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. 13 t l \ESS TESSILE E ABBIGLIAMENTO Talenti e tecnologia, il fashion della BRI SECONDO SUN RUIZHE, PRESIDENTE DI CHINA NATIONALTEXTILE AND APPAREL COUNCIL LE POTENZIALITÀ DELLA COLLABORAZIONE TRA ITALIA E CINA SONO ANCORA ENORMI, SIA NEL MERCATO INTERNO DEL DRAGONE CHE NEI PAESI TOCCATI DALLA BELT & ROAD (li Pier Prudi, Illo Feci D omanda: Può fornire un resoconto preliminare dei dati di produzione, crescita ed esportazione del settore tessile e dell'abbigliamento nel 2018? Risposta: Nel 2018 il mercato domestico ha accelerato la crescita. Secondo i dati del National Bureau of Statistics of China. le vendite al dettaglio di abbigliamento, scarpe, cappelli e tessuti delle cosid- dette aziende "enterprise above designated size" sono aumentate dell'8% mentre le vendite online del 22%. Secondo i dati doganali, le esportazioni cinesi di prodotti tessili e abbigliamento nel 2018 sono state di 287,62 miliardi di dollari, con un aumento del 4,8%. La produzione ha invece avuto una crescita più lenta: il valore ag- giunto del settore tessile è aumentato del 2,9% ma sono migliorati i benefici economici complessivi. Il fatturato totale è stato di 5,3 triliardi di yuan (+2,9%) con un utile di 276 miliardi di yuan (+8%). D. Come vede lo sviluppo della cooperazione in ambito di industria tessile e dell'abbigliamento tra Italia e Cina? R. La Cina e l'Italia hanno avuto amichevoli relazioni economiche e commerciali fin dai tempi più antichi, ma dalla fondazione della Nuova Cina, questa cooperazione ha avuto tre momenti di svolta. Il primo, nel 1978, du- rante la politica di riforma e apertura, il "three-plus-one" trading-mix si è sviluppato rapidamente e il commercio bilaterale è aumentato notevolmente. II secon- do momento è il 2001, anno in cui la Cina è entrata a far parte dell'OMC e l'industria tessile cinese si è integrata completamente nella catena di approvvigionamento e nella catena del valore globale dell'industria tessi- le. Questo ha fatto si che da anni la Cina sia il maggiore importatore di macchine tessili italiane con 390 milioni di dollari nel 2018. Il terzo nodo è il 2013, con l'iniziativa One Belt One Road perché la Cina è entrata in una nuova era di riforma e apertura. D. Su quali attività si potrà allargare la cooperazione tra le due industrie? R. Le due parti possono rafforzare la cooperazione e gli scambi con il supporto di piattaforme quali mostre, summit e incontri com- merciali e attraverso lo sviluppo di fiere specializzate di settore. D. Come si sono modificati i rapporti con lo sviluppo tecnologico e sostenibile? R. Le caratteristiche dell'integrazione transfrontalìera e dell'ag- gregazione inclusiva diventano sempre più evidenti e le imprese presentano un potenziale ecologico comune integrazione e svi- luppo. Il livello di conoscenza delle catene del valore globali è in costante miglioramento ed è sempre più difficile per le imprese attuare l'innovazione tecnologica facendo affidamento solo sul- le loro limitate conoscenze e risorse; l'integrazione di risorse esterne e la realizzazione di collaborazioni sinergiche fra vari soggetti nella filiera industriale diventa quindi una scelta ine- vitabile per l'innovazione aziendale. Nel campo della moda, la cooperazione cross-border è diventata una nuova carat- teristica dello sviluppo aziendale. Attualmente i principali gruppi di consumatori globali mostrano un trend giovanile e, con l'aumento di richieste personalizzate, le aziende del settore ottengono una situazione win-win proprio attraverso tale cooperazione. Anche lo sviluppo sostenibile è di- ventato un'importante direzione perla costruzione di una comunità dal futuro condiviso, nonché un canale importante per le imprese del settore per approfondire la responsabilità orientata alle persone, all'ambiente e al mercato. D. Quali opportunità di lavoro e business pensa che abbiano le aziende e i profes- sionisti italiani in Cina? Riguarderanno più l'aspetto di produzione, tecnologia o designicreatívità? San Ruizhe, presidente di China National Textile and Appare' C uncil, la potente associazione non profit che indirizza e studia la politica, commerciale e tecaolo,tica di uno dei settori portanti de l!'e cononzia cinese con un giro d'affari di 741 miliardi di dollari, nel 2018 »Rftr, DitnAJC`d . N fI.f4I, x_l_ALt`P f. , a11910-'th z . 20181PM 1l!ll ii741o4Z -10

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13 t l \ESS TESSILE E ABBIGLIAMENTO

Talenti e tecnologia,il fashion della BRI

SECONDO SUN RUIZHE, PRESIDENTE DI CHINA NATIONALTEXTILE AND APPAREL COUNCILLE POTENZIALITÀ DELLA COLLABORAZIONE TRA ITALIA E CINA SONO ANCORA ENORMI, SIA NEL

MERCATO INTERNO DEL DRAGONE CHE NEI PAESI TOCCATI DALLA BELT & ROAD

(li Pier Prudi, Illo Feci

Domanda: Può fornire un resoconto preliminare dei datidi produzione, crescita ed esportazione del settore tessilee dell'abbigliamento nel 2018?

Risposta: Nel 2018 il mercato domestico ha accelerato la crescita.Secondo i dati del National Bureau of Statistics of China. le venditeal dettaglio di abbigliamento, scarpe, cappelli e tessuti delle cosid-dette aziende "enterprise above designated size" sono aumentatedell'8% mentre le vendite online del 22%. Secondo i dati doganali,le esportazioni cinesi di prodotti tessili e abbigliamento nel 2018sono state di 287,62 miliardi di dollari, con un aumento del 4,8%.La produzione ha invece avuto una crescita più lenta: il valore ag-giunto del settore tessile è aumentato del 2,9% ma sono miglioratii benefici economici complessivi. Il fatturato totale è stato di 5,3triliardi di yuan (+2,9%) con un utile di 276 miliardi di yuan (+8%).

D. Come vede lo sviluppo della cooperazione in ambito diindustria tessile e dell'abbigliamento tra Italia e Cina?R. La Cina e l'Italia hanno avuto amichevoli relazionieconomiche e commerciali fin dai tempi più antichi, madalla fondazione della Nuova Cina, questa cooperazioneha avuto tre momenti di svolta. Il primo, nel 1978, du-rante la politica di riforma e apertura, il "three-plus-one"trading-mix si è sviluppato rapidamente e il commerciobilaterale è aumentato notevolmente. II secon-do momento è il 2001, anno in cui la Cinaè entrata a far parte dell'OMC e l'industria

tessile cinese si è integrata completamente

nella catena di approvvigionamento e nellacatena del valore globale dell'industria tessi-le. Questo ha fatto si che da anni la Cina siail maggiore importatore di macchine tessiliitaliane con 390 milioni di dollari nel 2018. Il

terzo nodo è il 2013, con l'iniziativa One BeltOne Road perché la Cina è entrata in una nuovaera di riforma e apertura.

D. Su quali attività si potrà allargare la cooperazione tra le dueindustrie?R. Le due parti possono rafforzare la cooperazione e gli scambicon il supporto di piattaforme quali mostre, summit e incontri com-merciali e attraverso lo sviluppo di fiere specializzate di settore.

D. Come si sono modificati i rapporti con lo sviluppo tecnologico

e sostenibile?R. Le caratteristiche dell'integrazione transfrontalìera e dell'ag-gregazione inclusiva diventano sempre più evidenti e le impresepresentano un potenziale ecologico comune dì integrazione e svi-luppo. Il livello di conoscenza delle catene del valore globali è incostante miglioramento ed è sempre più difficile per le impreseattuare l'innovazione tecnologica facendo affidamento solo sul-

le loro limitate conoscenze e risorse; l'integrazione di risorseesterne e la realizzazione di collaborazioni sinergiche fra varisoggetti nella filiera industriale diventa quindi una scelta ine-vitabile per l'innovazione aziendale. Nel campo della moda,la cooperazione cross-border è diventata una nuova carat-teristica dello sviluppo aziendale. Attualmente i principaligruppi di consumatori globali mostrano un trend giovanilee, con l'aumento di richieste personalizzate, le aziende delsettore ottengono una situazione win-win proprio attraverso

tale cooperazione. Anche lo sviluppo sostenibile è di-ventato un'importante direzione perla costruzionedi una comunità dal futuro condiviso, nonché uncanale importante per le imprese del settore perapprofondire la responsabilità orientata alle

persone, all'ambiente e al mercato.

D. Quali opportunità di lavoro e businesspensa che abbiano le aziende e i profes-sionisti italiani in Cina? Riguarderannopiù l'aspetto di produzione, tecnologia odesignicreatívità?

San Ruizhe, presidente di China National Textile and Appare' C uncil, la potente associazione non profit che indirizza e studia la politica, commerciale

e tecaolo,tica di uno dei settori portanti de l!'e cononzia cinese con un giro d'affari di 741 miliardi di dollari, nel 2018

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Bl SINESS TESSILE E ABBIGLIAMENTO

R. Nel campo delle macchine tessili, l'Italia ha tecnologie e so-luzioni avanzate, che sono ciò che le aziende cinesi devono ap-prendere. In termini di design creativo, l'Italia ha grandi talenti eun buon livello di ricerca e sviluppo creativo, mentre le impresetessili cinesi cercano talenti e questo offre ai migliori talenti ita-liani un'ampia piattaforma di crescita. La Cina ha il più grande,dinamico e diversificato mercato consumer di fibre al mondo, conun consumo annuo di oltre 30 milioni di tonnellate e un'ampiaprospettiva di cooperazione bilaterale.

D. Quali sono le possibilità di collaborazione Italia-Cina, per

aprire nuovi mercati nei paesi interessati dalla Belt& Road?R. Molte nazioni in via di sviluppo sono ancora nelle prime fasi diindustrializzazione e urbanizzazione esono ricchi di risorse ma prividi fondi. Per sviluppare l'industria tessile e realizzare la trasforma-zione e il miglioramento del settore, questi paesi hanno bisogno disupporto esterno in ambito di tecnologia, attrezzature, investimenti efinanziamenti. 11 potenziale di cooperazione tra Cina e Italia è enorme.

D. Può fare degli esempi disuccesso nella collaborazionebilaterale?R. Dal punto di vista dell'in-dustria, il China-Italy FashionSummit, lanciato nel 2011, haaperto un nuovo capitolo nelloscambio e nella cooperazionetra le industrie fashion di Cinae Italia, perché esplora le fu-ture opportunità di sviluppo ecooperazione tra le due parti epone una buona base per unacooperazione sostanziale tra leindustrie dei due paesi. Nel giu-gno 2018, le industrie fashioncinesi e italiane hanno preso ac-cordi per mandare stilisti cinesia Milano al fine di svilupparediverse attività e hanno firmatoun MOU di cooperazione.

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CHINA NATIONAL GARMENT ASSOCIATION AND CLASS EDITORI

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Chen Dapeng, presidente di China National Garment Association, e PaoloPanerai, editor in chief e ceo di Class Editori, dopo la firma dell'accordo al

China-ltaly fashion summit 2019 che si è tenuto il 24 giugno scorso a Hangzhou

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D. E per quanto riguarda singole imprese?

R. Un esempio virtuoso è l'azienda cinese Jack Sewing Machi-ne che ha acquisito Vibemac, il principale fornitore mondiale diattrezzature per cucire denim. L'acquisizione ha arricchito l'au-tomazione e il settore di prodotti smart di Jack Sewing Machine,contribuendo ad accelerare la sua transizione verso i fornitori disoluzioni di confezionamento per una produzione smart. Vibemacinoltre si affida ai vantaggi di Jack nella catena di fornitura, nellaproduzione e nei canali, riducendo i costi di produzione ed espan-dendo la rete di vendita globale. Per quanto riguarda i corsi diformazione, l'esempio migliore è il Master International FashionManagement del Politecnico di Milano, dedicato ai migliori talen-ti, nato dalla collaborazione tra la China Fashion Association conla Camera Nazionale della Moda Italiana, la Tsinhua ShenzhenInternational Graduate School e il Politecnico di Milano.

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BßI

Talents and technology, the fashion of the BRI

Question:Could you provide an initial report

regarding production, growth and exports

in the chinese textile and clothing industry?

Answer: According to the data of the National

Bureau of Statistics of China, retail sales of cloth-

ing, shoes, hats and textiles• produced by so-called

"enterprises above designated size" have gore up

8%. At the same time, online retail sales gained a

22% yly. Exports keep getting better as well. Ac-

cording to customs data, in 2018 Chinese textiles

and clothing exports amounted to 287.62 billion

dollars, registering a 4.8°/o increase year-on-year.

In the sante year. Me added value of enterprises

above average size active in the textile sector grew

up 2 ,9°10. Total economic benefits are better now as

well: in 2018 the national enterprises above desig-

nated size generated a total turnover of 5 ,370 35

billion ytran, up 2.9%. Total net profits amounted

to 276.61 billion yuan, up 8%.

Q: What are the main stages of the cooperation

between Italy and China?

A: The history of the economic and commercial

relations between Italy and China, and of their

friendly nature, is a rather long one. But since

the foundation of New China, in particular since

1970. the history of this cooperation can be traced

back to a few important temporal nodes. The first

was 1978. when China implemented new opening

and reformative policies, leading to a fast devel-

opment of the "three-plus-one" trading mix and

a following strengthening in Italy-China relations

and commercial exchanges. The second was 2001,

when China joined the WTO and its textile indus-

try was finally fully integrated within the global

supply and value chains. Meanwhile, China hasalso raised to become one of the main importer ofItalian machinerv,for the textile industry - in 2018

its import volumes reae•hed 390 million dollars. Thethird temporal node was2013, with the introduction

of the Belt and Road Initiative. This makes for aparticularly important moment, as China entered a

new age of reform and of market opening.

Q. When and based on which activities should

we develop the cooperation?

A. Thanks to the Belt and Road initiative, the eco-

nomic and commercial cooperation between Chi-

nese and italian industries will enter a new develop-

ment stage, and the enterprises can work to further

strengthen their interconnections through different

platfornts - as exhibits, summits, and commercial

meetings. In order to achieve win-win results, it is

possible to broaden the cooperation space and to

reinforce its base through the development of sector

activities like the China International Trade Fair/or

Apparel Fabrics and Accessories; the China Inter-

national Textile Machinery Exhibition & ITMAAsia

Exhibition; the China-Italy Fashion Summit; the

Fabrics China Creation Show; and the Matc•hmak-

ing Meeting ,for Italian Fashion Brands.

Q. Titiking about technology, fashion, and sus-

tainability, how did the relations between the

companies change?

A. At present, the global economic structure and the

industrial development model are undergoing some

important structural adjustments. Most companies

are developing an in-depth knowledge of the global

value chains, as it is becoming increasingly difficult

to rel r on individual irefornuttion and resources: the

integration of external assets and the creation of syn-

ergic collaborations between different subjects part

of the same industrial chain has become a necessary

element in achieving innovation. As far the fashion

sector, cross-border cooperation is a new feature of

industrial development. At the moment, youth makes

for the most important consumers groups on a global

scale and, given the growth in the personalization of

demand, companies can hope for a win-win output

only by betting on cooperation. In regard to sus-

tainability, the companies have created a liability

comtnunity focused on sustainable development .

Q.Which job and business opportunities are

available to Italian companies and profession-

als in China?

A. Italian and Chinese companies will have many

opportunities to complement each other and achieve

mutual benefrts- front product development to crea-tive design, machinery production, brand manage-ment - creating a broad space for all-round, multi-

disciplinary and high level industrial cooperationdevelopment. In the textile machinery sector, Italy

has advanced technologies and solutions from whichChinese companies have a lot to learn. In terms of

creative design, Italy has great resources and are

good in the research and development department

-necessary for Chinese textile companies -and this

offers the best out of all Italian talents with a broad

platf •ormfor growth. China has the largest, most dy-

namic and diversified user fiber market in the world,

with an annual consumption of over 30 million tons,

and a broad per.spective of bilateral cooperation.

Q. Are there opportunities for Italy-China col-

laborations aimed at opening new markets in the

countries involved in the Belt & Road, both in

49

terms of manufacturing and distribution?

A. Developing nations - tlwt i.s tho.se countries in

the early stages of irulustrialization and urbaniza-

tion, rich in resources but lacking fùnds-represent

a considerable figure. In order to develop the tex-

tile industre and to evolve and improve the sector,

these countries need external support in terms of

technology, equipment, investments, and faiancing.

After many years of development, the Chinese and

Italian textile industries gaineda number of advan-tages, and have come to complement each other.

The Chinese textile industry boasts products with

a high quality-price ratio and medium-high pro-

duction capacity, while the Italian textile industry

has high-level technologies, differentiated designs,

and a solid operational management experience.

There is a great potential for cooperation between

China and Italy.

Q. Can you give us examples of a successful col-

laboration between Italian and Chinese com-

panies, which operators can be taken as case

studies?

A. The China-Italy Fashion Summit, launched in

201I, opened a new chapter for trade and coop-

eration benveen the fashion industries of the two

countries. Based on the new situation and on the

new characteristics of the two countries' fashion

industry, the Summit eaplores the future opportuni-

ties for developmentand cooperation. In 3une 2018,

the cooperation between thent has been deepened

even more. As for companies, the acquisition by

the Chinese company Jack Sewing Machine of

Vbemac, the Italian world's leading supplier of

denim sewing equipment, has improved the com-

pany'sautonuttion and smart product sector, helpingto accelerate its transition to packaging solutionproviders for smart production. Vibemac also relies

on Jack's benefits in the supply chain, in production

and in distribution channels, in particular into the

Chinese market. Speaking about the exchange of

competent people, China and Italy have effectively

strengthened exchanges and cooperation throughthe joint realization of-training courses for becom-

ing specialists in the field. For example, in 2014 the

China Fashion Assoe.iation collaborated with the

National Chamber of Italian Fashion, the Tsinhua

Shenzhen International Graduate School and the

Polytechnic of Milan to launch the International

Fashion Management specialization course - an

International Fashion Management program dedi-

cated to the most talerne'd studying in Milan, and

to train first-class operators who can work in the

fashion field for both countries.

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