Piano di Governo del Territorio del Comune di BERNAREGGIO (MB)
Relazione tecnica di controdeduzione alle osservazioni e ai pareri pervenuti – rev.2 del 11/06/2013
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Relazione tecnica
di controdeduzione alle osservazioni presentate al
Piano di Governo del Territorio (PGT)
Adottato con delibera del Consiglio Comunale
n. 59 del 21.12.2012
L’ITER DI APPROVAZIONE DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO
La Regione Lombardia, con la legge 11 marzo 2005 n. 12 “Legge per il
Governo del Territorio”, in vigore dal 31 marzo 2005, in seguito modificata e
integrata da successive leggi regionali, ha introdotto un nuovo strumento di
programmazione/pianificazione urbanistica generale del territorio comunale,
denominato Piano di Governo del Territorio (PGT), sostitutivo del Piano
Regolatore Generale (PRG).
Il PGT si articola in più atti: il Documento di Piano (DP), il Piano delle Regole
(PdR) e il Piano dei Servizi (PdS), dotato ciascuno di propria autonomia, ma
concepiti all’interno di un unico e coordinato processo di pianificazione
relativo all’intero territorio comunale.
L’articolo 13 della Legge (Approvazione degli atti costituenti il piano di
governo del territorio) prevede:
4. Entro novanta giorni dall’adozione, gli atti di PGT sono depositati, a pena di inefficacia degli stessi, nella segreteria comunale per un periodo continuativo di trenta giorni, ai fini della presentazione di osservazioni nei successivi trenta giorni. Gli atti sono altresì pubblicati nel sito informatico dell’amministrazione comunale. Del deposito degli atti e della pubblicazione nel sito informatico dell’amministrazione comunale è fatta, a cura del comune, pubblicità sul Bollettino ufficiale della Regione e su almeno un quotidiano o periodico a diffusione locale. (comma così modificato dalla legge reg. n. 4 del 2012)
5. Il documento di piano, il piano dei servizi e il piano delle regole, contemporaneamente al deposito, sono trasmessi alla provincia se dotata di piano territoriale di coordinamento vigente. La provincia, garantendo il confronto con il comune interessato, valuta esclusivamente la compatibilità del documento di piano con il proprio piano territoriale di coordinamento entro centoventi giorni dal ricevimento della relativa documentazione, decorsi inutilmente i quali la valutazione si intende espressa favorevolmente. Qualora il comune abbia presentato anche proposta di modifica o integrazione degli atti di pianificazione provinciale, le determinazioni in merito sono assunte con deliberazione di Giunta provinciale. In caso di assenso alla modifica, il comune può sospendere la procedura di approvazione del proprio documento di piano sino alla definitiva approvazione, nelle forme previste dalla vigente legislazione e dalla presente legge,
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della modifica dell’atto di pianificazione provinciale di cui trattasi, oppure richiedere la conclusione della fase valutativa, nel qual caso le parti del documento di piano connesse alla richiesta modifica della pianificazione provinciale acquistano efficacia alla definitiva approvazione della modifica medesima. In ogni caso, detta proposta comunale si intende respinta qualora la provincia non si pronunci in merito entro centoventi giorni dalla trasmissione della proposta stessa. (comma così modificato dalla legge reg. n. 4 del 2008)
5-bis. Fino all’approvazione del piano territoriale regionale, i comuni appartenenti a province non dotate di piano territoriale di coordinamento vigente trasmettono il documento di piano, il piano dei servizi e il piano delle regole alla Regione, contemporaneamente al deposito. La Regione formula un parere vincolante in relazione ai propri indirizzi di politica territoriale, entro centoventi giorni dal ricevimento della relativa documentazione, decorsi inutilmente i quali il parere si intende reso favorevolmente. Il comune è tenuto nei confronti della Regione a quanto previsto nel comma 7, secondo periodo. (comma introdotto dalla legge reg. n. 12 del 2006, poi così modificato dalla legge reg. n. 4 del 2008)
6. Il documento di piano, contemporaneamente al deposito, è trasmesso anche all’A.S.L. e all’A.R.P.A., che, entro i termini per la presentazione delle osservazioni di cui al comma 4, possono formulare osservazioni, rispettivamente per gli aspetti di tutela igienico-sanitaria ed ambientale sulla prevista utilizzazione del suolo e sulla localizzazione degli insediamenti produttivi.
7. Entro novanta giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni, a pena di inefficacia degli atti assunti, il Consiglio comunale decide sulle stesse, apportando agli atti di PGT le modificazioni conseguenti all’eventuale accoglimento delle osservazioni. Contestualmente, a pena d’inefficacia degli atti assunti, provvede all’adeguamento del documento di piano adottato, nel caso in cui la provincia abbia ravvisato elementi di incompatibilità con le previsioni prevalenti del proprio piano territoriale, o con i limiti di cui all’articolo 15, comma 5, ovvero ad assumere le definitive determinazioni qualora le osservazioni provinciali riguardino previsioni di carattere orientativo.
7-bis. Il termine di cui al comma 7 è di centocinquanta giorni qualora, nella fase del procedimento di approvazione del PGT successiva all’adozione dello stesso, venga pubblicato il decreto di indizione dei comizi elettorali per il rinnovo dell’amministrazione comunale. (comma introdotto dalla legge reg. n. 24 del 2007, poi modificato dall'art. 3, comma 9, legge reg. n. 11 del 2010)
8. Qualora nel piano territoriale regionale vi siano determinazioni che devono obbligatoriamente essere recepite da parte del comune nel documento di piano, lo stesso è tenuto nei confronti della Regione a quanto previsto nei commi 5, primo periodo e 7, secondo periodo.
9. La deliberazione del Consiglio comunale di controdeduzione alle osservazioni e di recepimento delle prescrizioni provinciali o regionali di cui ai commi precedenti non è soggetta a nuova pubblicazione.
10. Gli atti di PGT, definitivamente approvati, sono depositati presso la segreteria comunale e pubblicati nel sito informatico dell’amministrazione comunale. (comma così sostituito dalla legge reg. n. 4 del 2012)
11. Gli atti di PGT acquistano efficacia con la pubblicazione dell’avviso della loro approvazione definitiva sul Bollettino ufficiale della Regione, da effettuarsi a cura del comune. Ai fini della realizzazione del SIT di cui all’articolo 3, la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione è subordinata all’invio alla Regione ed alla provincia degli atti del PGT in forma digitale. (comma così modificato dalla legge reg. n. 4 del 2008)
12. Nel periodo intercorrente tra l’adozione e la pubblicazione dell'avviso di approvazione degli atti di PGT si applicano le misure di salvaguardia in relazione a interventi, oggetto di domanda di permesso di costruire, ovvero di denuncia di inizio attività, che risultino in contrasto con le previsioni degli atti medesimi. (comma così modificato dalla legge reg. n. 12 del 2006)
Il Consiglio Comunale di Bernareggio, con deliberazione consiliare n. 59 del
21/12/2012, ha deliberato l’adozione del Piano di Governo del Territorio (PGT).
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LE OSSERVAZIONI AGLI STRUMENTI ADOTTATI
Gli atti del Piano di Governo del Territorio adottati (Piano dei Servizi, Piano
delle Regole, Documento di Piano, corredato da Rapporto ambientale,
Sintesi non tecnica e Parere motivato), sono stati depositati dal 21 gennaio
2013 presso la Segreteria Comunale. Il termine per la presentazione di
osservazioni agli elaborati adottati, ai sensi dell’art. 13, comma 4 della L.R.
12/2005, risultava quindi fissato nel 21 marzo 2013.
Del deposito degli atti è stata data comunicazione con avviso pubblicato sul
B.U.R.L. n. 4 serie Avvisi e Concorsi del 23/01/2013, ed in data 22/01/2013 sul
quotidiano “Giornale di Vimercate”, all’albo pretorio del Comune e sul sito
“cartografia.regione.lombardia.it/sivas”. Il procedimento risulta coerente alle
disposizioni della L.R. 12/2005, art. 13, comma 4.
Dell’avvenuto deposito è altresì data comunicazione ai soggetti competenti
in materia ambientale e agli enti territorialmente interessati, con l’indicazione
del sito web e delle sedi dove può essere presa visione degli atti.
Contestualmente, ai sensi dell’art. 13, comma 6 della L.R. 12/2005, i
documenti adottati sono stati inviati per l’espressione dei pareri di
competenza a:
• REGIONE LOMBARDIA:
o DG Territorio Urbanistica;
o DG Qualità dell’Ambiente;
o DG Sistemi Verdi e Paesaggio;
o DG Infrastrutture e Mobilità;
o Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici;
• Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici;
• Soprintendenza per i Beni Archeologici;
• Provincia di Monza e della Brianza per la verifica di compatibilità con il Piano
Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.);
• Azienda Sanitaria Locale (A.S.L. MI3) della Provincia di Monza e Brianza;
• Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (A.R.P.A.), Dipartimento
Provinciale di Monza e Brianza;
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• Provincia di Lecco;
• Comune di Vimercate;
• Comune di Ronco Briantino (MB);
• Comune di Carnate (MB);
• Comune di Aicurzio (MB);
• Comune di Verderio Inferiore (LC);
• Comune di Sulbiate (MB);
• C.T.L. 3, Carnate (MB);
• A.T.O., Milano (MI);
• ATO.MB, Limbiate (MB);
• Consorzio Parco del Molgora, Burago Molgora (MB);
• I.D.R.A. Patrimonio Spa, Vimercate (MB);
• BRIANZACQUE Srl, Monza (MB);
• AMIACQUE Srl, Milano (MI);
• TERNA Spa RETE ELETTRICA NAZIONALE, Milano (MI);
• ENEL GAS, Roma (RM);
• ENEL, Monza (MB);
• CEM Ambiente Spa, Cavenago B.za (MB);
• Autostrada Pedemontana Lombarda Spa, Milano (MI);
• Concessioni Autostradali Lombarde Spa, Milano (MI);
• Agenda 21, Vimercate (MB).
PROCEDURA E METODOLOGIA PER L’ISTRUTTORIA DELLE OSSERVAZIONI
In merito alle osservazioni, considerazioni metodologiche e procedurali
relative allo sviluppo logico e coordinato dell’iter di formazione dello
strumento urbanistico generale, hanno portato ad affrontare le osservazioni
pervenute al Piano di Governo del Territorio. Complessivamente sono
pervenute e sono state prese in esame 93 osservazioni raccolte nel
documento “Schede di controdeduzione”:
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- 88 pervenute nei termini previsti dall’avviso di pubblicazione (21 marzo
2013);
- 5 pervenute al di fuori dei termini previsti dall’avviso, che
l’Amministrazione ha ritenuto di poter prendere comunque in esame in
quanto pervenute in tempo utile per l’istruttoria.
Le osservazioni comprendono anche 3 note, inviate dal Consorzio Parco del
Molgora (osservazione 9), da ARPA LOMBARDIA (osservazione 46) e ENEL
Distribuzione SpA (osservazione 93) contenenti osservazioni in merito alla
documentazione adottata.
E’ inoltre pervenuto 1 parere:
- Parere Provincia di Monza e Brianza - prot. 6669 del 20/05/2013.
Anch’esso è stato istruito e controdedotto con modalità analoga alle
osservazioni pervenute dai cittadini e dalle associazioni. Le modalità di
recepimento sono contenute nel documento “Modalità di recepimento del
parere della Provincia”.
Sulla base di questa impostazione preliminare, sono stati avviati incontri con
l’Amministrazione al fine di definire le linee di indirizzo per le controdeduzioni
delle osservazioni pervenute con riferimento ai temi omogenei individuati; in
data 28 febbraio 2013, presso la sala del Consiglio comunale, si è tenuto un
incontro aperto ai professionisti ed agli operatori per l’illustrazione delle
modalità di presentazione delle osservazioni e per chiarire eventuali dubbi
interpretativi relativi alla documentazione adottata. In data 08/06/2013 in
prima seduta e in data 10/06/2013 in seconda seduta si sono svolti gli incontri
di presentazione delle controdeduzioni alle osservazioni alle competenti
Commissioni Consiliari; altresì in data 13/06/2013 si svolgerà l’incontro con la
Commissione Edilizia per la presentazione delle controdeduzioni alle
osservazioni.
Gli indirizzi dell’Amministrazione hanno consentito lo sviluppo di specifiche
controdeduzioni per ciascun’osservazione, raccolte nel documento “Schede
di controdeduzione alle osservazioni presentate”; le osservazioni sono
presentate seguendo l’ordine cronologico di inoltro.
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Per ogni osservazione viene riportato:
1. il numero progressivo, che identifica in modo unitario il documento;
2. il numero di protocollo del Comune, che certifica la data di ricezione
dell’osservazione;
3. l’identificazione dell’osservante, che permette di evidenziare il titolo del
soggetto che presenta osservazione (come cittadino, come legale
rappresentante di un’azienda, come presidente di un’associazione...);
4. l’identificazione dell’osservazione che permette di localizzare l’ambito
(o gli ambiti) di interesse dell’osservante. Viene allegata anche una
rappresentazione schematica che permette di collocare l’ambito
all’interno del territorio comunale;
5. la sintesi dell’osservazione, che restituisce il contenuto dell’osservazione
specificando per punti laddove la stessa risulti articolata in più richieste;
6. la puntuale controdeduzione a ciascuna specifica richiesta formulata
nell’osservazione;
7. gli eventuali Provvedimenti conseguenti (ovvero le modifiche agli atti di
P.G.T.) all’accoglimento, anche parziale, delle osservazioni
controdedotte. Laddove la modifica riguarda un elaborato
conformativo, in allegato viene riportata la rappresentazione grafica
della modifica;
8. le eventuali Note.
Al centro della scheda, in evidenza, viene presentata la determinazione
assunta dalla Giunta Comunale in merito all’osservazione. La
determinazione, da leggere in modo combinato con la controdeduzione
esposta, può essere: accolta, parzialmente accolta, respinta.
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Localizzazione delle 93 osservazioni presentate
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Esempio di scheda di controdeduzione alle osservazioni presentate
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La documentazione di controdeduzione alle osservazioni elaborata, che si
sottopone al Consiglio Comunale, è costituita dai seguenti elaborati:
- Elaborato 1: Relazione di controdeduzione alle osservazioni ed ai pareri
pervenuti;
- Elaborato 2: Schede di controdeduzione;
- Elaborato 3: Controdeduzione alla Valutazione di Compatibilità con il
PTCP;
- Elaborato 4: Analisi di sostenibilità ambientale delle osservazioni
pervenute. (a cura del dott. Febelli)
Inoltre per rendere più agevole la lettura della localizzazione delle
osservazioni viene fornita una versione digitale della cartografia prodotta
dall’UTC.
CRITERI UNITARI DI VALUTAZIONE E SINTESI DEI RISULTATI
Come precedentemente ricordato le osservazioni sono state valutate sulla
base di una istruttoria comparata; per ciascuna osservazione – articolando la
risposta laddove erano presenti più punti - è stata proposta una
controdeduzione in forma sintetica sulla base delle seguenti risposte tipo:
- accolta
- parzialmente accolta
- respinta
Per coerenza e trasparenza dell’azione amministrativa e considerato il valore
di apporto collaborativo al perfezionamento del Piano che si è inteso
assegnare alle osservazioni, non si è operato alcuna esclusione, e si è altresì
proceduto a motivare la controdeduzione sintetica per ciascun punto di
osservazione.
Come già accennato, al fine di garantire un’istruttoria organica e poter
agevolare il processo decisionale dell’Amministrazione, ciascuna
osservazione è stata ricondotta ad un tema omogeneo.
Sulla base di questa organizzazione logica, sono state concordate con
l’Amministrazione, previe valutazioni con i competenti Uffici comunali, alcune
linee di indirizzo per le controdeduzioni riferite ai temi omogenei, linee che
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hanno informato la stesura delle puntuali controdeduzioni per ciascuna
osservazione.
Tutte le osservazioni sono state esaminate puntualmente e singolarmente
dalla Giunta Comunale, dal progettista e dai consulenti ed è stata redatta a
conclusione del lavoro svolto la presente relazione di controdeduzioni da
sottoporre al Consiglio Comunale che assumerà le proprie determinazioni
con una delibera conclusiva.
Si distinguono alcune osservazioni riguardanti spesso il medesimo argomento
e così distinte:
1. richieste di un cambio di destinazione, nella maggior parte dei casi
formulata da proprietari di terreni individuati in zona agricola, al fine di
poter edificare; spesso per dimensione e tipologia di intervento si tratta
di istanze che prevedrebbero l’individuazione di nuovi ambiti di
trasformazione (da inserire nel Documento di piano) e pertanto solo
parzialmente riconducibili alla logica delle osservazioni al PGT adottato;
2. richieste di modifica di tessuto, legate alle differenti possibilità di
intervento previste. Queste riguardano sia ambiti a prevalente
destinazione residenziale che produttiva;
3. richieste di integrazioni alle normative, finalizzate ad evidenziare
problematiche puntuali spesso legate alle modalità di armonizzazione
tra le modalità di intervento previste dal PRG e quelle del PGT;
4. altre osservazioni riguardano aspetti generali e rimandano alla
necessità di prevedere un attento monitoraggio dell’attuarsi del PGT.
Complessivamente sono state accolte 6 osservazioni, 27 risultano
parzialmente accolte e 60 respinte. La lettura delle controdeduzioni
restituisce un quadro articolato delle questioni poste e delle soluzioni
adottate.
Si riporta una sintesi delle determinazioni assunte in sede di controdeduzione.
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TABELLA DI SINTESI
ID Protocollo Sintesi determinazione
1 2614/2013 Proprietario di un lotto localizzato in fregio al PCC 6 ed
interessato da una viabilità di progetto chiede che anche le
aree di proprietà poste dietro la cascina possano essere
ricomprese nel PCC6.
RESPINTA
2 3181/2013 Chiede la rettifica del perimetro della zona ATU_AC riportando
l’area a destinazione R3a.
RESPINTA
3 3206/2013 Si osserva per l’area individuata come PCC 8A:
1) lo spostamento della viabilità di comparto esternamente al
comparto come da PRG;
2) non prevedere la cessione del 20 % dell’area a verde anche
per la modesta dimensione del lotto;
3) non richiedere la cessione di aree per i parcheggi anche per
la modesta dimensione del lotto;
4) eliminazione dell’obbligo di convenzione e prevedere
l’attuazione diretta.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
4 3473/2013 Chiede lo spostamento da RVR a R2B in quanto non ha esaurito
le potenzialità edificatorie previste dal PRG.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
5 3474/2013 Chiede lo spostamento da P3 a R3B in quanto non sono presenti
funzioni diverse dalla residenza.
ACCOLTA
6 3490/2013 Chiede un limitato ampliamento del tessuto R3a al fine di poter
realizzare una autorimessa fuori terra a servizio dell’abitazione.
RESPINTA
7 3527/2013 Si osserva:
1) per la particella 58, interessata dalla rotatoria, chiede la
soppressione della previsione viabilistica e l’assegnazione del
tessuto R3a in luogo del RVR previsto;
2) per la particella 59, adiacente alla cascina storica chiede
l’assegnazione del tessuto R3a in luogo del R1-TAF previsto.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
8 3701/2013 Si osserva:
1) chiede di aumentare da 2.40 a 2.70 l’altezza netta per le
autorimesse isolate escluse dall’SLP;
2) di conseguenza si chiede di aumentare l’altezza
dell’estradosso da 2.40 a 2.70;
3) chiede di eliminare, con particolare riferimento alle
autorimesse, la limitazione “aventi superficie coperta inferiore al
25% della SLP del fabbricato principale” in quanto contrasta con
la legge 122/89. Risultano penalizzati gli edifici realizzati negli
anni 60-70.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
9 3775/2013 Al termine di una articolata descrizione del contesto posto al
limite sud del territorio comunale chiede:
1) l’eliminazione dell’ATR 3 in quanto elemento di rottura delle
aree limitrofe al Parco;
2) di preservare l’area agricola coincidente con l’ATR P1 in
quanto elemento di continuità con le aree agricole e possibile
corridoio ecologico.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
10 3783/2013 Segnala alcune incoerenze nella descrizione delle strategie del
PGT relative alla exSP177 ed osserva:
1) la necessità di individuare interventi immediati di mitigazione
del rumore sulla viabilità exSP177;
2) la necessità di definire in modo chiaro il futuro della ex SP177.
RESPINTA
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11 3906/2013 Chiede che tutta l’area di proprietà venga individuata da E2 a
tessuto R3a allineandola di fatto alle proprietà circostanti.
RESPINTA
12 3907/2013 Chiede che l’area di proprietà venga individuata da E2 ad
edificabile ad esempio PCC come aree vicine.
RESPINTA
13 3950/2013 Chiede che l’area di proprietà venga individuata da RVR a
tessuto R3a. Segnala inoltre che esiste un “verbale di cessione
volontaria” (allegato) che esplicita come tale volumetria “dovrà
essere recepita e riconfermata nel realizzando PGT”.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
14 3952/2013 Segnala l’esistenza di un atto di permuta ove in luogo della
cessione di aree per la realizzazione di strada il Comune
concedeva una equivalenza di edificabilità par ad un indice 0,3
mc/mq. Segnalano un’area in fregio al paleoalveo
proponendone la trasformazione in RVR con il diritto volumetrico
concordato.
RESPINTA
15 3953/2013 Chiede l’eliminazione della previsione del percorso viario di
collegamento tra le vie IV Novembre e Donizetti in quanto la
realizzazione dello stesso interferirebbe con la proprietà e con
essenze arboree pregiate.
RESPINTA
16 3954/2013 Chiede che l’area di proprietà venga individuata da E2 ad
edificabile.
RESPINTA
17 3963/2013 Si osserva:
1) nelle tavole DP4 – PR2 – PR2d non è inserita l’area boscata tra
via della Croce e Madonnina come da PRG vigente;
2) nelle tavole DP7 – PR2 – PR2d non è inserito il sentiero di
collegamento Villanova-Rugginello;
3) nelle tavole DP2 – PR1- PR1d - PR2 – PR2d la realizzazione
dell’ATU-AC in via della Madonnina preclude il collegamento tra
le aree agricole ai lati.
RESPINTA
18 3964/2013 Si osserva:
1) illegittima la richiesta di allegare documentazione
all’osservazione;
2) una sostanziale incoerenza tra le determinazioni del PGT e le
risposte del questionario e con l’istanza dei 1219 cittadini che
hanno firmato la petizione “stop al cemento”;
3) nella scrittura delle regole e delle disposizioni attuative si
registra troppa discrezionalità;
4) la località Villanova viene, a seguito dei nuovi ATR, gravata
dal traffico pesante che, sommato alla presenza di
Pedemontana, distruggerà un ambito ad oggi esclusivamente
residenziale;
5) si segnala inoltre l’esigenza di inserire il territorio in uno dei PLIS
confinanti quale unica possibilità di salvaguardia.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
19 3965/2013 Si osserva:
1) le premialità di cui all’articolo 9 non danno certezza concreta
degli obiettivi premiali e si suggerisce di sostituire la frase
“rilevanti benefici pubblici” con “a fronte della realizzazione di
edifici di classe A”;
2) le indicazioni attuative degli ATR non sono espresse in forma
puntuale e si suggerisce l’inserimento di una serie di indicazioni
contenute nel PdR.
RESPINTA
20 3966/2013 Si propone lo stralcio dell’ART R1 in quanto non coerente con
una serie di obiettivi e in subordine di declinare in maniera più
RESPINTA
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certa le premialità del 10% aggiuntivo.
21 3967/2013 Si propone:
1) lo stralcio dell’ART P1 in quanto non coerente con una serie di
obiettivi;
2) lo stralcio dell’ART P2 in quanto non coerente con una serie di
obiettivi;
3) viste le molteplici problematicità legate all’attuazione dell’ART
P3 si propone di non dar corso allo spostamento delle attività
esistenti o di ricollocare le stesse nell’area di proprietà all’interno
del PIP. In subordine si suggerisce di escludere le premialità di cui
all’art. 15.2 delle DA-DP;
PARZIALMENTE
ACCOLTA
22 3968/2013 Si propone lo stralcio dell’ART S2 e si invita a definire con gli
organi consortili la sua reale destinazione. Necessaria una
riconversione in area protetta da inserire nel PLIS.
RESPINTA
23 3969/2013 Si segnala come il processo seguito manchi di trasparenza e
ripercorribilità. Si suggerisce un’analisi di piano in base ad azioni
aggiuntive rispetto a quelle prescelte.
RESPINTA
24 3970/2013 Si osserva:
1) L’inserimento tra i progetti del potenziamento delle strutture
scolastiche non è motivato con riferimento al fabbisogno;
2) i progetti di manutenzione di cui alle schede 12, 13 e 14
mancano di una descrizione capace di spiegare il contenute e
la consistenza dell’opera;
3) la decisione di conteggiare come standard a parcheggi
pubblici delle aree agricole è quantomeno singolare, le aree
non possono essere classificate in due modi differenti;
4) Differente scelta per il CTL 3 che non è stato conteggiato per
la parte non occupata dalle attrezzature sportive perché area
strategica riconducibile al paleoalveo (che non risulta nella
tavola);
5) la monetizzazione deve essere condizionata ad un interesse
“pubblico”, concreto e diretto. Si suggerisce pertanto di
aggiungere all’articolo 13.1 “L’alternativa alla cessione può
essere concessa solo in presenza di un interesse pubblico
concreto diretto e misurabile;
6) Si rileva una forte contraddizione tra i dati provenienti dal PRG
e quelli indicati dalla RI-PS. Inoltre gli standard già realizzati
computati dal PGT 2009 assommavano a 469.868 mq. Questo è
un elemento significativo che deve essere reso coerente prima
di determinare la dotazione pro capite.
RESPINTA
25 3971/2013 Si osserva:
1) relativamente all’art. 35.6 - la necessità di determinare la
superficie da lasciare a parcheggi per i PCC;
2) relativamente all’art. 35.7 – eliminare il termine “adeguato” e
sostituirlo per ogni elemento ad una opportuna regola;
3) relativamente all’art. 48.2 – lett. i – la prescrizione dovrebbe
essere più ambiziosa al momento che il paese è fortemente
edificato. Si propone di modificare inserendo: ”…si prescrive che
il 100% della SLP per la quale viene rilasciato il titolo di abitabilità
deve essere di classe energetica A e contestualmente…”;
4) relativamente all’art. 50.3 – la maggiorazione del 20% deve
essere legata a condizioni concrete e misurabili;
PARZIALMENTE
ACCOLTA
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5) relativamente all’art. 52 – Per gli impianti solari termici e
fotovoltaici non permettere il posizionamento a terra nei giardini
o corti. Si propone la riformulazione “I pannelli solari termici e
fotovoltaici dovranno essere posizionati in modo tale che siano
poco visibili, posizionandoli di preferenza in prossimità dei muri di
cinta ed integrandosi comunque armonicamente con le
sistemazioni esterne.”;
6) relativamente alle Dotazioni box - Si propone la riformulazione
“Ogni unità abitativa di nuova realizzazione di mq <= 50 deve
essere dotata di un box di misura standard (m. 3x5). Per le unità
abitative > 50 mq deve essere prevista la dotazione di un box
doppio o di n. 2 box standard;
7) relativamente agli interventi per la qualificazione del
patrimonio arboreo. Si propone per l’art. 54.1 l’integrazione “Al
fine di qualificare il patrimonio arboreo, tutti gli interventi che
richiedano piantumazione, ivi compresi quelli relativi alla
piantumazione per i nuovi nati, dovranno essere realizzati con le
essenze…”; per l’art. 54.2 – settimo capoverso, l’integrazione
“non è ammesso il taglio indiscriminate di alberi nei lotti
inedificati ed edificati, in assenza di progetto di intervento
edilizio che ne regoli, con gli stessi criteri di cui sopra, il
reimpianto o la sostituzione.”; si propone l’aggiunta di un
ulteriore comma 54.5 “Le disposizioni di cui al presente articolo si
applicano anche al verde privato”.
26
3972/2013 Si osserva:
1) che nella relazione non vi è evidenza degli ambiti destinati
ad accogliere gli alberi per i nuovi nati. Si propone di individuare
l’area da destinare a questo scopo;
2) si suggerisce di aggiungere il comma 6.3 al DA-DP “Ogni 12
mesi l’Amministrazione accerta lo stato di attuazione dell’art. 1 L.
113/92 e adotta le conseguenti misure necessarie. All’entrata in
vigore del piano, in via straordinaria, verifica lo stato di
attuazione della disposizione dalla sua entrata in vigore e
assume le misure conseguenti.”.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
27 3973/2013 Come la precedente n° 15 - Chiede l’eliminazione della
previsione del percorso viario di collegamento tra le vie IV
Novembre e Donizetti in quanto la realizzazione dello stesso
interferirebbe con la proprietà e con essenze arboree pregiate.
Sul mappale 347 esiste un diritto di volumetria pari a 30,3 mc
rilasciato dall’Amministrazione.
RESPINTA
28 2974/2013 Come la precedente n° 14 - Segnala l’esistenza di un atto di
permuta ove in luogo della cessione di aree per la realizzazione
di strada il Comune concedeva una equivalenza di edificabilità
par ad un indice 0,3 mc/mq. Segnalano un’area in fregio al
paleoalveo proponendone la trasformazione in RVR con il diritto
volumetrico concordato.
RESPINTA
29 3975/2013 A seguito di una articolata premessa che illustra i caratteri
dell’area oggetto dell’osservazione si propone:
1) Modifica di destinazione da E2 a tessuto edificabile con bassa
possibilità edificatoria;
2)Specificare che il vincolo geomorfologico relativo agli orli di
terrazzo è puntuale e non legato a tutta l’area;
RESPINTA
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3) Togliere il vincolo VP1 – Varchi della rete ecologica per
manifesta inutilità;
4) Togliere il vincolo per il passaggio del metanodotto in quanto
è presente una soluzione alternativa più consona e rispettosa
dell’ambiente;
5) Ridurre il vincolo di rispetto stradale a 10 m come per la via
Risorgimento.
30 3977/2013 Facendo seguito alla delibera di Giunta Comunale 123 del
6.12.12 si chiede:
1) che l’area indicata come destinata a servizi non venga
estesa oltre la misura i 5 mt concordata in sede di delibera;
2) che la rimanente area resti a destinazione ATU-AC senza
aumento di edificabilità e riperimetrazione del PA in essere
dietro assunzione da parte di Brianedile srl degli oneri connessi
alle opere previste in delibera e della cessione da parte dei
proprietari dei 5 metri sul confine con la strada provinciale;
3) si richiede inoltre che il medesimo atto integrativo contempli
la realizzazione dello svincolo già individuato dal PGT a cura di
Brianedile srl secondo modalità da concordare.
RESPINTA
31 3978/2013 Osservano che la proprietà pur presentandosi come unitaria è
stata suddivisa in due tessuti (R3a e R3b). Chiedono:
1) che tutto il comparto diventi R3b;
2) in subordine che possa essere effettuata una compensazione
interna al comparto;
3) che vengano uniformate le misure per la altezze max.
ACCOLTA
32 4003/2013 Chiede che il terreno di proprietà individuato con destinazione
agricola venga modificato in tutto o in parte, come tessuto R3a.
RESPINTA
33 4008/2013 Si propone:
1) l’inserimento della parte sud del paleoalveo di Bernareggio e
dall’area ad est della nuova tangenziale in area vincolata (PLIS);
2) l’inserimento della parte ad ovest del territorio di Bernareggio
interna alla nuova tangenzialina (opera connessa
Pedemontana) in area vincolata (PLIS);
3) Relativamente agli ambiti di trasformazione si propone, lo
stralcio degli ATR P1, P2, P3, R1, R2;
4) Si propone la modifica o la specificazione dei confini dell’ATU-
AC di via della Madonnina in quanto causa l’interruzione di un
corridoio ecologico
5) Tavola DP5 – rivisitare le previsioni del PRG vigente;
6) DA-PR – Si chiede di adeguare le norme alla L. 10/2013 anche
attraverso l’individuazione degli alberi monumentali; l’obbligo di
censire e classificare gli alberi e di approntare un bilancio
arboreo; prevedere il risparmio di suolo e la salvaguardia delle
aree comunali, prevedendo strumenti per il ed interventi per la
conservazione ed il ripristino del paesaggio rurale;
7) RI-DP – il quadro conoscitivo non tiene conto degli
appartamenti sfitti e dei insediamenti produttivi non utilizzati;
8) DP 10 – modifica dell’ambito ATR S2 con inserimento in area
vincolata (PLIS).
PARZIALMENTE
ACCOLTA
34 4018/2013 Si chiede la correzione delle tavole DP5 e DP10 in quanto
riportano in modo errato la situazione esistente.
RESPINTA
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35 4019/2013 Si propone che l’area oggetto dell’osservazione possa diventare
da agricola a residenziale.
RESPINTA
36 4020/2013 Chiede che l’area di proprietà venga individuata da RVR a
tessuto R3a.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
37 4021/2013 Chiede che l’area di proprietà venga individuata da agricola a
tessuto B5R.
RESPINTA
38 4022/2013 Chiede che l’area di proprietà venga individuata da agricola a
residenziale nell’ambito di piani attuativi.
RESPINTA
39 4023/2013 Chiede lo stralcio dell’ATR S2 e che lo stesso debba essere
inserito nel Piano dei Servizi in modo omogeneo dai tre Comuni
consorziati.
RESPINTA
40 4030/2013 Chiede che l’area di proprietà venga individuata da RVR a
tessuto R3a o in subordine che venga modificata la normativa
eliminando l’obbligo del PCC e uniformandola a quella del
tessuto R3a.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
41 4031/2013 Chiede che per gli ambiti individuati come ATU-AC venga
prevista la possibilità di prorogare i termini di scadenza della
convenzione di tre-quattro anni senza ulteriore carico di oneri
stante l’aver assolto gli obblighi previsti.
RESPINTA
42 4032/2013 Chiede:
1) che venga rimossa l’indicazione ZT5 – Aree boscate di
rilevanza provinciale in quanto la vegetazione è costituita da
robinie e posta in un ambito completamente urbanizzato;
2) di togliere l’indicazione di cessione del 25% dell’area per
verde in quanto limiterebbe la possibilità edificatoria del PCC 9.
RESPINTA
43 4043/2013 Chiede che l’area di proprietà venga individuata da PCC5 a
tessuto R3a.
RESPINTA
44 4044/2013 Chiede che l’area di proprietà venga individuata da RVR a
tessuto R3a.
RESPINTA
45 4045/2013 Chiede che l’area di proprietà venga individuata da RVR a
tessuto R3a.
RESPINTA
46 4062/2013 SUGGERIMENTI, per l’intero territorio comunale, su:
s1) Campi elettromagnetici;
s2) Rumore;
s3) Acque reflue.
CONSIDERAZIONI puntuali (sugli ATR) suddivise per criticità o
vincolo ambientale, in merito a:
A) Consumo di nuovo suolo (ATR R1-S1-P1-P2-P3-S2):
come evidenziato nel PTR e PTCP… si sottolinea la necessità di
limitare il consumo di suolo libero ad effettive reali esigenze
insediative (da monitorare nel tempo) e di evitare la
frammentazione…;
B) Cambio di destinazione d’uso del suolo (ATR R2-S1):
si ricorda che interventi comportanti il cambio di destinazione
d’uso di aree nelle quali ci sia il rischio di potenziale
contaminazione, con particolare riferimento a nuovi
insediamenti residenziali su aree industriali dismesse, dovranno
essere assoggettati alle disposizioni del RLI (Titolo III, Capitolo 2,
punto 3.2.1) che prevede un’indagine ambientale preliminare
sulla qualità dei suoli. Sulla base delle risultanze di tale indagine si
renderà necessario valutare i successivi adempimenti di cui al
PARZIALMENTE
ACCOLTA
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D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. con riferimento alla parte quarta del
titolo V (bonifiche dei siti contaminati), che possono avere
rilevanza sul PGT;
C) Elettrodotti (ATR P2-P3):
si osserva che per ridurre l’esposizione della popolazione ai
campi elettromagnetici generati dagli elettrodotti ci sono varie
soluzioni tra cui: l’interramento della linea, lo spostamento,
l’elevazione dei tralicci (che ha l’effetto di aumentare la
distanza dei cavi dl suolo e dalle abitazioni), la riconfigurazione
dello schema dei conduttori, l’aggiunta di circuiti di
compensazione passiva. Fra queste soluzioni, quella
dell’interramento comporta costi molto elevati, e, tra l’altro,
non’ è esente da problemi sia di natura tecnica che
ambientale.
D) Impianti per la telecomunicazione e radiotelevisione (ATR R1):
per quanto concerne gli impianti per la telecomunicazione e
radiotelevisione, si precisa che anche essi prevedono volumi di
rispetto in cui non possono ricadere edifici adibiti a permanenza
superiore a 4 ore. Si suggerisce di valutare se le previsioni
contenute nel DdP possono introdurre variazioni nel tessuto
urbano circostante gli impianti esistenti, tali da determinare
l’insorgenza di incompatibilità. La L.R. 11/01 sottolinea che è
vietata l’installazione di impianti per la telecomunicazione e
radiotelevisione in corrispondenza di asili… che ospitano soggetti
minorenni (art.4 comma 8).
manca la lettera “E)”…
F) Classi di fattibilità geologica 3 e 4 (ATR P1-P2-P3- R1-R2-S1-S2):
si ricorda, per gli ambiti che ricadono in classe di fattibilità 3, che
la DGR 30.11.2011 n. IX/2616 definisce la classe 3 – fattibilità con
consistenti limitazioni - comprende le zone nelle quali…
G) Clima acustico (ATR R1-R2-S1):
può risultare utile effettuare una valutazione di clima acustico
già in fase di pianificazione generale, al fine di definire l’effettiva
sostenibilità delle previsioni di piano. In qualsiasi caso si ritiene
opportuno che la valutazione previsionale di clima acustico
venga effettuata in fase di pianificazione attuativa (dunque
precedentemente al PdC), al fine di garantire una corretta
distribuzione dei volumi e degli spazi destinati a standard
(parcheggi, verde, etc…).
H) Attività impattanti (ATR P3- R1-R2):
si ritiene opportuno valutare i disturbi e i potenziali impatti
qualora rimangano, anche temporaneamente, insediamenti
produttivi al confine con nuovi insediamenti residenziali e di
servizi. Nel caso si confermi l’ambito indicato, si raccomanda la
previsione di creare una adeguata zona cuscinetto a verde tra
le diverse destinazioni. Si raccomanda in particolare di evitare la
vicinanza di insediamenti residenziali e attività insalubri di I classe
di cui al DM 5.09.1994 e di II classe suscettibili di creare
inconvenienti igienico sanitari. A riguardo si vuole
raccomandare che il PGT sia un’occasione per favorire
l’eliminazione progressiva della commistione fra ambiti
residenziali e ambiti produttivi, che spesso produce inconvenienti
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igienico-sanitari nei confronti dei cittadini, come è avvenuto nel
caso della ditta Franco Stucchi, per la quale sono pervenute al
Comune di Bernareggio segnalazioni di odori molesti, tuttora in
attesa di risoluzione.
I) Fasce di pertinenza acustica delle infrastrutture stradali (ATR
R1-R2):
si ricorda che nella definizione della classificazione acustica del
territorio comunale e del PGT assume grande importanza
l’analisi delle infrastrutture stradali presenti sul territorio comunale
e l’individuazione delle fasce di pertinenza acustica e dei limiti
associati alle stesse, ai sensi del DPR 142/04 … a norma dell’art.
11 della Legge 26.09.1995 n.447. Si ricorda che il DPR 142/04 ha
definito all’art.3, comma 1 che rimanda alle tabelle 1 e 2
dell’allegato 1), l’ampiezza delle fasce territoriali di pertinenza
acustica di ogni tipo di infrastruttura stradale e i relativi limiti
acustici di immissione. La Legge 26.09.1995 n.447 impone
(all’art.8, comma 3) l’obbligo di produrre la valutazione
previsionale del clima acustico delle aree interessate dalla
realizzazione di scuole e asili nido, … nuovi insediamenti
residenziali prossimi a tutti i tipi di strade. Inoltre l’art.8, comma1,
del DPR 142/04 evidenzia che per le aree non edificate ricadenti
all’interno delle fasce di pertinenza acustica di infrastrutture
esistenti gli interventi di mitigazione per il rispetto dei limiti acustici
sono a carico del titolare della concessione edilizia o del PdC,
tali interventi possono costituire una significativa limitazione, sia
dal punto di vista tecnico che economico.
L) Zone di rispetto cimiteriale (ATR R1-R2):
si ricorda che internamente all’area di rispetto cimiteriale
possono essere realizzati esclusivamente aree a verde,
parcheggi e relativa viabilità e servizi connessi con l’attività
cimiteriale compatibili con il decoro e la riservatezza del luogo.
47 4110/2013 Chiede:
1) che per i tessuti P3 sia soppresso il vincolo per il quale si debba
procedere con un PA per interventi con SLP maggiore di 500 mq
e propone di mantenere il solo PCC come da art.35 delle DA-PR;
2) che le due strade private di penetrazione al lotto (via De
Amicis e via Rinascimento) siano mantenute quali strade private
e pertanto non inserite nella tavola PS2 come “nuova viabilità
comunale”.
RESPINTA
48 4111/2013 Chiede che per le aree oggetto dell’osservazione si elimini il
vincolo VP1 – Varchi Ecologici e si assuma la destinazione RVR.
RESPINTA
49 4112/2013 Chiede che per le aree oggetto dell’osservazione si elimini la
destinazione E1 e si assuma la destinazione RVR.
RESPINTA
50 4113/2013 Chiede che per le aree oggetto dell’osservazione si elimini la
destinazione E1 e si assuma la destinazione RVR.
RESPINTA
51 4114/2013 Chiede di escludere la particella oggetto dell’osservazione dal
tessuto R1 TAF al R3a.
RESPINTA
52 4115/2013 Chiede:
1) che l’area di pertinenza della villa di proprietà venga
individuata da RVR a tessuto R2a;
2) che venga eliminato il PCC 4 e ripristinato una edificabilità
come per il tessuto R2a.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
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53 4116/2013 Chiede l’eliminazione della area a servizi individuata sulle aree di
proprietà.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
54 4118/2013 Osservano l’esistenza di un problema nel calcolo del volume
con le nuove DA e propongono l’integrazione dell’articolo 33,
comma 2 come segue “Ai piani attuativi già approvati in via
definitiva e regolarmente convenzionati si applicano i metodi di
calcolo del volume vigenti all’epoca del convenzionamento”
nonché “Ai piani attuativi già approvati in via definitiva e
regolarmente convenzionati si applicano i metodi di calcolo
dell’altezza massima vigenti all’epoca del convenzionamento”.
In alternativa prevedere una altezza massima maggiore di
almeno 4 metri rispetto alla convenzione.
RESPINTA
55 4119/2013 Chiede di eliminare la previsione della rotatoria e
dell’allargamento stradale interferente con l’area del PL “il
Ceppo” regolarmente approvato e convenzionato.
RESPINTA
56 4120/2013 Si ripresentano in forma di osservazioni alcune riflessioni
presentate in occasione della seconda conferenza VAS
riguardanti: Ecocompatibilità, Bioclimatica urbana, Centro
storico, Residenziale, ATR R1, ATR R2, Produttivo, ATR S1, ATR S2.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
57 4121/2013 Osserva che il comparto edilizio oggetto dell’osservazione viene
riconosciuto dal PGT come diviso in due differenti tessuti (R3a e
R3b). Chiede che lo stesso venga ripristinato come unitario
come tessuto R3b. In subordine che venga prevista dalla
normativa la possibilità di trasferire capacità edificatoria fra due
zone contigue facente parti dello stesso comparto edilizio.
ACCOLTA
58 4122/2013 Osserva che il comparto edilizio oggetto dell’osservazione viene
riconosciuto dal PGT come diviso in due differenti tessuti (R3a e
R3b). Chiede che lo stesso venga ripristinato come unitario
come tessuto R3b. In subordine che venga prevista dalla
normativa la possibilità di trasferire capacità edificatoria fra due
zone contigue facente parti dello stesso comparto edilizio.
ACCOLTA
59 4123/2013 Si chiede di spostare il tracciato del sentiero erroneamente
rappresentato nelle tavole del PGT e di collocarlo in modo
corretto e rispondente al reale.
ACCOLTA
60 4124/2013 Chiede l’eliminazione dell’indicazione VP1 - Varco della rete
ecologica e di trasformare il comparto classificato ATU-AC in
RVR in quanto l’intervento si è già compiutamente realizzato.
RESPINTA
61 4126/2013 Chiede la correzione dell’indicazione riportata nella tavola DP9
che individua l’area in oggetto come Piano Attuativo non
attuato mentre la convenzione è in essere.
RESPINTA
62 4129/2013 Si chiede:
1) di spostare il tracciato del sentiero erroneamente
rappresentato nelle tavole del PGT e di collocarlo in modo
corretto e rispondente al reale;
2) di eliminare il retino relativo alle aree boscate posizionato
erroneamente.
ACCOLTA
63 4130/2013 Chiede di riformulare le determinazioni di piano in virtù di un
accordo esistente tra l’osservante e l’AC che prevedeva un
trasferimento di volumetria in un ambito esterno all’edificato in
cambio della cessione di un’area collocata in un ambito
centrale.
RESPINTA
64 4132/2013 Si chiede; RESPINTA
Piano di Governo del Territorio del Comune di BERNAREGGIO (MB)
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1) che vengano tolti i vincoli E, E1, VP1 in quanto le aree non
sono agricole e che le stesse vengano classificate RVR al
termine delle edificazioni;
2) la correzione dell’indicazione riportata nella tavola DP9 che
individua l’area in oggetto come Piano Attuativo non attuato
mentre la convenzione è in essere.
65 4133/2013 Chiede la riformulazione dell’articolo 33 delle DA-PdR con
l’aggiunta di un capoverso al comma 2 ove si abbia a
riconoscere che “E’ facoltà dell’Amministrazione Comunale,
senza che ciò equivalga a variante urbanistica, di incrementare
nella misura massima del 10 % la SLP assegnata ad un piano
attuativo già convenzionato e non ancora completamente
eseguito, qualora emergano circostanze atte a giustificare un
riequilibrio delle reciproche prestazioni, agli effetti del combinato
disposto di cui agli articoli 11 della legge 241/90 e 1467 c.c.”.
RESPINTA
66 4135/2013 Chiede la riformulazione dell’articolo 33 delle DA-PdR con
l’aggiunta di un capoverso al comma 2 ove si abbia a
riconoscere che “Nell’ipotesi di piano attuativo che preveda
destinazioni d’uso promiscue, è sempre possibile, in sede di
rilascio del permesso di costruire, il passaggio da una all’altra
delle destinazioni previste così come previsto dall’art. 51 della LR
12/05 senza che ciò comporti una variazione del fabbisogno di
aree per servizi e attrezzature di interesse pubblico o generali.”.
RESPINTA
67 4138/2013 Si chiede:
1) la riformulazione dell’articolo 9 delle DA-DP con l’aggiunta di
un quarto comma ove si abbia a riconoscere che “Lo stesso
incremento di cui ai commi 1 e 2,può essere raggiunto anche
ricevendo diritti edificatori da parte di terzi, mediante atto di
cessione di cubature tra zone urbanisticamente omogenee
ancorché non contigue. In questo caso, qualora la volumetria
ceduta abbia già assolto la contribuzione agli oneri di
urbanizzazione all’interno del piano attuativo di decollo, la
volumetria acquistata dovrà intendersi ininfluente ai fini del
calcolo degli oneri di urbanizzazione all’interno del Piano
attuativo di atterraggio.”.
2) la riformulazione degli articoli 24, comma 4, 25 comma 4, 30
comma 4, delle DA-PdR con l’aggiunta di paragrafo ove si
abbia a riconoscere che ““Lo stesso incremento di cui al
paragrafo precedente, può essere raggiunto anche ricevendo
diritti edificatori da parte di terzi, mediante atto di cessione di
cubature tra zone urbanisticamente omogenee ancorché non
contigue. In questo caso, qualora la volumetria ceduta abbia
già assolto la contribuzione agli oneri di urbanizzazione
all’interno del piano attuativo di decollo, la volumetria
acquistata dovrà intendersi ininfluente ai fini del calcolo degli
oneri di urbanizzazione all’interno del Piano attuativo di
atterraggio.”
RESPINTA
68 4139/2013 Chiede che vengano tolti i vincoli E, E1, VP1 in quanto le aree
non sono agricole e che le stesse vengano classificate RVR.
RESPINTA
69 4140/2013 Chiede che l’area oggetto dell’osservazione vengano
riclassificata da E1 (ed in parte S) in quanto le aree non sono
agricole e che le stesse vengano classificate come “S” o come
RESPINTA
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ELABORATO 1
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“AIP E”.
70 4141/2013 Segnala l’errata posizione del tacciato del sentiero e chiede di
collocarlo in modo corretto e rispondente al reale.
ACCOLTA
71 4142/2013 Si osserva:
1) Si chiede di modificare l'Art 34.5 delle DI-PR nel seguente
modo: "Al fine di perseguire gli obiettivi di riduzione del consumo
di suolo, del miglioramento ambientale e della tutela del verde,
si prescrive che nelle ATU-PA almeno il 30% della superficie
territoriale del comparto edificatorio debba essere mantenuto
privo di edificazioni, di urbanizzazioni, di pavimentazioni e di
opere e manufatti edilizi di ogni tipo, caratterizzandosi come
verde privato di pertinenza dell'intervento; di tale porzione
solamente il 50% può essere considerata ai fini della verifica del
parametro della superficie filtrante";
2) si chiede lo stralcio dell'ATR-P3. Conseguentemente, si chiede
quindi di eliminare l'articolo 15 delle DA-D P (A TR-P3: ambito di
trasformazione a prevalente vocazione produttiva);
3) si chiede lo stralcio dell'ATR-P1. Si chiede quindi di eliminare
l'articolo 13 delle DA-DP (ATR-P1: ambito di trasformazione a
prevalente vocazione produttiva);
4) si chiede lo spostamento deii'ATR-P2 da dove è stato
collocato per ricollocarlo in area adiacente, Foglio 29, Particella
85 (vedi Allegato B); inoltre si chiede che la precedente area
occupata deii'ATR-P2 (Foglio 29, Particella 132) sia destinata a
standard nella misura del 50%. In conseguenza di tale
riperimetrazione I'ATRP2 verrà confinato solamente in una parte
della particella 85, in particolare nella zona nordovest rispetto
alla progettata bretellina est;
5) Vista la scheda del PS-ALL n. 26, denominazione CTL3, nella
quale viene indicata una superficie di lotto di 45.235 mq (la
quale si riferisce al solo campo sportivo/calcio), chiediamo che
venga considerata nel censimento dei servizi l'intera area del
CTL3 (così come evidenziato dal confronto riportato nell'allegato
A alla presente osservazione). Tale area viene stimata (All. 1:
Relazione illustrativa documento di piano- Febbraio 2009) in
170.400 mq;
6) si chiede di eliminare l'art. 16, delle DA-DP, e quindi lo stralcio
dell'ATR-R1; inoltre si chiede di collocare l'housing sociale (o
comunque una forma di edilizia convenzionata) nell'area già
preposta a questo e cioè in via Vivaldi di fronte agli edifici già
rea lizzati (Foglio 16, mappali 330 e parte del mappale 328);
7) si propone di sostituire il punto 5, art 18.2, DA-DP, con la
formulazione seguente: “Per I'ATR S1 si prevede destinazione
d'uso al 100% per servizi di interesse comune, orientata a servizi di
attività socio-sanitarie e assistenziali.”;
8) Si osserva come nel Piano dei Servizi avrebbe dovuto essere
presente un elenco dei servizi già previsti nelle convenzioni degli
ATU AC affinché si possa sapere con certezza quali servizi nei
prossimi anni saranno sicuramente costruiti nel nostro comune,
perché già convenzionati. Oltre all'elenco dei servizi così
definito, è necessario inserire la data di consegna indicata nella
convenzione del Piano Attuativo associato ad ogni servizio;
PARZIAMENTE
ACCCOLTA
Piano di Governo del Territorio del Comune di BERNAREGGIO (MB)
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9) si chiede di riformulare l'art 19.2, delle DA-DP, in modo da
esplicitare in modo più chiaro e trasparente gli obiettivi che si
intendo perseguire e gli interventi che si intendono realizzare in
coerenza con il Masterplan del consorzio CTL3 a cui si fa
riferimento. Si chiede di delineare meglio l'art 19 delle DA-DP
dedicato all'ATR-S2, come fatto per gli altri ATR (finalità e
obiettivi, indici e parametri urbanistici, prescrizioni attuative);
10) si chiede la modifica del progetto di interesse strategico e di
attuazione prioritaria numero 15 “parcheggio di via della
Madonnina” e il mantenimento di corridoio ecologico come già
previsto da Variante urbanistica allegata a Piano Integrato di
Intervento (Deliberazione Consiglio Comunale del 26/09/2008
“Approvazione definitiva del programma integrato di intervento
per la realizzazione del centro culturale - proprietà Regia
Immobiliare srl”;
11) in riferimento all'orientamento ai temi del convenzionamento
e prescrizioni integrative del PCC1 e PCC2 in cui si indicano
cessioni di aree a verde nella misura del 25 % della St, vista
l'estensione non considerevole (circa 1000 mq come area
destinata a verde) e visto che le aree associate ai due PCC
sono confinanti, si chiede che si indichi che tali aree verdi
vengano a confluire in una unica area;
12) nella tabella riepilogativa dedicata alle aree soggette a
Permesso di Costruire Convenzionato, nella colonna
"Orientamento ai temi del convenzionamento e prescrizioni
integrative dei PCC” (Capo IV, art 35, DA-PR) si indicano, per
ciascuna delle aree soggette a PCC, cessioni di aree a verde
nella misura del 20-25 % della St; dal momento che, prese
singolarmente, queste porzioni di St non hanno un'estensione
sufficiente per formare aree verdi e/o parchi attrezzati
"autonomi", si chiede che tali aree verdi vadano a confluire in
aree più consistenti da individuare nel Piano dei Servizi (Progetto
della Città Pubblica);
13) si chiede che l'accesso all'ATR- S1 avvenga solamente da via
Vivaldi e da via De Amicis. Pertanto si chiede la cancellazione
del tratto stradale previsto nella Tav. PS1, così come evidenziato
nell'Allegato alla presente osservazione;
14) in riferimento al ATR-R2 ed alle DA-D P, art. 17 .4. Si chiede di
mantenere i primi due punti e al posto di quanto previsto nel
terzo si propone: “ 1) prevedere un asse viario di collegamento
est-ovest tra via Gramsci e via Dante; 2) riqualificare via della
Pavesa al fine di favorire una migliore connessione con gli spazi
pubblici esistenti; 3) individuare un'area, (parte dei 5.000 mq di
aree di cessione da recuperare internamente al perimetro
dell'ATR) come evidenziata nell’Allegato A, al fine costituire uno
spazio pubblico polifunzionale;
15) in considerazione del previsto aumento del numero di
abitanti come da Documento di Piano (RI-DP, pagg 23 e seg.), si
chiede di individuare idonea area al fine di realizzazione di una
scuola Infanzia/Primaria nuova;
16) si chiede di rivedere il calcolo di crescita degli abitanti,
contenuto del Documento di Piano, "Art. 6 Determinazione degli
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obiettivi quantitativi di sviluppo quantitativo del PGT", prendendo
come riferimento stime di crescita che siano allineate a quelle di
"organismi nazionali e internazionali riconosciuti come
competenti".
72 4143/2013 Chiede la possibilità di utilizzo diverso rispetto all’agricolo come
un parcheggio per la logistica e viabilità aziendale legata alla
destinazione produttiva adiacente
RESPINTA
73 4144/2013 Si osserva con riferimento al contenuto delle DA-PdR:
1) di considerare per il calcolo dell’altezza dei fabbricati (art.
3.10) nel caso di tetto inclinato, l’altezza media ponderale
all’intradosso;
2) per le esclusioni dalla SLP (art. 3.8) ed in particolare a) i locali
con estradosso non eccedente i 50 cm di altezza dalla quota
naturale del terreno; b) Sottotetti; si propone di considerare le
modalità di calcolo già previste dal PRG o in subordine di
considerare l’altezza media ponderale all’intradosso;
3) di eliminare l’obbligo al PCC per interventi di dimensioni
superiore alle previste ed inserire questa opzione come
possibilità;
4) la necessità di meglio specificare gli intervento ammessi nelle
ATU-AC. Da come si comprende pare che per un intervento di
ristrutturazione debba essere autorizzata attraverso un ulteriore
PA;
5) di non computare nella SLP gli spazi aperti, in particolare i
portici, anche se non asserviti all’uso pubblico;
6) per quanto riguarda le recinzioni (art. 6.2) non occorre
comprimere la libertà dei cittadini ma assicurare criteri di
realizzazione solo per le parti prospicenti gli spazi pubblici;
7) per quanto riguarda le norme per le alberature (art. 54)
sembra eccessivo l’imporre il rispetto dell’elenco riportato. Si
propone di limitare il rispetto dell’elenco al 25 % degli alberi
previsti.
RESPINTA
74 4145/2013 Chiede l’eliminazione del vincolo ZS2 – Nuova viabilità e
l’inserimento di tutte le particelle nel tessuto R3a.
RESPINTA
75 4146/2013 Chiede la trasformazione del lotto di proprietà in area edificabile
per la realizzazione di abitazione per i figli.
RESPINTA
76 4147/2013 Chiede di rendere edificabile il 50 % del lotto oggetto
dell’osservazione (il lato sud) in modo da poter garantire la
permanenza del varco della rete ecologica.
RESPINTA
77 4148/2013 Chiede il cambio di destinazione del lotto oggetto
dell’osservazione da RVR – AIP a R3a.
RESPINTA
78 4149/2013 Si chiede:
1) di modificare le DA-PdR (art. 7.3) consentendo l’edificazione a
confine tra aree con diversa destinazione laddove appartenenti
alla stessa proprietà;
2) di rettificare il perimetro del vincolo VP1 escludendo l’area di
proprietà in quanto in parte edificabile.
RESPINTA
79 4150/2013 Osservano sulle DA-PR del Piano delle Regole.
Si chiede:
1) art.3, comma 4 “Sup. coperta (Sc)” – un chiarimento in merito
alle gronde da 1,50 mt. a 2,00 mt…;
PARZIALMENTE
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2) art.3, comma 5 “Sup. permeabile (Sp)” - sulle pav. drenanti in
quota max 30%..., di meglio specificare la norma introducendo
nel paragrafo “…qualora si superi tale limite del 30%...”;
3) art.3, comma 8 “Sup. Lorda di Pav. (SLP)” – per problemi
innesto fognatura, di innalzare la quota “da mt. 0,50 a mt. 1,00
(all’intradosso)…” per le autorimesse escluse dal calcolo della
SLP;
4) art.3, comma 8 “Sup. Lorda di Pav. (SLP)” – di escludere dal
calcolo della SLP i balconi, i porticati e gli stessi anche se chiusi
su tre lati e anche se sporgenti più di mt 2,00;
5) art.3, comma 8 “Sup. Lorda di Pav. (SLP)” – di mantenere la
attuale norma del PRG relativamente ai sottottetti (..0,50
all’imposta e pendenza non sup. al 50%...). Inoltre mantenere il
R.A.I. non sup. a 1/20;
6) art.3, comma 10 “Altezza del fabbricato (H)”:
6.1) qualora la proposta fosse accettata, aumentare le (H) dei
singoli tessuti di una quota pari all’emergente dalla quota
naturale del terreno?????;
6.2) nel caso dell’extra corsa dell’ascensore (mt 3,40 + spessore
soletta) e delle coperture piane l’ (H) supera sempre i mt 1,00;
6.3) di meglio spiegare la dicitura “… di una distanza pari alla
maggior altezza usufruita…”
7) art.3, comma 10 “Altezza del fabbricato (H)”:
7.1) nel caso di “sottotetti abitabili”, che l’ (H) venga calcolata
dalla quota naturale del terreno alla quota calcolata dividendo
il volume del sottotetto all’intradosso della soletta di copertura e
il pavimento finito del locale per la parte di superficie la cui
altezza superi mt 1,00;
7.2) nel caso di “sottotetti non abitabili”, che l’ (H) venga
calcolata dalla quota naturale del terreno all’intradosso
dell’ultima soletta piana.
La richiesta è motivata in quanto l’art. 3.10 penalizza le
coperture a falde ed incentiva quelle piane…
8) art.6, comma 1 “Recinzioni … Indicazioni di carattere
generale” (arretramento cancelli carrali) – di poter iniziare a
scendere con pendenze minime sin dal ciglio della strada e poi,
a partire dalla distanza consentita dal CdS, di utilizzare
pendenze superiori in modo da non avere scivoli d’accesso con
pendenze elevate;
9) art.6, comma 2 “Recinzioni … Indicazioni per i tessuti R”
(recinzioni, altezza) – di aumentare l’altezza del muretto a mt
0,80 per consentire una miglior sistemazione della terra … e di
consentire la formazione di muratura piena per il 50% di ogni lato
del lotto di proprietà;
10) art.6, comma 3 “Recinzioni … Indicazioni per i tessuti P”
(recinzioni, altezza) – dove sono indicate le “altezze medie e
massime per le recinzioni tra lotti vicini”?;
11) art.6, comma 6 “Equipaggiamento vegetazionale e
mitigazione” - di sostituire parte del periodo “…utilizzando le
essenze arboree indicate all’art.54.” con “…utilizzando ‘in parte’
o ‘in una percentuale del…’ essenze arboree indicate all’art.54.
Si possono integrare con altre essenze a piacere della
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committenza…”;
12) art.7 “Distanze” – è possibile definire il termine “ciglio della
strada” onde evitare di rimandare ad altri testi normativi ed
incorrere in interpretazioni diverse della norma;
13) art.7 “Distanze” – di poter costruire a confine dell’area con
diversa classificazione urbanistica qualora la stessa faccia parte
di un’unica proprietà;
14) art.7, comma 1 “Distanza minima tra fabbricati” – che tra
pareti cieche sia prescritta una distanza inferiore a mt 10,00, per
es. mt 8,00;
15) art.7, comma 1 “Distanza minima tra fabbricati” – specificare
meglio la norma, in quanto è in contrasto con l’ultimo
capoverso dell’art.7 in merito ai gruppi di edifici oggetto di
piano attuativi convenzionati con progetto planivolumetrico;
16) art.7, comma 2 “Distanza minima dalle strade” – specificare
meglio la norma, in quanto si interpreta che la distanza sia dal
ciglio stradale fatta salva la maggiore profondità della fascia di
rispetto, cioè, una volta rispettata la fascia di rispetto si deve
stare a confine di quest’ultima o si deve arretrare…?;
17) art.7, comma 3 “Distanza minima dai confini di proprietà” –
di portare l’altezza degli edifici da mt 8,00 mt 10,00;
18) art.7, comma 3 “Distanza minima dai confini di proprietà”:
18.1) il punto “e)… per parti interrate delle costruzioni…” risulta in
contrasto con la definizione di autorimesse interrate di cui all’art.
3.8 (per il calcolo della SLP);
18.2) quindi specificare se per “locali interrati” si intendono i
locali aventi copertura il cui “intradosso” o “estradosso” sia posto
rispetto alla quota naturale del terreno ad una quota inferiore o
uguale a mt 0,50;
18.3) qualora venga accolta l’osservazione per la quale tale
quota venga innalzata da mt 0,50 a mt 1,50 questa venga
inserita anche all’interno della definizione di piano interrato;
19) art.8, comma 3 “Residenza FR” – di specificare, per motivi di
carattere igienico, sanitario, acustico, ambientale…, tramite
elenco quali siano le attività artigianali compatibili con la
residenza;
20) art.21 “ulteriori criteri… nei tessuti R1-TAF” – di consentire la
pavimentazione dei cortili in mattonelle autobloccanti aventi un
buon rapporto qualità prezzo… si fa inoltre presente che alcuni
cortili sono già stati pavimentati con mattonelle autobloccanti;
21) art.22/23/24/25… (tessuti R2a-2b-3a-3b) comma 4, “interventi
ammessi” – di aggiungere “previo accordo fra le parti”, per
evitare che il confinante venga costretto ad accettare suo
malgrado…;
22) art.22/23/24/25… (tessuti R2a-2b-3a-3b) comma 4, “interventi
ammessi” – di eliminare la norma che obbliga al PCC e di
rimandare a la stessa a quanto esplicitato all’interno dell’art.35,
tutto ciò considerato che l’obbligo di ricorrere al PCC
disincentiva le opere di riassetto o recupero organico del
patrimonio edilizio esistente privilegiando interventi di piccole
dimensioni…;
23) art.33 e 47 “… ATU-AC e P.A. vigenti o adottati” – di inserire
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all’art.33 e/o all’art.47 la dicitura “per le aree a trasformazione
urbana convenzionata TU-AC che risultano interessate da una
convenzione vigente alla data di adozione del PGT valgano le
NTA del PRG vigente al momento della stipula della
convenzione sino alla scadenza del termine di validità del PA
ovvero al completamento delle previsioni ivi contenute”…;
24) art.34 comma 2 ”Principio generale” e comma 4 “Interventi
ammessi” – di specificare la norma in quanto sembra
contraddittoria. Si deduce che la ristrutturazione di un edificio
edificato in forza di PA debba a sua volta essere autorizzata
tramite un ulteriore PA, ma ciò risulta in palese contrasto con
quanto asserito al comma 2, poiché una volta completato il PA i
comparti edificati assumono le regole previste per i tessuti assunti
come riferimento.
80 4151/2013 Chiede di inserire nell’art. 33 o nel 47 una specificazione “Per le
aree di trasformazione urbana di attuazione convenzionata che
risultano interessate da una convenzione vigente alla data di
adozione del PGT valgono le NTA del PRG vigente al momento
della stipula della convenzione sino alla scadenza del termine di
validità del piano attuativo ovvero al completamento delle
previsioni ivi contenute.”.
RESPINTA
81 4152/2013 Si osserva:
1) la necessità di correlare meglio i vari documenti ed in
particolare le tavole PR1-PR2-PS2 e i documenti DA-PR e DA-PS.
In particolare con riferimento all’ambito andrebbero specificate
nella tavola PR1 le singole destinazioni “S”;
2) la necessità di precisare nella tavola PS2 le varie
sottoclassificazioni. In particolare con riferimento all’ambito
andrebbe specificato classe “verde sportivo ricreativo” e
sottoclasse “b) Verde non attrezzato - Area verde con vincolo di
tutela ZT5”;
3) la necessità di specificare nelle DA-PR cosa si intende per
destinazione “S” e/o un rimando alle DA-PS;
4) la necessità di specificare nelle DA-PS quale è il regime
urbanistico per le differenti sottoclassi del punto 2 – Servizi per
verde sportivo ricreativo;
5) Riportare nella tavola PR1 gli ambiti individuati come AIP-E.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
82 4153/2013 Si chiede:
1) di variare l’attuale zona RVR in R2a, prolungando la zona AIP
come indicato;
2) di variare l'art. 26.6 delle DA-PR prevedendo "Un ambito
localizzato lungo via Turati. Per quest'ambito è ammesso,
mediante intervento convenzionato, l'utilizzo degli indici e dei
parametri edilizi previsti per il tessuta R2a ad esclusione
dell'indice UF = 0,26 mq/mq, a condizione che i diritti edificatori
vengano recuperati attraverso l'acquisizione di aree individuate
dal Piano dei Servizi come strategiche per il disegno della città
pubblica in misura corrispondente all'indice di compensazione
0,10 mq. di SLP per ogni mq. di superficie. Questi diritti edificatori,
in toto o in parte, potranno eventualmente essere monetizzati ai
sensi dell'Art. 13 del PdS.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
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La somma sarà commisurata al valore medio di mercato delle
aree agricole simili per posizionamento ed utilizzo a quelle
definite strategiche AlP-E nel Piano delle Regole. Non dovranno
inoltre essere previste le aree per la dotazione di cui all'Art. 6.4
del Piano dei Servizi".
83 4154/2013 Si chiede:
1) che le aree identificate come “aree di interazione per il
potenziamento dei caratteri naturalistici e paesaggistici”,
vengano inserite negli Ambiti Agricoli Strategici;
2) che le aree agricole di interazione per il completamento dei
servizi urbani vengano classificate in modo diverso, non
“agricole” se il futuro non sarà quello di destinazione agricola.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
84 4155/2013 Si chiede:
1) con riferimento all’art. 8 delle DA-PR per specifiche esigenze
produttive e logistiche correlate all’attività svolta le destinazioni
connesse possano occupare una porzione sino al 30% della SLP;
2) con riferimento all’art. 3.4 delle DA-Pr si chiede che esso
venga integrato specificando l’esclusione dal calcolo delle
superfici coperte relative a vani tecnici quali cabine Enel e gas e
di quelle relative a vani tecnici esterni al fabbricato.
3) con riferimento all’art.28, comma 3, delle DA-PR si chiede che
il rimando all’art.8.1.3 sia da riferire all’art. 8.4.
4) Chiede di specificare meglio e più puntualmente le funzioni
compatibili, complementari ed accessorie.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
85 4156/2013 Si chiede per l’area oggetto dell’osservazione, classificata in E2,
la trasformazione in edificabile con indici e parametri urbanistici
assimilabili alle aree limitrofe.
RESPINTA
86 4157/2013 Si chiede per l’area oggetto dell’osservazione, già parzialmente
classificata in B5R dal PRG, la trasformazione in edificabile con
indici e parametri urbanistici assimilabili alle aree limitrofe.
RESPINTA
87 4158/2013 Si chiede:
1) di eliminare l’ambito denominato ATR S2 e di inserirle suddette
aree nel Piano dei Servizi;
2) di eliminare l’ambito denominato ATR P1 e di destinare le
suddette aree a scopi non edificatori.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
88 4159/2013 Chiede il cambio di destinazione dell’area oggetto
dell’osservazione da RVR a R2a.
PARZIALMENTE
ACCOLTA
89 4473/2013 1)Richiede modifica del tracciato del metanodotto attraverso il
mapp. 60.
2) Richiede modifica prolungamento stradale al PCC6, per
presenza fabbricato rurale di proprietà
3) Richiede trasformazione ai fini abitativi sul mapp. 41 di come
per le unità adiacenti.
RESPINTA
90 4802/2013 Area trasformata da zona residenziale in zona P3. Si richiede la
trasformazione in R3a.
RESPINTA
91 4826/2013 Richiede la trasformazione dell’area in area residenziale
edificabile
RESPINTA
92 5554/2013 Chiedono:
1) di mantenere la via Galvani nello stato attuale, eliminando
l’allargamento e lo sbocco su via Papa Giovanni XXIII;
2) di aprire/connettere, per migliorare la mobilità, la via Puccini
alla via Galvani...
RESPINTA
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ELABORATO 1
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93 3572/2013 Relativamente al RICORSO di ENEL DISTRIBUZIONE SpA, per:
…“annullamento, in parte qua del PUGGS approvato con DCC
n.59 del 21.12.2012…”
PARZIALMENTE
ACCOLTA
Bernareggio, 03 giugno 2013.