La misura del tempo
Quando gli uomini hanno voluto misurare il tempo, in tutte le epoche e in tutte le parti del mondo, il giorno solare è stato utilizzato come
unità di riferimento.
Quando comincia il giorno
Il giorno comincia:
Al calar del sole per ebrei, cinesi, greci antichi,romani, gli italiani fino al XIX secolo, imussulmani ancora oggi.
Al sorgere del sole per i caldei, gli egiziani, ipersiani, i siriani e i greci moderni.
A mezzogiorno per gli arabi antichi.
A mezzanotte per gli astronomi caldei, gliinglesi, gli spagnoli, i francesi.
Le ore del giorno
Solo nel l’VIII secolo a.C., i documenti
cominciano a parlare della divisione del
giorno in dodici parti uguali.
La misura era data dalle clessidre
Comunicare il tempo
Fino alla vigilia dell’età contemporanea, nelle
città e nei centri abitati, sulle torri municipali o sui
campanili, ci sono le meridiane e gli orologi
pubblici,
In campagna la scansione del giorno è fatta dal
suono delle campane.
La giornata di lavoroAl sorgere del sole, a
mezzogiorno e al tramonto, nei paesi di religione cattolica, la
campana indica l’avvio, il momento della pausa, e la
fine della giornata di lavoro.
Sono momenti di scansione del lavoro e
momenti per la preghiera.
Quanto dura un giornoLa divisione del giorno a seconda
delle ore di lavoro cambia dall’estate all’inverno: d’estate ci sono 15 ore di luce, d’inverno ci
sono 8 ore di luce.
C’è poi la divisione stabilita dalle ore delle preghiere: il mattino, le lodi, la prima, la terza, la sesta, la
nona, il vespro.
Le ore si contano, fino alla metà del 1800, dal tramonto del sole.
Il giorno diviso in parti uguali
Solo nel 1300 si comincia a dividere il giorno in parti uguali
con gli orologi meccanici: che
misurano il tempo contando movimenti
periodici ed uniformi.
I giorni della
settimana
Il tempo è diviso poi in giorni della settimana: associati, nella maggior parte delle lingue
europee, ai sette pianeti conosciuti dagli antichi: Saturno, Marte, Giove, Sole, Venere e Mercurio.
I mesi dell’annoIn origine l'unico modo per dividere l’anno era quello relativo alle feste religiose:
S. Madre di Dio (1 gennaio),
Pasqua
Epifania (6 gennaio),
Assunzione (15 agosto),
tutti i Santi (1 novembre),
Immacolata (8 dicembre),
Natale (25 dicembre).
Il calendario liturgico
L’unico detentore della
possibilità di organizzare l'anno era
l'istituzione ecclesiastica, che divideva
l’anno a seconda delle liturgia
L’uomo e la natura
Da secoli si scrivono libri che trattano di erbe per la cura delle malattie, di
fisica, di filosofia, di astronomia, di matematica, di
astrologia e di tutto quello che per secoli ha
ruotato intorno all’uomo e alla sua salute.
Ippocrate (VI secolo a.C.)
L’uomo si ammala quando uno dei quattro umori corporei:
Il sangue
Il flemma o flegma
La bile gialla o colera
La bile nera o melanconia
è sovrabbondante o scarso oppure non è ben mescolato agli altri per garantire lo stato di salute
Ristabilire l’equilibrio
Per recuperare lo stato di salute, quando la
natura con il suo corso non basta, il medico
interviene per assecondare il lavoro della natura e per far recuperare il perduto equilibrio umorale.
Gli elementi
I quattro umori sono in relazione ai quattro elementi che formano il corpo:
l’aria
La terra
L’acqua
Il fuoco
Che sono anche alla base della cosmologia, delle quattro stagioni della metereologia, delle quattro qualità della fisica, dei quattro maggiori visceri dell’anatomia: Cuore, cervello, fegato, milza
Galeno (II secolo d.C.)
Galeno traduce i testi di Ippocrate dal Greco al Latino,
saranno poi tradotte dal greco in arabo, dall’arabo al latino.
Ogni organismo è costruito secondo un piano fissato da un ente superiore e il corpo non è
che lo strumento del soffio vitale, cioè l’anima.