diocesi massa carrara pontremoli centro diocesano … · diocesi massa carrara – pontremoli...
TRANSCRIPT
DIOCESI MASSA CARRARA – PONTREMOLI
Centro Diocesano Vocazioni
Monastero Invisibile
Ott
Nov
Dic
2018
Sussidio diocesano
per la preghiera personale o comunitaria
“Io non sono nato per le cose della terra, ma per le cose
del cielo, per le quali soltanto voglio vivere”
San Stanislao Kostka
Carissimi affezionati del Monastero Invisibile,
con questo primo numero del nuovo anno pastorale
2018/2019 vogliamo pregare per i giovani e per la loro
vocazione in occasione XV assemblea generale ordinaria
del sinodo dei vescovi dal titolo “ I giovani, la fede e il
discernimento vocazionale” che si svolgerà dal 3 al 28
ottobre, un’occasione per tutta la Chiesa di incontro, di
conversione, di dialogo, di rinnovamento del cuore e dello
sguardo sul mondo. All’interno troviamo uno schema di
preghiera e un estratto dell’Istrumentum Laboris. Durante
il periodo del sinodo, il 14 Ottobre, papa Paolo VI sarà
dichiarato santo: lo ricordiamo con una sua preghiera per
le vocazioni. Inoltre quest’anno ricorrono i 450 anni dalla
morte di San Stanislao Kostka, novizio gesuita, patrono
della gioventù studiosa, esempio per i giovani ai quali
insegna la capacità di discernere la meta e di seguire le vie
migliori di comportamento e di vita.
A partire da questo numero il presente sussidio diviene
trimestrale e coprirà l’intero anno: i prossimi numeri
usciranno dunque nel 2019 all’inizio dei mesi di gennaio,
aprile, luglio ed ottobre.
Ulteriore novità è costituita dalla possibilità di diffusione
in formato pdf tramite mail, Facebook, WhatsApp ed
innanzitutto sul nuovo sito del Centro Diocesano
Vocazioni www.vocazionims.it, sul quale ciascun numero
sarà disponibile.
Buona preghiera !!!
IN ASCOLTO… (Gv 1,35-46)
Missione dei settantadue discepoli
Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi
discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse:
«Ecco l'agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo
parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e,
osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa
cercate?». Gli risposero: «Rabbì - che, tradotto, significa
Maestro -, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete».
Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno
rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo
avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli
incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse:
«Abbiamo trovato il Messia» - che si traduce Cristo - e lo
condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse:
«Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» -
che significa Pietro.
Il giorno dopo Gesù volle partire per la Galilea; trovò
Filippo e gli disse: «Seguimi!». Filippo era di Betsàida, la
città di Andrea e di Pietro. Filippo trovò Natanaele e gli
disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè,
nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di
Nàzaret». Natanaele gli disse: «Da Nàzaret può venire
qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
SCHEMA DI PREGHIERA
brano di riferimento Gv 1,35-46
Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Che cercate?
Maestro dove abiti?
Venite e vedrete…
Si fermarono presso di lui!
L'uomo ha sete di verità. È posto di fronte a problemi, dai quali
dipende l'orientamento della sua vita: Chi siamo? Da dove
veniamo? Dove andiamo? Chi è Dio? Cosa cerchiamo veramente?
L’uomo, ogni uomo… io, te, siamo alla ricerca continua di un di
più… cosa cerchi veramente? È importante capirlo
La vita è risposta ad una vocazione, è relazione personale con
Cristo, un dialogo e un cammino con Lui. Dio ci chiama in ogni
cosa, continuamente. Ogni persona, cosa o avvenimento è una sua
parola, un dono e un compito. Da parte nostra dobbiamo cercare
sempre la sua volontà, rivolgendo spesso a Lui
anche un’attenzione consapevole; accettare se stessi, la propria
storia, gli altri, le realtà della natura, gli eventi piccoli o grandi,
favorevoli o tristi, significa trasformare la vita intera in dialogo
con Dio, preghiera diffusa, atto di amore continuato. (dal
Catechismo degli Adulti) Scaviamo in questa esigenza profonda
insita nel cuore di ciascuno: è la sete di Dio la ricerca inquietante
che a volte si agita dentro ciascuno. (pausa di silenzio)
Rit. Vieni Santo Spirito manda a noi dal cielo un raggio di
luce, un raggio di luce. Vieni Padre dei poveri, vieni datore dei
doni. Luce dei cuori, luce dei cuori.
Salmo 62
O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco,
di te ha sete l'anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta,
arida, senz'acqua.
Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.
Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
Quando nel mio giaciglio di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
A te si stringe l'anima mia
e la forza della tua destra mi sostiene.
Rit. Vieni Santo Spirito manda a noi dal cielo un raggio di
luce, un raggio di luce. Vieni Padre dei poveri, vieni datore dei
doni. Luce dei cuori, luce dei cuori.
Cerchiamo parole che ci arrivino dritte al cuore! Che sappiano
farsi largo forse sgomitando tra le tante chiacchiere ed sms…la
nostra ricerca affannosa è sintomo che c’è in noi desiderio
profondo di Parola, di Lui, la Parola vivente che ci riempie e ci
trasforma. (pausa di silenzio)
Gloria a Te Parola vivente,
Verbo di Dio gloria a Te!
Cristo Maestro, Cristo signore!
Fissano lo sguardo su Gesù… si fermarono presso di Lui!
Signore vogliamo fissare lo sguardo su di te, vogliamo venire a
vedere dove abiti, vogliamo fermarci presso di te, stare con te,
rimanere con te Parola fatta carne, Parola fatta pane! Forse solo
davanti a te scopriremo il mistero di una ricerca che trova
appagamento, solo davanti all’eucaristia potremo capire il mistero
che nasconde la vita di un giovane che ti ha cercato e da te si è
lasciato cercare e afferrare!
Rit. Il Signore è la mia forza, mio canto è il Signor,
Il Signore è il Salvator, in lui confido, non ho timor,
in Lui confido non ho timor.
“VENITE e VEDRETE!” L’invito diventa storia di uomini che
Dio associa alla sua opera di salvezza, mistero nel quale la
debolezza, il peccato e il tradimento sembrano dissolversi in una
chiamata tanto irresistibile quanto incomprensibile. Miracolo che
vede l'uomo affiancato a Dio, chiamato a collaborare con Lui
nell'opera della salvezza. Vocazione, miracolo grande che lo
Spirito opera quando illumina una frase, un gesto, una parola, e ti
senti interpellato. Gli Apostoli non capiscono ciò che li attende, e
anche noi vorremmo non capire, dimenticare, fuggire, ma prima o
poi 'senti' che sei chiamato. Tu, proprio tu e non altri, è solo
questione di aprire il cuore alla Sua voce, di avere il coraggio di
lasciarsi travolgere dall'entusiasmo, dalla necessità di seguirLo
..... dove? Non importa, dove vorrà! Si può andare o non andare,
rispondere o tacere, ma tutto perde importanza se si va, si
risponde, senza comprendere ..... ma il cammino è già iniziato!
Rit.
Venite e vedrete!! Così Gesù risponde ai due discepoli di
Giovanni il battista, che gli chiedevano dove abitasse. In queste
parole troviamo il significato della vocazione a essere apostoli di
Gesù. La chiesa, quale comunità dei discepoli di Gesù, è chiamata
a fissare il suo sguardo su questa scena che, si rinnova
continuamente nella storia. È invitata ad approfondire il senso
originale e personale della vocazione alla sequela di Cristo nel
ministero sacerdotale e l’inscindibile legame tra la grazia divina e
la responsabilità umana, racchiuso e rivelato nei due termini che
più volte troviamo nel vangelo: vieni e seguimi. È sollecitata a
percorrere il dinamismo proprio della vocazione, il suo
svilupparsi graduale e concreto nelle frasi del cercare Gesù, del
seguirlo e del rimanere con lui. (Pastores Dabo Vobis n° 34)
Rit.
Tu Cristo, offri un tesoro di Vangelo, deponi in noi un dono
unico, quello di essere portatori della tua vita. Ma affinché sia
evidente che questo dono viene da te e non da noi, hai posto quel
dono insostituibile in vasi d’argilla, in cuori poveri; tu vieni a
prender posto nella fragilità dei nostri esseri, proprio lì e non
altrove. Allora, senza che sappiamo come, tu fai di noi, così
sprovvisti e vulnerabili, l’irradiazione della tua presenza in mezzo
agli uomini. (frère Roger di Taizé) (pausa di silenzio)
Come attesta una larga esperienza, la vocazione sacerdotale ha un
suo primo momento di manifestazione spesso negli anni della
preadolescenza o nei primissimi anni della gioventù. Ed anche in
soggetti che arrivano a decidere l'ingresso in seminario più avanti
nel tempo non è raro costatare la presenza della chiamata di Dio
in periodi molto precedenti. La storia della Chiesa è una
testimonianza continua di chiamate che il Signore rivolge anche
in tenera età. San Tommaso, ad esempio, spiega la predilezione di
Gesù verso l'apostolo Giovanni « per la sua tenera età » e ne trae
la seguente conclusione: « Questo ci fa capire come Dio ami in
modo speciale coloro che si danno al suo servizio fin dalla prima
giovinezza ». La Chiesa si prende cura di questi germi di
vocazione seminati nei cuori dei fanciulli, curandone, attraverso
l'istituzione dei Seminari Minori, un premuroso, benché iniziale,
discernimento e accompagnamento. In varie parti del mondo,
questi seminari continuano a svolgere una preziosa opera
educativa, finalizzata a custodire e a far sviluppare i germi della
vocazione sacerdotale, affinché gli alunni la possano più
facilmente riconoscere e siano resi più capaci di
corrispondervi. (PDV n°63)
"Un prete è sempre un sospetto: ciascuno pretende di trovarlo
conforme ad un ruolo e di domandargli se è quel che deve e se
crede in ciò che dice; ciascuno lo vuole coerente con l’idea che se
ne è fatta e in continuo contatto con l’assoluto e il sublime;
ciascuno si stupisce per il coraggio di una scelta che per la sua
irreversibilità si è cambiata in un destino. Ma egli è
semplicemente una persona che accetta di confondersi in una
comunità e di spendersi per essa." (pausa di silenzio)
(M. Pomilio, Il quinto evangelio)
Preghiera universale Per sostenere la debolezza di coloro che Gesù chiama, insieme
rivolgiamo al Padre la nostra preghiera:
R. Signore, moltiplica i tuoi ministri, plasmandoli su di te.
Signore, mandaci preti adatti al mondo d’oggi, che resistono a tutte
le mode e a tutti gli sbandamenti. Preti pieni di Spirito Santo, preti
innamorati di te, dell’Eucaristia, della Parola. (R.)
Signore, mandaci dei preti capaci di pregare giorno e notte, che
insegnino a pregare. Preti appassionati dei giovani, dei poveri, degli
ultimi. Preti capaci di tenerezza e di misericordia per tutte le
disperazioni e miserie del mondo d’oggi. (R.)
Signore, mandaci preti senza meschinità e sogni di gloria, allenati al
sacrificio per poter parlare di sacrificio; preti che vivano la povertà
evangelica e che sappiano dividere tutto quello che hanno con il
povero. (R.)
Signore, mandaci preti creativi, dal cuore grande come il cuore di
Cristo, instancabili nell’insegnare, nel guidare, nel formare. Preti
costanti, resistenti, tenaci. (R.)
Signore, mandaci preti profeti, forti e umili, che non si scandalizzino
di nessuna miseria umana. (R.)
Signore, mandaci preti che si sentano peccatori come noi, fedeli e
fieri del loro celibato; preti limpidi, che portino il Vangelo stampato
nella loro vita. (R.)
Signore, nel chiederti preti santi, donaci di meritarli almeno un
poco, con la preghiera umile, costante, coraggiosa! (R.)
Signore Gesù, ai discepoli di Giovanni desiderosi di conoscere
intimamente la profondità della Tua esperienza hai concesso
di venire, di vedere dove abitavi e di fermarsi con Te. Donaci di
percorrere ogni giorno la strada che conduce a Te, di ammirare
quella luce che illumina le nostre tenebre e di fare una autentica
esperienza di Te e del Tuo Amore. Rendi capaci i tuoi preti di
annunciare a tutti “Abbiamo trovato il Cristo”, così da condurre gli
altri a Te, unico sommo bene della nostra vita. Tu che vivi e regni
nei secoli dei secoli. Amen.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla
vita eterna. Amen.
Non c’è niente di più bello che incontrare e comunicare Cristo a
tutti… La vocazione di ciascuno di noi è quella di essere, insieme a
Gesù, pane spezzato per la vita del mondo… La testimonianza è il
mezzo con cui la verità dell’amore di Dio raggiunge l’uomo nella
storia, invitandolo ad accogliere liberamente questa novità
radicale (Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, 84 e ss.)
ESTRATTO DA“Instrumentum
laboris. I giovani, la fede e il
discernimento Vocazionale”
L’elaborazione di una prospettiva vocazionale di ampio respiro ci
invita ad avere un’attenzione al discernimento vocazionale che non
escluda potenzialmente nessuno perché, come dice Papa Francesco,
«parlare di pastorale vocazionale è affermare che ogni azione
pastorale della Chiesa è orientata, per sua stessa natura, al
discernimento vocazionale. […] Il servizio vocazionale deve essere
visto come l’anima di tutta l’evangelizzazione e di tutta la pastorale
della Chiesa» (Messaggio ai partecipanti al convegno internazionale
sul tema: «Pastorale vocazionale e vita consacrata. Orizzonti e
speranze», 25 novembre 2017).
La famiglia
I due recenti Sinodi per la famiglia e l’Esortazione
Apostolica Amoris Laetitia hanno offerto un ricco contributo circa la
vocazione della famiglia nella Chiesa e l’apporto insostituibile che le
famiglie sono chiamate a dare alla testimonianza del Vangelo
attraverso l’amore reciproco, la generazione e l’educazione dei figli.
È importante riprendere tale messaggio in ottica vocazionale e
renderlo comprensibile per i giovani, all’interno della cultura
affettiva in cui sono inseriti. Riflettere sui percorsi di preparazione al
matrimonio e accompagnare le giovani coppie sembrano essere i due
punti strategici su cui investire energie pastorali.
Il ministero ordinato
La Chiesa ha da sempre riconosciuto le vocazioni al ministero
ordinato come decisive in ordine alla vita cristiana e alla salvezza di
tutti gli uomini. Per questo ha avuto un’attenzione singolare per la
cura, la formazione e l’accompagnamento dei candidati a questo
stato di vita. È anche innegabile la preoccupazione di molte Chiese
per il calo numerico dei candidati; ciò rende necessaria una rinnovata
riflessione sulla vocazione al ministero ordinato e su una pastorale
vocazionale che sappia far sentire il fascino della chiamata di Gesù a
divenire pastori del suo gregge.
La vita consacrata
Anche la testimonianza profetica della vita consacrata ha bisogno di
essere riscoperta e meglio presentata ai giovani nel suo incanto
originario, come antidoto alla “paralisi della normalità” e come
apertura alla grazia che scompiglia il mondo e le sue logiche.
Risvegliare il fascino della radicalità evangelica nelle giovani
generazioni, così da poter riscoprire la profezia della castità, povertà
e obbedienza come anticipazione del Regno e realizzazione piena
della propria vita è un aspetto che non può essere messo in secondo
piano in un tempo dominato da logiche consumistiche e mercificanti.
Professione e vocazione
Chiamato alla santità e unto dallo Spirito, il cristiano impara a
cogliere in ottica vocazionale tutte le scelte dell’esistenza, anzitutto
quella centrale dello stato di vita, ma anche quelle di carattere
professionale. Per questo motivo alcune CE si augurano che il
Sinodo possa trovare le vie per aiutare tutti i cristiani a riscoprire il
legame tra professione e vocazione in tutta la sua fecondità per la
vita di ognuno e in vista dell’orientamento professionale dei giovani
in ottica vocazionale.
L’inedita condizione dei “single”
Infine, alcune CE si chiedono qual è la collocazione vocazionale di
persone che scelgono di rimanere “single” senza alcun riferimento
ad una consacrazione particolare né al matrimonio. Visto il loro
aumento numerico nella Chiesa e nel mondo, è importante che il
Sinodo rifletta sulla questione.
PREGHIAMO in QUESTI DUE MESI
Per i giovani che vivono l’esperienza del Sinodo: possano
riconoscere il Signore Gesù nel Pane di vita, nella Parola e nei
fratelli che incontrano, per condividere la bellezza dell’amore.
La tua Parola, Signore, illumini i giovani coinvolti nel Sinodo, e
tutti i loro coetanei, nelle scelte importanti della vita, perché
comprendano la loro chiamata al servizio di Dio e dei fratelli.
Per i giovani della nostra diocesi, perché sull’esempio di San
Francesco, nostro patrono, siano capaci di scelte radicali nel
seguire ciò a cui Cristo li chiama, preghiamo.
PREGHIERA per le VOCAZIONI
di San Paolo VI
O Dio, che distribuisci i tuoi doni per l'edificazione della tua Chiesa
e la salvezza del mondo, manda il tuo Spirito di unità di amore e di
fortezza, su quanti hanno scelto di rispondere alla tua chiamata.
Siano essi fedeli a questa vocazione e la realizzino in pienezza per
essere nel mondo segni viventi dell'uomo nuovo, liberi dal denaro, dal
potere, dal piacere. Guida i loro passi con la tua destra e sostienili
con la potenza della tua grazia, perché non vengano meno sotto il
peso della fatiche apostoliche. Risuoni nelle loro parole la voce di
Cristo e quanti li ascolteranno siano attirati all'obbedienza del
Vangelo. Infondi nei loro cuori il tuo Santo Spirito, perché, fatti
tutto a tutti, conducano a te, o Padre, una moltitudini di figli che
nella santa Chiesa ti lodino senza fine. Amen.
PREGHIERA PER L’AVVENTO
Aiutaci ad accoglierti Signore, noi non siamo pronti ad accoglierti,
e non sappiamo neanche come farlo.
Siamo ancora troppo attaccati alle cose terrene,
alle false gioie che il mondo ci dà.
Per questo il nostro cuore e il nostro spirito
non sono pronti per accoglierti
pienamente e senza riserve.
Per tutto questo, Signore,
noi ti chiediamo di preparare il nostro cuore
ad accoglierti pienamente nella nostra vita,
affinché Tu la rinnovi, la sconvolga
e ne faccia un’altra vita.
Manda Gesù il tuo Spirito
per preparare i nostri cuori:
siano pronti per accoglierti come si accoglie un re,
perché vogliamo che Tu solo sia il Re della nostra vita,
Tu solo sia la Via che vogliamo seguire,
la Verità che vogliamo conoscere
e la Vita che vogliamo vivere.
Vieni, Signore, dentro di noi
e trasformaci completamente,
rendici donne e uomini nuovi,
sempre miti ed umili di cuore
per poterti permettere di vivere dentro di noi.
APPUNTAMENTI
- Domenica 7 ottobre 2018 – ore 16.00
Ordinazione Diaconale di Giampaolo Montano
Parrocchia San Colombano (Pontremoli)
- Venerdì 19 ottobre 2018 – ore 21.00 Veglia Missionaria Diocesana
Lettorato dei seminaristi Jules e Luca
Parrocchia Maria Ausiliatrice (Filanda – Aulla)
- Mercoledì 24 ottobre 2018 – ore 21.00 7 novembre 2018 12 dicembre 2018 Adorazione Eucaristica per le vocazioni
Sede Anno Propedeutico
Viale dei Menhir 8 – Filetto (MS)
- Giovedì 25 ottobre 2018 – ore 21.00 8 novembre 2018 13 dicembre 2018 Adorazione Eucaristica per le vocazioni
Seminario Vescovile Maggiore
Via dei Colli 2 - Massa
- 4 novembre 2018 Festa di San Carlo Borromeo
Patrono del Seminario
- 8 dicembre 2018 Giornata per il Seminario
Il TESTIMONE Stanislao Kostka nasce a Rostkòw in Polonia il 28 ottobre 1550. La
famiglia di origine principesca ha ruoli di governo e lo vuole diplomatico.
Stanislao studia a Vienna, alunno interno al collegio dei gesuiti, insieme al
fratello Paolo. Quando i gesuiti lasciano alcuni edifici all’imperatore, i
giovani abitano nella casa del senatore luterano Kimberker. Capace nelle
lingue, contemporanee e classiche, ha abitudini di preghiera, anche
notturne, che lo indeboliscono fisicamente e creano disagi nel luogo dove si
trova. Nella città, tra i teatri di scontro tra luterani in crescita e cattolici,
Stanislao ammira particolarmente lo stile dei gesuiti e le sua preghiera lo
rafforza nel desiderio di unirsi a loro. Il padre si oppone tanto da far
ritenere prudente non accettare Stanislao nel noviziato di Vienna, ma uno
dei padri gli consiglia di andare in Germania, dandogli una lettera per
l’allora provinciale Pietro Canisio e scrivendone una lui stesso al Borgia,
padre generale. È contrario anche il fratello, ma Stanislao parte a piedi per
la Germania, dove incontra Canisio a Dilinga. Molto impressionato dalla
personalità del giovane, questi lo mette alla prova come domestico del
collegio per qualche tempo. Poi lo invia a Roma con altri due compagni.
Ancora a piedi cercando la sua strada e la volontà di Dio, raggiunge Roma
il 27 ottobre 1567. Qui, osteggiato dal padre stavolta con una lettera
durissima, è uno dei novizi che inaugura il noviziato di Sant’Andrea al
Quirinale. Durante l’estate contrae la malaria a Roma e vi muore il 15
agosto 1568, appena diciassettenne. Legato all’Eucaristia e alla figura
materna di Maria, è stato proclamato santo il 31 dicembre 1761. Giovanni
Paolo II sottolineò come «Il cammino della sua breve vita, iniziato a
Rostkowo in Mazowsze, attraverso Vienna e poi sino a Roma, lo si può
paragonare a una grande corsa campestre verso la meta della vita di ogni
cristiano qual è la santità». Nel 450° anniversario della morte Papa
Francesco così ha scritto ai giovani: «San Stanislao vi insegna quella libertà
che non è una corsa alla cieca, ma la capacità di discernere la meta e di
seguire le vie migliori di comportamento e di vita. Vi insegna a cercare
sempre prima di tutto l’amicizia con Gesù; a leggere e meditare la sua
parola e accogliere nell’Eucaristia la sua presenza misericordiosa e potente,
per resistere ai condizionamenti della mentalità mondana. San Stanislao vi
insegna a non avere paura del rischio e dei sogni di vera felicità, la cui
fonte e garanzia è Gesù Cristo. […] Vi sostenga dal cielo San Stanislao, e
vi ispiri il suo motto: “Ad maioranatus sum” – “Sono nato per cose più
grandi”. »
Novità Seminario e CDV
La recente istituzione da parte delle diocesi toscane dell’Anno
Propedeutico, che precede l’ingresso effettivo in seminario, ha reso
necessario anche per la Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli una
riorganizzazione del Seminario e della pastorale vocazionale. Don
Marco Baleani, rettore del Seminario Vescovile Maggiore di Massa,
ha assunto un ruolo nel neonato coordinamento regionale dell’Anno
Propedeutico. Il coordinatore Mons. Stefano Manetti, vescovo di
Montepulciano-Chiusi-Pienza, sarà dunque affiancato nel curare la
formazione umana e spirituale, rispettivamente da Don Marco
Baleani e Don Fabio Celi. Nel servizio di formazione umana, che si
estende anche al primo biennio del seminario maggiore qualora i
singoli seminari desiderino avvalersene, Don Baleani, psicologo, si
avvarrà anche della collaborazione del dott. Stefano Lassi, psichiatra
e psicoterapeuta. L’incarico di direttore del Centro Diocesano
Vocazioni, svolto da Don Baleani negli ultimi anni, è ora passato a
Don Fabio Arduino. I nuovi impegni del rettore hanno inoltre reso
necessaria la nomina da parte del Vescovo di Don Giovanni
Poggiali a pro-rettore, dopo un anno in cui già ha svolto l’incarico di
vice-rettore. Dopo gli esercizi spirituali tenutisi dal 16 al 20
settembre, il nuovo anno di seminario ha avuto inizio lunedì 24,
vedendo la presenza a Massa anche dei seminaristi della comunità di
Filetto. Ulteriore novità è costituita dalla presenza in seminario della
comunità delle Suore Francescane Penitenti, da poco arrivate dal
Ruanda: suor Pacifica, la superiora, con le consorelle suor Teresa e
suor Veronica. Come annunciato da mons. Santucci nella sua lettera
del 31 agosto, proprio a Filetto avrà invece sede l’Anno
Propedeutico per la nostra diocesi, la cui responsabilità è stata
affidata a Don Emanuele Borserini. Per tre giorni al mese saranno
attive le iniziative a livello regionale di cui sopra, in cui confluiranno
i “propedeutici” di tutta la Toscana, mentre nei giorni di
residenzialità a Filetto sarà prevista anche la frequenza ad alcuni
corsi introduttivi presso lo Studio Teologico Interdiocesano di
Camaiore.
Vuoi SOSTENERE
il SEMINARIO?
c/c Postale n° 11106549 ___________________________
c/c Bancario n° 12044080
Gruppo Banca Carige
IBAN: IT80L0611013602000012044080
intestato a
“Seminario Vescovile Maggiore di Massa” ___________________________
Vuoi ADERIRE
al MONASTERO INVISIBILE? Per ricevere gratuitamente questo sussidio contattaci scrivendo a [email protected] oppure tramite il numero 3336178051