ict - supplement of ipcm® 2014 n. 28

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® Supplemento a IPCM n° 28 - Luglio/Agosto 2014 INDUSTRIAL CLEANING TECHNOLOGIES ipcm digital on www.ipcm.it POSTE ITALIANE SPA – SPED. IN A.P. 70% LO/MILANO

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Page 1: ICT - Supplement of ipcm® 2014 n. 28

®

P R O T E C T I V E C O AT I N G S

Supplemento a IPCM n° 28 - Luglio/Agosto 2014

INDUSTRIALCLEANINGTECHNOLOGIES

ipcm digital onwww.ipcm.it

POSTE ITALIANE SPA – SPED. IN A.P. 70% LO/MILANO

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LA TECNOLOGIA DI VIBROFINITURA RÖSLER É IN CONTINUA EVOLUZIONE.LO SVILUPPO DI IMPIANTI SEMPRE PIÙ COMPLESSI IN GRADO DI GESTIRE PIÙ UNITÀ PRODUTTIVE IN MODO SEPARATO E PARALLELO È OGGI POSSIBILE, CON UNA MAGGIORE SEMPLICITÀ DI UTILIZZO DA PARTE DELL’OPERATORE.

RÖSLER: TECNOLOGIA = SEMPLICITÀ

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Rösler Italiana

Rösler Italiana srl - Via Vittorini 10/12 - 20863 Concorezzo MB - [email protected]

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SEPTEMBER 2014III

THE CLEANING OF THE FUTURE. NOW.

IFP Europe Srl

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EDITORIAL

ANALYSIS

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Parts Cleanliness – Reliable, Sustainable and Economical. The Choice of the Right Cleaning Agent is the KeyPulizia delle superfi ci metalliche: affi dabile, sostenibile ed economica. È fondamentale scegliere il giusto agente sgrassante

INDUSTRY NEWS

HIGHLIGHT

14Custom Cleaning Solutions for High-tech Industries: Rösler International’s SpecialisationSoluzioni di lavaggio su misura per settori ad alta tecnologia: la specializzazione di Rösler International

20World’s Largest Auto Parts Supplier Relies on Kennametal Extrude Hone for Surface FinishingIl maggiore fornitore mondiale di componentistica per auto si affi da a Kennametal Extrude Hone per la fi nitura superfi ciale

CASE STUDY

22Investing in Cleaning Technologies to Ensure High Quality and Customer Loyalty in a Time of CrisisInvestire nella tecnologia di lavaggio per produrre qualità e fi delizzare i propri clienti in un momento di crisi

28 Single Bath Cleaning Process for High Quality SpringsLavaggio mono vasca per molle di alta qualità

TECHNOLOGY OVERVIEW

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Superior Cleaning Effi ciency Through Application-Matched Design. Process-focused Engineering of Aqueous Cleaning SystemsUna maggiore effi cacia del processo di lavaggio grazie ad un progettazione mirata alle applicazioni. Ingegneria incentrata sul processo per gli impianti di lavaggio ad acqua.

ZOOM ON EVENTS

SEPTEMBER2014

CONTENTS

© SAFECHEM Europe GmbH

© ipcm

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The future of green technology.

Automatic sealed ultrasonic cleaning machine 2S 90/24-P-F

Our machine require only 5 kW electrical installed power(20% about of the normal power requested by type Ib machines).

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by Paola Giraldo ICT HIGHLIGHT

SEPTEMBER 20141

L’ industria meccanica ricopre un ruolo fondamentale nel tessuto industriale di molte nazioni Europee, prime fra tutti Germania, Francia e Italia. Nel nostro Paese vale circa il 7% del Pil, il 42% del valore aggiunto dell’intero settore manifatturiero e poco meno del 50% dell’export1.

L’andamento dell’industria meccanica ha un notevolissimo impatto sul settore del trattamento delle superfi ci, lavaggio e preparazione del metallo in primis: sono fasi imprescindibili per garantire la qualità del pezzo e delle lavorazioni successive nonché una loro lunga durata operativa.Ecco perché le iniziative fi eristiche che vedono coinvolto il settore del lavaggio, della pulitura, della vibrofi nitura e granigliatura sono quasi sempre le fi ere generaliste della meccanica e della macchina utensile.Eccezion fatta per la tedesca parts2clean, fi era specializzata sul lavaggio industriale che si tiene a Stoccarda con cadenza annuale e che richiama, proprio per questa sua specifi cità, utilizzatori da tutto il mondo, i saloni dedicati al lavaggio industriale si trovano all’interno delle fi ere di riferimento per il comparto manifatturiero, come BI-MU di Milano (con il salone Il Mondo della Finitura delle Superfi ci), Hannover Messe (con il salone Surface Technology), Biemh di Bilbao, MecSpe di Parma (con il salone TF Trattamenti e Finiture) e l’itinerante Emo, che si tiene in alternanza a Milano e Hannover, a testimonianza del ruolo da protagonista che Italia e Germania recitano nel panorama internazionale di settore.2 Se da un lato la sinergia con altri settori della manifattura meccanica porta indubbi vantaggi agli espositori del settore del trattamento delle superfi -ci, soprattutto in termini di numero di visitatori coinvolti e di settori merceologici raggiunti, ci chiediamo se questo non rappresenti anche il tallone d’Achille di queste iniziative.Una fi era specializzata di tipo verticale con l’esposizione di prodotti appartenenti ad un comparto specifi co dell’industria, infatti, garantisce un altissi-mo livello dei visitatori e la sicurezza che ogni visitatore sia coinvolto nel processo decisionale o nell’utilizzo delle tecnologie esposte. Una fi era specia-lizzata screma i visitatori da tutti i possibili curiosi assicurando un positivo rapporto costo/contatto e, sebbene non possa garantire la realizzazione di una vendita, può portare a richieste concrete di off erta.

1 Alberto Crepaldi, Il Fatto Quotidiano, Economia, 6 ottobre 20132 Intervista a Pier Luigi Streparava, EMO MILANO 2015/ Streparava:

Così stiamo preparando la “vetrina” per l’industria italiana, giovedì 27 febbraio 2014 Il Sussidiario.net

ICT EDITORIAL

T he mechanical sector plays a vital role in the industrial fabric of many European nations, fi rst of all Germany, France and Italy. In Italy, for example, it accounts for about 7% of GDP, 42% of the added value of the whole manufacturing industry and slightly less

than 50% of exports1.The performance of the mechanical industry has a tremendous impact on the surface treatment fi eld, especially for what concerns the cleaning and preparation of metals: These operations are essential to ensure the quality of a component and of its subsequent processing, as well as its long service life. That is why the trade fairs involving the cleaning, vibratory fi nishing and shot blasting sectors are almost always general mechanics and machine tool fairs.Except for the German fair parts2clean held in Stuttgart annually, which specialises in the industrial cleaning sector and attracts users from all over the world precisely because of this specifi city, the exhibitions dedicated to this fi eld are held within the fairs of reference for the manufacturing sector, such as Milan’s BI-MU (with the exhibition The World of Surface Finishing), the Hannover Messe (with the exhibition Surface Technology), Bilbao’s Biemh, Parma’s MecSpe (with the exhibition TF Treatment and Finishes) and Emo, the itinerant fair held alternately in Milan and Hannover – refl ecting the leading role that Italy and Germany play in this sector at the international level.2

The synergy with other sectors of the mechanical industry brings undoubted benefi ts to the exhibitors from the surface treatment fi eld, especially in terms of number of visitors and sectors involved, but we wonder if this may also not prove to be their Achilles heel.A specialised exhibition with products belonging to a specifi c industry sector, in fact, ensures high level visitors, all involved in the decision-making process or in the use of the technology on display. Furthermore, it avoids the presence of possible curious onlookers and ensures a positive cost/contact ratio: although, of course, it cannot ensure a sale, it can therefore lead to real requests for quotation.

1 Alberto Crepaldi, Il Fatto Quotidiano, Economia, October, 6 20132 Interview to Pier Luigi Streparava, EMO MILANO 2015/ Streparava:

Così stiamo preparando la “vetrina” per l’industria italiana, Thursday, February 27, 2014 Il sussidiario.net

Francesco StucchiEditor

cesco StucchiFrance

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ICT ANALYSIS

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PARTS CLEANLINESS – RELIABLE, SUSTAINABLE AND ECONOMICAL. THE CHOICE OF THE RIGHT CLEANING AGENT IS THE KEYPulizia delle superfi ci metalliche: affi dabile, sostenibile ed economica. È fondamentale scegliere il giusto agente sgrassante

I n many industries parts cleanliness has become an important quality criteria. Defi ned cleanliness specifi cations have to

be fulfi lled. The fi nancial, personal, and technical eff ort for achieving these requirements depends critically on the choice of the right cleaning agent.Manufacturing and processing metallic parts is inevitably connected with dirt on the part’s surface afterwards. These contaminations, such as machining oil and emulsion, usually infl uence the quality of subsequent manufacturing processes, e. g. coating, welding, bonding, and assembling, and may impair the functionality of the fi nished product. Thus, the task of industrial parts cleaning is to fulfi l requirements for parts cleanliness which result from downstream processes. Mostly wet-chemical cleaning techniques are used for that purpose.

I n molti settori la pulizia delle superfi ci metalliche è diventata un importante fattore di qualità. Devono essere rispettate specifi che

di pulizia defi nite. L‘impegno fi nanziario, tecnico e di personale ne-cessario per soddisfare tali requisiti dipende dalla scelta del giusto agente sgrassante. Al termine della fabbricazione e della lavorazione di componenti metallici è inevitabile che la superfi cie di tali compo-nenti risulti sporca. Le contaminazioni, quali olii ed emulsioni, solita-mente infl uenzano la qualità dei successivi processi di produzione, per esempio la fi nitura, la saldatura, l‘incollaggio e l‘assemblaggio, e possono compromettere la funzionalità del prodotto fi nito. La pulizia dei componenti industriali deve quindi soddisfare tutti i requisiti richiesti dai processi a valle. Per tale scopo vengono prin-cipalmente utilizzate tecniche di lavaggio che impiegano agenti chi-mici liquidi.

Opening photo: Virgin perchloroethylene DOWPER MC is characterised by high cleaning and degreasing properties as well as a short drying time – also when it comes to complex geometries.

Foto d’apertura: il percloroetilene vergine DOWPER MC è caratterizzato da elevate proprietà pulenti e sgrassanti nonché da un breve tempo di asciugatura, anche in caso di geometrie complesse.

© SAFECHEM Europe GmbH

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Doris Schulz,Schulz.Presse.Text, Korntal, Germany, [email protected]

Cleaning with solvents or aqueous media? Type of contamination, material and geometry are essential factors.Quality, cost-effi ciency, stability and processing time of industrial parts cleaning operations critically depend on the dissolving capacity of the used cleaning agent. Most frequently used agents are aqueous detergents and solvents. In selecting the right cleaning medium, the “equal dissolves equal” principle of chemistry applies (Fig. 1). In other words: for water-based (polar) types of contaminations such as coolant and lubricant emulsions as well as for removing solids like chips, salt, residues of polishing pastes and particles, aqueous cleaning agents are typically the fi rst choice. They are available in neutral pH, alkaline and acidic formulations. It is advisable to test compatibility with the part material and the achievable result by cleaning trials beforehand. In order to ensure a consistent cleaning performance, aqueous processes should be subjected to regular process monitoring, with control of key process parameters such as detergent concentration, temperature, rinse water quality and fi lter condition.

When removing mineral oil based, non-polar contaminations, e. g. machining oils, greases and waxes, a solvent will commonly be the preferred cleaning agent. When washing away the oil, swarf and particles will lose their adhesion which then can be removed mechanically, e. g. by ultrasonic cleaning or injection fl ood washing.Some traditional applications for solvent cleaning are:• Cleaning of heavily oiled contaminated parts which

would require extensive conditioning eff orts and lead to short running life in case of using an aqueous cleaning agent. This would also result in high consumption and

Lavare con solventi o prodotti acquosi? Il tipo di contaminazione, il materiale e la geometria sono fattori essenziali.La qualità, l’effi cienza dei costi, la stabilità e i tempi di lavorazione del processo di lavaggio dei componenti industriali, dipendono in massima parte dal potere solvente dell’agente sgrassante utilizza-to. Gli agenti più frequentemente impiegati sono solventi o deter-genti a base acquosa. Nel selezionare il giusto prodotto per il lavag-gio, si applica il principio chimico in base al quale “il simile scioglie

il simile” (fi g. 1). In al-tre parole: per i tipi di contaminazioni a base acquosa (polari) quali fl uidi di raff reddamen-to e lubrifi canti nonché per rimuovere residui solidi quali sali, resi-dui di pasta lucidante e polveri, solitamente è preferibile utilizzare agenti chimici acquosi. Questi sono disponibili in formulazioni acide, alcaline o con pH neu-tro. Si consiglia sempre di testare la compatibi-lità con il materiale del componente e il risul-tato che si può ottene-re in termini di quali-tà di pulizia e costanza di risultati nel tempo,

eseguendo precedentemente delle prove. Per garantire dei risultati di pulizia costanti nel tempo, i processi ad acqua devono infatti es-sere sottoposti a regolare monitoraggio con il controllo di parame-tri chiave quali la concentrazione del detergente, la temperatura, la qualità dell’acqua di risciacquo e le condizioni dei fi ltri.

Nel rimuovere contaminazioni non polari a base di oli minerali, per esempio oli di lavorazione, grasso o cera, è preferibile utiliz-zare come agente sgrassante un solvente. Una volta rimossi gli oli con il solvente, i trucioli e le polveri (immessi nell’impianto sul componente insieme agli oli) perdono adesione e possono essere facilmente rimossi nello stesso impianto per eff etto meccanico. Tra le applicazioni tradizionali per il lavaggio a solvente vi sono le seguenti:• Lavaggio di pezzi pesantemente contaminati con oli che ri-

chiedono ampi sforzi di trattamento e possono determinare risultati scarsi o scarsa costanza qualitativa in caso di utilizzo

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Equal solves equal.

L’uguale discioglie l’uguale.

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expenses for chemistry, water and energy as well as high waste management costs. Additionally the often necessary bath exchanges would reduce the availability of the cleaning machine.

• Cleaning of work pieces which are diffi cult to dry such as thin-walled and capillary parts, as well as stampings and bent parts. In these cases aqueous cleaning with hot-air drying would consume large amounts of energy and the process time would be much longer.

• Cleaning tasks in industries such as aviation and aerospace where process approvals are based on the use of solvents in order to assure fl awless degreasing.

• Cleaning of small parts, e.g. in the electronics industry, which requires good material compatibility and a non-corrosive cleaning agent.

• Intermediate cleaning steps. On the one hand, to avoid the mixture of diff erent processing media whose removal would mean big eff orts later or which in the worst case couldn’t be removed anymore. On the other hand, intermediate cleaning steps with solvents are carried out in order to minimise the amount of oily contamination brought into fi nal aqueous cleaning processes and to extend the life span of the aqueous media. This is often the case e. g. in medical device manufacturing.

Effi cient and sustainable solvent-cleaningThe most common solvents in metal forming and processing industries include chlorinated hydrocarbons (CHCs) such as perchloroethylene, and modifi ed alcohols such as DOWCLENE.

di agenti sgrassanti a base acquosa. In questi casi, l’utilizzo di sgrassanti a base acquosa determina anche consumi e costi elevati in termini di prodotti chimici, acqua ed energia nonché alti costi di gestione dei rifi uti. Inoltre, le necessarie e frequen-ti sostituzioni del bagno possono ridurre l’effi cienza dell’im-pianto di lavaggio.

• Lavaggio di pezzi diffi cili da asciu-gare quali par-ti capillari e con pareti sottili non-ché componen-ti stampati e par-ti curve. In questi casi il lavaggio ad acqua con asciu-gatura ad aria calda consuma grandi quantità di energia e il tempo di processo risulta molto più lungo.

• Operazioni di la-vaggio in settori quali l’aviazione e l’aerospaziale do-ve l’approvazio-ne dei processi si basa preferenzial-mente sull’uso di solventi per ga-rantire uno sgras-saggio perfetto.

• Lavaggio di componenti piccoli, per esempio nel settore dell’elettronica che richiede una buona compatibilità dei mate-riali e l’uso di agenti sgrassanti non corrosivi.

• Operazioni di lavaggio intermedie. Da un lato, vengono eff ettua-te per evitare di mischiare prodotti diversi la cui rimozione richie-derebbe grandi sforzi o, nei casi peggiori, risulterebbe impossibile. Dall’altro, si ricorre a operazioni intermedie di lavaggio con solvente per ridurre al minimo la quantità di contaminazione da olio che de-ve essere rimossa tramite il processo di lavaggio fi nale e per esten-dere il ciclo di vita dell’eventuale bagno acquoso a valle. In questi casi rientra, per esempio, la produzione di dispositivi medicali.

Lavaggio effi ciente e sostenibile con solventeI solventi più utilizzati nelle industrie di lavorazione e forma-tura dei metalli comprendono solventi clorurati (CHC) qua-li il percloroetilene e alcoli modifi cati come la serie DOWCLENE.

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DOWCLENE 1601 enables by its lipophilic and hydrophilic properties to remove polar and non-polar contaminations from complex components.

Il DOWCLENE 1601, grazie alle sue proprietà lipofi le e idrofi le, consente di rimuovere contaminazioni polari e non da componenti complesse.

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Doris Schulz,Schulz.Presse.Text, Korntal, Germany, [email protected]

They are characterised by good material compatibility which allows using these agents for virtually all types of metals. Additionally cleaning takes place without corrosion, oxidation, discolouration, burning, dulling or other impairment of the part surface.The non-fl ammable, virgin perchloroethylene DOWPER MC from SAFECHEM Europe GmbH, a subsidiary of The Dow Chemical Company, can be used for cleaning and degreasing of metal parts with very complex geometries (Ref. opening photo). It contains a special stabiliser which makes it suitable for heavy duty applications. Due to the relatively high boiling point of 121 °C and the resulting high vapour temperature, even high-melting, oxidised or hardened grease and contaminants can be removed reliably. Additionally, DOWPER MC shows minimal surface tension and is chemically very stable. Another advantage of the solvent is its low evaporation rate. This allows for fast and complete drying of the parts, which results in short cycle times – and they are achieved in case of geometrically very complex parts as well as of parts made of porous metals from which trapped moisture is often diffi cult to remove. Thanks to the possibility of re-stabilisation an operating life of the perchloroethylene of several years can be achieved.

Questi solventi off rono una buona compatibilità con i materiali, il che permette di utilizzare questi agenti sgrassanti con tutti i tipi di metalli. Inoltre il lavaggio avviene senza corrosione, ossidazione, decolorazione, bruciature, off uscamento o altri danni alla super-fi cie del componente. Il percloroetilene vergine e non infi amma-bile DOWPER MC di SAFECHEM Europe GmbH, consociata della The Dow Chemical Company, può essere utilizzato per il lavaggio e lo sgrassaggio di parti metalliche con geometrie estremamente com-plesse (rif. foto d’apertura). Contiene uno speciale stabilizzante che lo rende adatto ad applicazioni complesse. Grazie al punto di ebolli-zione relativamente elevato di 121 °C e alla conseguente tempera-tura elevata dei vapori, possono essere rimossi effi cacemente grassi e contaminanti ossidati o induriti, con un elevato punto di fusione. Inoltre, il DOWPER MC mostra una tensione superfi ciale minima ed è chimicamente molto stabile. Un altro vantaggio del solvente è il suo basso indice di evaporazione, che consente di asciugare in mo-do rapido e completo i componenti, con una notevole riduzione dei tempi di ciclo sia nel caso di parti molto complesse a livello geome-trico che di parti realizzate con metalli porosi da cui spesso è diffi cile rimuovere i liquidi. Grazie alla possibilità di ristabilizzazione, il per-cloroetilene può avere una vita operativa di diversi anni.

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ICT ANALYSIS

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With DOWCLENE 1601 SAFECHEM off ers a solvent based on modifi ed alcohols (Fig. 2). It is used as an alternative for chlorinated hydrocarbons, non-halogenated hydrocarbons and aqueous media. DOWCLENE 1601 off ers lipophilic and hydrophilic properties which enable the removal of oils and greases as well as the elimination of polar contaminations, e. g. emulsions or fi nger prints, with excellent results. It is also an ideal solution when it comes to diffi cult applications such as cleaning of heat exchangers, micro-polished parts and expensive precision parts. DOWCLENE 1601 can be distilled, is non-corrosive and dries quickly and residue-free. Typical applications include cleaning prior to heat treatment, coating, welding, vacuum brazing and bonding.

For DOWPER MC as well as for DOWCLENE 1601 SAFECHEM off ers test kits which allow to easily check the solvent quality. When it comes to the decision which solvent is optimally suited for the cleaning task in question, the oil compatibility tests and solvent analysis of the CHEMAWARE lab-services enable a sound decision (Fig. 3).

Temporary corrosion protection – effi ciently solvedBefore reaching their point of use, parts travel thousands of kilometres by ship, plane or rail. Hence they must be eff ectively protected from corrosion. Solvents have established as a reliable and cost-eff ective alternative in this regard. DOWPER MC or DOWCLENE 1601 is therefore mixed with a standard commercial, solvent-free concentrated preservation product and then applied to the part after cleaning. This step can be integrated into the cleaning machine or performed as a single step in a separate system.

Con il DOWCLENE 1601, SAFECHEM off re un solvente basato su alcoli modifi cati (fi g. 2). Viene utilizzato quale alternativa

ai solventi clorurati, agli idrocarburi e ai prodotti acquosi. Il DOWCLENE 1601 off re proprietà lipofi le e idrofi le che consentono di rimuovere con eccellenti risultati oli e gras-si nonché contaminazioni polari, per esempio emulsioni e impronte. È inoltre una soluzione ideale per applicazioni diffi cili quali il lavaggio di scambiatori di calore, parti luci-date e costosi componenti meccanici ad altissima preci-sione. Il DOWCLENE 1601 può essere distillato, non è cor-rosivo ed evapora rapidamente senza lasciare residui. Tra

le applicazioni tipiche vi sono il lavaggio prima di trattamenti termici, rivestimenti, saldature, brasature sotto vuoto e collature.

Per il DOWPER MC e il DOWCLENE 1601, SAFECHEM offre test kit che consento-no di controlla-re facilmente la qualità del sol-vente. Quando si deve sceglie-re il solvente più adatto per un determinato impiego di puli-zia, le analisi del solvente e del-la compatibilità dell’olio offerte dai Servizi di La-

boratorio CHEMAWARE permettono di prendere la decisione giusta (fig. 3).

Protezione dalla corrosione temporanea – ottenuta in maniera effi cientePrima di raggiungere il loro punto di utilizzo, i componenti viaggiano per migliaia di chilometri in nave, aereo o treno. Per-tanto devono essere protetti adeguatamente dalla corrosione. In tale ambito i solventi rappresentano una soluzione affi da-bile ed effi cace dal punto di vista dei costi. Il DOWPER MC o il DOWCLENE 1601 vengono mescolati a un prodotto utilizzato per la protezione, concentrato e privo di solvente. Questo vie-ne applicato sul pezzo dopo il lavaggio. Tale processo può esse-re integrato nell’impianto di lavaggio o eseguito in un sistema separato.

Il DOWCLENE 1601 off re proprietà lipofi consentono di rimuovere con eccellenti rsi nonché contaminazioni polari, per esemimpronte. È inoltre una soluzione idealeimprdiffi cili quali il lavaggio di scambiatori di cdiffi cidate e costosi componenti meccanici adte esione. Il DOWCLENE 1601 può essere distne. Ilrosivo ed evapora rapidamente senza las

le applicazioni tipiche vi sono il ltrattamenti termici, rivestimbrasature sotto vuoto e col

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CHEMAWARE™ Lab Services help to make a sound decision for a cleaning technology and support high process security and optimisation.

I CHEMAWARE™ Lab Services aiutano a scegliere la tecnologia di lavaggio più adeguata e supportano un’elevata sicurezza e ottimizzazione dei processi.

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Doris Schulz,Schulz.Presse.Text, Korntal, Germany, [email protected]

Solvent cleaning from the aspect of resource and energy effi ciencyFrom the time when solvents were used in open cleaning machines they are partly stigmatised from the environmental point of view in industrial parts cleaning. However, for many years, solvents can be used in closed-loop systems which support their environmentally-sound and sustainable handling. This includes, on the one hand, completely closed cleaning machines, which operate under full vacuum and fulfi l the requirements of the VOC Directive (Volatile Organic Compounds). The machines are usually equipped with an integrated distillation system. It provides continuous reconditioning of the solvent, thus enabling a long solvent operating life and low consumption. Additionally the cleaning machines are mostly equipped with heat recovery systems for reclaiming the thermal energy associated with distillation. On the other hand, the SAFE-TAINER system developed by SAFECHEM signifi cantly contributes to the environmentally-sound operation. The system contains two diff erent, double-walled containers – one for the delivery of virgin solvent, the other one for take-back of the used cleaning agent. In combination with a closed cleaning machine, the SAFE-TAINER system enables virtually emission-free cleaning processes with solvents (Fig. 4).

Choosing the cleaning agent according to the principle “equal solves equal“, doesn’t only off er technical and economical, but also ecological advantages.

Il lavaggio con solvente dal punto di vista delle risorse e dell’effi cienza energeticaPer il lavaggio dei componenti industriali i solventi sono in parte stigmatizzati per considerazioni di carattere ambientale, dovute per lo più ai tempi in cui tali prodotti erano impiegati in sistemi aperti. Da molti anni, tuttavia, i solventi possono essere usati in sistemi a ciclo chiuso che consentono una gestione sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Da un lato vi sono impianti di lavaggio completamente chiusi, che operano sotto vuoto e rispettano i re-

quisiti della Direttiva sui COV (composti organici volatili). Essi dispongono solitamen-te di un sistema di distillazio-ne integrato che consente di purifi care continuamente il solvente, assicurando quindi una lunga vita operativa del solvente e un basso consu-mo. Inoltre la maggior parte degli impianti per il lavaggio è dotata di sistemi di recupero del calore per sfruttare l’ener-gia termica associata alla di-stillazione. Dall’altro, il siste-ma SAFE-TAINER sviluppato da SAFECHEM contribuisce in maniera signifi cativa a un processo rispettoso dell’am-biente. Esso contiene due diversi contenitori a doppia parete: uno per l’erogazio-ne del solvente vergine, l’al-tro per il recupero dei rifi uti

contenenti l’agente sgrassan-te. Utilizzato in un impianto di lavaggio a ciclo chiuso, il siste-

ma SAFE-TAINER consente di eff ettuare processi di lavag-gio con solvente senza alcu-na emissione (fi g. 4).

Scegliere l’agente sgrassante in base al principio “il simile

scioglie il simile” non off re solo vantaggi tecnici ed economici, ma anche ecologici.

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Note: DOWPER™ MC, DOWCLENE™ 1601, SAFE-TAINER™ and CHEMAWARE™ are trademarks of The Dow Chemical Company (“Dow“) or affi liated companies of Dow.

Nota: DOWPER™ MC, DOWCLENE™ 1601, SAFE-TAINER™ e CHEMAWARE™ sono marchi della The Dow Chemical Company (“Dow”) o di sue consociate.

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The SAFE-TAINER System for safe handling and using solvents in a closed-loop, Service Elements for maintaining the cleaning process.

Il sistema SAFE-TAINER per la gestione e l’utilizzo del solvente in ciclo chiuso; elementi di servizio per la manutenzione del processo di lavaggio.

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by Paola GiraldoICT HIGHLIGHT

SEPTEMBER 201410

ICT INDUSTRY NEWS by Paola Giraldo

DOLLMAR GROUP AT BI-MU 2014: A WORLD OF SYNERGIES FOR THE INDUSTRIESIl Gruppo Dollmar a BI-MU 2014: un mondo di sinergie per i settori industriali

D ollmar Group comes to the 29th edition of BI-MU (from September 30 to October 4, 2014, Milan, Italy) with a large

number of innovations implemented during the last two years.Since the last BI-MU edition in 2012 Dollmar and Dollmar Meccanica have grown by developing partnerships and investing in innovation applied to the mechanic sector. As a well-known manufacturer of surface treatment machines, Dollmar Meccanica will present systems for components cleaning of various industrial sectors: - CLEANING PLANT RDV.4 (Fig. 1) is a water borne cleaning plant dedicated to the surface treatment of workpieces with complex morphology particularly studied to combine a high effi ciency with a lower environmental impact. In particular this cleaning plant is equipped with a combined spray/immersion technology and a fi nal vacuum drying which togheter guarantee shorter treatment cycles and better performance.- PLANT C733: Multi-stage ultrasonic cleaning system with automatic transfer of workpiece-holding baskets working with water and detergent products developed by the parent company Dollmar S.p.A. - DM EVOLUTION 200V is a vacuum closed-loop cleaning plant working with hydrocarbons based products or glycol ethers. This machine is particularly suitable to remove large amount of pollutants as chips from machining or lubricant from many material types. This machine is capable to achieve a really high productivity thanks to fast cleaning cycles and minimal consumption of the cleaning media. The strength of the plants made by Dollmar Meccanica is the support of Dollmar S.p.A. in developing specifi c cleaning process for each type of material and pollutants to remove. Dollmar Group thus guarantees tailor made solutions for each customer and after-sales service of overall assistance. For this event the company will present the new partnership implemented in 2014 with MotulTech, a company specialized in the development and production of special lubricants for many industrial applications such as metal processing, high-performance lubrication and heat treatment. An opportunity to discover the full range of products and meet the managers and technicians Dollmar Group:BI-MU 2014, Hall 15, Booth D20.For further information: www.dollmec.com

eces e

I l Gruppo Dollmar si presenta a questa 29a edizione della Fiera BI-MU (dal 30 Settembre al 4 di Ottobre a Milano) con un gran

numero di novità implementate negli ultimi due anni.Dall’ultima edizione BI-MU 2012, Dollmar e Dollmar Meccanica sono cresciute sviluppando nuove partnership con investimenti nell’innovazione applicata al mondo della meccanica.Come storica costruttrice di impianti di lavaggio, Dollmar Meccanica presenterà queste nuove soluzioni esponendo impianti per la pulizia di componentistica per i più svariati settori industriali:- IMPIANTO RDV.4 (fi g. 1) è una soluzione di lavaggio a base ac-

qua e detergente dedicata al trattamento di pezzi con morfologia particolarmente complessa e studiata per coniugare un’elevata effi cienza ad un minor impatto ambientale. Nel dettaglio l’impianto è fornito di una tecnologia di lavaggio combinata a spruzzo ed immer-

sione e grazie al sistema di asciugatura sot-tovuoto garantisce tempi ciclo più brevi e performance migliori.- IMPIANTO C733: impianto di lavaggio mul-

tistadio ad ultrasuoni con traslazione automa-tica dei cesti porta-pezzi funzionante con

prodotti ad acqua e detergente studiati dalla capogruppo Dollmar S.p.A.

- DM EVOLUTION 200V: impianto di lavaggio completamente sottovuoto funzionante con prodotti idrocarbu-ri o alcoli modifi cati/glicoli eteri. Ideale per rimuovere elevate quantità di inquinanti di lavorazione come oli o trucioli su diverse tipologie di materiale. Questi impianti permettono di raggiunge-re una produttività molto elevata con cicli di lavaggio molto rapi-di e consumi minimi di prodotto.Un aspetto chiave degli impianti Dollmar Meccanica è il suppor-to di Dollmar S.p.A. nello sviluppo di processi di lavaggio specifi ci per ogni materiale e inquinante da rimuovere. Il Gruppo Dollmar garantisce così una soluzione ad hoc per ogni cliente e un servizio post vendita di assistenza globali.In questo evento verrà presentata la nuova partnership con MotulTech, azienda specializzata nello sviluppo e produzione di lubrifi canti speciali per molte applicazioni industriali come lavo-razione dei metalli, lubrifi cazione ad alto rendimento e tratta-mento termico. BI-MU 2014 è l’occasione per scoprire tutta la gamma di pro-dotti e incontrare i responsabili e i tecnici del Gruppo Dollmar:Pad. 15, Stand D20.Per maggiori informazioni www.dollmec.com

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by Paola Giraldo ICT HIGHLIGHT

SEPTEMBER 201411

ICT INDUSTRY NEWSby Paola Giraldo

CLEANING AFTER SHEET METAL FORMING: REMOVE THE TRACES – DELIVER CLEAN PARTSIl lavaggio dopo la formatura della lamiera: rimuove lo sporco e offre pezzi puliti

P ero AG, the German manufacturer of systems for component cleaning, will exhibit profi table solutions for the

cleaning and degreasing of sheet metal working products at the EuroBLECH in Hanover (Germany, October 21-25, 2014).The new Pero S1, a resource-effi cient cleaning system that removes punching and drawing oils, greases, emulsions and abrasion in order to achieve reliable surfaces for the subsequent painting, coating or gluing processes, will be also on display.Booth F82 in Hall 27 will be the site of concentrated know-how for the removal of the traces of hot or cold forming and the processing of sheet metal with the respectively optimum cleaning medium (Fig. 1). The goal thereby could be to reliably leave the surface of the workpiece unchanged or to purposefully change it.Whether you are cleaning bulk materials or individually positioned goods with sensitive surfaces, it is all about the handling of the parts, the optimum cleaning medium and the lowest unit cleaning costs for the demanded technical cleanliness.Pero will provide information about cleaning systems for very small parts as well as for punched, bent, formed and sheet metal parts made of steel, stainless steel, copper, aluminium and other materials in formats up to 5,200 mm long or 1,400 mm wide.For further information: www.pero.ag

P ero AG, produttore tedesco di sistemi per il lavaggio dei pezzi, esporrà soluzioni effi cienti per il lavaggio e lo sgrassaggio dei

manufatti derivanti dalla formatura delle lamiere a EuroBLECH, ad Hannover (Germania, 21-25 ottobre 2014).Anche il nuovo Pero S1, un sistema di lavaggio effi ciente sotto il pro-fi lo delle risorse utilizzate che rimuove gli oli da punzonatura e im-

butitura, grassi, emulsioni e abrasioni per ottenere una superfi cie affi dabile per i successivi processi di verniciatura, rivestimento o incollaggio, sarà in espo-sizione.Lo stand F82 nel padiglio-ne 27 sarà un concen-trato di know-how per la rimozione della contami-nazione della formatura a caldo o a freddo e della lavorazione della lamiera con il rispettivo agente di lavaggio ottimale (fi g. 1). L’obiettivo, quindi, po-trebbe essere di lasciare la superfi cie del pezzo im-mutata o di cambiarla di proposito.Sia che si stiano lavando pezzi alla rinfusa o pezzi posizionati singolarmen-te con superfi ci sensibili, i fattori importanti sono la gestione dei pezzi, l’agen-te di lavaggio ottimale e i più bassi costi di lavaggio possibili per unità in base alla pulizia tecnica richie-sta.

Pero AG off rirà informazioni sui sistemi di lavaggio per pezzi di piccole dimensioni, oltre che per pezzi in lamiera punzonata, piegata e for-mata fatta in acciaio, acciaio inossidabile, alluminio e altri materiali in formati fi no a 5.200 mm di lunghezza o 1.400 mm di larghezza.Per maggiori informazioni: www.pero.ag

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Parts with sensitive surfaces produced by forming are placed for cleaning in goods carriers – here on intermediate layers.

I pezzi con superfi ci sensibili prodotti dalla formatura sono posizionati per il lavaggio nei cestelli (qui su livelli intermedi).

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ICT INDUSTRY NEWS

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GEARED TO GLOBAL BUSINESS: MAFAC MACHINES FOR THE PRESENTATION CENTRE IN PAJU, SOUTH KOREAOrientata al mercato globale: le macchine MAFAC per il Presentation Centre di Paju, Corea del Sud

A short time ago, two MAFAC machines of the types ELBA and JAVA were installed in the Presentation Centre in Paju, South Korea,

ready to do test cleaning runs. With these machines, the engineering company from Alpirsbach (Germany) expands its international competence in the fi eld of consultation regarding aqueous parts cleaning for the Asian market. “Our customers used to have to send their parts to Germany for cleaning. This cost them a lot of time and money”, says Kwanho Park, Deputy General Manager Technical Sales at SM Korea, a distributor of MAFAC machines. This situation is a thing of the past. Now, test cleaning runs on an aqueous basis can be carried out in the Presentation Centre. The results are provided fast and uncorrupted by any prior transportation of the products. For this purpose, the Presentation Centre uses a MAFAC JAVA and an ELBA. “This basis in Korea is an important milestone for us. From this starting point, we will be able to increase our activities in the key markets China and South Korea“, Managing Director Rainer Schwarz (Fig. 1) explains the strategy for the Asian market.Specifi cally in the fi eld of the automotive industry, the management sees a large potential for MAFAC machines in Asia. It is true that the demands in the parts to be cleaned are currently not as high as on the German market, but a trend for requiring better cleaning results is becoming more and more visible. This is where the MAFAC machines with their superior technology can score. For this reason, the pro-active measures taken to convince potential customers right on site at Paju of the top performance of MAFAC machines were a very important step.The company did not have to wait long for the Presentation Centre to succeed: Immediately after the Centre was opened, the Korean agency sold a MAFAC ELBA. The customer is from the automotive industry, and very happy with their investment. “This proves that we are on the right way”, says Managing Director Rainer Schwarz. For further information: www.mafac.de

R ecentemente, due macchine MAFAC del tipo ELBA e JAVA sono state installate presso il Presentation Centre di Paju, in Corea del

Sud, pronte a eff ettuare delle prove di lavaggio. Con queste macchi-ne, l’azienda di Alpirsbach (Germania) espande la sua competenza in-ternazionale nel campo della consulenza per il lavaggio dei pezzi a ba-se acqua per il mercato asiatico.“I nostri clienti erano costretti a spedire i loro pezzi in Germania per il la-vaggio, con conseguenti perdite di tempo e denaro”, dichiara Kwanho

Park, Deputy General Manager Technical Sales, un distributore dei macchinari MAFAC. Questa situa-zione fa parte del passato ormai. Ora, le prove di lavaggio a base ac-qua possono essere eff ettuate pres-so il Presentation Centre. I risultati si ottengono rapidamente e non sono infi ciate da precedenti fasi di traspor-to dei pezzi. Per questo motivo, il Presentation Centre utilizza i macchi-nari JAVA ed ELBA di MAFAC. “Que-sta base in Corea per noi rappresenta un traguardo importante. Da qui, ri-usciremo ad aumentare le nostre at-tività in mercati chiave come quello cinese e sudcoreano”, spiega Rainer Schwarz (fi g. 1), Managing Director. La direzione vede un grande po-tenziale per i macchinari MAFAC soprattutto nel campo dell’indu-stria automotive in Asia. Sebbene la domanda di pezzi da lavare at-

tualmente non sia così alta come nel mercato tedesco, sta diventando sempre più tangibile la tendenza a richiedere risultati di lavaggio mi-gliori. È qui che le macchine di MAFAC, con la loro tecnologia, entrano in gioco. Per questo motivo, le misure proattive prese per convincere i potenziali clienti delle prestazioni di alto livello di MAFAC direttamen-te sul posto, a Paju, hanno rappresentato un passo molto importante.L’azienda non ha dovuto attendere a lungo per decretare il successo del Presentation Centre: subito dopo la sua apertura, l’agenzia core-ana ha venduto un MAFAC ELBA. Il cliente, appartenente all’industria automotive, si è dichiarato molto soddisfatto dell’investimento. “Que-sta è una prova che siamo sulla strada giusta”, aff erma Rainer Schwarz.Per maggiori informazioni: www.mafac.de

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Now, the Presentation Centre of SM Korea in Paju also off ers test cleaning runs on MAFAC machines. MAFAC Managing Director Rainer Schwarz (left) with Erik Koetje, Sales/Export, at the opening.

Attualmente, il Presentation Centre di SM Corea a Paju off re anche sessioni di prova di lavaggio su macchine MAFAC. Rainer Schwarz (sinistra), Managing Director di MAFAC con Erik Koetje, Sales/Export, all’apertura.

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by Paola Giraldo

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by Paola Giraldo ICT HIGHLIGHT

SEPTEMBER 201413

ICT INDUSTRY NEWSby Paola Giraldo

AUTOMATIC CLEANING OF DRIVE COMPONENTS.30 MINUTES OF INDEPENDENCEPulizia automatica di componenti di trasmissione.30 minuti di indipendenza

B vL Oberfl ächentechnik supplies its customers from the mechanical and drive component sectors with customised

solutions. Recently, it has developed a concept that meets the needs for both cleanliness and availability, ergonomics and automation.The cleaning system OceanRW (Fig. 1) is a two-bath turntable plant with a specifi c nozzle system for the components to be treated. The cleaning chamber has dimensions equal to L 600 x W 400 x H 1,100 mm. The core of the plant is the handling system, which also acts as a barrier ensuring that only perfectly clean parts reach the following process step. The machine can treat 300 baskets of components per day in three shifts: With the removal of oil and chips, the parts are prepared for the subsequent processing stages. To meet the demands in terms of ergonomics, the loading is performed through retractable trolleys.The operator conveniently pushes the stack of baskets in the loading and unloading station at ground level. Once beyond the protection system, the baskets enter the system automatically through a pneumatic gripping device and are transported to the washing chamber through a sliding carriage. The pieces are thoroughly cleaned at a temperature of 70°C, washed, and fi nally dried at 90°C. The baskets are then taken to the plant exit, and a warning light will illuminate to indicate the end of the process. The loading and unloading stations can run simultaneously.The machine housing with insulation panels in stainless steel contributes to a steady decrease in energy waste, while the protective fence with emergency doors guarantees maximum safety of the operator. The clever concepts of automation and basket stacking allow the operator to perform other tasks for about 30 minutes, while the cleaning operations take place in a fully automatic way.For further information: www.bvl-group.de

B vL Oberfl ächentechnik off re ai propri clienti dei settori dei com-ponenti meccanici e di trasmissione soluzioni personalizzate.

Recentemente, ha sviluppato un concetto che risponde alle esigen-ze tanto di pulizia quanto di disponibilità, ergonomia e automazione.Si tratta dell’impianto di lavaggio OceanRW (fi g. 1), un sistema a tavo-la rotante con due bagni e con un sistema di ugelli specifi co per i com-ponenti da trattare. La camera di lavaggio ha dimensioni utili pari a L 600 x W 400 x H 1.100 mm. Il cuore dell’impianto è il sistema di mo-vimentazione, che agisce, al contempo, anche come una barriera a garanzia che al passaggio successivo arrivino solo pezzi perfettamen-

te puliti. La macchina permette di lavare 300 cestelli di pezzi al giorno su tre turni: così, grazie alla rimo-zione di oli e trucioli, i componenti vengono preparati alle lavorazioni successive. Per rispondere anche alle esigenze di ergonomia, il cari-camento avviene tramite carrelli a mano retrattili.L’operatore spinge la pila di cestel-li nella stazione di carico e scarico comodamente a livello del terre-no. Superato il sistema di protezio-ne, i cestelli entrano nell’impian-to automaticamente tramite un dispositivo di presa pneumatica e sono trasportati alla camera di la-vaggio attraverso una slitta. I pez-zi vengono sottoposti a una pro-fonda pulizia a una temperatura di 70°C, lavati e, infi ne, asciugati a 90°C. Dopo la fase di lavaggio, i ce-

stelli sono condotti all’uscita dell’impianto e una luce di segnalazione si accende per indicare la fi ne del processo. Le stazioni di carico e sca-rico possono funzionare contemporaneamente.L’alloggio dell’impianto con pannelli isolanti in acciaio inox contribui-sce a una costante diminuzione degli sprechi di energia, mentre la re-cinzione di protezione con porte di emergenza garantisce la massima sicurezza dell’operatore. I brillanti concetti di automazione e accata-stamento dei cestelli consentono all’operatore di svolgere altri com-piti per circa 30 minuti, mentre il lavaggio avviene in modo completa-mente automatico.Per maggiori informazioni: www.bvl-group.de

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Bvl’s OceanRW ensures the effi cient cleaning of drive components, collected in stacked baskets.

L’impianto OceanRW di BvL garantisce il lavaggio effi ciente dei componenti di trasmissione, raccolti in cestelli impilati.

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CUSTOM CLEANING SOLUTIONS FOR HIGH-TECH INDUSTRIES: RÖSLER INTERNATIONAL’S SPECIALISATIONSoluzioni di lavaggio su misura per settori ad alta tecnologia: la specializzazione di Rösler International

C ome ben sanno i lettori di ICT, il lavaggio e lo sgrassaggio di pezzi in metallo o materie plastiche è una fase fonda-

mentale nella maggior parte dei processi industriali per poter superare i controlli di qualità e soddisfare le specifi che dei pro-cessi di produzione MRO1. Il lavaggio può essere di tipo inte-roperazionale o fi nale prima del montaggio, oppure può esse-re eseguito prima o dopo le lavorazioni meccaniche o, ancora, precedere un successivo trattamento superfi ciale (verniciatura o riporto PVD).

1 Maintenance, Repair and Overhaul – manutenzione, riparazione e revisione.

A s the readers of ICT know, the cleaning and degreasing stages of metal or plastic parts are crucial to most

industrial processes in order to pass the quality controls and meet the specifi cations for the MRO operations1. The cleaning stage can take place between one operation and another, just before assembly, before or after mechanical processing, or before the surface treatment process (coating or PVD).The German Rösler Oberfl ächentechnik Group is known worldwide as a leading supplier of high technology shot

1 Maintenance, Repair and Overhaul.

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Alessia Venturiipcm®

Il gruppo tedesco Rösler Oberfl ächentechnik è conosciuto in tutto il mondo come fornitore leader di macchine e impianti di alta tecnologia per granigliatura, shot peening, vibrofi nitura e trattamenti meccanici delle superfi ci. La succursale spagno-la Rösler International, che ha sede a Rubí (Barcellona), integra l’off erta del gruppo con macchine di lavaggio altamente spe-cializzate e progettate su misura in base alla tipologia dei pezzi e alle esigenze dei clienti, principalmente provenienti dalle in-dustrie automobilistica, aereonautica, ferroviaria e in generale da quei settori dove le specifi che di lavaggio sono molto severe (fi g. 1).Giampiero Cortinovis (fi g. 2), Direttore Generale di Rösler International, ha tratteggiato la storia e l’esperienza dell’azien-da in Spagna, la cui presenza risale al 1973.“L’attività di Rösler International è iniziata nel 1991, quando la casa madre tedesca ha acquistato il gruppo europeo Rotofi nish, composto dalle sedi italiana e spagnola di origine Tecnofi nish, e dalle sedi francese, inglese e olandese di Rotofi nish. La storia di Tecnofi nish in Spagna era iniziata nel lontano 1973 e l’azienda vantava una presenza molto forte anche nel settore del lavag-gio per cui produceva lavatrici industriali. Sebbene l’attività ba-se di Rösler International sia la commercializzazione delle mac-chine di granigliatura e a vibrazione fabbricate dalla casa madre e dei prodotti di consumo ad esse associati, abbiamo mantenu-to la vocazione e produciamo, unici nel gruppo Rösler, macchi-ne di lavaggio per noi e per le altre consociate”.“Non abbiamo macchine di lavaggio standard, costruiamo solo macchine su misura”, prosegue Cortinovis. “Il settore del lavag-gio è cambiato molto in questi ultimi anni e i requisiti di pulizia

blasting, shot peening, vibratory fi nishing and mechanical surface treatment machines and plants. The Spanish branch Rösler International, based in Rubí (Barcelona), completes the Group’s range with highly specialised cleaning machines, tailored according to the type of parts and the needs of its customers – mainly from the automotive, aeronautical and railway industries and, in general, from those sectors where the cleaning specifi cations are very stringent (Fig. 1).Giampiero Cortinovis (Fig. 2), the CEO of Rösler International, has told us about the history and experience of the company in Spain, whose presence dates back to 1973. “Rösler International started its activity in 1991, when the German parent company acquired the European Rotofi nish Group, consisting of Tecnofi nish’s Italian and Spanish branches and Rotofi nish’s French, English and Dutch branches. The story of Tecnofi nish in Spain began in 1973: At that time, the company boasted a very strong presence in the cleaning fi eld, for which it produced industrial cleaning machines. Although the primary activity of Rösler International is the marketing of the shot blasting and vibratory fi nishing machines manufactured by the parent company, as well as their related consumables, we have maintained our vocation and we are the only Rösler branch to produce cleaning machines for us and for the other subsidiaries”.“We do not off er standard plants: We only build custom machines”, Cortinovis continues. “The cleaning industry has signifi cantly changed, in the last few years; the cleanliness requirements cannot be met with a standard process

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A bird’s eye view of Rösler International’s design workshop in Rubí (Barcelona).

Panoramica dell’offi cina di progettazione di Rösler International a Rubí (Barcellona).

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CEO Giampiero Cortinovis (centre) with deputy CEO Joan Sanjosé (left) and Technical Director José Tomás Pera (right).

Al centro Giampiero Cortinovis, Direttore Generale, con Joan Sanjosé, a sinistra, Vice Direttore Generale, e José Tomás Pera, Direttore Tecnico.

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non sono più associabili a un lavaggio generico bensì richiedono lavaggi specifi ci che soddisfi no i capitolati automotive emessi dalle case automobilistiche tedesche e francesi e che si integri-no perfettamente con fl ussi di processo altamente produttivi”.

Un mercato globaleRösler International vende le proprie macchine di lavaggio in tut-to il mondo, sia attraverso la sinergia con le altre sedi nazionali del Gruppo che direttamente.“La grave crisi del 2008 ci ha costretto a guardare fuori dai nostri confi ni naturali” - interviene Joan Sanjosé, Vice Direttore Generale.

“I nostri mercati princi-pali dovrebbero esse-re Spagna, Portogallo e Francia, dove siamo fornitori di prima li-nea di Renault, ma sta crescendo l’importan-za di Germania, dove stiamo introducen-do il nostro concept di lavaggio con l’aiu-to della casa madre, e Italia, nonostante la concorrenza sia mol-to forte essendo l’Ita-lia uno dei principa-li Paesi costruttori di lavatrici industriali. A livello extra euro-peo ci stiamo espan-dendo in Messico, dove da circa 4 anni vantiamo una presen-za importante nel set-tore automobilistico

come fornitori di tecnologie di lavaggio per teste e blocchi motore (fi g. 3) ad aziende che producono per General Motors, Chrysler e Ford. Qui le nostre macchine devono soddisfare specifi che di puli-zia molto severe nonché soddisfare criteri di alta produttività”.

Tecnologia fl essibileVelocità e accuratezza del lavaggio sono le cifre che caratterizza-no gli impianti di lavaggio di Rösler International, tutte progettate e costruite su misura sulla base del tipo di pezzo, delle esigenze produttive, di processo e di qualità fi nale del cliente. Anche il si-stema di trasporto dei pezzi è personalizzato e tiene in conside-razione il fl usso di processo globale per la massima integrazione delle varie fasi produttive.

anymore, but rather require special cleaning operations that meet the specifi cations issued by the German and French carmakers and can be integrated in highly productive process fl ows”.

A global marketRösler International sells its cleaning systems throughout the world, both directly and through synergy with the other Group’s national offi ces.“The crisis of 2008 forced us to look outside our natural borders”, Joan Sanjosé, the deputy CEO, says. “Our main markets should be Spain, Portugal and France, where we are fi rst-line suppliers of Renault, but we have also turned to Germany, where we are introducing our cleaning concept with the help of our parent company, and to Italy, although the competition is very strong, since this is one of the leading countries for the manufacture of industrial washing machines. Outside Europe, we are expanding in Mexico, where we have had a major presence in the automotive industry for about four years as suppliers of cleaning technologies for engine heads and blocks (Fig. 3) for companies producing components for General Motors, Chrysler and Ford. Here, our machines must meet very severe cleaning specifi cations and high productivity criteria”.

A fl exible technologySpeed and accuracy characterise the cleaning plants produced by Rösler International, all custom-designed and built based on the type of parts, the production requirements, and the quality level required by the customer. The handling system is customised, too, and takes into account the overall process fl ow so as to ensure maximum integration of the various production stages.

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An innovation by Rösler: a dry cleaning machine for engine blocks intended for the VW plant in Mexico.

Un’innovazione Rösler: macchina di lavaggio a secco per blocchi motore destinato all’impianto VW in Messico.

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Alessia Venturiipcm®

“Strutturalmente siamo un’azienda con una forte proiezione commerciale ma negli ultimi anni abbiamo raff orzato l’uffi cio tec-nico (fi g. 4), investendo risorse nella progettazione delle macchi-ne lavaggio (fi g. 5)” – spiega José Tomás Pera, Direttore Tecnico. “Se il primo step è capire e interpretarne le esigenze, restiamo costantemente in contatto con il cliente per sviluppare soluzio-ni individuali. Il fattore critico non è tanto il lavaggio del pezzo quanto integrare questa fase nel ciclo produttivo globale: noi cer-chiamo di capire come si muove questo pezzo all’interno dello stabilimento per raccomandare al cliente il mezzo di trasporto adeguato, che può essere a tappeto, con trasportatore mono-

rotaia, a tamburo ro-tante, monocamera, a transfer. Normalmen-te si tratta di lavag-gi di precisione con macchine transfer o a carosello con pro-duzioni elevate, ad esempio un pezzo ogni 50 secondi, e con specifi che di pu-lizia dell’ordine dei 100-150 mg residui. Le macchine possono essere a immersione o a spruzzo, ma sem-pre con cicli a deter-gente a base acqua”.“La forza delle nostre macchine è la fl essi-bilità - sottolinea Joan Sanjosé - non costru-iamo una macchina A o B ma quella che sta

nel mezzo, ottimizzata per le diverse esigenze. Il principio pro-gettuale da cui partiamo è quello di aumentare il numero di pez-zi diversi che una macchina può trattare. Questo ci sta aprendo anche un nuovo mercato, quello del riadattamento di macchi-ne pre-esistenti al lavaggio di nuove tipologie di pezzo. Le nostre macchine sono tutte in acciaio inox AISI 304, che garantisce una lunga vita di servizio, e accompagnano il cliente lungo le evoluzio-ni produttive e dei pezzi lavorati”.“Focalizziamo lo studio e la progettazione sulla manipolazione dei pezzi perché è questo che conferisce fl essibilità all’impianto - in-terviene José Tomás - costruiamo macchine in grado di lavare fi no a 6 diff erenti tipologie di pezzi attraverso un robot che riceve le informazioni da un codifi catore montato sul pallet. A seconda del tipo di pezzo il robot sceglie l’operazione di lavaggio da eseguire”.

“Our core business is the marketing and selling of plants, but in the last few years we have expanded our technical department (Fig. 4), investing resources in the design of our cleaning systems (Fig. 5)”, José Tomás Pera, the Technical Director, explains. “The fi rst step is to understand and interpret our customers’ needs, but then we remain in constant contact with them in order to develop the best individual solutions. The critical factor is not so much the cleaning in itself as the integration of this operation in the production cycle. We try to understand how the parts move during the whole processing to recommend the most appropriate handling system – belt, monorail, rotary drum, or transfer conveyors. Normally, we off er precision cleaning processes though transfer or carousel machines ensuring a high output, e.g. one part every 50 seconds, and meeting specifi cations of around 100-150 mg residue. The systems may have an immersion or a spray operation, but always a water and detergent-based cycle”.“The strength of our machines is their fl exibility”, Joan Sanjosé states. “We do not build the machine A or B, but the one that stands in the middle, optimised for the customer’s needs. The design principle upon which we rely is to increase the number of diff erent parts that can be treated by a system. This is opening up a new market for us, that of the readjustment of already existing machines to new types of components. Our machines are all made of stainless steel AISI 304, ensuring a long service life, and easily fi t the customer’s process and product evolution”.“During the design stage, we focus on the handling system because it is this which gives fl exibility to the system”, José Tomás adds. “We build machines able to clean up to six diff erent kinds of components, thanks to a robot that receives information from an encoder mounted on the pallet: Depending on the type of part, it then chooses the cleaning operation to be performed”.

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The technical department where the custom-made cleaning solutions are developed.

L’uffi cio tecnico dove si sviluppano soluzioni di lavaggio su misura per il cliente fi nale.

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“Un altro mercato interessante che stiamo aprendo è quello della spazzolatura dei pezzi prima del lavaggio per togliere quelle bave di lavorazione che possono compromettere la qualità e che spes-so infi ciano le prove di pulizia fi nale (fi g. 6)” - spiega Joé Tomás Pera. “Attualmente ci sono due modi per rimuovere queste bave: la spazzolatura o il lavaggio ad alta pressione. Noi impieghiamo l’uno o l’altro a seconda del pezzo, delle dimensioni e dei requisiti qualitativi”.

Tendenze tecnologiche di mercatoIn merito alla tecnologia di lavaggio, Rösler International ha eff et-tuato una scelta netta ossia quella di proporre solamente cicli a detergente. “Si tratta di una scelta di gruppo, risalente all’acquisizione di Tecnofi nish da parte di Rösler. La tecnologia a solvente si usa e continuerà ad essere usata per specifi che tipologie di pezzo e

contaminazione ma crediamo che la pressione nor-mativa da una parte, e lo svilup-po dei detergenti dall’altra determi-neranno la diff u-sione del lavaggio a base acqua, co-sì come sta succe-dendo nel settore della verniciatura con le pitture idro-solubili - commen-ta Joan Sanjosé - sicuramente i solventi e le mac-chine a solvente hanno subito una rivoluzione negli ultimi anni e sono diventati più sicu-

ri ed “ecofriendly” ma riteniamo che la tecnologia a solvente sia intrinsecamente più cara di quella all’acqua per tutti i dispositivi di sicurezza che deve prevedere. Inoltre la tecnologia a solvente prevede l’uso di macchine a tenuta stagna, quindi cicli piuttosto lunghi e discontinui. I settori in cui sono inserite le nostre macchi-ne richiedono un’estrema rapidità di lavaggio per mantenere il passo con le altre fasi produttive. Sempre per salvaguardare la ra-pidità dei nostri cicli, ad esempio, abbiamo scelto di non impiega-re ultrasuoni ma di utilizzare un’immersione forzata con un’agita-zione molto forte con pompe a media pressione”.

“Another interesting market we are exploring is that of the brushing operation prior to cleaning, needed to remove the burrs that can compromise the quality of the process and often invalidate the cleaning tests (Fig. 6)”, so José Tomás Pera. “Currently, there are two ways to remove these burrs: Brushing and high pressure cleaning. We use both, depending on the component treated, its size and the quality requirements.”

Market technology trendsAs regards the cleaning technology, Rösler International has made a clear choice: Off ering only detergent-based cycles. “This is a choice of the Group, dating back to the acquisition of Tecnofi nish by Rösler. The solvent-based technology is and will continue to be used for specifi c types of components and contaminations, but we believe that the regulatory pressure on one side and the development of the detergents on the other one will determine the spread of the water-based cleaning process, as is happening in the coating industry with the water-soluble products”, Joan Sanjosé says. “Certainly, solvents and solvent-based machines have undergone a revolution in the last few years and have become safer and more environmentally friendly, but, from our point of view, this technology is also inherently more expensive than the water-based one, given all the safety devices that must be provided. Moreover, the solvent-based technology requires the use of watertight machines and, therefore, long and discontinuous cycles. The sectors in which our machines are applied require extremely rapid cleaning operations to keep pace with the other production stages. To maintain the speed of our cycles, for example, we have also chosen not to use ultrasound, but a forced immersion with a very strong agitation through medium pressure pumps”.

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A detail of a cleaning plant designing phase.

Una dettaglio della progettazione di una macchina di lavaggio.

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Alessia Venturiipcm®

Pescatevi il migliore nel trattamento delle acque reflue.

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[email protected] www.kmu-loft.it

ConclusioniAttualmente Rösler International ha una fatturato globale di circa 8 milioni di euro con 30 persone in organico e organizzazione tecnica e commerciale molto preparata e integrata con lo staff delle altre sedi Rösler nel mondo. “Il settore del lavaggio non rappresenta il nostro core business – con-clude Giampiero Cortinovis – ma è un settore strategico e in futuro lo sarà ancora di più. Il nostro obiettivo è consolidare ulteriormente la nostra posizione nel settore del lavaggio mantenendo una proposta di macchine di fascia medio-alta. La casa madre oggi condivide que-sto nostro obiettivo. Inizialmente il settore del lavaggio, ereditato da Tecnofi nish, era percepito come attività secondaria: in questi ultimi anni, grazie alla trasformazione del lavaggio in una fase cruciale ai fi ni della qualità fi nale di un prodotto, Rösler ha intravisto la possibilità di off rire a settori industriali strategici un pacchetto completo di tecnolo-gie per la preparazione e la fi nitura meccanica delle superfi ci (fi g. 7)”.

ConclusionsCurrently, Rösler International has a global turnover of around € 8 million, 30 employees and a well-trained technical and commercial staff working with the other Rösler subsidiaries in the world.“The cleaning technology is not our core business”, Giampiero Cortinovis concludes, “but it is a strategic sector and it will be even more in the future. Our goal is to further consolidate our position in this fi eld with a mid-high end machine range. The parent company now shares this objective. Initially, the production of cleaning systems, inherited from Tecnofi nish, was perceived as a secondary activity: In the last few years, thanks to the transformation of the washing process into a crucial stage for the end quality of a product, Rösler has glimpsed the possibility of supplying some strategic industrial sectors with a complete package of technologies for the preparation and mechanical fi nishing of surfaces (Fig. 7).

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A brushing machine for train wheel shafts intended for Australia.

Macchina di spazzolatura di alberi ruote per treni destinata all’Australia.

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A deburring, cleaning and drying plant for components from mechanical machining processes.

Un impianto di sbavatura, lavaggio e asciugatura di particolari provenienti da lavorazioni meccaniche.

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ICT HIGHLIGHT

SEPTEMBER 201420

WORLD’S LARGEST AUTO PARTS SUPPLIER RELIES ON KENNAMETAL EXTRUDE HONE FOR SURFACE FINISHINGIl maggiore fornitore mondiale di componentistica per auto si affi da a Kennametal Extrude Hone per la fi nitura superfi ciale

M anufacturers and quality professionals in such industries as automotive, aerospace, energy,

medical, and others requiring high-precision components know that removing particle left at intersected holes and ensuring no micro contamination is a quality challenge that cannot be overlooked. Customized complex valves, gears, pinions, and thousands of components can be machined in seconds but can take minutes to get fi nish completely. Production bottlenecks, increased costs, and longer time to market are among the results.

Proprietary thermal energy technology key to improved qualityKennametal Extrude Hone is a global leader dedicated to providing precision surface solutions for component of uncompromising quality. Proprietary technologies such as TEM (thermal energy machining) are solving increasingly complex fi nishing challenges faced by manufacturers around the world.Delphi-TVS is a joint venture between Delphi Corp. (Troy, Michigan, USA) and T.V. Sundaram Iyengar & Sons (Kancheepuram, India). Delphi is the largest automotive supplier in the world and Delphi-TVS is the largest automotive systems manufacturer in India. “Being a global company, we have a great responsibility to maintain world-class quality standards in our products”, says T.N. Umasankar, head of the Delphi-TVS manufacturing engineering department. “We manufacture diesel fuel injection parts – high-volume components. The main issue is burr removal on cross-sectional holes from previous machining operations”. Delphi-TVS faced many issues: High component volumes approaching a million a year made hand-deburring unaff ordable and the high-precision nature of diesel fuel injectors made TEM solution a necessity. After much investigation, the company chose Kennametal Extrude Hone’s TEM (thermal energy method) solution. A pressurized mixture of a combustible gas and oxygen is injected at 5 to 10 atmospheres of pressure into a containment chamber sized both by the amount of material to be removed and the volume of parts in the chamber. An ignition system ignites the gas mixture, releasing heat energy from the oxidation of fuel in a 20 millisecond,

I produttori e i professionisti della qualità in settori come l’industria automotive, aerospaziale, dell’energia, medicale e altri mercati

che richiedono componenti a elevata precisione, sanno che la rimo-zione delle particelle che rimangono nei fori intersecanti e assicurare l’assenza di microcontaminazione è un problema di qualità che non può essere sottovalutato. Valvole complesse customizzate, ingranag-gi, pignoni e migliaia di componenti possono essere lavorati in pochi secondi, ma la loro fi nitura completa può richiedere diversi minuti. Le conseguenze possono essere ritardi della produzione, incremen-to dei costi, maggiori tempi di introduzione sul mercato e così via.

Tecnologia a energia termica per migliorare la qualità della sbavaturaKennametal Extrude Hone è un leader globale impegnato a fornire soluzioni superfi ciali di precisione per componenti di qualità senza compromessi. Tecnologie proprietarie come la TEM (lavorazione a energia termica) risolvono i problemi di fi nitura sempre più com-plessi che i produttori di tutto il mondo devono aff rontare.Delphi-TVS è una joint venture fra Delphi Corp. (Troy, Michigan, USA) e T.V. Sundaram Iyengar & Sons (Kancheepuram, India). Delphi è il maggiore fornitore mondiale in campo automotive e Delphi-TVS è il maggiore produttore di sistemi automotive in India. “In quanto azienda globale, abbiamo la grande responsabilità di mantenere standard di qualità di livello mondiale nei nostri prodotti”, aff erma T.N. Umasankar, capo del reparto ingegneria di produzione presso Delphi-TVS. “Produciamo parti di iniettori per motori diesel, componenti prodotti in volumi elevati. Il problema principale è la ri-mozione delle bave nelle intersezioni dei fori derivanti da operazioni di lavorazione precedenti”.Delphi-TVS ha dovuto aff rontare molti problemi: gli elevati volumi di produzione dei componenti, che si avvicinano a un milione all’an-no, rendono impraticabile la rimozione manuale delle bave, mentre l’elevata precisione degli iniettori per motori diesel ha reso la solu-zione TEM una necessità. Dopo numerose ricerche, l’azienda ha scel-to la soluzione TEM (lavorazione a energia termica) di Kennametal Extrude Hone. Una miscela pressurizzata di gas combustibile e ossi-geno viene iniettata a una pressione che varia da 5 a 10 atmosfere in una camera di contenimento che viene dimensionata in base sia alla quantità di materiale da asportare, sia al volume dei pezzi da por-re all’interno della camera stessa. Un sistema di ignizione accende la miscela gassosa, liberando in 20 millisecondi l’energia termica dell’os-sidazione del carburante con un’onda di energia ad alta velocità. Le bave hanno una particolare proprietà: infatti, avendo un rapporto

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Roberta Spinola, Kennametal Italia S.p.A., San Giuliano Milanese (MI), Italy, [email protected] Carsten Gromoll, Kennametal Shared Services GmbH, Fuerth, Germany, [email protected]

high-speed energy wave. With their raised surface areas and thin cross-section features, even internal burrs and fl ashings burn away instantly. Because the gas mixture engulfs the entire workpiece, all internal and external surfaces are exposed to the rapid oxidation. Internal cross-drilled holes and intersecting edges that are diffi cult or impossible to reach are instantly processed.“There have been hundreds of installations and continued refi nement of our TEM equipment and process”, says Bruno Boutantin, global marketing manager at Kennametal Extrude Hone. “One factor remains constant: TEM is a rapid, low-cost, high-production process that can process a million or more parts per year by a single machine”.“The TEM process is particularly appropriate for high-volume applications where conventional deburring departments struggle to keep pace”, Umasankar agrees. “lt instantaneously cleans up a large number of intersecting holes, threads and hard-to-reach areas in a fl ash, literally in 20 milliseconds. Its ability to fi re multiple components at the same time increases its capacity and cost-eff ectiveness enormously. Any other process, including high-pressure water jet, will not provide this value”.Combining vast experience gathered over more than fi ve decades with worldwide application know-how, Kennametal Extrude Hone off ers proven solutions to many companies working in most demanding environments.

tra superfi cie e radice della bava molto grande, non dissipano l’ener-gia termica. Persino le bave all’interno dei pezzi lavorati riescono ad essere eliminate, in quanto bruciano all’istante. Poiché la miscela

gassosa penetra ovunque all’intero del pezzo, tut-te le superfi ci interne ed esterne vengono espo-

ste alla rapida ossidazione. Le intersezioni tra fori interni e i bordi intersecanti, che sono dif-fi cili o impossibili da raggiungere con tecniche

tradizionali, vengono trattati istantaneamente.“Vi sono centinaia di impianti e continui miglio-ramenti delle nostre apparecchiature e del no-stro processo TEM”, aff erma Bruno Boutantin, direttore marketing globale presso Kennametal

Extrude Hone. “Un fattore rimane co-stante: il TEM è un processo rapido, economico, a elevata produzione che permette di trattare anche più di un

milione di parti all’anno con una singola macchina”.“Il processo TEM è particolarmente appropria-to per le applicazioni con volumi elevati. Infat-ti, i reparti di sbavatura convenzionale faticano a mantenere il ritmo”, conferma Umasankar.

“Il processo TEM pulisce all’istante un elevato numero di fori intersecanti, fi -lettature e aree diffi cili da raggiungere in un lampo, letteralmente in 20 milli-secondi. La sua capacità di lavorare più

componenti contemporaneamente aumenta enormemente la sua potenzialità e convenienza. Qualsiasi altro processo, incluso il getto d’acqua ad alta pressione, non è in grado di off rire questo valore”.Combinando una vasta esperienza acquisita in oltre cinque decenni con il know-how applicativo a livello mondiale, Kennametal Extrude Hone off re soluzioni di comprovata affi dabilità a numerose aziende che lavorano negli ambienti più impegnativi.

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New P400 TEM machine from Kennametal Extrude Hone.

La nuova macchina P400 TEM di Kennametal Extrude Hone.

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ICT CASE STUDY

SEPTEMBER 201422

INVESTING IN CLEANING TECHNOLOGIES TO ENSURE HIGH QUALITY AND CUSTOMER LOYALTY IN A TIME OF CRISISInvestire nella tecnologia di lavaggio per produrre qualità e fi delizzare i propri clienti in un momento di crisi

“Il 2009 è stato l’annus horribilis della nostra storia aziendale”, spiega Oreste Tesauri, titolare con la moglie Claudia Chierici

della Davoli & Tesauri, offi cina meccanica specializzata nella pro-duzione di componenti oleodinamici con sede a Reggio Emilia (cfr. foto di apertura). “In quell’anno, infatti, abbiamo dovuto fer-mare quasi completamente l’attività. In seguito, quando, ci sono stati i primi segnali di ripresa, abbiamo compiuto una scelta che potremmo defi nire ‘controcorrente’ per il mercato attuale non-ché rivoluzionaria per una piccola società come la nostra, con 12 dipendenti: abbiamo sostituito gli impianti tradizionali di lavaggio a circuito chiuso a percloroetilene con impianti a base detergente. La principale ragione alla base di questa scelta è la volontà di pun-

“2 009 has been an annus horribilis for our corporate history,” so Oreste Tesauri, the owner - with his wife

Claudia Chierici - of Davoli & Tesauri, a mechanical workshop based in Reggio Emilia, Italy, specialising in the production of oil-hydraulic components (Ref. opening photo). “In that year, we had to stop almost completely the activity. Then, with the fi rst signs of recovery, we made a choice that could be called ‘nonconformist’ for the current market as well as ‘revolutionary’ for a small company like ours, with just 12 employees: We have replaced our traditional closed circuit perchloroethylene-based cleaning plants with new systems using detergents. The main reason behind this was the will to achieve

Opening photo: An example of a distributor in cast iron produced by Davoli & Tesauri: the company, established in 1975, specialises in the manufacture of components for the oil-hydraulic sector.

Foto d’apertura: un esempio di distributore in ghisa prodotto dalla Davoli & Tesauri: la ditta, in attività dal 1975, si è specializzata nella lavorazione di componenti per il settore oleodinamico.

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Monica Fumagalli, ipcm®

tare ad un ambiente di lavoro migliore per i nostri operatori e a un minore impatto am-bientale”.

Dalla crisi alla piena ripresa: il salto di produzione di una piccola azienda artigiana“La società Davoli & Tesauri è stata fonda-ta nel 1975 – spiega Claudia Chierici pre-sentandoci il loro sta-bilimento – e da allora si è sempre occupa-ta della lavorazione di prodotti oleodina-mici. Oggi lavoriamo questi manufatti, per la precisione valvole e distributori in ghisa e acciaio, per impor-tanti aziende del ter-ritorio reggiano, qua-li Walvoil, Ognibene, Eurofl uid Hydraulic e Casappa. Avere co-me committenti que-sti grandi nomi com-porta delle notevoli responsabilità per la qualità del risultato da fornire”.“La nostra attività di terzisti consiste nella lavorazione del pro-dotto in base al dise-gno fornito dal clien-te”, spiega Tesauri. “Riceviamo le fusioni e dal pezzo grezzo ri-caviamo il manufat-

to richiesto attraverso lavorazioni meccaniche con centri di lavo-ro orizzontali (fi g. 1): fresatura, foratura, maschiatura e lappatura. L’unico centro di lavoro verticale viene utilizzato per la prepara-zione dei componenti che poi vengono lavorati negli altri centri di

a better working environment for our operators and a lower environmental impact”.

From crisis to recovery: A jump in the production for the small company“Davoli & Tesauri was established in 1975,” Claudia Chierici explains, “and has always focused on the manufacture of oil-hydraulic products. Now we produce valves and distributors in cast iron and steel for several major companies in the province of Reggio Emilia, such as Walvoil, Ognibene, Eurofl uid Hydraulic and Casappa. Having such important clients, however, also entails responsibilities in terms of end quality.”“As contractors, we process the products according to the design provided by our customers”, Tesauri says. “We receive the castings and manufacture the products using horizontal machining centres (Fig. 1), through milling, drilling, tapping and lapping operations. Our only vertical machining centre is used for the preparation of the components, which are then treated in the other plants

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Some horizontal machining centres for valve bodies delivered to Davoli & Tesauri: The raw components arrive here, ready to be submitted to the various machining processes needed.

Alcuni centri di lavoro orizzontali dei corpi valvola consegnati alla Davoli & Tesauri: qui arriva il corpo grezzo da sottoporre ai vari processi di lavorazione meccanica previsti in offi cina.

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A machining centre with an anthropomorphic robot.

Un centro di lavoro dotato di robot antropomorfo.

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ICT CASE STUDY

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lavoro (fi g. 2). In base alle applicazioni fi na-li del prodotto, il nostro cliente può ri-

chiedere un manufatto pre-assem-blato con valvole o tappi oppure pezzi semi-fi niti, la cui lavorazione verrà conclusa dal cliente stesso, sottoponendo i corpi a lappatu-ra o ad altri processi che riten-ga necessari. Dopo il periodo critico del 2009 e la successiva conversione del processo di la-vaggio dal ciclo a base di per-cloroetilene a quello odierno a

base acqua e detergente, la no-stra attività ha raggiunto otti-mi livelli produttivi: oggi lavo-riamo e quindi laviamo circa 200 mila pezzi all’anno”.

Pulizia tecnica ottimale con detergenti per pezzi dalla morfologia complessa“La principale diffi coltà per la pulizia tecnica di questo tipo di prodotti – prosegue Tesauri – è determinata dalla particolare morfologia della valvola o del distributore: all’esterno può ap-parire un semplice prodotto con fori ciechi, ma al suo interno, oltre ai fori, il manufatto presenta anche scanalature e sporgen-ze che rendono il prodotto diffi cile da lavare con acqua e de-tergenti (fi gg. 3 e 4). Per vincere questa sfi da, ci siamo rivolti

a Dollmar Meccanica di Caleppio di Settala (MI), che già conosce-

vamo perché ci aveva for-nito gli impianti di lavag-gio precedenti. Avevamo bisogno di una lavatrice in

grado di lavare con acqua e detergenti varie tipologie di manufatti, mantenen-do alta la qualità del ri-sultato fi nale. Non è stato

un compito facile, ma og-gi possiamo dire di essere sulla buona strada per rag-giungere il nostro obiettivo

(fi g. 5)”.“La scelta di fornire sem-pre alta qualità, anche nei periodi più diffi cili, si è rivelata premiante per la nostra società – inter-

(Fig. 2). Depending on the intended application, our customers may require a pre-assembled product with valves or plugs, or a semi-fi nished component to be completed at their premises through lapping or other processes. After the critical period of 2009 and the subsequent conversion of our washing process from the perchloroethylene-based cycle to the water and detergent-based one, our business has achieved excellent production levels: we now process, and therefore clean, about 200 thousand parts per year.”

An optimal cleaning technique with detergents for parts with a complex morphology“The main diffi culty in cleaning this type of products”, Tesauri continues, “arises from the particular morphology of valves and distributors: Although from the outside they may seem simple products with blind holes, they also have internal grooves and protrusions that make them diffi cult to clean with water and detergents (Figs. 3 and 4). To meet this challenge, we turned to Dollmar Meccanica, a company based in Caleppio di Settala (MI, Italy) that we already knew because it had supplied us with the previous systems, too. We needed a cleaning plant able to wash various types of products with water and detergents while ensuring a high quality result. It was not an easy task, but now we can say we are on track to achieve our goal (fi g. 5)”.“The choice to always provide high quality products even in the most diffi cult times proved to be winning for our company”, Claudia Chierici states. “Many customers have

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An example of the complex conformation of the items manufactured.

Un esempio della conformazione complessa dei manufatti lavorati.

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An oil-hydraulic distributor contains a series of diffi cult-to-clean channels and cavities.

Un distributore oleodinamico ha al suo interno una serie di canali e intercapedini diffi cili da lavare.

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Monica Fumagalli, ipcm®

Industrial Wastewater Purifi cation and

Treatment Plants

Chemical-Physical Plants

Rain Water Treatment Plants

Quarzite and Carbon Filters

Mechanical Filtersof various kind

Osmosis Plants

Demineralization Systems

Oil Separators

Sedimentation Systems

Vacuum Concentrators

Automatic Cleaning Plants for Moulds Cooling Coils

Flotation Units

Product Dosing Unit

Treatment Control Units

Sludge Treatment Systems

Maintenance of Wastewater Treatment Plants

Design and Manufacturing of Plants for Industrial Wastewater Treatment

Study and development of custom-made systems

Technical Services and support

www.waterenergy.it

Water Energy SrlVia R. Morandi 2540018 S. Pietro in Casale BO - ItalyTel. +39 051 6630725Fax +39 051 [email protected]

viene Claudia Chierici – molti clienti ci hanno scelto e mantenuto come fornitori proprio per questo motivo. Ecco perché il lavaggio è strate-gico per il nostro successo in quanto ci consen-te di migliorare la nostra qualità”.Oltre alla lavatrice installata da Dollmar Meccanica, che lava diverse tipologie di pezzi, lo stabilimento della Davoli & Tesauri è dotato di altre due lavatrici “dedicate” che eseguono il lavaggio di corpi specifi ci, ad esempio quelli sottoposti a lappatura, contaminati da olio in-tero.Il ciclo produttivo prevede un primo lavaggio dopo la prima fase di lavorazione meccanica. Per alcuni tipi di prodotto questo sarà l’unico lavaggio prima dello stoccaggio. Nel caso dei corpi lappati, le fasi di lavaggio sono 2: una pre-cedente e una successiva alla lappatura.

chosen us as their suppliers precisely for this reason. That is why the cleaning process is strategic to our success: it enables us to improve our quality level”.Besides the plant installed by Dollmar Meccanica, which treats diff erent types of parts, Davoli & Tesauri’s premises are also equipped with two cleaning systems dedicated to specifi c components, such as those subjected to the lapping process, which are contaminated with neat oil. The production cycle includes a fi rst cleaning step after the fi rst mechanical processing stage; for some products, this is the sole cleaning process before storage. In the case of lapped parts, however, there are two cleaning stage, before and after lapping.

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The cleaning system (Model FT12) installed by Dollmar Meccanica at Davoli & Tesauri. The spray and immersion cycle is combined with the rotation of the basket, which ensures a more thorough cleaning of the components, characterised by diff erent shapes and sizes.

L’impianto di lavaggio (Modello FT12) installato da Dollmar Meccanica presso l’azienda reggiana. Al ciclo combinato a spruzzo e ad immersione abbina un sistema di rotazione del cestello che permette una più profonda pulizia dei componenti di forme e dimensioni diverse.

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ICT CASE STUDY

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Soluzione di lavaggio effi cace per tutte le tipologie di componentiLa conformazione interna dei componenti oleodinamici è la criticità più rilevante riscontrata nella fase di lavaggio.“Il modello di impianto installato presso la Davoli & Tesauri – inter-viene Gianfranco Fiori, tecnico-commerciale di Dollmar Meccanica

– è del tipo FT12 monocamera con lavaggio idroci-netico. Una vol-ta caricati i cesti, questi sono mes-si in rotazione. La macchina pre-vede un prima fase di lavaggio a spruzzo, che pro-cede anche a ri-empire la came-ra di lavaggio in modo che i cor-pi nei cesti pas-sino poi alla fase di immersione: questo processo di lavaggio com-binato a spruzzo e ad immersione, abbinato alla ro-tazione dei pezzi all’interno della camera, permet-te il riempimento e lo svuotamen-to dei fori dal li-quido e consente una più effi cace evacuazione dei residui di lavora-zione rimasti sulla

superfi cie del corpo valvola o del distributore. Dopo lo sgrassaggio, segue la fase di risciacquo, non con acqua pura, perché la ghisa di cui sono fatti i pezzi ossiderebbe facilmente, ma con un 1% di passivante. L’asciugatura ad aria calda avviene nella stessa camera (fi g. 6)”.“I telai porta-cesti sono stati realizzati direttamente dalla Davoli & Tesauri, in modo che il pezzo all’interno dei cesti sia blocca-to e non subisca urti o schiacciamenti, perché – spiega Claudia Chierici – per noi anche la minima ammaccatura può compromette-re la qualità fi nale del prodotto (fi g. 7)”.

An eff ective cleaning solution for any type of componentThe internal layout of oil-hydraulic components is the most critical aspect, as far as the cleaning process is concerned.“The system installed at Davoli & Tesauri”, Gianfranco Fiori, a technical-commercial employee of Dollmar Meccanica, says, “is an FT12 single-chamber type, featuring a hydrokinetic cleaning process. Once loaded, the baskets are put in rotation; the process starts with a fi rst spray cleaning stage, during which the cleaning chamber is fi lled for the subsequent immersion stage. This combined process (spray and immersion), together with the rotation of the parts inside the chamber, enables the fi lling and emptying of the holes with the liquid and ensures a more eff ective removal of the machining residues from the surface of the valve body or of the distributor. The degreasing stage is followed by the rinsing one – not with pure water, since the cast iron parts would oxidise easily, but with a 1% passivating agent. The hot air drying occurs in the same chamber (Fig. 6)”.“The basket-holding frames have been conceived by Davoli & Tesauri itself to block the components and ensure they are not subject to impact or crushing, since”, as Claudia Chierici explains, “even the slightest dent may compromise the quality of the end product (Fig. 7).”

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A detail of Dollmar Meccanica’s plant: A frame entering the treatment chamber.

Un particolare della lavatrice Dollmar Meccanica: l’ingresso del telaio nella camera di trattamento.

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One of the special frames made by Davoli & Tesauri for cleaning the components: They have standard measures, but the structure has been designed to block the parts during the process. Even the slightest dent, indeed, may damage the product and aff ect the fi nal result.

Uno dei telai realizzati appositamente dalla Davoli & Tesauri per il lavaggio dei componenti: hanno misure standard, ma la struttura è stata progettata per tenere bloccati i corpi durante il lavaggio. Anche la minima ammaccatura, infatti, può danneggiare il prodotto e comprometterne il risultato fi nale.

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Monica Fumagalli, ipcm®

L’inquinante rimosso, ossia emulsioni, sfridi e trucio-li, è poi evacuato dallo scarico (fi g. 8). Il recupero della soluzione di acqua e detergente avviene nei 2 serbatoi che funziona-no a ricircolo ciclo continuo e sono dotati di sistemi di fi l-trazione per le particelle soli-de. L’acqua di evaporazione è continuamente reintegrata.“La sostituzione dei bagni – precisa Fiori – in questo ca-so avviene 2 o 3 volte l’anno. Il carico di contaminante in questo tipo di lavorazione è tale che i bagni si deteriora-no facilmente, ma il costan-te monitoraggio delle con-centrazioni dei detergenti ed il rinnovo con acqua di rete,

che sopperisce alle quantità d’acqua perse per evaporazione, fanno sì che la sostituzione totale dei bagni avvenga con una frequenza ragio-nevole garantendo prestazioni di lavaggio elevate”.

Conclusioni“Ad oggi abbiamo ancora delle criticità da ri-solvere, dovute alla conformazione particolare dei nostri lavorati, ma siamo sulla strada giu-sta per raggiungere il livello di qualità che vo-gliamo off rire ai nostri clienti (fi g. 9). Posso ri-tenermi soddisfatto e concludere di aver fatto la scelta giusta, pur tra tante diffi coltà: investire per mantenere la società in buona salute è sta-ta davvero una scelta azzardata, ma totalmente ripagata dagli alti livelli produttivi che abbiamo raggiunto negli ultimi anni e dalla fi delizzazione dei nostri clienti”, conclude Tesauri.“Il lavaggio nel settore oleodinamico rappre-senta davvero un valore aggiunto – precisa Gianfranco Fiori, di Dollmar Meccanica – per questo continuiamo a sviluppare macchine di lavaggio che possano rispondere alle continue richieste di qualità di lavaggio sempre più per-formanti e su misura in base alle esigenze del-la singola azienda, quali ad esempio macchine con lavaggio ad alta pressione, a getti mirati con fl ussaggio, ecc.”

The pollutant removed, that is, emulsions, scraps and chips, is then evacuated (Fig. 8). The detergent and water solution is recirculated in two tanks that work in a continuous cycle and are equipped with fi ltration systems for the solid particles. The evaporated water is continually replaced.“The baths are replaced two or three times a year”, Fiori says. “The amount of contaminant in this type of process is such that the baths deteriorate easily, but the constant monitoring of the detergent concentration and the continuous addition of fresh water making up for the amount of liquid lost by evaporation let the full replacement of the baths take place with a reasonable frequency while ensuring a high cleaning performance”.

Conclusions“To date, we have yet to solve some critical issues due to the particular shape of our components, but we are on track to achieve the quality level we want to off er our customers (Fig. 9). I can be satisfi ed and say that I have made the right choice, despite the many diffi culties: Investing to keep this company in good health has been a risky choice, but totally rewarded by the higher production levels that we have achieved in the last few years and by the loyalty of our customers”, Tesauri concludes.“In the oil-hydraulic industry, the cleaning stage is truly an added value”, Gianfranco Fiori from Dollmar Meccanica says. “That is why we continue to develop cleaning machines that are able to meet the constant demands for a higher and higher quality washing performance and for customised systems, such as high-pressure cleaning plants, machines with targeted jets and fl ushing action, etc.”

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A processed and degreased distributor, ready for storage.

Un distributore lavorato e sgrassato, pronto per lo stoccaggio.

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A detail of the washing chamber of the plant.

Dettaglio della “pancia” dell’impianto di lavaggio.

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SINGLE BATH CLEANING PROCESS FOR HIGH QUALITY SPRINGSLavaggio mono vasca per molle di alta qualità

N el ciclo di produzione delle molle, il processo di lavaggio della superfi cie è un aspetto imprescindibile, soprattutto quando es-

se sono progettate per applicazioni ad alto tasso di criticità. Le molle, infatti, sono presenti in una grandissima varietà di manufatti: per al-cuni di questi, non sono necessari componenti che abbiano delle ele-vate caratteristiche meccaniche e qualitative ma ci sono alcuni settori specifi ci, come il settore biomedicale e aeronautico, nei quali le molle devono possedere delle caratteristiche ben precise ed essere confor-mi a requisiti molto stringenti. È in questi campi che il lavaggio della superfi cie assume un ruolo centrale.

Technosprings ItaliaNel mercato delle molle di qualità opera Technosprings Italia, azien-da che ha recentemente investito nel processo di lavaggio proprio per soddisfare i requisiti di pulizia dei settori più esigenti.Technosprings Italia S.r.l. nasce nel 1985 dalla pluriennale esperienza di Romano Gualandris, in passato direttore di un importante mollifi cio italiano. Da allora l’azienda ha proseguito il suo sviluppo passando dalla

The surface cleanliness level is a crucial aspect to the production cycle of springs, especially when they are

designed for applications with a high level of criticality. Springs are present in a wide variety of items: Some of them do not require any component with high mechanical and qualitative characteristics, but there are some specifi c fi elds, such as biomedical and aeronautical, in which these products must have precise characteristics and meet very stringent requirements. It is precisely in these sectors that the surface cleaning process plays a key role.

Technosprings ItaliaTechnosprings Italia operates in the high quality springs industry, and it has recently invested in a new cleaning process to meet the cleanliness requirements of the most demanding sectors. The company was established in 1985 by Romano Gualandris, who had previously managed an important Italian spring manufacturing business. Since then, the fi rm has grown and

Opening photo: Within its wide product range, Technosprings Italia also manufactures band-shaped springs. This category includes: Hair springs, constant load springs, fl anged band-shaped springs, tempered and sheared springs.

Foto d’apertura: tra le numerose tipologie di prodotti di Technosprings Italia, sono presenti anche le molle a nastro. Questa categoria include: molle a spirale d’Archimede, molle a carico costante, molle sagomate da nastro bordato, molle tranciate da nastro temprato e temperabile.

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Francesco Stucchi, ipcm®

sede di Gallarate all’attuale di Besnate (VA). A questo si è aggiunta, nel 2003, la sede distaccata d’Arsago Seprio (VA), per far fronte alla continua necessità di nuovi spazi produttivi. Attualmente, Technosprings, nella sua sede di Besnate, si sviluppa su un’area coperta di circa 2.500 mq.“La nostra azienda è da sempre a gestione famigliare, con 40 dipen-denti e un fatturato in costante crescita (circa 4,2 milioni di Euro)”, spiega Stefano Gualandris, responsabile della progettazione, dell’uf-fi cio tecnico e della divisione dedicata all’aerospazio. “Inoltre, recen-temente abbiamo aperto uno spin-off in Svizzera, nella zona del Gri-gioni italiano, per ampliare la gamma dei nostri prodotti nei settori aerospaziale e biomedicale a disposizione dell’area germanofona.Non solo: l’abbiamo aperta per andare incontro alle richieste dell’Agenzia Spaziale Europea, che collabora con lo Swiss Space Center”.Technosprings Italia è specializzata nella produzione di molle: dal-le micro molle alle molle di grosse dimensioni (rif. foto d’apertura). La loro gamma parte da fi li dal diametro di 6 centesimi di millimetro fi no a 20 mm (fi g. 1), e l’azienda è in grado di lavorare innumerevoli ti-pi di acciaio, come acciai al carbonio, inossidabili, inossidabili speciali, pre-temprati e acciai legati per alte temperature (come l’Inconel 718 e X-750). La società tratta anche il titanio (principalmente grado 1 e grado 5), leghe pregiate per il biomedicale come il platino-iridio, l’oro e il tungsteno dorato. Inoltre, è specializzata nella lavorazione e pro-gettazione di molle e attuatori utilizzando materiale a memoria di for-ma, una classe di materiali metallici dalle particolari proprietà mec-caniche. La loro caratteristica principale, infatti, è quella di essere in grado di recuperare una forma preimpostata per eff etto del semplice cambiamento di temperatura o dello stato di sollecitazione applicato (fi g. 2).“La nostra azienda lavora con tutti i principali gruppi italiani in sva-riati settori, senza un settore di clientela prevalente. Spaziamo tra automotive, vending, valvole di sicurezza per gas e acqua e, dal

moved from Gallarate to Besnate (VA, Italy); in 2003, another plant in Arsago Seprio (VA) was added to meet the continuing need for new production areas. Currently, Technosprings’s headquarters in Besnate cover an area of about 2,500 m2.“Our company has always been family-run, with 40 employees and a turnover in steady growth (approximately 4.2 million Euro)”, Stefano Gualandris, the design, technical and aerospace manager, states. “We have recently opened a spin-off branch in Switzerland, in the Italian Grisons, in order to expand the range of our aerospace and biomedical products available in the German-speaking area, as well as to meet the demands of the European Space Agency, which cooperates with the Swiss Space Center”.Technosprings Italia specialises in the production of springs, from the smallest to the largest ones (Ref. opening photo). Its products range from a 6 hundredths of a millimetre to a 20 mm diameter (Fig. 1); it is able to treat countless types of steel, such as carbon steel, stainless steel, special stainless steel, pre-hardened steel and alloy steels for high temperature (such as Inconel 718 and X-750). It also works with titanium (mainly grade 1 and grade 5) and precious alloys for the biomedical industry, such as platinum-iridium, gold and tungsten gold. Finally, it specialises in the design and manufacture of springs and actuators in shape memory materials, a class of metallic materials with specifi c mechanical properties: Their main feature is being able to return to a preset shape due to the simple change of temperature or of the state of stress applied (Fig. 2).“Our company works with all major Italian groups in various fi elds, without a predominant sector of clientele. We range from the automotive and vending sectors to that of safety valves for

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A metal wire, the raw material from which springs are created.

Il fi lo metallico: la materia prima da cui sono ricavate le molle.

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A titanium component of a military aircraft produced by Technosprings Italia.

Un componente di un aereo militare in titanio prodotto da Technosprings Italia.

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2008, abbiamo investito molto nel settore aerospaziale”, aff erma Stefano Gualandris. “Siamo certifi cati con il modello qualità EN 9100 e stiamo per ottenere la certifi cazione Nadcap per i nostri trattamenti termici, in particolare la distensione degli acciai e la precipitazione dei legati 17-7 e 17-4”.

La produzione di una mollaLe prime fasi del ciclo di produzione di una molla presso Technosprings sono sempre identiche, indipendentemente dalla tipologia di molla.“Una volta defi nito il prodotto, il processo ha inizio con la crea-

zione fi sica del-la molla, partendo dall’avvolgimento su macchina uten-sile del fi lo in roto-li secondo la misu-ra adeguata (fi g. 3). Il fi lo viene inseri-to in una macchina attrezzata specifi -catamente per quel tipo di fi lo, a secon-da di cosa desideria-mo ottenere, come una molla a torsio-ne, una molla a tra-zione, ecc.”, spiega Gualandris. “Generalmente, quin-di, si procede con l’avvolgimento della molla, il trattamen-to di distensione e se si tratta di una molla

a compressione, la molatura. Successivamente, sono possibili diver-se lavorazioni: da quelle più semplici per l’aumento della resistenza a fatica, come la pallinatura con graniglia metallica (shot peening), alla fase galvanica di protezione. Infi ne, abbiamo altre fasi, come le prove distruttive e non-distruttive, eventuali sbavature aggiuntive, deconta-minazioni con sfere di vetro, ecc.”.

All’interno del ciclo produttivo, la fase di lavaggio interviene sempre prima e, in alcuni casi, anche dopo il trattamento ter-mico (fi g. 4). “L’operazione di lavaggio prima del trattamento termico è fon-damentale. Questo trattamento viene eff ettuato su tutta la produzione (a eccezione di alcuni casi particolari) e, di conse-guenza, anche il lavaggio che precede questa fase. Questo per-ché il prodotto deve entrare nel forno completamente pulito”,

gas and water, and we have invested heavily in the aerospace industry since 2008”, Stefano Gualandris says. “We are certifi ed EN 9100 and we are going to get the Nadcap certifi cation for our thermal treatments and, in particular, for the steel distension and the 17-7 and 17-4 alloy precipitation processes”.

The production process of a springAt Technosprings, the fi rst stages of the production cycle of a spring are identical for all types of product.“Once the product has been defi ned, the process begins with the creation of the spring itself starting from the winding operation on a machine tool of the wire in coils according to the appropriate measure (Fig. 3). The wire is inserted in a machine specifi cally equipped based on its type and on the product required, such as a torsion spring, an extension spring, and so on”, Gualandris says. “Generally, we proceed with the winding of the spring, the distension treatment and, in case of a compression spring, a grinding operation. These can be followed by several possible processes, from the simplest ones aimed at increasing the fatigue resistance (e.g. shot peening with metal media) to the galvanic protection treatment. Finally, additional steps can be performed, such as destructive and non-destructive tests, deburring operations, decontamination with glass beads, and so on”.

Within the production cycle, the cleaning stage always precedes and, sometimes, also follows the thermal treatment (Fig. 4). “The cleaning operation before the heat treatment is crucial. This treatment is carried out on all of our products (except certain special cases) and, therefore, also the cleaning

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A detail of one of the fully automatic machines for the production of springs.

Particolare di una delle macchine completamente automatiche per la produzione delle molle.

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dichiara Gualandris. “Sono due i principali problemi che si pos-sono verifi care nel trattamento termico: il primo può presen-tarsi nel caso in cui i pezzi siano stati maneggiati a mani nu-

de. In questo caso, bisogna evitare la presenza di sostanze organiche sulle superfi ci perché queste po-trebbero generare la corrosione del manufatto nella fase forno; il secon-do, può derivare dalla presenza di eventuale sporcizia o di polveri di altri materiali che possono conta-minare la lega in fase di trattamen-to. Con le superleghe di nichel, per esempio, anche delle particelle im-percettibili di polvere di ferro o di sporcizia nel primo trattamento, che supera i 1.100°C, possono provo-care la contaminazione della lega. Per questo è necessario che il pezzo sia perfettamente pulito”.

Su richiesta del cliente o nel ca-so di settori che richiedono la massima qualità, come il biome-dicale e l’aeronautico, il lavag-gio può essere eseguito una se-conda volta dopo il trattamento termico e a fi ne ciclo. I settori dell’aeronautica, spaziale, biomedi-cale e delle valvole di sicurezza sono, infatti, i settori a più alto valore ag-giunto dell’azienda e che rappresen-tano il motivo dell’investimento di Technosprings Italia in un nuovo im-pianto di lavaggio.

La tecnologia di lavaggio e i nuovi orizzonti di TechnospringsFin quando l’azienda si è rivolta principalmente a settori diversi da quelli citati poche righe fa, le esigenze di lavaggio sono state diverse e meno stringenti. “In precedenza, utilizzavamo un pro-cesso di lavaggio ad acqua e detergente molto più blando, poiché gli elementi da rimuovere erano solo grassi superfi ciali o sporci-zia. L’asportazione dei residui inizialmente avveniva soltanto at-traverso getti d’acqua e, in seguito, attraverso ultrasuoni”, spiega Stefano Gualandris.La svolta e il passaggio da un lavaggio a base acqua a un lavaggio a base solvente è arrivata per soddisfare, in particolare, le esigenze del settore aeronautico e per riuscire a ottenere la certifi cazione

operation preceding it. Indeed, the product must enter the oven completely clean”, Gualandris states. “There are two main problems that can occur during the heat treatment: the fi rst one may arise in case the parts are handled with bare hands; in this case, the presence of organic substances on the surfaces should be avoided, because they could cause corrosion of the artefact in the oven. The second problem may result from the presence of any dirt or other material residues, which may contaminate the alloy undergoing treatment. With nickel superalloys, for example, even imperceptible particles of iron powder or dirt in the fi rst treatment, which exceeds 1,100°C, could result in contamination. That is why the parts have to be perfectly clean”.

At the request of the customers or in the case of industries that require the highest quality levels, such as biomedical and aerospace, the cleaning process can be performed a second time after the heat treatment and at the end of the cycle. The aeronautics, space, biomedical and safety valves industries, in fact, are the sectors with the highest added value for this company, and they are the reason for the investment in a new cleaning system.

The cleaning technology and Technosprings’ new horizonsAs long as the company has focused on sectors other than those mentioned, its cleanliness requirements have been diff erent and less stringent. “Previously, we used a much more mild water and detergent-based cleaning process, since the contaminants to be removed were only superfi cial grease or dirt. The removal of residues initially occurred only through water jets and, subsequently, through ultrasound”, Stefano Gualandris explains.The transition from a water-based to a solvent-based cleaning process has occurred especially to meet the needs of the aerospace industry and to be able to get the Nadcap

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The oven for the heat treatment has been approved in compliance with the Nadcap specifi cations.

Il forno del trattamento termico è stato omologato secondo le specifi che Nadcap.

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Nadcap, ambizioso obiettivo dell’azienda. La Nadcap è una speci-fi ca nata dalla collaborazione dei più grandi protagonisti mondia-li del settore aerospaziale per uniformare le caratteristiche fon-damentali dei manufatti e le ispezioni necessarie. Questi requisiti riguardano qualsiasi trattamento speciale e qualsiasi processo che va a modifi care - non visivamente - la struttura della superfi cie. Nell’ambito di specifi ca rientrano anche le prove e i prodotti chimi-

ci di lavaggio. “Le specifi che del set-tore aeronautico rendono obbliga-torie delle tipolo-gie di lavaggio che in precedenza non eff ettuavamo. Per questo abbiamo iniziato a rifl ette-re sul passaggio a un processo di la-vaggio a solventi. Queste specifi che, richieste da tutti i principali protago-nisti internaziona-li, prevedono che ogni componen-te sia soggetto a sgrassatura me-diante solventi alo-genati (a eccezione del titanio)”, aff er-ma Gualandris.Per questo motivo l’azienda ha acqui-stato un impianto di lavaggio per lo sgrassaggio a sol-

vente, fondamentale inoltre per ottenere la certifi cazione Nadcap (fi gg. 5 e 6). “La ricerca dell’impianto di lavaggio non è stata sem-plice, poiché per rispettare la normativa Nadcap non basta essere dotati di un macchinario a solvente, ma questo deve avere delle particolari caratteristiche. Infatti, è stato necessario che tutte le termocoppie fossero certifi cate e che fosse possibile il loro smon-taggio rapido per la taratura periodica e la ricertifi cazione annua-le. Sicuramente, questo cambiamento ci aprirà nuove prospetti-ve, perché oggi non ci sono dei competitor in Italia che abbiano questa certifi cazione. Per fortuna, per quando riguarda l’impian-to di lavaggio, possiamo contare sulla collaborazione dell’azienda MEG”.

certifi cation, one of the ambitious goals of the company. The Nadcap specifi cations have been created from the collaboration of the biggest global players in the aerospace industry, with the aim of standardising the basic characteristics of the products and the inspections required. These requirements relate to any special treatment and any process modifying (not visually) the surface structure. Also the tests and the cleaning chemical products fall within its scope. “The aerospace industry’s specifi cations have forced us to adopt cleaning processes that we did not perform in the past. That is why we have started to think about switching to a solvent-based process. All major international players require that each component is subjected to degreasing using halogenated solvents (with the exception of titanium)”, Gualandris adds.As a consequence, the company has bought a cleaning system for the solvent-based degreasing of its products, also essential to achieve the Nadcap certifi cation (Figs. 5 and 6). “The search of the right plant has not been easy, since a generic solvent-based machine is not enough in terms of Nadcap regulations: It has to have some special features. All thermocouples had to be certifi ed and able to be rapidly disassembled for the periodic calibration and annual recertifi cation operations. This will certainly open up new possibilities for us, because at the moment there are no competitors in Italy with this certifi cation. Fortunately, for what concerns the cleaning system, we can count on the collaboration of MEG”.

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The cleaning centre installed by MEG S.r.l.

Il centro di lavaggio installato da MEG S.r.l.

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Il nuovo impianto di lavaggioMEG S.r.l. è un’azienda di San Martino di Lupari (PD) specializza-ta nel trattamento delle superfi ci, con particolare riferimento a macchine, impianti, prodotti e tecnologie di lavaggio industria-le. Già fornitrice dei precedenti impianti di lavaggio utilizzati da Technosprings, la società è stata scelta anche per questa nuova sfi da.

“Abbiamo scelto di nuovo MEG do-po un’accurata ricerca sui produttori del settore che costruissero macchi-ne in grado di soddisfare le nostre esigenze. Contattando la MEG, ho scoperto che l’azienda era già forni-trice di alcuni miei clienti del settore aeronautico”, racconta Gualandris. Il nuovo impianto di lavaggio instal-lato da MEG consiste in una vasca di sgrassaggio con più stadi, affi anca-ta da una seconda vasca con la so-la funzione di compensazione. L’im-pianto, inoltre, è già predisposto per un eventuale upgrade con tecnolo-gia a ultrasuoni.“La nostra esigenza è di eliminare la sporcizia dovuta al passaggio dei pezzi nei reparti e in offi cina (fi g. 7), gli oli che possono permanere dopo l’operazione di trafi la, oltre alla pa-tina che si può creare con il fortuito contatto dei pezzi con le mani degli operatori in fase di avvolgimento e che, come accennato in precedenza, possono causare seri danni alle mol-le che entrano nel trattamento ter-mico”, spiega Gualandris.Le molle vengono posizionate nei cestelli su delle dime poiché, essen-do dei manufatti delicati, questo minimizza il rischio di deformazioni (fi g. 8).

La prima fase consiste nel lavaggio a immersione, con tempera-tura inferiore ai 40°C con movimento basculante provocato da un braccio meccanico. In seguito, i pezzi sono sottoposti a una fase di lavaggio a vapore, nella quale la seconda vasca più picco-la viene scaldata a una temperatura superiore ai 40°C. Il cestello si blocca in posizione e viene colpito dal fascio di vapore.Il terzo ciclo di lavaggio, invece, rappresenta quello più intenso, de-dicato ai manufatti che dovranno subire i passaggi di tempera o ai pezzi ricavati dalla lavorazione da pieno. Prima della fase di rinve-

The new cleaning systemMEG S.r.l. is an Italian company based in San Martino di Lupari (PD), specialising in surface treatments and especially in industrial cleaning machinery, equipment, products and technologies. The company, which had already supplied Technosprings with its previous cleaning systems, has also been chosen for this new challenge.“We have chosen MEG again after a thorough research on the manufacturers of machines able to meet our needs. I had also discovered that it was already a supplier of some of our clients from the aerospace industry”, Gualandris says. The new plant installed by MEG consists in a multi-stage degreasing bath, plus a second bath with a mere compensation function. The plant is already prepared for a possible upgrade with ultrasound technology.“We need to eliminate the dirt due to the passage of the parts in the various departments and in the workshop (Fig. 7), the oils that may remain after the drawing operation and the patina that can be created with the accidental contact with the operators’ hands during winding, which, as previously mentioned, can all cause serious damage to the springs subjected to the heat treatment”, Gualandris states.In the baskets, the springs are placed on a jig since, as they are delicate objects, this minimises the risk of deformations (Fig. 8). The fi rst stage consists in an immersion cleaning process with a temperature below 40°C and characterised by a tilting movement transmitted by a mechanical arm. Subsequently, the parts undergo a vapour cleaning step, in which the second smallest bath is heated at a temperature higher than 40°C: The basket locks into place and is hit by the beam of steam.The third cleaning cycle is the most intense one, intended for the components that will have to undergo the hardening process or for the parts produced by machining from solid. Before the tempering stage after the hardening process, the

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The control panel of the new solvent-based cleaning plant.

Il quadro di comando della nuova macchina di lavaggio a solvente.

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nimento, dopo la fase di tempera, il pezzo vie-ne lavato in modo che entrando nel forno di rinvenimento non si in-cendi l’olio di tempera.Tutto questo avviene sempre nella stessa sta-zione, progettata per-ché mantenga il più pos-sibile il liquido pulito.Dopo il lavaggio, i cesti stazionano nella zona di asciugatura, per poi passare in una zona do-tata di un anello a fred-do che riporta la tem-peratura sotto i 40°C facendo gocciolare in vasca il solvente.La fi ltrazione dei tru-cioli e degli oli avviene tramite il separatore meccanico e, per la ma-nutenzione, sono pre-visti dei cicli di pulitura e svuotamento della vasca. “Questo impian-to di lavaggio copre tut-te le nostre esigenze di produzione e ci per-mette di continuare a soddisfare le esigenze dei nostri clienti, oltre a quelle di certifi cazio-ne. I controlli del risul-tato fi nale sono, infatti, molto severi. Nel set-tore aeronautico, per esempio, se l’ambito di applicazione della molla ha una criticità limitata di norma si fa solo un controllo non

distruttivo: per l’acciaio al carbonio l’ispezione magnetica e per l’acciaio inox la prova dei liquidi penetranti. Se, invece, il campo di applicazione è a criticità elevata, si procede con le prove distrutti-ve, come la nebbia salina o prove di trazione/torsione/urto, e in alcuni casi una metallografi a completa”, conclude Gualandris.

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parts are cleaned so that the tempering oil does not catch fi re in the oven.All of this always takes place in the same station, designed to maintain the liquid as clean as possible. After the cleaning operations, the baskets stop at the drying station and then pass into an area equipped with a cold ring that brings the temperature below 40°C and lets the solvent drip in the tank.The fi ltration of chips and oils occurs through a mechanical separator; as regards the maintenance operations, periodical tank cleaning and emptying cycles are planned. “This plant covers all our production needs and enables us to continue to meet our customers’ requirements, in addition to those of the certifi cation program. The fi nal controls are actually very strict. In the aerospace sector, for instance, if the application fi eld of the spring is not critical, a non-destructive test is generally suffi cient: magnetic inspection for carbon steel and liquid penetrant test for stainless steel; if the application fi eld has a high level of criticality, however, destructive tests are carried out, such as salt spray tests, tensile/torsion/impact tests and, sometimes, a complete metallographic analysis”, Gualandris concludes.

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The baskets in which the parts to be cleaned are placed have been specifi cally designed.

I cestelli dove vengono posizionati i pezzi da lavare sono stati realizzati appositamente.

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A department equipped with some of the several centres for the production of springs owned by Technosprings Italia.

Un reparto equipaggiato con alcuni dei numerosi centri per la produzione delle molle di cui è dotata Technosprings Italia.

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SUPERIOR CLEANING EFFICIENCY THROUGH APPLICATION-MATCHED DESIGN. PROCESS-FOCUSED ENGINEERING OF AQUEOUS CLEANING SYSTEMSUna maggiore effi cacia del processo di lavaggio grazie ad un progettazione mirata alle applicazioni. Ingegneria incentrata sul processo per gli impianti di lavaggio ad acqua.

Nel momento dell´acquisto di un impianto di lavaggio ad ac-qua, gli aspetti da valutare sono sicuramente la qualità della

pulizia, la produzione desiderata, l’affi dabilità del processo ed un costo adeguato. La risposta a tutto questo si trova nei diff erenti sistemi che costituiscono la macchina.Un processo di lavaggio effi cace si distingue nell’ottenere il grado di pulizia richiesto in maniera rapida, ripetitiva e a costi contenu-ti. Questo richiede, da una parte, l’utilizzo di un detergente che sia quanto più compatibile con le esigenze di pulizia e con le ca-ratteristiche del processo; dall’altra, l’effi cienza della macchina, la sua capacità produttiva e la stabilità del processo, dipendono

W hen it comes to investing in a water-based cleaning system, the key questions will touch on cleaning quality,

throughput, process reliability and cost effi ciency. The answers lie in diff erent parts of the equipment.Effi cient cleaning processes distinguish themselves by their ability to provide a defi ned degree of cleanliness rapidly, reliably and at minimum cost. This requires, on the one hand, the use of chemicals whose action and performance match the cleaning task and process characteristics in the best possible manner. On the other hand, the system‘s quality, throughput, process stability and hence, effi ciency depend on the interaction of its

Opening Picture: Powerful pumps and large-diameter piping accelerate the process of fi lling and draining the work chambers, thereby shortening the idle times.

Foto d’apertura: pompe potenti e tubazioni di ampio diametro accelerano lo riempimento e lo svuotamento della camera di lavoro accorciando i tempi di inattività.

© Dürr Ecoclean GmbH

ICT TECHNOLOGY OVERVIEW

Doris Schulz,Schulz.Presse.Text, Korntal, Germany, [email protected]

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ICT TECHNOLOGY OVERVIEW

dall’interazione dei suoi componenti – ad esempio la camera di lavoro, il sistema per il trattamento della soluzione detergente - e da un’ottimizzazione dei consumi.

Scelta del prodotto detergenteCome aff erma il principio chimico secondo cui “il simile elimina il simile“, gli impianti di lavaggio che utilizzano acqua e detergen-te vengono utilizzati per eliminare contaminazioni a base d’acqua (dette polari), come per esempio emulsioni di raff reddamento e di lubrifi cazione, paste di lucidatura, sali e abrasivi. I detergenti sono classifi cabili, a seconda del loro pH, come neutri, alcalini ed acidi. Questi prodotti vengono anche utilizzati se, oltre alla pulizia, si richie-de una fosfatazione, un’attivazione delle superfi ci, l´eliminazione della ruggine e anche per le operazioni di pulizia dopo i processi di sbavatura termica e di nitrifi cazione. “Prima della determinazione del detergente appropriato si consiglia, tramite dei test di lavaggio, di chiarire la sua compatibilità con i materiali e con i risultati da rag-giungere. Naturalmente il prodotto detergente deve essere adatto all’operazione richiesta - per esempio la spruzzatura - per evitare eventuali problemi come la formazione di schiuma“, dichiara Katja Mannschreck, Direttrice della Dürr Ecoclean Academy a Filderstadt.

Impianto monocamera o impianto multi vascaGli impianti di lavaggio con soluzione acquosa si dividono in due tipi: impianti monocamera ed impianti multi vasca. Nei sistemi mo-nocamera il processo di lavaggio, di risciacquo e di asciugatura é realizzato all’interno di una camera chiusa, generalmente denomi-nata camera di lavoro, dove la soluzione detergente viene veico-lata sui componenti da lavare (fi g. 1). Al contrario, in un impianto multi vasca i componenti da pulire vengono trasportati verso la so-luzione detergente. In questo caso, infatti, si possono posizionare parecchie vasche di trattamento in serie, con conseguente elevato eff etto di diluizione. Un tipico campo di applicazione per questi si-stemi è quello del lavaggio fi ne e superfi ne (fi g. 2). Inoltre, i sistemi multi vasca off rono vantaggi in caso di produzioni molto elevate, dato che si possono pulire contemporaneamente diversi lotti.

La camera di lavoro: il cuore del sistemaLa qualità e l’affi dabilità con cui un impianto soddisfa le specifi -che di pulizia (contaminazione residua), realizza la protezione alla corrosione e garantisce l’asciugatura dei pezzi, dipende dai pro-cessi che avvengono all’interno della camera di lavoro. Oltre alla scelta del detergente più adatto, la modalità e l´ordine dei singoli stadi del processo, la durata dei trattamenti e la tem-peratura svolgono un ruolo assolutamente determinante. In un sistema multi vasca, il numero di vasche deve essere appro-priato ai singoli stadi del processo (lavaggio, risciacquo, protezio-ne della corrosione dove necessario) e alla modalità con la quale si svolge (spruzzatura, immersione, utilizzo di ultrasuoni).

main components – i.e., the work chamber, supply and fl uid treatment modules – as well as on the utilization of energy saving potentials.

Choice of the cleaning mediumIn line with the chemistry principle whereby “like dissolves like“, water-based cleaning systems serve to remove water-based (polar) contaminants such as, e.g., cooling and lubricant emulsions, polishing pastes, particles, salts and abrasion particles. Cleaning agents are available in neutral pH, alkaline or acidic formulations. They are also employed if, in addition to cleaning, the part surface is to be phosphated or activated or if rust must be removed from it, or if the cleaning cycle is preceded by a thermal deburring or nitriding process. “Before defi ning the chemicals, it is recommended to check their compatibility with the material and the achievable results through cleaning trials. It goes without saying that the cleaning agent must be suitable for the given application method – e.g., spraying – in order to rule out subsequent process problems such as foaming”, explains Katja Mannschreck, head of the Dürr Ecoclean Academy in Filderstadt.

Chamber system or multi-tank cleaning lineFor cleaning with an aqueous medium, the user can choose between one or several work chambers, continuous-type systems, or a multi-tank immersion cleaning line. In a chamber-type system the cleaning, rinsing and drying operations take place in a closed work chamber. In other words, the cleaning fl uid is brought to the product (Fig. 1). Conversely, in a multi-tank immersion cleaning line the product is brought to the fl uid. The number of treatment baths which may be arranged in series is virtually unlimited, with the benefi t that very high dilution eff ects are achievable. Accordingly, fi ne and ultrafi ne cleaning are the classic application domains of this equipment type (Fig. 2). Moreover, multi-tank immersion cleaning lines are advantageous when it comes to handling very large throughputs since they can treat multiple batches simultaneously.

The work chamber - heart of the systemThe quality and reliability with which a system meets the specifi cations for residual fi lm-type and particulate contamination, corrosion protection and product dryness is critically dependent on the processes taking place in the work chamber. Along with the choice of the best cleaning medium, the main factors here are the method and order of treatments, their duration and temperature. On the one hand, the number of tanks must be appropriate for the cleaning, rinsing and, where applicable, anti-corrosion treatment to be performed. On the other, equipment features such as the specifi c spraying,

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Doris Schulz,Schulz.Presse.Text, Korntal, Germany, [email protected]

Un altro elemento essenziale é il metodo di asciugatura da adottarsi per raggiungere un’asciugatura completa e certa: si parla quindi di soffi atura, di asciugatura con aria calda, di asciu-gatura a vuoto o a raggi infrarossi. La recente introduzione di quest’ultimi in combinazione con l`asciugatura sotto vuoto con-sente, ad esempio, l’asciugatura di pezzi con geometria sem-

plice con un con-sumo energetico molto basso.Un criterio la cui infl uenza sull’effi -cacia della pulizia è stata spesso sot-tovalutata è il po-sizionamento dei pezzi all’interno della camera di la-voro. La possibilità che la soluzione de-tergente e l’azio-ne meccanica del sistema - spruzza-tura, ultrasuoni - raggiungano con facilità i pezzi in tutto il loro insie-me permette di risparmiare ener-gia, tempo e di conseguenza an-che denaro. Tut-to ciò può essere realizzato grazie ad una struttura girevole (che deve

essere “aperta” quanto più possibile al fl usso detergente) che trattiene il cesto nella camera di lavoro, a supporti porta-pezzi opportunamente disegnati e a cesti in fi lo con sezione circolare. In caso di elevati requisiti di pulizia, si può utilizzare una specia-le struttura girevole al posto di quella standard. Il suo design particolare migliora l’accessibilità della soluzione detergente ma riduce il potenziale peso del carico. “Nel 90% circa delle ap-plicazioni di lavaggio industriale si possono raggiungere le spe-cifi che richieste utilizzando questi principi standard che sono, naturalmente, meno costosi rispetto a soluzioni personalizzate come un sistema di spruzzatura mirato su particolari aree o un sistema di spruzzatura ad alta pressione (fi g. 3)”, riporta Katja Mannschreck.

immersion and ultrasonic cleaning units as well as their performance need to be defi ned. A further essential quality factor is the drying method to be adopted to achieve the necessary part dryness, e.g., blow-off , hot-air, vacuum or infrared drying. The fairly recent introduction of infrared technology in combination with vacuum drying, for instance, can produce very energy-effi cient drying results with parts of simple geometry.A criterion having a major, although commonly underestimated impact on cleaning effi ciency is the way in which the parts are positioned in the work chamber. Good all-round accessibility of each part by the cleaning fl uid and mechanical systems – e.g., ultrasound and spraying devices – will save energy and time and hence, money. This can be ensured by means of a rollover unit (which should be as “open” to the fl ow as possible) in the work chamber plus product baskets and part carriers made of round wire. If elevated cleanliness standards must be met, a special fi ne-cleaning version of this rollover unit may be employed instead of the standard type. Its even more delicate structure provides improved fl uid access but reduces the admissible product weight. “In around 90% of cleaning applications, specifi cations can be met with these standard methods which are, of course, less costly than custom-built solutions such as jet systems permitting a pinpointed spray in specifi c part areas, or high-pressure spraying technologies (Fig. 3)”, Katja Mannschreck reports.

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Single-chamber cleaning machines support applications ranging from coarse to fi ne cleaning, depending on equipment options taken. This system has three fl ood tanks and, as standard, a continuous fl uid treatment capability.

Impianto di lavaggio monocamera per applicazioni standard e per un lavaggio di precisione. Questo impianto è dotato di tre vasche e, come standard, ha un continuo trattamento della soluzione detergente.

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Incremento della produzione con riduzione dei tempi di inattivitàProcessi di lavaggio veloci consentono un’elevata produzione e quindi dei costi unitari più bassi. La velocità con cui si lava di-

pende principalmente dai tempi necessari per il riempimento, il drenag-gio e lo svuotamento del-la camera di lavoro, che sono notoriamente dei tempi morti. Lo svuota-mento della camera di la-voro avviene generalmen-te per gravità o per azione di una pompa. Sebbene lo svuotamento per gravità permette di risparmiare sui costi di investimento, richiede molto più tempo rispetto allo svuotamen-to della camera di lavo-ro mediante una pompa. L’utilizzo di pompe poten-ti e di tubazioni di grande diametro riduce i tempi di inattività e perciò per-mettono un incremento della produzione (rif. foto d’apertura). Laddove sia-no richiesti dei volumi di produzione molto alti, l’impianto può essere do-tato di una o più camere di lavoro supplementari.

Il rapporto costo-effi cienza: una questione di trattamento dei bagniPer ottenere una quali-tà di lavaggio costante e stabile è necessario un monitoraggio regolare e continuo dei principa-li parametri del proces-so, quali, ad esempio, la concentrazione del de-

tergente, la qualità del bagno di risciacquo e la quantità del-le particelle ancora presenti. Questi parametri possono esse-

Increased throughput due to shorter idle timesFast cleaning processes provide high throughput rates and hence, low per-unit costs. The cleaning speed depends mainly on the times needed to fi ll, drain and evacuate the work chamber, which are typically referred to as idle times. In aqueous cleaning systems the chamber is typically drained either by gravity or pump action. Although the gravity method saves investment cost, it takes much more time than pumping all fl uid out of the work chamber. The use of powerful pumps and large-diameter piping (Ref. opening picture) reduces non-productive idle times and thereby permits higher throughputs. Where this is not enough for handling product volumes, the cleaning system can be equipped with one or more additional work chambers.

Cost-effi cient process reliability – a question of fl uid treatmentAqueous processes require regular process monitoring which must cover major process parameters such as detergent concentration, rinse water quality and particle loads, in order to ensure a consistent cleaning performance. Options here include acid-base titration and conductivity measurements. A question which

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Fine and ultra-fi ne cleaning is a classic operating domain of multi-tank immersion cleaning lines, given that a high dilution eff ect can be achieved by the virtually unlimited number of treatment modules.

La pulizia fi ne ed estremamente fi ne è una classica applicazione dei sistemi multi vasca, che grazie ad un numero virtualmente illimitato di vasche, raggiungono un elevato eff etto detergente.

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re controllati mediante la titolazione acido-base e le misure di conducibilità. Una domanda che nasce spontanea in questo contesto é se, e come, i bagni devo essere trattati. La soluzione più diretta, che implica i più bassi costi di investimento, sarebbe quella di cambiare il bagno di ciascuna vasca. Tuttavia, tenendo conto della frequenza necessaria con cui devono essere cam-biati, questo potrebbe comportare dei costi operativi molto alti dovuti al detergente da reintegrare ed alla quantità di acqua ri-chiesta che dovrà essere in seguito riscaldata. Senza dimentica-re che si devono calcolare anche i costi di smaltimento e i tem-pi di fermo-macchina. “Una completa fi ltrazione della soluzione detergente durante lo riempimento e lo svuotamento della ca-

mera di lavoro - per esempio con fi ltri a sacco op-pure con fi ltri a cartuccia

- assicura una con-tinua rimozione

delle particel-le e di altri ele-menti conta-minanti solidi. Inoltre, per il trattamento del bagno di risciacquo si può integrare nel l ’ impian-to un evapo-

ratore che può lavorare in ma-

niera continua o secondo il fabbi-

sogno energetico richiesto dal siste-

ma“, aff erma Katja Mannschreck, spie-

gando come si prolun-ga la vita operativa dei ba-

gni (fi g. 4). L’energia richiesta per la fase di evaporazione viene poi recuperata interamente o parzialmente per riscaldare i ba-gni. Quando l’impianto lavora a pieno carico, l’energia richiesta per l’evaporazione continua é molto alta e questo fi no ad ora ha limitato il recupero di energia. Un notevole miglioramento é stato possibile grazie all’introduzione di una innovativa pom-pa di calore ad alta temperatura che Dürr Ecoclean ha svilup-pato in collaborazione con Combitherm GmbH e con “l’Institut für Energiewirtschaft und Rationelle Energieanwendung (IER)” dell’Università di Stoccarda. Questa pompa utilizza il calore di condensazione rilasciato nel circuito di evaporazione per eva-porare la soluzione detergente. Questo metodo si basa su una

arises in this context is whether, and how, the bath fl uids are to be treated. The most straightforward approach in process engineering terms and hence, the one involving the lowest investment cost is to simply discharge each bath. However, depending on the necessary bath change frequency, this may impose very high operating costs due to the requisite amounts of water and chemicals and the power input needed for fl uid heat-up. In addition, disposal costs and periodic equipment downtimes need to be factored in. “Full-fl ow fi ltration of the fl uids during fi lling and draining of the work chamber – e.g., by means of bag or cartridge-type fi lters – ensures a continuous removal of particles and other solid foreign matter. Moreover, for rinsing fl uid treatment an evaporation unit can be integrated into the system, either controlled on the basis of energy demand or operating continuously”, Katja Mannschreck describes the strategies for extending fl uid lifetime (Fig. 4). The energy needed for the evaporation step is used entirely or partly to heat the cleaning fl uid. When the system is operating at full load, the energy requirement of the continuous evaporating process becomes very high, which has limited the energy recovery rate for bath heating so far. A change has been brought by the innovative high-temperature heat pump developed by Dürr Ecoclean in cooperation with Combitherm GmbH and the University of Stuttgart’s Institute of Energy Management and Rational Energy Use (IER). This system uses the heat of condensation released in the evaporation circuit to evaporate the medium. The process relies on a closed heat pump circuit which is not dependent on the steam

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Where exacting cleanliness standards must be met, the work chamber can be equipped with special features such as a jet system for pinpointed spray cleaning.

Per soddisfare elevati requisiti di pulizia, si possono applicare metodi speciali, come la spruzzatura a getto mirata sui componenti, con ugelli integrati all’interno della camera di lavoro.

re che si devono calcolare anche i costi di smo calcopi di fermo-macchina. “Una completa fi ltraziocchina. detergente durante lo riempimento e lo svuourante lo

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© Dürr Ecoclean GmbH

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pompa di calore a circuito chiuso, che è indipendente dalla qua-lità del vapore. A pieno carico e con un continuo trattamento del bagno di risciacquo, il consumo energetico specifi co per li-tro di acqua trattata si riduce del 75%.Un altro elemento che infl uenza la qualità dei bagni é la forma dei serbatoi. Tipicamente questi presentano angoli e sono mon-

tati nella parte inferiore dell’im-pianto, spesso separati tra di lo-ro da un foglio di lamiera. Negli an-goli e nei bordi di questi serbatoi si formano zone di ristagno che trat-tengono e favori-scono l’accumulo di sporcizia. Al contrario, i re-cipienti cilindrici montati vertical-mente favorisco-no il defl usso del fl uido ed impedi-scono la forma-

zione di depositi, incrementando la vita operativa dei bagni.

Prove di pulizia – condizione necessaria per un processo effi cienteLe questioni che si pongono sulla scelta della corretta tecnolo-gia e delle giuste attrezzature, possono essere risolte dalle pro-ve di pulizia come quelli condotti da Dürr Ecoclean nel suo Tech Center di Filderstadt. Allo stesso tempo l’ampia possibilità di scelta off erta da que-sta importante azienda (che comprende sia impianti monoca-mera o multicamera che impianti multi vasca ad immersione), permette che ogni macchina sia fatta su misura per un preciso scopo, con le giuste dimensioni, con il giusto processo, con un adeguato trattamento della soluzione detergente ed un appro-priato sistema di asciugatura.“È inutile dire che quando si decide di investire su un nuovo impianto di lavaggio, viene fatta una pre-analisi sulle base del-le necessità del momento. Ma é raccomandabile pensare an-che al futuro. Infatti, si dovrebbe tenere in considerazione l’ar-rivo di nuovi clienti o nuovi prodotti da lavare che potrebbero richiedere diff erenti specifi che di pulizia. Per questo l’impian-to deve poter essere ampliato e aggiornato”, conclude Katja Mannschreck.

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quality. At full load and with continuous rinse fl uid treatment, the specifi c energy demand per liter of treated process water is thus reduced by 75 per cent.A further factor infl uencing the quality of the cleaning fl uid is the shape of the fl uid tanks. In a typical confi guration these are angular tanks mounted in the lower part of the equipment, often separated just by sheet metal panels. In the corners and edge areas of such tanks where fl ow tends to be stagnant, particles and dirt will accumulate easily. By contrast, round upright tanks of the type also used in solvent technology provide much superior fl ow characteristics. These prevent contaminants from settling in the tanks, with the result that bath life is increased.

Cleaning trials – a necessary condition for effi cient processesThe questions which arise when it comes to selecting the right technology, equipment features and capabilities can be answered through cleaning trials as conducted by Dürr Ecoclean in its own Tech Center at Filderstadt to fi ne-tune each process in the best possible manner. At the same time, the extensive equipment portfolio of the Filderstadt-based company (which comprises both single-chamber and multi-chamber solutions as well as multi-tank immersion cleaning lines) allows each system to be tailor-made for a given task in terms of dimensions, process technology, fl uid treatment and drying.“Needless to say, when a new cleaning system is envisaged, the pre-investment analysis will typically be based on current needs. But it is recommended to think of the future, too. Potential changes in the structure of the customer base and in the range of products to be cleaned should be considered in the analysis as they may give rise to altered cleaning requirements. The system should therefore be easy to expand and upgrade”, Katja Mannschreck concludes.

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Continuous fl uid treatment based on an integrated evaporation system provides a constant bath quality over very long periods.

Il trattamento in continuo della soluzione acquosa tramite un sistema di evaporazione integrato permette la costante qualità del bagno per un lungo periodo.

© Dürr Ecoclean GmbH

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A otto soli mesi dalla precedente edizione, la 12esima parts2clean ha riscosso grande interesse sia tra gli esposito-

ri sia tra i visitatori per il suo alto profi lo qualitativo e quantitativo. La fi era specializzata internazionale per il lavaggio industriale dei pezzi e delle superfi ci si è svolta dal 24 al 26 giugno per la prima volta in contemporanea con O&S, rassegna internazionale per il trattamento, la fi nitura e il rivestimento delle superfi ci. 10.916 visi-tatori hanno varcato le soglie del parco fi ere di Stoccarda per visita-re la prima edizione delle “due fi ere in una”. “Espositori e visitatori di parts2clean e di O&S hanno potuto approfi ttare in pari misura delle sinergie attivate da questa contemporaneità”, aff erma Olaf Daebler, Direttore delle due fi ere presso la Deutsche Messe. “Il 62% dei visitatori di O&S ha sfruttato la possibilità di informarsi su sistemi e soluzioni per la pulizia a parts2clean”. parts2clean ha registrato così un totale di 8.460 visitatori specializzati, circa il 70% in più rispetto alla scorsa edizione. I visitatori esteri, provenienti da 33 diversi Paesi, sono stati il 21% del totale (2013: 20 per cento).

I t may have been only eight months since parts2clean 2013, but parts2clean 2014 served up all the quality and quantity its

exhibitors and visitors were hoping for and more. In this, its twelfth season, the international trade fair for industrial-parts and surface cleaning was co-located with the O&S international trade fair for surface treatments and coatings for the very fi rst time. Held from 24 to 26 June, the premiere of this double act brought over 10,900 visitors to the Stuttgart Exhibition Center. “The resulting synergies were a major plus for the exhibitors and visitors of both parts2clean and O&S”, said Olaf Daebler, the project director in charge of the two fairs at Deutsche Messe. “Sixty-two percent of all O&S visitors also attended parts2clean”. As a result, the post-show visitor statistics for parts2clean indicate that the show attracted no fewer than 8,460 visitors, which is just on 70 percent up on parts2clean 2013. Twenty-one percent of these visitors came from outside Germany, as compared with 20 percent in 2013. In all, 33 countries were represented in their number.

PARTS2CLEAN ATTRACTS RECORD VISITOR TURNOUT Record di visitatori per parts2clean

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GICT ZOOM ON EVENTS

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ICT ZOOM ON EVENTS

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Gli spostamenti dei visitatori da una fi era all’altra hanno impres-sionato positivamente anche Nathalie Etienne, Direttore Com-merciale di Weber Ultrasonics GmbH: “Per noi produttori di com-ponenti a ultrasuoni si sono attivate importanti sinergie con O&S. In realtà noi dovremmo esporre ad entrambe le fi ere e così, par-tecipando a una sola delle due, praticamente siamo stati pre-senti in entrambi i settori. Siamo molto soddisfatti dei risultati”. Complessivamente, 269 aziende (265 lo scorso anno) di 14 Paesi hanno presentato prodotti e servizi per il lavaggio industriale dei pezzi. Con 6.627 metri quadrati, parts2clean ha registrato un in-cremento del 4% nella superfi cie espositiva occupata.

Visitatori specializzati con potere decisionale e piani di investimento concretiAlla soddisfazione degli espositori hanno contribuito anche la qualifi cazione professionale e il potere decisionale dei visita-tori. L’86% ha dichiarato di prendere parte alle decisioni del-la propria azienda e il 51% si è presentato a parts2clean con piani di investimento concreti. “parts2clean si è imposta co-me fi era specializzata per gli addetti del lavaggio industriale dei pezzi e quest’anno i colloqui si sono svolti a un livello di competenza ancora più elevato. Da una parte probabilmen-te perché, essendosi svolta la scorsa edizione a ottobre, in fi era sono tornati solo gli addetti ai lavori realmente interes-sati. Dall’altra perché il tema della pulizia viene preso sem-pre più seriamente in considerazione all’interno delle azien-de”, spiega Rainer Straub, Direttore Vendite di Dürr Ecoclean GmbH. Anche Gerhard Koblenzer, Direttore Commercia-le di LPW Reinigungssysteme GmbH, parla di buoni risultati: “Siamo molto soddisfatti della fi era parts2clean di quest’anno. A ogni edizione stabiliamo in media circa il 60% di contatti nuovi e il 40% di contatti con clienti già esistenti. E in questi giorni siamo rimasti almeno sugli stessi livelli. Un’altra cosa molto interessan-te è che abbiamo avuto parecchi visitatori esteri, ad esempio dalla Turchia, dall’India, dalla Cina e dall’Europa dell’Est”. I Paesi dai qua-li è provenuto il maggior numero di visitatori sono stati Svizzera, Austria e Italia, seguiti da Regno Unito e Francia.Si dice soddisfatto anche Betul Coker, Freelance Business Consultant dell’azienda turca Intersonik: “Come fi era specia-lizzata, parts2clean ci consente di stabilire sempre nuovi con-tatti d’aff ari. Abbiamo incontrato anche numerose rappre-sentanze industriali molto interessate. Grazie alla presenza in fi era abbiamo potuto stabilire relazioni, oltre che con i nu-merosi visitatori tedeschi, anche con molti altri visitatori in-ternazionali, provenienti ad esempio da Inghilterra, Svezia, Finlandia, Danimarca, Svizzera, Repubblica Ceca e Francia. Siamo molto soddisfatti e ci saremo anche nel 2015”. Sulla partecipazione alla prossima edizione non ha dubbi neppure Chuck Sexton, Sales Manager Industrial Products di Kyzen (USA):

The visitor cross-over between the two shows was greeted with enthusiasm by exhibitors, including Nathalie Etienne, CEO of Weber Ultrasonics GmbH: “For us as manufacturers of ultrasound components, there were defi nitely major synergies with O&S. Given our product range, we actually need to have a presence at both of these trade fairs, and so this year it was great to achieve that with a single showcase. This year’s parts2clean went very well for us”. parts2clean 2014 featured 269 (2013: 265) exhibitors from 14 countries. It occupied 6,627 square meters (71,332 sq. ft.) of net exhibition area, up a good four percent compared with 2013.

Quality visitors with decision making authority and fi rm investment intentionsThe gains this year were not purely quantitative. Exhibitors were equally pleased with the high level of technical understanding and decision-making authority of the visitors they encountered. In their survey forms, 86 percent of the visitors indicated that they were involved in their organizations’ operational investment decisions, and 51 percent said they were at the show with concrete investment projects in mind. “parts2clean is well established in the market and is very eff ective at targeting visitors who are interested in industrial parts cleaning. The meetings and dialogue we had with visitors this year were of an even higher quality than in previous years. We believe this is due in part to the fact that this year’s parts2clean, coming as it did only eight months after the previous show, had a higher-than-usual concentration of serious visitors with concrete capital investment projects in mind. The other reason, we believe, is that companies are generally taking industrial cleaning more seriously than before”, said Rainer Staub, Sales Director at Dürr Ecoclean GmbH. parts2clean 2014 also went well for LPW Reinigungssysteme GmbH, as its CEO, Gerhard Koblenzer, reports: “We are very satisfi ed with this year’s parts2clean. The quality and quantity of the visitor contacts we made this year were on a par with last year, if not better. Every year, the ratio of new prospects to existing customers in the contacts we make works out at about 60:40. Another interesting thing this year is that we encountered a fairly high number of visitors from outside Germany - from places like Turkey, India, China and Eastern Europe”. Apart from Germany, the most heavily represented countries in terms of visitor numbers were Switzerland, Austria and Italy, followed by the UK and France.Betul Coker, a Freelance Business Consultant at Intersonik, Turkey, is also happy with this year’s show: “parts2clean is a specialist trade fair that enables us to establish and build new business relationships. This year, we also encountered relatively strong interest from commercial agents. Our parts2clean showcase attracted a lot of German-based visitors, but also high numbers of industry professionals from other countries, such as the UK, Sweden, Finland, Denmark, Switzerland, the Czech Republic and France. We are very satisfi ed with this year’s show and will be back again in 2015”.

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“A parts2clean stabiliamo sempre ottimi contatti. E, cosa al-trettanto importante, possiamo coltivare i nostri rappor-ti con i produttori di impianti. Noi vendiamo prodotti chi-mici per la pulizia degli impianti e quindi è buona cosa per noi poter incontrare così tanti produttori in una sola volta. Ci saremo anche nel 2015”. I visitatori di parts2clean rappresentavano un po’ tutti i settori in-dustriali: costruzione di macchine e impianti, industria automobi-listica e dei veicoli in genere, lavorazione dei metalli, tecnologia chimica e tecnologia dei processi, sistemi per il trattamento delle

superfi ci, elettro-nica ed elettrotec-nica, lavorazione delle materie pla-stiche, tecnologia medicale e farma-ceutica, meccani-ca di precisione e ottica, costruzione di utensili e stam-pi, aeronautica e astronautica. I visi-tatori si sono detti soddisfatti dell’of-ferta degli esposi-tori. Lo conferma la loro tendenza a consigliare la visi-ta in fi era o a de-cidere di tornare.

Il 94% degli intervistati consiglierebbero ai propri colleghi di visitare parts2clean. E circa il 60% ha già pianificato di tornare in fiera.

Fiere della Deutsche Messe per il trattamento delle superfi ci – i prossimi appuntamentiIl primo appuntamento in ordine di tempo per il trattamen-to delle superfi ci è SurfaceTechnology, nella cornice della Hannover Messe, dal 13 al 17 aprile 2015. La prossima edizio-ne di parts2clean è in calendario dal 9 all’11 giugno 2015. O&S e parts2clean si terranno invece di nuovo insieme dal 31 mag-gio al 2 giugno 2016. Le prossime fi ere sui mercati globali che prevedono la presenza del settore della tecnologia per le su-perfi ci sono SurfaceTechnology INDIA a Nuova Delhi, in India, dove sarà allestita una collettiva parts2clean dal 10 al 13 dicem-bre 2014, e SurfaceTreatment EURASIA, che proporrà anch’essa una collettiva parts2clean, dal 12 al 15 febbraio 2015 a Istanbul in Turchia. Per maggiori informazioni: www.parts2clean.de

Another person who will defi nitely be back at parts2clean in 2015 is Chuck Sexton, Sales Manager Industrial Products at Kyzen, USA: “parts2clean always gives us a whole lot of quality new contacts. And, no less importantly, it’s also a great opportunity to manage our relationships with plant manufacturers. We sell cleaning chemicals that are used in industrial plants, and so it’s always nice to come to a show like this, where we can meet up with large numbers of them at one convenient location. We’ll defi nitely be exhibiting again at parts2clean in 2015”. This year’s parts2clean show attracted visitors from all key industries. The following industries were among the most strongly represented: mechanical and plant engineering, automobile and automotive components, metalworking, chemical and process engineering, surface technology and processing, electronics and electrical, plastics processing, medical and pharmaceutical equipment, precision engineering and optics, micro-tool- and micro-mold-making, and aeronautics. And it’s clear that the visitors were satisfi ed with the show’s exhibition off ering, given that 94 percent of them said they would recommend parts2clean to others and 60 percent said they already had defi nite plans to attend again in 2015.

Upcoming surface technology shows by Deutsche Messe Deutsche Messe’s next surface technology show in Germany is the SurfaceTechnology fair, which is part of the HANNOVER MESSE industrial technology fair that runs from 13 to 17 April 2015. parts2clean is an annual show, whereas O&S is two-yearly, meaning that the next parts2clean show will be a solo aff air, running from 9 to 11 June 2015, and the next parts2clean/O&S double act will be held from 31 May to 2 June 2016. Deutsche Messe’s next overseas trade fairs with surface technology content are Surface Technology INDIA, which runs from 10 to 13 December 2014 in New Delhi and includes a parts2clean pavilion, and Surface Treatment EURASIA, which runs from 12 to 15 February 2015 in Istanbul, Turkey, and likewise features a parts2clean pavilion.For further information: www.parts2clean.de

© Deutsche Messe AG

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Adolfo Acquati:Enamelling lines

Attilio Bernasconi:Paint stripping technologies and cryogenic processes

Ernesto Caldana:Coil coating pretreatment

Michele Cattarin:Electrostatic application of powder coatings

Enzo Colapinto:UV systems and technologies

Ivano Pastorelli:Measurement and quality control

Dott. Fabrizio Pitacco:PVD coatings

Dr. Ezio Pedroni:Coil coating

Loris Rossi:Surface treatment on aluminium

Dr. Thomas Schmidt:Powder coatings and inks

Gianfranco Verona:Water treatment

Dario Zucchetti:Coating lines

Lauro Gatti:Air treatment

Dr. Felice Ambrosino:Marketing

Prof. Massimiliano Bestetti:Department of Chemistry, Material and Chemical Engineering, Politecnico of Milan – Section of Applied Chemistry and Physics

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Kevin BillerThe Powder Coating Research Group

Prof. Fabrizio Pirri:Department of Material Sciences and Chemical Engineering, Politecnico of Turin, Micro and Nanosystems, Nanomaterials and Surfaces

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Dr. Antonio Tolotto:Marine and industrial anticorrosive coating cycles

Dr. Fulvio Zocco:Environmental and quality

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20145th YEAR

BimonthlyN°28-July/August

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