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Istituto Comprensivo R. Magiotti– Piano Triennale dell’Offerta Formativa – 2016/2019
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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
DEGLI APPRENDIMENTI E DELLE COMPETENZE
(Modello Nazionale per la certificazione delle competenze
al termine della scuola primaria e del primo ciclo)
Processi di crescita delle studentesse e degli studenti.
La valutazione iniziale, in itinere, finale. Promozione dell’eccellenza.
Documento approvato dal Collegio dei docenti del 3 marzo 2015.
GUIDA PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Premessa
Il regolamento di coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni, DPR 122 del 22 Giugno
2009, ha apportato alcune specifiche novità alle procedure valutative e ha spinto le scuole ad analizzare
criticamente le proprie pratiche valutative per sistematizzarle in procedure condivise, con l’obiettivo di
garantire sempre maggiore trasparenza, equità e rispondenza delle proposte educative ai bisogni formativi
degli alunni.
La valutazione ha un’evidente finalità formativa e concorre, attraverso l’individuazione delle potenzialità e
delle carenze di ciascuno, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo di tutti,
considerati i livelli di partenza.
La valutazione è parte integrante della progettazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma
come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. I docenti
pertanto, hanno nella valutazione, lo strumento privilegiato che permette loro la continua e flessibile
regolazione della progettazione educativo/didattica.
Con la Circolare Ministeriale n.3 del 13 febbraio 2015, si realizza dopo sedici anni il percorso normativo
sulla valutazione, avviato con il D.P.R. 275/99 e proseguito poi con: L.53/03; D.Lgvo 59/04; L.296/06; D.M.
139/07; L.169/08; D.P.R.122/09; D.M. 9/2010; D.M. 254/2012; D. Lgvo 13/2013. Con l’atto della
certificazione delle competenze, la scuola è obbligata a ripensare il proprio modo di procedere sulla
valutazione degli apprendimenti acquisiti nelle singole discipline all’interno di una prospettiva più globale
della crescita individuale.
La certificazione delle competenze implica una valutazione “oggettiva” degli apprendimenti, perché li
collega a precisi livelli e standard. La C.M. 3 del 13 febbraio 2015, propone per ora in via sperimentale nel I°
Ciclo, il MODELLO NAZIONALE per la certificazione delle competenze (previsto dal Regolamento sulla
valutazione D.P.R. 122/2009). Il modello si ispira all’impianto culturale delle Indicazioni Nazionali D.M.
254/2012 che dedicano un paragrafo alle competenze: Certificazione delle Competenze (p. 19) “La scuola
finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze prevista nel profilo delle studente al termine del I°
Ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale e che saranno oggetto di
certificazione […] al termine della scuola primaria e secondaria di I° grado, attraverso MODELLI che
verranno adottati a livello NAZIONALE”.
L’atto della certificazione è inserito nel processo formativo e questo spetta agli insegnanti. Siamo
nell’ambito di una valutazione formativa piuttosto che sommativa.
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E’ la scuola a certificare le competenze acquisite dagli allievi (D.P.R. 275/99, L. 53/2003, D.P.R. 122/2009).
Le Indicazioni Nazionali sottolineano la dinamica evolutiva delle competenze progressivamente acquisite e
dunque pongono la scuola nell’impegno a SOSTENERE e ORIENTARE gli studenti nel loro percorso
formativo.
La sfida è tra standard di riferimento e percorso personale dell’allievo. Le Indicazioni ci dicono che prima di
certificare, occorre progettare percorsi didattici a partire da traguardi fissati a livello nazionale
(PRESCRITTIVI) ma la scuola deve fare attenzione a come ciascun studente mobilita e orchestra le proprie
risorse che sono conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni e dunque legate a un rapporto dinamico e
consapevole tra il soggetto e il contesto, per affrontare nuove situazioni problemi.
Modello sperimentale e premesse pedagogiche contenute nelle Indicazioni Nazionali D.M.
254/2012
La maturazione delle competenze costituisce la finalità di tutto il Curricolo
Le competenze da certificare sono quelle contenute nel PROFILO dello studente
Le competenze devono essere promosse, rilevate e valutate in base ai traguardi di sviluppo
disciplinari e trasversali riportati nelle Indicazioni
Le competenze sono un costrutto complesso di conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni,
potenzialità e attitudini personali
Sono oggetto di osservazione, documentazione, valutazione.
Al termine del processo si possono certificare le competenze due volte: Scuola Primaria e Scuola
Secondaria di I° grado.
La proposta teorica delle Indicazioni sta nei concetti di CULTURA / SCUOLA / PERSONA: la scuola oggi deve
essere consapevole che l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione e
dunque le trasmissioni standardizzate delle conoscenze non sono più adeguate nello scenario complesso e
variegato del nostro tempo. Oggi lo studente si trova ad interagire con culture diverse che deve
comprendere e mettere in relazione con le proprie; la libertà e l’uguaglianza sancite negli art. 2, 3 della
Costituzione devono far porre sempre più attenzione alle disabilità e alle fragilità; tutto il mondo della
scuola è chiamato alla funzione di concorrere al progresso materiale e spirituale della società (art. 4 della
Costituzione).
Una molteplicità di culture è entrata nella scuola, nuove forme di emarginazione culturale e analfabetismo,
dispersione, abbandoni. Fare scuola oggi significa comprendere diversi modi di apprendere con i nuovi
media, la diffusione delle TIC è una frontiera decisiva. Le finalità della scuola sono definite nelle Indicazioni
nella CENTRALITA’ DELLA PERSONA posta al centro dell’azione educativa con tutti i suoi aspetti:
cognitivi/affettivi/corporei/estetici/etici/spirituali/religiosi. La scuola deve prendersi cura della classe come
gruppo per rinnovare i legami e la socializzazione. Deve insegnare ad apprendere ad apprendere. Si tratta
non di rispondere ad una emergenza ma di impostare una formazione per l’intero arco della vita e
(formazione verticale) in collaborazione con gli attori extrascolastici: famiglia in primo luogo.
FORMARE A UNA NUOVA CITTADINANZA E PER UN NUOVO UMANESIMO (microcosmo personale e
macrocosmo dell’umanità).
Allora la scuola deve ricomporre o far dialogare i grandi oggetti della conoscenza superando la
frammentazione delle discipline per comprendere la complessità ed imparare ad essere PERSONA
PLANETARIA TRA LOCALE E GLOBALE.
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Per raggiungere tali competenze, le scuole sono chiamate a elaborare il proprio curricolo, la cui
caratteristica fondamentale è la PROGETTUALITA’ cioè la capacità di individuare:
i fini del percorso di apprendimento e cercare di raggiungerli usando, come mezzi flessibili, le
DISCIPLINE;
i TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE;
gli obiettivi di apprendimento.
I traguardi di competenze alla fine della scuola primaria e della secondaria di I° grado seguono la
sequenzialità, la progressione e la gradualità.
L’elemento qualificante delle Indicazioni è il PROFILO dello STUDENTE che si articola nelle competenze
maturate alla fine del primo ciclo. Gli indicatori per la certificazione del nuovo modello si riferiscono a
competenze di carattere trasversale, non sono le competenze disciplinari indicate nei traguardi di sviluppo
disciplina per disciplina.
Le competenze sono agganciate alle 8 competenze-chiave che stanno alla base dei sistemi educativi
europei: sono un mix di competenze cognitive/personali/sociali/meta-cognitive che delimitano il perimetro
di una cittadinanza europea in costruzione. Affinché le competenze non risultino solo principi, è richiesto ai
docenti di indicare quali specifiche discipline hanno contribuito. E’ un invito a contestualizzarle.
Cosa cambia nella scuola?
La scuola dovrà adeguare la progettazione curricolare per connettere i traguardi delle competenze indicati
per ogni disciplina alle competenze trasversali, date dal profilo delle competenze in relazione alle
competenze chiave. Il nuovo modello nazionale della certificazione delle competenze, è potenzialmente in
grado di rimettere in gioco tutta la cultura della valutazione italiana, con effetti positivi sulle pratiche
didattiche e d’insegnamento.
FINALITA’ GENERALI DELLA VALUTAZIONE
PER LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
1. L’Istituto Comprensivo “Raffaello Magiotti” considera i processi di valutazione degli apprendimenti
come itinerari di miglioramento, che accompagnano lo studente lungo l’intero percorso formativo.
2. I processi valutativi sono correlati agli obiettivi formativi e agli obiettivi di apprendimento indicati
nel piano dell’offerta formativa e nella programmazione curricolare dell’istituto.
3. Essi mirano a sviluppare nello studente una responsabilizzazione rispetto ai traguardi prefissati e a
garantire la qualità del percorso formativo in coerenza con gli obiettivi specifici previsti.
4. L’istituto utilizza i risultati degli apprendimenti come elemento di riferimento per la valutazione del
proprio sistema formativo (autovalutazione d’istituto secondo il modello RAV del SNV).
CARATTERISTICHE DELLA VALUTAZIONE
PER LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La valutazione deve essere:
Continua: cioè declinata nel corso dell’intero processo didattico;
Formativa: come verifica del conseguimento, da parte di ciascun allievo, dei singoli obiettivi definiti
dalla programmazione e dell’adeguatezza della proposta di istruzione alle necessità degli allievi;
Sommativa: come consuntivo dei risultati ottenuti sia in termini di competenze degli allievi, sia di
validità delle soluzioni didattiche;
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trasparente e condivisa: sia nei fini che nelle procedure, in modo che ogni alunno possa conoscere i
criteri e gli strumenti usati. A tale scopo ogni docente manterrà costantemente aggiornato il suo
registro personale con osservazioni continue sul processo di apprendimento degli alunni;
comunicherà agli stessi i risultati delle verifiche effettuate in modo immediato e diretto attraverso
il registro personale. La funzione formativa della valutazione sarà in particolare orientata a favorire
e determinare una didattica in grado di attivare meccanismi di retroazione e di compensazione
delle carenze riscontrate, al fine di impedire che il cumulo di deficit porti all’insuccesso;
sono utilizzate come strumenti di valutazione diagnostica, le prove di ingresso per tutte le classi
per aree disciplinari: linguistica e matematica, al fine di verificare i prerequisiti e il possesso di
abilità specifiche. Il test di ingresso non concorre alla determinazione del voto del primo
quadrimestre.
GLI ASSI DELLA VALUTAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
L’istituto intende la valutazione come un procedimento continuo, strutturato secondo i seguenti assi:
Asse temporale della valutazione: le fasi.
La valutazione si compone di momenti iniziali, intermedi e conclusivi:
la valutazione iniziale coincide con l’avvio di un percorso annuale di apprendimento e ha finalità
diagnostiche e prognostiche;
a valutazione intermedia o parziale si tiene almeno al termine di ciascun modulo per la scuola
secondaria di primo grado e al termine di ciascuna parte del programma o delle attività per la
scuola primaria;
la valutazione conclusiva coincide con un giudizio su un organico segmento di percorso o sul
percorso annuale di apprendimento e si attua in sede di scrutinio quadrimestrale o finale.
Asse funzionale della valutazione. I processi.
Percorsi che favoriscono il raggiungimento degli obiettivi:
a) frequenza assidua delle lezioni;
b) partecipazione attenta e attiva alle lezioni;
c) studio delle lezioni, esecuzione dei compiti a casa e a scuola, cura e riordino del lavoro fatto in
classe;
d) partecipazione ai processi di valutazioni parziali e finali.
Modalità e strumenti di valutazione
a) Oggetto di valutazione sono:
le conoscenze: come insieme di informazioni, nozioni, dati, principi, regole di comportamento,
teorie, concetti assimilati e codificati
le abilità: come produzione di qualcosa, risoluzione di problemi, esecuzione di compiti;
le competenze: come autonomia acquisita nel mettere in azione le conoscenze apprese e le
abilità possedute, l’agire personale;
le capacità: come sviluppo delle potenzialità di una persona a fare, pensare, agire (capacità
intellettuali, emotive, espressive, estetiche, operative, sociali, morali, spirituali, religiose…)
b) Strumenti di valutazione: compiti scritti svolti a casa e a scuola, interrogazioni orali, esercitazioni
pratiche, prove oggettive di profitto, questionari, relazioni. Numero minimo d’interrogazioni e di
compiti in classe per quadrimestre:
verifiche orali: 1-2 per quadrimestre
verifiche scritte: 2 per quadrimestre
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Il numero di verifiche è commisurato al monte orario della disciplina.
Correzione dei compiti
La correzione dei compiti si svolge utilizzando griglie comuni condivise e approvate collegialmente, allegate
ai compiti. I compiti scritti – per la scuola secondaria di primo grado - sono documenti amministrativi
ufficiali della scuola e dunque saranno conservati nel cassetto personale subito dopo averli portati a
conoscenza degli alunni, insieme alla griglia di valutazione individuale. A fine anno essi andranno
consegnati presso l’Ufficio didattica alunni.
In sede di scrutinio finale, in presenza di una prova scritta e di una prova orale, l’attribuzione del voto finale
viene deliberato dal consiglio di classe, che terrà in considerazione lo sviluppo della preparazione
complessiva dell'allievo nel corso dell'intero anno scolastico, ed eventuali altri elementi specifici di
valutazione in possesso dello stesso consiglio e previsti dalla normativa vigente.
Le verifiche scritte regolarmente corrette, classificate e registrate saranno consegnate agli alunni entro 15
giorni e comunque prima del successivo compito in classe della stessa disciplina.
Comunicazioni con le famiglie
Strumento ordinario di comunicazione con le famiglie è il Registro elettronico, con la registrazione
dei voti nelle singole discipline;
per quanto riguarda i risultati dello scrutinio finale, la comunicazione della non ammissione alla
classe successiva avverrà di persona o per posta, quella dei risultati per pubblicazione all’albo e/o
consegna del documento di valutazione;
la comunicazione delle lacune presenti in alcune discipline sarà effettuata in forma scritta tramite
una scheda elaborata dalla scuola, contenente i giudizi delle discipline con carenze, gli obiettivi e le
caratteristiche dell’azione di recupero per l’anno in corso o successivo.
La comunicazione di non promozione, per la scuola secondaria di primo grado, avverrà in maniera
riservata in orari concordati con il dirigente scolastico.
SCUOLA PRIMARIA
Affinché il processo valutativo risulti trasparente, valido, comprensibile, è importante procedere alla
misurazione e alla rilevazione oggettiva dei dati ed all’osservazione del processo attraverso il quale ogni
alunno progredisce: da ciò che già sa fino all’avvicinamento a mete raggiungibili, nel rispetto dei ritmi e
delle condizioni soggettive dell’apprendimento. Quindi la valutazione – nella scuola primaria – non si limita
a censire lacune ed errori, ma evidenzia le risorse, le potenzialità, i progressi, aiuta l'alunno a motivarsi, a
costruire una immagine positiva e realistica di sé. Pertanto la valutazione periodica e annuale terrà conto,
oltre che dei risultati delle singole prove oggettive, interrogazioni, esercitazioni, libere elaborazioni, anche
dei percorsi di apprendimento e dei progressi ottenuti da ciascun alunno rispetto alla situazione iniziale e
della maturazione globale, senza fermarsi esclusivamente all’esito delle singole verifiche.
Le prove per le verifiche di ingresso e per l’accertamento degli apprendimenti intermedi o conclusivi, si
basano su un condiviso, e per quanto possibile oggettivo, sistema di misurazione.
Tali misurazioni vengono concordate a livello di dipartimento.
In caso di insufficienza a fine anno scolastico, il docente dovrà motivare l’esito, documentato mediante:
le attività e le prove effettuate comprese quelle di recupero
l’utilizzo di interventi individuali e/o di gruppo per percorsi mirati
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TABELLA DI PARAMETRAZIONE DI SITUAZIONI POSITIVE (scala di valutazione) per la scuola primaria
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1. I contenuti sono appresi in modo completo, sicuro e organico, riuscendo autonomamente
ad integrare conoscenze preesistenti.
2. Applica procedure con piena sicurezza ed effettua analisi e sintesi corrette, approfondite e
originali.
3. Sa utilizzare proprietà e regole per creare idonei criteri di classificazione.
4. Esprime valutazioni personali pertinenti e supportate da argomentazioni efficaci.
5. Espone in modo chiaro, preciso e sicuro.
6. Comprende in modo completo e approfondito testi, dati e informazioni. Applica conoscenze
e abilità in vari contesti con sicurezza e padronanza.
7. Sa orientarsi nella soluzione di problemi complessi
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1. I contenuti sono appresi in modo completo, sicuro e autonomo.
2. Applica procedure ed effettua analisi e sintesi con piena sicurezza e autonomia.
3. Riconosce proprietà e regole, che applica autonomamente nelle classificazioni.
4. Sa esprimere valutazioni personali ed espone in modo chiaro, preciso e sicuro.
5. Comprende in modo completo e approfondito testi, dati e informazioni.
6. Applica conoscenze e abilità in vari contesti correttamente e con sicurezza.
7. Sa orientarsi nella soluzione di problemi complessi
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1. I contenuti sono appresi in modo ordinato, sicuro con adeguata integrazione alle
conoscenze preesistenti.
2. Applica procedure ed effettua analisi e sintesi in modo consapevole, corretto e con
autonomia.
3. Riconosce con sicurezza e precisione proprietà e regole, che applica nelle classificazioni.
4. Sa esprimere valutazioni personali ed espone in modo preciso e ordinato.
5. Comprende a vari livelli testi, dati e informazioni.
6. Sa applicare conoscenze e abilità in diversi contesti in modo corretto.
7. Sa orientarsi nella soluzione di problemi.
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1. I contenuti sono appresi in modo globale, nelle linee essenziali e con approfondimento solo
di alcuni argomenti.
2. Applica procedure ed effettua analisi e sintesi in modo abbastanza consapevole.
3. Riconosce proprietà e regole e applica criteri di classificazione.
4. Espone in modo semplice, ma chiaro.
5. Sa applicare conoscenze e abilità in vari contesti in modo complessivamente corretto.
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1. I contenuti sono appresi in modo superficiale, parziale e/o meccanico.
2. Applica procedure ed effettua analisi e sintesi in modo parziale e solo in compiti noti.
3. Guidato, riesce a riconoscere proprietà ed a classificare.
4. Necessita di guida nell’esposizione.
5. Comprende solo in parte e superficialmente testi, dati e informazioni.
6. Se guidato, applica conoscenze e abilità in contesti semplici.
Per gli alunni delle classi prima e seconda, in età evolutiva e ai primi passi dell’approccio con il sapere, non
verranno attribuiti voti inferiori al sei, mirando a promuovere maggiormente l’autostima e la fiducia in sé,
mentre per gli alunni delle classi successive viene utilizzato anche il voto cinque.
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TABELLA DI PARAMETRAZIONE DI SITUAZIONI DI NON SUFFICIENZA (scala di valutazione) per la scuola primaria
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1. Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti minimi disciplinari.
2. Abilità di lettura e di scrittura da recuperare.
3. Scarsa capacità di analisi e comprensione di testi, dati, informazioni.
4. Applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con gravi errori.
5. Esposizione non chiara anche se guidata, frammentata e confusa, povertà lessicale.
6. Errori sistematici nell’applicare conoscenze e abilità.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NON ITALOFONI DI RECENTE IMMIGRAZIONE
I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo
d’istruzione sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani considerando la possibilità
della personalizzazione del percorso di apprendimento.
Nella valutazione degli alunni stranieri, per i quali i piani individualizzati prevedono interventi di educazione
linguistica e di messa a punto curricolare, si terrà conto, per quanto possibile, della storia scolastica
precedente, degli esiti raggiunti, delle abilità e delle competenze essenziali acquisite.
In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “certificativa” si prenderanno in
considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e,
soprattutto, le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si deciderà il
passaggio o meno da una classe all’altra occorrerà far riferimento a una pluralità di elementi fra cui non
può mancare una previsione di sviluppo dell’allievo.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO PER LA SCUOLA PRIMARIA
(D.P.R. 122/2009)
La valutazione viene espressa con giudizio sintetico. Il giudizio sarà formulato ai sensi dell’art. 2, comma 8,
del D.P.R. n. 122/2009 e terrà conto di:
impegno
partecipazione
interesse
relazione con gli altri (adulti e coetanei)
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TABELLA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA PRIMARIA – Giudizio
Ottimo
L’alunno ha cura degli strumenti e dei materiali propri e altrui;
rispetta gli ambienti e le attrezzature della scuola;
si propone nell’organizzazione di attività e/o di progetti impegnandosi a
portarli a termine con autonomia e responsabilità (in relazione all’età);
riconosce i valori di cittadinanza e convivenza civile; è corretto nei
comportamenti e negli atteggiamenti;
rispetta le opinioni e le esigenze dei compagni;
ha interiorizzato, secondo l’età, le norme che regolano gli interventi e i
rapporti interpersonali (ascoltare, non disturbare, non interrompere,
rispettare i turni di intervento);
partecipa in modo costante e costruttivo alle attività della classe.
Distinto
L’alunno ha cura degli strumenti e dei materiali propri e altrui;
rispetta gli ambienti e le attrezzature della scuola;
si propone nell’organizzazione di attività e/o di progetti impegnandosi a
portarli a termine in modo adeguato;
riconosce i valori di cittadinanza e convivenza civile;
è generalmente corretto nei comportamenti e negli atteggiamenti;
conosce e rispetta le norme che regolano gli interventi e i rapporti
interpersonali (ascoltare, non disturbare, non interrompere, rispettare i
turni di intervento);
partecipa alle attività della classe.
Buono
L’alunno ha discreta cura degli strumenti e dei materiali propri e altrui;
non sempre rispetta gli ambienti e le attrezzature della scuola;
saltuariamente si propone nell’organizzazione di attività e/o di progetti
impegnandosi a portarli a termine in modo non sempre adeguato;
non è sempre rispettoso delle regole e delle esigenze degli altri, anche se
sa ascoltare e rispettare i propri turni di intervento.
Discreto
L’alunno ha poca cura degli strumenti e dei materiali propri e altrui;
non sempre rispetta gli ambienti e le attrezzature della scuola;
si impegna in modo poco adeguato nelle attività e nei progetti;
è poco rispettoso delle regole e delle esigenze degli altri (ascoltare, non
disturbare, non interrompere, rispettare i propri turni di intervento).
Sufficiente
L’alunno ha scarsa cura degli strumenti e dei materiali propri e altrui;
non rispetta gli ambienti e le attrezzature della scuola;
non si impegna nelle attività e nei progetti;
ostacola spesso il regolare svolgimento delle lezioni;
ha manifestato episodi di intolleranza e di mancata applicazione delle
regole.
Non sufficiente L’alunno, nonostante gli interventi degli adulti, mostra di non riuscire a
modificare il proprio comportamento in tempi e modi adeguati.
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
TABELLA DI PARAMETRAZIONE DI SITUAZIONI POSITIVE (scala di valutazione) per la scuola secondaria di primo grado
Voto Livello DESCRITTORI
10 Ottimo
Conosce gli argomenti in modo esauriente e sa fare collegamenti in
modo critico e personale.
E’ capace di fare analisi dettagliate e sintesi complesse.
Espone con linguaggio appropriato e con ricchezza di vocabolario
9 Distinto L’alunno ha una conoscenza precisa dei contenuti disciplinari e li
utilizza in modo autonomo e originale;
E’ capace di elaborare processi di analisi/sintesi.
8 Buono
L’alunno conosce con precisione i contenuti disciplinari e li utilizza in
modo sicuro: applica processi analisi e sintesi;
Evidenzia un’organizzazione autonoma del proprio lavoro.
Espone con linguaggio appropriato e con una certa ricchezza di
vocabolario.
7 Discreto
L’alunno conosce i contenuti disciplinari e utilizza termini e regole
con una certa sicurezza.
Conosce gli argomenti e sa fare collegamenti
Espone con un linguaggio abbastanza appropriato
6 Sufficiente L’alunno conosce e utilizza i contenuti disciplinari di base.
Conosce gli argomenti in modo essenziale.
Espone con un linguaggio semplice
TABELLA DI PARAMETRAZIONE DI SITUAZIONI DI NON SUFFICIENZA (scala di valutazione) per la scuola secondaria di primo grado
Voto Livello DESCRITTORI
5 Insufficiente L’alunno ha una conoscenza parziale dei contenuti disciplinari e li
utilizza con difficoltà.
4 Gravemente
Insufficiente
L’alunno ha una conoscenza lacunosa e confusa dei contenuti
disciplinari e non li sa utilizzare;
non sa organizzare in modo produttivo il lavoro scolastico, risente dei
limiti di un metodo di studio inadeguato.
3 Nullo L’alunno evidenzia lacune molto gravi, che rendono non rilevabili le
sue conoscenze (verifiche scritte non svolte, verifiche orali prive di
risposte).
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TABELLA PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO (scala di valutazione) per la scuola secondaria di primo grado D.P.R. 122/2009
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1. Rispetta il regolamento scolastico
2. Rispetta le idee altrui ed ha un atteggiamento responsabile e collaborativo
3. Mostra vivo interesse, partecipa attivamente alle lezioni ed ha un ruolo propositivo
all’interno della classe
4. Svolge in modo regolare e serio le consegne scolastiche
5. Frequenta assiduamente rispettando la puntualità
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1. Rispetta il regolamento scolastico
2. Rispetta le idee altrui e tiene un atteggiamento responsabile e collaborativo
3. Mostra interesse costante e partecipa attivamente alle lezioni
4. Svolge in modo regolare e serio le consegne scolastiche
5. Frequenta assiduamente rispettando la puntualità
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1. Rispetta il regolamento scolastico
2. Rispetta le idee altrui e tiene un atteggiamento responsabile e collaborativo
3. Mostra un buono interesse e partecipa alle lezioni
4. Svolge in modo regolare le consegne scolastiche
5. Frequenta regolarmente rispettando la puntualità
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1. Rispetta il regolamento scolastico
2. Rispetta in parte le idee altrui e tiene un atteggiamento accettabile per responsabilità e
collaborazione
3. Mostra un interesse discontinuo e una partecipazione alle lezioni settoriale
4. Svolge in modo discontinuo le consegne scolastiche
5. Frequenta abbastanza regolarmente rispettando la puntualità
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1. Rispetta il regolamento scolastico in modo parziale
2. Talvolta disturba lo svolgimento delle lezioni e mostra scarso rispetto delle idee altrui
3. Mostra un interesse superficiale e partecipa in modo passivo alle lezioni
4. Svolge in modo irregolare ed approssimativo le consegne scolastiche
5. Frequenta in modo irregolare e talvolta non rispetta la puntualità
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1. Non rispetta il regolamento scolastico ed è stato soggetto a provvedimenti disciplinari
2. Disturba lo svolgimento delle lezioni e mostra scarso rispetto degli altri
3. Mostra disinteresse e non partecipa alle lezioni
4. Svolge in modo irregolare le consegne scolastiche
5. Frequenta in modo saltuario e non rispetta la puntualità
VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI CON DSA
Art.10,DPR 122 del 22 giugno 2009 (Regolamento sulla valutazione):
“Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e
la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono
tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività
didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione
vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei”.
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Tutti gli insegnanti, per stimolare l’autostima ed evitare frustrazioni, opereranno affinché l’alunno/a sia
messo/a in condizione sia di seguire la stessa programmazione di classe, attraverso un atteggiamento di
sensibile attenzione alle specifiche difficoltà, sia di essere valutato con le griglie proposte nel POF, ma
attraverso l’attivazione di particolari criteri:
eventuale prolungamento dei tempi dati a disposizione per la produzione scritta;
organizzazione, se necessario, di interrogazioni programmate;
predisposizione di schede di verifica a risposta multipla con possibilità di completamento o
arricchimento orale;
compensazione con prove orali di attività scritte (per disgrafici) o viceversa (per dislessici);
uso di mediatori didattici durante le interrogazioni (schemi, immagini);
valutazione dei compiti scritti che non tenga conto degli errori ortografici;
valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma;
eventuale lettura del testo di verifica da parte dell’insegnante o di un compagno;
eventuale rilettura, da parte dell’insegnante del testo scritto dall’alunno per facilitare
l’autocorrezione;
Saranno attuate misure dispensative:
1. dalla valutazione delle prove scritte in qualche disciplina, privilegiando quelle orali;
2. dalla trascrizione scritta di lunghe parti, favorendo l’uso di testi già pronti, fotocopiati o digitali;
Inoltre saranno proposti i seguenti strumenti compensativi:
1. Tabelle e formulari;
2. Calcolatrice;
3. Computer, videoscrittura, software specifici;
4. Risorse audio (registratore, sintesi vocale);
5. Schemi sintetici per facilitare la rielaborazione o l’esposizione.
Le stesse misure dispensative e gli stessi strumenti compensativi potranno essere adottati anche per gli
alunni con bisogni educativi speciali/ BES.
Ogni consiglio di classe o team docente dovrà, in fase di programmazione, prestare attenzione alla
declinazione degli obiettivi minimi di apprendimento per ciascuna materia, sulla base dei quali verranno
costruiti i Piani Didattici Personalizzati necessari a tutelare il diritto al successo formativo degli alunni con
Bisogni educativi speciali (disabili, DSA, altro).
I Piani didattici personalizzati e gli obiettivi minimi faranno parte integrante del Piano Annuale per
l’Inclusione (circ. Miur n.8 del 6 marzo 2013), che la scuola deve predisporre e approvare all’inizio di ogni
anno scolastico.
Per gli alunni con certificazione di disabilità (L. 104/92) o DSA (L. 170/2010), la stessa scala di valutazione
partirà, come livello minimo di insufficienza, dal voto 5; in caso di prove nulle il voto attribuito è 4.
Per la scuola primaria saranno usati gli stessi parametri relativamente alle situazioni positive, mentre la
valutazione minima sarà 5.
Per gli alunni con certificazione di disabilità (L. 104/92) la valutazione sarà in stretta correlazione al PEI,
pertanto la non ammissione avrà carattere eccezionale e preventivamente concordata in sede GLHO. Per
l’attribuzione della valutazione numerica valgono i criteri della seguente tabella:
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CRITERI DI ATTRIBUZIONE VALUTAZIONE NUMERICA
9 - 10 Eccellente grado di partecipazione alla vita scolastica e
pieno raggiungimento degli obiettivi previsti dal P.E.I
8 Soddisfacente raggiungimento degli obiettivi previsti dal
P.E.I
7 Sostanziale raggiungimento degli obiettivi previsti dal P.E.I
6 Raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dal P.E.I
4 - 5 Obiettivi previsti dal P.E.I. non raggiunti
a) Percorso per obiettivi minimi
Nei casi di alunni disabili ritenuti in grado di poter raggiungere gli obiettivi minimi nella maggior parte
delle discipline, si precisa che in questi casi per obiettivi minimi si debbano intendere non tutti quelli
programmati nei singoli moduli didattici o nelle singole unità didattiche disciplinari, bensì quelli previsti
dal PEI, cioè obiettivi minimi personalizzati (obiettivi essenziali nella maggior parte delle discipline),
comunque compatibili ai quadri formativi dell’indirizzo di studio. Tanto da consentire la possibilità di
affrontare l’Esame di Stato.
b) Percorso differenziato
Nei casi di disabilità più marcate, e non ricorrendo la casistica del precedente paragrafo, si potranno
programmare percorsi differenziati e non riconducibili agli obiettivi minimi curricolari. In tali percorsi la
valutazione, come da tabella, deve intendersi esclusivamente in riferimento a quanto programmato nel
PEI.
*******
Nella valutazione si sottolinea il carattere di prevalente curricolarità, nel senso di una organica
interazione con tutta l’attività di programmazione di istituto e di classe/interclasse; si riconosce la
triplice valenza di ogni percorso di valutazione come di seguito definita:
come misurazione del profitto di ogni singolo alunno e delle competenze acquisite;
come contesto di confronto in cui ridefinire le scelte curricolari programmatiche d’istituto;
come autoanalisi dei processi di valutazione messi in atto dall’istituto.
Obiettivi: a) contribuire a migliorare la qualità degli apprendimenti;
b) innalzare i traguardi formativi degli studenti e dell’istituto;
c) favorire il successo scolastico e promuovere l’eccellenza;
d) garantire condizioni di pari opportunità formativa.
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Strategie di ricerca:
Attivazione di un osservatorio per la definizione della mappa dei bisogni e individuazione delle
aree di intervento prioritario;
analisi e studio delle prove di ingresso e dei risultati di valutazione intermedi e finali.
Strategie di programmazione:
Ogni processo di valutazione sarà correlato agli obiettivi formativi del POF, agli obiettivi di
apprendimento, ai moduli didattici e alle unità di apprendimento del piano di lavoro dei singoli
docenti.
Ogni consiglio di classe/interclasse programma annualmente, accanto alle ordinarie modalità di
verifica degli apprendimenti, le attività di eccellenza, di recupero, di sostegno.
Asse funzionale della valutazione. Tipologia degli interventi:
tutoraggio per gli alunni stranieri, della mobilità studentesca, da trasferimenti all’inizio o in
corso d’anno;
aiuto allo studio di alunni in particolari condizioni di difficoltà (per inserimento tardivo nella
classe, per assenze prolungate, per trasferimenti, per Bisogni educativi speciali);
interventi didattici ed educativi per carenze rilevate nello scrutinio del 1° quadrimestre;
individuazione, classificazione e promozione dell’eccellenza, da parte dei consigli di classe di
novembre.
RILEVAZIONE DELLE CARENZE
ORGANIZZAZIONE DEL SOSTEGNO E DEL RECUPERO
A. Attività di recupero sono quelle finalizzate al superamento delle carenze/lacune che
caratterizzano la preparazione degli alunni, rilevate nelle valutazioni intermedie, negli scrutini
intermedi e finali;
B. interventi di sostegno indicano la serie di iniziative che ogni consiglio di classe/interclasse
intende mettere in atto per sanare situazioni di scompenso all’interno di una stessa classe.
Il collegio afferma la stretta interazione tra azioni di recupero e interventi di sostegno, che si
giustificano solo nella misura in cui riescono a ridurre e contenere gli insuccessi formativi.
Criteri didattico-metodologici:
La rilevazione e l’organizzazione delle attività e degli interventi in questione sarà operata tenendo come
riferimento i seguenti strumenti di programmazione in atto nell’istituto:
Obiettivi specifici di apprendimento, intesi come elementi caratterizzanti gli “oggetti”
dell’apprendimento (i contenuti, i metodi, i processi mentali/affettivi);
Obiettivi formativi, intesi come contestualizzazione degli obiettivi di apprendimento con
specifico riferimento ad una classe e all’incontro con gli alunni di quella classe e come
strumenti per promuovere e certificare le competenze personalizzate;
I moduli e unità di apprendimento, intesi come mediatori didattici che strutturano e
costruiscono il piano di lavoro del singolo docente.
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Campi di rilevazione e di intervento sono:
la disciplina come campo didattico specifico, circoscritto e strutturato per l’individuazione delle
carenze, dei bisogni e dei conseguenti interventi didattici;
l’area disciplinare come ambito caratterizzato dalla circolazione e dalla affinità di metodi e
procedimenti logici e riflessivi.
Metodologia degli interventi di sostegno: Il sostegno all’apprendimento è finalizzato alla prevenzione dell’insuccesso scolastico e si realizza, in
particolare, in funzione di due casi:
per bisogni personalizzati;
in riferimento alla rilevazione dei punti deboli di un intero contesto, così come emergono dagli
scrutini finali e dai risultati delle prove di ingresso.
Tempi degli interventi di sostegno:
nel primo bimestre, il sostegno sarà messo in atto, sin dall’inizio delle lezioni, per situazioni di
forte divario formativo (alunni stranieri);
nella rilevazione di novembre per quegli alunni che mostrano difficoltà nel mantenere i ritmi di
lavoro e di apprendimento della classe;
nella rilevazione di febbraio per gli alunni che non hanno superato lacune evidenziate nello
scrutinio di gennaio/febbraio.
Metodologia degli interventi di recupero.
Rilevazione delle carenze e interventi di recupero: le specifiche attività di recupero sono deliberate dai
rispettivi consigli di classe a favore degli studenti che riportino voti di insufficienza negli scrutini del 1°
quadrimestre o comunque, quando nella scuola primaria, gli alunni mostrino un evidente divario
nell’apprendimento;
Natura delle carenze: viene definita con riferimento agli obiettivi formativi, ai moduli didattici e alle
unità di apprendimento.
Tipologia degli interventi: da effettuare durante il periodo delle lezioni
studio autonomo, quando, a parere del consiglio di classe, lo studente è in grado di raggiungere
autonomamente gli obiettivi formativi prefissati;
interventi di recupero curricolari, nel normale orario di insegnamento del singolo docente, da
mettere in atto soprattutto per carenze lievi e diffuse nella classe e ogniqualvolta le carenze
riguardano più di un 1/3 degli alunni della classe;
interventi di recupero strutturati in piccoli gruppi con insegnanti di sostegno e/o curricolari in
orario scolastico o in orario aggiuntivo di insegnamento
interventi di recupero strutturati in orario pomeridiano per gravi e circoscritte carenze. Tali
interventi vanno programmati soprattutto in caso di discipline di base, con forti differenziazioni
rispetto al resto della classe. Questa tipologia di interventi sarà organizzata – per la secondaria
di primo grado - secondo i seguenti criteri:
o potranno svolgersi in orario pomeridiano, martedì e/o giovedì, per non più di due ore al
giorno e di due discipline, e in ogni caso deve concludersi entro le ore 16,05 per
consentire all’alunno spazi di studio autonomo;
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o l’organizzazione degli interventi strutturati può avvenire per gruppi omogenei, che
possono essere formati da studenti della stessa classe o di classi parallele, oppure di
classi diverse. La formazione dei gruppi è demandata al dirigente scolastico, su
proposta dei consigli di classe.
Organizzazione flessibile dell’orario curricolare:
Qualora gli interventi di recupero strutturati siano collocati in orario curricolare, il consiglio di classe
indicherà le attività didattiche da proporre ai gruppi di alunni non coinvolti nel recupero, secondo i seguenti
criteri:
approfondimenti di tematiche relative a contenuti scolastici già studiati, che non riguardano lo
svolgimento dei programmi così come programmato per tutti i componenti della classe;
partecipazione a progetti deliberati dagli organi collegiali dell’istituto e complementari rispetto
all’attività didattica ordinaria;
esercitazioni su contenuti dei programmi già svolti;
partecipazione ad iniziative esterne alla scuola, integrative della programmazione di classe.
VALUTAZIONE INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
PER LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Per i criteri di valutazione degli alunni che si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica, la
normativa ministeriale non prevede la valutazione numerica, per questo gli insegnanti di tale disciplina
della scuola primaria si attengono ai seguenti giudizi:
OTTIMO: per gli alunni che mostrano spiccato interesse per la disciplina, che partecipano in modo
costruttivo all’attività didattica, che sviluppano le indicazioni e le proposte dell’insegnante con un lavoro
puntuale, sistematico e con approfondimenti personali.
DISTINTO: per gli alunni che dimostrano interesse e partecipazione con puntualità ed assiduità
contribuendo personalmente all’arricchimento del dialogo educativo e che avranno pienamente raggiunto
gli obiettivi.
BUONO: per gli alunni che partecipano all’attività scolastica con una certa continuità, anche se talvolta in
maniera passiva, intervenendo nel dialogo educativo solo se sollecitati dall’insegnante e raggiungono gli
obiettivi previsti.
SUFFFICIENTE: per gli alunni che dimostrano impegno e partecipazione seppure in modo discontinuo e che
raggiungono gli obiettivi previsti, anche solo parzialmente.
NON SUFFICIENTE: per gli alunni che non dimostrano interesse per la materia, che non partecipano alle
attività proposte dall’insegnante e che non raggiungono gli obiettivi previsti.