La governance della ricerca. Strategia di sviluppo
Prof. Luigi NicolaisAssessore regionale ricerca scientifica e innovazione tecnologicaRegione Campania
Contesto• La globalizzazione dei mercati e della produzione ha innalzato il livello
di competitività fra le aziende e i Paesi.
• Il confronto non è più sulla quantità e qualità dei prodotti, dei loro costi di produzione e di mano d’opera, ma sull’economie della conoscenza e delle competenze
• Assistiamo a processi continui di de-industrializzazione segnati dalle difficoltà a riconvertire risorse e attività
• Emerge come caratteristica della nuova economia la progressiva smaterializzazione della produzione e la delocalizzazione delle attività produttive.
• L’euro ha cancellato ogni forma di competitività legata alla svalutazione monetaria. La competitività europea sarà determinata solo dalla capacità di innovazione di un sistema Paese
Politica e ricerca
• Puntare a un nuovo rapporto fra l’amministratore pubblico e la comunità scientifica
• Rispettare le singole autonomie e vocazioni in una visione di sistema
• Adottare criteri condivisi di valutazione e di premialità
• Rafforzare la valenza sociale della ricerca
• Spezzare vincoli d’annata – l’autoreferenzialità -
• Ridimensionare le aspettative – la ricerca non sostituisce le politiche industriali ed economiche di un Paese –
• Centralità dell’intervento pubblico in un’economia della conoscenza
Dalla globalizzazione al glocal
• Transitare verso un’economia della conoscenza come strategia di sviluppo e di crescita internazionale (visione glocal)
• La centralità dei governi regionali nelle politiche glocal
• Le regioni sono in una posizione di vantaggio per valutare i punti di forza e di debolezza delle industrie e della rete dei saperi locali e per definire l’utilizzo ottimale delle risorse pubbliche
• Ricerca e formazione necessitano di un federalismo equo e solidale
• La prospettiva regionale accelera le risposte propositive e innovative del Paese e ne consente un ammodernamento complessivo
Percorsi comuni• Fare massa critica• Passare dai distretti industriali ai distretti tecnologici • Dare un modello agli interventi di finanziamento• Sviluppare ricerca di frontiera e non contingente• Favorire la nascita di imprese hi-tech• Dare opportunità ai ricercatori (ricerca di base e ricerca
applicata)• Valorizzare il ruolo delle Università e degli EPR in quanto motori
dello sviluppo• Aumentare l’ingresso di capitale umano nel mondo della ricerca• Utilizzare la valutazione per migliorare qualità e performance
Dalla strategia ai modelli
Riferimenti• Le aggregazioni e le
masse critiche (cluster)
• Governance di sistema (Laender)
Strategia • Integrare le politiche
regionali con le direttive nazionali e comunitarie
• Semplificare le procedure e incrementare automatismi
• Mutuare le migliori esperienze internazionali
Risultati
• Centri regionali di competenza
• Legge regionale (5/02)
• Distretti tecnologici
• Cluster per la P.A.
• Network
Ricerca e Università• Trasformazione del ruolo
• Integrazione della missione di ricerca e di formazione con le esigenze di sviluppo territoriale
• Difficoltà a tradurre i risultati della ricerca in prodotti o processi innovativi
• Evoluzione dei comportamenti e trasformazione culturale
• Ricercatore - ingegnere – imprenditore
• Osservatorio Università-Industria per le tematiche strategiche nel medio-lungo tempo
• Strumenti finanziari dedicati
Ricerca.Le caratteristiche dell’apparato produttivo
Grande impresa• Capacità di ricerca
autonoma • Ruolo di integratore di
sistema• Capacità di
programmazione dell’innovazione nel medio-lungo termine
• Committenza al sistema pubblico di ricerca
P.M.I.• Ridotta capacità
autonoma di ricerca• Difficoltà di
interlocuzione con il sistema ricerca
• Buona flessibilità nello sfruttamento dell’innovazione tecnologica
PMI e accesso alla ricerca
• Le PMI. necessitano di strutture dedicate per l’intermediazione del trasferimento del sapere e delle tecnologie (ILO, ……..)
• Il sistema universitario, caratterizzato da una diffusione capillare sul territorio, come attore importante per il trasferimento tecnologico alle PMI.
• La “mappa del sapere” come strumento immediato per promuovere l’innovazione delle PMI.
Ricerca e apparato produttivoEsigenze
• Individuazione delle tematiche strategiche per uno sviluppo competitivo a medio-lungo termine
• Individuazione delle tecnologie innovative per una competitività delle imprese nel tempo breve
• Costruzione di una “mappa del sapere” nel Sistema Ricerca
• Strumenti di collegamento tra il mondo del “fare” e quello del “sapere”
Ricerca e apparato produttivoStrumenti
• Osservatorio Università-Industria per le tematiche strategiche nel medio-lungo tempo
• Liaison offices: una rete per la gestione dei flussi di conoscenze tra ricerca e industria
• Strumenti legislativi e amministrativi per la gestione dei rapporti
• Strumenti finanziari dedicati• Distretti industriali• Centri di competenza – reti di eccellenze
Il modello della tripla elica
G
U I
G
U I
G
U I
Governo
Università
Impresa
Campania : potenzialità & risorse
– Federico II– Seconda Università– L’Orientale– Parhenope– Suor Orsola– INFM– INFN– CIRA– CNR– ENEA– Alenia Aeronautica – Consorzio T.R.E.– Elasis; SEDA;
STMicroelectronics
• Università del Sannio
• Università di Salerno
Salerno
Benevento
Napoli
• Seconda Università degli Studi di Napoli Caserta
Una massa critica di ricercatori
Competenze già distintive a livello nazionale
Una rete di collaborazioni internazionali
Il Centro di competenza motore dell’innovazione
Settori strategici e Centri1. Analisi e monitoraggio del rischio ambientale
AMRA (Paolo Gasparini) 2. Biologia avanzata e sue applicazioni
ATIBB (Mario De Rosa)DIAGNOSTICA – DFM ( Carlo Pedone)GENOMICA (Tommaso Russo)
3. Conservazione, valorizzazione e fruizione dei beni culturali e ambientali
BENI CULTURALI (Antonio Massarotti)BENECON (Alfonso Gambardella)
4. Produzioni agro-alimentariAGRO ALIMENTARI (Giovanna Ferrari)
5. Nuove tecnologie per le attività produttiveTECNOLOGIE (Ruggero Vaglio)
6. Tecnologie dell’informazione e della comunicazione ICT (Aniello Cimitile)
7. Trasporti (aerei, marittimi e terrestri, pianificazione) TRASPORTI (Vincenzo Torrieri)
VI Programma Quadro
• Il budget complessivo per il periodo 2003-2006 ammonta a 17.500 MEuro di cui il 7% (1.230 MEuro) sarà assegnato alla ricerca nucleare nell'ambito del PQ Euratom.
• La parte più consistente del bilancio del PQ è destinata al Programma "Integrare le attività di ricerca" articolato in sette aree tematiche prioritarie
1. Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute
2. Tecnologie per la società dell'informazione
3. Nanotecnologie, materiali multifunzionali e nuovi processi di produzione
4. Aeronautica e spazio 5. Qualità e sicurezza dei
prodotti alimentari6. Sviluppo sostenibile,
cambiamento globale ed ecosistemi (compresa la ricerca in materia di energia e trasporti)
7. Cittadini e governance nella società della conoscenza
1. Analisi e monitoraggio del rischio ambientale
2. Biologia avanzata e sue applicazioni3. Conservazione, valorizzazione e
fruizione dei beni culturali e ambientali4. Produzioni agro alimentari5. Nuove Tecnologie per le attività
produttive6. Tecnologie dell’informazione e della
comunicazione (ICT)7. Trasporti
•Network aerospazio
•Distretto industriale sui materiali
VI Programma Quadro Strategia regionale
•Strategia regionale sulla Società dell’Informazione
Integrazione & corrispondenze
D.Lgs. 297/99 - Interventi di tipo valutativo e negoziale
Totale progetti presentati
1500 844 PMI656 GI
Progetti presentati con università
185 103PMI82 GI
Mezzogiorno 167 91 PMI76 GI
Centro nord 18 12 PMI6 GI
D.Lgs. 297/99 - Progetti per la realizzazione di centri
Totale progetti presentati
87 55 PMI32 GI
Progetti presentati con università
11 8PMI3 GI
Mezzogiorno 8 6 PMI2 GI
Centro nord 3 2 PMI1 GI
PON MIUR Asse I
Risorse assegnate alla Campania • % media 40,49
• Sportello 42,34• Settori strategici 39,19
Percentuale risorse assegnate alla Campania su Fondi
Strutturali
25,49%
290 progetti co-finanziati di cui 204 azioni a sportello 86 bando settori strategici
Tasso di crescita Aziende Hi-tech Gap Italia – Campania 2000-2001
DG242DG244
DG246DG247
DL3001DL3002
DL31DL321
DL322DL323
DL331DL332
DL333DL334
DM353K 721
K 722K 723
K 724K 725
K 72601K 72602
K 731K 74301
K 74302
DG241
-30,0 -25,0 -20,0 -15,0 -10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0
Tasso di crescita Aziende Hi-tech Gap Italia – Campania 2001-2002
DG241DG242
DG244DG246
DG247DL3001
DL3002DL31
DL321DL322
DL323DL331
DL332DL333
DL334DM353
K 721K 722K 723
K 724K 725
K 72601K 72602
K 731K 74301
K 74302
-5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0
Risultati• Crescita del PIL 1,9% (media nazionale 0,4%)
• 1500 nuovi occupati nel settore high tech nel biennio 2001-2002
• Incremento rapporto Università – Impresa– il 40% PON MIUR Asse I assegnato ad aziende campane
• Potenziamento dell’alta formazione– il 40% PON MIUR Asse III assegnato ad iniziative campane
• Integrazione delle politiche di innovazione nazionali e regionali– attivazione della filiera dell’innovazione