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XV CONVEGNO A.M.I.A.R.
AGOPUNTURA E MNC:
EFFICACIA NELL’URGENZA
E NELLE PATOLOGIE ACUTE
Torino, 18 Aprile 2015
a cura di:
P.E. Quirico, G.B. Allais, G. Lupi, T. Pedrali
Edizioni A.M.I.A.R. - Torino
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - I
XV Convegno AMIAR
Agopuntura e MnC:
efficacia nell’urgenza e nelle patologie acute
Torino, 18 aprile 2015
Centro Congressi “Unione Industriale Torino”
Presidente:
Piero Ettore Quirico
Segreteria scientifica:
G.B. Allais, G. Lupi, A. Magnetti, F. Mautino
Segreteria organizzativa:
CSTNF - Centro Studi Terapie Naturali e Fisiche srl
011.304.28.57
e-mail: [email protected] - sito web: www.agopuntura.to.it
con il patrocinio di:
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - III
XV Convegno AMIAR
Agopuntura e MnC:
efficacia nell’urgenza e nelle
patologie acute
La quindicesima edizione del Convegno AMIAR “Agopuntura e Medicine non Con-
venzionali: efficacia nell’urgenza e nelle patologie acute” si prefigge, come è già avvenuto nelle precedenti, di analizzare e promuovere ulteriormente le possibilità e le modalità di integrazione, all’interno delle cure attualmente erogate dal Servizio Sanitario Pubblico, dell’Agopuntura e di altre discipline “alternative”, in particolare dell’Omeopatia e della Fitoterapia, in base alle loro prove scientifiche di efficacia.
L’opinione pubblica spesso ritiene che l’Agopuntura e le MnC/CAM siano solamente terapie “dolci”, adatte soprattutto per prevenire le malattie e mantenere la buona salute. Lo scorso anno abbiamo dedicato il XIV Convegno AMIAR proprio a questa tematica, avvalorando questa opinione.
L’Agopuntura e le altre MnC/CAM, però, sono medicine vere, a 360°, e per questo motivo sono utili anche in altre situazioni, come quelle che si presentano con le caratteristiche dell’urgenza e dell’emergenza, quando è richiesto un effetto rapido, forte e sicuro.
Il tema del XV Convegno AMIAR verterà quindi sull’impiego dell’Agopuntura e delle altre MnC/CAM nelle situazioni di urgenza e nelle patologie acute; i Relatori avranno il compito di illustrare in dettaglio le modalità di intervento e le evidenze scientifiche relative all’efficacia delle terapie proposte.
Il Congresso si articola in cinque sessioni: - nella sessione introduttiva interverranno il Consigliere Regionale dott. Mario
Giaccone, relatore del PdL per il recepimento dell’Accordo Stato-Regioni del 7 febbraio 2013 sulle MnC, ed il Pres. FISA Carlo Giovanardi;
- la seconda e la quarta sessione, che includono la maggior parte del programma scientifico, ospiteranno relazioni inerenti la tematica congressuale.
Tra i temi affrontati ricordiamo: l’impiego dell’Agopuntura in alcune patologie acute (lombalgia, cervicalgie, nevralgia del trigemino, emicrania e cefalea a grappolo), in Terapia Intensiva ed in Pronto Soccorso ed inoltre l’applicazione dell’Omeopatia nei traumi acuti e della Fitoterapia nelle patologie acute;
- la terza sessione, cui parteciperanno il Cons. Mario Giaccone e il dott. Guido Giustetto, Presidente dell’OMCeO di Torino, ospiterà una Tavola Rotonda
dedicata al processo legislativo in itinere sulla “Regolamentazione dell’esercizio dell’Agopuntura, della Fitoterapia e dell’Omeopatia da parte dei medici chirurghi ed odontoiatri”;
- la quinta sessione ospiterà infine un Workshop dedicato al trattamento della dispnea e dell’asma acuta tramite Agopuntura, Omeopatia e Medicina Ayurvedica.
- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. IV
PROGRAMMA DEI LAVORI
SESSIONI MATTUTINE
Ore 9,00 Sessione I - Introduzione ai lavori
Il processo legislativo sulle MnC/CAM in Piemonte: stato attuale
Mario Giaccone
La Formazione in Agopuntura in Italia e in Europa
Carlo Maria Giovanardi
Ore 9,30 Sessione II - prima parte
Moderatore: Giovanni Battista Allais
Efficacia dell’agopuntura nell’urgenza e nelle patologie acute
Piero Ettore Quirico
Efficacia dell’omeopatia nei traumi acuti
Alberto Magnetti
Il trattamento con agopuntura della nevralgia trigeminale tipica resi-
stente ai farmaci
Sergio Zeme, Veronica Perlo, Luca Benedetto Sicuro
Utilizzo della fitoterapia nelle patologie acute Paola Brusa, Mario Giaccone
Discussione
Ore 11,20 Sessione II – seconda parte
Moderatore: Alberto Magnetti
Trattamento agopunturale della lombalgia acuta
Giuseppe Lupi, Manuela Cormio
Utilizzo dell’agopuntura auricolare nell’attacco emicranico
Giovanni Battista Allais
Associazione di agopuntura ed osteopatia nelle patologie cervicali acute
Umberto Mazzanti
Discussione
Ore 12,20 Sessione III - Tavola rotonda
Moderatore: Piero Ettore Quirico
Recepimento dell’Accordo Stato-Regioni sulle MnC: contenuti e percorso
del progetto legislativo in itinere
G. B. Allais, C. Benedetto, A. Chiantaretto, M. Giaccone, G. Giustetto,
C. M. Giovanardi
Discussione
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - V
SESSIONI POMERIDIANE
Ore 14,30 Sessione IV - prima parte
Moderatore: G. Lupi
L’utilizzo dell’agopuntura nell’esordio dei sintomi della cefalea a
grappolo
L. Fofi, G.B. Allais, P.E. Quirico, S. Rolando, P. Borgogno, P Barbanti, C.
Benedetto
Medicina ayurvedica: acuzie e mantenimento nel trattamento integrato
della Functional Abdominal Pain Syndrome (FAPS)
Alberto Chiantaretto, Stefano Gargano
Impiego dell’agopuntura addominale nell’anziano nella lombalgia acuta
Antonia Gatti, Rossella Obialero, Mara Simoncini
Impiego dell’agopuntura nelle urgenze in ostetricia e ginecologia
Gisella Airola, Paola Schiapparelli
Utilizzo dell’agopuntura in situazioni di urgenza e pronto soccorso
Patrizia Betti
L’osteopatia nella lombalgia acuta
Fulvio Mautino
Discussione
Ore 16,45 Sessione IV - seconda parte
Moderatore: A. Chiantaretto
Efficacia della ricetta fitoterapica Baohewan come coadiuvante della
digestione
Alda Maria Olivero
L’agopuntura nelle urgenze in terapia intensiva: insonnia e delirium
V. Terzi, A. Riboni, P. Betti, R. Fumagalli
Ore 16,40 Sessione V - Workshop
Agopuntura e MnC nella dispnea e nell’asma acuta
L’omeopatia nella dispnea e nell’asma acuta
Massimo Rittatore
L’agopuntura nella dispnea e nell’asma acuta
Riccardo Rustichelli
La medicina ayurvedica nella dispnea e nell’asma acuta
Stefano Gargano, Alberto Chiantaretto
Discussione
Ore 18,15 Chiusura dei lavori
Compilazione del Questionario ECM
- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. VI
Relatori e Moderatori:
Dott. Giovanni Battista Allais
Centro Cefalee della Donna - Dip. Scienze Chirurgiche - Università di Torino
Dott.ssa Gisella Airola
Servizio di Agopuntura in Ginecologia ed Ostetricia, Università di Torino
Prof.ssa Chiara Benedetto
Direttore SC Ginecologia ed Ostetricia I U, Presidio Ospedale S. Anna, Università di Torino
Dott.ssa Patrizia Betti
Dip. Chirurgia - S.C. Anestesia e Rianimazione 2 Amb. di Agopuntura, AO Niguarda, Milano
Prof.ssa Paola Brusa
Docente Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Università degli Studi di Torino
Dott. Alberto Chiantaretto
Coord. Commissione MnC dell’Ordine dei Medici di Torino - Resp. Scient. Ayurweb, Torino
Dott.ssa Luisa Fofi
IRCCS San Raffaele Pisana, Roma
Dott. Stefano Gargano
Specialista in Medicina Fisica e Riabilitativa - Medicina Ayurvedica, Torino
Dott.ssa Antonia Gatti
SC Cure Domiciliari e Geriatria Territoriale ASL TO1, Torino
Dott. Mario Giaccone
Consigliere Regionale del Piemonte, Pres. dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino
Dott. Carlo Maria Giovanardi
Pres. FISA, Federazione Italiana Società Agopuntura - Dir. Scuola Agopuntura AMAB, Bologna
Dott. Guido Giustetto
Presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri della provincia di Torino
Dott. Giuseppe Lupi
Presidente SIRAA - Docente Scuola Agopuntura CSTNF, Torino
Dott. Alberto Magnetti
Direttore Istituto Omiopatico Italiano 1883, Torino
Dott. Fulvio Mautino
Coordinatore Servizio Riabilitazione Clinica Pinna Pintor, Torino
Dott. Umberto Mazzanti
Vice-Pres. AMAB - Docente Scuola Agopuntura AMAB e Osteopata, Bologna
Dott.ssa Alda Maria Olivero
Scuola Agopuntura CSTNF, Torino
Dott. Piero Ettore Quirico
Presidente AMIAR - Direttore Scuola Agopuntura CSTNF, Torino - Segretario FISA
Dott. Massimo Rittatore
Scuola Hahnemanniana “Similia Similibus”, Torino
Dott. Riccardo Rustichelli
Scuola Agopuntura CSTNF, Torino
Dott.ssa Valeria Terzi
Terapia Intensiva Generale Bozza, AO Niguarda, Milano
Prof. Sergio Zeme
S.C. Terapia del Dolore e Cure Palliative, ospedale Molinette, Torino
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - VII
INDICE
La Formazione in Agopuntura in Italia e in Europa
Carlo Maria Giovanardi ....................................................................................... pag. 11
Efficacia dell’agopuntura nell’urgenza e nelle patologie acute
Piero Ettore Quirico ............................................................................................. pag. 13
Efficacia dell’omeopatia nei traumi acuti
Alberto Magnetti.................................................................................................. pag. 19
Il trattamento con agopuntura della nevralgia trigeminale tipica
resistente ai farmaci
Sergio Zeme, Veronica Perlo, Luca Benedetto Sicuro ........................................ pag. 21
Utilizzo della fitoterapia nelle patologie acute
Paola Brusa, Mario Giaccone .............................................................................. pag. 23
Trattamento agopunturale della lombalgia acuta
Giuseppe Lupi, Manuela Cormio ........................................................................ pag. 25
Utilizzo dell’agopuntura auricolare nell’attacco emicranico
Giovanni Battista Allais ....................................................................................... pag. 27
Associazione di agopuntura ed osteopatia nelle patologie cervicali acute
Umberto Mazzanti ............................................................................................... pag. 29
L’utilizzo dell’agopuntura nell’esordio dei sintomi della cefalea a grappolo
L. Fofi, G.B. Allais, P.E. Quirico, S. Rolando, P. Borgogno, P. Barbanti, C. Benedetto pag. 31
Medicina ayurvedica: acuzie e mantenimento nel trattamento integrato
della Functional Abdominal Pain Syndrome (FAPS)
Alberto Chiantaretto, Stefano Gargano ............................................................... pag. 33
Impiego dell’agopuntura addominale nell’anziano nella lombalgia acuta
Antonia Gatti, Rossella Obialero, Mara Simoncini ............................................. pag. 35
Impiego dell’agopuntura nelle urgenze in ostetricia e ginecologia
Gisella Airola, Paola Schiapparelli ...................................................................... pag. 37
- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. VIII
Utilizzo dell’agopuntura in situazioni di urgenza e pronto soccorso
Patrizia Betti ........................................................................................................ pag. 39
L’osteopatia nella lombalgia acuta
Fulvio Mautino .................................................................................................... pag. 41
Efficacia della ricetta fitoterapica Baohewan come coadiuvante della digestione
Alda Maria Olivero .................................................................................................. pag. 43
L’agopuntura nelle urgenze in terapia intensiva: insonnia e delirium
V. Terzi, A. Riboni, P. Betti, R. Fumagalli ......................................................... pag. 45
L’omeopatia nella dispnea e nell’asma acuta
Massimo Rittatore................................................................................................ pag. 49
L’agopuntura nella dispnea e nell’asma acuta
Riccardo Rustichelli ............................................................................................ pag. 51
La medicina ayurvedica nella dispnea e nell’asma acuta
Stefano Gargano, Alberto Chiantaretto ............................................................... pag. 53
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 11
La Formazione in Agopuntura in Italia e in Europa
Carlo Maria Giovanardi
Presidente Federazione Italiana delle Società di Agopuntura - FISA
Direttore Scuola Italo Cinese di Agopuntura - AMAB, Bologna
Esperto del Consiglio Superiore di Sanità per le Medicine non Convenzionali
Negli anni piu recenti, per le CAM (Complementary and Alternative Medicine) si è
intrapreso in tutta Europa un percorso di integrazione e inclusione nei sistemi sanitari
nazionali; un fenomeno causato dalla crescita esponenziale nella scelta delle CAM da parte
dei cittadini e dall'interesse al loro utilizzo da parte di professionisti medici e non medici.
Allo stesso tempo il mondo scientifico, nel tentativo di esplorare e verificare i
meccanismi d’azione e registrarne l’efficacia clinica, ha incrementato notevolmente il
numero e la qualità degli studi preclinici e clinici in questo settore e, recentemente, ha
manifestato un interesse crescente nel campo della formazione specialistica in materia.
Per quanto riguarda la TCM (Traditional Chinese Medicine), in Italia, con la risoluzione
di Terni (FNOMCeo 2002), Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese possono essere
esercitate solo da soggetti in possesso del titolo di laurea in Medicina e Chirurgia e
dell’abilitazione all’esercizio della professione medica, essendo state definite come
procedure mediche.
Diversamente, il Tuina o massaggio cinese non richiede una laurea in Medicina e
Chirurgia perché non incluso tra tali procedure.
In Italia la formazione della figura del medico agopuntore ora e assicurata
prevalentemente da enti privati con una formazione professionale definita a livello
nazionale, le societa scientifiche trasmettono la conoscenza e il controllo della qualita delle
procedure. In tale contesto la FISA (Federazione Italiana delle Società di Agopuntura), che
rappresenta la maggioranza degli Enti formativi in Agopuntura, ha svolto, a partire dal
1995, un ruolo determinante sia nella formazione sia nell’approvazione dell’Accordo Stato-
Regioni del febbraio 2013.
Negli ultimi anni anche l’Universita ha iniziato a organizzare vari corsi e master di
primo e secondo livello.
Quindi la situazione italiana è in questo momento in via di sviluppo. Un grande passo in
avanti e avvenuto grazie all’accordo tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di
Trento e Bolzano - rep. Atti n. 54/ CSR del 7 febbraio 2013 - riguardante i criteri e le
XV CONVEGNO A.M.I.A.R. AGOPUNTURA E MEDICINA NON CONVENZIONALE: EFFICACIA NELL’URGENZA E NELLE PATOLOGIE ACUTE Torino, 18 aprile 2015
- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 12
modalità per la certificazione della qualità della formazione e dell’esercizio
dell’agopuntura, della fitoterapia e dell’omeopatia da parte dei medici chirurghi, degli
odontoiatri e dei medici veterinari, accordo nel quale il titolo rilasciato dalle scuole private
di formazione è stato dichiarato equipollente al titolo accademico ottenuto con il master
universitario.
L’Italia si muove su un percorso regolamentato da specifiche precise, che garantiscono
al paziente la professionalita dell’agopuntore garantendone la qualità della formazione.
In un respiro Europeo, bisogna altresì confrontarsi con realtà diverse a seconda della
nazione interessata, la formazione TCM a livello europeo è attualmente a macchia di
leopardo: nazioni con buoni programmi di formazione si affiancano ad altre con programmi
scarsi o nulli.
La formazione in agopuntura in Europa è strettamente connessa allo status giuridico
dell’agopuntura nei vari paesi europei. Nonostante il Parlamento Europeo, con la
risoluzione n.° 75 del 29/5/1997, avesse invitato gli Stati membri a inserire le Medicine non
Convenzionali nei percorsi formativi universitari, a tutt’oggi la formazione e la legislazione
nei vari Paesi differisce notevolmente in termini di ore di formazione e di titoli richiesti per
praticare la professione di agopuntore.
Di seguito un quadro sintetico dei principali Paesi:
Austria
Non esiste una specifica regolamentazione delle CAM (Complementary and Alternative
Medicine). L’agopuntura e riconosciuta come terapia per il dolore. I diplomi sono
rilasciati dall’Austrian Medical Board.
Belgio
Le CAM sono regolate dalla “Legge del ministro Colla” del 1999 che ha creato quattro
Camere (per agopuntura, chiropratica, omeopatia e osteopatia). La pratica
dell’agopuntura e riservata ai soli laureati in Medicina e Chirurgia, ma in realtà questo
non avviene.
Danimarca
L’agopuntura può essere praticata sia da medici che da non medici e non ci sono corsi di
formazione accreditati.
Finlandia
Il trattamento con le CAM è rimborsato se eseguito da medici, ma la loro pratica non
richiede la laurea in Medicina e Chirurgia. Non esiste una legislazione specifica per
l’agopuntura.
Francia
La formazione in agopuntura e erogata sia da Istituti privati sia dall’Università, ma solo
l’Università ha il potere di rilasciare diplomi.
L’agopuntura può essere praticata solo da medici, veterinari e ostetriche.
Germania
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 13
Le CAM possono essere praticate soltanto dai medici e dagli Heilpraktikers. La figura
degli Heilpraktikers è regolata da una legge del 1939 e la loro attività si svolge entro
ben definiti limiti.
La qualifica e il rilascio di diplomi di agopuntura avviene da parte dell’Associazione
medica tedesca. L’agopuntura rientra nei programmi di formazione continua (ECM).
Grecia
Non esiste una legge che regolamenti le CAM.
L’agopuntura e regolata dalla legge come un sistema terapeutico distinto. Secondo il
decreto 574 / Α4 / 1191 / 21-2-1980 del ministero greco della Sanità: “L'agopuntura può
essere applicata solo da medici, odontoiatri e veterinari, con adeguata esperienza e una
formazione adeguata in agopuntura”.
I medici che praticano l'agopuntura devono essere membri dell'associazione medica.
L’agopuntura è parte ufficiale del programma di formazione continua (ECM).
Spagna
Non esiste una regolamentazione specifica per quanto riguarda la formazione e la
qualifica dei soggetti che praticano le CAM.
Il Congresso ha approvato il 29 settembre 2009, un proposta di legge che riconosce
“l’agopuntura come un atto medico” che, quindi, può “essere praticata solo da medici”.
Svezia
L'agopuntura e coperta dall’assicurazione sanitaria nazionale, quando praticata da
professionisti sanitari, principalmente per il trattamento del dolore e della nausea.
Quando l'agopuntura è praticata da professionisti non iscritti agli albi non è coperta
dall'assicurazione sanitaria nazionale.
In una visione europeistica sarebbe auspicabile, alla luce dell’attuale riforma
riguardante la libera circolazione dei cittadini europei che intendono scegliere strutture di
cura al di fuori della propria nazione, che la figura del praticante TCM o CAM fosse
uniforme su tutto il territorio europeo.
Una proposta per concretizzare tutto ciò si potrebbe trovare nella stesura di linee guida
comuni relative alla formazione TCM emanate direttamente da Bruxelles contenente criteri
minimi relativi al monte ore, criteri di ammissione e riconoscimento del titolo da applicare
in ogni nazione.
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 15
Efficacia dell’agopuntura nelle urgenze e nelle patologie
acute
Piero Ettore Quirico
Presidente A.M.I.A.R. - Direttore Scuola di Agopuntura C.S.T.N.F., Torino
Segretario Nazionale F.I.S.A. - Federazione Italiana Società Agopuntura
L’agopuntura, come abbiamo sottolineato nel XIV Convegno AMIAR dello scorso
anno, dedicato alla prevenzione ed al mantenimento della salute tramite l’agopuntura e le
altre Medicine non Convenzionali/Complementari, si può utilizzare con successo a questo
scopo, ma ciò non significa che questa sia la sua unica o preminente applicazione.
Fin dall’antichità, infatti, numerosi testi hanno trattato dell’impiego dell’Agopuntura in
situazioni di emergenza o di acuzie quali: le malattie infettive o le patologie caratterizzate
da una forte sintomatologia algica.
Mentre, con l’avvento della Medicina moderna le indicazioni all’utilizzo
dell’Agopuntura come terapia primaria nelle malattie infettive e sicuramente venuto meno,
altre applicazioni, utilizzabili in alternativa o accanto alle terapie convenzionali, rimangono
assolutamente valide e consigliabili.
Di seguito illustreremo le modalità di intervento e le principali applicazioni
dell’agopuntura nelle situazioni di urgenza e nelle patologia acute integrabili nella normale
pratica clinica.
Il protocollo terapeutico nell’urgenza e nelle patologie acute
Mentre nelle patologie croniche i punti locali (non solo quelli regolari, ma anche quelli
dolenti situati fuori meridiano, detti Ashi) rivestono un ruolo assai importante, in quelle
acute e nell’urgenza sono i punti distali, situati a valle del gomito e del ginocchio, a
svolgere un ruolo fondamentale nella formulazione del protocollo terapeutico.
La scelta di questi punti solitamente avviene secondo due criteri:
Quello degli 8 Vasi Extra o Straordinari (Dumai, Renmai, Daimai, Chongmai,
Yangqiao, Yinqiao, Yangwei, Yinwei) tramite l’infissione degli 8 punti Confluenti (SI 3,
LU 7, BL 62, KI 6, TE 5, GB 41, SP 4, PC 6)
Si combinano i punti di coppie di meridiani Yang (Dumai+Yangqiao, Daimai+Yangwei) tra
loro, oppure coppie di meridiani Yin e Yang (Dumai+ Renmai, Daimai+ Chongmai,
Yangqiao+Yinqiao, Yangwei+Yinwei).
Nel primo caso l’effetto e fortemente sedativo, sia nei confronti del dolore che degli
XV CONVEGNO A.M.I.A.R. AGOPUNTURA E MEDICINA NON CONVENZIONALE: EFFICACIA NELL’URGENZA E NELLE PATOLOGIE ACUTE Torino, 18 aprile 2015
- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 16
eventuali disturbi psichici.
Nel secondo caso, invece, si persegue un effetto armonizzante, volto non solo a sedare
le sintomatologia algica e psichica, ma anche a rinforzare e riequilibrare l’organismo.
I punti dei meridiani Extra Yang devono essere stimolati energicamente, in riduzione, in
modo da ottenere un effetto sedativo/antalgico, mentre quelli dei Meridiani Extra Yin,
quando vengono utilizzati, devono essere trattati con la metodica di rinforzo, allo scopo
di tonificare Yin e Sangue.
Nella tabella seguente sono riportati gli 8 punti Confluenti con i relativi Vasi Extra:
Punto Confluente Vaso Extra
LU 7 Lieque Ren Mai Vaso Concezione
SI 3 Houxi Du Mai Vaso Governatore
SP 4 Gongsun Chong Mai Vaso di Incrocio
GB 41 LinQi Dai Mai Vaso Cintura
KI 6 Zhaohai YinQiao Mai Vaso del Calcagno Yin
BL 62 Shenmai YangQiao Mai Vaso del Calcagno Yang
PC 6 Neiguan Yinwei Mai Vaso unione degli Yin
TE 5 Waiguan Yangwei Mai Vaso unione degli Yang
Quello dei Grandi Meridiani, che riunisce i 6 meridiani Yang in tre coppie, situate
rispettivamente sulla parte anteriore, laterale e posteriore del corpo (Yangming,
Shaoyang, Taiyang), ripor-
tato nella figura a lato.
In questo caso si individua
innanzitutto la zona del
dolore e la si associa al de-
corso di un meridiano rego-
lare.
Dopo aver scelto i punti
locali ed adiacenti sempre in
base alla localizzazione del
dolore, si selezionano i
punti distali combinando il
meridiano interessato con il
suo accoppiato secondo la
metodica dei Grandi Meri-
diani (LI-ST, TE-GB, SI-
BL).
In entrambi i casi i punti
distali vengono infissi all’inizio del trattamento e stimolati in dispersione, per ottenere un
effetto sedativo/antalgico/decontratturante, utile ad alleviare la sintomatologia del paziente
ed a favorire la guarigione dell’affezione.
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 17
Categorie di punti indicati nell’urgenza e nelle patologie acute
I punti Shu antichi
Il sistema dei punti Shu antichi degli arti comprende 60 punti (66 considerando anche i
punti Yuan dei Meridiani Yang) situati sugli arti distalmente al gomito ed al ginocchio,
come abbiamo già ricordato.
In questo sistema tutti i meridiani iniziano dall’estremita ungueali delle dita e proce-
dono in direzione centripeta, inabissandosi a livello del gomito e del ginocchio per raggiun-
gere gli organi interni. Esso, probabilmente, è stato elaborato in epoca anteriore rispetto a
quello della circolazione circadiana, nel quale i meridiani si succedono a coppie Yin-Yang
ed i meridiani Yang vanno dall’alto verso il basso e quelli Yin dal basso verso l’alto.
I punti Jing-Pozzo
I 12 punti situati in posizione più distale, in corrispondenza degli angoli ungueali, sono
detti Jing-Pozzo; secondo la descrizione allegorica fornita dalla Medicina Cinese, il Qi a
questo livello, arrivato al termine del meridiano, cambia polarità, passando da Yin a Yang o
viceversa, per cui è particolarmente instabile, dinamico e si può facilmente influenzarne il
movimento e le caratteristiche.
Gli effetti della stimolazione dei punti Jing-pozzo per questi motivi dà effetti clinici
rapidi, a volte spettacolari, ed e efficace soprattutto sulle regioni situate all’estremita
opposta del meridiano. Le indicazioni tradizionali sono le seguenti:
sensazione di soffocamento ed oppressione toracica, turbe mentali (Nan Jing, cap. 68)
affezioni degli organi interni (Ling Shu, cap. 44).
In passato questa categoria di agopunti veniva utilizzata soprattutto nella rianimazione, per
il risveglio dal coma, nell’iperpiressia e per trattare le turbe psichiche.
Nella pratica clinica attuale la rapidità di azione consiglia l’uso di alcuni tra questi punti
nelle situazioni di emergenza o nell’acuzie e nella sedazione, in caso di forte agitazione e
panico, per la loro capacità di provocare rapidi cambiamenti di umore.
Nella tabella seguente riportiamo le indicazioni principali dei punti Jing-Pozzo:
Punto Indicazioni cliniche
LI 1 perdita di coscienza, odontalgie acute, mal di gola
TE 1 perdita di coscienza, acufeni, mal di gola
SI 1 perdita di coscienza, torcicollo, agalattia
LU 11 perdita di coscienza, faringite, tonsillite, mal di gola
HT 9 perdita di coscienza, ansia, mania, insonnia
PC 9 perdita di coscienza, colpo di sole, delirio, febbre, agitazione, mania
SP 1 perdita di coscienza, mania, metrorragia
LR 1 perdita di coscienza, convulsioni, metrorragia, incubi, insonnia
KI 1 perdita di coscienza, ictus, shock, coma, sincope, convulsioni
ST 45 colpo di calore, coma, febbre, insonnia, agitazione, algie facciali
GB 44 cefalea orbitaria, acufeni, congiuntivite, incubi, insonnia
BL 67 cefalea nucale, rivolgimento fetale, distocie uterine.
tutti e 12 coma, colpo di calore, febbre elevata
- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 18
I punti Xi-Fessura
Sempre nel territorio dei punti Shu distali degli arti, ma senza far parte dei 66 punti
prima citati, sono infine situati i 12 punti Xi, letteralmente “punti fessura”.
Secondo la MTC essi rappresentano sedi di convergenza di Qi e Sangue, dove il Qi che
scorre lungo il meridiano si raccoglie in profondità.
Nella pratica clinica sono indicati in particolare nelle situazioni di acuzie e di urgenza,
per la loro azione rapida e diretta sulla circolazione del Qi e del Sangue, nella stasi di Qi e
soprattutto nella stasi di Sangue, caratterizzata da forti dolori fissi e lancinanti/trafittivi.
I punti Xi sono 16, uno per ciascun meridiano e 4 appartenenti ai Vasi Extra.
Questi ultimi si possono abbinati con i punti confluenti, per incrementarne l’azione.
Nella tabella seguente riportiamo le indicazioni dei punti Xi attualmente più utilizzati nella
pratica clinica:
Punto Indicazioni cliniche
SI 6 algie acute del braccio e della spalla, lombalgia acuta
ST 34 epigastralgie acute
LU 6 attacco asmatico, crisi dispnoica, tosse
PC 4 precordialgie lancinanti, angor
HT 6 precordialgie lancinanti, angor, vampate con sudori notturni
SP 8 colica mestruale, dismenorrea
LR 6 disuria, stranguria
KI 9 stati di ansia acuti, attacchi di panico.
Conclusioni
Nel corso delle relazioni che si susseguiranno nel corso di questo Convegno gli Autori
presenteranno numerose evidenze cliniche relative all’utilizzo dei punti sopra citati nelle
situazioni di urgenza ed emergenza, anche in situazioni estreme come quelle del Pronto
Soccorso e della Rianimazione, che vanno al di là della consueta pratica clinica
ambulatoriale.
Ancora una volta l’agopuntura si dimostra una terapia valida, versatile e facilmente
integrabile con le terapie convenzionali normalmente praticate nelle strutture pubbliche e
negli ambulatori privati.
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 19
Efficacia dell’omeopatia nei traumi acuti
Alberto Magnetti
Direttore Istituto Omiopatico Italiano 1883, Torino
L’urgenza, e notorio, non può attendere. Nei casi di emergenza si ha ben poco tempo a
disposizione per leggere, riflettere, confrontare più rimedi e cogliere, infine, le differenze che li
distinguono. Proprio per queste considerazioni abbiamo seguito il criterio di ridurre la descrizione
patogenetica dei sintomi all’essenziale, qualche volta limitandosi al solo sintomo chiave (Key
symptom).
La modalità di risposta al trauma, quale che sia, e sempre individuale e l’attenzione
dell’omeopata e sempre focalizzata su questo elemento discriminante e personalizzante nella
terapia.
Peraltro molti sintomi di reazione ad un trauma sono comuni e vanno presi in considerazione
nella valutazione della terapia, sempre, come dicevo prima, tenendo conto di eventuali sintomi
soggettivi, strani, caratteristici o curiosi.
Aconitum: rimedio anti-shock ad azione rapida e da usare nella primissime fasi. Elimina gli
effetti negativi che fanno immediatamente seguito ad un trauma o ad uno spavento: shock
emotivo che si manifesta nella paura impressa nei tratti del viso, nelle frasi smozzicate con
pensieri di morte imminente e nella incontrollabile agitazione fisica. È insostituibile nell’ansia
pre-operatoria e nello shock post-operatorio.
Apis: rimedio ad azione anti edemigena. Indicato per punture di insetti, traumi e contusioni
quando le parti interessate appaiano particolarmente gonfie e dolenti e vengano migliorate da
applicazioni fredde.
Arnica: nel trattamento delle abrasioni, ferite e piaghe. Svolge in questi casi un’ottima azione
preventiva delle suppurazioni. Esercita una specifica azione sul riassorbimento degli stravasi
ematici e sulle lesioni delle parti molli, specie muscolari. Ad alte dinamizzazioni è un ottimo
rimedio antishock ad azione rapida e da usare nelle primissime fasi: shock post traumatico e
post operatorio. Indicato anche nella estrema stanchezza fisica (sforzi agonistici) o mentale
(surmenage) quando il paziente si sente contuso, come fosse stato bastonato, e non trova pace
nel letto, che sembra troppo duro.
Belladonna: brusca insorgenza e rapido decorso delle infiammazioni delle parti traumatizzate
(contusioni, ferite, punture d’insetto, lussazioni, ecc.) che divengono rosse, calde e gonfie: al
tatto la pelle è talmente calda da scottare ed emana un calore percepibile anche a distanza. I
dolori locali sono sempre di tipo pulsante.
XV CONVEGNO A.M.I.A.R. AGOPUNTURA E MEDICINA NON CONVENZIONALE: EFFICACIA NELL’URGENZA E NELLE PATOLOGIE ACUTE Torino, 18 aprile 2015
- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 20
Bryonia Alba: indicato negli esiti di traumatismi articolari quando le parti si gonfiano
(interessamento sinoviale) e diventano estremamente dolenti. Ogni movimento è impedito e il
paziente trova sollievo stando sdraiato sul lato dolente o premendo con le mani l’articolazione
interessata.
Cantharis: specifica azione sulla pelle infiammata con presenza di bolle: trova pertanto le sue
indicazioni nelle bruciature e nelle punture di insetto per alleviare i dolori e far regredire
l’eruzione bollosa. Ottimo rimedio per cistiti urenti.
Hypericum: la sua azione si svolge preminentemente sulle strutture nervose sia centrali che
periferiche: la sua indicazione spazia così dai traumi cranici e vertebrali alle ferite delle dita,
delle labbra e della matrice delle unghie. Il dolore intenso e lancinante di una ferita lacero-
contusa, di una puntura o di un taglio, riferibile all’interessamento delle terminazione nervose,
è la sicura guida di prescrizione di questo rimedio.
Ignatia: indicato per ogni sintomo funzionale riferibile a fattori emotivi che fanno seguito a
preoccupazioni, dispiaceri e delusioni.
Rhus Tox: agisce nei traumi dei muscoli, dei legamenti e delle articolazioni, specie quando
viene interessata la capsula articolare: gonfiore e dolore articolare sono i suoi sintomi
principali caratterizzati dal peggioramento col freddo e con l’umidita e dal fatto che, malgrado
i dolori, il paziente non può stare fermo e trova sollievo nel movimento.
Ruta: agisce nelle lesioni traumatiche del periostio e dei tendini a livello delle loro inserzioni
ossee. Diviene così il rimedio dei traumi ossei complicati da periostite reattiva (dolori intensi e
localizzati, pressione intollerabile) e dei traumi articolari quando è presente uno stiramento
delle inserzioni tendinee. Caratteristici sono i dolori ben localizzati e intensamente sensibili al
tatto.
Silicea: detto il “bisturi omeopatico” e utile per la cura di piccoli corpi estranei (spine, aculei,
schegge, ecc.) infissi sotto le unghie, nelle dita delle mani e dei piedi di cui promuove
l’eliminazione attraverso localizzati e limitati processi suppurativi.
Staphysagria: la sua azione specifica è negli esiti di ferite da taglio (anche operatorie) di cui
accelera la cicatrizzazione. Altra specifica indicazione riguarda le conseguenze dolorose della
dilatazione degli sfinteri: rettoscopia, gastroscopia, cistoscopia, ecc.
Symphitum: stimola i processi riparatori delle lesioni ossee favorendo e accelerando la
formazione del callo osseo. Utile nel combattere il dolore provocato da traumi che hanno
interessato sedi ossee.
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 21
Il trattamento con agopuntura della nevralgia trigeminale
tipica resistente ai farmaci
Sergio Zeme, Veronica Perlo, Luca Benedetto Sicuro
S.C. Terapia del Dolore e Cure Palliative, Ospedale Molinette, Torino
Introduzione
La Nevralgia Trigeminale Tipica (NTT) refrattaria ai Farmaci è una condizione
estremamente penosa, con compromissione dello stato psichico e delle condizioni generali
del paziente, che non riesce più ad alimentarsi.
La Medicina Occidentale (MO) può curarlo solo con dosi massicce di farmaci antiepilettici
e oppiacei, con pesanti effetti collaterali, e con interventi chirurgici1, raramente disponibili
in urgenza.
In numerose esperienze2 l’agopuntura si e dimostrata efficace nella cura della NTT, anche
se non vi sono studi dettagliati riguardanti i casi di “stato di male trigeminale”.
Per questi motivi è stato intrapreso dagli autori questo studio, presso la Terapia del Dolore
e Cure Palliative dell’Ospedale Molinette (Direttore Dr.ssa Anna De Luca). Lo scopo e
quello di iniziare a verificare se l’impiego immediato dell’Agopuntura possa consentire a
questi pazienti di ottenere rapidamente un beneficio e giungere nelle migliori condizioni
possibili all’intervento chirurgico.
Materiali e metodi
Nell'estate 2014 sono giunti alla nostra osservazione 6 casi di nevralgia trigeminale tipica,
4 maschi e 2 femmine, di età compresa tra 58 e 79 anni. Presentavano crisi dolorose severe
(NRS 10) e plurigiornaliere, nel territorio di una o più branche trigeminali. Tutti
assumevano una terapia farmacologica massimale (Tegretol 1-1,4 g, Tolep 1,2 g,
Tramadolo al bisogno), causa di importanti effetti collaterali: astenia, rallentamento ideo-
percettivo, confusione, incertezza nell’equilibrio, stipsi.
Sono stati candidati ad intervento chirurgico: compressione del ganglio di Gasser con
catetere di Fogarty in 5 casi e decompressione microvascolare del trigemino in fossa
posteriore in 1 caso. L'intervento era programmabile solo a circa un mese di distanza.
I quadri clinici secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) erano schematicamente
riconducibili a:
1. Invasione di Vento Interno in Stomaco e Grosso Intestino provocato da fuga di Yang
del Fegato, Calore-Shi, Stasi di Qi e Xue.
2. Invasione di Vento Interno, Freddo e Umidità in Stomaco e Grosso Intestino derivati
da deficit di Qi e Xue in Milza e Rene.
XV CONVEGNO A.M.I.A.R. AGOPUNTURA E MEDICINA NON CONVENZIONALE: EFFICACIA NELL’URGENZA E NELLE PATOLOGIE ACUTE Torino, 18 aprile 2015
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È stato intrapreso immediatamente il trattamento con agopuntura, consistente in 6-8 sedute
di 30’-40’ con frequenza giornaliera le prime 4-5, poi 2-3 volte alla settimana.
Sono stati prescelti:
Punti locali:
1. per V1: GB 14;
2. per V2: LI 19, LI 20, ST 2, ST 4, SI 18;
3. per V3: ST 5, ST 7, ST 8, CV 24.
Punti adiacenti: GB 20, TE 17.
Punti distali/generali:
Gruppo 1): LI 4, LR 3, ST 44, ST 36, AU Shenmen.
Gruppo 2): LI 4, LR 3, ST 36, SP 6, KI 3.
Risultati
A fine trattamento i risultati si sono dimostrati:
Ottimi in 3 casi: le crisi dolorose sono diventate lievi (NRS max 3), rare (solo evocate
saltuariamente da masticazione) con riduzione notevole (Tegretol 0,2-0,4 g; Tolep 0,3
g) o sospensione (1 caso) dei farmaci; le turbe emotive sono scomparse e le condizioni
generali molto migliorate.
Buoni in 2 casi: le crisi dolorose sono diventate più lievi (NRS max 4) e rare (solo
evocate da masticazione o fonazione 3-4 volte al dì) con riduzione dei farmaci (Tegretol
0,4-0,8 g, Tolep 0,6 g) a dosi meglio tollerate; le turbe emotive si sono ridotte, le
condizioni generali sono migliorate (per ripresa di alimentazione e sonno) e gli effetti
collaterali dei farmaci sono diminuiti.
Scarsi in 1 caso: le crisi dolorose sono rimaste di intensità a volte severa (NRS max 7)
evocate da masticazione o fonazione 5-6 volte al dì, i farmaci (Tegretol 1 g) non sono
stati ridotti, ma le turbe emotive e le condizioni generali sono migliorate.
Conclusioni
La NTT refrattaria ai Farmaci è una condizione estremamente penosa e debilitante per la
severità del dolore e gli effetti collaterali delle elevate dosi di farmaci. È curabile in M.O.
solo con interventi chirurgici, in genere non eseguibili in tempi brevi.
In MTC corrisponde a una sindrome Biao/Li con interessamento più o meno marcato e
variabile da un caso all'altro di Fegato, Milza e Rene.
Il trattamento con Agopuntura è immediatamente applicabile, privo di effetti collaterali e
mirato non solo al trattamento del dolore, ma anche del danno agli Zangfu, quindi
personalizzabile.
Nella nostra esperienza si è dimostrato rapidamente efficace in 5 casi su 6 per abolire/lenire
il dolore e per migliorare le condizioni generali sia fisiche che psichiche.
Bibliografia 1. Pagni CA, Fariselli L, Zeme S. Trigeminal neuralgia. Non-invasive techniques versus
microvascular decompression. It is really available any further improvement? Acta Neurochir
Suppl (2008) 101: 27-33.
2. Tian LF. A Survey on Acupuncture Treatment of Trigeminal Neuralgia. Journal of Traditional
Chinese Medicine, March 2010; 30(1):68-76.
3. Quirico PE. Punti di Agopuntura. Indicazioni Cliniche. UTET, Torino. 2003.
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 23
Utilizzo della fitoterapia nelle patologie acute
Paola Brusa^, Mario Giaccone°
^ Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Università degli Studi di Torino
° Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino
Per fitoterapia si intende una branca della medicina che prevede l’utilizzo a scopo
preventivo e curativo di piante medicinali e loro derivati e che, in relazione alla parte
officinale, alla tecnica estrattiva utilizzata, alla concentrazione in princıpi attivi, alla forma
e alla modalità di presentazione del prodotto, comprende medicinali industriali o
preparazioni galeniche.
In generale invece i prodotti vegetali dal punto di vista legislativo, a seconda del loro
contenuto, possono essere inquadrati come medicinali (Dlgs 219/06 s.m.i.), integratori
alimentari (Dlgs 169/04 s.m.i.), alimenti (Reg. CE 1925/2006, Dlgs 111/92 s.m.i.) o
cosmetici (Reg. CE 1223/2009).
Indipendentemente dalla classificazione, nell’ambito delle attivita di sorveglianza delle
sospette reazioni avverse ai prodotti di origine vegetale, nel 2010 è nata l’esigenza di
aumentare la consapevolezza degli operatori sanitari e dei cittadini sia sui possibili rischi
associati all’utilizzo di prodotti, sia sulla necessita di limitarne l’uso per automedicazione.
L’Istituto Superiore di Sanita ha creato a tale scopo un’apposita “scheda di segnalazione di
sospetta reazione avversa a prodotti a base di piante officinali ed a integratori alimentari”.
Tale iniziativa potrebbe però non essere sufficiente per una formazione adeguata degli
operatori sanitari, pertanto, una volta definito lo status legislativo delle variegate tipologie
di prodotti vegetali reperibili in commercio, gli stessi professionisti dovranno provvedere
ad un costante aggiornamento professionale.
Considerando che non tutti i prodotti vegetali sono corredati da una corretta
informazione riguardo all'uso ed ai potenziali pericoli, la figura del farmacista diventa
fondamentale nell'accesso del pubblico, sollecitato da pesanti stimoli di mercato, al
prodotto stesso.
Nel campo della cosiddetta fitoterapia, che nel linguaggio comune include tutti i
prodotti di origine vegetale sopra citati, le informazioni inerenti all’attivita di una
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determinata pianta sono spesso contrastanti. Le sostanze vegetali possono dunque avere
indicazioni d’uso differenti in funzione della fonte considerata.
Nell’ambito delle patologie acute, la ricerca e stata condotta considerando le indicazioni
del Ministero della Salute in merito alle sostanze e preparati vegetali impiegabili negli
integratori alimentari, le indicazioni nutrizionali e sulla salute dell’EFSA, le monografie
pubblicate dall’EMA per i Medicinali Vegetali, la letteratura scientifica riportata ad
esempio da Pub Med e Cochraine Library e la letteratura di settore.
Sono dunque state individuate quattro specie vegetali, Arnica montana, Cassia senna,
Coptis japonica e Zingiber officinale, per le quali le indicazioni d’uso fossero concordi
indipendentemente dalla fonte considerata.
In base alla letteratura considerata, le specie vegetali in oggetto possono essere
utilizzate per le seguenti attività:
Arnica montana: trattamento di traumi e contusioni
Cassia senna: trattamento a breve termine della stitichezza
Coptis japonica: trattamento della diarrea acuta
Zingiber officinale: prevenzione e riduzione della nausea gravidica.
Il nostro scopo è dunque stato quello di individuare e raccogliere informazioni univoche
che possano essere di aiuto agli operatori sanitari in merito a prodotti di origine vegetale
con attivita nell’ambito di condizioni patologiche acute piu o meno complesse ovvero che
avessero effetto in un lasso breve di tempo.
Bibliografia
1. Campanini E. Dizionario di fitoterapia e piante medicinali, Tecniche Nuove, 2012
2. Capasso F, Grandolini G, Izzo A. Fitoterapia, impiego razionale delle droghe vegetali, Springer, 2006
3. Firenzuoli F. Interazioni tra erbe, alimenti e farmaci, Tecniche Nuove, 2009
4. http://www.efsa.europa.eu/ (consultazione febbraio 2015)
5. http://www.ema.europa.eu (consultazione febbraio 2015)
6. http://www.ministerosalute.it (consultazione febbraio 2015)
7. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/ (consultazione febbraio 2015)
8. http://www.thecochranelibrary.com/view/0/index.htlm1 (consultazione febbraio 2015)
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 25
Trattamento agopunturale della lombalgia acuta
Giuseppe Lupi^*°, Manuela Cormio°
^ Presidente S.I.R.A.A. - Società Italiana di Riflessoterapia, Agopuntura e Auricoloterapia
* Docente Scuola Agopuntura C.S.T.N.F., Torino
° Ambulatorio di Agopuntura per il trattamento degli effetti collaterali delle terapie
nel paziente oncologico, Ospedale Umberto Parini, Aosta
Per lombalgia si intende un dolore localizzato al di sotto del margine costale e al di
sopra della piega glutea. La lombalgia può essere classificata, per durata, come: acuta
(dolore di durata inferiore alle 6 settimane), sub-cronica (da 6 a 12 settimane) o cronica
(piu di 12 settimane). Nei paesi industrializzati l’incidenza della lombalgia e di circa il 5%
della popolazione adulta all’anno, con il picco di incidenza nella fascia di età tra i 35 ei 55
anni. Nel 90% dei casi si tratta di patologia benigna che si risolve spontaneamente nell’arco
delle 6 settimane, mentre circa il 2-7% dei pazienti colpiti da lombalgia acuta (LA)
sviluppa una forma cronica. L’iter terapeutico del paziente adulto che presenta LA, senza
dati evidenti di una sottostante condizione patologica specifica, prevede l’utilizzo
unicamente di FANS e contemporaneamente l’invito a mantenere una postura corretta
evitando sovraccarichi funzionali, a riprendere l’attivita lavorativa il piu presto possibile e
ad utilizzare per il recupero funzionale attività aerobiche a basso impatto. Il trattamento
convenzionale occidentale di una LA prevede, oltre all’utilizzo di farmaci
antiinfiammatori, una serie di interventi, spesso auto somministrati dai pazienti, che a volte
sono indicati ma altre volte sconsigliati.
Tra questi: il riposo a letto, le manipolazioni, le trazioni vertebrali, i corsetti, l’esercizio
fisico, tutte cose che possono essere consigliate o meno al paziente che non sempre, però, si
rivolge al proprio medico per un consiglio preventivo.
Negli ultimi anni, sempre più pazienti si rivolgono alla medicina complementare per la
cura delle patologie muscolo-scheletriche acute e croniche e, tra le diverse possibilità
terapeutiche, l’agopuntura e tra le piu utilizzate e consigliate in virtu dei suoi positivi effetti
terapeutici e delle evidenze scientifiche, sempre più numerose, che ne giustificano
l’utilizzo. I principali effetti dell’Agopuntura sono quello antalgico, che si può ottenere
mediante una stimolazione manuale o piu spesso con l’Elettrostimolazione per almeno 45-
60’, quello decontratturante-miorilassante, il cui effetto immediato deriva prevalentemente
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da quello antalgico, e quello vasomodulatore-trofico e sedativo. Tutti questi effetti sono
molto importanti nella cura di una lombalgia acuta e i punti di agopuntura che vengono
utilizzati sono scelti tra quelli locali, adiacenti e distanti, in base alla localizzazione e alle
caratteristiche del dolore. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, nella LA con
limitazione funzionale, il trattamento con agopuntura deve essere rivolto alla risoluzione
della stasi di Qi e Sangue a livello lombare e questo si ottiene stimolando alcuni punti
distali ad alta attività decontratturante e contemporaneamente mobilizzando il paziente.
Tra i punti utilizzati citiamo: SI 3 Houxi e GV 26 Renzhong che, per la sua importante
attivita miorilassante immediata, e utilizzato come punto nell’urgenza.
Nel trattamento della LA rivestono particolare importanza anche i punti locali, che sono
spesso dolenti (Ashi) alla pressione e che esercitano un’azione trofica antalgica e
decontratturante.
Le evidenze di efficacia dell’agopuntura nel trattamento della LA sono sempre piu
numerose e tra queste citiamo la review sistematica di Lee et al. del 2013 su un campione
di 1139 pazienti. Questo lavoro, basato sull’analisi di 11 RCTs, conclude che l’agopuntura,
confrontata con i FANS, può diminuire maggiormente i sintomi della LA. Per quanto
riguarda il dolore, l’Agopuntura ha un’attivita paragonabile al farmaco, in assenza però di
qualsiasi effetto collaterale, mentre si è dimostrata significativamente più efficace nella
risoluzione dei sintomi e nella riduzione del dolore se confrontata con la sham acupuncture.
Bibliografia
Lee JH, Choi TY, Lee MS, et al. Acupuncture for acute low back pain: a systematic
review. Clin J Pain. 2013 Feb;29(2):172-85.
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 27
Utilizzo dell’agopuntura auricolare nell’attacco emicranico
Giovanni Battista Allais G. Allais, M. Romoli, G. Airola, F. Bergandi, P.
Borgogno, G. Chiarle, S. Rolando, P. Schiapparelli, C. Benedetto
Centro Cefalee della Donna e Servizio di Agopuntura in Ginecologia e Ostetricia,
Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Università di Torino
AOU Città della Salute e della Scienza, Ospedale Sant’Anna, Torino
Uno dei principali problemi clinici che si pone nel trattamento delle cefalee è quello del
controllo del dolore acuto nel corso dell’attacco emicranico. L’agopuntura auricolare ha
dimostrato nel tempo una valenza notevole nell’indurre una rapida analgesia in diversi
dolori somatici [1], anche se i dati in letteratura sono ancora carenti. Nel corso degli anni
abbiamo studiato l’applicazione dell’agopuntura dell’orecchio in caso di attacco
emicranico, definendo la metodologia con cui si debba procedere alla ricerca del punto e
alla sua infissione e stabilendo quali siano le aree auricolari dove maggiormente proietti il
dolore emicranico, dimostrandone infine la maggiore efficacia in caso di trattamento
rispetto a punti inerti. È stato innanzitutto necessario individuare la metodica per il
riconoscimento dei punti maggiormente efficaci nella riduzione del dolore durante l’attacco
emicranico, da noi denominata Needle-Contact Test (NCT) [2]. Durante l’attacco
emicranico il paziente si sottopone ad una accurata ricerca dei punti dolenti dell’orecchio
esterno attraverso l’utilizzo di un algometro a pressione. Una volta identificato il punto piu
sensibile viene appoggiato su di esso un ago da agopuntura per 10 secondi, senza
penetrazione della cute; l’effetto atteso e una rapida e notevole riduzione del dolore acuto.
Non si può apprezzare un’ulteriore variazione nell’intensita del dolore nei seguenti 60
secondi. Ulteriori tentativi vengono eseguiti sui punti dolenti precedentemente identificati
con la pressione finché uno o più punti che determinano la chiara remissione dolorosa non
vengono reperiti. In seguito all’identificazione gli aghi vengono immediatamente utilizzati
per il trattamento tramite l’infissione della cute e vengono lasciati in sede per i successivi
30 minuti. In alternativa, aghi a semipermanenza possono essere infissi e lasciati in sede
per un periodo variabile di tempo, fra 1 e 15 giorni.
La tecnica NCT è stata inizialmente applicata ad un gruppo di 15 donne al fine di
identificare le zone auricolari più importanti nel controllo del dolore durante un attacco
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- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 28
unilaterale di emicrania senz’aura. È stata poi valutata l’efficacia nella riduzione del dolore
emicranico, non solo a breve termine ma anche nelle 24 ore successive. L’inserzione di un
ago a semipermanenza permette un controllo stabile del dolore emicranico in 30 minuti e il
mantenimento del controllo per le successive 24 ore.
Gli agopunti più efficaci nel controllo del dolore sono localizzati nella parte antero-
interna dell’antitrago, la parte anteriore del lobo e la regione superiore della conca
auricolare omolaterale al dolore [3].
Poiché la maggior parte dei punti efficaci sono localizzati nelle parte antero-interna
dell’antitrago (area M) omolaterale al dolore, in un ulteriore studio abbiamo verificato la
validita terapeutica dell’area M comparata con un area dell’orecchio (rappresentazione del
nervo sciatico, area S) che non dovrebbe avere un effetto terapeutico sull’attacco
emicranico. Sono state studiate 94 donne affette da emicrania senz’aura, durante l’attacco.
Sono state suddivise in modo randomizzato in due gruppi: nel gruppo A sono stati infissi i
punti dolenti positivi al NCT localizzati nell’area M; nel gruppo B, e stata trattata in
maniera analoga l’area inappropriata (area S). Le variazioni di intensità del dolore sono
state misurate mediante una scala analogico-visiva (VAS) ai vari tempi dello studio.
Durante il trattamento si è verificato un trend altamente significativo nella riduzione del
valore della VAS nel gruppo A, mentre nel gruppo B non è stata osservata alcuna
significatività. In particolare, i valori della VAS erano significativamente inferiori nel
gruppo A rispetto al gruppo B dopo 10, 30, 60 e 120 minuti dall’inserzione dell’ago [4].
Questi dati suggeriscono la rapida efficacia dell’agopuntura auricolare nel controllo del
dolore emicranico e l’esistenza di una specificita terapeutica dei punti auricolari, legata alla
rappresentazione somatotopica del nostro corpo sull’orecchio.
Bibliografia 1. Romoli M. Auricular acupuncture diagnosis. Churchill Livingstone, 2010
2. Romoli M, Allais G, Airola G, Benedetto C. Ear acupuncture in the control of migraine pain:
selecting the right acupoints by the ‘needle-contact test’. 2005 Neurol Sci 26(Suppl 2):158-161
3. Allais G, Romoli M, Rolando S, Castagnoli Gabellari I, Benedetto C. Ear acupuncture in
unilateral migraine pain. 2010 Neurol Sci 31(Suppl 1):185–187
4. Allais G, Romoli M, Rolando S, Airola G, Castagnoli Gabellari I, Allais R, Benedetto C.
Ear acupuncture in the treatment of migraine attacks: a randomized trial on the efficacy of
appropriate versus inappropriate acupoints. 2011 Neurol Sci 32(Suppl 1):173-175
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 29
Associazione di agopuntura ed osteopatia nelle patologie
cervicali acute
Umberto Mazzanti
Vice-Presidente AMAB (Associazione Medici Agopuntori Bolognesi)
Docente AMAB - Scuola Italo Cinese di Agopuntura e Osteopata D.O.M.ROI, BO
La relazione illustra l’approccio diagnostico e terapeutico nella cervicalgia acuta con Agopuntura e Osteopatia, metodiche che l’autore utilizza in associazione nella sua pratica clinica per la loro evidente sinergia ed una migliore efficacia terapeutica.
Secondo i canoni della MTC la cervicalgia acuta corrisponde alla Stasi di Qi e/o di Sangue di origine esterna o interna e l’assunto di questa relazione e che questa Stasi coinvolga in prevalenza i canali di Du Mai e di Vescica. Il percorso diagnostico classico della MTC passa attraverso le seguenti fasi:
Interrogatorio
Palpazione
Osservazione Durante l’interrogatorio si indagheranno i vari aspetti inerenti il dolore:
Esordio
Caratteristiche
Fattori che lo alleviano o lo aggravano
Localizzazione L’esordio acuto del dolore e piu spesso dovuto a:
Invasione di Vento/Freddo/Umidità
Stasi di Qi/Sangue
Liberazione di Yang/Vento del Fegato Le caratteristiche del dolore:
Intenso indica Vento/Freddo/Umidità, Stasi di Qi/Sangue
Sordo indica lieve Stasi di Qi
Fisso e trafittivo indica Stasi di Qi/Sangue
Diffuso indica Vento/Freddo/Umidità, Stasi di Qi I fattori che alleviano o aggravano il dolore:
Migliora con il movimento indica Stasi di Qi
Migliora con il riposo indica Stasi di Sangue
Migliora con il calore indica Vento/Freddo/Umidità
Peggiora con il tempo freddo/umido indica Vento/Freddo/Umidità
Non peggiora con il tempo indica Stasi di Qi/Sangue
Peggiora a seguito di situazioni stressanti indica Stasi di Qi. La localizzazione del dolore riveste un ruolo fondamentale per effettuare il corretto trattamento con Agopuntura. Sappiamo come la colonna vertebrale cervicale sia influenzata da molti canali
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- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 30
principali, straordinari e secondari; nella mia esperienza i più interessati sono i canali di:
Du Mai
Vescica/Intestino Tenue e Vescica Biliare/Triplice Riscaldatore. La palpazione è un altro aspetto importante da indagare per una corretta diagnosi della sindrome e del canale coinvolto:
Rigidità, muscolatura contratta indicano Vento/Freddo/Umidità, Stasi di Qi/Sangue, Liberazione dello Yang/Vento di Fegato
Piccola zona dolorosa indica una Stasi di Qi/Sangue
Ampia zona dolorosa indica Vento/Freddo/Umidità, Stasi di Qi, Liberazione dello Yang/Vento di Fegato
Ricerca dei punti Ah Shi, che possono trovarsi su un canale o esserne al di fuori
Ricerca della vertebra coinvolta. L’Osteopatia prevede una diagnosi palpatoria segmentaria del rachide cervicale, ivi compreso l’occipite, attraverso la quale si testano i movimenti della vertebra soprastante rispetto alla sottostante, presa come riferimento, sui vari piani. Si eseguono, quindi, “i test di mobilita” in:
flesso-estensione
rotazione dx e sin
lateroflessione dx e sin
combinati fra loro. La limitazione di un movimento rispetto al suo opposto ne definisce la restrizione articolare ovvero la “disfunzione articolare” di cui portera il nome; per es.: con il termine C2 in ERS dx si definisce la seconda vertebra cervicale “atteggiata” in Estensione Rotazione e Latero Flessione destra con conseguente limitazione del suo movimento in Flessione, Rotazione e Latero Flessione sinistra. Integrando l’approccio diagnostico della MTC e dell’Osteopatia si potrebbe quindi sostenere che il dolore cervicale acuto da S. delle faccette articolari o “disfunzione articolare posteriore” indica una Stasi di Qi/Sangue nei canali del Du Mai e della Vescica. L’Osservazione della cute e della Lingua e la palpazione del Polso nella maggioranza dei casi indicano solo la situazione energetica di base preesistente del paziente, ma raramente ci danno indicazioni sulla causa che determina la fase acuta. La Terapia tramite Agopuntura si basa su:
identificazione dei canali coinvolti
punti distali e locali
punti scelti in base alle sindromi. La Terapia tramite l’Osteopatia si basa sul ripristino del corretto movimento articolare ovvero la “normalizzazione” attraverso manovre:
passive o tecniche dirette strutturali: [con l’indice dell’operatore che, a contatto con la vertebra in “disfunzione”, induce un movimento nel senso contrario ai parametri disfunzionali] che cercano di ristabilire i movimenti limitati effettuando un “thrust”.
Il thrus” e un movimento ad alta velocita e piccola ampiezza effettuato una volta posizionata la vertebra nella sua “barriera motrice patologica” cioe nel punto dal quale il movimento articolare risulta essere limitato.
attive o tecniche miotensive ad energia muscolare: [con l’indice dell’operatore a contatto con la vertebra in “disfunzione” posizionata nella sua “barriera motrice patologica”] che utilizzano una contrazione isometrica di qualche secondo del paziente contro la resistenza dell’operatore in direzione dei parametri disfunzionali.
Durante il periodo di rilasciamento si ricerca la nuova “barriera motrice patologica”; la stessa modalità di azione si effettua tre o quattro volte. Il paziente perciò contrae i propri muscoli ipertonici in maniera isometrica con lunghezze progressivamente aumentate.
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 31
L’utilizzo dell’agopuntura nell’esordio dei sintomi della
cefalea a grappolo
L. Fofi^, G.B. Allais*°, P.E. Quirico°, S. Rolando*, P. Borgogno*°, P Barbanti^, C.
Benedetto*
^ IRCCS San Raffaele Pisana, Roma
* SC Ginecologia ed Ostetricia I U, Osp. S. Anna, Università di Torino
° Scuola di Agopuntura C.S.T.N.F. - Torino
La cefalea a grappolo (CG) è una rara forma di cefalea primaria, probabilmente la più
disabilitante e dolorosa (1). L’uso di terapie farmacologiche per l’attacco acuto e di
profilassi è ben documentato (2), mentre esistono pochi e datati lavori circa l’uso
dell’agopuntura nella CG (3-6).
Lo scopo del presente studio e stato pertanto quello di verificare l’efficacia dell’agopuntura
in una prima piccola casistica di pazienti affetti da CG.
Materiali e Metodi
Le caratteristiche della CG in MTC corrispondono al quadro sindromico ‘Fuoco di
Fegato’, per tale motivo abbiamo scelto i seguenti punti di agopuntura:
- Punti locali: Ex HN-5 Taiyang, GB 14 Yangbai (entrambi solo dal lato affetto)
- Punti regionali: GB 20 Fengchi (su entrambi i lati)
- Punti distali: LI 4 Hegu, LR 2 Xingjiang, SP 6 Sanyinjiao, ST 36 Zusanli (tutti da
entrambi i lati)
Sono stati trattati 6 pazienti con CG nella fase acuta del grappolo, cioè nei primi giorni
di esordio del grappolo. Tutti i pazienti sono stati trattati con lo stesso protocollo di punti: 2
volte/settimana per le prime 2 settimane, poi 1 volta/settimana per 8 settimane consecutive
ed infine una 1 volta a settimane alterne per altre 2 settimane, tranne la donna in gravidanza
nella quale il trattamento è durato solo 4 settimane.
Risultati
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a 14 trattamenti totali (6 nella donna in gravidanza).
L’agopuntura ha permesso di ridurre il numero degli attacchi di cefalea e
conseguentemente anche l’assunzione della terapia per l’attacco e preventiva in atto.
XV CONVEGNO A.M.I.A.R. AGOPUNTURA E MEDICINA NON CONVENZIONALE: EFFICACIA NELL’URGENZA E NELLE PATOLOGIE ACUTE Torino, 18 aprile 2015
- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 32
Discussione
Ad oggi esistono in letteratura solo pochi e datati casi (3-6) dell’utilizzo dell’agopuntura
nella CG, questo è il primo studio mirato nei pazienti affetti da CG.
Il meccanismo dell’agopuntura in questi pazienti potrebbe essere spiegato dalla sua
capacità di portare ad un rialzo dei livelli di meta-encefaline nel liquido cefalo-rachidiano
di questi pazienti, che di base hanno un’ipofunzione del sistema oppioide (7).
Sebbene la casistica sia limitata, questa prima esperienza ha evidenziato un
miglioramento clinico dei pazienti affetti da CG tale da permettere la progressiva
abolizione della terapia farmacologica.
Bibliografia
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International Classification of Headache Disorders, 3rd edition. Cephalalgia 2013:33:629–808
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Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 33
Medicina ayurvedica: acuzie e mantenimento nel trattamento
integrato della Functional Abdominal Pain Syndrome (FAPS)
Alberto Chiantaretto^, Stefano Gargano*
^ Coord. Commissione MnC OMCeO di Torino - Resp. Scient. Ayurweb, Torino
* Specialista in Medicina Fisica e riabilitativa - Medicina Ayurvedica, Torino
1. I pazienti con disturbi/disordini gastrointestinali possono presentare una varietà di
sintomi che vanno dalla diarrea alla stipsi accentuata (IBS-Irritable Bowel Syndrome)
oltre che importanti sintomatologie dolorose e emorragiche (malattie infiammatorie
croniche intestinali-IBD). Una diversa categoria di disturbi è caratterizzata da dolore
addominale acuto e ricorrente, fino a poter diventare cronico con riacutizzazioni
multiple senza alterazioni del transito intestinale e senza lesioni strutturali dell’intestino,
senza alterazioni radiologiche o ecografiche, né dati di laboratorio che possano spiegare
il dolore. Quest’ultimo viene interpretato come una alterata trasmissione dell’impulso
nervoso dalle strutture afferenti primarie sensitive dell’intestino e come un’alterazione
del processing dell’impulso nervoso a livello del midollo e dell’encefalo, evocando la
sensazione di dolore. Tale condizione viene definita FAPS (Functional Abdominal Pain
Syndrome).
2. Gli impulsi nervosi si trasmettono dall’addome al midollo spinale e di lì a differenti
aree del cervello che elaborano la sensazione del dolore. Una delle aree coinvolte è
connessa con la localizzazione e l’intensita del dolore, un’altra e connessa con la
memoria e le emozioni.
A causa dell’interconnessione la percezione del dolore può anche essere determinata dalle
emozioni o dalle precedenti esperienze del dolore.
3. La diagnosi (biomedicina) di FAPS è basata sulla sintomatologia in accordo con i
criteri diagnostici del ROME III (sistema di classificazione delle patologie
gastrointestinali basato su patologie i cui sintomi non possono essere spiegati dalla
presenza di danni o di alterazioni tissutali gastrointestinali), con l’utilizzo di un
algoritmo diagnostico che permette la diagnosi differenziale, basata sull’associazione
del dolore con alterazioni al transito nella digestione, ciclo mestruale, dolore
XV CONVEGNO A.M.I.A.R. AGOPUNTURA E MEDICINA NON CONVENZIONALE: EFFICACIA NELL’URGENZA E NELLE PATOLOGIE ACUTE Torino, 18 aprile 2015
- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 34
epigastrico, sindrome dello sfintere di Oddi, colecistite, malattie vascolari,
endometriosi. In assenza di segni di allarme o di altre patologie acute, non sono
necessari ulteriori approfondimenti della diagnosi.
4. La diagnosi ayurvedica interpreta la FAPS come: disturbo prevalente di VATA e
PITTA, disturbo secondario di KAPHA.
Squilibrio VATA: trasmissione dell’impulso nervoso con alterazione di intensità
(eccesso), della direzione del movimento (verso l’alto, movimento irregolare up/down)
Squilibrio PITTA: dolore periferico e alterata elaborazione centrale dello stimolo
afferente, “memoria del dolore”
Squilibrio KAPHA coinvolgimento delle strutture nervose periferiche e centrali
Analisi del polso (nadipariksa).
5. A fronte della complessità e della variabilità sintomatologica dei FAPS la letteratura
indica in un approccio integrato farmacologico e comportamentale la migliore scelta
terapeutica, riconoscendo gli scarsissimi risultati (e i gravi effetti collaterali) della
terapia farmacologica basata sull’uso dei triciclici. In questo ambito si colloca il
trattamento integrato ayurvedico che combina:
l’approccio fitoterapico (aushadi) per il dolore addominale/trasmissione intestino
cervello: curcuma + piperazina; Boswellia serrata (dolore acuto e ricorrente) ;
l’approccio fisico (vihara): per dolore addominale asana Yoga; per il rilassamento
addominale e la riduzione di VATA alterato massaggio abhyanga + automassaggio
addome associando le indicazioni alimentari per una dieta non acidificante e di
contrasto alla distensione addominale (ahara).
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7. Prabhavathi K, Chandra US. A randomized, double blind, placebo controlled, cross over study
to evaluate the analgesic activity of Boswellia serrata in healthy volunteers using mechanical
pain model, Indian J Pharmacol. 2014 Sep-Oct 46 (5).
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 35
Impiego dell’agopuntura addominale nell’anziano nella
lombalgia acuta
Antonia Gatti, Rossella Obialero, Mara Simoncini
Ambulatorio di Agopuntura, SSD Cure Domiciliari e Geriatria Territoriale, ASL
TO1, Torino.
La lombalgia acuta è una patologia molto frequente nella popolazione anziana che la
maggior parte delle volte può sottendere alterazioni osteoartrosiche o altre patologie anche
di tipo internistico a carattere cronico che periodicamente si riacutizzano. Ciò determina un
elevato uso di farmaci tipo FANS con conseguenti eventuali effetti collaterali anche gravi.
Proprio per questo, l’utilizzo dell’agopuntura può essere un valido trattamento scevro da
effetti collaterali con elevata efficacia nella popolazione anziana. In medicina cinese la
colonna vertebrale, al di la dell’aspetto osteostrutturale, assume notevole significato con
implicazioni di carattere psicofisico, dovute anche a relazioni importanti con i meridiani di
Vescica e Vaso Governatore.
Nel punto GV 4 risiede la radice dello Yang e, nella concezione secondo cui vi sono tre
riflessi motori fondamentali ovvero Tai Yang (andare avanti), Yang Ming (arrestarsi) e
Shao Yang (ruotare), tale punto, che si trova in regione lombare, dopo le prime settimane di
vita è sede del riflesso che determina la postura eretta, che interpreta anche la capacità di
andare incontro alla vita. In definitiva quindi, alcune algie in tale regione anatomica
spiegherebbero, al di la dell’aspetto meramente fisico, il conflitto tra la volontà e la
capacita dell’individuo stesso ad andare incontro alla vita.
Il meridiano del Du Mai, inoltre, riguarda il Qi dei Reni in movimento, organo molto
importante nella popolazione anziana in quanto va incontro a progressivo indebolimento e
pertanto va rafforzato. Infatti, poiché molte volte la lombalgia acuta può essere legata
all’indebolimento generale della persona può essere trattata tonificando il Qi in modo
intenso. Il trattamento classico con il protocollo di agopuntura somatica tradizionale
comprende l’utilizzo di agopunti sui meridiani, in particolare di Vescica, che si localizzano
sul dorso e pertanto obbligano il paziente alla posizione prona sul lettino. Questo aspetto
rende faticoso e poco agevole il trattamento in pazienti anziani o fragili, con patologie
croniche complesse e defedati.
L’addomino-agopuntura, nata in Cina circa 30 anni fa, quando il prof. Zhi Yun Bo ha
trattato con successo un paziente affetto da lombosciatalgia acuta, resistente alle altre
terapie, e particolarmente fragile, infiggendo solo i punti del meridiano Conception Vessel
(CV) CV 4 e CV 6. Questa tecnica è poi stata oggetto di un approfondito lavoro di ricerca
sistemica sui meridiani addominali, sulla loro topografia, sulle loro funzioni e sulla
XV CONVEGNO A.M.I.A.R. AGOPUNTURA E MEDICINA NON CONVENZIONALE: EFFICACIA NELL’URGENZA E NELLE PATOLOGIE ACUTE Torino, 18 aprile 2015
- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 36
dinamica strutturale dei loro punti, individuando sull’addome una mappatura dell’intero
organismo, detta “mappa della tartaruga”. Questa si estrinseca intorno all’ombelico come
punto di origine della vita e centro di un potenziale energetico ancestrale che può essere
riattivato per riequilibrare l’organismo in caso di patologie sia acute che croniche.
Tradizionalmente l'addome, considerato una zona Yin, contiene anche dei meridiani Yang
(ST e GB), e comunque tutti i meridiani addominali contraggono intimi rapporti con
l’ombelico CV 8, come una sorta di calamita. Generalmente CV 8 non viene mai punto, ma
la sperimentazione clinica da una parte e lo studio dei meridiani addominali dall’altra, ha
portato oltre ad una rivisitazione della potenzialità del meridiano CV, anche alla scoperta di
alcuni punti extra, tutti concentrati intorno all’ombelico e che insieme ai punti di CV, ST,
KI, costituiscono la mappa.
Nell’inquadramento generale dei Meridiani Curiosi ed in particolare del CV, si
riconosce la funzione dei bacini di deposito del Qi, in grado di intervenire sia a sostegno
dei deficit che nell’assorbimento degli eccessi. L’ipotesi e quella che il sistema dei Jing
Luo, tradizionalmente conosciuto e “sfruttato” dalla MTC, origini nel cordone ombelicale,
e sarebbe deputato alla ricezione ed alla trasmissione in periferia del Qi distribuendolo
dove necessario. La parete addominale dunque, non è una superficie piatta, bensì un
complesso morfofunzionale a multistrati. La conoscenza dei livelli e delle funzioni dei vari
strati consente di ottenere, in molti casi, successi terapeutici in tempi rapidissimi e stabili
nel tempo, perché frutto di un riequilibrio generale.
Il protocollo terapeutico di agopuntura addominale prevede l'inserimento degli aghi
anche nell' area che circonda l’ombelico, dove esiste una rosa di punti corrispondenti alle
varie parti dell' organismo, e, diversamente da quella somatica, evita le parestesie tipiche
che a volte possono creare una sorta di intolleranza nelle persone più sensibili e timorose.
Per raggiungere gli effetti desiderati, l'agopuntura addominale richiede inoltre poca
profondità di penetrazione degli aghi. Talvolta risulta utile la ricerca e la puntura dei trigger
point dell’ombelico alla profondita di circa 0,5 cm con una manipolazione rotatoria di circa
7 o 8 secondi.
I pazienti trattati con questo metodo, ancorché anziani e fragili, hanno ottenuto un
ottimo risultato e nessuno ha presentato complicanze. Questa esperienza, imparata
direttamente sul campo da chi la pratica, ha trasmesso il concetto che bisogna sempre
cercare il metodo più semplice, sicuro e indolore per ottenere l'effetto terapeutico più
rapido e con il minor numero di aghi possibile. L’esperienza maturata suggerisce inoltre
che questa tecnica può rappresentare una valida alternativa nei pazienti non responder
all’agopuntura classica e nei pazienti particolarmente sensibili o timorosi in quanto e
gradita e non dolorosa.
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Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 37
Impiego dell’agopuntura nelle urgenze in ostetricia e gine-
cologia
G. Airola*^, G.B. Allais*^, F. Bergandi*, P. Borgogno*^, C. Burzio*, P.E.
Quirico*^, S. Rolando*, P. Schiapparelli*^, C. Benedetto*
* Servizio di Agopuntura in Ginecologia e Ostetricia, Dip. Scienze Chirurgiche -
Università di Torino, AOU Città della Salute e della Scienza- Osp. Sant’Anna, TO
^ Scuola di Agopuntura C.S.T.N.F., Torino
In ambito ostetrico ginecologico numerose patologie possono trarre beneficio da un
tempestivo ricorso all’agopuntura. Il presente lavoro prendera in considerazione la
letteratura più recente relativa al trattamento agopunturale per dismenorrea primaria e
menometrorragia, per quanto attiene la ginecologia, e l’induzione del parto in caso di
rottura prematura delle membrane (PROM), per quanto riguarda l’ostetricia.
Dismenorrea primaria. Si tratta di un disturbo molto frequente: la sua prevalenza può
arrivare all’84 % della popolazione femminile di cui il 43% riferisce dolore ad ogni evento
mestruale e il 41% con frequenza variabile (1). Secondo la MTC il dolore mestruale può
essere causato da tre condizioni: stasi di Qi e Sangue, deficit di Qi e Sangue, deficit di Yin
di Rene e Fegato. I punti principali utilizzati, in comune ai tre quadri sindromici, sono: SP
6, SP 10, LV 3, ST 29. In Medline sono presenti 157 lavori, 64 pubblicati solo negli ultimi
5 anni, di cui 20 clinical trial e 35 review, una delle quali, condotta su 25 randomized
controlled trials (RCTs) per un totale di circa 3000 partecipanti, conclude che la
stimolazione degli agopunti produce effetti significativi (2). Uno studio del 2013
randomizzato e controllato evidenzia l’equivalente efficacia del trattamento agopunturale
vs terapia con NSAID (3). Infine un RCT del 2014 circa l’efficacia del trattamento di un
singolo punto (SP 6), riporta un effetto statisticamente significativo (4).
Menometrorragia. Per metrorragia si intende un sanguinamento uterino non correlato alle
mestruazioni, menorragia indica un flusso mestruale abbondante. Secondo i principi della
MTC l’eziologia della menometrorragia e riconducibile ai quadri: Shi calore, calore Xu e
Xu di Qi di Milza. Punti comuni consigliati per il trattamento sono: SP 1, SP 6, LV 1, CV
4, K 2. In letteratura sono presenti solo 7 lavori concernenti il ricorso all’agopuntura per la
metrorragia, dei quali quattro in lingua cinese e uno in russo; di nessuno è disponibile
XV CONVEGNO A.M.I.A.R. AGOPUNTURA E MEDICINA NON CONVENZIONALE: EFFICACIA NELL’URGENZA E NELLE PATOLOGIE ACUTE Torino, 18 aprile 2015
- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 38
l’abstract. Relativamente alla menorragia vi sono invece numerose evidenze di efficacia
soprattutto nel contesto di studi sulla dismenorrea; una recente review indica comunque la
necessità di ulteriori indagini (5).
Rottura prematura delle membrane (PROM). Per PROM si intende la rottura delle
membrane amnio-coriali prima dell’inizio del travaglio, indipendentemente dall’eta
gestazionale in cui si verifica. Per la MTC la PROM comporta un vuoto di Qi e Sangue. I
punti consigliati per potenziare l’attivita contrattile dell’utero e la maturazione del collo
sono per lo più: BL 67, LI 4, SP 6, GV 4, CV 6.
In Medline sono presenti due RCTs specificamente mirati ad indagare l’efficacia
dell’agopuntura nell’indurre o migliorare la cinetica del parto in seguito a PROM, il primo
conclude che l’agopuntura può essere una valida alternativa o complemento al trattamento
farmacologico (6), dal secondo emerge una positiva valutazione della metodica da parte
delle pazienti (7).
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Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 39
Utilizzo dell’agopuntura in situazioni di urgenza e pronto
soccorso
Patrizia Betti
Dipartimento di Chirurgia - S.C. Anestesia e Rianimazione 2 Ambulatorio di
Agopuntura, AO Niguarda, Milano
L’utilizzo dell’agopuntura (AA) in condizioni di emergenza prevede diversi ambiti di
impiego: dal primo soccorso sul campo, al controllo dell’ansia in condizioni critiche, alla
sedazione in rianimazione, all’utilizzo in pronto soccorso (PS). Tutti questi scenari
contemplano delle condizioni nelle quali l’AA deve rivestire un ruolo di risposta rapida per
alleviare il dolore o un altro sintomo specifico, ma soprattutto per controllare l’ansia,
essendo questa la noxa responsabile dell’amplificazione della risposta da stress. Nel setting
pre-ospedaliero, trova impiego nel primo soccorso sul luogo dell’incidente o al domicilio
del paziente, ma anche durante il trasporto in ambulanza o in elicottero. In queste
condizioni risulta utile l’auricoloterapia (AU), tecnica immediata, modulabile ed efficace
per la sedazione dell’ansia e per il controllo del dolore, potendo associare punti sedativi
con altri corrispondenti ad esempio alla sede di frattura. In uno studio austriaco, apparso
nel 2005 su Anesthesiology, erano infatti i paramedici impegnati nel primo soccorso i primi
a metterla in atto.
L’uso dell’AU è argomento di studio della USA Military Medicine per il trattamento del
dolore acuto dei militari. Razionale dell’utilizzo e che non richiede strumentario specifico,
è rapidamente efficace, facilmente applicabile e mantiene inalterate le funzioni di
attenzione e vigilanza, tanto da essere indicata sia per l’uso routinario, che in esercitazione
e sul campo di battaglia. Altro ambito riguarda la sedazione: alcuni punti quali Ex Yintang
e i punti auricolari, primo fra tutti Shenmen, possono essere utili nel controllo dell’ansia sia
per procedure diagnostiche, sia quale pre-anestesia [come nell’anestesia pediatrica dove
l’AU può essere applicata quale primo presidio, preliminarmente rispetto a qualsiasi
manovra invasiva]. Inoltre, in rianimazione, l’aggiunta di un protocollo agopunturale
all’usuale analgo-sedazione, può ridurre il dosaggio di farmaci somministrati. In questi
pazienti critici dove la sedazione è indispensabile per il controllo del dolore, il confort e
l’adattamento al ventilatore, l’effetto depressore dei sedativi sul cardio-circolo comporta un
quasi costante incremento del dosaggio di amine vasopressorie: di qui il duplice vantaggio
XV CONVEGNO A.M.I.A.R. AGOPUNTURA E MEDICINA NON CONVENZIONALE: EFFICACIA NELL’URGENZA E NELLE PATOLOGIE ACUTE Torino, 18 aprile 2015
- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 40
esercitato dall’AA: ridurre la dose di sedativi e la conseguente necessità di amine.
Ultimo scenario e il Pronto Soccorso dove l’impiego dell’AA e stata valutata, sia
preliminarmente che consensualmente alle usuali terapie. Uno di questi studi, condotto in
Australia nel 2014, ha dimostrato che l’aggiunta dell’AA alle cure convenzionali ha
comportato, con una minima percentuale di eventi avversi lievi, un elevato livello di
adesione e di gradimento da parte dei pazienti stessi, senza un incremento dei tempi di cura
nel dipartimento di emergenza. Per quanto riguarda le indicazioni, lo stesso studio rivela
che gli ambiti spaziano dal trattamento del dolore, a quello della nausea e dell’ansia. Nei
400 pazienti ai quali è stato proposto il protocollo di AA le patologie maggiormente
affrontate sono state le muscolo-scheletriche, cervicalgia e lombalgia, ma anche la cefalea
o la nausea.
Altre indicazioni sono: il dolore dentario, quello da trauma agli arti, colica addominale,
dismenorrea, colecistite e colica renale. In campo neurologico l’AA si e rivelata utile nel
trattamento acuto per ridurre l’entita del danno cerebrale dopo insulto ischemico o
emorragico, e anche nel danno da trauma spinale. Per il versante cardiologico, risulta
indicata nelle aritmie e per l’effetto coronarodilatatore di Neiguan, in quello respiratorio
per il trattamento acuto di asma e dispnea. Da quanto esposto, si evince che l’impiego
dell’AA in emergenza meriti grande attenzione viste le molteplici possibilita di utilizzo,
purtroppo però il suo impiego, per ragioni organizzative, è ancora emergente: sarebbero
auspicabili studi rigorosi al fine di valutare razionale, ambiti e indicazioni.
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Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 41
L’osteopatia nella lombalgia acuta
Fulvio Mautino
Coordinatore Servizio Riabilitazione c/o Clinica Pinna Pintor, Torino
La formazione osteopatica nei suoi principi considera l’essere umano una unita
individuale la cui struttura anatomica, la funzione, mente e spirito sono mutuamente e
reciprocamente interdipendenti. L’osteopata studia il movimento del corpo umano e delle
sue singole parti, per arrivare a comprendere, interpretare ed interagire con i meccanismi
che, dinamicamente, influenzano positivamente o negativamente gli aspetti anatomo-
funzionali. L'osteopatia è un metodo innovativo di valutazione e di trattamento olistico del
corpo umano. Questa non tratta la malattia come manifestazione patologica, ma come
squilibrio delle funzioni.
La filosofia osteopatica considera l'uomo come una unità di funzione in quanto tutte le
componenti del corpo umano (muscoli, ossa, articolazioni, visceri ed i diversi apparati o
sistemi, vascolare, nervoso ecc.) lavorano in armonia per raggiungere e mantenere il
benessere psicofisico. Al momento e particolarmente evidente l’ignoranza nei confronti
dell'osteopatia, che, etimologicamente, deriverebbe da “osteon = osso e pathos =
sofferenza”. Questo termine nella sua essenza indica che sia la salute che la malattia
dipendono dallo stato di efficienza dell'apparato locomotore. L'osteopata attraverso le sue
tecniche può rimuovere gli ostacoli al normale funzionamento di un organo o di un
apparato al fine di reintrodurre un equilibrio funzionale che si era alterato con
localizzazioni più frequenti a carico di articolazioni, ma non solamente in tali sedi. Gli
strumenti che usa l'osteopata sono le sue mani. Attraverso le sue mani l'osteopata può
percepire piccole variazioni che avvengono nei tessuti, raccogliendo così dati importanti su
temperatura, densità, tensioni, limitazioni di mobilità di tutte le strutture anatomiche
esaminate e ricercare, attraverso un modo nuovo di riconoscere le alterazioni di funzioni,
individuare e indurre il ripristino dell'equilibrio perso o ridotto.
L'osteopata non tocca necessariamente le parti dolenti del paziente, ma va alla ricerca di
quelle che sono le cause del dolore: così un “mal di testa” può essere trattato
osteopaticamente agendo sulla colonna cervicale, oppure sulla respirazione toracica,
oppure su disordini epatici o persino trattando solo l'osso sacro. L’osteopatia non agisce
solamente su ossa e/o articolazioni. Essa e una medicina olistica e, anche se l’intervento
principale può essere applicato sull’apparato locomotore (sede piu frequente di
disfunzioni), il suo effetto benefico riguarda tutto l’organismo.
La filosofia osteopatica si basa su tre principi base: l’autoguarigione: il corpo possiede
dentro a se stesso tutti i mezzi necessari per eliminare e prevenire le malattie, talvolta è
necessario ripristinare tale facoltà temporaneamente alterata per la presenza di disordini
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- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 42
che l’osteopata può stimolare nel senso di correzione e quindi stimolare ed indurre
l’organismo verso la guarigione; la relazione tra struttura e funzione (la struttura anatomica
degli organi e degli apparati controlla la funzione e la funzione condiziona la struttura); la
nozione di unità dinamica del corpo umano (l’unita del corpo umano e situata
prevalentemente nell’apparato muscolo-fasciale-scheletrico; tale struttura riunisce le varie
parti del corpo ed è nelle condizioni di poter conservare nel tempo tracce di traumatismi
subiti o movimenti forzati, anche se di minima entità; attraverso il suddetto sistema si attua
la concatenazione dei disordini funzionali con possibili effetti a distanza).
Nella scuola di osteopatia viene insegnato un percorso valutativo della patologia
presente nel paziente con l’insegnamento dell’anatomia funzionale che consiste nel
conoscere nei minimi dettagli i collegamenti meccanici tra ossa, legamenti, muscoli, fasce
e tendini muscolari, visceri, organi (polmoni, cuore, fegato, milza, reni, vescica, utero,
prostata e ghiandole endocrine ecc.), sistema arterioso e venoso, percorso e funzioni del
sistema nervoso, sia cerebrale che periferico, ricercando poi con valutazioni manuali le
eventuali alterazioni dei rapporti anatomici tra tutte le parti elencate. La metodica
valutativa osteopatica parte dall’anamnesi, con descrizione dettagliata di come e quando e
iniziato il sintomo doloroso, se vi sono precedenti episodi di lombalgia ed eventuali
patologie viscerali, respiratorie, neoplastiche, se il sintomo è partito in un punto preciso e
poi si è esteso in una direzione. Poi si valutano i movimenti del pz. facendolo camminare,
normalmente, in punta di piedi, sui talloni, compiere poi movimenti attivi di flessione,
rotazione, inclinazione laterale dx e sn, con percezioni palpatorie manuali sulla densità dei
tessuti sottocutanei e muscolari e articolari, confrontandole da un lato e dall’altro. Poi, con
il paziente coricato, si valuta la densità di tutte le aree addominali, il diaframma toracico, la
mobilità passiva con stimolazioni manuali delle articolazioni dorso-lombari, lombo-sacrali,
art. sacro-iliache, anca dx e sn. Quando si percepisce una alterazione funzionale si procede
a mobilizzazioni manuali delle tensioni e dei movimenti articolari o con tecniche fasciali
per ridurre lo squilibrio meccanico prodotto, per esempio: contrattura del m. ileo-psoas sul
quale si inserisce il colon ascendente a dx e discendente a sn, o contrattura del m. piriforme
che collega il sacro con il gran trocantere e può comprimere il n. sciatico impedendo la
mobilita dell’art. sacro-iliaca, o del diaframma toracico che si inserisce sulle vertebre
lombari da L1 a L4.
Spesso il paziente non ha eseguito esami radiologici recenti quindi, in tal caso, è
necessario prescriverli per evidenziare eventuali alterazioni osteo-articolari che richiedono
altri accertamenti o evidenziano situazioni (es. deformazioni post-traumatiche, patologie
degenerative gravi, eventuali lesioni di tipo tumorale o metastasi,) che pongono
controindicazioni alla terapia osteopatica. Nei casi di lombalgia acuta spesso l’origine del
sintomo è collegato a banali movimenti di flessione e rotazione della colonna lombare in
un’unica direzione, dx o sn, che provoca contrattura muscolare diffusa ai mm. anteriori e
laterali della col. lombare, che però si estendono al bacino, all’anca, o ai mm. anteriori che
collegano la col. lombare alla porzione anteriore del bacino e del femore (mm. flessori
dell’anca). Le mobilizzazioni manuali delle articolazioni con mobilita ridotta, e quindi
causa indiretta del mantenimento della riduzione dei movimenti articolari che è la causa
essenziale del sintomo lombalgico, con tecniche mio-tensive e l’allungamento dei muscoli
contratti (Stretching passivo), consente una rapida ripresa dei movimenti articolari con
elevata riduzione dei sintomi dolorosi della colonna lombare.
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 43
Efficacia della ricetta fitoterapica Baohewan come coadiu-
vante della digestione
Alda Maria Olivero
Scuola di Agopuntura C.S.T.N.F., Torino
Bao He Wan, o Pillola per Preservare l’Armonia, e una ricetta appartenente al corpus
della Medicina Tradizionale Cinese, risalente al 1481 d.C. Le sue indicazioni classiche
sono il ristagno di cibo con alterazione dell’armoniosa discesa del Qi di Stomaco.
Attualmente è ampiamente utilizzata in Cina, ove esiste sotto forma di pillola pronta, per
combattere gli effetti dell’ingestione di cibo contaminato, di gastroenteriti acute con
sintomatologia prevalente a livello gastrico, oppure degli eccessi alimentari e alcolici, che
si manifestano con distensione dolorosa a livello epigastrico e addominale, rigurgiti acidi,
eruttazioni maleodoranti, nausea, vomito e talvolta diarrea. Il farmaco può essere assunto al
bisogno in caso di insorgenza acuta della sintomatologia e consente una risoluzione dei
disturbi nell’arco di qualche ora.
Il componente principale della ricetta, detto “Imperatore” secondo la Medicina
Tradizionale Cinese, è Shan Zha (Fructus Crataegi), ovvero la bacca del biancospino, che
ha un’azione eupeptica e digestiva soprattutto nei confronti dei cibi grassi e della carne. La
ricerca moderna ha riconosciuto a questo composto un’azione protettiva sul danno
intestinale indotto sperimentalmente, oltre a un’interessante azione ipolipemizzante,
antiossidante e anti-aterogena.
I “Ministri”, ovvero le sostanze che cooperano con l’Imperatore nello svolgimento delle
azioni principali, sono Lai Fu Zi (Semen Raphani) e Shen Qu (Massa Medicata
Fermentata). Lai Fu Zi aiuta la digestione dei carboidrati derivati dai cereali e facilita il
movimento armonioso del Qi di Stomaco. La sua azione farmacologica è molto
interessante, in quanto ha dimostrato di aumentare la contrattilità della muscolatura liscia
gastrointestinale, con un effetto procinetico sullo svuotamento gastrico e sulla stipsi, oltre
ad una varieta di azioni metaboliche (ipolipemizzante e di miglioramento dell’insulino-
resistenza) e antiossidanti. Shen Qu, ottenuta dalla fermentazione di cereali, ha un effetto
particolare sul ristagno di alcol e amidi; sperimentalmente ha dimostrato un’interessante
azione protettiva sulla mucosa gastrointestinale, mediata anche da un effetto di regolazione
del microbiota.
Gli “Assistenti”, ovvero le sostanze che svolgono azioni di regolazione complementare
nell’ambito della ricetta, sono Ban Xia (Rhizoma Pinelliae preparatum), Chen Pi
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- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 44
(Pericarpium Citri Reticulatae), Fu Ling (Sclerotium Poriae) e Lian Qiao (Fructus
Forsythiae). In alcune versioni della ricetta viene aggiunto anche Mai Ya (Hordei Fructus
Germinatum).
Ban Xia e Chen Pi hanno entrambi un’importante azione di trasformazione dell’Umidita
e dei ristagni, e svolgono un effetto antiemetico e antinausea. In particolare Ban Xia ha
dimostrato di contrastare efficacemente il vomito indotto sperimentalmente, tramite la
modulazione della neurochinina 1 (NK1). Fu Ling rinforza l’azione digestiva, combatte
l’Umidita e arresta la diarrea. Inoltre, poiché spesso gli accumuli di cibo indigerito, in
particolare se associato ad eccesso di alcol, danno origine a Calore, Lian Qiao, dotato di
natura fresca e di sapore amaro, lievemente acido, ha il suo razionale nella ricetta per
purificare il Calore e dissipare l’Umidità.
Infine, Mai Ya ha un effetto di rinforzo della funzione digestiva degli amidi e della
frutta.
Nel suo complesso dunque, Bao He Wan risulta una ricetta con effetto potente e rapido,
utilizzabile nelle forme acute di gastroenterite, indigestione, o tossinfezione alimentare.
Deve essere invece somministrata con cautela, o con opportune modifiche, in caso di
deficit conclamato di Milza. È controindicata in caso di celiachia, per la presenza di Shen
Qu, ottenuta a partire da cereali fermentati.
Bibliografia
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in Rats against Neomycin Insult. Evid Based Complement Alternat Med. 2013;2013:161278.
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and potential applications. Molecules. 2014 Jan 30;19(2):1685-712.
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Chinese medicinal herb recipe, on cisplatin-induced acute and delayed emesis in minks. J
Ethnopharmacol. 2010 Apr 21;128(3):590-3.
4. Fujisawa M, Oguchi K, Yamaura T, Suzuki M, Cyong JC. Protective effect of hawthorn
fruit on murine experimental colitis. Am J Chin Med. 2005;33(2):167-80.
5. Chen D, Wu CF, Huang L, Ning Z. Effect of the aqueous extract of xiao-ban-xia-tang on
gastric emptying in mice. Am J Chin Med. 2002;30(2-3):207-14.
6. Sham TT, Yuen AC, Ng YF, Chan CO, Mok DK, Chan SW. A review of the phytochemistry
and pharmacological activities of raphanin semen. Evid Based Complement Alternat Med.
2013;2013:636194.
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 45
L’agopuntura nelle urgenze in terapia intensiva: insonnia e
delirium
V. Terzi, A. Riboni, P. Betti, R. Fumagalli
Terapia Intensiva Generale Bozza, AO Niguarda, Milano.
Case report: un paziente di 11 anni e 50 kg di peso viene ricoverato in Terapia Intensiva per ustioni di II-III grado su oltre il 50% della superficie corporea. Durante la prima settimana, il paziente è mantenuto in sedazione: senza interruzioni giornaliere, senza finestre di valutazione neurologica, senza monitoraggio adeguato e verosimilmente in oversedation. Successivamente, in concomitanza ad un episodio settico, il paziente, a parità di sedativi, appare sveglio e dimostra ansieta, paura, disconfort ai presidi ed all’ambiente, con allucinazioni. Viene aumentato il dosaggio dei farmaci in corso (Fentanyl 250 μgr/h + Ketamina 1 mg/kg/h + Propofol 2,5 mg/kg/h + Midazolam 20 mg/h) e parallelamente aumenta il fabbisogno di noradrenalina (0,45 μgr/kg/min). L’incremento della sedazione non ha alcun successo per cui si ricorre all’agopuntura. Per la Medicina Cinese, l’insonnia del paziente sembra essere dovuta a: 1. Calore (febbre) per lotta tra agente patogeno e Wei Qi (Qi protettivo) 2. Fuoco di Cuore: lo Shen è agitato dal Calore della febbre che colpisce direttamente il
Cuore (quadro di pieno) oppure dal Calore liberato per consunzione dello Yin di Rene in seguito a malattia-ipovolemia (quadro da vuoto)
3. Fuoco di Fegato: le emozioni intense (frustrazione, rabbia) provate dal paziente (immobile, intubato) danneggiano il Fegato direttamente con un quadro di pieno; lo Hun diventa errante e lo Shen non ha pace.
Inoltre: 4. Xu (deficit) di Qi di Milza e Xu di Sangue di Cuore: dopo due settimane di nutrizione
parenterale ed uno stato di ipercatabolismo è ipotizzabile un deficit di funzione di Milza con conseguente Xu di Sangue; il deficit di Sangue può anche provenire dagli interventi chirurgici di escarectomia che provocano perdite ematiche intraoperatorie; lo Xu di Sangue di Cuore impedisce che lo shen sia stabile
5. Xu di Qi di Milza per rimuginio del paziente sull’incidente avvenuto e sulle conseguenze dello stesso.
Si segue il seguente schema terapeutico:
AU Shenmen bilaterale, utilizzo di aghi a permanenza per calmare la mente
EX Yintang per calmare la mente
LR 3, infissione in dispersione fino al sanguinamento per placare il Fuoco di Fegato
K 1, ghiaccio sul punto per rinfrescare il meridiano dell’acqua e mitigare la disarmonia Cuore-Rene
GV 20 per calmare la mente.
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- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 46
Non sono stati infissi altri punti, causa la presenza di medicazioni su zone ustionate. Dopo
circa 30 minuti dall’infissione degli aghi si e registrata una netta modificazione clinica: il
paziente appare più sereno (occhi chiusi, fronte non corrugata) con parametri vitali più
stabili (tab. 1). Durante la notte immediatamente seguente il trattamento di agopuntura, il
fabbisogno di farmaci sedativi diminuisce sensibilmente (Fentanyl 100 μgr/h + Propofol
0,5 mg/kg/h + Midazolam 4 mg/h). Viene interrotto il Ketanest con scomparsa delle
allucinazioni. Si riesce a risparmiare sul dosaggio catecolaminico (noradrenalina 0,3
μgr/kg/min) (tab. 2).
PARAMETRI PRE AGOPUNTURA POST AGOPUNTURA
CI (l/min/m2) 7,4 4
FC (bpm) 140 106
PAM (mmHg) 80 105
temperatura (°) 39 37,6
Tab.1
FARMACI PRE AGOPUNTURA POST AGOPUNTURA
Propofol (mg/kg/h) 2,5 0,5
Midazolam (mg/h) 20 4
Fentanyl (μgr/h) 250 100
Ketanest (mg/kg/h) 1 0
Tab.2
Conclusioni: in seguito al successo del trattamento agopunturale, che è stato considerato
risolutivo nella gestione complessa di un paziente con insonnia multifattoriale, all’interno
del reparto è stato rivisto il concetto di sedazione in Terapia Intensiva. In accordo con le
linee guida si è deciso di puntare a: ottimizzazione della sedazione dei pazienti con
effettuazione di frequenti finestre valutative per evitare oversedation, passaggio da sedo-
analgesia ad analgo-sedazione, necessità di un protocollo locale, aumentata attenzione per
diagnosi e terapia del delirium, utilizzo di farmaci con minor impatto emodinamico e con
minor associazione al delirium (agonisti dei recettori μ2 come clonidina e
desmedetomidina), apertura delle terapie intensive con estensione degli orari di visita,
maggior attenzione per le terapie non farmacologiche fra cui l’agopuntura.
Bibliografia: 1. Task Force of the American College of Critical Care Medicine (ACCM) of the Society of
Critical Care Medicine (SCCM). Clinical practice guidelines for the sustained use of sedatives
and analgesics in the critically ill adult. Crit Care Med 2002, 30, 1, 119-141.
2. Smith PF. Acupuncture sedation in an intensive therapy setting. Acupunct Med 2012, 30, 2.
3. Nayak S, Wenstone R, Jones A, Nolan J, Strong A, Carson J. Surface electrostimulation of
acupuncture points for sedation of critically ill patients in the intensive care unit - a pilot study.
Acupunct Med 2008, 26, 1, 1-7.
4. Zheng X, Meng JB, Fang Q. Electroacupuncture reduces the dose of midazolam monitored by
the bispectral index in critically ill patients with mechanical ventilation: an exploratory study.
Acupunct Med 2012, 30, 78-84.
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 47
WORKSHOP
AGOPUNTURA E MEDICINA NON CONVENZIONALE
NELLA DISPNEA E NELL’ASMA ACUTA
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 49
L’omeopatia nella dispnea e nell’asma acuta
Massimo Rittatore
Scuola Hahnemanniana “Similia Similibus”, Torino
Le emergenze e le patologie acute sono strettamente collegate. Non c’e emergenza che
non sia un caso acuto. Queste situazioni richiedono la conoscenza della gestione dei casi
acuti che Hahnemann ha descritto dettagliatamente nell’Organon. Inoltre, molte volte il
rimedio non basta ed è essenziale ricorrere subito ad un ulteriore aiuto o a misure
accessorie per salvare la vita. Per esempio, se una persona ha un arresto respiratorio, si sa
che esistono rimedi per l’arresto respiratorio, ma spesso non bastano: bisogna anche
aiutarsi con un respiratore artificiale e quindi il paziente ha bisogno del ricovero in
ospedale.
Alcuni omeopati tradizionali hanno trascurato questo aspetto cruciale ed è per questo
che il pubblico pensa che l’Omeopatia non funzioni in situazioni di urgenza.
Non si deve dimenticare la definizione ufficiale di medico omeopata fornita
dall’American Institute for Homeopathy: “il medico omeopata è quello che aggiunge alla
sua conoscenza di Medicina convenzionale una speciale conoscenza dell’Omeopatia”.
Perché scegliere l’Omeopatia non solo nel trattamento degli stati patologici cronici ma
anche in quelli acuti? Il paragrafo 23 dell’Organon di Hahnemann contiene la risposta:
Ogni pura esperienza ed ogni prova esatta ci convincono che sintomi di malattia
persistenti vengono così poco sollevati ed annientati da sintomi della medicina contrari
(nel metodo antipatico, enantiopatico o palliativo), che anzi poi, dopo apparente sollievo
di breve durata, prorompono di nuovo, ed evidentemente si peggiorano, solo in grado tanto
più forte.
La cura omeopatica del caso deve essere condotta sempre secondo regole molto precise,
quasi matematiche.
La prima regola è la raccolta della totalità dei sintomi del paziente, come descritto da
Hahnemann nei parr. 7, 8, 17 e 18 dell’Organon. Trattandosi di una patologia acuta, in
questo caso si intende la totalità dei sintomi della malattia acuta, quello che Hahnemann
chiama la quintessenza dei sintomi.
La totalità dei sintomi del paziente è l’immagine totale della malattia; analogamente, la
totalità dei sintomi del paziente è l’immagine del rimedio omeopatico da usare.
La diagnosi omeopatica è sempre una diagnosi di rimedio, non una diagnosi di
malattia.
Il rimedio adatto viene individuato con l’utilizzo del tradizionale Repertorio
Omeopatico, oggi disponibile sia in versione cartacea sia informatica.
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La seconda regola: a volte un rimedio costituzionale prescritto in base alla totalità dei
sintomi e in grado fin dall’inizio di guarire la malattia e far scomparire tutti i sintomi.
Spesso però dovremo prescrivere prima per i sintomi più urgenti, che sono comparsi per
ultimo (Dario Spinedi, L’omeopatia in oncologia).
La terza regola da utilizzare è il seguente schema gerarchico per la scelta dei sintomi:
i sintomi strani e peculiari, secondo il par. 153 dell’Organon;
i sintomi mentali purché molto forti;
i sintomi generali;
eventualmente una eziologia chiara;
i sintomi locali.
I sintomi decrescono di importanza dalla “a” alla “e”, negli acuti i due primi gruppi
sono spesso gli unici utilizzati. Questo schema si deve agli studi di Kunzli e Spinedi.
Nella prescrizione seguiremo sempre il seguente schema:
rimedio acuto,
rimedio organoterapico,
rimedio costituzionale e/o miasmatico.
Questo significa che la prima prescrizione si effettua in base ai sintomi della patologia
acuta in atto, sia essa respiratoria, cardiaca o altro. Soltanto dopo aver risolto la fase acuta
si passa ad una prescrizione più profonda. Spesso, la tappa successiva è la prescrizione di
un rimedio organoterapico. Con il termine di rimedio organoterapico si intende un rimedio
ad azione locale, basato su sintomi locali individuati con l’uso del Repertorio (cioe
repertorizzabili).
Il rimedio costituzionale è quello che si prescrive sulla totalità dei sintomi del paziente;
esso è in grado di agire profondamente sulla scordatura della Forza Vitale e di mantenere a
lungo lo stato di salute che, alteratosi, ha permesso la comparsa di fasi acute.
Il rimedio miasmatico si prescrive in presenza di sintomi miasmatici, conformemente a
quelli elencati nelle Malattie Croniche di Hahnemann; si tratta di casi in cui è in atto un
blocco miasmatico che impedisce ad altri rimedi di agire.
Nel trattamento delle patologie acute respiratorie la tradizione terapeutica omeopatica ci
consegna una serie di rimedi. La loro efficacia è confermata da due secoli di esperienza
clinica, in molti casi effettuata in strutture omeopatiche ospedaliere che erano numerose nel
secolo scorso. Ricordiamo gli ospedali omeopatici americani di Philadelphia, New York e
Chicago; quelli europei di Londra, Liverpool, Stuttgard e Torino. Nel Regno Unito sono
tuttora operativi gli ospedali omeopatici di Londra, Liverpool e Glasgow, tutti inseriti nel
servizio sanitario pubblico.
Le dinamizzazioni impiegate sono generalmente la 6 CH, la 30 CH e la 200 CH.
Bisogna discutere la dinamizzazione per ogni singolo rimedio e per ogni singolo caso (ogni
prescrizione e individualizzata). In generale, si può dire che la 6 CH si ripete fino all’inizio
del miglioramento; la 30 CH si prescrive e si attende, si ripete se non c’e miglioramento o
se il miglioramento si arresta; analogamente si procede con il 200 CH. Si cambia il rimedio
quando il quadro sintomatologico si modifica.
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 51
L’agopuntura nella dispnea e nell’asma acuta
Riccardo Rustichelli
Scuola di Agopuntura C.S.T.N.F., Torino
L’asma bronchiale e una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree caratterizzata
da: episodi ricorrenti di dispnea, respiro sibilante, tosse e senso di oppressione toracica;
ostruzione bronchiale (di solito reversibile spontaneamente o dopo trattamento
farmacologico); iperreattività bronchiale; infiltrazione di cellule infiammatorie con rilascio
di mediatori e rimodellamento delle vie aeree.
L’asma colpisce circa 300 milioni di persone nel Mondo. In Italia la prevalenza e del
6,5%.
L’asma bronchiale è una malattia cronica comune, potenzialmente grave ed ha un
impatto sanitario, economico e sociale molto rilevante. Provoca sintomi respiratori (respiro
sibilante, dispnea, oppressione toracica e tosse), limitazione dell’attivita e attacchi acuti che
talvolta richiedono cure sanitarie urgenti. In alcuni casi la fase acuta potrebbe risultare
fatale.
In Medicina Tradizionale Cinese, l’asma e indicata con il termine Xiao Chuan (哮喘).
Nel dettaglio Xiao (哮) significa sibilo e Chuan (喘) ha il significato di dispnea.
I principali organi coinvolti sono il Polmone, il Rene, la Milza. Talvolta vi è
l’interessamento anche del Cuore e del Fegato. Nella fase acuta l’organo principalmente
coinvolto, sia patologicamente che da un punto di vista terapeutico, è il Polmone.
Prendendo in esame solo Chuan (喘), quindi la dispnea ed in particolare la dispnea
acuta, possiamo individuare diversi quadri sindromici da eccesso. Il più frequente è
sicuramente l’invasione del Polmone da parte del Vento-Freddo. I sintomi caratteristici
sono: dispnea acuta con sensazione di oppressione toracica, tosse con escreato acquoso,
brividi, assenza di sudorazione, lingua normale o con patina bianca sottile e polso
superficiale. Il principio terapeutico è mirato a ripristinare la funzione discendente e
disperdente del Polmone ed espellere il Vento.
I principali agopunti utilizzati sono: BL 12 Fengmen, BL 13 Feishu, LU 7 Lieque ed EX
Dingchuan.
Il secondo quadro clinico da eccesso è il Vento Calore che invade il Polmone. In questo
caso i sintomi sono: dispnea acuta con tosse secca, escreato scarso, giallastro, colloso,
difficile da espellere, sete, febbre, sensazione di pienezza toracica. Il principio terapeutico è
espellere il Calore ed il Vento. Gli agopunti utilizzati sono: BL 12 Fengmen, BL 13 Feishu,
LU 7 Lieque, ex Dingchuan, LI 11 Quchi, GV 14 Dazhui.
Possiamo ancora identificare un ultimo quadro clinico caratterizzato dall’invasione del
Polmone da Tan Umidità o Tan Calore. I sintomi sono dispnea con espettorato denso e
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- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 52
colloso, difficile da espellere, sensazione di pienezza e pesantezza toracica, riduzione
dell’appetito, nausea e vomito, non sete. La lingua è pallida, gonfia ed improntata. Il polso
scivoloso.
In caso di Tan-Calore avremo escreato colloso giallastro, sete, sensazione di calore al
torace, lingua rossa con patina densa e giallastra.
I principali agopunti sono: BL 12 Fengmen, BL 13 Feishu, ST 40 Fenglong, CV 17
Shanzhong, EX Dingchuan, BL 20 Pishu e, per trattare il Calore, LI 11 Quchi, GV 14
Dazhui.
Esaminando Xiao (哮) possiamo identificare due quadri da eccesso che sono correlati al
Tan ed al Calore.
Nell’asma acuta possiamo individuare due principali quadri patologici che sono
correlati con il Vento-Freddo ed il Vento-Calore. Nella fase acuta il principio di terapia
prevede che siano sempre trattate le manifestazioni.
Esaminando la letteratura scientifica emerge come i punti BL 12 Fengmen, BL 13
Feishu, GV 14 Dazhui presentino effetti ben precisi studiati sia a livello clinico che con
analisi genetiche e proteomiche.
Nel dettaglio vi è dimostrazione che questi agopunti migliorino la sintomatologia e la
funzione polmonare nei pazienti con un attacco asmatico acuto. Inoltre questa
combinazione di punti inibisce il rimodellamento e lo sviluppo delle cellule muscolari lisce
riducendo la resistenza delle vie aeree ed inibendo l’espressione genica dei canali del
Calcio.
Infine analisi proteomiche dimostrano che questi punti esplicano una funzione
antinfiammatoria interagendo con la via intracellulare delle Rho-Chinasi.
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Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 53
La medicina ayurvedica nella dispnea e nell’asma acuta
Stefano Gargano^, Alberto Chiantaretto*
^ Specialista in Medicina Fisica e riabilitativa - Medicina Ayurvedica, Torino
* Coord. Commissione MnC OMCeO di Torino - Resp. Scient. Ayurweb, Torino
L’asma e una malattia complessa che si manifesta attraverso una infiammazione cronica
delle vie aeree. L’infiammazione genera un aumento della responsivita bronchiale che
causa episodi ricorrenti di crisi respiratorie, respiro sibilante, senso di costrizione toracica e
tosse. Gli attacchi, che possono essere improvvisi o graduali, peggiorano i sintomi e la
funzionalità respiratoria.
Nell’eziopatogenesi importanti sono sia i fattori genetici che quelli ambientali, oltre a
cause di tipo ambientale e sanitario, il livello nutrizionale, di educazione e attenzione
igienica e le condizioni economiche sono tutti elementi che influenzano profondamente
l’andamento della malattia.
La diagnosi è complessa, soprattutto nella prima infanzia. I sintomi più frequenti della
malattia sono problemi e crisi respiratorie, tosse, prevalente notturna, sibili, raffreddori di
lunga durata, senso di oppressione al torace. Test della funzionalità polmonare, come la
spirometria, contribuiscono ad effettuare una diagnosi corretta.
La malattia si presenta con un treno sintomatologico composito. La risposta
infiammatoria riconosce un ruolo importante ai linfociti T ed alle cellule strutturali delle
vie aeree, produttori di citochine che fungono da mediatori infiammatori e causano la
contrazione del muscolo liscio delle vie aeree e inducono numerose alterazioni a livello del
tessuto su cui agiscono. L’epitelio delle vie aeree reagisce con l’ispessimento della
membrana basale, l’ipertrofia e l’iperplasia delle cellule muscolari lisce delle vie aeree e
l’aumento di volume delle ghiandole della sottomucosa bronchiale.
L’asma e associata a un fenomeno noto come atopia, con l’iperproduzione di IgE dirette
contro i comuni allergeni ambientali. Gli anticorpi già sensibilizzati danno il via alla
risposta infiammatoria. Si osserva un’iper-responsività bronchiale, l’aumento della risposta
del muscolo liscio, che in seguito a stimoli interni (infiammazione delle vie aeree) ed
esterni reagisce contraendosi in modo eccessivo e troppo frequente. A questa iper-
responsività corrisponde una variabilità della funzionalità respiratoria ed un aumento del
tono muscolare delle vie aeree.
XV CONVEGNO A.M.I.A.R. AGOPUNTURA E MEDICINA NON CONVENZIONALE: EFFICACIA NELL’URGENZA E NELLE PATOLOGIE ACUTE Torino, 18 aprile 2015
- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 54
Non sempre i trattamenti che riducono l’infiammazione hanno effetto sulla iper-
responsivita, per le alterazioni strutturali delle vie aeree dovute all’infiammazione cronica.
La bronco-ostruzione è il risultato della contrazione del muscolo liscio delle vie aeree,
l’edema della parete bronchiale, la formazione di tappi di muco occludenti il lume e diverse
alterazioni strutturali della parete delle vie aeree.
Non esistono cure definitive per l’asma, ma trattamenti continuativi che permettono di
tenerlo sotto controllo e garantire una vita del tutto normale. La terapia si basa su farmaci
via aerosol spray o in forma di polvere inalatoria in modo da controllare il broncospasmo,
gli antinfiammatori per arginare l'iper-reattività bronchiale, i broncodilatatori a lunga
durata di azione (LABA) e a breve durata di azione (SABA). I vaccini antiallergici sono
somministrati per un periodo di tempo prolungato per determinare una tolleranza.
Nella Medicina Ayurvedica l’asma bronchiale, definito come Tamaka Śvāsa Roga, è
una malattia multifattoriale con quadro clinico vario, per intensità e comparsa dei sintomi.
L’asma in Ayurveda ha due forme: Ṗratamaka Śvāsa (forma acuta), e Saṁtamaka Śvāsa
(migliora col freddo). I sintomi sono i medesimi descritti in biomedicina, con dispnea
acuta, ingravescente, crisi respiratorie, respiro sibilante, senso di costrizione toracica, tosse
e progressiva compromissione della funzionalità polmonare.
L’intervento illustrera le modalita di diagnosi, inquadramento e trattamento in Ayurveda
della dispnea acuta nella crisi asmatica. La gestione è farmacologica (aushadi), con azione
sulle vie respiratorie (Boswellia serrata, Alpinia galanga, Tylophora asmatica, Adhatoda
vasica, Solanum xantocarpum), e con terapie fisiche, finalizzata al miglioramento della
funzionalità respiratoria, al drenaggio delle ipersecrezioni bronchiali ed al controllo
dell’attività respiratoria.
Tra queste ultime si descriveranno le terapie manuali con olii medicati (Snehana,
Abhyanga), con calore (Swedana) ed il trattamento dei Marma specifici. Fondamentale per
la stabilità del quadro è lo stile di vita (Vihara), attraverso tecniche di controllo del respiro
e con lo Yoga.
Bibliografia 1. Seo JW, Cho SC, Park SJ, Lee EJ, Lee JH, Han SS, Pyo BS, Park DH, Kim BH.
Acetoxychavicol acetate isolated from Alpinia galanga ameliorates ovalbumin-induced asthma in
mice. PLoS One. 2013;8(2):e56447. doi: 10.1371/journal.pone.0056447
2. Cramer H, Posadzki P, Dobos G, Langhorst J. Yoga for asthma: a systematic review and
meta-analysis. Ann Allergy Asthma Immunol. 2014 Jun;112(6):503-510.
Atti XV Convegno A.M.I.A.R. - 55
F.I.S.A. Federazione Italiana delle Società di Agopuntura
CORSI DI AGOPUNTURA
La Federazione Italiana delle Società di Agopuntura - F.I.S.A. è nata nel 1987 ed at-
tualmente rappresenta 18 Associazioni di Agopuntura, costituendo il principale centro di
riferimento nel nostro Paese per questa metodica terapeutica, attualmente assai diffusa.
ATTIVITÀ EDITORIALE: La F.I.S.A. ha pubblicato il testo “Agopuntura - evidenze
cliniche e sperimentali, aspetti legislativi e diffusione in Italia” edito dalla CEA, che
illustra gli aspetti storico-tradizionali e scientifico-moderni dell’Agopuntura, per fornire alla
classe medica ed alle Istituzioni Sanitarie informazioni su una disciplina spesso citata, ma
ancora poco conosciuta per quanto riguarda le applicazioni cliniche ed i meccanismi di
azione, malgrado la presenza di una rilevante documentazione sperimentale e clinica.
FORMAZIONE DEL MEDICO AGOPUNTORE: in Italia finora se ne sono fatte carico
essenzialmente Associazioni e Istituti privati, che in oltre trenta anni di attività hanno
costituito esperti corpi docenti, i quali a loro volta hanno insegnato l’Agopuntura a migliaia
di medici.
Dal 1995 le Scuole di Agopuntura aderenti alla F.I.S.A. hanno istituito un diploma unico,
l’Attestato Italiano di Agopuntura, che intende garantire la qualità e l’omogeneità
dell’insegnamento. Il conseguimento dell’Attestato permette l’iscrizione al Registro dei
Medici Agopuntori.
I corsi F.I.S.A., che presentano programmi comuni, trattano sia gli aspetti tradizionali
dell’Agopuntura, che quelli moderni, basati sulla medicina dell’evidenza e la sperimen-
tazione scientifica. Il monte-ore prevede 500 ore di lezioni teorico-pratiche articolate in tre
anni ed almeno 50 ore di tirocinio pratico in regime di tutoraggio.
Sono inoltre previste sessioni di esami annuali e la discussione di una tesi di abilitazione
finale, alla presenza di un delegato F.I.S.A., per un totale di 680 ore di autoapprendimento,
che portano il monte-ore totale a 1200 ore complessive.
RICERCA SCIENTIFICA: La F.I.S.A. ha finanziato alcuni studi clinici e sperimentali,
tra cui ricordiamo uno studio nazionale multicentrico randomizzato di fase IV sull’impiego
dell’Agopuntura nel controllo dei sintomi della sindrome climaterica.
ECM: alcune Associazioni e Scuole di Agopuntura aderenti alla F.I.S.A. sono registrate
presso il Ministero della Sanità come Enti organizzatori di eventi formativi e pertanto,
nell’ambito del percorso triennale di Formazione in Agopuntura, in qualità di Provider,
organizzano seminari e corsi di aggiornamento che assegnano crediti ECM agli studenti ed
ai medici già diplomati.
- Atti XV Convegno A.M.I.A.R. 56
CENTRO STUDI TERAPIE NATURALI E FISICHE
Direttore: Dott. Piero Ettore Quirico
sito web: www.agopuntura.to.it; e-mail: [email protected]
SCUOLA DI PERFEZIONAMENTO IN AGOPUNTURA
Direttore didattico: Dott. P. E. Quirico
Coordinatore scientifico: Dott. G. B. Allais
Il programma comprende sia gli aspetti tradizionali, che quelli scientifici dell’Ago-
puntura e si articola in un corso triennale di lezioni teorico-pratiche, per un totale di 450
ore, più 50 ore di pratica clinica presso gli ambulatori pubblici convenzionati.
La Scuola, attiva ininterrottamente dal 1978, è riservata esclusivamente ai laureati in
Medicina e Chirurgia.
Al termine del ciclo di insegnamento, dopo la discussione di una Tesi di Abilitazione, viene
rilasciato l’Attestato Italiano di Agopuntura, riconosciuto dalla F.I.S.A. (Federazione
Italiana delle Società di Agopuntura).
Tutti i diplomati sono inseriti nel Registro dei Medici Agopuntori della F.I.S.A.
Il C.S.T.N.F. per quanto riguarda la pratica clinica degli studenti e la sperimentazione
scientifica è convenzionato con:
Servizio di Agopuntura in Ginecologia ed Ostetricia - SCDU Ginecologia ed Ostetricia
I, Università di Torino
Ambulatorio di Agopuntura, ASL TO 1, Torino
Ambulatorio di Agopuntura nell’Anziano, ASL TO 1, RSA, Torino
Ambulatorio di Agopuntura, Ospedale Cottolengo, Torino
Ambulatorio di Terapia Antalgica, Ospedale Maggiore, Chieri (TO)
Ambulatorio di Agopuntura, Ospedale Niguarda Ca’ Granda, Milano
Ambulatorio di Agopuntura, Ospedale La Colletta, Arenzano (GE)
Il C.S.T.N.F. inoltre è convenzionato con l’Università di Medicina Cinese di Nanchino per
l’organizzazione di Masters di pratica clinica e la consulenza del corpo docente.
Il C.S.T.N.F. è registrato presso il Ministero della Sanità come Ente organizzatore di
eventi formativi ed in qualità di provider ha realizzato, a partire dal 2002, 172 edizioni di
125 eventi ECM, rilasciando crediti formativi ai partecipanti.
SEMINARI E CORSI
Agopuntura Clinica: Patologia muscolo-scheletrica, Cefalee, Ginecologia ed Ostetricia,
Disturbi dell’emotività e della sfera psichica, Medicina interna, Semeiotica Agopunturale,
Discussione di casi clinici.
Masters di pratica clinica in Agopuntura, presso l’Università di MTC di Nanchino.
Corso biennale di Neuroauricoloterapia.
Segreteria C.S.T.N.F.: Corso Galileo Ferraris 164, 10134 Torino
Tel. 011.3042857 (ore 9,00/12,00 - 14,30/17,30) - e-mail: [email protected]