florian metateatro

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FLORIAN METATEATRO Centro di Produzione Teatrale Andrea Cosentino NOT HERE NOT NOW Venerdì 12 maggio ore 21.00 - Florian Espace per TEATRO D'AUTORE e altri linguaggi / Assolononsolo di e con Andrea Cosentino regia Andrea Virgilio Franceschi video Tommaso Abatescianni Torna a grande richiesta, dopo il successo dello scorso anno, l’esilarante Not here not now di Andrea Cosentino, una delle figure più interessanti della nostra scena. In “Not here, not now” Cosentino approfondisce quel rapporto tra l’arte e la vita che è il suo reale campo d’indagine e ragiona – e ci fa ragionare in modo straordinariamente intelligente sulle relazioni intercettabili tra performance, teatro ed esistenza umana. Il suo modo di operare è un modo giocoforza sghembo, rovesciato, comico. Un modo che accosta la cauta fisicità del mimo all’istrionismo dell’attore volutamente eccessivo, la sagace (auto)ironia del clown alla semplicità lirica della marionetta, le linee aperte del cabaret al racconto biografico della narrazione, il senso del ridicolo di Chaplin alla malinconia di Lecoq, la

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FLORIAN METATEATROCentro di Produzione Teatrale

Andrea Cosentino

NOT HERE NOT NOW

Venerdì 12 maggio ore 21.00 - Florian Espaceper TEATRO D'AUTORE e altri linguaggi / Assolononsolo

di e con  Andrea Cosentino regia  Andrea Virgilio Franceschivideo Tommaso Abatescianni

Torna a grande richiesta, dopo il successo dello scorso anno, l’esilarante Nothere not now di Andrea Cosentino, una delle figure più interessanti dellanostra scena. In “Not here, not now” Cosentino approfondisce quel rapportotra l’arte e la vita che è il suo reale campo d’indagine e ragiona – e ci faragionare – in modo straordinariamente intelligente sulle relazioniintercettabili tra performance, teatro ed esistenza umana. Il suo modo dioperare è un modo giocoforza sghembo, rovesciato, comico. Un modo cheaccosta la cauta fisicità del mimo all’istrionismo dell’attore volutamenteeccessivo, la sagace (auto)ironia del clown alla semplicità lirica dellamarionetta, le linee aperte del cabaret al racconto biografico dellanarrazione, il senso del ridicolo di Chaplin alla malinconia di Lecoq, la

romanità di Petrolini alla prossemica burattinesca di Totò. Dietro tuttoquesto materiale si nasconde ovviamente lui, Cosentino. Con la sua storia difiglio e di padre. Con la sua tartassante indagine sul senso dell’essereartisti  oggi. Un incontro/scontro da teatranti con la body art, il lazzo delclown che gioca con il martirio del corpo come testimonianzaestrema.  Marina Abramovic  dice: il teatro, il cinema, l'arte sono limitate,essere spettatori non è un'esperienza. L'esperienza bisognaviverla. “Theatre is very simple: in theatre a knife is fake and the blood isketchup. In performance art a knife is a knife and ketchup is blood.” Il resoconto di un'esperienza attiva con Marina Abramovic,  capace dicapovolgere il silenzio del pubblico in risate a ripetizione. Un assolo da standup comedian per spettatori fatalmente passivi e programmaticamentemaltrattati, con pupazzi parrucche martelli di gomma e nasi finti. E ketchup,naturalmente.

Andrea Cosentino  proviene dalla scuola di Dario Fo presso la “LiberaUniversità di Alcatraz” e dal teatro gestuale di Philippe Gaulier della scuolamimica  e clownesca di Jacques Lecoq a Parigi. Dissacrante ironico,irriverente, tutto questo e molto altro è Andrea Cosentino, affermato attore,autore e regista di quella che il critico Nico Garrone aveva definito la non-scuola romana. Il suo recente spettacolo  "Lourdes"  è vincitoredell'importante concorso "I Teatri del Sacro 2015".

Dopo lo spettacolo per  Incontri a teatro  seguirà un colloquio con lacompagnia a cura di Paolo Verlengia.

Biglietti:  intero  € 10 ; ridotto € 8 ; professionale € 6 (per gli allievidelle scuole di teatro convenzionate). E' consigliata la prenotazione.

Andrea Cosentino

TELEMOMO’

Sabato 13 maggio ore 21.00 - Florian Espaceper TEATRO D'AUTORE e altri linguaggi / Assolononsolo

di e con Andrea Cosentino musica Økapi   danza  in video NataliaBonanese  video Tommaso Abatescianni

Arriva invece per la prima volta a Pescara Telemomò, un’autenticadimostrazione di estro, di fantasia, ma soprattutto un modo per smitizzare,per prendere in giro la televisione e la sua programmazione. Lo spettacolo“TeleMomò” di Andrea Cosentino, attore, autore e studioso di teatrorappresenta una sorta di gioco divertente, intelligente ed al contemposemplice, che l’autore ed interprete, interessato alla ricerca linguistica eperformativa sulle forme espressive subalterne, propone, in circa un’ora, alpubblico facendolo assistere ad una particolare serata di programmazionetv.  Nei panni dell’eclettico animatore di “TeleMomò”, il canale tv un pòanarchico ed alternativo, Andrea Cosentino, tira fuori dalla sua valigiaparrucche, Barbie e Big Jim, animali in miniatura, gambe di manichini e librie spazia con battute pungenti da un programma all’altro,dall’intrattenimento, alla cultura, all’intervista, alla pubblicità. Nella pièce,quindi, ironia, risate, ribaltamento dei messaggi tv e personaggi stravaganti,tutti inventati e interpretati da Cosentino stesso. Alla bravura e allo studio del linguaggio contemporaneo e televisivo daparte dell’autore ed interprete si accoppia il confuso e irresistibilemontaggio dei vari programmi di “TeleMomò”, una vera “festa”, per ilpubblico.

Biglietti:  intero  € 10 ; ridotto € 8 ; professionale € 6 (per gli allievidelle scuole di teatro convenzionate). E' consigliata la prenotazione.

DITELO ALLE STELLEi prigionieri dell'Arandora Star

Sabato 20 ore 21.00 e domenica 21 maggio ore18.00 - Florian Espaceper TEATRO D'AUTORE e altri linguaggi / La storia si fa teatro

  Viene presentato in “prima”  uno spettacolo teatrale che parla diguerra e di emigrazione,  ispirato alla vicenda storica dell’affondamento dell’Arandora Star (2 luglio 1940)

testo e regia Federica Vicino  con Davide Clivio  Massimo Leone e conDaniele Di Masci, Pierluigi Lorusso, Lorenzo Valori  musiche originaliAngelo Valori produzione Florian Metateatro

Durante la Seconda Guerra Mondiale, i paesi di entrambi gli schieramentiapplicarono l'internamento dei cittadini originari dei paesi nemici per timoredello spionaggio. L’Arandora Star, imbarcazione britannica che era stata unanave da crociera, fu riconvertita dal governo inglese in nave cargo e adibitaal trasporto degli internati dell'Asse in Canada. La nave fu sovraccaricata e iprigionieri furono ammassati nelle cabine, trasformate in celle. Inoltre,senza una ragione plausibile, lo scafo venne ridipinto di un anonimo grigio el’imbarcazione non esponeva alcun segnale convenzionale che potesse faridentificare la sua reale funzione (come il simbolo della Croce Rossa).Il 2 luglio 1940, a largo della costa nord-ovest dell'Irlanda, fu colpita da unsiluro lanciato dall'U-Boot U-47, e affondata. L'equipaggio dell'U-Bootdichiarò in seguito di essere stato tratto in inganno dalla livrea grigia chefaceva sembrare la nave un mercantile provvisto di armi in dotazione allamarina britannica. L'Arandora Star, senza più potenza motrice, affondò intrentacinque minuti. Persero la vita più di ottocento persone, 446 delle qualierano italiane.La tragedia dei deportati dell’Arandora Star riassume in sé gli elementi tipiciche potrebbero contribuire a scrivere una delle tante pagine di “storia

sociale” del nostro paese,. E’ una vicenda che parla di emigrazione, diuomini che fuggono dalla miseria in cerca di un futuro migliore; è unavicenda che parla di emarginazione, di diffidenza, di razzismo; è unavicenda che parla di guerra, di folli ideologie e di altrettanto folle sete dipotere…Pochi hanno notizia di questa immane tragedia che, accanto amolte altre, ha segnato la storia italiana della Seconda Guerra Mondiale.Pochi sanno come andarono realmente le cose. Pochissimi ricordano eriflettono sul valore del sacrificio di chi è vissuto nell’ombra ed è mortonell’ombra. Da questi spunti, da queste riflessioni, nasce l’idea di allestire lospettacolo: “Ditelo alle stelle”. La necessità è sempre e solo una: tenereviva la memoria. E anche tenere ben presente che dietro il “numero dellevittime”, che di solito viene riportato nelle cronache, ci sono persone,persone vere, con le loro anime, le loro storie, i loro affetti, le lorograndezze, le loro miserie, i loro sogni, le loro aspirazioni, le loro paure.Perché la guerra non è fatta di numeri, ma di persone.

Dopo la prima replica dello spettacolo per  Incontri a teatro  seguirà uncolloquio con la compagnia a cura di Paolo Verlengia.

Biglietti:  intero  € 10 ; ridotto € 8 ; professionale € 6 (per gli allievidelle scuole di teatro convenzionate). E' consigliata la prenotazione.

Raoul Moretti

HARPSCAPESconcerto d’arpa elettrica

Domenica 21 maggio ore 21.00 - Florian Espaceper Sotto la tenda dell'Avanguardia a cura di Giulia Basel ePippo Di Marca in collaborazione con Espace Promozione Culturale

Per maggiori informazioni sugli spettacoli, i calendari dellerassegne e i laboratori del FLORIAN METATEATRO clicca qui

Raoul Moretti (Electroharp & Live Electronics & Interactive Visuals)realizzazione visuals Olo Creative Farm

Harpscapes è un progetto creato dall’arpista italo-svizzero Raoul Moretti,frutto di una profonda ricerca sonora del suono puro della sua arpa, con unuso essenziale e calibrato delle live electronics realizzate da MassimoColombo. Nel mondo arpistico risulta essere un progetto dai contenutialtamente innovativi, decisamente non convenzionale. Il progetto è statogià presentato in importanti Festival dell’Arpa in Italia, Cile, Messico, Brasile,Venezuela, Croazia, Serbia, Francia, Belgio, Martinica, Dominica ed ha avutola sua vetrina ufficiale al World Harp Congress 2014 a Sydney. Per un totalecoinvolgimento del pubblico, nel progetto hanno collaborato i videoartisti diOlo Creative Farm, che con la loro incredibile bravura e fantasia dannoimmagine alle composizioni di Moretti, realizzando i visuals cheinteragiscono live durante il concerto, gestiti direttamente dal musicista.

Raoul Moretti con questa nuova opera sorprende tutti ancora una volta conrara sensibilità e impressionante capacità descrittiva. Le note immaginifichedella sua arpa, a tratti rarefatte, a tratti pregne di magnetismo, attiranol'ascoltatore un un territorio dove i confini e i riferimenti si stemperano in ungioco di continui rimandi tra realtà e fantasia. Melodie traversali,interiorizzazioni malinconiche, citazioni sottili e addirittura una certa lievepsichedelia visionaria donano ad "Harpscapes" la grazia del capolavoroconsacrando l'arpista tra i più interessanti e creativi interpreticontemporanei dello strumento. Un ascolto al tempo stesso magico,inquieto e delizioso. (Fabio Borghetti - critico musicale)

Biglietto unico € 5

ACQUISTO E PRENOTAZIONE BIGLIETTIOltre all'acquisto diretto in botteghino, è possibile prenotare per glispettacoli dal lunedì al venerdì dalle 09.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle19.00 telefonicamente ai nn. 085/4224087 e 393/9350933 oppure via e-mailall’indirizzo  [email protected]. Il sabato e la domenica èpossibile prenotare, quando c'è spettacolo, solo al numero 393/9350933. Ilbotteghino apre un'ora prima dello spettacolo.

FLORIAN [email protected]

tel. 085 4224087 - 085 2406628 - 393/9350933