europa 2020: quali sfide per la liguria? - claudio torrigian

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Statistiche per misurare il progresso sociale e lo sviluppo sostenibile Genova, 28 ottobre 2015 Università di Genova – Dipartimento di Economia Europa 2020: quali sfide per la Liguria? Claudio Torrigiani

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Statistiche per misurare il progresso sociale e lo sviluppo sostenibile

Genova, 28 ottobre 2015

Università di Genova – Dipartimento di Economia

Europa 2020: quali sfide per la Liguria?

Claudio Torrigiani

Europa 2020: strategia per una crescita … Linee strategiche Obiettivi Target EU al 2020

… intelligente Istruzione Abbandoni scolastici < 10 %

Pop. 30-34anni laurea = 40%

Ricerca e sviluppo Investimento in R&S = 3% PIL

… sostenibile Cambiamenti climatici e sostenibilità energetica

Gas serra – 20% (a.b. 1990)

Energia da rinnovabili + 20%

Efficienza energetica + 20%

… solidale Occupazione 20 – 64 enni tasso occup. = 75%

Lotta povertà – 20.000.000 persone povere o a rischio povertà ed emarginazione

Obiettivi Target EU al 2020 IT 2014 LIG 2014

Istruzione Abbandoni scolastici < 10 % 15,0% (+5 pt.) 13,6% (+3,6 pt.)

Pop. 30-34anni laurea = 40%

Ricerca e sviluppo Investimento in R&S = 3% PIL

Popolazione di 18-24 anni con al più la licenza media e che non frequenta altri corsi scolastici o svolge attività formative superiori ai 2 anni, percentuale (Istat)

La riduzione dell’indicatore osservata per la Liguria è molto limitata se confrontata con quella fatta registrare a livello nazionale e nel Nord Ovest. Ancora più eclatante il divario con le performance di altre regioni, come ad es. il Veneto che riduce di 10 pt. il dato posizionandosi all’8,4% al 2014, già ben al di sotto del target europeo. Dalla disaggregazione del dato per genere emerge inoltre che la componente femminile delle popolazione considerata (18-24 anni) fa registrare un trend peggiorativo nel decennio, unico caso in Italia a fronte di territori con riduzioni dell’indicatore pari a 12-13 pt. percentuali (Puglia, PA Bolzano). Il dato va letto in chiave di policy di prevenzione primaria tenendo conto anche della percentuale significativa di studenti immigrati impegnati nei percorsi scolastici che, come mostrano i risultati delle prove Invalsi, hanno performance in media inferiori rispetto ai coetanei italiani. In chiave di policy di prevenzione secondaria considerando il fenomeno dei giovani NEET, l’elevatissimo tasso di disoccupazione giovanile e la difficoltà per i giovani con competenze deboli ad inserirsi nel mercato del lavoro.

Obiettivi Target EU al 2020 IT 2013 LIG 2013

Istruzione Abbandoni scolastici < 10 %

Pop. 30-34anni laurea = 40% 22,4% (- 17,6 pt.) 27,4% (- 12,6 pt.)

Ricerca e sviluppo Investimento in R&S = 3% PIL

Popolazione in età 30-34 anni con un titolo di studio universitario in percentuale sulla popolazione nella stessa classe di età (Istat)

Il dato ligure si mantiene al di sopra di quello medio nazionale e del Nord Ovest, ma ben al di sotto di quello medio dell’Unione. Anche il dato più aggiornato contenuto nel Programma Nazionale di Riforma 2015, che riporta per la Liguria un dato al 2014 pari a circa il 30%, fa registrare una notevole distanza dal target fissato per il 2020. La disaggregazione del dato per genere mostra che la percentuale di laureate nella fascia di età considerata è non solo molto più elevata di quella dei laureati (14 punti) ma che è cresciuta molto più velocemente nel decennio considerato (+13,3 pt. VS +4,7 pt.). Investire in policy finalizzate ad incrementare ulteriormente il tasso di istruzione universitaria non è sufficiente se questa operazione non è inserita in una vision sistemica che incoraggi scelte orientate ai settori considerati strategici: green economy, blue economy, servizi alla persona, servizi socio-sanitari, valorizzazione del patrimonio culturale, ICT. Un esempio in questo senso è la Strategia Digitale 2016-2018 presentata pochi giorni fa.

Obiettivi Target EU al 2020 IT 2012 LIG 2012

Istruzione Abbandoni scolastici < 10 %

Pop. con laurea o eq. = 40%

Ricerca e sviluppo Investimento in R&S = 3% PIL 1,31 (-1,69 pt.) 1,43 (-1,57 pt.)

Spesa sostenuta per attività di ricerca e sviluppo intra muros della Pubblica Amministrazione, dell'Università e delle imprese pubbliche e private in percentuale sul PIL (Istat)

I dati relativi all’investimento in ricerca e sviluppo mostrano che la regione si mantiene al di sopra della media nazionale, in linea con il Nord Ovest e ben al di sotto del dato medio europeo e del target 2020. Anche in Liguria l’investimento privato in ricerca e sviluppo è superiore a quello pubblico. Il rilancio della ricerca e dell’innovazione richiede una visione d’insieme che tenga conto sia delle potenzialità offerte dal nostro capitale umano, investendo come detto poco sopra nella specializzazione dei giovani liguri in settori strategici come green economy, blue economy, servizi alla persona, servizi socio-sanitari, valorizzazione del patrimonio culturale, ICT, ma che sia contemporaneamente volta a creare condizioni di forte attrattività per la ricerca in Liguria da parte di stranieri di talento. L’Istituto Italiano di Tecnologia rappresenta in questo senso un’esperienza di successo che deve essere ulteriormente promossa.

Obiettivi Target EU al 2020 IT 2011 LIG 2011

Cambiamenti climatici e sostenibilità energetica

Gas serra – 20% (a.b. 1990) -4,2% (+15,8 pt.) - 29,5% (-9,5 pt.)

Energia da rinnovabili + 20%

Emissioni di gas serra per abitante – Tonnellate di C02 equivalente (Istat)

L’investimento in ricerca e sviluppo nel settore della green economy è strettamente connesso agli obiettivi 2020 inerenti i cambiamenti climatici e la sostenibilità energetica. Come possiamo vedere nel grafico dal 1990 in Liguria si è registrata una riduzione di quasi il 30% delle emissioni di gas serra, a causa della riconversione industriale che ha interessato la regione e alla chiusura dello stabilimento ILVA a Genova Cornigliano come si legge nel Piano Energetico Ambientale Regionale 2014-2020 del dicembre 2014. Tale drastica riduzione ha riposizionato la Liguria in linea con le altre regioni italiane (6° posto) ma molto deve essere ancora fatto anche in considerazione della vocazione turistica della regione, che richiede un deciso miglioramento dei parametri ambientali soprattutto nelle aree costiere su cui come noto insistono sia la maggiore densità insediativa e abitativa sia i flussi turistici più consistenti.

*escluso idrico

Obiettivi Target EU al 2020 IT 2014 LIG 2014

Cambiamenti climatici e sostenibilità energetica

Gas serra – 20% (a.b. 1990)

Energia da rinnovabili + 20% 19,2% (-0,8 pt.)* 5,1% (-14,9 pt.)*

Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili, percentuale sui consumi totali (Istat)

Sul fronte delle energie rinnovabili la Liguria risulta in forte ritardo sia rispetto

al Nord Ovest che, ancor più, rispetto alla media nazionale. Un’opportunità di

sviluppo data anche la collocazione geografica della Liguria, è offerta ad

esempio dallo sfruttamento dell’energia marina. Nonostante gli elevati costi

tecnici questa fonte rinnovabile è considerata fondamentale dall’Unione

europea, che considera l’energia marina uno dei pilastri della Blue Growth

Strategy.

Obiettivi Target EU al 2020 IT 2014 LIG 2014

Occupazione 20-64enni tasso occup. = 75% 59,9% (-15,1 pt.) 64,8% (-10,2 pt.)

Lotta povertà – 20.000.000 persone povere o a rischio povertà ed emarginazione

Tasso di occupazione delle persone tra i 20 e i 64 anni (Istat)

Per quanto concerne la crescita «solidale», l’obiettivo occupazione pone un target ambizioso, pari al 75% che vede la Liguria ancora ben lontana (64,8% il dato medio 2014) e anche molto al di sotto del Nord Ovest (68,4%) nonostante sia posizionata al di sopra del dato medio nazionale. La disaggregazione del dato per genere evidenzia, nonostante la riduzione della forbice nell’ultimo decennio, la necessità di incrementare ulteriormente la partecipazione femminile al mercato del lavoro per ridurre il Gender Gap, ma anche quella di mantenere occupazione e occupabilità della componente maschile. I dati allarmanti relativi alla disoccupazione giovanile e il problema prima ricordato dei giovani NEET indicano con chiarezza la necessità di focalizzare gli sforzi sull’occupazione dei giovani e sull’integrazione tra sistema di istruzione e formazione e politiche attive del lavoro.

Obiettivi Target EU al 2020 IT 2013 LIG 2013

Occupazione 20-64enni tasso occup. = 75%

Lotta povertà – 20.000.000 persone povere o a rischio povertà (19,3%)

28,4% (+ 9,1 pt.) 24,8% (+ 5,5 pt.)

Persone a rischio di povertà o esclusione sociale - percentuale sulla popolazione residente (Istat)

Infine, tra gli indicatori qui considerati, le oltre 395mila persone a rischio di

povertà ed esclusione sociale residenti in Liguria al 2013, pari a quasi il 25%

della popolazione, pongono con estrema urgenza il tema delle politiche

finalizzate a contrastare la povertà e favorire l’inclusione sociale con misure di

protezione sociale e di empowerment, azioni finalizzate a promuovere

l’inserimento lavorativo delle persone più vulnerabili, la promozione di servizi

socio-educativi, socio-sanitari e sanitari rivolti alla popolazione di tutte le

fasce di età in condizioni critiche (cfr. Programma Operativo Regionale di

Fondo Sociale Europeo della Regione Liguria – 2014-2020, Asse 2).

Statistiche… per costruire insieme un futuro migliore … prima persona plurale … … dove siamo? … dove vogliamo andare?

Grazie per l’attenzione

[email protected]

In conclusione

partecipazione

empowerment