme a un mio compagnodi Seminario, Stefano Vuaran. Qui ho conosciuto moltepersone tra volontari ed ospiti; ho avuto l’opportunitàdi stare vicino e dare un po’ del mio tempo a delle persone“diverse” da me, davvero bisognose. Dico l’opportunità(e direi anche la fortuna) perché ho imparato a guardarecon altri occhi la realtà e a dare il giusto peso alle cose…sofferenza compresa! Qui soprattutto ho toccato con manola presenza di Gesù nei malati, bisognosi di attenzione,di affetto e della disponibilità di chi vuole e può donarli.Tutto ciò che ho ricevuto da Dio, l’ho ricevutogratuitamente, e quindi devo dare gratuitamente!

Francesco

Mai avanti da soliCome a rugby. Io corro avanti, palla alla mano, e mi ritrovodavanti il muro della squadra avversaria. Nessuno al di làdel muro. E anche se ci fosse qualcuno, non potrei certopassargli la palla; queste sono le regole del gioco. E la passoindietro, qualche metro più a destra, sperando che il miocompagno trovi un buco nel muro avversario, fino a quelmomento tutto sbilanciato verso di me, per riuscire adinfilarsi e correre, correre fino alla meta...Il campo orientamento di quest'anno non aveva un vero eproprio slogan o un'ambientazione. Era un filo conduttore,un simbolo di ciò che volevamo trasmettere agli oltre50 giovanissimi in una fresca settimana a Sappada.Dal 5 al 12 agosto: niente male come partita!Il campo orientamento di Azione Cattolica per i giovani dai16 ai 19 anni è da molti descritto come un'esperienza chesegna, più o meno profondamente. Ma segna. È il momentodelle vere scelte di vita, al servizio o meno della Chiesadi Dio. È un campo che mira a metterti in discussione,che ti vuole spronare a capire di più, a non fermarti al velodi superficialità che troppe volte oggi viene preso per verità.Vuole spingerti a lasciare un segno in questo mondo,semplicemente tendendo la tua mano verso gli altri,passando la palla a chi è più indietro, ma continuandoa corrergli a fianco, pronto a dargli supporto...Può essere che alla fine non ti ricorderai nulla.Ma il punto di non ritorno ormai è superato.Punta lo sguardo su Gesù, la nostra meta, e corri!

Martino

...tra le persone

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8 IL GERMOGLIO

Il percorso per...arrivare al sacerdozioPer arrivare al sacerdozioci sono cinque tappefondamentali daraggiungere nel propriopersonale camminoformativo. Ognunadi essa comportae richiede un attentodiscernimentopersonale, aiutato inquesto dai formatori,e una scelta libera,matura e senza condizionealcuna. Si inizia con il rito minore dell’Ammissione trai candidati all’ordine del diaconato e del presbiterato,si continua con il rito del Lettorato a cui segue il ritodell’ Accolitato. Le altre due tappe, che sono i dueprimi gradi del sacramento dell’Ordine, sono ilDiaconato e il Presbiterato. Con il rito dell’Ammissione,i giovani che aspirano a diventare preti, dopo unattento e impegnativo cammino di discernimento,manifestano pubblicamente la loro volontà di offrirsia Dio e alla Chiesa per esercitare l’Ordine sacroattraverso la predicazione del vangelo e la celebrazionedei santi sacramenti, in modo particolare la S. Messae la confessione. La Chiesa da parte sua, ricevendoquesta offerta, li sceglie e li chiama, affinché, ammessitra i candidati agli Ordini Sacri, si preparino bene conuna intensa vita di preghiera, con uno studio attento,e iniziando a vivere in comunità per diventare poi guidedelle nostre comunità cristiane. In che cosa consisteil rito? Una parola molto semplice: il diacono chiamail giovane per nome ed egli alzandosi in piedi dice:“Eccomi”. Una parola semplice che tanti profeti e Mariaavevano detto accogliendo la proposta del Signoreper la loro vita. Le prossime tappe verranno illustratenei successivi numeri del nostro giornalino.

Pasquale

Un’esperienza significativaSiamo Marco e Paoloe viviamo l’esperienzadel Seminario Minore,che negli ultimi annicostituiva una comunitàresidente a Portogruaroe che ora è stata trasferitaall’interno del SeminarioDiocesano di Pordenone.Ora questo nuovo stiledi vita, a differenza delprecedente, ci mettedirettamente a confrontocon altri ragazzi chevivono una più intensarealtà spirituale e sceltavocazionale, il che offrea noi la possibilità dipoter riflettere piùapprofonditamentesulla nostra chiamata.Nella nostra giornata,frequentiamo il LiceoClassico G. Marconi

di Portogruaro, doveabbiamo la possibilitàdi relazionarci con giovanidella nostra età, mentredurante il pomeriggioci dedichiamo allo studio,agli appuntamenti dellacomunità del seminario ealla preghiera individualee comunitaria. Riteniamoche possa essere unoccasione veramentesignificativa e che puòportare ogni giovanea comprendere meglio lasua vocazione, aiutandoloa tirar fuori le sue qualitàumane e spirituali perpoter affrontare la vitaalla luce del Vangelodi Gesù risorto.

Paolo e Marco

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IL GERMOGLIO 9

20 ottobre 2006: Amore

17 novembre 2006: Gioia

19 gennaio 2007: Pace

23 febbraio 2007: Mitezza

16 marzo 2007: Dominio di sé

28 aprile 2007: Veglia di preghiera per le vocazioni

“Incontro” è la parola migliore per descrivere l’esperienza dello Scrigno.Incontrare Dio sta diventando un’impresa sempre più difficile, la frenesiadella quotidianità, il frastuono della televisione, i numerosi impegni e tuttele preoccupazioni del presente ci tolgono ogni possibilità di fermarsi, di “stare”,di fare silenzio. Eppure c’è bisogno di incontrare Dio, perché una relazionesenza un continuo incontro perde di ogni significato, perché un incontro puòveramente cambiare la vita. Ecco allora che momenti come lo Scrigno danno lapossibilità di mettersi in ascolto di quel “mormorio di vento leggero”(1 Re 19,12)in cui il profeta Elia ha riconosciuto il suo Signore. La semplicità del momento,organizzato seguendo le “tappe” della Lectio Divina, unita al contesto davveroben curato in cui si svolge rendono gli incontri dello Scrigno dei veri e propriIncontri con Dio. Si ascolta la Sua Voce attraverso la Parola nella letturae spiegazione del Vangelo, si incontra in modo vero, intimo ed autentico Gesùnell’Adorazione Eucaristica e nella Confessione e si condivide questa gioiacon gli altri fratelli presenti. Lo Scrigno è una magnifica opportunità che aiutaad avvicinarsi a Dio e a coltivare il germoglio della fede.

Francesco F.

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10 IL GERMOGLIO

Da quattro anni il SeminarioDiocesano propone aigiovani dai 17 ai 30 annisei fine settimana nellacomunità vocazionale SanMartino per un personalediscernimento in vistadi una scelta di una vitasacerdotale. L’attività delSentiero inizia col pranzodel Sabato e così siassaggia la vita comunitariacon i ragazzi residenti.Nel pomeriggio con Bibbiaalla mano si lavora suglispunti di riflessione offertidagli educatori.

Prima della cena si celebrala messa accompagnandolacon canti e con le riflessioniindividuali sulla giornatatrascorsa. La Domenicamattina si completanole ultime attività e siconclude l’esperienzacol pranzo dove nonmancano i momenti dirisate ed allegria.Questa attività fino ad oraha dato buoni frutti e ne parlano coloro chel’hanno vissuta in primapersona.

Vi aspettiamo ai prossimi

incontri:

• 18-19 novembre 2006• 20-21 gennaio 2007• 24-25 febbraio • 17-18 marzo• 19-20 maggio

Il Sentiero

Gli incontri vocazionali della prima domenica del meseche si svolgono in Seminario presentano quest’announa novità. Si tratta di una proposta rivolta a giovani(maschi e femmine) dai 18 ai 30 anni e che sostituisce iltradizionale Hokmah della domenica mattina; si svolgesempre in Seminario nelle stesse date degli incontrimensili vocazionali, ma cominciando dal sabatopomeriggio con pernotto in Seminario. Ai giovani sarà chiesto di seguire un percorso unitariodi sei incontri guidati da don Giuseppe Grillo, donFederico Zanetti e alcuni membri dell’equipe del CDV. Vogliamo offrire la possibilità di una maggiorerelazione tra i partecipanti attraverso un minimo di vita comune, la preghiera insieme, la condivisione

della Parola (nella forma della Lectio) e delle varie attività proposte, il colloquio personale

con una guida (sacerdote o laico) al fine di aiutare i giovani nella ricerca della loro personale vocazione

oppure aiutarli a prenderne maggiore coscienzavivendola nel nome del Signore. Cercheremo anche dicostruire con loro una semplice regola di vita personaleche li accompagni con serietà e gradualità nel loropercorso. Le Lectio che terrà don Federico la domenicamattina si svolgeranno su brani biblici scelti dal ciclo diGiacobbe. Come si può intuire, si tratta di una propostaun po’ più esigente. Per questo chiediamo aglieducatori (parroci, catechisti, animatori…) di farsipromotori e di invitare personalmente i giovani chehanno già un po’ di vita spirituale o comunque unacerta sensibilità e disponibilità spiegando loro bene diche cosa si tratta. A chi volesse aderire chiediamo diconsegnare a don Giuseppe Grillo presso il seminariodiocesano (0434-508611) o a don Federico Zanetti(Portogruaro, 0421-281111), “due righe scritte” in cuimanifestare il proprio desiderio e la disponibilità apartecipare a tutti e sei gli incontri.

Don Giuseppe Grillo

Questo l’orario di massima:

Sabato

17.30: Ritrovo in seminario:accoglienza e sistemazione18.00: Incontro con don Giuseppee qualcuno dell’equipe per un’istruzione19.00: Con l’aiuto dell’equipe, i giovanipreparano la recita del vespro19.30: Vespro20.00: Cena e svago21.00: Un’attività inerente al tema22.30/23.00: Compieta con lettura del branobiblico su cui si svolgerà la lectio della domenica

Domenica

8.00: Lodi e a seguire colazione9.00: Lectio; a seguire condivisione o colloqui11.30: Concelebrazione eucaristica insiemecon Hokmah adulti e Talita Kum12.30: Rientro a casa

N.B. La domenica mattina rimangono gli incontridell’Hokmah per gli adulti a cui però possonopartecipare anche quei giovani che non frequentanoLa scala di Giacobbe. Il percorso delle Lectio guidatoda Marzia Blarasin sarà fatto sui Salmi.

La Scala di Giacobbe

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IL GERMOGLIO 11

L’angolo dei chierichetti

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12 IL GERMOGLIO

Giornata Seminario e CaritàIl 26 novembre 2006, Solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo, concludel’anno liturgico dedicato per l’anno 2005-2006 alla lettura del vangelo secon-do Marco. Per la nostra Diocesi è tradizionale occasione per celebrare anchela Giornata per il Seminario. In ogni parrocchia della Diocesi si prega affinchénon manchino giovani chiamati da Cristo a mettersi a servizio del vangelo inmezzo alla nostra gente. Nelle comunità cristiane si raccolgono anche le of-ferte per sostenere il nostro Seminario, che vive fondamentalmente di caritàdella gente. Chiunque volesse dare il proprio contributo per sostenere il Se-minario può farlo o tramite Conto corrente postale n. 10960599, oppure attra-verso bonifico bancario alla Banca Popolare Friuladria CIN V, CAB 12508;ABI 05336 sul C/C 26500/83. Ringraziamo sentitamente quanti vorranno beneal Seminario anche attraverso l’aiuto economico.

Appuntamenti e avvisi

Dal discorso del Santo Padre Benedetto XVI nella Cattedraledi S. Maria e S. Corbiniano a Freising il 14 settembre 2006 doveha incontrato i sacerdoti e i diaconi permanenti durante il suo viaggioapostolico in Baviera.

“Il motto di questi giorni era:“Chi crede, non è mai solo”.Questa parola vale e deve valereproprio anche per noi sacerdoti, perciascuno di noi. E di nuovo vale sottoun duplice aspetto: chi è sacerdotenon è mai solo, perché Gesù Cristo èsempre con lui. Egli è con noi; stiamoanche noi con Lui! Ma deve valereanche nell’altro senso: chi si fasacerdote, viene introdotto in unpresbiterio, in una comunità disacerdoti con il Vescovo. Ed egli èsacerdote nell’essere in comunionecon i suoi confratelli. Impegniamoci

perché questo non resti soltantoun precetto teologico e giuridico,ma diventi esperienza concreta perciascuno di noi. Doniamoci a vicendaquesta comunione, doniamolaspecialmente a coloro che, sappiamo,soffrono di solitudine, sono oppressida interrogativi e problemi, forseda dubbi e incertezze! Doniamocia vicenda questa comunione, allorasperimenteremo sempre di nuovo inquesto essere con l’altro, con gli altri,tanto di più e in modo più gioiosoanche la comunione con Gesù Cristo!Amen.”

• Gli incontri di spiritualità biblica

tenuti in Seminario la seconda do-menica del mese dal biblista mons.Renato De Zan, dalle 9.30 alle 11.30avranno come libro di riferimento illibro di Giobbe.

08.10.2006 Giobbe, l’uomo della re-tribuzione e del dolore. Introduzioneal libro di Giobbe.

12.11.2006 Satan, l'angelo nemico (Gb1-2). Il dolore come prova per la fede.

10.12.2006 Giobbe e i suoi amici cre-denti, Elifaz, Bildad e Sofar (Gb 3-11).Quando la religione diventa prigione.

14.01.2007 Il profondo bisogno disapienza (Gb 28). La scienza informa,la sapienza illumina e interpreta.

11.02.2007 Giobbe e la rabbia conDio (Gb 29-31). L'istinto e la riflessione:la rabbia prima del dialogo che cerca.

11.03.2007 Il buon senso che spiegasenza convincere (Gb 32-37). In ogniepoca c'è un Eliu che vuol spiegarei vantaggi del dolore.

01.04.2007 Il bruciante incontro conDio (Gb 38-41). L'Infinito e il finito:difficile dialogo e onesto abbandono.

13.05.2007 Non avete detto di mecose rette come il mio servo Giobbe(Gb 42). Non si capisce il dolore, masi può imparare a convivere.

• Radio voce nel deserto. Ogni sa-bato dalle ore 10.15 alle ore 11.00viene trasmessa una rubrica di ca-rattere vocazionale durante la qualevengono trasmesse alcune iniziativeche il Seminario con il Centro dioce-sano Vocazioni promuove. Per le fre-quenze si veda Il Popolo.

• Benefattori. Si ricorda che alle ore19.00 di ogni giovedì dell’anno di co-munità educatori e seminaristi si ri-trovano per celebrare solennementela S. Messa nella quale si ricordanoin modo particolare i benefattori vivie defunti del Seminario.

Seminario Diocesano

di Concordia-Pordenone

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