Il corso si svolgerà tra marzo e aprile2013, presso la sede degli uffici del Parco
del Treja, nel palazzo Baronale dell’anticoborgo di Calcata.L’obiettivo è quello di fornire informazionidi base per il riconoscimento di erbe spon-tanee commestibili ed officinali e il loroutilizzo in cucina e nella cura del corpo.Sono previsti quattro incontri in aula e treuscite sul campo, lungo percorsi non lon-tani da Calcata.I docenti sono Salvatore Bozzo, medico
omeopata. Franco De Santis, esperto dierbe spontanee commestibili; docente diFitoalimurgia presso l'Accademia delle ArtiErboristiche di Roma. Marco Sarandrea,titolare dell'azienda "l'Orto del Centauro",che produce medicamenti Fitoterapici:docente di Erboristeria tradizionale pressol'università La Sapienza di Roma.Alla fine del corso è prevista una degusta-zione di piatti a base di erbe, cucinati daipartecipanti stessi.Per informazioni rivolgersi al Parco allo
0761 587617 oppure inviare una mail [email protected], o inviare unfax allo 0761 588951.
Contenuti Si affronteranno temi rela-tivi all’analisi ecologica della gestione
territoriale, alle implicazioni economichedelle scelte individuali e sociali, alla soste-nibilità delle scelte politiche più recenti. Il corso si articolerà attraverso lezioni teo-riche, casi di studio, esercitazioni, attivitàprogettuali. Parte integrante del corso sa-ranno incontri con testimoni diretti di al-cune esperienze concrete, attività pratiche
e lavori d’aula che consentiranno ai parte-cipanti di sperimentare, affiancati dai do-centi, gli argomenti trattati.Discenti Il corso è aperto a laureati e lau-reandi, o a persone con comprovate espe-rienze nell’ambito dei temi trattati.Docenti I docenti sono professori univer-sitari, specialisti del sistema delle aree pro-tette del Lazio o di altre istituzionipubbliche, esperti di associazioni ambien-taliste, liberi professionisti.Durata Il corso è di circa 80 ore comples-sive, articolato in una decina di giornate. Luogo Il corso si svolgerà presso gli ufficidel Parco del Treja, nel Palazzo Baronaledel Borgo di Calcata.Informazioni Per ulteriori informazioni sipuò contattare il Parco allo 0761 587617,oppure alla mail [email protected],o inviare un fax allo 0761 588951.
Il Parco organizza un corso su Ambiente, economia, sostenibilità
Parco Valle del Treja4 Febbraio 2013 - n. 1
La funzione principale di un’areaprotetta è mantenere gli equilibriambientali del territorio e soprat-tutto la sua biodiversità. Il ParcoRegionale della Valle del Treja è statoistituito proprio per tutelare l’inte-grità delle caratteristiche naturali,paesaggistiche e culturali della valleomonima e per contribuire al benes-sere sociale e allo sviluppo econo-mico dei suoi abitanti.
Anno 2013 - n. 1
Completato il centro visitedel Parco del Treja
Un’esperienza sensoriale per
conoscere il Parco
Corso per il riconoscimentodi erbe spontanee
Per l’uso delle erbe commestibili
e officinali
Un nuovo Museo a Mazzano Romano e unbiglietto di “Andata e Ritorno” da Narce
Destinazione: i musei di tutto il mondoI numeri del Parco
Istituzione: anno 1982
Estensione: 628 ettari
Gestione: Il Parco è un consor-zio tra i comuni di Calcata eMazzano Romano
Fiume: Treja, affluente di de-stra del Tevere. Scorre per 13chilometri nell’area protetta
Il corso di educazione ambientale dell'anno scorso
Una passeggiata in campagna per il corso sulle erbe
Corso per il riconoscimento di erbespontanee commestibili ed officinali
Il Parco organizza un corso suAmbiente, economia, sostenibilità
Per capire meglio dove viviamo e quale
sarà il nostro futuro
Avete delle curiosità sui nostri animalidomestici? Volete sapere tutto
sul perché dei loro comporta-menti? Basta dare un’occhiata allepubblicazioni della Provincia diRoma (un po’ datate, ma dai con-tenuti sempre attuali) su cani egatti consultabili e scaricabilidal sito Internet del Parcowww.parcotreja.it nella se-zione Ente Parco/Pubblica-zioni. In Italia le popolazionidegli animali da affezionecontano 6 milioni di cani e 7 digatti. Un numero molto grande.Una sana convivenza, o megliouna convivenza consapevole,suggerisce di conoscere moltobene le esigenze degli ani-mali, le loro necessità fisiologi-che, e soprattutto le loropotenziali reazioni agli stimoliesterni o ai nostri comporta-menti. Gli atavici riflessi con-dizionati dei nostri cani e gatti mostranocon evidenza le loro antiche origini di ani-mali selvatici, d’altra parte l’inserimento
nelle famiglie, spesso in una sfera affettivadi forti legami, li rende una compo-
nente insostituibilenei rapporti tra indi-
vidui dentro le nostrecase. Innumerevoli
sono le storie, gli epi-sodi e i racconti di cui
cani e gatti sono i pro-tagonisti; il denomina-
tore comune è l’affettoverso gli umani. Un af-
fetto che seppure ri-pagato dai loro
“padroni”, non potràmai eguagliare quello
degli animali stessi. Cani e gatti fanno
parte delle nostre re-lazioni e, proprio per-
ché viviamo in unaquotidianità molto artifi-
cializzata, è utile mante-nere un forte rapporto con
il mondo naturale, e qualemigliore occasione di godere dell’affettodi un amico a quattro zampe?
Parco Valle del Treja
L’ultima nave diretta al Molo Penn diPhiladelphia prese il largo da Civita-
vecchia in una notte del luglio del 1897. Ilcarico stipato a bordo era veramentemolto speciale. Conteneva, imballati at-tentamente in numerose casse, tra pagliae carta di giornale dell'epoca, pronti ad af-frontare le onde dell'Oceano Atlantico, in-teri corredi funebri provenienti dagli scavidi un sito archeologico appena scoperto,Narce, in un comune sconosciuto alloraagli americani: Mazzano Romano. Tra lecasse, una più piccola conteneva tutti i pa-gamenti regolari che l'americano Sir. A. L.Frothingham aveva effettuato per acqui-stare questi corredi dai tre “archeologi”che, per suo conto e sotto il controllodello Stato, condussero gli scavi:Francesco Mancinelli Scotti, Giu-seppe Ficola e Fausto Benedetti. Ac-canto ai pagamenti erano itaccuini di scavo, le piantedelle tombe, gli elenchi deimateriali rinvenuti. Un bi-glietto di sola andata per Phi-ladelphia.Tra il 1889 e il 1902 venneroinfatti alla luce ventuno se-polcreti (2000 sepolturecirca) distribuiti sui colli at-torno all'insediamento fa-lisco (VIII-II secolo a.C.).Circa un quinto dei mate-riali archeologici rinvenutifu acquistato dallo Stato edoggi è esposto o conser-vato nei musei italiani cheaccolgono antichità diNarce (Museo NazionaleEtrusco di Villa Giulia e ilMuseo Nazionale Preistorico-Etnografico L. Pigorini a Roma, ilMuseo Nazionale dell'Agro Faliscoa Civita Castellana, e il MuseoNazionale Etrusco Centralea Firenze). Tutti i quattro
quinti rimanenti furono smembrati e di-spersi sul mercato antiquario. Le ricerchee gli studi di vari archeologi hanno per-messo di rintracciare parte dei materialiprovenienti da Narce nelle collezioni diistituzioni museali europee (Parigi, Copen-hagen, Londra) e degli Stati Uniti (Chicago,Philadelphia, Washington). Purtroppo, giàa partire dai primissimi anni del Nove-cento si interruppe la stagione degli scaviufficiali e cominciò quella che può esseredefinita una sistematica devastazione delpatrimonio culturale mazzanese e calca-tese, operata dagli scavatori clandestini. Nel luglio di centoquindici anni dopo
quella partenza del 1897, sotto l'ombradella forra, a mezza costa lungo il
pendio de La Petrina, nel cuoredel Parco, mentre apoco a poco venivaalla luce il sarcofago
femminile di VIII secoloa.C. - oggi esposto alMuseo Nazionale Ar-cheologico dell'Agro fa-lisco a Civita Castellana
- nell'ora della cani-cola, Maria Anna DeLucia Brolli, da ven-
totto anni funzionarioresponsabile del-l’Agro Falisco per laSBAEM, incoraggiavail vice sindaco, Gino
Canzonetta, affinchéil Comune di Mazzano Ro-mano si facesse promotore
di una nuova stagione di ini-ziative volte alla valorizza-
zione del patrimonioarcheologico di Narce. Si sal-
pava così per un nuovo viaggioche ha permesso, grazie alla tena-
cia di tutta l'Amministrazione Co-munale e soprattutto proprio di Gino
Canzonetta e all'infaticabile lavoro del
nuovo segretario comunale, RossellaGuida, che il 28 settembre scorso nascessea Mazzano Romano il Museo Civico Ar-cheologico-Virtuale di Narce (MAVNA).Perché virtuale? Perché il MAVNA vuolepresentare "virtualmente" tutte le anti-chità conservate nei diversi musei italiani,europei ed internazionali provenienti dalsito archeologico di Narce. Un ritorno cherestituisca ai cittadini di Mazzano partedei materiali archeologici dispersi nelmondo, riunendo tanti musei in un unicomuseo. Un museo che sia anche, allostesso tempo, un centro informativo terri-toriale ed extra territoriale dedicato allacultura falisca, lavorando in sinergia con IlParco e la Soprintendenza, e che al con-tempo promuova la ricettività turistica delterritorio attraverso la valorizzazione delpeculiare patrimonio archeologico. IlMAVNA, che aprirà a partire dalla prima-vera del 2013, sarà inaugurato il 6 settem-bre 2013.Forse quel biglietto per Philadelphia,come quelli analoghi per gli altri musei in-ternazionali, non era di "sola andata" madi "Andata e Ritorno".
Jacopo TabolliDirettore del Museo Archeologico-Virtualedi Narce
Parco Valle del Treja2 Febbraio 2013 - n. 1 Febbraio 2013 - n. 1 3
Completato il centro visite del Parco del Treja
Anno 2013 - n. 1
Periodico a distribuzione gratuita
Direttore responsabileAndrea Sebastianelli
Testi Roberto Sinibaldi
Foto Ufficio Comunicazione del Parco
Progetto grafico e impaginazioneCristina De Simone
Foto di copertina Mazzano Romano - Bruno D’antonio
Editore Parco Regionale Valle del Treja
Sede legalec/o comune di Mazzano RomanoP.zza Giovanni XXIII - 00060 (Rm)
UfficiPalazzo Baronale di Calcata P.zza V. Emanuele II, 4 - 01030 Calcata (Vt)Tel. 0761 587617 - Fax 0761 [email protected] - www.parcotreja.it
Presidente del Parco Gianluca Medici
Regione Lazio - Il Parco Valle delTreja fa parte del sistema dei Parchidella Regione Lazio
Registrazione presso il Tribunale di Viterbon. 7/12 del 10 agosto 2012
Questo giornale è stampato su carta ecologica
StampaTipografia Vallelunga di Campagnano di Roma
Scaricabili dal sito del Parco dueguide su cani e gattiNoi e gli altri animali
Un nuovo Museo a Mazzano Romanoe un biglietto di “Andata e Ritorno”da NarceDestinazione: i musei di tutto il mondo
Già operativo il centro visite delParco del Treja. Le sale espositive si
trovano nel Palazzo Baronale, nel borgo diCalcata. Il Palazzo Baronale è l’edificio piùimportante di Calcata, con la sua torremerlata denota il profilo del borgo. Nel
tempo, dopo essere stato la dimora degliAnguillara, ospitò tutti i principali servizidel paese. Il Palazzo è rimasto in stato diabbandono per lunghi anni, puntellato inalcune sue parti e privo di una porzionedel tetto. Dopo l’acquisto da parte delParco, nel 1995 l’Ente ha avviato il pro-getto di restauro, affidandolo all’archi-tetto Paolo Portoghesi.Il restauro ha segnato il pieno recuperodella struttura, attualmente ad uso pub-blico. L’utilizzazione come spazio esposi-tivo, o per convegni, corsi e incontripubblici più diversi, aperto a iniziativeanche non del Parco, fanno percepire il Pa-lazzo come una struttura pienamentedisponibile all’uso collettivo. Per la sua posizione il Palazzo Baronaleoffre un panorama imperdibile sulla
sottostante valle del Treja. Le acque delfiume, che scorrono nel fitto sottobosco,sono spesso disegnate da una eterea lin-gua di nebbia sospesa nell’aria, che lasciaintuire a colpo d’occhio il percorso dell’al-veo.Il centro visite del Parco completa lestrutture informative dell’Ente. Percome è organizzato consente di integrareuna serie di elementi per conoscere me-glio e apprezzare i caratteri del territorio,attraverso una serie di pannelli informativi(in italiano e inglese), una mostra fotogra-fica su alcuni scorci e aspetti suggestivi delterritorio, una raccolta di campioni delleessenze arboree (xiloteca) ed una di fiori esemi, oltre ad altri materiali in continua in-tegrazione, come nidi e penne di volatili,galle di insetti, ecc.Xiloteca nel centro visite del Parco Le tombe 3 e 6 della necropoli de I Tufi di Narce
prima della partenza per Philadelphia. Per gentileconcessione del University of Pennsylvania Museumof Archaeology and Anthropology
Ricostruzione della donna sepolta nella tomba A36 (XXVII)
della necropoli de La Petrina
Avete delle curiosità sui nostri animalidomestici? Volete sapere tutto
sul perché dei loro comporta-menti? Basta dare un’occhiata allepubblicazioni della Provincia diRoma (un po’ datate, ma dai con-tenuti sempre attuali) su cani egatti consultabili e scaricabilidal sito Internet del Parcowww.parcotreja.it nella se-zione Ente Parco/Pubblica-zioni. In Italia le popolazionidegli animali da affezionecontano 6 milioni di cani e 7 digatti. Un numero molto grande.Una sana convivenza, o megliouna convivenza consapevole,suggerisce di conoscere moltobene le esigenze degli ani-mali, le loro necessità fisiologi-che, e soprattutto le loropotenziali reazioni agli stimoliesterni o ai nostri comporta-menti. Gli atavici riflessi con-dizionati dei nostri cani e gatti mostranocon evidenza le loro antiche origini di ani-mali selvatici, d’altra parte l’inserimento
nelle famiglie, spesso in una sfera affettivadi forti legami, li rende una compo-
nente insostituibilenei rapporti tra indi-
vidui dentro le nostrecase. Innumerevoli
sono le storie, gli epi-sodi e i racconti di cui
cani e gatti sono i pro-tagonisti; il denomina-
tore comune è l’affettoverso gli umani. Un af-
fetto che seppure ri-pagato dai loro
“padroni”, non potràmai eguagliare quello
degli animali stessi. Cani e gatti fanno
parte delle nostre re-lazioni e, proprio per-
ché viviamo in unaquotidianità molto artifi-
cializzata, è utile mante-nere un forte rapporto con
il mondo naturale, e qualemigliore occasione di godere dell’affettodi un amico a quattro zampe?
Parco Valle del Treja
L’ultima nave diretta al Molo Penn diPhiladelphia prese il largo da Civita-
vecchia in una notte del luglio del 1897. Ilcarico stipato a bordo era veramentemolto speciale. Conteneva, imballati at-tentamente in numerose casse, tra pagliae carta di giornale dell'epoca, pronti ad af-frontare le onde dell'Oceano Atlantico, in-teri corredi funebri provenienti dagli scavidi un sito archeologico appena scoperto,Narce, in un comune sconosciuto alloraagli americani: Mazzano Romano. Tra lecasse, una più piccola conteneva tutti i pa-gamenti regolari che l'americano Sir. A. L.Frothingham aveva effettuato per acqui-stare questi corredi dai tre “archeologi”che, per suo conto e sotto il controllodello Stato, condussero gli scavi:Francesco Mancinelli Scotti, Giu-seppe Ficola e Fausto Benedetti. Ac-canto ai pagamenti erano itaccuini di scavo, le piantedelle tombe, gli elenchi deimateriali rinvenuti. Un bi-glietto di sola andata per Phi-ladelphia.Tra il 1889 e il 1902 venneroinfatti alla luce ventuno se-polcreti (2000 sepolturecirca) distribuiti sui colli at-torno all'insediamento fa-lisco (VIII-II secolo a.C.).Circa un quinto dei mate-riali archeologici rinvenutifu acquistato dallo Stato edoggi è esposto o conser-vato nei musei italiani cheaccolgono antichità diNarce (Museo NazionaleEtrusco di Villa Giulia e ilMuseo Nazionale Preistorico-Etnografico L. Pigorini a Roma, ilMuseo Nazionale dell'Agro Faliscoa Civita Castellana, e il MuseoNazionale Etrusco Centralea Firenze). Tutti i quattro
quinti rimanenti furono smembrati e di-spersi sul mercato antiquario. Le ricerchee gli studi di vari archeologi hanno per-messo di rintracciare parte dei materialiprovenienti da Narce nelle collezioni diistituzioni museali europee (Parigi, Copen-hagen, Londra) e degli Stati Uniti (Chicago,Philadelphia, Washington). Purtroppo, giàa partire dai primissimi anni del Nove-cento si interruppe la stagione degli scaviufficiali e cominciò quella che può esseredefinita una sistematica devastazione delpatrimonio culturale mazzanese e calca-tese, operata dagli scavatori clandestini. Nel luglio di centoquindici anni dopo
quella partenza del 1897, sotto l'ombradella forra, a mezza costa lungo il
pendio de La Petrina, nel cuoredel Parco, mentre apoco a poco venivaalla luce il sarcofago
femminile di VIII secoloa.C. - oggi esposto alMuseo Nazionale Ar-cheologico dell'Agro fa-lisco a Civita Castellana
- nell'ora della cani-cola, Maria Anna DeLucia Brolli, da ven-
totto anni funzionarioresponsabile del-l’Agro Falisco per laSBAEM, incoraggiavail vice sindaco, Gino
Canzonetta, affinchéil Comune di Mazzano Ro-mano si facesse promotore
di una nuova stagione di ini-ziative volte alla valorizza-
zione del patrimonioarcheologico di Narce. Si sal-
pava così per un nuovo viaggioche ha permesso, grazie alla tena-
cia di tutta l'Amministrazione Co-munale e soprattutto proprio di Gino
Canzonetta e all'infaticabile lavoro del
nuovo segretario comunale, RossellaGuida, che il 28 settembre scorso nascessea Mazzano Romano il Museo Civico Ar-cheologico-Virtuale di Narce (MAVNA).Perché virtuale? Perché il MAVNA vuolepresentare "virtualmente" tutte le anti-chità conservate nei diversi musei italiani,europei ed internazionali provenienti dalsito archeologico di Narce. Un ritorno cherestituisca ai cittadini di Mazzano partedei materiali archeologici dispersi nelmondo, riunendo tanti musei in un unicomuseo. Un museo che sia anche, allostesso tempo, un centro informativo terri-toriale ed extra territoriale dedicato allacultura falisca, lavorando in sinergia con IlParco e la Soprintendenza, e che al con-tempo promuova la ricettività turistica delterritorio attraverso la valorizzazione delpeculiare patrimonio archeologico. IlMAVNA, che aprirà a partire dalla prima-vera del 2013, sarà inaugurato il 6 settem-bre 2013.Forse quel biglietto per Philadelphia,come quelli analoghi per gli altri musei in-ternazionali, non era di "sola andata" madi "Andata e Ritorno".
Jacopo TabolliDirettore del Museo Archeologico-Virtualedi Narce
Parco Valle del Treja2 Febbraio 2013 - n. 1 Febbraio 2013 - n. 1 3
Completato il centro visite del Parco del Treja
Anno 2013 - n. 1
Periodico a distribuzione gratuita
Direttore responsabileAndrea Sebastianelli
Testi Roberto Sinibaldi
Foto Ufficio Comunicazione del Parco
Progetto grafico e impaginazioneCristina De Simone
Foto di copertina Mazzano Romano - Bruno D’antonio
Editore Parco Regionale Valle del Treja
Sede legalec/o comune di Mazzano RomanoP.zza Giovanni XXIII - 00060 (Rm)
UfficiPalazzo Baronale di Calcata P.zza V. Emanuele II, 4 - 01030 Calcata (Vt)Tel. 0761 587617 - Fax 0761 [email protected] - www.parcotreja.it
Presidente del Parco Gianluca Medici
Regione Lazio - Il Parco Valle delTreja fa parte del sistema dei Parchidella Regione Lazio
Registrazione presso il Tribunale di Viterbon. 7/12 del 10 agosto 2012
Questo giornale è stampato su carta ecologica
StampaTipografia Vallelunga di Campagnano di Roma
Scaricabili dal sito del Parco dueguide su cani e gattiNoi e gli altri animali
Un nuovo Museo a Mazzano Romanoe un biglietto di “Andata e Ritorno”da NarceDestinazione: i musei di tutto il mondo
Già operativo il centro visite delParco del Treja. Le sale espositive si
trovano nel Palazzo Baronale, nel borgo diCalcata. Il Palazzo Baronale è l’edificio piùimportante di Calcata, con la sua torremerlata denota il profilo del borgo. Nel
tempo, dopo essere stato la dimora degliAnguillara, ospitò tutti i principali servizidel paese. Il Palazzo è rimasto in stato diabbandono per lunghi anni, puntellato inalcune sue parti e privo di una porzionedel tetto. Dopo l’acquisto da parte delParco, nel 1995 l’Ente ha avviato il pro-getto di restauro, affidandolo all’archi-tetto Paolo Portoghesi.Il restauro ha segnato il pieno recuperodella struttura, attualmente ad uso pub-blico. L’utilizzazione come spazio esposi-tivo, o per convegni, corsi e incontripubblici più diversi, aperto a iniziativeanche non del Parco, fanno percepire il Pa-lazzo come una struttura pienamentedisponibile all’uso collettivo. Per la sua posizione il Palazzo Baronaleoffre un panorama imperdibile sulla
sottostante valle del Treja. Le acque delfiume, che scorrono nel fitto sottobosco,sono spesso disegnate da una eterea lin-gua di nebbia sospesa nell’aria, che lasciaintuire a colpo d’occhio il percorso dell’al-veo.Il centro visite del Parco completa lestrutture informative dell’Ente. Percome è organizzato consente di integrareuna serie di elementi per conoscere me-glio e apprezzare i caratteri del territorio,attraverso una serie di pannelli informativi(in italiano e inglese), una mostra fotogra-fica su alcuni scorci e aspetti suggestivi delterritorio, una raccolta di campioni delleessenze arboree (xiloteca) ed una di fiori esemi, oltre ad altri materiali in continua in-tegrazione, come nidi e penne di volatili,galle di insetti, ecc.Xiloteca nel centro visite del Parco Le tombe 3 e 6 della necropoli de I Tufi di Narce
prima della partenza per Philadelphia. Per gentileconcessione del University of Pennsylvania Museumof Archaeology and Anthropology
Ricostruzione della donna sepolta nella tomba A36 (XXVII)
della necropoli de La Petrina
Il corso si svolgerà tra marzo e aprile2013, presso la sede degli uffici del Parco
del Treja, nel palazzo Baronale dell’anticoborgo di Calcata.L’obiettivo è quello di fornire informazionidi base per il riconoscimento di erbe spon-tanee commestibili ed officinali e il loroutilizzo in cucina e nella cura del corpo.Sono previsti quattro incontri in aula e treuscite sul campo, lungo percorsi non lon-tani da Calcata.I docenti sono Salvatore Bozzo, medico
omeopata. Franco De Santis, esperto dierbe spontanee commestibili; docente diFitoalimurgia presso l'Accademia delle ArtiErboristiche di Roma. Marco Sarandrea,titolare dell'azienda "l'Orto del Centauro",che produce medicamenti Fitoterapici:docente di Erboristeria tradizionale pressol'università La Sapienza di Roma.Alla fine del corso è prevista una degusta-zione di piatti a base di erbe, cucinati daipartecipanti stessi.Per informazioni rivolgersi al Parco allo
0761 587617 oppure inviare una mail [email protected], o inviare unfax allo 0761 588951.
Contenuti Si affronteranno temi rela-tivi all’analisi ecologica della gestione
territoriale, alle implicazioni economichedelle scelte individuali e sociali, alla soste-nibilità delle scelte politiche più recenti. Il corso si articolerà attraverso lezioni teo-riche, casi di studio, esercitazioni, attivitàprogettuali. Parte integrante del corso sa-ranno incontri con testimoni diretti di al-cune esperienze concrete, attività pratiche
e lavori d’aula che consentiranno ai parte-cipanti di sperimentare, affiancati dai do-centi, gli argomenti trattati.Discenti Il corso è aperto a laureati e lau-reandi, o a persone con comprovate espe-rienze nell’ambito dei temi trattati.Docenti I docenti sono professori univer-sitari, specialisti del sistema delle aree pro-tette del Lazio o di altre istituzionipubbliche, esperti di associazioni ambien-taliste, liberi professionisti.Durata Il corso è di circa 80 ore comples-sive, articolato in una decina di giornate. Luogo Il corso si svolgerà presso gli ufficidel Parco del Treja, nel Palazzo Baronaledel Borgo di Calcata.Informazioni Per ulteriori informazioni sipuò contattare il Parco allo 0761 587617,oppure alla mail [email protected],o inviare un fax allo 0761 588951.
Il Parco organizza un corso su Ambiente, economia, sostenibilità
Parco Valle del Treja4 Febbraio 2013 - n. 1
La funzione principale di un’areaprotetta è mantenere gli equilibriambientali del territorio e soprat-tutto la sua biodiversità. Il ParcoRegionale della Valle del Treja è statoistituito proprio per tutelare l’inte-grità delle caratteristiche naturali,paesaggistiche e culturali della valleomonima e per contribuire al benes-sere sociale e allo sviluppo econo-mico dei suoi abitanti.
Anno 2013 - n. 1
Completato il centro visitedel Parco del Treja
Un’esperienza sensoriale per
conoscere il Parco
Corso per il riconoscimentodi erbe spontanee
Per l’uso delle erbe commestibili
e officinali
Un nuovo Museo a Mazzano Romano e unbiglietto di “Andata e Ritorno” da Narce
Destinazione: i musei di tutto il mondoI numeri del Parco
Istituzione: anno 1982
Estensione: 628 ettari
Gestione: Il Parco è un consor-zio tra i comuni di Calcata eMazzano Romano
Fiume: Treja, affluente di de-stra del Tevere. Scorre per 13chilometri nell’area protetta
Il corso di educazione ambientale dell'anno scorso
Una passeggiata in campagna per il corso sulle erbe
Corso per il riconoscimento di erbespontanee commestibili ed officinali
Il Parco organizza un corso suAmbiente, economia, sostenibilità
Per capire meglio dove viviamo e quale
sarà il nostro futuro