enel divisione infrastrutture e reti e imprese...
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ENEL Divisione Infrastrutture e Reti
e
Imprese Appaltatrici:
Insieme per la Sicurezza
1
Ancona 12 Giugno 2012
Uso: Aziendale
2
Messaggio dell’Amministratore DelegatoGiornata mondiale della sicurezza
Dal messaggio del Dott. Conti in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza e Salute sul Lavoro promossa dall’International Labour
Organization.
… “Grande attenzione è stata posta nel rendere più rigorosi gli standard di sicurezza richiesti nei processi di appalto, grazie all’introduzione di un modello di qualificazione e selezione delle Imprese che lavorano con noi ed al potenziamento dei processi di gestione e monitoraggio.”
Uso: Aziendale
4
1
2
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Sfo
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Gravi
Mortali
•Infortuni Gravi e Mortali a dipendenti della Divisione I&R
•Infortuni Gravi e Mortali a dipendenti di Imprese AppaltatriciI&R
•Sicurezza
2 2
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Gravi
Mortali5
2
4
7
42
3
3 00
2008 2009 2010 2011 2012
N° INFORTUNI GRAVI N° INFORTUNI MORTALI
84
7
43
10
1 1
02008 2009 2010 2011 2012
N° INFORTUNI GRAVI N° INFORTUNI MORTALI
• Anno 2012 (al 06/06)
• Anno 2012 (al 06/06)
Uso: Aziendale
236 209160
131
49
2008 2009 2010 2011 2012 *
Andamenti Divisione IRTasso di frequenza e tasso di Gravità
•Tasso di frequenza•(numero di infortuni per milione di ore
lavorate)
7,75 7,315,85
5,004,19
3,01 2,98 2,35 2,201,33
13,19 12,54
10,438,70 8,09
2008 2009 2010 2011 2012 *
Tutti Impiegati Operai
•Tasso di gravità•(numero di giorni di assenza per mille ore lavorate)
•Tipologia infortuni operai anno 2011 •Numero infortuni operai (escluso itinere)
0,32 0,3 0,270,20 0,26
0,11 0,09 0,11 0,100,07
0,56 0,55 0,48
0,34
0,51
2008 2009 2010 2011 2012 *Tutti Impiegati Operai
27%
18%22%4%
6%
23%Spostamento in servizio
Urto-schiacc-taglio
Scivolamento
Caduta
Elettrico
Altri
• * Valori provvisori a Maggio 2012
Uso: Aziendale
6
175
60
2011 2012 *
4914
•Divisione IR
•Confronto tra “tasso di frequenza” e “tasso di frequenza operativo”
A norma della Policy n. 49 di Corporate del 28/12/2011 gli infortuni per Tf operativo sono i soli infortuni che appartengono ai seguenti gruppi tipologici: Elettrico, Caduta dall’alto, Urto-Schiacciamento-Taglio, Azione Termica, Azione di Agenti Nocivi, Esplosione-Scoppio.
Tassi di frequenza Numero di infortuni
Inf. tot. Inf. per tasso di freq. operativo
5,00
1,40
4,19
0,98
Tasso di frequenza Tasso di frequenza operativo
2011 2012 *
•- 30,0%
•- 16,0%
• * Valori provvisori a Maggio 2012
Uso: Aziendale
7
•Solo Enel Distribuzione:
•Confronto tra “tasso di frequenza” e “tasso di frequenza operativo”
A norma della Policy n. 49 di Corporate del 28/12/2011 gli infortuni per Tf operativo sono i soli infortuni che appartengono ai seguenti gruppi tipologici: Elettrico, Caduta dall’alto, Urto-Schiacciamento-Taglio, Azione termica, Azione di Agenti Nocivi, Esplosione-Scoppio.
Tassi di frequenza Numero di infortuni
Inf. tot. Inf. per tasso di freq. operativo
7,30 7,08
5,814,96
4,19
2,401,97
1,56 1,400,98
2008 2009 2010 2011 2012 *
Tasso freq. Tasso freq. operativo
259 244
201170
59
2008 2009 2010 2011 2012 *
8568
54 48
14
• * Valori provvisori a Maggio 2012
Uso: Aziendale
8
Urto-Schiacciamento-Taglio: - 98 %
Caduta: - 99 %
Azione di corrente elettrica - 99 %
•Tipologia infortuni
Infortuni operai Enel Distribuzione – Quinquennio 2008 – 2012 *
43
16
42
17 18
4740
24
40
8
44
29
13
43 45
14
30
6
32
19
12
38 38
2225
7
2521
10
28
42
116 4
14
2 3
1612
4
0
10
20
30
40
50
URTO-SCHIACC-TAGLIO
CADUTA SCIVOLAMENTO SFORZI AZIONE DI CORRENTE SPOSTAMENTO IN SERVIZIO
SPOSTAMENTO IN ITINERE
ALTRO
2008 2009 2010 2011 2012 *
• * Valori provvisori a Maggio 2012
Uso: Aziendale
9
•Sicurezza - Zero infortuni A Maggio 2012
•ZONA EL. ALBA
•ZONA EL. ALESSANDRIA
•ZONA EL. ASTI
•ZONA EL. BIELLA
•ZONA EL. CUNEO
•ZONA EL. GENOVA
•ZONA EL. IMPERIA
•ZONA EL. IVREA
•ZONA EL. LA SPEZIA
•ZONA EL. NOVARA
•ZONA EL. RIVOLI
•ZONA EL. SAVONA
•ZONA EL. VERBANIA
•ZONA EL. VERCELLI
•ZONA IP TORINO
•ZONA IP ALESSANDRIA
•ZONA IP GENOVA
•ZONA EL. BRENO
•ZONA EL. COMO
•ZONA EL. CORSICO
•ZONA EL. CREMONA
•ZONA EL. LECCO
•ZONA EL. SONDRIO
•ZONA EL. BELLUNO
•ZONA EL. MONFALCONE
•ZONA EL. PADOVA
•ZONA EL. PORDENONE
•ZONA EL. ROVIGO
•ZONA EL. TREVISO
•ZONA EL. UDINE
•ZONA EL. ASCOLI PICENO
•ZONA EL. BOLOGNA
•ZONA EL. MACERATA
•ZONA EL. MODENA
•ZONA EL. PARMA
•ZONA EL. PIACENZA
•ZONA EL. RAVENNA
•ZONA EL. REGGIO EMILIA
•ZONA IP PIACENZA
•ZONA EL. AREZZO
•ZONA EL. FOLIGNO
•ZONA EL. GROSSETO
•ZONA EL. LIVORNO
•ZONA EL. LUCCA
•ZONA EL. MASSA
•ZONA EL. PERUGIA
•ZONA EL. PISA
•ZONA EL. PISTOIA
•ZONA EL. SIENA
•ZONA EL. TERNI
•ZONA EL. ALBANO
•ZONA EL. CAMPOBASSO
•ZONA EL. CIVITAVECCHIA
•ZONA EL. FROSINONE
•ZONA EL. ISERNIA
•ZONA EL. L'AQUILA
•ZONA EL. PESCARA
•ZONA EL. TERAMO
•ZONA EL. TIVOLI
•ZONA EL. VITERBO
•ZONA IP ROMA
•ZONA EL. BARLETTA
•ZONA EL. LECCE
•ZONA EL. MAGLIE
•ZONA EL. POTENZA
•ZONA EL. TARANTO
•ZONA IP BARI
•ZONA EL. AGRIGENTO
•CONA EL. CALTANISSETTA
•ZONA EL. CATANIA
•ZONA EL. RAGUSA
•ZONA EL. SIRACUSA
•ZONA EL. TRAPANI
•ZONA IP PALERMO
•ZONA EL. CROTONE
•Zero infortuni
•Anno 2010:35 Zone su 125 (28%)
•263 Unità Operative su 388 (68%)
•Anno 2011:48 Zone su 125 (38%)
•277 Unità Operative su 388 (71%)
•A Maggio 2012:
•87 Zone su 125 (70%)
•340 Unità Operative su 388 (88%)
•ZONA IP MILANO
•ZONA IP BRESCIA
•ZONA IP COMO
•ZONA EL. AVELLINO
•ZONA EL. CASERTA
•ZONA EL. NAPOLI
•ZONA EL. SALA CONSILINA
•ZONA EL. SALERNO
•ZONA EL. CAGLIARI
•ZONA EL. ORISTANO
•ZONA EL. SASSARI
•ZONA IP CAGLIARI
Uso: Aziendale
10
Infortuni personale Enel Distribuzione
MACRO AREA NORD EST
Indice di Frequenza (numero di infortuni per milione di ore lavorate)
5,57
8,056,78
5,27
9,40
7,30
2,86
6,014,39
0,00
5,00
10,00
15,00
TRI ERM MA NE
Indice di frequenza (itinere esclusi)
Gen-Dic 2011 Gen-Mag 2011 Gen-Mag 2012
0,932,29
1,591,51
3,132,30
1,43 1,50 1,460,00
5,00
10,00
TRI ERM MA NE
Indice di frequenza operativo
Gen-Dic 2011 Gen-Mag 2011 Gen-Mag 2012
1 3 26
9
4
9
25
0 1 1 4 5 1 5
12
0 3 1 2 2 0 3
8
0
10
20
30
Infortuni personale Enel per tipologia - DTR ERM
Gen-Dic 2011 Gen-Feb 2011 Gen-Feb 2012
Uso: Aziendale
11
•DTR ERMVisite di Sorveglianza Operative Sicurezza&Ambiente
•Carenze rilevate - periodo dal 2007 al 2011
Uso: Aziendale
12
Sicurezza
0
1
2
3
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Dipendenti ENEL
Gravi
Mortali
0
2
4
6
8
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Dipendenti Imprese
Gravi
Mortali
0 1 0 0 0 0 0 10 0 0 0 0 0 0 00
1
2
3
Infortuni gravi e mortali Personale ENEL
gravi Gen-Mag 2012 mortali Gen-Mag 2012
0 0 0 0 0 0 00 0 0 0 0 0 00
1
Infortuni gravi e mortali Imprese
gravi Gen-Mag 2012 mortali Gen-Mag 2012
Uso: Aziendale
•Frequenza degli infortuni
• Adempimenti
• Sicurezza come istinto naturale
• Responsabilitàdelegata all’area Sicurezza
• Scarso coinvolgimento della Direzione
•Reattivo• Impegno della
Direzione
• Condizione di impiego
• Disciplina, Regole/Procedure
• Controllo dei supervisori, enfasi su obiettivi
• Formazione
• Conoscenza ed impegno personale
• Interiorizzazione personale
• Attenzione verso séstessi
• Pratica e attitudine
• Autovalutazione dei risultati individuali
• Spirito di squadra
• Attenzione e custodia degli altri
• Proattività e miglioramento continuo
• Orgoglio dei risultati di squadra
•Istinti
•Naturali•Gerarchia
•Individuo•Squadra
•Zero Infortuni = una eresia !
•Zero Infortuni = un sogno !
•Zero Infortuni = una fortuna !
•Zero Infortuni = una scelta !
•Livello 0
•Livello 1
•Livello 2
•Livello 3
•Livello 4
•Livello 5
•Curva della MaturitàOperativa
(Curva di Bradley)
•Dipendente •Indipendente •Interdipendente
•Reattivo Proattivo13
Uso: Aziendale
•Safety First, For Everyone - Il lancio del progetto
•Il 9 settembre 2008 durante il 1° Safety Summit Meeting “Safety First, For Everyone” è
stata avviata la nuova strategia di Enel per il miglioramento dei processi di gestione della
sicurezza: l’Integrated Nine Point Safety Improvement Plan.
•Imprese appaltatrici••Imprese appaltatriciImprese appaltatrici
•Organizzazione••OrganizzazioneOrganizzazione
•Cultura della sicurezza••Cultura della sicurezzaCultura della sicurezza
•Best Practices Integration••Best Practices IntegrationBest Practices Integration
••4 WORKSHOPS4 WORKSHOPS
•PROGETTO“NINE POINTS”•PROGETTO“NINE POINTS”
Comunicazione
Cultura della sicurezza1
2
3
4
5
6
7
8
9
Imprese appaltatrici
Organizzazione
Reazione agli eventi
Formazione
Pianificazione metrica e obiettivi
Prevenzione strutturale
Condivisione esperienze
Progetto “Nine Points”
14
Uso: Aziendale
15
•Cultura della Sicurezza•1
•Comunicazione e Consapevolezza della Sicurezza
•3
•Reazione agli eventi•4
•Formazione sulla Sicurezza•5
•Pianificazione, Metrica & Obiettivi•6
•Prevenzione strutturale dei luoghi di lavoro•7
•Organizzazione per la Sicurezza•8
•Condivisione delle Esperienze (peer review)•8
•La Sicurezza Vs. Appaltatori e Fornitori•2
Progetto “Nine Points”
Tavoli Tecnici Enel / Comitato Interassociativo Imprese
Uso: Aziendale
TAVOLO TECNICO SAFETY
• Esaminare le modalità contrattuali di gestione degli apprestamenti e degli oneri legati alla sicurezza nei cantieri
• Omogeneizzare i comportamenti territoriali
• Costituire un osservatorio dinamico sulle tematiche rilevate nei cantieri
AVVIO PIANO INFORMATIVO/FORMATIVO IMPRESE APPALTATRICI
Progetto di collaborazione ENEL- Comitato Interassociativo
Favorire la diffusione della cultura della sicurezza alle imprese che lavorano per Enel affinché considerino gli standard di sicurezza un fattore determinante per la qualità del lavoro e la competitivitàdell’impresa
Obiettivo
Azioni e iniziative messe in atto per la sicurezza
16
Uso: Aziendale
Azioni e iniziative messe in atto per la sicurezzaFormazione in corso
17
�Contributo per la formazione del personale delle imprese
appaltatrici, sui metodi e le tecniche di sicurezza da mettere in
atto per i lavori sulle Reti di Distribuzione;
�Focalizzare l’attenzione sui rapporti operativi con il
Committente Enel, sulle fasi di coordinamento e di affidamento
dei compiti al personale sui cantieri;
�Acquisire elementi e contributi, nell’ottica di partecipazione del
personale, utili all’aggiornamento del documento di valutazione
dei rischi aziendali nell’ottica di migliorare la sicurezza sui
cantieri.
OBIETTIVI
Uso: Aziendale
Azioni e iniziative messe in atto per la sicurezzaFormazione in corso
18
RISORSE COINVOLTE: capisquadra e preposti RISORSE COINVOLTE: capisquadra e preposti
EDIZIONI GIAEDIZIONI GIA’’ SVOLTE: 2SVOLTE: 2
CALENDARIO: DA DEFINIRECALENDARIO: DA DEFINIRE
NUMERO PARTECIPANTI PER EDIZIONE: 20NUMERO PARTECIPANTI PER EDIZIONE: 20
CONDUZIONE MISTA ENEL CON SUPPORTO ESTERNOCONDUZIONE MISTA ENEL CON SUPPORTO ESTERNO
DURATA SINGOLO INCONTRO 16 ORE (DUE GIORNATE ) DURATA SINGOLO INCONTRO 16 ORE (DUE GIORNATE )
IMPEGNO PREVISTO
LA PREVENZIONE E LA PROTEZIONE DEI RISCHI ELETTRICI PER IL PERSOLA PREVENZIONE E LA PROTEZIONE DEI RISCHI ELETTRICI PER IL PERSOLA PREVENZIONE E LA PROTEZIONE DEI RISCHI ELETTRICI PER IL PERSOLA PREVENZIONE E LA PROTEZIONE DEI RISCHI ELETTRICI PER IL PERSONALE NALE NALE NALE
DELLE IMPRESE CHE OPERANO SUGLI IMPIANTI MT E BT DI ENEL DISTRIBDELLE IMPRESE CHE OPERANO SUGLI IMPIANTI MT E BT DI ENEL DISTRIBDELLE IMPRESE CHE OPERANO SUGLI IMPIANTI MT E BT DI ENEL DISTRIBDELLE IMPRESE CHE OPERANO SUGLI IMPIANTI MT E BT DI ENEL DISTRIBUZIONEUZIONEUZIONEUZIONE
Uso: Aziendale
Criteri per l’individuazione e la valutazione dei rischi nelle attività lavorative dei cantieri. Obblighi del Committente. La Nota Tecnica di Enel, il PSC, il DUVRI, il POS
MODULO 1
Controllo del rischio elettrico nei lavori fuori tensione ed in prossimità di parti attive. Metodi di lavoro
MODULO 2
Messa in sicurezza delle installazioni elettriche. Dispositivi ed attrezzatureMODULO 3
Controllo del rischio elettrico nei lavori sotto tensione. Rete BT e misura. Metodi di lavoro
MODULO 4
Consegna e restituzione degli impianti. Ruoli e responsabilità di Terzi nei confronti di Enel. Piani di lavoro e piani di intervento
MODULO 5
Approccio esperienziale in tema di sicurezza. Analisi e discussione di casi di infortuni elettrici realmente accaduti.
MODULO 6
Approfondimento su rischi specifici (caduta dall’alto)MODULO 7
Verifica autoapprendimentoMODULO 8
Azioni e iniziative messe in atto per la sicurezza
Formazione in corso
PROGRAMMA
19
Uso: Aziendale
20
AZIENDAAZIENDA
IqIq
La Sicurezza Vs. Appaltatori e Fornitori
Valutare le performance e la qualità relativamente alla Sicurezza di un’impresa appaltatrice tramite Indici di qualificazione
Valutare le performance e Valutare le performance e la qualitla qualitàà relativamente relativamente alla Sicurezza di alla Sicurezza di unun’’impresa appaltatrice impresa appaltatrice tramite Indici di tramite Indici di qualificazionequalificazione
IpIp
1.Tasso infortunistico medio
2.Tasso applicato
Indice Performance
Indice Performance
•Passato
1. Ore di formazione
2. Safety man
3. Investimenti per la sicurezza
4. Sistema di gestione della sicurezza certificato
•Futuro
Indice Qualit
Indice Qualitàà
Macro modello operativo di qualificazione
•
Uso: Aziendale
21
Valutazioneperformance e Qualità di Safety
• Autodichiarazione
�Documento Valutazione Rischi
� Piani Operativi della sicurezza
� Struttura per implementaz. e gestione sicurezza
� Referenti Sicurezza
� Procedure per formazione, gest. DPI, controlli std.
� Analisi infortuni e azioni correttive
� Statistiche infortuni
• Performance
� Tasso Infortuni
• Provvedimenti
� Richiesta di approfondimento documentazione
� Verifiche ispettive
� Richiesta di azioni correttive rispetto alle anomalie riscontrate
Provvedimenti
Visite ispettive con conseguente attuazionedelle azioni correttive
Check ListCheck List
CalcoloCalcolo
ConfrontoConfronto
Verifica requisiti di sicurezza obbligatori
Autodichiarazione, o Check List, per la qualificazione
La Sicurezza Vs. Appaltatori e Fornitori
• Qualità
� Investimenti
� Formazione
� Addetti sicurezza
� Certificazioni
Uso: Aziendale
22
Vendor Rating Imprese
•Categorie
•Puntualità
•Voce del questionario
� Necessità di solleciti
� Rispetto tempi di esecuzione
� Tempi di risposta a chiamate in urgenza
� Metodi ed organizzazione del Lavoro: Rispetto disposizioni contenute nel DUVRI o nel PSC e nel POS; ottemperanza alle specifiche mansioni inerenti la sicurezza da parte delle figure nominate allo scopo dall’impresa
� Dispositivi di Protezione: predisposizione, attuazione ed adeguatezza Dispositivi di Protezione
� Macchinari e sistemi: Adeguatezza attrezzature in dotazione ai lavoratori dell’impresa comprese quelle Enel e correttezza nell’utilizzo
� Rispetto disposizioni aziendali: attività eseguite
nel rispetto della normativa vigente e disposizioni aziendali
•Risposte possibili
••SicurezzaSicurezza
� Totalmente
negativo
� 1 (negativo)
� 2 (mediocre)
� 3 (sufficiente)
� 4 (Buono)
� 5 (ottimo)
•Correttezza•Rilevazione a cura Approvvigionamenti sulla base dei tempi di perfezionamento ed eventuali non accettazione dei contratti
•Qualità
� Conformità alla specifica tecnica
� Conduzione cantiere e pulizia aree
� Rispetto norme ambientali
� Qualità personale messo a disposizione
� Disponibilità mezzi
Uso: Aziendale
23
• un evento in cui Enel incontra le imprese appaltatrici ed un
momento di confronto tra le reciproche esperienze
L’obiettivo:
• promuovere la sicurezza
� come aspetto culturale non scindibile dalla qualità del lavoro
� come parte integrante del lavoro eseguito
Il fine:
• “zero infortuni” per i lavoratori Enel e delle imprese appaltatrici
Che cosa è:
Azioni e iniziative messe in atto per la sicurezza:
Safety Day 2011
Uso: Aziendale
24
SAFETY DAY 2011I partecipanti
ENEL DISTRIBUZIONE
• Responsabili di Sede Centrale
• Tutti i Responsabili territoriali di 5 Regioni, con 6,6 milioni di clienti serviti
90 IMPRESE RAPPRESENTATE
MACRO AREA NORD EST
Uso: Aziendale
Qualità e Rigore nei Controlli
• Controlli di linea ad Imprese Appaltatrici:
– annualmente per la sicurezza alle Imprese vengono eseguiti circa 1850controlli nel Dipartimento Rete Emilia Romagna Marche (di cui circa 620 nelle Marche).
• Controlli fuori linea Imprese:
– controlli alle Imprese effettuati da personale che non gestisce direttamente l’appalto (10% del totale visite).
• Controlli SGI Enel:
– Visite ispettive da parte della sede centrale e della qualità processi di Macroarea per verificare l’applicazione delle procedure e istruzioni operative specifiche (gestione attrezzature/DPI, lavori in appalto, gestione dei rifiuti).
Azioni e iniziative messe in atto per la sicurezza
25
Uso: Aziendale
26
Cosa controlliamo in cantiere
I controlli in cantiere sono finalizzati a verificare:
� Cartello di cantiere
� Presenza/completezza dati in POS e PSC
� Dotazione ed utilizzo dei DPI e delle attrezzature: in particolare per caduta dall’alto e per protezione dal rischio elettrico
� messa a terra
� equipotenziale
� Corretta esecuzione degli scavi
� Segnalazione del cantiere su sede stradale
� Segnaletica di sicurezza in cantiere
� Utilizzo dei mezzi e macchine operatici
Uso: Aziendale
Irregolarità più frequenti
�Presenza del cartello di cantiere
�Regolarità o completezza dei dati riportati sul cartello di cantiere
�Presenza del POS in cantiere
�Conformità del cantiere al POS
�Segnalazione del cantiere su sede stradale
�Uso dei dispositivi di messa a terra e per la realizzazione dell’equipotenzialità
�Corretto utilizzo dei DPI
27
Uso: Aziendale
28
Chi effettua i controlli
Esistono due livelli di controlli (in analogia a quanto avviene per i cantieri
gestiti da personale Enel):
� Controlli effettuati dalla linea operativa
• Tecnici che seguono i lavori
• Responsabili Territoriali
� Controlli effettuati “fuori linea”
• Unità Sicurezza e Ambiente
• Unità Sviluppo Rete
• Unità Appalti
Uso: Aziendale
29
I controlli “fuori Linea”
• elevare il livello qualitativo dei controlli
• uniformare l’operatività delle Imprese sul territorio
• garantire l’efficacia dei controlli
• superare i confini territoriali
• Sono controlli effettuati da personale non appartenente all’Unità che gestisce il contratto
• Esperti delle Unità Sicurezza e Ambiente, Sviluppo Rete e Appalti
Uso: Aziendale
30
I controlli “fuori linea” sono organizzati per:
� coprire una percentuale significativa dei controlli previsti
� visitare cantieri in tutte le Unità che gestiscono appalti
� controllare tutte le Imprese appaltatrici
Sono previsti specifici controlli settimanali finalizzati alla
verifica della fase di consegna impianti
I controlli “fuori Linea”
Uso: Aziendale
31
Inadempienze: riflessi contrattuali
• Vendor Rating: la sicurezza rappresenta uno degli aspetti che influiscono sul risultato complessivo
• Nuova procedura Enel sulla gestione delle violazioni in termini di sicurezza
• Specifiche sanzioni in caso di violazioni
Un solo obiettivo
Uso: Aziendale
32
•Esecuzione Appalto
•Contratto•Gare•Qualificazione
• Provvedimenti Qualifica
• Sospensione/Esclusione
•Risoluzioni
• Contratti
S A F E T YS A F E T Y
•Monitoraggio costante
•Clausole Sanzioni
•Controlli in corso d’opera
•Vendor rating
•Selezione Imprese
•Requisiti di Sicurezza
•Valutazione Imprese
Guidare le imprese verso il miglioramento
La “sicurezza” nel vendor rating
Uso: Aziendale
Vengono definite le azioni da intraprendere in caso di:
• infortuni gravi e mortali che coinvolgono il personale delle Imprese
• violazioni (irregolarità) gravi e/o gravissime in materia di salute e
sicurezza sul lavoro riscontrate durante i controlli
• rilevazione di un punteggio al di sotto della soglia prefissata per il
parametro safety nell’ambito del sistema di Vendor Rating
Nuova procedura sulla gestione delle violazioni
Le azioni previste si applicano a tutte le Imprese
(mandataria ma anche mandanti nelle ATI)
33
Uso: Aziendale
In relazione alla gravità sono previste le seguenti azioni:
• applicazione di sanzioni
• sospensione dei lavori
• risoluzione del contratto
Nuova procedura sulla gestione delle violazioni
Focus sulle violazioni gravi/gravissime
Le violazioni riscontrate sono classificate come Gravi e Gravissime
STOP
34