Endosphères Therapy / Microvibrazione Compressiva:

RAZIONALE SCIENTIFICO

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IL GRUPPO FENIX.......................................................................................................... pag. 5

LA TECNOLOGIA BREVETTATA.................................................................................... “ 7

EFFETTI DELLA MICROVIBRAZIONE COMPRESSIVA................................................... “ 11

Effetto Antalgico................................................................................................ “ 13

Effetto Drenante................................................................................................. “ 16

Effetto Vascolarizzante...................................................................................... “ 19

Effetto Rimodellante.......................................................................................... “ 22

Effetto Tonificante e Distensivo......................................................................... “ 25

ZONA VISO................................................................................................................... “ 27

CAMPI DI APPLICAZIONE............................................................................................ “ 31

RISULTATI E CONCLUSIONI........................................................................................... “ 33

BIBLIOGRAFIA............................................................................................................... “ 36

INDEX

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Fenix Group è l’azienda che dopo 10 anni di ricerca ha dato vita alla Microvibrazione Compressiva Endosphères Therapy.

Frutto della bioingegneria italiana e dei più importanti centri di ricerca (Centro di documentazione in patologie estetiche di Arezzo, Cattedra di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università G. D’annunzio Istituto per le tecnologie biomediche avanzate - I.T.A.B. di Chieti, del Centro di riabilitazione di Montescano (PV), centro IRCCS Fondazione “Clinica del lavoro”, Università degli Studi di Napoli) oggi rappresenta il prodotto più avanzato nel trattamento delle celluliti, linfedemi e fasce muscolari.

Fenix Group di proprietà della famiglia Cavalletti è condotta con la filosofia rivolta all’innovazione, “perché la ricerca e la dedizione al lavoro sono i cardini di un’azienda vincente”. Avvalendosi della collaborazione di personale tecnico specializzato, Fenix Group progetta e realizza le apparecchiature che permettono l’esecuzione della Microvibrazione Compressiva. La grande passione per questo lavoro ha permesso di raggiungere un preciso posizionamento sul mercato, arrivando a servire

IL GRUPPO FENIX

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madre alle spalle e la garanzia di una metodica scientificamente valida.

Innovazione per Fenix vuol dire creare sempre nuove soluzioni di alto livello tecnologico, applicando ricerca e design allo studio estetico per migliorare benessere e qualità di vita.

I macchinari coniugano meccanica ed equilibrio delle forme con le tecnologie più sofisticate. Fenix è innovazione e armonia applicata alla cura del corpo. Un gruppo, uomini, che hanno fatto del benessere una passione. Un’industria meccanica, nota per la sicurezza dei materiali adoperati e per la qualità progettuale dei macchinari. Sceglie di curare nel minimo dettaglio le sue costruzioni e vanta di poter offrire garanzia di qualità e lunga durata oltre gli standard.

numerose e sempre crescenti realtà suddivise tra Centri Estetici, Beauty Farm, Spa, Centri di Medicina Estetica e Riabilitazione.

Il Gruppo Fenix è sempre a disposizione e supporta, in tutte le varie fasi, i centri che decidono di affidarsi alla metodica Endosphères Therapy per dare sempre il meglio alla propria clientela. Fenix svolge corsi di formazione anche personalizzati per i propri clienti, al fine di fornire una preparazione ottimale. I corsi si svolgono nella sede stessa del cliente e sono rivolti alle operatrici dell’istituto. L’azienda è sempre al fianco del cliente, offrendo un servizio di assistenza programmata e impostando specifiche azioni di marketing per promuoverne l’attività e sostenere lo sviluppo. I centri che si affidano ad Endosphères Therapy hanno una sicurezza: la solidità di un’azienda

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La metodica a Microvibrazione Compressiva - Endosphères Therapy rappresenta una nuova era nel trattamento delle patologie estetiche e riabilitative. Numerosi studi ed osservazioni effettuate da parte di ricercatori e poli medico-universitari in Italia riportano gli straordinari risultati. Tra i più importanti centri di ricerca annoveriamo: Università “G. D’Annunzio”- Dipartimento di Fisioterapia- Chieti, I.T.A.B “Istituto per le Tecnologie Biomediche Avanzate”- Chieti, “Accademia Italiana della Bellezza” Studio di Patologie Estetiche - Arezzo ed altri. Il sofisticato sistema operativo Microvibrazione Compressiva ribalta il principio su cui si basano le attuali metodiche oggi utilizzate per il trattamento della cellulite. Essa sostituisce infatti la classica fase di “aspirazione-trazione” dei tessuti con la compressione e la vibrazione. La metodica esprime quindi un concetto rivoluzionario che si è presto affermato portando dei risultati notevoli.

LATECNOLOGIA

BREVETTATA

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trasmessa ai tessuti; la frequenza, misurabile attraverso la variazione della velocità del cilindro, genera la microvibrazione; la giusta combinazione di queste forze, insieme al tempo di applicazione, determina l’intensità del trattamento, adattabile alle condizioni cliniche del paziente.

Il trattamento non risulta né invasivo né doloroso: provocherà solo un senso di riattivazione muscolare molto gradito. La metodica nel complesso si dimostra piuttosto semplice ma allo stesso tempo efficace; essa si esplica attraverso l’utilizzo di manipoli specifici, scelti in funzione della zona da trattare.

DESCRIZIONE DELL’ APPARECCHIATURAE MECCANISMO D’AZIONE

Endosphères Therapy si basa sul principio della Microvibrazione Compressiva che, attraverso la trasmissione di vibrazioni a bassa frequenza in un range compreso tra 29 e 355 hz, è in grado di generare un’azione pulsata e ritmica sui tessuti. All’interno del manipolo vi è ubicato un cilindro, che ruota su se stesso, nel quale vi sono installate 55 sfere in silicone anallergico posizionate a nido d’ape, con densità e diametro specifico.

Il senso di rotazione e la pressione impiegata fanno sì che la microcompressione venga

FREQUENZA

INTENSITÀDEL TRATTAMENTO

PRESSIONE

TEMPODI APPLICAZIONE

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CORPO MACCHINA

MANIPOLO CORPO

MANIPOLO VISO

SISTEMA SENSOR

• Design• Funzionalità • Eleganza• Monitor touch screen, immediato ed intuitivo.

• Pratica forma a flauto per una migliore prensione• Indicatori di direzione• Joystick per modificare frequenza e direzioni• Pulsante di accensione

• Forma particolare della testa del manipolo per una facile gestione dello strumento.• “Ogiva” posizionata al termine del manipolo per una semplice prensione• Indicatori di direzione

Primo dispositivo al mondoin grado di rilevare la resistenza del tessuto e di variare automaticamente la frequenza micro-vibratoria.• BARRA LUMINOSA A LED per garantire sempre la giusta pressione • SEGNALATORI ACUSTICI • DISPLAY SUL MANIPOLO per un’immediata lettura di frequenza, pressione, tempo e programma.• JOYSTICK per modificare frequenza e direzioni. • PULSANTE DI ACCENSIONE

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EFFETTI DELLAMICROVIBRAZIONE

COMPRESSIVA

Ogni paziente ha la sua particolare visione della cellulite, ad oggi è noto che vi sono circa 29 situazioni differenti che possono causare la buccia d’arancia, la quale non è altro che la manifestazione di modificazioni che avvengono nella cute e nel sottocute, che possono essere riunite in sei grandi gruppi:

1. Lipoedema: aumento del tessuto adiposo sottocutaneo

e di acqua libera;

2. Lipolinfedema: aumento del tessuto adiposo sottocutaneo

e della quantità di liquido linfatico;

3. Cellulite fibrosa: fibrosclerosi delle fibre connettivali;

4. Lipodistrofia: alterazione interstiziale ed adiposa;

5. Adiposità localizzata: aumento del tessuto adiposo localizzato;

6. Falsa cellulite: cedimento cutaneo con fibrosi.

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fisiologiche condizioni vascolari e tissutali ed in seguito effettuando un rimodellamento localizzato sull’inestetismo cutaneo.

La metodica Endosphères Therapy è in grado di agire su ognuna1,10,11,13 delle seguenti modificazioni ripristinando dapprima le

RIDUZIONE DELLA MICROCIRCOLAZIONEARTERIORALE CON RIDUZIONEDELLA TEMPERATURA DERMOEPIDERMICA

MIGLIORAMENTODEL MICROCIRCOLO E AUMENTODELLA TEMPERATURA

EFFETTOVASCOLARIZZANTE

INFIAMMAZIONE DEL TESSUTO.RISTAGNO DI SOSTANZE TOSSICHEE SCLEROSI

RIDUZIONEDELLA DOLORABILITÀ TISSUTALE

EFFETTOANTALGICO

RALLENTAMENTO DELLA MICROCIRCOLAZIONE LINFO-VENOSADELLE ZONE COLPITE

RIDUZIONE DEL RISTAGNODI LIQUIDI ED ELIMINAZIONEDELLE SOSTANZE TOSSICHE

EFFETTODRENANTE

ALTERAZIONI METABOLICO STRUTTURALI DEL TESSUTO CONNETTIVO

ELIMINAZIONEDELL’INESTETISMO CUTANEO

EFFETTORIMODELLANTE

ALTERAZIONE E CEDIMENTODELLA STRUTTURA MUSCOLARE

BASE MUSCOLARE PROFONDASODA E TONICA

EFFETTOTONIFICANTE

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riabilitativo, dal momento che edema e dolore sono tra i sintomi di più frequente riscontro e di più grande impatto nel contesto delle patologie croniche.

Il derma possiede una quantità innumerevole di recettori che sono in grado di percepire stimoli di tipo pressorio, vibratorio, tattile, termico e dolorifico.

I nocicettori sono recettori specializzati alla

EFFETTO ANTALGICOSecondo recenti studi, quasi la totalità dei

pazienti con un quadro edemigeno più o meno evidente accusano una concomitante sintomatologia dolorosa. L’ambito della ricerca sulla diretta correlazione tra la sintomatologia edemigena e quella dolorosa ha preso forma soprattutto negli ultimi anni e continua via via ad assumere sempre maggior valore in campo

EFFETTO ANTALGICO

• Stimolazione dei corpuscoli recettoriali e liberazione di endorfine• Eliminazione delle sostanze tossiche e miglioramento del metabolismo

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Fondazione “Clinica del lavoro” coordinati rispettivamente dal Prof. R. Saggini e dal Prof. R. Casale del Servizio di Neurofisiopatologia, hanno dimostrato che la metodica Endosphères Therapy è in grado di stimolare continuamente i recettori precedentemente menzionati grazie alle microvibrazioni in diversi range ed alle micropercussioni. L’attivazione dei meccanocettori da parte della microvibrazione compressiva determina quindi l’analgesia, grazie all’attivazione del Gate Control.

Questa teoria afferma che a livello del Midollo Spinale convergono sia le fibre dei nocicettori, che quelle dei meccanocettori; entrambe fanno sinapsi con un interneurone, il quale è capace di rilasciare un oppioide endogeno,

trasmissione degli stimoli dolorifici: maggiore è il numero dei nocicettori coinvolti e maggiore sarà la sensazione dolorifica.

I meccanocettori vengono stimolati da imput pressori e vibratori, sono recettori a rapido adattamento che necessitano di stimoli continui e differenti per essere attivati. Essi non rispondono tutti alla stessa vibrazione ed esistono differenze anche nella risposta, in funzione della frequenza dello stimolo. Quelli interessati sono i corpuscoli detti del Meissner, del Merkel e del Pacini13.

Gli studi14,15 condotti all’interno della Cattedra di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università G D’Annunzio di Chieti, e nel Centro di riabilitazione di Montescano (PV), presso il centro IRCCS

interneurone inibitorio

meccanocettori

nocicettori

neurone di proiezione

++

+-

-I P

Fig.1 La Teoria del Cancello

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P. Queste sostanze chimiche sensibilizzano i nocicettori attivandoli o abbassandone la soglia di attivazione.

Grazie all’effetto drenante di Endosphères Therapy vi è un rapido riassorbimento, da parte del sistema linfatico, di sostanze tossiche e infiammatorie che garantisce una rapida risoluzione dell’infiammazione e quindi del dolore2,10,13,15.

L’attività antalgica della Microvibrazione Compressiva è stata valutata attraverso il test di compressione ultrasonica di Breu-Marshall, il quale mostra una chiara riduzione della dolorabilità dei tessuti cellulitici a seguito del trattamento.

l’encefalina. Se le fibre dei meccanocettori entrano in contatto con l’interneurone questo produrrà encefaline, il cancello sarà chiuso e la trasmissione del segnale dolorifico sarà attenuata; se le fibre dei nocicettori entrano in contatto con l’interneurone, questo verrà inibito, il cancello sarà aperto e il dolore percepito. (Melzack R.,and Wall,P.D., Pain mechanisms: a new theory, Science, 150 (1965) 971-9).

L’infiammazione rappresenta il più comune dei fattori di algogenicità, poiché le cellule danneggiate rilasciano localmente sostanze chimiche quali K+, istamina e prostaglandine; le piastrine rilasciano serotonina, mentre i neuroni sensoriali primari producono peptide

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20

10

0 1 2

% dicompressione

% di compressione

11.04286 20.93571

Fig. 2. Pain Test di Breu-Marshall. Il test permette di valutare quanta compressione, con la sonda ecografica, sia necessaria per provocare dolore. Valutando le differenze nel tempo è possibile avere un’idea significativa del risultato offerto dalla terapia che nel caso di un miglioramento metabolico, dovrà favorire la riduzione del sintomo dolore12.

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o nelle cavità sierose in una quantità tale da diventare rilevante dal punto di vista clinico.

Il sintomo più evidente di tale condizione è il gonfiore che si esprime come un turgore palpabile e comprimibile (fovea). La stasi di sostanze tossiche nei tessuti altera nel tempo lo stato della matrice interstiziale4 (una struttura di grande importanza che garantisce

EFFETTO DRENANTEL’edema è la conseguenza di una

sproporzione tra apporto di liquido e la sua rimozione, in conseguenza della quale si accumula acqua negli spazi interstiziali dell’organismo.

All’aumento di volume dei liquidi interstiziali consegue un ristagno di questi ultimi nei tessuti

EFFETTO DRENANTE

• Rotazione delle sfere opposta al senso di applicazione• Azione pulsata e ritmica• Applicazione da prossimale a distale• Pompaggio progressivo con spostamento dei liquidi

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il mantenimento dell’equilibrio di base del nostro corpo) provocando intossicazione dei tessuti e loro successiva modificazione, con evoluzione verso la fibrosi.

La metodica Endosphères Therapy svolge un’azione pulsata e ritmica3, che è in grado di sollecitare la componente di stasi interstiziale tipica di edemi, linfedemi, lipedemi e pefs, senza provocare né trazione né aspirazione della cute.

La tipicità del movimento delle sfere, in direzione opposta all’avanzamento del manipolo, e la specifica esecuzione del

trattamento secondo i protocolli scientifici Endosphères Therapy, permettono di intensificare l’attività del sistema linfatico, di realizzare un pompaggio con progressivo spostamento dei liquidi, e pertanto di ripristinare l’Equilibrio di Starling1, responsabile del mantenimento dell’omeostasi all’interno dei vasi e della matrice extracellulare.

Tutto ciò assicura un linfodrenaggio profondo che elimina i liquidi in eccesso6.

Gli studi8,9,10 condotti all’interno della Cattedra di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università G D’Annunzio di Chieti hanno dimostrato che l’utilizzo di Endosphères Therapy, in condizioni di stasi interstiziale, è più efficacie rispetto alla sola applicazione di un linfodrenaggio manuale, garantendo risultati stabili e duraturi nel tempo.

L’applicazione della Microvibrazione Compressiva per la riduzione dell’edema è

Fig. 3. B.P 41 anni - rilevamento fotografico T0 prima del trattamento e T1 dopo 15 sedute di Microvibrazione Compressiva. Risultati: Ginocchio: Sx 4,1 cm Dx 4,9 cm, Inguine: Sx 5,2 cm Dx 6,1 cm, Caviglia Sx 1,6 cm Dx 0,9 cm. T0Acqua 33,5 kg T1 Acqua 31,2. Archivio medico Tamburlin.

Fig. 4. Dettaglio spessore sopramalleolare in paziente di 41 anni. Archivio Tamburlin

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netta riduzione dello spessore sopramalleolare e trocanterico nelle pazienti trattate.

confermata anche dal centro di patologie estetiche di Arezzo3, il quale evidenzia una

Fig. 5. Spessore sopramalleolare. Centro di Patologie Estetiche di Arezzo3

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EFFETTO VASCOLARIZZANTEL’equilibrio tra pressione idrostatica e

pressione oncotica consente normalmente la fuoriuscita dei liquidi e nutrienti dal versante arteriorale ed il reingresso dei liquidi e dei cataboliti nel versante venulare. L’aumento della pressione idrostatica per rallentamento nel deflusso venulare porta a ristagno di acqua nello spazio extracellulare con la formazione di edema all’interno della matrice tessutale.

Grazie alla particolare disposizione delle sfere, a nido d’ape, si riesce ad ottenere una progressiva compressione tissutale con pressioni e sollevamenti della struttura volti a

EFFETTO VASCOLARIZZANTE

• Disposizione delle sfere a nido d’ape• Progressiva compressione tissutale• Ginnastica vascolare• Inversione di pressione idrostatica

Max.

Min.

Max.

Min.Arteriola

Flussodi

Sangue

Venula

Estremitàarteriosa Estremità

venosaLETTO CAPILLARE

GRADIENTE DIPRESSIONEIDROSTATICA

GRADIENTE DIPRESSIONEONCOTICA

Filtrazione Riassorbimento

Liquido interstiziale

Fig. 6. Fisiologia del circolo capillare.

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cui alterazioni istologiche caratterizzano le varie fasi della PEFS4, ovvero “Panniculopatia Edemato-Fibro-Sclerotica”.

Tale attività sul sistema vascolare è dimostrata scientificamente dai rilevamenti termografici, di seguito riportati, i quali mostrano un aumento generalizzato della temperatura cutanea degli arti inferiori, oltre che un rimodellamento della silhouette.

realizzare una sorta di ginnastica vascolare1,2.La metodica “Endosphères” permette di

controbilanciare la pressione idrostatica dei vasi venosi invertendo l’intimo meccanismo di scambio metabolico ed emodinamico con inversione del flusso3.

Il tutto si traduce con un ripristino degli scambi metabolici, dell’apporto di ossigeno ed un miglioramento del microcircolo, le

Fig. 7. Rilevamento termografico a T0, T1, (48h dalla sesta seduta), e T2 (48h dalla 12 seduta). Istituto per le tecnologie biomediche avanzate - I.T.A.B. di Chieti, Prof. Merla5. Tale effetto di aumento termico, come conclude il Dott. Merla, può essere certamente il risultato “dell’aumentata perfusione ed ossigenazione cutanea, dell’aumentato metabolismo dei tessuti, della disgregazione degli aggregati adiposi nonché dell’attivazione dei processi antinfiammatori riparatori delle alterazioni tessutali presenti”.

Fig. 8. Temperatura media arti inferiori.Centro di patologie estetiche di Arezzo, Prof. Bacci3.

Fig. 9. Temperatura media trocanterica destra.Centro di patologie estetiche di Arezzo, Prof. Bacci3.

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viso, in questo modo si rendono apprezzabili le temperature superficiali raggiunte ed i relativi tempi di recupero15.

Il medesimo effetto termico, da migliore ossigenazione tissutale, è stato monitorato dalla Prof. Bianca Diffidenti durante il trattamento

Fig. 10. Temperature superficiali raggiunte e tempi di recupero. Prof. Bianca Diffidenti15

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grazie alla sinergia tra le oscillazioni meccaniche e le vibrazioni a bassa frequenza, che causano microcompressione degli aggregati adiposi e dei setti fibrosi, i quali vengono disgregati e resi meno sclerotici.

Questa attività viene amplificata dalla controrisposta generata dai piani muscolari sottostanti, i quali offrono una resistenza attiva che potenzia l’azione defibrosante stessa2. In questo modo è possibile trattare anche le

EFFETTO RIMODELLANTELa fisiopatologia della PEFS presuppone

alterazioni a carico della microcircolazione locale del pannicolo adiposo, innesco di un processo infiammatorio-degenerativo con ristagno di sostanze tossiche e formazione di edema nonché alterazioni metabolico-strutturali del tessuto connettivo e conseguente organizzazione del tessuto in micronoduli.

Il rimodellamento della silhouette avviene

EFFETTO RIMODELLANTE

• Microcompressione degli aggregati fibrosi• Disgregazione degli aggregati adiposi e riduzione della sclerosi• Resistenza attiva muscolare

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ristrutturazione dei tessuti, ottenuta grazie alle attività vascolari, metaboliche e di depurazione, nonché di rimodellamento del sistema connettivale.

Il 30 Gennaio 2008, nella Conferenza

celluliti più inveterate e le situazioni più critiche, come le alterazioni adipo-tessutali del torace o dei fianchi3.

Tali attività determinano un rimodellamento cutaneo localizzato, favorito dalla fisiologica

Fig. 11. Studio ecografico3 effettuato a T0 e T1 (dopo sei sedute). Ricompattamento tissutale a seguito del trattamento con Endosphères Therapy.

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Fig. 12. Valutazione Codici TCD, metodiche a confronto12.

1

30

20

10

0

20.207Prima

Dopo 13.534 18 11.6 10.928 8.8 8.214

20.538 21.4 21.714 20.9 21.714

2 3 4 5 6

med

ia T

CD

Valutazione Codici TCD

PrimaDopo

1) Farmaco - 2) Placebo - 3) Vacuum - 4) Endosphères5) Farmaco + Vacuum - 6) Farmaco + Endosphères

Stampa a Milano presso il Circolo della Stampa, il Prof. Saggini e il Prof. Bacci hanno presentato le proprie osservazioni cliniche condotte su 656 pazienti, evidenziando l’efficacia della metodica nel trattamento delle celluliti10. I risultati ottenuti sono stati verificati attraverso il protocollo BIMED-TCD, una classificazione ideata per codificare i vari tipi di cellulite, in relazione alla struttura del

paziente, la variazione vascolare e termica, l’aspetto clinico visibile e la presenza o meno di dolore12.

Nella Fig. 12 si evidenzia una maggiore riduzione del codice TCD nei pazienti trattati con Endosphères Therapy, sia singolarmente che in associazione alla somministrazione di farmaci, rispetto al placebo e alle comuni metodiche vacuum.

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rilassato o in tensione. La percezione vibratoria costituisce di fatto una sensibilità di tipo meccanico e, per questo motivo, coinvolge delle strutture recettoriali sensibili a tale stimolo, ossia i meccanocettori che si ritrovano in diversi tipi di tessuto, come la cute, il tessuto muscolare, il periostio, le capsule ed i legamenti articolari (Mouncastle e Rose, 1959). Nello specifico, le vibrazioni meccaniche provocano l’attivazione dei fusi neuromuscolari (strutture responsabili

EFFETTO TONIFICANTE E DISTENSIVONormalmente la ripartizione armoniosa

delle curve femminili necessita di uno stato di equilibrio fisiologico, metabolico e circolatorio dei differenti strati della pelle (derma ed epidermide) del pannicolo adiposo sottocutaneo ed una base muscolare profonda, soda e tonica.

Le oscillazioni meccaniche (vibrazioni) di ampiezza e frequenza definita sono in grado di agire sull’apparato muscolare e tendineo,

EFFETTO TONIFICANTE E DISTENSIVO

• Stimolazione dell’apparato muscolare e tendineo• Aumento del trofismo muscolare per migliore captazione dell’ossigeno e delle sostanze nutritive

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Compressiva sull’apparato muscolare è stata analizzata attraverso il Myothon, un sistema brevattato portatile, non invasivo, che quantifica le proprietà meccaniche dei muscoli. I risultati dello studio condotto all’interno della Cattedra di Medicina Fisica e Riabilitativa G. d’Annunzio di Chieti, mostrano un miglioramento significativo dei parametri quali tono, elasticità e resistenza muscolare20.

Nei casi di cedimento cutaneo o di ipotonia, nei soggetti sedentari, è interessante rilevare l’aumento della struttura tessutale che si ha subito dopo il trattamento di “tonificazione con Microvibrazione Compressiva”, generando un senso di “riattivazione muscolare” molto gradito.

Tale attività sul tessuto muscolare trova impiego anche in medicina dello sport ed in fisioterapia, in quanto la medicina E.T. permette di rilevare e trattare efficaciemente restrizioni e aderenze muscolari che impediscono lo svolgimento delle normali funzioni. Una compressione del tessuto connettivo di muscoli, legamenti e tendini provoca dolore, alterazione del movimento e riduzione della flessibilità. Grazie alla Microvibrazione Compressiva è oggi possibile trattare tali restrizioni e problematiche fascio-muscolari in modo più specifico e profondo rispetto al solo utilizzo delle mani e con maggior comfort per il paziente.

dell’allungamento e del movimento del muscolo); la risposta da parte del muscolo alla sollecitazione vibratoria viene definita con il termine di “riflesso tonico da vibrazione” (contrazione muscolare dell’agonista e rilasciamento dell’antagonista). Lo stimolo vibratorio, può quindi essere assimilato ad un susseguirsi di contrazioni di piccola ampiezza, le quali portano a modesti ma significativi cambiamenti di tipo ritmico della lunghezza del complesso muscolo-tendineo sottoposto a vibrazione.

Stimoli meccanici periodici, protratti nel tempo, somministrati in forma di vibrazione sono considerati un potente segnale per i propriocettori muscolo-articolari, che dalla periferia inviano segnali a livello del SNC, il quale genera una risposta efferente, attivando i motoneuroni e quindi le fibre muscolari.

Tutto ciò permette di ottenere sia risultati visivamente immediati, che un potenziamento a lungo termine, sui principali gruppi muscolari (dorsale, lombare, glutei).

Per di più grazie all’azione vascolarizzante si genera una rilevante iperemia che migliora la captazione dell’ossigeno e delle sostanze nutritizie favorendo il corretto trofismo muscolare13,15.

L’azione della Microvibrazione

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I presupposti progettuali/funzionali che sono alla base della Microvibrazione Compressiva sono in grado di agire con incredibile efficacia nei “fibro-inestetismi” tegumentari rappresentati dal cosiddetto “rilassamento cutaneo”, nonché sulle rughe di espressione del volto e del collo10,16,17.

Qualunque intervento medico estetico per dare effetti apprezzabili deve considerare le due fasi fisiologiche che seguono l’azione di uno stressore su un sistema vivente o parte di esso.

Dopo l’azione di uno stressore, la prima fase di recupero, definibile “fase di recupero trofico”, permette al tessuto o al sistema di rigenerarsi a patto che ci siano gli adeguati nutrienti, i quali giungono per via ematica o al più linfatica.

Una fase di recupero trofico incompleta espone il sistema o parte di esso ad un’incompleta fase di recupero morfologico, fattore che si evidenzia con la formazione di inestetismi vagliabili tra edemi locali fino alla formazione di strutture deformate nell’aspetto e nella funzione, tra cui le cosiddette rughe.

ZONA VISO

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• Normale alterazione della struttura muscolare

• Rallentamento dell’alterazione strutturale muscolocutanea

• Riduzione della microcircolazione e dell’ossigeno

• Aumenta della vascolarizzazione ossigenativa

• Ristrutturazione del derma

• Riduzione del collagene ed elastina

• Aumento della quantità d’acqua e di collagene• Aumento della temperatura (Nuovo collagene)

• Riduzione delle rughe e aumento dello spessore tissutale

• Fibrosi dei tessuti • Rimodellamento della trama fibro-connettivale dermo-ipoidermica

• Distensione e tonificazione del volto

• Miglioramento della struttura cutanea del volto

• Effetto antiaging e ringiovanimento del viso

• Ipercontrazione dei muscoli mimici

• Decontrazione della muscolatura ipercontratta (rughe da mimica)

DURANTE DOPOPRIMA

Endosphères adempie in modo del tutto biologico ad un compito che fino ad ora era demandato a metodiche aggressive e non prive di effetti collaterali. La Microvibrazione Compressiva agisce sul tessuto in maniera non invasiva, generando uno stress minimo controllato direttamente sulla ruga (azione ruga specifico) in grado di richiamare ossigeno e sostanze nutritizie per aumento della vascolarizzazione che

permette la naturale stimolazione dei fibroblasti alla produzione collagene ed elastina (Courtesy Dott. Fausto Bellabona).

Per di più la Microvibrazione Compressiva è in grado di intervenire sulla muscolatura, con un’azione sia di tipo decontratturante sui muscoli mimici del volto, che di tipo tonificante per contrastare il cedimento tissutale.

Il risultato finale è uno straordinario effetto

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nel tempo, oltretutto senza controindicazioni all’esposizione solare. Inoltre, qualora lo si ritenesse opportuno si presta ad essere applicato in associazione ad altri trattamenti, in ambito sia estetico che medicale.

anti-aging, caratterizzato da distensione e tonificazione e tonificazione del volto, riduzione delle rughe e ristrutturazione del derma. Grazie alle peculiarità di Endosphères Therapy il trattamento può essere ripetuto

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Tutte le suddette caratteristiche fanno della metodica “Endosphères Therapy” un trattamento interdisciplinare attuale, sicuro e di estrema efficacia, utilizzabile nell’ambito della medicina estetica, della flebolinfologia ed in medicina dello sport.

CAMPIDI APPLICAZIONE

MED

ICIN

A E

STET

ICA

FLEB

OLI

NFO

LOG

IA

MED

ICIN

A D

ELLO

SPO

RT

• PEFS3,4,12,13,20

• Cicatrici3,10

• Adiposità localizzate10

• Rughe del volto17,18

• Trattamento pre-post chirurgia10,13

• Tonificazione del seno2

• Innesti di pelle18

• Linfedemi1,2,3,6,7,8,9,10,20

• Insufficienze venose2,7,8,9,10,13,

• Lipedemi1,10,11

• Edemi1,10,13

• Trigger point13

• Sindrome retto-adduttoria10,13

• Sindrome spalla-nuca10,13

• Massaggio sportivo10,13

• Tallonite15

• Tendinite del rotuleo15

• Sindrome del tibiale15

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Le osservazioni cliniche e gli studi condotti all’interno della Cattedra di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università G. D’annunzio, del Centro di documentazione in patologie estetiche di Arezzo, dell’Istituto per le tecnologie biomediche avanzate - I.T.A.B. di Chieti, del Centro di riabilitazione di Montescano (PV), presso il centro IRCCS Fondazione “Clinica del lavoro”, dell’Università degli Studi di Napoli, pongono la metodica Endosphères Therapy come un valido e affidabile presidio che trova la sua migliore collocazione nel trattamento di patologie cellulitiche, venolinfatiche e muscolari.

Al fine di ottenere una corretta diagnosi, ciascun paziente incluso all’interno degli studi è stato sottoposto a: valutazione clinico-anamnestica, ispezione e palpazione dei tessuti ed esami strumentali primari quali ecocolordoppler,

RISULTATI ECONCLUSIONI

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esame ecografico, termografia e bioimpedenziometria. Le indagini sono state ripetute ogni sei sedute allo scopo di monitorare le variazioni dei tessuti nel corso del trattamento.

I risultati ottenuti dimostrano la buona tollerabilità ed efficacia del trattamento con Microvibrazione Compressiva.

Cellulite adiposafibrosa compatta

Stadio 4 - Codice TCD 28

Cellulite adiposafibrosa compatta

Stadio 3 - Codice TCD 16

T0 (prima del trattamento) T0 (prima del trattamento)T1 (dopo 6 sedute) T1 (dopo 6 sedute)

Lipodistrofiacellulitica mista

Stadio 3 - Codice TCD 30

Lipodistrofiacellulitica compatta

Stadio 2 - Codice TCD 13

CENTRO DI DOCUMENTAZIONE IN PATOLOGIE ESTETICHEAREZZO International Study Center of Aesthetic Pathologies of Legs

Oltre la risposta visiva che è certamente più facile da concepire, vi è anche la rilevazione dei dati clinici ricavati con il Codice TCD2 che segnala lo stato di vascolarizzazione dei tessuti, lo stato e la visibilità della buccia d’arancia ed il tipo di dolorabilità dei tessuti cellulitici.

1

8

7

6,5

media giudizi

7,5

7.9375 7.1575

2

2007 Archivio Bacci

Giudizio medico per Tollerabilità (1) ed E�cacia (2)

Microvibrazione compressiva

(Archivio Bacci)

35

Fruendo di tale metodica siamo sicuri di impartire ai nostri pazienti una “terapia” innovativa e nel contempo efficace, gradevole e soprattutto con un razionale terapeutico che è alla base della

soddisfazione del nostro paziente ma ancor di più del nostro lavoro.

A questi dati vengono aggiunte delle valutazioni riferibili ai giudizi del medico e del paziente2 relativamente al trattamento,

si ottiene così un dato finale, il quale indica il miglioramento ottenuto sia dal punto di vista funzionale che psico-emotivo.

36

9. Rehabilitation in phlebolymphatic diseases: a comparison between mechanical and manual therapy (submitted to 20th European Congress of PHYSICAL and REHABILIATION MEDICINE 2016).

10. LA MICROVIBRAZIONE COMPRESSIVA “Una Nuova Era nel trattamento di cellulite e linfedemi, medicina riabilitativa e dello sport”, Prof. R. Saggini, Prof. Pier Antonio Bacci. Milano Circolo della Stampa, 30 gennaio 2008.

11. Integrated treatment of localized lipodystrophies; R. Saggini; I. Dodaj, P. Di Felice; S. D’Ettole; G. Barassi; R.G. Bellomo Atti del 34° Congresso Nazionale di società italiana di medicina estetica 2013.

12. Celluliti 2012, diagnosi e terapia della F.E.F, Officina editoriale oltrarno s.r.l-firenze, Pier A. Bacci.

13. Microvibrazione compressiva con “Endospheres” Il ruolo della metodica in medicina fisica e riabilitativa. Prof Raoul Saggini.

14. Centro di riabilitazione di Montescano (PV), presso il centro IRCCS Fondazione “Clinica del lavoro” coordinato dal prof. Roberto Casale del Servizio di Neurofisiopatologia.

15. Micropercussioni, l’innovazione nelle sfere, Prof. Bianca Diffideniti, Roma 2014.

16. La Microvibrazione Compressiva nel trattamento del Rilassamento tegumentario e di solchi e rughe, nella regione del volto. Prof. Antonio Mezzogiorno II Università degli Studi di Napoli.

17. “LE SFERE PER IL VISO” la microvibrazione compressiva Endosphères Face con AK55 per il ringiovanimento del volto. Conferenza stampa,

BIBLIOGRAFIA1. La microvibrazione compressiva nel trattamento

del linfedema e del lipoedema: Studio preliminare; E. Follador, D’Angelo, F. Marini; 11° Congresso Internazionale SIES 22-23-24 Febbraio 2008.

2. Endosphères Therapy, L’innovazione nelle sfere; Prof. Bianca Diffidenti; XXX Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica SIME, IV Congresso Nazionale dell’Accademia Italiana di Medicina Anti-aging AIMAA, Roma 8-9-10 Maggio 2009. La Medicina Estetica; Aprile-Giugno 2009.

3. La Microvibrazione Compressiva con “Endosphères AK55”. Razionale scientifico ed osservazioni cliniche. Centro di documentazione in patologie estetiche – Arezzo; International Study Center of Aesthetic Pathologies of Legs. Prof. Pier Antonio Bacci.

4. Prevenire e Guarire, Smagliature e Cellulite. Pier Antonio Bacci, Pier Luigi Rossi, Alberti & C Editori.

5. Istituto per le tecnologie biomediche avanzate - I.T.A.B. di Chieti, Prof. Merla.

6. Trattamento della linfopatia associata alla p.e.f.s. con microvibrazione COMPRESSIVA, 10°Congresso Internazionale di Medicina estetica, Centro Congressi Milano, N. Tamburlin –L. CampaniniMilano. 9/11OTTOBRE 2008.

7. Rehabilitation in phlebolymphatic diseases: a comparison between mechanical and manual therapy (atti del 17° Congresso Internazionale di Medicina e Chirurgia Estetica SIES 2014)

8. Rehabilitation in phlebolymphatic diseases: a comparison between mechanical and manual therapy (submitted to 19th European Congress of PHYSICAL and REHABILIATION MEDICINE 2015)

37

Simona M. Carmignano2, Rosa G. Bellomo.19. “BIMED 3” un nuovo protocollo terapeutico per la

patologia cellulitica. P. A. Bacci, Bologona, SIES 2008. (non c’è nulla)

20. Comparison the treatment of leg lynphedema in female subject. R. Saggini, R. Bellomo, G. Barassi, P.A. Di Felice, 2016

Milano circolo della stampa, 24/3/2009. Relatore Prof. Bacci.

18. Integrated treatment with endodermal massage, proprioceptive rehabilitation, viscoelastic, plantar orthosis and myofascial manual therapy on skin graft: case report. Raoul Saggini, Giovanni Barassi, Piera A. Di Felice, Roberta Frasci, Ira Dodaj,

Brevettato, prodotto e distribuito da

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