gaetano di stefano il catasto. gaetano di stefano il catasto è un sistema informativo, disciplinato...
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Gaetano Di Stefano
IL CATASTO
Gaetano Di Stefano
IL CATASTO
è un sistema informativo, disciplinato da leggi e regolamenti, che si occupa di
Informazioni riguardanti
Informazioni riguardanti
terreni e fabbricatiterreni e fabbricati
� esso rappresenta quindi un inventario che ha per oggetto i beni immobili
Gaetano Di Stefano
• AL FINE DI PEREQUARE L’IMPOSTA FONDIARIA NEL 1886 SI DIEDE IL VIA ALLA FORMAZIONE DI UN CATASTO UNICO ED UNIFORME BASATO :
• SUL RILIEVO TOPOGRAFICO DEI SINGOLI APPEZZAMENTI DI TERRENO CHIAMATI
PARTICELLE
UN PO DI STORIA .....…UN PO DI STORIA .....…
Gaetano Di Stefano
IL CATASTO: CHE COS’E’ ?
il Catasto si divide in: NUOVO CATASTO
TERRENI (N.C.T.) CATASTO DEI
FABBRICATI (C.F.) (ex N.C.E.U.)
In ItaliaIn Italia
Gaetano Di Stefano
E’ NATO PRIMA IL CATASTO DEI TERRENIE’ NATO PRIMA IL CATASTO DEI TERRENI
Fu definito• GEOMETRICO• PARTICELLARE• NON PROBATORIO
basato sulla
• MISURA e la STIMA
Con lo scopo di• PEREQUARE
L’IMPOSTA FONDIARIA
Con lo scopo di• PEREQUARE
L’IMPOSTA FONDIARIA
Gaetano Di Stefano
INFATTI:
IL CATASTO TERRENI E’ NATO NEL 1886 (L. 01/03/1886 N° 3682) ed è entrato in funzione nel 1941
IL CATASTO FABBRICATI E’ NATO NEL 1939 (L. 11.08.1939 N. 1249) ed è entrato in funzione nel 1962
Gaetano Di Stefano
IN REALTA’:
SUL 5% DEL TERRITORIO ITALIANO VIGE UN CATASTO COSIDDETTO PROBATORIO
CATASTO TAVOLARE(ex austriaco)
• TRENTINO ALTO ADIGE
• TRIESTE, GORIZIA• altri comuni minori
delle prov. di Brescia, Vicenza, Udine, Belluno
CATASTO TAVOLARE(ex austriaco)
• TRENTINO ALTO ADIGE
• TRIESTE, GORIZIA• altri comuni minori
delle prov. di Brescia, Vicenza, Udine, Belluno
Gaetano Di Stefano
•IL CATASTO TERRENI COSTITUISCE LA BASE TECNICA RAPPRESENTATIVA DELLA GEOMETRIA PLANIMETRICA DEI BENI IMMOBILI (OGGETTI) CENSITI
•IL CATASTO TERRENI COSTITUISCE LA BASE TECNICA RAPPRESENTATIVA DELLA GEOMETRIA PLANIMETRICA DEI BENI IMMOBILI (OGGETTI) CENSITI
•IL CATASTO FABBRICATI SI SVILUPPA DAL CATASTO TERRENI PER IDENTIFICARE ALTRI OGGETTI CHE A VOLTE SI AGGIUNGONO A QUELLI RAPPRESENTATI NEL CATASTO TERRENI
•IL CATASTO FABBRICATI SI SVILUPPA DAL CATASTO TERRENI PER IDENTIFICARE ALTRI OGGETTI CHE A VOLTE SI AGGIUNGONO A QUELLI RAPPRESENTATI NEL CATASTO TERRENI
Gaetano Di Stefano
IL NUOVO CATASTO TERRENI:
SI OCCUPA DI BENI IMMOBILI
COSTITUITI DA: TERRENI (nudi, coltivati ed
incolti, edificati ed edificabili)
FABBRICATI RURALI
SI OCCUPA DI BENI IMMOBILI
COSTITUITI DA: TERRENI (nudi, coltivati ed
incolti, edificati ed edificabili)
FABBRICATI RURALI
Gaetano Di Stefano
IL CATASTO FABBRICATI
SI OCCUPA DI BENI IMMOBILI AVENTI
NATURA URBANA (ed anche extra-urbana) abitazioni, autorimesse, uffici,
negozi, ecc. caserme, pinacoteche,
ospedali, ecc. cinema, alberghi, banche, ecc. industrie, capannoni, mercati,
ecc. centri commerciali, depositi,
ecc.
SI OCCUPA DI BENI IMMOBILI AVENTI
NATURA URBANA (ed anche extra-urbana) abitazioni, autorimesse, uffici,
negozi, ecc. caserme, pinacoteche,
ospedali, ecc. cinema, alberghi, banche, ecc. industrie, capannoni, mercati,
ecc. centri commerciali, depositi,
ecc.
Gaetano Di Stefano
L’OGGETTO IMMOBILIARE DI BASE NEL CATASTO TERRENI:
la particella
10132 30
PARTICELLA TERRENO NUDO
PARTICELLA FABBRICATO
Gaetano Di Stefano
LA PARTICELLA...
• E’ UNA PORZIONE CONTINUA DI TERRENO O FABBRICATO:
• SITUATA NEL MEDESIMO COMUNE
• APPARTENENTE ALLO STESSO POSSESSORE
• AVENTE LA STESSA QUALITA’ E CLASSE O LA STESSA DESTINAZIONE
Gaetano Di Stefano
La particella .......
è identificata con:
• nome del comune H1AA
• numero del foglio di mappa 125
• numero della particella 101
• numero del subalterno (1) 12
è identificata con:
• nome del comune H1AA
• numero del foglio di mappa 125
• numero della particella 101
• numero del subalterno (1) 12
(1) eventuale
Gaetano Di Stefano
L’unità immobiliare urbana è l’oggetto base del catasto fabbricati
Essa è una porzione di fabbricato:
- appartamento
- negozio
- autorimessa
- ecc.
Essa è una porzione di fabbricato:
- appartamento
- negozio
- autorimessa
- ecc.
Gaetano Di Stefano
Oppure......
un’ intero fabbricato:
- villino o villa
- scuola
- albergo
- ecc.
un’ intero fabbricato:
- villino o villa
- scuola
- albergo
- ecc.
Gaetano Di Stefano
oppure......
un’ insieme di fabbricati:
- industria
- policlinico
- ecc.
un’ insieme di fabbricati:
- industria
- policlinico
- ecc.
Gaetano Di Stefano
L’unità immobiliare urbana.......
è un cespite indipendente, quindi ha:
- autonomia di reddito
- autonomia funzionale
è un cespite indipendente, quindi ha:
- autonomia di reddito
- autonomia funzionale
Gaetano Di Stefano
L’unità immobiliare urbana .........
è identificata con:
• nome del comune H1AA
• numero del foglio di mappa 125
• numero della particella 100
• numero del subalterno 12
è identificata con:
• nome del comune H1AA
• numero del foglio di mappa 125
• numero della particella 100
• numero del subalterno 12
Gaetano Di Stefano
IL CATASTO ITALIANOE’ UN SISTEMA INFORMATIVO GEOGRAFICO
• LE INFORMAZIONI SONO COLLEGATE AD OGGETTI IMMOBILIARI IDENTIFICATI SUL TERRITORIO
Gaetano Di Stefano
QUALI INFORMAZIONI ?
NOMI DEI TITOLARI DI DIRITTI REALI DATI DI IDENTIFICAZIONE
TERRITORIALE DEGLI IMMOBILI DATI DI CONSISTENZA IMMOBILIARE DESTINAZIONE E TIPOLOGIA
IMMOBILIARE REDDITI E/O VALORI IMPONIBILI
NOMI DEI TITOLARI DI DIRITTI REALI DATI DI IDENTIFICAZIONE
TERRITORIALE DEGLI IMMOBILI DATI DI CONSISTENZA IMMOBILIARE DESTINAZIONE E TIPOLOGIA
IMMOBILIARE REDDITI E/O VALORI IMPONIBILI
Gaetano Di Stefano
� I soggetti titolari di diritti reali sui beni immobili censiti in catasto possono essere:» persone fisiche e persone giuridiche» Stato, enti locali ed altri enti pubblici
� Ogni titolare di diritti reali prende il nome di INTESTATO o POSSESSORE
� Uno o più intestati, titolari degli stessi diritti pro-indiviso su uno o più immobili costituiscono una DITTA CATASTALE
� I soggetti titolari di diritti reali sui beni immobili censiti in catasto possono essere:» persone fisiche e persone giuridiche» Stato, enti locali ed altri enti pubblici
� Ogni titolare di diritti reali prende il nome di INTESTATO o POSSESSORE
� Uno o più intestati, titolari degli stessi diritti pro-indiviso su uno o più immobili costituiscono una DITTA CATASTALE
I NOMI
Gaetano Di Stefano
� I diritti reali di interesse catastale sono:» la proprietà, la comunione ed il condominio» il possesso» l’usufrutto e l’uso» il diritto di superficie» l’enfiteusi» oneri reali (censi, livelli, colonie perpetue, ecc.)
� I diritti reali di interesse catastale sono:» la proprietà, la comunione ed il condominio» il possesso» l’usufrutto e l’uso» il diritto di superficie» l’enfiteusi» oneri reali (censi, livelli, colonie perpetue, ecc.)
I DIRITTI REALI
Gaetano Di Stefano
� Ogni oggetto censito è identificato conoscendo :» IL NOME DEL COMUNE» IL NUMERO DEL FOGLIO DI MAPPA IN CUI
ESSO E’ RAPPRESENTATO» IL NUMERO CHE LO IDENTIFICA NEL
FOGLIO DI MAPPA» L’EVENTUALE SUBALTERNO
� Ogni oggetto censito è identificato conoscendo :» IL NOME DEL COMUNE» IL NUMERO DEL FOGLIO DI MAPPA IN CUI
ESSO E’ RAPPRESENTATO» IL NUMERO CHE LO IDENTIFICA NEL
FOGLIO DI MAPPA» L’EVENTUALE SUBALTERNO
L’IDENTIFICAZIONE CATASTALE
Gaetano Di Stefano
� Vi sono le seguenti eccezioni:» le strade e le acque pubbliche non hanno
numero di particella» i monumenti, le chiese, i cimiteri, le
fortificazioni, le fontane ed altri luoghi pubblici sono contraddistinti da una lettera maiuscola
� Per le sole unità immobiliari urbane sono disponibili anche i dati toponomastici (via, n. civ. piano)
� Vi sono le seguenti eccezioni:» le strade e le acque pubbliche non hanno
numero di particella» i monumenti, le chiese, i cimiteri, le
fortificazioni, le fontane ed altri luoghi pubblici sono contraddistinti da una lettera maiuscola
� Per le sole unità immobiliari urbane sono disponibili anche i dati toponomastici (via, n. civ. piano)
L’IDENTIFICAZIONE CATASTALE
Gaetano Di Stefano
� PER LE PARTICELLE» superficie espressa in ettari, are e centiare (ha.a.ca)
� PER LE UNITA’ IMMOBILIARI URBANE» numero di vani per abitazioni e studi professionali» mc per immobili di uso collettivo» mq per immobili di uso commerciale
� PER LE PARTICELLE» superficie espressa in ettari, are e centiare (ha.a.ca)
� PER LE UNITA’ IMMOBILIARI URBANE» numero di vani per abitazioni e studi professionali» mc per immobili di uso collettivo» mq per immobili di uso commerciale
LA CONSISTENZA CATASTALE
Gaetano Di Stefano
� PER LE PARTICELLE» qualità di coltura (seminativo, orto, frutteto, ecc.)» destinazione (fabbricato rurale, fabbricato
promiscuo, ente urbano, reliquato, ecc.)» classe di produttività
� PER LE UNITA’ IMMOBILIARI URBANE» categoria (abitazione, autorimessa, negozio,
laboratorio, deposito, caserma, scuola, ufficio pubblico, albergo, cinema, ecc. )
» classe di redditività
� PER LE PARTICELLE» qualità di coltura (seminativo, orto, frutteto, ecc.)» destinazione (fabbricato rurale, fabbricato
promiscuo, ente urbano, reliquato, ecc.)» classe di produttività
� PER LE UNITA’ IMMOBILIARI URBANE» categoria (abitazione, autorimessa, negozio,
laboratorio, deposito, caserma, scuola, ufficio pubblico, albergo, cinema, ecc. )
» classe di redditività
DESTINAZIONE E TIPOLOGIA
Gaetano Di Stefano
� PER LE PARTICELLE» reddito dominicale (Rd), reddito agrario (Ra)
� PER LE UNITA’ IMMOBILIARI URBANE» rendita catastale (Rc)
� I valori catastali si ricavano dai redditi con i seguenti moltiplicatori:» terreni: Vc = Rd x mt (mt =75)» u.i.u. : Vc = Rc x mf (mf = 34, 50, 100)
� PER LE PARTICELLE» reddito dominicale (Rd), reddito agrario (Ra)
� PER LE UNITA’ IMMOBILIARI URBANE» rendita catastale (Rc)
� I valori catastali si ricavano dai redditi con i seguenti moltiplicatori:» terreni: Vc = Rd x mt (mt =75)» u.i.u. : Vc = Rc x mf (mf = 34, 50, 100)
I REDDITI IMPONIBILI
Gaetano Di Stefano
Caratteri Caratteri dell’attuale dell’attuale
sistema sistema estimale del estimale del
catasto catasto fabbricatifabbricati
Caratteri Caratteri dell’attuale dell’attuale
sistema sistema estimale del estimale del
catasto catasto fabbricatifabbricati
Occupiamoci adesso deiOccupiamoci adesso dei
Gaetano Di Stefano
Che cos’è il sistema estimale del catasto fabbricati?
• Il sistema estimale del Catasto fabbricati consiste in strumenti e procedure finalizzate alla determinazione della rendita catastale (R.C.) delle unità immobiliari urbane (u.i.u.).
• Il sistema estimale del Catasto fabbricati consiste in strumenti e procedure finalizzate alla determinazione della rendita catastale (R.C.) delle unità immobiliari urbane (u.i.u.).
Gaetano Di Stefano
Le norme principali a cui riferirsi
Regolamento:DPR n. 1142 del 1949Regolamento:DPR n. 1142 del 1949
Istruzioni:II e IV del 1942Istruzioni:II e IV del 1942
Gaetano Di Stefano
fa ricorso ad un importante principio della scienza estimativa:
� il principio dell’ordinarietà
Il sistema estimale del catasto fabbricati
Gaetano Di Stefano
Secondo il principio dell’ordinarietà
la stima è oggettiva (cioè generalmente valida) solo se i dati sono stati desunti tenendo conto di comportamenti personali (imprenditori) e situazioni obiettive (immobili) più ricorrenti e quindi ordinarie.
la stima è oggettiva (cioè generalmente valida) solo se i dati sono stati desunti tenendo conto di comportamenti personali (imprenditori) e situazioni obiettive (immobili) più ricorrenti e quindi ordinarie.
Gaetano Di Stefano
Il principio dell’ordinarietà
i possibili prezzi di un bene si dispongono secondo una distribuzione di Gauss (Po = prezzo di maggior frequenza)
Po
Gaetano Di Stefano
Il prezzo più probabile Po è quello che deriva da comportamenti di imprenditori e caratteristiche fisiche del bene più diffuse e perciò ordinarie.
Il prezzo più probabile Po è quello che deriva da comportamenti di imprenditori e caratteristiche fisiche del bene più diffuse e perciò ordinarie.
Il prezzo più probabile “Po”
Gaetano Di Stefano
Il sistema estimale del catasto fabbricati
fa ricorso al principio dell’ordinarietà quando bisogna
determinare la rendita
catastale(reddito medio ordinario)
individuare la categoria
(destinazione ordinaria)
Gaetano Di Stefano
Quindi:
non sono da considerare le situazioni estreme!
Gaetano Di Stefano
cioè.......
I fabbricati migliori e peggiori
Le redditività maggiori e peggiori
Gaetano Di Stefano
Ma allora.......
che cos’è larendita catastale?
Gaetano Di Stefano
La rendita catastale.........
rappresenta il reddito medio ordinario annuo ritraibile da un’u.i.u. al netto delle spese ed al lordo delle imposte
Gaetano Di Stefano
Ma ....dove si prende?
La rendita catastale si rileva dagli atti catastali
Gaetano Di Stefano
E....... se non c’è?
Bisogna calcolarla
Gaetano Di Stefano
In teoria, la rendita catastale di una u.i. si calcola detraendo...
dal canone lordo di affitto annuo le spese di pertinenza della proprietà, oppure.....
Gaetano Di Stefano
e in mancanza di un mercato locativo,
applicando al valore di mercato delle u.i.u. il piu’ opportuno saggio di fruttuosita’
Gaetano Di Stefano
Le spese e le perdite che il catasto considera sono quelle per:� l’ammortamento del capitale� la manutenzione� l’assicurazione� l’amministrazione� i servizi comuni� gli sfitti e le inesigibilita’
Le spese e le perdite che il catasto considera sono quelle per:� l’ammortamento del capitale� la manutenzione� l’assicurazione� l’amministrazione� i servizi comuni� gli sfitti e le inesigibilita’
Le spese da detrarre
Gaetano Di Stefano
Le spese da detrarre
Provo a dare qualche indicazione pratica sulla base dell’esperienza
Gaetano Di Stefano
La quota di reintegrazione “q” si calcola con la nota formula della matematica finanziaria: q = C x r /( qn - 1) dove “C “ è il costo di costruzione a nuovo, “r “ è il
saggio finanziario netto ed “n” è la durata economica media della costruzione.
La quota di reintegrazione “q” si calcola con la nota formula della matematica finanziaria: q = C x r /( qn - 1) dove “C “ è il costo di costruzione a nuovo, “r “ è il
saggio finanziario netto ed “n” è la durata economica media della costruzione.
Le spese per reintegrare il capitale
Gaetano Di Stefano
Facciamo un esempio
Ipotizziamo di avere un fabbricato di civile abitazione, per il quale si può assumere la vita n = 50 anni il saggio attivo netto r = 2,00%
Allora r / (qn - 1) = 0,012
Cioè
q = 1,2% del costo di ricostruzione
Ipotizziamo di avere un fabbricato di civile abitazione, per il quale si può assumere la vita n = 50 anni il saggio attivo netto r = 2,00%
Allora r / (qn - 1) = 0,012
Cioè
q = 1,2% del costo di ricostruzione
Gaetano Di Stefano
Le spese annue di manutenzione, espresse in percentuale sul costo di costruzione di un fabbricato di media età, risultano oscillare intorno
all' 1,50 % Ovviamente, tali spese sono nulle per fabbricati nuovi e
via via crescenti all'aumentare dell'età del fabbricato.
Le spese annue di manutenzione, espresse in percentuale sul costo di costruzione di un fabbricato di media età, risultano oscillare intorno
all' 1,50 % Ovviamente, tali spese sono nulle per fabbricati nuovi e
via via crescenti all'aumentare dell'età del fabbricato.
Le spese per manutenzione straordinaria
Gaetano Di Stefano
La spesa di amministrazione è rilevabile dal tariffario dell'A.N.A.I. (Associazione Nazionale Amministratori Immobiliari) che fissa i compensi degli amministratori.
Tale spesa, nel medio periodo e per prestazioni sia ordinarie che straordinarie, può assumersi pari allo
0,10 % del valore dell'u.i.
La spesa di amministrazione è rilevabile dal tariffario dell'A.N.A.I. (Associazione Nazionale Amministratori Immobiliari) che fissa i compensi degli amministratori.
Tale spesa, nel medio periodo e per prestazioni sia ordinarie che straordinarie, può assumersi pari allo
0,10 % del valore dell'u.i.
Le spese per l’amministrazione
Gaetano Di Stefano
La quota annua relativa alle spese per assicurazione "globale fabbricati", riferita al solo costo di costruzione a nuovo, è fissabile di norma pari allo
0,10 %
La quota annua relativa alle spese per assicurazione "globale fabbricati", riferita al solo costo di costruzione a nuovo, è fissabile di norma pari allo
0,10 %
Le spese per l’assicurazione
Gaetano Di Stefano
Le spese per i servizi (generalmente quelli di portierato) non vengono considerate in quanto rimborsate dai conduttori tra le spese condominiali
Le spese per sfitti ed inesigibilità possono valutarsi nel lungo periodo pari al 1,5% del reddito annuo
Le spese per i servizi (generalmente quelli di portierato) non vengono considerate in quanto rimborsate dai conduttori tra le spese condominiali
Le spese per sfitti ed inesigibilità possono valutarsi nel lungo periodo pari al 1,5% del reddito annuo
Le spese per sevizi e per sfitti ed inesigibilità
Gaetano Di Stefano
Calcoliamo l’incidenza complessiva delle predette spese sul reddito medio annuo lordo
Ipotizziamo che, in una certa situazione di mercato, il costo di costruzione sia pari al 70 % del valore di mercato dell’intero immobile e che il saggio lordo di redditività possa essere fissato pari al 5 %.
Quindi, abbiamo le seguenti incidenze sul reddito: - manutenzione (1,50% x 0,70) / 0,05 = 21,00 % - reintegrazione (1,20% x 0,70) / 0,05 = 16,80 % - amministr. 0,10% / 0,05 = 2,00 %
-sfitti e inesigibilità 1,50 % -assicurazione (0,10% x 0,70) / 0,05 = 1,40 %
Totale 42,70 %
Ipotizziamo che, in una certa situazione di mercato, il costo di costruzione sia pari al 70 % del valore di mercato dell’intero immobile e che il saggio lordo di redditività possa essere fissato pari al 5 %.
Quindi, abbiamo le seguenti incidenze sul reddito: - manutenzione (1,50% x 0,70) / 0,05 = 21,00 % - reintegrazione (1,20% x 0,70) / 0,05 = 16,80 % - amministr. 0,10% / 0,05 = 2,00 %
-sfitti e inesigibilità 1,50 % -assicurazione (0,10% x 0,70) / 0,05 = 1,40 %
Totale 42,70 %
Gaetano Di Stefano
Un esempio di calcolo della rendita catastale
La rendita catastale di un’unità abitativa di 90 mq (5,5 vani), con un reddito lordo medio annuo di £ 7,2 milioni è pari a: RC = £ 7,2 mil. x (1 - 0,430) = £ 4,1 mil.
Unitariamente si ha (tariffa): per mq £ 45.000 per vano £ 760.000
La rendita catastale di un’unità abitativa di 90 mq (5,5 vani), con un reddito lordo medio annuo di £ 7,2 milioni è pari a: RC = £ 7,2 mil. x (1 - 0,430) = £ 4,1 mil.
Unitariamente si ha (tariffa): per mq £ 45.000 per vano £ 760.000
Gaetano Di Stefano
In realtà questo calcolo si fa solo per le u.i. di categoria non ordinaria
Per le unità di categoria ordinaria la rendita si ottiene moltiplicando la tariffa tariffa per la consistenzaconsistenza. Come vedremo fra poco.
Gaetano Di Stefano
sono previste due modalità diverse: automatica: per le u.i.u. ordinarie (gruppi A, B, C), la
R.C. si ottiene moltiplicando la tariffa corrispondente alle pertinenti categorie e classi per la consistenza catastale dell’ u.i.u
con stima diretta: per le u.i.u. speciali e particolari (gruppi D, E), la R.C. si ottiene attraverso una valutazione diretta dell’u.i.u.
sono previste due modalità diverse: automatica: per le u.i.u. ordinarie (gruppi A, B, C), la
R.C. si ottiene moltiplicando la tariffa corrispondente alle pertinenti categorie e classi per la consistenza catastale dell’ u.i.u
con stima diretta: per le u.i.u. speciali e particolari (gruppi D, E), la R.C. si ottiene attraverso una valutazione diretta dell’u.i.u.
Infatti, per il calcolo della rendita catastale
Gaetano Di Stefano
A questo punto parliamo di categorie
Gaetano Di Stefano
1) CATEGORIE DI U.I.U. ORDINARIE Gruppi A - B - C
2) CATEGORIE DI U.I.U. SPECIALI e
PARTICOLARI Gruppo D (speciali) Gruppo E (particolari)
1) CATEGORIE DI U.I.U. ORDINARIE Gruppi A - B - C
2) CATEGORIE DI U.I.U. SPECIALI e
PARTICOLARI Gruppo D (speciali) Gruppo E (particolari)
I gruppi di categorie (qualificazione):
Gaetano Di Stefano
A/1 - Abitazioni di tipo signorile A/2 - Abitazioni di tipo civile A/3 - Abitazioni di tipo economico A/4 - Abitazioni di tipo popolare A/5 - Abitazioni di tipo ultrapopolare A/6 - Abitazioni di tipo rurale A/7 - Abitazioni in villini A/8 - Abitazioni in ville A/9 - Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici A/10 - Uffici e studi privati A/11 - Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi
A/1 - Abitazioni di tipo signorile A/2 - Abitazioni di tipo civile A/3 - Abitazioni di tipo economico A/4 - Abitazioni di tipo popolare A/5 - Abitazioni di tipo ultrapopolare A/6 - Abitazioni di tipo rurale A/7 - Abitazioni in villini A/8 - Abitazioni in ville A/9 - Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici A/10 - Uffici e studi privati A/11 - Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi
Le categorie del GRUPPO A
Gaetano Di Stefano
B/1 - Collegi e convitti, educandati; ricoveri; orfanotrofi; ospizi; conventi; seminari; caserme
B/2 - Case di cura e ospedali B/3 - Prigioni e riformatori B/4 - Uffici pubblici B/5 - Scuole, laboratori scientifici B/6 - Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che
non hanno sede in edifici della Categoria A/9 B/7 - Cappelle ed oratori non destinati all'esercizio pubblico dei
culti B/8 - Magazzini sotterranei per deposito di derrate
B/1 - Collegi e convitti, educandati; ricoveri; orfanotrofi; ospizi; conventi; seminari; caserme
B/2 - Case di cura e ospedali B/3 - Prigioni e riformatori B/4 - Uffici pubblici B/5 - Scuole, laboratori scientifici B/6 - Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie, accademie che
non hanno sede in edifici della Categoria A/9 B/7 - Cappelle ed oratori non destinati all'esercizio pubblico dei
culti B/8 - Magazzini sotterranei per deposito di derrate
Le categorie del GRUPPO B
Gaetano Di Stefano
C/1 - Negozi e botteghe C/2 - Magazzini e locali di deposito C/3 - Laboratori per arti e mestieri C/4 - Fabbricati e locali per esercizi sportivi C/5 - Stabilimenti balneari e di acque curative C/6 - Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse C/7 - Tettoie chiuse od aperte
C/1 - Negozi e botteghe C/2 - Magazzini e locali di deposito C/3 - Laboratori per arti e mestieri C/4 - Fabbricati e locali per esercizi sportivi C/5 - Stabilimenti balneari e di acque curative C/6 - Stalle, scuderie, rimesse, autorimesse C/7 - Tettoie chiuse od aperte
Le categorie del GRUPPO C
Gaetano Di Stefano
D/1 - Opifici D/2 - Alberghi e pensioni D/3 - Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili D/4 - Case di cura ed ospedali D/5 - Istituti di credito, cambio ed assicurazione D/6 - Fabbricati e locali per servizi sportivi D/7 - Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di una
attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni
D/8 - Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un'attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni
D/9 - Edifici galleggianti o sospesi assicurati ai punti fissi del suolo; ponti privati soggetti a pedaggio
D/1 - Opifici D/2 - Alberghi e pensioni D/3 - Teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili D/4 - Case di cura ed ospedali D/5 - Istituti di credito, cambio ed assicurazione D/6 - Fabbricati e locali per servizi sportivi D/7 - Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di una
attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni
D/8 - Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un'attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni
D/9 - Edifici galleggianti o sospesi assicurati ai punti fissi del suolo; ponti privati soggetti a pedaggio
Le categorie del GRUPPO D
Gaetano Di Stefano
E/1 - Stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aerei; E/2 - Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio E/3 - Costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche; E/4 - Recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche E/5 - Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze; E/6 - Fari, semafori, torri per rendere d'uso pubblico l'orologio
comunale; E/7 - Fabbricati destinati all'esercizio pubblico dei culti; E/8 - Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i
sepolcri e le tombe di famiglia; E/9 - Edifici a destinazione particolare non compresi nelle
categorie precedenti del gruppo E.
E/1 - Stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed aerei; E/2 - Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio E/3 - Costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche; E/4 - Recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche E/5 - Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze; E/6 - Fari, semafori, torri per rendere d'uso pubblico l'orologio
comunale; E/7 - Fabbricati destinati all'esercizio pubblico dei culti; E/8 - Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i
sepolcri e le tombe di famiglia; E/9 - Edifici a destinazione particolare non compresi nelle
categorie precedenti del gruppo E.
Le categorie del GRUPPO E
Gaetano Di Stefano
I quadri di categoria
Si precisa che: l’insieme delle categorie rappresenta il quadro generale per ogni comune o meglio per ogni zona censuaria il
catasto ha definito uno specifico quadro di categorie eliminando quelle non presenti sul territorio della singola zona censuaria stessa
Si precisa che: l’insieme delle categorie rappresenta il quadro generale per ogni comune o meglio per ogni zona censuaria il
catasto ha definito uno specifico quadro di categorie eliminando quelle non presenti sul territorio della singola zona censuaria stessa
Gaetano Di Stefano
Uno degli strumenti più importanti previsto dal sistema estimale del catasto è il prospetto delle tariffe
Questo prospetto si ricava accertando le classi di redditività (classificazione) di ogni categoria ordinaria presente nella singola zona censuaria (Z.C.)
Uno degli strumenti più importanti previsto dal sistema estimale del catasto è il prospetto delle tariffe
Questo prospetto si ricava accertando le classi di redditività (classificazione) di ogni categoria ordinaria presente nella singola zona censuaria (Z.C.)
IL PROSPETTO DELLE TARIFFE
Gaetano Di Stefano
Secondo le attuali norme regolamentari: per ogni categoria si individuano i diversi gradi di reddito
(con uno scostamento medio del 15% circa) per ogni grado di reddito (classe) si individua almeno
un’unità tipo e cioè l’unità che meglio rappresenta le caratteristiche della classe stessa
per ogni unità tipo si calcola direttamente la R.C. secondo il procedimento prima esposto
Secondo le attuali norme regolamentari: per ogni categoria si individuano i diversi gradi di reddito
(con uno scostamento medio del 15% circa) per ogni grado di reddito (classe) si individua almeno
un’unità tipo e cioè l’unità che meglio rappresenta le caratteristiche della classe stessa
per ogni unità tipo si calcola direttamente la R.C. secondo il procedimento prima esposto
IL PROSPETTO DELLE TARIFFE
Gaetano Di Stefano
Inoltre: la R.C. così determinata si rapporta alla consistenza
catastale C dell’unità tipo e si ottiene quindi la TARIFFA Quindi:
RC = T X C
Inoltre: la R.C. così determinata si rapporta alla consistenza
catastale C dell’unità tipo e si ottiene quindi la TARIFFA Quindi:
RC = T X C
IL PROSPETTO DELLE TARIFFE
Gaetano Di Stefano
Un estratto del prospetto delle tariffe diun comune della prov. di Bologna (ZC: U)
CAT. CLASSE TARIFFA
A/2 1 335000
A/2 2 390000
A/2 3 455000
A/2 4 530000
A/3 1 250000
A/3 2 295000
A/3 3 345000
A/3 4 405000
A/4 1 125000
CAT. CLASSE TARIFFA
A/2 1 335000
A/2 2 390000
A/2 3 455000
A/2 4 530000
A/3 1 250000
A/3 2 295000
A/3 3 345000
A/3 4 405000
A/4 1 125000
CAT. CLASSE TARIFFA
A/4 2 150000 A/4 3 180000
A/4 4 210000
A/5 1 90000
A/5 2 105000
A/5 3 125000
A/5 4 150000
A/6 1 56000
A/6 2 66000
CAT. CLASSE TARIFFA
A/4 2 150000 A/4 3 180000
A/4 4 210000
A/5 1 90000
A/5 2 105000
A/5 3 125000
A/5 4 150000
A/6 1 56000
A/6 2 66000
Gaetano Di Stefano
Per individuare la tariffa di merito di una certa u.i.u. bisogna: conoscere la zona censuaria di appartenenza assegnare all’u.i.u. la categoria e la classe per confronto
con le unita’ tipo (classamento) rilevare la tariffa dagli appositi prospetti (pubblicati sulla
G.U.)
Per individuare la tariffa di merito di una certa u.i.u. bisogna: conoscere la zona censuaria di appartenenza assegnare all’u.i.u. la categoria e la classe per confronto
con le unita’ tipo (classamento) rilevare la tariffa dagli appositi prospetti (pubblicati sulla
G.U.)
Più concretamente
Gaetano Di Stefano
LE ZONE CENSUARIE
Le zone censuarie vanno revisionate secondo la nuova definizione di cui alla legge 427 del 1989, che ha esteso la zona censuaria anche al territorio di più comuni e ne ha limitato i caratteri a quelli socio-economi ed ambientali.
Le zone censuarie vanno revisionate secondo la nuova definizione di cui alla legge 427 del 1989, che ha esteso la zona censuaria anche al territorio di più comuni e ne ha limitato i caratteri a quelli socio-economi ed ambientali.
in base alla definizione del vecchio regolamento (DPR 1142/49), essa rappresenta una porzione o un intero territorio comunale caratterizzato da omogenei caratteri socio-economici, ambientali e livello di redditività immobiliare
Gaetano Di Stefano
Il territorio della maggior parte dei comuni costituisce oggi unica zona censuaria, solo nei comuni più grandi e in quelli particolarmente complessi a livello urbano ritroviamo più zone censuarie
Il territorio della maggior parte dei comuni costituisce oggi unica zona censuaria, solo nei comuni più grandi e in quelli particolarmente complessi a livello urbano ritroviamo più zone censuarie
ZC 1
ZC 2
ZC 3
ZC i
Gaetano Di Stefano
Per una determinata categoria ordinaria l’andamento del livello di redditività (classi) nell’ambito delle diverse zone censuarie si può presentare come segue
ZC 2ZC 3
max
1
max
2
max
3ZC 1
min
1
min
2
min
3
tari
ffe
classi7° 6° 5° 4° 3° 2° 1°8° 7° 6° 5° 4° 3° 2° 1°
Gaetano Di Stefano
Nell’ambito di una stessa zona censuaria, le classi di reddito si presentano generalmente così
Quindi: classe minima = posizione periferica classe massima = posizione di pregio
classe minclasse min
classe maxclasse max
Gaetano Di Stefano
Ma con gli attuali criteri come si scelgono la categoria e la classe
Gaetano Di Stefano
Si tenga presente che: la categoria viene assegnata principalmente in funzione
della destinazione d’uso ordinaria dell’u.i.u. per le abitazioni la scelta della categoria tiene conto anche
delle caratteristiche intrinseche (tipologia)
Si tenga presente che: la categoria viene assegnata principalmente in funzione
della destinazione d’uso ordinaria dell’u.i.u. per le abitazioni la scelta della categoria tiene conto anche
delle caratteristiche intrinseche (tipologia)
LA SCELTA DELLA CATEGORIA
Gaetano Di Stefano
La classe rappresenta il pregio ubicazionale dell’u.i.u. in quanto per ogni categoria la redditività immobiliare è funzione principalmente della qualità urbana ed ambientale dell’area dove l’immobile è ubicato (centralità, servizi, infrastrutture ........)
La classe rappresenta il pregio ubicazionale dell’u.i.u. in quanto per ogni categoria la redditività immobiliare è funzione principalmente della qualità urbana ed ambientale dell’area dove l’immobile è ubicato (centralità, servizi, infrastrutture ........)
LA SCELTA DELLA CLASSE
Gaetano Di Stefano
Un’u.i.u. di una certa categoria: meritera’ la classe massima se ubicata nella migliore
posizione meritera’ la classe minima se ubicata nella peggiore
posizione
Un’u.i.u. di una certa categoria: meritera’ la classe massima se ubicata nella migliore
posizione meritera’ la classe minima se ubicata nella peggiore
posizione
� N.B. La classificazione è riferita sempre alla zona censuaria
� N.B. La classificazione è riferita sempre alla zona censuaria
LA SCELTA DELLA CLASSE
Gaetano Di Stefano
La scelta della classe va fatta tenendo conto non solo dell’ubicazione dell’u.i nell’ambito urbano ma anche: della sua posizione nel fabbricato dei caratteri intrinseci non considerati dalla categoria di
appartenenza
La scelta della classe va fatta tenendo conto non solo dell’ubicazione dell’u.i nell’ambito urbano ma anche: della sua posizione nel fabbricato dei caratteri intrinseci non considerati dalla categoria di
appartenenza
LA SCELTA DELLA CLASSE
Gaetano Di Stefano
A parita’ di categoria necessita a volte differenziare, nell’ambito dello stesso fabbricato, la classe per tenere conto delle differenti caratteristiche delle unità immobiliari presenti
A parita’ di categoria necessita a volte differenziare, nell’ambito dello stesso fabbricato, la classe per tenere conto delle differenti caratteristiche delle unità immobiliari presenti
LA SCELTA DELLA CLASSE
Gaetano Di Stefano
e .... la consistenza come si calcola?
Gaetano Di Stefano
La consistenza catastale delle u.i.u. dei gruppi A - B - C si misura:� in vani utili ragguagliati per il gruppo A (sommando al
numero dei vani principali, un terzo del numero degli accessori diretti ed un quarto degli accessori indiretti e tenendo conto con un aumento o una diminuzione fino al 10% di particolari comodi o difetti)
La consistenza catastale delle u.i.u. dei gruppi A - B - C si misura:� in vani utili ragguagliati per il gruppo A (sommando al
numero dei vani principali, un terzo del numero degli accessori diretti ed un quarto degli accessori indiretti e tenendo conto con un aumento o una diminuzione fino al 10% di particolari comodi o difetti)
LA CONSISTENZA CATASTALE
Gaetano Di Stefano
� in mc vuoto per pieno per il gruppo B, tenendo conto di comodi o svantaggi aumentando o diminuendo fino a +/- 10% il volume stesso
� in mq utili per il gruppo C (ragguagliando per i negozi la superficie netta dei locali retrobottega) e tenendo conto con un aumento o una detrazione fino a +/- 10% (20% per i negozi) di comodi o svantaggi.
� in mc vuoto per pieno per il gruppo B, tenendo conto di comodi o svantaggi aumentando o diminuendo fino a +/- 10% il volume stesso
� in mq utili per il gruppo C (ragguagliando per i negozi la superficie netta dei locali retrobottega) e tenendo conto con un aumento o una detrazione fino a +/- 10% (20% per i negozi) di comodi o svantaggi.
LA CONSISTENZA CATASTALE
Gaetano Di Stefano
A questo punto parliamo delle modalità di calcolo della rendita catastale per le u.i. dei gruppi D - E
Gaetano Di Stefano
In precedenza è stato fatto presente come la rendita catastale delle u.i. di questi gruppi si determini attraverso la cosiddetta stima diretta.
Ciò sta a significare che bisogna seguire il procedimento di stima già esposto in precedenza, non potendosi nel caso fare ricorso al confronto con le unità tipo.
In precedenza è stato fatto presente come la rendita catastale delle u.i. di questi gruppi si determini attraverso la cosiddetta stima diretta.
Ciò sta a significare che bisogna seguire il procedimento di stima già esposto in precedenza, non potendosi nel caso fare ricorso al confronto con le unità tipo.
LA RENDITA CATASTALE DELLE U.I. DEI GRUPPI D - E
Gaetano Di Stefano
la rendita catastale di queste u.i. si calcola...
Detraendo dal reddito lordo ordinario annuo le spese di pertinenza della proprieta’
Gaetano Di Stefano
Come già detto, il reddito lordo può calcolarsi
o per confronto con canoni di mercato oppure, in mancanza, applicando al valore di mercato delle u.i.u. il piu’ opportuno saggio di fruttuosita’
Gaetano Di Stefano
la RC va calcolata applicando un saggio di fruttuosità al loro più probabile valore di mercato
questo saggio deve essere posto al netto delle quote percentuali inerenti alle spese di pertinenza della proprietà
la RC va calcolata applicando un saggio di fruttuosità al loro più probabile valore di mercato
questo saggio deve essere posto al netto delle quote percentuali inerenti alle spese di pertinenza della proprietà
Spesso per queste unità immobiliari, non esiste un mercato locativo, per cui
Gaetano Di Stefano
potrebbe non essere determinabile con il procedimento sintetico e quindi bisognerà fare ricorso al procedimento analitico basato sul:� costo di riproduzione
oppure sul � valore di surrogazione
potrebbe non essere determinabile con il procedimento sintetico e quindi bisognerà fare ricorso al procedimento analitico basato sul:� costo di riproduzione
oppure sul � valore di surrogazione
Il valore di mercato, a sua volta,
Gaetano Di Stefano
Per quanto riguarda il saggio di fruttuosità è prassi applicare al valore del bene un saggio già al netto delle spese di cui si è parlato.
I saggi lordi e le spese detrattive vanno rilevati con riferimento al mercato immobiliare.
Per quanto riguarda il saggio di fruttuosità è prassi applicare al valore del bene un saggio già al netto delle spese di cui si è parlato.
I saggi lordi e le spese detrattive vanno rilevati con riferimento al mercato immobiliare.
LA RENDITA CATASTALE DELLE U.I. DEI GRUPPI D - E
Gaetano Di Stefano
Va tenuto presente che esso esprime il prezzo d’uso (canone) dei beni.
Il saggio lordo è diverso a seconda: del tipo di bene (terreno o fabbricato) della destinazione del bene (abit., ufficio, ecc.) della posizione del bene (centrale o perifer.) delle caratteristiche costruttive e dei materiali di finitura
(signorile, civile, economico)
Va tenuto presente che esso esprime il prezzo d’uso (canone) dei beni.
Il saggio lordo è diverso a seconda: del tipo di bene (terreno o fabbricato) della destinazione del bene (abit., ufficio, ecc.) della posizione del bene (centrale o perifer.) delle caratteristiche costruttive e dei materiali di finitura
(signorile, civile, economico)
IL SAGGIO DI FRUTTUOSITA’
Gaetano Di Stefano
Il saggio lordo dipende inoltre: dalla durata della vita del bene
In genere il saggio lordo: è più alto per un fabbricato che per un terreno aumenta passando dal centro alla periferia aumenta passando dalle abitazioni agli uffici ed ai negozi; aumenta passando dai fabbricati signorili a quelli civili e a
quelli economici
Il saggio lordo dipende inoltre: dalla durata della vita del bene
In genere il saggio lordo: è più alto per un fabbricato che per un terreno aumenta passando dal centro alla periferia aumenta passando dalle abitazioni agli uffici ed ai negozi; aumenta passando dai fabbricati signorili a quelli civili e a
quelli economici
IL SAGGIO DI FRUTTUOSITA’
Gaetano Di Stefano
Inoltre il saggio: è più alto per i fabbricati di vita breve rispetto a quelli di
vita lunga. Orientativamente, il saggio di capitalizzazione lordo non
scende quasi mai al disotto del 3% (redditività storica media delle obbligazioni dello Stato) ed è raro che superi il 10%.
Inoltre il saggio: è più alto per i fabbricati di vita breve rispetto a quelli di
vita lunga. Orientativamente, il saggio di capitalizzazione lordo non
scende quasi mai al disotto del 3% (redditività storica media delle obbligazioni dello Stato) ed è raro che superi il 10%.
IL SAGGIO DI FRUTTUOSITA’
Gaetano Di Stefano
Non bisogna dimenticare che il saggio è l’elemento che correla il reddito al valore di un bene (in sostanza, il suo inverso è un coefficiente numerico esprimente quante volte bisogna moltiplicare il reddito per ottenere il valore del capitale).
E’ evidente che in un periodo in cui i valori aumentano i saggi diminuiscono (a parità di reddito) e viceversa.
Non bisogna dimenticare che il saggio è l’elemento che correla il reddito al valore di un bene (in sostanza, il suo inverso è un coefficiente numerico esprimente quante volte bisogna moltiplicare il reddito per ottenere il valore del capitale).
E’ evidente che in un periodo in cui i valori aumentano i saggi diminuiscono (a parità di reddito) e viceversa.
IL SAGGIO DI FRUTTUOSITA’
Gaetano Di Stefano
A titolo indicativo si riportano i saggi più comunemente utilizzati in Emilia Romagna:
GRUPPO D– D/1 ( 2,5 3,0)– D/2 ( 2,5 3,5)– D/3 ( 2,0 2,5)– D/4 ( 2,5 3,5)– D/5 ( 3,5 4,5)– D/6 ( 2,5 3,0)– D/7 ( 2,5 3,5)– D/8 ( 3,5 4,0)– D/9 ( 2,5 3,0)
GRUPPO E– E/1-E2 ( 1,5
2,5 )– E/3 ( 2,5 4,0)
– E/4-E/9 ( 1,5 2,5 )
Il saggio di fruttuosità
Gaetano Di Stefano
Per determinare il canone lordo annuo di particolari complessi produttivi (cinema, alberghi, centri commerciali, aree per la distribuzione di carburanti ecc.) è possibile seguire un particolare metodo che fa ricorso al principio della partecipazione degli utili
Per determinare il canone lordo annuo di particolari complessi produttivi (cinema, alberghi, centri commerciali, aree per la distribuzione di carburanti ecc.) è possibile seguire un particolare metodo che fa ricorso al principio della partecipazione degli utili
LA RENDITA CATASTALE DELLE U.I. DEI GRUPPI D - E
Gaetano Di Stefano
Da casi di studio si sono ottenuti i seguenti risultati medi:� alberghi 15-20% del giro d’affari� cinema 12-15% del giro d’affari� distr. carburanti 3-5% del giro d’affari� centri comm.li 15-20% del giro d’affari
NB. Il giro d’affari deve essere determinato esaminando 3/4 annualità di bilancio
Da casi di studio si sono ottenuti i seguenti risultati medi:� alberghi 15-20% del giro d’affari� cinema 12-15% del giro d’affari� distr. carburanti 3-5% del giro d’affari� centri comm.li 15-20% del giro d’affari
NB. Il giro d’affari deve essere determinato esaminando 3/4 annualità di bilancio
LA RENDITA CATASTALE DELLE U.I. DEI GRUPPI D - E