diciamo - n°71_anno iii_18.06.2009
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Quindicinale indipendente di cultura e attualita'TRANSCRIPT
Continua a pag. 4444
Continua a pag. 3333
di Rita Lia di Annibale Elia
di Rita De Iaco
di Longo Laura
Continua a pag. 2222
In questo numeroIn questo numeroIn questo numeroIn questo numero
a pag. 5555
ATTENTI A QUEI DUE
a pag. 8888
a pag. 10101010
PARMIGGIANA FREDDA DI MELANZANE
a pag. 11111111
TAVIANO: AMBIENTE E “MONNEZZA”
a pag. 8888
QUESTA MUSICA
a pag. 6666
TRICASE: AAA CERCASI ASSESSORE DELL’UDC
Diretto da: Oronzo RUSSO
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Quindicinale Indipendente Anno III n. 71 18 GIUGNO 2009
ora è su...
Continua a pag. 3333
IBIS REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO
VINCI SUBITO UNA PIZZA PER 2 PERSONE CON I NOSTRI DICICRU-CI
“Ibis redibis non morieris in bello” questa
profezia veniva data dall’oracolo al soldato
che, accingendosi a partire per la battaglia,
voleva conoscere il proprio destino.
L’espressione, nella realtà, assume due si-
gnificati diversi a seconda che si faccia pau-
sa prima o dopo il non: “andrai tornerai,
non morirai in guerra” oppure “andrai, non
tornerai, morirai in guerra”. Una frase sibil-
lina che, qualunque sorte fosse toccata
all’ignaro guerriero, rendeva il responso
inappellabile.
Presto saremo su:
WWW.DICIAMO.IT
a pag. 7777
VELINISMO E CLASSE DIRIGENTE
a pag. 5555
NAVIGAL TERRA DEI DUE MARI: UN SISTEMA INTEGRATO PER IL TURISTA IN VIAGGIO
POLITICA E SOCIETA’ L’esercizio del potere
Nuov a Trigel S.r.l. Sede e Stabil imento:
Via Aldo Moro, s.n. - 73039 Tricase (Le) Italy www.nuovatrigel.it - [email protected]
IL LAVORO NOBILITA L’UOMO
L’ennesima tornata elettorale si è compiu-
ta. Ancora una volta una buona fetta di po-
polo Italiano, per la verità sempre più risica-
to, si è chiuso in
cabina elettorale
per votare. Il nuovo
Parlamento Europeo
è sempre più rivolto
a destra e sempre di
più partiti tipica-
mente territoriali arrivano ad avere rappre-
sentanze apprezzabili in consessi così im-
portanti come l’Europa. Ancora una volta
noi Italiani siamo pronti a vedere cosa suc-
cederà, se anche questa volta il Parlamento
Europeo ci eleggerà come i più disinteressa-
ti nonché menefreghisti tra i membri di
Strasburgo.
Lega Nord, Italia dei Valori e Io sud. Questi i partiti che
hanno dato una spallata ai big del sistema bipolare.
Dire chi tra Pd e Pdl sia stato più pesantemente scon-
fitto in queste elezioni non è semplice: il verdetto di-
pende infatti moltissimo dall’orizzonte temporale col
quale si vogliono leggere i dati fuoriusciti dalle urne.
Naturale è trarre le prime conclusioni: gli Italiani del
2009 non condividono il sistema bipartitico e preferi-
scono piuttosto ricorrere a un modello politico di me-
diazione.
Il potere è, secondo Sha-
kespeare, una scena del
vasto teatro che è il mon-
do. Esso vede recitare tan-
ti personaggi sullo sfondo
di scenografie diverse. E’
di questi giorni la comme-
dia rappresentata, ai limiti
talvolta della farsa, dal
colonnello Gheddafi nello
scenario italiano.
Il potere però non è altro
rispetto alla nostra vita.
Non è solo di altri, lontano
da noi, con cui non abbia-
mo niente a che fare. Il
potere s’impasta di uma-
no; dell’umanità esso è
proprio. Sulla scena ci sia-
mo tutti e per questo im-
pone scelte etiche a ognu-
no di noi. Esistono forme
di potere in ogni istituzio-
ne. A partire dalla famiglia.
Nelle aziende, nella scuo-
la, nelle università, nelle
associazioni, nelle comuni-
tà di credenti, ecc.
ALLE ELEZIONI, VINCE NOEMI. PD E PDL SCONFITTI
1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 0
1 1 1 2
1 3 1 4 1 5
1 6 1 7 1 8 1 9 2 0
2 1 2 2 2 3 2 4
2 5 2 6 2 7 2 8
2 9 3 0
3 1 3 2 3 3 3 4 3 5
3 6 3 7 3 8 3 9
4 0 4 1 4 2 4 3
4 4 4 5 4 6
4 7 4 8 4 9
5 0 5 1 5 2
5 3 5 4
5 5
a pag. 9999
PROBLEMA DEL SECO-LO: RACCOLTA DIFFE-RENZIATA
a pag. 8888
LE NOSTRE TRADIZIONI SPAZZATE VIA DALLE TASSE E DAGLI AFFITTI
a pag. 7777
SANTA CUCINA
RACALE: NOSTRA SORA ACQUA
a pag. 9999
segue da pag. 1
pag. 2 dalla Prima dalla Prima dalla Prima dalla Prima
Si fa spazio quindi il cosiddetto “terzo
polo”, forza alternativa di dialogo che va
al di là delle solite querelle, gossip o
attestazioni di conferma attraverso son-
daggi.
Ha vinto insomma chi ha
messo in primis la “gente”
e le sue necessità prima e
dopo le liste, prima e dopo
le veline, prima e dopo le
scelte di programma.
Ora la Lega finge che non
sia cambiato nulla ma pre-
sto nel governo farà senti-
re il suo peso nei processi
decisionali. Qui in Puglia, in
barba a Fitto che puntava
già la vittoria al primo tur-
no, Io sud dà uno sonoro
schiaffo al comune di Lec-
ce, facendo scricchiolare la
poltrona del sindaco Perro-
ne. L’ottimo 21,14% atte-
sta che sullo scacchiere
provinciale, il terzo polo
conta, eccome. Un risulta-
to che sotto sotto pesa agli
uomini di centrodestra, pur
essendo risultati in questa
prima tornata trionfanti.
Dopo l’ubriacatura di numeri e percen-
tuali di vinti e vincitori, si prevede una
tornata elettorale infuocata. Partono i
sondaggi e già i guru della politica fanno
i primi calcoli per capire se
quel quasi 22% in realtà
non sia altro che un grup-
po di “camuffati” elettori
del centrodestra, per il
momento dissidenti. Un
bacino di elettori troppo
ampio che non fa dormire
sonni tranquilli al partito
del Popolo della Libertà e
che non permette, almeno
a priori, di decretare ver-
detti anticipati.
Arbitri di questo partita
non ancora chiusa saranno
ancora quei 100.000 elet-
tori della Poli Bortone che
non si sa se voteranno per
Gabellone in nome di una
storia condivisa nel cen-
trodestra o in nome del
“meridionalismo”, valore
ugualmente condiviso dal-
la candidata del centrosi-
nistra.
Vittoria anche per l’Italia dei Valori,
partito che ha guadagnato circa 8 punti
a danno del Pd. Un esito che dovrebbe
far riflettere il segretario Franceschini di
come la campagna mediatica avviata
attaverso «La Repubblica» non è stata
che un flop.
Lo “scandaluccio” di Casoria, con tutto
quello che ne è seguito, ha pesato sul
risultato elettorale, così come lo sono
stati i travagli interni del Partito Demo-
cratico nell’“era Veltroni”, che hanno
portato al cambio di leader a poche
settimane dal voto.
Il 6% in meno di elettori alle urne è un
dato che consente ad ambedue i grandi
partiti di poter dire che l’astensionismo
li ha penalizzati. Vero, per carità, che
una meravigliosa domenica di giugno
può indurre l’elettore a preferire una
gita al mare piuttosto che esercitare il
proprio diritto di voto. Ma è altrettanto
vero, nel calcolo della probabilità e del-
la casistica, che l’immondo spettacolo
di queste ultime due settimane di cam-
pagna elettorale abbia distolto e nause-
ato l’elettore, spingendolo addirittura a
boicottare le votazioni.
Alla fine, da queste elezioni esce vin-
cente soltanto la bella Noemi. Se molti
pensavano che dopo il voto la
“telenovela di Casoria” si sarebbe spen-
ta per autocombustione, oggi è facile
immaginare il contrario, anche sulla
spinta della telenovela di Bari, con veli-
ne, prostitute e mestatori. Adesso
un’estate rovente attende il premier, e,
a quanto pare, anche per il Pd, che ine-
vitabilmente si avvierà a scegliere il suo
nuovo leader.
Longo Laura
Noemi Letizia
Adriana Poli Bortone
ALLE ELEZIONI, VINCE NOEMI.
PD E PDL SCONFITTI
LEGGI E DIFFONDI
“DICIAMO”
pag. 3 dalla Prima dalla Prima dalla Prima dalla Prima
Proprio all’oracolo devono essersi rivolti i nostri
audaci combattenti che, armati di manifesti e santi-
ni, si sono sfidati a suon di sorrisi, discorsi e strette
di mano al fine di conquistare il tanto sospirato con-
senso. Accade così che, nonostante il dispiegamento
di forze in campo ed a dispetto di strategie di com-
battimento, tutti i nostri candidati rientrino nella
seconda interpretazione della divinazione. Pur do-
vendo attendere i risultati del ballottaggio per cono-
scere chi, tra Loredana Capone ed Antonio Gabel-
lone, conquisterà lo scranno più alto di Palazzo dei
Celestini, le percentuali riportate da tutti i preten-
denti non lasciano ben sperare. Sarà, finalmente,
arrivato il momento di una seria presa di coscienza
dell’urgente bisogno di rinnovamento nella politica
cittadina? Lo si spera davvero! Anzi lo si dovrebbe
pretendere! Già al momento delle candidature, la
mappatura politica lasciava presagire, stavolta sen-
za bisogno della sibilla, quello che sarebbe stato il
responso finale. Possibile che gli addetti ai lavori
non se ne siano resi conto? O la voglia di primeggia-
re e “togliersi qualche sassolino dalla scarpa” han-
no, nuovamente, annebbiato le menti? Chi
“mastica” di politica sa che la richiesta di avere, in
ogni collegio, un candidato a lista corrisponde, ne-
cessariamente, alle esigenze della coalizione. At-
traverso la chiamata in causa di soggetti che godono
di un consenso più o meno ampio, il candidato pre-
sidente vede aumentare le sue chance di vittoria.
Ma l’intelligenza della classe dirigente locale sta
proprio in questo. Altri collegi hanno attuato una
brillante ed infallibile strategia politica: catalizzare i
voti su un solo candidato, lavorando all’unanimità.
Tattica vincente. Dove ciò è avvenuto, i risultati del-
lo scrutinio hanno semplicemente acclarato la pre-
senza di candidati a zero voti, che, anteponendo
all’interesse particolare quello generale, hanno pre-
ferito “non votarsi neanche da soli”. Non è forse
questa acutezza politica? Per fortuna, purtroppo
non nostra, qualche mente illuminata esiste ancora.
Avere una propria rappresentanza è vitale per un
territorio. Un Ente in cui non si è presenti è un luogo
in cui non si può far sentire la propria voce. A chi
affidare istanze, esigenze, tutele, richieste? Attra-
verso chi difendere gli interessi della comunità?
Abbiamo, come sempre, abboccato all’amo, favo-
rendo i disegni di chi guarda al nostro territorio e-
sclusivamente come serbatoio di voti. Situazione
ancora più grave se si pensa che ad essere tagliato
fuori è stato l’intero Capo di Leuca. Restiamo dun-
que terra di nessuno, comoda soluzione per i lea-
ders di turno che, all’occorrenza, verranno a pesca-
re consensi e che, al momento di rendercene conto,
potranno ineluttabilmente obiettare che “ l’assente
ha sempre torto”!
Rita Lia
segue da pag. 1
IL LAVORO NOBILITA L’UOMO
Rita De Iaco
IBIS REDIBIS NON MORIERIS IN BELLO
segue da pag. 1
I nostri rappresentanti, infatti, non sono solo i più pagati di tutti, ma
anche i più assenteisti! L’ex premier Romano Prodi tuonava così:” “Non
voglio fare polemiche, ma quello dell’assenteismo e la fuga da Strasbur-
go degli europarlamentari e’ un problema etico e politico che l’Italia si
porta dietro da troppo tempo, bisognerebbe che la legge elettorale pre-
vedesse sanzioni per chi si comporta scorrettamente”. Ecco allora
l’immediato intervento del Parlamento Europeo che, consapevole del
fatto che, in Italia, una legge nazionale in tal senso non sarebbe mai
stata promulgata, ha livellato il trattamento economico dei suoi deputa-
ti e ha stabilito che dalla prossima legislatura tutti, indipendentemente
dal Paese di appartenenza, avranno diritto a un assegno mensile di 7.600
euro, prevedendo anche decurtazioni per i più assenteisti. Ma, attenzio-
ne, è stato anche previsto che i
singoli Paesi possano ritardare
di due legislature l’applicazione
di questa norma. Siamo sicuri
che questa proroga è stata
prontamente appoggiata dai
nostri rappresentanti e apparirà
interessante verifica-re quale
sarà la decisione del governo
Italiano nell’immediato futuro, benché chi scrive non abbia dubbi sul
fatto che le due legislature previste, in Italia, diverranno tre o quattro;
forse anche questa direttiva comunitaria finirà per non essere affatto
applicata costringendo noi cittadini, oltre a pagare le già salate tasse
nazionali, a saldare anche le multe comunitarie previste in caso di disap-
plicazione di normativa europea. La verità è che gli italiani non si recano
in commissione, non partecipano ai lavori, non si battono con i loro o-
mologhi, non fanno politica. Si annoiano, non capiscono e non parlano le
lingue. Ed allora via con il vino senza uva, il formaggio senza latte, il bio-
logico contaminato da OGM senza necessità di indicazione alcuna. Curio-
so, quindi, che in tema di attenzione alla salubrità degli alimenti risultia-
mo essere primi conquistando la leadership europea e l’ammirazione
dell’intera Comunità. Ciò che
i nostri compagni di avventu-
ra non sanno è perché, in
questa circostanza, siamo i
primi. Il popolo italiano è così
abituato ad essere preso in
giro dal furbo di turno che
nei secoli abbiamo sviluppato
un sistema di difesa che ci
porta a cercare sempre e
comunque la fregatura. Sia-
mo attenti a ciò che mangia-
mo come siamo attenti a non
farci sfilare la borsa in auto-
bus: siamo un popolo sempre
all’erta tanto che chi abbassa
la guardia, nel nostro amato
Paese, non è considerato un
genuino ma semplicemente
un fesso! Ed allora, BUON
LAVORO ai nuovi eletti ai
quali rivolgiamo una sola
preghiera, quella, per una
volta, di svolgere il loro com-
pito seriamente!
PERIODICO ISCRITTO AL NR. 1005 DEL REGISTRO DELLA STAMPA DEL
TRIBUNALE DI LECCE IN DATA 26.11.2008
Direttore Editoriale Salvatore Giannuzzi
Direttore Responsabile Oronzo Russo
Redazione Salvatore D’Elia, Cesare Lia, Barbara Ferrari,
Rita De Iaco, Antonio Baglivo, Daniele Baglivo, Vito Accogli, Rosanna Mastria, Rocco Chirivì,
Maria Soledad Laraia, Roberto Molentino, Francesca Cesari, Annibale Elia, Laura Longo, Donato Nuzzaci, Lucio Vergari, Pietro Russo, Salvatore Errico, Carlo Pasca, Attilio Palma.
Stampato c/o Associazione Culturale Diciamo in Tricase, alla via G. Garibaldi, 60
Tel./Fax: 0833/784126 [email protected]
Distribuito gratuitamente in una tiratura di 20.000 copie
La collaborazione a questa rivista sotto qualsiasi forma è gratuita. La direzione si riserva di rifiutare insindacabilmente qualsiasi testo e qualsiasi inserzio-ne. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non
si restituiscono.
Annibale ELia
pag. 4 dalla Primadalla Primadalla Primadalla Prima segue da pag. 1
POLITICA E SOCIETA’
L’esercizio del potere
Avere potere significa avere la possibilità
di… avere in concreto la possibilità sia di
determinare un effetto sulla realtà, sia,
in un contesto sociale, di ottenere obbe-
dienza da parte di qualcuno.
E’quest’ultimo il potere sociale. Potere in
rapporto alla persona. Elemento
fondamentale nei rapporti comu-
nitari, sempre presente e che
segna profondamente la nostra
vita. Personale, sociale, culturale,
ecclesiale, politica, economica. Si
realizza attraverso risorse e mez-
zi: forza fisica, capacità intellettu-
ale, capacità emotiva, denaro,
strumenti legali, mezzi di comuni-
cazione sociale. Possedere risorse
costituisce un potere. Chi detiene
un potere ha bisogno di legitti-
marsi attraverso una fonte: auto-
rità. Una persona umana o divina,
la legge, la tradizione, ecc. La fon-
te offre al potere un significato.
Lo legittima. Nella tradizione clas-
sica ed in quella cristiana il potere
è finalizzato al bene. Poiché fin da
Aristotele le persone si realizzano nella
polis, ne consegue che la politica, e quin-
di il relativo potere, hanno come fine il
bene umano. Perché ciò si realizzi è ne-
cessario si verifichino due condizioni: che
i politici e i cittadini siano educati a vive-
re virtuosamente, a partire dalle virtù
della giustizia e dell’amicizia sociale; che
si ricerchi e si attui la migliore costituzio-
ne, ossia il miglior assetto amministrativo
con il miglior impianto legislativo. La rea-
lizzazione delle condizioni suddette ri-
chiede un costante discernimento ed
una frequente verifica del cammino
compiuto.
E’ interessante a questo punto guardare
la nostra realtà italiana. Vi è una diffusa
sfiducia verso chi detiene il potere, con
particolare riguardo alla politica, ma non
solo. Vi è una crisi della condizione geni-
toriale; è diffusa la sensazione di trovarci
in presenza di persone che esercitano un
potere senza la formazione e i mezzi ne-
cessari per una buona e giusta conduzio-
ne. E tornando alla politica si è fatto stra-
da una classe dirigente che condivide
alcuni atteggiamenti che ci portano a
valutare negativamente chi detiene il
potere. Perdita dei riferimenti ai principi
etici fondanti ed allo spirito di servizio;
un senso di superiorità nei confronti di
tutto e di tutti, comprese leggi e proce-
dure; mancanza di esemplarità nel com-
portamento pubblico e privato.
E’ forte la tendenza ad occupare il pote-
re ad ogni costo, per tornaconto perso-
nale e di gruppo (il Ministro che ordina
telefonicamente al sindaco di un piccolo
comune che deve trovare almeno 70 voti
per la Matera – velina), mentre aumen-
tano vertiginosamente i costi relativi
all’esercizio del potere (vedi le frequenti
denunce di utilizzo di risorse e servizi
istituzionali per fini privati). Perfino
l’emergenza economica viene affrontata
con atteggiamenti di basso profilo cultu-
rale e con un approccio superficiale, sen-
za porsi il problema dell’attuazione di
riforme sociali e politiche necessarie e
del clima particolarmente favorevole.
Assistiamo costantemente all’utilizzo
scorretto dei mezzi di comunicazione di
massa (Porta a porta e non solo… il mi-
crofono aperto di Canale 5 che denuncia
come non avrebbero dato la notizia del
calo del PDL … il massacro di Veronica
Lario, ecc); mentre non si vogliono far
sapere se non per quanto fa comodo al
potere le decisioni e gli accadimenti della
vita istituzionale (un esempio per tutti
l’intervento di Grillo alla Commissione
della Camera). La casta sempre più coin-
volta in comportamenti che
hanno risvolti penali o in parte-
cipazione a centri di potere
occulto, con lo spettacolo dei
passaggi da uno all’altro schie-
ramento di volta in volta
(esemplare il caso Mastella e
forse ancor più quella notizia
dell’intercettazione di Saccà
dove la velina doveva aiutare
perché un senatore votasse
contro il governo e farlo salta-
re…)
Sembra si sia perduto il senso
della misura. Il leadear, e par-
liamo in senso generale, ma
comprendendo in primis il capo
del governo, non ha più la co-
gnizione di ciò a cui è tenuto
nei confronti di sé e degli altri.
La responsabilità del potere va esercitata
in maniera eticamente sana e proficua. E
per valutarne la responsabilità dobbiamo
tenere conto anche della sua maturità
umana e relazionale. In particolare va
valutato il suo progetto di vita, i fonda-
menti del suo pensiero e le modalità
della sua azione, i mezzi che pone in es-
sere per esercitare il potere, i modi con
cui si approccia ai suoi collaboratori ed ai
destinatari del servizio, il bene che realiz-
za a loro favore.
Certamente coloro che detengono il po-
tere hanno difficoltà ad interpretare le
tante scene che si pongono loro dinnan-
zi, eppure solo un’operazione continua di
discernimento potrà purificare il potere.
Quando il cittadino ha contezza che il
leader non promuove l’autentico bene di
tutti ha, in coscienza, il dovere non solo
di ritirare il sostegno, ma di opporsi con
mezzi leciti e, in alcuni casi, anche forti. E
rifacendoci all’apologo di Menenio Agrip-
pa, se il capo è malato va adottata una
cura.
pag. 5
Silvio Berlusconi. Dario France-
schini. Due nomi, nessuna ga-
ranzia. La scorsa settimana mio
figlio mi ha fatto una domanda
a bruciapelo: “Mamma, cosa
significa essere comunisti?”.
Un tempo, quando tutto era
lineare, non avrei esitato a
rispondere, avrei cercato di far
capire a chi mi ascoltava le
idee di Marx e quelle del capi-
talismo, avrei saputo delineare
le differenze, lasciando
all’interlocutore la libertà di
decidere se l’un pensiero era
migliore dell’altro. Viceversa,
per la prima volta nella mia
vita, sono rimasta zitta, in si-
lenzio! Come spiegare a mio
figlio cosa è oggi il comunismo,
cosa la democrazia, cosa la
dittatura o il regime. Gli stessi
uomini che rappresentano o
dicono di rappresentare que-
ste idee ne sono avulsi, tutti
finalizzati verso una nozione di
bene comune che si identifica
solo in destra e sinistra, senza
che nessuna delle due sia ade-
rente a ciò che è di destra o di
sinistra. Cosa dovrebbero inse-
gnarci uomini che sposano le
visioni leghiste del mondo, che
parlano del Parlamento come
di qualcosa di cui si può fare a
meno, che si beano della loro
immagine pubblica pensando
che basti quella, o, viceversa,
uomini che sono capaci solo di
criticare nascondendo la mano
con la quale tirano il sasso o
che si permettono di insinuare
dubbi sull’educazione che il
premier potrebbe dare ai no-
stri figli.
Nell’attuale confusione politica
è facile dimenticare quale sono
le radici degli uomini che rap-
presentano oggi i due maggiori
schieramenti politici e, siccome
non fa mai male ricordare chi
siamo, non dimentichiamo che
Franceschini, oggi considerato
uomo di sinistra, nasce e cre-
sce nella Democrazia Cristiana,
mentre Berlusconi, abile im-
prenditore e grande amico di
Craxi che, di fatto, negli anni
‘80 salva il suo impero televisi-
vo con provvedimenti “ad
hoc”, decide di scendere in
politica proprio quando il pre-
sidente del Partito Socialista è
costretto ad espatriare.
Come quindi rispondere a do-
mande sul significato di una
ideologia politica quando la
stessa è preda e vittima della
semplice e spietata brama di
potere. Qualche anno addie-
tro, per me, cresciuta in una
famiglia di democratici cristiani
con annesso zio comunista, il
divertimento a Pasqua e Nata-
le era proprio quello di veder
concludere il giorno di festa
con un gran litigio tra parenti
sulle diverse posizioni politi-
che, allora ben chiare e deline-
ate. Il ricordo più bello di quel
periodo, oltre al rispetto che
vedevo e sentivo tra mio padre
e i suoi oppositori politici, è
quello di un mio amico che una
volta mi disse: “ Io sono fasci-
sta, ma tu resti comunque una
mia amica!”. Ecco ciò che la
politica dovrebbe essere: op-
posizione e rispetto. Oggi, vice-
versa, in carenza di vere ideo-
logie, il nostro premier si sente
immune. Per una ragione: go-
verna senza opposizione. R.L.
NAVIGAL TERRA DEI DUE MARI: UN SISTEMA INTEGRATO
PER IL TURISTA IN VIAGGIO
La promozione e valorizzazione dei territori votati al turismo,
negli ultimi anni si sta avvalendo considerevolmente di tec-
nologie digitali, oggi fortemente orientate verso la portabili-
tà delle informazioni. D’altro canto, è ormai chiaro che la
capacità di attrarre turisti non dipenda soltanto dal valore
artistico e paesaggistico del territorio che si propone, ma
anche dalla sua capacità di creare sistemi e servizi integrati
che favoriscano l’incoming e la mobilità dei visitatori.
Un progetto finanziato dal GAL “Capo S. Maria di Leuca”,
nell’ambito del Programma Operativo LEADER + Regione
Puglia 2000/2006, ha permesso lo sviluppo di un prodotto
fortemente orientato in questa direzione. NaviGAL “Terra
dei due Mari” è una guida turistica digitale pensata per
smartphones dotati di Windows Mobile, il sistema operativo
oggi adottato da numerose case produttrici di telefoni mobili
di ultima generazione (Samsung, HTC, LG, Airis ed altri). Gra-
zie all’interazione con la na-
vigazione satellitare Garmin
Mobile XT e ad un accessibi-
lità bilingue (italiano e ingle-
se), il prodotto si propone di
favorire la mobilità dei turisti
verso più di cento siti di inte-
resse culturale e paesaggisti-
co distribuiti sul territorio
dei diciassette comuni che
compongono il “Parco rurale
Terra dei due Mari”. I servizi
che offre la guida sono nu-
merosi. Si può navigare ver-
so un bene di interesse, si
possono leggere o ascoltare
informazioni di carattere
turistico, come nelle più tra-
dizionali guide cartacee o
nelle audio guide, o ancora è
possibile contattare telefonicamente gli enti locali che gesti-
scono i beni, magari per concordare una visita guidata o e-
ventuali variazioni sugli orari di apertura. Inoltre, NaviGAL
offre la possibilità di consultare un’agenda ricca di eventi e
di raggiungere strutture ricettive che possano accogliere il
turista in vacanza. Infine vengono proposti tredici itinerari
tematici che veicolano i visitatori alla scoperta delle aree più
interessanti del paesaggio salentino, come il Giardino Mega-
litico di Giudignano o il canale dei Fani, dei borghi storici più
suggestivi come Otranto e Specchia, o ancora verso territori
caratterizzati da una forte attitudine artigianale come nel
caso della produzione ceramica di Cutrofiano.
NaviGAL “Terra dei due Mari” è stato realizzato da una gio-
vane società di Lecce, la MyGeos s.r.l. Composta da operato-
ri dei beni culturali con una spiccata propensione per le nuo-
ve tecnologie, la MyGeos è in procinto di proporre il proprio
sistema di guide turistiche digitali ad altri comprensori a vo-
cazione turistica sia italiani che stranieri.
Per ulteriori informazioni o approfondimenti
www.mygeos.eu ([email protected])
ATTENTI A QUEI DUE
pag. 6 da Tricaseda Tricaseda Tricaseda Tricase
Sui giornali ormai è sempre più frequente
vedere la parola “voltagabbana”. Persino
in libreria. Nel 2001 dall’editore Marsilio è
stato pubblicato un saggio di Pialuisa
Bianco intitolato “Elogio del voltagabba-
na”. E la scrittrice dimostra che la specie
non è “esclusivamente” italiana.
In Francia, dopo la Restaurazione, appar-
ve un “Dictionnaire des girouet-
tes” (Dizionario delle banderuole) in cui
sono elencati tutti coloro che dalla rivolu-
zione francese in poi avevano cambiato
partito. Vi erano nomi di grande calibro:
Talleyrand, maestro della doppiezza e
Benjamin Constant, oppositore sì dell’Im-
pero, ma anche autore dell’ultima costitu-
zione napoleonica dopo il ritorno di Bona-
parte dall’Elba.
Oggi il termine, diventato strumento di
lotta politica, viene maneggiato come una
clava ed è generalmente usato da una
famiglia politica contro colui che decide di
uscirne.
Per i mazziniani, Francesco Crispi fu un
voltagabbana quando decise di aderire
alla monarchia. Voltagabbana anche
Churchill quando abbandonò i conserva-
tori per passare fra i liberali e più tardi
abbandonò i liberali per passare tra i con-
servatori.
Nella famiglia social comunista la parola
“voltagabbana” viene generalmente sosti-
tuita da traditore, revisionista, rinnegato.
Mussolini, quando divenne interventista
nel 1914, fu cacciato immediatamente dal
partito. Revisionista fu anche Bernstein
quando sostenne, contro la tesi dei rivolu-
zionari, l’opportunità di un riformismo
graduale. “Rinnegato” anche Kautsky
quando abbandonò il socialismo rivoluzio-
nario incorrendo nella collera di Lenin.
La famiglia politica che accoglie il volta-
gabbana preferisce invece considerarlo
un convertito, un ravveduto o addirittura
un figliol prodigo e uccidere per lui, come
il padre della Bibbia, il “vitello grasso”.
Furono voltagabbana i giovani intellettuali
fascisti che passarono in massa al comuni-
smo fra il 1938 e il 1942? Quando li accol-
se, Palmiro Togliatti impedì che contro di
loro si scatenassero accuse e recrimina-
zioni; e altrettanto fece con quei fascisti
di Salò che transitarono nel Pci dopo la
fine della guerra.
Da noi il fenomeno si è certamente accen-
tuato a causa della grande crisi del 1992 e
la nascita di un bipolarismo imperfetto
dove le coalizioni si costituiscono per vin-
cere, ma poi si dividono nella fase succes-
siva. Gli americani definiscono virtuoso il
deputato che “rende conto” e spiega,
eventualmente, perché abbia deciso di
modificare gli impegni presi durante la
campagna elettorale. Il problema che da
noi, purtroppo, questo accade raramente.
Stessa storia anche nella nostra cittadina
di Tricase. In questi mesi volti noti hanno
“rottamato” la propria posizione politica:
Maria Assunta Panico, ex Pd è oggi tra le
file della Pdl così come Claudio Pispero,
passato dall’ Udc al partito di centrode-
stra. Il vicesindaco spiega così il suo
“passaggio”: «Non rinnego gli amici
dell’Udc ma rimango nelle posizioni del
centrodestra. Non mi sentivo di condivi-
dere le scelte operate dalla senatrice Poli
Bortone a cui l’Udc ha deciso di accodarsi.
Mantengo la mia coerenza di uomo mo-
derato di centrodestra. Non lo sarei stato
se fossi rimasto ancora nell’Udc».
Al di là della questione morale, giusta o
non giusta, si prevede all’orizzonte un
problema non di poca cosa per la Giunta
Musarò. All’Udc manca un assessorato di
rappresentanza, che in effetti gli spette-
rebbe. C’è da chiedersi come avverrà il
mini-rimpasto all’interno della giunta e in
che modo l’Udc alzerà la voce in Comune.
Il malumore in consiglio serpeggia ma per
il momento i suoi rappresentanti dello
scudo crociato tacciono e il sindaco ha
deciso di rinviare tutto a dopo le elezioni.
L’obiettivo “degli esclusi” è, di certo, cen-
trare un buon risultato al ballottaggio per
poi presentare il conto salato al Pdl. Se-
gnale inequivocabile sarà, infatti, quando
nella prossima della conferenza stampa di
presentazione, probabilmente, il segreta-
rio provinciale presenterà le new entry.
Non ci resta che attendere, al riguardo, le
prossime mosse di Musarò e i suoi. L.L.
TRICASE: AAA CERCASI ASSESSORE DELL’UDC
CITTA' DI TRICASE Oggetto: Balneazione Marina Porto,
Canale del Rio e Marina Serra
Il Sindaco
avendo fatto effettuare, di concerto
con l'assessorato all'ambiente, ac-
curate analisi delle acque delle tre
Marine di Tricase Porto, Marina Ser-
ra e Canale del Rio, a ripetizione,
per più giorni
GARANTISCE
alla Cittadinanza la più sicura BAL-
NEABILITA'
Ritorna uno degli eventi più co-
ol dell’estate, la 2 edizione di “Moda e
Style in passerella”. La location sarà
sempre la conturbante piazza Pisanel-
li di Tricase; l'expirate date domenica 5
luglio ore 21:00.
Dopo l’inaspettato successo della prima
edizione, anche quest’anno vedremo
sfilare in passerella svariate attività
locali in una serata ricca di emozioni,
divertimento e tanto STYLE.
Una serata all’insegna della moda, dello
spettacolo e dell'intrattenimento. Un
contenitore che farà da vetrina per le
attività del nostro territorio che avran-
no l'opportunità di farsi conoscere e
proporre i propri articoli indossati in
passerella da modelle professioniste.
Ma che concederà spazio anche ai gio-
vani talenti nostrani con spettacoli e
performance. Non solo moda dunque,
ma anche tanto divertentismo.
L’intera manifestazione sarà ripresa
dalle telecamere di Studio 100, Salento
Channel sky 952 e Puglia Report sky
925; diversi saranno gli artisti con spet-
tacoli che spaziano dal canto, al ballo,
dalla musica al cabaret.
Ospiti della serata il noto stilista Anto-
nio Extempore, che si esibirà in uno
spettacolo di moda istantanea, i Messa-
pia Quartet dal Conservatorio di Lecce,
un quartetto di clarinetti diretti dal
Prof. ORONZO CONTALDO capaci di
incantare con la loro musica, DANIELE
BROGNA, imitatore cabarettista già
presente in programmi mediaset come
“Striscia la notizia”, e diverse autorità
istituzionali. A condurre le dan-
ze ancora lui, il noto presentatore Bru-
no Conte.
pag. 7
VELINISMO E CLASSE DIRIGENTE di Francesco Elia
da Santa Cesarea Termeda Santa Cesarea Termeda Santa Cesarea Termeda Santa Cesarea Terme
Attenzione a seguire il pifferaio magico…
potrebbe portarci tutti in un burrone,
anche senza volerlo. Ci si lamenta tanto
in giro delle condizioni critiche in cui sia-
mo ridotti: monnezza dappertutto, calo
dei turisti, posti di lavoro precari e scar-
samente retribuiti,
emigrazione giovanile
verso il Nord Italia, ed
ognuno potrebbe ag-
giungere qualcosa
all’elenco. E non cre-
dete che avere una
cl a sse di r i gen t e
all’altezza di questo
nome sia indispensabi-
le ad affrontare il pro-
blema? I sindaci di
Melpignano, Andrano,
Specchia, Salve non hanno dimostrato di
saper trasformare le loro realtà? Affian-
cati ovviamente da una squadra compe-
tente. Non è stato dimostrato, a poste-
riori, che sono riusciti nell’intento di cu-
rare l’interesse generale? E che senso ha,
invece, scegliere corpi – immagine, le
veline appunto? E’ preferibile, da cittadi-
ni, essere amministrati da Antonio Lia
che raggiunge l’obiettivo di avere Spec-
chia fra i 10 borghi più belli d’Europa,
oppure avere in Europa la neoeletta
showgirl pugliese, di cui non si ricordano
discorsi o progetti degni di nota? Ai citta-
dini di Salve importerà maggiormente
avere la bandiera blu che attirerà più
turisti sulle spiagge, con un ritorno per
l’economia locale; per gli abitanti di Mel-
pignano la “Notte della Taranta” è una
seconda pelle.
Più in
generale,
conta fare
p o l i t i c a
i n t e s a
c o m e
p ro get to
comples-
sivo per il
p r o p r i o
territorio,
la propria
g e n t e ;
politica come sudore e lavoro, non bel-
lezze corporee da ammirare; politica
come fare squadra, non individualismo
sfrenato o culto del capo; politica come
sintesi fra le parti, non curva da stadio.
Al declino di Santa Cesarea che perdura
da ormai oltre 10 anni si dovrebbe ri-
spondere guardando con queste armi. La
mancanza di un progetto complessivo ci
ha portati ai margini dei processi di svi-
luppo che pure questo territorio ha avu-
to. Analizziamone le cause. Nel territorio,
le scelte amministrative, sia in termini di
composizione della squadra di governo
risultata vincente, sia in termini di azione
di governo della stessa, sono state date
dalla somma di interessi particolari o
dalla lotta attorno ad essi, sempre ad
opera degli stessi attori, sempre sullo
stesso scenario, al limite con qualche
cambio di casacca. Se qualcuno osasse
dire: ”Non chiedetevi che cosa il vostro
paese può fare per voi; chiedetevi che
cosa voi potete fare per il vostro pae-
se”…gli riderebbero in faccia chiamando-
lo pazzo. Sembra di stare sul Titanic, la
nave affonda, ma l’orchestra continua a
suonare indolentemente. E’ ora di aggre-
dire il ritardo accumulato, liberandoci
dalla palla al piede che è ancora e sem-
pre la gestione della principale azienda
locale. E’, dunque, ancora un caso di qua-
lità della classe dirigente. Non è possibi-
le, da cittadini, contribuire al finanzia-
mento delle casse aziendali, per tramite
del versamento dei decimi dell’aumento
di capitale nella parte sottoscritta dal
Comune, e non avere un ritorno
dell’investimento inteso come utili rein-
vestiti sul territorio. Delle due l’una: se
non si trova un accordo attorno ad un
progetto in maniera definitiva, è ora di
pensare a privatizzare la gestione, per
mezzo di adeguato bando. In questo mo-
do avremo finalmente, come cittadinan-
za, le risorse per occuparci di tutte le
altre problematiche del territorio.
di Donato Nuzzaci
SANTA CUCINA
160 studenti hanno conseguito pochi giorni fa il diploma di
qualifica presso l’Istituto Alberghiero di Santa Cesarea Terme.
Un vero e proprio boom per la scuola superiore cesarina che
da qualche anno sta conoscendo una crescita considerevole
sul piano delle iscrizioni e dell’offerta formativa. Una seria
preparazione culturale di base e le capacità operative per svi-
luppare manualità e competenze nell’attività prescelta
(Operatore ai servizi di ristorazione, tra cui settore cucina e
sala bar, e Operatore ai servizi di ricevimento) sono gli ingre-
dienti del percorso scolastico dei primi tre anni al termine del
quale c’è la possibilità dell’immediato inserimento in più ambi-
ti professionali che spaziano dalla fantasia di un cocktail alla
magia dei fornelli, alle esperienze internazionali per gli studen-
ti di ricevimento. I ragazzi di Cucina, Sala e Ricevimento han-
no affrontato nei giorni scorsi le ultime prove teoriche e prati-
che sotto la supervisione del preside Paolo Aprile e della vice-
preside Maria Antonietta De Rosa, e ora conseguito il titolo
potranno decidere se continuare il percorso scolastico in vista
dell’ulteriore obiettivo del diploma di maturità o inserirsi diret-
tamente in un qualificato contesto professionale. A seguire
quest’anno gli scolari sono stati i professori Salvatore Urso,
Giovanni De Paolis, Luigi Pispero, Giuseppe Schifano, Fernan-
do De Vito, Filippo Carluccio, Francesco Vizzi.
di Giovanni D’Agata
pag. 8
Un fenomeno silenzioso, quasi strisciante.
Anche da noi le botteghe artigiane sono
in via d’estinzione. In pochi mesi, per fare
un esempio, nel capoluogo ed in provincia
hanno chiuso i battenti diverse botteghe
di barbieri, anche quelle che resistevano
da decenni.
Colpa della crisi globale, certamente, ma
anche del caro – affitti e di un sistema
bancario ormai chiuso e sempre meno
flessibile.
Per non parlare poi del costo del lavoro,
della difficoltà ad assumere apprendisti
ed in genere personale e del proporziona-
le aumento della tassazione negli ultimi
anni, sia centrale che degli enti locali, ma,
soprattutto, di un sistema economico
ultra- consumieristico che ha favorito la
grande distribuzione e produzione, a di-
scapito della piccola impresa, e che ha
progressivamente allontanato la piccola
produzione ed il piccolo commercio al di
fuori dei centri urbani sino a quasi cancel-
larlo.
Una serie di concause che, dovrebbero
essere arginate con interventi mirati del
Governo centrale ma anche delle Ammini-
strazioni locali che dovrebbero, in questo
momento di grave crisi, detassare le atti-
vità di quegli artigiani che hanno scelto o
che sceglieranno i centri urbani quale loro
sede e che contribuiscono, in questo mo-
do, a ravvivare il tessuto economico e
sociale dei Comuni spogliati dalle antiche
tradizioni.
Per queste ragioni sarebbe opportuno che
i Comuni operassero una generale ridu-
zione o sospensione della tassazione loca-
le nei confronti di quelle aziende che ab-
biano individuato nel centro urbano la
sede della propria attività, se non si vuol
far sparire la nostra cultura.
LE NOSTRE TRADIZIONI SPAZZATE VIA DALLE TASSE E DAGLI AFFITTI
Nuovo disco per la metal band salentina degli Essenza. Il
gruppo formato dal power-trio Carlo Rizzello (chitarra e
voce), Alessandro Rizzello (basso) e Paolo Colazzo
(batteria), ha appena pubblicato infatti “Devil’s Breath”,
ultimo lavoro di una carriera ininterrotta dal 1993 con
cui ha voluto inaugurare un corso inedito, adottando il
cantato in inglese e portando il sound verso influenze
più heavy rispetto ai primi lavori. Venature di hard rock
classico, thrash e power si scorgono nelle loro nuove
canzoni, che ancora una volta affrontano temi delicati
come lo strapotere dei mass-media, l’ambiente, la rab-
bia nascosta in ognuno di noi. La produzione del cd, si-
glata dall’etichetta indipendente olandese BigMud Re-
cords, scommette molto su questo progetto e si dice
entusiasta del materiale prodotto dalla band. Il disco ha
raggiunto nei giorni scorsi i primi punti vendita italiani,
europei ed americani e i giudizi positivi della stampa
specializzata e dei fans arrivano da tutte le parti del
mondo, comprese Finlandia e Brasile, dove nel prossimo
futuro gli Essenza si recheranno per un mini-tour. La
p r o m o -
zione del
n u o v o
materiale
p a s s a
pure at-
traverso i
c a n a l i
mediatici
o f f e r t i
dai social
network,
in primis, youtube e myspace. “Le possibilità offerte da
queste reti sono intriganti”, ci riferisce Carlo, portavoce
del gruppo, “ci permettono di essere indipendenti da
produzioni e reti troppo legate al marketing e alle mode
del momento…”. L’acquisto del cd è anche possibile sul
sito ufficiale e in alcuni punti vendita locali. D.N.
QUESTA MUSICA
I componenti della band “Essenza”
Anche se l’emergenza per mezzo
Salento sembra per il momento
scongiurata, alla base del “rifiuto
impazzito” nel bacino di paesi
rientranti nell’Autorità d’Ambito
Territoriale Ottimale Lecce/2 si
constatano molto spesso feno-
meni, comportamenti e fatti a dir
poco strani.
Al netto di una prima generale
freddezza dei cittadini nei con-
fronti del sistema di raccolta dif-
ferenziata spinta (la percentuale
media nei 46 comuni si aggira
intorno al 15-20%), che a sua
volta va ad incidere enormemen-
te sulla raccolta porta a porta e
sulla tenuta degli impianti di
smaltimento, il problema com-
plessivo potrebbe essere stato
aggravato da due principali cau-
se: una sorprendente
“negligenza” nella progettazione
degli impianti specie quelli di
Cavallino (sulla quale la compe-
tenza spetta alla Commissione
tecnica per l’ambiente del Com-
missario regionale) e
nell’incompletezza dell’avvio dei
servizi previsti negli appalti di
gara che, una volta assegnati,
hanno presentato tutta una serie
di insufficienze, forse dovute ad
alcuni mancati controlli degli enti
competenti. A tal proposito il
ciclo unificato di raccolta dei ri-
fiuti, avviato da un mese per quei
32 Comuni che fanno parte dei
sottoambiti Aro 4 e Aro 6 e cura-
to rispettivamente
dall’associazione temporanea
Ecotecnica-Bianco igiene am-
bientale e dall’Ati Lombardi eco-
logia srl (oggi “Menhir”), mostra
delle insufficienze strutturali
determinate dai ritardi delle ditte
vincitrici dell’appalto le quali non
avrebbero avviato per tempo il
rifornimento dei mezzi (camion,
attrezzature varie per la pulizia
del verde pubblico e per lo spaz-
zamento meccanico ecc.), tanto
da dover chiedere a prestito dal-
le vecchie ditte il proprio parco-
mezzi, almeno per quanto riguar-
da l’Ati Lombardi. Detto questo,
la conseguenza più grave di tali
mancanze è stata quella di veder
sfumare l’idea di far partire in
simultanea la raccolta differen-
ziata spinta per tutti i 32 Comuni.
Quindi, ricapitolando, le criticità
nell’Ato Lecce/2 appaiono esse-
re: bassa percentuale di raccolta
differenziata, impianti con imper-
fezioni e intoppi, contratti
d’appalto non rispettati appieno,
Comuni in ordine sparso, scarsa
informazione alle famiglie sui
singoli materiali e oggetti da rac-
cogliere in modo differenziato,
ritardi nell’avvio degli impianti di
compostaggio e degli ecocentri.
Conclusione: il caos sempre die-
tro l’angolo, l’estate che si prean-
nuncia scoppiettante e il ricorso
continuo alle discariche di fuori
provincia.
PROBLEMA DEL SECOLO: RACCOLTA DIFFERENZIATA di D.N.
pag. 9 dai Paesidai Paesidai Paesidai Paesi
Risolto il problema dell´erogazione
dell´acqua a Racale. Dopo anni di disagi,
la rete idrica è finalmente in via di com-
pletamento su tutto il territorio. Il pro-
getto, redatto dai tecnici dell´AQP, è sta-
to seguito per l'ente dall ing. Manco e ha
comportato una spesa di 40.000,00 euro
per la cui copertura sono stati utilizzati
fondi comunali. Al via i lavori di canaliz-
zazione su quelle strade ancora non rag-
giunte dalla rete idrica, in
particolare in zona Parno-
rie, le strade prossime al
confine con il territorio
del Comune di Alliste: via
Europa, via E. Toti, via
Sardegna, via Cagliari, via
Menotti e tutte le strade
limitrofe. "Dopo infinite
richieste" - afferma
l´assessore ai Lavori Pub-
blici Jimmy Nuzzo - siamo
riusciti a metter la parola
fine ad un´annosa que-
stione. L´erogazione di
acqua nel territorio raca-
lino era insufficiente a
soddisfare la richiesta e
con tempo ran ea ment e
crescevano le richieste di allacci alla rete
idrica. Duemila negli ultimi anni. A giu-
gno del 2008 abbiamo deciso di prende-
re di petto la questione, non c´era più
tempo da perdere. Abbiamo presentato
un esposto all´AQP e contestualmente la
soluzione al nostro problema: una nuova
diramazione al pertusillo esistente che
da Casarano alimenta il nostro territorio.
E finalmente, dopo quindici anni di atte-
sa, i cittadini di
Racale ora apro-
no i rubinetti e
trovano l´acqua.
Mi preme ringra-
ziare il responsa-
bile AQP di Lecce,
dott. Valentini e il
s u o v i c e ,
Dell´Anna: hanno
dimostrato sensi-
bilità e attenzio-
ne nei nostri con-
fronti e hanno
reso possibile
questo importan-
tissimo risultato".
Soddisfatto an-
che l'assessore
all'Urbanistica Francesco Cimino:
"Abbiamo messo la parola fine a questa
vicenda. Dopo 15 anni di attesa ora in
ogni abitazione di Racale arriva l´acqua.
Anche la marina di Torre Suda è regolar-
mente e per ora parzialmente servita e
questo è molto importante in vista
dell´ormai prossima stagione estiva che
si annuncia positiva in termini turistici
per il nostro Comune. Questa Ammini-
strazione Comunale si conferma attenta
e pronta a risolvere i problemi dei nostri
concittadini ed è forte e motivata nel
raggiungere gli obiettivi prefissati due
anni fa al momento dell´insediamento al
Governo della Città". Sulla stessa lun-
ghezza d'onda anche il sindaco Massimo
Basurto: "Con un serio e forte lavoro di
squadra l'Amministrazione che mi onoro
di guidare sta portando a casa risultati
importanti nonostante le difficoltà e le
ristrettezze finanziarie. Io, gli assessori e
tutti i consiglieri comunali siamo sempre
pronti ad ascoltare i nostri concittadini e
a cercare di porre rimedio ai loro proble-
mi. Per il completamento delle opere di
canalizzazione abbiamo richiesto un fi-
nanziamento ad Area Vasta, a breve a-
vremo una risposta". A.P.
Ambiente ed ecologia in primo piano a
Taviano. Il sindaco Salvatore D'Argento
comunica i risultati delle attività di con-
trollo sulla raccolta e lo smaltimento dei
rifiuti. "Il comune ha ottenuto
dalla ditta concessionaria -
dice il sindaco - il recupero di
10.000 euro annui rendendo
le spese di progettazione e
della commissione a carico
della ditta che gestisce il ser-
vizio (e non più dei cittadini),
oltre al recupero delle penali
applicate alla ditta (quasi
11.000 euro) per non aver
messo a disposizione
l´ecocentro previsto dal capi-
tolato. Infine, grazie alla di-
sponibilità della Provincia di
Lecce, che comparteciperà ai
costi, è stata ridotta la tariffa
che i cittadini pagheranno per
lo smaltimento in discarica". D'Argento
ricorda di aver "avanzato diverse propo-
ste all´ATO, tra cui lo svolgimento di una
gara unica di raccolta per ARO (Area di
Raccolta Ottima-
le) tra i comuni di
Alliste, Casarano,
Matino, Melissa-
no, Parabita, Ra-
cale, Taurisano,
Taviano, Ugento.
La proposta di
realizzazione di
un impianto di
compostaggio e
di un termovalo-
rizzatore pubbli-
co, la richiesta di
benefit economici
per i cittadini che
incentivino la
raccolta differen-
ziata". L'assessore Danilo Manni sottoli-
nea anche la necessità di "Creare sensibi-
lità ambientale. Il presupposto per il per-
seguimento di questo obiettivo è
l´insegnamento di comportamenti eco-
compatibili. L´amministrazione comunale
infatti, forte dell´apporto di giovani idee
derivanti dallo specifico "Progetto Am-
biente" del Servizio Civile, che per il se-
condo anno opera nel nostro Comune,
ha promosso il Progetto Educazione alla
Legalità rivolto agli alunni delle classi
terze della Scuola media "A. De Blasi" di
Taviano. Il progetto, diretto e coordinato
dal Comandante della Polizia Municipale
di Taviano, avv. Luisa Tunno, ha posto,
tra l´altro, grande attenzione alla legalità
ambientale. Attraverso un percorso di-
dattico, si è cercato di fare intendere, ai
ragazzi, che "il rispetto delle regole con-
viene, e che sicuramente, a lungo termi-
ne, paga".
TAVIANO: AMBIENTE E “MONNEZZA” di Attilio Palma
RACALE: NOSTRA SORA ACQUA
pag. 10 Che passione la cucina!Che passione la cucina!Che passione la cucina!Che passione la cucina!
Ingredienti:
Tempo di preparazione:
Difficoltà:
media
IL PIATTO PRONTO
PREPARAZIONE
Scrivete a [email protected] per dare un giudizio alle ricette pubblicate e per contribuire alla rubrica con le vostre ricette.
circa 65 minuti
Tempo di cottura:
35 minuti circa in forno a 220°
Le ricette di Francy
a cura di Pietro Russo
E’ UN PIATTO FREDDO. MOLTO ADATTO NELLE CALDE
SERATE D’ESTATE CHE VERRANNO.
per 4 persone
• Lasagne all’uovo;
• 250 gr di Ricotta;
• ½ kg di Spinaci;
• 125 gr di Burro;
• Due o tre spicchi d’aglio;
• Formaggio grattugiato;
• Latte;
• Olio;
• Sale;
• Pepe;
• Noce moscata.
PARMIGIANA FREDDA DI MELANZANE
1. Lavate le melanzane, levategli la buccia e tagliatele
a fette, non troppo sottili, dello spessore di circa mezzo
centimetro.
2. Friggete le fette di melanzana in abbondante olio
d’oliva (o di semi) e lasciatele raffreddare.
3. Nel frattempo preparate un sugo di pomodoro:
mettete a soffriggere delle cipolle in una padella in cui
avrete versato dell’olio, quando imbiondiscono aggiun-
gete della passata di pomodoro (o dei pelati) e delle
foglie di basilico. Fate cuocere, salate e lasciate raffred-
dare.
4. Su un vassoio di portata disponete le fette di me-
lanzane fritte, una accanto all’altra fino a riempirlo inte-
ramente. Con un cucchiaio versate sopra le melanzane il
sugo di pomodoro, che avere preparato precedente-
mente, fino a coprirle completamente. Versate del par-
migiano grattugiato e del basilico fresco tritato. Volen-
do, potete formare degli altri strati, composti sempre da
melanzane fritte, sugo di pomodoro, parmigiano grattu-
giato e tritato di basilico.
Mettete il vassoio, così preparato, in frigorifero per
qualche ora.
Il piatto va servito freddo, con il vantaggio che si può
preparare prima.
pag. 11
DICICRUCI di S. Laraia
Orizzontali
2. Antico strumento per localizzare o predire la posizione di corpi celesti; 11. Parte
posteriore di un'imbarcazione; 13. Formula conclusiva per preghiere; 14. Il politico
svedese Palme, assassinato a Stoccolma nell '86; 15. Altare pagano; 16. Eterno,
imperituro; 19. Combustibile per car; 20. Felini..ridanciani; 21. Un pò d'allergia;
22. Canzone e ballo brasiliano dei Kaoma; 26. Un ..trampoliere; 27. La Barbara de
" Il signore è servito"; 29. Tolstoj di "Guerra e pace"; 30. Arcipelago portoghese
sito nell 'Atlantico, a nord ovest dell 'Africa; 32. La più bella delle Nereidi; 33. La
vincitrice di Sanremo 2009 (nuove proposte); 34. Piacevolmente alternativo ad un
no!; 35. E' Kroger nel romanzo di T. Mann; 36. Avverbio supportato dalla negazio-
ne non; 38. L' Intelligence statunitense; 40. In Italia, si occupa di investigare sulla
criminalità organizzata; 42. Popolosa città della Giordania; 43. Unità di misura
dell 'area di un terreno; 44. Poema epico attribuito ad Omero; 45. Pesce costiero
che vive in branchi; 48. Imperfezione cutanea; 49. Un tempo era detto Teverone;
51. Frosinone sigla; 52. La capitale amministrativa del Marocco; 54. Altrimenti
detta, scarola; 56. Consiglio Nazionale delle Ricerche; 57. Un ..accenno di eccentri-
cità; 59. Valle trentina famosa per le mele; 60. Ante meridiem; 61. In provincia di
Alessandria; 62. La fede di Rossella Sensi.
Verticali
1. L'Andrea che si scontrò, in acque amaricane, con la svedese Stocholm nel '56;
2. Un pò ..appannato; 3. Indumenti per anacoreti; 4. Una tipologia di memoria
informatica; 5. Fiume etiope..di Bottego; 6. Località della riviera ligure di Levante;
7. Prefisso latino col significato di prima o davanti; 8. Leggera imbarcazione a
remi; 9. Sottolinea le performance del torero; 10. Aroma, fragranza; 11. Un
grande ex del Milan; 12. Il capoluogo della comunità autonoma delle isole Balea-
ri; 17. Tragedia greca di Euripide; 18. Può contare sino ad un massimo di 366
giorni; 21. Il Pietro de I sonetti lussuriosi; 23. Pronunciano con difficoltà le conso-
nanti r, l , s; 24. Parola usata come for mula magica da maghi, fate e..affini; 25. Può
esserlo una raccomandata postale; 26. Il Ford del cinema americano; 28. Rinoma-
to centro turistico salentino, universalmente noto per la rigogliosa chioma de "La
quercia vallonea"; 31. Brevemente..Alfredo; 32. Grande direttor e d'orchestra
parmense; 37. Lo è una località di svago e divertimento; 39. Oziosi, stagnanti; 41.
Raganelle arboree; 43. Anno Domini; 46. Cervide di medie dimensioni; 47. Può
essere intricata; 50. Percorso, trafila; 51. Il suo centro direzionale è al Lingotto; 53.
Congiunzione.. londinese; 55. Fiume russo, tributario del Mar Nero; 58. Nel cedro
e nel cocco.
Le soluzioni sul prossimo numero con il nome del vincitore
8 giugno 1987 - Nasce il
“Telefono Azzurro” con
l’obiettivo di promuovere una
società capace di rispettare i
diritti dei bambini.
13 giugno 1983 - La sonda spa-
ziale Pioneer 10 oltrepassa Net-
tuno: è il primo oggetto costrui-
to dall’uomo ad abbandonare il
sistema solare.
15 giugno 1801 - Nasce il rifor-
matore lombardo Carlo Catta-
neo.
16 giugno 1988 - Muore Andrea
Pazienza, uno dei più creativi e
originali disegnatori italiani di
fumetti.
23 giugno 1668 - Nasce il filosofo
Giambattista Vico, autore del
testo La scienza nuova.
AVVENNE Sotto le soluzioni del cruciverba del numero prece-dente con cui è stata premiata la sig.ra Lucia Casciaro
REGOLAMENTO
Il primo, che da martedì
23.06.2009 dalle ore 9.00,
invierà a:
la soluzione del cruciver-
ba, riceverà in premio un
buono pizza per 2 perso-
ne offerto dal PICCHIO
HOTEL di Pescoluse. Non
sono ammessi gli stessi
vincitori per almeno 3
concorsi consecutivi.
P1
A2
N T3
A G R U4
E L5
I6
C7
O8
A9
A1 0
S I R E11
M M A U1 2
S
S1 3
T E14
N T15
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E L L O S1 8
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T1 9
E N A G L I A L I U
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N L21
S D22
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T
E2 5
S A26
U27
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T T I C O O
N2 9
I T R A T O N30
O R D3 1
P3 2
G3 3
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R I A S S I C3 5
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O3 6
N T37
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T A R L E T
E3 9
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A L I A
P4 1
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G M F4 7
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L4 9
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V A E5 1
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O5 7
T E L L O E58
S59
A N T E M I
S6 0
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S N A L62
O D E O6 3
E
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14
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