Download - Teoria Psicoanalitica 3
John William
Waterhouse - Psyche O
pening the Golden Box (1903)la natura umana
aspetti della concezione psicodinamicastanismiraglia
Gli uomini sono guidati dagli istinti (Istinkt) e dalle pulsioni (Trieb).
“Trieb” da “treiben”, spingere, per Freud non è lo stesso che “Instinkt”, perché l’istinto è un comportamento preformato, che si ripete a uno
schema fissato ereditariamente, come p.e. la fame, mentre il “Trieb” può invece essere appagato in più modi.
cadmus
La natura umana
Pulsione (Trieb)...è la rappresentanza psichica di una fonte di stimolo in continuo flusso, endosomatica… al limite tra lo psichico e il corporeo.
S.Freud (1905). Tre saggi sulla teoria sessuale. OSF, vol.4°, pag. 479.
Fonte: è il processo di eccitazione che si produce in un organo (stimolo organico). Più metaforicamente, è ciò che attiva una pulsioneMeta: è l’abolizione di questo stimolo organico mediante il suo soddisfacimento.Oggetto: è ciò attraverso cui la pulsione raggiunge la sua meta.Spinta : è il fattore quantitativo della pulsione, il suo “elemento motorio”, la sua essenza.
(Pulsioni e loro destini, 1915)
La natura umana
Gli istinti di vita agiscono in accordo al principio della ricerca del piacere e di evitamento del dolore.
L’istinto di morte (pulsioni aggressive) si basa sul desiderio inconscio di ferire noi stessi e/o gli altri finanche alla
distruzione.Da una parte c’è la Libido, la fonte d’energia per gli impulsi
sessuali, l’altra pulsione è il Thanatos, pulsione verso la morte, che è responsabile dei comportamenti aggressivi e distruttivi.
Le pulsioni
La natura umana
Tendenze libidiche e aggressive
Libido: energia vitale a carattere positivo e di determinazione del piacere, che si sviluppa e si articola nel corso del crescere di un individuo e ne caratterizza in modo differente i diversi periodi di vita. La libido è “la manifestazione dinamica nella vita psichica della pulsione sessuale”.
Aggressività: energia vitale a carattere distruttivo tendente all’allontanamento; nell’aspetto positivo è autoaffermazione.
La natura umana
Eros: assomma tutti gli istinti di autopreservazione e a carattere erotico. E’ dunque detto istinto di vita.
Eros and ThanatosLa natura umana
Thanatos: sintetizza gli istinti aggressivi, autodistruttivi e la crudeltà. Al riguardo si parla
anche di istinto di morte.
Narcisismo primario: stato precoce in cui il bambino investe tutta la sua libido in se stesso prima di scegliere degli oggetti esterni.
Narcisismo secondario: ripiegamento sull’Io della libido che viene così sottratta ai suoi investimenti oggettuali.
La teoria della sessualità
La definizione freudiana della sessualità copre ogni forma di piacere che deriva dal
corpo. Sessualità: energia di tipo sessuale (libido) suscettibile di dirigersi verso le mete più
diverse e sugli oggetti più disparatiSessualità infantile
Zone erogene (generatrici di piacere erotico)
Sublimazione: trasferimento di un pulsione originariamente sessuale su oggetti non-
sessuali (lavoro, arte, scienza)Perversioni: attività sessuali non finalizzate
alla riproduzione (piacere come fine indipendente)
Accusa di pan-sessualismo
La teoria della sessualità
La teoria della sessualità
Tre saggi sulla teoria sessuale, 1905/14
Nuova concezione della sessualitàIl “sessuale” non equivale al genitaleNell’infanzia esiste una disposizione sessuale perversa polimorfa.La sessualità infantile non coincide con la genitalità adulta normale.Non è un istinto, poiché non ha né un oggetto prestabilito né un’unica modalità di soddisfacimento.
Secondo Freud esistono tre stadi dello sviluppo psicosessuale:la fase orale, la fase anale e la fase fallica.La fase orale comincia con la nascità e viene gestita dall’ES. La bocca è l’organo più importante per l’appagamento delle pulsioni.In questa fase si crea la fiducia primordiale. Il bambino pensa che tutto il mondo appartiene a lui o alla sua bocca. È egoista ed egocentrico.Se questa fase non si svolge in modo armonioso nascono disturbi quali mancanza di confidenza in se stesso, problemi con vicinanza e distanza, disturbi di identità, problemi di lasciarsi andare sessualmente, depressione e tendenza all’abuso di alcool, cibo, sigarette.
La teoria della sessualità
Il modello dello sviluppo in fasi
BRONZINO, Agnolo (b. 1503, Firenze, d. 1572, Firenze) - Venus, Cupide and the Time (Allegory of Lust)
Il bambino persegue il piacere indipendentemente da scopi riproduttivi (perverso) mediante i più diversi organi corporei (polimorfo)
età fase dinamica del piacereconflitto/effetto di fissazione
esito
0-2 Orale succhiare, mordere, masticare, bavare, ecc.
seno materno/dipendenza da fumo e
cibofiducia
2-4 Analeespulsione e ritenzione delle
fecisindrome ritentivasindrome espulsiva
autonomia e self-control
4-5 Fallica genitali Edipo - Electra identificazione sessuale
6-pubertà Latenza
Sublimazione negli sports ed hobbies. Amicizia con partner
dello stesso sesso ed evitamento dell’altro.
usualmente nessuna fissazione
rinforzo dell’identificazione di
genere
dalla pubertà in poi
Genitale
Risveglio delle pulsioni. Sentimenti e motivazioni
rivolte nei confronti dell’altro sesso
Frigidità, impotenza, disturbi relazionali
rielaborazione dei conflitti precedenti,
riproduzione
La teoria della sessualità
Stadi dello sviluppo psicosessuale
Secondo la teoria psicoanalitica lo sviluppo viene considerato come passaggio attraverso vari stadi. In corrispondenza coi diversi stadi alcune zone denominate zone erogene acquistano predominanza.Le zone erogene sono centri di sensazioni piacevoli.
Il primo stadio pulsionale è organizzato intorno alla funzione alimentare. La relazione che lega sin dall’inizio il bambino al seno della madre è determinata sia dalla necessità di soddisfare il bisogno di mangiare sia dalla necessità di soddisfare un piacere in sè che ha come zona erogena la bocca.
GREBBER, Pieter de - Mother and Child - c. 1630
Fase orale
Si incentra sull’acquisizione del controllo sfinterico. Questa nuova acquisizione è un ulteriore passo verso l’individuazione, in quanto la defecazione, con il piacere associato di espellere o trattenere, diventa un atto che il bambino può controllare.Tramite il controllo del sistema dell’escrezione il bambino arriva all’appagamento delle pulsioni e sviluppa autostima e autonomia (anche forti desideri di potere e autonomia, parsimonia e avarizia)
Fasi dello sviluppo psicosessuale
Fase anale
Il passaggio alla fase fallica è caratterizzato dalle esperienze masturbatorie legate all’interesse per la zona genitale quale nuova zona erogena.L’interesse sia del maschio che della femmina per gli organi genitali produce un confronto che rende evidente l’esistenza di differenze anatomiche tra maschi e femmine (curiosità sessuali). Con il riconoscimento della propria identità di genere è facile osservare sia nel bambino che nella bambina un comportamento esibizionistico volto a richiamare l’attenzione su di sè.
Fase fallica
Complesso di EdipoO
edipus and the Sphinx, 1808, by Jean A
uguste Dom
inique Ingres.
Tragedia scritta da Sofocle intorno al 430 a.C. in cui si narra di una profezia che rende noto al re Laio che egli sarebbe stato ucciso dal suo stesso figlio.
Edipo, il figlio, is pitied by a shepherd that shall kill him, and survives.as a grown man he returns to Thebes and slays his father without knowing it.
marries his mother, so the prophecy is fulfilled.
Sofocle: Edipo Re Th
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Complesso di EdipoFase fallica o edipicaAttaccamento libidico verso il genitore di sesso oppostoAtteggiamento ambivalente (affetto/identificazione e ostilità/gelosia) verso il genitore dello stesso sesso
Oedipus and the Sphinx Gustave Moreau
Fasi dello sviluppo psicosessuale
La fase edipica
Fasi dello sviluppo psicosessuale
Il bambino presenta sentimenti d’amore per entrambi i genitori; tuttavia, il genitore del sesso opposto viene investito prevalentemente da cariche libidiche, mentre quello dello stesso sesso viene preso come modello di
identificazione e percepito come rivale. L’eccitamento sessuale nei confronti del genitori del sesso opposto crea
nel bambino forti sentimenti di colpa e la paura di essere punito dal genitore dello stesso sesso (angoscia di castrazione). In questo modo il bambino o la bambina rinuncia al genitore amato e si identifica con il
genitore dello stesso sesso, superando il complesso edipico.
Processo psicologico con cui un soggetto assimila un aspetto, una proprietà, un attributo di un’altra persona e si trasforma, totalmente o parzialmente, sul modello di quest’ultima
identificazione
Meccanismo psichico attraverso il quale l’individuo, a livello inconscio e in modo simbolico, trasferisce dentro di sé oggetti e aspetti del mondo esterno.
I bambini che introiettano, fanno propri atteggiamenti, affetti e comportamenti che appartengono ai loro genitori
l’introiezione
Fase della latenza
Fasi dello sviluppo psicosessuale
Le pulsioni sessuali vengono in parte rimosse in parte sublimate (interesse per la scuola e per gli hobby) e sottoposte a formazioni reattive della moralità e vergogna. La rimozione dell’interesse per l’altro sesso porta al costituirsi di gruppi di bambini dello stesso sesso. Il gruppo rappresenta il momento di
transizione dalla famiglia al mondo esterno in cui il bambino cerca nuove figure con cui identificarsi (maestro, personaggi della TV e dello spettacolo). Anche il gioco riflette il cambiamento avvenuto: è più realistico, basato sull’osservanza delle regole e della ritualità ed è spesso utilizzato come
attivazione di abilità intellettuali e motorie volte al controllo delle pulsioni.
Fase genitale
La maturazione fisica puberale segna il passaggio alla fase genitale, caratterizzata dalla ricomparsa degli impulsi
sessuali. In questa fase tutte le pulsioni parziali (orale, anale, fallica) si uniscono e confluiscono nella zona genitale non
per il soddisfacimento ma per la procreazione. Non vi è più autoerotismo, come accadeva nella fase fallica, ma vi è la
ricerca dell’oggetto sessuale. Tutto ciò conduce alla sessualità adulta
Fasi dello sviluppo psicosessuale
Personalità oraleInteressata a se stessa, cerca gli altri per chiedere loro “nutrimento”. Come caratteristiche è: esigente, impaziente, invidioso, avido, goloso, rabbioso, depresso (si sente vuoto), sfiduciato, pessimista.
Personalità analeAmante dell’ordine e della pulizia, parsimoniosa e anche avara, portata all’ostinazione, attaccata alle cose materiali
Personalità fallicaL’uomo mostra la sua virilità, e tende a voler essere grande e potenteLa donna (personalità isterica) si scopre seduttiva e civettuola, capace di attirare l’interesse del maschio (padre)
Fasi dello sviluppo psicosessuale
Tipi di personalità
Lo sviluppo della personalitàe i meccanismi di difesa
la psicoanalisi
Determinismo psichico
Nella nostra mente nulla avviene in modo fortuito
Ogni evento è il prodotto necessario di determinate cause
Lapsus, errori, dimenticanze, incidenti banali
Compromesso tra l’intenzione cosciente e i pensieri inconsci (spiacevoli)
Sintomi nevrotici e vita quotidiana
Lo sviluppo della personalità
psicopatologia della vita quotidiana (1901)
la vita di ogni giorno è costellata di eventi rivelatori di pulsioni, emozioni e pensieri rimossi, non sempre del tutto controllati nel corso delle nostre interazioni e delle nostre azioni usuali, in privato e soprattutto in pubblico.
Renè Magritte - Golconde
Lo sviluppo della personalità
Il disagio della civiltà (1929)La civiltà protegge dai mali provenienti dalla natura esterna, dal proprio corpo, dagli altriLa civiltà produce un disagio, perché chiede un sacrificio pulsionale, prestazioni sociali e lavorative, comandi e divieti (super-io collettivo)La sofferenza e l’aggressività sono componenti strutturali della vita derivanti dallo scontro tra il “principio di realtà” e il “principio di piacere”
Lo sviluppo della personalità
Il conflittoLa teoria psicoanalitica colloca il conflitto al centro della vita
psichica.L’individuo cerca di evitare il disagio e di acquisire una riduzione
immediata della tensione.Conflitto tra desideri e realtà esterna che produce angoscia,
nella misura in cui l’ambiente esercita una funzione di controllo diretta a punire o reprimere l’espressione immediata della pulsione
Conflitto tra Io - Es - Super-io, quando vengono interiorizzate le norme e i precetti dei genitori. Tale conflitto produce ansia.
Lo sviluppo della personalità
Le difese sono configurazioni inconsce dell’Io che riducono il conflitto e di conseguenza l’angoscia, mantengono un equilibrio intrapsichico, regolano e preservano l’autostima
Le difese sono evolutivamente necessarie e dunque funzionali allo sviluppo: meccanismi di difesa primari e meccanismi di difesa secondari
per quanto normali e funzionali le dinamiche difensive possono essere implicate nelle sofferenze e nei disagi della persona
I meccanismi di difesa
I meccanismi di difesa
I meccanismi di difesa
I meccanismi di difesa
Tattiche che riducono o re-dirigono l’ansietà in modi diversi, ma che comportano inevitabilmente la distorsione della realtà e un’attività psichica che si sviluppa a livello inconscio.
Processi che assicurano all’Io la protezione dalle esigenze pulsionali (guidate dal “principio di piacere”) e dunque da tutto ciò (rappresentazioni/affetti/motricità) che ne assicurava un soddisfacimento troppo diretto.
si tratta di comportamenti e processi ordinari e, dunque, non necessariamente patologici ma purtuttavia atti a creare anche gravi turbamenti e disagi
Tutti abbiamo delle difese preferenziali che corrispondono al nostro modo abituale di confrontarci con le situazioni problematiche.
La preferenza per un tipo di difesa deriva da: Temperamento costituzionale La natura dei disagi subiti nella prima infanzia Le difese presentate e a volte deliberatamente insegnate dai
genitori Le conseguenze sperimentate dell’uso di particolari difese
( effetti di rinforzo)
I meccanismi di difesa
I meccanismi di difesa
Il termine difesa risale al 1894 (Neuropsicosi da difesa), per descrivere l’opposizione dell’Io contro rappresentazioni e affetti
penosi o insopportabili.
Più tardi questo termine viene abbandonato e in seguito sostituito da quello di rimozione.
In Inibizione, sintomo e angoscia, il concetto di difesa viene riferito alla “designazione generale per tutte le tecniche di cui l’Io si avvale nei suoi conflitti che possono eventualmente sfociare nella nevrosi; mentre rimozione rimane il nome di uno speciale tra questi metodi
di difesa …”(A. Freud, 1936; p. 179)
I meccanismi di difesa
I meccanismi di difesa
Rimozione: allontanamento dalla coscienza di contenuti perturbantiDiniego: negazione di dolorosi e spiacevoli parti della realtà, sostenendo e convincendosi che ciò che è vero è invece falso.Sublimazione: trasformazione di impulsi inaccettabili in azioni socialmente accettabiliRepressione: costrizione dei pensieri inconfessabili nell’inconscioRegressione: ritorno ad un precedente stadio dello sviluppo psicosessualeFormazione reattiva: sovradimensionamento della risposta opposta a quella che genera ansietàProiezione: attribuzione ad altre persone di sentimenti, posizioni ed impulsi indesiderabili ed inaccettabili. Razionalizzazione: crearsi giustificazioni credibili per quanto falseDislocazione: ri-direzionamento di impulsi sessuali ed aggressivi verso oggetti e persone diverse da quelle oggetto dell’impulso originario.
I meccanismi di difesa
I meccanismi di difesa
La rimozione
Processo che allontana dalla coscienza i desideri incompatibili con la realtà e il Super-IO e li rilega nell’inconscio.Il conflitto insito nella rimozione può produrre sintomi psiconevrotici ma i disturbi psichici presuppongono sempre una rimozione.Freud rilevò questo meccanismo nelle pazienti isteriche, che facevano di tutto per evitare di rivivere quello che temevano sarebbe stato un dolore insopportabile.L’io allontana dalla coscienza l’evento traumatico infantile, fonte di sofferenza e angoscia, pulsione che confligge con il mondo esterno e con le norme sociali interiorizzate (Super-Io)
I meccanismi di difesa
Nella psicosi il diniego riguarda il rapporto stesso tra l’Io e la realtà (a seguito della scissione, l’Io è staccato dalla realtà), Lo psicotico conserva anch’egli un rapporto con la realtà, nel senso che può percepirla, ma essendovi l’Io staccato la risignifica completamente.
Il diniego: il bambino affronta le cose spiacevoli rifiutando di accettare che accadono.esempi:Rifiutarsi di fare dei controlli medici come se ciò servisse magicamente ad evitare la malattiaNegare la pericolosità di un partner violentoAlcolisti che insistono che non hanno nessun problema con il bere
I meccanismi di difesa
il diniego (negazione)
I meccanismi di difesa
la sublimazione“La sublimazione pulsionale è un segno che contraddistingue particolarmente il processo di incivilimento; essa fa sì che alcune attività assai elevate, le attività scientifiche, artistiche, ideologiche, assumano una parte così importante nella vita civile.”Le energie sessuali ed aggressive subiscono una trasformazione di stato per cui la manifestazione della pulsione si rivela attraverso un orientamento ed atteggiamento verso una nuova meta non sessuale e verso oggetti ed ambiti socialmente apprezzati
Meccanismo essenzialmente cosciente, la cui azione si svolge al livello di una “seconda censura”, tra preconscio e coscienza.
Esclusione dal campo della coscienza “attuale”, senza un passaggio all’inconscio del contenuto psichico oggetto di repressione.
I meccanismi di difesa
la Repressione
Si esplica attraverso un rifiuto anche doloroso ed “eroico” della rappresentazione pulsionale e delle fantasie perverse che si affacciano alla coscienza.
I meccanismi di difesa
Di fronte ad una situazione evolutiva frustrante, l’individuo ritorna ad una fase antecedente al fine di ritrovare le gratificazioni perdute e salvaguardare la sua propria sicurezza.
I meccanismi di difesa
la regressione
I meccanismi di difesa
la formazione reattiva
Rafa
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Consiste nel controinvestimento di un elemento conscio, di forza uguale e di senso opposto all’investimento
inconscio, cioè al desiderio rimosso. Se un processo di questo tipo ha un carattere normale nella latenza, assume valore sintomatico per forza, rigidità, compulsività, quando
sfocia in un risultato opposto.
la formazione reattiva: trasformazione di un affetto negativo in positivo. E’ presente già tra il terzo o quarto anno.
ES: odio in amore, desiderio in disprezzo, invidia in attrazione il bambino che dichiara amore per il fratellino trasformando i sentimenti di rabbia e gelosia.
Aspetti del sentimento originario possono però rimanere presentiEs: il bambino che culla con forza, che stringe troppo forte il fratellino
che gli dà i pizzicotti.La funzione della formazione reattiva è negare l’ambivalenza.
I meccanismi di difesa
la formazione reattiva
I meccanismi di difesa
la proiezioneil soggetto espelle da sé e localizza nell’altro, persona o cosa, delle qualità, dei sentimenti,
dei desideri (erotici o aggressivi) che disconosce e rifiuta in se stesso.
può essere considerato come un “cattivo uso” di un meccanismo normale consistente
nel cercare all’esterno l’origine di un dispiacere.
circondare le proprie decisione di buone ragioni. Entra in gioco quando non riusciamo ad ottenere qualcosa e diciamo che non era poi così importante (“razionalizzazione dell’uva acerba” dalla favola di Esopo) o quando cerchiamo di farci andare bene qualcosa che non ci piace (la razionalizzazione del limone dolce)
Es: il genitore che picchia il bambino dicendo che è per il suo bene;
I meccanismi di difesa
la razionalizzazione
una pulsione, emozione, preoccupazione o comportamento viene diretto da un oggetto iniziale verso un altro perché la direzione originaria per qualche ragione provoca ansia.
Es: l’uomo strapazzato dal capo che torna a casa e inveisce contro la moglie, che a sua volta sgrida i figli, che prendono a calci il cane.
Quando una persona sposta la propria angoscia su situazioni o oggetti: il terrore dei ragni (soffocamento materno).
Anche la sessualità può essere spostata: l’interesse sessuale viene spostato dagli organi genitali a aree o oggetti inconsciamente collegate.
Trasformazione di energia aggressiva in attività creativa: gran parte del lavoro domestico viene svolto quando le persone sono arrabbiate per qualche motivo
I meccanismi di difesa
dislocazione