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Diario Seychelles 1 E ccoci qua: tornati ormai da qual- che giorno da una meravigliosa settimana alle Seychelles, che sentiamo di dover consigliare con tut- to il cuore. Grazie al prezioso contri- buto dei diari di viaggio pubblicati su turistipercaso.it e al sito dell’ente del Turismo (www.seychelles.travel/it) ci accorgiamo subito che le Seychelles non sono una meta esclusiva e riser- vata a pochi, anzi. Il nostro consiglio è quello di non prenotate nulla dall’Italia tramite le agenzie: eviterete così di buttare via dei soldi e scoprirete come le stes- se cose sono più che realizzabili tra- mite internet, o sul posto. Noi siamo partiti con un biglietto diretto di an- data e ritorno Roma-Mahè, pensan- do di trascorrere 3 giorni a Praslin e 3 a La Digue. Il volo lo abbiamo ac- quistato con AirSeychelles, che per- mette massima elasticità di scelta tra date e luoghi di partenza (non è ne- cessario acquistare un biglietto A/R dallo stesso aeroporto), così come è possibile effettuare una prenota- zione senza impegno, garantita per qualche giorno. Costo del volo: 630 euro a testa. Volano altre compagnie, anche più economiche, come Emira- tes e Qatar Airlines, che però preve- dono scali rispettivamente a Dubai e Doha. Comunque, la compagnia loca- le è promossa a pieni voti per puntua- lità, per l’ottimo servizio e per il per- sonale molto cortese. SBRIGARE LE FORMALITÀ Arriviamo a Mahè alle 7.30 e subito siamo avvolti da un caldo afoso al quale non siamo abituati, e da una vegetazione che ci lascia a bocca aperta. Ma ecco spuntare il primo pro- blema: al controllo passaporti non ci permettono di passare perché voglio- no sapere in quale albergo abbiamo prenotato; proviamo a spiegare che non abbiamo alcuna prenotazione e che intendiamo trovare qualcosa di- rettamente a Praslin; niente da fare: senza una prenotazione di almeno una notte non si passa la dogana! Fortunatamente per questo tipo di in- convenienti c’è una ragazza addetta, che ti da la lista degli alberghi e gue- sthouse delle isole. Una volta scelto, lei pensa a prende- re i contatti e prenota. In 10 minuti ci trova la sistemazione per una notte alla guesthouse Villa Bananier, ad Anse Volbert (molto vicina alla Cote D’or), sull’isola di Praslin al prezzo di 80 euro a notte, colazione com- presa. Dall’aeroporto prendiamo una navetta gratuita, che in 15 minuti ci conduce al porto, dove alle 10.30 ci imbarchiamo sul traghetto Cat Cocos (42 euro a persona) per un viagget- to di 40 minuti alla volta di Praslin. Giungiamo a destinazione e veniamo accolti dalla padrona di casa che ci mostra la camera, molto carina, puli- ta e accogliente (non è con vista sulla spiaggia, però); la signora ci spiega che il prezzo è di 80 euro a notte con l’aria condizionata, 70 usando il ven- tilatore a pale. Decidiamo di optare per quest’ultimo e di rimanere per 3 notti. A 5 minuti a piedi, raggiungiamo la lunghissima spiaggia di Anse Volbert dove, stan- chi, ci addormentiamo. Seychelles, tutto fai da te Non sono altro che una manciata di isolette sperdute nell’Oceano Indiano. Eppure c'è chi giura che qui ha trovato il paradiso. Spendendo poco di Loredana Tintori xtrfoiceh Quando: autunno Durata: 8 giorni Viaggio: aereo Costo a persona: (spesa approssimativa) 1.500 euro Praslin conviene! Fino al 13 dicembre, è possibile concedersi un soggiorno alle Seychelles a prezzi superconvenienti. Con Kuoni, 8 giorni/6 notti costano da 850 euro a persona con sistemazione in chalet al Cote d’Or di Praslin. La quota comprende i voli intercontinentali, i trasferimenti da/per l’hotel e il trattamento di b&b. Info: www.kuoni.it

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Page 1: Diario Seychelles Seychelles, tutto fai da te o · Diario Seychelles 3 da golf molto allettante, ma non è quello che cerchiamo quando andia-mo in vacanza. Arriviamo finalmente alla

Diario Seychelles

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Eccoci qua: tornati ormai da qual-che giorno da una meravigliosa settimana alle Seychelles, che

sentiamo di dover consigliare con tut-to il cuore. Grazie al prezioso contri-buto dei diari di viaggio pubblicati su turistipercaso.it e al sito dell’ente del Turismo (www.seychelles.travel/it) ci accorgiamo subito che le Seychelles non sono una meta esclusiva e riser-vata a pochi, anzi.Il nostro consiglio è quello di non prenotate nulla dall’Italia tramite le agenzie: eviterete così di buttare via dei soldi e scoprirete come le stes-se cose sono più che realizzabili tra-mite internet, o sul posto. Noi siamo

partiti con un biglietto diretto di an-data e ritorno Roma-Mahè, pensan-do di trascorrere 3 giorni a Praslin e 3 a La Digue. Il volo lo abbiamo ac-quistato con AirSeychelles, che per-mette massima elasticità di scelta tra date e luoghi di partenza (non è ne-cessario acquistare un biglietto A/R dallo stesso aeroporto), così come è possibile effettuare una prenota-zione senza impegno, garantita per qualche giorno. Costo del volo: 630 euro a testa. Volano altre compagnie, anche più economiche, come Emira-tes e Qatar Airlines, che però preve-dono scali rispettivamente a Dubai e Doha. Comunque, la compagnia loca-le è promossa a pieni voti per puntua-lità, per l’ottimo servizio e per il per-sonale molto cortese.

sbrigare le formalitàArriviamo a Mahè alle 7.30 e subito siamo avvolti da un caldo afoso al quale non siamo abituati, e da una vegetazione che ci lascia a bocca aperta. Ma ecco spuntare il primo pro-blema: al controllo passaporti non ci permettono di passare perché voglio-no sapere in quale albergo abbiamo prenotato; proviamo a spiegare che non abbiamo alcuna prenotazione e che intendiamo trovare qualcosa di-rettamente a Praslin; niente da fare: senza una prenotazione di almeno una notte non si passa la dogana! Fortunatamente per questo tipo di in-convenienti c’è una ragazza addetta, che ti da la lista degli alberghi e gue-sthouse delle isole. Una volta scelto, lei pensa a prende-re i contatti e prenota. In 10 minuti ci trova la sistemazione per una notte alla guesthouse Villa Bananier, ad Anse Volbert (molto vicina alla Cote D’or), sull’isola di Praslin al prezzo di 80 euro a notte, colazione com-presa. Dall’aeroporto prendiamo una navetta gratuita, che in 15 minuti ci conduce al porto, dove alle 10.30 ci imbarchiamo sul traghetto Cat Cocos (42 euro a persona) per un viagget-to di 40 minuti alla volta di Praslin. Giungiamo a destinazione e veniamo accolti dalla padrona di casa che ci mostra la camera, molto carina, puli-ta e accogliente (non è con vista sulla spiaggia, però); la signora ci spiega che il prezzo è di 80 euro a notte con l’aria condizionata, 70 usando il ven-tilatore a pale. Decidiamo di optare per quest’ultimo e di rimanere per 3 notti. A 5 minuti a piedi, raggiungiamo la lunghissima spiaggia di Anse Volbert dove, stan-chi, ci addormentiamo.

Seychelles, tutto fai da teNon sono altro che una manciata di isolette sperdute nell’Oceano Indiano. Eppure c'è chi giura che qui ha trovato il paradiso. Spendendo poco

di Loredana Tintori

x t r f o i c e h

Quando: autunnoDurata: 8 giorniViaggio: aereo Costo a persona: (spesa approssimativa) 1.500 euro

Praslin conviene!Fino al 13 dicembre, è possibile concedersi un soggiorno alle Seychelles a prezzi superconvenienti. Con Kuoni, 8 giorni/6 notti costano da 850 euro a persona con sistemazione in chalet al Cote d’Or di Praslin. La quota comprende i voli intercontinentali, i trasferimenti da/per l’hotel e il trattamento di b&b. Info: www.kuoni.it

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qui comincia il paradisoIl giorno seguente, sveglia, colazione e subito alla fermata del bus, che per 7 rupie (circa 40 centesimi) a testa ci porta verso la famosissima spiaggia di Anse Lazio: bianchissima, mare cristallino, calma e tranquillità che fanno da sfondo… Poco dopo ci spostiamo verso Anse Georgette, prendendo il sentiero a piedi (tra le due spiagge non c’è una strada asfaltata, quindi con il bus bisogna fare tutto il giro con note-vole perdita di tempo), un’oretta di passeggiata panoramica in salita (è adatta a tutti, io l’ho fatta con le in-fradito!). In bus (o auto) si attraversa il lussuosissimo e sciccoso Lemuria Resort, per il quale è necessario far telefonare dal vostro albergo il gior-no prima comunicando i nomi. Pur-troppo quasi alla fine del nostro per-corso abbiamo perso il sentiero e ci siamo trovati su una strada asfaltata che inesorabilmente ci ha indirizzati verso il Lemuria. Al ragazzo addetto all’ingresso abbiamo spiegato che venivamo a piedi da Anse Lazio e che non era nostra intenzione passare da loro, e gentilmente ci ha permesso di accedere alla spiaggia passando dal resort. È molto bello, ha un campo

la curieuseisland

praslinnational park

cÔted'or

aeroportodi praslin

praslin

anselazio

saint pierreisland coco

island

tartarughedi aldabra

la digueisland

la valledei mai

areasnorkeling

areasnorkeling

areasnorkeling

la valle dei maiCuore della rigoglio-

sa vegetazione di Praslin, è uno dei

santuari vegetali più belli del mondo. Qui cresce la pianta del

Coco de mer.

anse bananeA nord di La Digue è una splendida spiaggia, soli-tamente poco frequentata.

anse lazioÈ una lunga linea di sabbia bianca. Grazie alla barriera coralli-na che la protegge dalle correnti oceaniche, è adatta per fare i bagni e per gli amanti dello snorkeling.

ansebanane

coco islandVicino a Felicité e Sister Islands e parco marino dal 1996, è il posto migliore per fare snorkeling.

la rÉunion

barrieracorallina

fÉlicitÉ

la curieuseSull'isolotto granitico vive una colonia di tarta-rughe d’Aldabra, grandi testuggini di terra.

01 da top ten Sull'isola di Praslin, Anse Lazio è una striscia bianca contornata da una folta vegetazione.

oceano indiano

STATOSTATO CONFINESTRADA SECONDARIA

STRADA PRINCIPALE

MONUMENTO

FIUME

MARE

PARCO

MARE LAGO/FIUME PARCO PARCO 2

STRADA STATO STRADA CITTÀ

TERRA STATO TERRA CITTÀ PALAZZO STATO CONF. TRACCIA PART.

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victoria oceano indiano

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da golf molto allettante, ma non è quello che cerchiamo quando andia-mo in vacanza. Arriviamo finalmente alla spiaggia, più piccola rispetto ad Anse Lazio, ma molto simile. Lì adoc-chiamo una razza nera (innocua), che tranquillamente nuota vicino a riva. Per pranzo, mangiamo un cocco che un ragazzo del posto raccoglie e offre ai turisti per poche rupie. Delizioso. Al ritorno ci fermiamo al bar del Le-muria perché avevamo finito l’acqua: 4,50 euro per 750 ml si commentano da soli! Dopo questa pausa infelice, prendiamo il bus che passa per Grand Anse e ritorniamo, stanchi e ustiona-ti, alla guesthouse.

curieuse e st.pierreIl giorno seguente ci attende la gita alle isole di Curieuse e St.Pierre, or-ganizzata tramite i proprietari della guesthouse. Partenza alle ore 9 e rientro alle 16, per 60 euro a testa, compreso il pranzo. A Curieuse, oggi riserva naturale, vivono libere le tar-tarughe giganti di terra che, sotto l’occhio vigile del personale addetto, è possibile accarezzare. Dopo aver giocato con questi meravigliosi ani-mali facciamo una passeggiatina in mezzo alle mangrovie (mezz’oretta

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con molta calma) per arrivare all'altra spiaggia dell'isola dove ci attende un ricco pranzo a base di pesce e carne alla griglia, insalate di verdure e frut-ta fresca. Nel pomeriggio ci muovia-mo verso lo scoglio di St.Pierre, dove muniti di maschera e pinne (io le ave-vo portate, ma sulla barca le danno a chi è senza) osserviamo tutto quello che offre il mare; pesci colorati di va-rie specie in grandi quantità... Mera-viglioso! Contenti e stanchi torniamo alla guesthouse e prepariamo le va-lige. A Praslin ci sarebbe da visitare anche la Valle dei Mai, dove cresce il famosissimo Coco dè mer. Il consiglio (da parte di chi c’è stato) è di andare al mattino presto (dopo fa troppo cal-do) e con una guida, altrimenti se non si è esperti di botanica non si riesce ad apprezzare quello che la natura offre. Noi l’abbiamo saltata perché al ritorno dal mare, caldi e affaticati, l’idea di entrare in una serra non ci attirava particolarmente. Come vita notturna le Seychelles non offrono granché. I piccoli market e i nego-zietti di souvenir chiudono verso le 17.30/18 e anche al ristorante biso-gna andare presto (massimo 20.30), perché dopo chiudono la cucina. Ab-biamo provato il ristorante La Goulue

turisti, rispettate le seychelles!Sono stata due fantastiche settimane in febbraio a La Digue con

mio marito. Inutile ripetere che è un’isola meravigliosa, noi ab-biamo soggiornato all'Ylang Ylang un selfcatering gestito da

un italiano, Aldo, una persona squisita, gentilissimo e sempre pronto a darci ottimi consigli. Abbiamo scelto il bungalow più piccolo, ed era effettivamente piccolo, ma per noi è stato comodo e più che funzionale. Abbiamo visitato tutte le isole mantenendo La Digue come punto fisso. Siamo andati 3 volte a Praslin con il Cat Roses (40 euro A/R) abbiamo visitato la Valle dei Mai, Anse Lazio (consiglio di raggiungerla in taxi), Cote d'Or, la Curieuse island, la fantastica isola delle tartarughe di Al-dabra, prendetevi molto tempo per visitare quest'isola, merita! Quando siamo andati a Saint Pierre island c'era il mare un po’ mosso, ma fare snorkeling è comunque bello. Coco island è stata in assoluto la perla della vacanza, lo snorkeling più bello, tanto che ci siamo tornati due volte. Gran Sister island non merita affatto, poi è un isola privata e sbar-care costa 25 euro a testa. Felicité è un altro sito bello per snorkeling,

ma purtroppo stanno costruendo un super resort che dovrebbe essere in attività tra pochi mesi. A Mahé siamo stati l'ultimo giorno e abbiamo visitato Victoria con il caratteristico mercato, e Beau Vallon: una spiag-giona lunga e nemmeno troppo turistica. A La Digue abbiamo fatto e visto tutto il possibile, cenato e pranzato in tutti i locali. Detto questo, voglio raccontarvi il vero motivo per cui sto scrivendo, e sono due scene sgradevoli che ho visto e che mi piacerebbe non vedere mai più. La prima all'isola di Coco: mi stavo preparando per fare snor-keling quando ho visto in mare un gran chiasso e un nugolo di gente. Due francesi trattenevano a forza per il carapace due povere tartarughe marine e solo dopo un lunghissimo servizio fotografico le hanno libe-rate. Sono rimasta schifata e infastidita, non ci si comporta così, noi siamo gli ospiti e dovremmo rispettare quegli animali che sono anche il motivo per cui raggiungiamo mete turistiche così lontane. La seconda scena è ambientata ad Anse Banane, a La Digue, in un raro momento di relax quando ho visto salire dal mare una grande tartaruga marina che cercava un posto per deporre le uova. Mi sono commossa e stupita per-ché era giorno pieno, mi sono avvicinata con tanto rispetto e cautela ma non ho fatto in tempo perché ancora dei turisti francesi hanno voluto fotografarla toccandola, una signora le ha messo le mani sul carapa-ce, l'ha spaventata e la bestiola è ovviamente scappata alla volta del mare. Avremmo potuto assistere a una scena strepitosa, degna solo dei documentari, ma per colpa dell'ennesima foto fuori luogo resta solo il dispiacere di assistere a comportamenti indegni di un turista irrespon-sabile. Sono certa che tutti noi Turistipercaso disapproviamo questi comportamenti e, al contrario di questa gente, portiamo in giro per il mondo l’esempio del turista responsabile.

Un'altra Turista per caso

ci racconta la sua esperienza

di Sara Mantovani

01 cultura Non c'è posto migliore del mercato per immergersi nei costumi locali.

02 somiglianze I semi del Coco de Mer ricordano i fianchi delle donne. Il frutto, con un diametro di 50 cm, contiene il seme più grande del regno vegetale.

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(promosso) sul lungomare di Anse Volbert, e il Caffè des Arts. Quest’ul-timo è molto caro (110 euro in due e non è che ci siamo abbuffati), però è sul mare, in un ambiente molto raffi-nato: ideale per una serata romantica diversa dalle altre. Come gelateria, abbiamo provato Luca. Per quanto riguarda i bus, c'è da segnalare che sono molto economici, puntuali (se non in anticipo), vi fanno salire anche se non siete alla fermata, e soprattut-to offrono l’opportunità di entrare in contatto con i locali.

seconda tappa: la digueIl giorno successivo partiamo alla volta di La Digue per gli ultimi 3 giorni di vacanza. Il traghetto parte alle 9, il Praslin Express costa 12 euro a testa (20 euro se fate A/R) e in 15 minuti si arriva. Appena mettiamo piede a terra veniamo circondati da gente del luogo che ci propone qualunque cosa: una sistemazione, una biciclet-ta, una gita, etc… Veniamo affiancati da un ragazzo che nel giro di 10 minu-ti ci trova la bicicletta (5 euro al dì a

curry e pesce, ma anche pipistrello

la frutta è in tavoladi Martino Ragusa

Le Seychelles hanno una cucina creola franco-indiana con infuenze africane di grande interesse. Come potete immaginare, si trova anche una buona

cucina italiana e internazionale nei ristoranti degli alberghi e dei villaggi, ma trascurare l’avventura della gastronomia locale sarebbe veramente un’occasione perduta. Ovviamente questo è solo dove sono presenti i ristoranti (peraltro pochini ovunque), e cioè nelle isole di Mahè e Praslin ma qualcuno si trova anche a La Digue. Il curry (cari) è il piatto più diffuso. Qui finalmente lo troverete oltre che del solito pollo anche di pesce, quello gustosissimo della barriera corallina e cioè carango, pappagallo, labro, barracuda, pesce capitano. Con il curry di cocco (cari coco) vengono anche preparati il polpo (zourite), l’aragosta e i granchi. Il pesce viene preparato anche al forno, al vapore o alla griglia con l’accompagnamento di numerose salse quasi sempre a base di peperoncino, zenzero e aglio, ma le fragranze delle salse variano anche di molto a seconda della spezia prevalente che può essere cannella, chiodi di garofano, menta, cardamomo, noce moscata. Ottimo è il kat kat de poisson (pesce preparato con banane e latte di cocco). Da tenere presenti anche parole come palourdes, bernik e tek-tek, sono ottimi frutti di mare da gustare nelle zuppe o nel curry. Molto diffuso è il gros manger, un contorno fatto con patate dolci e manioca, una salsa dolcificata, destinato ad accompagnare il pesce al vapore assieme a riso e verdure. Per gli stomaci forti c’è il pipistrello in civet (stufato). Si tratta di un grande pipistrello (fruit bat o roussette) esclusivamente frugifero e con le carni naturalmente aromatizzate dai frutti tropicali dei quali si nutre. Vedete voi… ma a proposito di frutta tropicale, non perdetevi l’assaggio dei più accessibili, numerosi chutney (composte agrodolci) preparati con diversi tipi di frutta e aromatizzati con menta, coriandolo e zenzero. Fra i dessert potrete scegliere tra le banane caramellate, le banane fritte al latte di cocco, la torta di cocco, le frittelle di zucca, la torta di patate dolci. Il più tipico è il ladob patat, un pudding di patate dolci con zucchero, vaniglia, latte di cocco, frutto dell’albero del pane, zucchero e vaniglia.

praslin e le sue isolette, tra palme e tartarughe01 libere Sull’isola

di Curieuse vivono tartarughe di terra giganti.

02 rocce Curieuse è un’isola granitica.

03 snorkeling Sono molti i posti dove immergersi per andare alla ricerca di pesci tropicali e coralli.

04 mini-eden Più che un'isola è una grande roccia lungo la Côte d’Or

di Praslin.

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testa) e da dormire: una guesthouse 10 metri prima del S.Cloud Hotel per 60 euro a camera; la colazione non è compresa, ma poco importa, c’è la cucina con tanto di microonde, e per-sino la cassetta di sicurezza.La Digue è tutt’altra cosa rispetto a Praslin, innanzitutto perché circolano pochissime auto per cui si va a piedi o in bici, e poi per quel senso di tran-quillità, pace e tutta la natura circo-stante che ti accoglie. La gente è a dir poco squisita, sempre col sorriso, i giovani come le persone anziane.Siamo arrivati alla famosa spiaggia Anse Source d’Argent, pagando 5 euro per accedere al parco (se ave-te intenzione di ritornare conservate i biglietti, il terzo ingresso è gratis); noi non l’abbiamo trovata un gran-ché, forse perché il mare e la spiaggia erano pieni di mucillaggine, così ci siamo spostati ad Anse Bonnet Carré

(o Anse Pierrot?) passando per il mare (e qui consiglio scarpette da mare, e non le mie infelici infradito). La situa-zione è leggermente migliore e sulla spiaggia non c’è nessuno. Da segna-lare che durante il percorso marino abbiamo incrociato una tartaruga di mare. Sempre in cerca di spiagge ci siamo spinti fino sulla punta estrema a nord (Anse Severe) dopo il Patra-nan Hotel: anche se la corrente è un po’ forte - per cui non è consigliabile per il bagno - merita una visita. Molto bella Grand Anse anche se c’era un po’ di corrente: fate pure il bagno, ma con un pizzico di attenzione, ricordo che è pur sempre oceano (difatti da giugno a settembre c’è il cartello di acque pericolose a causa delle for-ti correnti). Il panorama è simile ad Anse Lazio di Praslin. Sulla strada per la spiaggia, alla vostra destra tappa d’obbligo da Simon, che per 6 euro in

due ci ha ristorati con un bel piatto di macedonia di frutta, un frullato e un frutto della passione. Dopo tanto pedalare è quello che ci vuole per ri-metterci in sesto!!

consigli praticiAbbiamo fatto una gita a Coco e Fe-licité: il posto più famoso per fare snorkelling. Abbiamo speso 40 euro a testa per mezza giornata (fino alle 13), ma a dire la verità non abbiamo trovato molti più pesci rispetto a St.Pierre; unica emozione una tar-taruga di mare che abbiamo potuto toccare, sempre con molto rispetto e sempre controllati dal personale. Ma a volte, come in tante cose, è que-stione di fortuna (anche qui per chi ne fosse sprovvisto c’erano maschere e pinne a disposizione). Come risto-ranti consigliamo Château St. Cloud (ottimo il polpo al curry), Loutier

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mille modi per scoprire le isole

01 conchiglie Uno dei tanti

venditori di souvenir per turisti.

02 a pedali In bici si scoprono angoli incontaminati e sperduti.

03 bambini I piccoli si divertono con

cose semplici, giocando sulla spiaggia.

04 comodi Le gite organizzate sono spesso fatte su battelli o piccoli traghetti.

Una settimana al soleCon l'operatore Idee per Viaggiare, fino a fine ottobre il pacchetto che include volo (con Air Seychelles da Roma o da Milano) + 8 giorni/6 notti nel 3 stelle superior Chateau St. Cloud a La Digue costa a partire da 1.490 euro in mezza pensione. Stessa validità per il pacchetto speciale Praslin al 4 stelle Acajou, sempe in mezza pensione: volo e 8 giorni/6 notti a partire da 1.500 euro a persona. Info: www.ideeperviaggiare.it

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come arrivareLa compagnia di bandiera Air Seychelles (www.ai-

rseychelles.it) propone voli di andata e ritorno settimanali da Milano (partenza ogni sabato) e Roma (partenza ogni lunedì) a partire da 642 euro, tasse inclu-se. Le orientali Qatar (www.qa-tarairways.com) e Emirates (www.emirates.com), hanno buone tariffe dalle principali cit-tà italiane, ma la durata del viaggio si allunga di molte ore, dato lo scalo a Doha o Dubai.

documentiTRAVEL

Per visitare le Seychelles è necessario il passaporto

in corso di validità, mentre in aeroporto viene rilasciato un vi-sto per la visita valido un mese. È necessario avere il biglietto di ritorno.

monetaL'unità monetaria ufficiale è la Rupia delle Seychel-

les, suddivisa in 100 centesimi. Un euro equivale a circa 18,4 rupie. Vengono generalmente

accettate le maggiori carte di credito, così come gli euro o i dollari statunitensi.

telefonoIl prefisso internazionale del Seychelles, da compor-

re per chiamare il paese dall’Ita-lia, è lo 00248 seguito dal nu-mero. Per telefonare in Italia il prefisso è 0039.

climaIl clima delle Seychelles è invidiabile: la temperatura

durante l'anno ha una media di 29° (va raramente sotto i 24°) e non esistono estremi climatici. Fuori dal rischio dei cicloni, due stagioni scandiscono l'anno: da ottobre ad aprile il vento di nord-ovest porta le piogge, più intense tra dicembre e gennaio, mentre il monsone di sud-est soffia da maggio a settembre, con brezze fresche e un tasso di umidità molto basso. I momen-ti migliori per visitare l'arcipela-go sono i mesi di aprile e di ot-tobre.

saluteLa situazione sanitaria del paese è relativamente sod-

disfacente. Non è obbligatorio al-cun vaccino, anche se è consiglia-to proteggersi dal tetano. Da non scordare, creme solari ad alta pro-tezione.

fuso orarioNel periodo in cui vige l'ora solare la differenza

tra l'Italia e le Seychelles è di 3 ore avanti; quando vige l'ora le-gale la differenza è di +2 ore.

come, dove, quantoI voli migliori e tutto quel che c'è da sapere per organizzare un viaggio alle Seychelles

La Redazione di Turisti per caso

Coco, sulla spiaggia di Grand Anse, che per 20 euro a testa offrono un ricco buffet creolo; il nostro consiglio è di prenderne solo uno da dividere visto che è abbondante ed è meglio non appesantirsi troppo al ritorno in spiaggia. Altro ristorante carino, ma solo aperto a pranzo, è Lanbousir direttamente sulla spiaggia di Anse Source d’Argent; noi abbiamo preso solo due macedonie (3 euro in due) ma dal listino prezzi è molto conve-niente. Abbiamo mangiato inoltre al “Villa Tournesol”, ma per un’insalata di calamari a 15 euro di questi ne ab-biamo visti ben pochi, forse affogati nel mare di lattuga e peperoni che inondavano il piatto (e ti arrabbi, vi-sto che in un posto così, di pesce ce ne è in abbondanza). Come a Praslin, anche a La Digue non ci sono molte attrazioni dopo il tramonto; noi ci siamo capitati nel fine settimana, cosicché il venerdì e il sabato al porto c'era un po' di mu-sica (il venerdì dal vivo). Consigliamo alla sera di muoversi con una torcia, soprattutto se ci si sposta in bici. Per il resto, se passeggiate alla sera in un luogo deserto potrete sentire soltan-to il suono della natura (dove altro lo trovate un lusso simile?), osservare nel cielo scuro i pipistrelli degli albe-ri da frutta (sono innocui!), come di giorno notare i ragni delle palme in-tenti nelle loro opere architettoniche (idem: innocui!).Come abbigliamento servono pochi capi pratici (pantaloncini, magliette), e consigliamo una maglietta bianca di cotone o lino a maniche lunghe da indossare nelle ore calde del gior-no (o per andare in bici) visto che le Seychelles si trovano 4 gradi sotto

l’equatore, e il sole si fa sentire. Noi ci siamo ustionati anche con la pro-tezione 50!

uno sguardo velocea victoriaL’ultimo giorno, torniamo a Mahè (con sosta a Praslin, 40 euro a perso-na) e poiché il volo era previsto solo qualche ora più tardi decidiamo di vi-sitare Victoria, la capitale. Lasciamo i bagagli all’ufficio informazioni e gi-riamo un po’ per la città, poi con il bus ci dirigiamo verso l’aeroporto dove tristemente prendiamo il volo che ci porterà a casa. Durante la nostra ma-gnifica settimana non abbiamo mai cambiato i soldi presso le banche, o cambi ufficiali; è capitato qualche volta che in certi posti non avessero da dare il resto in euro, così ce lo da-vano in rupie. Quest'ultime servono solo per il bus e in alcuni market, ne-gli altri posti invece gli euro sono più che ben accetti.

concludendoLa nostra esperienza è più che posi-tiva andate a visitare questi luoghi, cercate di organizzarvi direttamente sul posto o tramite internet, è molto semplice (addirittura nelle guesthou-se la padrona di casa, su richiesta vi prepara la cena oppure consente di utilizzare la cucina) evitate agenzie di viaggi, alberghi e resort di lusso che non vi fanno assaporare assoluta-mente lo spirito creolo (un po’ come vedere un bel negozio, ma solo dalla vetrina..), non perdete l’occasione di parlare con queste persone mol-to semplici, e sempre con un sorriso per tutti, che ci portiamo ancora nel cuore.

01 legno e palma Oltre alle guest house, esistono altre sistemazioni, come piccoli lodge dove si dorme nei bungalow.

02 mahÉ Orologio pubblico a Victoria, la capitale delle Seychelles.

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