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Il futuro del nostro territorio: la tangenziale est è davvero necessaria ?
work shop – seminario tematico - Forum di riflessione
per approfondire i temi riguardanti la TANGENZIALE EST
CHIERI - Sabato 13 febbraio 2010 ore 14.30 - Via Vittorio 63
EFFETTI SULLA SALUTE - INQUINAMENTO
Il ministero della Salute:
l'8% dei decessi è dovuto
all'inquinamento atmosferico
Si stima che ogni anno a Torino 640-650 decessi siano
collegati agli effetti a medio e lungo termine (10-15
anni) del permanere nell’aria di livelli elevati di PM10 e
altro.
L’epidemiologo Ennio Cadum, Arpa Piemonte, rileva
che in città muore ogni anno l’0,8 per cento che in città muore ogni anno l’0,8 per cento (media ponderata - della popolazione: circa 7 mila persone)
«In base agli studi di settore l’Organizzazione mondiale
della sanità considera che l’8 per cento dei decessi per
cause naturali sia da ricondursi a patologie correlate
all’inquinamento atmosferico».
La città di Torino, emerge al vertice
dell’inquinamento:
ha la più alta media giornaliera nel
quinquennio 2000-2005 per le
PM10 (54 microgrammi per metro PM10 (54 microgrammi per metro
cubo), per il biossido di azoto (66
microgrammi) e per l’ozono (115
microgrammi)
Dottor Ennio Cadum (direttore dell’ARPA Piemonte) è uno degli autori del rapporto EpiAir
promosso dal ministero della Salute su dieci città campione, fra cui Torino
«… Il particolato è l’indicatore che più
coerentemente si associa agli effetti
dell’inquinamento atmosferico, specie le
particelle respirabili (PM10) e fini (PM2.5)».
Calcolano che ogni incremento di 10 microgrammi
nella concentrazione di polveri respirabili si nella concentrazione di polveri respirabili si
traduce in un aumento dello 0,4% di decessi a
breve termine e del 4% nel giro di 10-15 anni.
Viceversa, le riduzioni alzano la speranza di vita.
Franco Merletti, docente di Epidemiologia all’Università di Torino
Nel 2007 il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM),
organismo di coordinamento tra il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche
Sociali e le regioni, ha promosso il progetto EpiAir “Inquinamento Atmosferico e
Salute: Sorveglianza Epidemiologica ed Interventi di Prevenzione”, con l’obiettivo
generale di definire i requisiti e le procedure di un sistema di sorveglianza
epidemiologica dei danni da inquinamento atmosferico urbano in Italia.
La comunità clinica ha fornito importanti contributi alla diffusione e
condivisione di queste evidenze scientifiche. Si ritiene che le polveri
sospese in atmosfera, per le loro caratteristiche fisiche e
tossicologiche, siano l’inquinante più importante dal punto di vista
dell’impatto sanitario e biologico.
Le polveri di diametro inferiore a 10 micron (nm), definite PM10,
sono quelle di prevalente interesse sanitario, in quanto capaci di
superare la laringe e depositarsi nelle vie aeree.superare la laringe e depositarsi nelle vie aeree.
Le polveri più grandi (coarse) hanno un diametro aereodinamico
>2.5nm e sono spesso di origine naturale (suolo). Le polveri fini
(diametro <2.5nm) originano da diversi processi di combustione
(veicoli, industrie, produzione energia elettrica) e vengono
considerate come la frazione più rilevante del PM10 dal punto di vista
tossicologico .
Le polveri ultrafini (diametro <0.1 nm), anche esse
provenienti dai processi di combustione, hanno un tempo
molto breve di residenza in atmosfera perché tendono ad
aggregarsi o a coagulare.
Gli effetti sanitari delle polveri ultrafini sono oggetto di
attenta ricerca scientifica.
L’NO2 (biossido di azoto), è un valido indicatore
dell’inquinamento da traffico auto-veicolare e, in ricerche
condotte in Europa e in Italia, si è dimostrato associato a
riduzioni della funzionalità respiratoria ed ad incrementi
della frequenza di sintomi respiratori, della mortalità
totale, e della mortalità per malattie cardiache e
respiratorie.
Questi elevati livelli di inquinamento si riflettono
sulla salute dei cittadini.
«Gli effetti più gravi sono quelli che si manifestano
in un aumento delle morti».
In una città come Milano, dove muoiono in media
10 mila persone l'anno per cause naturali, in un 10 mila persone l'anno per cause naturali, in un
anno sono almeno 140 le morti riconducibili al
persistente superamento della soglia.
Morti che nella maggioranza dei casi avvengono per
cause cardiache e respiratorie.
L’inquinamento influisce non solo sui decessi ma anche
sui ricoveri in ospedale.
Tutti e tre gli inquinanti causano un picco dei ricoveri
per malattie respiratorie, ma l'associazione più forte e'
risultata quella tra biossido di azoto e ricoveri per
asma, con un aumento complessivo del 7,62 per cento. asma, con un aumento complessivo del 7,62 per cento.
''Particolarmente marcato è poi l'effetto del biossido
d'azoto sui ricoveri per asma, specie nei bambini: tra 2
e 5 giorni dall'aumento di concentrazione
dell'inquinante si registra un incremento dei ricoveri
dell'8,8 per cento”.
ISTITUTO Tumori di Milano: 1600 decessi che si verificano nella città di Milano
sono da attribuire all'inquinamento atmoferico: crescita di morti per malattie
cardiovascolari e dell'apparato respiratorio (alta concentrazione di inquinanti
atmosferici)
ISTITUTO Tumori di ROMA: dei 400 decessi per cancro che si verificano in Italia
ogni giorno, 360 (90%, 131.400/annui) sono una diretta conseguenza
dell'inquinamento ambientale, smog da traffico e da emissioni industriali, pesticidi,
inquinamento delle falde acquifere
ISTITUTO Nazionale per la ricerca sul Cancro: chi vive nei centri urbani ha un ISTITUTO Nazionale per la ricerca sul Cancro: chi vive nei centri urbani ha un
aumento del 20-40% del rischio di contrarre un tumore ai polmoni
OSSERVATORIO Epidemiologico del Lazio: nel 1992 ha condotto controlli su 3.000
bambini suddivisi: prevalenza e aumento di asma e malattie respiratorie nei primi
due anni di vita (area industriale) e sintomatologie più legate a patologie bronchiali
(in città). Non trascurabile la minaccia del rumore (stress).
Rivista “Minerva Medica”
Grafico 1 - Frequenza delle allergie respiratorie e zona di abitazione
Convegno Nazionale della Rete Italiana per la salute dei Bambini e dell'Ambiente - CREMONA
Grafici 3 e 4 - Traffico e allergie respiratorie
Convegno Nazionale della Rete Italiana per la salute dei Bambini e dell'Ambiente - CREMONA
SO2 - Biossido di Zolfo
Caratteristiche fisico chimiche: E'un gas incolore, non infiammabile dall'odore
pungente, molto solubile in acqua. Deriva dall'ossidazione dello zolfo presente nei
combustibili fossili, carbone e petrolio.
Origine: Piccole quantità derivano, in natura da emissioni vulcaniche e da processi
biochimici microbici.
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biochimici microbici.
Le fonti principali sono antropiche: centrali termoelettriche, impianti industriali
(fonderie e raffinerie di petrolio), impianti di riscaldamento domestico non
alimentati a gas naturale, traffico veicolare, in particolare diesel.
Effetti sull'uomo e sull'ambiente: A basse concentrazioni è un gas irritante per la
pelle, gli occhi e le mucose dell'apparato respiratorio, mentre a concentrazioni più
elevate può provocare patologie respiratorie come asma e bronchiti.
In atmosfera l'SO2 si ossida ad anidride solforica e, in presenza di umidità, si
trasforma in acido solforico, responsabile del fenomeno delle piogge acide, con
conseguenti danni sugli ecosistemi acquatici e sulla vegetazione.
NOx - Ossido di Azoto
Caratteristiche fisico chimiche: In atmosfera sono presenti sia il monossido di
azoto (NO) sia il biossido di azoto (NO2), quindi si considera come parametro
rappresentativo la somma pesata dei due, definita ossidi di azoto (NOx).
Il biossido di azoto è un gas di colore rosso bruno, dall'odore pungente ed
altamente tossico e corrosivo. E' un inquinante secondario che si produce per
ossidazione del monossido di azoto, di limitata tossicità.
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ossidazione del monossido di azoto, di limitata tossicità.
Origine: Le emissioni di ossido di azoto da fonti antropiche derivano da processi di
combustione in presenza d'aria e ad elevata temperatura (centrali
termoelettriche, impianti di riscaldamento, traffico).
Effetti sull'uomo e sull'ambiente: L'inalazione del biossido di azoto determina una
forte irritazione delle vie aeree. L'esposizione continua a concentrazioni elevate
può causare bronchiti, edema polmonare, enfisema.
L'NO2 contribuisce alla formazione dello smog fotochimico, in quanto precursore
dell'ozono troposferico, e concorre al fenomeno delle piogge acide, reagendo con
l'acqua e originando acido nitrico
NMVOC - Composti Organici Volatili Non Metanici
Caratteristiche fisico chimiche: Sono una classe di composti organici molto vari:
idrocarburi alifatici, aromatici (benzene, toluene, xileni), ossigenati (aldeidi,
chetoni), ecc. Lo stato di aggregazione (solido, liquido e gassoso) in cui possono
presentarsi e la loro reattività dipendono dalla diversa struttura molecolare.
Come gli NOx sono i precursori dell'ozono troposferico.
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Origine: Si originano da evaporazione dei carburanti durante le operazioni di
rifornimento nelle stazioni di servizio, dai serbatoi e dagli stoccaggi, e dalle
emissione di prodotti incombusti dagli autoveicoli e dal riscaldamento domestico .
Fonti secondarie, ma non trascurabili, sono le emissioni di solventi da attività di
grassaggio, lavaggio a secco e tinteggiatura.
Effetti sull'uomo e sull'ambiente: Gli effetti sull'uomo e sull'ambiente sono molto
differenziati in funzione del composto. Tra gli idrocarburi aromatici volatili il
benzene è il più pericoloso perché risulta essere cancerogeno per l'uomo.
CO - Monossido di Carbonio
Caratteristiche fisico chimiche: E' un gas incolore, inodore, infiammabile e molto
tossico che si forma dalla combustione incompleta degli idrocarburi presenti in
carburanti e combustibili.
Origine: Inquinante tipico delle aree urbane, proviene principalmente dai gas di scarico
degli autoveicoli e aumenta in relazione a condizione di traffico intenso e rallentato. E'
inoltre emesso dagli impianti di riscaldamento e da processi industriali come la
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inoltre emesso dagli impianti di riscaldamento e da processi industriali come la
raffinazione del petrolio, la produzione di acciaio e ghisa, l'industria del legno e della
carta.
In natura è prodotto dalle attività vulcaniche e dalle scariche elettriche nei temporali.
Effetti sull'uomo e sull'ambiente: L'elevata pericolosità e tossicità di questo gas è
dovuta alla sua affinità con l'emoglobina, che risulta essere circa 200-300 volte
maggiore di quella dell'ossigeno. Questa caratteristica gli consente di legarsi facilmente
con l'emoglobina del sangue e di ostacolare così l'ossigenazione dei tessuti, dei muscoli
e del cervello, con conseguenti effetti acuti (senso di affaticamento, sonnolenza, mal di
testa) e alla lunga effetti cronici (diminuzione delle prestazioni fisiche ed intellettuali,
aumento di cardiopatie e di disturbi circolatori).
PTS - Polveri Totali Sospese
PM10 - Polveri con diametro inferiore ai 10 m
Caratteristiche fisico chimiche: Il particolato, o polveri sospese, è costituito da
microscopiche particelle e goccioline di origine organica ed inorganica in sospensione
nell'aria.
Hanno una composizione molto varia: metalli (Pb, Cd, Zn, Ni, Cu), fibre di amianto, sabbie,
ceneri, solfati, nitrati, idrocarburi policiclici pesanti, polveri di carbone e di cemento.
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Origine: In natura derivano dall'attività vulcanica e dall'azione del vento su rocce e terreno.
Le principali fonti antropiche sono gli impianti termici, i motori diesel, il risollevamento
causato dallo sfregamento dei pneumatici sull'asfalto.
Effetti sull'uomo e sull'ambiente: La tossicità del PTS è legata alla sua composizione chimica,
al suo potere adsorbente e alla sua dimensione.
La frazione più fine ( PM10 ) risulta quella più pericolosa in quanto in grado di superare
tutte le barriere naturali del nostro sistema respiratorio e di penetrare direttamente nei
polmoni.
L'inalazione di particelle metalliche può danneggiare il sistema nervoso e quello
circolatorio. Sostanze organiche come gli IPA o di amianto possono avere azione
carcinogenica, mentre quelle inorganiche possono fungere da vettori per virus e batteri.
H2S - Acido Solfidrico
Caratteristiche fisico chimiche: E' un gas incolore, idrosolubile, dal caratteristico
odore di uova marce. E' un acido debole e presenta una soglia olfattiva molto
bassa.
Origine: In natura è prodotto dalla decomposizione anaerobica di composti
organici e dalle emissioni derivanti da fenomeni vulcanici e geotermici.
Le fonti antropiche sono costituite da vari processi industriali: raffinazione del
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Le fonti antropiche sono costituite da vari processi industriali: raffinazione del
petrolio, concia delle pelli, produzione di carbone coke, di fertilizzanti, di coloranti
e pigmenti, di processi di depurazione delle acque.
Effetti sull'uomo e sull'ambiente: E' un gas molto tossico, poiché è irritante per
occhi e mucose e inibisce la respirazione cellulare.
Nelle acque, per la sua azione riducente, sequestra l'ossigeno disciolto provocando
fenomeni di anossia.
Mostra una discreta aggressività nei confronti dei materiali, in particolare dei
metalli.
O3 - Ozono
Caratteristiche fisico chimiche: L'ozono è un gas incolore dall'odore acre, tipico inquinante secondario,
non è emesso da nessuna sorgente diretta, ad eccezione delle stampanti laser, delle fotocopiatrici e
delle scariche elettriche durante i temporali.
Origine: In natura si origina da più molecole d'ossigeno per azione della radiazione ultravioletta ed è
concentrato nella stratosfera, una fascia compresa tra 20 e 40 Km dal suolo, fungendo da filtro dei raggi
ultravioletti dannosi per la biosfera. Negli ultimi decenni questo "scudo protettivo" ha subito un
parziale danneggiamento a causa dell'azione di sostanze come i clorofluorocarburi e gli ossidi di azoto.
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parziale danneggiamento a causa dell'azione di sostanze come i clorofluorocarburi e gli ossidi di azoto.
Negli strati più bassi dell'atmosfera (troposfera), l'ozono è normalmente presente in basse quantità,
ma, soprattutto nel periodo estivo, in presenza di alte temperature, forte irraggiamento solare ed
elevata concentrazione dei cosiddetti "precursori" (idrocarburi e NO2), che attivano e alimentano le
reazioni fotochimiche, si verifica un notevole incremento delle concentrazioni di ozono. Tale
formazione ha la sua origine nell'ambiente urbano, dove si possono verificare episodi acuti di
inquinamento da smog fotochimico.
Effetti sull'uomo e sull'ambiente: A causa del suo elevato potere ossidante reagisce con ogni tipo di
sostanza biologica ed esercita la sua azione per contatto diretto, in forma gassosa. L'ozono è irritante
per le mucose e per gli occhi e a causa della sua elevata tossicità provoca difficoltà respiratorie, attacchi
d'asma e mal di testa.
Può provocare anche grossi danni alla componente vegetale degli ecosistemi (invecchiamento fogliare,
ingiallimento e necrosi) e al patrimonio storico-artistico.
HC - Idrocarburi
Caratteristiche fisico chimiche: Sono composti formati solo da atomi
di idrogeno e carbonio. Il loro stato di aggregazione dipende dal
numero di atomi di C presenti nella struttura molecolare. Sono i
precursori di inquinanti secondari come l'ozono ed altri ossidanti.
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Origine: In natura derivano da decomposizione di materia organica,
in misura minore da attività geotermica e da combustioni spontanee.
Le fonti antropiche principali sono il traffico, diversi processi
industriali e gli impianti di combustione.
Effetti sull'uomo e sull'ambiente: Gli idrocarburi in atmosfera
interagiscono con gli NO e gli atomi di ossigeno formando composti
ossidati e radicali liberi, che a loro volta, reagendo con gli NO,
provocano la formazione di ozono troposferico.
Diossine
Caratteristiche fisico chimiche: Con il termine "diossine" si considera un'ampia classe di
microinquinanti, comprendente 75 composti congeneri di policlodibenzodiossine (indicati come
PCDDs o CDDs) e 135 composti congeneri di policlorodibenzofurani (PCDFs o CDFs). Si tratta di
composti organici aromatici alogenati, indicati con il termine PCDD/Fs, con proprietà fisico -
chimiche simili e variabili con il numero e la posizione degli atomi di alogeni sostituenti.
Origine: Le principali fonti di diossine sono: l'incenerimento rifiuti, i forni ad arco elettrico per la
produzione di acciaio, le combustioni diesel e di benzina con piombo, la fusione secondaria di
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produzione di acciaio, le combustioni diesel e di benzina con piombo, la fusione secondaria di
alluminio, le combustione di legno residenziale e i forni per la produzione del cemento.
Effetti sull'uomo e sull'ambiente: La diossina più ampiamente studiata è la 2,3,7,8-
tetraclorodibenzo-p-diossina (2,3,7,8 TCDD), che rappresenta il congenere più tossico e
costituisce il composto di riferimento per questa classe di inquinanti. Si ritiene che essa abbia
attività teratogena e cancerogena e che possa provocare danni ai sistemi immunitario, endocrino
e riproduttivo (US-EPA, 1994; WHO, 1999; NIEHS, 2001); a causa della sua liposolubilità e della
relativa resistenza alla degradazione metabolica, è un contaminante ambientale persistente ed è
quindi in grado di accumularsi lungo la catena alimentare, costituendo una minaccia su grande
scala ed a lungo termine per la salute pubblica e la qualità dell'ambiente.
La TANG-EST
…. un vero raccordo
autostradale a pagamento
tra la Torino-Piacenzatra la Torino-Piacenza
e la Torino-Milano,
Torino-Aosta,
Torino-Frejus
è previsto un transito di mezzi
(saranno in maggioranza camion)
pari a più di 24.000 veicoli al giorno(fonte SITI anno 2009 – 6% del traffico veicolare della TangNord 400.000 veic/dia)
è previsto nella zona un aumento
del 238% di monossido di carbonio (cancerogeno)del 238% di monossido di carbonio (cancerogeno)
e del 150% dell'ossido di azoto (cancerogeno)(fonte progetto Provincia Torino anno 2000)
non esiste valutazione sul PM10 (polveri sottili) e
tantomeno sul più letale PM2,5 (particolato
ultrafine) e altri inquinanti
INVENTARIO REGIONALE EMISSIONI IN ATMOSFERA 2005b
Provincia di Torino
Totale emissione per comune
ISTAT COMUNEMetano(t)
Momossido carbonio
(t)
Anidride carbonica
(kt)
Protossido di azoto(t)
Ammoniaca(t)
NMVOC Idrocarbur
i(t)
Ossido Azoto(come NO2)
(t)
PM10 (t)
Ossido zolfo(t)
001009 ANDEZENO 191,90 64,85 15,03 2,29 78,48 49,27 33,95 11,50 3,95
001018 BALDISSERO TORINESE 109,53 124,14 19,64 1,79 45,71 90,49 47,49 11,85 3,86
001034 BRANDIZZO 14,54 218,70 40,91 1,60 7,74 102,77 127,05 21,97 8,29
001048 CAMBIANO 1.923,07 347,06 40,39 3,88 33,80 83,25 152,99 21,53 6,42
001068 CASTIGLIONE TORINESE 1.051,45 220,14 147,80 68,43 13,31 98,79 95,20 15,02 3,62
001078 CHIERI 814,09 895,37 142,99 18,20 215,53 420,89 391,27 86,82 30,66
001082 CHIVASSO 634,81 1.580,14 2.220,21 20,52 145,77 372,13 1.278,53 139,57 27,45001082 CHIVASSO 634,81 1.580,14 2.220,21 20,52 145,77 372,13 1.278,53 139,57 27,45
001085 CINZANO 1,46 16,65 1,96 0,42 1,66 18,63 4,81 1,55 0,40
001112 GASSINO TORINESE 69,52 232,59 30,93 2,07 7,04 121,13 71,66 16,09 4,17
001144 MARENTINO 23,01 44,46 5,53 1,41 8,09 22,58 15,74 4,35 0,97
001158 MONTALDO TORINESE 69,41 25,93 2,91 1,39 16,25 11,74 8,70 2,94 0,43
001180 PAVAROLO 12,74 59,15 7,68 0,77 5,27 20,74 23,19 4,12 1,29
001192 PINO TORINESE 140,99 249,91 46,00 3,36 21,02 156,87 106,57 19,07 9,12
001197 POIRINO 885,66 331,85 55,42 31,60 358,68 147,12 212,59 183,21 9,71
001215 RIVA PRESSO CHIERI 1.347,79 215,12 37,68 15,62 533,09 134,54 169,90 31,47 6,10
001213 RIVALBA 17,97 41,77 5,18 0,77 4,89 33,94 12,42 3,85 0,76
001249 SAN MAURO TORINESE 130,57 530,65 71,29 1,97 5,81 394,63 163,75 48,36 12,37
001252 SAN RAFFAELE CIMENA 40,10 105,04 15,47 1,79 7,91 59,91 46,84 9,57 2,51
001257 SANTENA 230,71 343,83 69,17 4,81 59,19 138,49 193,88 31,32 9,27
001262 SCIOLZE 25,28 59,68 7,60 1,11 5,97 35,22 18,68 5,37 1,37
001265 SETTIMO TORINESE 505,08 1.558,84 518,37 13,66 55,91 628,16 1.347,32 161,50 83,42
001272 TORINO 22.717,27 24.836,70 3.891,78 100,25 156,92 11.781,07 10.904,87 1.599,10 576,83
A PROPOSITO DI PM10 (POLVERI SOTTILI) …
“Perizia del Prof. Annibale Biggeri, Università di Firenze, professore
ordinario di Statistica presso il Dipartimento di Statistica “Giuseppe
Parenti”, perito al processo contro gli amministratori fiorentini – aprile
2009”
"Dal 2003 al 2006, sono morte, a Firenze e nell’hinterland, 25 persone
l'anno per malattie legate all’inquinamento atmosferico.
Altri 347 decessi sono prevedibili, a lungo termine, per malattie Altri 347 decessi sono prevedibili, a lungo termine, per malattie
cardiovascolari, cerebrovascolari, tumori al polmone o dovute a
insufficienza respiratoria".
Non ammette repliche la perizia del professor Annibale Biggeri al processo
che vede imputati il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, il
sindaco di Firenze Leonardo Domenici, l’ex assessore regionale
all’ambiente Marino Artusa e i sindaci di Scandicci, Campi, Sesto, Signa e
Calenzano [nonché i rispettivi assessori all'ambiente].
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