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al suo interno una vera e propria competenza me-diatica. Perché questa sìa raggiunta però è necessa-lio un apprendimento con contenuti e metodipropri, richiede un curricolo scolastico privilegiato,un continuo aggiornamento deÌ pelsonale scola-stico e un buon rapporlo fi'a scuola e università peressere sempre al passo con la ricerca nell'ambito delmpporto tra nuove tecnologie e bambini, ragazzi.Lesperienza che pitr si awicina a queste caratteri-sLiche è sicuramente quella del Centro ScolasticoGiovanni Paolo II di Melegnano, cui sì è già fatto

cenno nei contributi precedenti di quesla r-ubrica,che, grazie anche alla presenza fissa di un mediaeducator-. ha attivato un curricoìo di Media Efurca-tion che si estende dalla Scuoìa dell'Infanzia fino,dalì'a.s.2012-2013. alla Scuola Secondaria di IIgrado.In questo articolo si cercherà di documentare unesempio concreto di come la Merlia Education possaaiutaìre a raggiungere diversi obiettivi anche con ibambini piii piccoli. In parlicolare si farà riferi-mento ad una esperienza di Media EdtLcation all'in-

1,arte. lanusca e tnedfu & T-I

Tav. I . Le fasi del laboratorio attuaio nell'a.s. 2011-2012 presso il Centro Scolastico GiovanniPaolo ll di Melegnano con i bambini di 5 anni

Fase obiettivo Descrizione

L introduzìone delmedia educator nelcontesto classe

lnstaurare una relazionesignificativa

Un primo incontro va dedicato alla conoscenza fta media educator ebambini. ll med,a educator può essere introdotto dall'insegnante senzaspecificare il ruolo che avrà, viene semplicemente coìnvolto nelle attivitàdi routine.

Alla scoperta deisuoni

Conoscere e familiariz-zare con gli effetti so-nori, la loro provenienzae la loro riproducibilità

ll primo strumento introdotto è il registratore di voce. I bambini a turnoregistrano suoni dell'ambiente o riproducono suoni con le loro voci.AIÈ fine della lezione ci si riascolta cercando di indovinare di cosa si

tratti.

Alla scoperta dellenostre voci

Stimolare i bambìnì ari-flettere sulle proprievoci, ad ascoltarsi e afare domande significa-tive

L'atlività si svolge sempre grazie all'ausilio del registratore dì voce. I

bambini vengono divisi in due gruppi, ogni gruppo registra alcuni versidi animali e poi si gioca a riconoscere chi abbia interpretato e cosa.

Che cos'è il dop-piaggìo?

Favorire la conoscenzadi alcune tecniche cine-matografiche

I bambini guardano tutti ì giorni la televisione, spesso cartoni animati ofilm in cui le voci non sono orìginali, ma doppiate. E perciò importanterenderli consapevoli del doppiaggio.Per questa attività si introduce la telecamera. I bambini vengono chiamatia coppie, uno dei due muove solo la bocca davanti alla telecamera eì'altro, nascosto, pronuncia una breve frase "come stai" "mi chiamo..."Alla fine dell'attività si vede il risultato

L'ascolto musicale Sensibilizzare la com-petenza all'ascolto

Lo strumento proposio in quesla attività è lo stereo. Si chiede ai bambini

di chiudere gli occhi al primo ascollo di una canzone portaia dal mediaeducator, póssibilmente non italiana e a loro sconosciuta, dopo di cheibambinì sono liberi di esprimere come vogliono quello che hanno sen-tito. Nel nostro caso, ibambini hanno iniziato a ballare, canlare, batterei piedi, ridere. ll tutto viene ripreso dalla telecamera e mostrato loro allafine dell'attività.

La narrazione Stimolare la creativitàdei bambìni attraversoil racconto di storie

Questa fase richiede più incontri.ll media educator racconta una favola ai bambini. ln un primo tempoviene chiesto loro difare dei disegni di quanto ascoltato e, nell'incontrosuccessivo si chiede ai bambini di raccontare di nuovo la storia unaparte per uno a turno, davanti alla telecamera. I bambini raccontano la

storia dal loro punto dìvista, aggiungendo o levando particolari, saltandointere sequenze e inventando nuovi personaggi.

La restituzione fi-nale

Gratif icare i bambini,mostrando il prodottorcalizzalo e, al con-tempo, aiutarli a riper-correre il lavoro svolto.

La "nuova" narrazione dei bambini diventa il prodotto finale del labora-

loio.ll media educafor metle insieme tutte le voci narranti e come im-magini usa idìsegni che ibambinì hanno fatto dopo l'ascolto dellastoria. Durante la restìtuzionè finale viene mostrato loro il lavoro chìe-

dendo riflessioni, commenti ed, eventualmente, criticità.

@ n. 4 ' dicembre 2012'anno c

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