food innovation

105
F F o o o o d d i i n n n n o o v v a a t t i i o o n n Il futuro del settore alimentare

Upload: economia-dellinnovazione

Post on 17-May-2015

6.238 views

Category:

Education


2 download

DESCRIPTION

Presentazione di Food Innovation

TRANSCRIPT

Page 1: Food innovation

FFoooodd iinnnnoovvaattiioonn

Il futuro del settore alimentare

Page 2: Food innovation

DDeeffiinniizziioonnee ddeell sseettttoorree

Il settore manifatturiero alimentare è molto vasto, ma nel suo ambito si può far rientrare tutto ciò che riguarda la preparazione

di cibo e bevande pronti per la vendita e il consumo.

Possiamo considerare il settore manifatturiero alimentare come parte significativa della “catena alimentare” che comprende

l’agricoltura e la pesca, la produzione di cibi e bevande, la distribuzione e l’immagazzinamento, la vendita.

SSttrruuttttuurraa ddeell mmeerrccaattoo

L’industria alimentare è costituita da sotto-settori:

� prodotti a base di cereali (biscotti, pane e prodotti da forno, cereali, dolci, ecc.)

� bevande (tè, caffè, soft drink, bevande alcoliche, succhi di frutta, acque minerali, ecc.)

� pasticceria e snack

� pesce e prodotti ittici

� carne e prodotti a base di carne

� pollame e prodotti a base di pollame

� trasformazione di frutta e verdura (marmellate, spezie, salse e condimenti, insalate, ecc.)

� olii e grassi, margarine e burro

L’industria produce, inoltre, una gamma di prodotti specialistici (dietetici, per l’infanzia, biologici, vegetariani, a base di soia,

ecc.).

I prodotti sono resi disponibili attraverso un’ampia gamma di lavorazioni (p.es. surgelati o a temperatura ambiente,

confezionati in vasetti di vetro o in bottiglia, in recipienti di metallo, in contenitori di plastica, in imballi di carta o cartone).

Page 3: Food innovation

Secondo la CIAA, la produzione alimentare è il settore leader dell’economia europea.

L’industria alimentare europea trasforma oltre il 70% dei prodotti agricoli prodotti nella EU ed è il settore leader nelle

esportazioni.

Riguardo all’occupazione, quello dell’industria alimentare è il terzo per numero di addetti con 2,6 milioni di lavoratori. (2001)

A dispetto dell’elevato numero di piccole imprese operanti, il settore alimentare è dominato in maniera crescente da un ristretto

numero di grandi imprese.

Prime 10 imprese alimentari al mondo (CIAA, 2002)

Impresa Paese Vendite (mld

€)

Vendite in

Europa (mld

€)

Impiegati

(x1000)

Impiegati in

Europa

(x1000)

Settori

Cargill USA 54.9 90 Cereali

Nestlè Svizzera 52.6 17.7 230 92 Cereali, Caseario, Bevande,

Pasticceria

Kraft Foods USA 42.5 175 Caseario, Snack, Bevande

alcoliche, Pasticceria, Caffè

Unilever NL/UK 32.1 20.2 279 75 Caseario, Bevande,

Surgelati, Abbigliamento

ConAgra USA 30.8 89 Carne, Cibi lavorati

PepsiCo USA 30.0 Snack, bevande, prodotti a

base di cereali

Coca Cola USA 22.4 Bevande

Diageo UK 19.0 4.1 Bevande alcoliche, prodotti

da forno

Master-foods USA 14.8 12.4 25 13 Snack, bevande, cibi pronti

Danone Francia 14.5 9.2 101 38 Caseario, Bevande, Biscotti,

Cereali

Page 4: Food innovation

TTrreenndd ee ddrriivveerr ddeell ccaammbbiiaammeennttoo Dal momento che il settore alimentare è parte della “catena alimentare”, esso è influenzato da una serie di fattori che agiscono

su altre parti del sistema alimentare.

Fattori che influenzano il settore alimentare

Dieta,

alimentazione e

richieste del

consumatore

Trend

tecnologici

Cambiamenti

sociali e

demografici

Settore alimentare

Trend

economici

Trend relativi

alla sicurezza e

all’ambiente

Page 5: Food innovation

TTrreenndd eeccoonnoommiiccii Globalizzazione

Politica macroeconomica e tassi di cambio

Costi energetici

Concorrenza e concentrazione Conseguimento di posizioni dominanti attraverso la creazione e il controllo di brand globali

La quota di mercato delle 20 maggiori industrie alimentari USA si è raddoppiata dal 1967 (Condor, 2003)

Negli USA 100 imprese producono l’80% del valore aggiunto dell’industria alimentare

Peso crescente della grande distribuzione (influenza su consumatori e fornitori)

Spostare in alto la catena del valore La legge di Engel

Aggiungere valore ai prodotti (pane anziché farina)

Nuovi metodi di distribuzione Distributori automatici, vendita ondine, luoghi non-tradizionali (stazioni di servizio, ecc.)

Page 6: Food innovation

TTrreenndd tteeccnnoollooggiiccii Ci sono due aree in cui la tecnologia influenzerà il sistema alimentare:

� produzione ed elaborazione di nuovi cibi

� applicazione dell’ICT

Nuovi cibi Numerose sono le applicazioni scientifiche e tecnologiche nel settore agro-alimentare:

� modifica del sapore dei cibi

� allungamento della scadenza

� creazione di nuovi prodotti con benefici per la salute

� innovazione nei processi di produzione

� innovazione nel confezionamento

La produzione di nuovi cibi include le biotecnologie e le alterazioni genetiche.

Applicazione dell’ICT

� Impatto sulla distribuzione: e-commerce

� miglioramento dell’efficienza nella produzione, lavorazione e distribuzione

� raccolta di informazioni sulle abitudini alimentari dei clienti

Page 7: Food innovation

CCaammbbiiaammeennttii ddeemmooggrraaffiiccii ee ssoocciiaallii La legge di Engel comporta che cambiamenti sociali e demografici a lungo termine hanno effetti significativi sul mercato

alimentare.

Alcuni potrebbero avere influenza sui tipi di cibi richiesti e prodotti:

� numero inferiore di figli e maggiore età dei genitori

� minor numero di matrimoni, contratti in età avanzata e maggiori divorzi

� aumento di unioni non-matrimoniali e nascita di figli al di fuori dei matrimoni

� tendenza a famiglie meno numerose con:

• maggior numero di single

• maggior numero di famiglie con un solo genitore

• minor numero di coppie con figli

Un altro fattore che modellerà l’industria alimentare è la richiesta di cibi etnici (migrazione, viaggi all’estero).

Segmentazione del mercato Nel tentativo di massimizzare la quota di mercato, i produttori alimentari cercano di segmentare il mercato indirizzando i loro

prodotti agli adulti, ai bambini, agli adolescenti, agli uomini o alle donne, a gruppi etnici.

I cosiddetti “functional foods” contengono ingredienti (o “nutraceuticals”) che danno specifici benefici medici o funzionali

(p.es. riduzione del colesterolo, ecc.).

Page 8: Food innovation

TTrreenndd rreellaattiivvii aallllaa ssiiccuurreezzzzaa ee aallll’’aammbbiieennttee

Sicurezza alimentare Le questioni riguardanti la sicurezza e l’ambiente sembrano in crescita e influenzano il sistema alimentare. La BSE, il morbo

della lingua blu, i mangimi contaminati dalla diossina come il dibattito sugli OGM hanno posto l’attenzione sulla sicurezza

alimentare e sui problemi ambientali.

La sicurezza dei prodotti alimentari è un elemento cruciale nella costruzione della fiducia del consumatore.

Page 9: Food innovation

TTrreenndd nneellllaa ddiieettaa,, nneellll’’aalliimmeennttaazziioonnee ee nneellllee

rriicchhiieessttee ddeell ccoonnssuummaattoorree

Probabilmente il più importante driver del cambiamento è la tendenza delle richieste del consumatore. I fattori che influenzano

le richieste del consumatore sono complessi. Di seguito diamo una lista che sintetizza i principali fattori:

� cambiamenti demografici e socio-economici

� stile di vita

� questioni riguardanti la salute, l’alimentazione e la sicurezza

� problemi ambientali e etnici

� migrazione e richiesta di “cibi etnici”

Page 10: Food innovation

Prodotti alimentari: etichettatura e conservazione

Palmari e software per le forniture alimentari

[ 1 ]

Page 11: Food innovation

[ 2 ]

Che cos’è l’etichettatura?• L’insieme delle menzioni, delle indicazioni,

dei marchi di fabbrica o di commercio, delle immagini o dei simboli che si riferiscono al prodotto alimentare e che figurano direttamente sull’imballaggio o su un’etichetta appostavi o sul dispositivo di chiusura o su cartelli, anelli o fascette legati al prodotto medesimo.

Page 12: Food innovation

[ 3 ]

Leggi sempre l’etichetta

• Oggi ad occhi chiusi non si deve comprare più nulla.

• I produttori hanno l’ obbligo di scrivere:• che cosa c’è nella confezione• tutti gli ingredienti, • il peso, • il luogo e la ditta produttrice, • la data di durabilità o di scadenza• le modalità di conservazione e preparazione.

Page 13: Food innovation

Software Settore Alimentare

[ 4 ]

permette di trattare in modo razionale ed efficace gli aspetti di Produzione, Tracciabilità e Logistica. Offre un sistema di codifica di magazzino organizzato per ubicazione, che permette di gestire in modo completo le scadenze dei prodotti, le liste di prelievo e gli eventuali articoli sostitutivi, la tracciabilità del prodotto per lotti.Risolve in maniera semplice e automatica tutte le problematiche dovute ai kit commerciali e alle campagne promozionali legate a particolari periodi e a listini personalizzati per incroci clientearticolo-gruppo merceologico-agente.

Page 14: Food innovation

FOOD PROJECTuno strumento per ottimizzare la produzione,

contenere i costi,essere conformi alle normative di tracciabilità di filiera

• Monitoraggio in tempo reale del processo produttivo• Ottimizzazione della gestione del magazzino• Visibilità delle giacenze di magazzino• Riduzione dei possibili errori di spedizione• Tracciabilità e rintracciabilità in tempo reale del prodotto

secondo il D.lvo. 178/2002 e le normative UNI 10939 (rintracciabilità di filiera) e UNI 11020 (rintracciabilità aziendale)

• Miglioramento dell'efficienza aziendale e tra le organizzazioni di filiera

• Miglioramento della distribuzione dei prodotti ai clienti finali• Condivisione dei dati tra la sede e gli stabilimenti dell'azienda

[ 5 ]

Page 15: Food innovation

Gestione da Palmaredel Magazzino con Codici a Barre

Alimentando > Prodotti alimentari: etichettatura e conservazione [ 6 ]

Page 16: Food innovation

Come FunzionaIl sistema per la gestione da Palmare dei magazzini e depositi

con codici a barre si articola in componenti Hardware e Software.

Hardware: Palmari, Server dedicato per la centralizzazione deidati, Rete wire-less con Access Points per la copertura conCampo radio del magazzino.Software: piattaforma applicativa per acquisizione automaticadelle informazioni rilevate otticamente dai Palmari e gestione

dati,implementazione operazioni, stampe e visioni, gestione

richiestedei Palmari, esportazione dati al vostro gestionale.

Alimentando > Prodotti alimentari: etichettatura e conservazione [ 7 ]

Page 17: Food innovation

Il FunzionamentoI Palmari, dotati di porta a raggi infrarossi (IrDA o Infrared FIR/SIR)

per lalettura dei codici a barre, rilevano e gestiscono i dati di magazzino.Gli articoli di magazzino, identificati da un codice a barre, sono gestiti

nelleoperazioni di carico e scarico semplicemente selezionando con il

Palmare ilcodice a barre corrispondente all’articolo movimentato (per maggioriinformazioni sui codici a barre vedere l’apposito paragrafo o la

seguentesezione sull’applicativo nei diversi settori produttivi).Tutti i dati letti dai Palmari possono essere gestiti sul display che è in

grado divisualizzare tutte le informazioni richieste (giacenze, carico/scarico,disponibilità, impegnato, ecc), e di generare tutti i documenti relativi

allagestione completa di magazzino.

Alimentando > Prodotti alimentari: etichettatura e conservazione [ 8 ]

Page 18: Food innovation

Le Potenzialità

Tutti i dati di magazzino, così, sono inseriti nel sistema velocemente attraverso la lettura dei codici e

vengono ordinati e gestiti dai Palmari semplicemente, velocemente, efficacemente, realizzando tutta la

documentazione necessaria (bolle e DDT, fatture, ordini, ecc..), anche, eventualmente integrando

questa gestione al vostro attuale software gestionale.

Alimentando > Prodotti alimentari: etichettatura e conservazione [ 9 ]

Page 19: Food innovation

Palmari

I Palmari possono essere considerati i lettori di codici abarre di ultima generazione perchè integrano funzioni digestione dati evolute alla possibilità di leggereotticamente i codici a barre.La porta a raggi infrarossi (IrDA o Infrared FIR/SIR)permette il picking dei codici a barre e un sistema Wi-Fi mediante rete wireless o mediante Bluetooth contecnologia UMTS connette il Palmare alla rete dati aziendale

permettendo di dialogare con il sistemaper la gestione dati, documenti e relative stampe.

Alimentando > Prodotti alimentari: etichettatura e conservazione [ 10 ]

Page 20: Food innovation

CodiciIl Sistema per la Gestione da Palmare delMagazzino con i Codici a Barre supporta qualsiasisistema di codifica a barre e si adattaperfettamente anche alla lettura del codiceprecedentemente inserito sull’articolo dalfornitore.E' possibile apporre il codice direttamente sull'articolo, sull'imballaggio, sulle

mensole o scaffalaturedel magazzino; per i materiali sfusi o di grandi dimensioni (tipici nel settore

materiali edili, ad esempiosabbie e ghiaie o prefabbricati) il codice è applicato su appositi supporti

cartelliformi collocati vicinoad ogni differente tipo di materiale. Oggi non esistono più limiti dovuti alla

natura dell'articolo o delmateriale all'applicazione del codice a barre.

Alimentando > Prodotti alimentari: etichettatura e conservazione [ 11 ]

Page 21: Food innovation

Alimentando > Prodotti alimentari: etichettatura e conservazione [ 12 ]

Page 22: Food innovation

La globalità del mercato

Il mercato della Rete è un mercato globale, nel quale si opera senza barriere geografiche e sidistribuiscono merci a livello planetario. L’enorme potenzialità di questo canale di vendita dipende in primoluogo dal fatto che Internet permette ad ogni cliente di accedere ai prodotti indipendentemente dalla sualocalizzazione e da quella del venditore, senza alcun disagio legato alla distanza geografica.Questo permette di aumentare la visibilità e la competitività dell’azienda, grazie soprattutto alle nuovepossibilità di pubblicizzare i prodotti offerti dalla Rete, e di raggiungere nuovi mercati.

Page 23: Food innovation

La rete InternetLa rete Internet  rappresenta un vero e proprio ambientecommerciale nel quale sono presenti tutte lecaratteristiche necessarie per creare un mercato dalle molteplici opportunità.Una recente indagine promossa da Federcomin(la Federazione delle Imprese di Comunicazione e Informatica di Confidustria) segnala una progressione geometrica nel fatturato delle vendite via Internet in Italia.Sulla base dei due indicatori chiave(l’aumento del numero di utenti e del volume delle transazioni) il volume d’affari  previsto è  in costante crescita e gli studi più recenti prevedono tassi di crescita esponenziali nei prossimi anni.

Page 24: Food innovation

Fonte: BCG, maggio 2000

Page 25: Food innovation

Le piccole aziende competono con le grandi

Ampliare la visibilità su Internet o creare un canale commerciale nonrichiede infatti grandi risorse poiché è indipendente dalla costruzione di sedi commerciali fisiche e di punti divendita reali. I costi ridotti rispetto ai mercati tradizionali permettono alle piccole aziende di entrare in competizione con le grandi imprese sullo stesso terreno. 

Page 26: Food innovation

Lo sviluppo del commercio elettronico nel settore agro‐alimentare italiano

Gli sviluppi della tecnologia digitale stanno prospettando un percorso di rinnovamento che potenzialmente coinvolge qualsiasi operatore del settore – unità produttive agricole, industrie di trasformazione,distribuzione – come anche i consumatori. 

Page 27: Food innovation

Distribuzione dei siti di commercio elettronico in Italia (valori%)

0 5 10 15 20

altri settori

abbigliamento/tessile

viaggi/turismo

alimentari

elettronicasi consumo/telefonia

banche/finanza

20022000

Page 28: Food innovation

Le indagini effettuate dall’Osservatorio ANEE(Associazione Nazionale dell’Editoria Elettronica)segnalano il buon posizionamento del settore alimantare nell’ambito dell’offerta e‐commerce  italiana. Il settore alimentare non solo conferma la leadership  all’interno del mercato virtuale per numerosità di siti, ma è anche quello che maggiormente incrementa il fatturato. 

Page 29: Food innovation

Le tipologiè di commercio elettronico nel settore agro‐alimentare

Le modalità con cui si realizza il commercio elettronico variano in funzione della natura dei soggetti coinvolti nella transizione commerciale.

• Business to Business

• Business to Consumer

Page 30: Food innovation

“Business to Business”

Questa madalità comprende le transazioni effettuate tra un’imprese e altre organizzazioni imprenditoriali(fornitori, partener commerciali, agenti).L’interscambio elettronico di dati(Electronic Data Interchange‐EDI)permette alle imprese di cooperare per l’informazione,la comunicazione e la vendita.

Page 31: Food innovation

Vantaggi del “BtoB”

• Accesso ad un mercato globale• Risparmio dei costi operativi• Contatto diretto , in tempo reale con le imprese fornitrici

• Automazione delle procedure• Possibilità di confrontare le offerte

Page 32: Food innovation

“Business to Consumer”

Modalità  per le transazioni commerciali di prodotti agro‐alimentari tra azienda e consumatore finale, per la vendita al dettaglio e all’ingrosso di beni e servizi.

Page 33: Food innovation

I vantaggi del commercio elettronico “Business to Consumer”

OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE BENEFICI PER IL CONSUMATORE

Presenza globale Ampia disponibilità di prodotti

Abbattimento delle barrire di entrata al mercato

Velocità ed efficienza delle procedure di acquisto

Immagine innovativa  Personalizzazione dei prodotti

Maggiore competitività Risposta rapida ai bisogni

Sviluppo di attività di business specializzate

Ampia disponibilità di informazioni sui prodotti,prezzi,area di produzione ecc..

Miglioramento dei servizi al cliente Agevole confronto dei prezzi e qualità

Contatto diretto tra offerente e  consumatore

Maggiore consapevolezza negli acquisti

Vendita continua  Riduzione dei prezzi

Sostanziale riduzione nei costi di gestione,di marketing e di vendita

Riduzione del tempo per l’acquisto deiprodotti

Aumento dei margini di profitto Comodità di acquisto

Page 34: Food innovation

L’automazione e la semplificazione dei processi e delle funzioni amministrative

Utilizzando la Rete per integrare su un unico supporto i flussi di lavoro  permette di semplificare evelocizzare le funzioni amministrative. Si può automatizzare l’offerta dei prodotti, l’accettazione e l’evasione degli ordini, le transazioni e coordinare in tempo reale le esigenze dei clienti, la produzione, la disponibilità in magazzino e la logistica, ottenendo così una maggiore tempestività nella determinazione delle scorte, dell'avanzamento del processo di consegna delle merci e dei canali di distribuzione.

Page 35: Food innovation

Due esempi di successo1) Alcuni casi celebri, primo fra tutti quello di Esperya (sito.htm), ha dimostrato come Internet è un mercato fiorentissimo per la vendita di prodotti eno‐gastronomici di qualità e di nicchia, frutto delle espressioni locali e capaci di scatenare passioni da parte dei propri estimatori, che senza le potenzialità di questo mercato, non riuscivano a raggiungerli.Esperya è riuscita, avendo inizialmente alle spalle una semplice realtà di paese, a raggiungere nell’arco di due anni utili tali da attirare l’attenzione di Kataweb, iniziativa italiana online del gruppo l'Espresso, che nella primavera del 2000 ne ha acquisito il 70% circa della proprietà per svariati miliardi.

Page 36: Food innovation

La strategia vincente di Esperya è stata quella di abbinare all’offerta di un’ampia gamma di prodotti di grande qualità (più di 300 marchi) a un modello di vendita relativamente nuovo per la Rete, ma ispirato alla più tipica tradizione italiana: la bottega on‐line.

Page 37: Food innovation

IIl Mall di AssoNet: un centro commerciale di prodotti eno‐gastronomici di qualità

2)  Il progetto di commercio elettronico AssoNet Mall tematico, è di un centro commerciale virtuale, che riunisce le vetrine elettroniche di più aziende che operano nel settore eno‐gastronomico.Il  cliente infatti si comporta come se si trovasse in un reale centro 

commerciale, all'interno del quale ha la possibilità di osservare e di confrontare tramite un approccio comune, i prodotti offerti sul mercato dai diversi  produttori.I vantaggi e le semplificazioni che offre questa forma di commercio elettronico hanno fatto sì che  attualmente sia uno dei canali che si stanno maggiormente sviluppando e sui quali, a livello mondiale, si stanno investendo moltissimi capitali. Tale meccanismo permette infatti che usufruiscano dei vantaggi legati all'aggregazione coloro che non dispongono di risorse o di competenze da dedicare ad una presenza su Internet in proprio e alla relativa comunicazione commerciale (sia su web, sia sui media tradizionali),necessaria per far conoscere la propria esistenza e il proprio indirizzo sul web.

Page 38: Food innovation

INDAGINE INTERACTIVE MARKET RESEARCHLa Testata Food ha realizzato un’indagine, per comprendere cosa pensano e come si pongono i consumatori di fronte all’innovazione alimentare. L’uscita di Maggio 2009 riporta i risultati della ricerca per Food da Interactive market Research, nel Marzo del 2009.

La ricerca è stata articolata in due parti:•Indagine Sull’atteggiamento dei consumatori rispetto al nuovo•Valutazione  da parte del campione di 10 nuovi prodotti

Il 62% del campione ritiene che        le aziende del food siano in                grado di offrire frequentemente prodotti realmente innovativi.

Il 35% circa prova le novita solo se c’è la rassicurazione della marcaE un altro 35% circa se il prodotto all’esordio è in promozione.

Page 39: Food innovation

Qualita, rapporto prezzo/qualità, convenienza, genuinità e presenza di pomozioni sono i primi 5 criteri di scelta.Rispetto ai 10 prodotti innovativi testati, risulta molto alta lapercentuale dei repeater (consumatori che affermano di aver acquistato più di una volta il prodotto). Per ciascun dei 10 Prodotti testati, oltre il 70 % del campione afferma che l’acquisto non sostituisce altre referenze e oltre il 75% resta fedele  al nuovo prodotto(alta intention to buy).L’innovazione porta ad acquisti incrementali e non sostitutivi.Se deve operare una sotituzione, il consumatore tende a farlosu un prodotto della stessa marca.Questa logica sembrerebbe premiare più una brand extensionChe una proliferazione di marchi.I risultati della ricerca indicano tre elementi principali che caratterizzano  i comportamenti dei consumatori italiani.

Page 40: Food innovation

Prima di tutto, la diminuzione del reddito porta a prestare sempre più attenzione al prezzo del prodotto, sempre tenendoConto della qualità di ciò che si acquista. C’è una maggioredisponibilità a pagare qualcosa in più per acquistare un prodotto Che permette di risparmiare tempo. L’approccio etico al mercato e il rispetto dell’ambiente sono i requisiti essenziali per avere Fiducia nel prodotto.In crescita anche la domanda dei prodotti naturali e che abbianoUn effetto positivo sulla salute. Dalla ricerca si evidenziano anche due trend in evoluzione: INDIVIDUALITA’ E SEMPLIFICAZIONE.I consumatori, infatti, Cercano sempre più prodotti distintivi, chegarantiscano esperienze sensoriali uniche e diverse:gusti, ingredienti, profumi E prodotti che facciano risparmiaretempo e semplifichino la quotidianità.

Page 41: Food innovation

I prodotti dell’anno 2009 più innovativi:

• Acque fortificate: Nestlè fitness• Alimenti funzionali: Yoga aq antiossidante,

crema pronta valfrutta• Baby food: Mellin baby cena• Bevande infanzia: Fruttolo frullix• Carne: carnealfuoco AIA• Condimenti: glassa gastronomica ponti• Conserve ittiche: riomare extra• Contorni surgelati: 4 salti in padella 10 verdure• Pet food: pro plan puppy optistart• Prodotti da forno: mulino bianco pan casa• Verdure fresce: gamma insalate florette

Page 42: Food innovation

L’attenzione per i cibi time‐saving èIn aumento, senza mai però scindere il servizio della qualità.Così sono in crescita i sughi pronti Freschi, i formaggi grattugiati e le Verdure di V gamma.Analizzando l’andamento dei principali comparti produttivi, laCampagna estiva è risultata difficile per problemi straordinari Legati alla fragilità della gestione commerciale dei prodotti adAlta deperibilità, come pesche e nettarine, che subiscono Problemi dovuti ad andamenti stagionali negativi e ad un accavallamento delle produzioni. Meno critico lo scenario delle Produzioni autunnali e invernali dove risultano vincenti leStrategie di aggregazione produttiva, la specificità del prodotto,

Page 43: Food innovation

La maggiore conservabilità in stoccaggio e le politiche di Marketing.

L’ESPANSIONE DEL BIOLOGICOCon una superficie di oltre 32 milioni di ettari e 1.200.000 aziende in 141Paesi ,negli ultimi anni l’agricolturaBiologica ha fatto registrare un sensibile sviluppo a livello Modiale con tassi di crescita media dal 10 al 20% annuo.Nell’ultimo anno la superficie coltivata senza sostanze chimiche di sintesi è cresciuta di 1,5 milioni di ettari e le vendite sonoAumentate di circa 7,5 miliardi di dollari.La classifica delle coltivazioni biologiche è guidata dall’AustraliaCon 12 milioni di ettari. E’ anche al primo posto in Europa per il Numero di aziende agricole che hanno scelto il metodo biologico

Page 44: Food innovation

Adottando tecniche di coltivazione moderne e rispettose dell’ambiente.Il nostro paese invece è il primo produttore al mondo di riso biologico dopo la thailandia.Indirizzando una parte significativa della produzione bio all’estero, l’Italia è anche il maggior esportatore mondiale di prodotti biologici per un valore di circa 900 milioni di euro.Ciò nonostante però, i consumi di prodotti bio nel nostro paese non sono all’altezza di questi primati produttivi, collocandosiAttorno al 3% della spesa alimentare complessiva delle famiglieItaliane.il mercato del biologico italiano è stimato tra i 2,8 e i 3 Miliardi di euro, con circa 1,8 miliardi di vendite al dettaglio in Negozi specializzati

Page 45: Food innovation

La ristorazione scolastica vale tra i 200 e 250 milioni di euro.Per quanto riguarda la grande distribuzione, nonostante la crisi Generale nei primi sei mesi del 2009 gli acquisti di prodotti bioConfezionati in Italia sono aumentati del 7,4% in valore eDell’8,5% in quantità rispetto al 2008.Il canale dei punti vendita specializzatiIn soli prodotti biologici ha segnato Performance anche superiori facendoRegistrare una crescita media del 10%(negozi indipendenti),15%(punti vendita affiliato in franchising).Analogo andamentoPositivo per le vendite dirette degli agricoltori e per i gruppi d’acquisto.Il settore produttivo si caratterizza per dati assolutamente Originali: altissima la percentuale di donne imprenditrici (25%),

Page 46: Food innovation

Di giovani(il 50% ha meno di 50 anni), di scolarizzazione elevata(il 50% dei produttori bio ha il diploma, il 17% la laurea) e laPropensione alle nuove tecnologie strategia rilevatasi vincente.La Barilla infatti dedica un sito al suo nuovo prodotto, FantasieDelSole, dove il consumatore può trovare ricette , testE può giocare a creare una ricetta con simboli EmotiCook.Due proposte interessanti e moderne, sia nella comunicazioneChe nel concetto di cucina creativa e veloce, in linea con ilTrend del momento.

Page 47: Food innovation

DIGITAL SIGNAGE E RFIDSi assiste ad una crescente interazione fra le tecnologie relative A Digital Signage e RFID.L’acronimo RFID indica la Radio Frequency Identification, unSistema in grado di identificare prodotti e leggere le relativeInformazioni. Questo prodotto, combinato con il digital signage, può produrreNuove interessanti maniere di comunicare; ad esempio il clientePuò avvicinare il prodotto scelto ad un chiosco/totem con lettoreRFID che identificherà il prodotto, prelevando dati dal databaseDel punto vendita, e potrà visualizzare sul monitor le ricette ed i migliori abbinamenti per il prodotto stesso.Il sistema infatti si può utilizzare per fare del cross selling, cioè La vendita incrociata di prodotti.

Page 48: Food innovation

Alcuni marchi utilizzano queste nuove tecnologie per le promozioni in store(Kraft), inoltre questo sistema si può Applicare a qualsiasi supporto e rappresenta un modo diversoEd efficace per comunicare sul punto vendita, lo vediamo Applicato a scaffale, sulle vetrine frigo e anche sulle vending Machine.

ALTRE NUOVE TECNOLOGIEIL Consorzio agrario di Ravenna, in collaborazione con le societàProduttrici di agrofarmaci porterà in mostra l’innovazione neiMezzi tecnici, Idrologica srl esporrà le novità nel campo della tecnica irrigua.

Page 49: Food innovation

CONCLUSIONI:PER LE MEDIE IMPRESE ALIMENTARI INNOVAZIONE COME RICETTA ANTICRISI

Il 79% delle piccole e medie imprese del settore alimentare(secondo l’ottava indagine unionBanca sui bilanci aziendali),In perfetta controtentenza rispetto al totale delle piccole e medieImprese che prevedono una contrazione del fatturato e Produzione, nel 67% dei casi,  si attendono una conferma o in alcuni casi un aumento del fatturato nel 2010.Le strategie che stanno attuando per raggiungere questo Obiettivo sono abbastanza chiare:Il 71% (contro il 40‐50% di quelle negli altri comparti industriali)ha messo in cantiere investimenti, mentre il 43% ha attuato una strategia di upgrading dei prodotti.

Page 50: Food innovation

Si tratta di scelte coraggiose se si pensa che nel 2008 gli acquistiAlimentari delle famiglie italiane hanno raggiunto i 144,3 miliardi di euro, con un calo a valori costanti del ‐2,4% sull’anno Precedente.Comunque in generale, chi prevedeinvestimenti nell’anno in corso pensa soprattutto a formule di promozione e publicità, ma Anche all’introduzione di nuovi prodotti innovativi sul mercato oAl miglioramento di prodotti esistenti, sia in termini di qualitàChe di packaging.

Page 51: Food innovation

TIENE LA MARCA GRAZIE AD UN VISSUTO CHE ISPIRA QUALITA’ E FIDUCIASe le piccole e medie imprese alimentariGuardano con sempre maggiore Determinazione alla qualità e all’innovazione di prodotto come a una strada obbligata per Uscire dall’impassa attuale, i grandi brand hannoavuto conferma che questo genere d’investimenti paga anche inmomenti Difficili di crisi e di tentazioni di riasparmio ad ogni costo.Infatti i grandi brand continuano a rappresentare il 70% dei beni Di consumo acquistati nei super e negli ipermercati italiani.Una leadership costruita puntando sull’innovazione di prodottoE di processo. Gli italiani hanno aumentato la propria Considerazione verso alcuni valori fondamentali della marcaCome qualità, innovazione, sicurezza e elemento fondamentaleIn questo momento – il prezzo corretto. Se una volta le innovazioniarrivavano in media ogni 25 anni, adesso arrivano in 24 ore. Circa il 70% dei prodotti odierni non Esistevano 25 anni fà.

Page 52: Food innovation

MARKETING E NUOVE TECNOLOGIECinque sono gli stadi nello sviluppo del  marketing e le nuoveTecnologie sono alla base dell’ultimo stadio, quello che stiamoVivendo.In un primo stadio il marketing si identificava con la vendita delProdotto.Nel secondo stadio si è arrivati alla definizione delle “quattro P”(product‐ price‐ placement‐ promotion) e all’effettivo utilizzo  eSviluppo del piano del marketing.Il terzo stadio identifica con l’STP ( segmentazione – target ‐posizionamento).Il quarto stadio si identifica con il Customer Relationship Marketing o marketing relazionale.

Page 53: Food innovation

Nel tempo il cliente ha assunto un ruolo sempre più centrale nellaComunicazione, fino ad arrivare ad essere oggi nel quinto stadio

Evolutivo, protagonista attivo non solo nel miglioramento e Sviluppo del prodotto, ma anche nel marketing stesso.Le nuove tecnologie sono la possibilità per il consumatore di

Diventare co‐creatore e sono la nuova sfida per i marketing Manager, che devono ora affinare strategie più sofisticate di untempo per utilizzare i nuovi media a proprio favore.

Page 54: Food innovation

LA TECNOLOGIA PER RENDERE PIU’ ATTRAENTI E FUNZIONALI LE PROMOZIONI IN STORE

Animare le promozioni, creando interesse ed utilizzando laTecnologia, è l’idea che ha avuto Kraft, che nel mese di luglio ha Animato alcuni ipermercati Carrefour installando i Kiosk Kraft.

Si tratta di chioschi interattivi, forniti da Sony Italia e dotati diTecnologia touchscreen, che consentono agli shopper di Selezionare la loro ricetta. Dopo aver scelto la ricetta, che contieneLa foto ed i valori nutrizionali, sarà inoltre possibile stamparli in unFormato di scheda collezionabile.L’idea è originale ed ha riscosso interesse tra i consumatori ,Incrementando le vendite.

Page 55: Food innovation

1

nutella...

...ovvero

quando un prodotto alimentare innovativo diventa talmente famoso da divenire la definizione di sé

stesso

Page 56: Food innovation

2

storia

Nel 1942 Pietro Ferrero apre un laboratorio per dolci.

Nel 1946 inventa la Pasta Giandujot

Nello stesso anno viene fondata l'impresa "Ferrero".

Page 57: Food innovation

3

La prima Ferrero

Produce un unico prodotto: la Pasta Giandujot I suoi clienti sono i grossisti di alimentari La fase della distribuzione è interna Cambio di clienti: vendita diretta ai negozianti

Page 58: Food innovation

4

La nuova Ferrero

L'impresa diviene una SNC

Nel 1951 nasce la "Supercrema"

L'azienda si sposta all'estero

Nascono Mon Chéri e Brioss

Page 59: Food innovation

5

Nascita della nutella

Nel 1957 Michele Ferrero assume il controllo dell'azienda

Nel 1963 nasce la "Nutella" Nel 1964 inizia la commercializzazione

Page 60: Food innovation

6

La Ferrero oggi

Società per Azioni Enorme successo a livello globale Produzione di tanti prodotti, nel campo dei

dolci, delle merendine, dei confetti e delle bibite Impresa “glocal” Enfasi sulla fiducia del

consumatore finale

Page 61: Food innovation

7

Mission 1/3

Qualità elevatissima, cura artigianale, freschezza del prodotto, accurata selezione delle migliori materie prime, rispetto e considerazione del

cliente: ecco le “parole chiave” e i valori Ferrero, che hanno reso note e apprezzate da milioni di consumatori le specialità dolciarie prodotte nel mondo. Prodotti frutto di idee innovative, quindi

spesso inimitabili pur essendo di larghissima diffusione, entrati a far parte della storia del costume di molti paesi, dove sono a volte

considerati autentiche icone.

Page 62: Food innovation

8

Mission 2/3

Ferrero è anche attenzione alla sicurezza alimentare, all’ambiente, al sociale, alle comunità

locali in cui opera, alle proprie risorse umane.

Oggi molti dei prodotti Ferrero sono “globali”, venduti dovunque. Ferrero è divenuto il quarto

gruppo dolciario più importante del mondo.

Ma la sua particolarità è il suo essere “glocal” (pensare globale, agire locale), cioè una azienda

insieme globale e locale, attenta allo sviluppo internazionale, ma anche al suo rapporto con il

territorio.

Page 63: Food innovation

9

Mission 3/3

Al centro dell’impegno quotidiano da sempre sta il consumatore. Un rapporto di fiducia fatto di

conoscenza, esperienza, “feeling” e intuizione, un meccanismo di fedeltà reciproco e duraturo è ciò

che lega Ferrero ai propri consumatori, indice dell’attenzione alle loro esigenze, elemento

chiave del successo dell’azienda.

Page 64: Food innovation

10

Business

L’intero gruppo Ferrero ha chiuso l’esercizio 2007-2008 con un fatturato consolidato in crescita

a 6.214 milioni di Euro, in incremento del 8,2% rispetto al precedente esercizio 2006-2007. Il Gruppo – guidato dai Chief Executive Officers

Pietro e Giovanni Ferrero – nel mondo conta 38 società operative, 14 stabilimenti e oltre 21.600

dipendenti.

Page 65: Food innovation

11

Reputazione

La Ferrero è la società al mondo che gode della migliore reputazione e affidabilità.

Con un indice di 85,17 su 100, Ferrero si aggiudica il primo posto nello studio del

Reputation Institute di New York (8 maggio 2009), che ogni anno valuta le aziende dalla migliore

reputazione presso il pubblico a livello mondiale.

Page 66: Food innovation

12

Formati

Nutella Vaschette 30g x 3 Bicchiere 200g Vasetto 450g Vasetto 750g

Nutella snack & drink Nutella, grissini ed EstaThe

Nutella & go Nutella e grissini

Page 67: Food innovation

13

Competitor nel settore delle creme spalmabili

Predominio del settore in Italia L'elasticità è bassa, ma con un leggero

aumento do-

vuto alla crisi

dei consumi. Prodotti alter-

nativi: creme

”bicolore”

Page 68: Food innovation

14

Operazioni di marketing 1/3

Page 69: Food innovation

15

Operazioni di marketing 2/3

Page 70: Food innovation

16

Operazioni di marketing 3/3

Page 71: Food innovation

Food Innovation

Page 72: Food innovation

Food supply chain

FILIERA AGRO-ALIMENTAREl'insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura (cf. food supply chain) di un dato prodotto agro-alimentare.

Page 73: Food innovation

CONFEZIONAMENTO DEGLI ALIMENTI

Operazione con cui viene applicata ad un prodotto alimentare una protezione fisica, chiamata

imballaggio, che annulla o minimizza l'influenza dell'ambiente esterno.

Page 74: Food innovation

FILIERA DEL CONFEZIONAMENTO

Il confezionamento degli alimenti ha una importanza fondamentale in riferimento ad almeno quattro aspetti della vita di un prodotto alimentare industriale:

- CONTENIMENTO: indispensabile per contenere e sostenere la quantità di prodotto che costituisce l'unità di vendita.

- CONSERVAZIONE: serve da barriera per garantire la permanenza della situazione virtuosa ottenuta con il processo applicato.

- COMMERCIALIZZAZIONE: accoglie tutte le informazioni necessarie ad una corretta identificazione merceologica del prodotto, ad una conoscenza delle sue caratteristiche fisiche e nutrizionali, delle modalità di conservazione e di utilizzo, dei termini di scadenza, all'individuazione del produttore e del commercializzatore, oltre ad ospitare immagini e colori suggestivi per l'acquisto.

- TRASPORTO: consente l'utilizzo economico degli opportuni mezzi meccanici

Page 75: Food innovation

(art. 35, lett. a), Decreto Legislativo 22/97

Per packaging (trad. ita. imballaggio) si intende il prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere e a proteggere

determinate merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, a consentire la loro manipolazione e la loro

consegna dal produttore al consumatore o all'utilizzatore, e ad assicurare la loro

presentazione, nonché gli articoli a perdere usati allo stesso scopo

Page 76: Food innovation

DECRETO RONCHI

I packaging, secondo la classificazione riportata nel decreto Ronchi (22/97), sono distinti in tre tipologie o categorie funzionali:

1) imballo primario, 2) imballo secondario, 3) imballo terziario.

Page 77: Food innovation

IMBALLAGGIO PRIMARIO

imballaggio per la venditaimballaggio concepito in modo da costituire, nel punto di

vendita, un'unità di vendita per l'utente finale o per il consumatore (art. 35, lett. b), d.lgs. n. 22/97.

Alcuni esempi: una bottiglia, una lattina per bevande, una scatola di piselli, una scatola per CD, un pacchetto di

sigarette, una bomboletta spray.

Quindi, nel caso di beni di largo consumo, l'imballaggio primario rappresenta l'unità di vendita destinata al

consumatore finale.

Page 78: Food innovation

IMBALLAGGIO SECONDARIOimballaggio multiplo

imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, il raggruppamento di un certo numero di unità di vendita, indipendentemente dal fatto che sia venduto come tale all'utente finale o al consumatore, o che serva soltanto a facilitare il rifornimento degli scaffali nel punto di vendita. Esso può essere rimosso dal prodotto senza alterarne le caratteristiche (art. 35, lett. c), d.lgs. n. 22/97).

Alcuni esempi: una confezione contenente più bottiglie, una confezione da tre scatole di piselli, una confezione di dieci scatole per CD, una stecca di sigarette.

Quindi, nel caso di beni di largo consumo, l'imballaggio secondario può costituire sia l'unità di vendita destinata al consumatore finale sia quella destinata al rivenditore.

Page 79: Food innovation

IMBALLAGGIO TERZIARIOimballaggio per il trasporto

imballaggio concepito in modo da facilitare la manipolazione ed il trasporto di un certo numero di unità di vendita oppure di imballaggi multipli per evitare la loro manipolazione ed i danni connessi al trasporto, esclusi i container per i trasporti stradali, ferroviari, marittimi e aerei (art. 35, lett. d), d.lgs. n. 22/97).

Alcuni esempi: un pallet di confezioni o di scatoloni, uno scatolone contenente confezioni.

Quindi, nel caso di beni di largo consumo, l'imballaggio terziario è riservato all'utilizzo all'interno della catena di distribuzione e, salvo casi particolari, non arriva all'utilizzatore finale.

Page 80: Food innovation

XX secolo

Al volgere del Ventesimo secolo, le innovazioni delle tecniche di produzione favoriscono la realizzazione di contenitori in ogni forma e materiale,

utili non solo ad accompagnare il prodotto fino al consumatore,

ma capaci di rispondere a nuove esigenze, tra cui concorrere col prodotto alla creazione della propria identità-immagine e renderla riconoscibile all’immaginario del consumatore.

Page 81: Food innovation

Varie definizioni

La studiosa Valeria Bucchetti definisce l’involucro

“Una ricerca di forme tridimensionali, capaci di contenere in maniera opportuna, funzionale ed estetica,

un bene destinato alla vendita.”

Nel 1984 Kotler asserisce che col termine packaging s’intendano:

“le attività volte a progettare e a realizzare il contenitore, l’involucro e l’imballaggio di un prodotto”.

Page 82: Food innovation

EFFICACIA DEL PACKAGEI fattori che risultano essere decisivi per valutare l’efficaciadel package possono essere identificati nell’acronimo “VIEW”, cherimanda alle funzioni di:

� Visibility, cioè la capacità di un package di “fare un passo avanti”, emergere alla vista dei consumatori davanti allo scaffale rispetto ai propri concorrenti;

� Informative, che significa saper comunicare la natura del contenuto dell’involucro immediatamente;

● Emotional impact, l’evocare nell’immaginario dell’acquirente impressioni favorevolmente positive che siano conformi alle scelte della strategia di marketing;

� Workability, che si riferisce all’ergonomicità e praticità del package nell’uso domestico.

Page 83: Food innovation

COMUNICATIVITA'Ci si accorge di come centrale sia nella vendita laconfigurazione estetica e la funzione comunicazionale delpackaging.

Esso deve comunicare.

In altre parole attirare➢l’attenzione dell’acquirente, ➢illustrare il prodotto,➢fornire le istruzioni per usarlo, ➢rassicurare chi lo compra e generare con lui un rapporto di fedeltà.

In particolari occasioni, per esempio durante le festività interannuali o nel caso di offerte promozionali, il packaging base subisce delle modifiche per sottolineare lo speciale evento.

Page 84: Food innovation

VISIONE DI 'PERSUASORE OCCULTO'

AL PACKAGINGSi minimizza e sovverte la visione di “persuasore occulto” del packaging, che secondo un

approccio psicologico e psicanalitico alla progettazione degli imballaggi

attribuiva a caratteristiche specifiche di questi ultimi, il potere di scatenare reazioni inconsce, in grado di manipolare e provocare l’acquisto del prodotto.

Page 85: Food innovation

PRODOTTO STUDIATO

Contenitori resistenti, facili da trasportare, funzionali nella fase di stoccaggio, leggeri, riciclabili, d’ingombro ridotto, riscuotono presso il pubblico un’accoglienza positiva:

basti pensare al Tetra Brik, baluardo storico della Tetra Pak, società produttrice d’imballaggi in cartone e poliaccoppiato, che è stato introdotto sul mercato con un alimento ben posizionato a livello simbolico come il latte ed ha presentato notevoli vantaggi rispetto al vetro, ottenendo successo anche con altre bevande, come il succo di frutta proposto in formati adatti all’uso familiare o al consumo singolo, e conquistando prodotti ricchi di storia e tradizione come il vino.

Page 86: Food innovation

ANALISI AZIENDALE:

Tetra Pak

Page 87: Food innovation

CIRCOSCRIVENDO IL RAGGIO D'ANALISI AL

PAGKAGING ALIMENTARESi arriva a considerare Tetra Pak, la società svedese fondata nel 1951 da Ruben Rausing ed Erik Akerlund, che si occupa della produzione e distribuzione d'imballaggi di cartone e poliaccoppiato per prodotti alimentari liquidi e semiliquidi

Page 88: Food innovation

STORIAIl primo prodotto di Tetra Pak è stato un contenitore di cartoncino usato per

conservare e trasportare il latte. Fu chiamato Tetra Classic. Ruben Rausing aveva lavorato sul progetto fin dal 1943 e nel 1950 aveva

perfezionato la tecnica per rendere questo tipo di contenitore assolutamente impenetrabile all’aria, utilizzando un

sistema di rivestimento plastico della carta. Questi primi contenitori avevano la forma di tetraedri (solidi a quattro

facce) e da essi è nato il nome dell’azienda. Nel 1952 fu lanciato il primo contenitore Tetra Classic e, più tardi, nel 1963

l’azienda introdusse il Tetra Brik, un contenitore di forma rettangolare.

Il figlio di Ruben Rausing, Hans, ha condotto l’azienda dal 1954 fino al 1985, portandola da una realtà di 7 persone ad una delle più grandi aziende svedesi.

Tetra Pak è stata fondata sul concetto che un imballaggio deve far risparmiare più di quanto costa, garantendo, grazie al confezionamento asettico, la possibilità di "spostare un bene alimentare nello spazio e nel tempo".

Page 89: Food innovation

PRODOTTI INNOVATIVI

Page 90: Food innovation

RICERCA & SVILUPPO TECNOLOGICO

Appena dopo che l'azienda fu costituita, la dirigenza di Tetra Pak cercò il modo di allargare il proprio business a mercati e tecnologie che superassero

i limiti del prodotto latte fresco. Nella metà degli anni cinquanta, Tetra Pak si lanciò in una attività congiunta di

ricerca e sviluppo con Ursina, un’azienda svizzera che aveva sviluppato una nuova tecnica di sterilizzazione del latte.

Utilizzando un’iniezione di vapore, Ursina era in grado di produrre latte sterilizzato che aveva effettivamente lo stesso sapore e valore nutrizionale del latte fresco.

La sfida, per Ursina, era di trovare un sistema economico per confezionare il latte. Nel settembre del 1961, durante una conferenza stampa a Thun, in Svizzera, fu presentata la

prima macchina per il confezionamento asettico di latte sterilizzato.

Questa tecnologia è nata per consentire lo stoccaggio a temperatura ambiente, proteggere le proprietà nutrizionali dei prodotti ed evitare l’uso di conservanti.

Page 91: Food innovation

TECNOLOGIA ASETTICAIl trattamento asettico prevede il

riscaldamento del prodotto alimentare ad elevata temperatura (135-150 °C nel caso del latte)

in un comparto sigillato per pochi secondi, poi forzarne il raffreddamento a temperatura ambiente.

Il processo di riscaldamento utilizzato viene chiamato sistema a temperatura ultra-elevata (ultra-high temperature = UHT). Tale elevata temperatura rimuove tutti i microorganismi; la sua breve durata provoca un danno minimo alle sostanze nutritive e al sapore

rispetto ai tradizionali trattamenti di pastorizzazione e inscatolamento, che utilizzano temperature più basse ma per un tempo significativamente

più lungo.

Il confezionamento asettico prevede il trasferimento del prodotto trattato UHT all’interno di un imballaggio

precedentemente sterilizzato in ambiente sterile.

Page 92: Food innovation

ACQUISIZIONI & SCISSIONI

Alfa Laval è stata parte del gruppo Tetra Pak tra il 1991 e il 2000.

Nel 1991 Alfa Laval Agri, azienda produttrice di attrezzature per le centrali del latte e per l’agricoltura, si è scissa da Alfa Laval.

Quando Alfa Laval fu venduta, Alfa Laval Agri è rimasta parte del gruppo Tetra Pak ed è stata rinominata DeLaval, dal nome del fondatore, Gustaf De Laval.

Page 93: Food innovation

STRUTTURA ORAGNIZZATIVA

Page 94: Food innovation

IL MOTTO“PROTEGGE LA BONTÀ”

vale per l’intera catena del valore: dai fornitori ai consumatori, alla distribuzione, ai dipendenti, ai consumatori, fino alla società in genere.

Oltre a proteggere gli alimenti nei contenitori, salvaguardiano l’ambiente, a partire dalla scelta di materie prime rinnovabili.

La componente principale dei contenitori Tetra SPak è la FIBRA DI LEGNO.

Page 95: Food innovation

OBIETTIVI & STRATEGIE (PARTE 1)

Affermare la propria leadership attraverso strategie di comunicazione integrata business to business (B2B)

Differenziarsi dalla concorrenza per Tetra Pak hauna doppia valenza, in quanto l’azienda si pone due targetobiettivo: i clienti potenziali ed i consumatori finali.

Si osserva pertanto che Tetra Pak stia attuando una strategia di differenziazione rispetto alla concorrenza, con l’obiettivo diinfluenzare l’elasticità della domanda, diminuendola.

In tale modo, l’azienda ricerca un effetto distorcente sul meccanismo concorrenziale - considerando il mercato degli imballaggi nella sua totalità, con l’apporto di tutte le categorie di competitors – e riafferma la propria posizione di leader, estirpando i concorrenti diretti dalle possibilità di scelta dei clienti.

Page 96: Food innovation

OBIETTIVI & STRATEGIE (PARTE 2)

Le strategie di comunicazione di Tetra Pak possono pertanto apparire funzionali al raggiungimento di un aggiuntivo potere monopolistico nei confronti delle imprese minori che operano all’interno del settore del confezionamento (asettico e non) di prodotti alimentari.

Aumentare le vendite quindi, ed eliminare dal range di scelta deiclienti i concorrenti diretti.

Page 97: Food innovation

FORNITORII partner sono fornitori innovativi, finanziariamente solidi e, come Tetra Pak, impegnati nell’innovazione del prodotto. Tutto questo è la migliore

garanzia dell’alta qualità dei materiali dei fornitori.

DIPENDENTITetra Pak è “azienda familiare” con valori fondamentali forti e con un

elevato tasso di fidelizzazione del personale. Incoraggiano una cultura aziendale all’insegna della crescita

professionale e del rispetto reciproco, che contribuisca alla crescita dei dipendenti.

CLIENTIInvestendo in una vasta gamma di soluzioni innovative, Tetra Pak aiuta a

stimolare relazioni a lungo termine con i nostri clienti. Ci si guadagna il rispetto della clientela, sfruttando la nostra profonda conoscenza del settore alimentare in ogni fase, dalla lavorazione al

consumo finale.

Page 98: Food innovation

LA GRANDE DISTRIBUZIONESoluzioni efficienti di confezionamento per la grande distribuzione proteggono la redditività della distribuzione. I prodotti confezionati

vengono accertati affinchè siano perfettamente protetti sugli scaffali, e inoltre, vengono aiutati i distributori a personalizzare i loro prodotti a

marchio, contribuendo a tutelare e migliorare la loro immagine.

CONSUMATORICi si impegna a rendere i cibi sicuri e disponibili, ovunque. Le soluzioni di

trattamento e confezionamento proteggono il valore nutrizionale e l’aroma originale dei cibi.

Page 99: Food innovation

Tetra Pak ha avviato programmi di distribuzione di cibo nelle scuole in più di 45 paesi. Forniscono supporto anche in progetti di aiuto in tutto il

mondo in caso di calamità e sostiene programmi per i bambini che vivono in aree svantaggiate.

Tutti gli stabilimenti di Tetra Pak sono certificati secondo uno standard ambientale internazionale,

e tutti gli uffici commerciali (market company) partecipano ad attività di salvaguardia attiva e preventiva dell’ambiente.

Tetra Pak crede nella leadership responsabile nel settore, nella creazione di crescita e benessere in linea con la sostenibilità ambientale

la responsabilità sociale.

RESPONSABILITA' SOCIALE (PARTE 1)

Page 100: Food innovation
Page 101: Food innovation

PUBLICITA'

CORRIERE DELLA SERARADIO

Page 102: Food innovation

RESPONSABILITA' SOCIALE (PARTE 2)

La responsabilità sociale di Tetra Pak, o Corporate Social Responsibility (CSR), non è solo un’espressione alla moda, ma il modo in cui da anni Tetra Pak lavora, dai programmi di sviluppo nelle scuole e delle infrastrutture, fino alla sostenibilità ambientale.

Le pietre miliari della Corporate Social Responsibility sono:

➔ Food for Development➔ Global Compact➔ Sostenibilità ambientale

La missione aziendale è molto chiara: Crediamo in una leadership responsabile nel settore, ottenibile creando una crescita redditizia in armonia con una sostenibilità ambientale e con il nostro senso di responsabilità sociale.

Da oltre 40 anni supporta clienti, governi e comunità locali a fornire latte ai bambini di tutto il mondo.

Page 103: Food innovation

Operiamo in più di 150 mercati con oltre 20.000 dipendenti. Crediamo in una leadership responsabile nel settore, creando crescita e benessere in linea con la sostenibilità ambientale e il senso di responsabilità sociale.

(dati aggiornati a gennaio 2009)

MACCHINE DI CONFEZIONAMENTO✔in funzione nel 2009: 9.115✔consegnate nel 2008: 503

UNITA' DI TRATTAMENTO✔in funzione nel 2009: 46.249✔consegnate nel 2008: 1.838

UNITA DI DISTRIBUZIONE✔in funzione nel 2009: 16.105✔consegnate nel 2008: 1.372

...IN CIFRE (PARTE 1)

Page 104: Food innovation

...IN CIFRE (PARTE 2)

STABILIMENTI PER L'ASSEMBLAGGIO DI MACCHINE: 10

STABILIMENTI DI PRODUZIONE PER IL MATERIALE DI CONFEZIONAMENTO E SISTEMI DI CHIUSURA: 43

NUMERO DI PAESI (dove Tetra Pak é presente): >150

SEDI COMMERCIALI: 41

UFFICI DI VENDITA: 74

NUMERO DI DIPENDENTI: 21.640

Page 105: Food innovation

...IN CIFRE (PARTE 3)

Centri di assistenza tecnica: 41

Centri di formazione tecnica: 16

Centri di Ricerca e Sviluppo: 12

Numero di litri di prodotti consegnati in contenitori Tetra Pak nel 2008 (in milioni): 70.538

Numero di contenitori Tetra Pak consegnati nel 2008 (in milioni): 141.379

Vendite nette nel 2008 in milioni di Euro: 8.825