diabete per capirsi diabete per capirsi · il “diabete mellito” è una condizione di...

27
Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e la progressione di una serie di complicanze nel lungo periodo. Se ben controllato permette una vita normale: chi ha il diabete può lavorare, fare sport e avere figli sani. L’educazione terapeutica: stile di vita, corretta alimentazione, automonitoraggio della glicemia e molto altro ancora. Diabete per Capirsi DIABETE PER CAPIRSI

Upload: ngoliem

Post on 17-Nov-2018

220 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e la progressione di una serie di complicanze nel lungo periodo. Se ben controllato permette una vita normale: chi ha il diabete può lavorare, fare sport e avere figli sani.L’educazione terapeutica: stile di vita, corretta alimentazione, automonitoraggio della glicemia e molto altro ancora.

Diabete per Capirsi

Diabete per Capirsi

Page 2: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

Indice 1 Cos’è il diabete

5 Iperglicemia

20 Malattie viaggi e patente

11 L’insulina (prima parte)

2 Diabete Mellito tipo 1

6 Ipoglicemia

21 Gli alcolici

12 L’insulina (seconda parte)

3 La terapia con insulina

7 L’automonitoraggio domiciliare della glicemia

22 Al ristorante

13 Complicanze del diabete

4 Diabete Mellito tipo 2

8 Il conteggio dei carboidrati

23 Diete vegetariane

14 Fattori di rischio

9 Alimentazione e diabete

24 Il ramadan

15 Malattie cardio-vascolari

10 Cibi da preferire

16 Retinopatia diabetica

17 Nefropatia diabetica

18 Neuropatia diabetica

19 Piede diabetico

Diabete per Capirsi

Page 3: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Cos’è il diabete

Che cos’è il diabete?

I diversi tipi di diabete

Sintomi

Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di zucchero nel sangue), che determina la comparsa e la progressione di una serie di complicanze nel lungo periodo. Se ben controllato permette una vita normale: chi ha il diabete può lavorare, fare sport e avere figli sani.

È una malattia caratterizzata da eccessivi livelli di glucosio (zucchero) nel sangue (glicemia), dovuti a un difetto di secrezione o di azione (o entrambe) dell’insulina, ormone prodotto dal pancreas che regola i livelli di glicemia.

Il Diabete mellito di Tipo 1 (DMT1), ad esordio soprattutto giovanile, è caratterizzato dall’assenza di secrezione di insulina, e può essere curato solo con la sua somministrazione dall’esterno.

Sintomi suggestivi per elevati livelli di glucosio (zucchero) nel sangue, per cui è importante rivolgersi al proprio medico e controllare la glicemia, sono: sete intensa, frequente necessità di urinare, stanchezza, calo di peso, infezioni urinarie, della pelle, o dei denti, difficili da curare.

L’insulina permette al glucosio, di passare dal sangue alle cellule, dove viene trasformato in energia. Se l’insulina non viene prodotta, non funziona bene o non è adeguata al fabbisogno del paziente, la glicemia aumenta e si manifesta la condizione di iperglicemia

Il Diabete mellito di Tipo 2 (DMT2), che si associa spesso a sovrappeso/obesità, rappresenta la forma più diffusa ed ha una base eredo-famigliare.

Sono diagnostici per diabete due valori di glicemia > o = 126 mg/dl a digiuno o una glicemia > 200 mg/dl in qualunque momento della giornata.

Nel tempo, se i livelli glicemici si mantengono elevati, si possono verificare danni a occhi, cuore, reni, nervi, cervello e piedi (complicanze del diabete).

Il Diabete gestazionale (DMG) esordisce in gravidanza e predispone alla comparsa di DMT2 nella madre. Il Diabete secondario è conseguente all’assunzione di farmaci (cortisone,ecc) e/o ad endocrinopatie o ad asportazione del pancreas.

Il diabete si cura facendo attività fisica regolare, seguendo un’alimentazione equilibrata, riducendo il peso in eccesso e, se necessario, utilizzando farmaci che abbassano la glicemia o l’insulina e si definisce “ben controllato o compensato”, quando i valori della glicemia sono “buoni” e non ci sono sintomi.

1Diabete per Capirsi

Page 4: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Diabete Mellito tipo 1

Cos’è?

Come si manifesta

Automonitoraggio glicemico

Il Diabete mellito di Tipo 1 (DMT1), ad esordio soprattutto giovanile, è caratterizzato dall’assenza di insulina, quindi può essere curato solo con la somministrazione sottocutanea di insulina.

Il DMT1 è dovuto alla distruzione, da parte di auto-anticorpi, delle beta-cellule del pancreas che producono insulina.Le cause possono essere virali, ma non sono del tutto conosciute.

Il DMT1 compare generalmente nei bambini o nei giovani, con sete intensa e bisogno frequente di urinare, stanchezza e calo di peso; di solito in questi soggetti non c’è familiarità per diabete.

L’automonitoraggio glicemico è la misurazione della glicemia da una goccia di sangue di un polpastrello. Servono due strumenti: glucometro e pungidito.

Il DMT1 insorge generalmente nei bambini o nei giovani: improvvisamente le cellule beta del pancreas smettono di produrre insulina o ne producono una quantità insufficiente.

La comparsa (o esordio) di DMT1 in un bambino ha un impatto pesante su tutta la famiglia e necessita spesso dell’aiuto di specialisti, tra cui lo psicologo.

Per gestire al meglio il diabete e comprendere le variazioni glicemiche rilevate è importante misurare la glicemia secondo uno schema preciso, condiviso con il medico: si controlla la glicemia prima di ogni pasto per decidere quante unità di insulina fare, in modo da ottenere un buon controllo della malattia.

La terapia del DMT1 si basa esclusivamente sulla somministrazione sottocute di insulina, con schemi diversi, associata ad alimentazione corretta e ad attività fisica regolare.

L’inserimento di un bambino con DMT1 nella scuola richiede un supporto particolare da parte anche del Team Diabetologico nell’ambiente scolastico.

Ci sono glucometri che consigliano la quantità di insulina da fare, il “bolo”, sulla base dei carboidrati del pasto, ma vanno programmati dal medico con alcuni dati personali (Fattore di sensibilità e Rapporto insulina carboidrati)

2Diabete per Capirsi

Page 5: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

La terapia con insulina

Basal Bolus e microinfusore

Il microinfusore come…

… e quando

La terapia del Diabete mellito di Tipo 1 (DMT1) si basa sulla somministrazione sottocutanea di insulina che si può effettuare con una penna, secondo uno schema multiiniettivo detto Basal Bolus, o con un microinfusore, con infusione continua di insulina.

Lo schema Basal Bolus prevede una somministrazione di insulina ad azione lenta (basale) generalmente prima di coricarsi, che agisce per circa 24 ore, e somministrazioni di insulina ad azione rapida (boli) prima di ogni pasto.

Il microinfusore ha velocità di erogazione diverse, impostate dal medico caso per caso. I boli si somministrano in occasione dei pasti o al bisogno per eventuali correzioni, o per spuntini.

In caso di scarso controllo metabolico o ridotto fabbisogno insulinico il microinfusore è indicato in gravidanza fin dalla sua pro-grammazione.

Il microinfusore è un dispositivo medico di piccole dimensioni, simile a un cellulare, che inietta solo insulina rapida in modo continuo attraverso un catetere inserito nel sottocutaneo.

Per una buona gestione e un buon utilizzo del microinfusore è importante imparare a riconoscere la quantità di carboidrati presenti nel pasto (conteggio dei carboidrati o carbo-counting).

È consigliato a chi svolge attività lavorative che rendono difficile la gestione della malattia con somministrazioni multiple giornaliere,e a chi ha frequenti ipoglicemie inavvertite.

Il microinfusore può essere utilizzato da solo o anche in combinazione con un dispositivo che misura la glicemia in modo continuativo attraverso l’uso di un sensore sottocutaneo, detto CGM.

Con il microinfusore si riesce ad imitare meglio la fisiologica secrezione di insulina del pancreas normale perché è possibile somministrare continuamente insulina rapida, variando la quantità oraria nei diversi momenti della giornata, ed i boli ai pasti.

Oltre al conteggio dei carboidrati è importante conoscere il proprio fattore di sensibilità (di quanto 1 Unità di insulina riduce la glicemia) ed il rapporto insulina/ Carboidrati (quanti carboidrati sono “assorbiti” con 1 Unità di insulina).

3Diabete per Capirsi

Page 6: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Diabete Mellito tipo 2

Cos’è?

La terapia

La terapia di altri fattori di rischio

Il Diabete mellito di Tipo 2 (DMT2) rappresenta la forma più frequente. Insorge lentamente negli adulti, soprattutto in quelli in sovrappeso/obesi, e può rimanere latente anche per un tempo piuttosto lungo. Insorge spesso in chi ha familiarità.

Il DMT2 è caratterizzato da aumento del glucosio (zucchero) nel sangue, a causa della resistenza all’insulina prodotta, che funziona male o più lentamente.

Il trattamento del DMT2 si basa principalmente su un’alimentazione equilibrata associata ad un’attività fisica regolare e costante (corretto stile di vita)

Per portare la glicemia a target è fondamentale raggiungere e mantenere un peso corporeo adeguato grazie ad un programma di alimentazione corretta, e a un esercizio fisico regolare.

Il DMT2 è una malattia su base eredo-familiare, alla cui comparsa contribuiscono altre cause: sovrappeso/obesità, sedentarietà, scorrette abitudini alimentari, scarsa attività fisica.

Se le modifiche allo stile di vita non bastano e la glicemia non adeguatamente controllata, può rendersi necessaria l’assunzione di ipoglicemizzanti orali o di insulina.

Nel DMT2 sono presenti spesso anche ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia, che sono fattori di rischio cardiovascolari e aumentano il rischio di danni al cuore, al rene, al cervello: è necessario tenerli sotto controllo.

Nel DMT2 l’insulina viene prodotta, spesso in eccesso, ma non funziona bene, per cui le cellule non riescono ad assorbire e utilizzare adeguatamente il glucosio, che così resta alto nel sangue.

Il farmaco di prima scelta per il DMT2 è l’ipoglicemizzante orale, che migliora la sensibilità all’insulina prodotta senza causare ipoglicemie, ma vanno valutate adeguatamente dal diabetologo eventuali controindicazioni.

Il fumo è un altro fattore di rischio vascolare: va eliminato per ridurre i danni che il diabete può causare alle arterie di tutto il corpo (rene, cuore, cervello, occhi, gambe).

4Diabete per Capirsi

Page 7: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Iperglicemia

Sintomi e cause

Come riscontrarla?

Come si cura?

Per iperglicemia si intende una situazione in cui si hanno dei valori elevati di glucosio (zucchero) nel sangue che possono essere persistenti o temporanei. L’iperglicemia persistente dà luogo al diabete mellito.

Quando la glicemia è elevata da lungo tempo possono comparire dei sintomi tipici: sete intensa, necessità di urinare spesso, stanchezza, mal di testa e, in alcuni casi, anche calo di peso.

Alla comparsa di sintomi tipici o in presenza delle situazioni che possono causare iperglicemia è opportuno intensificare l’automonitoraggio domiciliare della glicemia, secondo i consigli del medico.

È molto importante seguire le indicazioni fornite durante l’educazione terapeutica e in accordo con il diabetologo.

Cause di iperglicemia nel diabete possono essere: dieta non controllata, scarso esercizio fisico, mancata o errata assunzione d’insulina o di altri farmaci per il diabete…

Quando il glucosio nel sangue è stabilmente elevato (> 180 mg/dl), il rene cerca di far fronte al suo eccesso eliminandolo con le urine (glicosuria); lo si può verificare con le apposite strisce.

Se però i valori persistono elevati, è necessario contattare tempestivamente il medico.

… e ancora, malattie concomitanti (es. influenza o raffreddamenti), utilizzo di farmaci che possono causare un aumento della glicemia (es. cortisonici), interventi chirurgici.

Nei casi di iperglicemia severa e persistente va verificata anche la presenza di corpi chetonici nelle urine sempre con l’uso di apposite strisce. In caso di positività dei chetoni nelle urine: contattare il medico.

Non è consigliato fare attività fisica se persistono glicemie > 300 mg/dl perché aumenta il rischio di formazione di corpi chetonici.

5Diabete per Capirsi

NO

Page 8: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Ipoglicemia

Cos’è?

Sintomi

...la regola del 15

Per ipoglicemia si intende un valore di glicemia al di sotto dei 70 mg/dl. Nella persona con diabete in terapia con insulina o farmaci ipoglicemizzanti orali esiste il rischio che la glicemia si abbassi troppo.

L’ipoglicemia può essere dovuta ad un’eccessiva dose di insulina, all’assunzione di alcuni farmaci per il diabete (ipoglicemizzanti orali detti secretagoghi) o ad un esercizio fisico intenso.

I sintomi iniziali dell’ipoglicemia possono essere: sudorazione, senso di fame, tremore, palpitazione; ma anche visione offuscata, irritabilità, debolezza marcata.

1. Assumere 15 g di zuccheri semplici quali: due bustine di zucchero sciolto in acqua o 125 ml di una bibita zuccherata o 200 ml di succo di frutta o un cucchiaio da tavola di miele.

L’ipoglicemia può verificarsi se, dopo aver iniettato insulina o assunto i farmaci, si salta, si rimanda o si riduce il pasto. Può avvenire anche di notte, durante il sonno.

Se l’ipoglicemia non viene adeguatamente corretta, può verificarsi sonnolenza fino alla perdita di coscienza.

2. Dopo 15 minuti misurare la glicemia, e ripetere il punto 1., fino a quando la glicemia non è superiore ai 100 mg/dl.

L’ipoglicemia va gestita secondo le indicazioni del medico. È importante far conoscere sintomi e rimedi a familiari, amici e colleghi che potrebbero aiutare in caso di ipoglicemia grave.

I sintomi si possono modificare nel tempo (anche a seconda della frequenza dell’insorgenza delle ipoglicemie), pertanto è bene imparare a riconoscerli e a correggerli subito. Una glicemia <70 mg/dl va sempre corretta anche in assenza di sintomi, seguendo…

3. È importante misurare la glicemia ogni 15 minuti, fino al riscontro di almeno due valori superiori a 100 mg/dl, in assenza di ulteriori assunzioni di zucchero tra le due misurazioni.

6Diabete per Capirsi

Page 9: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

L’automonitoraggio domiciliare della glicemia

6 passi per sapere “come va il diabete”

La frequenza dell’automonitoraggio della glicemia

Misuratore continuo della glicemia (CGM)

L’autocontrollo glicemico è l’utilizzo dei dati raccolti con l’automonitoraggio domiciliare, con l’obiettivo di adeguare la terapia. È uno strumento terapeutico pertanto è necessario un percorso educativo che insegni ad interpretare le glicemie per modificare di conseguenza la terapia e/o lo stile di vita.

La frequenza dell’automonitoraggio glicemico domiciliare è prescritta dal Team Diabetologico in base al tipo di diabete e al tipo di terapia: l’obiettivo è raccogliere informazioni utili per gestire al meglio il diabete. Va eseguito più frequentemente in caso di febbre, digiuno, nausea, vomito, esercizio fisico, poiché in queste condizioni si possono verificare iperglicemie.

È uno strumento che rileva in modo continuo nelle 24 ore a livello interstiziale, l’andamento del glucosio attraverso un sensore posto nel sottocutaneo. Viene utilizzato in casi particolari, dietro prescrizione del medico.

Per l’automonitoraggio occorrono i seguenti strumenti: glucometro, strisce, lancette e pungidito. 1. Il primo passo è lavarsi le mani e asciugarle accuratamente. 2. Se l’apparecchio lo richiede, inserire la striscia nel glucometro e seguire le istruzioni sul display. 3. Preparare il pungidito/lancetta e pungere a lato del polpastrello.4. Deporre la goccia di sangue fuoriuscita sulla parte reattiva della striscia. 5. Attendere il risultato e annotarlo nel diario. 6. Eliminare striscia e lancetta utilizzate in appositi contenitori (se necessario).

Chi utilizza l’insulina deve controllare la glicemia, al mattino a digiuno e prima di ogni pasto per adeguare la dose di insulina ai valori di glicemia e dopo i pasti per verificare se le dosi di insulina somministrate sono state adeguate, secondo le indicazioni fornite dal medico.

Questo sistema permette di valutare l’andamento glicemico in caso di diabete instabile o di ipoglicemie frequenti o inavvertite o in caso di diabete in gravidanza.

Anche nelle persone che non fanno insulina, è utile periodicamente controllare la glicemia a digiuno, prima e dopo i pasti, per verificare se si mantengono gli obiettivi glicemici condivisi con il medico.

Attualmente il CGM non sostituisce il glucometro e non può esser utilizzato per prendere decisioni terapeutiche.

Chi ha il diabete può controllare in modo semplice l’andamento della sua glicemia. L’ obiettivo è:

A digiuno: da a mg/dl2 ore dopo i pasti: da a mg/dl

1 2 3 4 5 6

7Diabete per Capirsi

Page 10: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Il conteggio dei carboidrati

Cos’è?

Come si può calcolare

Dietometri e Glucometri suggeritori del bolo

Il Conteggio dei Carboidrati (CHO) è una tecnica che permette di calcolare i carboidrati del pasto e decidere la dose di insulina necessaria per assimilarli. Richiede un percorso di educazione strutturato.

Partendo da formule si calcolano due parametri, il fattore di sensibilità ed il rapporto insulina/CHO individuale, che possono essere poi modificati in base ai contenuti del diario glicemico alimentare, discusso con il Team Diabetologico.

Il diabetologo potrà calcolare il fattore di sensibilità specifico per ogni paziente. La formula standard è: 1800 diviso il totale delle unità di insulina assunte in una giornata.

I dietometri sono opuscoli con immagini di piatti, descrizione del peso e della quantità di CHO che contengono: sono molto utili per imparare a calcolare le quantità di carboidrati (CHO).

Il fattore di sensibilità indica di quanto si abbassa la glicemia con 1 unità di insulina: è utile per correggere le iperglicemie e per calcolare meglio la dose di insulina da fare ai pasti.

Esempio: 1800/45 = 40. Il che significa che 1 unità di insulina fa scendere la glicemia di 40 mg/dl.

Il suggeritore del bolo è un sistema che in base ai dati impostati (fattore di sensibilità e rapporto Insulina/CHO) e alla quantità di CHO stimati per il pasto, suggerisce il bolo (unità di insulina da somministrare).

Il rapporto insulina/CHO indica quanti carboidrati vengono assimilati con 1Unità di Insulina

Il diabetologo potrà calcolare il rapporto insulina/carboidrati specifico per ogni paziente. La formula standard è: 500/ Tot Unità Insulina die .

Con questi glucometri può essere utilizzata anche la funzione esercizio fisico e malattia, con parametri pre-impostati che indicano come si modifica il fabbisogno insulinico.

8Diabete per Capirsi

Page 11: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Alimentazione e diabete

La cura inizia a tavola

Carboidrati o zuccheri Fibre vegetali e legumi Grassi

Proteine Alcol Dolci

Nel diabete (di Tipo 1 e 2) l’alimentazione è il cuore della cura. Una dieta disordinata e sbilanciata rende impossibile un buon controllo dei valori di glicemia: è indispensabile fare colazione, pranzo e cena.

Per la persona con diabete tipo 2 obeso o in sovrappeso è consigliato cambiare abitudini di vita: mangiare in modo equilibrato e fare una costante attività fisica (almeno 45-60 minuti al giorno).

È consigliato evitare gli zuccheri semplici (dolci, zucchero, miele) e assumere con moderazione quelli complessi (carboidrati), preferibilmente integrali: pasta, pane, riso, patate, cous-cous e farine.

È consigliato alternare proteine animali (carni, meglio se bianche, e pesce) a quelle vegetali (piselli, fagioli, lenticchie e ceci, ricche in fibre) che riducono la glicemia. Utile aumentare consumo di pesce 2-3 volte la settimana.

La persona con diabete tipo 1 sulla base del calcolo dei carboidrati assunti al pasto (pasta, pane, riso, ecc.) dovrebbe decidere la dose di insulina necessaria.

È consigliato assumere fibre ad ogni pasto: rallentano l’assorbimento di zuccheri e di grassi e proteggono cuore e vasi. Sono presenti nei vegetali, nei legumi e nei cereali integrali.

Un bicchiere di vino (meglio rosso) si può bere, se non ci sono altre controindicazioni. Di più o fuori pasto invece fa male e favorisce le ipoglicemie. Evitare i superalcolici: portano calorie vuote.

Chi è in terapia con gli analoghi delle insuline non necessita più di spuntini tra i pasti.

I grassi possono essere di origine animale o vegetale: ridurre quelli di origine animale (burro, strutto) e limitare affettati e formaggi. Condire con olio d’oliva, soia, mais e girasole: proteggono le arterie.

I dolci sono da consumare solo occasionalmente a stomaco pieno in piccole quantità. Lo zucchero o il miele possono essere utilizzati solo per correggere un’ipoglicemia.

9

NO

Diabete per Capirsi

Page 12: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Cibi da preferire

Alimenti da consumare con moderazione

Alimenti da preferire

L’alimentazione svolge un ruolo molto importante per ottenere un buon controllo del diabete. Qui sotto un elenco dei cibi da assumere occasionalmente, con moderazione, e di quelli da preferire.

Per dare sapore a latte, the o caffè si possono utilizzare anche i dolcificanti e limitare zucchero, miele, marmellata. Attenzione ai cibi “per diabetici”: è importante saper leggere le etichette alimentari.

Carne o pesce sono consigliati solo una volta al giorno, ma vanno cucinati preferibilmente senza grassi (al vapore, alla griglia, al forno o bolliti).

Riscoprire le verdure: (insalata, pomodori, peperoni...) da mangiare a volontà. Lo stesso vale per il brodo vegetale, le spezie e gli aromi da utilizzare per insaporire i piatti.

I cibi con tanto zucchero sono spesso ricchi anche di grassi. Limitare dolci di pasticceria in genere, cioccolata, caramelle con zucchero, gelatine di frutta, biscotti, merendine e gelati.

Attenzione ai grassi di condimento. Sono presenti in molti prodotti alimentari confezionati, dolci e salati. (es. merendine, patatine e snack, da mangiare solo occasionalmente)

Preferire cibi integrali, pesce e carni bianche cucinate senza grassi. Privilegiare il piatto unico (per esempio pasta e legumi, o riso e piselli) ma senza esagerare.

Due porzioni di frutta fresca fanno bene, ma occorre evitare l’assunzione di succhi di frutta e bibite dolci, sciroppi e frutta sec-ca (uva, prugne, fichi, datteri, canditi etc.).

Pane, pasta, riso, patate, farine, cous-cous e pizza: sono cibi ricchi di carboidrati. Occorre scegliere e mangiare una sola porzione tra questi ad ogni pasto, senza esagerare.

Latte o yogurt vanno bene, ma solo una volta al giorno. Preferire il consumo di acqua ad altri tipi di bevande.

10Diabete per Capirsi

Page 13: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

L’insulina (prima parte)

Come somministrarla

Come usare una penna per insulina

Attenzione a...

L’insulina è un ormone che viene prodotto dalle cellule beta del pancreas e serve per utilizzare il glucosio del sangue, facendolo entrare nelle cellule che lo usano per produrre energia. L’insulina è la “chiave” per aprire la porta delle cellule allo zucchero e ne abbassa perciò i livelli nel sangue.

Quando il pancreas non produce più insulina o non ne produce abbastanza, è necessario somministrarla dall’esterno, con una puntura nel tessuto sottocutaneo.

Esternamente simile ad una stilografica, la penna è costituita da un ago monouso, da una cartuccia preriempita con insulina e da un quadrante su cui selezionare le unità da iniettare ruotando la ghiera.

La penna in uso si conserva a temperatura ambiente. Le altre vanno tenute in frigo nel ripiano più basso (non in freezer).

L’insulina non può essere somministrata per via orale, ma può essere solo iniettata sotto-cute, con una siringa apposita o con una penna con ago.

Le insuline pre-miscelate (30/70, 50/50, 70/30) vanno ruotate più volte, in modo da agitarle delicatamente, prima di somministrarle.

L’insulina esposta a temperature estreme potrebbe parzialmente perdere la sua efficacia. Una piccola borsa termica è l’ideale per chi viaggia o si muove per lavoro.

Il medico prescrive il tipo d’insulina, le dosi e lo schema di somministrazione, cioè quante unità iniettare e quando (ai pasti o prima di coricarsi).

Prima di ogni iniezione, controllare la funzionalità della penna e dell’ago facendo uscire qualche unità di prova. Finita l’iniezione contare fino a 10 prima di estrarre l’ago dalla cute.

Dopo aver effettuato l’iniezione di insulina, non saltare o rimandare il pasto: si può rischiare l’ipoglicemia.

11Diabete per Capirsi

Page 14: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

L’insulina (seconda parte)

Tipi di insulina e tempi di somministrazione

Dove si può somministrare

Lipodistrofie

Esistono vari tipi di insulina, che si differenziano in base alla loro durata di azione (tempo in cui è attiva nell’organismo). Alcuni tipi di insulina sono limpidi (insuline ad azione rapida), altri torbidi (insuline ad azione ritardata).

Gli analoghi rapidi possono essere somministrati appena prima del pasto. Per l’insulina umana rapida o regolare è necessario attendere 15-20 minuti prima del pasto.

• Addome, a 2-3 cm dall’ombelico, non troppo lateralmente• Braccia, sul lato superiore esterno• Parte anteriore-esterna delle cosce• Quadrante superiore-esterno dei glutei.

Le lipodistrofie sono accumuli di tessuto adiposo, che si presentano come ispessimenti o avvallamenti della cute, simili a cicatrici mal irrorate e poco innervate, e si presentano nelle aree del corpo in cui viene più spesso iniettata insulina.

Gli analoghi lenti e l’nsulinaintermedia vanno somministrati la sera, prima di coricarsi. Controllare la glicemia al risveglio a digiuno per verificare se la dose di insulina è adeguata.

Il sito dei glutei è da preferire per l’iniezione d’insulina per la notte. Prima di fare attività fisica è bene non iniettare insulina nelle braccia o nelle gambe.

Alterano l’assorbimento dell’insulina che diventa irregolare e imprevedibile, determinando maggiore variabilità glicemica.

L’insulina premiscelata va somministrata prima dei pasti perché contiene una percentuale variabile di insulina rapida, ab-binata ad una quantità di insulina ad azione prolungata.

È necessario seguire le indicazioni fornite al momento dell’educazione.

Per evitare o ridurre la loro formazione è necessario cambiare sito di somministrazione. Si consiglia di: • ruotare la sede all’interno dello stesso sito • usare un ago nuovo ogni volta • esaminare regolarmente i siti in cui si inietta l’insulina.

12Diabete per Capirsi

Page 15: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Complicanze del diabete

Complicanze acute e croniche

Danni a occhi, reni e nervi

Il piede diabetico

Il diabete può determinare complicanze acute (a breve termine) e croniche (a lungo termine). Le complicanze si possono prevenire mantenendo un buon controllo delle glicemie.

Complicanze acute possono essere: ipoglicemia, iperglicemia, fino al coma chetoacidosico o ipoglicemico. Sono più frequenti in chi ha la necessità di fare insulina e nei diabetici Tipo1.

La retinopatia diabetica è una complicanza a carico degli occhi e può portare, se non curata, alla cecità.

Il diabete può provocare una graduale perdita di sensibilità nei piedi (piede diabetico).

Complicanze croniche sono legate al compenso glicemico ed alla durata del diabete. Un cattivo compenso glicemico negli anni può provocare danni a cuore e vasi sanguigni, occhi, nervi, reni.

La nefropatia diabetica è una complicanza a carico dei reni e può portare all’insufficienza renale e alla dialisi; tale danno si aggrava se la pressionearteriosa è superiore a 135/85 mmHg.

La perdita di sensibilità fa sì che la persona possa ferirsi senza accorgersene, perché non prova dolore, e quindi che possa, involontariamente, trascurarsi.

Malattie cardiovascolari: nelle persone con diabete il rischio di avere un evento cardio-vascolare è da 2 a 4 volte più alto. Per prevenirli: controllare non solo la glicemia, ma anche profilo lipidico, pressione arteriosa, peso corporeo ed evitare il fumo.

La neuropatia diabetica è una complicanza a carico dei nervi e può determinare quadri clinici differenti con sintomi quali: dolori, formicolii, o perdita di sensibilità.

I danni alla circolazione periferica rallentanola guarigione delle ferite, che s’infettano e, se non curate in maniera adeguata, possono portare a gangrena e ad amputazioni.

13Diabete per Capirsi

Page 16: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Fattori di rischio

Obesità e ipertensione arteriosa

Colesterolo e trigliceridi Fumo

Come ridurre i rischi

Il diabete, danneggiando le arterie, aumenta il rischio di ischemia e di infarto miocardico, ictus cerebrale, angina pectoris e arteriopatia agli arti inferiori. Se al diabete si associano anche sovrappeso o obesità, questi rischi aumentano ulteriormente.

Per evitare sovrappeso o obesità, occorre raggiungere e mantenere il peso ideale con un’alimentazione corretta e un’attività fisica quotidiana.

Il colesterolo elevato, soprattutto LDL, va tenuto sotto controllo con alimentazione adeguata, regolare attività fisica e terapia prescritta dal medico (statine).

L’esercizio fisico regolare permette di controllare la glicemia, il peso corporeo e la pressione arteriosa.

Se al Diabete si aggiunge anche la pressione arteriosa alta (> 135/85 mmHg), i rischi per cuore, cervello, reni e occhi sono maggiori.

Anche i trigliceridi danneggiano le arterie, pertanto è importante limitare il consumo di alcol e dolci ricchi di grassi.

Si consigliano 30 minuti di camminata al giorno o un’attività sportiva adeguata alle singole capacità, almeno 2-3 volte la settimana. I lavori di casa, da soli, non sono efficaci

È importante ridurre il sale nell’alimentazione, fare attività fisica quotidiana e seguire regolarmente la terapia prescritta.

Il fumo aumenta notevolmente i rischi cardio-vascolari e il rischio di infarto, oltre che di tumori in particolar modo ai polmoni e al pancreas. Obiettivo da attuare subito: smettere di fumare!

La prevenzione inizia a tavola. I farmaci sono importanti, ma non sostituiscono l’effetto benefico di un’alimentazione corretta, associata ad un’attività fisica regolare.

14

NO

NO

Diabete per Capirsi

Page 17: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Malattie cardio-vascolari

Cuore

Cervello

Vasi periferici

Un cattivo compenso glicemico negli anni può danneggiare le arterie e provocare complicanze a carico di cuore, cervello e arti inferiori. Queste complicanze si possono prevenire mantenendo un buon controllo glicometabolico.

Il cuore è l’organo più colpito dai danni dovuti ad un cattivo compenso glicemico protratto nel tempo. Le arterie coronarie, infatti, si possono ostruire e provocare angina e infarto.

Anche il cervello può subire danni dovuti all’iperglicemia e all’ipoglicemia. Può andare incontro ad ischemia dei vasi cerebrali e ad occlusione con conseguente ictus.

I danni alle arterie degli arti inferiori sono frequenti nei diabetici, soprattutto nei fumatori. Si possono verificare ostruzioni dei piccoli vasi arteriosi delle estremità (mani e piedi).

Può verificarsi anche scompenso cardiaco, più frequente nelle donne, a causa della sofferenza del muscolo cardiaco che può avere difficoltà a contrarsi regolarmente.

L’ipoglicemia, soprattutto negli anziani, può simulare un’ischemia cerebrale o un ictus, quindi va riconosciuta e corretta subito, prima che il danno diventi definitivo.

L’ischemia agli arti inferiori si presenta con dolore intenso, arti freddi e pallidi, fino alla gangrena, dovuta all’ostruzione completa dei piccoli vasi che non portano più sangue ai tessuti.

Non è sufficiente controllare la glicemia: fumo, pressione arteriosa, colesterolo eleva-to, obesità sono gli altri fattori di rischio per cuore e vasi arteriosi.

La pressione arteriosa elevata (>135/85 mmHg) è un fattore di rischio aggiuntivo per i danni al cervello: indispensabile controllarla per ridurre il rischio di ictus, associato al diabete.

La gangrena è causa di amputazioni delle dita dei piedi, necessaria per evitare che il danno ischemico si estenda e si debba procedere all’amputazione dell’arto.

15Diabete per Capirsi

Page 18: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Retinopatia diabetica

Come si manifesta

Retinopatia diabetica non proliferante

Retinopatia diabetica proliferante

La retinopatia diabetica è una delle complicanze croniche del diabete, dovuta a danni a carico dei piccoli vasi arteriosi della retina, la parte più importante dell’occhio da cui dipende la vista.

I danni alla retina sono conseguenza del cattivo controllo della glicemia. La retinopatia diabetica può portare ad offuscamento visivo, riduzione della vista, fino alla cecità.

Le pareti danneggiate delle arterìole della retina possono indebolirsi e causare piccoli allargamenti (microaneurismi) che, rompendosi, possono dare piccoli sanguinamenti (microemorragie).

Nelle aree ischemiche della retina pian piano nascono nuovi capillari (neovasi) a crescita anormale con pareti fragili che facilmente si rompono causando emorragie del vitreo.

La retinopatia può essere: lieve, moderata, severa. È molto importante prevenirla, sottoponendosi a controlli periodici del Fondo dell’Occhio (FO)

Dalle pareti così indebolite può trasudare liquido che, accumulandosi, può provocare rigonfiamenti della retina (edemi) o accumuli di grassi e di proteine (essudati duri).

Quando l’emorragia si risolve rimane una cicatrice che, contraendosi, può determinare raggrinzimento o distacco della retina.

È importante sottoporsi al controllo del FO, con la frequenza indicata dal diabetologo.

Possono inoltre formarsi zone in cui i capillari, chiudendosi, non irrorano adeguatamente la retina con conseguente sofferenza (aree ischemiche ed essudati molli).

La prevenzione si fa controllando bene le glicemie; quando ci sono già lesioni si curano con la terapia laser o intravitreale o con la vitrectomia.

16

capillari normali

retinopatia diabetica

capillari normali

retinopatia proliferante

Diabete per Capirsi

Page 19: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Nefropatia diabetica

Gli esami da fare

La terapia

La nefropatia diabetica è una delle complicanze croniche del diabete (che molto spesso si associa alla retinopatia diabetica), dovuta al danno dei piccoli vasi arteriosi a livello renale, che può comparire in pazienti con diabete non adeguatamente controllato.

La nefropatia diabetica si manifesta senza sintomi ma i danni ai reni si evidenziano con la comparsa di microalbuminuria all’esame delle urine.

Quando il danno ai reni è manifesto, può causare anche ipertensione arteriosa, che può essere quindi secondaria al danno renale.

Oltre al diabete e all’ipertensione arteriosa ci sono altri fattori che peggiorano il danno vascolare: fumo di sigaretta, livelli elevati di colesterolo e trigliceridi, obesità.

La microalbuminuria, il più importante marcatore di rischio di nefropatia, è lo stadio più precoce della malattia: si controlla con l’esame delle urine.

Se invece l’ipertensione arteriosa è già presente, è un fattore di rischio per il danno renale che si aggiunge al diabete.

La terapia della nefropatia diabetica prevede, per rallentarne l’evoluzione, il controllo di tutti i fattori di rischio tra cui in particolare l’andamento glicemico, la pressione arteriosa, i livelli di colesterolo e trigliceridi con i farmaci specifici.

Se il quadro peggiora compare poi proteinuria (perdita di proteine nelle urine) e riduzione del filtrato glomerulare agli esami del sangue.

La nefropatia diabetica si associa spesso, ma non necessariamente, alla retinopatia diabetica: entrambe sono complicanze croniche dovute al danno dei piccoli vasi arteriosi

La progressione del danno renale può portare all’insufficienza renale terminale (ESRD), che richiede la dialisi o il trapianto di rene.

17

capillare con proteinuria

capillare normale

Diabete per Capirsi

Page 20: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Neuropatia diabetica

Cause e sintomi

Diagnosi e terapia

La neuropatia diabetica è una delle complicanze croniche del diabete che colpisce le terminazioni nervose di organi e vasi. Per ridurre il rischio di comparsa di neuropatia, va mantenuto un buon controllo glicemico che può anche contribuire al miglioramento dei sintomi.

Le glicemie alterate, con il tempo, possono determinare una serie di danni alla struttura di rivestimento esterno (guaina) del nervo: neuropatia.

La perdita della sensibilità ai piedi, dovuta alla neuropatia diabetica, può predisporre alla comparsa di un’altra complicanza molto frequente, il “piede diabetico”.

La diagnosi di neuropatia diabetica si basa sulla presenza di segni e sintomi tipici, sopra descritti, confermati da alterazioni dell’esame elettromiografico (EMG).

I danni alla guaina del nervo possono coinvolgere i nervi spinali (polineuropatie, neuropatie focali), le fibre del sistema nervoso autonomo (neuropatia vegetativa), e i nervi cranici (mononeuropatie craniche).

Se i danni della guaina interessano le fibre del sistema autonomo, i sintomi possono essere: alterazioni di frequenza cardiaca, funzione digestiva, funzione vescicale e sessuale.

Le alterazioni dell’esame elettromiografico possono evidenziare un rallentamento della velocità di conduzione nervosa. In caso di dolore neuropatico possono essere consigliati farmaci per controllarne i sintomi.

La forma più comune è la “polineuropatia sensitiva distale simmetrica”, caratterizzata da formicolii, bruciori o dolori intensi oppure ridotta sensibilità a gambe e piedi, bilateralmente.

La neuropatia associata alla vasculopatia diabetica può causare problemi sessuali (disfunzione erettile), con difficoltà ad ottenere e mantenere l’erezione.

In caso di disfunzione erettile, è importante parlarne con il proprio medico, e non nascondere il sintomo, perchè ci sono farmaci che possono migliorare questi disturbi.

18Diabete per Capirsi

Page 21: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Piede diabetico

Come si manifesta

Alcuni consigli

Il piede diabetico è una complicanza cronica del diabete assai frequente, ma difficile da trattare. I rischi a cui si può andare incontro possono essere anche gravi: difficoltà a camminare, amputazioni minori (delle dita) o maggiori (del piede, della gamba o dell’intero arto).

La neuropatia diabetica può ridurre la capacità di avvertire dolore e questo può far sì che si trascurino piccoli traumi, tagli o lesioni che s’infettano e si aggravano.

Chi ha il diabete non dovrebbe mai camminare a piedi nudi, ma è consigliabile indossare calze di cotone e scarpe comode.

I piedi vanno poi asciugati con cura, soprattutto fra le dita. Attenzione a non avvicinare i piedi a caloriferi, stufe o camini.

L’arteriopatia obliterante degli arti inferiori, che è un’altra complicanza del diabete, causa una ridotta circolazione del sangue (ischemia) nelle gambe.

Il ridotto flusso di sangue agli arti inferiori è molto doloroso e impedisce ad ulcere e infezioni dei piedi di guarire.

Controllare con attenzione ogni giorno i piedi alla ricerca di possibili tagli, ferite, arrossamenti, aree calde o gonfie.

Si dovrebbero tagliare le unghie, seguendo la loro forma naturale, senza accorciarle troppo e senza lasciare spigoli taglienti.

I piedi vanno lavati tutti i giorni con acqua tiepida. Prima di immergerli, controllare la temperatura con la mano o il gomito. Evitare pediluvi prolungati, che macerano la pelle, disinfettanti e acidi che la danneggiano.

Evitare di curare da soli calli, tagli e ulcere, anche se banali. Far vedere ogni ferita a personale specializzato e chiedere consiglio al medico.

Il piede è una parte importantissima del corpo, soprattutto per chi ha il diabete, e bisogna, quindi, averne cura.

19Diabete per Capirsi

Page 22: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Malattie viaggi e patente

Malattie con febbre

In viaggio

Patente

Si forniscono in questa scheda una serie di consigli utili, da seguire quando ci si trova in situazioni particolari: in presenza di malattie con febbre, quando si viaggia e quando si deve rinnovare la patente.

In corso di malattie con febbre, anche se non si consuma il pasto, la glicemia tende ad essere più alta. Evitare sciroppi o farmaci che contengano zucchero o miele; bere molta acqua.

Portare sempre con sé un certificato del diabetologo (in italiano, inglese e nella lingua madre) che attesti la diagnosi di diabete e il tipo di terapia in atto.

Certificato del diabetologo che attesti: stato di compenso della malattia; eventuale presenza di complicanze; terapia in atto; eventuali episodi ipoglicemici gravi; capacità di riconoscere e correggere le ipoglicemie.

Attenzione: controllare le glicemie e non sospendere l’insulina, ma adattarla ai valori riscontrati.

Il certificato deve anche attestare la necessità di trasportare dispositivi per il controllo della glicemia e per la somministrazione di insulina.

Certificato dell’oculista che referta lo stato del Fondo Oculare (FO).

In caso di terapia con cortisone, è opportuno contattare il diabetologo per adeguare la terapia in atto, perché le glicemie saliranno velocemente.

Se si viaggia in aereo: portare con sé l’insulina nel bagaglio a mano, insieme con il certificato.

Certificato del cardiologo, o del neurologo o del nefrologo in caso di malattie cardiovascolari, o neurologiche o renali importanti (infarto, ictus, angina, neuropatia, insufficienza renale cronica).

Informare il diabetologo almeno 3-4 mesi prima della scadenza, per iniziare i controlli necessari per il rinnovo. Occorrono i seguenti documenti, non più vecchi di tre mesi:

20Diabete per Capirsi

Page 23: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Gli alcolici: vino, aperitivi, birra e superalcolici

Alcol: come e se consumarlo

Vino e birra

L’etanolo (alcol) è una sostanza cosiddetta “vuota”, perchè, pur apportando calorie (7kcal/g), non ha funzioni nutritive: quindi non è indispensabile. Quantità: quando si parla di bicchiere si intende il bicchiere piccolo (circa 125ml) per il vino, 40 ml per i superalcolici e 330 ml per la lattina di birra.

L’etanolo è una molecola potenzialmente tossica per l’organismo e, nel caso di abuso, può causare importanti danni a livello epatico, neurologico e psicologico.

Se si assume alcol, è necessario accertarsi di aver introdotto anche cibi contenenti glucidi a lento assorbimento quali pane, pasta, crackers, grissini, fette biscottate, patate, legumi...

La birra anche la più “leggera” contiene sempre una parte di zuccheri che va da un minimo di 3,5 g per 100 ml fino agli 8 g delle birre doppio malto.

Il consumo è tollerabile se mantenuto entro 2 bicchieri piccoli per l’uomo e 1 per la donna, il che corrisponde a circa 20 g di alcol per l’uomo e 10 g per la donna.

Chi è anche sovrappeso o obeso o affetto da ipertrigliceridemia (valori di trigliceridi elevati) dovrebbe abolire l’alcol dalla dieta e comunque consultarsi con il proprio diabetologo.

La “birra light” non offre vantaggi per il diabete in quanto contiene meno alcol ma la quantità di zuccheri è più alta.

Bere a stomaco pieno: l’alcol è assorbito più lentamente e si evita l’effetto ipoglicemizzante che può portare ad un’ipoglicemia grave (<70 mg/dl).

È bene ricordarsi che alcuni superalcolici contengono anche una discreta quantità di zuccheri che possono influenzare la glicemia.

Sembra che l’utilizzo del vino (rosso) come fonte di alcol, alle dosi indicate, sia più favorevole rispetto agli altri alcolici.

21Diabete per Capirsi

Page 24: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Al ristorante

Menu consigliato

Quando si consuma un pasto fuori casa, non ridurre o eliminare troppo i cibi che contengono carboidrati per non andare incontro al rischio di ipoglicemia. È opportuno, invece, non esagerare con l’apporto calorico. Per le bevande rimandiamo alla scheda: “Gli alcolici: vino, aperitivi, birra e superalcolici”.

Antipasti: scegliere piatti senza maionese, o altre salse, e valutare se apportano o no carboidrati per gestire correttamente la terapia insulinica.

Contorni: meglio evitare le patate fritte, perché possono innalzare la glicemia e apportano molti grassi e calorie per porzione. Le patate, bollite o al forno, vanno contate come fonte di carboidrati ed essere alternative a pasta o pane.

Dolci: è sconsigliato aggiungere ad un pasto consumato al ristorante anche il dolce e il dessert. Se non si vuole rinunciare, scegliere preparazioni semplici.

Primi piatti: sceglierli poco elaborati, chiedere pasta o riso al dente, meglio se integrali. Valutare visivamente se la porzione corrisponde a quella solita, per potersi somministrare la terapia insulinica adeguata.

Contorni: le verdure cotte possono nascondere elevate quantità di grassi di scarsa qualità. Meglio quelle di stagione, crude. Se si scelgono legumi, controllare la quantità di carboidrati totali nel pasto.

Frutta: preferire quella fresca e di stagione. Attenzione alle macedonie: verificare che non contengano zucchero aggiunto o panna.

Secondi piatti: scegliere preparazioni semplici ed evitare fritti e impanature.

Formaggi: costituiscono una pietanza e non andrebbero aggiunti al pasto. Non vanno accompagnati con miele e marmellata che alzano la glicemia.

Crackers e grissini: non sono solo fonti di carboidrati ma anche di grassi e di sale. Bisogna tenerne conto se si deve controllare anche l’apporto calorico.

22

NO

NO

Diabete per Capirsi

Page 25: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Diete vegetariane e diabete

Dieta vegetariana: consigli

L’alimentazione vegetariana si basa su cibi di origine vegetale e non include carne di animali. Il modello più diffuso è quello latto-ovo-vegetariano che include i cibi derivati dagli animali (latte, derivati e uova), escludendo solo alimenti che provengono dall’uccisione diretta di animali (carne e pesce).

Sostituire i cereali raffinati con quelli integrali o in chicco: sono più ricchi di fibre, vitamine e sali minerali. Utilizzarne una porzione ai 3 pasti principali.

Consumare almeno 2 porzioni al giorno di frutta fresca, rispettando stagionalità e varietà. È una fonte ricca di zuccheri semplici, fibre, vitamine e sali minerali; preferire quella intera, ai succhi che fanno salire più rapidamente la glicemia.

Consumare 1-2 porzioni di latte (vaccino o di soia) o di yogurt al giorno. Sono un’ottima fonte di calcio. Moderare il consumo di formaggio, consigliabile non più di 2 volte la settimana, in quanto ricco di grassi saturi e di colesterolo.

Mangiare una porzione di legumi almeno 4 volte la settimana. Sono fonte di proteine vegetali, fibre, sali minerali e carboidrati complessi. Se secchi richiedono di essere lasciati a bagno prima di cuocerli.

Inserire una porzione abbondante di verdura ad ogni pasto. È ricca di fibre, sazia, rallenta l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi nel sangue, regolarizza la funzionalità intestinale.

Limitare il consumo di uova a due alla settimana. Le uova sono costituite soprattutto da grassi e colesterolo (nel tuorlo) e da proteine (nell’albume). Il minerale maggiormente presente è il fosforo.

Assumere ogni giorno una porzione di frutta secca a guscio o di semi oleaginosi. È ricca di proteine, fibre, vitamine, sali minerali. Noci e semi di lino sono un’ottima fonte di omega 3.

Attenzione ai tipi di grassi: preferire l’olio d’oliva, aggiunto a crudo. Evitare i prodotti da forno e confezionati ricchi di grassi vegetali idrogenati dannosi per la salute.

I principali alimenti proteici sono: il seitan, ricavato dal glutine, ed il tofu, derivato dalla soia. Da consumare 1-2 volte la settimana, meglio se “al naturale”, come secondo piatto.

23Diabete per Capirsi

Page 26: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

A cura di Valeria Manicardi ed Elisa Manicardi

Il ramadan

Rischi

Consigli

Gli islamici con diabete, un paio di mesi prima del Ramadan, devono avere dal Team Diabetologico le informazioni per gestire, senza rischi, il periodo del digiuno. Secondo gli operatori sanitari la maggior parte di loro è esente dal digiuno, che rimane comunque una decisione personale.

Durante il digiuno prolungato si rischia maggiormente l’ipoglicemia. I sintomi: confusione, sonnolenza, fame, mal di testa, sudorazione, vertigini, battito cardiaco accelerato, perdita di coscienza, convulsioni, coma.

La chetoacidosi diabetica si può verificare quando l’organismo, invece di utilizzare il glucosio come fonte di energia, usa i grassi, con conseguente formazione di corpi chetonici.

A Iftar, 2 ore dopo il tramonto, si consigliano inizialmente zuccheri semplici (come frutta) per aumentare rapidamente gli zuccheri nel sangue; poi introdurre carboidrati.

Si può rischiare anche l’iperglicemia. I sintomi: poca concentrazione, mal di testa, minzione frequente, sete, calo di peso, fatica. Con glicemie molto alte si rischia perdita di coscienza e coma.

È necessario adeguare la terapia insulinica; intensificare l’automonitoraggio glicemico ed interrompere il digiuno quando la glicemia è < 70 mg/dl o > 300 mg/dl.

Evitare assunzione di alimenti ricchi di grassi saturi (burro chiarificato, samosa, pakoras); aumentare invece l’assunzione di liquidi durante le ore libere dal digiuno.

Per la scarsa assunzione di liquidi durante il giorno si può rischiare anche la disidratazione, soprattutto nei mesi caldi ed umidi, I sintomi: secchezza delle fauci, crampi, nausea, vomito, palpitazioni.

Prima di iniziare il digiuno, è consigliabile mangiare carboidrati complessi (a lento rilascio di zuccheri nel sangue), come grano, semola e fagioli.

Mantenere normali livelli di attività fisica: non aumentarne l’intensità, soprattutto nelle ultime ore di digiuno, quando i livelli di glicemia sono più bassi.

24Diabete per Capirsi

Page 27: Diabete per Capirsi Diabete per Capirsi · Il “Diabete Mellito” è una condizione di iperglicemia cronica (elevati livelli di Zucchero nel sangue), che determina la comparsa e

www.accu-chek.itRoche Diagnostics S.p.A.I-20900 Monza (MI)

Experience what’s possible.