1/149
IIS Marco Polo-
Liceo Artistico Dorsoduro 1073 –
30123 Venezia
Tel. 041 5225252 – Fax
041 2414154
e-mail:
segreteria@liceomarco
polovenezia.it
www.las.provincia.vene
zia.it
Indirizzo
Liceo Musicale
Anno Scolastico 2016-2017
ESAME di STATO
Documento del Consiglio di Classe
Classe Quinta Musicale
Classe Quinta Musicale
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ai sensi dell’art. 5, comma 2, del vigente Regolamento)
1. 015AM1617
2. 025Am1617
3. 035Am1617
4. 045AM1617
2/149
5. 055AM1617
6. 065AM1617
7. 075AM1617
8. 085AM1617
9. 095AM1617
10. 105AM1617
11. 115AM1617
12. 125AM1617
13. 135AM1617
14. 145AM1617
15. 155AM1617
16. 165AM1617
17. 175AM1617
18. 185AM1617
19. 195AM1617
20. 205AM1617
21 215AM1617
22 225AM1617
23 235AM1617
24 245AM1617
Coordinatrice di Classe: prof. sa Patrizia Iezzi
Sommario .......................................................................................................................................................... 2
Informazioni di carattere generale.................................................................................................................. 4
L’offerta formativa dei Licei e il profilo specifico del Liceo Musicale ........................................................ 4
Carico orario annuale degli insegnamenti impartiti. ..................................................................................... 8
Le attività di competenza del Consiglio di Classe. ......................................................................................... 9
Presentazione della Classe ........................................................................................................................... 9
Attività programmate e realizzate dal Consiglio di Classe. ........................................................................ 10
Criteri generali di valutazione. (P.O.F.) ...................................................................................................... 12
Le attività di competenza dei singoli Docenti ............................................................................................... 14
Lingua e Letteratura Italiana ....................................................................................................................... 14
Lingua e Cultura Inglese ............................................................................................................................. 23
Storia ........................................................................................................................................................... 29
Filosofia ....................................................................................................................................................... 35
Matematica .................................................................................................................................................. 41
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Fisica ........................................................................................................................................................... 46
Storia dell'Arte............................................................................................................................................. 49
Scienze motorie e Sportive .......................................................................................................................... 51
Teoria Analisi Composizione ...................................................................................................................... 57
Storia della Musica ...................................................................................................................................... 59
Tecnologie Musicali .................................................................................................................................... 62
Religione cattolica ....................................................................................................................................... 64
Laboratorio di Musica d'insieme………………………………………………………..………...………66
Esecuzione ed Interpretazione…………………………………………………………………...……….82
Simulazione della prima prova dell’esame di stato ................................................................................... 130
Simulazione di seconda prova dell’esame di stato ..................................................................................... 142
Prima simulazione di terza prova dell’esame di stato ............................................................................... 143
Seconda simulazione di terza prova dell’esame di stato ........................................................................... 144
Griglie di Valutazione ................................................................................................................................... 145
Griglia per la valutazione della Prima Prova (Italiano) ............................................................................ 145
Griglia per la valutazione della Seconda Prova (T.A.C.) ......................................................................... 146
Griglia di valutazione per la prova di strumento………………………………………………130
Griglia di valutazione della Terza Prova.....................................................................................149
Il Consiglio di Classe .................................................................................................................................... 150
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Informazioni di carattere generale.
L’offerta formativa dei Licei e il profilo specifico del Liceo musicale
I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e
metodologici per una comprensione approfondita della realtà,
affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo,
progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai
problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia
adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore,
all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti
con le capacità e le scelte personali” (art. 2 comma 2 del regolamento
recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e
didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto
legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008,
n. 133”). Per raggiungere questi risultati si ricorre alla piena
valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico:
lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e
critica;
la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti
disciplinari; l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi
letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione
di opere d’arte
la pratica dell’argomentazione e del confronto;
la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta,
pertinente, efficace e personale;
l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.
La progettazione dell’istituzione scolastica, attraverso il confronto tra le componenti della comunità
educante, il territorio, le reti formali e informali, trova il suo naturale sbocco nel Piano dell’offerta
formativa; in questo contesto la libertà dell’insegnante e la sua capacità di adottare metodologie
adeguate alle classi e ai singoli studenti sono decisive ai fini del successo formativo.
I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione
approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e
critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e
competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita
sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali” (art. 2 comma 2 del
regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi
dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto
2008, n. 133”).
Per raggiungere questi risultati si ricorre alla piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro
scolastico:
lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari; l’esercizio di lettura,
analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere
d’arte
la pratica dell’argomentazione e del confronto;
la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale;
l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.
La progettazione dell’istituzione scolastica, attraverso il confronto tra le componenti della comunità
educante, il territorio, le reti formali e informali, trova il suo naturale sbocco nel Piano dell’offerta
formativa; in questo contesto la libertà dell’insegnante e la sua capacità di adottare metodologie
adeguate alle classi e ai singoli studenti sono decisive ai fini del successo formativo.
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RISULTATI DI APPRENDIMENTO COMUNI A TUTTI I PERCORSI LICEALI
AREA METODOLOGICA
Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale
prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.
Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in
grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.
Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.
AREA LOGICO-ARGOMENTATIVA
Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui.
Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare pos-
sibili soluzioni.
Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunica-
zione.
AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA
Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: o dominare la scrittura in tutti i suoi
aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa,
precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a
seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;
Saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfu-
mature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto
storico e culturale
Curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.
Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue mo-
derne e antiche.
Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca,
comunicare.
AREA STORICO-UMANISTICA
Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed eco-
nomiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri
che caratterizzano l’essere cittadini.
Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti,
la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni no-
stri.
Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (ter-
ritorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del
luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici,
fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società con-
temporanea.
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Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica,
religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pen-
siero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e cul-
ture.
Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico
italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di pre-
servarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.
Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecno-
logiche nell’ambito più vasto della storia delle idee.
Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la
musica, le arti visive.
Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano
le lingue.
AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA
Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipi-
che del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla
base della descrizione matematica della realtà.
Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia,
scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri,
anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.
Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio
e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizza-
zione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.
IL PROFILO SPECIFICO DEL LICEO MUSICALE
“Il percorso del liceo musicale e coreutico, articolato nelle rispettive sezioni, e indirizzato all’appren-
dimento tecnico-pratico della musica e della danza e allo studio del loro ruolo nella storia e nella
cultura. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilita e a maturare le
competenze necessarie per acquisire, anche attraverso specifiche attività funzionali, la padronanza
dei linguaggi musicali e coreutici sotto gli aspetti della composizione, interpretazione, esecuzione e
rappresentazione, maturando la necessaria prospettiva culturale, storica, estetica, teorica e tecnica.
Assicura altresì la continuità dei percorsi formativi per gli studenti provenienti dai corsi ad indirizzo
musicale di cui all’articolo 11, comma 9, della legge 3 maggio 1999, n. 124, fatto salvo quanto pre-
visto dal comma 2” (art. 7 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento
comuni, dovranno:
Eseguire ed interpretare opere di epoche, generi e stili diversi, con autonomia nello studio e capa-
cita di autovalutazione;
Partecipare ad insiemi vocali e strumentali, con adeguata capacita di interazione con il gruppo;
Utilizzare, a integrazione dello strumento principale e monodico ovvero polifonico, un secondo
strumento, polifonico ovvero monodico;
Conoscere i fondamenti della corretta emissione vocale
Usare le principali tecnologie elettroacustiche e informatiche relative alla musica;
Conoscere e utilizzare i principali codici della scrittura musicale;
Conoscere lo sviluppo storico della musica d’arte nelle sue linee essenziali, nonché le principali
categorie sistematiche applicate alla descrizione delle musiche di tradizione sia scritta sia orale;
Individuare le tradizioni e i contesti relativi ad opere, generi, autori, artisti, movimenti, riferiti alla
musica e alla danza, anche in relazione agli sviluppi storici, culturali e sociali;
Cogliere i valori estetici in opere musicali di vario genere ed epoca;
Conoscere e analizzare opere significative del repertorio musicale;
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Conoscere l’evoluzione morfologica e tecnologica degli strumenti musicali.
L’INNOVAZIONE METODOLOGICA
In osservanza a:
i regolamenti 88 e 89 /15.3.2010, che introducono l’insegnamento di una disciplina non linguistica
(DNL) con metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning) ovvero apprendimento
integrato di lingua e contenuto. Questo approccio didattico-educativo prevede l’insegnamento di una
disciplina non linguistica attraverso una lingua veicolare diversa da quella che l’alunno usa nella
comunicazione quotidiana. In questo approccio si ha quindi un’integrazione di lingua e contenuto:
l’insegnante deve essere consapevole che, per promuovere un insegnamento duale, dovrà spostare
l’attenzione dalla forma linguistica ai contenuti che essa veicola e, allo stesso tempo, dovrà svolgere
una lezione disciplinare “sensibile alla lingua”.
L’attuazione dei regolamenti 88 e 89/15.3.2010 avviene attraverso le norme transitorie (Nota
MIURAOODGOS Prot.4969 del 25/07/2014) che prevedono la programmazione concordata tra
docente di disciplina, di lingua straniera, conversatore / assistente di lingua e suggeriscono forme
modulari, programmazioni pluriennali, laboratori, momenti intensivi e organizzazioni flessibili che
tendano ad un monte ore pari al 50% della DNL.
Ciascun Consiglio di classe sceglierà la DNL dell’area di indirizzo del quinto anno insegnata con
metodologia CLIL in base ai criteri definiti e alle risorse disponibili, coinvolgendo anche gli
insegnanti tecnico-pratici.
Durante l’esame di stato l’accertamento del profitto nelle DNL veicolate in CLIL dovrà valorizzare
il lavoro svolto durante l’anno scolastico. In particolare se la DNL è oggetto di seconda prova scritta,
non potrà essere svolta in lingua straniera; la terza prova scritta terrà conto delle modalità con le quali
l’insegnamento della DNL in CLIL è stata attivata, sulla base del documento del 15 maggio; nel
colloquio orale, le competenze disciplinari potranno essere accertate anche in lingua straniera qualora
il relativo docente faccia parte della Commissione in qualità di membro interno.
La Legge nr. 107 del 13 luglio 2015, art. 1 comma 7, laddove si prevede la valorizzazione e il
potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla
lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia
Content language integrated learning;
Gli obiettivi elaborati nell’a.s. 2015-16, inseriti nel PTOF triennale 2016-2019 e deliberati dal
Collegio Docenti del 3 novembre 2015 che prevedono:
- Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento alla lingua
inglese, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content and Linguage Integrated Learning (CLIL);
- Potenziare gli apprendimenti di lingua inglese attraverso percorsi di certificazione (corsi all’estero,
scambi, stage o esperienze ASL all’estero) anche con il sostegno del Programma Erasmus +. Diffusione
delle esperienze di internazionalizzazione (semestre all’estero, scambi culturali, seconda lingua,
certificazioni)
- Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;Anche in vista della preparazione per
l’accesso ai corsi di laurea a numero programmato, è previsto il potenziamento nelle materie scientifiche
mediante percorsi CLIL o rivolto agli studenti coinvolti in percorsi ASL (ambito scientifico-medico-
sanitario)
La delibera del CdC convocatosi per la classe 5°musicale in data 13 novembre 2015 alle ore
17.30
si è dato corso per il quinto anno di studio, nell’a.s. 2016-7, all’introduzione di un modulo
CLIL in Tecnologie Musicali.
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Carico orario annuale degli insegnamenti impartiti.
Materia Primo biennio Secondo biennio Quinto
anno
totale
I II III VI V
Lingua e Letteratura Italiana 132 132 132 132 132 660
Lingua e Cultura Inglese 99 99 99 99 99 495
Storia e geografia 99 99 - - - 198
Storia - - 66 66 66 198
Filosofia - - 66 66 66 198
Matematica 99 99 66 66 66 396
Fisica - - 66 66 66 198
Scienze naturali 66 66 - - - 132
Storia dell’Arte 66 66 66 66 66 330
Scienze motorie 66 66 66 66 66 330
Teoria Analisi Composizione 99 99 66 66 66 396
Storia della Musica 66 66 66 66 66 330
Tecnologie Musicali 66 66 66 66 66 330
Religione cattolica 33 33 33 33 33 165
Esecuzione ed interpretazione 99 99 66 66 66 396
Laboratorio di musica d’insieme 66 66 99 99 99 429
TOTALE 5181
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Le attività di competenza del Consiglio di Classe
Presentazione della Classe
All'inizio del secondo biennio la classe risultava composta da 25 allieve/i tra cui un ripetente della
classe Terza e tre nuovi ingressi provenienti da altri/e Istituti e città; l'anno successivo, ai 25 compo-
nenti della classe si è aggiunto un nuovo studente proveniente da altro/a Istituto e città poi respinto
insieme ad una studentessa che ha ripetuto l'anno nello stesso Istituto; per un altro studente, infine,
non è stato possibile effettuare lo scrutinio a causa del numero di assenze superiore alla percentuale
stabilita per legge.
All’inizio dell'ultimo anno scolastico la composizione della classe risultava dunque modificata ri-
spetto alla conclusione del precedente (24 studenti/esse di cui 14 ragazzi e 10 ragazze) anche per
l'ingresso di uno studente adulto, percussionista diplomato al Conservatorio, che esercita la profes-
sione musicale e che, dopo aver sostenuto e superato gli esami da privatista per il secondo biennio,
ha scelto di frequentare l'ultimo anno del ciclo di studi.
Nella classe sono presenti alcuni alunni per i quali è stato predisposto un PDP ed uno per il quale è
stato predisposto un PEI.
Per quanto riguarda la componente docente, questa – in sintesi – la situazione relativa agli ultimi tre
anni del ciclo di studi: la continuità didattica è stata garantita per l’insegnamento di Teoria, Analisi e
Composizione, Tecnologie musicali, Storia dell’Arte, Filosofia, Storia e Religione mentre la cattedra
di Italiano, dopo l’avvicendamento in Terza di due insegnanti, è stata affidata allo stesso docente in
Quarta e Quinta. La continuità relativa solo alla Quarta e alla Quinta riguarda anche la docente di
sostegno.
Le/il docenti di Inglese, Matematica, Fisica e Storia della musica attuali hanno rilevato la classe solo
all'inizio del presente anno scolastico subentrando dopo due anni di discontinuità didattica mentre
l'insegnamento di Scienze Motorie e Sportive è stato affidato ad una docente in Terza e Quarta e ad
un nuovo insegnante in Quinta.
La programmazione di classe ha sistematicamente richiamato, nel corso del triennio, la necessità di
creare un clima di attenzione e ascolto attivo, clima basato sull’interiorizzazione delle regole condi-
vise e poste a fondamento della convivenza a scuola.
A tal fine è stata costantemente sollecitata e motivata l'assunzione di un comportamento corretto ispi-
rato al valore della collaborazione e dello scambio basati sul rispetto reciproco e sull’individuazione
di una finalità comune. In riferimento a questo obiettivo si è registrata una certa resistenza di una
parte della classe, che ha faticato a rivedere l'atteggiamento passivo e non di rado strumentale nei
confronti dell'attività didattica, espressione del non sentirsi soggetto attivo del percorso di studi intra-
preso. In questi casi l'appartenenza al mondo della scuola non è stata intesa come vincolante con
effetti significativi sul piano sia della frequenza, in più casi discontinua, sia dell'applicazione allo
studio non sempre adeguata alle richieste.
A maggior ragione va segnalata la presenza di un gruppo di allievi/e che, al contrario, ha saputo
cogliere le diverse occasioni fornite dalla frequenza del Liceo per crescere culturalmente riuscendo
ad integrare la vocazione per la musica con l'acquisizione dei contenuti e dei metodi fondamentali
inerenti alle diverse aree disciplinari.
Meritano menzione quindi i risultati positivi degli/lle alunni/e che hanno sostenuto il lavoro con ap-
prezzabile costanza e crescente consapevolezza del proprio ruolo di studenti/esse. Infatti, se la di-
scontinuità didattica, ove presente, ha generato un comprensibile e diffuso disorientamento rendendo
talvolta più faticosa l'acquisizione dei programmi, l'ampia diversificazione degli esiti finali – a parità
di condizioni – è dipesa dal livello di impegno profuso e dal grado di partecipazione al dialogo edu-
cativo dei/lle singoli/e allievi/e.
Quanto alle situazioni di fragilità che permangono al termine dell'ultimo anno, esse risultano dall'in-
treccio di più fattori tra cui, decisivi, la superficialità dell'impegno e la mancata valorizzazione del
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tempo scuola, elemento, quest'ultimo, che ha fatto la differenza rispetto alla capacità di sostenere il
peso di un'organizzazione oraria complessa quale quella del Liceo Musicale.
In altri casi sono emerse criticità conseguenti ad un approccio superficiale espresso attraverso il coin-
volgimento momentaneo e occasionale durante la lezione a cui non ha corrisposto un serio e motivato
lavoro domestico.
Tale profilo generale, con le specificazioni indicate, comprende in linea di massima anche l'ambito
più circoscritto delle discipline musicali.
Gli esiti in termini di profitto, sintesi del livello di acquisizione delle conoscenze e del grado di svi-
luppo delle competenze disciplinari, evidenziano significative differenze all’interno del gruppo classe
e, in particolare, una polarizzazione piuttosto marcata tra un numero limitato di valutazioni soddisfa-
centi, in taluni casi decisamente buone, e una più ampia fascia di risultati appena sufficienti.
Ciò premesso, la classe ha conseguito un profitto complessivo mediamente più che sufficiente
Per l’analisi relativa ad ogni materia si rimanda alla seconda parte del Documento.
Attività programmate e realizzate dal Consiglio di classe
TERZO ANNO
Visita dedicata all’ Immaginario scientifico (Trieste - 20 ottobre 2014)
Partecipazione a concorsi di esecuzione musicale
QUARTO ANNO
Viaggio d’istruzione a Bamberg nell'ambito del gemellaggio d'Istituto con il Ginnasio locale; pe-
riodo seconda metà di aprile, rivolto alle classi 4a e 5a.
Corsi preparazione di certificazione di lingua inglese, stage a carnevale a Malta 10 giorni di cui 4 di
vacanza.
Progetto Medioevo Rinascimento Barocco, in orario curricolare di Storia della Musica (Claudia Caf-
fagni).
Storia dell’Arte: visita alla mostra “Martial Raisse” Palazzo Grassi.
QUINTO ANNO
Viaggio d’istruzione a Salisburgo/Vienna insieme alla classe 4LM della durata di 4 giorni dal
1/3/2017 al4/3/2017 .Docente referente: prof. Levorato; docenti accompagnatori: Ristovic, Folin,
Levorato
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ATTIVITÀ DI STRUMENTO
Attività svolte nell’ambito di Esecuzione ed Interpretazione: ciascuno studente se ne è avvalso in
relazione al proprio strumento.
Viaggio d’istruzione a Salisburgo e Vienna 01-04/03/2017.
Prova generale de “La Bohème” di Giacomo Puccini presso Teatro La Fenice (15/02/2017)
(classe di Percussioni).
Progetto “Performance di classe” rivolto alla classe di Flauto
o 21 dicembre 2016: la sonata per flauto e b.c. o clavicembalo obbligato nella letteratura
flautistica;
o 24 febbraio 2017: la forma sonata nella letteratura flautistica;
o 8 maggio 2017: analisi della sonate K81 in mi minore di D. Scarlatti e “La Bouget” in la
minore di M. Blavet ;
o 27 maggio 2017: l’evoluzione del flauto nella letteratura flautistica.
Partecipazione a “Flautissimo 2016” a Roma dal 25 al 28 novembre 2016.
Partecipazione in qualità di uditore allla masterclass della flautista Silvia Careddu presso il
Conservatorio “B. Marcello” di Venezia dal 2 al 4 maggio 2017.
Visita al Museo del Violino e ad una bottega di liutaio a Cremona.
Concerti presso Centro Culturale Palazzo Cavagnis (Foresteria Valdese di Venezia).
Concerti a Venezia nell’ambito del gemellaggio con il Kaiser Heinrich Lyceum di Bamberg
(Germania): 27 settembre presso l’Isola di San Servolo e 29 settembre presso la Chiesa
Evangelica Luterana.
Concerto di beneficienza a favore dell’Associazione volontari del fanciullo Onlus Casa
Nazareth: 26 novembre, Chirignago (VE) – Chiesa Parrocchiale di San Giorgio.
Concerto per il FAI Intermezzo Musicale, 6 novembre, Mestre Villa Erizzo.
53° edizione del Premio letterario “Regione Veneto - L. e A. Settembrini”- Giovane Orchestra
Metropolitana “GOM”. Progetto in collaborazione con comune di Venezia, settore Cultura,
Ufficio Scolastico provinciale, Amici della Musica di Mestre - 18 novembre, Mestre, Teatro
Toniolo.
Concerto organizzato dagli Amici della Musica sul tema della spiritualità - 6 dicembre, Mestre,
Foyer del Teatro Toniolo.
XXXI Stagione di Musica Sinfonica e da Camera, Concerto della GOM Giovane Orchestra
Metropolitana - 9 aprile, Mestre, Teatro Toniolo.
Concerto per “Arte Donna” organizzato in collaborazione con gli Amici della Musica di
Mestre - 4 marzo, Mestre, Foyer del Teatro Toniolo.
Progetto “Io Suono Musica” GOM (Giovane Orchestra Metropolitana) di Venezia, corso
orchestrale organizzato dall’U.S.T Venezia, dall’associazione Amici della musica di Mestre e
dal Comune di Venezia; i concerti finali sono stati svolti presso il Teatro Toniolo di Mestre.
Partecipazione in qualità di uditori alla prova aperta riservata agli studenti di violoncello del
Liceo Musicale e al concerto serale del M° Giovanni Sollima e i Solisti Aquilani: 17 gennaio, Mestre,
Teatro Toniolo.
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PROVE EFFETTUATE IN PREPARAZIONE DELLA PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA SCRITTA.
Simulazione di prima prova d’esame: 11/4/2017
(allegata al documento con la griglia di valutazione utilizzata)
Simulazione di seconda prova d’esame: 13/3/2017 (allegata al documento con la griglia di valutazione utilizzata)
Simulazioni di terza prova d’esame: 13/12/2016; 2/5/2017 (allegate al documento con la griglia di valutazione utilizzata)
Criteri generali di valutazione. (P.O.F.)
Voto Giudizio Sintetico Livelli di conoscenza, competenza e capacità
V>8 DA OTTIMO A
ECCELLENTE
Lo studente possiede conoscenze ampie, sicure e approfondite; è in
grado di costruire autonomamente un percorso critico attraverso nessi
o relazioni tra aree tematiche diverse; usa un linguaggio ricco e
articolato; ha una conoscenza ampia e precisa della terminologia
specifica
V=8 BUONO
Lo studente possiede conoscenze sicure e diffuse; affronta percorsi
tematici anche complessi e sa operare collegamenti significativi;
dimostra sicura padronanza della terminologia specifica con
esposizione chiara e appropriata.
V=7 DISCRETO
Conoscenza non limitata agli elementi essenziali; lo studente si orienta
tra i contenuti con una certa duttilità; coglie in modo abbastanza agile i
nessi tematici e comparativi; sa usare correttamente la terminologia
specifica.
V=6 SUFFICIENTE
Conoscenza degli elementi basilari ed essenziali; collegamenti
abbastanza pertinenti all’interno delle informazioni; conoscenza del
linguaggio specifico necessario ad esporre le conoscenze richieste.
V=5 INSUFFICIENTE
Informazioni frammentarie e non sempre corrette, utilizzate in modo
superficiale e poco pertinente; difficoltà nel condurre l’analisi e
nell’affrontare le tematiche proposte; linguaggio confuso e poco
corretto con terminologia specifica impropria.
V=4 GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
Conoscenza frammentaria o superficiale degli argomenti svolti;
comprensione e utilizzazione non appropriata delle conoscenze
richieste; capacità applicative limitate; scarsa proprietà di linguaggio
specifico.
13/149
V<4 TOTALMENTE
INSUFFICIENTE
Estese lacune nella conoscenza dei contenuti fondamentali; gravi
difficoltà nella comprensione dei contenuti proposti; fraintendimento
delle domande e mancanza di coerenza nelle risposte; gravi difficoltà
applicative; scarsa proprietà di linguaggio.
14/149
Le attività di competenza dei singoli Docenti
Lingua e Letteratura Italiana
Docente: ROBERTO VENUDA
Testo in adozione: Baldi-Giusso, Il piacere dei testi, Paravia
Piano orario annuale dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana presso il liceo musicale
I biennio II biennio e quinta Totale
I II III IV V
ITALIANO 132 132 132 132 132 650
PROFILO DELLA CLASSE CON RIFERIMENTO ALLA FREQUENZA,
ALL'APPLICAZIONE ALLO STUDIO E ALLA PARTECIPAZIONE AL DIALOGO
EDUCATIVO
La classe, a cui ho insegnato a partire dallo scorso anno scolastico, ha avuto, nel corso del
quinquennio, un percorso caratterizzato dalla discontinuità didattica, in quanto si sono avvicendati
più docenti di Italiano.
Gran parte della classe presentava, all'inizio dello scorso anno scolastico, lacune rilevanti nelle
conoscenze relative al programma di storia della letteratura, nelle abilità di analisi dei testi letterari e
di produzione testuale e nelle competenze linguistiche. Tali lacune, allo stato attuale, risultano solo
parzialmnte sanate (e, comunque, in modo diverso da alunno ad alunno) a causa, tra l'altro, del
limitato impegno: l'atteggiamento, nello scorso anno scolastico, di parte della classe è stato,
addirittura, ostruzionistico durante le lezioni; nel corso del quinto anno tale atteggiamento si è
progressivamente attenuato. Tuttavia, la frequenza delle lezioni di parte degli alunni (nonostante i
ricorrenti interventi del Consiglio di Classe tramite, in particolare, la coordinatrice) non è stata
regolare (si registrano anche assenze mirate in occasione di verifiche) e, per giunta, lo studio a casa
di un considerevole numero di allievi non è stato all'altezza dell'impegno richiesto e, comunque, anche
quando vi è stato, lo studio, generalmente, è risultato strumentale al momento della verifica.
Invece, alcuni alunni (pochi) hanno seguito con autentico interesse le lezioni e studiato con impegno,
lavorando in modo corretto sul piano metodologico e recando un contributo costruttivo al dialogo
educativo.
CON RIFERIMENTO ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICULARE SONO STATI
CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI:
CONOSCENZE:
Tre quarti della classe rivela una conoscenza almeno sufficiente dei contenuti fondamentali del
programma svolto (sviluppo storico della letteratura italiana nel contesto europeo ed autori e testi
più significativi tra primo Ottocento e inizio Novecento), delle caratteristiche proprie del testo lirico
e delle strutture peculiari del testo narrativo.
Tali conoscenze nei restanti alunni risultano, invece, lacunose o molto lacunose.
ABILITA'
Solo circa un quarto della classe è in possesso di discrete o buone abilità in ordine alla lingua (con
uso di un lessico ricco e appropriato), all'analisi autonoma dei testi letterari e alla loro
contestualizzazione, alla selezione e alla sintesi di informazioni ricavate da varie fonti in funzione
della produzione testuale, alla produzione di testi complessi, dotati di coerenza e coesione, nell'ambito
15/149
delle varie tipologie previste dall’Esame di Stato.
Circa metà della classe ha acquisito abilità linguistiche e di produzione testuale almeno sufficienti,
ma abilità di analisi dei testi letterari non del tutto autonome.
I restanti alunni presentano ancora incertezze e difficoltà (in alcuni casi rilevanti) sia a livello
linguistico sia nella produzione testuale sia nella specifica metodologia disciplinare.
COMPETENZE
Solo un quarto circa della classe ha dimostrato di saper utilizzare autonomamente gli strumenti
indispensabili per analizzare e interpretare il testo letterario e di saper cogliere aspetti interdisciplinari
significativi implicati dalle tematiche proposte.
Programma svolto
Contenuti disciplinari
ORE
I testi contrassegnati da * sono stati forniti in fotocopia
Dante Alighieri – Paradiso
L'impianto allegorico del poema dantesco; simbolismo ed allegorismo nella cultura
medievale (e in Dante) e nella poesia moderna.
La cosmologia e il suo rapporto con la struttura del Paradiso.
L’eclettismo filosofico di Dante e la superiore conciliazione culturale del Paradiso.
Il pensiero politico.
Il pluristilismo dantesco. Catene metaforiche e campi semantici ricorrenti.
Lettura e analisi dei canti I, II (vv. 1-30), VI, XI (vv. 28-139), XII (vv. 46-120),
XVII, XXXIII.
16
Foscolo
Foscolo tra classicismo e suggestioni preromantiche.
Le Ultime lettere di Jacopo Ortis: la genesi, i modelli letterari, la struttura, il sistema
dei personaggi, la visione del mondo; lettura e analisi dei passi “Il sacrificio della
patria nostra è consumato”, “La lettera da Ventimiglia” e “La sepoltura lacrimata”.
Il temperarsi delle posizioni giovanili documentato dai sonetti di autoritratto: lettura e
analisi di “Solcata ho fronte” * e “Che stai?”
Lettura e analisi dei sonetti “A Zacinto”, “In morte del fratello Giovanni” e “Alla sera”.
Dei sepolcri: la genesi, i modelli letterari, la struttura, la visione del mondo (la
concezione meccanicistica e le illusioni: la funzione del culto dei morti e della poesia);
lettura integrale e analisi del carme.
10
Il Romanticismo
L'origine del termine romantico ed evoluzione del suo significato. Romantik vs.
Klassik: Romanticismo quale espressione dello spirito moderno (poesia sentimentale
vs. poesia ingenua, la scissione io/mondo quale contrasto storico fra ideale e reale
oppure quale dissidio ontologico, Streben e Sehnsucht).
Le poetiche del Romanticismo. I romanticismi europei e il diverso rapporto con
7
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Illuminismo e classicismo, tendenza al realismo e tendenza al simbolismo e al
fantastico.
Novalis: il poeta come sacerdote, la poesia come esperienza mistica; la tensione fra
finito e infinito. Lettura e analisi del passo “Poesia e irrazionale” dai Frammenti e di
un brano dal primo degli Inni alla notte.
A. W. Schlegel: lettura del brano “La melancolia romantica e l'ansia di assoluto” da
Corso di letteratura drammatica.
L'immaginario romantico. Il letterato romantico di fronte alla società: il topos della
fuga (nello spazio, nel tempo, nella dimensione sentimentale).
Il Romanticismo italiano: le sue peculiarità, il rapporto con il classicismo e con
l’Illuminismo. Il ruolo delle riviste nel dibattito culturale italiano del primo Ottocento:
la “Biblioteca italiana”, “Il Conciliatore”, l' “Antologia”.
M.me de Staël e la polemica tra classicisti e romantici; lettura di un passo dell'articolo
Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni di M.me de Staël, dell'articolo di risposta
di P. Giordani (“Un italiano risponde al discorso di M.me de Staël”) e di un brano
della Lettera semiseria di Grisostomo di G. Berchet (“La poesia popolare”). Lettura
e analisi della ballata Il trovatore * di G. Berchet.
La posizione di Leopardi nella polemica tra classicisti e romantici.
Il romanzo dell'Ottocento
Il romanzo come degradazione moderna dell’epos. Il filone realistico nella letteratura
romantica: il romanzo realista francese (Stendhal e Balzac) e il romanzo storico (W.
Scott). Il narrare del romanzo romantico vs. il descrivere del romanzo realistico
postquarantottesco. L'impianto narrativo e il rapporto con la realtà del romanzo
dell'Ottocento a confronto con le strutture e la visione del mondo del romanzo del
primo Novecento: romanzo di mythos vs. romanzo di ethos.
2
Manzoni
L'influsso del Neoclassicismo e dell’Illuminismo lombardo; lettura di un brano dalla
“Lettera a Fauriel” del 1806 (“La funzione della letteratura: rendere le cose un po'
più come dovrebbono essere”). L'adesione alla poetica romantica: il rapporto fra
storia e invenzione letteraria e la concezione manzoniana del romanzo; lettura dei
brani “Il romanzesco e il reale” e “Storia e invenzione poetica” dalla Lettera a
Monsieur Chauvet e del brano “L'utile, il vero, l'interessante” dalla Lettera al
marchese d'Azeglio.
Le tragedie e le odi civili: la concezione pessimistica della storia, la “provida sventura”
e la fuoriuscita di Adelchi dalla storia come soluzione del dissidio ideale/reale; lettura
e analisi dei brani dall'Adelchi “Il dissidio romantico di Adelchi” (atto III, scena I) e
“La morte di Adelchi” (atto V, scene VIII-X). Lettura e analisi del Cinque Maggio.
Manzoni e il romanzo storico: Manzoni e Scott, la genesi de I promessi sposi, le
differenze nei materiali narrativi, a livello strutturale, estetico e linguistico e nella
visione del mondo tra il Fermo e Lucia e le due edizioni de I promessi sposi. Lettura
del brano “Libertinaggio e sacrilegio: la seduzione di Geltrude” dal Fermo e Lucia
(II, V) e dei passi “La sventurata rispose” (cap. X), “La redenzione di Renzo e la
funzione salvifica di Lucia” (cap. XVII), “Don Abbondio e l'Innominato: il comico e
il sublime” (cap.XXIII), “La conclusione del romanzo: paradiso domestico e
promozione sociale” (cap. XXXVIII) da I promessi sposi → I promessi sposi
romanzo senza idillio.
9
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Leopardi e Baudelaire: i primi dei moderni
Leopardi
Il profilo biografico. Le coordinate culturali (classicismo e Illuminismo, suggestioni
romantiche). Dall'erudizione al bello al vero. L'evoluzione del materialismo
leopardiano e della riflessione su natura e civiltà: dal sistema della natura e delle
illusioni (la poesia sentimentale) al disvelamento dell'arido vero (la poesia-pensiero).
La polemica col pensiero cristiano e con le ideologie progressiste.
L'epistolario e lo Zibaldone. Lettura ed analisi di un passo della lettera di Leopardi a
Giordani del 1817 (“L'amicizia e la nera malinconia”*) e di brani dallo Zibaldone:
“Quanto anche la religion cristiana sia contraria alla natura...”* (sulla religione
cristiana e su Adelaide Antici – 1820), “La teoria del piacere” (1820), “Indefinito e
infinito”, “Il vero è brutto”, “Parole poetiche” (1821), “Indefinito e poesia”, “La
doppia visione”, “L'allegoria del giardino della souffrance”* (1826), passi vari (1820,
1821, 1827) “Sul materialismo”* (la polemica con S. Paolo, la negazione della
preesistenza delle idee platoniche e di Dio alle cose, la rivendicazione dell'uomo come
materia pensante).
La produzione lirica: il nuovo statuto dell'io lirico e il “pensiero poetante”. La poesia
patriottico-civile delle canzoni e la poesia evocativa ed esistenziale degli idilli. La
nuova poesia filosofica dei canti pisano-recanatesi e dell’ultima fase: l'evoluzione
della visione del mondo (fondamento storico e fondamento ontologico dell'infelicità)
e connesso mutamento della funzione della poesia, le scelte linguistiche e metriche
fra classicismo e sperimentazione di nuove soluzioni poetiche. Lettura e analisi dei
seguenti canti: L'infinito, La sera del dì di festa, Ad Angelo Mai, Ultimo canto di
Saffo, La quiete dopo la tempesta, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia,
A se stesso, La ginestra.
Le Operette morali: temi e visione del mondo, strategie espressive (dall'umorismo al
sarcasmo, l'ottica straniata, la palinodia). Lettura e analisi del Dialogo della Natura e
di un Islandese e del Dialogo di Tristano e di un amico.
Il Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'Italiani: la mancanza di una
«società stretta», dell'illusione dell'«onore» e di «costumi» in Italia, l'egoismo e il
cinismo degli Italiani; lettura integrale individuale del Discorso.
Baudelaire
Tra Romanticismo e Decadentismo: il poeta e la modernità, la perdita dell’aureola e
l'esilio dell'artista nella città moderna, la coesistenza di sublime e grottesco; lettura e
analisi di “Perdita di aureola” da Lo spleen di Parigi. I fiori del male: la struttura, la
città moderna come luogo dell'alienazione, la dialettica ideale / spleen, due reazioni
complementari di Baudelaire: fuga verso mondi altri e ricorso al simbolismo,
accettazione del nuovo status del poeta e uso dell'allegoria; lettura e analisi delle liriche
Corrispondenze, L’albatros, Spleen, Il cigno, Ad una passante e Il viaggio (solo la
prima e l'ultima strofa).
17
3
2
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Oltre il Romanticismo
Madame Bovary di G. Flaubert: la transizione dal realismo romantico al Naturalismo,
la ricerca della scientificità della narrazione e la tecnica del contrappunto, il
distanziamento ironico dalla letteratura romantica; lettura ed analisi dei brani “I sogni
romantici di Emma” (da parte I, capitoli VI e VII) e “Il grigiore della provincia e il
sogno della metropoli” (da parte I, cap. IX).
Il Naturalismo
Positivismo e Naturalismo: l’influsso della mentalità, del metodo di indagine e
dell’evoluzionismo positivistici sul Naturalismo. La concezione della letteratura dei de
Goncourt: lettura del brano “Un manifesto del Naturalismo” dalla “Prefazione” a
Germinie Lacerteux. La poetica di Zola: Taine e Zola (race, milieu, moment), il
romanzo sperimentale e il ciclo dei Rougon-Macquart, le tecniche narrative, gli
obiettivi scientifici e sociali; lettura dei brani “Lo scrittore come operaio del progresso
sociale” da Il romanzo sperimentale e “L'alcol inonda Parigi” da L'assommoir.
4
Verga
Il Verismo a confronto col Naturalismo francese.
G. Verga: dalla produzione romantico-risorgimentale (il binomio amore-patria) ai
romanzi tardo-romantici (la tendenza al lacrimoso e al melodrammatico) e di matrice
scapigliata (la femme fatale, la figura del ribelle); lettura della “Prefazione” a Eva (il
prevalere della legge dell'utile e la mercificazione dell'arte nella modernità).
Verga alla ricerca di nuove soluzioni letterarie e l'approdo al Verismo: il rapporto col
Naturalismo francese e le differenze, la rilettura del Positivismo, la persistenza di
componenti romantiche fino a I Malavoglia; il significato del verismo verghiano. I
testi di poetica verista: lettura e analisi della “Prefazione” a L'amante di Gramigna,
della “Prefazione” a I Malavoglia e di passi da lettere di Verga a L. Capuana del 25
febbraio 1881 (T4 a) e a E. Rod del 1899 (T4 e) → l'eclissarsi dell'autore e la
regressione nel mondo rappresentato.
Vita dei campi: le scelte linguistiche, le tecniche narrative e la visione del mondo.
Lettura e analisi di Fantasticheria: il “cartone” preparatorio de I Malavoglia, l’ideale
dell’ostrica. Lettura e analisi di Rosso Malpelo: gli artifici della regressione e dello
straniamento, il ”silenzio” dell’autore.
I Malavoglia: la genesi del romanzo, la struttura e le tecniche narrative, le soluzioni
linguistiche, il cronotopo dell’idillio familiare e paesano vs. il cronotopo della città (e
i rispettivi antitetici sistemi di valori), la coesistenza di residua idealizzazione
romantica e di realismo naturalistico, la demistificazione del progresso, Padron ‘Ntoni
e ‘Ntoni (due sistemi di valori a confronto), ‘Ntoni ed il tipo verghiano
dell’emarginato. Lettura e analisi dei brani: “Il mondo arcaico e l'irruzione della
storia” (cap. I), “I Malavoglia e la comunità del villaggio: valori ideali e interesse
economico” (cap. IV), “Il vecchio e il giovane: tradizione e rivolta” (cap. XI), “La
conclusione del romanzo: l'addio al mondo pre-moderno” (cap. XV) → la
componente lirico-simbolica.
Le Novelle rusticane e Mastro-don Gesualdo: l'incupirsi della visione del mondo e la
dissoluzione degli ultimi residui romantici, il dominio incontrastato della legge
economica, l'emergere di tendenze espressionistiche; lettura della novella La roba.
7
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Il Decadentismo
La categoria critica di “Decadentismo”: origini e significati di un termine. Lettura e
analisi del sonetto Languore di Verlaine. L'immaginario decadente (ricostruito sulla
base di alcuni passi * di À rebours e Il piacere).
Il Simbolismo e la concezione della parola poetica. Rimbaud: il carattere prometeico-
luciferino del poeta veggente e la poesia assoluta; lettura e analisi di Vocali.
L'estetismo come reazione alla riduzione capitalistica dell'arte a merce, la vita come
opera d'arte. À rebours di J.-K. Huysmans e la critica al Naturalismo: la summa
dell'immaginario decadente, la dissoluzione dell'impianto narrativo tradizionale, i
motivi della chiusura e dell'artificio, la sottesa tensione verso l'immortalità; lettura di
un brano della “Prefazione” dell'autore all'edizione del 1903 del romanzo * e del
passo “La realtà sostitutiva” (dal cap. II).
D’Annunzio: il panismo estetizzante di un superuomo.
Il piacere tra residui della tradizione romanzesca e avvio del suo dissolvimento.
Estetismo e consapevolezza della menzogna sottesa alla sublimazione estetizzante; i
due tipi femminili dall'antitesi alla coincidenza; il simbolismo degli ambienti. Lettura
dei brani “Il verso è tutto” * e “Un ritratto allo specchio: A. Sperelli ed Elena Muti”
(libro III, cap. II).
Dalla crisi dell'estetismo al superomismo: alterazione o aderenza al pensiero di
Nietzsche? Il trionfo della morte: la transizione verso il superomismo, il tema
dell'inettitudine, l'intreccio fra il pensiero ossessivo della morte e l'esasperato
vitalismo. Le vergini delle rocce: l'evoluzione dell'esteta in superuomo e
l'esorcizzazione dell'idea della morte e dell'inettitudine, l'atmosfera decadente di
malattia e disfacimento, simbolismo ed epifanie; lettura dell'incipit del cap. I *
(l'esteta-superuomo) e del brano “Il programma politico del superuomo”.
I libri delle Laudi: struttura, temi, visione del mondo (complementarità di superomismo
e panismo), scelte linguiistche e metriche. Maia: le città terribili e l'ambivalente
rapporto con la modernità. Alcyone: la tregua del superuomo, il panismo e la
dissoluzione dell’io nel mondo naturale, il tentativo di fuoriuscita dal tempo storico e
la riattualizzazione del mito e la sua impossibilità nel mondo moderno, il simbolismo.
Lettura e analisi de La sera fiesolana (il poeta rivelatore dell'ignoto), Le stirpi canore
(la funzione demiurgica del poeta), La pioggia nel pineto (l'illusione della fuga nel
tempo ciclico della natura e del mito, la corrispondenza simbolica fra il livello metrico
e fonico e il tema della perenne metamorfosi della natura) e I pastori (la coscienza
del fallimento della fuga).
Pascoli: la visione del mondo e il simbolismo, i miti pascoliani del nido e del
fanciullino.
Myricae: i temi e le situazioni ricorrenti, dall'impressionismo al simbolismo, il
frammentismo, le soluzioni stilistico-linguistiche (lessico, sintassi e figure retoriche
ricorrenti) e metriche; lettura ed analisi di Lavandare, Arano, Novembre, X Agosto,
Il lampo e Temporale.
Lettura e analisi de Il gelsomino notturno dai Canti di Castelvecchio.
I Poemetti: i temi e il legame con l'immaginario decadente; lettura e analisi di Digitale
purpurea (il motivo decadente della vegetazione malata, simbolo dell'impossibile
rapporto di Pascoli con una realtà misteriosa e minacciosa).
8
Il modernismo
6
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Il “modernismo”: significato e confini di una categoria critica. Una letteratura della
negazione: la traduzione letteraria della rottura epistemologica di fine Ottocento-inizio
Novecento. Il romanzo modernista: la consapevolezza dei limiti e del relativismo della
conoscenza e i conseguenti procedimenti narrativi (l'ottica straniata, lo spazio narrativo
della coscienza, la forma aperta del nuovo romanzo):
Pirandello: la “filosofia del lontano”, i motivi ricorrenti dell’inettitudine antiborghese,
della follia e dell'esclusione, l’emergere della dimensione psichica profonda,
l’umorismo come sentimento del contrario e la deformazione caricaturale dei
personaggi, la critica alla verosimiglianza naturalistica e la dissoluzione dell'impianto
narrativo tradizionale.
Il fu Mattia Pascal: la vita come flusso continuo e la forma aperta della narrazione,
l'esclusione finale quale approdo positivo e le strategie narrative stranianti, la
disgregazione dell'io, il tema del doppio (a livello di personaggi e situazioni narrative)
e il suo rapporto con lo scollamento fra io narrante e io narrato, Copernico personaggio
umoristico, il teatrino di marionette col cielo di carta strappato allegoria del mondo
moderno, la “lanterninosofia” e il relativismo della conoscenza, il dramma del sentirsi
e non vedersi vivere; le immagini di Milano e di Roma e gli effetti della modernità, la
polemica antidemocratica, l'espressionismo ritrattistico e linguistico. Lettura integrale
del romanzo.
Quaderni di Serafino Gubbio operatore: la struttura diaristica e le tecniche narrative,
la riflessione sulla modernità e sulla meccanizzazione della vita e dell'arte, l'effetto-
specchio, l'ottica straniata della narrazione e il cinema (il doppio livello del discorso
sul cinema), l'espressionismo ritrattistico, il topos della donna fatale; lettura del brano
“Viva la Macchina che meccanizza la vita!”.
Uno, nessuno e centomila: la disgregazione dell'io e l'emergere dell'altro, l'inettitudine
come reazione antiborghese (vita vs. forma, essere vs. avere), l'esclusione sociale,
la fuoriuscita dalla forma e il recupero della comunione con il flusso vitale; lettura del
brano “Nessun nome”.
Italo Svevo: Trieste e l'ambiente mitteleuropeo, le matrici culturali.
La coscienza di Zeno: la struttura e le tecniche narrative, lo scollamento fra io narrante
e io narrato, il ruolo della psicanalisi e i due livelli della narrazione (La coscienza come
autobiografia di Zeno e come caso clinico freudiano e discorso dell'inconscio), il
binomio malattia/salute (il significato della “salute” di Augusta e della “malattia” di
Zeno), la correzione delle teorie darwiniane e la vita come malattia incurabile causata
dallo sviluppo tecnologico, la letteratura come attività che riproduce l'ambiguità del
reale. Lettura integrale del romanzo.
Alcuni alunni hanno letto individualmente, oltre alle tre opere indicate nel programma svolto, anche
altri testi a scelta. Di seguito si riportano le letture:
ALUNNO/A LETTURE
015AM1617 Ultime lettere di Jacopo Ortis, Ivanhoe
025AM1617 Thérèse Raquin
035AM1617 Il processo
045AM1617 Madame Bovary, Thérèse Raquin, I fratelli
Karamazov
055AM1617 Ivanhoe.
085AM1617 Ivanhoe, Il processo
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075AM1617 Ultime lettere di Jacopo Ortis, Il ventre di
Parigi,
Il processo
135AM1617 Ivanhoe
155AM1617 Papà Goriot, Al Paradiso delle Signore
165AM1617 Ultime lettere di Jacopo Ortis, Nanà, I
Malavoglia, Il piacere
175AM1617 Il rosso e il nero, Germinale
185AM1617 Il processo
195AM1617 Il rosso e il nero, Il processo
205AM1617 Ultime lettere di Jacopo Ortis
CRITERI DI VALUTAZIONE Per la valutazione si è fatto riferimento alle seguenti griglie:
PROVA SCRITTA DI ITALIANO (tipologie A-B-C-D)
Indicatori
PERTINENZA E CONOSCENZA
DEI CONTENUTI
ORGANIZZAZIONE DEL
DISCORSO
CORRETTEZZA E
PADRONANZA DELLA LINGUA
ABILITA’ ARGOMENTATIVE
descrittori
aderenza alla consegna
pertinenza all'argomento proposto
padronanza dell'argomento e completezza
della trattazione
efficacia complessiva del testo in
funzione delle diverse tipologie *
↓
equilibrio fra le parti
rapporto fra ampiezza e qualità
informativa
coerenza (assenza di contraddizioni e
ripetizioni)
coesione testuale (uso corretto dei
connettivi)
uso di un registro adeguato alla
tipologia testuale e al destinatario
↓
correttezza ortografica
correttezza morfosintattica
uso corretto ed efficace della
punteggiatura
proprietà e ricchezza lessicale
personalizzazione dello stile
↓
chiara e lineare articolazione dell'esposizione
e dell'argomentazione
rielaborazione critica dei contenuti, in
funzione anche delle diverse tipologie testuali
e dei materiali forniti
significatività e originalità delle informazioni,
delle idee e delle interpretazioni
↓
punti
→
Non interpreta correttamente la tipologia
di scrittura scelta e la traccia,
sviluppandola in modo arbitrario e non
pertinente / non conosce i contenuti
richiesti
1-3
Organizza un testo frammentario e
incoerente, usando un registro non
adeguato alla tipologia testuale e al
destinatario scelti
1-3
Formula frasi con numerosi e gravi
errori ortografici e morfosintattici, usa
la punteggiatura in modo inadeguato e
propone un lessico povero e non
appropriato
1-3
Non argomenta il proprio punto di vista
1-3
punti
→
Interpreta in modo non completamente
corretto la tipologia di scrittura scelta e
la traccia e la sviluppa parzialmente /
conosce i contenuti in modo stentato e
Superficiale
4-5
Organizza un testo disorganico, non
del tutto coerente / usa un registro
solo parzialmente adeguato alla
tipologia testuale e al destinatario
scelti
4-5
Formula frasi con gravi errori
ortografici e/o morfosintattici, rivela
un uso incerto della punteggiatura,
propone un lessico poco vario e a
volte non appropriato
4-5
Utilizza le conoscenze in suo possesso (e i
materiali forniti dalla traccia) senza
rielaborarli criticamente e formula giudizi
generici e scontati
4-5
punti
→
Interpreta correttamente la tipologia di
scrittura scelta ela traccia e ne formula
un'esposizione semplice e coerente /
conosce a grandi linee i contenuti
6
Organizza un testo sufficientemente
organico, anche se con qualche
incoerenza e non del tutto coeso / usa
un registro sufficientemente conforme
alla tipologia testuale e al destinatario
scelti
6
Formula periodi strutturati
logicamente, utilizzando un linguaggio
semplice ma corretto
6
Riesce parzialmente a rielaborare le
conoscenze in suo possesso (e i materiali
forniti dalla traccia) e argomenta il proprio
punto di vista in modo tendenzialmente
chiaro, anche se semplice e non
accuratamente motivato
6
punti →
Interpreta correttamente la tipologia di
scrittura scelta e la traccia / ha una
conoscenza tendenzialmente completa
dei contenuti e li elabora con una certa
padronanza
7-8
Organizza il testo in modo organico e
coerente, conferendogli discreta
coesione e usando un registro
tendenzialmente adeguato
7-8
Formula frasi corrette sul piano
morfosintattico, tendenzialmente
corrette nella punteggiatura e a livello
ortografico , mostra una certa varietà
e proprietà lessicale
7-8
Rielabora criticamente e chiaramente le
conoscenze in suo possesso (e i materiali
forniti dalla traccia) ed esprime un punto di
vista discretamente argomentato e motivato
7-8
punti
→
Interpreta correttamente la tipologia di
scrittura scelta e la traccia / conosce i
contenuti in modo approfondito e li
elabora con piena padronanza
Organizza il testo in modo organico,
equilibrato e coerente, conferendogli
coesione e usando un registro
pienamente adeguato
Formula un discorso corretto e fluido,
rivelando padronanza lessicale
Rielabora criticamente e chiaramente le
conoscenze in suo possesso (e i materiali
forniti dalla traccia) e sa formulare personali
interpretazioni e giudizi significativi e
22/149
9-10
9-10
9-10
originali
9-10
* tipologia A: comprensione e interpretazione del testo proposto; contestualizzazione / tipologia B: comprensione ed utilizzo efficace dei documenti forniti / tipologie C
e D: esposizione delle conoscenze attinente al tema assegnato; saper collocare l'argomento nel contesto socio-culturale
_______ / 40 = _____ / 10
Griglia di valutazione delle prove scritte a domande aperte sostitutive dell'inter-
rogazione orale
CONOSCENZE ESPOSIZIONE COERENZA
LOGICO-ARGOMENTATIVA
I
Non conosce del tutto i contenuti
1-3
Si esprime in modo frammentario e limitato
1-3
Manca completamente o quasi di coerenza logica
1-3
II
Conosce i contenuti in modo frammentario ed
approssimativo
4-5
Si esprime in modo impreciso e non sempre coerente
4-5
E’ incerto nell’individuazione dei concetti chiave e non sa operare
collegamenti
4-5
III
Conosce i contenuti per grandi ambiti di
riferimento o nei loro elementi di base
6
Si esprime in modo sostanzialmente corretto, sebbene
semplicemente e con qualche incertezza
6
Individua i concetti chiave ed opera dei collegamenti senza errori
Rilevanti
6
IV
Conosce i contenuti in modo adeguato e
Pertinente
7-8
Si esprime in modo appropriato ed efficace
7-8
Sviluppa i concetti ed opera collegamenti in modo appropriato
7-8
V
Conosce i contenuti in modo esatto e
completo
9-10
Si esprime in modo fluido e con ricchezza e pertinenza
lessicale
9-10
Sviluppa i concetti, li approfondisce e li organizza in modo autonomo
9-10
_______ / 30 = _____ / 10
Griglia di valutazione delle interrogazioni
CONOSCENZA
ESPOSIZIONE
COERENZA LOGICA E
ABILITA’ APPLICATIVE
I
Non conosce del tutto i contenuti
1-3
Si esprime in modo frammentario e limitato
1-3
Manca completamente, o quasi, di coerenza logica
1-3
II
Conosce i contenuti in modo
frammentario ed approssimativo
4-5
Si esprime in modo impreciso e non sempre coerente
4-5
È incerto nell’individuazione dei concetti chiave e dei collegamenti;
utilizza solo parzialmente le sue abilità in situazioni nuove
4-5
III
Conosce i contenuti per grandi ambiti di
riferimento o nei loro elementi di base
6
Si esprime in modo semplice, anche se non sempre
coordinato
6
È in grado di individuare i concetti chiave e operare dei collegamenti
nonché, se opportunamente sollecitato, di formulare dei giudizi
6
IV
Conosce i contenuti in modo adeguato e
Pertinente
7-8
Si esprime in modo appropriato ed efficace
7-8
Sviluppa i concetti ed opera collegamenti in modo appropriato, formulando
giudizi corretti in situazioni nuove
7-8
_______ / 30 = _____ / 10
Metodi e strumenti
- lezione frontale e lezione dialogata
23/149
- analisi in classe di testi lirici e narrativi
Sono state alternate l'esposizione ragionata dei fenomeni storico-letterari e la lettura e l'analisi di testi
lirici e narrativi. Si è scelto di privilegiare la lettura e l’esame in classe dei testi letterari per
sviluppare e/o potenziare le competenze di analisi, il che ha rallentato lo svolgimento del programma.
In quest’ottica si è deciso di puntare su una gamma di movimenti e di autori ristretta, nella
convinzione che sia preferibile acquisire ed esercitare competenze metodologiche e sviluppare
capacità critiche approfondendo un gruppo ristretto di autori e temi, che affrontare un insieme di
movimenti e scrittori molto ampio, ma inevitabilmente senza approfondimento e possibilità di
riflessione.
Strumenti didattici utilizzati
Il manuale in adozione è stato integrato con:
- fotocopie di testi letterari
- dispense preparate dal docente.
Le lezioni sono state supportate da schemi visualizzati sulla LIM.
Tipologie delle prove di verifica utilizzate
Sono state effettuate prove scritte secondo le tipologie previste per l’Esame di Stato, interrogazioni e
questionari di letteratura a risposta aperta.
Nel mese di aprile si è tenuta la simulazione di Istituto della Prima Prova scritta dell'Esame di Stato.
Lingua e civiltà inglese
Docente: Annalisa Casson
Testi in adozione: Performer, Culture & Literature 3, Marina Spiazzi, Marina Tavella,
Margaret Layton, Zanichelli.
24/149
Piano orario annuale dell’insegnamento di lingua e civiltà inglese presso il liceo musicale
I biennio II biennio e quinta Totale
I II III IV V
LINGUA E CIV.’INGLESE 99 99 99 99 99 495
Con riferimento alla programmazione curriculare sono stati conseguiti
i seguenti obiettivi:
a) Conoscenze - Lessico e morfosintassi della lingua inglese (livello B2)
- Diverse tipologie di testo letterario (romanzo, poesia, racconto)
- Microlingua di tipo letterario
- Autori e opere selezionati del novecento
b) Competenze (possesso di strumenti operativi propri della disciplina, capacità d’elaborazione
personale delle conoscenze):
- Utilizzare le funzioni linguistico-comunicative al livello europeo di riferimento B2.
- Comprendere le informazioni di testi articolati di tipo informativo, descrittivo, letterario e narrativo.
- Comprendere aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento
all’ambito sociale.
- Analizzare semplici testi orali e scritti, quali testi letterari di facile comprensione, film, video, ecc.
per coglierne le principali specificità formali e culturali.
- Comprensione referenziale e inferenziale del testo scritto.
c) Frequenza, Applicazione allo Studio, Partecipazione al Dialogo Educativo La classe in generale ha dimostrato di avere diffuse lacune nella competenza linguistica,
riuscendo comunque (anche se talvolta con difficoltà) ad interpretare testi (scritti e orali) e ad
esporre in lingua.
Parte degli studenti ha dato prova di impegno costante e interesse nella materia. Una piccola
parte ha dimostrato di voler recuperare le proprie carenze nella lingua lavorando a casa per
conto proprio con l’aiuto della docente. Altri invece a volte non sono riusciti a superare
l’ostacolo del mezzo linguistico e non hanno dimostrato lo stesso impegno, soprattutto nello
studio pomeridiano.
La partecipazione durante le lezioni è stata in generale positiva e la classe ha avuto un buon
dialogo educativo con l’insegnante.
d) Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici, con
indicazione del numero complessivo delle ore impiegate per ciascuna unità)
Argomenti ore
Modulo 1 – Primo quadrimestre
Suffragette
Jigsaw su documenti autentici di Pankhurst (The Post/The Times, ecc.) (fotocopia
1)
“Securing the vote for women” (pag 406, 407 Performer)
Visione film Suffragette, Sarah Gavron, 2015
4
25/149
Test scritto: essay (300 parole)
Modulo 2 – Primo quadrimestre
Modernism: Virginia Woolf and James Joyce
Introduzione storica
A deep cultural crisis (pag 440 Performer–solo letta)
Bergson, James, Freud (pag 448–solo Q&A Performer + fotocopia 2)
Caratteristiche “modern novel”:
free association/direct-indirect interior monologue/no linear plot/moment of
being-epiphany (pag 449 Performer “The stream of consciousness and the
interior monologue”, “Literary Language, The Interior Monologue”)
James Joyce
Lettura e analisi estratti:
“The Funeral”, Ulysses
“Eveline”, Dubliners (lettura integrale)
“Gabriel’s Epiphany”, “The Dead”, Dubliners
“Molly Bloom’s Monologue”, Ulysses
(pagg 449, 463 solo “Style and Technique–solo letta, 464, 465, 466, 467, 468,
469, 470 Performer e fotocopia 3)
Virginia Woolf
Lettura e analisi estratti:
“Clarissa and Septimus”, Mrs Dalloway
Visione scene finali tratte da Mrs Dalloway, Marleen Gorris, 1997 e The Dead,
John Houston, 1987
(pagg 474 solo “A modernist novelist”, “Woolf vs Joyce”–solo letta, 475, 476,
477, 478, 479)
Epiphany vs moment of being (fotocopia 4)
Test orale: Contestualizzazione testi scritti e domande aperte su argomenti
13
3
1
3
2
1
2
1
Modulo 3 – Primo quadrimestre
The Roaring Twenties and The Great Depression
The Great Gatsby, F. S. Fitzgerald
(pagg 488, 489, 490, 491, 492 Performer)
The Grapes of Wrath, John Steinbeck
(pagg 503, 504, 505 Performer)
Test scritto: 3 quesiti da 10 righe
4
3
1
Modulo 4 – Secondo quadrimestre
Dystopian Novels
The Dystopian Novel (p 531 Performer)
1984, George Orwell (vita autore, romanzo ed estratto)
(pagg. 531, 532, 533, 534, 535 e fotocopia 5–solo letta)
Lord of the Flies, William Golding (vita autore, romanzo, estratto)
(pagg. 537, 538, 539, 540 Performer)
13
4
3
26/149
Never Let Me Go, Kazuo Ishiguro
Visione spezzone film Never Let Me Go, Mark Romanek, 2010 (Hailsham= dal
minuto 2:50 al minuto 29:15), trama del romanzo, temi, estratto (fotocopie 6,7)
Test scritto: domande aperte di varia lunghezza
6
Modulo 5 – Secondo quadrimestre
The Beat Generation
Jack Kerouac
On the road
(pagg 562, 563, 564, 565 Performer)
Allen Ginsberg
A Supermarket in California
Howl
America
(analisi di parti delle poesie - fotocopie 8,9,10)
Test orale: Contestualizzazione testi scritti, domande aperte su argomenti, analisi
poesie
11
5
6
(2)
(2)
(2)
Dopo il 15 maggio
Argomenti ore
---
Criteri di valutazione
Per quanto riguarda la valutazione orale e scritta, riprendendo le linee guida del POF, si sono
utilizzati i seguenti indicatori:
Per lo scritto Per l’orale A seconda della tipologia di prova il peso specifico di ogni
indicatore varia in questo modo:
Essay 300 parole/ quesiti di massimo 10 righe:
Conoscenza degli argomenti e rispondenza alle consegne
= 33%
Organicità e coerenza delle argomentazioni ed elaborazione
critica (struttura: paragrafi, linking words, intro e conclusione)
= 33%
Forma espressiva, competenze linguistiche e correttezza
sintattica (lingua)
= 33%
Quesiti di diversa lunghezza (3/4/5/8 righe):
Conoscenza degli argomenti e rispondenza alle consegne
= 40%
Organicità e coerenza delle argomentazioni ed elaborazione
critica (struttura: paragrafi, linking words, intro e conclusione)
= 20%
Forma espressiva, competenze linguistiche e correttezza
sintattica (lingua)
= 40%
Conoscenza
degli
argomenti e
Organicità e
coerenza
delle
Forma espressiva,
competenze
linguistiche e
FORMA (50%)
10 Eccellente pronuncia e intonazione;
nessun errore significativo di grammatica;
lessico ricco e appropriato;
linguaggio fluido e scorrevole
9 Ottima pronuncia e intonazione;
nessun errore significativo di grammatica;
lessico ricco e appropriato;
linguaggio fluido e scorrevole
8 Buona pronuncia e intonazione in genere corretta;
qualche imperfezione grammaticale;
lessico vario e appropriato;
linguaggio scorrevole
7 Qualche errore nella pronuncia e nell’ intonazione;
qualche errore di grammatica non pregiudizievole per la comprensione;
lessico in genere appropriato;
linguaggio abbastanza scorrevole
6 Influenza della L1 nella pronuncia e nell’intonazione;
errori di grammatica, non gravi, che talvolta ostacolano la fruibilità del
messaggio;
lessico essenziale;
pause ed esitazioni nell’espressione
5 Errori di pronuncia e influenza della L1 nell’intonazione;
27/149
rispondenza
alle consegne
argomentaz
ioni ed
elaborazion
e critica
(struttura:
paragrafi,
linking
words, intro e
conclusione)
correttezza
sintattica
(lingua)
10 Istruzioni
eseguite con precisione e
completezza
+ Contenuto
espresso in
modo completo e
approfondito
+ (originale e
personale)
Ottima
organizzazione e
coerenza
Frasi corrette e
periodo ben strutturato
(originalità)
+ Lessico ricercato
senza errori di
grafia (0 errori)
9 Istruzioni eseguite con
precisione e
completezza
+
Contenuto
espresso in modo
completo e
approfondito +
(originale e
personale)
Ottima organizzazio
ne e
coerenza
Frasi corrette e periodo ben
strutturato
(0 errori)
+
Lessico ricercato
senza errori di grafia
(0 errori)
8 Istruzioni eseguite in
modo
abbastanza preciso e
completo +
Contenuto
espresso in modo
completo e
approfondito
Buona organizzazio
ne e
coerenza
Frasi grammaticalment
e corrette e
periodo ben strutturato
+ Lessico specifico e
pochi errori di
ortografia
7 Istruzioni eseguite in
modo
abbastanza preciso
+
Contenuto espresso in
modo
completo
Buona organizzazio
ne e
coerenza
Frasi grammaticalment
e corrette e
periodo sufficientemente
ben strutturato
+ Lessico appropriato
e pochi errori di
ortografia
6 Istruzioni
eseguite in
modo
essenziale
+
Contenuto
sufficiente
mente
completo
Accettabile
organizzazi
one del
testo pur
con lievi
errori di
coerenza
logica
Numero assai
limitato di errori
grammaticali
+ Lessico
sufficientemente
appropriato con
qualche errore
di ortografia
5 Istruzioni
eseguite in
modo parziale e
poco
preciso/risposta
incompleta
+ Contenuto
povero
Inadeguata
organizzazio
ne del testo con errori di
coerenza
logica
Numerosi errori
grammaticali,
non gravi +
Lessico limitato e
poco appropriato
4 Istruzioni
eseguite in modo
Inadeguata
organizzazione del testo
Numerosi errori
grammaticali, a volte gravi
errori di grammatica che pregiudicano la fruibilità del messaggio;
lessico limitato o utilizzato in maniera impropria;
linguaggio poco scorrevole
4 Errori di pronuncia e intonazione che ostacolano la comprensione del mes-
saggio;
numerosi e gravi errori di grammatica;
lessico povero e poco appropriato,
linguaggio non scorrevole
3 Rifiuto formale o sostanziale di svolgere la prova / Svolgimento parziale e
totalmente scorretto
CONTENUTO (50%)
10 Totale padronanza dei contenuti: ricchi, personali, originali, interessanti e
pienamente pertinenti alla consegna
Argomentazione coerente, ben articolata, documentata
9 Totale padronanza dei contenuti: ricchi, personali e pienamente pertinenti
alla consegna
Argomentazione coerente, ben articolata, documentata
8 Abbastanza personali e completi, aderenti alla traccia e pertinenti alla con-
segna
Argomentazione logica, sempre coerente
7 Abbastanza personali e completi e sostanzialmente pertinenti alla conse-
gna
Argomentazione logica e in genere coerente
6 Conoscenza dei contenuti essenziale e sostanzialmente pertinenti alla
consegna
Argomentazione in genere logica, pur con l’aiuto dell’insegnante
5 Limitati, talvolta generici o banali, a volte incoerenti rispetto alla traccia
Argomentazione parzialmente coerente, ripetitiva
4 Incoerenti/molto limitati
Argomentazione incongruente
3 Incoerenti/molto limitati
28/149
parziale e
poco preciso/rispo
sta
incompleta +
Contenuto
scarso
con errori di
coerenza logica
+
Lessico limitato e non appropriato
3 Non
pertinente/is
truzioni non eseguite
+
conoscenze nulle
Lavoro
disordinato e
non coerente
Gravi e numerosi
errori
grammaticali +
lessico molto
limitato e non appropriato
1-2 Non
pertinente/istruzioni non
eseguite
+ conoscenze
nulle
Lavoro
disordinato e non coerente
Gravissimi e
numerosi errori grammaticali
+
lessico molto limitato e non
appropriato
(incomprensibile)
Metodi e strumenti (lezioni frontali, gruppi di lavoro, attività di ricerca individuale, attività di
recupero e di sostegno)
Sono state svolte principalmente lezioni frontali interattive, durante le quali agli studenti era richie-
sto di ragionare ed esprimere la propria opinione sui contenuti presentati. Sono stati svolti lavori di
gruppo su testi autentici (per esempio articoli tratti da quotidiani online) al fine di creare un dibattito
sui contenuti dei testi trattati e collegarli all’attualità. Infine, sono stati visti spezzoni di film tratti da
opere trattate in classe.
Strumenti didattici utilizzati (testi utilizzati, integrazione con altro materiale, biblioteche d’isti-
tuto e di classe, tecnologie audiovisive, strumentazione informatica e multimediale ecc.)
Libro di testo, fotocopie con materiale trovato in Internet, piattaforma online Edmodo per la
condivisione di file, LIM (presentazioni PowerPoint, visione film e video di Youtube con interviste,
lettura di testi letterari, ecc.) e dizionario bilingue e monolingue durante le verifiche scritte.
Tipologie delle prove di verifica utilizzate (prove scritte, prove orali, prove di laboratorio, test
con tipologie previste per la terza prova, ecc.)
Test scritto: nella prima verifica scritta gli studenti hanno prodotto un “essay” di circa 300 parole,
stile tipologia A della terza prova. Le altre verifiche hanno imitato lo stile della tipologia B della
terza prova (domande aperte con risposte di massimo 10 righe). Durante l’ultima verifica scritta i
quesiti richiedevano risposte di lunghezza diversa (non solo 10 righe).
Test orale: agli studenti era richiesto di analizzare e contestualizzare dei testi scritti (estratti trattati
in classe delle opere letterarie studiate) e rispondere a domande generali e specifiche sugli argomenti
trattati.
Storia
29/149
Docente: Patrizia Iezzi
TESTI IN ADOZIONE: Alberto Mario Banti, Il senso del tempo, vol. II: 1650- 1900
vol. III: 1900 - oggi, Editori Laterza, Bari 2013.
Piano orario annuale dell’insegnamento di storia presso il liceo musicale
I biennio II biennio e quinta Totale
I II III IV V
STORIA 45 45 66 66 66 330
CON RIFERIMENTO ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICULARE SONO
STATI RAGGIUNTI I SEGUENTI OBIETTIVI
CONOSCENZE: a) profilo contenutistico ed indicatori di rilevanza di alcuni argomenti utili per raccordare le
problematiche ottocentesche e i grandi temi che caratterizzano la storia del Novecento (ad esempio,
la formazione della società di massa);
b) dati riguardanti alcuni dei processi e dei momenti decisivi della storia del XX secolo
unitamente alle principali linee di interpretazione storiografica;
c) significato e contesto culturale di alcune categorie fondamentali per la comprensione della
realtà sociale, politica ed istituzionale entro cui viviamo.
COMPETENZE: a) riconoscere le determinazioni istituzionali, gli intrecci politici, sociali, culturali in riferimento ad
una determinata fase storica;
b) ricostruire i processi nella loro complessità e problematicità;
c) orientarsi rispetto alla pluralità delle interpretazioni storiografiche;
d) cogliere la significatività del passato per la comprensione del presente e per esercitare in
modo attivo e responsabile i diritti e i doveri di cittadinanza
Valutazione sintetica
Al termine del triennio solo parte della classe mostra di aver inteso la necessità di rapportarsi alla
disciplina in modo critico sforzandosi di allargare l’orizzonte della contestualizzazione in una
considerazione processuale di mutamenti e persistenze. In altri casi prevale una visione frammentaria
dei contenuti disciplinari accompagnata da una certa difficoltà a riconoscere ed utilizzare il lessico
specifico.
Gli obiettivi relativi all’acquisizione delle conoscenze sono stati raggiunti in misura sufficiente da
buona parte delle/gli allieve/i anche se in alcuni casi la preparazione necessita di costanti rinforzi
30/149
per stabilizzarsi integrando sistematicamente i nuovi contenuti di studio con le conoscenze acquisite
in precedenza. Non mancano studentesse/i che hanno conseguito risultati più sicuri soprattutto per
la progressiva definizione di un adeguato metodo di studio basato sull'intreccio costante tra
apprendimento dei contenuti e sviluppo delle capacità operative.
Tale differenziazione interna alla classe vale in misura ancora maggiore per l’aspetto relativo alle
competenze il cui sviluppo è stato possibile solo in presenza di uno studio continuo e ponderato, il
che ha riguardato un numero esiguo di allieve/i, lo stesso che mostra di aver compreso l’importanza
di un’adeguata coscienza civica maturata attraverso l’approccio critico ai contenuti di studio e la
disponibilità al confronto.
FREQUENZA, APPLICAZIONE ALLO STUDIO, PARTECIPAZIONE AL DIALOGO
EDUCATIVO: Non sono state registrate differenze significative in relazione alle voci frequenza, applicazione allo
studio e partecipazione al dialogo educativo per le quali dunque vale quanto espresso nella
corrispondente sezione della Relazione di Filosofia.
Contenuti disciplinari Premessa
L’indicazione dei tempi di svolgimento del programma è da intendersi in linea di massima, poiché la
trattazione degli argomenti di seguito elencati è stata realizzata per successivi livelli di approfondi-
mento senza mai chiudere “definitivamente” lo studio e la riflessione relativa a ciascuno di essi, ma
richiamandone aspetti differenti in corrispondenza delle tematiche di volta in volta affrontate.
Tale scelta didattica è sorretta dalla convinzione che soltanto la considerazione di concetti e prospet-
tive entro contesti differenti favorisca l’interiorizzazione delle conoscenze e scoraggi l’apprendi-
mento nozionistico.
STORIA
TRA OTTOCENTO E NOVECENTO (ore 10)
Argomenti
L'unificazione italiana e il Regno d'Italia
La Germania di Bismarck; la Comune di Parigi e la Terza Repubblica
La seconda rivoluzione industriale
Il Socialismo
Nazionalismo e razzismo
Testi
Mosse, Il culto del popolo per se stesso
Anderson, Una comunità immaginata
Cittadinanza: Nazionalità e Cittadinanza
Mosse, Lo stereotipo delle razze inferiori
Foucault, Il razzismo e il diritto di uccidere
Cittadinanza: Istruzione e diseguaglianza
31/149
Fincardi, L'attesa ella rivoluzione e la conquista di nuovi spazi sociali
Scheda: La Comune di Parigi: ispirazioni, ideali e iniziative politiche. La paura dello “stato rosso”
IL NOVECENTO (ore 35)
Argomenti
Le origini di una società di massa
L'età giolittiana
L'imperialismo
Alleanze e contrasti tra le grandi potenze
La Grande Guerra
La Russia rivoluzionaria
Il dopoguerra in Occidente
Il fascismo al potere
La crisi economica e le democrazie occidentali
Nazismo, fascismo, autoritarismo
L'Unione Sovietica di Stalin
Testi
Mappa concettuale Le guerre “totali” del Novecento
Taylor, L'organizzazione scientifica del lavoro (fotocopia)
Giolitti, Memorie della mia vita (passo)
Gentile, Il fallimento della politica giolittiana
Scheda: Le origini della Prima guerra mondiale: una lunga controversia (fotocopia)
Leed, Immobilismo, nevrosi,regressione: la guerra tecnologica e di trincea
Mosse, La morte di massa organizzata e il mito dell'esperienza della guerra
Cittadinanza: La difesa della patria
Scheda: La rivoluzione d’Ottobre fu prematura? (fotocopia)
Lenin, Tesi d'aprile
Carr, Una rivoluzione ibrida e ambigua
Mussolini, Mussolini e la monarchia (fotocopia)
Mussolini, Discorso del 3 gennaio 1925
Mussolini, L'opposizione non è necessaria (fotocopia)
Manuale del giovane balilla (fotocopia)
Lyttelton, L'antipartito
De Felice, Il fascismo movimento e il fascismo regime
Gentile, Lo stato nuovo
Salvemini, Salvemini rinuncia alla cattedra (fotocopia)
Bergamini, Un giudizio sul “New Deal”
Cittadinanza: Totalitarismo/Democrazia
Hitler, Mein kampf (passo)
Kershaw, Un potere carismatico e distruttivo
Himmler, Discorso di Posen (fotocopia)
Scheda: Auschwitz, orrenda e razionalizzata macchina di morte (fotocopia)
Scheda: L'unicità di Auschwitz (fotocopia)
32/149
Levi, I sommersi e i salvati. Prefazione (passo) (fotocopia)
Levi, Ricordo con un sorriso.... (fotocopia)
Hilberg, La burocrazia dell'orrore
Di Cesare, Nella Shoah vide lucidamente il nesso tra orrore e modernità
Scheda: La fguerra contro gli ebrei (fotocopia)
Scheda: Crimini di guerra, crimini contro la pace e contro l'umanità
Periodo post 15 Maggio (ore 4)
La seconda guerra mondiale (completamento)
SEZIONE INTERDISCIPLINARE (ore 10 Storia/Filosofia)
LA RIFLESSIONE SUL PROPRIO TEMPO: LE SFIDE DEL NOVECENTO
Autori e spunti critici
a) Pavone, Un secolo non solo barbaro
b) Weil: riflessione filosofica e scelte esistenziali
Testi
Weil, Che cos'è la libertà
Weil, Piccola cara; Sulle cause dell'oppressione..; La prima radice (brani)
c) Arendt: totalitarismo e libertà
Testo
Arendt, La vita attiva
Arendt, Il terrore totale
Scheda: Dal male radicale alla “banalità del male” (fotocopia)
d) La teoria critica della società: Horkheimer; Adorno (fotocopia)
Testo
Horkheimer, Adorno, La dialettica dell'Illuminismo: la prospettiva totalitaria
e) C'è ancora bisogno di filosofia oggi?
Hans Jonas e l'etica della responsabilità
CITTADINANZA E COSTITUZIONE (ore 8)
Può anche bastare, sapete, che con calma, cominciamo a guardare in noi e ad esprimere desideri.
Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere.
Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!
G. Ulivi, Lettera agli amici
33/149
Strumenti e spunti critici
Cittadinanza: Statuto Albertino e Costituzioni repubblicane
Mazzini, La Giovine Italia
Cittadinanza: La Costituzione della Repubblica italiana: i Principi fondamentali
Ulivi, Lettera agli amici (fotocopia)
Di Caro, La costituzione delle donne (fotocopia)
Cittadinanza: Per un'Europa unita
Rossi-Spinelli, Manifesto di Ventotene (lettura integrale)
N.B.: parte del materiale inserito nelle sezioni denominate Testi e Cittadinanza e Costituzione è stata
oggetto di studio nei precedenti anni scolastici quindi successivamente ripresa e approfondita durante
l’anno in corso.
Criteri di Valutazione
Sono stati utilizzati i criteri generali di valutazione declinati in relazione allo specifico disciplinare
attraverso la seguente griglia: a) aderenza alla traccia; b) abilità logico-argomentativa; c) conoscen
za contenuti e lessico specifico; d) capacità di selezionare /contestualizzare dati.
Metodi e strumenti
Per le considerazioni di carattere generale si rimanda alla sezione corrispondente della Relazione di
Filosofia. Nello specifico, si sottolineano due aspetti verso cui è stata indirizzata l’attenzione della
classe: a) l’opportunità di operare contestualizzazioni di ampio respiro individuando mutamenti ma
anche persistenze all’interno del processo storico; b) la necessità di riflettere sulla complessità
dell’agire umano che impedisce di semplificare chiudendo entro rigidi schemi la comprensione delle
vicende passate. Ciò è stato realizzato soprattutto attraverso l’analisi di testi critici e fonti storiche
che sono stati occasione di approfondimento e problematizzazione delle conoscenze.
E’ stato inoltre realizzato il recupero in itinere attraverso la ripresa sistematica degli argomenti trattati
nel corso dell’anno scolastico.
Strumenti didattici utilizzati
Manuale in adozione, testi fotocopiati, fonti originali.
Tipologie delle prove di verifica utilizzate
34/149
Le/gli studentesse/i sono state/i chiamate/i a render conto della preparazione acquisita nei seguenti
modi: a) domande orali circoscritte volte a sollecitare un’applicazione costante allo studio e control-
lare in itinere la comprensione degli argomenti trattati; b) verifiche orali; c) verifiche scritte finaliz-
zate ad esigenze di sistematizzazione e di selezione delle conoscenze in riferimento a contesti definiti;
d) quesiti inseriti nella simulazione di Terza Prova (TIP. B).
Filosofia
Docente: Patrizia Iezzi
TESTI IN ADOZIONE:
F. Occhipinti, Il coraggio della domanda, Vol. 2, Filosofia moderna, Einaudi Scuola, Milano 2013.
35/149
F. Occhipinti, Il coraggio della domanda, Vol. 3, Dai posthegeliani a oggi, Einaudi Scuola, Milano
2013.
Piano orario annuale dell’insegnamento di filosofia presso il liceo musicale
I biennio II biennio e quinta Totale
I II III IV V
FILOSOFIA - - 66 66 66 198
CON RIFERIMENTO ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO
STATI CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI:
CONOSCENZE:
a) denominazione, orizzonte tematico e contenutistico di alcune tra le più significative espressioni
dell’indagine filosofica ottocentesca e novecentesca, scelte e ricostruite anche in relazione a specifici
nuclei tematici;
b) lessico specifico: singole categorie definite sia rispetto ai mutamenti storici di significato, sia in
rapporto alle diverse prospettive teoriche;
c) linee generali dei programmi svolti durante i precedenti anni scolastici.
COMPETENZE:
a) comprendere i problemi dai quali muove il/la filosofo/a;
b) comprendere il perché dei problemi che restano aperti nelle diverse filosofie;
c) analizzare i problemi da una pluralità di prospettive;
d) dialogare e confrontarsi esprimendo riflessioni personali adeguatamente argomentate, frutto
di rielaborazione critica delle conoscenze.
Valutazione sintetica
La classe, all'inizio del secondo biennio, presentava un profilo composito soprattutto dal punto di
vista dei requisiti necessari per lo studio della Filosofia: capacità logico-argomentativa, di
astrazione e di riflessione. L'interesse per la materia, non particolarmente diffuso ma comunque
significativo, solo in pochi si è consolidato e arricchito di conoscenze nel corso del triennio mentre
nella maggior parte dei casi tale disposizione si è manifestata soprattutto durante la lezione e non è
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stata sostenuta dallo sforzo autonomo di revisione e sistematizzazione rigorosa dei contenuti
appresi.
L'attività del presente anno scolastico ha risentito di un avvio piuttosto faticoso e disorientato
rispetto al quale solo pochi/e studenti/esse hanno gradualmente ripreso e/o intensificato l'impegno
di studio mentre per molti il tempo scuola è trascorso senza che si palesassero intenzioni e azioni
nella direzione di una partecipazione più proficua.
Pur nel contesto di un giudizio sfumato tendenzialmente positivo se comparato con i livelli di
partenza, va precisato che solo pochi/e allievi/e hanno maturato la consapevolezza della specificità
disciplinare intesa come valorizzazione del pensiero riflessivo orientato alla rielaborazione e
all'approfondimento critico delle conoscenze.
In più casi permangono fragilità dovute per lo più all'impegno di studio discontinuo o comunque non
adeguato alla complessità del programma.
In sintesi si può affermare che gli obiettivi perseguiti sono stati raggiunti, sia pure in misura e con
tempi diversi, da buona parte della classe.
In particolare: la maggioranza delle/gli allieve/i ha raggiunto gli obiettivi relativi alle conoscenze ad
un livello attorno alla sufficienza e – in proporzione minore – soddisfacente; decisamente più ristretta
la fascia di studenti/esse che hanno maturato adeguatamente le competenze indicate grazie alla moti-
vazione sorretta dalla consapevolezza del percorso formativo intrapreso: in questi casi il profitto com-
plessivo è buono o più che buono; i risultati solo sufficienti – infine- dipendono soprattutto dall’im-
pegno di studio ridotto e da limiti nell’elaborazione e/o argomentazione delle conoscenze.
FREQUENZA, APPLICAZIONE ALLO STUDIO, PARTECIPAZIONE AL DIALOGO
EDUCATIVO:
La frequenza è stata nel complesso regolare per una parte, piccola, della classe, discontinua e/o poco
costruttiva per la restante parte.
La partecipazione al dialogo educativo, sollecitata costantemente, è stata più o meno significativa in
relazione alla disponibilità di ciascuna/o a vivere l’attività didattica -e la scuola nel suo complesso -
come un’occasione di crescita culturale effettiva e non in modo strumentale rispetto alla valutazione.
Un certo numero di allieve/i ha avuto qualche difficoltà a mettersi in gioco per superare chiusure e/o
insicurezze: tale atteggiamento ha condizionato il percorso di crescita culturale in relazione all'am-
bito disciplinare.
L’applicazione allo studio -limitata e discontinua nelle situazioni più problematiche - è stata ade-
guata nella maggior parte dei casi anche se non sempre ha prodotto esiti convincenti rispetto all'or-
ganizzazione e rielaborazione delle conoscenze. Alcune/i hanno progressivamente maturato, anche
grazie all'impegno costante, un metodo di studio più duttile e funzionale all'interiorizzazione sia
delle conoscenze sia delle strategie logico-argomentative.
Contenuti disciplinari
37/149
Premessa
L’indicazione dei tempi di svolgimento del programma è da intendersi in linea di massima, poiché la
trattazione degli argomenti di seguito elencati è stata realizzata per successivi livelli di approfondi-
mento senza mai chiudere “definitivamente” lo studio e la riflessione relativa a ciascuno di essi, ma
richiamandone aspetti differenti in corrispondenza delle tematiche di volta in volta affrontate.
Tale scelta didattica è sorretta dalla convinzione che soltanto la considerazione di concetti e prospet-
tive entro contesti differenti favorisca l’interiorizzazione delle conoscenze e scoraggi l’apprendi-
mento nozionistico.
I SEZIONE (ore 15)
LA FILOSOFIA COME SAPERE ASSOLUTO
Hegel
Le linee essenziali del sistema
La Fenomenologia dello Spirito
La dialettica
La filosofia dello Spirito
Testi
Hegel, Contro il Romanticismo:il vero è l'intero
Hegel, La verità come processo
Hegel, Nel cuore della dialettica: il progresso nasce dall'opposizione
Hegel, La dialettica servo-padrone: il lavoro come autocoscienza
Hegel, Il reale è razionale, il razionale è reale
Hegel, Gli individui storici portano lo spirito del tempo
Royce, La Fenomenologia dello Spirito
II SEZIONE (ore 35)
Il filosofo educato alla scuola di Cartesio sa che le cose sono dubbie, che non sono come appaiono;
ma non dubita che la coscienza non sia come appare a se stessa; in essa, senso e coscienza del
senso coincidono; di questo, dopo Marx, Nietzsche e Freud, noi dubitiamo. Dopo il dubbio sulla
cosa, è la volta per noi del dubbio sulla coscienza.
P. Ricoeur
IL DUBBIO SULLA COSCIENZA
Feuerbach: la religione come autocoscienza dell'uomo
Testo
Feuerbach, Perché l'uomo si rispecchia in Dio
Marx
La critica della filosofia hegeliana
Il lavoro alienato
Il materialismo storico
L’analisi dell’economia capitalistica
38/149
Testi
Marx, Il lavoro alienato e la perdita di se stessi
Marx- Engels, La concezione materialistica della storia: salire dalla terra al cielo
Schopenhauer
Il mondo come rappresentazione
Il mondo come volontà
Le vie della liberazione
Testi
Shopenhauer, La vita umana tra il bisogno e la noia
Schopenhauer, Amore e sesso
Schopenhauer, Il corpo e la volontà
Schopenhauer, Dalla morale all'ascesi
Nietzsche
La diagnosi della decadenza
L’analisi genealogica e la definizione di nichilismo
La volontà di potenza
Il superuomo e l'eterno ritorno dell'identico
Testi
Nietzsche, La fine di un lungo errore:la metafisica
Nietzsche, La morte di Dio
Nietzsche, Le metamorfosi dello spirito
Nietzsche, Le finzioni del linguaggio
Nietzsche, Il superuomo e la fedeltà alla terra
Freud
Alla scoperta dell’inconscio
L’interpretazione dei sogni
La sessualità e il complesso di Edipo
La psicoanalisi come scienza dell’uomo in generale
Testi
Freud, Una difficoltà della psicoanalisi (fotocopia)
Freud, I lapsus hanno un senso? (fotocopia)
Freud, La “logica” dell'inconscio e i suoi segnali
Freud, Il complesso di Edipo: passaggio obbligato nella vita psichica dell'uomo
Freud, Il Super-Io sociale dà un'etica me rende infelici
Recalcati, Perché la via breve ci porta lontani dalla soddisfazione (fotocopia)
INTERMEZZO: NELLA BOTTEGA DELL'ANTIQUARIO (ore 5)
Kierkegaard: l'esistenza umana
Testi
Kierkegaard, Chi è e come vive l'esteta
Kierkegaard, L'angoscia: possibilità e libertà
39/149
Kierkegaard, La bottega dell'antiquario (fotocopia)
Kierkegaard, Il pensatore oggettivo e il pensatore soggettivo (fotocopia)
III SEZIONE (ore 5)
MODERNITA’ E CRITICA ALLA MODERNITA’: SPUNTI DI RIFLESSIONE SULLA
CONTEMPORANEITA'
Comte: l'analisi scientifica della società
Testi
Comte, Che significato ha il termine positivo?
Comte, Una legge universale porta l'umanità allo stato positivo
Weber: la fondazione della moderna sociologia:
Testi
Weber, Il “tipo” nella ricerca sociologica (fotocopia)
SEZIONE INTERDISCIPLINARE (ore 10 Storia/Filosofia)
LA RIFLESSIONE SUL PROPRIO TEMPO: LE SFIDE DEL NOVECENTO
Autori e spunti critici
a) Pavone, Un secolo non solo barbaro (fotocopia)
b) Weil: riflessione filosofica e scelte esistenziali
Testi
Weil, Che cos'è la libertà
Weil, Piccola cara; Sulle cause dell'oppressione..; La prima radice (brani) (fotocopia)
c) Arendt: totalitarismo e libertà
Testi
Arendt, La vita attiva
Arendt, Il terrore totale
Scheda: Dal male radicale alla “banalità del male” (fotocopia)
d) La teoria critica della società: Horkheimer; Adorno
Testo
Horkheimer, Adorno, La dialettica dell'Illuminismo: la prospettiva totalitaria (fotocopia)
e) C'è ancora bisogno di filosofia oggi?
Hans Jonas e l'etica della responsabilità
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Criteri di Valutazione
La valutazione è stata intesa come forma di controllo sistematico per l’insegnante e costante
autoverifica per la studentessa e lo studente (e la classe nel suo insieme) a cui sono stati esplicitati
limiti e tecniche di miglioramento del rendimento scolastico. La trasparenza dei criteri ha
generalmente contribuito alla maturazione globale di ciascuna/o rendendola/o più consapevole del
progetto educativo e delle strategie didattiche di cui è stata/o destinataria/o. In relazione alle prove,
sia scritte sia orali, sono stati utilizzati i criteri generali di valutazione declinati in relazione allo
specifico disciplinare attraverso la seguente griglia:
a) aderenza alla traccia;
b) abilità logico-argomentativa;
c) conoscenza contenuti e lessico specifico;
d) interiorizzazione dei contenuti e capacità di rielaborazione
autonoma
Durante le lezioni – infine – si è preso nota degli interventi la cui valutazione ha contribuito a
definire il profitto complessivo.
Metodi e strumenti
Per tutto il triennio si è adottato un metodo di lavoro incentrato sulla relazione dialogica (lezione
interattiva) e sulla pratica del pensiero riflessivo guidata dall’insegnante; è stata costantemente ri-
chiamata, a tal fine, l’importanza dell’attenzione, della concentrazione e quindi dell’ascolto attivo.
I contenuti di studio sono stati sistematicamente posti al centro della riflessione durante la lezione
così da promuovere l’interiorizzazione delle logiche disciplinari e l’apprendimento ragionato del
pensiero filosofico attraverso l’uso del lessico specifico.
La lezione frontale è stata utilizzata per chiarire concetti, percorsi argomentativi e sintetizzare nuclei
tematici.
E’ stato inoltre realizzato il recupero in itinere attraverso la ripresa sistematica degli argomenti trattati
nel corso dell’anno scolastico.
Strumenti didattici utilizzati
Manuale in adozione, testi fotocopiati.
Tipologie delle prove di verifica utilizzate
Sono state utilizzate varie tipologie di prove: a) domande dirette e frequenti, volte soprattutto a con-
trollare in itinere l’acquisizione sistematica delle conoscenze e l’utilizzo del lessico specifico; b)
prove orali su parti estese di programma, finalizzate soprattutto alla verifica delle conoscenze e della
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capacità di operare collegamenti tra autori e problematiche; c) verifiche scritte che hanno consentito
in particolare di rilevare, oltre alla conoscenza dei contenuti, la capacità di effettuare analisi di brevi
testi e organizzare sintesi orientate; d) traccia simulazione di Terza Prova (Tip. B)
Matematica
Docente: Silvia Santello
Testi in adozione: Bergamini, Trifone, Barozzi – Matematica azzurro.5 – Zanichelli
Piano orario annuale dell’insegnamento di matematica presso il liceo musicale
I biennio II biennio e quinta Totale
I II III IV V
MATEMATICA 99 99 66 66 66 396
1. Con riferimento alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti
obiettivi:
Conoscenze
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( Il livello medio raggiunto dalla classe e appena sufficiente solo un ristretto gruppo di
studenti ha raggiunto un buon livello. ) Terminologia specifica della disciplina.
Funzioni reali di variabile reale e loro proprietà.
Concetto di limite e calcoli con i limiti.
Concetto di derivata e calcoli con le derivate.
Studio delle funzioni.
b) Competenze (possesso di strumenti operativi propri della disciplina, capacità d’elaborazione
personale delle conoscenze):
( Il livello medio raggiunto dalla classe e appena sufficiente solo un ristretto gruppo di
studenti ha raggiunto un buon livello. ) Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
Applicare concetti e tecniche apprese in modo sia analitico che sintetico.
Operare con il simbolismo matematico.
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo algebrico, infinitesimale e differenziale.
Costruire grafici di funzione sulla base dei concetti e delle tecniche apprese.
Analizzare e interpretare grafici, sviluppando deduzioni e ragionamenti sulle proprietà delle
funzioni da essi rappresentate.
c) Frequenza, Applicazione allo Studio, Partecipazione al Dialogo Educativo: La frequenza è stata, per la maggior parte degli studenti, regolare.
L’applicazione allo studio è stata, mediamente, poco costante (strumentale al momento della
verifica) ed in molti casi superficiale (in particolar modo nello svolgimento dei compiti per
casa), risultando non adeguata all'impegno necessario, soprattutto a fronte delle numerose e
diffuse lacune che la maggior parte degli studenti ha evidenziato nel corso dell’anno
scolastico. Un numero molto ridotto di alunni ha manifestato buone potenzialità.
Un buon gruppo di studenti si è dimostrato, comunque, sempre attivo e partecipe durante le
lezioni.
d) Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici, con
indicazione del numero complessivo delle ore impiegate per ciascuna unità)
(N.B. La classe ha presentato numerose lacune (in alcuni casi rilevanti) nelle conoscenze
relative all’algebra di base, questo ha causato un notevole rallentamento nello svolgimento
delle lezioni, causando un conseguente ritardo nello svolgimento del programma.)
Con riferimento al libro di Testo, svolgendo esercizi con funzioni polinomiali, fratte e
irrazionali, è stato svolto il seguente programma:
O
re
Le Funzioni e le loro proprietà
Che cosa sono le funzioni reali di variabile reale e la loro classificazione:
- definizione di funzione, immagine, dominio, codominio, funzioni definite per
casi, grafico, intersezioni con gli assi;
- classificazione in funzioni algebriche razionali intere, razionali fratte, irrazio-
nali, trascendenti.
Il dominio di una funzione razionale intera, fratta, irrazionale.
Gli zeri di una funzione e il suo segno.
Le funzioni crescenti, decrescenti e monotòne.
Le funzioni pari e le funzioni dispari.
La funzione inversa.
1
3
43/149
Le funzioni composte (cenni).
I Limiti
Gli intervalli limitati e illimitati.
Gli intorni completi e circolari di un punto.
Gli intorni di infinito.
I punti isolati.
I punti di accumulazione.
La definizione di limite finito per x che tende ad un valore finito.
Il significato della definizione di limite.
La verifica del limite finito per x che tende ad un valore finito.
Le funzioni continue (la funzione costante, polinomiale e radice quadrata).
Il limite destro e il limite sinistro.
La definizione di limite infinito per x che tende ad un valore finito.
La verifica del limite infinito per x che tende ad un valore finito.
I limiti destro e sinistro infiniti.
Gli asintoti verticali
La definizione di limite finito per x che tende ad infinito.
La verifica del limite finito per x che tende ad infinito.
Gli asintoti orizzontali.
La definizione di limite infinito per x che tende ad infinito.
La verifica del limite infinito per x che tende ad infinito.
Il teorema di unicità del limite (senza dimostrazione).
Il teorema della permanenza del segno (senza dimostrazione).
Il teorema del confronto (senza dimostrazione).
1
3
Il calcolo dei limiti
Il limite della somma algebrica di due funzioni.
Il limite del prodotto di due funzioni.
Il limite del quoziente di due funzioni.
La forma indeterminata +∞ -∞.
La forma indeterminata 0 +∞.
La forma indeterminata ∞/∞.
La forma indeterminata 0/0.
La definizione di funzione continua.
La continuità delle funzioni composte.
Il teorema di Waierstrass (senza dimostrazione).
Il teorema dei valori intermedi (senza dimostrazione).
Il teorema di esistenza degli zeri (senza dimostrazione).
Punti di discontinuità di prima, seconda e terza specie.
La ricerca degli asintoti orizzontali e verticali.
Gli asintoti obliqui.
La ricerca degli asintoti obliqui.
Il grafico probabile di una funzione.
1
8
Derivate
Il rapporto incrementale.
La derivata di una funzione.
Il calcolo della derivata in un punto dato e in un punto generico.
La derivata sinistra, la derivata destra e la funzione derivabile in un intervallo.
Punti stazionari.
Punti di non derivabilità (cenni).
Teorema di derivabilità in un punto e continuità (senza dimostrazione).
Le derivate fondamentali (costante, identità, potenza), (senza dimostrazione).
La derivata del prodotto di una costante per una funzione (senza dimostrazione).
La derivata della somma di due funzioni(senza dimostrazione).
7
44/149
La derivata del prodotto di due funzioni(senza dimostrazione).
La derivata del quoziente di due funzioni(senza dimostrazione).
Le derivate di ordine superiore al primo(cenni).
Dopo il 15 maggio
Argomenti ore
Lo studio di funzione
Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate.
I punti di massimo o di minimo relativo.
La ricerca dei massimi e minimi relativi con la derivata prima.
Lo studio di una funzione fino alla determinazione dei massimi e dei minimi re-
lativi.
5
[N.B.: Alla data (fine mese di Aprile), si sono svolte 53h effettive di lezione, suddivise in 46h
di spiegazioni ed esercitazioni sui contenuti disciplinari suddetti e 7h di attivita relative a
verifiche in classe.
Entro la fine dell'anno scolastico e prevedibile un'altra decina di ore di lezione, da ripartirsi tra spiegazioni ed esercitazioni sugli argomenti di sopra gia indicati ma non ancora svolti.]
Criteri di valutazione
Per quanto riguarda i criteri generali di valutazione si è fatto riferimento a quelli indicati dal
Piano dell’offerta formativa dell’Istituto.
Per quanto riguarda la valutazione orale e scritta, riprendendo le linee guida del POF, si sono
utilizzati i seguenti indicatori:
Per lo scritto Per l’orale
Conoscenza degli argomenti richiesti e li-
vello di approfondimento.
Livello di correttezza o di gravità degli er-
rori.
Quantità di esercizi svolti.
Progressione durante l'anno scolastico.
Linguaggio adeguato.
Livello medio della classe.
Conoscenza degli argomenti richiesti e livello di ap-
profondimento.
Livello di correttezza o di gravità degli errori.
Velocità nello svolgere gli esercizi e fornire risposte.
Progressione durante l'anno scolastico.
Linguaggio adeguato.
Livello medio della classe .
Metodi e strumenti (lezioni frontali, gruppi di lavoro, attività di ricerca individuale, attività di
recupero e di sostegno)
Lezioni frontali e partecipate.
Esercizi guidati svolti dagli studenti alla lavagna.
Attività di ripasso con compiti per casa.
Ripasso degli argomenti svolti negli anni precedenti, man mano che se ne è riscontrata la
necessità.
Attività di recupero sulla base dei risultati delle verifiche.
Strumenti didattici utilizzati (testi utilizzati, integrazione con altro materiale, biblioteche d’isti-
tuto e di classe, tecnologie audiovisive, strumentazione informatica e multimediale ecc.)
45/149
Il testo in adozione (Matematica Azzurro- Trifone-Bergamini-Barozzi vol 5 Zanichelli) usato
con regolarità.
Appunti presi in classe.
LIM.
Tipologie delle prove di verifica utilizzate (prove scritte, prove orali, prove di laboratorio, test
con tipologie previste per la terza prova, ecc.)
Prove scritte con esercizi, domande aperte, domande a risposta multipla.
Prove orali all’occorrenza.
Veloci domande dal posto.
Fisica
Docente: Silvia Santello
Testi in adozione: Amaldi – Le traiettorie della fisica. Vol. 3 – Zanichell
Piano orario annuale dell’insegnamento di fisica presso il liceo musicale
I biennio II biennio e quinta Totale
I II III IV V
FISICA - - 66 66 66 198
1. Con riferimento alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:
46/149
Conoscenze
( Il livello medio raggiunto dalla classe e appena sufficiente solo un ristretto gruppo di
studenti ha raggiunto un buon livello. ) Grandezze fisiche dell’elettromagnetismo loro unità di misura.
Caratteristiche fondamentali dei fenomeni elettromagnetici.
Concetto di campo.
Terminologia propria della disciplina.
b) Competenze (possesso di strumenti operativi propri della disciplina, capacità d’elaborazione
personale delle conoscenze):
( Il livello medio raggiunto dalla classe e appena sufficiente solo un ristretto gruppo di
studenti ha raggiunto un buon livello. ) Descrivere e valutare gli effetti di una carica elettrica e le interazioni tra cariche elettriche.
Descrivere un campo elettrico e l’energia potenziale di una carica puntiforme.
Valutare l’intensità di corrente e risolvere semplici circuiti con resistenze in serie e in
parallelo
Descrivere le forze magnetiche e il campo magnetico e saperle valutare in alcuni semplici
casi evidenziando analogie e diversità con il campo elettrico.
Descrivere le forze tra magneti e correnti e tra correnti.
Descrivere il campo magnetico di un filo, di una spira e di un solenoide percorsi da
corrente.
Descrivere la forza magnetica che agisce su una carica in moto.
c) Frequenza, Applicazione allo Studio, Partecipazione al Dialogo Educativo: La frequenza è stata, per la maggior parte degli studenti, regolare.
L’applicazione allo studio è stata, mediamente, poco costante (strumentale al momento della
verifica) ed in molti casi superficiale (in particolar modo nello svolgimento dei compiti per
casa), risultando non adeguata all'impegno necessario, soprattutto a fronte delle numerose e
diffuse lacune che la maggior parte degli studenti ha evidenziato nel corso dell’anno
scolastico. Un numero molto ridotto di alunni ha manifestato buone potenzialità.
Un buon gruppo di studenti si è dimostrato, comunque, sempre attivo e partecipe durante le
lezioni.
d) Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici, con
indicazione del numero complessivo delle ore impiegate per ciascuna unità)
(N.B. La classe ha presentato numerose lacune (in alcuni casi rilevanti) nelle conoscenze
relative al concetto di forza, di energia e calcolo ingenerale, questo ha causato un notevole
rallentamento nello svolgimento delle lezioni, causando un conseguente ritardo nello
svolgimento del programma.)
Con riferimento al libro di Testo, svolgendo esercizi solo di applicazione diretta delle
formule e di risoluzione di semplici circuiti con resistenze in serie e in parallelo è stato
svolto il seguente programma:
Ore
La carica elettrica e la legge di Coulomb
L’elettrizzazione per strofinio, l’ipotesi di Franklin, il modello microscopico.
I conduttori e gli isolanti, il modello microscopico, l’elettrizzazione per con-
tatto.
La definizione operativa della carica elettrica, la misura della carica elettrica, il
Coulomb, la conservazione della carica elettrica.
8
47/149
La legge di Coulomb, direzione e verso della forza, la costante dielettrica, il
principio di sovrapposizione, la forza elettrica e la forza gravitazionale.
La forza di Coulomb nella materia, la costante dielettrica assoluta, (cenni).
L’elettrizzazione per induzione, l’elettroforo di Volta, la polarizzazione.
Il campo elettrico e il potenziale
Il vettore campo elettrico, la carica di prova, il calcolo della forza.
Il campo elettrico di una carica puntiforme e di più cariche puntiformi.
Le linee del campo elettrico, la loro costruzione, il campo di una carica
puntiforme e di due cariche puntiformi e il vettore superficie.
Il flusso di un campo vettoriale attraverso una superficie.
Il flusso del campo elettrico e il teorema di Gauss (senza dimostrazione).
L’energia potenziale elettrica, la differenza di potenziale, il moto spontaneo
delle cariche elettriche, l’unità di misura del potenziale elettrico e il potenziale
di una carica puntiforme.
Le superfici equipotenziali (cenni).
La circuitazione del campo elettrostatico (cenni).
12
Fenomeni di elettrostatica
La distribuzione della carica nei conduttori in equilibrio elettrostatico, la
localizzazione della carica, il valore della densità superficiale di carica (cenni).
Il campo elettrico e il potenziale in un conduttore all’equilibrio (cenni).
Verso le equazioni di Maxwell (cenni).
1
La corrente elettrica continua
L’intensità della corrente elettrica, il verso della corrente, la corrente continua.
Il generatore di tensione e i circuiti elettrici, collegamento in serie e
collegamento in parallelo.
La prima legge di Ohm, i resistori.
I resistori in serie e in parallelo, risoluzione di un circuito.
Le leggi di Kirchhoff, la legge dei nodi e la legge delle maglie .
La trasformazione dell’energia elettrica, potenza dissipata (senza
dimostrazione), conservazione dell’energia nell’effetto Joule (cenni), il
kilowattora.
La forza elettromotrice, il generatore reale di tensione (cenni).
14
La corrente elettrica nei metalli e nei semiconduttori
I conduttori metallici, spiegazione microscopica dell’effetto Joule, la velocità di
deriva degli elettroni.
1
Fenomeni magnetici fondamentali
La forza magnetica e le linee del campo magnetico, le forze tra i poli magnetici,
il campo magnetico, il campo magnetico terrestre, la direzione e il verso del
campo magnetico, le linee di campo, confronto tra campo elettrico e campo
magnetico.
Forze tra magneti e correnti, il campo magnetico generato da un filo percorso da
corrente, l’esperienza di Faraday.
Forze tra correnti, la definizione dell’Ampere, la definizione del Coulomb.
L’intensità del campo magnetico, l’unità di misura di B.
La forza Magnetica su un filo percorso da corrente.
12
Dopo il 15 maggio
Argomenti ore
Il campo magnetico di un filo percorso da corrente, valore del campo magnetico
generato da un filo (senza dimostrazione).
Il campo magnetico di una spira e di un solenoide.
Il motore elettrico. L’amperometro e il voltometro.
48/149
La forza di Lorentz.
[N.B.: Alla data (fine mese di Aprile), si sono svolte 42h effettive di lezione, suddivise in 38h
di spiegazioni ed esercitazioni sui contenuti disciplinari suddetti e 4h di attivita relative a
verifiche in classe.
Entro la fine dell'anno scolastico sono previste altre 11h di lezione, da ripartirsi tra spiegazioni ed esercitazioni sugli argomenti di sopra gia indicati ma non ancora svolti.]
Criteri di valutazione
Per quanto riguarda i criteri generali di valutazione si è fatto riferimento a quelli indicati dal
Piano dell’offerta formativa dell’Istituto.
Per quanto riguarda la valutazione orale e scritta, riprendendo le linee guida del POF, si sono
utilizzati i seguenti indicatori:
Per lo scritto Per l’orale
Conoscenza degli argomenti richiesti e li-
vello di approfondimento.
Livello di correttezza o di gravità degli er-
rori.
Quantità di esercizi/quesiti svolti.
Progressione durante l'anno scolastico.
Linguaggio adeguato.
Livello medio della classe.
Conoscenza degli argomenti richiesti e livello di ap-
profondimento.
Livello di correttezza o di gravità degli errori.
Velocità nello svolgere gli esercizi e fornire risposte.
Progressione durante l'anno scolastico.
Linguaggio adeguato.
Livello medio della classe .
Metodi e strumenti (lezioni frontali, gruppi di lavoro, attività di ricerca individuale, attività
di recupero e di sostegno)
Lezioni frontali e partecipate.
Esercizi guidati svolti dagli studenti alla lavagna.
Attività di ripasso con compiti per casa.
Ripasso degli argomenti svolti negli anni precedenti, man mano che se ne è riscontrata la
necessità.
Attività di recupero sulla base dei risultati delle verifiche.
Strumenti didattici utilizzati (testi utilizzati, integrazione con altro materiale, biblioteche
d’istituto e di classe, tecnologie audiovisive, strumentazione informatica e multimediale ecc.)
Il testo in adozione (Le traiettorie della fisica Amaldi vol 3 Zanichelli) usato con regolarità.
Appunti presi in classe.
LIM.
Tipologie delle prove di verifica utilizzate (prove scritte, prove orali, prove di laboratorio,
test con tipologie previste per la terza prova, ecc.)
Prove scritte con esercizi, domande aperte, domande a risposta multipla.
Prove orali all’occorrenza.
Veloci domande dal posto.
Storia dell’arte
49/149
Docente: ALESSANDRA FACCIOLI
Testo in adozione: Cricco Di Teodoro Itinerario nell’arte volumi 4 e 5 (ed gialla) Zanichelli
Piano orario annuale dell’insegnamento di storia dell’arte presso il liceo musicale
I biennio II biennio e quinta Totale
I II III IV V
STORIA DELL’ARTE 66 66 66 66 66 330
CON RIFERIMENTO ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SONO
STATI CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI:
CONOSCENZE
La classe, nel suo complesso ha acquisito una sufficiente conoscenza dei principali periodi che
caratterizzano il corso dell’arte occidentale e dei linguaggi che li contraddistinguono. In continuità
con lo studio degli anni precedenti gli studenti hanno messo a fuoco il graduale distacco dalla
tradizione moderna e l’inizio dell’arte contemporanea con le avanguardie storiche. Pertanto gli
studenti sono in grado di cogliere la novità delle tecniche artistiche del ‘900 dal collage alle
installazioni.
COMPETENZE
Gli studenti sono in grado di riconoscere ed interpretare i linguaggi della tradizione occidentale e le
sperimentazioni artistiche introdotte nel ‘900. La formazione di strumenti di lettura delle opere è stata
perseguita da tutti. L'osservazione e l'analisi delle opere si è affinata nel corso del quinquennio e si è
acquisita una certa padronanza nella descrizione organica dei capolavori, nel confronto tra diverse
produzioni e nella presentazione delle opere in rapporto al contesto di origine. Infine gli studenti sono
consapevoli che quanto appreso ed esperito costituisce un primo approccio disciplinare e che gli
interessi eventualmente suscitati possono arricchirsi di ulteriori, ampliabili conoscenze-esperienze.
FREQUENZA, APPLICAZIONE ALLO STUDIO, PARTECIPAZIONE AL DIALOGO
EDUCATIVO
Nel corso dei cinque anni di continuità di studio di Storia dell’Arte ed, in particolare, nel corso
dell’ultimo anno la classe ha rivelato in modo sempre più evidente la natura diversificata della
propria composizione. Una parte consistente della classe ha concretizzato il proprio interesse e
motivazione personale per la comprensione delle arti visive in una partecipazione costante al lavoro
sviluppando autonomia e competenza nell’interpretazione delle opere d’arte e raggiungendo risultati
di profitto stabilmente da più che sufficienti a buoni e, per alcuni casi eccellenti. Una parte più esigua
della classe, soprattutto in relazione alle difficoltà proposte dall’arte del ‘900, è risultata piuttosto
discontinua nella partecipazione con un impegno episodico riferito ai momenti di verifica. Per questa
parte della classe i risultati di profitto e le competenze raggiunte sono appena sufficienti.
CONTENUTI DISCIPLINARI
PREMESSE AL NOVECENTO
ORE
25
L’Impressionismo: Manet, Monet, Renoir e Degas 7
Manet “La colazione sull’erba”, “Olympia” ed “IL bar de Les Follies Berger” Monet “Impressione, sole nascente”, serie delle cattedrali, “Lo stagno delle ninfee” Renoir “Moulin de la Galette”
50/149
Degas “ Lezione di ballo”, “L’assenzio” Il neoimpressionismo 2
Seurat “Una domenica pomeriggio all’isola de la Grand Jatte” Pre-simbolismo e simbolismo 4
G.Moreau “L’apparizione” O.Redon “L’occhio mongolfiera” Gauguin, in particolare “La visione dopo il sermone” ed “Il cristo giallo”
Divisionismo italiano: selezione di opere di Segantini, Morbelli e Pellizza da Volpedo; 4
Segantini “Ave Maria a trasbordo”, “Le due madri” e“Le cattive madri” Pellizza da Volpedo “Il quarto stato”
L’Art Nouveau, in particolare la Secessione viennese 3
Klimt “ Giuditta 1°” Van Gogh 3
“I mangiatori di patate”, selezione di autoritratti e “Campo di grano con volo di corvi” Munch 2
“L’urlo”
LE AVANGUARDIE STORICHE
23
L’Espressionismo 9
I Fauves, Matisse in particolare “La danza” Die Brucke, Kirckner “Cinque donne” Il cavaliere azzurro, in particolare Kandinskij e l’origine dell’arte astratta
Il Cubismo, da Cezanne a Picasso 4
“Les demoiselles d’Avignon” “Guernica”
Il Futurismo selezione di opere di Boccioni, Balla, Carrà e Severini. 3
Il Dadaismo e M.Duchamp; Renè Clair Entr’act 4
Il Surrealismo e Metafisica
3
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per quanto riguarda la valutazione orale e scritta, riprendendo le linee guida del POF, si sono utilizzati
i seguenti indicatori:
Competenza nel saper riconoscere le opere più significative dei periodi affrontati e nella
presentazione delle stesse in rapporto al contesto storico-artistico che le ha prodotte.
Padronanza nel descrivere organicamente un’ opera ricorrendo al linguaggio specifico ed al
confronto con altre produzioni.
Competenza nel saper riconoscere la natura materiale delle opere in un primo avvicinamento ai
temi del restauro.
Capacità di storicizzare i linguaggi artistici riferendoli a contesti generali.
La sufficienza si è considerata raggiunta con il conseguimento di tutti gli indicatori
METODI E STRUMENTI
Il raggiungimento degli obiettivi della disciplina si è basato sul coinvolgimento e la partecipazione di
ciascuna allieva con metodi attivi. A questo fine si sono alternate varie fasi:
lezione dialogata,
51/149
lettura guidata delle capolavori,
organizzazione di esercitazioni volte a sviluppare la riflessione attraverso il confronto di opere.
All’interno di ogni modulo si sono attuati interventi frontali che illustrano gradualmente il contesto
storico e le produzioni artistiche connesse a quelle che saranno oggetto di analisi.
Attraverso il commento, la scoperta guidata e i confronti si è alimentata la creazione negli allievi di
strumenti di lettura (inferenze) attivabili nella comprensione di opere.
Durante l’analisi delle opere si è sollecitata l’osservazione attraverso il dialogo o attraverso
l’affidamento di mandati.
STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI
Si sono assunti come strumenti per lo studio della Storia dell’arte tutte le occasioni che consentono
agli allievi di osservare le opere: il libro di testo e gli strumenti multimediali. Si è ovviato alla carenza
di immagini del testo in adozione fornendo agli allievi materiale integrativo. Su argomenti individuali
di approfondimento sono state fornite indicazioni bibliografiche e sitografiche.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Sono state effettuate verifiche in rapporto ad ogni argomento svolto sia in forma scritta che orale.
Le verifiche scritte hanno proposto riconoscimenti e commenti di opere studiate e brevi trattazioni di
tematiche generali. Dopo ciascuna verifica si è dedicata un’ora di lezione a chiarimenti generali ed
individuali suggerendo, ove necessario, attività di recupero.
Le verifiche orali si sono riferite all’ esposizione personale di approfondimenti su argomenti specifici.
Scienze Motorie e Sportive Docente: Samuele Dalla Valle
Testi in adozione: Parker, Del Nista, Tasselli, “Nuovo Sportivamente”, D'Anna, 2008
Piano orario annuale dell’insegnamento di scienze motorie e sportive presso il liceo musicale
I biennio II biennio e quinta Totale
I II III IV V
SCIENZE MOTORIE 66 66 66 66 66 330
Con riferimento alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:
a) Conoscenze Il livello di conoscenze mediamente raggiunto dalla classe rispetto al programma curriculare
è più che soddisfacente, nonostante le conoscenze pregresse dimostrate ad inizio anno fossero
piuttosto vaghe e lacunose. Le conoscenze nello specifico trasmesse attraverso le lezioni di
quest'anno scolastico, sono state:
- “Le qualità motorie” (cap. 2.1 del libro di testo) e “I movimenti fondamentali” (cap. 2.2), con
opportune correzioni e integrazioni (appunti);
- “Lo stretching” (dispensa fornita dall'insegnante);
- Pallavolo e beach volley: regolamenti di gioco, fondamentali, ruoli di gioco (libro di testo,
appunti, wikipedia);
- Tecniche di rilassamento: rilassamento muscolare progressivo di Jacobson/Wolpe (appunti),
training autogeno (dispensa fornita dall'insegnante);
- Elementi di anatomia e fisiologia: apparato muscolare e scheletrico (cap. 1.1; 1.3 e 1.5 del
libro di testo)
52/149
b) Competenze (possesso di strumenti operativi propri della disciplina, capacità d’elaborazione
personale delle conoscenze):
Le competenze disciplinari conseguite dalla classe sono mediamente buone, pur con una
notevole variabilità individuale. Tutti gli studenti comunque risultano aver conseguito le
competenze minime indispensabili per l'ammissione agli Esami di Stato. Le competenze
disciplinari a cui si è fatto riferimento nella programmazione di inizio anno, e per lo sviluppo delle
quali si è lavorato durante l'intero anno scolastico, sono:
- Movimento. Acquisizione di un ricco bagaglio di esperienze corporee e motorie,
consolidamento degli schemi motori di base, allenamento delle capacità coordinative e
condizionali, sviluppo della capacità di orientarsi negli ambiti motori e sportivi, riconoscendo
le variazioni fisiologiche e le proprie potenzialità, anche grazie all'utilizzo di opportune
tecnologie.
- Linguaggi corporei. Sviluppo della capacità di espressione creativa di emozioni e sentimenti
attraverso azioni con finalità comunicativa, organizzate secondo differenti tecniche e modalità
espressive. Consapevolezza dei linguaggi del corpo e di ciò che attraverso il corpo, in vario
modo, si esprime.
- Gioco-sport. Pratica delle attività ludiche e sportive con l'applicazione di tattiche e strategie,
con fair-play e attenzione all’aspetto sociale.
- Salute e benessere. Consapevolezza dell'importanza dell'assunzione di stili di vita attivi per il
miglioramento della salute e del benessere sia a livello individuale che collettivo. Adozione di
comportamenti attivi e funzionali alla sicurezza per migliorare il proprio benessere psico-
fisico e prevenire situazioni di disagio o di pericolo.
c) Frequenza, Applicazione allo Studio, Partecipazione al Dialogo Educativo La frequenza, l'applicazione allo studio e alle attività pratiche, la partecipazione al dialogo
educativo hanno risentito di un'alta variabilità individuale. Alcuni alunni hanno totalizzato un
alto numero di assenze, hanno dimostrato uno studio e un impegno un po' discontinui, e un
ristrettissimo numero di studenti ha dimostrato maggiori difficoltà rispetto agli altri nella
partecipazione al dialogo educativo, mettendo in atto comportamenti talvolta non del tutto
corretti o rispettosi delle regole. La gran parte della classe si è comunque dimostrata sempre
partecipativa, impegnata e corretta e nel complesso frequenza, applicazione e partecipazione
appaiono più che soddisfacenti. Va dato merito alla classe del fatto che è stato possibile per tutto
l'anno fare lezione in un clima generalmente molto collaborativo e abbastanza sereno.
d) Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici, con
indicazione del numero complessivo delle ore impiegate per ciascuna unità)
Argomenti ore
Sviluppo capacità condizionali e coordinative 8
Giochi non sportivi e discipline marziali 10
Stretching 6
Pallavolo e beach volley 16
Elementi di preatletica e atletica 2
Acrogym: ginnastica acrobatica e piramidi umane 4
Calcio a cinque 6
Tecniche di rilassamento 4
Riflessioni generali sulla materia, sulla didattica, l'esperienza scolastica;
presentazione della programmazione a inizio anno; analisi delle valutazioni
durante tutto l'anno scolastico; riflessioni finali
2
53/149
Dopo il 15 maggio
Argomenti ore
Basket 4
Danza 2
Criteri di valutazione
Le verifiche del processo d'apprendimento sono state continue e costanti, costituendo parte
integrante di ogni lezione. Il raggiungimento degli obiettivi didattici è stato valutato in maniera sia
formale, attraverso test o verifiche in grado di misurare l'acquisizione di conoscenze, abilità o
competenze, che informale, ricorrendo all'osservazione continuativa delle prestazioni e del
comportamento di ciascun alunno. Per quanto riguarda la valutazione pratica, scritta e orale,
riprendendo le linee guida del POF, si sono utilizzati i seguenti indicatori:
Voto Per il pratico Per lo scritto Per l'orale
V>8
1. Esecuzione tecnica
estremamente sicura, coordinata,
fluida, efficace; scelte tattiche
intelligenti, appropriate allo
scopo, all'occorrenza difficilmente
prevedibili e creative;
2. capacità condizionali e
coordinative estremamente
sviluppate;
3. ottime capacità comunicative,
espressive ed empatiche, estrema
padronanza del linguaggio non
verbale;
4. ottima capacità di gestione del
gruppo e di programmazione e
organizzazione del lavoro, anche
in modo autonomo;
5. acquisizione di una responsabile
e matura cultura sportiva e di un
profondo senso di fair-play.
1. Conoscenza sicura, ampia e
critica;
2. collegamenti complessi ed
interdisciplinari dei
contenuti;
3. linguaggio appropriato,
fluido e terminologicamente
ricco;
4. piena autonomia nella
risoluzione di compiti.
1. Conoscenza sicura, ampia e
critica;
2. collegamenti complessi ed
interdisciplinari dei
contenuti;
3. linguaggio appropriato, fluido e
terminologicamente ricco;
4. piena autonomia nella
risoluzione di compiti;
5. acquisizione di una
responsabile e matura cultura
sportiva e di un profondo senso di
fair-play.
V=8
1. Esecuzione tecnica sicura,
coordinata, fluida, efficace; scelte
tattiche intelligenti, appropriate
allo scopo;
2. capacità condizionali e
coordinative molto sviluppate;
3. buone capacità comunicative,
espressive ed empatiche, buona
padronanza del linguaggio non
verbale;
4. buona capacità di gestione del
gruppo e di programmazione e
organizzazione del lavoro, anche
in modo autonomo;
5. acquisizione di una responsabile
cultura sportiva e di un buon senso
di fair-play.
1. Conoscenza sicura e ampia;
2. collegamenti complessi dei
contenuti;
3. linguaggio appropriato e
fluido;
4. prevalenza di ambiti di
autonomia nella
risoluzione di compiti.
1. Conoscenza sicura e ampia;
2. collegamenti complessi dei
contenuti;
3. linguaggio appropriato e fluido;
4. prevalenza di ambiti di
autonomia nella
risoluzione di compiti;
5. acquisizione di una
responsabile cultura sportiva e di
un buon senso di fair-play.
54/149
V=7
1. Esecuzione tecnica abbastanza
sicura, coordinata, fluida,
efficace; scelte tattiche
discretamente appropriate allo
scopo.
2. capacità condizionali e
coordinative discretamente
sviluppate;
3. discrete capacità comunicative,
espressive ed empatiche, discreta
padronanza del linguaggio non
verbale;
4. discreta capacità di gestione del
gruppo e di programmazione e
organizzazione del lavoro, con
l'aiuto e la supervisione
dell'insegnante;
discreta acquisizione di una cultura
sportiva e di senso del fair-play.
1. Conoscenza sicura dei
contenuti fondamentali;
2. collegamento duttile dei
contenuti;
3. linguaggio corretto e
fluido;
4. ambiti di autonomia nella
risoluzione di compiti.
1. Conoscenza sicura dei
contenuti fondamentali;
2. collegamento duttile dei
contenuti;
3. linguaggio corretto e fluido;
4. ambiti di autonomia nella
risoluzione di compiti;
5. discreta acquisizione di una
cultura sportiva e di senso del
fair-play.
V=6
1. Esecuzione tecnica
sufficientemente sicura,
coordinata, fluida, efficace; scelte
tattiche intelligenti, appropriate
allo scopo, all'occorrenza
difficilmente prevedibili e
creative;
2. capacità condizionali e
coordinative sufficientemente
sviluppate;
3. capacità comunicative,
espressive ed empatiche grezze,
ma sufficientemente efficaci;
sufficiente padronanza del
linguaggio non verbale;
4. sufficiente capacità di gestione
del gruppo e di programmazione e
organizzazione del lavoro, con la
guida e supervisione
dell'insegnante.
5. sufficiente acquisizione di una
cultura sportiva e di senso del fair-
play.
1. Conoscenza dei contenuti
fondamentali;
2. collegamento lineare dei
contenuti;
3. linguaggio corretto;
4. capacità parzialmente
autonoma nella risoluzione
di compiti.
1. Conoscenza dei contenuti
fondamentali;
2. collegamento lineare dei
contenuti;
3. linguaggio corretto;
4. capacità parzialmente
autonoma nella risoluzione
di compiti;
5. sufficiente acquisizione di una
cultura sportiva e di senso del
fair-play.
V=5
1. Esecuzione tecnica poco sicura,
coordinata, fluida ed efficace;
scelte tattiche non sempre
corrette, spesso prevedibili o
inappropriate;
2. capacità condizionali e
coordinative poco sviluppate;
3. capacità comunicative,
espressive ed empatiche poco
sviluppate; scarsa padronanza del
linguaggio non verbale;
4. insufficiente capacità di gestione
del gruppo e di programmazione e
organizzazione del lavoro, anche
sotto la guida e supervisione
dell'insegnante;
1. Conoscenza superficiale e
confusa dei contenuti
fondamentali;
2. difficoltà di collegamento
dei contenuti;
3. linguaggio impreciso;
4. difficoltà nella risoluzione
di compiti anche se
guidato.
1. Conoscenza superficiale e
confusa dei contenuti
fondamentali;
2. difficoltà di collegamento dei
contenuti;
3. linguaggio impreciso;
4. difficoltà nella risoluzione di
compiti anche se guidato.
5. insufficiente acquisizione di
una cultura sportiva e di senso
del fair-play
55/149
5. insufficiente acquisizione di una
cultura sportiva e di senso del fair-
play
V=4
1. Esecuzione tecnica insicura,
scoordinata, non fluida,
inefficace; scelte tattiche poco
consapevoli e inappropriate allo
scopo.
2. capacità condizionali e
coordinative molto poco
sviluppate;
3. capacità comunicative,
espressive ed empatiche molto
poco sviluppate; scarsissima
padronanza e consapevolezza del
linguaggio non verbale;
4. incapacità di gestire anche
piccoli gruppi e di programmare e
organizzare il lavoro, anche sotto
la guida e supervisione
dell'insegnante.
5. inesistente acquisizione di una
cultura sportiva e poco rispetto per
le regole, le persone o le attività
svolte.
1. Conoscenza frammentaria
dei contenuti
fondamentali;
2. gravi difficoltà di
collegamento dei contenuti;
3. linguaggio improprio;
4. incapacità nella risoluzione
di compiti anche se guidato.
1. Conoscenza frammentaria dei
contenuti
fondamentali;
2. gravi difficoltà di collegamento
dei contenuti;
3. linguaggio improprio;
4. incapacità nella rsoluzione di
compiti anche se guidato;
5. inesistente acquisizione di una
cultura sportiva e poco rispetto
per le regole, le persone o le
attività svolte.
V<4
1. Esecuzione tecnica molto
insicura, totalmente scoordinata,
non fluida, inefficace; scelte
tattiche inconsapevoli e
totalmente inappropriate allo
scopo. Eventuale rifiuto di
eseguire il compito assegnato.
2. capacità condizionali e
coordinative pesantemente
carenti;
3. capacità comunicative,
espressive ed empatiche molto
poco sviluppate; pesanti difficoltà
di lettura e di controllo del
linguaggio non verbale;
4. totale incapacità di gestire anche
piccoli gruppi e di programmare e
organizzare il lavoro, anche sotto
la guida e la supervisione
continue dell'insegnante.
5. incapacità di comportarsi
secondo dei principi di sportività e
fair-play, comportamenti
irrispettosi di regole, persone,
ambiente e attività svolte.
1. Estese lacune nella
conoscenza dei contenuti
fondamentali;
2. incapacità di collegamento
dei contenuti;
3. linguaggio scorretto e
improprio;
4. assoluta incapacità nella
risoluzione di compiti anche
se guidato.
1. Estese lacune nella conoscenza
dei contenuti
fondamentali;
2. incapacità di collegamento dei
contenuti;
3. linguaggio scorretto e
improprio;
4. assoluta incapacità nella
risoluzione di compiti anchese
guidato;
5. incapacità di comportarsi
secondo dei principi di sportività
e fair-play, comportamenti
irrispettosi di regole, persone,
ambiente e attività svolte.
Metodi e strumenti (lezioni frontali, gruppi di lavoro, attività di ricerca individuale,
attività di recupero e di sostegno)
La didattica proposta agli studenti ha seguito il più possibile il principio dell'“obliquità”, principio
così definito nel 2002 da A.Borgogni: “è la condizione di esercizio degli alunni che permette a
56/149
ciascuno di lavorare al proprio livello, di vivere il successo della propria azione. Ogni classe è
costituita da singoli individui; ciascuno di essi possiede abilità diverse dagli altri; di fronte a tale
diversità l’insegnante può creare una situazione operativa con un ostacolo superabile solo da
alcuni oppure una situazione nella quale tutti possono vincere l’ostacolo: chiamiamo la prima
orizzontale, la seconda obliqua.” Il concetto di obliquità è connesso al vissuto di “saper fare”, di
riuscire, comune a tutti i componenti del gruppo indipendentemente dalle loro abilità; questo
vissuto è legato alla possibilità di rispondere in modo adeguato alla richiesta dell’insegnante;
quando tale richiesta è unica e rivolta a tutto il gruppo e i diversi componenti hanno la possibilità
di rispondere con successo in modo diverso, si può ritenere che vengano rispettate le condizioni
per una didattica “obliqua”.
Si è cercato quindi di non valorizzare tanto il dato prestativo fine a sé stesso, quanto un
atteggiamento di serena ricerca, di superamento dei propri limiti, di sfida prima di tutto con sé
stessi, di crescita sia individuale che di gruppo.
Le lezioni pratiche si sono svolte nelle palestre (principalmente quelle del CUS) e negli spazi
esterni a disposizione della scuola. Alcune lezioni teoriche e prove scritte si sono svolte in aula.
Sono stati organizzati inoltre tornei di classe e di istituto, questi ultimi soprattutto in fascia oraria
pomeridiana e a partecipazione facoltativa. Le lezioni, sia pratiche che teoriche, sono state
condotte perlopiù dall’insegnante, che ha cercato di strutturare delle situazioni di apprendimento
in cui gli studenti potessero lavorare divisi in gruppi, in squadre, o individualmente. Si sono
utilizzati a questo scopo esercitazioni, giochi, circuiti, test e attività varie, alternati a spiegazioni
volte a chiarire, spiegare e contestualizzare le attività proposte, o a fornire agli studenti elementi
teorici utili allo studio e alla pratica della materia. In alcune circostanze, soprattutto nel secondo
quadrimestre, sono stati invece gli alunni (singolarmente o a gruppi) a condurre il gruppo classe
per alcune lezioni (o parti di essa).
Strumenti didattici utilizzati (testi utilizzati, integrazione con altro materiale, biblioteche
d’istituto e di classe, tecnologie audiovisive, strumentazione informatica e multimediale ecc.)
Si sono utilizzati: le palestre con tutti gli attrezzi, gli spazi esterni; l’aula, la LIM, il libro di
testo. Sono state inoltre fornite dispense cartacee o condivisi dei materiali via internet. I ragazzi
sono stati talvolta sollecitati a prendere appunti o a svolgere delle ricerche. E' stato fatto uno
sporadico utilizzo di supporti audio e video.
Tipologie delle prove di verifica utilizzate (prove scritte, prove orali, prove di laboratorio,
test con tipologie previste per la terza prova, ecc.)
La valutazione finale è stata la risultante della sistematica osservazione dei processi di
apprendimento e delle competenze maturate dagli alunni: si è tenuto conto del livello di partenza
e dei traguardi raggiunti dal singolo alunno in rapporto alle capacità personali. Molta importanza
è stata data alla partecipazione, l’interesse, l’impegno, l'autodisciplina e la collaborazione
dimostrata tra compagni e con l’insegnante, oltre all'eventuale impegno profuso nelle attività
parascolastiche.
Sono stati comunque tre i momenti di verifica e valutazione:
il primo, basato sull’osservazione sistematica e quotidiana (valutazione “osservative generali”);
il secondo, basato su valutazioni oggettive (test motori);
il terzo, basato su verifiche scritte ed orali sugli argomenti delle lezioni trattate.
Teoria Analisi Composizione
Docente: NILDO SANVIDO
57/149
Testo in adozione: W.Piston, Armonia, EDT, Torino,1989
Piano orario annuale dell’insegnamento di teoria analisi composizione presso il liceo musicale
I biennio II biennio e quinta Totale
I II III IV V
T.A.C, 99 99 99 99 99 495
CON RIFERIMENTO ALLA PROGRAMMAZIONE CURRICULARE SONO
STATI CONSEGUITI I SEGUENTI OBIETTIVI:
CONOSCENZE Principali forme codificate della tradizione musicale occidentale.
Teoria funzionale dell’armonia in una prospettiva storica ed in relazione a forme e generi della
tradizione musicale occidentale.
Tecniche compositive e tratti stilistici di alcuni generi e repertori della tradizione europea.
Nella classe si distingue un piccolo gruppo di alunni molto motivati che hanno raggiunto gli obiettivi
richiesti tramite un impegno costante, il rimanente ampio gruppo di alunni ottiene risultati incerti e,
in alcuni casi, si riscontrano ancora lacune gravi.
COMPETENZE: Analizzare sia all’ascolto che in partitura composizioni tratte da un repertorio storico, cogliendone
caratteristiche morfologiche e relazioni sintattico-formali utilizzando schemi di sintesi pertinenti ed
una terminologia appropriata.
Padroneggiare diversi procedimenti armonici e formali.
Armonizzare una linea di basso dato o una melodia data.
Il livello medio raggiunto dalla classe non è pienamente sufficiente, un piccolo gruppo raggiunge
livelli più che buoni.
FREQUENZA, APPLICAZIONE ALLO STUDIO, PARTECIPAZIONE AL
DIALOGO EDUCATIVO:\ La frequenza è stata abbastanza regolare. L’applicazione allo studio è stata mediamente poco costante,
superficiale la partecipazione in classe da parte di alcuni alunni. Un limitato gruppo di alunni si è
dimostrato sempre attivo e partecipe durante le lezioni.
CONTENUTI DISCIPLINARI – 58 ORE ALLA DATA DEL 30 APRILE 2017 - (UNITÀ
DIDATTICHE, PERCORSI TEMATICI, APPROFONDIMENTI SPECIFICI, CON
INDICAZIONE DEL NUMERO COMPLESSIVO DELLE ORE IMPIEGATE PER
CIASCUNA UNITÀ):
I contenuti della materia, pur avendo un carattere unitario ed indivisibile, sono stati così declinati:
Area Contenuti Materiali utilizzati Ore
Elementi di Teoria Lo sviluppo di alcune
forme musicali
compreso in un arco
storico che dalla fine del
‘700 arriva ai primi anni
del ‘900.
Materiali forniti dal
docente.
6 ore
L’armonia tonale nel suo
sviluppo storico.
Accordi di Settima di
dominante e rivolti,
Accordi di settima di
sensibile e rivolti,
Materiali forniti dal
docente.
12 ore
58/149
Accordi di settima
diminuita di sensibile e
rivolti, Accordi di nona
di dominante allo stato
fondamentale. Scelte
compositive tra ‘800
‘900: modalità, scale
non tonali, serie
dodecafonica.
Elementi di Analisi Analisi di brani musicali
appartenenti a epoche e
stili diversi (con ascolti)
Materiali forniti dal
docente. Materiali
presenti in internet.
20
Elementi di
Composizione
Bassi e canti dati con
modulazioni ai toni
vicini con utilizzo di
progressioni e note
figurative (volta,
appoggiatura,
passaggio, scappata,
ritardi).
Materiali forniti dal
docente.
20
CRITERI DI VALUTAZIONE:
Armonizzazione del basso: Scelta delle funzioni armoniche in base all’andamento del basso;
Elaborazione delle parti nelle varie concatenazioni armoniche; Elaborazione dell’organizzazione
melodica della voce superiore; Dimostrazione e applicazione di potenziali alternative
all’armonizzazione proposta.
Armonizzazione di una melodia: Scelta delle funzioni armoniche in base al profilo della melodia;
Elaborazione delle parti vocali/strumentali nell’armonizzazione della melodia; Organizzazione della
sonorità complessiva utilizzando dinamica, agogica e fraseggio.
Analisi: Comprensione della traccia data, analisi della forma e della fraseologia, individuazione di
elementi riguardanti l’armonia, i rapporti intervallari, la testura e la sonorità complessiva,
collocazione del brano nel contesto storico appropriato.
Metodi e strumenti (lezioni frontali, gruppi di lavoro, attività di ricerca individuale, attività di
recupero e di sostegno):
Lezione frontale; Analisi dei testi. Attività di recupero e di consolidamento in itinere. Attività di
recupero alla fine del primo quadrimestre per un totale di 8 ore.
Strumenti didattici utilizzati (testi utilizzati, integrazione con altro materiale, biblioteche
d’istituto e di classe, tecnologie audiovisive, strumentazione informatica e multimediale
ecc.): Utilizzo LIM; Condivisione materiali multimediali;
Tipologie delle prove di verifica utilizzate (prove scritte, prove orali, prove di laboratorio, test
con tipologie previste per la terza prova ecc.):
Prove scritte; Simulazione Seconda prova scritta (Tipologia B2) effettuata il giorno 13 Marzo 2017.
Storia della musica
Docente: Enrico Folin
Testo in adozione: Vaccarone, Sità, Vitale, Storia della Musica 3. Poetiche e culture dall’Ottocento
ai giorni nostri, Bologna, Zanichelli, 2014.
59/149
Piano orario annuale dell’insegnamento di storia della musica presso il liceo musicale
I biennio II biennio e quinta Totale
I II III IV V
STORIA DELLA MUSICA 66 66 66 66 66 330
1. Con riferimento alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:
Conoscenze
Autori, stili, generi, luoghi, eventi, dibattiti nella storia della musica dall’Ottocento alla
modernità.
Conoscenza, a livello generale e specifico, dei problemi e delle questioni poste da un autore,
avvenimento o movimento culturale anche nella sua naturale interazione con contesti letterari,
storici e artistici.
Conoscenza del lessico specifico e della terminologia storiografica musicale nelle sue più
importanti accezioni.
Conoscenza delle principali questioni e occasioni che hanno animato il dibattito sulla musica del
Novecento.
Competenze (possesso di strumenti operativi propri della disciplina, capacità d’elaborazione
personale delle conoscenze):
Analizzare e interpretare documenti musicali (scritti, audiovisivi e multimediali), individuando
contesti, stili interpretativi e adeguati riferimenti documentali.
Rielaborare i temi di storiografia musicale individuando con precisione premesse, problema, tesi,
argomentazioni e conseguenze.
Ricondurre, in modo completo e articolato, tendenze o avvenimenti della storia musicale
occidentale ad una visione del mondo tipica di un’epoca o di un pensiero.
La classe ha cambiato nel corso del quinquennio tre docenti di storia della musica (quattro se
consideriamo il primo mese del 2016) e questo aspetto -pur non essendo condizione di per sé
preventivamente dannosa quando si mantengano nel cambiamento congruità e continuità nel
pensiero didattico e nella progettazione curricolare- ha sottratto al gruppo la necessaria serenità e
sicurezza nell’affrontare i nuovi argomenti proposti..Sul piano delle conoscenze e delle competenze,
partendo dalle cose dette in premessa e sapendo come queste maturino nel tempo e con l’esercizio,
si deve riconoscere come buona parte della classe presenti ad oggi lacune in entrambi i contesti.
Per pochi di loro il problema è prioritariamente legato a difficoltà nell’organizzare e argomentare le
proprie considerazioni e nel non saper cogliere una gerarchia d’importanza nelle informazioni.
Anche per tali ragioni la valutazione ha tenuto conto in questi casi del livello di partenza di ciascuno,
sempre nel rispetto degli obiettivi prefissati.
Frequenza, Applicazione allo Studio, Partecipazione al Dialogo Educativo
Si è notata una decisa riduzione delle assenze nel secondo quadrimestre con percentuali, ad oggi,
diminuite complessivamente di ben oltre il 50% rispetto al primo periodo dell’anno. Il dato
meriterebbe una ulteriore analisi.
L’applicazione, lo studio e la gestione in autonomia degli impegni legati alle attività scolastiche
sono stati adeguati.
Pochi/e alunni/e hanno, purtroppo, offerto con regolarità il proprio autonomo contributo al
dialogo e alla condivisione costruttiva di saperi e di personali esperienze culturali. Con quei pochi
è stato positivo il continuo confronto che si è spesso concretizzato nella richiesta/opportunità di
approfondire contenuti anche extra-curriculari. Alla positività dei pochi ha fatto da contraltare
60/149
un complessivo atteggiamento passivo e neutrale da parte dei molti. Passivo e neutrale, mai
negativo.
Contenuti disciplinari (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici, con
indicazione del numero complessivo delle ore impiegate per ciascuna unità)
Argomenti delle lezioni tenute dalla Prof.ssa Liana Gioeni fino al 2 ottobre 2016
Alcune indicazioni per lo studio della disciplina 1
Definizione del ‘Paradigma acustico’. L’inquinamento acustico 1
Il paradigma acustico: osservazioni degli studenti 1
Il paradigma acustico. Osservazioni degli alunni sulla definizione data. Ripasso 1
Correzione degli elaborati degli alunni. 1
Bruckner: sinfonia n. 7 1
Argomenti dal 3 ottobre 2016 (Folin) ore
Il nazionalismo musicale. La riscoperta delle tradizioni popolari. La vita musicale in
Russia. Il gruppo dei Cinque.
4
Prima di Wagner: il teatro musicale in Germania e Francia. Singspiel e Grand-opéra.
(Mozart, Beethoven, Spohr, Hoffmann, Weber)
Il teatro musicale di Verdi e Wagner. Il teatro d’opera in Italia. Wagner e Verdi a
confronto.
Critica wagneriana: Brahms, Schumann vie nuove (1853); Hanslick, Il bello musicale
(1854). Il formalismo.
8
La seconda fioritura della sinfonia e del concerto. La Vienna di Brahms e Bruckner.
La Francia tra patriottismo, wagnerismo e richiamo alla tradizione. Dvorak.
5
Il melodramma nella seconda metà dell’Ottocento. Francia 1860-1890. L’opera in
Francia. Carmen di Bizet. La Giovine scuola: Puccini e Mascagni Turandot e
Cavalleria rusticana.
4
Le storie della musica del XX secolo. Parigi tra simbolismo e primitivismo. Debussy,
Ravel e Stravinskij.
5
Vienna tra edonismo e consapevolezza della crisi. La vita culturale nella Vienna di
fine secolo. Mahler e Richard Strauss.
3
La seconda scuola di Vienna: Schönberg, Berg, Webern. 4
Dopo il 15 maggio
Argomenti ore
Germania tra le due guerre. I volti della modernità. Weimar. 1
Altrove in Europa: il rapporto con le radici nazionali. 2
Entartete musik. Germania Anno Zero. 1
Italia: Esilio interno, la generazione degli Ottanta 1
La scuola di Darmstadt 1
Verifiche scritte 5
61/149
Altre attività solo in compresenza con il docente e organizzate per più classi:
Video conferenza con Albert Mayr 1 ora
Criteri di valutazione
Per quanto riguarda la valutazione orale e scritta, riprendendo le linee guida del POF, si sono
utilizzati i seguenti indicatori:
Per lo scritto Per l’orale
Congruità e aderenza alla consegna
Conoscenza dei contenuti
Capacità argomentativa
Organizzazione lineare di pensiero e
contenuti
Uso appropriato del linguaggio specifico
Conoscenza dei contenuti
Organizzazione lineare di pensiero e contenuti
Capacità argomentativa
Uso appropriato del linguaggio specifico
Metodi e strumenti (lezioni frontali, gruppi di lavoro, attività di ricerca individuale, attività di
recupero e di sostegno)
Lezioni frontali
Attività di ascolto guidato
Brevi trattazioni tenute dagli alunni/e in collaborazione/integrazione con l’insegnante su argo-
mento programmato
Ricerca individuale con precise regole/indicazioni di stesura
Recupero di verifiche in caso di assenza o necessità di rimediare ad una precedente insufficienza.
Strumenti didattici utilizzati (testi utilizzati, integrazione con altro materiale, biblioteche d’isti-
tuto e di classe, tecnologie audiovisive, strumentazione informatica e multimediale ecc.)
Libro di testo
Letture proposte dall’insegnante (anche in fotocopia)
Prestito di libri per approfondimenti
Indicazioni e consigli di lettura
LIM
Audiovisivi
Sito-web dell’insegnante
Tipologie delle prove di verifica utilizzate (prove scritte, prove orali, prove di laboratorio, test
con tipologie previste per la terza prova, ecc.)
Verifiche scritte a domande aperte
Verifiche in tipologia di terza prova
Approfondimenti individuali in forma scritta
Approfondimenti individuali per esposizione orale
Consegne casalinghe
62/149
Tecnologie musicali
Docente: OMAR RUFFATO
Testi in adozione:
Electrosound” Storia ed estetica della musica elettroacustica
G. Fronzi
Dispense realizzate su argomenti specifici (Pure Data)
Dispense realizzate su argomenti specifici (CLIL inglese sul MIDI)
Piano orario annuale dell’insegnamento di tecnologie musicali presso il liceo musicale
I biennio II biennio e quinta Totale
I II III IV
TECNOLOGIE MUSICALI 99 99 99 99 99 495
Con riferimento alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:
CONOSCENZE
Nell'acquisizione dei contenuti disciplinari, e specificatamente nell’acquisizione di concetti,
argomenti, procedure, linguaggi specifici, le conoscenze della classe risultano diversificate.
Il livello della classe è complessivamente discreto con alcune situazioni di eccellenza.
COMPETENZE:
Nella capacità di analisi, di sintesi, di rielaborazione critica delle conoscenze acquisite, nell’
applicazione delle stesse in laboratorio, la classe ha raggiunto un livello discreto con alcuni casi di
eccellenza.
FREQUENZA, APPLICAZIONE ALLO STUDIO, PARTECIPAZIONE AL DIALOGO
EDUCATIVO:
Nella frequenza, nell’applicazione allo studio e nella partecipazione al dialogo educativo la classe
si è dimostrata abbastanza discontinua con uno studio non sempre approfondito ed una
partecipazione discreta nel dibattito.
Nel percorso scolastico, proprio la mancanza di studio approfondito e la non sempre attenta
partecipazione in classe, hanno limitato le possibilità di poter realizzare serenamente il programma
condizionando, a volte, il raggiungimento completo ed approfondito di alcuni argomenti.
CONTENUTI DISCIPLINARI (UNITÀ DIDATTICHE, PERCORSI TEMATICI,
APPROFONDIMENTI SPECIFICI, CON INDICAZIONE DEL NUMERO COMPLESSIVO
DELLE ORE IMPIEGATE PER CIASCUNA UNITÀ):
Unità didattica Contenuti disciplinari Mese programmato ed ore
Pure Data Introduzione a Pure Data,
interfaccia, moduli di base,
collegamenti tra moduli, patch,
oggetto, message box, number
atom
Ottobre
4 ore
Pure Data Operatori aritmetici, collegamenti
di controllo e audio, DAC
Ottobre
4 ore
Pure Data Operatori logici, hot inlet, cold Novembre
63/149
inlet 4 ore
Mixer e cablaggi Il Mixer ed i cablaggi audio Novembre
2 ore
Pure Data Random, metro, patch articolate Novembre
2 ore
Pure Data Proprietà ed Help file, array Dicembre
4 ore
Pure Data Configurazione audio e MIDI,
settaggi MIDI
Gennaio
4 ore
Pure Data Hot, cold e trigger, sliders, bag
button, radio, toggle, VU meter,
canvas
Gennaio
4 ore
Storia Tecnologia di produzione,
electro-acustic music, tape music,
electronic music, musique
concrete, computer music, live
electronic, Schönberg, Wagner,
Webern
Febbraio
4 ore
Storia Schaeffer, Etude aux chemins de
fer, Boulez, Henry, Symphonie
pour un home seul, GRMC,
Déserts, musica acusmatica,
GRM, IRCAM, Xenakis,
Metastasis, Risset, Music V,
Mutations I
Febbraio
4 ore
Storia Colonia WDR, Stockhausen,
Studio I e II, Gesang der
Jünglinge
Marzo
4 ore
Storia Kontakte, Microphonie I, Mantra Marzo
4 ore
Storia Marinetti, manifesto futurista,
Russolo,
Aprile
4 ore
Storia studio fonologia di Milano, Berio,
Maderna, Laborintus II, Thema.
Omaggio a Joyce, Visage, Luigi
Nono, La fabbrica illuminata,
Aprile
4 ore
CLIL CLIL realizzato sull’argomento
“Il MIDI”
Acronimi e definizioni delle
principali funzioni
Dispense di riferimento
Aprile/Maggio/Giugno
10 ore
CRITERI DI VALUTAZIONE:
I criteri seguiti nella valutazione delle verifiche sono stati la verifica della conoscenza teorica degli
argomenti svolti, la conoscenze e l’inquadramento storico/sociale degli aspetti legati alla storia della
musica elettronica e le capacità di realizzare praticamente in laboratorio le attività richieste.
METODI E STRUMENTI (LEZIONI FRONTALI, GRUPPI DI LAVORO, ATTIVITÀ DI
RICERCA INDIVIDUALE, ATTIVITÀ DI RECUPERO E DI SOSTEGNO):
Lezione frontale interattiva, lavori di gruppo, relazioni, ascolti con dibattito, esercitazioni scritte e
attività al PC.
STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI (TESTI UTILIZZATI, INTEGRAZIONE CON
ALTRO MATERIALE, BIBLIOTECHE D’ISTITUTO E DI CLASSE,
64/149
TECNOLOGIE AUDIOVISIVE, STRUMENTAZIONE INFORMATICA E
MULTIMEDIALE ECC.):
Le lezioni si sono svolte in aula ed in laboratorio di informatica (non avendo a disposizione un
laboratorio specifico con le necessarie apparecchiature informatiche ed apparecchiature audio
necessarie), con l’uso dei seguenti softwares: Audacity, Reaper, Pure Data, Musescore.
Nello svolgimento di alcuni argomenti sono state fornite dispense specifiche, in particolare per il
programma Pure Data e per realizzare il programma CLIL in inglese.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE (PROVE SCRITTE, PROVE
ORALI, PROVE DI LABORATORIO, TEST CON TIPOLOGIE PREVISTE PER LA
TERZA PROVA ECC.):
Le verifiche, per sondare l’apprendimento della classe, sono state scritte ed orali.
Gli interventi degli studenti sono stati valutati dal posto, durante le relazioni alla classe e nelle
prove in laboratorio.
Religione cattolica
Docente: NICOLA ARDOLINO CONTADINI M Itinerari di IRC 2.0 volume unico + dvd libro digitale / schede tematiche per la scuola superiore ELLE DI CI
Piano orario annuale dell’insegnamento di religione cattolica presso il liceo musicale
I biennio II biennio e quinta Totale
I II III IV V
RELIGIONE 33 33 33 33 33 165
Con riferimento alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti
obiettivi:
A) CONOSCENZE
Le studentesse e gli studenti sono in grado di riconoscere le istanze antropologiche che
caratterizzano le religioni in genere e la distinzione dall’esperienza del cristianesimo; di storicizzare
e attualizzare l’analisi dell’esperienza religiosa in relazione alle vicende culturali e sociali che man
mano si presentano nei nostri giorni; di operare una valutazione critica nei confronti del fatto
religioso; di riconoscere sufficientemente i principi e i valori del Cristianesimo e la loro incidenza
sulla cultura e sulla vita individuale e sociale.
B) COMPETENZE (possesso di strumenti operativi propri della disciplina, capacità d’elaborazione
personale delle conoscenze):
Studentesse e studenti hanno acquisito una buona capacità di valutazione critica nei confronti del
fatto religioso; sanno riconoscere i principi e i valori del Cristianesimo e la loro incidenza sulla
cultura e sulla vita individuale e sociale; sanno rapportarsi alle diverse religioni e confessioni
65/149
religiose cristiane con atteggiamento rispettoso e critico, riconoscendo le specificità che le
caratterizzano e le distinguono dalla religione cattolica.
C) FREQUENZA, APPLICAZIONE ALLO STUDIO, PARTECIPAZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO
Le studentesse (5) e gli studenti (7) che si avvalgono dell’IRC hanno frequentato con regolarità le
lezioni.
Hanno dimostrato una buona disponibilità al dialogo educativo e al lavoro scolastico.
D) CONTENUTI DISCIPLINARI (unità didattiche, percorsi tematici, approfondimenti specifici, con
indicazione del numero complessivo delle ore impiegate per ciascuna unità
Argomenti ore
Il Concilio Vaticano II e il dialogo con il mondo contemporaneo 2
Tra indifferenza religiosa e ritorno alla religione.
A) la problematica dell’esperienza religiosa nel contesto culturale odierno.
B) Alla ricerca di una ragionevolezza dell’atto religioso.
Letture da Baumann, Pannikar, Vassallo
4
Cosa significa credere.
A) Credere: molteplicità di senso di un’esperienza umana originaria.
B) Credere nell’esperienza cristiana.
Letture da Pannikar, Barth
4
Fede come fiducia e come conoscenza: credere in – credere che. 2
Essenza del Cristianesimo. La rivelazione in Gesù Cristo. 2
La credibilità della fede come proposta di senso teologica, storica, antropologica. 2
Teologie del XX e XXI secolo
Moltmann, la Teologia dopo Auschwitz
De Benedetti, La contesa con Dio
4
Musica e sacro
Letture da
Massimo Donà, Filosofia della Musica
Igor Stravisky,Poetica musicale
4
Totale ore effettivamente svolte 24
1. Criteri di valutazione
Per quanto riguarda la valutazione orale e scritta si dichiara quanto segue:
Come da art. 309 DLgs 297/94 e successive modifiche, la valutazione è un giudizio che riguarda l’interesse
con il quale l’alunno/a ha seguito l’insegnamento; la partecipazione al dialogo educativo; l’acquisizione e la
rielaborazione dei contenuti; impegno.
La scala di valori adottata è la seguente: Scarso (= 5), Sufficiente (= 6), Discreto (7) Molto (8), Moltissimo
(9-10)
2. Metodi e strumenti (lezioni frontali, gruppi di lavoro, attività di ricerca individuale, attività di recupero e di
sostegno)
Lezioni frontali e partecipate, attività di ricerca individuale
3. Strumenti didattici utilizzati (testi utilizzati, integrazione con altro materiale, biblioteche d’istituto e di classe, tecnologie
audiovisive, strumentazione informatica e multimediale ecc.)
R. GIBELLINI, La teologia del XX secolo, Queriniana
66/149
R. GIBELLINI (ed), Antologia del novecento teologico, Queriniana D. BONHOEFFER, Atto ed essere, filosofie trascendentale ed ontologia nella teologia sistematica,
Queriniana E. CORETH, Dio nel pensiero filosofico, Queriniana R. PANNIKAR, L’esperienza di Dio, Queriniana M. DONà, Filosofia della musica, Bompiani I. STRAVINSKY, Poetica della musica S. BAUMANN, Modernità Liquida Letture da Il Regno, Il Mulino
4. Tipologie delle prove di verifica utilizzate (prove scritte, prove orali, prove di laboratorio, test con tipologie previste per la terza prova,
ecc.):
Nessuna prova sostenuta (cfr Criteri di Valutazione).
LABORATORIO DI MUSICA D’INSIEME
Il percorso che in questi anni l’Istituto ha cercato di perseguire, adattandolo nel tempo in funzione
della ricaduta che vari laboratori di Musica d’Insieme potevano di volta in volta offrire agli studenti,
è stato sempre affrontato con profonde riflessioni e con l’unico obiettivo di offrire occasioni di
crescita agli studenti.
PRIMO BIENNIO (a.s. 2012/13 e 2013/14)
Dopo varie analisi e confronti, discussioni e condivisioni sull’assetto di un percorso di nuova
istituzione come quello del Liceo Musicale che ha visto da un lato la Dirigenza del Liceo “M. Polo”
e dall’altro l’USR Veneto e la “debuttante” Rete Nazionale dei Licei Musicali; date le esperienze
pregresse già in atto da tempo all’interno del Liceo Classico “M. Polo”, soprattutto in riferimento
all’attività Corale dell’Istituto (era presente da molti anni un Coro che aveva al suo attivo una
consolidata attività di concerti/rassegne/concorsi); alla luce di quanto espresso dalle indicazioni
nazionali riguardo la Musica d’Insieme in riferimento alle “specialità” dei Laboratori stessi; tenuto
conto delle “poche” specialità strumentali presenti nella classe di prima istituzione (a.s. 2011/12); il
Collegio Docenti, allo scopo di poter ampliare l’offerta formativa, per una maggiore efficacia e
ricaduta didattica, ha ritenuto di non prevedere il laboratorio di Canto Corale in quanto attività già
presente all’interno dell’Istituto, e deliberava per il 1^ anno i seguenti 4 Laboratori:
1° ANNO 2012/13 ( 8 ore per la classe 1^, 8 ore per la classe 2^ ) complessive 16 ore
Musica d’Insieme per Pianoforte (2 ore x la classe 1^)
Musica d’Insieme per Chitarra (2 ore x la classe 1^)
Musica d’Insieme per Fiati (2 ore x la classe 1^)
Musica d’Insieme per Archi (2 ore x la classe 1^)
Attraverso una attenta analisi e un percorso di autovalutazione, su proposta del docente incaricato che
ha potuto constatare la poca efficacia di tale esperienza dal momento che il percorso così strutturato
67/149
si limitava alla mera attività di “duo pianistico” alunno/insegnante – alunno/alunno, non potendo
prevedere altri sviluppi o interazioni; viene deliberata dal Coll. Doc. la soppressione, nel nella classe
seconda, del laboratorio M.I. pianoforte.
Il laboratorio “dedicato” ai pianisti viene reintrodotto a partire dalla classe terza attraverso l’attività
di Musica da Camera.
Conseguente introduzione nella classe seconda del laboratorio di M.I. per percussioni.
Numericamente gli studenti del corso di percussioni erano nel tempo considerevolmente aumentati,
non solo, lo sviluppo di competenze e l’approfondimento ritmico si riteneva fondamentale soprattutto
per gli alunni non percussionisti che non trovavano diretta collocazione negli specifici laboratori: vedi
alunni di Arpa, Canto e Organo. Pertanto i 4 laboratori presenti nella classe seconda sono stati i
seguenti:
2° ANNO 2013/14 ( 8 ore per la classe 1^, 8 ore per la classe 2^ ) complessive 16 ore
Musica d’Insieme per Percussioni (2 ore x la classe 2^)
Musica d’Insieme per Chitarra (2 ore per la classe 2^)
Musica d’Insieme per Fiati (2 ore per la classe 2^)
Musica d’Insieme per Archi (2 ore per la classe 2^)
SECONDO BIENNIO (a.s. 2014/15 e 2015/16)
Nel corso del secondo biennio il laboratorio “dedicato” ai pianisti viene reintrodotto a partire dalla
classe terza attraverso l’attività di Musica da Camera.
Constatata la presenza di alcune “criticità” dettate dalle variabili presenti nei piani studio di alcuni
alunni, sia attraverso lo studio del 1^ strumento sia del 2^, non potevano essere collocati in modo
preciso nei Laboratori di Musica d’Insieme presenti (vedi Pianoforte/Organo, Canto/Pianoforte,
Arpa/Canto, ecc); su invito, sollecitazione e suggerimento da parte di alcuni docenti in riferimento a
questa problematica, nel corso dell’a.s. 2014/15 si è avviata una profonda riflessione sul possibile
riassetto dei vari Laboratori.
Nel rispetto di quanto fino ad ora acquisito (sia dal punto di vista delle esperienze e dei percorsi
didattici rivolti agli studenti sia nella salvaguardia dell’organico presente), dopo lunga e attenta
riflessione, il Collegio Docenti ha deliberato il seguente schema che prevede la presenza di 4
laboratori per ogni classe nel rispetto del monte ore previsto dalla normativa (2 ore per classe per 4
specialità nel 1^ biennio – 8 ore classi 1^ e 2^; 3 ore per classe 2^ biennio e 5 anno - 12 ore classi
3^,4^ e 5^ per complessive 52 ore).
Essendo i Laboratori non strutturati per classe ma per livello di competenza dei singoli alunni,
l’assegnazione delle ore nelle classi è solo formale. Tutti hanno continuato a frequentare i laboratori
a prescindere dalla classe di appartenenza.
Gli studenti della classe sono stati quindi coinvolti e inseriti nelle sezioni Archi, Fiati, Chitarra,
Ensemble Vocale, Organo e Musica d’Insieme in gruppi di livello di competenza formati anche da
alunni di classi inferiori)
I 4 laboratori di Musica d’Insieme che hanno vista coinvolta la classe per gli a.s. 2014/15 e 2015/16
sono stati così articolati:
2° BIENNIO ( 12 ore per classe ) complessive 24 ore
Musica d’Insieme per Chitarra (2 ore x la classe 3^, 2 ore per la classe 4^)
Musica d’Insieme per Fiati (2 ore x la classe 3^, 2 ore per la classe 4^)
68/149
Musica d’Insieme per Archi (2 ore x la classe 3^, 2 ore per la classe 4^)
Musica da Camera (6 ore x la classe 3^, 6 ore per la classe 4^)
Per gli studenti iscritti alla specialità di Pianoforte (primo strumento) è stata in via eccezionale una
modalità di frequenza differente. Sono stati quindi assegnati al Laboratorio di Musica da Camera per
un numero di ore variabile da 1 fino ad un massimo di 3 ore.
ULTIMO ANNO (a.s. 2016/17)
Sulla base delle esperienze acquisite durante il percorso di studi la classe è stata guidata nel corso
dell’anno scolastico al raggiungimento di una maggiore sicurezza ed indipendenza nel lavoro
d’insieme. Particolare attenzione è stata posta all’analisi preventiva dei brani proposti, analisi tesa a
far emergere le caratteristiche tecniche dei linguaggi utilizzati, le caratteristiche stilistiche in rapporto
ai contesti storici e le possibilità interpretative.
In alcune sezioni i gruppi hanno lavorato in maniera disomogenea, soprattutto riguardo l’impegno
nello studio dei brani proposti, limitando molto la possibilità di apprendere gli argomenti tecnico –
musicali affrontati, sia a livello di approfondimento che di quantità degli argomenti.
Nel complesso, il livello di maturazione relativo alle competenze musicali d’insieme è stato
soddisfacente.
Nel corso del quinto anno, data la maggiore padronanza tecnica individuale, si è potuto lavorare con
maggior efficacia su aspetti esclusivi della musica d’insieme:
- una visione globale e non selettiva del brano musicale proposto;
- rispetto delle indicazioni scritte dal compositore (espressione, dinamica, agogica, stile) nella parti-
tura e quelle verbali - gestuali del docente direttore;
studio sotto il profilo tecnico-interpretativo dei brani di repertorio proposti in relazione agli altri stru-
menti del gruppo;
- espressione delle proprie intenzioni musicali attraverso la gestualità;
- gestione del gruppo durante l’esecuzione autonoma e conoscenza della propria parte e di
quella degli altri componenti per una consapevolezza globale del brano;
- interpretazione dei repertori di musica d’insieme di livello adeguato con consapevolezza sti
listica e adeguata padronanza dello strumento e dell’intonazione;
- ascolto e valutazione di se stessi e degli altri;
- ruolo della propria parte nel contesto d’insieme, creando e mantenendo un clima positivo e
costruttivo all’interno del gruppo.
In alcuni casi gli studenti hanno svolto un ruolo importante di peer tutoring aiutando i compagni di
laboratorio con competenze musicali inferiori e di età diversa ad integrarsi nel gruppo e nelle
gerarchie delle voci musicali.
Composizione delle sezioni di Musica d’Insieme nel corso dell’ultimo anno ( a.s. 2016/17)
ULTIMO ANNO (frequenza 3 ore settimanali)
Sezione Ensemble Vocale da Camera (frequenza 2 ore settimanali)
095AM1617
69/149
Sezione Archi (frequenza 2 ore settimanali)
065AM1617
075AM1617
085AM1617
125AM1617
165AM1617
175AM1617
215AM1617
Sezione Fiati (frequenza 2 ore settimanali)
025AM1617
045AM1617
055AM1617
105AM1617
145AM1617
155AM1617
185AM1617
195AM1617
205AM1617
225AM1617
245AM1617
Sezione Chitarra (frequenza 2 ore settimanali)
115AM1617
135AM1617
Sezione Percussioni (frequenza 2 ore settimanali)
015AM1617
035AM1617
235AM1617
Sezione Musica da Camera (frequenza 1 ora settimanale)
015AM1617
025AM1617
035AM1617
045AM1617
055AM1617
065AM1617
075Am1617
085AM1617
095AM1617
105AM1617
115AM1617
125AM1617
135AM1617
145AM1617
155AM1617
165AM1617
70/149
175AM1617
185AM1617
195AM1617
205AM1617
215AM1617
225AM1617
235AM1617
245AM1617
Docenti di Musica d’Insieme nel corso del quinquennio
PRIMO BIENNIO
Sezione Archi
Prof.ssa Rossi Caterina (classe 1^)
Prof.ssa Gasparoni Tiziana (classe 2^)
Sezione Fiati
Prof. Fiorin Mauro
Sezione Chitarra
Prof. Berlose Luigino
Sezione Pianoforte
Prof. Favorido Paolo (classe 1^)
Sezione Percussioni
Prof. Gallo Peter Paul (classe 2^)
SECONDO BIENNIO
Sezione Archi
Prof.ssa Gasparoni Tiziana
Prof.ssa Rossi Caterina
Sezione Fiati
Prof.ssa Zilioli Elisa
Sezione Chitarra
Prof. Berlose Luigino
Sezione Musica da Camera
Prof. Sfriso Gianluca
Sezione Ensemble Vocale da Camera
Prof. Sanvido Nildo
71/149
Sezione Percussioni
Prof. Gallo Peter Paul (classe 3^)
Prof. Parravicini Mario (classe 4^)
ULTIMO ANNO
Sezione Ensemble Vocale da Camera
Prof. Sanvido Nildo
Sezione Archi
Prof. Tieppo Simone
Prof. Parravicini Lorenzo
Sezione Fiati
Prof. Fiorin Mauro
Prof.ssa Russolo Arianna
Sezione Chitarra
Prof. Berlose Luigino
Sezione Percussioni
Prof. Parravicini Mario
Sezione Musica da Camera
Prof. Sfriso Gianluca
Gli alunni hanno dimostrato, durante il quinquennio, complessivamente buone capacità tecnico –
esecutive ed interpretative, un metodo di studio delle parti di musica d'insieme non sempre costante,
l'acquisizione di una discreta letteratura strumentale specifica d’insieme e la progressiva acquisizione
di specifiche capacità analitiche.
PRIMO BIENNIO
Durante il primo biennio gli alunni hanno iniziato un processo di formazione di consapevolezza di
base della musica d'insieme. Il primo anno la classe si è concentrata prevalentemente sullo sviluppo
della lettura e della tecnica di base e un iniziale approccio a brani di diverse epoche, generi e stili e
tradizioni.
Obiettivi raggiunti
Primo approccio ad una letteratura d'insieme, studio dell'intonazione e della prassi esecutiva d'insieme.
SECONDO BIENNIO
Durante il secondo biennio gli alunni hanno gradualmente rafforzato il processo di formazione di
consapevolezza della musica d'insieme.
72/149
La classe ha continuato ad approcciarsi a brani di diverse epoche, generi e stili e tradizioni
intraprendendo (a partire dalla classe terza) lo studio della Musica da Camera attraverso formazioni
in duo, trio, quartetto e quintetto di vari autori, generi e stili.
Obiettivi raggiunti
Approccio più consapevole ad una letteratura d'insieme e cameristica, studio dell'intonazione e della
prassi esecutiva.
CLASSE QUINTA
Durante l'ultimo anno gli alunni hanno ulteriormente rafforzato il processo di formazione di
consapevolezza della musica d'insieme e corale.
La classe ha proseguito la divisione nelle sottosezioni ensemble corale da camera, archi, fiati, chitarra,
percussioni e musica da camera.
Obiettivi raggiunti
Approccio più consapevole ad una letteratura d'insieme, studio dell'intonazione e della prassi
esecutiva corale e d'insieme.
Programma
o Ensemble vocale da camera
095AM1617
Lettura, analisi ed esecuzione dei seguenti brani:
Johann Georg Albrechtsberger Kyrie e Gloria dalla Missa in D
Anonimo, Ay! Linda amiga
Thoinot Arbeau, Belle qui tiens ma vie
Harold Arlen, Over the rainbow
Adriano Banchieri, Capricciata a tre voci
Jan Josef Bozan, Nitida stella
Paul Hindemith, Schundromane lesen
Luca Marenzio, Al primo vostro sguardo
Jean Pierpoint, Jingle bells
Michael Praetorius, Puer Natus
Carlo Gesualdo da Venosa, Beltà, poi che t’assenti
o Archi
065AM1617
J.S.Bach Corale “Ach Gott, erhör’ mein Seufzen und Wehklagen”.
73/149
J.S.Bach Corale “Kyrie! Gott Vater in Ewigkeit”.
J.S.Bach Ricercar a 6 dalla Musikalisches Opfer BWV 1079.
J.S.Bach Preludio corale BWV 671 “Kyrie, Gott heiliger Geist” dalla terza parte della Clavier-
Übung.
A.Corelli Concerto Grosso op 6 n. 4 nei tempi Adagio, Allegro, Adagio, Vivace, Allegro, Allegro.
L.Boccherini Concerto per Violoncello in Si bemolle maggiore (Revisione Grutzmacher):
Allegro moderato.
W.A.Mozart Eine Kleine Nachtmusik KV 525 nei tempi Allegro, Romance Andante, Menuetto
Allegretto, Rondo Allegro.
F.Schubert Quintetto per archi op 163: Allegro ma non troppo.
075AM1617
Laboratori ritmici, per l’insieme e laboratori di articolazioni con relativi colpi d’arco.
Corali luterani a quattro voci per lo studio dell’intonazione armonica.
Corelli: brani dal concerto grosso per la notte di Natale.
Vivaldi: concerto per archi in do Magg., Concerto per vl., 2 vlc. e archi, parte orchestrale di “Et
in terra pax ominibus” dal Gloria.
Bach: sinfonia “Christ lag in Todesbanden”, danze dalla prima ouverture (adattate per archi).
Haendel: primi due movimenti dal concerto grosso Op. 3 n° 2 (adattati per archi).
J.Strauss: Alliance Marsch.
085AM1617
J.S.Bach Corale “Ach Gott, erhör’ mein Seufzen und Wehklagen”.
J.S.Bach Corale “Kyrie! Gott Vater in Ewigkeit”.
J.S.Bach Ricercar a 6 dalla Musikalisches Opfer BWV 1079.
J.S.Bach Preludio corale BWV 671 “Kyrie, Gott heiliger Geist” dalla terza parte della Clavier-
Übung.
A.Corelli Concerto Grosso op 6 n. 4 nei tempi Adagio, Allegro, Adagio, Vivace, Allegro, Allegro.
L.Boccherini Concerto per Violoncello in Si bemolle maggiore (Revisione Grutzmacher):
Allegro moderato.
W.A.Mozart Eine Kleine Nachtmusik KV 525 nei tempi Allegro, Romance Andante, Menuetto
Allegretto, Rondo Allegro.
F.Schubert Quintetto per archi op 163: Allegro ma non troppo.
125AM1617
J.S.Bach Corale “Ach Gott, erhör’ mein Seufzen und Wehklagen”.
J.S.Bach Corale “Kyrie! Gott Vater in Ewigkeit”.
J.S.Bach Ricercar a 6 dalla Musikalisches Opfer BWV 1079.
J.S.Bach Preludio corale BWV 671 “Kyrie, Gott heiliger Geist” dalla terza parte della Clavier-
Übung.
A.Corelli Concerto Grosso op 6 n. 4 nei tempi Adagio, Allegro, Adagio, Vivace, Allegro, Allegro.
L.Boccherini Concerto per Violoncello in Si bemolle maggiore (Revisione Grutzmacher):
Allegro moderato.
W.A.Mozart Eine Kleine Nachtmusik KV 525 nei tempi Allegro, Romance Andante, Menuetto
74/149
Allegretto, Rondo Allegro.
F.Schubert Quintetto per archi op 163: Allegro ma non troppo.
165AM1617
J.S.Bach Corale “Ach Gott, erhör’ mein Seufzen und Wehklagen”.
J.S.Bach Corale “Kyrie! Gott Vater in Ewigkeit”.
J.S.Bach Ricercar a 6 dalla Musikalisches Opfer BWV 1079.
J.S.Bach Preludio corale BWV 671 “Kyrie, Gott heiliger Geist” dalla terza parte della Clavier-
Übung.
A.Corelli Concerto Grosso op 6 n. 4 nei tempi Adagio, Allegro, Adagio, Vivace, Allegro, Allegro.
L.Boccherini Concerto per Violoncello in Si bemolle maggiore (Revisione Grutzmacher):
Allegro moderato.
W.A.Mozart Eine Kleine Nachtmusik KV 525 nei tempi Allegro, Romance Andante, Menuetto
Allegretto, Rondo Allegro.
F.Schubert Quintetto per archi op 163: Allegro ma non troppo.
175AM1617
J.S.Bach Corale “Ach Gott, erhor’ mein Seufzen und Wehklagen”.
J.S.Bach Contrapunctus 19 da Die Kunst der Fuge.
A.Corelli Concerto Grosso op 6 n. 8 Fatto per la notte di Natale nei tempi Vivace, Grave, Allegro,
Adagio, Allegro, Adagio, Vivace, Allegro, Pastorale Largo.
W.A.Mozart Divertimento per archi KV 136 nei tempi Allegro, Andante, Presto.
W.A.Mozart Concerto per Pianoforte KV 415: Allegro.
P.Tchaikovsky, Andante cantabile per Violoncello e archi.
215AM1617
Laboratori ritmici, per l’insieme e laboratori di articolazioni con relativi colpi d’arco.
Corali luterani a quattro voci per lo studio dell’intonazione armonica.
Corelli: brani dal concerto grosso per la notte di Natale.
Vivaldi: concerto per archi in do Magg., Concerto per vl., 2 vlc. e archi, parte orchestrale di “Et
in terra pax ominibus” dal Gloria.
Bach: sinfonia “Christ lag in Todesbanden”, danze dalla prima ouverture (adattate per archi).
Haendel: primi due movimenti dal concerto grosso Op. 3 n° 2 (adattati per archi).
J.Strauss: Alliance Marsch.
o Fiati
025AM1617
J. Myslivecek: Ottetto n° 1 (Allegro maestoso, Larghetto un poco sostenuto, Tempo di
Minuetto)
J. Myslivecek: Ottetto n° 2 (Allegro spiritoso, Largo sottovoce, Rondo)
E. Bernard: Divertissement per strumenti a fiato (1° tempo: Andante sostenuto-Allegro
moderato)
T. Dubois: Première Suite per strumenti a fiato (Petite Mazurka, Canzonetta, Chaconne)
75/149
W. A. Mozart: The Magic Flute – Ouverture (arr. Ioan Dobrinescu)
Ch. Gounod: Petite Symphonie (Adagio e Allegretto, Andante cantabile, Scherzo,
Finale/Allegretto)
045AM1617
J. Myslivecek: Ottetto n° 1 (Allegro maestoso, Larghetto un poco sostenuto, Tempo di
Minuetto)
J. Myslivecek: Ottetto n° 2 (Allegro spiritoso, Largo sottovoce, Rondo)
E. Bernard: Divertissement per strumenti a fiato (1° tempo: Andante sostenuto-Allegro
moderato)
T. Dubois: Première Suite per strumenti a fiato (Petite Mazurka, Canzonetta, Chaconne)
W. A. Mozart: The Magic Flute – Ouverture (arr. Ioan Dobrinescu)
Ch. Gounod: Petite Symphonie (Adagio e Allegretto, Andante cantabile, Scherzo,
Finale/Allegretto)
055AM1617
W. A. Mozart, Eine Kleine Nachtmusik K.525, Allegro;
Dvořàk, dalla Sinfonia n.9, Largo e Finale;
E. Elgar, dalle Variazioni Enigma, Nimrod;
E. Grieg, Suite n.1 op. 46 (lettura);
E. Morricone, Gabriel’s Oboe;
L. Anderson, A trumpeter’s lullaby;
L. Webber, dal musical Cats, Memory.
105AM1617
W. A. Mozart, Eine Kleine Nachtmusik K.525, Allegro;
Dvořàk, dalla Sinfonia n.9, Largo e Finale;
E. Elgar, dalle Variazioni Enigma, Nimrod;
E. Grieg, Suite n.1 op. 46 (lettura);
E. Morricone, Gabriel’s Oboe;
L. Anderson, A trumpeter’s lullaby;
L. Webber, dal musical Cats, Memory.
145AM1617
J. Myslivecek: Ottetto n° 1 (Allegro maestoso, Larghetto un poco sostenuto, Tempo di
Minuetto)
76/149
J. Myslivecek: Ottetto n° 2 (Allegro spiritoso, Largo sottovoce, Rondo)
E. Bernard: Divertissement per strumenti a fiato (1° tempo: Andante sostenuto-Allegro
moderato)
T. Dubois: Première Suite per strumenti a fiato (Petite Mazurka, Canzonetta, Chaconne)
W. A. Mozart: The Magic Flute – Ouverture (arr. Ioan Dobrinescu)
Ch. Gounod: Petite Symphonie (Adagio e Allegretto, Andante cantabile, Scherzo,
Finale/Allegretto)
155AM1617
A. Borodin, da Il Principe Igor, Danze polovesiane, Introduzione e Andantino;
C. Lefebvre, Suite n.1 op.57;
G. M. Cambini, Quintetto n.1 in Sib maggiore.
185AM1617
J. Myslivecek: Ottetto n° 1 (Allegro maestoso, Larghetto un poco sostenuto, Tempo di
Minuetto)
J. Myslivecek: Ottetto n° 2 (Allegro spiritoso, Largo sottovoce, Rondo)
E. Bernard: Divertissement per strumenti a fiato (1° tempo: Andante sostenuto-Allegro
moderato)
T. Dubois: Première Suite per strumenti a fiato (Petite Mazurka, Canzonetta, Chaconne)
W. A. Mozart: The Magic Flute – Ouverture (arr. Ioan Dobrinescu)
Ch. Gounod: Petite Symphonie (Adagio e Allegretto, Andante cantabile, Scherzo,
Finale/Allegretto)
195AM1617
W. A. Mozart, Eine Kleine Nachtmusik K.525, Allegro;
Dvořàk, dalla Sinfonia n.9, Largo e Finale;
E. Elgar, dalle Variazioni Enigma, Nimrod;
E. Grieg, Suite n.1 op. 46 (lettura);
E. Morricone, Gabriel’s Oboe;
L. Anderson, A trumpeter’s lullaby;
205AM1617
J. Myslivecek: Ottetto n° 1 (Allegro maestoso, Larghetto un poco sostenuto, Tempo di
Minuetto)
J. Myslivecek: Ottetto n° 2 (Allegro spiritoso, Largo sottovoce, Rondo)
E. Bernard: Divertissement per strumenti a fiato (1° tempo: Andante sostenuto-Allegro
moderato)
77/149
T. Dubois: Première Suite per strumenti a fiato (Petite Mazurka, Canzonetta, Chaconne)
W. A. Mozart: The Magic Flute – Ouverture (arr. Ioan Dobrinescu)
Ch. Gounod: Petite Symphonie (Adagio e Allegretto, Andante cantabile, Scherzo,
Finale/Allegretto)
225AM1617
W. A. Mozart, Eine Kleine Nachtmusik K.525, Allegro;
Dvořàk, dalla Sinfonia n.9, Largo e Finale;
E. Elgar, dalle Variazioni Enigma, Nimrod;
E. Grieg, Suite n.1 op. 46 (lettura);
E. Morricone, Gabriel’s Oboe;
L. Anderson, A trumpeter’s lullaby;
L. Webber, dal musical Cats, Memory.
245AM1617
A. Borodin, da Il Principe Igor, Danze polovesiane, Introduzione e Andantino;
C. Lefebvre, Suite n.1 op.57;
G. M. Cambini, Quintetto n.1 in Sib maggiore.
o Chitarra
115AM1617
G. Tamez: Tierra Mestiza
Vivaldi: Preludio
Machado: Modinha , Motivo barocco, Sambinha
F. Carulli: Rondò
M. Giuliani: Leichtes duo
G Cardoso: Milonga
Bragina: Bossa Nova
P. Favorido: Maestro Magro
135AM1617
G. Tamez: Tierra Mestiza
Vivaldi: Preludio
Machado: Modinha , Motivo barocco, Sambinha
78/149
F. Carulli: Rondò
M. Giuliani: Leichtes duo
G Cardoso: Milonga
Bragina: Bossa Nova
P. Favorido: Maestro Magro
o Percussioni
015AM1617
Laboratori ritmici, per l’insieme e laboratori di articolazioni con relativi colpi d’arco.
Corali luterani a quattro voci per lo studio dell’intonazione armonica.
Corelli: brani dal concerto grosso per la notte di Natale.
Vivaldi: concerto per archi in do Magg., Concerto per vl., 2 vlc. e archi, parte orchestrale di “Et in
terra pax ominibus” dal Gloria.
Bach: sinfonia “Christ lag in Todesbanden”, danze dalla prima ouverture (adattate per archi).
Haendel: primi due movimenti dal concerto grosso Op. 3 n° 2 (adattati per archi).
J.Strauss: Alliance Marsch.
035AM1617
Laboratori ritmici, per l’insieme e laboratori di articolazioni con relativi colpi d’arco.
Corali luterani a quattro voci per lo studio dell’intonazione armonica.
Corelli: brani dal concerto grosso per la notte di Natale.
Vivaldi: concerto per archi in do Magg., Concerto per vl., 2 vlc. e archi, parte orchestrale di
“Et in terra pax ominibus” dal Gloria.
Bach: sinfonia “Christ lag in Todesbanden”, danze dalla prima ouverture (adattate per archi).
Haendel: primi due movimenti dal concerto grosso Op. 3 n° 2 (adattati per archi).
J.Strauss: Alliance Marsch.
235AM1617
Laboratori ritmici, per l’insieme e laboratori di articolazioni con relativi colpi d’arco.
Corali luterani a quattro voci per lo studio dell’intonazione armonica.
Corelli: brani dal concerto grosso per la notte di Natale.
Vivaldi: concerto per archi in do Magg., Concerto per vl., 2 vlc. e archi, parte orchestrale di
“Et in terra pax ominibus” dal Gloria.
Bach: sinfonia “Christ lag in Todesbanden”, danze dalla prima ouverture (adattate per archi).
Haendel: primi due movimenti dal concerto grosso Op. 3 n° 2 (adattati per archi).
J.Strauss: Alliance Marsch.
Contributi didattici sull'approccio agli strumenti maggiormente utilizzati nel repertorio lirico –
sinfonico, sullo studio delle parti di percussione di tale repertorio e sulle diverse tecniche di
preparazione, realizzati in collaborazione col docente, rivolti agli altri alunni di musica d'insieme –
percussioni
79/149
o Musica da Camera
015AM1617
Ulrich DIRTY CHILLEN BLUES
Gershwin I GOT RHYTHM
025AM1617
Horicht, Avignon
Bloch, Suite modale
B.Dunn, Fantasy on the three ravens
Ibert, Due interludi
035AM1617
Ulrich DIRTY CHILLEN BLUES
Gershwin I GOT RHYTHM
045AM1617
Enesco, Cantabile e presto
Albinoni, Andante
Casella, Pavana
Beethoven, Minuetto
055AM1617
Horicht, Avignon
B. Dunn, Fantasy on the three ravens
Ibert, Due interludi
065AM1617
Hummel, Settimino militare
075AM1617
Fuchs, Tre duo op. 19
085AM1617
Moscheles, Quartetto
Mendelssohn, Andante dal trio in re
Schumann, n.1 da pezzi fantastici
Kieswetter, Tango
Arnold, Serenata
C.P. E Bach, Sonata in re e sonata in sol
80/149
095AM1617
Ulrich DIRTY CHILLEN BLUES
Gershwin I GOT RHYTHM
105AM1617
Ulrich DIRTY CHILLEN BLUES
Gershwin I GOT RHYTHM
115AM1617
Albinoni : Andante
Casella : Pavana
Beethoven : Minuetto
125AM1617
Hummel, Settimino Militare
135AM1617
Arnold, Serenata
Castelnuovo Tedesco, Fantasia
C.P.E Bach, Sonate in re e in sol
145AM1617
Reinecke, Trio per pianoforte corno clarinetto
155AM1617
Hummel, Settimino militare
165AM1617
Ulrich, DIRTY CHILLEN BLUES
Gershwin, I GOT RHYTHM
Saint Saens, Sonata per clarinetto e pianoforte
Schubert, Der Muller und der Bach
Mozart, Abendempfindung
Mozart, Sonata in Re per pianoforte a quattro mani
Milhaud, Duo concertante per pianoforte e clarinetto
Schoonenbeek, Wintersongs
175AM1617
81/149
Mendelssohn, Andante dal trio in re minore
Kieswetter, Tango
Schumann, n.1 da pezzi fantastici
Moscheles, Quartetto
185AM1617
Saint Saens, Sonata per clarinetto e pianoforte
Milhaud, duo concertante
Schoonenbeek, Wintersongs
195AM1617
Casella, Pavana
Debussy, Petite Piece
205AM1617
Reinecke, Trio per pianoforte corno e clarinetto
215AM1617
Dvorak, Bagatelle per due violini violoncello e pianoforte
Bach, Allegro dalla sonata in si minore
Kreisler, Piccola marcia viennese
225AM1617
Hummel, Settimino militare
235AM1617
D.L. Simpson, Havana
S. Takuya, 7777 7777 9 33
245AM1617
Ulrich, DIRTY CHILLEN BLUES
Gershwin, I GOT RHYTHM
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE
82/149
CODICE CANDIDATO STRUMENTO DOCENTE
1 015AM1617 Percussioni Gallo Peter Paul
2 025AM1617 Flauto Traverso Barbiero Anna
3 035AM1617 Percussioni Gallo Peter Paul
4 045AM1617 Flauto Traverso Barbiero Anna
5 055AM1617 Pianoforte Liuzzi Michele
6 065AM1617 Violoncello Colombo Donatella
7 075AM1617 Violino Scatola Alessandra
8 085AM1617 Pianoforte Liuzzi Michele
9 095AM1617 Canto Jazz De Col Mirko
10 105AM1617 Tromba Montalto Giovanni
11 115AM1617 Chitarra Berlose Luigino
12 125AM1617 Contrabbasso Trapella Alessio
13 135AM1617 Chitarra Mazzucato Alvise
14 145AM1617 Violino Scarpa Giovanni Battista
15 155AM1617 Flauto Traverso Barbiero Anna
16 165AM1617 Pianoforte Ristovic Irena
17 175AM1617 Violoncello Colombo Donatella
18 185AM1617 Clarinetto Levorato Giorgio
19 195AM1617 Clarinetto Levorato Giorgio
20 205AM1617 Clarinetto Levorato Giorgio
21 215AM1617 Violino Scarpa Giovanni Battista
22 225AM1617 Tromba Montalto Giovanni
23 235AM1617 Percussioni Parravicini Mario
24 245AM1617 Sassofono Pigato Emma Nicol
83/149
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Percussioni
CANDIDATO: 015AM1617
Lo studente durante il quinquennio ha dimostrato capacità tecnico-esecutive di livello adeguato e
soddisfacente.
Ha acquisito un proprio metodo di studio, affrontando un repertorio sia solistico che cameristico/or-
chestrale, privilegiando l’ambito della musica Jazz, attraverso composizioni originali e trascrizioni.
Ha sempre seguito le lezioni di strumento con regolarità ed interesse, manifestando una buona moti-
vazione allo studio.
Lo studente ha inoltre dimostrato un apprezzabile metodo di organizzazione dello studio.
QUINTO ANNO
Nel corso dell’anno, l’alunno ha consolidato abilità e competenze già acquisite, con particolare atten-
zione alla tecnica per tamburo e al controllo della coordinazione poliritmica alla batteria.
L’allievo ha affrontato lo studio di alcuni importanti passi del repertorio orchestrale per tamburo con
corde ed ha ampliato le sue conoscenze musicali per quanto riguarda l’uso della batteria in diversi
contesti storici e differenti stili musicali.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Come concordato durante i Consigli di Classe, sono state svolte le verifiche programmate e valutate
almeno due per quadrimestre, attraverso l’esecuzione di esercizi tecnici ed esecuzione ed interpreta-
zione di brani melodico/ritmici; la valutazione si è basata, inoltre, sui criteri stabiliti nella tabella di
valutazione generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio, stimolasse alla socializzazione e alla creatività nelle situazioni
didattiche attraverso una programmazione curricolare individualizzata che prevedesse ritorni ciclici
sugli argomenti affrontati a seconda dei ritmi di maturazione e di apprendimento dell’allievo. La
scelta dei contenuti ha tenuto conto delle specifiche esigenze dell’alunno ed è stata aggiornata con-
formemente alle reali necessità didattiche. Per le lezioni individuali sono stati utilizzati i metodi ad-
destrativo - imitativo guidato, attraverso l’uso di metodi, studi, esercizi tecnici, brani tratti dal reper-
torio classico, jazz, contemporaneo e brani di autori di varie epoche e stili. Le lezioni sono state
articolate in un’ora da sessanta minuti alla settimana di lezione individuale frontale per il primo e
secondo biennio, due ore in classe quinta.
SPAZI UTILLIZZATI
84/149
È stata utilizzata l’aula di lezione di Palazzo Bollani, il Laboratorio di Musica.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
C.Wilcoxon -“150 rudimental Solos”- Solo 1,2,3,4
R.Latham -“Advanced Funk Studies “- da pag.1 a pag. 16; Solo 1,2
M.Peters -“”Fundamental Method for 2 & 4 Mallets”- fino a pag. 49
Les Parks -“15 Diversions for snare drum”- “The Brownie”
I. Stravinskij - “Histoire du soldat”- ascolto, analisi notazione ritmica della parte per la per-
cussione.
M.Goldenberg - “Modern School for snare drum”- Studio a pag. 48 e 49
G.Verdi - “I vespri siciliani”- parte per tamburo con corde
G.Rossin i- “La gazza ladra”- parte per tamburo con corde
Vic Firth - “ Snare drum method vol. 2”- rulli misurati a 5,9,13,17; flams, drags, 3 stroke roll
pag. 18; lezione 14,19,20 23.
PROGRAMMA D’ESAME
R.Latham - Solo 1, per batteria, tratto da “Advanced Funk studies”
V.Firth - Studio n. 23, per tamburo con corde “Snare drum method vol. 2”
G.Rossini - “La gazza ladra”, dal repertorio orchestrale per tamburo con corde
Presentazione storico-stilistico dei brani eseguiti.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Flauto Traverso
CANDIDATA: 025AM1617
PROFILO GENERALE
La studentessa ha iniziato a frequentare la prima classe del Liceo Musicale di Venezia a partire
dall’anno scolastico 2012/13 dopo un percorso triennale presso l’Istituto Comprensivo “G. Matteotti”
di Maerne di Martellago, durante il quale ha iniziato lo studio del flauto traverso.
Ha maturato nel corso del quinquennio adeguate competenze sia sul piano tecnico che interpretativo,
affrontando repertori di differenti periodi storici. Si è orientata molto bene nell’analisi storico-
interpretativa dei brani studiati, approfondendo anche in forma autonoma le tematiche correlate al
repertorio proposto. Ha sempre seguito le lezioni di strumento con regolarità ed interesse,
manifestando una buona motivazione allo studio.
È riuscita in occasione di manifestazioni pubbliche a sviluppare un maggior controllo sul piano
emotivo sia come solista che in formazioni d’ensemble.
Ha conseguito la certificazione di I ciclo nel giugno del 2014 e di secondo ciclo nell’ottobre del 2016
presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia.
85/149
QUINTO ANNO
Nel corso del corrente anno scolastico l’alunna ha consolidato le competenze già acquisite
sviluppando una maggiore capacità di gestione autonoma dello studio.
Ha potenziato le abilità sia sul piano espressivo che tecnico.
Ha risposto in maniera positiva alle sollecitazioni proposte in merito ad approfondimenti di carattere
personale del repertorio affrontato e ad un maggior carico di lavoro dovuto all’incremento delle ore
settimanali di lezione.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Come concordato durante i Consigli di Classe, si sono effettuate verifiche sistematiche dei processi
di apprendimento relativamente alle competenze raggiunte, all’evoluzione dei processi di
apprendimento, al metodo di lavoro e all’impegno. La valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti
nella tabella di valutazione generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio partendo dalla verifica della situazione di partenza. La scelta dei
contenuti ha tenuto conto delle specifiche esigenze dell’alunna ed è stata aggiornata conformemente
alle reali necessità didattiche. Sono state promosse, incrementandole nell’ultimo anno, le esecuzioni
strumentali con incontri di classe ed esibizioni pubbliche, come momento formativo e socializzante.
Per le lezioni individuali sono state individuate le singole potenzialità dell’allieva al fine di favorirne
i processi di sviluppo ed apprendimento, sono stati dichiarati gli obiettivi e le finalità dell’attività
proposte, sono state esplicitate con chiarezza le prestazioni richieste, è stata privilegiata l’operatività,
è stato fatto uso della discussione per coinvolgere e motivare, è stato utilizzato il metodo delle
esercitazioni in ensemble di flauti in un confronto diretto tra alunna e docente, sono state effettuate
delle registrazioni al fine di individuare criticità da risolvere.
Le lezioni sono state articolate in un’ora da sessanta minuti alla settimana di lezione individuale
frontale per il primo e secondo biennio, due ore in classe quinta.
SPAZI UTILIZZATI
Per le lezioni individuali o di gruppo sono state utilizzate le aule di Palazzo Bollani e di Palazzo
Basadonna, sede del Liceo artistico.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante il quinto anno, alla data del 5 maggio 2017
86/149
Tecnica
Esercizi di rilassamento posturale
Suono e canto, vibrato ed armonici (testo di riferimento Check up di Lukas Graf)
Scale ed arpeggi maggiori e minori in tutte le tonalità
Articolazione e tecnica digitale (es. n. 1 di Taffanel et Gaubert, esercizi giornalieri)
Studi
Galli Raffaele 30 esercizi per flauto op.100: (studi dal n.1 al n.15)
Repertorio
L. Vinci (1696-1730) - Sonata in re maggiore Largo e allegro
E. Bloch (1885 – 1977) - Dalla Suite modale:
Moderato, l'istesso tempo, allegro giocoso, adagio e allegro deciso
Introduzione al concetto di modalità di suite in riferimento alla suite modale di Bloch
PROGRAMMA D’ESAME
E. BLOCH (1885 – 1977): Suite Modale.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Percussioni
CANDIDATO: 035AM1617
PROFILO GENERALE
Lo studente, durante il quinquennio, ha acquisito discrete capacità tecnico esecutive.
Un sufficiente metodo di studio, competenze ed esperienze pregresse, hanno reso possibile la conso-
lidazione di alcune abilità soprattutto per quanto riguarda l’esecuzione e l’interpretazione alla batteria
nell’ambito della musica Jazz e dei suoi generi musicali affini.
Ha dimostrato una parziale maturazione di lettura/esecuzione estemporanea e di tecniche improvvi-
sative.
QUINTO ANNO
Nel corso del quinto anno, la discontinua partecipazione alle lezioni, e di conseguenza la difficoltà
nel seguire il percorso del programma disciplinare, hanno portato al raggiungimento di risultati di-
scretamente soddisfacenti.
Nel corso del secondo quadrimestre si è notato un leggero miglioramento nel rendimento esecutivo
ed interpretativo, grazie ad una maggiore partecipazione alle lezioni e ad una maggiore motivazione
nello studio.
L’allievo ha affrontato lo studio di alcuni brani del repertorio cameristico/orchestrale della musica
contemporanea e classica, dimostrando di saper utilizzare tecniche adeguate all’esecuzione di com-
posizioni significative.
87/149
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Come concordato durante i Consigli di Classe sono state svolte le verifiche programmate e valutate
almeno due per quadrimestre, attraverso l’esecuzione di esercizi tecnici ed esecuzione ed interpreta-
zione di brani melodico/ritmici; la valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti nella tabella di
valutazione generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio, stimolasse alla socializzazione e alla creatività nelle situazioni
didattiche attraverso una programmazione curricolare individualizzata che prevedesse ritorni ciclici
sugli argomenti affrontati a seconda dei ritmi di maturazione e di apprendimento dell’allievo, par-
tendo dalla verifica della situazione di partenza. La scelta dei contenuti ha tenuto conto delle specifi-
che esigenze dell’alunno ed è stata aggiornata conformemente alle reali necessità didattiche.Per le
lezioni individuali sono stati utilizzati i metodi addestrativo - imitativo guidato, attraverso l’uso di
metodi, studi, esercizi tecnici, brani tratti dal repertorio classico, jazz,contemporaneo e brani di autori
di varie epoche e stili. Le lezioni sono state articolate in un’ora da sessanta minuti alla settimana di
lezione individuale frontale per il primo e secondo biennio, due ore in classe quinta.
SPAZI UTILLIZZATI
È stato utilizzato il Laboratorio di Musica di Palazzo Bollani.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
C.Wilcoxon -“150 rudimental Solos”- Solo 1,2
R.Latham -“Advanced Funk Studies “- da pag.1 a pag. 16; Solo 1,2
M.Peters -”Fundamental Method for 2 & 4 Mallets”- fino a pag. 49
G.Bomhof -“Schuele fuer kleine Trommel”- Studi a pag.36,37,67,68,69
Les Parks -“15 Diversions for snare drum”- “The Brownie”
E.Keune - “Kleine Trommel”- Esercizi e studi con il rullo pressato-
pag 108,109,113,115
M.Goldenberg - “Modern School for snare drum”- Studio a pag. 44; Duetto n.67
G.Verdi - “I vespri siciliani”- parte per tamburo con corde
G.Rossini - “La gazza ladra”- parte per tamburo con corde
S.Reich - “Clapping music”per 2 esecutori
PROGRAMMA D’ESAME
o R.Latham - Solo 2, per batteria, tratto da “Advanced Funk studies”
o V.Firth - Studio n. 27, per tamburo con corde “Snare drum method vol. 2”
o S.Reich - “Clapping music”per 2 esecutori
88/149
o Presentazione storico-stilistico dei brani eseguiti.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Flauto
CANDIDATO: 045AM1617
PROFILO GENERALE
Lo studente ha iniziato a frequentare la prima classe del Liceo Musicale di Venezia a partire dall’anno
scolastico 2012/13 dopo un percorso triennale presso l’Istituto Comprensivo “A. Gramsci” di
Camponogara, durante il quale ha iniziato lo studio del flauto traverso.
Ha maturato nel corso del quinquennio notevoli abilità sia sul piano tecnico che interpretativo,
affrontando repertori di differenti periodi storici. Si è ben orientato nell’analisi storico-interpretativa
dei brani affrontati evidenziando una conoscenza approfondita di buona parte della letteratura
flautistica. Ha seguito le lezioni di strumento con regolarità e particolare interesse, manifestando una
grande motivazione allo studio.
È riuscito in occasione di manifestazioni pubbliche a sviluppare un maggior controllo sul piano
emotivo sia come solista che in formazioni d’ensemble.
Ha conseguito la certificazione di I ciclo nel giugno del 2013 e di secondo ciclo nell’ottobre del 2015
presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia.
È stato premiato nei seguenti concorsi:
3° premio, con punti 89/100 al 1° Concorso Internazionale “Città murata” di Cittadella (PD)
nella sezione III fiati solistici categoria E;
2°premio, con punti 91/100, al XII concorso Internazionale “MUSICA INSIEME” di Musile
di Piave nella sezione fiati solistici categoria A;
3° premio, con punti 89/100 al Concorso “Diapason d’oro” di Pordenone nella sezione fiati
solisti, categoria D.
QUINTO ANNO
Nel corso dell’anno scolastico l’alunno ha consolidato le competenze già acquisite sviluppando una
maggiore capacità di gestione autonoma dello studio.
Ha potenziato le abilità sia sul piano espressivo che tecnico.
Ha risposto in maniera positiva alle sollecitazioni proposte soprattutto in merito ad un maggior carico
di lavoro dovuto all’incremento delle ore settimanali di lezione, ed all’apprendimento a memoria del
repertorio affrontato
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Come concordato durante i Consigli di Classe si sono effettuate verifiche sistematiche dei processi di
apprendimento relativamente alle competenze raggiunte, all’evoluzione dei processi di
apprendimento, al metodo di lavoro e all’impegno. La valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti
89/149
nella tabella di valutazione generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio partendo dalla verifica della situazione di partenza. La scelta dei
contenuti ha tenuto conto delle specifiche esigenze dell’alunno ed è stata aggiornata conformemente
alle reali necessità didattiche. Sono state promosse, incrementandole nell’ultimo anno, le esecuzioni
strumentali con incontri di classe ed esibizioni pubbliche, come momento formativo e socializzante.
Per le lezioni individuali sono state individuate le singole potenzialità dell’allievo al fine di favorirne
i processi di sviluppo ed apprendimento, sono stati dichiarati gli obiettivi e le finalità dell’attività
proposte, sono state esplicitate con chiarezza le prestazioni richieste, è stata privilegiata l’operatività,
è stato fatto uso della discussione per coinvolgere e motivare, è stato utilizzato il metodo delle
esercitazioni in duo di flauti in un confronto diretto tra alunni e docente, sono state effettuate delle
registrazioni al fine di individuare criticità da risolvere.
Le lezioni sono state articolate in un’ora da sessanta minuti alla settimana di lezione individuale
frontale per il primo e secondo biennio, due ore in classe quinta.
SPAZI UTILIZZATI
Per le lezioni individuali o di gruppo sono state utilizzate le aule di Palazzo Basadonna, sede del
Liceo artistico.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
Tecnica
Esercizi di rilassamento posturale
Suono e canto, vibrato ed armonici (testo di riferimento Check up di Lukas Graf)
Articolazione e tecnica digitale (es. n. 2 e 4 con varianti De Bost di Taffanel et Gaubert, eser-
cizi giornalieri)
Studi
Koehler Ernesto studi dilettevoli e progressivi per il flauto Op. 33 vol II dal n.1 al n. 12 (com-
pletato)
Repertorio
G.P. Telemann fantasia n. 4
J.S.Bach sonata BWV 1031 in mi bemolle maggiore Allegro moderato, siciliana, allegro
D. Cimarosa Concerto per due flauti in sol maggiore Allegro e largo
C. Saent Sains Tarantella per flauto, clarinetto e pianoforte
F. Doppler Fantasia pastorale ungherese op. 26 Molto andante, Andantino moderato, poco più al-
legro
A. Piazzola Tango-études n.3,4
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C. Stamitz Concerto in sol maggiore per flauto ed orchestra Allegro, andante non troppo moderato,
rondò
Stesura della cadenza del primo movimento del concerto di Stamitz
PROGRAMMA D’ESAME
C. STAMITZ (1745 – 1801): Concerto in sol maggiore per flauto ed orchestra
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Pianoforte
CANDIDATA: 055AM1617
L’alunna è giunta al Liceo dopo aver studiato privatamente per un paio d'anni. La sua preparazione
era molto superficiale e l'acquisizione degli elementi tecnici di base, molto carente; inoltre fin da
subito, si è notata un'inadeguata capacità di lettura musicale ed una lentezza eccessiva nell'imparare
nuovi brani. Nel secondo biennio, anche grazie all'acquisto del pianoforte, ha potuto intraprendere
uno studio più appropriato che le ha permesso, alla fine del terzo anno, di superare l'esame di I livello
pre-accademico presso il Conservatorio di Venezia superato con la votazione di 6,25/10. Nonostante
il lavoro svolto e l'impegno profuso l'alunna ha mantenuto le difficoltà di lettura e tecniche emerse
sin dal primo anno. In generale, durante il suo percorso quinquennale l’alunna ha dimostrato modeste
capacità esecutive ed un metodo di studio poco efficace che non gli ha permesso di affrontare con la
necessaria sicurezza un repertorio solistico. Le conoscenze storiche acquisite dell’evoluzione del lin-
guaggio musicale ne hanno comunque favorito la maturazione e la crescita soprattutto su alcune scelte
di repertorio consapevoli, nonché il superamento di stati emotivi che danneggiavano le sue perfor-
mance nei primi anni di studio. In questi ultimi tre anni di frequenza ha ottenuto lusinghieri risultati
in performance pubbliche organizzate dal Liceo ed è quindi in grado di affrontare il pubblico. Il suo
livello non le permetterebbe comunque di intraprendere il percorso Accademico presso un Conserva-
torio di Musica.
QUINTO ANNO
L'allieva pur con due lezioni la settimana non ha modificato il proprio rendimento, anzi si sono ri-
scontrate parecchie assenze ed un impegno domestico più superficiale. La programmazione iniziale
è stata però calibrata sull'approfondimento di un repertorio meno tradizionale e sulla possibilità di
prepararsi al conseguimento di una certificazione internazionale attraverso il Trinity College of Lon-
don. Esame superato il 2 maggio 2017 con un livello di 5 Grade.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Ogni lezione rappresenta a verifica costante dei processi di apprendimento; il monitoraggio è stato
pertanto effettuato dopo ogni lezione in modo da poter riequilibrare il percorso didattico stabilito in
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relazione alle difficoltà incontrate, all’impegno allo studio, la costanza nel rendimento e secondo i
risultati mostrati. Ogni mese la verifica del lavoro svolto in quel periodo di tempo è stata valutata dal
docente con un voto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Trattandosi di un'attività individualizzata, il percorso formativo e gli obiettivi, sono stati costruiti
secondo le indicazioni ministeriali del singolo strumento e sulle capacità dell'allievo. Le lezioni sono
state costruite essenzialmente su questi momenti:
Tecnica strumentale ( scale, arpeggi e studi di tecniche varie )
Esecuzione di brani del repertorio barocco ( Bach e Clavicembalisti Italiani )
Lettura approfondita di brani tratti di repertorio dal classico al moderno, per poter affrontare
le diverse soluzioni tecniche ed interpretative poste dalle diverse epoche.
Verifiche mensili dei processi individuali di sviluppo.
SPAZI UTILIZZATI
Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
Scale a 4 ottave per moto retto, contrario, per terza e sesta. Arpeggi di tonica e settima.
Studi di diverse difficoltà tratti da raccolte di Czerny, Cramer
Tecnica polifonica e repertorio barocco: J.S.Bach e C. Jones.
Sonata di Haydn Hob.XVI
Brani di repertorio tratti dalla letteratura di Ciaikovsky, Piazzolla, Joplin, Roxburgh.
PROGRAMMA D’ESAME
Roxburgh Spanish Dance
Piazzolla Inverno Porteno
Joplin The Cascades
Presentazione storico-stilistica scritta e orale dei brani eseguiti.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Violoncello
CANDIDATO: 065AM1617
PROFILO GENERALE
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L’alunno è arrivato al Liceo Musicale “Marco Polo” di Venezia nell’a.s. 2014-2015 all’inizio della
Classe terza, trasferito dal Liceo Musicale di Udine. Ha da subito dimostrato di possedere una solida
preparazione, un ottimo livello ed una sicura predisposizione per lo strumento, oltre a serietà e
impegno costante nello studio ed interesse vivo verso la disciplina, caratteristiche mantenute costanti
e in crescita nel corso di tutti i tre anni scolastici.
Durante il percorso di studio lo studente ha acquisito, dimostrando e confermando le sue doti in vari
tipi di performances, capacità tecnico-esecutive ed interpretative di livello elevato, una solida
preparazione tecnica, personalità ed espressività esecutive marcate.
Alla fine della Classe quinta lo studente presenta quindi una preparazione adeguata ad affrontare brani
di repertorio di media e alta difficoltà e possiede conoscenze e abilità tecniche strumentali ampie,
sicure e approfondite che consentono il proseguimento degli studi nell’Alta Formazione Musicale.
QUINTO ANNO
All’inizio dell’anno scolastico l’alunno ha sostenuto, superandolo, l’esame di ammissione presso il
Conservatorio di Venezia. Nel corso del quinto anno lo studente ha sviluppato e consolidato le
competenze già acquisite, in particolare: sa adattare le metodologie di studio per la soluzione di
problemi esecutivo-interpretativi anche in rapporto alle proprie caratteristiche, avendo maturato
autonomia nello studio. Conosce e sa interpretare i capisaldi (autori, metodi e composizioni) della
letteratura solistica e d’insieme, rappresentativi dei diversi momenti e contesti della storia della
musica fino all’età contemporanea, di media e alta difficoltà. Dà prova di saper mantenere un
adeguato equilibrio psico-fisico (respirazione, percezione corporea, rilassamento, postura,
coordinazione) nell’esecuzione di repertori anche complessi in diverse situazioni di performance e di
saper motivare le proprie scelte espressive. Sa adottare e applicare in adeguati contesti esecutivi,
strategie finalizzate alla lettura a prima vista e alla memorizzazione, nonchè all’apprendimento di un
brano in un tempo dato. Sa utilizzare tecniche adeguate all’esecuzione di composizioni significative
di epoche, stili e tradizioni musicali diverse, fino all’epoca moderna e contemporanea, dando prova
di possedere le necessarie competenze storiche e stilistiche, nonchè di aver compreso le poetiche degli
autori presentati.
Alla fine del quinto anno lo studente dimostra di possedere capacità di tecnica strumentale
approfondite e sicure, con particolare riguardo alla completa conoscenza della tastiera e
dell’estensione dello strumento; ha inoltre sviluppato notevoli capacità espressive e comunicative che
consentono l’esecuzione di significative composizioni di generi e stili diversi ed il proseguimento
degli studi nell’Alta Formazione Musicale.
Anche nel corso del quinto anno ha partecipato a tutte le attività proposte, ottenendo ottimi risultati.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
La struttura prevalentemente individuale delle lezioni di strumento permette una costante verifica
delle acquisizioni, dei ritmi ed eventuali difficoltà di apprendimento di ogni singolo alunno, tale
funzione è stata perciò esercitata in modo continuo. A tal fine, in particolare nel primo e secondo
biennio, sono state organizzate esibizioni pubbliche, incontri e/o saggi, indispensabili anche allo
scopo di promuovere l’auto consapevolezza sul livello raggiunto. Sono state valutate le seguenti
abilità tecniche ed espressive: esatta percezione ritmico - melodica, scioltezza di lettura e di
movimento, capacità espressiva e comunicativa, la capacità di eseguire correttamente brani solistici
e di musica d’insieme di media difficoltà, dal duo in poi. Sono stati presi in considerazione interesse,
93/149
impegno nello studio, partecipazione e la regolare frequenza delle lezioni, oltre ai risultati raggiunti
in relazione alle singole capacità.
Come concordato durante i Consigli di Classe sono state svolte le verifiche programmate e valutate
almeno due per quadrimestre, attraverso l’esecuzione di esercizi tecnici ed esecuzione ed
interpretazione di brani melodici, la valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti nella tabella di
valutazione generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio, stimolasse alla socializzazione e alla creatività nelle situazioni
didattiche attraverso una programmazione curricolare individualizzata che prevedesse ritorni ciclici
sugli argomenti affrontati a seconda dei ritmi di maturazione e di apprendimento dell’allievo,
partendo dalla verifica della situazione di partenza. La scelta dei contenuti ha tenuto conto delle
specifiche esigenze dello studente ed è stata aggiornata conformemente alle reali necessità didattiche.
Sono state promosse, incrementandole nel secondo biennio, le esecuzioni strumentali (esecuzione e
ascolto) solistiche e di insieme, con incontri di classe ed esibizioni pubbliche, come momento
formativo e socializzante; purtroppo nel corso dell’ultimo anno è stato possibile organizzare, quale
incontro di classe, solo un saggio finale previsto il 1° giugno. Per le lezioni individuali sono stati
utilizzati i metodi addestrativo - imitativo ed euristico guidato, attraverso l’uso di metodi, studi,
esercizi tecnici; Sonate, Suites per Violoncello solo o altro strumento, Concerti tratti dal repertorio
barocco, classico, romantico, moderno violoncellistico, oltre a trascrizioni di brani di autori delle
varie epoche e stili, in particolare per il repertorio di musica d’insieme. Le lezioni sono state articolate
in un’ora da sessanta minuti alla settimana di lezione individuale frontale per il secondo biennio, due
ore in classe quinta.
SPAZI UTILIZZATI
Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
Tecnica della mano sinistra
A. Pais, “La tecnica della mano sinistra”, Ed. Ricordi
Scale e arpeggi a quattro ottave
Maggiori di: Reb, Re, Sib, Mib, Mi, Fa, Sol
Minori melodiche e armoniche di: Mi, Fa, Sol#, La
Sciolte, legate, lente vibrate e non vibrate, veloci con diverse diteggiature
Scale a doppie corde a tre ottave a terze, quarte, seste, ottave; decime
Arco
O. Sevcick, “La tecnica dell’arco”, Op.2 Vol. I
Lo “staccato”, alcuni esercici da n.80. Ritmi puntati, alcuni esercizi da n.118
O. Sevcick, “La tecnica dell’arco”, Op.2 Vol. V – N. 37
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Colpi d’arco su tre corde, il “legato”, alcuni esercizi da n. 79; da N.162 a 200
A. Pais, “La Tecnica dell’Arco” p. 42, 55, 59, 65, 66, 71, 72 su “staccato”, “spiccato”, “balzato”
M. Brunello, “24 giorni di studio” p. 10 e seguenti: equilibrio tra peso e velocità, punto di
contatto dell’arco sulla corda, distribuzione d’arco
Cura della buona sonorità, rilassamento, direzione, distribuzione, tenuta d’arco, sostegno del
suono.
Colpi d’arco: legato, staccato, balzato, detaché, spiccato, sautillé
Studi
D. Popper, 40 Studi, Ed. Curci: Studi N. 21, 19, 10, 15, 35, 8, 9, 31, 27, 38, 13
Servais, 6 Capricci: N. 1, 2, 3, 4, 5, 6 (tutto il volume)
Sonate, Concerti, Repertorio con Pianoforte
A. Vivaldi, Concerto in Sol Minore per due violoncelli e archi RV 531– I Cello
L. Boccherini, Concerto in Sib maggiore, trascrizione per violoncello e pianoforte Ed.
Grützmacher, I Tempo con Cadenza, II, III
M. Bruch, “Kol Nidrei” Op. 47 Adagio da una melodia ebraica, trascrizione per violoncello e
pianoforte
D. Shostakovich, Sonata Op.40 per violoncello e pianoforte – I, II, III e IV Tempo
M. Ravel, dalla Sonata per Violino e Violoncello – I Tempo, Allegro
O. Messiaen, dal Quatuor pour la fin du Temps V- Louange à l’Éternité de Jésus,
Ensemble di Violoncelli
Progetto non svolto
Violoncello solo
J. S. Bach, Suite I in Sol maggiore BWV 1007 - Preludio, Sarabanda, Corrente
Stile, fraseggio, approfondimento stilistico, analisi del manoscritto
J. S. Bach, Suite V in Do minore BWV 1011 – Preludio, Allemanda, Corrente, Sarabanda,
Gavotta I e II, Giga
Lettura a prima vista “Soli” d’orchestra
J. Brahms, dal II Concerto per pianoforte e orchestra - Andante
PROGRAMMA D’ESAME
L’Esame prevederà l’esecuzione del Primo Movimento con Cadenza del Concerto in Si bemolle
maggiore di Luigi Boccherini, nella trascrizione per Violoncello e Pianoforte, ed. Grützmacher. Breve
ed eventuale contestualizzazione storico-stilistica del brano, cenni biografici sull’autore dell’opera e
sulla sua produzione violoncellistica, sulla prassi esecutiva dell’epoca e sull’evoluzione storica e
morfologica del violoncello e della relativa tecnica strumentale.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Violino
CANDIDATO: 075AM1617
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PROFILO GENERALE
L’alunno ha iniziato il percorso di studi in questo liceo al terzo anno, dopo il trasferimento dal Liceo
Musicale di Roma. Si è presentato con discrete conoscenze e abilità pregresse che ha però saputo
incrementare applicandosi con costanza soprattutto durante il corrente anno scolastico e durante i tre
anni ha dimostrato una grande maturazione nell’apprendimento. Si è sempre impegnato in modo co-
stante e con metodo ed ha acquisito buone competenze critico/analitiche le quali ha applicato nell’af-
frontare lo studio in modo coerente, organico, corretto e personale. Ha appreso gli elementi organo-
logici dello strumento, il corretto assetto psico-fisico, la postura, le principali tecniche violinistiche
comprendenti l’uso delle diteggiature e dell'arco, la capacità di lettura allo strumento, l’elaborazione
autonoma del repertorio affrontato dove l’interpretazione è intesa come livello di sviluppo delle ca-
pacità creative. Inoltre, ha sviluppato buone conoscenze di cultura generale che gli permettono di
contestualizzare a livello storico-stilistico e collegare i contenuti interdisciplinari.
QUINTO ANNO
Nel corso dell’anno ha dimostrato una crescente maturità personale sotto tutti gli aspetti. Ha svilup-
pato l’autonomia e le capacità critiche/autocritiche ed analitiche. Applica le conoscenze apprese in
modo creativo nell’interpretazione allo strumento. Interpreta correttamente composizioni musicali di
varie difficoltà e di diverse epoche, generi e stili, rispettando i concetti estetici, storici e culturali in
cui sono inserite.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Come concordato durante i Consigli di Classe sono state svolte le verifiche programmate e valutate
almeno due per quadrimestre, attraverso l’esecuzione di esercizi tecnici ed esecuzione ed interpreta-
zione di brani melodici; la lezione individuale consente di verificare costantemente l'andamento
dell'alunno quindi ogni lezione ha, di fatto, rappresentato una verifica dello studio individuale.
La valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti nella tabella di valutazione generale del PTOF
d’Istituto, nonché sull'impegno, atteggiamento verso le lezioni, partecipazione alle proposte, presenza
alle lezioni e comportamento nei confronti dei compagni, dell'insegnante e del personale scolastico.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio, stimolasse alla socializzazione e alla creatività nelle situazioni
didattiche attraverso una programmazione curricolare individualizzata che prevedesse ritorni ciclici
sugli argomenti affrontati a seconda dei ritmi di maturazione e di apprendimento dell’allieva, partendo
dalla verifica della situazione di partenza. La scelta dei contenuti ha tenuto conto delle specifiche
esigenze dell’alunno ed è stata aggiornata conformemente alle reali necessità didattiche. Sono state
promosse, incrementandole nell’ultimo anno, le esecuzioni strumentali (esecuzione e ascolto) solisti-
che e di insieme, con incontri di classe ed esibizioni pubbliche, come momento formativo e socializ-
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zante. Per le lezioni individuali sono stati utilizzati i metodi addestrativo - imitativo ed euristico gui-
dato, attraverso l’uso di metodi, studi, esercizi tecnici, sonate e brani di autori di varie epoche e stili,
in particolare per il repertorio di musica d’insieme; importanza dell’uso del metronomo. Le lezioni
sono state articolate in un’ora da sessanta minuti alla settimana di lezione individuale frontale per il
primo e secondo biennio, due ore in classe quinta.
SPAZI UTILIZZATI
Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani, sede del Liceo Classico-Musicale, e le aule
di lezione di Palazzo Basadonna, sede del Liceo artistico.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
L. Schininà, Scale e arpeggi
H. Sitt, 100 Studi op. 32
H. E. Kayser, Studi Elementari e Progressivi op. 20
Mazas, Violin Etuden op. 36
E. Polo, 30 Studi a corde doppie
J. Dont, Esercizi preparatori op. 37
R. Kreutzer, 42 studi
J. Dont, 24 studi o capricci o. 35
P. Rode, 24 capricci per violino
J. Haydn, Concerto per violino in Sol maggiore
S. Prokofiev, Sonata per violino solo op. 115
PROGRAMMA D’ESAME
o S. Prokofiev, Sonata per violino solo op. 115
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Pianoforte
CANDIDATA: 085AM1617
PROFILO GENERALE
La studentessa si è presentata fin da subito come un'ottima allieva, seria e molto dotata musicalmente.
Sin dal primo biennio ha ottenuto importanti riconoscimenti in Concorsi Pianistici Nazionali ed In-
ternazionali ed ha superato a pieni voti l'esame di I° livello pre-accademico presso il Conservatorio
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di Venezia. Già alla fine del secondo biennio l'allieva ha dimostrato di saper mantenere un adeguato
equilibrio psicofisico (respirazione, percezione corporea, rilassamento, postura, coordinazione) in di-
verse situazioni di performance anche attraverso l'acquisizione di una tecnica pianistica avanzata. Ha
potuto affrontare varie situazioni in esecuzioni pubbliche che hanno favorito uno sviluppo personale
nell'utilizzo di metodologie di studio atte alla soluzione di problemi esecutivi (anche in rapporto alle
proprie caratteristiche). Con il tempo ha quindi maturato la preziosa capacità di saper ascoltare e
valutare se stessa, di saper fare gruppo con i compagni della classe di pianoforte e di rappresentare
per gli stessi un punto di riferimento umano e pianistico. Durante il quinquennio, ha dimostrato ca-
pacità esecutive e interpretative molto buone, di possedere un metodo di studio adeguato e fruttuoso,
affrontando con graduale sicurezza un ampio e complesso repertorio solistico e cameristico che spazia
dalla letteratura più rappresentativa del passato a quella contemporanea. Le progressive capacità ana-
litiche, nonché le conoscenze storiche dell’evoluzione del linguaggio musicale , hanno favorito la
maturazione e la crescita continua di personali modalità esecutive e interpretative sempre consapevoli
e motivate. Le conoscenze organologiche dello strumento, delle sue trasformazioni nel tempo e delle
differenti prassi ad esse connesse, unite ad una certa capacità di lettura a prima vista, le hanno per-
messo, nell’ambito di repertori e autori particolarmente affini, l’ottimizzazione dei tempi di prepara-
zione e il raggiungimento di un lavoro finale accurato e coerente .
Si è esibita più volte sia come solista che in varie formazioni cameristiche nelle più importanti sale
da concerto del territorio veneziano : Sale Apollinee del Teatro La Fenice, Ateneo Veneto, Teatro
Toniolo, Centro Culturale Le Grazie .
È Stata premiata ai Concorsi pianistici Nazionali ed Internazionali : “Città di Venezia” , Pirano
International Competition e Concorso Internazionale di Spinea ( VE ) .
Ha superato brillantemente il I e II livello pre-accademico in pianoforte e I livello in violoncello,
presso il Conservatorio di Musica di Venezia.
È perfettamente in grado di sostenere esecuzioni pubbliche di buon livello e di affrontare il percorso
Accademico presso un Conservatorio di Musica.
QUINTO ANNO
Nel corso dell’anno l’alunna ha consolidato le competenze già acquisite; conosce e sa interpretare i
principali autori e brani della letteratura solistica, rappresentativi dei diversi momenti e contesti della
storia della musica fino all’età contemporanea; dà prova di saper mantenere un adeguato equilibrio
psicofisico nell’esecuzione anche mnemonica di opere virtuosistiche e di saper motivare le proprie
scelte espressive; sa adottare e applicare in adeguati contesti esecutivi, strategie finalizzate alla me-
morizzazione, nonché all’apprendimento di un brano in un tempo dato; sa utilizzare tecniche adeguate
all’esecuzione di composizioni significative di epoche, generi, stili e tradizioni musicali diverse,
dando prova di possedere le necessarie conoscenze storiche e stilistiche.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Ogni lezione rappresenta a verifica costante dei processi di apprendimento; il monitoraggio è stato
pertanto effettuato dopo ogni lezione in modo da poter riequilibrare il percorso didattico stabilito in
relazione alle difficoltà incontrate, all’impegno allo studio, la costanza nel rendimento e secondo i
risultati mostrati. Ogni mese la verifica del lavoro svolto in quel periodo di tempo è stata valutata dal
docente con un voto.
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METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Trattandosi di un'attività individualizzata, il percorso formativo e gli obiettivi, sono stati costruiti
secondo le indicazioni ministeriali del singolo strumento e sulle capacità dell'allievo. Le lezioni sono
state svolte essenzialmente su questi momenti :
Tecnica strumentale ( scale, arpeggi e studi di tecniche varie )
Esecuzione di brani del repertorio barocco ( Bach e Clavicembalisti Italiani )
Lettura approfondita di brani tratti di repertorio dal classico al moderno, per poter affrontare
le diverse soluzioni tecniche ed interpretative poste dalle diverse epoche.
Verifiche mensili dei processi individuali di sviluppo
SPAZI UTILIZZATI
Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani.
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
STUDI : M.Clementi, dai 23 studi del Gradus ad Pernassum n. 1 – 3 – 5 – 6 – 7 – 11 – 22
I. Moscheles, op. 1 n.4
S.Thalberg, op. 26 n.1
F. Chopin op.25 n. 2 – 6 - 9
POLIFONIA E BAROCCO :
D. Scarlatti, Sonata K 322
J.S.Bach, Il Clavicembalo ben temperato II vol. n. 5 – 6 – 9
SONATA: Beethoven op.27 n.1
ROMANTICISMO: F.Chopin Preludio op.45 n.2
NOVECENTO: M.Ravel Preludio, Furlane
Musica da camera: Bach, Sonata in si minore per flauto e pianoforte
PROGRAMMA D’ESAME
J.S. Bach Preludio e Fuga n. 6 dal 2°libro del Clavicembalo ben Temperato
F.Chopin Preludio op.45 n.2
M.Ravel Preludio da Tombeau de Couperin
Presentazione storico-stilistica scritta e orale dei brani eseguiti.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Canto Jazz
CANDIDATA: 095AM1617
PROFILO GENERALE
99/149
La studentessa ha iniziato il percorso di studio del canto in classe prima Liceo Musicale, quale se-
condo strumento accanto a quello principale: il sassofono. All’inizio della classe terza, anno d’arrivo
dell’attuale docente e di conoscenza dell’alunna, la stessa si è subito presentata come ragazza seria,
motivata, interessata e ben disposta verso lo studio del canto, dimostrando interesse vivo e impegno
costante, qualità mantenute nel corso di tutto il quinquennio.
Le conoscenze e il livello di partenza riguardo alla tecnica strumentale risultavano buone, per
un’alunna di secondo strumento, pur con poca conoscenza della teoria di base che riguarda il linguag-
gio jazz. Pertanto, particolare cura è stata posta costantemente all’analisi armonica dei brani del re-
pertorio jazz, all’interpretazione swing dei temi cantati, allo studio della corretta fonazione e applica-
zione delle scat words durante l’improvvisazione vocale.
Anche se, nei confronti della materia, la studente ha sempre grande dimostrato un grande entusiasmo
e applicazione costante nello studio, il secondo biennio è stato caratterizzato da due fasi. Alla fine del
primo anno l’alunna ha avuto dei gravi problemi di salute che hanno determinato significativi pro-
blemi di lettura e di apprendimento nelle materie di base, minando in modo determinante l’esito della
valutazione finale, con conseguente non ammissione alla classe successiva. Nonostante ciò, l’alunna
ha richiesto il passaggio da secondo a primo strumento, portando così il canto jazz a strumento prin-
cipale. Superate le problematiche iniziali d’inserimento nella nuova classe, la ripetizione del pro-
gramma didattico della classe terza le ha permesso di colmare le proprie lacune e di raggiungere una
buona preparazione scolastica, specialmente per ciò che riguarda le capacità di tecnica vocale ed
esecutiva.
Nel corso della classe quarta sono riemerse alcune difficoltà, in particolare sotto il profilo della me-
morizzazione degli argomenti principali, evidenziando, talvolta, una mancanza strutturale nel metodo
di apprendimento della materia. All’ingresso del quinto anno, con la possibilità di raddoppiare le ore
di lezione, la studentessa ha potuto finalmente concentrare le sue energie sul programma didattico,
dimostrando maturità e competenze anche nelle esecuzioni di musica d’insieme: caratteristiche fon-
damentali di ogni aspirante professionista. Consapevole delle evidenti problematiche ministeriali le-
gate alla mancanza di una classe di Musica d’insieme a indirizzo jazz, dove poter sviluppare mag-
giormente le sue le sue capacità tecnico-espressive strumentali, acquisite durante le lezioni singole, e
contemporaneamente instaurare un rapporto di collaborazione con i compagni di classe, allo scopo di
portare a termine la prova pratica dell’esame finale, la studentessa si sta concentrando al meglio per
la preparazione del programma dell’Esame di Stato.
QUINTO ANNO
Nel corso dell’anno l’alunna è stata costretta a fare diverse assenze per motivi di salute e a osservare
brevi periodi di riposo e riabilitazione. L’apprendimento delle conoscenze e abilità è stato pertanto un
po’ rallentato da tale situazione, in attesa di una ripresa sotto l’aspetto fisico generale. Il programma
è stato pertanto individualizzato e adattato alle reali necessità. Ha sviluppato e, in parte, consolidato
le competenze già acquisite, in particolare sa adattare le metodologie di studio per la soluzione di
problemi esecutivi e interpretativi, anche in rapporto alle proprie caratteristiche, avendo maturato una
discreta autonomia nello studio. Ha ampliato le conoscenze di tecnica vocale con particolare riguardo
allo studio del linguaggio jazz, della dizione delle scat words e del ritmo swing. Canta e sa interpretare
diversi brani degli autori più importanti del panorama jazz del novecento. Si esercita su metodi didat-
tici moderni americani che le permettono di affrontare l’analisi e lo studio di composizioni della let-
teratura jazzistica di semplice e media difficoltà, ma pur sempre rappresentativi dei diversi decenni
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storici. Sa utilizzare tecniche adeguate all’esecuzione di assoli vocali, fornendo prova di possedere le
necessarie conoscenze storiche e stilistiche, nonché di aver compreso le caratteristiche interpretative
degli autori studiati.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
La struttura prevalentemente individuale delle lezioni di strumento permette una costante verifica
delle acquisizioni, dei ritmi ed eventuali difficoltà di apprendimento di ogni singolo alunno, tale fun-
zione è stata perciò esercitata in modo continuo. La verifica sul programma si è basata però sull’ac-
certamento a scadenza mensile circa del dominio, ai vari livelli, del sistema operativo dello strumento
in funzione di una corretta produzione dell’evento musicale rispetto ai suoi parametri costitutivi:
struttura melodico - armonica, metrico - ritmica con le relative connotazioni agogico - dinamiche. A
tal fine, a partire dal secondo biennio, sono state organizzati incontri e/o saggi, indispensabili anche
allo scopo di promuovere l’auto consapevolezza sul livello raggiunto. Sono state valutate le seguenti
abilità tecniche ed espressive: esatta percezione ritmico - melodica, scioltezza dell’eloquio, dote
espressiva e comunicativa, la capacità di eseguire correttamente brani jazz di semplice e media diffi-
coltà. Sono stati presi in considerazione interesse, impegno nello studio, partecipazione e la regolare
frequenza delle lezioni, oltre ai risultati raggiunti, riguardo alle qualità del singolo.
Come concordato durante i Consigli di Classe, sono state svolte le verifiche programmate e valutate
almeno due per quadrimestre, attraverso l’esecuzione di esercizi tecnici, di esecuzione e d’interpre-
tazione di brani melodici. La valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti nella tabella di valuta-
zione generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio, stimolasse alla socializzazione e alla creatività nelle situazioni
didattiche attraverso una programmazione curricolare individualizzata che prevedesse ritorni ciclici
sugli argomenti affrontati a seconda dei ritmi di maturazione e di apprendimento dell’allieva, partendo
dalla verifica della situazione di partenza. La scelta dei contenuti ha tenuto conto delle specifiche
esigenze dell’alunna ed è stata aggiornata conformemente alle reali necessità didattiche. Sono state
promosse, incrementandole nell’ultimo anno, le esecuzioni strumentali (esecuzione e ascolto) solisti-
che e d’insieme, con incontri di classe, come momento formativo e socializzante. Per le lezioni indi-
viduali sono stati utilizzati i metodi addestrativo - imitativo ed euristico guidato, attraverso l’uso di
metodi americani, esercizi tecnici, studi di brani standard tratti dal repertorio dei più importanti com-
positori jazz del novecento. In particolare per il repertorio di musica d’insieme jazz è stata affrontata
l’importanza dell’uso del linguaggio ritmico nella fase dell’improvvisazione vocale. Gli incontri sono
stati articolati in un’ora da sessanta minuti alla settimana di lezione individuale frontale per il primo
e secondo biennio, due ore in classe quinta.
SPAZI UTILIZZATI
Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani, in particolare per le prove con l’ensemble
jazz l’aula di chimica, attualmente in fase di ristrutturazione.
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STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
Fisiologia del canto: la respirazione costo diaframmatica, postura e fonazione.
Ear training. Riconoscimento degli intervalli, bicordi mobili, quadriadi e loro rivolti.
Tecnica del canto. Esercizi di agilità vocale applicati su vari modelli melodici.
Esercizi di lettura ritmica jazz. Studio di patterns su cadenza II-V7-I del modo minore e Maggiore.
Studio e applicazioni della scala “blues minore”, delle scale modali: eolia, locria, superlocria.
Studio e analisi delle forme compositive jazz: il blues minore e il “rhythm and change”.
Didattica del canto jazz. Studio del linguaggio e applicazione delle “scat words”.
Esecuzione e interpretazione del repertorio affrontato.
Cenni storici: dal be-bop al cool jazz.
Lista dei brani
AUTUMN LEAVES di Joseph Kosma/Johnny Mercer
BIRKS WORKS di Dizzy Gillespie
BLUES FOR PAT di Charlie Haden
BODY AND SOUL di John Green/Frank Eyton
BUT NOT FOR ME di George Gershwin/Ira Gershwin
FLY ME TO THE MOON di Bart Howard
HOW HIGH THE MOON di Morgan Lewis/Nancy Hamilton
I GOT RHYTHM di George Gershwin/Ira Gershwin
MR. P.C. di John Coltrane/John Hendricks
NUTTY di Thelonius Monk
ORNITHOLOGY di Charlie Parker
SATIN DOLL di Duke Ellington/Johnny Mercer/Billy Strayhorn
THE WAY YOU LOOK TONIGHT di Jerome Kern/Dorothy Fields
PROGRAMMA D’ESAME
Burt Howard: Fly me to the moon, esposizione del tema originale con improvvisazione;
Duke Ellington/Johnny Mercer/Billy Strayhorn: Satin Doll, esposizione del tema
originale con esecuzione della versione dell’assolo di Ella Fitzgerald;
George Gershwin/Ira Gershwin: Ballad - But not for me, dal Musical Americano Girl
Crazy del 1930 e dall’omonimo film del 1943, esposizione del verse e del tema principale
con esecuzione della versione cantata dell’assolo di tromba di Chet Baker.
L’Esame prevederà l’esecuzione dello standard con accompagnamento dell’ensemble jazz costituito
dagli studenti del Liceo, la sua contestualizzazione storica stilistica, con riferimenti alla prassi
esecutiva dell’epoca e cenni storici; breve biografia dell’autore e della sua produzione artistica. (Gli
arrangiamenti adattati per l’organico jazz sono stati realizzati dal Prof. Mirko De Col)
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ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Tromba
CANDIDATO: 105AM1617
PROFILO GENERALE
L’alunno ha richiesto il cambio del primo strumento di esecuzione e interpretazione (pianoforte) e ha
iniziato a frequentare la classe di tromba dalla classe 3a AM.
Il cambio è avvenuto per le problematiche inerenti alle difficoltà dell’alunno.
Nella classe di tromba l’alunno ha dimostrato sempre un grande impegno, una frequenza costante,
interesse e passione verso lo studio della tromba. Ha cercando di mettere subito in pratica i consigli
tecnici del docente e ha mostrato sempre un atteggiamento corretto e puntuale. Il programma svolto
durante il corso degli studi è stato semplificato nei limiti delle capacità dell’alunno, anche per poter
permettere all’alunno di concludere serenamente il percorso di studi.
QUINTO ANNO
Nel corso dell’anno scolastico è stato importante rendere l’alunno cosciente dei difetti strumentali
acquisiti erroneamente negli scorsi anni scolastici e correggerli eseguendo semplici esercizi tecnici,
utili al miglioramento dell’emissione dell’aria e alla acquisizione di una stabilità di impostazione
labiale, emissione del suono e ampliando e facilitando la prospettiva tecnico-esecutiva generale. Inol-
tre è stato intenso lo studio di brani orchestrali inerenti al progetto GOM e di semplici studi tecnici e
melodici.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Come concordato durante i Consigli di Classe sono state svolte le verifiche programmate e valutate
almeno due per quadrimestre, attraverso l’esecuzione di esercizi tecnici (emissione, respirazione, fles-
sibilità, legato e staccato) ed esecuzione ed interpretazione di semplici brani melodici, la valutazione
si è basata inoltre sui criteri stabiliti nella tabella di valutazione generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio, stimolasse alla socializzazione e alla creatività nelle situazioni
didattiche attraverso una programmazione curricolare individualizzata che prevedesse ritorni ciclici
sugli argomenti affrontati a seconda dei ritmi di maturazione e di apprendimento dell’allievo, par-
tendo dalla verifica della situazione di partenza. La scelta dei contenuti ha tenuto conto delle specifi-
che esigenze dell’alunno ed è stata aggiornata conformemente alle reali necessità didattiche. Nelle
lezioni individuali sono stati utilizzati i metodi addestrativo - imitativo ed euristico guidato, attraverso
l’uso di metodi, studi, esercizi tecnici, sonate tratte dal repertorio classico della tromba e semplici
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brani solistici di autori di varie epoche e stili. Le lezioni sono state articolate in un’ora da sessanta
minuti alla settimana di lezione individuale frontale per il primo e secondo biennio, due ore in classe
quinta.
Libro per tromba "Gatti" parte I;
Libri di tecnica "Verzari" armonici;
Libro per tromba Sigmund Hearing;
Yamaha trii per trombe;
Utilizzo di spartiti musicali, Leggii e sordine, sacca e spirometri;
utilizzo del metronomo.
SPAZI UTILIZZATI
Per le lezioni sono state utilizzate le aule di Palazzo Basadonna, sede del Liceo Artistico.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
Esercizi giornalieri - armonici sulle sette posizioni e flessibilità dal libro Verzari, sezioni A-B;
Esercizi giornalieri di Buzzing (vibrazione labiale o con bocchino);
Studi melodici dal libro Sigmund Hearing n.1-2-3-4-5-6;
Studio dei brani orchestrali inerenti al progetto GOM (Il Padrino, Amarcord, La Conquista
del Paradiso, Up, Star Wars, La Vita è Bella);
Semplici concerti per tromba e pianoforte “Theme from Piano Concerto n.3” di Rachmaninov,
“Trumpet Voluntary” di Clark, “Cool Blues” di D.Bruce;
Metodo per tromba Gatti 1 parte; flessibilità, cromatismi, esercizi di staccato e squillo da pag.
6 a pag. 22, Music portfolio unità 1, 2, 3, 4, 5, 6; duetti n. 1, 2 e 4.
PROGRAMMA D’ESAME
Studio n.1 dal metodo per tromba Sigmund Hearing;
Duetto n.1 dal metodo per tromba Gatti I parte;
un eventuale brano a scelta del candidato e/o i materiali e la struttura della tromba.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Chitarra
CANDIDATA: 115AM1617
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PROFILO GENERALE
L’alunna ha iniziato a frequentare il liceo musicale dalla classe terza dimostrando sempre impegno e
interesse per lo studio dello strumento. Ha molta sensibilità e grande orecchio e autonomia nello
studio.
Nel corso del triennio è sempre stata trainante nei gruppi di musica d’insieme.
QUINTO ANNO
Nel corso dell’ultimo anno l’impegno non è sempre stato continuo purtroppo con numerose assenze.
Il comportamento è sempre stato corretto ed educato, buoni ed assidui i rapporti con la famiglia.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Come concordato durante i Consigli di Classe sono state svolte le verifiche programmate e valutate
almeno due per quadrimestre, attraverso l’esecuzione di esercizi tecnici ed esecuzione ed interpreta-
zione di brani melodici, la valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti nella tabella di valutazione
generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio, stimolasse alla socializzazione e alla creatività nelle situazioni
didattiche attraverso una programmazione curricolare individualizzata che prevedesse ritorni ciclici
sugli argomenti affrontati a seconda dei ritmi di maturazione e di apprendimento dell’allieva, partendo
dalla verifica della situazione di partenza. La scelta dei contenuti ha tenuto conto delle specifiche
esigenze dell’alunno ed è stata aggiornata conformemente alle reali necessità didattiche. Sono state
promosse, incrementandole nell’ultimo anno, le esecuzioni strumentali (esecuzione e ascolto) solisti-
che e di insieme, con incontri di classe ed esibizioni pubbliche, come momento formativo e socializ-
zante. Per le lezioni individuali sono stati utilizzati i metodi addestrativo - imitativo ed euristico gui-
dato, attraverso l’uso di metodi, studi, esercizi tecnici, sonate tratte dal repertorio classico per chitarra
e brani di autori di varie epoche e stili, in particolare per il repertorio di musica d’insieme; importanza
dell’uso del metronomo. Le lezioni sono state articolate in un’ora da sessanta minuti alla settimana
di lezione individuale frontale per il primo e secondo biennio, due ore in classe quinta.
SPAZI UTILIZZATI
Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani e di Palazzo Basadonna, sede del Liceo
Artistico.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
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S. De Murcia: Preludio - Allegro.
M. Giuliani: Studi 14.19.22.27.29.37.39
M. Giuliani: studio 77 op. 111
M. Giuliani: 120 arpeggi studi e scale
J.S.Bach: Preludio
M. Carcassi: da 25 studi n:1,2,7,13,18
M. Carcassi da op. 60: studio 18
Anonimo XVI secolo: Italiana
T. Albinoni: Sonata in la minore
PROGRAMMA D’ESAME
G. Cardoso: Milonga (in duo con una compagna di classe).
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Contrabbasso
CANDIDATO: 125AM1617
PROFILO GENERALE
L'allievo ha mostrato un atteggiamento molto positivo nei confronti della materia, accanto però ad
una partecipazione discontinua a causa delle numerose assenze. Un comportamento impeccabile.
QUINTO ANNO
Nel corso dell’anno il programma è andato a toccare vari argomenti e l’allievo, oltre a dimostrare
particolare interesse per tutto ciò che gli veniva proposto, è riuscito ad assimilarne i contenuti ed a
rielaborarli anche in modo personale. L’allievo ha maturato le competenze necessarie richieste.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Come concordato durante i Consigli di Classe sono state svolte le verifiche programmate e valutate
almeno due per quadrimestre, attraverso l’esecuzione di esercizi tecnici ed esecuzione ed interpreta-
zione di brani melodici, la valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti nella tabella di valutazione
generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio, stimolasse alla socializzazione e alla creatività nelle situazioni
didattiche attraverso una programmazione curricolare individualizzata che prevedesse ritorni ciclici
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sugli argomenti affrontati a seconda dei ritmi di maturazione e di apprendimento dell’allievo, par-
tendo dalla verifica della situazione di partenza. La scelta dei contenuti ha tenuto conto delle specifi-
che esigenze dell’alunno ed è stata aggiornata conformemente alle reali necessità didattiche. Per le
lezioni individuali sono stati utilizzati i metodi addestrativo - imitativo ed euristico guidato, attraverso
l’uso di metodi, studi, esercizi tecnici e brani di autori di varie epoche e stili. Le lezioni sono state
articolate in due ore da sessanta minuti alla settimana di lezione individuale frontale;
SPAZI UTILIZZATI
Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
I. Billè V corso: studi dal n.4 al n.9;
Scale e arpeggi a tre ottave in tutti i toni;
E. Larsson “concertino”
G. Bottesini – Fantasia “la sonnambula”
Improvvisazione
PROGRAMMA D’ESAME
G. Bottesini – Fantasia “la sonnambula”
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Chitarra
CANDIDATA:135AM1617
PROFILO GENERALE
La studentessa ha dimostrato, durante il quinquennio, capacità esecutive e interpretative molto buone
ed in particolare una progressiva attenzione alla ricercatezza del suono e della timbrica; ha acquisito
un metodo di studio adeguato e fruttuoso ed una certa capacità di autovalutazione critica che le hanno
permesso di affrontare, con graduale sicurezza, il repertorio solistico più rappresentativo (anche di
trascrizione) del passato e dell’età contemporanea. Le capacità analitiche, nonché le conoscenze
storiche dell’evoluzione del linguaggio musicale non solo chitarristico, hanno favorito la maturazione
e la crescita continua di personali e originali proposte interpretative consapevoli e motivate,
caratterizzate poi da una naturale sensibilità musicale. Le conoscenze organologiche dello strumento,
incentivate anche dall’innata passione per la liuteria, delle sue trasformazioni nel tempo e delle
differenti prassi ad esse connesse, e l’adeguata capacità di lettura a prima vista, le hanno permesso,
nell’ambito di repertori e autori di diversa tradizione, l’ottimizzazione dei tempi di preparazione che
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comunque rivela accuratezza e interiorità. Ha ottenuto la certificazione di primo livello dei corsi P.A.
presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia.
PROGETTI, ATTIVITÀ EXTRA CURRICOLARI, VIAGGI D’ISTRUZIONE, USCITE
DIDATTICHE
QUINTO ANNO
Nel corso dell’anno scolastico l’alunna ha consolidato le competenze già acquisite; conosce e sa
interpretare i principali autori e brani della letteratura solistica e d’insieme, rappresentativi dei diversi
momenti e contesti della storia della musica, fino all’età contemporanea; dà prova di saper mantenere
un adeguato equilibrio psicofisico nell’esecuzione, anche mnemonica e in pubblico, di opere
complesse e di saper motivare le proprie scelte espressive; sa adottare e applicare in adeguati contesti
esecutivi, strategie finalizzate alla lettura a prima vista, al trasporto, alla memorizzazione e
all’improvvisazione, nonché all’apprendimento di un brano in un tempo dato; sa utilizzare tecniche
adeguate all’esecuzione di composizioni significative di epoche, generi, stili e tradizioni musicali
diverse, dando prova di possedere le necessarie conoscenze storiche e stilistiche, nonché di aver
compreso le poetiche dei diversi autori presentati.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Come concordato nei Consigli di Classe, sono state svolte e valutate almeno due verifiche
programmate per quadrimestre, vertenti l’esecuzione di esercizi di tecnica di base, studi e/o di brani
originali per chitarra e/o trascrizione dal liuto; la valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti
nella tabella di valutazione generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Il docente, vista la peculiarità individuale delle lezioni, ha sempre fornito in prima persona esempi
pratici di esecuzione, ha proposto scelte interpretative diverse e incoraggiato le soluzioni personali
dell’alunna. Il metodo, in generale, tende prima di tutto a proporre la ricerca e l’elaborazione di un
sistema di studio e realizzazione autonomo, fruttuoso e ben articolato in passaggi progressivamente
più complessi. Sono stati suggeriti e sperimentati vari protocolli di memorizzazione esecutiva,
individuando le particolari attitudini dell’alunna in tale processo. Si è cercato inoltre di favorire e
sostenere un metodo di analisi e di decostruzione dell’opera funzionale alle forme antiche e moderne,
con l’obiettivo di indagare sulle caratteristiche specifiche dello strumento: anche la trascrizione dal
liuto o da altri strumenti e le scelte per la diteggiatura rientrano nel stesso percorso di trasmissione e
d’apprendimento. Le lezioni sono state articolate in un’ora da sessanta minuti alla settimana di lezione
per il primo e secondo biennio, due ore in classe quinta.
Spesso ci si è avvalsi di documenti multimediali di qualità offerti dalla rete e di riproduzioni cartacee
o digitali di fonti storiche.
SPAZI UTILIZZATI
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Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Basadonna (sede del Liceo artistico) e della Scuola
Primaria “G. Renier – Michiel”.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
Tecnica di base:
A. Segovia/R.Chiesa, 24 scale diatoniche maggiori e minori nella massima estensione.
M.Giuliani, 120 arpeggi dal’ op.1
A.Carlevaro, Cuaderno N°4 – Tecnica de la mano izquierda –Ligados.
Repertorio progettato per l’ammissione al triennio del Conservatorio:
S.L.Weiss, Fantasie, trascr. per chitarra dal liuto barocco.
F.Sor, Les folies d’Espagne (Tema e variazioni) op.15.
D.Aguado, Lezione 31, dal Nuevo Metodo para guitarra (Prima parte)
M.Castelnuovo-Tedesco, Sonatina per fl e chit, op. 205, Siciliana.
L.Brouwer, Estudio Sencillo XVII para los ornamentos.
W.T.Walton, Bagatelles 2 e 3 (Lento, Alla Cubana) dalle Five Bagatelles for Guitar .
M.Arnold, Serenade for guitare and strings, op.50.
PROGRAMMA D’ESAME
S.L.Weiss (1687-1750), Fantasie (orig.in do min., composta nel 1719 a Praga), trascr. per
chitarra in mi min. dal liuto barocco.
L.Brouwer (1939), Estudio Sencillo XVII para los ornamentos.
W.T.Walton (1902-1983), Bagatelles 2 e 3 (Lento, Alla Cubana) dalle Five Bagatelles for
Guitar.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Violino
CANDIDATO: 145AM1617
PROFILO GENERALE
L'alunno ha sempre dimostrato uno spiccato interesse nei confronti della disciplina nonché una
notevole passione e attitudine per la musica. È stato determinato nell'impegno a casa e, nel corso del
quinquennio, oltre alle conoscenze, abilità e competenze tecniche ha sviluppato una notevole capacità
analitica, interpretativa ed espressiva confrontandosi con lo studio di brani di repertorio di notevole
difficoltà, sia per violino solo o solista sia in ambito cameristico. L'atteggiamento, durante il
quinquennio, è sempre stato positivo, propositivo e serio. Il livello di preparazione dell'alunno è
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sicuramente ampiamente adeguato ad un ottimale profilo in uscita dal liceo musicale.
QUINTO ANNO
Nel corso dell’anno ha confermato e ulteriormente sviluppatole conoscenze, abilità e competenze
maturate negli anni precedenti:
una buona abilità tecnica della mano sinistra nonché una buona padronanza dell'uso dell'arco;
un ottimo controllo dell'intonazione, naturale e temperata, melodica e polifonica in esecuzioni
individuali e in esecuzioni collettive insieme a strumenti ad intonazione fissa e a strumenti ad
intonazione variabile;
saper padroneggiare i parametri che determinano la produzione del suono al fine di modulare
dinamica e timbrica e al fine di realizzare fraseggi e segni di espressione;
saper affrontare contemporaneamente lo studio di più brani di repertorio complessi sia tecni-
camente che musicalmente, adattando diverse metodologie di studio alla soluzione di pro-
blemi esecutivi in relazione alle proprie caratteristiche tecnico-espressive;
dimostrare una notevole capacità critica di valutazione delle esecuzioni proprie ed altrui sia
in contesti solistici che di gruppo;
conoscere il principale repertorio violinistico e non solo violinistico.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
La lezione individuale consente di verificare costantemente l'andamento dell'alunno. Ogni lezione, di
fatto, rappresenta una verifica codificabile nelle valutazioni quadrimestrali e finali. Sono stati,
comunque, momenti specifici di verifica relativi a particolari argomenti trattati.
La valutazione, oltre a basarsi sul livello di competenze raggiunto nell'esecuzione dei brani o degli
esercizi coerenti con le conoscenze e le abilità di cui sopra, ha tenuto conto dell'impegno,
dell'atteggiamento verso le lezioni, della partecipazione alle proposte, della presenza alle lezioni e del
comportamento nei confronti dei compagni, dell'insegnante e del personale scolastico. La valutazione
si è basata, inoltre, sui criteri stabiliti nella tabella di valutazione generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Lezione individuale suddivisa, in linea generale, in:
verifica e correzione degli argomenti studiati a casa
approfondimenti relativi ad argomenti già trattati
spiegazione di nuovi argomenti
indicazioni sugli argomenti da approfondire a casa con indicazioni relative ai metodi di studio
specifici
Le lezioni, strutturate secondo criteri di gradualità e proporzionalità, sono state finalizzate
all’acquisizione equilibrata di conoscenze, abilità e competenze sia tecniche che di espressione
musicale con particolare attenzione alla cura della corretta postura. A tal fine, i metodi di riferimento
sono stati integrati con brani ed esercizi tratti da altri metodi e da altri autori.
Il percorso didattico ha posto come obiettivo principale lo sviluppo del senso estetico al fine di
arrivare ad utilizzare il suono come mezzo di espressione della personalità.
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Il docente ha favorito l'apprendimento e stimolato la capacita di ascolto mediante esempi esecutivi
con il proprio strumento.
SPAZI UTILIZZATI
Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani e di Palazzo Basadonna, sede del Liceo
artistico.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
Max Bruch – Concerto per Violino e Orchestra n. 1
S. Prokofiev – Concerto per Violino e Orchestra n. 2
A. Vivaldi – Sonata a tre La Follia
M. Ravel – Sonata per Violino e Violoncello
C. Franck – Sonata per Violino e Pianoforte
P.A. Locatelli – Capriccio n. 22
G. Ph. Telemann – Fantasia n.1 per Violino Solo
Lettura a prima vista di brani di L. Boccherini, G. Ph. Telemann, Luciano Berio, etc...
PROGRAMMA D’ESAME
M. Ravel – Sonata per Violino e Violoncello (primo movimento)
C. Franck – Sonata per Violino e Pianoforte (primo movimento)
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Flauto Traverso
CANDIDATA: 155AM1617
PROFILO GENERALE
La studentessa ha iniziato ad apprendere i primi rudimenti dello strumento alla fine della seconda
media ed ha sostenuto l’esame di ammissione iniziando a frequentare la prima classe del Liceo
Musicale di Venezia a partire dall’anno scolastico 2012/13.
Ha maturato nel corso del quinquennio buone abilità sia sul piano tecnico che interpretativo,
affrontando repertori di differenti periodi storici. Si è ben orientata nell’analisi storico ed
interpretativa dei brani affrontati. Ha seguito le lezioni di strumento con regolarità ed interesse,
manifestando una buona motivazione allo studio.
È riuscita in occasione di manifestazioni pubbliche a sviluppare un maggior controllo sul piano
emotivo sia come solista che in formazioni d’ensemble.
Ha conseguito la certificazione di I ciclo nel giugno del 2013 e di secondo ciclo nell’ottobre del 2015
presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia.
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Si è classificata 3a con punti 88/100 al 1o Concorso Internazionale “Città murata” di Cittadella (PD)
nella sezione III fiati solistici categoria E.
QUINTO ANNO
Nel corso dell’anno scolastico l’alunna ha consolidato le competenze già acquisite sviluppando una
maggiore capacità di gestione autonoma dello studio.
Ha potenziato le abilità sia sul piano espressivo che tecnico.
Ha risposto in maniera positiva alle sollecitazioni proposte soprattutto in merito ad un maggior carico
di lavoro dovuto all’incremento delle ore settimanali di lezione.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Come concordato durante i Consigli di Classe, si sono effettuate verifiche sistematiche dei processi
di apprendimento relativamente alle competenze raggiunte, all’evoluzione dei processi di
apprendimento, al metodo di lavoro e all’impegno. La valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti
nella tabella di valutazione generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio partendo dalla verifica della situazione di partenza. La scelta dei
contenuti ha tenuto conto delle specifiche esigenze dell’alunna ed è stata aggiornata conformemente
alle reali necessità didattiche. Sono state promosse, incrementandole nell’ultimo anno, le esecuzioni
strumentali con incontri di classe ed esibizioni pubbliche, come momento formativo e socializzante.
Per le lezioni individuali sono state individuate le singole potenzialità dell’allieva al fine di favorirne
i processi di sviluppo ed apprendimento, sono stati dichiarati gli obiettivi e le finalità dell’attività
proposte, sono state esplicitate con chiarezza le prestazioni richieste, è stata privilegiata l’operatività,
è stato fatto uso della discussione per coinvolgere e motivare, è stato utilizzato il metodo delle
esercitazioni in duo di flauti in un confronto diretto tra alunni e docente, sono state effettuate delle
registrazioni al fine di individuare criticità da risolvere.
Le lezioni sono state articolate in un’ora da sessanta minuti alla settimana di lezione individuale
frontale per il primo e secondo biennio, due ore in classe quinta.
SPAZI UTILIZZATI
Per le lezioni individuali o di gruppo sono state utilizzate le aule di Palazzo Basadonna, sede del
Liceo artistico.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante il quinto anno, alla data del 5 maggio 2017
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Tecnica
Esercizi di rilassamento posturale
Suono e canto, vibrato ed armonici (testo di riferimento Check up di Lukas Graf)
Articolazione e tecnica digitale (es. n. 1, 2, 3 di Taffanel et Gaubert, esercizi giornalieri)
Studi
Koehler Ernesto studi dilettevoli e progressivi per il flauto Op. 33 vol II dal n.1 al n. 12 (com-
pletato)
Repertorio
G.P. Telemann fantasia n. 5 e 10
D. Cimarosa Concerto per due flauti in sol maggiore Allegro e largo
G. Donizetti Sonata in do maggiore per flauto e pianoforte Largo e allegro
Analisi dell’allegro dalla sonata di Donizetti (sonata tripartita)
C. Arrieu Sonatina per flauto e piano Allegro moderato, andantino, presto
PROGRAMMA D’ESAME
C. ARRIEU (1903 – 1990): Sonatina per flauto e piano
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Pianoforte
CANDIDATO: 165AM1617
PROFILO GENERALE
L’alunno ha iniziato il percorso di studi in questo liceo al terzo anno, dopo il trasferimento dal Liceo
Musicale di Udine. Si è presentato con ottime conoscenze e abilità pregresse che ha saputo incremen-
tare ulteriormente e durante i tre anni ha dimostrato una grande maturazione nell’apprendimento. Si
è sempre impegnato in modo costante e con metodo ed ha acquisito notevoli competenze critico/ana-
litiche le quali ha applicato nell’affrontare lo studio in modo coerente , organico, corretto e personale.
Ha pienamente appreso gli elementi organologici dello strumento, il corretto assetto psico-fisico, la
postura, le principali tecniche pianistiche comprendenti l’uso delle diteggiature e pedalizzazione, la
capacità di lettura allo strumento intesa come capacità di correlazione segno-gesto-suono (con tutte
le valenze semantiche che comporta nel linguaggio musicale), l’elaborazione autonoma del repertorio
affrontato dove l’interpretazione è intesa come livello di sviluppo delle capacità creative. Inoltre, ha
sviluppato ottime conoscenze di cultura generale che gli permettono di contestualizzare al livello
storico-stilistico e collegare i contenuti interdisciplinari.
Durante il suo percorso, l’alunno ha partecipato alle uscite previste: concerti solistici e da camera
presso le maggiori istituzioni della città e la partecipazione in veste di performance in concorsi na-
zionali ed internazionali, nonché ad altre attività programmate per la classe.
113/149
QUINTO ANNO
Nel corso dell’anno ha dimostrato una crescente maturità personale sotto tutti gli aspetti. Ha svilup-
pato l’autonomia e le capacità critiche/autocritiche ed analitiche. Applica le conoscenze apprese in
modo creativo sia nell’interpretazione sullo strumento che in composizione ed improvvisazione. In-
terpreta correttamente composizioni musicali di varie difficoltà e di diverse epoche, generi e stili,
rispettando i concetii estetici, storici e culturali in cui sono inserite.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Come concordato durante i Consigli di Classe sono state svolte le verifiche programmate e valutate
almeno due per quadrimestre, attraverso l’esecuzione di esercizi tecnici ed esecuzione ed interpreta-
zione di brani melodici e polifonici. Il monitoraggio dell’apprendimento è stato contemporaneo al
percorso didattico, ogni lezione individuale costituisce una verifica dell’apprendimenti in itinere e
fornisce ulteriori spunti metodologici individualizzati valorizzando l’autovalutazione della compren-
sione da parte dell’alunno. I criteri di valutazione si basano sull’accertamento delle competenze ri-
guardanti il sistema operativo del proprio strumento in funzione di una corretta produzione
dell’evento musicale rispetto ai suoi parametri costitutivi: struttura frasica, metro-ritmica, melodico-
armonica, agogico-dinamica. Costituiscono momenti di verifica effettiva anche le occasioni di esibi-
zioni in saggi di classe o concerti pubblici. La valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti nella
tabella di valutazione generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio, stimolasse alla socializzazione e alla creatività nelle situazioni
didattiche attraverso una programmazione curricolare individualizzata che prevedesse ritorni ciclici
sugli argomenti affrontati a seconda dei ritmi di maturazione e di apprendimento dell’allievo, par-
tendo dalla verifica della situazione di partenza. La scelta dei contenuti ha tenuto conto delle specifi-
che esigenze dell’alunno ed è stata aggiornata conformemente alle reali necessità didattiche. Sono
state promosse, incrementandole nell’ultimo anno, le esecuzioni strumentali (esecuzione e ascolto)
solistiche e di insieme, con incontri di classe ed esibizioni pubbliche, come momento formativo e
socializzante. Per le lezioni individuali sono stati utilizzati i metodi addestrativo - imitativo ed euri-
stico guidato, attraverso l’uso di metodi, studi, esercizi tecnici, sonate tratte dal repertorio classico e
romantico e brani di autori di varie epoche e stili, in particolare per il repertorio di musica d’insieme;
importanza dell’uso del metronomo. Sono stati utilizzati mezzi di riproduzione per analizzare i per-
sonali progressi tecnico-interpretativi e le tecnologie elettroniche e multimediali per incentivare lo
sviluppo delle capacità creativo-elaborative senza che queste venissero vincolate al solo dominio
strumentale. Le lezioni sono state articolate in un’ora da sessanta minuti alla settimana di lezione
individuale frontale per il primo e secondo biennio, due ore in classe quinta.
SPAZI UTILIZZATI
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Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
J.S. Bach, Preludio e Fuga in RE mag.
J.S. Bach, Preludio dalla Suite Inglese n.4
D. Scarlatti, Sonata in SOL mag. K.455
W.A. Mozart, Sonata in SOL mag. K.283
W.A. Mozart, Adagio in SI min. K.540
L. van Beethoven, Sonata op.10 n.1
F. Schubert, Sonata in MI min.
F. Schumann, Jagslied
S. Rachmaninov, Momento musicale n.4
PROGRAMMA D’ESAME
W. A. Mozart, Adagio in SI min. K.540
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Violoncello
CANDIDATA: 175AM1617
PROFILO GENERALE
La studentessa, che è stata seguita dalla docente in tutto il suo percorso di studi al Liceo Musicale,
all’inizio della classe prima presentava competenze tecnico strumentali e musicali avanzate rispetto
al livello medio di ammissione, avendo intrapreso lo studio del violoncello già da cinque anni e
provenendo da famiglia di musicisti. All’inizio dell’anno scolastico l’alunna aveva peraltro già
conseguito la Certificazione delle Competenze di I Ciclo dei Corsi pre-accademici presso il
Conservatorio di Trieste. Il livello più che buono ed una sicura predisposizione per lo strumento si
sono mantenuti durante tutto il quinquennio e le competenze e abilità tecnico strumentali sono
certamente cresciute e maturate nel corso degli anni, raggiungendo un livello di preparazione
adeguato alla classe quinta. Non sempre però le doti della studentessa sono state supportate da
altrettanta adeguata costanza e impegno negli studi, nel corso degli anni ha manifestato una frequenza
alle lezioni spesso altalenante, così come l’interesse verso la disciplina e le attività di
approfondimento curricolari ed extra curricolari proposte, quali la partecipazione a concerti o
concorsi. Alla fine della classe quinta la studentessa presenta quindi una preparazione adeguata ad
115/149
affrontare brani di repertorio di media e alta difficoltà e possiede delle conoscenze e abilità tecniche
strumentali abbastanza sicure, seppur non approfondite.
QUINTO ANNO
Il livello di partenza di quest’anno scolastico risultava molto buono, tale da prevedere il
proseguimento degli studi in Conservatorio con l’accesso all’Alta Formazione Musicale. Durante la
classe quinta si sono potuti registrare alcuni progressi con il consolidamento delle capacità acquisite
e lo sviluppo della tecnica strumentale e, in particolare, dell’espressività. Le conoscenze non sono
state però completamente ampliate e il programma non adeguatamente approfondito quanto auspicato
a causa della frequenza alle lezioni non sempre regolare e ad una certa difficoltà organizzativa dello
studio con le altre materie. L’alunna non ha altresì partecipato alle varie proposte e possibilità
performative auspicate, curricolari ed extra curricolari, di attività di consolidamento delle conoscenze,
abilità e competenze offerte dalla scuola quali concerti o concorsi solistici o cameristici, ad eccezione
della partecipazione, nel mese di marzo, al concerto per “Arte Donna” presso il Foyer del Teatro
Toniolo di Mestre nel quale si è esibita come solista.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
La struttura prevalentemente individuale delle lezioni di strumento permette una costante verifica
delle acquisizioni, dei ritmi ed eventuali difficoltà di apprendimento di ogni singolo alunno, tale
funzione è stata perciò esercitata in modo continuo. A tal fine, in particolare nel primo e secondo
biennio, sono state organizzate esibizioni pubbliche, incontri e/o saggi, indispensabili anche allo
scopo di promuovere l’auto consapevolezza sul livello raggiunto. Sono state valutate le seguenti
abilità tecniche ed espressive: esatta percezione ritmico - melodica, scioltezza di lettura e di
movimento, capacità espressiva e comunicativa, la capacità di eseguire correttamente brani solistici
e di musica d’insieme di media difficoltà, dal duo in poi. Sono stati presi in considerazione interesse,
impegno nello studio, partecipazione e la regolare frequenza delle lezioni, oltre ai risultati raggiunti
in relazione alle singole capacità.
Come concordato durante i Consigli di Classe sono state svolte le verifiche programmate e valutate
almeno due per quadrimestre, attraverso l’esecuzione di esercizi tecnici ed esecuzione ed
interpretazione di brani melodici, la valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti nella tabella di
valutazione generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio, stimolasse alla socializzazione e alla creatività nelle situazioni
didattiche attraverso una programmazione curricolare individualizzata che prevedesse ritorni ciclici
sugli argomenti affrontati a seconda dei ritmi di maturazione e di apprendimento dell’allievo,
partendo dalla verifica della situazione di partenza. La scelta dei contenuti ha tenuto conto delle
specifiche esigenze dello studente ed è stata aggiornata conformemente alle reali necessità didattiche.
Sono state promosse, incrementandole nel secondo biennio, le esecuzioni strumentali (esecuzione e
ascolto) solistiche e di insieme, con incontri di classe ed esibizioni pubbliche, come momento
formativo e socializzante; nel corso dell’ultimo anno, quale incontro di classe, purtroppo è stato
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possibile organizzare solo un saggio di fine anno previsto il 1° giugno. Per le lezioni individuali sono
stati utilizzati i metodi addestrativo - imitativo ed euristico guidato, attraverso l’uso di metodi, studi,
esercizi tecnici; Sonate, Suites per Violoncello solo o altro strumento, Concerti tratti dal repertorio
barocco, classico, romantico, moderno violoncellistico, oltre a trascrizioni di brani di autori delle
varie epoche e stili. Le lezioni sono state articolate in un’ora da sessanta minuti alla settimana di
lezione individuale frontale per il primo e secondo biennio, due ore in classe quinta.
SPAZI UTILIZZATI
Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani; per le esibizioni pubbliche i luoghi e gli
spazi destinati ai concerti.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
Tecnica della mano sinistra
A. Pais, “La tecnica della mano sinistra”, Ed. Ricordi
Scale e arpeggi a quattro ottave
Maggiori: Re, Mi, La
Minori melodiche e armoniche di: Do, Lab, La, Mi
Sciolte, legate, lente vibrate e non vibrate, veloci con diverse diteggiature e legature
Scale a doppie corde a tre ottave a terze, seste, ottave
Salti di posizione
Arco
O. Sevcick, “La tecnica dell’arco”, Op.2 Vol. I N.6, p.15 es. N. 39-58
Lo “staccato”, Ritmi puntati, alcuni esercici da n.80.
O. Sevcick, “La tecnica dell’arco”, Op.2 Vol. V – N. 37, alcuni esercizi: n.10-20, 24-45, 60-
78, 90-107, 108, 146-162
Colpi d’arco su tre corde sciolti e legati, alcuni esercizi
A. Pais, “La Tecnica dell’Arco” p. 42, 55, 59, 65, 66, 71, 72 su “staccato”, “spiccato”,
“balzato”, “picchettato”, “martellato”
M. Brunello, “24 giorni di studio” p. 10 e seguenti: equilibrio tra peso e velocità, punto di
contatto dell’arco sulla corda, distribuzione d’arco
Cura della buona sonorità, rilassamento, direzione, distribuzione, tenuta d’arco, sostegno del
suono.
Colpi d’arco: legato, staccato, balzato, detaché, spiccato, sautillé
Studi
D. Popper, 40 Studi, Ed. Curci: Studi N. 21, 19, 4, 15, 8, 31, 27, 22, 32
A. F. Servais, 6 Capricci: N. 1, 2, 3, 4, 5
Sonate, Concerti, Repertorio con Pianoforte
F. J. Haydn, Concerto N.1 in Do maggiore nella trascrizione per violoncello e pianoforte
O. Messiaen, dal Quatuor pour la fin du Temps V- Louange à l’Éternité de Jésus,
Ensemble di Violoncelli
Progetto non svolto
Violoncello solo
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J. S. Bach, Suite III in Do maggiore BWV 1009 - Preludio, Allemanda, Corrente, Sarabanda,
Gavotta I e II, Giga
Stile, fraseggio, approfondimento stilistico, prassi esecutiva, analisi del manoscritto
Lettura a prima vista “Soli” d’orchestra
G. Rossini “Guglielmo Tell”
Ore di lezione effettivamente svolte nel corso dell’anno scolastico alla data del 5 maggio 2017 Totale
N. 37.
PROGRAMMA D’ESAME
L’Esame prevederà l’esecuzione del Primo Movimento dal Concerto N.1 in Do maggiore di F. J.
Haydn nella trascrizione per Violoncello e Pianoforte, Cadenza di B. Britten edita da M. Rostropovich.
Breve ed eventuale contestualizzazione storico-stilistica del brano, cenni biografici sull’autore
dell’opera e sulla sua produzione violoncellistica, sulla prassi esecutiva dell’epoca e sull’evoluzione
storica e morfologica del violoncello e della relativa tecnica strumentale.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Clarinetto
CANDIDATA: 185AM1617
PROFILO GENERALE
La studentessa proviene dalle scuole medie ad indirizzo musicale, durante il quinquennio ha com-
piuto un percorso di studio con lo strumento che l’ha portata gradualmente a sviluppare le sue qualità
musicali e le sue abilità tecnico/strumentali pregresse in particolare negli ultimi due anni .
Ha dimostrato una progressiva maturazione nella produzione timbrico-sonora, nel controllo posturale
e dell’emissione, acquisendo anche una discreta tecnica clarinettistica che le hanno permesso , anche
attraverso la pratica della musica d’insieme e della musica da camera, di acquisire buone capacità
analitiche ed interpretative per affrontare brani tratti dal repertorio clarinettistico di media difficoltà.
QUINTO ANNO
Nel corso dell’anno scolastico l’alunna ha consolidato le competenze e abilità già acquisite, in parti-
colare ha dimostrato un entusiasmo e un impegno particolari per lo studio dello strumento favorendo
una discreta autonomia nello studio che le ha permesso di affrontare le criticità della tecnica clari-
nettistica con un metodo di studio abbastanza sicuro e consolidato. Ha dimostrato di sapere affron-
tare ed eseguire gli autori e i metodi didattici tratti dalla letteratura specifica dello strumento di
livello intermedio. È in grado di mantenere un buon controllo dell’intonazione nei vari registri dello
strumento anche nei contesti di media difficoltà tecnica. Sa utilizzare se indirizzata le giuste dina-
miche mantenendo una corretta postura. Sa adottare e applicare le giuste strategie finalizzate alla
lettura in trasporto (un tono sopra: in DO, mezzo tono sotto: in La) di facili brani. Esegue ed inter-
preta con una buona disinvoltura e consapevolezza composizioni di media difficoltà tratti dal reper-
torio clarinettistico nei diversi periodi storici .
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CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Come concordato durante i Consigli di Classe sono state svolte le verifiche programmate e valutate
almeno due per quadrimestre, attraverso l’esecuzione di esercizi tecnici ed esecuzione ed interpreta-
zione di brani melodici, la valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti nella tabella di valutazione
generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio, stimolasse alla socializzazione e alla creatività nelle situazioni
didattiche attraverso una programmazione curricolare individualizzata che prevedesse ritorni ciclici
sugli argomenti affrontati a seconda dei ritmi di maturazione e di apprendimento dell’allieva, partendo
dalla verifica della situazione di partenza. La scelta dei contenuti ha tenuto conto delle specifiche
esigenze dell’alunno ed è stata aggiornata conformemente alle reali necessità didattiche. Sono state
promosse, incrementandole nell’ultimo anno, le esecuzioni strumentali (esecuzione e ascolto) solisti-
che e di insieme, con incontri di classe ed esibizioni pubbliche, come momento formativo e socializ-
zante. Per le lezioni individuali sono stati utilizzati i metodi addestrativo - imitativo ed euristico gui-
dato, attraverso l’uso di metodi, studi, esercizi tecnici, sonate tratte dal repertorio classico per clari-
netto e brani di autori di varie epoche e stili, in particolare per il repertorio di musica d’insieme;
importanza dell’uso del metronomo. Le lezioni sono state articolate in un’ora da sessanta minuti alla
settimana di lezione individuale frontale per il primo e secondo biennio, due ore in classe quinta.
SPAZI UTILIZZATI
Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani e di Palazzo Basadonna, sede del Liceo
artistico.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
Stark: studi giornalieri di tecnica in tutte le tonalità;
Bärmann: 12 studi;
Cavallini: 30 capricci;
C.M. von Weber: Concertino op. 26;
C.Saint Saëns: Sonata;
Milhaud: Duo concertante;
Krommer: Concerto, primo movimento.
Programma d’Esame
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C.M. von Weber, Concertino op. 26.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Clarinetto
CANDIDATO: 195AM1617
PROFILO GENERALE
L’alunna durante il quinquennio ha compiuto un percorso di studio particolare con lo strumento, ha
iniziato lo studio del clarinetto come secondo strumento (primo strumento pianoforte) e con il passare
degli anni ha maturato un interesse specifico per lo strumento tale da portare ad un inversione del
piano di studi attribuendo al clarinetto il percorso principale di studio come primo strumento. Durante
il quinquennio non si è dimostrata constante nello studio dello strumento alternando periodi di scarsa
produttività e concentrazione a periodi in cui più concentrata e motivata è riuscita a conseguire risul-
tati più positivi. La produzione timbrico/sonora, la postura, la tecnica digitale e il controllo dell’into-
nazione risultano a volte ancora incerte.
Ha dimostrato una sufficiente capacità di lettura della notazione e di comprensione delle tecniche di
base dello strumento, questo gli ha permesso di affrontare alcuni brani tratti dal repertorio clarinetti-
stico di facile/media difficoltà.
QUINTO ANNO
Nel corso dell’anno l’alunna ha in parte consolidato le competenze di base già acquisite ma ancora
manifesta la necessità di essere guidata per affrontare le criticità della tecnica clarinettistica c non ha
ancora acquisito un metodo di studio autonomo. Ha dimostrato se guidata di saper interpretare ed
eseguire in modo sufficiente alcuni autori e metodi tratti della letteratura specifica di livello base.
Non sempre è in grado di mantenere il controllo dell’intonazione nei vari registri dello strumento in
particolare nel registro acuto (terza ottava). Sa utilizzare con discreta sicurezza le giuste dinamiche
durante l’esecuzione strumentale anche se non sempre riesce a controllare con scioltezza la parte
tecnica dei brani da eseguire .
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Come concordato durante i Consigli di Classe sono state svolte le verifiche programmate e valutate
almeno due per quadrimestre, attraverso l’esecuzione di esercizi tecnici ed esecuzione ed interpreta-
zione di brani melodici, la valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti nella tabella di valutazione
generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
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Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio, stimolasse alla socializzazione e alla creatività nelle situazioni
didattiche attraverso una programmazione curricolare individualizzata che prevedesse ritorni ciclici
sugli argomenti affrontati a seconda dei ritmi di maturazione e di apprendimento dell’allieva, partendo
dalla verifica della situazione di partenza. La scelta dei contenuti ha tenuto conto delle specifiche
esigenze dell’alunno ed è stata aggiornata conformemente alle reali necessità didattiche. Sono state
promosse, incrementandole nell’ultimo anno, le esecuzioni strumentali (esecuzione e ascolto) solisti-
che e di insieme, con incontri di classe ed esibizioni pubbliche, come momento formativo e socializ-
zante. Per le lezioni individuali sono stati utilizzati i metodi addestrativo - imitativo ed euristico gui-
dato, attraverso l’uso di metodi, studi, esercizi tecnici, sonate tratte dal repertorio classico per clari-
netto e brani di autori di varie epoche e stili, in particolare per il repertorio di musica d’insieme;
importanza dell’uso del metronomo. Le lezioni sono state articolate in un’ora da sessanta minuti alla
settimana di lezione individuale frontale per il primo e secondo biennio, due ore in classe quinta.
SPAZI UTILIZZATI
Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani e di Palazzo Basadonna, sede del Liceo
artistico.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
Esercizi specifici di tecnica: emissione, agilità delle dita, staccato ;
C. Rose ,40 studi : primo volume;
J. Müller, 22 studi : n°1.2.3.5.8.11.13;
Crusell, duo n°2;
J.X.Lefevre, Duo n°3;
A. Marcello, Sonata in sol min. (terzo movimento);
Draeseke, Sonata op.38 (primo movimento).
PROGRAMMA D’ESAME
Draeseke, Sonata per clarinetto e pianoforte op.38 (primo movimento).
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Clarinetto
CANDIDATO: 205AM1617
PROFILO GENERALE
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L’alunno ha iniziato il suo percorso scolastico affrontando lo studio del clarinetto con entusiasmo ed
interesse crescenti. Ha saputo sviluppare le sue ottime attitudini musicali, supportandole con un co-
stante e metodico studio domestico che lo ha portato alla fine del percorso quinquennale ad acquisire
ottime abilità tecnico\strumentali sapendo anche approfondire gli aspetti interpretativi in relazione ai
vari stili di epoche diverse nei brani di repertorio affrontati. Ha sviluppato attraverso studi tecnici
specifici un metodo di studio e di analisi autonomo che gli hanno permesso di affrontare e risolvere
con ottimi risultati le criticità dei brani di repertorio di livello avanzato con un ottimo controllo dell’
intonazione e della qualità timbrica .
La sua progressiva e costante maturazione personale ha favorito l’acquisizione di conoscenze orga-
nologiche–acustiche dello strumento, le sue trasformazioni nel tempo, ampliando costantemente le
tecniche interpretative ed esecutive in relazioni agli stili diversi musicali come il Klezmer e la musica
colta contemporanea.
QUINTO ANNO
Nel corso dell’anno scolastico l’alunno ha evidenziato una costante maturazione in tutti gli aspetti
dello studio dello strumento (tecnica digitale, produzione timbrica, intonazione, interpretazione ed
esecuzione) dimostrando autonomia nello studio sapendo risolvere le criticità della tecnica clarinet-
tistica con metodo consolidato e sicuro. È in grado di mantenere il controllo dell’intonazione nei vari
registri dello strumento anche nei contesti di difficoltà della tecnica avanzata. Utilizza con sicurezza
le dinamiche mantenendo una corretta postura. Sa adottare ed applicare con disinvoltura le strategie
finalizzate alla lettura a prima vista e il trasporto in do (1 tono sopra ) in la ( mezzo tono sotto ) di
brani di repertorio. Esegue ed interpreta con sicurezza e disinvoltura composizioni di repertorio cla-
rinettistico nei periodi storici diversi di difficoltà avanzata nello stile corretto. Ha affrontato con
ottimi risultati anche lo studio dei -Passi d’orchestra e “a solo”- tratti dalle opere più importanti del
repertorio lirico-sinfonico.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Come concordato durante i Consigli di Classe sono state svolte le verifiche programmate e valutate
almeno due per quadrimestre, attraverso l’esecuzione di esercizi tecnici ed esecuzione ed interpreta-
zione di brani melodici, la valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti nella tabella di valutazione
generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio, stimolasse alla socializzazione e alla creatività nelle situazioni
didattiche attraverso una programmazione curricolare individualizzata che prevedesse ritorni ciclici
sugli argomenti affrontati a seconda dei ritmi di maturazione e di apprendimento dell’allieva, partendo
dalla verifica della situazione di partenza. La scelta dei contenuti ha tenuto conto delle specifiche
esigenze dell’alunno ed è stata aggiornata conformemente alle reali necessità didattiche. Sono state
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promosse, incrementandole nell’ultimo anno, le esecuzioni strumentali (esecuzione e ascolto) solisti-
che e di insieme, con incontri di classe ed esibizioni pubbliche, come momento formativo e socializ-
zante. Per le lezioni individuali sono stati utilizzati i metodi addestrativo - imitativo ed euristico gui-
dato, attraverso l’uso di metodi, studi, esercizi tecnici, sonate tratte dal repertorio classico per clari-
netto e brani di autori di varie epoche e stili, in particolare per il repertorio di musica d’insieme;
importanza dell’uso del metronomo. Le lezioni sono state articolate in un’ora da sessanta minuti alla
settimana di lezione individuale frontale per il primo e secondo biennio, due ore in classe quinta.
SPAZI UTILIZZATI
Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani e di Palazzo Basadonna, sede del Liceo
artistico.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
E. Cavallini: 30 capricci
V. Gambaro: 22 studi
C.M. von Weber: Concertino op.26 e il Concerto op.1 in Fa minore , 7 Variazioni
P. Hindemith: Sonata
Semler Collery: Andante e Scherzo
Messager : Solo da Concorso
Passi d’orchestra: L. Beethoven, Sinfonie 4, 5, 6, 8 – J. Brahms, Sinfonie 1, 3, 4 - G. Rossini
Barbiere di Siviglia - Kodaly “Danze di Galanta” – Berlioz, Sinfonia Fantastica - Mendelssohn
“Sogno di una notte di mezza estate”, 3 sinfonia “La scozzese”.
PROGRAMMA D’ESAME
C.M. von Weber, Concerto n°1 in fa minore.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Violino
CANDIDATO: 215AM1617
PROFILO GENERALE
L'alunno che, va ricordato, ha superato nel giugno 2014 l'esame di cambio di primo strumento, ha
continuato a dimostrare un apprezzabile interesse nei confronti dello studio del violino e della musica
in genere. L'impegno è stato abbastanza costante e l'allievo si è dimostrato generalmente attento alle
indicazioni del docente. Tuttavia, avendo intrapreso seriamente lo studio del violino da pochi anni,
l'allievo ha solo parzialmente colmato determinate lacune a livello di conoscenze, abilità e
competenze ma ha comunque raggiunto un livello adeguato a dimostrare le proprie capacità
espressive in brani di repertorio solistici e cameristici adeguati al proprio livello di preparazione.
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QUINTO ANNO
Nel corso dell’anno ha confermato e ulteriormente sviluppato le conoscenze, abilità e competenze
maturate negli anni precedenti:
una sufficiente tecnica della mano sinistra nonché una sufficiente padronanza dell'uso
dell'arco
un buon controllo dell'intonazione in esecuzioni individuali e in esecuzioni collettive insieme
a strumenti ad intonazione fissa e a strumenti ad intonazione variabile;
saper padroneggiare sufficientemente i parametri che determinano la produzione del suono al
fine di modulare dinamica e timbrica e al fine di realizzare fraseggi e segni di espressione;
saper affrontare lo studio di repertorio adeguato alle proprie capacità adattando diverse meto-
dologie di studio alla soluzione di problemi esecutivi in relazione alle proprie caratteristiche
tecnico-espressive.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
La lezione individuale consente di verificare costantemente l'andamento dell'alunno. Ogni lezione, di
fatto, rappresenta una verifica codificabile nelle valutazioni quadrimestrali e finali. Sono stati,
comunque, momenti specifici di verifica relativi a particolari argomenti trattati.
La valutazione, oltre a basarsi sul livello di competenze raggiunto nell'esecuzione dei brani o degli
esercizi coerenti con le conoscenze e le abilità di cui sopra, ha tenuto conto dell'impegno,
dell'atteggiamento verso le lezioni, della partecipazione alle proposte, della presenza alle lezioni e del
comportamento nei confronti dei compagni, dell'insegnante e del personale scolastico. La valutazione
si è basata, inoltre, sui criteri stabiliti nella tabella di valutazione generale del POF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Lezione individuale suddivisa, in linea generale, in:
verifica e correzione degli argomenti studiati a casa;
approfondimenti relativi ad argomenti già trattati;
spiegazione di nuovi argomenti;
indicazioni sugli argomenti da approfondire a casa con indicazioni relative ai metodi di
studio specifici.
Le lezioni, strutturate secondo criteri di gradualità e proporzionalità, sono state finalizzate
all’acquisizione equilibrata di conoscenze, abilità e competenze sia tecniche che di espressione
musicale con particolare attenzione alla cura della corretta postura. A tal fine, i metodi di riferimento
sono stati integrati con brani ed esercizi tratti da altri metodi e da altri autori.
Il percorso didattico ha posto come obiettivo principale lo sviluppo del senso estetico al fine di
arrivare ad utilizzare il suono come mezzo di espressione della personalità.
Il docente ha favorito l'apprendimento e stimolato la capacita di ascolto mediante esempi esecutivi
con il proprio strumento.
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SPAZI UTILIZZATI
Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani e di Palazzo Basadonna, sede del Liceo
Artistico.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
J. S. Bach – Allemanda dalla Partita per Violino Solo BWV 1004
J. S. Bach – Sonata per Violino e Clavicembalo BWV 1014
F. J. Haydn – Concerto per Violino in sol maggiore
R. Kreutzer – Studi n. 1, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 15
J. F. Mazas – Studi n.18, 19, 23, 24, 25, 26
G. Ph. Telemann – Sonata TWV 40:101
P. Rode – Studio n. 18
PROGRAMMA D’ESAME
J. S. Bach – Allemanda dalla Partita per Violino Solo BWV 1004
J. S. Bach – Sonata per Violino e Clavicembalo BWV 1014 (primo movimento)
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Tromba
CANDIDATO: 225AM1617
PROFILO GENERALE
L’alunno è dotato di grandi doti musicali, ottima impostazione labiale e discreta capacità di appren-
dimento.
Nel corso degli studi il miglioramento è stato notevole perché ha appreso importanti nozioni riguar-
danti la tecnica strumentale di base e anche grazie alla continua dedizione allo studio giornaliero della
tromba.
Ha frequentato compatibilmente al liceo musicale i corsi preaccademici di tromba presso il Conser-
vatorio “B. Marcello” di Venezia fino al 4 anno di liceo musicale.
Al termine degli studi presso il Liceo Musicale proseguirà presso il Conservatorio di Musica di Ca-
stelfranco Veneto.
QUINTO ANNO
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Nel corso dell’anno scolastico il lavoro principale si è basato sul perfezionamento della tecnica di
base (emissione, suono, impostazione labiale, staccato, legato), dando anche importanza allo studio
di gran parte del repertorio trombettistico classico (concerti per tromba e orchestra, concerti per
tromba e pianoforte, studi melodici, studi caratteristici, studi brillanti e passi orchestrali).
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Come concordato durante i Consigli di Classe sono state svolte le verifiche programmate e valutate
almeno due per quadrimestre, attraverso l’esecuzione di esercizi tecnici ed esecuzione ed interpreta-
zione di brani melodici, la valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti nella tabella di valutazione
generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Gli obiettivi sono stati perseguiti adottando una linea metodologica che promuovesse lo sviluppo di
metodo ed autonomia nello studio, stimolasse alla socializzazione e alla creatività nelle situazioni
didattiche attraverso una programmazione curricolare individualizzata che prevedesse ritorni ciclici
sugli argomenti affrontati a seconda dei ritmi di maturazione e di apprendimento dell’allieva, partendo
dalla verifica della situazione di partenza. La scelta dei contenuti ha tenuto conto delle specifiche
esigenze dell’alunno ed è stata aggiornata conformemente alle reali necessità didattiche. Nelle lezioni
individuali sono stati utilizzati i metodi addestrativo - imitativo ed euristico guidato, attraverso l’uso
di metodi, studi, esercizi tecnici, sonate tratte dal repertorio classico e brani di autori di varie epoche
e stili. Le lezioni sono state articolate in un’ora da sessanta minuti alla settimana di lezione individuale
frontale per il primo e secondo biennio, due ore in classe quinta.
Libro per tromba "Gatti" parte I;
Libro per tromba “Gatti” parte II;
Libro per tromba “Peretti” parte 2;
Libri di tecnica "Verzari" armonici, "Clarke" , "Stamp", "Ciclowiz";
Arban's "Complete Conservatory Method for trumpet";
Vocalize Bordogni, studi cantabili,
Studi dal libro Philip Smith studies;
Libro per tromba Kopprash 1 parte;
Libro per tromba Kopprash 2 parte;
Ascolta, leggi e suona, Vol 1;
Vari spartiti inerenti a concerti solistici di Vivaldi, Viviani, Hindemith, Hummel, Arutunian e
Vizzutti;
-Yamaha trii per trombe;
-Utilizzo di spartiti musicali, Leggii e sordine, sacca e spirometri.
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SPAZI UTILIZZATI
Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani e di Palazzo Basadonna, sede del Liceo
artistico.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
Esercizi di flessibilità e armonici nelle sette posizioni dai libri Airons, Verzari (sezioni A-B-C-D);
Esercizi di buzzing (vibrazione labiale), esercizi di frullato e blending, esercizi di respirazione;
Esercizi giornalieri di emissione dell’aria e di tecnica dai libri Stamp, n.1-2-3 e Clarke n. 1-2;
Vocalize Bordogni, studi n.5-6-7-8-9-11;
Concerto per tromba e orchestra in Mib di Hummel;
Sonata per tromba e pianoforte di P. Hindemith;
Concerto per tromba e orchestra in Mib di Haydn;
Passi orchestrali (Don Pasquale, Leonora, Petruska, Bolero, Concerto in sol di Ravel, Carmen, Don
Carlos);
Esercizi di staccato e scale dal libro Arban’s;
Esercizi di emissione dal libro Arban’s;
Verifiche con voto pratiche sulla tecnica trombettistica, esecuzione di concerti, studi, scale, armonici;
Lettura di duetti e trii per trombe;
Libro per tromba Peretti II parte, studi nei toni maggiori e minori n-5-6-7-8-9-10-12-13;
Libro Kopprash II parte, studi n. 36, 37, 38 e 39.
PROGRAMMA D’ESAME
Esecuzione del primo movimento del Concerto in Mib magg. per tromba e orchestra di
Johann Nepomuk Hummel.
Uno studio a scelta del candidato.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Percussioni
CANDIDATO: 235AM1617
PROFILO GENERALE
Lo studente è un percussionista diplomato al Conservatorio, che esercita la professione musicale da
decenni, collaborando con diverse, prestigiose realtà musicali quali orchestre sinfoniche ed enti lirici.
Collabora continuativamente con il Teatro La Fenice di Venezia.
Ha saputo porsi ugualmente con grande correttezza nella posizione di alunno, dando luogo ad un
proficuo scambio di nozioni ed esperienze con il docente.
Si avvale di un vasto e solido bagaglio di conoscenze riguardanti le percussioni nel repertorio lirico
– sinfonico, maturato nell'arco dei suoi precedenti studi musicali e della sua esperienza professionale.
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Ha sviluppato durante i suoi precedenti studi musicali, e nel corso della sua attività professionale
elevate abilità tecniche e musicali, specialmente nell'ambito delle percussioni nel repertorio lirico –
sinfonico.
Ha sviluppato, nel corso della propria vita musicale, competenze professionali di alto livello, suppor-
tato anche da un profondo interesse culturale per l'arte musicale, specialmente di ambito “classico”.
Ha frequentato questo Istituto a partire dalla classe quinta.
QUINTO ANNO
Nel corso dell’anno l'alunno, pur continuando a svolgere la propria attività professionale, ha parteci-
pato alle lezioni con dedizione ed impegno. Durante l'anno ha approfondito la conoscenza di alcuni
aspetti della tecnica “Burton” per il repertorio per strumenti a tastiera con quattro bacchette. Accanto
alla preparazione del programma d'esame, ha partecipato, anche al di fuori dell'orario di lezione, ad
incontri con altri alunni di percussioni, per condividere con loro le proprie conoscenze ed esperienze
nel mondo musicale.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Tutte le lezioni sono utilizzate dal docente per valutare conoscenze, abilità e competenze degli alunni.
La valutazione si è basata sui criteri stabiliti nella tabella di valutazione generale del PTOF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
Lo svolgimento delle lezioni è stato adattato alla particolarità dell'alunno – professionista, attraverso
un proficuo scambio di nozioni e di esperienze con il docente. La scelta dei contenuti ha tenuto conto
delle specifiche esigenze dell’alunno ed è stata aggiornata conformemente alle reali necessità didat-
tiche. Sono state promosse esperienze didattiche in collaborazione alunno – docente, rivolte agli altri
allievi di percussioni, attraverso la condivisione delle esperienze professionali dell'alunno, con incon-
tri di classe, come momento formativo e socializzante. Per le lezioni individuali sono stati utilizzati
esercizi tecnici, brani di autori di varie epoche e stili tratti dal repertorio lirico – sinfonico, brani per
percussioni e pianoforte, brani per strumenti a tastiera.
Le lezioni sono state articolate in un'ora da sessanta minuti alla settimana di lezione individuale fron-
tale.
SPAZI UTILIZZATI
Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
O.Musser “Studio in C per marimba”
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R.Wiener “One minute solo per vibrafono”
P.Petit “Salmigondis” per percussioni e pianoforte
Parti di percussioni tratte da brani del repertorio lirico - sinfonico
Esercizi redatti da diversi percussionisti per lo sviluppo della tecnica “Burton”
PROGRAMMA D’ESAME
C.O.Musser “Studio in do maggiore per marimba Op.6 n°10”
R.Wiener “One minute mollet solo per vibrafono”
P.Petit “Salmigondis” per percussioni e pianoforte
I.Stravinsky Estratto dal finale de “Le sacre du pintemps” (parte dei timpani)
I brani in programma saranno presentati da un elaborato scritto e da una breve esposizione orale del
candidato.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE: Saxofono
CANDIDATO: 245AM1617
PROFILO GENERALE
Lo studente ha dimostrato, durante il quinquennio, capacità tecnico-esecutive ed interpretative di li-
vello adeguato nonostante alcune lacune riguardanti la tecnica di base su scale maggiori e su scale
minori armoniche. Ha acquisito un proprio metodo di studio e capacità di autovalutazione. Ha affron-
tato repertorio sia solistico che cameristico attraverso composizioni originali e trascrizioni. Ha appro-
fondito sia repertorio accademico/classico che moderno.
QUINTO ANNO
Ha consolidato le competenze già acquisite attraverso un metodo di studio più consapevole, conosce
ed interpreta la letteratura solistica e d’insieme. Ha dato prova di saper mantenere un adeguato equi-
librio psicofisico nell’esecuzione di opere complesse e di saper motivare le proprie scelte espressive.
Ha affrontato esibizioni pubbliche proponendo repertorio e studi per sax solo.
CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Come concordato durante i Consigli di Classe sono state svolte le verifiche programmate e valutate
almeno due per quadrimestre, attraverso l’esecuzione di esercizi tecnici ed esecuzione ed
interpretazione di brani melodici, la valutazione si è basata inoltre sui criteri stabiliti nella tabella di
valutazione generale del POF d’Istituto.
METODOLOGIA E STRUMENTI UTILIZZATI
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Il docente ha partecipato attivamente nella proposta dei brani di repertorio da affrontare, accogliendo
anche le proposte dell'alunno per ampliare il repertorio classico all'approccio jazzistico. È stata posta
particolare attenzione all'aspetto tecnico e digitale dello strumento attraverso i metodi didattici storici
di Marcel Mule, Eugene Rousseau e Jean Marie Londeix.
La lezione individuale è stata strutturata attraverso questi passaggi:
verifica e correzione degli argomenti ed esercizi o brani assegnati per casa
approfondimento relativo ai compiti assegnati o agli argomenti trattati
spiegazione di nuovi argomenti, di nuovo repertorio e di tecnica
integrazione allo studio con nuove metodologie
Il docente ha favorito l'apprendimento e stimolato la capacità di imitazione e ascolto dell' alunno
mediante esempi di esecuzione ed interpretazione attraverso il proprio strumento e con tutta la fami-
glia dei saxofoni dal soprano al baritono.
SPAZI UTILIZZATI
Sono state utilizzate le aule di lezione di Palazzo Bollani e di Palazzo Basadonna, sede del Liceo
artistico.
STUDI - PROGRAMMI
Programma svolto durante la classe quinta, alla data del 5 maggio 2017
D. Milhaud Scaramouche per sax alto e pianoforte
P. Iturralde Pequenza Czarda per sax alto e pianoforte
P.M. Dubois Six Caprices I Mov. voce superiore
J. Ibert Aria per sax alto e pianoforte
M. Mule da 24 studi facili n. 20-22
M. Mule/Ferling 48 studi dal n.1 al n.8
PROGRAMMA D’ESAME
M. Mule/Ferling dai 48 studi n. 1
A. Piazzolla Studio Tango n. 3
G. Senon tratti da Tecnisax studio n. 19
Esecuzione ed interpretazione
Istituto d’Istruzione Superiore “Marco Polo – Liceo Artistico”
CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA DI STRUMENTO
Esame di Stato 2016/17
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Studente/ssa_____________________________________
Indicatori Descrittori Livelli Punteggio
Punteggio
attribuit
o
Competenza
tecnico -
esecutiva
E’ in grado di mantenere un
adeguato equilibrio
psicofisico (respirazione,
percezione corporea,
postura, rilassamento,
coordinazione)
□ Raramente
□ Qualche volta
□ Sempre
1
2
3
MAX 3
Competenza
esecutivo -
strumentale
E’ in grado di eseguire con
scioltezza brani di adeguato
livello di difficoltà
□ Raramente
□ Non sempre correttamente
□ Nella maggior parte dei
casi
□ Sempre Correttamente
1
2
3
4
MAX 4
Capacità di
interpretazion
e
E’ in grado di interpretare il
repertorio con coerenza
stilistica ed originalità
espressiva
□ Stentatamente
□ Sufficientemente
□ Adeguatamente
□ Ampiamente
1
2
3
4
MAX 4
Conoscenza
della specifica
letteratura
strumentale,
solistica e
d’insieme
Dimostra di possedere le
conoscenze del repertorio
presentato
□ Con difficoltà
□ In maniera imprecisa
□ Sufficientemente
□ In modo esaustivo
1
2
3
4
MAX 4
TOTALE
……../ 15
Il Consiglio di Classe stabilisce che, per la determinazione del voto globale relativo alla Seconda Prova, il
rapporto d’incidenza di ogni singola parte (Prima Parte: Prova scritta+Seconda Parte: Prova strumentale)
sia fissato al 50%
La Commissione:
______________________________________
______________________________________
_______________________________________
_______________________________________
131/149
_______________________________________
_______________________________________
Il Presidente ______________________________
132/149
Simulazione della prima prova dell’esame di stato
Svolgi la prova, scegliendo una delle tipologie proposte.
TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO
Giovanni Pascoli, L’assiuolo
1. Dov’era la luna? ché il cielo
2. notava in un’alba di perla,
3. ed ergersi il mandorlo e il melo
4. parevano a meglio vederla.
5. Venivano soffi di lampi
6. da un nero di nubi laggiù;
7. veniva una voce dai campi:
8. chiù...
9. Le stelle lucevano rare
10. tra mezzo alla nebbia di latte:
11. sentivo il cullare del mare,
12. sentivo un fru fru tra le fratte;
13. sentivo nel cuore un sussulto,
14. com’eco d’un grido che fu.
15. Sonava lontano il singulto:
16. chiù...
17. Su tutte le lucide vette
18. tremava un sospiro di vento:
19. squassavano le cavallette
20. finissimi sistri d’argento
21. (tintinni a invisibili porte
22. che forse non s’aprono più?...);
23. e c’era quel pianto di morte...
24. chiù...
G. Pascoli (1855 - 1912), nato a San Mauro di Romagna, iniziò gli studi a Urbino nel collegio
dei padri Scolopi. Prima docente nei licei, insegnò poi all’Università Letteratura latina e
Letteratura italiana. La lirica proposta, pubblicata per la prima volta nel 1897 sulla rivista “Il
Marzocco”, entrò a far parte della quarta edizione di Myricae (sezione “In campagna”).
L’assiuolo è un uccello rapace, simile al gufo, che compare frequentemente nella poesia
pascoliana come simbolo di tristezza e di morte.
1. Comprensione complessiva
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
2. Analisi e interpretazione del testo
- Analizza il testo a livello metrico.
- Ogni strofa della poesia inizia con un'impressione di chiarore. Individua
le parole che esprimono un'idea di luminosità.
- Attraverso quali immagini il poeta riesce a comunicare una sensazione di
mistero e in quali punti della poesia essa si accentua?-
133/149
- Il verso dell’assiuolo (chiù...) è dapprima “voce dei campi” (v. 7), poi
“singulto (v. 15), infine “pianto di morte” (v. 23). Spiega questa varietà
di espressioni.
- Analizza il lessico del testo.
- Individua le figure retoriche più significative, spiegando come si
colleghino alla poetica pascoliana. In particolare, spiega perché Pascoli
ricorra spesso alle onomatopee.
- Prova a spiegare il significato della domanda racchiusa tra parentesi ai
vv. 21 – 22.
- Scrivi un commento complessivo al testo proposto.
3. Approfondimenti
Questa poesia è caratterizzata dalla ricerca di suggestione: parola-musica.
Spiega questa caratteristica nel contesto delle poesie di Pascoli a te
note e nel rapporto con alcune tendenze della poesia a lui contemporanea.
TIPOLOGIA B -REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
Sviluppa l’argomento scelto in forma o di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando, in tutto o in parte, e
nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del saggio breve, argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’articolo di giornale, indica il titolo dell'articolo e il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la
pubblicazione.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO / Inferni ultraterreni ed inferni terreni
DOCUMENTI
Gabriele [i.e. l'arcangelo Gabriele] prendendomi [i.e. Maometto] per
mano mi condusse in un luogo dal quale vidi l'inferno e le sue porte,
che erano sette e ordinate una sopra l'altra. E tali porte erano
tanto calde che, se la meno calda di esse fosse in oriente e un
uomo in occidente, se la guardasse, gli uscirebbe il cervello dal
capo per le narici, per l'eccessivo calore che emana. […] E davanti
a ognuna di esse c'è una grandissima turba di demoni e di uomini
che soffrono le pene infernali. Dio li fa venire ogni giorno davanti
alle porte e mostra loro il bene del Paradiso. E così, assistendo
allo spettacolo del bene, si raddoppiano per loro le pene.
Libro della Scala di Maometto, cap. LXXI
“Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
la somma sapienza e’l primo amore.
Dinanzi a me non fuor cose create
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se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate.”
Queste parole di colore oscuro
vid’io scritte al sommo d’una porta;
Dante, Inferno III, vv.1-11
Il viaggio non durò che una ventina di minuti. Poi l’autocarro si è fermato, e si
è vista una grande porta, e sopra una scritta vivamente illuminata (il suo ricordo
ancora mi percuote nei sogni). ARBEIT MACHT FREI, il lavoro rende liberi. Siamo
scesi, ci hanno fatti entrare in una camera vasta e nuda, debolmente riscaldata.
Che sete abbiamo! [……] sono quattro giorni che non beviamo. Eppure c’è un
rubinetto: sopra un cartello, che dice che è proibito bere perché l’acqua è
inquinata. Sciocchezze, a me pare ovvio che il cartello è una beffa, “essi” sanno
che che noi moriamo di sete, e ci mettono in una camera, e c’è un rubinetto, e
Wessertrinken verboten. Io bevo, e incito i compagni a farlo, ma devo sputare,
l’acqua è tiepida e dolciastra, ha odore di palude. Questo è l’inferno. Oggi ai nostri giorni, l’inferno deve essere così, una camera
grande e vuota, e noi stanchi di stare in piedi, e c’è un rubinetto e l’acqua
non si può bere, e noi aspettiamo qualcosa di certamente terribile e non succede
niente e continua a non succedere niente.
Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 1976
L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno è quello che è già
qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi
ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e
diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed
esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e
cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Italo Calvino, Le città invisibili, Einaudi, Torino, 1972
Secondo Wasserman, questo era uno dei delitti imperdonabili commessi dai tedeschi:
“Ché se Dio ci ha cacciati dal Paradiso terrestre, voi avete espulso l’uomo anche
dall’Inferno”. Neigel: “Prego, spiegazioni?”. Wasserman: [……] l’illusione ci
avete tolto … l’illusione che esista un inferno … anche per questo è necessaria
un’illusione, e un pizzico di non-conoscenza e di segreto, di mistero … ché solo
così può la speranza mantenersi in vita, quella misera speranziella che forse
dopo tutto le cose non sono poi così brutte … e sempre ci figuravamo l’Inferno ,
lo sa?, con lava bollente in grandi caldaie, ma poi siete venuti voi, con permesso
parlando, e ci avete fatto vedere quanto povera era la nostra immaginazione [……].
David Grossman, Vedi alla voce amore, Mondadori, Milano, 1988
Se Dio può essere compreso solo in un certo modo e in un certo grado, allora la
sua bontà (a cui non possiamo rinunciare) non deve escludere l’esistenza del
male; e il male c’è solo in quanto Dio non è onnipotente. Solo a questa condizione
possiamo affermare che Dio è comprensibile e buono e che nonostante ciò nel mondo
c’è il male. [……] La creazione fu l’atto di assoluta sovranità con cui la Divinità
ha consentito a non essere più, per lungo tempo, assoluta - un’opzione radicale
a tutto vantaggio dell’esistenza di un essere finito capace di autodeterminare
se stesso – un atto infine dell’autoalienazione divina. [……] Dopo essersi affidato
totalmente al divenire del mondo, Dio non ha più nulla da dare: ora tocca all’uomo
dare. E l’uomo può dare, se nei sentieri della sua vita si cura che non accada o
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non accada troppo sovente [……] che Dio abbia a pentirsi di aver concesso il
divenire al mondo.
Hans Jonas, Il concetto di Dio dopo Auschwitz, Il Melangolo, Genova, 1991
Riflettiamo un momento sul brano del primo capitolo della Lettera ai Romani
perché c’è un verbo che mi colpisce, ripetuto tre volte, al versetto 24, poi al
versetto 26 e infine al versetto 28: “Dio li ha abbandonati …”. Abbandonati
all’impurità, abbandonati a passioni infami, abbandonati in balìa di
un’intelligenza depravata. Ciò significa che Dio non punisce, come pretende di
spiegare Dante nell’Inferno, con pene dirette, ma “abbandona”. L’uomo abbandonato
è capace di tutti i peggiori mali, perde il lume dell’intelletto, perde il senso
dei valori morali. Questa è la storia del mondo, la storia del peccato.
Carlo Maria Martini, Le ali della libertà, Piemme, Milano, 2009
Non gli uomini solamente, ma il genere uman fu e sarà sempre infelice di necessità.
Non il genere umano solamente ma tutti gli animali. Non gli animali soltanto ma
tutti gli altri esseri al loro modo. Non gli individui, ma le specie,i generi, i
regni, i globi, i sistemi, i mondi.
Entrate in un giardino di piante, di fiori. Sia pur quanto volete ridente. [……]
Voi non potete volger lo sguardo in nessuna parte che voi non vi troviate del
patimento. Tutta quella famiglia di vegetali è in istato di souffrance, qual
individuo più, qual meno. Là quella rosa è offesa dal sole, che gli ha dato la
vita; si corruga, langue, appassisce. Là quel giglio è succhiato crudelmente da
un’ape, nelle sue parti più sensibili, più vitali. Il dolce mele non si fabbrica
[……] senza indicibili tormenti di quelle fibre delicatissime, senza strage
spietata di teneri fiorellini. Quell’albero è infestato da un formicaio,
quell’altro da bruchi, da mosche, da lumache, da zanzare; [……] In tutto il
giardino tu non trovi una pianticella sola in stato di sanità perfetta. [……] Ma
in verità questa vita è trista e infelice, ogni giardino è quasi un vasto ospitale
(luogo ben più deplorabile che un cemeterio), e se questi esseri sentono, o
vogliamo dire, sentissero, certo è che il non essere sarebbe per loro assai
meglio che l’essere (Bologna. 22 Apr. 1826).
Giacomo Leopardi, Zibaldone
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO / Cibo e futuro
DOCUMENTI
La Cina è ancora in fase di crescita demografica, le aree agricole cedono laggiù
alle strutture urbane e quindi si può solo ipotizzare un faticoso equilibrio tra
produzione e consumo nazionali. L’Africa è invece vicina ad una classica crisi
malthusiana, dove la popolazione cresce in proporzione geometrica e la
disponibilità dei raccolti per gli alimenti, se cresce, va in proporzione
aritmetica. E L’Ue protegge ancora i suoi prodotti agricoli, con un risultato
evidente e positivo per la garanzia della qualità ma con un evidentissimo costo
aggiuntivo per il fisco dei vari Paesi membri. Anche questa sarà una sfida a
carattere ecologico: adattare le produzioni agricole di base dei Paesi terzi per
poi potersi inserire nelle filiere produttive dell’agroalimentare Ue, al fine di
consentire al sistema agricolo dell’Unione di divenire un vettore
dell’esportazione del globo, oltre che un mercato protetto interno.
G. E. VALORI, Il futuro è già qui. Gli scenari che determineranno le
vicende del nostro pianeta, Rizzoli, Milano 2009
”Cibo” e “libertà” sono due parole che mai come oggi vanno accoppiate con orgoglio.
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Penso per esempio alla questione della dignità del lavoro contadino e della terra,
una lotta secolare. La rivoluzione messicana del primo Novecento fu sostenuta
“Terra e libertà” e ancora oggi molti processi di pace (come in Colombia) o di
netto cambiamento si giocano nel nome della terra. Tuttavia qualcosa è mutato
profondamente nel panorama globalizzato: viviamo una dimensione schizofrenica in
cui proprio il mondo contadino e l’uso della terra, i due elementi fondamentali
per fornire nutrimento agli uomini, sono alle prese con un sistema in cui il cibo
ha perso i suoi molteplici e complessi valori, per diventare una commodity che
ha senso solo in funzione del suo prezzo. Una merce soggetta a speculazione di
ogni tipo e che, nonostante gli aumenti nella produzione, invece di diminuire i
problemi della maggioranza della popolazione mondiale li ha acuiti, generandone
perfino altri, inediti. La fame e malnutrizione non sono scomparse, tanto per
citare il caso più clamoroso, ma gli inquinamenti e il depauperamento delle
risorse si moltiplicano, e i contadini continuano – tranne rare eccezioni – a
essere l’ultima ruota del carro, anche se possiedono la terra che coltivano. C. PETRINI, Cibo e libertà, Giunti, Firenze 2013
Per cogliere l’effettiva potenzialità delle biotecnologie nell’azione diretta
intesa ad eliminare fame e malnutrizione nel mondo, credo sia anzitutto necessario
indicare i limiti che oggettivamente si pongono ad un loro specifico impiego in
questo settore. Come si è detto, genericamente, spesso si parla di effetti
positivi e negativi, magari legandoli a singole posizioni ‘dottrinali’, tecniche
e non da ultimo ideologiche, che rischiano di far precipitare il dibattito fuori
del suo contesto ‘naturale’, che è quello della scienza, della ricerca, e in
parallelo dell’etica. […] Lo sguardo sull’oggi richiede […] il miglioramento
della produttività agricola a deficit alimentare mediante le nuove biotecnologie,
tenendo presente le esigenze degli ecosistemi – e quindi delle coltivazioni e
delle risorse naturali – e delle persone, al fine di raggiungere livelli di
sostenibilità, sia quanto alla produzione di alimenti che alla loro qualità. In
ogni caso è evidente che di fronte ad enormi potenzialità nel settore agricolo
resta aperto l’interrogativo fondamentale su quali potranno essere i concreti
vantaggi e i reali beneficiari.»
A. MARCHETTO, “Biotecnologie: una speranza per combattere la fame nel mondo?”, in
M. L. Di Pietro, E. Sgreccia, Biotecnologie e futuro dell’uomo, Vita e Pensiero,
Milano 2003
I conquistatori di oggi sono grandi multinazionali e fondi comuni di investimento
che hanno azionisti, proprietari, investitori transnazionali, che hanno poco a
che fare con ragioni e interessi geopolitici. Soggetti cui non è possibile
chiedere o imporre risarcimenti di guerra, che non hanno sottoscritto alcuna
convenzione di Ginevra né hanno obblighi di rispetto di diritti umani o sono
interessati a ricostruzioni di qualsiasi tipo. Rispondono solo ed esclusivamente
a logiche di profitto. […] Gli analisti hanno definito questo fenomeno come land
grabbing, più o meno "accaparramento di terra", ovvero l'acquisto o la locazione
a lungo termine di estensioni terriere da parte di investitori stranieri. M. DI SALVO, Senza Stati e senza bandiere in “Repubblica – L’Espresso, Le
Inchieste. La battaglia per il cibo del futuro”, 10/06/2014
3. AMBITO STORICO-POLITICO
ARGOMENTO / A quasi settant’anni dall’entrata in vigore della nostra
Costituzione: un bilancio dei suoi valori attuali e del suo rapporto
con la società italiana.
DOCUMENTI
Ma fu significativo dell’ampiezza di consensi raggiunta dall’impostazione
programmatica della Costituzione il fatto che un grande giurista membro del
partito d’Azione, Piero Calamandrei, che poi all’elaborazione del testo
costituzionale dette un contributo assai rilevante, dichiarasse di essere stato
convinto dall’argomento di Togliatti che i costituenti dovevano fare, secondo i
versi danteschi, «come quei che va di notte, / che porta il lume dietro e a sé
non giova, / ma dopo sé fa le persone dotte» E. RAGIONIERI, La storia politica e sociale, in “Storia d’Italia”, vol.
137/149
IV, Einaudi, Torino, 1976
Preme ora mettere in rilievo un aspetto determinato, relativo a quella problematica
del «nucleo fondamentale» della costituzione. È certamente degno di nota il fatto
che quella problematica…torni a riaffermarsi con forza. Alla dottrina del «nucleo
fondamentale» ha fatto ricorso anche la nostra Corte costituzionale, indicando
la presenza nella nostra costituzione di «alcuni principî supremi che non possono
essere sovvertiti o modificati nel loro contenuto essenziale neppure da leggi di
revisione costituzionale o da altre leggi costituzionali»; si tratta di «principi
che, pur non essendo espressamente menzionati fra quelli non assoggettabili al
procedimento di revisione costituzionale, appartengono all’essenza dei valori
supremi sui quali si fonda la costituzione italiana.
M. FIORAVANTI, Le dottrine dello Stato e della Costituzione, in “Storia
dello Stato italiano dall’unità a oggi”, Roma, 1995
Proprio sul terreno delle libertà e dei diritti, infatti, l’innovazione
costituzionale è grande, così come è profondo il mutamento degli strumenti che
devono garantirne l’attuazione. Non vi è soltanto una restaurazione piena dei
diritti di libertà, e un allargamento del loro catalogo. Cambia radicalmente la
scala dei valori di riferimento, dalla quale scompare proprio quello storicamente
fondativo, la proprietà, trasferita nella parte dei rapporti economici, spogliata
dell’attributo della inviolabilità, posta in relazione con l’interesse sociale
(art. 42).
S. RODOTÀ, La libertà e i diritti, in “Storia dello Stato italiano
dall’unità a oggi”, Roma, 1995
La Costituzione - soprattutto nella prima parte - ha una forte ispirazione
internazionalistica e può contare su un maggior numero di norme relative ai
rapporti internazionali rispetto allo Statuto Albertino … Si guarda con grande
interesse a organizzazioni come le Nazioni Unite … Si ribadisce con forza la
volontà pacifista di un popolo costretto, suo malgrado, a entrare nel vortice di
una guerra non voluta e ancora sconvolto dalle conseguenze devastanti della
sconfitta bellica. In questo contesto nasce il famoso articolo 11 della
Costituzione che proclama solennemente il ripudio della guerra “come strumento
di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali” e stabilisce, al tempo stesso, che l’Italia
“consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di
sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le
Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale
scopo.
G. MAMMARELLA-P. CACACE, La politica estera dell’Italia, Roma-Bari, Laterza,
2006
La carta costituzionale è estesa, cioè ampia e per quanto possibile dettagliata
nelle sue prescrizioni. Una caratteristica innovativa, questa, espressamente
voluta dai costituenti. Altre costituzioni, quella statunitense per esempio (7
Articoli più 27 Emendamenti), sono meno ampie perché si limitano a dare
indicazioni di massima ai legislatori e ai giudici. La costituzione italiana,
pur non essendo tra le più lunghe (ve ne sono anche con più di trecento articoli
come quella indiana), consta di 139 articoli, più diciotto disposizioni finali …
L’innovazione rappresentata dall’estensività della costituzione non consiste solo
nel fatto che è più “lunga”. Consiste piuttosto nel tentativo di regolare in
dettaglio il maggior numero di aspetti possibili. È frutto di una scelta precisa
dei costituenti l’avere per esempio elencati uno per uno i diritti inviolabili
dell’individuo, quando sarebbe bastato l’art. 2 che recita: “La Repubblica
riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia
nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede
l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e
sociale.
P. CASTAGNETTI, La costituzione italiana tra prima e seconda repubblica,
Bologna, 1995
In primo luogo, come, cosa doveva essere la costituzione? La costituzione della
repubblica democratica italiana doveva essere una costituzione programmatica,
138/149
cioè un insieme di regole fondamentali precise e valide immediatamente, ma anche
un programma di sviluppo, un insieme di direttive per la riforma della società,
da realizzare gradualmente nel tempo. Per esempio la costituzione doveva
garantire al massimo diritti e doveri dei cittadini e, contemporaneamente,
impegnarsi a rendere concreti dei veri e propri diritti sociali, assolutamente
nuovi nella storia italiana e piuttosto recenti nella storia costituzionale
contemporanea europea.
P. CASTAGNETTI, ibidem, Bologna, 1995
La ricorrenza del 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione ci
sollecita a un grande impegno comune per porre in piena luce i principi e i
valori attorno ai quali si è venuta radicando e consolidando l’adesione di grandi
masse di cittadini di ogni provenienza sociale e di ogni ascendenza ideologica o
culturale al patto fondativo della nostra vita democratica. Quei principi vanno
quotidianamente rivissuti e concretamente riaffermati: e, ben più di quanto non
accada oggi, vanno coltivati i valori – anche e innanzitutto morali – che si
esprimono nei diritti e nei doveri sanciti dalla Costituzione. Nei doveri non
meno che nei diritti. Doveri, a cominciare da quelli “inderogabili” di solidarietà
politica, economica e sociale, che debbono essere sollecitati da leggi e da
scelte di governo, ma debbono ancor più tradursi in comportamenti individuali e
collettivi.
Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella seduta
comune del Parlamento in occasione della celebrazione del 60°
anniversario della Costituzione, 23 gennaio 2008
4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
ARGOMENTO / La bioedilizia: tra “vecchi” materiali e nuove
opportunità
DOCUMENTI
Si chiama Pyramidenkogel ed è la torre in legno più alta al mondo. Si trova in
Carinzia, Austria. […] Grazie a bioedilizia e risparmio energetico, ha spiegato
ancora Orsini, “la casa in legno "all'italiana" fa concorrenza ai tedeschi.
Mentre l'export di porte e finestre va soprattutto verso Usa e Russia”. “Nostri
mercati di sbocco – aggiunge Orsini – sono anche il Marocco e il Centroamerica.
In Africa ci sono forti potenzialità ma il segreto è la continuità. Bisogna avere
società sul luogo e personale stabile. Poi assumersi il rischio dell'instabilità
socio-politica locale e i continui cambi di governi che non aiutano a costruire
relazioni stabili in Paesi non proprio trasparenti. Alcuni dei nostri associati
si stanno però già muovendo in quell'area con risultati rilevanti”. E in Italia?
“All'inizio di dicembre – ha concluso Orsini – Federlegno e Consiglio superiore
dei lavori pubblici hanno firmato un protocollo per promuovere i sistemi
costruttivi in legno e snellire le pratiche per permessi e autorizzazioni.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-01-03/puntare-piubioedilizia-
065048.shtml?uuid=ABvhBNn
Oggi la situazione è cambiata profondamente. Il mondo dell’architettura e
dell’industria delle costruzioni sta vivendo una trasformazione radicale anche
se complessa e con qualche resistenza soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
Dopo una prima fase «eroica» in cui l’architettura green era vista come una forma
di sperimentazione tecnologica e di resistenza civile, in questo ultimo decennio
la certificazione ambientale ed energetica è diventata un presupposto
fondamentale dal punto di vista sociale, culturale ed economico, oltre ad essere
considerata in alcuni casi un obbligo di legge. I criteri sono progressivamente
cambiati nel tempo, muovendo dall’analisi dell’edificio e delle sue
performatività energetiche alla considerazione complessiva del processo edilizio
e della progettazione. L’attribuzione del Leed (Leadership in Energy and
Environmental Design), la certificazione ambientale maggiormente considerata
sulla scena internazionale contemporanea, valuta tutti i passaggi e il loro
impatto, analizzando il metodo di lavoro, la scelta dei materiali (possibilmente
km0), tutte le forme di risparmio energetico, il riutilizzo delle risorse,
l’organizzazione del cantiere fino ad arrivare all’opera costruita. Si tratta di
139/149
un processo costoso per le imprese e i committenti, ma insieme l’attribuzione
del Leed Gold o Platinum, è diventato uno degli obiettivi di molte delle nuove,
grandi architetture poste sul mercato globale, e ad oggi più di 60.000 edifici
costruiti sono stati riconosciuti con questi criteri. Ma una delle conseguenze
più interessanti è che questa rincorsa alla certificazione ambientale non ha
necessariamente generato un linguaggio green, come era stato tra gli anni Settanta
e Ottanta, ma ha piuttosto attivato un modo alternativo di pensare il processo
costruttivo e la consapevolezza dell’impatto che ha sulla nostra vita. Un esempio
clamoroso è la Hearst Tower di Norman Foster, il primo edificio Leed Gold a New
York, un grattacielo tradizionale che ha utilizzato all’80% acciaio riciclato e
abbattuto del 30% i consumi energetici e la dispersione delle acque. Oppure, sul
versante opposto, i piccoli ospedali disegnati in Africa per Emergency da
Tamassociati, riconosciuti come eccellenze internazionali. Architetture
consapevoli per l’uso di materiali e tecnologie elementari, sostenibili perché
dialogano intelligentemente con il luogo e il suo clima, pensati per accogliere
la vita con semplicità e qualità diffusa. Questo a dimostrazione che la
sostenibilità non è un linguaggio o un certificato ma, soprattutto, un modo
attento e generoso di operare nel mondo.
L. MOLINARI, “Corriere della Sera”, 10 gennaio 2015
Nell’ambito della crisi generalizzata del settore immobiliare, notiamo il
moltiplicarsi delle occasioni di sviluppo dell’edilizia eco-compatibile. Oggi,
quindi, il “verde” non è più solo un elemento di arredo o di contorno dello
sviluppo immobiliare, ma è diventato un vero e proprio elemento strutturale di
ogni progetto edilizio in chiave moderna. Insomma, se nelle pubblicità di qualche
anno fa si leggeva “case immerse nel verde, dotate di impianti a energia
rinnovabile” come una connotazione privilegiata, ora la “casa verde” dovrebbe
diventare di ordinaria amministrazione. L’efficienza energetica degli edifici è
ormai un obbligo dettato non solo dalle norme, ma anche dalla necessità di ridurre
i costi di gestione del costruito. Ma non solo, le prescrizioni emanate da
numerosi comuni e da diverse regioni tendono ad incentivare l’edilizia
sostenibile con incentivi economici e cubature. […] Diverse sono le qualifiche
da valutare per poter attribuire ad un edificio l’attestazione di “messa a norma”:
si va dagli impianti di approvvigionamento di energia, alle tecniche di risparmio
energetico per la climatizzazione e contro la dispersione del calore, le tecniche
per il risparmio delle risorse idriche, in taluni casi anche il rispetto delle
misure di contenimento dell’impatto acustico.
E. PELLICCIOTTI, CT–Consulente Tecnico, 2/10/2009,
http://www.ingegneri.cc/bioedilizia-piace-fa-bene-ede-fonte-di-
sviluppo.html
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
I due volti del Novecento: da un lato esso è secolo di grandi
conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche;
dall'altro è secolo di grandi tragedie storiche. Rifletti su tale
ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più
significativi.
TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE
In un'intervista rilasciata a “La Repubblica” (Attenzione, non è la paura
che li fa vincere, 19/ 3 /2017) il politologo tedesco Jan-Werner Müller
ci mette in guardia, quando osserviamo il fenomeno del populismo, dal
commettere lo stesso errore dei populisti, cioè di semplificare le cose,
tracciando un identikit sociopsicologico affidato a categorie come rabbia,
frustrazione e paura: “il populismo non è una patologia causata da
cittadini irrazionali, ma un'ombra permanente della democrazia
rappresentativa. Oggi assistiamo ad una sfaldatura tra chi propugna
l'apertura (in termini di globalizzazione economica e culturale, e anche
verso le minoranze etniche e religiose) e chi, invece, oppone una chiusura
blindata. Ecco, rispetto a questo conflitto i populisti giocano un ruolo
di primo piano, anche per la visione che i leader propongono, uguale in
140/149
ogni parte d'Europa e del mondo, pretendendo di rappresentare, loro
soltanto, il popolo, la gente vera […] I leader populisti rivendicano una
sorta di monopolio morale nella rappresentazione della realtà. Quindi
chiunque vi si opponga è attaccato come nemico della gente. […] Ciò che
distingue i populisti è proprio questo tratto: non solo avversano
l'establishment, ma molto spesso avversano anche ogni forma di pluralismo.
Ed è in questa rivendicazione di una rappresentanza esclusiva il pericolo
più grande per la democrazia”. Il candidato rifletta criticamente sul brano citato, anche riferendosi a
eventi storici e della cronaca recente.
Durata massima della prova: sei ore.
È consentito l'uso del dizionario di italiano. È consentito l'uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di
provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse tre ore dalla dettatura del tema.
141/149
Simulazione di seconda prova dell’esame di stato
T.A.C. PROVA DI SIMULAZIONE
A.S. 2016/2017 Tipologia B2
Elabora l'armonizzazione della melodia sopra indicata secondo la prassi stilistica dell'armonia
tonale con un accompagnamento strumentale di tua invenzione (introduzione e finale compresi).
CONSEGNE:
1) Indica le note di fioritura (figurazioni melodiche) presenti nella melodia, anche con
riferimento all'armonizzazione da te scelta.
2) Evidenzia in che modo le eventuali modulazioni presenti sono coerenti con l'impianto
formale.
3) Commenta le scelte armoniche che hai fatto per sottolineare la presenza di eventuali
climax o particolari momenti cadenzali.
5) Fornisci possibili alternative all'armonizzazione proposta e/o una rielaborazione strumentale
limitatamente ad uno o più segmenti della melodia.
6) Il testo utilizzato nel 1920 da Charles Ives in questa song è il seguente: *"Tunes we heard in "ninety two,"
soft and sweet,
always ending "I love you" -
phrases nice and neat;
The same old chords, the same old time,
the same old sentimental sound,
Shades of ___ ___ ___ in new songs abound."
Quali relazioni individui tra il carattere del testo e la costruzione generale della melodia?
*Motivetti sentivamo nel “novantadue”tranquilli e dolci,che 7inivano sempre con “ti amo” ‐fraseggi gentili e puliti;i soliti accordi di sempre, il solito tempo di sempre,il solito suono sentimentale di sempre,Sfumature di ___ ___ ___ abbondano nelle nuove canzoni. Traduzione a cura della Prof.sa Annalisas Casson
142/149
Prima simulazione della terza prova esame di Stato
Simulazione della Terza Prova dell’Esame di Stato Classe 5A Musicale 13 dicembre 2016
MATERIA: STORIA
Primo quesito (massimo 10 righe):
Quali differenze fondamentali distinguono lo Statuto Albertino divenuto Costituzione del Regno d'Italia dalla
Costituzione della Repubblica italiana? Quali aspetti del contesto storico spiegano tali differenze?
Secondo quesito (massimo 10 righe):
L'azione di governo di Giolitti, pur intendendo promuovere sviluppo economico ed evoluzione sociale,
presenta limiti obiettivi. Specifica quanto affermato evidenziando novità e continuità della politica
giolittiana.
MATERIA: INGLESE
Primo quesito (massimo 10 righe):
What are the similarities and the differences between Septimus Warren Smith and Clarissa Dalloway in
Woolf’s Mrs Dalloway? Secondo quesito (massimo 10 righe):
Define and give an example of “epiphany” that is present in Joyce’s Dubliners or Ulysses.
Terzo quesito (massimo 10 righe):
Briefly outline the plot of Joyce’s Eveline and illustrate Dubliners’ theme present in this story.
MATERIA: STORIA DELLA MUSICA
Primo quesito (massimo 10 righe):
Fin dai primi decenni del XIX secolo si verifica una reazione al cosmopolitismo di stampo illuminista e si
afferma gradualmente l’idea di nazione. Esponi, limitando le tue considerazioni ad un solo contesto
geografico, significati e conseguenze di tali eventi nella vita e nella produzione musicale europea
dell’Ottocento.
Secondo quesito (massimo 10 righe):
Wagner e Verdi appartengono a tradizioni e territori culturali profondamente diversi. Partendo da questo dato,
delinea, anche in riferimento a specifiche opere, il loro personale modo di intendere e pensare il teatro
musicale.
MATERIA: TECNOLOGIA MUSICALI
Primo quesito (massimo 10 righe):
Il candidato descriva le principali caratteristiche ed i principali utilizzi del software “Pure Data”
Secondo quesito (massimo 10 righe): Il candidato descriva la sintesi additiva
Terzo quesito (massimo 10 righe): Il candidato descriva le caratteristiche ed i principi di funzionamento del
protocollo MIDI
143/149
Simulazione della Terza Prova dell’Esame di Stato Classe 5A Musicale 2 maggio 2017
MATERIA: TECNOLOGIE MUSICALI
Primo quesito (massimo 10 righe):
Il candidato descriva cosa si intende con il termine Musica Acusmatica
Secondo quesito (massimo 10 righe):
Il candidato disegni e descriva le funzionalità degli oggetti Number Atom, Sliders, Bang button, Radio ,
Message box e Toggle
MATERIA: FISICA Primo quesito (massimo 10 righe):
Quale relazione c'è tra il potenziale elettrico e il moto delle cariche?
Secondo quesito (massimo 10 righe):
Descrivi l'effetto Joule.
Terzo quesito (massimo 10 righe):
Spiega quali sono le differenze e le analogie tra Campo Elettrico e Campo Magnetico.
MATERIA: INGLESE
Primo quesito (massimo 10 righe):
How does Fitzgerald describe the “Jazz Age” in his novel The Great Gatsby and what is his point of view on
it?
Secondo quesito (massimo 10 righe):
Contextualise the following extract, briefly describe the personalities of the two main characters of the novel
and point out what they symbolise.
‘Going to be a storm,’ said Ralph, ‘and you’ll have rain like when we dropped here. Who’s
clever now? Where are your shelters? What are you going to do about that?’
MATERIA:FILOSOFIA
Primo quesito (massimo 10 righe):
Kierkegaard propone una concezione della realtà come possibilità che contrasta con quella teorizzata dalla
filosofia hegeliana. Quali sono gli elementi di questo contrasto?
Secondo quesito (massimo 10 righe):
L'annuncio della “morte di Dio”, una delle immagini più suggestive di tutto il pensiero nicciano, non è
compreso dalla stragrande maggioranza dei contemporanei di Nietzsche. Perché?
Terzo quesito (massimo 10 righe):
L'affermazione di Freud secondo cui “l'Io non è padrone in casa propria” sintetizza la novità
della psicoanalisi intesa come “scienza delle tracce”. Perché?
144/149
Griglie di Valutazione
Griglia per la valutazione della Prima Prova (Italiano)
ESAMI DI STATO A.S. 2016-2017 / Griglia per la valutazione della Prima Prova
INDICATORI DESCRITTORI
gravemente
insufficiente
1-6
insufficiente
7-9
sufficiente
10
discreto
11-12
buono
13-14
ottimo
15
Pertinenza e
conoscenza dei
contenuti
Aderenza alla consegna
Pertinenza all’argomento proposto
Padronanza dell’argomento
Efficacia complessiva del testo in
funzione delle diverse tipologie:
Tip. A:
Comprensione e interpretazione del
testo proposto; contestualizzazione
Tip. B:
Comprensione ed utilizzo efficace
dei documenti forniti
Tip. C e D:
Coerente esposizione delle
conoscenze in rapporto al tema
assegnato; capacità di collocare
l’argomento nel contesto socio-
culturale
Organizzazione del
discorso
Completezza della trattazione
Equilibrio fra le parti
Coerenza (assenza di
contraddizioni e ripetizioni)
Chiara e lineare articolazione
dell’esposizione e
dell’argomentazione
Efficacia espositiva Coesione testuale (uso corretto dei
connettivi)
Uso di un registro adeguato alla
tipologia testuale e al destinatario
Rapporto fra ampiezza e qualità
informativa
Correttezza e
padronanza della
lingua
Correttezza ortografica
Correttezza morfosintattica
Uso corretto ed efficace della
punteggiatura
Proprietà e ricchezza lessicale
Personalizzazione dello stile
Originalità ed
elaborazione critica
Ampiezza della trattazione
Rielaborazione critica dei
contenuti, in funzione anche delle
diverse tipologie e dei materiali
forniti
Significatività e originalità delle
informazioni, delle idee e delle
interpretazioni
TOTALE PUNTI: ___________ = ____ / 15
145/149
Nome e Cognome……………………………..……………………………
Griglia per la valutazione della Seconda Prova
Criteri e griglia per la valutazione della II PROVA scritta
Teoria Analisi e Composizione
Tipologia A: analisi di una composizione, o di una sua parte significativa, della letteratura musicale
classica, moderna o contemporanea con relativa contestualizzazione storica
Candidato____________________________________________________________________
INDICATORI DESCRITTORI LIVELLI PUNTEGGIO PUNTEGGIO
ATTRIBUITO
Capacità di comprensione È capace di comprendere le
richieste della traccia
Non adeguatamente 1 Adeguatamente 2 Completamente 3
Capacità di analisi formale e
strutturale
È in grado di analizzare la
forma musicale e la
fraseologia
In modo frammentario e disorganico
1
In modo non sempre
corretto 2
In modo adeguato 3 In modo ampio e completo 4
Capacità di analisi armonica e
stilistica
È in grado di individuare gli
elementi di armonia, testura e
sonorità complessiva
In modo frammentario e disorganico
1
In modo non sempre
corretto 2
In modo adeguato 3 In modo ampio e completo 4
Capacità di
contestualizzazione storica
del brano e dell’autore
È in grado di collocare il brano
nel contesto storico con
riferimento ad altri autori
Con difficoltà 1 Parzialmente 2
In modo corretto 3 In modo ampio e completo 4
PUNTEGGIO COMPLESSIVO
146/149
Tipologia B1: Composizione di un brano attraverso un basso dato con modulazioni ai toni vicini
Candidato____________________________________________________________________
INDICATORI DESCRITTORI LIVELLI PUNTEGGIO PUNTEGGIO
ATTRIBUITO
Capacità di individuazione
delle funzioni armoniche
L’alunno, in base al profilo del
basso, individua le funzioni
armoniche e sceglie gli accordi
Non adeguatamente 1 In modo non sempre
corretto, creando
collegamenti tonali
deboli
2
In modo complessivamente
accettabile 3
In modo appropriato 4 In modo appropriato e
fornendo soluzioni armoniche alternative
5
Capacità di elaborazione
L’alunno gestisce la condotta
delle parti nelle concatenazioni
armoniche
In modo scorretto, con
presenza di numerosi errori armonici
1
In modo poco efficace, con
presenza di errori
armonici diffusi 2
In modo complessivamente
corretto ma con linee
melodiche non del tutto scorrevoli
3
In modo corretto e con linee
melodiche sufficientemente
scorrevoli
4
Creando linee melodiche
scorrevoli ed elaborate 5
Creando linee melodiche
scorrevoli ed elaborate e
fornendo soluzioni alternative
6
Capacità di analisi armonica e
stilistica
È in grado di elaborare
l’organizzazione melodica
delle voci superiori
Con difficoltà 1 In modo non
particolarmente cantabile 2
Con sufficiente livello di
cantabilità 3
Con buona cantabilità e con
l’aggiunta di fioriture 4
PUNTEGGIO COMPLESSIVO
Tipologia B2: Armonizzazione di una melodia tonale
Candidato____________________________________________________________________
147/149
INDICATORI DESCRITTORI LIVELLI PUNTEGGIO PUNTEGGIO
ATTRIBUITO
Capacità di individuazione
delle funzioni armoniche
L’alunno, in base al profilo della
melodia, individua le funzioni
armoniche e sceglie gli accordi
Non adeguatamente 1 In modo non sempre
corretto, creando
collegamenti tonali
deboli
2
In modo complessivamente accettabile
3
In modo appropriato 4 In modo appropriato e
fornendo soluzioni armoniche alternative
5
Capacità di elaborazione L’alunno gestisce la condotta
delle parti
In modo scorretto, con
presenza di numerosi
errori armonici 1
In modo poco efficace, con
presenza di errori
armonici diffusi 2
In modo complessivamente corretto ma con linee
melodiche non del tutto
scorrevoli
3
In modo corretto e con
linee melodiche
sufficientemente scorrevoli
4
Creando linee melodiche
scorrevoli ed elaborate 5
Creando linee melodiche scorrevoli ed elaborate e
fornendo soluzioni
alternative
6
Capacità di gestione della
sonorità complessiva
L’alunno gestisce la testura e
sceglie dinamica, agogica e
articolazione
Con difficoltà 1 In modo non sempre
appropriato 2
In modo sufficientemente
appropriato 3
In modo ben curato e con
uso di indicazioni
specifiche in base all’organico scelto
4
PUNTEGGIO COMPLESSIVO
Griglia di valutazione della Terza Prova
Liceo “Marco Polo” Venezia, a.s.
Scheda di valutazione per la terza prova scritta
148/149
Candidato/a______________________________________
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
D E S C RI T T O R I
INDICATORI Gravemente
insufficiente
Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Ottimo-
Eccellente
A Conoscenza
degli
argomenti
e rispondenza
alle consegne
1-6 7-8-9 10 11-12 13 14-15
B Organicità e
coerenza delle
argomentazio
ni
ed elaborazione
critica
1-6 7-8-9 10 11-12 13 14-15
C Forma
espressiva,
competenze
linguistiche
e correttezza
sintattica
1-6 7-8-9 10 11-12 13 14-15
Il totale viene diviso per tre.
In presenza di decimali si arrotonda all’intero più vicino.
Totale punti assegnati …………………………………………………
149/149
Il Consiglio di Classe
ANZOLIN ALICE SOSTEGNO
ARDOLINO NICOLA RELIGIONE O ATTIVITÀ ALTERNATIVA
BARBIERO ANNA ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE
BERLOSE LUIGINO LABORATORIO DI MUSICA D'INSIEME (CHITARRA) ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE
CASSON ANNALISA LINGUA E CULTURA INGLESE
COLOMBO DONATELLA ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE
DALLA VALLE SAMUELE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
DE COL MIRCO ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE
FACCIOLI ALESSANDRA MARIA STORIA DELL'ARTE
FIORIN MAURO LABORATORIO DI MUSICA D'INSIEME FIATI 4
FOLIN ENRICO STORIA DELLA MUSICA
GALLO PETER PAUL ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE
IEZZI PATRIZIA STORIA
FILOSOFIA
LEVORATO GIORGIO ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE
LIUZZI MICHELE ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE
MAZZUCATO ALVISE ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE
MONTALTO GIOVANNI ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE
PARRAVICINI LORENZO LABORATORIO DI MUSICA D'INSIEME ARCHI 3
PARRAVICINI MARIO
- LABORATORIO DI MUSICA D'INSIEME (PERCUSSIONI)
- ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE
PIGATO EMMA NICOL ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE
RISTOVIC IRENA ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE
RUFFATO OMAR TECNOLOGIE MUSICALI
RUSSOLO ARIANNA LABORATORIO DI MUSICA D'INSIEME FIATI 1 2 3
SANTELLO SILVIA 1 MATEMATICA
2 FISICA
SANVIDO NILDO TEORIA, ANALISI E COMPOSIZIONE
LABORATORIO DI MUSICA D'INSIEME (ENSEMBLE VOCALE)
SCARPA GIOVANNI BATTISTA ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE
SCATOLA ALESSANDRA ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE
SFRISO GIAN LUCA LABORATORIO DI MUSICA DA CAMERA
TIEPPO SIMONE LABORATORIO DI MUSICA D'INSIEME ARCHI 1 E 2
TRAPELLA ALESSIO ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE
VENUDA ROBERTO LINGUA E LETTERATURA ITALIANA