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GIAPPONE Shikoku e Kyushu, isole di vulcani e samurai L’anima autentica del Giappone dall’epopea dei samurai all’era moderna 16 Giorni – in hotel, ryokan e shukubo Il Giappone ha attirato moltitudini di avventurieri fin da quando Marco Polo parlò al mondo delle ricchezze di “Cipango”, l’isola che anche il navigatore Colombo tentava di raggiungere nel suo primo viaggio verso le Indie. Oggi come allora il Giappone esercita ancora il suo fascino, tra antico e moderno. La contrapposizione tra la moderna, creativa, dinamica e mondana Osaka e la raffinata Kyoto, antica millenaria capitale, culla della cultura nipponica e ricca di siti UNESCO. Il patrimonio culturale di Nara (UNESCO) e il complesso monastico buddhista sul Monte Koya (UNESCO). Il giardino Ritsurin a Takamatsu, sull’isola di Shikoku, tra i più belli del Giappone, e il villaggio di Yashima sul Mare Interno. Il santuario dei marinai a Kotohira e le pittoresche gole della valle di Iya, accessibili da meno di un secolo e rifugio di samurai. I siti UNESCO di Hiroshima e dell’isola di Miyajima, col Santuario Itsukushima in parte costruito in mare. Sull’isola di Kyushu tra gli scenari di Shimabara, le sorgenti termali e gli onsen di Yufuin e la splendida baia di Nagasaki. Tutto questo e altro ancora, viaggiando per terra e per mare e sui “treni proiettile”, a oltre 320 km/h, e provando l’esperienza di dormire una notte in shukubo, l’alloggio dei monasteri, e due notti nei caratteristici ryokan. Un itinerario molto particolare nelle aree meno turistiche del Giappone!

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GIAPPONE Shikoku e Kyushu, isole di vulcani e samurai

L’anima autentica del Giappone dall’epopea dei samurai all’era moderna

16 Giorni – in hotel, ryokan e shukubo

Il Giappone ha attirato moltitudini di avventurieri fin da quando Marco Polo parlò al

mondo delle ricchezze di “Cipango”, l’isola che anche il navigatore Colombo tentava

di raggiungere nel suo primo viaggio verso le Indie. Oggi come allora il Giappone

esercita ancora il suo fascino, tra antico e moderno.

La contrapposizione tra la moderna, creativa, dinamica e mondana Osaka e la

raffinata Kyoto, antica millenaria capitale, culla della cultura nipponica e ricca di siti

UNESCO. Il patrimonio culturale di Nara (UNESCO) e il complesso monastico

buddhista sul Monte Koya (UNESCO). Il giardino Ritsurin a Takamatsu, sull’isola di

Shikoku, tra i più belli del Giappone, e il villaggio di Yashima sul Mare Interno. Il

santuario dei marinai a Kotohira e le pittoresche gole della valle di Iya, accessibili da

meno di un secolo e rifugio di samurai. I siti UNESCO di Hiroshima e dell’isola di

Miyajima, col Santuario Itsukushima in parte costruito in mare. Sull’isola di Kyushu

tra gli scenari di Shimabara, le sorgenti termali e gli onsen di Yufuin e la splendida

baia di Nagasaki.

Tutto questo e altro ancora, viaggiando per terra e per mare e sui “treni proiettile”, a

oltre 320 km/h, e provando l’esperienza di dormire una notte in shukubo, l’alloggio

dei monasteri, e due notti nei caratteristici ryokan. Un itinerario molto particolare

nelle aree meno turistiche del Giappone!

PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze Estate 2018

1° giorno / Italia – Osaka

Partenza dall’Italia con voli di linea per Osaka, con uno scalo intermedio. Pasti e

pernottamento a bordo.

2° giorno / Osaka

Finalmente in Giappone! Questo paese ha affascinato un numero incalcolabile di

avventurieri fin da quando Marco Polo, nel XIII sec., fece scoprire al mondo “Cipango

il paese dai tetti d’oro”. Sebbene il Giappone dei nostri giorni non sia più l’eldorado

del passato, il “Nuovo Cipango” esercita ancora un fascino irresistibile. Arrivo

all’aeroporto di Osaka e, dopo aver espletato le formalità doganali, incontro con la

guida locale e trasferimento in città con un automezzo privato (circa 1h). Tempo libero

a disposizione per il pranzo.

Situata alla foce del fiume Yodo e affacciata sull’omonima baia, Osaka è la città più

antica del Giappone, sviluppatasi grazie agli scambi commerciali con i paesi stranieri.

La dinamica Osaka è il cuore pulsante del Kansai, la regione del “Giappone

occidentale”, e il secondo centro industriale e commerciale di tutto il paese, subito

dopo Tokyo. E’ anche un attivo centro culturale, qui ebbe origine la famosa arte del

bunraku (il teatro delle marionette), ed è inoltre rinomata, non solo in patria ma in

tutto il mondo, per l’ottima cucina. Nessuna città del Sol Levante batte Osaka per

ingegno, creatività, entusiasmo e cordialità e gli stessi giapponesi considerano i suoi

spensierati e mondani abitanti quasi come una ‘razza’ a se stante, ben lontana dalla

raffinata e sofisticata Tokyo.

Nel pomeriggio si effettua col minibus privato una piacevole visita della città.

Dapprima si raggiunge l’Umeda Sky Building, nel frenetico e travolgente quartiere di

Kita-Umeda, il più moderno della metropoli e centro degli affari. Le due torri del

grattacielo sono unite tra loro da una struttura a ponte che collega gli ultimi due piani e

ospita un giardino pensile da cui è possibile osservare il panorama sulla città.

Si prosegue per il quartiere di Minami, detto anche Namba, per la visita del complesso

buddista di Shitennoji, costruito alla fine del VI secolo per volere di un giovane

principe reggente appena convertitosi al buddismo da poco giunto dalla Cina e che

rappresenta il più antico complesso templare di tutto il Giappone. Al suo interno

spiccano, oltre al tempio principale, una grande pagoda di cinque piani – ciascuno dei

quali simboleggia uno dei cinque elementi (aria, acqua, cielo, fuoco e terra) – e un

enorme torii (portale) in pietra, che rende ancor più particolare questo complesso

buddista poiché i torii sono propri dei templi shintoisti. Sebbene molti di questi edifici

siano stati ricostruiti più volte nei secoli, essi hanno mantenuto il loro stile originario e

fanno sempre un certo effetto.

Si conclude con una breve piacevole passeggiata nel quartiere di Namba, poiché è qui

che si respira la vera vita di Osaka. Rispetto al resto della città qui sembra di entrare in

una dimensione diversa, brulicante anche sottoterra tra i tanti e immensi centri

commerciali. Gli stessi abitanti di Osaka dicono che a Kita si lavora e poi si va a

Minami per staccare e divertirsi. Simbolo di Namba è il canale di Dotombori, uno dei

luoghi più animati della città, un’interessante vetrina vivente dove sembra che non ci

si fermi mai e che si apprezza maggiormente in questo momento della giornata,

quando all’imbrunire iniziano ad accendersi le tante insegne colorate.

Si potrà cogliere meglio il secondo volto della città passeggiando di sera proprio a

Dotombori, dove giovani e uomini d’affari con la ventiquattrore vengono a svagarsi

dopo una intensa giornata e lo spettacolo all’unisono delle insegne luminose crea una

coreografia di luci e design che rapisce lo sguardo.

Infine si raggiunge il nuovissimo Hotel Vischio Osaka di cat. 4* (inaugurazione a

Giugno 2018) e in ottima posizione, proprio nel centrale quartiere di Kita-Umeda.

Tempo a disposizione per la serata e per la cena. Osaka è il luogo ideale dove

soddisfare il palato da buongustai: oltre all’okonomiyaki (piatto tipico che si potrà

degnamente gustare anche a Hiroshima, con cui Osaka se ne contende la tradizione) e

ovviamente al sushi, tra i piatti più popolari ci sono il takoyaki (polpetta infornata a

base di polpo e farina, speziate con zenzero e cipolla e servite con una salsa speciale e

alghe), il kushikatsu (spiedino di carne o pesce con verdure, passato nell’uovo, nella

farina e pangrattato e poi fritto) e il fugu-nabe (stufato di pesce palla cotto insieme a

verdure e funghi shiitake). Il pesce palla è una prelibatezza che difficilmente si trova a

prezzi ragionevoli poiché sono pochi gli chef autorizzati, con tanto di certificazione, a

rimuovere le sacche velenose all’interno senza contaminarne le carni.

Chi vorrà potrà tornare per cena lungo il canale e le vie laterali, dove non c’è che

l’imbarazzo della scelta tra le decine di ristoranti e izakaya, ‘pub’ in stile giapponese,

semplici e allegri, dove i piatti vengono preparati al momento. Tra shopping e vita

notturna nelle sue strade regna una perenne atmosfera gioviale. Insegne vivaci,

lanterne colorate di varie forme, bar-karaoke, banconi di ‘street food’ e ristoranti che

pervadono con odore di cibo ovunque si vada…tutto cerca l’attenzione degli

avventori. Qui è dove si può sperimentare il vero significato della kuidaore, (il termine

con cui gli abitanti di Osaka esprimono il piacere epicureo di godere delle delizie della

tavola), degustando qualche specialità. La cucina tradizionale giapponese (washoku)

dal 2013 è stata inserita nella lista Unesco dei Patrimoni orali e immateriali

dell’Umanità. Cena libera e pernottamento in hotel.

3° giorno / la vivace Osaka – Nara – Kyoto

(N.B. Trasferimento separato del bagaglio a Kyoto a mezzo corriere espresso, si

troverà in serata stessa presso la reception dell’hotel).

Prima colazione e incontro con la guida locale per la visita del Castello di Osaka, un

tempo il più importante del Giappone, una imponente costruzione che s’innalza su

cinque piani. La fortezza, alta 55 metri e cinta da possenti mura e un perimetro

d’acqua, fu eretta per volere del leggendario condottiero Hydeyoshi alla fine del XVI

secolo, quando la città era al culmine della sua potenza. Al suo interno sono conservati

molti documenti e oggetti d’arte di varie epoche.

Al termine della visita si raggiunge con i mezzi pubblici la stazione ferroviaria di

Osaka e partenza con treno espresso per Nara (circa un’ora). All’arrivo, prima di

iniziare le visite, è previsto il pranzo in un ristorante locale.

La città, che in origine si chiamava Heijo, venne fondata nel 710 d.C. e fu la prima

capitale permanente del Giappone, antecedente al periodo Edo e allo splendore di

Kyoto e conserva tuttora un rilevante patrimonio artistico e culturale.

Tutti il complesso dei siti storici, dai templi agli antichi palazzi imperiali, sono

Patrimonio UNESCO. In pochi minuti di taxi si raggiunge il Parco di Nara, detto

anche “Parco dei Cervi Sacri” poiché in esso vivono liberamente circa 1.200 cervi,

protetti come patrimonio naturalistico e simbolo della città. Tra i templi che si

affacciano sul parco, il più interessante è il tempio buddhista Todai-ji.

Col suo padiglione, alto quasi cinquanta metri, è il più alto edificio in legno al mondo

e custodisce una statua bronzea di Buddha alta 16 metri chiamata Daibutsu (la più

grande del Giappone). Sulla piccola collina a ridosso del Todai-ji si trovano due altri

templi minori ma non meno interessanti e per nulla affollati, il Nigatsu-do e il più

antico Sangatsu-do, che si raggiungono con una scalinata dalla cui sommità è

possibile ammirare tutta Nara.

Di rientro verso la stazione ultima sosta al tempio Kofuku-ji, luogo di culto del potente

clan Fujiwara, celebre per le sue due pagode: una a cinque piani risalente al 1430 circa

e una a tre piani edificata intorno al 1120.

Da li rientro a piedi alla vicinissima stazione e treno locale espresso per Kyoto (circa

40 minuti di percorrenza). All’arrivo trasferimento con i mezzi pubblici in hotel, a

circa 10 minuti di distanza, che ha in consegna i bagagli spediti stamane da Osaka.

Sistemazione in un confortevole hotel 4*, in ottima posizione, (Rihga Royal Hotel

Kyoto o Granvia Kyoto Hotel). Cena libera e pernottamento.

Alla sera sarà possibile approcciare alla gastronomia locale in hotel o in uno dei

ristoranti nei dintorni. Per i giapponesi il cibo è un vero piacere, viene considerata

un’arte sia la sua preparazione con ingredienti scelti sia la presentazione nel piatto,

poiché chi lo gusterà vorrà deliziare anche la vista oltre al palato.

Il Giappone non è solo la patria del sashimi (pesce crudo da intingere nella salsa di

soia e servito con il wasabi), del sushi (pesce crudo o frutti di mare e crostacei avvolti

nel riso e arrotolati in un foglio d’alga) o della tempura (frittura leggera di gamberi,

pesce e verdura in pastella), sarà un piacere scoprire altre specialità gastronomiche

quali il sukiyaki (carpaccio di manzo in brodo con spaghettini, verdure, funghi e tofu)

o la soba (pasta di grano saraceno servito in bianco o in brodo e abbinato a verdure o

pesce), il tutto accompagnato da un buon sakè. Ce n’è per tutte le tasche, dai semplici

ed economici tachinomi (‘bar’ molto frequentati dove si consumano solitamente in

piedi più assaggi) ai tipici izakaya agli ottimi ristoranti.

4° giorno / Kyoto

Prima colazione e al mattino inizio di una intera giornata di visite delle città con un

veicolo privato. Antica capitale del Giappone per più di mille anni, dal 794 al 1868,

cioè fino a quando l’imperatore Meiji spostò la capitale a Tokyo, Kyoto fu la culla

della raffinata cultura del periodo Heian. L’insieme dei suoi siti storici è stato

dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Infatti la città è ricca di tradizioni

storiche e culturali come testimoniano i numerosissimi templi, monumenti e palazzi

sparsi ovunque.

Il giardino di pietra del tempio buddista di Ryoan-ji, della scuola dei monaci Rinzai e

risalente alla metà del XV secolo, nonostante la sua semplicità e austerità è

considerato l’icona dei giardini zen del Giappone. Il tempio Kinkakuji, ossia il

Padiglione d’oro, forse il più famoso della antica capitale, venne eretto intorno al 1400

ai bordi di uno stagno, su cui sembra fluttuare immerso tra i suoi riflessi dorati e il

verde lucente degli alberi che lo ammantano.

Si prosegue con il Castello Nijo, antica dimora dello shogun Tokugawa Leyasu in

occasione delle sue rare visite in città. La costruzione, risalente al 1600, si distingue da

altri castelli; è rinomata per l’architettura elaborata, le splendide sale adorne d’ampie

superfici dorate e parquet e il bel giardino arricchito da specchi d’acqua.

Per il pranzo libero ci si reca all’animato mercato coperto di Nishiki, detto anche “la

cucina di Kyoto” per la varietà di ingredienti e cibi in vendita, sia nei chioschi che nei

tanti ristoranti, dove poter fare anche acquisti o semplicemente scuriosare.

Nel pomeriggio visita dell’antico tempio buddhista di Kiyomizu-dera (Patrimonio

Unesco), letteralmente “il tempio dell’acqua pura” per via dell’acqua che scorre

all’interno del suo complesso. Edificato sulla cima di un pendio durante la fondazione

di Kyoto, alla fine del sec. VIII, è famoso per la struttura lignea a palafitta e per la

terrazza da cui si gode il superbo panorama che abbraccia una splendida valle e offre

una vista magnifica della città.

Infine una bella passeggiata nel quartiere di Gion, ideale per scoprire le arti

tradizionali giapponesi. Per le strade di Gion si possono incontrare, più facilmente nel

tardo pomeriggio, geishe e maiko (le apprendiste geishe) dalle ricercate acconciature e

avvolte da eleganti e raffinatissimi kimono tradizionali. Al termine della passeggiata

rientro in hotel, cena libera e pernottamento. Per chi non fosse stanco e volesse

trascorrere ancora del tempo in giro si consiglia per cena di non rientrare in hotel ma

rimanere nelle vie adiacenti il quartiere di Gion, pieno di ristoranti in vecchio stile

abbelliti da squisite decorazioni. Altri seducenti scorci di Kyoto attendono il visitatore

che gironzola per i vicoli e lungo i romantici canali, che alla sera si illuminano e si

riempiono di riflessi. Cena libera e pernottamento in hotel.

5° giorno / Kyoto – Monte Koya Prima colazione e con un minibus privato mattinata dedicata alle ultime visite di

questa antica e millenaria capitale. Da sempre Kyoto è considerata il cuore dell’arte e

l’anima del Giappone, è una città museo ricca di Patrimoni Unesco e si stima che da

sola detenga oltre il 15% dei tesori nazionali.

Appena fuori dal centro si raggiunge la rigogliosa zona collinare di Arashiyama, che

già nel periodo Heian era meta preferita dalla corte imperiale per le sue passeggiate.

Uno dei ponti sul fiume Hozu, il Togetsukyo (che significa “ponte che attraversa la

luna”), è divenuto il simbolo di questa località in cui boschi, foreste di bambù, templi e

santuari, conferiscono un’aura di serenità e di distacco dalla vicina popolosa città. Li

vicino il tempio Tenryuji, il “tempio del Drago Celeste”, costruito nel XIV sec. dalla

setta buddista zen Rinzai. Il tempio, dichiarato Patrimonio UNESCO, è rinomato –

come il Ryoanji – per il suo meraviglioso giardino, progettato secondo i più antichi

principi Zen, con al centro uno stagno circondato da rocce e alberi, tra i quali ciliegi e

aceri, per riprodurre un paesaggio naturale con effetto del tutto rilassante. Lo

splendore di questo giardino raggiunge il suo apice durante la fioritura dei ciliegi in

primavera e la ricchezza cromatica dei colori d’autunno. La visita di Arashiyama

termina con una piacevole passeggiata lungo il sentiero che taglia in mezzo a una fitta

foresta di bambù. Al soffio del vento gli alti steli protesi verso il cielo, ondeggiano

dolcemente producendo un suono così rilassante che il Governo lo ha indicato come

uno dei ‘cento suoni da preservare’ del Paese.

Tempo a disposizione per il pranzo libero ad Arashiyama e subito dopo partenza per

raggiungere un altro luogo simbolo della città: il Fushimi Inari Taisha, il “santuario

della volpe”, fondato nel IX secolo sebbene il santuario principale risalga al 1494. In

Giappone ci son più di 40.000 santuari dedicati al culto della volpe, animale noto per

la sua astuzia e quindi associato al successo nel campo degli affari. Infatti i migliaia di

torii color rosso cinabro posti sul pendio dietro al santuario di Fushimi Inari sono stati

donati…da aziende!

Si lascia definitivamente Kyoto e sempre in minibus si parte per Monte Koya (o

Koyasan). La strada taglia dapprima attraverso paesaggi rurali per poi inerpicarsi

lungo le pendici montane ricoperte da fitte foreste. Si risale un dislivello di quasi mille

metri e anche le temperature diventano più fresche. Arrivo previsto nel tardo

pomeriggio, dopo circa 3h di percorrenza, e sistemazione in uno dei monasteri presenti

in questo luogo sacro, un’esperienza davvero particolare sebbene la loro semplicità.

Koyosan è uno dei luoghi più suggestivi dove vivere l’esperienza di pernottare in

shukubo, il tipico alloggio-dormitorio dei templi. Un piccolo assaggio della vita

monastica, che si arricchisce con la cena vegetariana preparata e servita al tramonto

dai monaci, presentata con raffinatezza e preparata con ottimi ingredienti naturali.

Sistemazione nel tempio di Fukuchi-in, con un bel giardino tradizionale giapponese e

una piccola vasca termale a disposizione degli ospiti.

Gli shukubo, come i ryokan, sono dotati di vasche in cui uomini e donne usufruiscono

separatamente. Nella maggior parte dei monasteri le vasche sono alimentate da

acqua termale, proprio come gli onsen, a differenza dei sento (i bagni pubblici

giapponesi) che le riempiono solo di acqua riscaldata.

Cena e pernottamento nel tempio, in camere in stile giapponese con bagni in comune

(i bagni sono suddivisi per uomini e per donne e in media vi è un bagno ogni 2-3

camere), dormendo sul futon srotolato sul tatami.

Le camere, simili a quelle del ryokan ma più austere, sono stanze senza pareti

divisorie, con il pavimento ricoperto di “tatami” (pannelli rettangolari affiancati, fatti

con paglia di riso intrecciata e pressata). Il mobilio è costituito solamente da un

tavolo basso, da sedie con solo schienale e senza gambe e da porte scorrevoli, gli

“shoji”. Si dorme su un “futon” (materasso realizzato con materiali naturali) che

viene srotolato alla sera dai monaci inservienti mentre gli ospiti sono a cena.

6° giorno / Monte Koya – sull’isola di Shikoku – Tokushima

All’alba, previo il consenso dei monaci, chi vorrà potrà assistere alla cerimonia

mattutina con la recita del mantra. Un momento spirituale da assaporare nell’intimità

di un assoluto silenzio. Al termine colazione vegetariana preparata dai monaci e a

seguire la visita a piedi di Koyasan.

Il Monte Koya (o Koyasan) è la “Mecca” della setta esoterica buddhista Koyasan

Shingon. Il buddismo esoterico detto anche “Mikkyo” fu fondato nel IX sec. in

Giappone dal maestro Kukai, chiamato anche Kobo Daishi, che, avvicinatosi al

buddismo in Cina, rientrò nel suo paese dopo aver appreso i riti lamaistici e le arti

simboliche. Sulla sommità del monte, ricco di cedri rossi giapponesi, sorge una

piccola città-monastero dove si trova il tempio di Okuno-in, il mausoleo in cui sono

conservate le spoglie del maestro.

In tutto sulle pendici del Monte Koya son stati eretti più di 120 templi che ogni anno

accolgono circa un milione di pellegrini che giungono da tutto il paese per dedicarsi al

raccoglimento spirituale. Visita del tempio principale Kongobuji (Patrimonio

UNESCO) e di tutto il complesso monastico. Questo tempio, risalente alla fine del

XVI sec., si visita – come molti altri – senza scarpe ed è costituito da numerose sale,

alcune dorate e dai soffitti scolpiti, separate tra di loro da porte scorrevoli finemente

dipinte con motivi floreali o paesaggistici. Al termine della visita tempo libero a

disposizione per il pranzo.

Partenza da Koyasan e proseguimento con veicolo privato per l’isola di Shikoku.

Pur rappresentando solo il 5% della superficie totale del Giappone, l’isola di Shikoku

è la quarta per estensione dell’intero arcipelago. Shikoku significa letteralmente “i

quattro paesi”, cioè le quattro prefetture in cui è divisa. Sebbene sia ben collegata con

le altre isole da ponti, traghetti e aerei, rimane una zona quasi anacronistica in cui il

sud del Giappone, ancora ‘rurale e contadino’, si contrappone al nord, più

industrializzato e turistico. Shikoku è anche famosa per “il pellegrinaggio degli 88

templi”, un percorso ideale di circa 1200 chilometri che collega 88 santuari dell’isola,

di cui molti legati al culto del maestro Kobo Daishi. Non è raro incontrare gli henro, i

pellegrini riconoscibili dal cappello di paglia, il bastone e l’abito bianco.

In circa quattro ore, lungo la strada che affaccia sulla baia di Osaka e attraversando il

sistema di ponti che collegano la piccola isola di Awaji con Honshu e Shikoku, si

raggiunge la moderna città di Tokushima, sovrastata dal monte Bizan ch’è anche il

simbolo della città. All’arrivo sistemazione in un hotel in ottima posizione centrale (Jr

Hotel Clement Tokushima o Awa Kanko Hotel), situato sull’isola fluviale nel delta del

fiume Yoshino. Cena libera e pernottamento in hotel di categoria 4*.

7° giorno / Tokushima – Takamatsu

Al mattino, dopo la prima colazione, visita di Tokushima con il veicolo privato. Non

lontano dall’hotel dapprima si raggiunge la base della funivia che collega la città con

la sommità del monte Bizan, il cui nome letteralmente significa ‘sopracciglio’ per la

sua peculiare forma. In pochi minuti si arriva in cima, da cui è possibile godere una

vista quasi a 360° della zona circostante; in una giornata particolarmente tersa si

possono anche vedere, oltre l’isola di Awai e le vaste pianure di Tokushima, anche

Kobe e Wakayama. Lungo i pendii del monte si scorgono santuari e templi, mentre su

in cima è possibile ammirare una piccola pagoda birmana costruita per onorare la

memoria dei soldati caduti durante la seconda guerra mondiale.

Una volta ridiscesi alla base della funivia, si visita l’Awa Odori Kaikan, il museo

dedicato alle danze awa legate al divertimento, davvero molto popolari e non solo

nella prefettura di Tokushima, dove hanno avuto origine, ma in tutto il Giappone. Nel

museo – oltre a oggetti, costumi e strumenti musicali legati al ballo tradizionale – si

assisterà a una coreografica esibizione delle danze stesse. Al termine della visita tempo

a disposizione per il pranzo libero.

Si lascia Tokushima e dopo circa un’ora e mezza di macchina si raggiunge

Takamatsu, il porto più importante del versante orientale di Shikoku e affacciato sul

Mare Interno di Seto. Takamatsu, oggi capoluogo della prefettura di Kagawa, fu in

passato il feudo del potentissimo e temuto clan dei Matsudaira.

Visita del magnifico Parco Ritsurin, uno dei più celebri e storici giardini del

Giappone, risalente al XVII secolo: si estende su un’area di circa 75 ettari, con dolci

colline ricoperte da boschi di pino, alberi sempreverdi e piante ornamentali, tutto

accuratamente selezionato per garantire colori e fioritura in tutte le stagioni. Piccoli

stagni e canali, ponti e sentieri, conferiscono al parco un’atmosfera del tutto zen. Il

parco ospita, oltre alla grande varietà botanica, un padiglione del tè adagiato sulle

sponde di un laghetto e alcuni laboratori artigianali che lavorano oggetti di legno.

Ci si sposta nella zona orientale della città, sulla verde collina di Yashima, contesa nei

secoli da clan di samurai per la sua visuale strategica e teatro di molte battaglia, che si

protende nel Mare Interno offrendo viste spettacolari dai suoi punti panoramici. La

sommità della collina ospita l’antico tempio buddista di Yashima-ji dedicato anche a

tanuki (una specie di cane procione), divinità dal carattere un po’ burlone che può

cambiar sembianze per far scherzi alla gente.

Al termine delle visite rientro in città e sistemazione presso il confortevole JR Hotel

Clement Takamatsu, di categoria 4*, in ottima posizione in prossimità del porto e del

mare. Cena libera e pernottamento.

Tra le tante specialità gastronomiche della regione da poter gustare ci sono anche i

sanuki udon, una variante di noodles ma più consistenti, simili alle fettucine, serviti

solitamente nel brodo dashi.

8° giorno / Takamatsu – Kotohira – la valle di Iya – Matsuyama

Partenza al mattino col veicolo privato per raggiungere in circa un’ora di strada la

vicina Kotohira dove si trova il santuario di Kotohira-gu, uno dei più popolari e amati

del Giappone, chiamato anche Kompira-san e consacrato a Omono-Nushi, il kami

(cioè il protettore) dei naviganti. Fondato nell’XI secolo sul fianco del monte Zozu, il

culto legato al santuario è frutto di un sincretismo tra shintoismo e buddismo e tuttora

marinai e pescatori vi si recano per invocare protezione; per accedere al tempio

principale occorre salire una lunga e suggestiva scalinata di qualche centinaio di

gradini in pietra, la ‘fatica’ sarà però appagata dallo spettacolare panorama che si gode

dall’alto.

Se rimane del tempo a disposizione prima si effettua una breve visita al celebre teatro

Kanamaruza, il più antico teatro kabuki di tutto il paese, costruito nel 1835. La visita

del teatro, che finora ha ospitato migliaia di rappresentazioni, è interessante anche

quando il palcoscenico è vuoto. Singolare è il meccanismo girevole che da quasi due

secoli viene fatto ruotare da uno stuolo di uomini vigorosi che stanno sotto il

palcoscenico, mentre il pubblico assiste allo spettacolo seduto sul tatami.

Tempo a disposizione per il pranzo libero per poi proseguire verso il centro dell’isola,

lungo una strada che taglia all’interno, in mezzo a un paesaggio di verdi colline e

montagne dal profilo frastagliato.

In questi luoghi si è alimentata la fama della valle di Iya, per più di dieci secoli uno

dei luoghi più segreti e inaccessibili del Giappone. Già dal XII sec. la valle, difesa

dalle più profonde gole del paese, diventò il rifugio ideale, una sorta di Shangri-La,

per clan di samurai e temerari avventurieri. Solo nei primi anni ’20 del secolo scorso,

con la costruzione delle prime strade, questa valle divenne più accessibile e ancora

adesso alcuni anziani si riferiscono ai non residenti come ai forestieri. Le vette, spesso

avvolte dalla foschia, conservano ancora oggi come allora un’atmosfera intrisa di

spiritualità e una volta entrati nella valle si ha la sensazione di essersi lasciati il mondo

alle spalle.

In pochi minuti a piedi si raggiunge il fondo della gola di Oboke per effettuare una

breve navigazione di mezzora in barca sulle acque smeraldine del fiume Yoshino, che

a tratti scorre impetuoso in mezzo alle ripide pareti bianche di roccia levigata. Poi

l’emozionante attraversamento del ponte Kazurabashi, uno dei tre ponti ora rimasti

(fino a un secolo fa erano una dozzina) per passare da una sponda all’altra del fiume.

Questi ponti, alti una decina di metri e non più lunghi di cinquanta, hanno la

peculiarità di aver una struttura fatta di liane intrecciata, una tecnica utilizzata sin dal

sec. XII dai samurai del clan degli Heike per tenere a bada gli inseguitori e mettersi al

sicuro nella valle tagliando agevolmente il cordame con la loro katana. Oggi i ponti di

liana sono stati designati dal Governo come Patrimonio Culturale del Giappone e

vengono ricostruiti ogni tre anni. Lasciata la valle di Iya si prosegue per la città di

Matsuyama, con arrivo previsto nel tardo pomeriggio. Sistemazione in un

confortevole hotel 4*, l’ANA Hotel Matsuyama, posizionato strategicamente nel cuore

della città. Cena libera e pernottamento.

9° giorno / Matsuyama

Prima colazione e, con l’ausilio dei mezzi di trasporto pubblici, intera giornata

dedicata alla visita di Matsuyama. La città, affacciata sul Mare Interno di Seto e grazie

alla presenza di ben due porti, ha subito negli ultimi decenni una impennata

nell’industria e nel commercio, tant’è che oggi è la città più grande e importante

dell’isola. Rinomata anche per le sue fonti termali, una delle attrattive di Matsuyama

sono le terme di Dogo Onsen Honkan, costruite alla fine dell’Ottocento e frequentate

da imperatori e da alcuni dei più famosi letterati dell’epoca Meiji, tra cui il celebre

scrittore Natume Soseki che qui vi ambientò il suo romanzo Botchan. Dopo più di un

secolo dalla loro inaugurazione, Dogo Onsen conserva ancora l’atmosfera delle

vecchie stazioni termali di una volta.

Tempo a disposizione per il pranzo libero e al pomeriggio, in funivia, si raggiunge una

delle colline che dominano la città per ammirare Matsuyama Jo, uno dei dodici castelli

ancora originali di tutto il Giappone, sopravvissuto alle distruzioni dell’era post

feudale del tardo ‘800 che rase al suolo buona parte dei simboli degli antichi poteri.

Eretto ai primi del ’600, il castello ha un’architettura articolata, ben difeso da una cinta

muraria in pietra e più torrioni e torrette gli danno nel complesso un aspetto grandioso

e perfetto. Dalla sua posizione strategica si domina l’intera pianura sottostante, in cui

si estende la città fino al mare scintillante.

Al termine della visita rientro in hotel e tempo libero a disposizione fino all’ora di

cena. Chi volesse ancora voglia di due passi è piacevole prendere il sentiero che dal

castello scende verso la città, attraversando il parco. Cena libera e pernottamento.

10° giorno / Matsuyama – Hiroshima

(N.B. Trasferimento separato del bagaglio a Yufuin. Preparare un bagaglio a mano

con l’occorrente per oggi e altri due giorni, il bagaglio si ritroverà in hotel a Yufuin).

Al mattino, dopo la colazione, trasferimento con il veicolo privato al porto Kanko-ko

di Matsuyama e imbarco sul traghetto veloce (Super-Jet Ferry) che collega

direttamente con Hiroshima in 1h15m circa di navigazione. All’attracco del ferry al

porto ci sarà ad attendere un veicolo privato con cui effettuare il trasferimento in città

e successivamente la visita.

All’arrivo si inizia con la visita del castello di Hiroshima, ricostruito nell’immediato

dopoguerra. Hiroshima era un importante centro militare sin dal medioevo, da qui

partirono alcune spedizioni che si apprestarono a invadere la Corea già nel secolo

XVI. La fortezza fu un importante bastione degli eserciti del clan Tokugawa (periodo

Edo); nel XIX sec. durante l’invasione della Manciuria ospitò addirittura l’imperatore.

Tempo a disposizione per il pranzo libero e nel pomeriggio le visite proseguono con il

Parco Commemorativo della Pace (sito UNESCO) e il Museo della Bomba Atomica,

dedicati al ricordo della tragedia che alla fine del 1945 causò la distruzione della città e

la morte di circa 200.000 persone.

Questi luoghi non hanno nulla di sensazionalistico e che impressioni morbosamente,

come magari ci si aspetterebbe, ma sono stati ricreati proprio affinché tutti possano

visitarli, per comprendere gli orrori di una guerra nucleare e fungere da monito per

l’umanità. Oggi Hiroshima, ricca e fervida cittadina portuale sul delta del fiume Ota, è

orgogliosa della sua rinascita.

Nel tardo pomeriggio si raggiunge l’hotel, adiacente e direttamente collegato alla

stazione. Sistemazione al Granvia Hiroshima Hotel (cat. 3* SUP), struttura dotata di

tutti i confort e in ottima posizione per effettuare un giro prima o dopo cena. Si fa

presente che a differenza di molti paesi occidentali, le stazioni in Giappone sono tutte

sicure, parte integrante della città con negozi, centri commerciali, ristoranti e luogo di

passeggio e svago come tanti altri.

Per cena, tra le specialità gastronomiche da assaggiare si consiglia l’okonomiyaki,

molto simile a una gustosa focaccia alla piastra farcita con uova e verdure, solitamente

cavolo cappuccio tritato (ma esistono saporite varianti con spinaci o pesce o carne),

che i locali chiamano “la pizza di Hiroshima” e costituisce un pasto completo e

nutriente. Il distretto di Hiroshima è anche il primo in Giappone per l’allevamento di

ostriche, principalmente consumate sia crude sia cotte alla piastra o nel brodo di miso,

un condimento naturale ricavato dai semi di soia. Cena libera e pernottamento in hotel.

11° giorno / Hiroshima – isola di Miyajima

Dopo colazione ci si avvia in stazione per prendere il treno locale che, in circa

mezzora, collega la città col porto di Miyajimaguchi. Dal porto ci imbarca sul traghetto

che in quasi dieci minuti attraversa il breve braccio di mare che separa la città dalla

prospiciente Isola di Miyajima, considerata una delle più belle dell’arcipelago del

Giappone e luogo sacro tra i più importanti del paese. L’intera isola è stata classificata

dal governo nipponico Sito Storico Speciale e Luogo Panoramico Speciale.

Con una superficie di appena 30 kmq, per la maggior parte disabitata e ricoperta da

una rigogliosa vegetazione, l’isola ospita una nutrita colonia di cervi. Simpatico

l’incontro con gli animali, abituati alla presenza dell’uomo e molto disponibili a farsi

avvicinare (le corna vengono spuntate da cuccioli, fare solo attenzione alla loro

‘voracità’). Una volta approdati sull’isola si raggiunge a piedi in 5 minuti il ryokan,

dove lasciare il bagaglio a mano e iniziare le visite.

Quest’isola è veramente speciale, il primo santuario fu fondato nel VI sec. ma l’intero

complesso, così come ci appare oggi, fu ricostruito e ampliato nel 1168. Miyajima,

consacrata alle dee del mare, è soprattutto famosa per il santuario shintoista di

Itsukushima (Patrimonio UNESCO), poggiato su una struttura a palafitta e

caratterizzato dal prospiciente torii, il grande portale rosso vermiglio, che con l’alta

marea sembra galleggiare sulle acque azzurre del Mare Interno. Con il fluttuare della

marea nel corso della giornata, soprattutto grazie al pernottamento sull’isola che

consentirà di avere a disposizione tutto il tempo necessario, sarà possibile ammirare

questo straordinario torii, una delle tre icone del paese (insieme al Monte Fuji e al

castello di Himeji), sia mentre emerge dall’acqua che…toccarlo dal vivo con la

spiaggia in secca.

Tempo a disposizione per il pranzo libero in uno dei ristorantini lungo la passeggiata

che conduce ai templi o presso i tanti chioschi che vendono cibo per strada.

Le visite proseguono nel pomeriggio. Alle spalle del santuario di Itsukushima, in cima

a delle basse colline, si trovano altri tesori e finezze architettoniche. Da un lato una

stupenda pagoda a cinque piani e il Senjokaku (il ‘padiglione delle mille stuoie’),

dall’altro lato, con un quarto d’ora a piedi, l’interessante Daisho-in, un tempio

buddista della setta shingon, posto su più livelli e ornato con simulacri votivi,

raffigurazioni di demoni, ruote della preghiera e da una suggestiva grotta che accoglie

statue provenienti dagli 88 templi del pellegrinaggio dell’isola di Shikoku.

Si prende poi la teleferica che, passando sopra la bella foresta vergine del parco

Momijidani Koen, conduce in cima al monte Misen (530 metri) che sovrasta l’isola. Si

raggiunge l’osservatorio di Shishi-Iwa, da cui si gode un panorama mozzafiato che

nelle giornate limpide consente alla vista di spaziare a 360° sul Mare Interno di Seto.

Sul monte vive anche una comunità di scimmie, quindi è da prevedere e fare

attenzione alla loro eventuale ‘curiosità’.

Nel tardo pomeriggio si rientra al confortevole ryokan Miyarikyu (cat. 4*), affacciato

su un tratto di lungomare. Sistemazione in camere arredate in stile giapponese con

servizi privati e tempo libero per relax, magari usufruendo dell’onsen (le vasche con

acqua termale) a disposizione degli ospiti.

Alla sera verrà servita sul tatami la cena tradizionale kaiseki ryori, il raffinato pasto

con più portate che, consumato nel ryokan, avvicina il viaggiatore a quanto di più

elevato vi sia nella tradizione culturale nipponica.

Poi la sera, dopo cena, con il silenzio dell’isola svuotatasi dei tanti visitatori diurni, è

davvero un piacere fare un’ultima passeggiata sul lungomare, godendo dell’imponente

torii illuminato di notte e dell’atmosfera mistica, con le lanterne di pietra accese lungo

il sentiero che costeggia il mare. Cena tipica e pernottamento nel ryokan, in camere

arredate in stile giapponese, dormendo sul futon srotolato sul pavimento di “tatami”.

Il ryokan è il tipico albergo giapponese risalente all’epoca Daimyo. Le camere sono

grandi stanze senza pareti divisorie, con il pavimento ricoperto di “tatami” (pannelli

rettangolari affiancati fatti con paglia di riso intrecciata e pressata). Il mobilio è

costituito solamente da un tavolo basso e da porte scorrevoli, gli “shoji”. Si dorme su

un “futon” (materasso realizzato con materiali naturali) che viene srotolato alla sera

dalle cameriere mentre gli ospiti sono a cena. Il ryokan dispone di un proprio onsen,

cioè di bagni termali di cui uomini e donne usufruiscono separatamente.

12° giorno / Miyajima – Hiroshima – Fukuoka – Yufuin (isola di Kyushu)

Al mattino, dopo la colazione, si rientra col traghetto a Hiroshima. Trasferimento con

il treno locale dal porto di Miyajimaguchi alla stazione centrale in tempo per salire sul

treno superveloce (shinkansen) che in un’ora e mezza circa fermerà alla stazione di

Hakata-Fukuoka, sull’isola di Kyushu.

Il mezzo di trasporto per antonomasia in Giappone sono i treni: veloci, frequenti,

puliti, confortevoli e spesso molto costosi. I servizi vanno dalle piccole linee locali

agli shinkansen o “bullet train” (treno proiettile), simbolo del Giappone moderno. Gli

shinkansen possono raggiungere una velocità superiore ai 320 km/h e sono

efficientissimi e super sicuri. Partenza per Fukuoka in carrozza di seconda classe

(1h10m circa). Cambio a Fukuoka e proseguimento con express bus fino alla stazione

di Yufuin, con arrivo previsto nel primissimo pomeriggio, dopo 2h di percorrenza.

Durante il cambio a Fukuoka (circa 50 minuti) sarà possibile acquistare e consumare

in stazione un pranzo a picnic.

Per il pranzo libero si consiglia di acquistare in stazione le tipiche bento box, cioè

confezioni di cibo fresco, preparate in giornata, di varietà e grandezza differenti, molto

in uso e pratiche in Giappone per il pasto nei trasferimenti in treno, disponibili

ovunque presso le stazioni. Anche dai distributori automatici si può acquistare cibo

fresco oppure le piccole rivendite hanno spesso snack pratici per il consumo, come gli

onigiri (polpette di riso bianco avvolte da un foglio di alga secca, dalla forma

triangolare, con all’interno un ripieno spesso a base di pesce tipo tonno o salmone).

Infine dalla stazione di Yufuin trasferimento in taxi al ryokan presso cui pernottare.

Yufuin è una tranquilla località termale, che offre un piacevole contrasto rispetto alla

vicina e più turistica Beppu. Posta lungo le rive del fiume e ai piedi del vulcano Yufu

(1.590 metri), la cittadina è rinomata per i suoi onsen, cioè le sorgenti d’acqua calda di

origine vulcanica.

Pomeriggio di relax per assaporare i benefici degli onsen, una vera esperienza tanto

amata dai giapponesi e non solo, immersi nelle vasche di pietra naturale e rilassandosi

tra i vapori. Ovunque nei campi e nelle risaie intorno a questa località salgono getti di

vapore che danno un tocco onirico al paesaggio. Sistemazione al Yufuin Sansuikan, un

ryokan di categoria 4*, dotato di onsen a disposizione degli ospiti. Alla sera è prevista

un’altra cena tipica, gustando nuovamente il prelibato kaiseki ryori.

Pernottamento nel ryokan, in camere arredate in stile giapponese, con il futon srotolato

sul pavimento di “tatami”.

13° giorno / Yufuin – le ‘sorgenti infernali’ di Beppu – Kumamoto

Dopo la prima colazione, con un veicolo privato, partenza verso est in direzione di

Beppu. Oltre a località termale e rinomata stazione balneare, Beppu è anche famosa

per i suoi tanti jigoku, dei piccoli laghi di acqua e di fango ribollenti e di vario colore,

dal bianco al rosso intenso. I jigoku sembrano delle sorgenti infernali, curiose e

impressionanti allo stesso tempo e sebbene siano diventati delle attrazioni turistiche è

comunque interessante poter vedere questo atipico fenomeno geotermico.

Pranzo in un ristorante locale e proseguimento per Kumamoto, sul versante opposto

dell’isola, attraversando paesaggi molto belli. Kyushu è l’isola del Giappone col

maggior numero di vulcani attivi, tra i primati annovera il Monte Aso (1.592 mt), che

con l’incredibile caldera di 128 km di circonferenza è il cratere più grande al mondo.

Nel pomeriggio si raggiunge Kumamoto, fiorente centro culturale in passato e oggi

città dinamica riconvertita alla modernità. Fondata agli inizi del 1600 per volere del

potente signore Kato Kiyomasa, per secoli fu una tipica città-castello. A Kumamoto e

nei suoi dintorni visse buona parte della sua vita il leggendario grande maestro di

spada e samurai, nonché pittore e scrittore, Musashi Miyamoto, considerato il più

grande samurai giapponese della storia.

Il “Castello Nero”, così chiamato per via del colore principale della costruzione, è

attualmente inagibile all’interno per via del sisma che lo ha danneggiato nell’aprile

2016 e che ne ha compromesso la struttura.

Visita del giardino Suizenji, realizzato molto probabilmente intorno al 1630 per volere

di un potente signore locale. In esso sono stati riprodotti in grande scala i paesaggi del

Monte Fuji e di altre 53 ‘stazioni’ dell’antica Tokaido, la grande strada che Kyoto

conduceva a Tokyo.

Al termine delle visite trasferimento in hotel. Sistemazione presso l’Hotel Nikko

Kumamoto, una struttura di categoria 4* posizionata proprio nel cuore della città.

Cena libera e pernottamento.

14° giorno / Kumamoto – la penisola di Shimabara – il Parco Nazionale di

Unzen-Amakusa – Nagasaki

Al mattino trasferimento privato al porto di Kumamoto e imbarco sul traghetto che,

attraversando in circa mezzora la baia di Ariake, raggiunge sull’altro lato la penisola

di Shimabara e l’omonima cittadina. Da qui è già possibile scorgere a ovest la sagoma

conica del Monte Unzen.

Partenza dal porto di Shimabara con un veicolo privato verso Unzen. La strada che

conduce a Nagasaki attraversa una bellissima area vulcanica, disseminata anch’essa di

jigoku ribollenti, fumarole e immancabili onsen. Buona parte del territorio da

Shimabara fino alle porte di Nagasaki è stato dichiarato area protetta per la tutela e la

valorizzazione del patrimonio naturalistico. In quest’area è stato istituito nel 1934 il

Parco Naturale Unzen-Amakusa, il primo Parco Nazionale del Giappone. Sosta al

passo di Nita-toge dove un breve tratto di funivia panoramica porta in cima al Monte

Myokendake. Dalla piattaforma superiore della funivia, a circa 1.300 m.s.l.m., è

possibile spaziare con la vista sul Mare di Ariake e sul Parco che, grazie a una

vegetazione fitta e variegata, offre colori diversi in ogni stagione.

Pranzo in un ristorante e proseguimento per Nagasaki, con arrivo previsto nel

pomeriggio. Breve visita della città, affacciata sul mare, che si sviluppa in una baia

protetta da verdi colline tal da essere soprannominata la “San Francisco del

Giappone”. La città gode di un clima mite e piacevole, che si contrappone

all’articolato fenomeno vulcanico che ha nell’Unzen il suo cuore bollente.

E’ sorprendente la recettività e l’apertura della gente di Nagasaki a tutto ciò ch’è

nuovo; una inclinazione ereditata dal passato quando già il suo porto, costruito dai

portoghesi intorno al 1570, fu per quasi tre secoli l’unico punto d’ingresso nel paese

delle mercanzie e della cultura occidentale. I missionari gesuiti prima e i commercianti

olandesi successivamente, diedero un forte impulso al commercio e allo scambio

culturale della città. Una storia, quella di Nagasaki, che tra alti e bassi nel corso dei

secoli, motivata da gelosie commerciali ma mascherata da argomentazioni religiose

contro l’incalzare del cristianesimo, vide più volte la scacciata, il confino e perfino la

persecuzione degli stranieri e dei convertiti, culminata con l’eccidio di circa 40.000

cristiani nel 1637. Anche Nagasaki conobbe la terrificante potenza della bomba

atomica che il 9 agosto 1945, tre giorni dopo Hiroshima, distrusse la città. Oggi i segni

di quella tragedia rivivono nel Parco della Pace.

Visita del quartiere di Urakami, un tempo baluardo cristiano poco distante dal mare e

oggi inglobato nella zona nord della città. Alla fine del ‘800 i fedeli iniziarono la

costruzione di una cattedrale, a quei tempi la più grande chiesa del Giappone e

dell’Asia, in memoria delle persecuzioni cristiane. A poche centinaia di metri dalla

cattedrale deflagrò nel ’45 l’ordigno al plutonio che la rase al suolo; l’attuale edificio

venne ricostruito nel 1958, esattamente sulle rovine del precedente, e all’interno si

trovano due statue di santi che portano i segni della storia.

Per la sera sistemazione all’Hotel New Nagasaki, un confortevole 4*. Eventuale tempo

a disposizione per una camminata o relax in hotel. Cena libera e pernottamento.

15° giorno / Nagasaki – Arita – Fukuoka

Prima colazione e visita ai giardini Glover, un parco con villa in stile occidentale (la

prima del Giappone), costruita nel 1863 come residenza del ricco uomo d’affari

scozzese a cui deve il nome, che fece fortuna nel Kyushu a seguito della forzatura

degli Stati Uniti di far riaprire il paese ai commerci con l’occidente.

Al termine della visita partenza verso il nord dove l’attività vulcanica ha dato impulso

non solo alla chimica e all’ingegneria ma, indirettamente, anche all’arte. I fenomeni

geotermici hanno generato una grande varietà di argille che da secoli vengono

impiegate nella produzione della ceramica. L’abilità dei giapponesi, applicata alle

nozioni importate dai celebri vasai coreani, diede luogo a un movimento artistico a cui

seguì anche una forte crescita economica.

Quando nel XVII sec. le fornaci di Arita iniziarono a lavorare a pieno ritmo, assieme a

quelli dei vicini villaggi di Karatsu e Imari, le ko-Imari, cioè le “ceramiche di Imari”,

divennero una delle varietà di porcellane più famose del mondo, tra le prime smaltate a

colori e non più monocromatiche. Molti giapponesi e olandesi accumularono enormi

fortune poiché queste ceramiche si guadagnarono presto la fama presso tutte le corti

europee del tempo e non vi fu aristocratico che non ne possedette. Comunemente si

adopera il termine Imari ma in realtà la creazione di queste eleganti e raffinate

porcellane avviene nei forni di tutto il distretto (Arita-Karatsu-Imari).

Sosta lungo la strada ad Arita, per la visita del Museo della Ceramica del Kyushu, che

offre una esauriente panoramica delle ceramiche realizzate nell’isola da 400 anni in

qua. Tempo a disposizione per il pranzo libero.

Proseguimento per l’area metropolitana di Fukuoka-Hakata, con arrivo previsto a metà

pomeriggio. Tagliata in due dal fiume Naka, sulla riva occidentale l’antica Fukuoka e

il suo castello e sulla sponda orientale il vecchio quartiere dei mercanti di Hakata,

Fukuoka è il principale porto dell’isola.

Fu qui che tra il 1270 e il 1280 l’esercito mongolo di Kublai Khan tentò per ben due

volte l’offensiva per la conquista di Cipango, con il più numeroso esercito navale mai

schierato nella storia fino alla seconda guerra mondiale. Grazie alla vicinanza con la

Cina, qui a Fukuoka approdò anche il buddismo zen.

Sistemazione in hotel di categoria 4* (Hotel Nikko Fukuoka o ANA Crown Plaza

Fukuoka), in ottima posizione centrale. Resto del pomeriggio a disposizione per gli

ultimi acquisti o per la visita a piedi del tempio Shofokuji (circa 10-15 minuti a piedi

dall’hotel) fondato dal monaco Eisai nel 1195. Cena libera e pernottamento in hotel.

16° giorno / Fukuoka – Italia

Prima colazione e rilascio delle camere. Tempo a disposizione a seconda dell’orario

dei voli di rientro in Italia. Trasferimento con i mezzi pubblici al vicino aeroporto

cittadino in tempo per il check-in. Rientro in Italia con voli di linea con scalo

intermedio. Pasti liberi o a bordo. Arrivo in Italia in serata.

(N.B. Talvolta può accadere che i voli partano al mattino e si rientri in Italia la sera

stessa oppure che partano nel pomeriggio e si arrivi in Italia al mattino successivo,

con pernottamento a bordo).

Altre informazioni:

Trasporti – Si utilizzano differenti mezzi di trasporto: treni proiettile (alta velocità) e

treni espresso in 2^ classe, vetture private (macchine, minibus o bus a seconda del

numero di partecipanti), traghetti e altri efficientissimi mezzi di trasporto pubblico

come specificato nel programma. Guide locali di lingua inglese, accompagnatore

dall’Italia a partire da 10 partecipanti.

Pernottamenti – Sono previsti hotel di categoria 4* standard per tutti i pernottamenti,

fatta eccezione di due notti in ryokan (il tipico albergo giapponese con tatami e futon

su stuoie di bambù) a Miyajima e Yufuin e una notte in shukubo (il tipico alloggio dei

monaci, anch’esso con tatami e futon) presso un monastero del Monte Koya.

Pasti – Sono incluse tutte le prime colazioni. Previsti anche tre pranzi e tre cene, come

specificato sul programma.

Clima – Il clima del Giappone è simile a quello italiano perché l‘arcipelago è

compreso tra il 45° e il 30° parallelo. In autunno e primavera temperature diurne

medie di 18°-25° e notturne di 10°-15°. Nei mesi estivi (da metà giugno ai primi di

Settembre) l'aria calda e umida che giunge dall’oceano Pacifico determina temperature

elevate (25°-35°) e un forte tasso di umidità in tutto il paese. Alla fine dell'estate esiste

la possibilità di qualche pioggia, in particolare nelle aree costiere.

Abbigliamento – Leggero e confortevole per il giorno, capi più pesanti per la sera

dalla tarda primavera all’inizio dell’autunno. Indispensabili un k-way, delle scarpe

comode per le camminate e uno zainetto per le escursioni giornaliere.

Formalità burocratiche – Necessario il passaporto con validità di almeno 6 mesi.

Disposizioni sanitarie – Nessuna vaccinazione obbligatoria.

Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio di spiccato interesse

culturale e paesaggistico. Itinerario non impegnativo, che richiede un minimo spirito di

adattamento per i frequenti trasferimenti, anche con mezzi di trasporto pubblico, e per

alcune visite a piedi (formula però che allo stesso tempo consente di aver maggiore

contatto con la realtà del paese). Caratteristici i pernottamenti sia nei ryokan sia in

shukubo presso il monastero del Monte Koya.

QUOTAZIONE PER PERSONA con partenza da Milano: € 5.560 base 12-14 partecipanti, con accompagnatore dall’Italia

€ 5.950 base 10-11 partecipanti, con accompagnatore dall’Italia

Da aggiungere:

- supplemento singola € 980

- tasse aeree, fuel e security surcharge € 490

- copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto

- costo individuale di gestione pratica € 80

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otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”.

Date per le partenze di gruppo:

1) da sabato 9 a domenica 24 Giugno 2018

2) da sabato 1 a domenica 16 Settembre 2018

*** Partenze individuali su richiesta e possibili tutti i giorni ***

La quota comprende:

i voli internazionali di linea in classe economica, la guida locale di lingua inglese e

l’accompagnatore dall’Italia a partire da 10 partecipanti, mezzi di trasporto differenti

(treni, veicoli privati, traghetti e mezzi pubblici) come indicato sul programma, tutti i

pernottamenti in hotel di categoria 4* (in camere in stile occidentale) e due notti in

ryokan e una notte in shukubo (in camere in stile giapponese), trattamento di prima

colazione, tre pranzi e tre cene come specificato sul programma, tutte le escursioni, le

visite e gli ingressi ai Parchi Nazionali, ai musei, ai monumenti come previsto dal

programma, l’assicurazione come specificato, il dossier culturale / informativo sul

paese.

La quota non comprende:

tutti i pasti specificatamente non inclusi, acqua e bevande ai pasti e fuori dai pasti, le

eventuali tasse governative in uscita dal paese, le mance, gli extra e tutte le spese

personali, gli eventuali permessi fotografici e video nei vari siti e località, la polizza

per l’aumento dei massimali di rimborso per le spese mediche (facoltativa), tutto quanto

non espressamente specificato sul programma dettagliato.

La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive”

- Annullamento del viaggio prima della partenza

- Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24

- Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro)

- Bagaglio fino a € 750

- Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio

- Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente

Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e

da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla

tabella che segue:

Quota totale fino a: Costo a passeggero*

€ 1.000,00 € 45

€ 2.000,00 € 80

€ 3.000,00 € 115

€ 4.000,00 € 150

€ 5.000,00 € 185

€ 7.000,00 € 255

€ 10.000,00 € 360

NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione

pratica.

*comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia.

Copertura Integrativa

E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000

stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da

specificare espressamente all’operatore.

Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito

www.viaggilevi.com.

NOTE IMPORTANTI

La quotazione è calcolata con il valore del rapporto di cambio Yen / Euro =

0,0073 in vigore nel mese di Febbraio 2018. In caso di oscillazioni del cambio, di +/-

il 3% a 20 giorni dalla data di partenza, sarà effettuato un adeguamento valutario.

Le quote di partecipazione indicate per le partenze individuali si riferiscono ai

periodi di bassa stagione locale e aerea. La disponibilità di voli e servizi deve essere

sempre verificata, tenendo conto delle festività locali e sapendo che talvolta i prezzi

possono variare se le prenotazioni cadono nei weekend piuttosto che nei giorni feriali.

Per ragioni tecnico-organizzative – in fase di prenotazione o in corso di viaggio –

l’itinerario potrebbe essere effettuato in senso inverso o subire delle modifiche, anche

in funzione degli orari dei mezzi di trasporto pubblici che possono cambiare senza

preavviso e persino pochi giorni prima della partenza, pur cercando di mantenere

invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate.

Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità

limitata di posti. All’atto della prenotazione e solo in caso di indisponibilità

della tariffa utilizzata nella costruzione del prezzo verrà comunicato l’eventuale

supplemento.

Molte compagnie aeree prevedono ormai l’emissione immediata del biglietto. In

tal caso verrà riferita questa informazione contestualmente alla conferma del viaggio,

per poi procedere all’emissione. L'acconto includerà l'intero importo del biglietto, che

non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in oggetto derogheranno da quelle

pubblicate.

L'importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del

petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto

dell’emissione dei biglietti aerei.

Milano, 3 Febbraio 2018

Organizzazione tecnica:

I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)

Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595

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