delta giu2013 n72

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Municipio, è già scontro sui gettoni presenza Porto Tolle pag. 12 E’ del metallo più prezioso la medaglia conquestata ai Giochi del Mediterraneo dalla coppia azzurra Marta Menegatti - Greta Cico- lari. Nella finale di Mersin, un’altra splendida prova della polesana ha permesso la vittoria sulla coppia Arvaniti-Karakgounis MARTA È D’ORO AI GIOCHI DEL MEDITERRANEO pag. 33 “Tra ville e giardini” entra nel vivo dell’estate Cultura pag. 37 pag. 18 Balneabilità, Arpav smentisce Goletta Verde I dati di Legambiente hanno creato allarme a Rosolina mare. Gli assessori regionali: “Nessuna emergenza inquinamento” N elle scorse settimane si è parlato a lungo della questione balneabilità inerente le acque di Rosolina mare. A scatenare le reazioni polemiche sulla questione, i dati diffusi da Goletta verde di Legambiente secondo i quali a Rosolina mare gli inquinanti erano oltre il limite a Marina di Caleri e alla foce dell’Adige. Un punto di campionamento nella spiaggia di Marina di Caleri riportava la presenza di enterococchi intestinali circa quattro volte superiore a quella consentita dalla legge, fortemente inquinata anche l’acqua in prossimità della Foce Adige. I dati diffusi sono stati però immediatamente smentiti dai rilievi di Arpav. Tempestiva è stata anche la risposta da parte del mondo politico preoccupato per il risvolto negati- vo dell’accaduto sul flusso turistico. “Per quanto concerne Rosolina Mare - ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, Maurizio Conte - i controlli effettuati dall’Arpav lunedì 24 giugno non hanno rilevato la presenza né di enterococchi intestinali (0 UFC/100 ml), né di escherichia coli (inferiore a 10 MPN/100 ml). I punti di campionamento a Rosolina sono 9: 6 per Rosolina e 3 per Albarella e iniziano a 300 metri a sud del depuratore comu- nale per finire in prossimità della sponda sinistra della foce del Po di Levante. A Rosolina Mare ed Albarella, si sono già svolte tre campagne di monitoraggio e i risultati hanno sempre dato esito favorevole. La campagna effettuata dall’Arpav a giugno è successiva a quella della Goletta verde che si è svolta il 12 e 13 dello stesso mese”. “I turisti possono scegliere con tranquillità le no- stre spiagge - ha tranquillizzato Conte - che non hanno problemi di balneabilità, a dimostrazione anche dell’efficacia del sistema di depurazione a monte”. Terminal, timori per la pesca e l’ambiente Porto Viro pag. 6 Il 15 giugno è entrata in vigore anche a Rosolina mare la tanto discussa tassa di soggiorno. Le tariffe dell’imposta deliberate dalla giunta prevedono un costo di 0,38 centesimi di euro. L’iniziativa ha originato le proteste degli operatori turistici e degli albergatori TASSA DI SOGGIORNO, PROTESTE DAGLI OPERATORI pag. 20 Entra in Rete con noi! Rete con noi! Rete con noi! Rete con noi! www.lapiazzaweb.it il sito del giornale Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 72 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it del Delta EDITORIALE Fusione tra Comuni i sindaci ci provano di Nicola Stievano V ia le Province, tutte, via i piccoli Comuni, il più possibile. Nell’estate 2013, forse la più difficile dall’inizio della crisi, le parole d’ordine sono tagliare, razionalizzare, fare economia, contenere le spese. Anche a Nordest, dove il campanile è sacro, dove l’identità locale è radicata nella storia ma anche nelle abitudini quotidiane, ci si interroga sul destino degli enti locali. Mente la battaglia per la “sopravvivenza” delle Province, i cui amministratori sembra- no intenzionati a non cedere e a sfruttare tutti gli strumenti per mettere i bastoni fra le ruote al governo, si gioca più che altro sul piano politico nazionale, la partita che riguarda i Comuni si tiene in casa e po- trebbe portare a novità interessanti già in questi giorni. Da una parte c’è la Regione che incoraggia le Unioni dei Comuni e an- che le fusioni stanziando dei contributi alle amministrazioni che intraprendono questa strada. Dall’altra ci sono i sindaci che, pur avendo presente la forte identità del Co- mune che guidano, devono anzitutto far quadrare i conti. Non si può certo dire che siano rimasti alla finestra, anzi. continua a pag. 3 continua a pag. 8 L’Intervento Q uasi settecento tra commercianti, sindaci della Provincia di Padova e numerose associazioni hanno partecipato lo scorso primo luglio alla fi accolata per le vie della città di Padova per sensibilizzare l’opinione pubblica... Commercio, dateci una mano a non “spegnere” le nostre città *Presidente Confesercenti Padova di Nicola Rossi* Delta Sorriso s.r.l. Ambulatorio Odontoiatrico Direttore sanitario: OSTI Dott. STEFANO www.deltasorriso.it ADDIO ALLA DENTIERA! denti fissi in giornata senza bisturi, tagli e punti di sutura Tel. 0426 379442 www.deltasorriso.it Aperto anche il sabato PORTO VIRO (RO) Piazza Garibaldi, 3 - Tel. 0426 631947 NUOVA APERTURA ad Adria in via Manzoni,17 RESPONSABILITÀ & RISARCIMENTO CENTRO AUTORIZZATO ASSISTENZA CALDAIE CASA DEL CONDIZIONATORE Via Giosuè Carducci, 45 - Adria(RO) Tel. 0426 23035 - Cell. 335 7747668 Grazie alla forza della Cooperazione e di un grande gruppo, Dentalcoop è in grado di offrirti la grande qualità italiana, con il massimo del risparmio Con Dentalcoop la convenienza è per tutta la famiglia Prenota la tua visita Novità 2013 70 € Otturazione semplice estetica Programma Prevenzione € 45 Prima visita, igiene dentale, panoramica (su indicazione medica) FINANZIAMENTI A TASSO (TAN e TAEG “0”) 575 € Impianto endosseo 45 € Igiene dentale 395 € Corona ceramica Aperti anche il sabato BELLO (RO) tel. 0425 750481 DA PAG 21 A PAG 24 TROVI L’INSERTO DENTALCOOP UNITÁ DI OCCHIOBELLO (RO)

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Delta giu2013 n72

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Page 1: Delta giu2013 n72

Municipio, è già scontro sui gettoni presenza

Porto Tolle

pag. 12

E’ del metallo più prezioso la medaglia conquestata ai Giochi del Mediterraneo dalla coppia azzurra Marta Menegatti - Greta Cico-lari. Nella finale di Mersin, un’altra splendida prova della polesana ha permesso la vittoria

sulla coppia Arvaniti-Karakgounis

marta è d’oro ai giochi del mediterraneo

pag. 33

“Tra ville e giardini” entra nel vivo dell’estate

Cultura

pag. 37

pag. 18

Balneabilità, Arpav smentisce Goletta VerdeI dati di Legambiente hanno creato allarme a Rosolina mare. Gli assessori regionali: “Nessuna emergenza inquinamento”

Nelle scorse settimane si è parlato a lungo della questione balneabilità inerente le acque di Rosolina mare. A scatenare le

reazioni polemiche sulla questione, i dati diffusi da Goletta verde di Legambiente secondo i quali a Rosolina mare gli inquinanti erano oltre il limite a Marina di Caleri e alla foce dell’Adige. Un punto di campionamento nella spiaggia di Marina di Caleri riportava la presenza di enterococchi intestinali circa quattro volte superiore a quella consentita dalla legge, fortemente inquinata anche l’acqua in prossimità della Foce Adige. I dati diffusi sono stati

però immediatamente smentiti dai rilievi di Arpav. Tempestiva è stata anche la risposta da parte del mondo politico preoccupato per il risvolto negati-vo dell’accaduto sul flusso turistico. “Per quanto concerne Rosolina Mare - ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, Maurizio Conte - i controlli effettuati dall’Arpav lunedì 24 giugno non hanno rilevato la presenza né di enterococchi intestinali (0 UFC/100 ml), né di escherichia coli (inferiore a 10 MPN/100 ml). I punti di campionamento a Rosolina sono 9: 6 per Rosolina e 3 per Albarella e iniziano a 300 metri a sud del depuratore comu-

nale per finire in prossimità della sponda sinistra della foce del Po di Levante. A Rosolina Mare ed Albarella, si sono già svolte tre campagne di monitoraggio e i risultati hanno sempre dato esito favorevole. La campagna effettuata dall’Arpav a giugno è successiva a quella della Goletta verde che si è svolta il 12 e 13 dello stesso mese”. “I turisti possono scegliere con tranquillità le no-stre spiagge - ha tranquillizzato Conte - che non hanno problemi di balneabilità, a dimostrazione anche dell’efficacia del sistema di depurazione a monte”.

Terminal, timori per la pesca e l’ambiente

Porto Viro

pag. 6

Il 15 giugno è entrata in vigore anche a Rosolina mare la tanto discussa tassa di

soggiorno. Le tariffe dell’imposta deliberate dalla giunta prevedono un costo di 0,38

centesimi di euro. L’iniziativa ha originato le proteste degli operatori turistici e degli

albergatori

tassa di soggiorno, proteste dagli operatori

pag. 20

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del Delta

EDITORIALE

Fusione tra Comunii sindaci ci provanodi Nicola Stievano

Via le Province, tutte, via i piccoli Comuni, il più possibile. Nell’estate 2013, forse la più diffi cile dall’inizio

della crisi, le parole d’ordine sono tagliare, razionalizzare, fare economia, contenere le spese.

Anche a Nordest, dove il campanile è sacro, dove l’identità locale è radicata nella storia ma anche nelle abitudini quotidiane, ci si interroga sul destino degli enti locali. Mente la battaglia per la “sopravvivenza” delle Province, i cui amministratori sembra-no intenzionati a non cedere e a sfruttare tutti gli strumenti per mettere i bastoni fra le ruote al governo, si gioca più che altro sul piano politico nazionale, la partita che riguarda i Comuni si tiene in casa e po-trebbe portare a novità interessanti già in questi giorni. Da una parte c’è la Regione che incoraggia le Unioni dei Comuni e an-che le fusioni stanziando dei contributi alle amministrazioni che intraprendono questa strada.

Dall’altra ci sono i sindaci che, pur avendo presente la forte identità del Co-mune che guidano, devono anzitutto far quadrare i conti. Non si può certo dire che siano rimasti alla fi nestra, anzi.

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*Presidente Confesercenti Padova

di Nicola Rossi*

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Quasi settecento tra commercianti, sindaci della Provincia di Padova e numerose associazioni hanno partecipato lo scorso primo luglio alla

fi accolata per le vie della città di Padova per sensibilizzare l’opinione pubblica...

Commercio, dateci una mano a non “spegnere” le nostre città

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• REGGIO EMILIA tel. 0522 305583

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pag. 8

Zuccherificio trasformato in centrale

territorio

pag. 10

Delta candidato a riserva della biosfera

cultura

pag. 30

Il “Tanto par ridare-tour” atravesa il Basso Polesine

Guida in stato di alterazionein aumento i controlli

Controlli a tappeto per contrastare il fenome-no della guida sotto l’effetto di alcool o di stupefacenti. Sono una trentina, infatti, i militari agli ordini del comandante Davide Papasodaro, della compagnia dei Carabinieri di Adria, divisi in 12 pattuglie per il presidio del territorio del Basso Polesine, in quanto con l’arrivo dell’estate è previsto un aumento del consumo di alcol e di droghe, e primi riscontri paiono dare ragione alle presentimenti dell’Arma. Infatti sono già stati diversi i procedimenti intrapresi nei confronti di persone alla guida in stato di alterazione. I controlli proseguiranno per tutto il periodo estivo.

Arianoe’ crollata la

cinquecentenaria quercia

Il gigante di San Basilio non c’è più, la cinque-centenaria quercia che ombreggiava l’argine

del Po di Goro si è accasciata al suolo verso la fine del mese scorso. In molti sono accorsi sul

posto per capire come mai lo storico albero, una delle meraviglie del territorio, inserita

anche nelle guide del Delta, sia stato vittima di un così triste epilogo. In realtà, sembra si

sia trattato di una serie di concause aggravate dalle forti precipitazioni primaverili che hanno

ulteriormente indebolito le già fragili radici, il resto lo ha fatto il forte sbilanciamento

dell’ombrello dell’albero provocato dal fulmine che ha colpito in pino la pianta negli anni ’70.

Corbolaconcluso il corso linguistico

per l’integrazione

La consegna degli attestati, un buffet con specialità marocchine e canti in italiano e arabo hanno concluso a Corbola il corso di italiano per

mamme e arabo per bambini. Nei tre mesi in cui si è sviluppato, tutte le domeniche mattina per tre ore, il progetto ha coinvolto nella scuola media di Corbola una ventina di mamme e cir-

ca quaranta bambini provenienti dai comuni del bassopolesine. Da una parte le mamme stra-niere, sostenute anche dai propri mariti, sono tornate sui banchi di scuola per apprendere la lingua e la cultura italiane, nella classe vicina invece, i bambini imparavano l’arabo, lingua

abitualmente parlata dai genitori, con al lavoro un team formato dall’assessorato alle Politiche

sociali della Provincia, l’associazione Casa Marocco di Lendinara, l’istituto comprensivo di

Ariano Polesine ed il Comune di Corbola.

“Con le bande in piazza”sette concerti per sette comuni

E’ stata la banda musicale Verdi di Taglio di Po ad aprire, a Crespino, la sesta edizione del festival provinciale “Con le bande in piazza”. Sei i corpi bandistici per altrettanti paesi. In calendario sono rimasti gli appuntamenti di venerdì 12 luglio in corso Mazzini ad Adria, alle ore 21.30, venerdì 2 agosto in piazza Vittorio Veneto a Castelguglielmo, alle 21, sabato 10 agosto in piazza Garibaldi ad Ariano nel Polesine, ore 21.30, domenica 25 agosto in via Vittorio Veneto a Castelnovo Bariano alle ore 18, la serata conclusiva invece si terrà il 31 agosto in piazza Venezia a Taglio di Po, dove ai brani eseguiti assieme dagli oltre 200 musicisti seguirà la proposta di parte di repertorio di ogni singola banda.Agricolturaa settembre il consiglio monotematico

Agricoltura in ginocchio a causa dell’ecces-siva piovosità primaverile. Se ne sarebbe dovuto parlare questo mese, in un consiglio monotematico organizzato dalla Provincia, ma l’assise è stata posticipata a settembre per poter ottenere l’adesione e la presenza dell’assessore regionale Franco Manzato e del sottosegretario Maurizio Martina, e soprattutto per potersi confrontare con tutti gli attori che a vario titolo hanno responsabilità di intervento nel settore. I consiglieri provinciali Rigoni e Veronese hanno sottolineato come questa iniziativa voglia anche porre “l’agricoltura culturalmente al centro delle prospettive del Polesine, quasi per far riscoprire una sorta di orgoglio rurale e un senso di appartenenza alla nostra storia e radici”.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

Questa edizione raggiunge le zone di Rosolina, Porto Viro, Taglio di Po, Ariano, Porto Tolle per un numero complessivo di 15.457 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120DIREZIONE - AMMINISTRAZIONE

e ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 27 giugno 2013Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato

srlEditore

Ulss 19trasferito il poliambulatorio

Dopo il servizio Emodialisi e il Centro trasfusio-nale, che si sono spostati entrambi al primo

piano della palazzina dei servizi, dal 17 giugno anche il poliambulatorio si è trasferito al piano

terra del nuovo edificio che raccoglie importanti funzioni aziendali ad accesso diurno. Nella

nuova sede si trovano tutti gli ambulatori, ad esclusione di quello dentistico che traslocherà

tra qualche mese. In “ospedale vecchio” restano il punto prelievi, l’ufficio igiene del

Dipartimento di prevenzione e l’ambulatorio del decadimento cognitivo.

Delta Provincia RegioneDelta Provincia RegioneDelta Provincia RegioneDelta Provincia RegioneDelta Provincia Regione

EDITORIALE

Fusione tra Comuni i sindaci ci provanoLa gestione in forma associata dei servizi fra i piccoli Comuni è stato solo il primo passo, perché diverse amministrazioni hanno scelto

la forma dell’Unione fra Comuni, che dovrebbe garantire ulteriori economie e qualche risorsa in più. Ma c’è chi si sta spingendo oltre e pensando alle vere e proprie fusioni, fra due o più Comuni.

Non dimentichiamo che quasi vent’anni fa proprio in Veneto si verifi cò una della prime fusioni, con la nascita del Comune di Due Carrare su iniziativa dei sindaci di Carrara San Giorgio e Carrara Santo Stefano. La scelta si è rivelata lungimirante, racconta ora l’attuale sindaco, e ha permesso di accedere a nuove opportunità di fi nanziamento, a contare su maggiori risorse per realizzare opere e garantire servizi migliori.

Una strada da seguire, dunque, lungo la quale si stanno avviando altri Comuni del Veneto, dalla montagna bellunese alla bassa padovana, al rodigino, dove sei comuni hanno già deciso il loro futuro nome: Civitanova Polesine. Fusioni che non riguardano solo i micro-comuni, visto che anche Este, che conta quasi 17 mila abitanti, sta portando avanti il progetto di fusione con Ospedaletto Euganeo, centro di otre 5 mila anime.

Il “matrimonio” porterebbe un dote qualcosa come 9 milioni di euro per i prossimi dieci anni, una cifra che permetterebbe, raccontano gli amministratori, di gestire con maggiore tranquillità il bilancio comunale. E non importa se ce si sarà un solo Comune, con un nuovo nome, per non far torto a nessuno, ciò che conta è che rimangano i servizi, si possano asfaltare le strade, far giocare i bambini nei parchi pubblici, evitare che piova dentro le scuole. Fusione, unione o convenzioni: ciascun Comune sta cercando la soluzione ideale, non senza fatica, ma con la speranza di ottenere dei benefi ci.

segue da pag. 1

di Nicola Stievano

palazzo celio

pag. 34

Torna a pendere la scure sulle province.

scuola

pag. 36

Open day a Rovigo, un assaggio di università

sicurezza

pagg. 38-39

Morti bianche in calo perchè è calato il lavoro

arte

Padiglione Italia alla Biennale di Venezia

pag. 41

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4 Argomento del mese44 Argomento del mese

dati alla mano

Il Piano Socio Sanitario in numeri

Il Piano Socio Sanitario regionale proposto dalla Giunta presieduta da Luca Zaia (nella foto) è senza dubbio molto ambizioso e prende esem-

pio altre da realtà europee di grande rilievo. Es-senzialmente l’obiettivo fi nale è quello di avere un servizio più capillare e vicino alla gente attra-verso l’attivazione di nuovi posti letto di comunità e aumento delle specialità di primariato (da 727 a 754), aumento dell’effi cienza rispettando la golden hour per l’intervento diretto e il manteni-mento di tute le eccellenze attualmente presenti negli ospedali per acuti suddivisi in Hub di riferi-

mento Europeo (le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona), in Hub di riferimento provinciali (gli Ospedali capoluogo) e in nosocomi “di rete”, tarati sull’assistenza di circa 200 mila abitanti l’uno. La grande novità risiede nell’assistenza territoriale che punta a fornire assistenza 24 h su 24 anche a chi non necessita di ospedaliz-zazione. “Una riforma epocale - ha commentato Zaia - non solo perché viene dopo 17 anni dal precedente Piano Sociosanitario, ma perché disegna un’organizzazione sanitaria moderna e capace di essere effi ciente per vari anni a venire.”

Ma.Ce.

Riforma degli ospedali, scampato pericoloE’ ormai arrivato ad assumere una forma defi nitiva il Piano

Socio Sanitario Regionale che negli scorsi mesi aveva fatto tremare il mondo della politica e dei cittadini po-

lesani paventando tagli poco sostenibili e squilibrati per la Pro-vincia di Rovigo nei confronti delle altre provincie venete. Il 18 giugno scorso la Giunta Regionale ha infatti approvato il tassello mancante al quadro complessivo del riordino, ossia le schede di dotazione ospedaliera e territoriale decretando per Rovigo il mantenimento del ruolo di “Hub” territoriale e nessuna riduzione di reparti e funzioni. Le 33 specialità verranno mantenute nella loro completezza e nessun servizio verrà toccato dal Piano. Per quanto riguarda i posti letto per acuti il capoluogo polesano ne perderà 168, un numero ben inferiore da quello emerso dalle previsioni non uffi ciali dei mesi scorsi. Buone notizie sono arrivate anche per la struttura di Adria, che ha subito una riduzione di 43 posti letti complessivi e l’eliminazione della specialità di Anatomia patologia, ma il mantenimento dei punti nascita, scelta tenuta anche per Trecenta. Entrambe le strutture rischiavano molto in questa direzione, essendo al di sotto dei parametri minimi richiesti per il mantenimento e funzionamento di questi servizi. Un fe-lice epilogo quindi che rende soddisfatti tutti gli attori che negli scorsi mesi si erano espressi in merito: dagli addetti ai lavori ai

rappresentanti politici locali e sindacali, fi no ai dipendenti stessi delle strutture, anche se alcune ombre e dubbi sono stati esposti da rappresentanti della politica, soprattutto se si dà uno sguar-do più in generale alla realtà veneta e a come questa decisione della Giunta sia andata a defi nire una nuova forma per la sanità regionale. Dal Convegno dell’Associazione Attivamente in prima persona Graziano Azzalin ha affermato a riguardo: “Vorrei che fosse chiara una cosa: la partita della Sanità non è affatto chiu-sa con la presentazione delle schede ospedaliere da parte della Giunta, anzi il secondo tempo deve ancora cominciare. E non solo perché dobbiamo ancora vedere le schede di dotazione territo-riale, ma anche perché per ora si è scelto di non scegliere, ma prima o poi i nodi arriveranno al pettine. Se i tagli li dovranno fare la commissione ed il consiglio, il peso del Polesine per un fatto meramente numerico porterà la nostra sanità ad essere ancora una volta di più sacrifi cata a benefi cio di territori ‘più forti’. Non vorrei che a fronte di risorse ridotte e di non scelte, la differenza la facessero poi i soldi. I tagli orizzontali penalizzano sempre i ter-ritori più fragili e i cittadini più in diffi coltà. A rimetterci, insomma, rischiano di essere sempre gli ultimi”. Anche Cristiano Corazzari, esponente della Lega Nord e coinvolto in prima persona nel Piano Socio Sanitario Regionale, si è espresso a riguardo: “Le schede

ospedaliere approvate dalla Giunta regionale, per quanto riguar-da la provincia di Rovigo, rappresentano una conferma ed una svolta in fatto di servizi e qualità alla Sanità del nostro territorio. La partita delle schede sarà comunque chiusa in Commissione e poi in Consiglio, quando le licenzieremo defi nitivamente dopo un’opportuna approfondita analisi. In particolare è stato recepito l’assunto fondamentale che vede l’ospedale del capoluogo salire al ruolo di polo hub, cioè centro specializzato di riferimento pro-vinciale, e mantenere i fondamentali reparti di Neurochirurgia e Radioterapia. Viene quindi smentita l’ipotesi di una sanità polesa-na satellite di quella padovana. A Trecenta oltre al mantenimento dei servizi esistenti sarà sviluppato un polo medico-riabilitativo con conferma del punto nascita, mentre ad Adria sarà mantenuto il presidio ospedaliero per la valorizzazione della specifi cità del Po-lesine insieme a Porto Viro e in rete con gli ospedali della provin-cia di Rovigo”. L’approvazione da parte della Giunta avvenuta lo scorso 18 giugno rappresenta il primo passo verso l’approvazione defi nitiva che è cominciata il 27 giugno presso il Consiglio Regio-nale. Il provvedimento andrà a coinvolgere concretamente tutte le strutture territoriali e il presidente della Commissione Leonardo Padrin ha deciso di raccogliere le osservazioni in merito attraverso un indirizzo di posta elettronica dedicato e un numero di fax.

di Martina Celegato

Azzalin: “Per ora si è scelto di non

scegliere, ma prima o poi i nodi arriveranno

al pettine”

Corazzari: “Smentita l’ipotesi di una sanità

polesana satellite di quella

padovana”

SANITÀIl 18 giugno scorso la Giunta Regionale

ha approvato le schede ospedaliere: Rovigo manterrà

il ruolo di “Hub” territoriale e nessuna riduzione di reparti

e funzioni. Per quanto riguarda i posti letto per acuti il capoluogo

polesano ne perderà 168, Adria 43 ma mantiene

il punto nascite, come pure Trecenta

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Page 7: Delta giu2013 n72

555Argomento del mese

Ulss 19, soddisfazione al nosocomio

Era a rischio l’area materno-infantile Confermata l’area acuti, potenziata ortopedia, preservata la nursery In seguito all’approvazione da parte della Giunta Regionale delle schede ospeda-

liere anche la Ulss 19 di Adria ha indetto una conferenza stampa durante la quale il Direttore Generale ha spiegato nel dettaglio tutte le modifi che che avverranno

nei servizi al cittadino e tutti i servizi che si potranno trovare nella struttura locale di Adria. Dal comunicato diramato in seguito si legge come, secondo la Ulss 19, “La Re-gione Veneto ha tutelato la specifi cità dell’Azienda Ulss 19 garantendo all’ospedale di Adria il ruolo di ospedale per acuti, in rete con l’Hub provinciale, mantenendo tutte le discipline per i pazienti acuti attualmente presenti, potenziando l’area ortopedica e preservando l’area materno-infantile”. Un traguardo per l’ospedale adriese che aveva visto nelle scorse settimane un probabile rischio proprio per quest’ultima area, temen-do il peggio per l’effettiva assistenza ai cittadini. Anche la casa di cura di Porto Viro “continuerà a garantire l’assistenza sanitaria sinora erogata nell’ambito della rete locale, potenziando la funzione riabilitativa già oggi presente”. Dalle comunicazioni

in merito si legge inoltre come anche: “Lo sviluppo dell’assistenza territoriale verrà garantirà, 7 giorni su 7, 24 ore su 24, grazie anche alla collaborazione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, l’assistenza al paziente cronico. La risposta più vicina

alla propria abitazione e ai propri affetti arriverà mediante le aggregazioni dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta e l’attivazione delle strutture di ricovero intermedie (ospedale di comunità, unità riabilitative territoriali, hospice)”.

La revisione della struttura sanitaria in tutta la Regione Veneto è stata vissuta dagli esponenti della Ulss 19 come una riforma che è andata a valorizzare delle peculiarità ed evidenziare quelle che sono le eccellenze delle strutture locali, in linea con la visione della stessa giunta regionale al momento dell’approvazione. “Forte – si legge nel comunicato diramato - di quanto già ottenuto negli anni sia nel campo delle emergenze che di appropriatezza delle cure in regime di ricovero, che hanno permesso di ottenere degenze brevi e tassi di ospedalizzazione in forte riduzione, è stato possibile organizzare la trasformazione di alcuni posti letto da ospedalieri a territoriali. Questa trasformazione di letti per acuti non più necessari in posti letto territoriali consentirà di dare una risposta più consona ai bisogni reali della gente, in particolare per le malattie cronico degenerative collegate all’invecchiamento della po-polazione”. L’approvazione delle schede ospedaliere, vero strumento attuativo della riforma socio sanitaria, come nel caso di Rovigo ha soddisfatto appieno le aspettative della struttura adriese e placato le perplessità relative all’effettivo mantenimento operativo della struttura che, come nel caso di Trecenta, correva grandi rischi sia per estensione e varietà del servizio che per bacino di utenza.

Ma.Ce.

L’assistenza territoriale verrà garantirà 7 giorni su 7, 24 ore su 24

di Martina Celegato

“Il Polesine è stato maltrattato. Il solo fatto positivo è l’hub” Duro il commento dell’assessore provinciale Guglielmo Brusco

Molto critico in tema di sanità è stato Guglielmo Brusco, vicepresidente della provincia di Rovigo, che in una nota destinata a tutti i sindaci del Polesine ha sottolineato come, a differenza delle altre province, Rovigo non sia stata coinvolta direttamente nelle decisioni a riguardo della Sanità. Ossia come i Sindaci e le autorità locali non siano stati

ascoltati, anzi sottolineando come “Rovigo sia stata la Provincia più maltrattata dalla Giunta Regionale del Veneto. Il solo fatto positivo, l’ospedale di Rovigo rimasto hub provinciale, non può farci certamente dimenticare la violenta offensiva contro i nostri ospedali, in termini di taglio di posti letto e servizi. Dalla Regione, poi, non possono certamente dire che bisogna tagliare e fare sacrifi ci, se questi non sono equi e distribuiti in modo giusto tra le varie province e Ulss Venete.”

Sempre nella nota inviata a tutti i Sindaci del Polesine Brusco fa una proposta a riguardo ovvero “Chiedere alla Regione Veneto di non applicare il 3,5 per mille abitanti come limite massimo di posti letto ospedalieri. Chiediamo alla Regione di applicare il limite massimo fi ssato dal Decreto Balduzzi che prevede 3,7 posti letto per mille abitanti. Solo questa operazione quasi dimezzerebbe il taglio previsto nei nostri ospedali.

In più, credo che il Polesine debba reclamare un trattamento almeno uguale all’unica provincia Veneta, paragonabile al Polesine per numero di abitanti e per presenza di persone anziane (Belluno, ndr). Le differenze odierne infatti, sono incredibili e a mio giudizio offensive del diritto alla salute dei Polesani. Se in provincia di Belluno, con meno abitanti, si hanno certi numeri, non Vedo perché i polesani non abbiano diritto agli stessi parametri”.

Alla comunicazione verso i Sindaci Brusco ha allegato tutti i parametri di confronto con la Provincia di Belluno che hanno messo in luce le varie differenze.

Riforma degli ospedali, scampato pericolo

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Page 8: Delta giu2013 n72

6 Territorio66 Territorio

Si è tenuto recentemente a Bologna, nella sede della Regione Emilia Ro-magna, il terzo incontro del Distretto

Alto Adriatico, in presenza del coordinatore ed assessore veneto Franco Manzato, dell’assessore emiliano Tiberio Rabboni, dell’assessore friulano Sergio Bolzonello e di Pietro Gasparri, della Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura del Mipaaf.

“La presenza ministeriale - ha detto Manzato - è necessaria per dare garanzia al Distretto che le richieste inoltrate vengano ef-fettivamente ratifi cate e trasferite poi in sede comunitaria”. All’ordine del giorno sono stati posti quattro punti fondamentali: la questione del fermo pesca biologico, proponendo per l’anno corrente il periodo dal 22 luglio all’1 settembre; la nuova programmazione dei fondi Feamp 2014-2020, chiedendo di verifi care le possibilità di spesa per evitare il disimpegno; la possibilità di istituire un marchio identifi cativo del pescato dell’Alto Adriatico; il pagamento del fermo pesca e la cassa integrazione.

“Altresì, abbiamo ricevuto dal Ministero aggiornamento in merito al bando per gli ar-resti defi nitivi, conclusosi lo scorso maggio - ha

spiegato l’assessore Manzato - le domande presentate sono state rispettivamente 36 in Friuli Venezia Giulia, 60 per la Regione del Veneto e 90 in Emilia Romagna. Seguirà pros-simamente la pubblicazione della graduatoria e la fase istruttoria, nella quale le Regioni adot-teranno i decreti di concessione. A questa fase farà seguito la consegna delle licenze di pesca da parte degli operatori”.

PESCA TERZO INCONTRO DEL DISTRETTO ALTO ADRIATICO

Un terminal a terra a Porto Viro e lo sfruttamento intensivo delle vie di comunicazione fl uviale fi no a Mantova: ecco le 2 principali conseguenze che avrà il discusso progetto “offshore” sul Delta.

L’opera, dal costo stimato sui 2,5 miliardi di euro, prevede la costruzione di un modernissimo porto galleggiante a 12 km dal lido di Venezia e di 3 terminal per lo smistamento merci sulla terraferma(oltre a Porto Viro, ci sono Chioggia e Venezia). Nell’arco di 2 anni, se tutte le valutazioni am-bientali saranno positive, le grandi navi petroliere e container potrebbero lasciare defi nitivamente San Marco, per attraccare nella nuova città gal-leggiante, composta da oltre 2mila metri quadrati di banchine e da 4 km di diga protettiva. Ma il prezzo da pagare per la laguna potrebbe rivelarsi molto più alto. La costruzione della banchina, l’esponenziale aumento del traffi co costiero di piccole navi (per portare i container alla terraferma) e lo sfruttamento intensivo dell’Adriatico e delle vie di comunicazioni fl uviali ri-schiano di alterare l’ecosistema già duramente provato delle nostre coste. In ogni caso, la valutazione fi nale spetterà alla Via nazionale (commissio-ne per la Valutazione dell’Impatto Ambientale).

Il progetto, sostenuto da Mantovani e Thetis, e che trova anche l’appoggio dell’Autorità portuale di Venezia, di Confi ndustria regionale e del Governatore Luca Zaia, ha l’obiettivo di rilanciare il traffi co merci nel Veneto, facendo concorrenza a Trieste e ai maggiori porti italiani, Taran-to e Genova. Paolo Costa, Presidente dell’Autorità portuale di Venezia,

è convinto che il progetto offshore “sia l’unica possibilità per portare la competitività del porto veneziano ai livelli di Rotterdam, il principale scalo in Europa”. La città galleggiante, nonostante offra nuove e interessanti opportunità di lavoro, solleva un altro problema: riuscirà il Delta a sop-portare un traffi co sempre più intenso nei suoi navigli? L’ambiente come reagirà a questo nuovo inquinamento? Pescatori e ambientalisti hanno già espresso la loro preoccupazione.

Il progetto prevede di riqualifi care al meglio le zone industriali di Venezia e Marghera, sfruttando inoltre la sinergia tra i porti di Chiog-gia e Rovigo con le vie fl uviali navigabili. Nel periodo estivo le autorità competenti valuteranno il rapporto tra l’impatto ambientale e i benefi ci economici che quest’opera potrebbe portare al nostro territorio, sempre nell’ottica di conciliare lo sviluppo dell’economia con la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente.

Progetto offshore A breve il rapporto della commissione Via

Il terminal di Porto Viro preoccupa pescatori e ambientalistiSi rischia un eccessivo sfruttamento dell’Adriatico e dei canali. Costa: “Solo così si può far concorrenza al resto d’Europa”di Andrea Zambolin

Il progetto del porto galleggiante

All’ordine del giorno: la questione del fermo pesca biologico; la nuova programmazione dei fondi FEAMP 2014-2020; il marchio identifi cativo del pescato dell’Alto Adriatico; il pagamento del fermo pesca e la cassa integrazione

Fermo pesca biologico, proposto il periodo dal 22 luglio all’1 settembre

In breveViabilità. Romea tra le priorità del Governo

Tra le priorità del Governo Letta in materia di opere pubbliche presentate dal Ministro Lupi alla prima sessione del Cipe (Comitato Interministe-riale per la Programmazione Economica), è stato inserito il tracciato della Romea commerciale, che consentirà di alleggerire l’attuale percorso

dal traffi co pesante, abbassandone in tal modo il micidiale tasso di sinistrosità (1,7 incidenti a chilometro) che le ha valso il triste primato di strada più pericolosa d’Italia. La SS 309 Romea, infatti, oltre che un percorso d’interesse storico, rappresenta attualmente l’unico asse viario che collega Ravenna a Mestre. Non esiste alcuna autostrada che segua la medesima direzione, tra riviera romagnola e Veneto. Dati alla mano, è auspicabile che almeno il traffi co commerciale, così come quello automobilistico di transito, venga deviato lungo una direttrice alternativa più adeguata al numero e alla mole dei mezzi in movimento.

Turismo slow. “Ciclovia VenTo” Passerà anche da Taglio di Po il percorso della “Ciclovia VenTo, Venezia – Milano – Torino, lungo il Po”, il progetto elaborato dal Politecnico di Milano, dipartimento di Architettura e Pia-nifi cazione, che consiste nella realizzazione di un percorso ciclabile lungo 679 km. L’itinerario dovrebbe collegare Venezia, Milano e Torino, attraversando 242 località e seguendo per ampi tratti il corso del Fiume Po. Il progetto VenTo rappresenta una parte dell’itinerario ciclistico Eurovelo n. 8 che attraversa l’Europa e può diventare valido strumento di sviluppo turistico, economico e sociale per tutti i territori attraversati dalla Ciclovia da Torino a Venezia.

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8 Porto Viro88 Porto Viro

L’ex zuccherifi cio di Porto Viro sarà riconvertito in una centrale a biomasse. L’ok arriva dalla conferenza dei servizi decisoria che si è svolta

a fi ne giugno a Venezia e da cui partirà l’iter per la realizzazione di una centrale alimentata per l’appunto a biomasse da 12,5 MWh di potenza nell’area dove un tempo sorgeva l’ex zuccherifi cio in località Contarina. La seduta, cui erano presenti il sindaco portovirese Geremia Gennari, l’Arpav e la ditta Ecospark spa si è tenuta negli uffi ci veneziani della direzione tutela ambiente. Assenti i rappresen-tanti della Provincia di Rovigo e i Beni ambientali di Verona che hanno inviato i loro pareri favorevoli a mezzo lettera. Soddisfatto della procedura di ri-conversione il sindaco Gennari che incontrerà i rap-presentanti della ditta Ecospark per avere maggiori delucidazioni e informazioni sul percorso relativo alla realizzazione dell’impianto, che potrebbe già avve-nire entro la fi ne dell’anno per quanto riguarda le tempistiche e le procedure. “Si è così conclusa la fase relativa alle autorizzazioni per la riconversione dell’impianto – ha spiegato Gennari – e dopo un lungo e complesso percorso sono sod-disfatto del risultato raggiunto. Una volta defi niti i progetti, i lavori potrebbero avere inizio tra la fi ne di quest’anno e l’ini-zio del 2014”. Era, infatti, andata deserta la prima conferenza dei servizi che si era tenuta ad aprile a Venezia lasciando sospeso l’iter di realizzazione. Oltre al sindaco, erano presenti i soli rappresentan-

ti di Ecospark spa. Negativo era stato il voto della Provincia pervenuto a mezzo lettera e motivato da alcune lacune inerenti al percorso per la realizzazio-

ne dell’impianto a biomasse. Alla commissione decisoria non avevano presenziato neanche i Beni ambientali né, tantomeno, l’Arpav anche se in entrambi i casi si era a conoscenza delle assenze motivate attraverso

avvisi fatti pervenire in precedenza. “La centrale – ha considerato il sindaco - sarà un’occasione per creare economia nel territorio”. Pare che il nuovo im-pianto, una volta attivo, possa impiegare circa una

quindicina di dipendenti, creando inoltre un indotto attorno al trasporto delle biomasse necessarie per il suo funzionamento. Del progetto già se ne parlava da diversi anni, a seguito della chiusura dello stabili-mento saccarifero che sorgeva a Contarina e che nel tempo aveva rappresentato per centinaia di persone in zona un punto di riferimento lavorativo. “Si è ripreso il cammino interrotto da tanto – ha conside-rato Gennari – che riguarda il progetto presentato a suo tempo da Italia Zuccheri a seguito della chiusura dello zuccherifi cio, determinata da un regolamento comunitario che, su cinque stabilimenti attivi, ne ha fatti chiudere quattro, autorizzando alla produzione solo quello di Pontelongo”.

di Elisa Cacciatori

Infrastrutture La conferenza dei servizi decisoria ha dato il via libera

L’ex zuccherifi cio trasformato in centrale a biomasse

Una centrale a biomasse della stessa potenza, 12,5 MWh, di quella che verrà insediata a Contarina

Una volta defi niti i progetti, i lavori potrebbero avere inizio tra la fi ne di quest’anno e l’inizio del 2014

L’estate portovirese sarà accompagnata tutti i martedì sera dalla serie di eventi che prendono il nome di “Sa ghe in piassa al marti?” organizzata dalla Pro loco di Donada.

Una volta a settimana, di sera, piazza Marconi, chiusa al traf-fi co, sarà animata da spettacoli e caratterizzata dai negozi aperti. Sono previste sfi late di moda, musica ed eventi per i più piccini che creeranno occasione d’incontro e di potersi godere il centro all’aria aperta senza traffi co. Dal 21 al 28 luglio sarà invece la volta della Festa di San Gaetano orga-

nizzata nel quartiere Fornaci dal Comitato parrocchiale. Dal 15 luglio al 3 agosto, per gli amanti dello sport, prenderanno forma i tornei serali di basket e di beach volley nel centro salesiano San Giusto, stessa location per il calcio a 5 serale che si svolgerà invece dall’1 al 10 agosto. Dal 10 al 15 del mese più caldo dell’estate sarà invece organizzato il tradizio-nale “agosto donadese” dalla Pro loco di Donada in piazza Marconi. Mercoledì 21 sarà tempo per i festeggiamenti del pa-trono di Taglio di Donada, San Pio X. Dal 29 agosto al primo

di settembre l’Apsp organizza invece i “4 giorni per la vita”. A settembre, tornerà la tradizionale festa dell’associazione apicoltori a Ca’ Cappellino e si svolgerà la prima edizione di “Pesca sportiva i lagunari” preparata dall’Apsp. Per maggiori informazioni su tutti gli eventi creati dalle associazioni del ter-ritorio portovirese è possibile consultare il calendario presente sul sito del Comune di Porto Viro, un nuovo servizio che per la prima volta permette di avere un quadro completo delle sagre e celebrazioni in paese.

spettacoli Etate portovirese“sa ghe in piassa al marti?”, rassegna di appuntamenti della pro loco di donada

El.Ca.

Pareri favorevoli da Provincia e dai Beni ambientali di Verona

segue da pag. 1

le forze politiche e sociali attorno ai pro-blemi delle imprese commerciali e del ruolo che svolgono nel contesto delle nostre città. La situazione economica generale accom-pagnata da alcuni provvedimenti di derego-lamentazione, ha fatto si che nei primi 4

mesi del 2013 a livello nazionale abbiano chiuso defi nitivamente i battenti 19.729 imprese commerciali, nel Veneto 1.336 men-tre a Padova e provincia sono 137 quelle che hanno abbassato defi nitivamente le loro serrande in questi 4 mesi (3 al giorno).Il risultato è che intere aree nei nostri centri storici e nei centri urbani stanno velocemente subendo fenomeni di desertifi cazione a cui seguiranno mancanza di servizi e degrado con conseguenti costi a carico della collettività. Del resto basta ricordare che in questi ultimi 5 anni: la pressione fi scale è sensibilmente aumentata, il credito a favore di imprese e famiglie si è ridotto drasticamente, il lavoro è diventato sempre più costoso, i provvedimenti ‘Salva Italia’ anziché dare linfa ad occupazione e consumi hanno depres-so l’economia, il reddito degli italiani è calato di 9.700 euro per ogni nucleo familiare. In altri termini, le misure drastiche varate nel recente passato non hanno dato nessun frutto positivo: con la sola strategia del rigore si porta il Paese alla deriva. La Confesercenti dice no quindi a politiche che puntino solo a modifi care le modalità di prelievo fi scale senza ridurne il peso e senza una seria politica di riduzione della spesa. Al contempo chiediamo che fi nalmente la politica economica del governo centrale e di quello territoriale sia impostata partendo dalle piccole e medie imprese e ad uno sviluppo economico molto legato ai centri urbani. Sono le piccole e medie imprese, in particolare del commercio, che rendono vitali e fruibili località che altrimenti non avrebbero nessuna capacità di at-trazione. Basta girare per i nostri centri urbani per rendersi conto di come le piccole e medie imprese che vi operano stiano dando vita ad un enorme sforzo di innovazione sia nell’offerta che nei servizi. Chiediamo pertanto di approvare la nostra proposta di Legge di iniziativa popolare che ridà potere decisionale alle Regioni ed ai Comuni in termini di orari di apertura dei negozi. Con la fi accolata di Padova, centinaia di commercianti hanno simbolicamente ma-nifestato di come siamo noi che illuminiamo le nostre città. Dateci una mano a non spegnerle.

*Presidente Confesercenti Padova

L’Intervento

di Nicola Rossi*

Commercio, dateci una mano a non “spegnere” le nostre città

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Il progetto di Piazza Garibaldi è stato modifi cato in linea con le esigenze dei residenti e dei commercianti. Dopo le pro-

teste scaturite nella creazione di un comitato cittadino, l’incontro tanto atteso dai residenti con l’amministrazione a seguito dell’inizio dei lavori di riqualifi cazione di Piazza Garibaldi è avvenuto, portando modifi che e miglioramenti all’area. La riunione strettamente riservata ai sottoscriventi della raccolta fi rme fatta perve-nire al protocollo comunale, ha lconsentito di

esporre le proprie perplessità e di poter dare suggerimenti ai diretti interessati dell’ammini-strazione comunale. Alla riunione oltre al sin-daco Geremia Gennari, erano presenti i tecnici comunali Andrea Portieri e Antonio Lazzarini che, con l’illustrazione di planimetrie tridimen-sionali, hanno potuto mostrare i lavori che saranno effettuati per la riqualifi cazione e con-frontarsi con le esigenze esigenze di residenti e esercenti, che avevano lamentato disagi a causa del cantiere e delle transenne che ne

delimitavano l’area. Durante l’incontro è stato possibile infatti trattare l’ingombro del cantiere per il quale è stato disposto di modifi care la collocazione delle transennature che arrecano le problematiche riscontrate. Ma il fulcro della

discussione è avvenuto in merito alla nuova organizzazione della viabilità che prevede una serie di sensi unici, tra i quali una sola moda-lità prevista nell’attraversamento della piazza da via R. Morandi in direzione via Trento. Una soluzione che, secondo i titolari delle attività, una volta divenuta defi nitiva arrecherà danni alle attività e disagi per i residenti diretti verso casa. Grazie all’assemblea che ha permesso di discutere a fondo la questione, si è convenuto apportando alcune migliorie che prevedono

il cambio di direzione del senso unico da via Morandi a via Trento. E’ stata trattata anche la questione della riduzione dei parcheggi ricalco-lati in un numero stimato di 61 posti auto tra la zona della piazza e quelle limitrofe. A lavori terminati, la sosta sarà a tempo per garantire la rotazione dei parcheggi a favore delle atti-vità presenti nell’area limitrofa. Infi ne, è stata anticipata l’eventualità dell’acquisizione dell’a-rea a ridosso di via Argine Po per destinarla a zona di sosta.

di Elisa Cacciatori

Le proteste del comitato hanno portato l’Amministrazione a rivedere il senso unico da via Morandi a via Trento e la riduzione delle piazzole per le auto

Opere pubbliche Il sindaco e i tecnici hanno incontrato i cittadini

Il cantiere che interessa Piazza Garibaldi

La Giunta Comunale ha deliberato il regolare proseguimento dell’attività scolastica nei plessi dei quartieri di Fornaci e Taglio di Donada. La conferma è avvenuta dopo mesi di

apprensione da parte dei genitori soprattutto del quartiere di

Fornaci, dove gli iscritti nell’anno scolastico appena conclusosi erano 29 suddivisi in due multi-classi che comprendevano 4 alunni in prima, 4 in seconda, 4 in terza, 8 in quarta e 9 in quinta.

Nessuna preoccupazione vi era invece per la primaria di Taglio di Donada, dove gli iscritti al primo anno erano 15, un nu-mero che senza alcun dubbio ha permesso di creare una classe.

A seguito di una serie di riunioni con i genitori interessati,

sono state però esaminate ed approfondite le problematiche connesse alla continuazione o meno delle attività scolastiche. La Giunta Comunale ha così recentemente ripreso in esame la situazione, e avendo verifi cato che sono “favorevolmente mu-tate le precedenti condizioni” ha deciso di proseguire con tutti i percorsi scolastici dando tale possibilità anche agli alunni delle elementari di Fornaci.

El.Ca.

scuole di fornaci e taglio di donada la campanella suonerÀ anche il prossimo anno

News

Rivisto il progetto di Piazza Garibaldi

A lavori terminati, la sosta sarà a tempo per garantire la rotazione dei posteggi

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10 Porto Viro101010 Porto Viro

Si è svolta il primo luglio al Centro vi-sitatori dell’ente Parco a Porto Viro la riunione mirata alla defi nizione della

candidatura del Delta del Po a “riserva del-la biosfera” Mab-Unesco. All’incontro erano presenti oltre ai rappresentanti dei Comuni deltizi, le Regioni Veneto ed Emilia Romagna, le Provincie di Rovigo e Ferrara, i Consorzi di Bonifi ca, i Gal, i Gac, le Università di Pa-dova, Ferrara e Venezia, la Fondazione Ca’ Vendramin, l’Autorità di Bacino del Po, l’Aipo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che ha promosso e fi nanziato il progetto, e l’Unesco. Durante l’incontro sono stati illustrati ai presenti principi internazionali che regolano il riconoscimento e la delimita-zione delle aree interessate, oltre al protocol-lo d’intesa che sarà sottoscritto dagli enti inte-ressati. La candidatura del Parco del Delta del Po sarà presentata al Ministero dell’Ambiente

entro il 30 settembre. Da qui, il Ministero si occuperà dell’inoltro alla sede Unesco di Pari-gi. Il progetto volto a candidare il territorio a riserva della biosfera, trova le proprie origini nel maggio 2012. E’ stato seguito dall’uffi cio Unesco di Venezia, e come ha precisato il rap-presentante Philippe Pypaert, si tratta di un traguardo che non comporterà alcun vincolo ambientale per il territorio oltre a quelli già previsti dal piano ambientale del Parco. Per contro, il riconoscimento sarà volto a creare una rete di collegamento che vedrà il Delta del Po connettersi ad altre realtà nazionali ed internazionali. Soddisfazione è stata dimostrata anche da parte del presidente dell’Ente Parco Geremia Gennari che vede nell’iniziativa un’ulteriore occasione di cresci-ta economica e culturale della zona unica in Italia per le sue bellezze paesaggistiche e na-turalistiche. Le riserve di biosfera sono aree di ecosistemi terrestri, costieri o marini in cui si affi ancano lo sviluppo sostenibile della zona interessata e la tutela della biodiversità del suo ecosistema. Sono suddivise in tre cate-gorie: quelle centrali atte alla conservazione vera e propria, quelle cuscinetto a protezione di quelle centrali e quelle di transizione, le più estese, destinate allo sviluppo sostenibile delle attività umane. Dopo l’ulteriore incon-

di Elisa Cacciatori

Il progetto ha preso avvio a maggio di un anno fa, entro il 30 settembre verrà presentato al Ministero dell’Ambiente il quale si occuperà dell’inoltro alla sede Unesco di Parigi

Ambiente Un Incontro sul futuro del territorio

Delta candidato a “riserva della biosfera”

tro che ha visto i rappresentanti istituzionali raccogliere osservazioni e sottoscrivere il protocollo d’intesa concordato, l’iter procede verso il riconoscimento di cui si potrà venire a conoscenza nei prossimi mesi.

Anche quest’anno è terminata l’at-tività del gruppo “Le amiche del ricamo” di Porto Viro giunta alla

sua seconda edizione. Con una con-viviale che ha visto prendere parte al momento conclusivo anche il presiden-te del centro Auser, Rossano Motta, le signore preservatrici della tradizione del ricamo, si sono incontrate per darsi un arrivederci alla prossima edizione. Tra gli appuntamenti che durante l’anno hanno visto il gruppo impegnato in diverse at-tività, vi è il corso di ricamo rivolto alle bambine che si è tenuto durante la Fie-ra del libro di Porto Viro e che ha dato gran soddisfazione alle partecipanti, e la presenza delle “amiche del ricamo” alla festa regionale del volontariato Auser. In entrambe le occasioni le oltre venti volontarie ricamatrici hanno messo alla prova la loro abilità e le loro conoscenze offrendo il loro saper fare alle giovani generazioni incuriosite e affascinate dall’arte della particolare creazione. L’appuntamento per chi fosse interessa-te o incuriosito dal ricamo artistico sarà dopo la pausa estiva, a settembre.

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“Le amiche del ricamo”arrivederci a settembre

El.Ca.

Un traguardo che non comporterà alcun vincolo ambientale per il territorio

Il riconoscimento permetterà una rete di collegamento con altre realtà nazionali

Nella foto Philippe Pypaert rappresentante dell’uffi cio Unesco

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14 Porto Tolle

Proprio come nell’intenso fi lm “La giu-sta distanza” di Carlo Mazzacurati, i suggestivi paesaggi del Delta hanno

fatto da scenario a un dramma, con il ri-trovamento di una vittima nelle acque del Po. Purtroppo in questo caso la componente artistica manca totalmente. È così che si fi -nisce col dare conto di un’altra vittima delle conseguenze della crisi economica: il corpo di Dario Raimondi, 34enne di Zocca di Ro (Ferrara), è stato rinvenuto casualmente lo scorso 12 giugno da un gruppo di visitatori, ironia della sorte anche loro ferraresi. L’uo-mo era scomparso qualche giorno prima dal suo paese di origine e il ritrovamento della sua auto a ridosso di una golena nei pressi di Zocca di Ro aveva fatto da subito teme-re per un gesto estremo di disperazione a causa di un recente licenziamento. Nelle ta-sche di Raimondi le chiavi dell’automobile e il cellulare.

Ulteriore elemento scenico di rilievo in questa storia dalle tinte noir è costituito dal-la presenza di Vittorio Sgarbi tra i testimoni del ritrovamento: il noto critico d’arte stava accompagnando una rappresentanza di amministratori locali di Ro Ferrarese in una escursione lungo il Delta del Po assieme a Leo Sonori, vicepresidente del Gommone Club Ferrara. Una volta avvistato il corpo, Sonori e gli altri componenti della spedi-zione hanno allertato le autorità di polizia di Porto Tolle: la squadra nautica del com-

missariato locale si è dovuta spingere fi no alla foce del Po allo sbocco di Pila per poter recuperare le spoglie di Raimondi, visto che la corrente le aveva trascinate lontano dal luogo del ritrovamento, in prossimità del ponte che collega l’isola della Donzella a quella di Ca’ Venier. Al fratello di Raimondi l’infelice compito di confermare l’identità dell’uomo.

“È stata una giornata molto particolare - ha dichiarato in seguito Sonori - che, pur nella tragedia, ha avuto un lato positivo: abbiamo restituito il corpo del ragazzo ai genitori. Se non fossimo passati da quelle parti, sarebbe sicuramente fi nito in mare”.

RITROVATO UN CADAVERE NELLE ACQUE DEL PO

Al.Or.

Il mandato amministrativo del nuovo sindaco Claudio Bellan e della sua giunta si è aperto con l’inevitabile carico di tensione portato in

dote da una campagna elettorale particolarmen-te aspra: nella prima seduta del nuovo consiglio comunale non sono mancati momenti di vera e propria elettricità, in quello che è stato uno spettacolo non esattamen-te edifi cante per i tanti cittadini presenti. Principale campo di scontro un’imme-diata proposta formulata dai banchi della minoranza da Roberto Pizzoli: in so-stanza il suo gruppo chiedeva alla maggioranza di rinunciare alla designazione di un presidente dell’assemblea - scelta legittima per i comuni sot-to i 15 mila abitanti - assegnandone così i com-piti al primo cittadino. La scelta, secondo Pizzoli, avrebbe permesso di devolvere il compenso del presidente a un fondo di solidarietà comunale, a

cui avrebbero contribuito anche i consiglieri con i loro gettoni di presenza. La proposta è stata respinta al mittente senza troppe discussioni: Bellan ha defi nito fondamentale la presenza di un presidente del consiglio comunale e ha così messo ai voti la candidatura di Achille Fecchio, ac-colta dall’assemblea con dodici favorevoli, quat-

tro contrari e un astenuto. A far discutere hanno contribu-ito le motivazioni addotte dallo stesso sindaco Bellan, che ha rimarcato come la scelta di Fecchio non fosse sindacabile,per via degli ac-

cordi pre-elettorali già sottoscritti dai componenti della sua lista. Di certo non si vedono margini di collaborazione immediati tra maggioranza e minoranza, in quello che è uno strano gioco delle parti: ha fatto un certo effetto vedere l’ex assessore Raffaele Crepaldi, oggi capogruppo di minoranza nella compagine di Pizzoli, accusare

alcuni suoi vecchi compagni di giunta di essere parte di “una lista marmellata con un programma irrealizzabile”. Nel frattempo il sindaco Bellan ha uffi cializzato le proprie dimissioni dalla carica di assessore provinciale alla Caccia, Pesca, Agricol-tura, Vigilanza e Protezione Civile, come aveva promesso in campagna elettorale. La presidente della provincia Tiziana Virgili ha già fatto sapere che le deleghe non verranno riassegnate.

Politica Incandescente la prima seduta del Consiglio comunale

Scontro sui gettoni di presenza La rinuncia del Presidente del Consiglio avrebbe permesso risparmi da devolvere a un fondo di solidarietà comunale, a cui avrebbero contribuito anche i consiglieri. Proposta bocciata

Prosegue serrato il calendario delle manifesta-zioni estive preparato dalla Pro Loco di Porto Tolle in collaborazione con i comitati delle fra-

zioni: come da tradizione consolidata tutti i centri abitati proporranno momenti di aggregazione e fe-sta. La volata è stata lanciata già nello scorso mese di maggio con le sagre paesane di Santa Giulia e Polesine Camerini, che tuttavia hanno dovuto fare i conti con i capricci del meteo. Decisamente più stabile il clima che ha accompagnato la sagra del Sacro Cuore a Ca’ Tiepolo, la festa della birra di Donzella – battezzata Birabilandia – e la sagra dei santi Pietro e Paolo di Scardovari, incentrata principalmente sulla degustazione di piatti a base di pesce.

Il mese di luglio si annuncia altrettanto ricco di appuntamenti stuz-zicanti: si parte con la sagra di Ca’ Zuliani per poi tornare di nuovo a Donzella, dal 12 al 16 luglio, per la festa dedicata alla Madonna del Carmine, patrona della frazione. Dal 18 al 21 luglio sarà la volta di “Tolle Paese in Festa”, mentre per chiudere in bellezza il mese arriverà la sagra di San Giacomo a Boccasette, con l’esibizione musicale di Ivana Spagna, già a Porto Tolle una decina d’anni fa per la Fiera del Delta.

Il calendario prosegue ovviamente anche in agosto, con l’appunta-mento della sagra del Pesce a Pila dall’8 all’11 del mese e la festa dedicata a San Nicolò nella frazione di Ca’ Venier. Per chiudere in bellezza arriverà la rassegna Musicassociando, giunta ormai all’undicesimo anno. L’appuntamento musicale organizzato dai Calabroni farà da ponte con il mese di settembre e con la storica Fiera del Delta, da sempre il punto di arrivo dell’estate portotollese.

Manifestazioni ricco calendario di eventi per tutta l’estate

di Alessandro Orlandin

Nella carica di presidente è stato eletto Acchille Fecchio

Al.Or.

Nella foto il primo cittadino Claudio Ballan

Nel gruppo che ha scoperto il corpo anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi

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Ivana Spagna

12 Porto Tolle121212 Porto Tolle

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Archiviata con ampio margine temporale la corsa elettorale e l’insediamento della nuova ammi-nistrazione, nell’arena politica di Porto Tolle

tengono banco delle vere e proprie rese dei conti all’interno dei vari livelli del Partito Democratico, a maggior ragione in vista del congresso in autunno. La direzione provinciale del partito ha diverse grane a cui pensare, tra cui la posizione di suo ex iscritto di spicco, quel Roberto Pizzoli già assessore nella giunta Finotti bis e candidato alle primarie del 2013, fi nito col diventare inaspettatamente un concorrente diretto di Claudio Bellan nella corsa alla carica di primo cittadino. Un’inversione a U che ha inevita-bilmente fatto alzare voci di espulsione nei confronti del diretto interessato.

Prima di emettere un qualsiasi giudizio, la com-missione provinciale di garanzia del Pd, presieduta da Edo Boldrin, aveva chiesto a Pizzoli una memoria difensiva per la verità mai giunta sulla scrivania del presidente. La commissione infi ne ha stabilito che Pizzoli non può essere espulso dal Pd per il semplice fatto di non essere in possesso della tessera del par-tito: infatti la direzione ha accertato come l’iscrizio-ne sia stata effettuata nel 2012, ma non nel 2013. Motivo per cui la commissione di garanzia ha optato per un verdetto di natura diversa: Pizzoli non potrà ottenere la tessera del Pd per i prossimi due anni, nel caso la chiedesse. Analoga situazione per gli altri due dissidenti di spicco dei democratici portotollesi, Angelo Stoppa e Dino Paolo Ravara. Nel loro caso il procedimento disciplinare è ancora in corso. Il verdetto non ha convinto affatto Pizzoli, che ha annunciato bat-taglia contestando la legittimità del provvedimento: “Considerato che la parte maggioritaria del partito ha scelto di sostenere la Lista Pizzoli e le vicende collegate, riteniamo opportuno e democratico che il

verbale della Commissione di garanzia non sia con-validato ed il Partito comunale venga commissariato

fi no alla data del congresso”. Una vera e propria dichiara-zione di guerra a Bellan e al segretario locale Katiuscia Grandi.

Pizzoli e i suoi fedelissimi intendono quindi giocarsi sul

campo le possibilità di scalata alla segreteria del Pd di Porto Tolle: “Io mi sento ancora parte integrante di questo partito - ha ribadito l’ex candidato sindaco - e mi auguro di poter rinnovare la tessera. Pren-

dano una decisione netta e poi noi vedremo quali azioni intraprendere”. Le schermaglie si annunciano lunghe e logoranti, tanto che lo stesso Pizzoli ha invocato l’intervento della direzione nazionale del partito: “Riteniamo controverso applicare sanzioni come l’espulsione, visto che negli ultimi anni è stata decretata solo per casi di estrema gravità, si pensi al caso dell’ex senatore Luigi Lusi”. Al fi anco di Pizzoli anche Ernesto Marangon, un altro dei dissidenti di rilievo: Marangon a più riprese ha chiesto le dimis-sioni della Grandi in seguito al deludente risultato elettorale conseguito dalla segretaria, rimasta fuori dal consiglio comunale come la prima dei non eletti.

di Alessandro Orlandin

Politica Proseguono le rese dei conti all’interno del Pd

Pizzoli non può essere espulso

Nella foto Roberto Pizzoli esponete del Pd candidato alle recenti amministrative dopo aver perso le primarie contro Bellan

Ma non potrà ottenere la tessera del partito per due anni. Ancora in corso gli altri procedimenti

Per Angelo Stoppa e Dino Paolo Ravara il procedimento disciplinare è ancora in corso

Parlare di emergenza furti a Porto Tolle sembre-rebbe eccessivo, tuttavia certamente non si può dire che i commercianti locali in questo periodo

stiano dormendo sonni tranquilli, a causa dei raid notturni in bar e ristoranti. Particolare clamore hanno destato gli ultimi due colpi in ordine di tempo, messi a segno nelle frazioni di Polesine Camerini e a Tolle nello spazio di un’unica notte. Vittime dei furti sono stati il bar-ristorante Yoghi e il bar Liberty, visitati da quelli che

alle forze dell’ordine sono sembrati tutto meno che la-dri improvvisati. I malviventi infatti si sono serviti di un furgone rubato a Scardovari e hanno agito nel cuore della notte, attorno alle quattro, rigorosamente incap-pucciati e muniti di tutta l’attrezzatura necessaria per entrare e uscire dai locali nel minor tempo possibile. Sia al bar Yoghi, sia al Liberty, i ladri hanno scassinato la porta d’ingresso con un piede di porco e si sono im-padroniti dei videopoker e dei cambiamonete installati

all’interno. Una volta caricati gli apparecchi sul furgone, hanno provveduto a scassinarli poco lontano dal luogo dei furti, abbandonandone le carcasse ormai vuote in prossimità della strada arginale che collega le due fra-zioni. Un doppio colpo che secondo le autorità potrebbe aver fruttato alla banda una somma vicina ai ventimila euro. Il giorno seguenti ai furti il furgone utilizzato per il trasporto e la fuga è stato ritrovato a Castelmassa, sulla sponda opposta della provincia.

neWs Sicurezzaescalation di furti, nel mirino dei ladri i bar di porto tolle

Al.Or.

Sono lontani i tempi in cui su Porto Tolle batteva bandiera rossa, e ora ad acuire la crisi della sinistra locale arriva la chiusura della sede di Rifondazione Comunista di via Matteotti, a sei anni di

distanza dalla sua inaugurazione.La ragione principale sta nella mancanza di fondi del partito,

duramente colpito dall’esclusione dal consiglio comunale in seguito alle elezioni dello scorso aprile: il gettone di presenza di un eventuale consigliere avrebbe permesso di affrontare la spesa di duecento euro al mese richiesta per mantenere aperto lo spazio. Ma il 5,17% di voti racimolato da Angelo Motta e compagni non è stato suffi ciente.

A dare pubblica-mente l’annuncio è stato lo stesso Motta tramite la pagina Facebook di “Porto Tolle a Sinistra”, la lista costituita per il sostegno alla sua candidatura di sindaco: “Dopo sei anni di lotte, non ci sarà più quel posto in cui vi siete rivolti gratuitamente per un aiuto nella compilazione del Censimento, dove avete ritirato il Parmigiano dei Terremotati, dove avete fi rmato a difesa dell’articolo 18, per la patrimoniale e a sostegno dei referendum per l’acqua pubblica e con-tro il nucleare. Chiude un simbolo della lotta a sinistra, chiude una sede che non ha mai usufruito di spazi gratuiti da parte del comune come succede ad altri partiti. E così, dopo la scomparsa della sinistra dal consiglio comunale di Porto Tolle, sparirà anche un luogo simbolo: ci troverete come sempre, se lo vorrete, in mezzo alla gente, nelle lotte”.

neWs

Politicachiude la sede di rifondazione comunista

Al.Or.

L’inaugurazione della sede di Rifondazione Comunista 6 anni fa

A sei anni di distanza dalla sua inaugurazione, mancano i fondi per pagare lo stabile

15151515Porto Tolle

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Il 26 giugno 2013 l’Assemblea del Consorzio di Bonifi ca Delta del Po ha approvato all’unanimità il Conto consuntivo per l’esercizio 2012 e la relativa relazione sull’ attività di ge-stione svolta nel medesimo anno. Il Conto consuntivo si è chiuso con un avanzo di amministrazione di € 68.358,70, un avanzo minimo, pari allo 0,75% del bilancio del Consorzio che è indice di una corretta gestione economica e patrimoniale e dovuto essenzialmente alla contrazione del-la spesa negli ultimi mesi dell’anno per fronteggiare i maggiori consumi di energia elettrica che erano previ-sti a seguito delle intense e continue precipitazioni.Tale avanzo di amministrazione sarà destinato dall’Assemblea, con appo-sita deliberazione entro l’anno in cor-so. L’argomento relativo ai consumi di energia elettrica è stato oggetto di particolare attenzione durante lo svolgimento dei lavori dell’assem-blea. Nel 2012, infatti, la spesa com-plessiva per il consumo di energia elettrica per il funzionamento delle pompe è stato di € 1.980.000,00 pari a circa il 30% della contribuenza consortile e rispetto alla previsione iniziale ha evidenziato un aumen-to di circa € 122.000,00. Così come nel 2011, anche nel 2012 il Consor-zio ha quindi dovuto far fronte alle minori entrate dalla Regione, pari a € 556.301,71 con una conseguente riduzione della spesa con la quale si sono dovute compensare sia le mi-nori entrate sia le maggiori spese di energia elettrica.

La comprensione dell’esposizione dettagliata dei contenuti degli ela-borati che costituiscono il Conto Consuntivo è stata sostenuta con riferimenti ed esempi derivanti dal-la Relazione sull’attività svolta nel 2012 dal Consorzio di Bonifi ca Delta del Po. Sono stati, infatti, dettagliati gli interventi eseguiti con i fondi di bilancio nel territorio consorziale sia per quanto riguarda l’attività di boni-fi ca sia quella irrigua.Nel 2012 è stata prodotta una pro-gettualità importante che riguarda tutto il comprensorio il cui importo supera i 40.000.000,00 di euro, in linea con l’attività degli anni prece-denti, mentre, per quanto riguarda l’esecuzione degli interventi fi nanzia-ti dalla CE, dallo Stato e dalla Regio-ne l’importo ha sfi orato i 13 milioni di euro, circa il doppio della media degli anni precedenti.Considerando che l’attività di pro-gettazione e direzione lavori vie-ne eseguita dagli uffi ci consorziali, è evidente l’impegno profuso dal Consorzio in tale contesto. Partico-lare attenzione è stata inoltre posta all’attività degli uffi ci per il rilascio di concessioni, autorizzazioni e pareri. Sono state istituite 100 concessioni per occupazione di aree e pertinenze della rete idraulica gestita dal Con-sorzio, 124 pratiche autorizzative e sono state esaminate 20 pratiche re-lative al rilascio del cosiddetto parere di compatibilità idraulica che mira a garantire la realizzazione di opere di urbanizzazione ed impermeabilizza-zione attraverso opportuni accorgi-

menti, senza alcun rischio idraulico al comprensorio. Purtroppo la gestione dell’Ente risen-te in maniera pesante dell’onere re-lativo al consumo di energia elettrica per il funzionamento delle pompe. Nel 2012 sono stati sollevati oltre 350.000.000 di metri cubi d’acqua, di cui solo il 40% è composto da acqua piovana, mentre il rimanente 60% è relativo alle infi ltrazioni di acqua at-

traverso e sotto gli oltre 500 chilo-metri di arginature. Si tratta di una storia vecchia, della solita subsiden-za che ha fatto abbassare il territorio di oltre 2 metri il che ha comporta-to la necessità di pompare sempre, continuamente, spendendo risorse che sono sottratte anno dopo anno ai cittadini del Delta a causa delle attività estrattive che invece hanno arricchito qualcun altro.

Il Comitato di Approvazione di TÜV ha re-centemente autorizzato il rilascio del nuovo Certificato di Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008 che avrà valenza fino all’11.06.2014 e il nuovo certificato di Siste-ma di Gestione Ambientale secondo la nor-ma UNI EN ISO 14001:2004, valevole sino al 24.05.2014, al Consorzio di Bonifica Delta del Po.I certificati ISO 9001 e ISO 14001 indicano che il Consorzio di Bonifica Delta del Po prov-vede a garantire una serie di servizi e di at-tività nel rispetto delle procedure di legge sia per quanto riguarda i servizi che per quanto riguarda la gestione ambientale. Tali attività sono:• l’erogazione di servizi relativi alla bonifica, alla difesa del territorio e all’irrigazione;• la gestione, la manutenzione e l’esercizio delle opere relative alla rete di bonifica ed ir-rigazione, delle opere complementari e degli impianti di sollevamento acqua;• la progettazione e l’esercizio di opere idrau-liche e di vivificazione ambientale.Avere ottenuto il Certificato di Qualità ISO 9001 è fonte di soddisfazione per gli ammi-nistratori e i dipendenti del Consorzio perché indica che l’Ente è organizzato per garantire e assicurare un servizio di qualità. Il Consorzio è infatti uno dei pochi enti pubblici ad aver intra-preso tale percorso ed aver ottenuto l’impor-tante riconoscimento. Per il raggiungimento di questo obiettivo il Consiglio di Amministra-zione del Consorzio, che ha appoggiato tale iniziativa informato dal Direttore del rilascio dei certificati del sistema di qualità, intende ringraziare tutto il personale dipendente per la professionalità e l’efficienza dimostrata du-rante le visite ispettive e per l’impegno pro-fuso nel garantire il superamento di tutti gli step necessari, puntualizzando che il risultato ottenuto va a beneficio di tutti i consorziati. In Veneto solo i consorzi di bonifica polesani hanno raggiunto l’obiettivo e l’aver ottenuto tali certificazioni è sicuramente un punto di arrivo. Certo è che i requisiti dimostrati de-vono essere mantenuti e migliorati nel tempo e a tale proposito, il Consorzio sarà soggetto a periodiche visite ispettive da parte di TÜV ITALIA S.r.l. che dovrà verificare che l’Ente abbia le carte in regola per mantenere le cer-tificazioni di qualità. L’importanza dell’ottenimento della certifica-zione di qualità è stata poi evidenziata dal vigente D.lgs n.207 del 05.10.2010 “Regola-mento di esercizio ed attuazione del decreto legislativo 12.04.2006 n.163”, recante “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione della direttiva 2004/17/CE e 2004/18/CE” che, nel caso di programmi redatti da progettisti interni come nel caso del Consorzio, consente che la validazione possa essere fatta dagli stessi uffici tecnici qualora l’ente sia dotato di un sistema interno di con-trollo di qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001 e il Consorzio di Bonifica Delta del Po ha

dimostrato di essere organizzato secondo le norme internazionali di riferimento. Un orga-nismo esterno indipendente, opportunamente autorizzato, ha certificato la corretta applica-zione della norma.Organizzare l’azienda secondo la norma signi-fica implementare il sistema di gestione della qualità dei servizi e della gestione ambientale attraverso un insieme documentato di proce-dure e istruzioni di comportamento tali da es-sere certi di ottenere in termini di qualità ciò

che si promette al consorziato. Creare un si-stema di qualità di certo non è cosa semplice perché varia per ogni ente e deve essere co-struito caso per caso, adattando i meccanismi interni di controllo della qualità alle richieste della norma.Il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio, uno dei pochi enti pubblici ad aver ottenuto tali riconoscimenti, ringrazia tutto il personale dipendente per la professionalità e l’efficienza dimostrata.

Il Consorzio di Bonifica Delta del Po ha ottenuto le certificazioni di gestione della qualità

ISO 9001 e di gestione ambientale ISO 14001

Sopra il Consiglio d’Amministrazione, a fianco le certificazioni ISO 9001 e Iso 14001

IL CONSORZIO IN CIFRE

SUPERFICIE COMPRENSORIALE 62.780 HAUnità territoriali: S.Anna; Rosolina; Porto Viro; Isola di Ariano; Porto TolleTerreni bonificati ed aree litoranee 45.295 haValli da pesca 8.641 ha Lagune 8.844 ha

GESTIONE IDRAULICACanali di scolo 650 KmImpianti idrovori n. 39Acqua sollevata ed espulsa dagli impianti idrovori in un anno 400.000.000 mcPotenza impegnata 18.000 kwEnergia consumata 10.200.000 Kwh

IRRIGAZIONECanali, canalette e tubazioni 200 KmImpianti irrigui n. 24Impianti pluvirrigui n.4 Potenza impegnata 1.176 KwEnergia consumata 2.200.000 Kwh

DITTE CONSORZIATE: n. 32.000

APPROVATO IL CONTO CONSUNTIVO DELL’ESERCIZIO 2012 DEL CONSORZIO DI BONIFICA DELTA DEL PO

menti, senza alcun rischio idraulico traverso e sotto gli oltre 500 chilo-

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16 Rosolina

Nelle scorse settimane si è parlato a lungo del-la questione balneabilità inerente le acque di Rosolina mare. A scatenare le reazioni pole-

miche sulla questione, i dati diffusi da Goletta verde di Legambiente secondo i quali a Rosolina mare gli inquinanti erano oltre il limite a Marina di Caleri e alla foce dell’Adige. Un punto di campionamento nella spiaggia di Marina di Caleri riportava la presenza di enterococchi intestinali circa quattro volte superiore a quella consentita dalla legge, fortemente inquinata anche l’acqua in prossimità della Foce Adige. I dati diffusi sono stati però immediatamente smentiti dai rilievi di Arpav. Tempestiva è stata anche la risposta da parte del mondo politico preoccupato per il risvolto negativo dell’accaduto sul fl usso turistico. “Per quanto concerne Rosolina Mare - ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, Maurizio Conte - i controlli effettuati dall’Arpav lunedì 24 giugno non hanno rilevato la presenza né di enterococchi intesti-

nali (0 UFC/100 ml), né di escherichia coli (inferiore a 10 MPN/100 ml). I punti di campionamento a Rosolina sono 9: 6 per Rosolina e 3 per Albarella e iniziano a 300 metri a sud del depuratore comunale per fi nire in prossimità della sponda sinistra della foce del Po di Levante. A Rosolina Mare ed Albarella, si sono già svolte tre campagne di monitoraggio e i risultati hanno sempre dato esito favorevole. La cam-pagna effettuata dall’Arpav a giugno è successiva a

quella della Goletta verde che si è svolta il 12 e 13 dello stesso mese”. “I turisti possono sce-gliere con tranquillità le nostre spiagge – ha tranquillizzato Conte - che non hanno proble-mi di balneabilità, a dimostra-

zione anche dell’effi cacia del sistema di depurazione a monte”.

“Goletta Verde ha sicuramente il merito di tenere alta l’attenzione sulla qualità del mare – ha spiegato l’assessore regionale Isi Coppola – ma i dati diffusi in questo caso sono imprecisi ed è doveroso corregge-

re il tiro. Mi sono subito attivata con Arpav e i dati veri e qualifi canti confermano che non ci sono problemi. E’ comunque un danno per l’immagine di Rosolina e per gli operatori turistici. Ma, al di là dello sconcerto creato immotivatamente, i turisti possono essere sicu-ri della qualità delle nostre acque e del costante con-trollo”. Non vi è nessun rischio quindi per chi decide di fare il bagno a Rosolina mare. “Rilevamenti fatti da Arpav certifi cano come i valori d’inquinamento siano ampiamente al di sotto dei limiti di legge – spiega l’assessore all’ambiente comunale Giovanni Crivellari - i rilievi di Goletta verde sono limitati al momento preciso in cui vengono effettuati e, viste le correnti, la situazione può già essere diversa dopo poche ore”.

di Elisa Cacciatori

Secondo i rilevamenti dell’associazione gli inquinanti erano oltre il limite a Marina di Caleri e alla foce dell’Adige

Turismo Nelle scorse settimane i dati di Legambiente hanno creato allarme

Balneabilità, Arpav smentisce Goletta Verde

Dopo l’esperienza positiva della scor-sa estate, durante

i giorni dedicati al festi-val “Voci per la Libertà - Una canzone per Am-nesty” a Rosolina mare tornerà un momento di incontro e confronto sul ruolo dei giovani nel volontariato. Al Bagno Primavera sabato 20 luglio si discuterà in merito agli interessi e alle competenze che si possono spe-rimentare nelle associazione. Un evento che non vuole rientrare tra i soliti noiosi convegni e che non includerà la presenza di microfoni o monologhi ma che vuole essere una chiacchierata tra i partecipanti con una modalità organizzativa particolare, in cui tutti, non solo i relatori, potranno dire la propria idea. L’incontro è aperto a tutti i giovani, volontari e non. Sarà possibile fermarsi per pranzo e passare il pomeriggio in spiaggia, fi no al concerto della sera, che vedrà sul palco dell’arena del Centro congressi i Marta sui Tubi. A seconda delle richieste, è possibile organizzare un pullman con partenze da vari Comuni polesani. Chi si fermerà per il pomeriggio potrà rimanere a pranzo con i ragazzi del Csv Rovigo e con i volontari internazio-nali di Legambiente, che staranno in spiaggia nel pomeriggio. E’ possibile iscriversi all’iniziativa utilizzando il modulo on line: http://www.csvrovigo.it/iscrizione-csv-on-the-beach.

convegno il 20 di luglio Giovani e volontariato, alla sera concerto dei Marta sui Tubi

El.Ca.

Coppola: “I dati diffusi sono imprecisi ed è doveroso correggere il tiro”

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Il 15 giugno è entrata in vigore anche a Roso-lina mare la tanto discussa tassa di soggiorno. Le tariffe dell’imposta deliberate dalla giunta

prevedono un costo di 0,38 centesimi di euro, salvo casi particolari, a pernotto per persona con tariffa minima pari a 0,30 centesimi. Nonostante le proteste degli operatori turistici, l’imposta ha quindi preso il via anche nel litorale rodigino. Gli operatori turistici della località, infatti, più volte si sono dimostrati contrari al provvedimento la-mentando, ed è questo il caso degli agenti im-mobiliari, i tempi troppo stretti per prepararsi alla questione e per la riscossione stessa delle quote oltre al fat-to che diversi tour operator, soprattutto stranieri, già da qualche mese avevano con-fermato le presenze al mare di turisti prima che l’imposta venisse approvata; turisti che si ritroveranno a dover fare i conti in loco con la maggiorazione prevista. Contrari anche gli albergatori che han-

no lamentato la loro totale esclusione dall’iter decisionale che ha portato all’approvazione del regolamento con tempi tanto ristretti da dover

letteralmente fare i conti con il software applicativo in dotazione per il calcolo dell’imposta. In proposito, un nutrito gruppo di opera-tori appoggiati dalla mino-ranza consiliare ha quindi

deciso di porre al vaglio del Tar la questione. Per tutta risposta al ricorso al Tribunale con il quale si richiedeva di annullare l’istituzione del provve-

dimento, è stata accolta in parte la richiesta del provvedimento cautelare monocratico, nella sola estensione delle misure sanzionatorie. In paro-le povere, chi non applica l’imposta, non viene sanzionato. Ad oggi, però, da quanto si evince dal testo del decreto, non è possibile disporre della sospensione dell’intero deliberato, per il quale viene riservata una più ampia valutazione in sede collegiale. L’affare è stato trasferito alla competenza della Terza Sezione del Tribunale con l’invito di assegnarlo alla prima Camera di consiglio utile dove sarà ulteriormente trattato.

di Elisa Cacciatori

Il Tribunale amministrativo ha sentenziato la non perseguibilità di chi non applica l’imposta ma si attende la risposta della Terza Sezione del Tribunale

Amministrazione e turismo In vigore dallo scorso 15 giugno. Tante le proteste

Tassa di soggiorno, gli operatori si rivolgono al Tar

Ad oggi risulta ancora inattivo l’unica pompa di benzina pre-sente nella località turistico-

balneare di Rosolina mare. Pare che all’origine del grave disservizio per l’affl uenza turistica costretta a dover raggiungere la statale Romea per procurarsi il carburante vi sia la man-canza di una nuova gestione dell’im-pianto che giace chiuso all’utenza dalla fi ne della stagione turistica 2012. Trattandosi di un rapporto tra privati, pare inoltre che poco si riesca a fare a livello territoriale. “L’amministrazione non può fare molto in questo caso – ha spiegato il sindaco Franco Vitale - se non sollecitare le parti in causa e chiunque fosse interessato può rivolgersi alla società Rete Italia chiedendo dell’ingegner Bazzana al numero di telefono 0108698036”. In merito è stata anche emanata un’ordinanza dal Comune di Rosolina secondo cui “l’inattività dell’impianto di distribuzione carburanti di Rosolina mare com-porta un grave disagio all’utenza”. Lo scopo è quello di riattivare l’impianto “non autorizzato a sospendere l’attività”. Risale, infatti, ad aprile l’istanza pervenuta al Suap con cui si richiedeva l’autorizzazione alla sospensione dell’attività temporaneamente per il periodo che intercorre dal 25 aprile al 24 ottobre per mancanza di un nuovo gestore. Una richiesta, quella con cui la società titolare dell’impianto pregava di ottenere l’autorizzazione, che a quanto si legge dall’ordinanza non è parsa però suffi cientemente motivata. La questione è ancora aperta nel momento in cui si scrive.

benzina a rosolina mare Distributore ancora fuoriservizio

El.Ca.

La stagione turistico balneare è ormai nel pieno dell’affl uenza turistica, tra alti e bassi. Dopo un giugno caratterizzato da

rovesci e picchi climatici in negativo che hanno toccato i 13 gradi costringendo i turisti a pas-seggiate in felpa sotto la pioggia, sole e bel tempo sono fortunatamente divenuti una co-stante che ha potuto accompagnare gli amanti del litorale rodigino nelle giornate al mare. Anche se è presto per poter stilare un bilancio preciso e defi nitivo della stagione in corso, si possono già notare alcuni particolari che han-no caratterizzato le vacanze estive 2013. In proposito qualche presenza in meno si è fatta notare sulle spiagge del litorale rosolinese. E’ questo il caso dei turisti provenienti dall’Europa centrale, messa in ginocchio dall’alluvione del Danubio nei primi giorni di giugno. Qualche annullamento di prenotazione e minori pre-senze sono state registrate proprio da parte di chi era solito venire in vacanza nelle spiagge polesane, ma che a causa della calamità ha

dovuto rinunciare. Inoltre, un fenomeno che si verifi ca da qualche anno e che non ha di certo fatto eccezione durante l’estate in corso è quello del pendolarismo. Non sono manca-ti infatti i turisti del “mordi e fuggi”, ovvero i pendolari che scelgono il mare per brevi o brevissimi periodi di tempo. C’è chi si ferma a Rosolina mare per un fi ne settimana o chi anche solo per un giorno, scegliendo infatti di godersi una breve pausa al mare evitando di alloggiare stabilmente nelle strutture ricettive della località turistica. Con la crisi, questo sti-le di vacanza si è ormai affermato anche a Rosolina mare portando ad affollare maggior-mente le spiagge e le attività nei sabati e nelle domeniche estive, che durante la settimana appaiono invece sempre più adatte a chi ama la quiete sotto l’ombrellone. Per un quadro più completo dell’andamento turistico delle spiagge rosolinesi sarà comunque necessario attendere la conclusione di settembre, mese preferito da chi ama la tranquillità.

STAGIONE BALNEARE CON LA CRISI E’ AUMENTATO IL PENDOLARISMO

El.Ca.

Gli operatori turistici hanno lamentato tempi troppo stretti per prepararsi alla riscossione della tassa

In calo i turisti provenienti del centro Europa. Dopo l’alluvione del Danubio si è verifi cato qualche annullamento delle prenotazioni

0,38 centesimi di euro al giorno è l’importo deciso dalla Giunta

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20 Taglio di Po

La stagione calda è già nel pieno e nume-rose sono le manifestazioni che Taglio di Po si appresta ad accogliere. Alcune sono

già trascorse, come la sagra di San Luigi a Oca Marina dal 14 al 23 giugno scorso, o la presentazione il 2 luglio scorso, a cura dell’as-sociazione culturale Taglio di Po nel Cuore, del libro “Invecchierò” di Marina Ripa di Meana con ospite la stessa autrice. Ha inoltre fatto tappa a Taglio di Po la XXVI edizione del Festi-val Internazionale Deltablues, con un concer-to domenica 7 luglio presso l’agriturismo La Presa e un altro presso il Museo della Bonifi ca di Cà Vendramin.

Venerdì 19 luglio, alle ore 21, presso piazza Venezia e piazza IV Novembre si svolgerà una tappa di “Appuntamenti in Corte”, con la compagnia Khorakhané Danza e Associazione Labirinto attraverso lo spettacolo Danza in Piazza Città Palco-scenico.

Giovedì 25 luglio, presso Villa Cà Zen, alle ore 21, si terrà il il “Gran Galà sotto le stelle a Cà Zen”, giunto alla sua quarta

edizione e organizzato dall’associazione Taglio di Po nel Cuore: la serata sarà de-dicata a Giuseppe Verdi, in occasione del bicentenario dalla nascita.

Dal 2 al 12 agosto si terrà la tradizio-nale Festa dell’Emigrante e dal 6 all’8 la Fiera di San Gaetano a Mazzorno Destro. Per venerdì 30 agosto l’associazione La Tagliolese Produttiva organizza Lo Sbarac-chino, con negozi aperti anche di sera e sconti particolari. Sabato 31 agosto, dalle ore 20.30, piazza Venezia accoglierà la serata fi nale del VI Festival Provinciale delle Bande Musicali del Polesine 2013.

Atmosfere rievocative dal 1° al 15 settembre, grazie alla manifestazione Il Taglio di Porto Viro, con spettacoli e serate a tema, oltre al tradizionale corteo fi na-le con sbandieratori e personaggi storici. Infi ne, per domenica 8 settembre, l’asso-ciazione Taglio di Po nel Cuore organizza l’escursione in motonave Ammirando il Delta con visita guidata e pranzo a bordo.

Eventi da giugno a settembre ogni settimana spettacoli

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Sarà presto di nuovo visibile e attivo, stavolta collocato in una nuova posizione, il maxi-schermo presente fi no ad un anno fa in piazza IV Novembre e poi disinstallato causa inutilizzo. Lo annuncia il vice

sindaco Alberto Fioravanti: “Finalmente risolviamo uno dei piccoli grandi problemi di Taglio di Po; questo maxi-schermo non ha mai dato risorse al Comune ed oltretutto è stato oggetto di diverse polemiche. A seguito dell’avviso pubblico di interesse abbiamo preso i contatti con una ditta in-teressata alla gestione, la Dunamis. Il maxi-schermo sarà così riutilizzato e porterà un guadagno, non stratosferico, ma suffi ciente per dare “sollie-vo” a fronte della spesa mensile, pari a circa 1200 euro, conseguente il leasing per l’acquisto, in essere fi no ad agosto 2015”.

Sullo schermo, che sarà posizionato su viale Kennedy, prima del ca-valcavia dove ci sono gli attuali cartelli pubblicitari, scorreranno clip pubbli-citarie. Il Comune sosterrà le spese elettriche, ma sarà riconosciuto un benefi t economico per ogni passaggio pubblicitario, mentre il riposizionamento del maxi-schermo sarà a carico della ditta.

“Al Comune, - prosegue Fioravanti - saranno comunque riservati spazi pubblicitari gratuiti per info generali e comunicazioni uffi ciali”. Presente alla conferenza stampa anche Mosè Destefani, titolare dell’agenzia pubblicitaria Dunamis: “La nostra ditta - ha spiegato - collabora con Bi-piemme, azienda che gestisce in Italia oltre 1300 postazioni televisive. Il posizionamento del maxi-schermo all’inizio di via Kennedy è stato

scelto per la movimentazione prodotta dal centro commerciale Aliper e dall’importante traffi co di viale Kennedy, anche a fronte di un probabile

futuro sviluppo commerciale della zona. L’installa-zione avverrà indicativamente entro metà luglio, grazie alla ditta locale Delta Impianti che curerà il ripristino della macchina. Gli spot, che saranno cu-rati grafi camente dalla nostra agenzia, scorreranno sullo schermo dalle 7 di mattina alle 23 e saranno costantemente aggiornati sia in aggiunta che in

eliminazione. Il costo, per chi volesse usufruire di questo servizio, è di 312,50 euro al mese (+ iva) per uno spot da 20 secondi, con assicurati 2000 passaggi al giorno, per un massimo di 60 spot diversi al giorno. Contiamo di arrivare ai 20-25 spot pubblicitari entro fi ne dicembre”.

di Silvia Boscaro

Sistemato in viale Kennedy, trasmetterà clip pubblicitarie dalle 7 alle 23

Opere pubbliche Il Comune trova piccoli guadagni dalla pubblicità

Il maxi-schermo di nuovo in funzione

Riservati spazi gratuiti per info generali e comunicazioni uffi ciali

Anche il Comune di Taglio di Po si pronuncia contrario in merito alle recenti attività di ricerca e alla probabile estrazione d’idrocarburi liquidi e gassosi nei nostri territori. Con una votazione unanime, il consiglio comunale, riunitosi lo scorso 27 giugno, ha approvato un documento

contro tali attività. “Il problema è davvero delicato, - ha spiegato l’assessore Davide Marangoni - e le conseguenze per un territorio fragile come il nostro potrebbero essere davvero gravi, dato il fenomeno della subsidenza. Dalla fi ne del 2012 sono iniziate attività di ricerca, non ancora invasive ma si suppone che, nel caso in cui si rilevasse la presenza di idrocarburi, le attività estrattive inizierebbero subito. Ritengo quindi sia compito dei comuni portare a conoscenza delle autorità la contrarietà alle attività di estrazione”. Le aree interessate dal permesso di ricerca idrocarburi, denominato “La Risorta”, si localizzano in Veneto nei comuni di Adria, Gavello, Taglio di Po, Villanova Marchesana, Corbola, Papozze, Ariano nel Polesine e in Emilia Romagna nei comuni di Berra, Codigoro, Mesola e Jolanda di Savoia. Il progetto prevede studi geologici di superfi cie e analisi di serie di dati esistenti e la possibile perforazione di pozzo esplorativo per la ricerca di gas naturale. “L’attività estrattiva, - si legge nel documento approvato, - potrebbe compromettere in modo irreversibile il nostro territorio; esperti geologi mettono in correlazione l’estrazione di prodotti petroliferi con i sempre più frequenti fenomeni sismici a causa della destabilizzazione delle faglie nel sottosuolo. Inoltre, si porrebbe un serio freno alle prospettive di sviluppo del nostro territorio”. Il rischio, oltretutto, risiede, nel “decreto liberalizzazioni” che sembrerebbe non richiedere nuove autorizzazioni nel caso in cui la ricerca desse buoni frutti. Con l’approvazione del documento con-trario a tali indagini e all’attività estrattiva, il Comune si impegna nell’adottare ogni iniziativa utile a scongiurare attività estrattive, coinvolgere gli enti locali, le istituzioni venete ed emiliano-romagnole e gli organi statali oltre ad Associazioni, Ordini e Categorie professionali e cittadini.

il caso

Estrazione idrocarburiil consiglio dice un “no” unanime

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Nella foto il maxischermo al tempo in cui era posizionato nei pressi del municipio

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Page 27: Delta giu2013 n72

20 Taglio di Po

La stagione calda è già nel pieno e nume-rose sono le manifestazioni che Taglio di Po si appresta ad accogliere. Alcune sono

già trascorse, come la sagra di San Luigi a Oca Marina dal 14 al 23 giugno scorso, o la presentazione il 2 luglio scorso, a cura dell’as-sociazione culturale Taglio di Po nel Cuore, del libro “Invecchierò” di Marina Ripa di Meana con ospite la stessa autrice. Ha inoltre fatto tappa a Taglio di Po la XXVI edizione del Festi-val Internazionale Deltablues, con un concer-to domenica 7 luglio presso l’agriturismo La Presa e un altro presso il Museo della Bonifi ca di Cà Vendramin.

Venerdì 19 luglio, alle ore 21, presso piazza Venezia e piazza IV Novembre si svolgerà una tappa di “Appuntamenti in Corte”, con la compagnia Khorakhané Danza e Associazione Labirinto attraverso lo spettacolo Danza in Piazza Città Palco-scenico.

Giovedì 25 luglio, presso Villa Cà Zen, alle ore 21, si terrà il il “Gran Galà sotto le stelle a Cà Zen”, giunto alla sua quarta

edizione e organizzato dall’associazione Taglio di Po nel Cuore: la serata sarà de-dicata a Giuseppe Verdi, in occasione del bicentenario dalla nascita.

Dal 2 al 12 agosto si terrà la tradizio-nale Festa dell’Emigrante e dal 6 all’8 la Fiera di San Gaetano a Mazzorno Destro. Per venerdì 30 agosto l’associazione La Tagliolese Produttiva organizza Lo Sbarac-chino, con negozi aperti anche di sera e sconti particolari. Sabato 31 agosto, dalle ore 20.30, piazza Venezia accoglierà la serata fi nale del VI Festival Provinciale delle Bande Musicali del Polesine 2013.

Atmosfere rievocative dal 1° al 15 settembre, grazie alla manifestazione Il Taglio di Porto Viro, con spettacoli e serate a tema, oltre al tradizionale corteo fi na-le con sbandieratori e personaggi storici. Infi ne, per domenica 8 settembre, l’asso-ciazione Taglio di Po nel Cuore organizza l’escursione in motonave Ammirando il Delta con visita guidata e pranzo a bordo.

Eventi da giugno a settembre ogni settimana spettacoli

Si.Bo.

Sarà presto di nuovo visibile e attivo, stavolta collocato in una nuova posizione, il maxi-schermo presente fi no ad un anno fa in piazza IV Novembre e poi disinstallato causa inutilizzo. Lo annuncia il vice

sindaco Alberto Fioravanti: “Finalmente risolviamo uno dei piccoli grandi problemi di Taglio di Po; questo maxi-schermo non ha mai dato risorse al Comune ed oltretutto è stato oggetto di diverse polemiche. A seguito dell’avviso pubblico di interesse abbiamo preso i contatti con una ditta in-teressata alla gestione, la Dunamis. Il maxi-schermo sarà così riutilizzato e porterà un guadagno, non stratosferico, ma suffi ciente per dare “sollie-vo” a fronte della spesa mensile, pari a circa 1200 euro, conseguente il leasing per l’acquisto, in essere fi no ad agosto 2015”.

Sullo schermo, che sarà posizionato su viale Kennedy, prima del ca-valcavia dove ci sono gli attuali cartelli pubblicitari, scorreranno clip pubbli-citarie. Il Comune sosterrà le spese elettriche, ma sarà riconosciuto un benefi t economico per ogni passaggio pubblicitario, mentre il riposizionamento del maxi-schermo sarà a carico della ditta.

“Al Comune, - prosegue Fioravanti - saranno comunque riservati spazi pubblicitari gratuiti per info generali e comunicazioni uffi ciali”. Presente alla conferenza stampa anche Mosè Destefani, titolare dell’agenzia pubblicitaria Dunamis: “La nostra ditta - ha spiegato - collabora con Bi-piemme, azienda che gestisce in Italia oltre 1300 postazioni televisive. Il posizionamento del maxi-schermo all’inizio di via Kennedy è stato

scelto per la movimentazione prodotta dal centro commerciale Aliper e dall’importante traffi co di viale Kennedy, anche a fronte di un probabile

futuro sviluppo commerciale della zona. L’installa-zione avverrà indicativamente entro metà luglio, grazie alla ditta locale Delta Impianti che curerà il ripristino della macchina. Gli spot, che saranno cu-rati grafi camente dalla nostra agenzia, scorreranno sullo schermo dalle 7 di mattina alle 23 e saranno costantemente aggiornati sia in aggiunta che in

eliminazione. Il costo, per chi volesse usufruire di questo servizio, è di 312,50 euro al mese (+ iva) per uno spot da 20 secondi, con assicurati 2000 passaggi al giorno, per un massimo di 60 spot diversi al giorno. Contiamo di arrivare ai 20-25 spot pubblicitari entro fi ne dicembre”.

di Silvia Boscaro

Sistemato in viale Kennedy, trasmetterà clip pubblicitarie dalle 7 alle 23

Opere pubbliche Il Comune trova piccoli guadagni dalla pubblicità

Il maxi-schermo di nuovo in funzione

Riservati spazi gratuiti per info generali e comunicazioni uffi ciali

Anche il Comune di Taglio di Po si pronuncia contrario in merito alle recenti attività di ricerca e alla probabile estrazione d’idrocarburi liquidi e gassosi nei nostri territori. Con una votazione unanime, il consiglio comunale, riunitosi lo scorso 27 giugno, ha approvato un documento

contro tali attività. “Il problema è davvero delicato, - ha spiegato l’assessore Davide Marangoni - e le conseguenze per un territorio fragile come il nostro potrebbero essere davvero gravi, dato il fenomeno della subsidenza. Dalla fi ne del 2012 sono iniziate attività di ricerca, non ancora invasive ma si suppone che, nel caso in cui si rilevasse la presenza di idrocarburi, le attività estrattive inizierebbero subito. Ritengo quindi sia compito dei comuni portare a conoscenza delle autorità la contrarietà alle attività di estrazione”. Le aree interessate dal permesso di ricerca idrocarburi, denominato “La Risorta”, si localizzano in Veneto nei comuni di Adria, Gavello, Taglio di Po, Villanova Marchesana, Corbola, Papozze, Ariano nel Polesine e in Emilia Romagna nei comuni di Berra, Codigoro, Mesola e Jolanda di Savoia. Il progetto prevede studi geologici di superfi cie e analisi di serie di dati esistenti e la possibile perforazione di pozzo esplorativo per la ricerca di gas naturale. “L’attività estrattiva, - si legge nel documento approvato, - potrebbe compromettere in modo irreversibile il nostro territorio; esperti geologi mettono in correlazione l’estrazione di prodotti petroliferi con i sempre più frequenti fenomeni sismici a causa della destabilizzazione delle faglie nel sottosuolo. Inoltre, si porrebbe un serio freno alle prospettive di sviluppo del nostro territorio”. Il rischio, oltretutto, risiede, nel “decreto liberalizzazioni” che sembrerebbe non richiedere nuove autorizzazioni nel caso in cui la ricerca desse buoni frutti. Con l’approvazione del documento con-trario a tali indagini e all’attività estrattiva, il Comune si impegna nell’adottare ogni iniziativa utile a scongiurare attività estrattive, coinvolgere gli enti locali, le istituzioni venete ed emiliano-romagnole e gli organi statali oltre ad Associazioni, Ordini e Categorie professionali e cittadini.

il caso

Estrazione idrocarburiil consiglio dice un “no” unanime

Si.Bo.

Nella foto il maxischermo al tempo in cui era posizionato nei pressi del municipio

20 Taglio di Po

La stagione calda è già nel pieno e nume-rose sono le manifestazioni che Taglio di Po si appresta ad accogliere. Alcune sono

già trascorse, come la sagra di San Luigi a Oca Marina dal 14 al 23 giugno scorso, o la presentazione il 2 luglio scorso, a cura dell’as-sociazione culturale Taglio di Po nel Cuore, del libro “Invecchierò” di Marina Ripa di Meana con ospite la stessa autrice. Ha inoltre fatto tappa a Taglio di Po la XXVI edizione del Festi-val Internazionale Deltablues, con un concer-to domenica 7 luglio presso l’agriturismo La Presa e un altro presso il Museo della Bonifi ca di Cà Vendramin.

Venerdì 19 luglio, alle ore 21, presso piazza Venezia e piazza IV Novembre si svolgerà una tappa di “Appuntamenti in Corte”, con la compagnia Khorakhané Danza e Associazione Labirinto attraverso lo spettacolo Danza in Piazza Città Palco-scenico.

Giovedì 25 luglio, presso Villa Cà Zen, alle ore 21, si terrà il il “Gran Galà sotto le stelle a Cà Zen”, giunto alla sua quarta

edizione e organizzato dall’associazione Taglio di Po nel Cuore: la serata sarà de-dicata a Giuseppe Verdi, in occasione del bicentenario dalla nascita.

Dal 2 al 12 agosto si terrà la tradizio-nale Festa dell’Emigrante e dal 6 all’8 la Fiera di San Gaetano a Mazzorno Destro. Per venerdì 30 agosto l’associazione La Tagliolese Produttiva organizza Lo Sbarac-chino, con negozi aperti anche di sera e sconti particolari. Sabato 31 agosto, dalle ore 20.30, piazza Venezia accoglierà la serata fi nale del VI Festival Provinciale delle Bande Musicali del Polesine 2013.

Atmosfere rievocative dal 1° al 15 settembre, grazie alla manifestazione Il Taglio di Porto Viro, con spettacoli e serate a tema, oltre al tradizionale corteo fi na-le con sbandieratori e personaggi storici. Infi ne, per domenica 8 settembre, l’asso-ciazione Taglio di Po nel Cuore organizza l’escursione in motonave Ammirando il Delta con visita guidata e pranzo a bordo.

Eventi da giugno a settembre ogni settimana spettacoli

Si.Bo.

Sarà presto di nuovo visibile e attivo, stavolta collocato in una nuova posizione, il maxi-schermo presente fi no ad un anno fa in piazza IV Novembre e poi disinstallato causa inutilizzo. Lo annuncia il vice

sindaco Alberto Fioravanti: “Finalmente risolviamo uno dei piccoli grandi problemi di Taglio di Po; questo maxi-schermo non ha mai dato risorse al Comune ed oltretutto è stato oggetto di diverse polemiche. A seguito dell’avviso pubblico di interesse abbiamo preso i contatti con una ditta in-teressata alla gestione, la Dunamis. Il maxi-schermo sarà così riutilizzato e porterà un guadagno, non stratosferico, ma suffi ciente per dare “sollie-vo” a fronte della spesa mensile, pari a circa 1200 euro, conseguente il leasing per l’acquisto, in essere fi no ad agosto 2015”.

Sullo schermo, che sarà posizionato su viale Kennedy, prima del ca-valcavia dove ci sono gli attuali cartelli pubblicitari, scorreranno clip pubbli-citarie. Il Comune sosterrà le spese elettriche, ma sarà riconosciuto un benefi t economico per ogni passaggio pubblicitario, mentre il riposizionamento del maxi-schermo sarà a carico della ditta.

“Al Comune, - prosegue Fioravanti - saranno comunque riservati spazi pubblicitari gratuiti per info generali e comunicazioni uffi ciali”. Presente alla conferenza stampa anche Mosè Destefani, titolare dell’agenzia pubblicitaria Dunamis: “La nostra ditta - ha spiegato - collabora con Bi-piemme, azienda che gestisce in Italia oltre 1300 postazioni televisive. Il posizionamento del maxi-schermo all’inizio di via Kennedy è stato

scelto per la movimentazione prodotta dal centro commerciale Aliper e dall’importante traffi co di viale Kennedy, anche a fronte di un probabile

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Sistemato in viale Kennedy, trasmetterà clip pubblicitarie dalle 7 alle 23

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Il maxi-schermo di nuovo in funzione

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Anche il Comune di Taglio di Po si pronuncia contrario in merito alle recenti attività di ricerca e alla probabile estrazione d’idrocarburi liquidi e gassosi nei nostri territori. Con una votazione unanime, il consiglio comunale, riunitosi lo scorso 27 giugno, ha approvato un documento

contro tali attività. “Il problema è davvero delicato, - ha spiegato l’assessore Davide Marangoni - e le conseguenze per un territorio fragile come il nostro potrebbero essere davvero gravi, dato il fenomeno della subsidenza. Dalla fi ne del 2012 sono iniziate attività di ricerca, non ancora invasive ma si suppone che, nel caso in cui si rilevasse la presenza di idrocarburi, le attività estrattive inizierebbero subito. Ritengo quindi sia compito dei comuni portare a conoscenza delle autorità la contrarietà alle attività di estrazione”. Le aree interessate dal permesso di ricerca idrocarburi, denominato “La Risorta”, si localizzano in Veneto nei comuni di Adria, Gavello, Taglio di Po, Villanova Marchesana, Corbola, Papozze, Ariano nel Polesine e in Emilia Romagna nei comuni di Berra, Codigoro, Mesola e Jolanda di Savoia. Il progetto prevede studi geologici di superfi cie e analisi di serie di dati esistenti e la possibile perforazione di pozzo esplorativo per la ricerca di gas naturale. “L’attività estrattiva, - si legge nel documento approvato, - potrebbe compromettere in modo irreversibile il nostro territorio; esperti geologi mettono in correlazione l’estrazione di prodotti petroliferi con i sempre più frequenti fenomeni sismici a causa della destabilizzazione delle faglie nel sottosuolo. Inoltre, si porrebbe un serio freno alle prospettive di sviluppo del nostro territorio”. Il rischio, oltretutto, risiede, nel “decreto liberalizzazioni” che sembrerebbe non richiedere nuove autorizzazioni nel caso in cui la ricerca desse buoni frutti. Con l’approvazione del documento con-trario a tali indagini e all’attività estrattiva, il Comune si impegna nell’adottare ogni iniziativa utile a scongiurare attività estrattive, coinvolgere gli enti locali, le istituzioni venete ed emiliano-romagnole e gli organi statali oltre ad Associazioni, Ordini e Categorie professionali e cittadini.

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25252525Taglio di Po

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Page 28: Delta giu2013 n72

25Taglio di Po

Si è svolta lo scorso 14 giugno, presso il Museo della Bonifi ca di Cà Vendramin, la conferenza fi nale del progetto 2Bparks - Pa-

esaggio e Aree Protette: pianifi cazione, marketing ed educazione ambientale - cofi nanziato dalla Co-munità Europea nel quadro del programma Med, un programma di cooperazione territoriale che copre tutte le regioni del Mediterraneo. La confe-renza ha visto la presenza delle autorità locali e di studiosi nazionali e internazionali provenienti da Grecia, Portogallo, Slovenia, Cipro, Francia e Spa-gna. La conferenza, inserita in un progetto di stu-dio e analisi di gruppo, ha interessato la crescita delle aree protette, la possibilità di favorire lo svi-luppo sostenibile e il miglioramento della gestione del territorio. In sostanza, si è tentato di trovare possibili punti di incontro tra aree protette e poli-tiche territoriali di sviluppo. Moderatore Maurizio De Gennaro, dirigente direzione Pianifi cazione Territoriale e Strategica della Regione Veneto. Ha portato i saluti dell’Amministrazione di Taglio di Po il sindaco Francesco Siviero: “La rete di par-

chi che si è creata grazie a questo progetto, - ha affermato - ha lo scopo di crescere insieme grazie al confronto tra le diverse esperienze dai quali provengono i diversi studi. Non è un caso la scelta di questo museo come location dell’evento: un luogo simbolo del parco, che ha permesso al ter-ritorio di evolversi grazie ad una complementazio-ne tra ambiente e umanità”. Un territorio quello del parco nella costante ricerca di un equilibrio tra crescita economica e conservazione ambientale. E’ intervenuto anche Silvano Vernizzi, Segretario Regionale per le infrastrutture della Regione Vene-to: “Questo progetto europeo, - ha affermato - ha lo scopo di trovare nelle aree protette delle oppor-tunità di crescita sebbene siano viste spesso come un elemento di diffi coltà. Il percorso intrapreso consiste nello cercare la conciliazione tra uomo e ambiente”. Difatti, spesso percepite come un limite alla crescita economica, le aree protette devono fronteggiare pressioni derivanti dalle abi-tudini dell’uomo e gli interessi economici devono essere conciliati con gli indispensabili requisiti eco-

logici. Il progetto, quindi, ha avuto come obiettivo fondamentale la conciliazione di questi contrasti, promuovendo modalità di gestione integrata con lo scopo di migliorare la crescita sostenibile all’interno delle aree protette. Ha portato, infi ne, i suoi saluti anche Geremia Gennari, presidente del Parco, sottolineando il prossimo riconoscimen-to per il Delta del Po, come area di Riserva di Biosfera da parte dell’Unesco. L’area del Delta del Po quindi non solo come cornice dell’evento ma anche come zona chiave per lo sviluppo regionale futuro, grazie alla sua posizione, alla presenza del Parco e al suo valore paesaggistico e naturale, nonché per le potenziali relazioni fruttuose con le altre regioni dell’Adriatico e dell’area Med. La giornata è poi proseguita con le relazioni degli ospiti internazionali presenti.

di Silvia Boscaro

Un progetto di pianifi cazione, marketing ed educazione ambientale, cofi nanziato dalla Comunità Europea

Territorio Un convegno lo scorso giugno al Museo della Bonifi ca di Cà Vendramin

2Bparks, punto d’incontro tra aree protette e sviluppo

Nella foto un momento della conferenza

Sono state premiate le scuole polesane, tra cui anche la Scuola Prima-

ria G. Pascoli di Taglio di Po e la Scuola Primaria Stella di Taglio di Po, che hanno par-tecipato all’edizione 2013 di “Vado sicuro” e tutti i bambini e i ragazzi che hanno fatto un percorso educativo fondamentale per la loro crescita come cittadini responsabili.

E’ sempre una grande soddisfazione – ha commentato l’assessore provinciale Leonardo Raito – accogliere e premiare questi bambini. E’ ammirevole il loro impegno e quello dei loro insegnanti, sempre pronti a mettersi in gioco, a lavorare di educazione e di creatività. Un segnale che si rinnova e che ci rassicura sul fatto che la nostra scuola è viva, ha voglia di essere protagonista, è fondamento della crescita della nostra comunità”.

Positivo il commento dell’edizione appena conclusasi anche da uno degli sponsor dell’iniziativa, ossia Adriatic Lng la società che da tempo contribuisce a valorizzare iniziative sportive, culturali ed educative in Polesine. Vado Sicuro interpreta pienamente quello che è uno degli obiettivi più importanti per la nostra azienda, la sicurezza – ha spiegato Adriano Gambetta, responsabile della base operativa della società - ed è proprio per trasmettere questo messaggio ai più giovani che siamo presenti come main sponsor di questa iniziativa insieme alle istituzioni locali, alle forze dell’ordine e ai docenti”.

Concorso “Vado sicuro” la scuola primaria g. pascoli tra i premiati

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Page 31: Delta giu2013 n72

Cosa significa candidare un’area a Riserva della Biosfera all’interno del Programma MAB (Man and the Biosphere – L’Uomo e la Biosfera) dell’UNESCO?

Che cos’è una “Riserva della Biosfera”?Oltre al “riconoscimento” di Patrimonio dell’Umanità, l’UNESCO può assegnare anche la qualifica internazio-nale di “Riserva della Biosfera” per la conservazione e la protezione dell’ambiente, nell’ambito del Programma “L’Uomo e la Biosfera” (MAB). Le Riserve della Biosfe-ra sono aree di ecosistemi terrestri, costieri e marini in cui, attraverso un’appropriata gestione del territorio, si associa la conservazione dell’ecosistema e la sua bio-diversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali. Ciò comprende attività di ricerca, controllo, educazione e formazione.

L’uso del termine “riserva” è obbligatorio? No. In alcuni casi, come quello del Delta del Po, dove questo termine abbia già un significato giuridico preciso (ad esempio “Riserve naturali”, ecc.) può essere utiliz-zata una denominazione più adatta a dimostrare le qua-lità del territorio e più gradita alle popolazioni residenti. In questa prima fase, infatti, è stato individuato il titolo provvisorio “DELTA DEL PO – Uomo, natura, sviluppo” - Riserva della Biosfera del Delta del Po.

Quante sono le Riserve della Biosfera, nel mondo ed in Italia? Ad oggi le Riserve della Biosfera ricono-sciute dall’UNESCO nel mondo sono poco più di 600, solo 9 delle quali in Italia (l’ultima è quella del Monviso) e non ve ne sono per ora in Veneto, nemmeno par-zialmente.

La Riserva deve includere diverse zone indipen-denti?Ogni Riserva della Biosfera deve includere tre zone in-terdipendenti, e precisamente:•Core Area, o area centrale, sottoposta ad un regime giuridico che garantisce la protezione a lungo termine degli ecosistemi e delle specie animali e vegetali pre-senti al suo interno.•Buffer Zone, o cuscinetto, è adiacente o circonda l’area core e contribuisce alla sua conservazione. Le attività consentite in tale area devono riguardare princi-palmente le tecniche di sviluppo per l’uso delle risorse naturali che rispettino la biodiversità dell’area e favori-scano la gestione o riabilitazione degli ecosistemi.•Transition zone, o area di cooperazione, non è sot-

toposta a vincoli giuridici e prevede attività antropica, vil-laggi, e complessi urbani (città) al suo interno. Le attività economiche e sociali devono essere dirette alla realiz-zazione di progetti modello per uno sviluppo economico sostenibile a beneficio, in particolare, della popolazione locale ivi residente.Solo l’area core richiede obbligatoriamente norme di conservazione stringenti e di solito coincide con una zona di protezione già esistente e tutelata a livello nor-mativo, come una riserva naturale o le zone più protette di un parco nazionale o regionale. Le aree buffer preve-dono un regime funzionale alla tutela dell’area core. Per le aree di transizione, invece, non si prevede un regime di tutela giuridica e non sono necessariamente sotto-poste a vincoli. Lo schema di zonizzazione non è unico e può essere applicato in modi diversi in paesi diversi, a seconda dei contesti geografici o socio-culturali. La flessibilità di tale schema resta uno dei punti di forza del concetto di Riserva.

Che funzioni hanno le aree della Riserva?Le aree della riserva hanno differenti funzioni di conser-vazione, sviluppo e supporto logistico.•Funzione di conservazione: contributo alla conser-vazione dei paesaggi, degli ecosistemi, delle specie e delle variazioni genetiche.•Funzione di sviluppo: incentivare e promuovere lo svi-luppo sostenibile.•Supporto logistico: supporto a progetti dimostrativi, di educazione formazione, di ricerca e monitoraggio in tema di conservazione e sviluppo sostenibile a livello locale, regionale, nazionale e globale.

Quali benefici può portare il riconoscimento dell’UNESCO? La candidatura di un ambito territoriale per un riconoscimento internazionale mette in moto ed alimenta energie, interesse, partecipazione, risorse che possono oggettivamente concorrere ad un migliora-mento della qualità della vita e del contesto territoriale. Dalle indagini svolte dall’UNESCO – da portare in evi-denza un recente studio sul “valore del brand” - sono stati dimostrati i positivi benefici derivanti ai luoghi dove sono stati concessi i riconoscimenti internazionali. In particolare, Il 75% del campione intervistato ritiene che il marchio UNESCO sia importante nella promozione di attività, il 52% lo considera garanzia di qualità, il 40% elemento di eccellenza. UNESCO porta valore aggiunto nella tutela dei beni culturali (88%), nella promozione di beni naturalistici (86%) e in quella dei monumenti (84%). E’ stata inoltre confermata la straordinaria dif-fusione della conoscenza di base di UNESCO, nota al 98% del campione, cui corrisponde un elevato indice di reputazione vicino all’eccellenza, pari a 76 punti (oltre 70 è considerata area di eccellenza in valori compresi tra 0 e 100). L’Organizzazione, infatti, riscuote un livello di fiducia del 69%, è ritenuta efficace al 75% e l’80% degli intervistati considera importante la sua mission.

L’Unione Europea potrebbe finanziare progetti di sviluppo? L’inserimento di un territorio nella rete mon-diale delle Riserve della Biosfera del Programma MAB dell’UNESCO potrebbe favorire l’accesso a programmi e fondi internazionali finalizzati allo sviluppo di progetti di collaborazione.I nuovi indirizzi di Politica Agricola Europea (PAC) 2014- 2020, ad esempio, considerano appositi canali di finan-ziamento attraverso i Piani di Sviluppo Rurale per il so-stegno ad attività agricole in ambiti di tutela ambientale e paesaggistica (già oggi nei siti della Rete Natura 2000) o comunque in aree interessate da progetti di valenza sovra locale, come appunto potrebbe essere una Riser-va della Biosfera, anche al fine di affrontare e risolvere potenziali conflitti tra attività agricole e zootecniche ad elevato impatto ambientale e attività di agriturismo e turismo sostenibile.

Che cosa può comportare, in definitiva, il ricono-scimento?La Riserva della Biosfera non va considerata come un progetto a tempo limitato, bensì un’operazione di lungo termine. La partecipazione alla rete mondiale (network) delle riserve consente una valida possibilità di scambio di conoscenze, di buone pratiche, di strumenti gestionali nonché l’accesso a progetti, programmi e fondi interna-zionali appositamente dedicati ad affrontare problemati-che legate allo sviluppo, tra le quali i cambiamenti clima-tici, la perdita di biodiversità e la rapida urbanizzazione.Il riconoscimento di “Riserva della Biosfera”, per esplicita dichiarazione dell’UNESCO, non implica alcun vincolo giuridico ulteriore, ma va inteso come occasione per affrontare e risolvere, con la partecipazione della popolazione, i problemi locali ed i relativi possibili conflitti in una dimensione globale.Inoltre, il riconoscimento non va inteso come l’assegna-zione di un “logo”, bensì come assunzione di responsa-bilità e scommessa del territorio a ideare, sperimentare e sviluppare buone pratiche da estendere anche all’e-sterno.

Come funziona la candidatura?Il dossier di candidatura va presentato dagli Enti promo-tori al Comitato Nazionale del Programma MAB presso il Ministero dell’Ambiente, il quale provvederà in seguito a trasmetterlo alla Segreteria del Programma MAB presso la sede dell’UNESCO a Parigi.In attesa del riconoscimento, gli enti promotori sviluppa-no ed iniziano ad implementare il progetto per la gestio-ne della riserva, con gli impegni che dovranno essere assunti da ciascuno per poterla attuare. Tale progetto sarà attivato quando l’UNESCO avrà assegnato il rico-noscimento.

Possono le comunità locali concorrere alla crea-zione della Riserva?Certamente sì! Anzi, tutti dovrebbero poter portare il

proprio contributo, la propria idea. Per questo sono stati programmati alcuni incontri pubblici di presentazione e sono stati aperti degli spazi (anche virtuali) di confronto.

Per ulteriori informazioni visitate il sito www.parcodeltapo.org e consultate tutta la documentazione che sarà via via pro-dotta, oppure inviate una email all’indirizzo:[email protected].

Che cos’è l’UNESCO?È l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, da cui l’acronimo UNESCO); è stata fondata dalle Nazioni Unite il 16 novembre 1945 per incoraggiare la collaborazione tra le nazioni nelle aree dell’istruzione, scienza, cultura e comunicazione. Sono membri dell’UNESCO 195 Paesi più 7 membri associati. Il quartier generale dell’UNESCO è a Parigi.

Il nome UNESCO è legato al “Patrimonio Mondiale”: cosa è?Quella di Sito del Patrimonio Mondiale è la denominazione ufficiale delle aree registrate nella lista del Patrimonio Mondiale, o nella sua accezione inglese World Heritage List. La Convenzione sul Patrimonio Mondiale, adottata dalla Conferenza generale dell’UNESCO il 16 novembre 1972, ha lo scopo di conservare, preservare e valorizzare il patrimonio culturale e naturale anche attraverso l’identificazione e la tutela di siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale. La lista è composta da un totale di 981 siti (di cui 759 beni culturali, 193 naturali e 29 misti) presenti in 160 Nazioni del mondo. Attualmente l’Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità (49 siti), seguita dalla Cina (45 siti) e dalla Spagna (44 siti).

Programma MAB e riserve della biosfera

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Il Programma MAB è promosso da UNESCO

2007

-201

3 cooperazione territoriale europeaprogramma per la cooperazionetransfrontaliera

Italia-Sloveniaevropsko teritorialno sodelovanjeprogram čezmejnega sodelovanja

Slovenija-Italija

Investiamo nelvostro futuro!Naložba v vašoprihodnost!www.ita-slo.eu

Progetto cofinanziato dal Fondo europeo disviluppo regionale

Projekt sofinancira Evropski skladza regionalni razvoj

Il percorso di candidatura dell’area del Delta del Po a Riserva della Biosfera del Programma MAB dell’UNESCO è supportato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

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Un fitto calendario di appuntamenti allieterà il Delta all’insegna delle fragorose risate fatte scattare dalle esilaranti gag dei Tanto par Ridare. In un’estate caratterizzata dai tagli evidenti

delle famiglie polesane alle vacanze, per chi rimane in Polesine l’ap-puntamento è con le battute dei 4 attori comici Beppe Canto, Marco Cervati, Luca Lazzarini, Massimo Brancalion. Il Tanto par Ridare tour 2013 è partito dalla emozionante cornice di Villa Badoer a Fratta Polesine, per festeggiare i patroni Santi Pietro e Paolo, sabato 29 giugno. Domenica 7 luglio alle ore 22 tocca a Fenil del Turco ospita-re lo spettacolo Music & Life 2013,mentre domenica 28 luglio alle ore 22 Rosolina Mare ospita il gruppo, che poi il 18 agosto si esibirà alle ore 21.30 a Bottrighe, mentre dopo due giorni sarà a Grignano Polesine alle 21.30. Venerdì 23 agosto alle ore 21.30 i comici si esibiranno presso il quartiere San Bortolo di Rovigo, il 30 agosto alle ore 21.30 saranno a Villamarzana e per finire il 6 settembre il tour si concluderà in piazza Vittorio Emanuele II a Rovigo in concomitan-za dell’ottava Baseball Night. I Tanto par Ridare nascono a Rovigo nell’estate del 1990: Massimo e Luca vincono un’edizione paesana de “La Corrida” interpretando lo sketch di “Bella senz’anima” e,

parlandone di lì a qualche giorno con Beppe, decidono di dare vita a un gruppo di cabaret. Pochi mezzi, tanta passione e allegria da vendere: questi gli ingredienti salienti del primo Tanto Par Ridare Show che oggi, dopo vent’anni, si presenta rinnovato. Lo spettacolo è una parodia comica e travolgente del classico varietà televisivo italiano del sabato sera: conduttore, ospiti famosi, personaggi pit-toreschi, musica, coinvolgimento del pubblico. Un mix collaudato che prende spunto dalle situazioni comiche della vita quotidiana, in stile nazional-polesano per uno show che è un misto tra cabaret e teatro, musica e intrattenimento. Tratto distintivo del gruppo è inoltre il costante impegno nel volontariato. Nel corso degli anni il quartetto ha sostenuto vari progetti di solidarietà, italiani ed internazionali, de-volvendo interamente i contributi delle serate a vari organismi come il C.u.a.m.m. (progetti socio sanitari in Africa), l’Associazione Italia-na per la lotta contro le Leucemie, l’Associazione Donatori Midollo Osseo, l’Associazione Bambini Celebrolesi Mattia Venceslao. Da 9 anni sostengono infine l’O.P.A.M. (Opera di Promozione dell’Alfa-betizzazione nel Mondo) attraverso l’adozione di 16 bambini dei Paesi del Terzo Mondo.

di Melania Ruggini

Il quartetto di comici polesani con il loro tour toccherà diversi centri del Delta

Spettacoli

Appuntamenti durante il periodo estivo

Tanto par Ridare: Beppe Canto, Marco Cervati, Luca Lazzarini, Massimo Brancalion

Trasparenze di paesaggi non è solo una mostra ma è diventato anche un volume, ossia l’ Atlante aerofotografico del Polesine. Dopo la mo-stra sulla fotografia aerea per la storia del Polesine, allestita nei mesi

scorsi in vari comuni della Provincia di Rovigo, si è giunti alla pubblicazione del volume promossa dal CPSSAE e dalla Provincia di Rovigo - Sistema Museale Provinciale Polesine, con il sostegno finanziario di Regione Vene-to e Cassa di Risparmio del Veneto. Il volume è stato curato da Raffaele Peretto e Sandra Bedetti; i testi sono di Nicola Albertin, Michele Baldo, Sandra Bedetti, Luisa Cattozzo, Paolo Mozzi, Raffaele Peretto, Silvia Piovan Il progetto globale nasce dallo studio e dall’interpretazione di foto aeree zenitali e di altre scattate su voli a bassa quota, condotti a partire dagli anni ’80 e che documentano morfologie naturali e segni sepolti di antichi paesaggi tra corsi d’acqua, tracciati di strade, tracce di centuriazione. La pubblicazione mira alla divulgazione dei risultati della importante ricerca, promuovendo la salvaguardia delle testimonianze dell’antico paesaggio compreso tra i due fiumi, Adige e Po.

Storia e territorio trasparenze è diventato un libro

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LO SPORT in PRIMO PIANOLO SPORT in PRIMO PIANOPRIMO PIANOininininin PRIMO PIANOPRIMO PIANOPRIMO PIANOPRIMO PIANOvolleY

Per il terzo anno consecutivo è stato il villaggio Barricata, nella spiaggia delle Conchiglie, a ospitare il torneo federale promozionale dedicato ad atleti dai 6 ai 14 anni. E i numeri parlano da soli: 1200 persone, 15 campi, 13 società, 51 squadre e 12 arbitri per la

nona edizione di MinInbeach, manifestazione organizzata dalla Fipav Rovigo. Le sfi de erano suddivise tra mini primo livello, mini secondo livello, palla rilanciata, under 12 e under 14, sia maschile che femminile. Le società presenti erano Scardovari volley, Asaf Sant’Apollinare, Adria volley, Gs Volpe, Us Virtus, Polisportiva San Pio X, Ellepi volley, Gs Fruvit, Volley Ariano, Poli-sportiva Città di Lendinara, Gs Tor Avis Aido Castelmassa, Gs Commenda e Bvs volley. È stato dedicato un applauso a Massimo Formigaro, arbitro venuto a mancare lo scorso anno, ma che aveva sempre dato la sua disponibilità per questa manifestazione e non solo. Ringraziamenti particolari alla società di casa, Scardovari volley, alla più numerosa, Adria volley, a quelle che venivano da più lontano Tor Castelmassa, Gs Fruvit e Gs Volpe, alla squadra mai mancata Us Virtus, alle squadre che hanno deciso di tornare Ellepi volley e San Pio X, quelle che hanno par-tecipato per la prima volta Polisportiva Lendianara e Gs Commenda a quella che ha deciso di iscriversi un po’ tardi come il Bvs a quella che si è iscritta per prima Asaf e infi ne a quella che ha vinto più campionati giovanili l’Ariano volley. È intervenuto anche il neo sindaco di Porto Tolle, Claudio Bellan, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale: “Faccio i complimenti a tutti perché avete organizzato proprio qui una manifestazione di queste dimensioni e speriamo di rivedervi anche il prossimo anno. E perché no, potremmo pensare di allargarla anche oltre il confi ne provinciale”. La presidente Natascia Vianello, ideatrice 9 anni fa di questo torneo, ha ringraziato tutti i presenti, gli addetti ai lavori, il Villaggio Barricata e il suo staff.

barricata ha ospitato mininbeach

Sarà il palazzetto dello sport di Porto Tolle ad ospitare la prestigiosa ami-chevole della nazionale femminile di

pallavolo contro l’Argentina, domenica 28 luglio con inizio alle ore 20.30. Il comune deltino, dopo le titubanze del comune ca-poluogo di provincia, deputato in primis ad ospitare l’evento, ha accettato volentieri con Mirco Mancin, neo vice sindaco di Porto Tol-le e vice presidente della federazione volley provinciale, che dice: “I tempi erano ridotti e la federazione nazionale doveva avere delle risposte celeri e certe, dopo che, in un pri-mo momento, si era parlato del palazzetto dello sport di Rovigo. Il palasport di Rovigo, però, non avendo i requisiti, aveva bisogno di una deroga (rilasciata dal Comune, ndr) che non è arrivata e quindi, essendoci anche il palasport di Porto Tolle, secondo in provin-cia per grandezza, abbiamo deciso che la location sarà qui, nel Delta”. Già da aprile la federazione si era fatta viva col comune capoluogo con la richiesta di ospitare il pre-stigioso avvenimento con le azzurre, ma non aveva ricevuto risposte uffi ciali. Pressata dalla Fipav nazionale, dieci giorni fa, la deci-

sione di spostare la partita da Rovigo a Porto Tolle, palasport che ha 735 posti a sedere e un altro centinaio in piedi. Avrà bisogno di qualche restyling, a carico della federazione, considerato che serve un particolare tipo di pavimentazione che arriverà direttamente da Roma, ma sono sacrifi ci che la Fipav provin-ciale fa perché reputa la manifestazione un investimento per il movimento pallavolistico provinciale. La nazionale azzurra, allenata da Marco Mencarelli disputerà tre partite amichevoli: la prima il 27 luglio a Jesolo contro l’Olanda, il 28 appunto a Porto Tolle contro l’Argentina e il giorno dopo, sempre con le sudamericane, la “rivincita” che si gio-cherà a San Bonifacio, nel veronese. Le az-zurre, poi, prenderanno parte al World Grand Prix la cui fase preliminare è in programma dal 2 al 18 agosto e vedrà l’Italia esordire a Montichiari nel primo week end di agosto con Germania, Kazakistan e Argentina. Ora la federazione provinciale di pallavolo, assie-me al comune e ad altri enti, sta preparando ad hoc la giornata del 28, una domenica che per il movimento del batti e ricevi sarà sicura-mente indimenticabile.

Porto Tolletutto pronto per la nazionale

Cr.Ag.

Coach Marco Mencarelli

Oro. È del metallo più pregiato la medaglia conquistata ai Giochi del Mediterraneo dalla coppia azzurra del beach volley

Marta Menegatti-Greta Cicolari. Nella fi nale di Mersin (Turchia), un’altra splendida prestazione di Marta, giocatrice nata a Porto Viro e unica rappresentante rodigina ai Giochi, e della com-pagna Greta, consente di sconfi ggere 2-0 la coppia greca Arvaniti-Karakgounis e di far sven-tolare il tricolore sul gradino più alto del podio. I parziali (21-16, 21-13) non lasciano spazio a equivoci: la coppia azzurra ha dominato il match dall’inizio alla fi ne, imponendo il proprio gioco sulle avversarie, che non hanno mai dato l’impressione di poter mettere in discussione il risultato fi nale. Senza mai concedere un set ai team incontrati in tutto il torneo, dalle qua-lifi cazioni alle fi nali, Cicolari-Menegatti hanno mostrato una superiorità tecnica notevole e una condizione fi sica eccellente. Hanno deciso di dedicare la vittoria alla memoria di Stefano

Borgonovo, ex-giocatore di Milan e Fiorentina affetto da Sla, venuto a mancare il giorno prima della fi nale.

Questo cammino trionfale ha portato le azzurre (che fanno parte del corpo dell’Aero-nautica Militare) a un risultato di fondamentale importanza in vista dei Mondiali in Polonia, il vero obiettivo di quest’anno, dove potranno confermare quanto di buono hanno mostrato in Turchia. Benché le coppie incontrate a Mersin non siano state di primissima fascia (mancano infatti le coppie storicamente più ostiche, come brasiliane e statunitensi), i buoni segnali mo-

strati dalle nostre atlete fanno ben sperare per i Mondiali, dove l’Italia è ancora a secco di me-daglie. Marta Menegatti, 23 anni ad agosto, aggiunge quindi un altro successo al suo già ric-co palmares (oro agli europei juniores del 2009 e a quelli senior del 2011; argento agli europei under 23, ai mondiali giovani e juniores, oltre a quasi 10 podi nel Beach Volley World Tour) e sale con Greta Cicolari al quinto posto del ranking mondiale.

Anche l’altra coppia italiana, formata dalle beachers Laura Giombini e Daniela Gloria, è andata a medaglia, sconfi ggendo le slovene Fabian-Vodeb nella fi nalina per il bronzo. Gli uomini, invece, non sono riusciti a andare oltre al quarto e quinto posto nel loro torneo.

La spedizione italiana torna dai Giochi del Mediterraneo da vera mattatrice della competi-zione, con 186 medaglie conquistate (70 ori, 52 argenti e 64 bronzi), record storico per la nostra nazione.

di Andrea Zambolin

Marta Menegatti è d’oroGiochi del Mediterraneo Trionfo azzurro sulla sabbia di Mersin

La coppia vincente Cicolari-Menegatti

Cammino impeccabile per la coppia del beach volley Cicolari-Menegatti

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22

VIAGGIO IN PROVINCIAROVIGO

Taglio delle province, il governo ci ripro-va. Dopo Mario Monti, anche Enrico Letta ha annunciato l’intenzione di pro-

cedere in questa direzione nel suo discorso di presentazione del programma di Governo alla Camera e lo ha ribadito anche recen-temente, in occasione del primo voto di fi ducia per il “decreto sulle emergenze”. Un taglio duro, netto. Tanto che non rimarrebbe in vita neanche un’ipotesi di ente di secondo livello. L’idea, dunque, è la stessa alla quale l’ex ministro per la Pubblica Amministrazio-ne Filippo Patroni Griffi , aveva lavorato fi no al 10 dicembre scorso in Commissione Affa-ri Costituzionali del Senato. Poi il progetto naufragò, anche perché in quell’occasione si cercò l’abolizione per decreto. Oggi, invece, la strada intrapresa sembrerebbe essere un’altra, come ci ha confermato il deputa-to polesano e segretario provinciale del Pd Diego Crivellari. “Sul tema non posso an-

nunciare niente – ha spiegato- ma l’inten-zione è questa. Ovviamente stiamo parlan-do di un iter molto lungo e complicato che necessariamente dovrà passare attraverso una riforma costituzionale ma non è un caso se il ministro per gli affari regionali Graziano Delrio ha accolto di buon grado il suggeri-mento giunto dall’Anci di riprendere il fi lo spezzato delle città metropolitane”. Con un certo orgoglio il deputato polesano Crivellari ha portato l’iniziativa sotto l’ala del Partito Democratico. “Certo dentro al partito – ha precisato – è in corso un confronto su que-sto tema ed è sotto gli occhi di tutti che i co-muni capoluogo del Veneto amministrati dal Pd stanno spingendo sull’acceleratore verso la costituzione di un’rea vasta, la Pa.Tre.Ve. Padova, Treviso Venezia, stanno fatti-vamente parlando di uno statuto per porre le prime basi di un futuro insieme”. E per quanto riguarda il Polesine? “A mio avviso

il Polesine non può stare alla fi nestra. Biso-gna evitare lo smembramento della nostra provincia, cioè bisogna sottrarsi all’eventua-lità che le diverse aree del territorio rodigino possano andare ognuna per proprio conto: sto pensando all’ipotesi che il Delta possa unirsi al veneziano, il medio e alto Polesine al ferrarese o al mantovano ma è necessario immaginare una riordinazione del territorio. L’ipotesi della Vi.Ve.Ro. secondo me va presa seriamente in considerazione, esisto-no progetti, sto pensando alla Valdastico Sud, piuttosto che alla Nogara-mare o alla metropolitana di superfi cie, che di fatto da oggi possono essere portati avanti insieme

di Fortunato Marinata

Per l’Onorevole Crivellari i tempi sono maturi. “Il Polesine si concentri sulla Vi.Ve.Ro”

Amministrazione Il premier Letta ha annunciato il taglio degli enti locali

A grandi passi verso la fusione dei comuni del Medio Polesine. Lo scorso 24 giugno il Pd provinciale ha fatto sapere come la pensa sulla fusione dei Vil-

lmarzana, Arquà Polesine, Costa di Rovigo, Frassinelle Polesine, Pincara e Villanova del Ghebbo, che dovrebbe dar vita al nuovo Comune unico di Civitanova Polesine.

“Sono anni che si parla di unioni, fusioni ed aree vaste, ma sostanzialmente nulla è cambiato. Ora che potrebbero arrivare nuove imposizioni dall’alto, Letta ha annunciato il taglio delle Province, è bene assecondare le iniziative che partono dal basso, proprio come quella di Civitanova Polesine – ha spiegato il consigliere re-gionale Graziano Azzalin - l’effi cienza delle pubblica amministrazione è una delle sfi de centrali per il nostro Paese e la frammentazione amministrativa è proprio uno degli ostacoli da superare. Per questo è giusto par-

FUSIONE DEI COMUNI CIVITANOVA POLESINE, UN’INIZIATIVA PARTITA DAL BASSO

Province, torna a pendere la scure

La presidente Tiziana Virgili: “I veri enti spreconi sono le Regioni” Palazzo Celio, sede della provincia di Rovigo

a Verona e Vicenza”. Tanta urgenza per l’O-norevole polesano è legata anche al fatto che la città scaligera da anni insieme a Bre-scia e Trento sta lavorando su sinergie dal respiro europeo. “Il Polesine non può venire emarginato da questo scenario”. A questo punto, dunque, resta da capire se il territorio rodigino sia pronto a ridisegnare se stesso. “Con molti soggetti stiamo già parlando e rispetto a qualche anno fa – ha concluso Crivellari – vedo una disponibilità maggiore ad abbandonare la politica dei campanili. Il progetto Civitanova, la fusione di sei comuni dell’ex Pati Medio Polesine, ne è testimo-nianza diretta”. Non è dello stesso avviso la

presidente della Provincia, Tiziana Virgili, che invece nel taglio delle province vede solo un’inutile operazione che non porterà ne’ a risparmi, ne’ ad una migliore qualità dei servizi per i cittadini. “Le province, tra gestione e servizi, rappresentano appena l’1,7% delle spese dello Stato – ha spie-gato – sono le Regioni gli enti spreconi. Per scrupolo è suffi ciente andare a guardare i costi erogati, sono pubblici e pubblicati nel web, si vedrà quanto viene speso per i dipendenti, per le governances e per gli organi di governo. Se qualcuno pensa che tagliando le Province ne otterrà un benefi -cio, si sta sbagliando di grosso!”.

L’area dove nascerà il nuovo comune di Civitanova Polesine

lare di necessità. Si pensi che in Veneto ci sono 318 comuni sotto i 5mila abitanti, il 55%, e 202 sotto i 3mila, il 35%, mentre in Polesine ne abbiamo 40 sotto i 5mila e 29 sotto i 3mila, ovvero l’80 e il 58%. La

nostra provincia ha la media di abitanti per comune più bassa dopo Belluno, 3.983, e questo, se magari un tempo poteva essere segno di maggiore vicinanza ai cittadini, oggi rende più diffi cile per i comuni rispondere

alle richieste degli stessi cittadini”. “L’obiettivo – ha proseguito l’Onorevole Diego Crivellari - non è solo quello di intercettare fondi, alla base del ragionamento non c’è soltanto una concezione meramente ragionie-ristica ma una visione nuova del futuro, alla luce della globalizzazione e dei servizi che vanno mantenuti in ogni caso in essere”. “Questo percorso – ha sottoli-neato il responsabile organizzativo provinciale Filippo Silvestri – che nasce da un’attività amministrativa comune, condurrà alla fondamentale tappa del 20 o 27 ottobre, quando i cittadini saranno direttamente chiamati ad esprimersi con un referendum. Perché il partito è impegnato concretamente nell’assecondare il processo di fusione e di partecipazione, ma non si tratta di un’imposizione bensì di una scelta che spetta direttamente ai territori ed ai loro abitanti”.

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23Spazi aperti

“Slow tour in carrozza”, è un’iniziativa che si è tenuta qualche settimana fa a Gavello, grazie all’impegno tra la fattoria didattica Galassa, le guide equestri dell’Engea e il maneggio Criollo di Tribano nel padovano, Slow food Rovigo, il gruppo folkloristico Le

Ciaramelle, per l’intrattenimento musicale, e l’associazione Gli amici del Po di Villanova Marchesa-na. Si è trattato di una giornata in carrozza, per la promozione della nuova attività ludico-educativa offerta dalla fattoria didattica, alla scoperta del territorio. L’escursione ha preso il via dall’azienda Galassia alla volta del primo itinerario per la visita dell’oratorio cistercense di Cisimati. A bordo, anche la presidente della provincia Tiziana Virgili, l’assessore al turismo, Laura Negri e la dirigente regionale per le “fattorie didattiche” Elena Schiavon. Dall’oratorio cinquecentesco di Cisimati, il gruppo si è spostato poi a Villanova Marchesana e poi sull’argine del Po, fi no all’antico traghetto dei Santi, quindi giù nella frescura della golena. Lungo l’itinerario il presidente di Slow food Rovigo, Paolo Rigoni, in veste di cicerone ha intrattenuto la comitiva con narrazioni che si tramandano dalla notte dei tempi, parlando di “un Polesine sotterraneo”, fatto di chilometri di mitici cunicoli, che collegherebbero chiese, oratori, il Castello Estense di Ferrara (perché il Po non è stato un confi ne fi no al congresso di Vienna), dove si nascondo tesori protetti da ancor più mitiche serpi: il tesoro di Garibaldi, quello di Adriano e dei Paladini di Francia. L’ambiente distensivo, con ampie vedute di pregio naturalistico, e le suggestive narrazioni hanno catturato gli escursionisti. Si è fatto ritorno a Gavello paghi della bella esperienza assorti nel disteso ritmo del trotterellio dei cavalli.

Esiste un Polesine che appartiene alla leggenda: con chilometri di cunicoli di collegamento tra chiese e oratori,dove si nascondo il tesoro di Garibaldi, quello di Adriano e dei Paladini di Francia

TURISMO SLOW LUNGO IL PO IN CARROZZA NEL POLESINE DEI TESORI

Li.Se.

di Denise Formigaro

Territorio Riforma della normativa in materia di aree protette. Si discute in Regione

La riforma dei parchi del Veneto è un tema spinoso che vede molte fazioni contrappo-ste, ognuna con una propria visione del

problema e con diverse soluzioni.Tre, infatti, sono le proposte di legge at-

tualmente all’esame del Consiglio regionale e relativi alla nuova normativa in materia di aree protette, che intendono aggiornare l’at-tuale legge in vigore approvata nel 1984. Il primo disegno di legge è quello della Giun-ta Regionale rappresentata dall’assessore all’agricoltura Franco Manzato. “Il nostro progetto si propone di riorganizzare gli enti parco e le aree protette del Veneto – spiega Manzato - nell’ottica della spending review. Importante è, infatti, il controllo della spe-sa pubblica unito alla semplifi cazione e razionalizzazione della gestione attraverso l’unifi cazione dell’attuale disciplina delle singole leggi istitutive dei parchi regionali, stabilendo la composizione degli organi e il numero dei loro componenti. Non ci sarà più il Consiglio dell’Ente, organo politico assem-

bleare; il Consiglio Direttivo sarà costituito dal presidente dell’Ente e da quattro compo-nenti; è prevista la Comunità del Parco i cui componenti parteciperanno a titolo gratuito con funzioni consultive. Vogliamo, inoltre, abbattere i vincoli per consentire ai cittadini che vivono all’interno dei parchi di creare opportunità di lavoro e di sviluppo”.

La seconda proposta di legge è avan-zata dal Partito Democratico, rappresentato da Graziano Azzalin, vicepresidente della commissione agricoltura: “Il nostro disegno nasce da premesse opposte a quelle della Giunta Regionale – afferma Azzalin. Vorre-mo, infatti, che la tutela dell’ambiente non fosse pensata come un costo, ma come un

investimento culturale, ambientale, ma an-che e soprattutto economico visto che i fondi europei saranno destinati principalmente a chi farà leva sulla tutela ambientale. È im-portante, perciò, considerare le peculiarità di tutti i territori e favorire uno sviluppo soste-nibile che parta dal basso senza ostacolarlo con inutili vincoli”.

Azzalin prosegue, poi, analizzando i punti principali del progetto del partito: “Il cuore della nostra proposta sta nello snel-limento della burocrazia e nel superamento delle sovrapposizioni di competenze e attri-buzioni, dando ai sindaci il ruolo di prota-gonisti della gestione, responsabilizzando le comunità locali e le loro rappresentanze e superando i confl itti che spesso si sono ge-nerati tra enti parco, enti locali e cittadini e dare alla Regione il compito di indirizzo e controllo che le compete”.

La terza proposta è quella presentata per iniziativa dei Consigli comunali di Arquà Petrarca, Cervarese S. Croce, Cinto Euganeo

e Baone d’Este. A illustrarla è il sindaco di Arquà Petrarca Luca Callegaro: “L’obiettivo prioritario della proposta di legge dei sinda-ci – sostiene Callegaro - è salvaguardare le competenze di autogoverno delle comunità locali, valorizzare la democrazia partecipa-tiva all’interno del Parco e fare dell’ente regionale un motore di sviluppo e di rilancio turistico di un’area di singolare pregio am-

bientale. Non vogliamo che una legge come quella formulata dalla Giunta tagli fuori le amministrazioni comunali dalla gestione del processo decisionale”.

Insomma, tante sono le idee che la Giunta sta prendendo in esame per poter gestire al meglio i cinque Parchi esistenti in Veneto e tutte quelle zone che per le loro peculiarità vanno protette e valorizzate.

Tre proposte per il futuro dei parchiContrapposti Manzato e Azzalin ma pure i sindaci che non vogliono essere estromessi dalla gestione degli enti

“L’obiettivo è salvaguardare le competenze di autogoverno delle comunità locali” Un’immagine del Parco del Delta del Po

35353535Spazi aperti

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36 Mondo scuola363636 Mondo scuola 25Mondo scuola

Una mattinata pensata per iniziare a approcciarsi al mondo universitario: questo il biglietto da visita dell’Open

Day, la giornata dell’Università a porte aper-te. Si terrà il 25 luglio nella sede dell’Uni-versità di Rovigo e sarà dedicata agli studen-ti delle superiori che vogliono conoscere il loro futuro indirizzo di studio, ma potranno partecipare anche genitori e universitari in-soddisfatti della loro precedente scelta.

Lo scopo principale degli Open Day è proprio evitare che i giovani, freschi di ma-turità, intraprendano un percorso di studio

non adatto a loro e si debbano poi ritirare. Una scelta consapevole dell’orientamento universitario è fondamentale per riuscire successivamente a entrare nel mondo del lavoro in modo competitivo e raggiungere quelle soddisfazioni personali che ognuno si aspetta dopo anni e anni di studio.

L’University Day di Rovigo, organizzato in coordinamento con la facoltà di Padova, si propone inoltre di far conoscere e apprez-zare la scuola ai futuri studenti. Il program-ma della mattinata prevede un incontro di presentazione del Corso di Studio di Scienze

dell’Educazione e della Formazione, duran-te il quale docenti, tutor e studenti iscritti saranno a disposizione per rispondere alle domande dei presenti. Al termine ci sarà la simulazione di un test d’ingresso, molto utile in vista delle future ammissioni di set-tembre. Anche il percorso di studio triennale “Diritto dell’Economia” verrà presentato lo stesso giorno da alcuni studenti laureati. A seguire, i visitatori verranno accompagnati a conoscere la struttura dell’ateneo e le aule principali.

Il Cur (Consorzio Università Rovigo),

di Andrea Zambolin

Saranno presentati i corsi di Scienze dell’Educazione e della Formazione, Diritto dell’Economia e Giurisprudenza

Università Porte aperte il 25 luglio e il 5 settembre

Open day a Rovigo, un assaggio dell’offerta universitaria

il caso Istruzione in Polesine94 bambini senza asilo. comune, uffici scolastici e genitori alla ricerca di una soluzione

Sembra ancora lontana la soluzione per i 94 bambini in lista d’attesa per un posto negli asili della Provincia di Rovigo. Tutte le proposte presentate fi nora dal Comune, dagli Uffi ci Scolastici e dai genitori, per quanto interessanti, si sono dimostrate irrealizzabili per motivi logistici, di agibilità

delle strutture o per la mancanza di adesioni. L’unico cavillo organizzativo che (al momento di pubbli-cazione del giornale) tiene ancora la questione in sospeso, è riuscire a trovare delle scuole dell’infanzia che possano ospitare questi bambini, senza incorrere in costi eccessivi di adeguamento delle strutture.

Entrambe le parti si stanno rimboccando le maniche, soprattutto dopo il parere favorevole del Miur (il Ministero dell’Istruzione), che ha dato l’autorizzazione a fornire docenti per le nuove classi. A quanto pare, l’allarme lanciato a maggio dai Sindacati della scuola (Cisl, Cgil, Snals e Uil), con la previsione di circa 120 posti mancanti nelle scuole dell’infanzia statali (ossia quelle gratuite) si è rivelato davvero preciso. I genitori dei bambini, nel frattempo, si augurano di riuscire a trovare al più presto una soluzione effi cace, per poter garantire ai propri fi gli il diritto fondamentale alla prima scolarizzazione.

proporrà inoltre un altro Open Day il 5 set-tembre presso l’Accademia dei Concordi. Con la collaborazione dell’Università di Fer-rara, si terranno dei confronti sull’indirizzo Giurisprudenza con Luigi Costato, Professore di Diritto dell’Unione Europea, e alcuni pro-fessionisti (magistrati, notai, avvocati).

L’Open Day, riproposto dopo l’edizione dell’anno scorso, è un’opportunità davvero

interessante per i ragazzi delle superiori che intendono iscriversi all’Università: farsi un’i-dea di ciò che si dovrà affrontare negli anni a venire, rendendosi conto della bontà o meno della decisione che si sta per prende-re, consente di evitare il rischio di compiere una scelta sbagliata e di gettare al vento anni preziosi per la costruzione del proprio futuro, lavorativo e non.

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37373737Cultura provinciale 29Cultura provinciale

“Polesine”, e nessun sottotitolo, per caratterizzare l’importante mostra allestita alla Badoera di Fratta, realizzata con gli scatti – ormai storici e pertanto

quanto mai signifi cativi – di Gianni Berengo Gardin, uno dei più apprezzati fotografi italiani attivo da un sessantennio, avendo egli esordito negli anni ‘50. Una fi rma autorevole ed apprez-zata, che ha lasciato il segno in noti periodici come Il Mondo di Pannunzio, Epoca, Domus, L’Espresso, nonché sulla stampa estera come Le Figaro, Time, Stern.

Al Polesine, Berengo Gardin ha dedi-cato il suo magistrale lavoro di fotografo nel 1971, allorché, invitato da Giuseppe Marchiori, percorse la terra dei fi umi da occidente al delta, ricavandone immagini di grande forza espressiva: Un “Polesine in bilico” – come lo ha defi nito il giorna-lista Sergio Garbato nel corso della presentazione della mostra, in quanto uscito da non molto dalle gravissime ferite dell’alluvio-ne del ’51, ma non ancora caratterizzato da quel desiderio di moderno che, in vari ambiti, doveva poi cancellare signifi cative testimonianze della civiltà contadina.

Una mostra per documentare quindi. E lo stesso Beren-go Gardin, inaugurando l’allestimento di Fratta, si è espresso chiaramente a favore di questa tipologia di scatti fotografi ci (da preferire rispetto alle foto artistiche) sottolineando il valore che assume la documentazione per immagini. Nella sua rappresen-tazione del Polesine, accanto alle architetture – a cominciare proprio dalla frattense villa del Palladio ritratta solo negli esterni, perché nel 1971 non ancora restaurata ed aperta al pubblico – ci sono le sezioni dedicate alla vita dei campi, agli ambienti di

lavoro, ai ritratti icastici di persone intente all’attività quotidiana o colte in particolari momenti della giornata.

Immagini di grande forza, in bianco e nero, che testimonia-no la maestria del grande fotografo, come ha sottolineato nel suo intervento Paolo Morello, presidente dell’Istituto Superiore per la Storia della Fotografi a, che si è soffermato in particolare ad analizzare la fotografi a scelta come immagine della mostra: una suggestiva immagine di un mulino di fi ume (natanti all’epo-ca ancora presenti sulle acque dell’Adige e del Po): sulla passe-

rella, che lo unisce alla riva, la presenza di una gioiosa bambina colta – e qui sta la maestria del fotografo – nel momento in cui si produce in un allegro saltello.

Una mostra quanto mai signifi ca-tiva dunque, aperta sabato 22 Giugno con le parole entusiaste del sindaco di

Fratta nonché presidente della Provincia Tiziana Virgili (che fra l’altro si è defi nita “tifosa” del Polesine e pertanto sostenitrice delle interessanti occasioni che ne danno visibilità e lo fanno apprezzare) e dall’assessore provinciale Laura Negri, che ha sottolineato l’importanza dell’evento, ospitato nella villa pole-sana patrimonio dell’Umanità. In chiusura un apprezzato un fuori programma da parte del fotoclub Athesis, il cui presidente Graziano Zanin – richiamandosi al monito di Berengo Gardin a fotografare per documentare – ha donato all’illustre ospite, per il sessantennio del suo impegno fotografi co, un volume da poco edito di immagini della bassa padovana, scattate negli stessi anni delle foto del “Polesine” presenti nell’allestimento della Badoera. Una mostra questa che rimarrà aperta per tutta l’esta-te fi no al 29 settembre.

di Lino Segantin

Invitato da Giuseppe Marchiori percorse la terra dei fi umi da occidente al Delta. Ritrasse un mondo da poco uscito dall’alluvione con ancora visibili le tracce della civiltà contadina

La locandina della mostra alla “Badoera”, alcune immagini in mostra e un momento

della presentazione lo scorso 22 giugno

E’ tornato al suo primigenio splendore l’arazzo “La temperanza presentata all’uomo come guida contro i vizi”.

Ci sono voluti ben 26 mesi di restauro per far ritornare a brillare i colori e le forme di questo gioiello artistico del 1630, realizzato a Bruxelles dal maestro Antoon Sallaert, che lavorava nella bottega di Rubens. L’arazzo, di proprietà dell’Accademia dei Concordi, è ritornato a splendere di luce propria nella sua originaria sede, la sala Oliva all’Accademia, accanto all’altro arazzo intitolato “Il tempo allontana le gioie della vita”, anch’esso recen-temente restaurato. L’importante intervento è stato possibile grazie al fi nanziamento di Adriatic Lng. L’artefi ce dell’intervento sui 16 metri quadri di tessuto è il consorzio pratese Tela di Penelope, che ha realizzato il recupero dell’opera insieme ad uno staff di nove restau-ratrici, coordinandone le varie e delicate fasi, dallo studio preliminare all’intervento vero e proprio. L’operazione ha riportato in superfi cie lo stato originale del colore, recuperandone le fi bre e rimuovendo alcune toppe applicate da precedenti interventi. Complessivamente il re-stauro è stato suddiviso in 5 fasi: smontaggio della fodera e delle armature, preparazione al lavaggio, lavaggio, consolidamento del colore, foderatura e ricollocazione nella posizione originaria. Ora toccherà la stessa felice sorte al terzo dei quattro arazzi dell’Accademia che ha come soggetto “La fortuna”.

accademia dei concordi

Me.Ru.

L’arazzo “La temperenza” ritrova i suoi colori

Doveva essere Marco Castoldi, meglio noto come Morgan, il testimonial della XIV edizione della ras-segna Tra ville e giardini, ma il maltempo ha fatto

la sua parte e così è toccato a Paolo Nani, maestro del teatro fi sico, e “La lettera” tenere a battesimo la ker-messe, partita giovedì 27 giugno da Fiesso Umbertiano. Appuntamento solo rimandato di una settimana invece per Morgan, che il 4 luglio ha condotto An evening with nella splendida cornice della cinquecentesca Villa Morosi-ni di Polesella, guidando il pubblico sulle note del grande repertorio italiano e internazionale da lui amato, da De André a David Bowie, dalla musica classica al rock, riper-correndo i propri successi e le cover dei suoi ultimi album da solista e presentando in anteprima alcuni brani inediti. Un concerto intimo e ricercato, per voce e piano, condito da aneddoti e racconti sull’arte. La fortunata kermesse

anche quest’anno riscopre i luoghi mozzafi ato del Polesi-ne, attraverso la danza, il teatro, la musica, per un totale di 18 appuntamenti unici, nei quali la cornice della rap-presentazione è parte integrante dello spettacolo, per la valorizzazione del territorio, dell’ambiente e del turismo. La manifestazione, promossa e sostenuta dall’Ammini-strazione Provinciale di Rovigo, fi nanziata da Regione Ve-neto, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Camera di Commercio di Rovigo, ed è organizzata in collaborazione con Ente Rovigo Festival e diversi comuni, si conferma il fi ore all’occhiello della vita culturale pole-sana, come ha sottolineato la presidente della provincia Tiziana Virgili durante la presentazione dell’edizione 2013. “La rassegna è nata per unire la valorizzazione e la promozione del territorio con l’arte – ha detto”. Dello stesso parere anche l’assessore al turismo Laura Negri,

che sottolinea il compito della kermesse: “dare valore al Polesine con un bel modo di fare squadra tra enti locali e fi nanziatori in un itinerario che va da Melara a Porto Tol-le”. Da sua parte Claudio Ronda, il direttore artistico della manifestazione, la defi nisce “un caleidoscopio di eventi che attraversa diversi generi, talvolta con scelte azzardate o insolite, proponendo un ventaglio di scelte artistiche e di possibilità culturali”. Questi gli appuntamenti rimasti in cartellone: Martedì 16 luglio, Porto Tolle, Corte di Ca’ Bo-nelli, Fanfara Tirana; giovedì 18 luglio, Ceneselli, ex base missilistica, Area international popular group; mercoledì 24 luglio, Lendinara, giardino di Villa Dolfi n-Marchiori, Tribal tech; venerdì 26 luglio, Melara giardino di palazzo Calzolari-Badini, Emanuele Rastelli trio emotions; dome-nica 28 luglio, Arquà, Castello, Glenn Miller Orchestra, in the mood Miller; mercoledì 31 luglio, Castelguglielmo,

piazza Vittorio Veneto, “Compagnia argentina de danzas sentires”, domenica 4 agosto, Ariano nel Polesine, San Basilio, Pilar, sartoria italiana fuori catalogo; mercoledì 7 agosto, Badia Polesine, piazza Vangadizza, Soqquadro italiano, da Monteverdi a Mina; venerdì 9 agosto, Fica-rolo, giardino di villa Schiatti-Giglioli, Miriam Meghnagi, Dialoghi mediterranei; domenica 11 agosto, Villamarza-nagiardino di Villa Cagnoni-Boniotti, Jaques Morelenbaum & cello samba trio, special guest Paula Morelenbaum; martedì 13 agosto, Crespino, chiesa arcipretale santi Mar-tino e Severo, Tigran a fable; domenica 18 agosto, Fratta Polesine, villa Badoer, Ron, Way Out. L’inizio degli spet-tacoli è fi ssato alle ore 21.30 a ingresso libero, eccetto, martedì 16 luglio, giovedì 18 luglio, mercoledì 24luglio, domenica 28 luglio, domenica 11 agosto: biglietto unico 5,00 euro. Me.Ru.

La fotografi a scelta come immagine della mostra: un mulino di fi ume

Nella foto, Peppe Servillo che è stato protagonista a Canda lo scorso 4 luglio, Ron, Pilar e Miriam Meghnagi

Grandi Mostre Alla Badoera di Fratta, fi no al 29 settembre gli scatti di Gianni Berengo Gardin

“Polesine”, immagini dal lontano 1971

“TRA VILLE E GIARDINI”, PARTITA LA RASSEGNA“TRA VILLE E GIARDINI”, PARTITA LA RASSEGNASpettacoli

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Infortuni sul lavoro in Veneto, in calo gra-zie alla crisi e a settori come quello edile che sono andati letteralmente a picco.

Sia i dati riferiti al 2012 che quelli inerenti il primo trimestre del 2013 sono chiari. Il calo dal 2009 ad oggi è costante. Vediamo nel dettaglio.

L’Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering ha denunciato nei mesi scorsi infatti 42 infortuni mortali nel 2012. Tre in meno dell’anno precedente, dieci in meno rispetto al 2010. Sempre secondo l’Osservatorio nel 2012 la provincia che ha registrato il maggior numero di casi è stata Verona con 11 morti, una cifra che l’ha collocata al 47° posto della graduato-ria nazionale per indice di incidenza degli infortuni mortali sul numero degli occupati (26,9 per milione di occupati). Ma ben più letale si è rivelato, in proporzione, il bellu-nese: 7 morti, con una incidenza del 75% e il 4° posto nella graduatoria nazionale: una triste posizione da cui la provincia veneta di montagna non riesce a schiodarsi: 5° posto nel 2011, 3° posto nel 2010. Al posto più basso, quindi con maggior sicurezza, nel 2012 Vicenza e Padova (ognuna con 5 incidenti mortali che le posizionano all’81° e all’83° posto). Per la provincia di Venezia ci sono dati ad hoc e recentissimi Qui nel primo quadrimestre di quest’anno si sono registrati 2 infortuni mortali (un lavoratore italiano di 22 anni fulminato e un albanese di 49 investito da un automezzo di lavoro), a fronte dei 7 dell’intero 2012 e dei 9 regi-strati nel 2011. Si tratta però esclusivamen-

te in questi casi di morti sul lavoro deceduti a causa di un incidente sul luogo di lavoro (fabbrica, uffi cio, campi, cantieri, ecc.). L’Inail invece include in questa triste stati-stica anche i morti sul lavoro collegati al percorso casa lavoro, e quelli connessi alla circolazione stradale. I casi mortali ricondu-cibili a queste due tipologie sono da anni a volte superiori a quelli capitati nell’ambiente di lavoro ordinario.

Ciò emerge chiaramente nel Rapporto 2011 per il Veneto dell’ Inail: 37 su 83 eventi nel 2010, 50 su 83 nel 2011. In-somma l’ambiente più pericoloso in Veneto (ma anche nel resto del Paese) rimane la strada. Per capire di più occorre andare nello specifi co. Vediamo le cause specifi che di morte indicate proprio nel rapporto Inail nel triennio 2010-2012. Le cause sono determinate dal: ribaltamento del veicolo/mezzo in movimento (dal 21 al 27% dei casi), caduta dall’alto di oggetti (dal 16 al 25%) ed infi ne caduta di persone dall’al-to (dal 18 al 24%). Poi quella relativa ai settori dove si muore di più che rimangono l’agricoltura (44% dei casi, media triennio) e le costruzioni (dal 20% del 2010 al 12% del 2012, segno evidente della crisi del settore).

Tuttavia, nel corso del 2012, in tutta Italia sono aumentate le ispezioni e le ir-regolarità riscontrate: controllate 22.950 aziende, 2mila in più del 2011, l’87% è risultato irregolare. Regolarizzati 53.734 lavoratori (+10% sul 2011), di cui 45.679 irregolari e 8.055 in nero (+7,3%). E’ chia-

di Alessandro Abbadir

La diminuizione delle morti bianche è proporzionale all’occupazione, per questo il risultato forse dipende più dallo stato di diffi coltà attuale che dalla maggiore sicurezza

Sicurezza I dati Inail e Vega Engineering danno la dimensione di un fenomeno nuovo

ro perciò che la guardia deve restare alta. Che tipologia di inquadramento hanno le persone colpite da incidente sul lavoro? Va rilevato in questo caso che sono tante le vittime non lavoratori dipendenti: tra i morti nelle costruzioni ci sono molti artigiani edili e tra quelli in agricoltura spesso si tratta di anziani coltivatori diretti.

Anche i dati sui primi mesi di quest’an-no sono incoraggianti. A decretarlo ancora una volta, la più recente indagine dell’Os-servatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering secondo la quale nel primo trimestre del 2013 gli incidenti mortali ve-rifi catisi in Italia sono stati 74, mentre nel 2012 erano 110, con una variazione pari

Un accordo specifi co fra Regione Veneto ed Inail è stato sigla-to nelle scorse settimane per affi dare alle cure della sanità regionale i pazienti reduci da infortuni sul lavoro che hanno

la necessità di trattamenti integrativi e riabilitativi o affetti da ma-lattie professionali. Questi ultimi fi no ad adesso erano destinati alla medicina privata (tramite rimborso) o ai servizi extraregionali dell’Istituto - in particolare a Bologna e a Budrio. Ma adesso le cose cambiano. Grazie all’accordo fra Regione ed Istituto Nazio-nali Invalidi sul Lavoro, presto potranno rivolgersi direttamente ai centri specializzati che sono attivi nel Veneto, dislocati a Motta di Livenza, Santorso, Zevio e Garda. Con questi accordi le azien-de ospedaliere venete ricaveranno un gettito stimato in circa 5 milioni l’anno senza incremento di costi. L’ente di assicurazione sugli infortuni ha optato per questa soluzione dopo aver cercato

di dar vita ad una propria rete riabilitativa nel Veneto. Una solu-zione che è stata scartata in quanto si è valutato l’elevato costo dell’operazione sia in termini di personale e macchinari e anche per un altro fattore. Si è concordato infatti come ci sia l’elevata disponibilità sul nostro territorio di strutture di alta qualità, capaci di garantire un servizio concorrenziale a prezzi ragionevoli. Quello con il Veneto è il secondo accordo-quadro stipulato dall’Inail dopo quello sottoscritto con l’Emilia-Romagna. A che risultato si vuole arrivare? L’obiettivo immediato, a partire da settembre, è quello di abbattere i tempi d’attesa dei pazienti, ammortizzare con più effi cacia i costi di macchinari onerosi, che richiedono costante ag-giornamento e, in termini di mercato, diventano “convenienti” solo in presenza di un volume di prestazioni consistenti.

Riabilitazione. Verranno ridotti costi e tempi di attesa per gli infortuni sul lavoro

ACCORDO SIGLATO TRA LA REGIONE VENETO E L’INAIL

A.A.

Crisi, incidenti sul lavoro in calo

al – 32,7 per cento. Su questo fenomeno è chiaro il presidente Dell’Osservatorio Vega Engineering di Mestre, l’ingegner Mauro Rossato, per il quale “questi dati non indica-no che bisogna abbassare la guardia e che l’emergenza si possa considerare risolta, ma possiamo almeno considerare la fl essio-ne della mortalità di questo primo trimestre anche come conseguenza di una sempre maggiore sensibilizzazione sul fronte della prevenzione da parte dei media e da parte di tutti coloro che operano per la sicurezza

nei luoghi di lavoro”. Insomma per Rossato, non è solo la mancanza di lavoro che fa diminuire gli incidenti, ma anche la cultu-ra della sicurezza sui luoghi di lavoro che sembra fi nalmente essersi radicata anche nel territorio del Veneto. Un atteggiamento che negli anni scorsi in pieno boom edilizio non era certamente seguito con scrupolo da operatori ed imprenditori del settore. Spe-riamo sia seguito anche in caso di ripresa economica.

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39393939Il Veneto in primo piano 5Il Veneto in primo piano

“Se la crisi da un lato ha diminuito gli incidenti sul lavoro, è anche vero che si assiste al fenomeno

nuovo che vede come principali vittime del-la mancata sicurezza sui luoghi di lavoro precari e lavoratori non regolarizzati. Su queste realtà servono maggiori controlli”. A fare questa denuncia dopo i dati forniti dall’Inail è la Cgil con i suoi rappresentanti nazionali Fabrizio Solari segretario Confe-derale e locali Roberto Montagner per la Cgil di Venezia.

Nel 2012 sono state 745mila le de-nunce di infortuni (-9% rispetto al 2011 e -23% in riferimento al 2008). Quelli mortali accertati sono stati 790, un nuovo minimo, a fronte di 1.296 denunce. Si avrebbe com-

plessivamente un calo del 6% sul 2011 e del 27% sul 2008. Il maggior numero di incidenti si è registrato nelle regioni del Nord ovest (212) seguite da quelle del Nord est (202), dal centro (149), dal Sud (167) e dalle isole (60).

Le vittime under 30 sono state 94, 100 quelle over 60. Infi ne, tra le denunce di le-gate all’amianto, protocollate nel 2012, ne sono state riconosciute 1.540: dei casi de-nunciati nell’anno, 348 hanno avuto esito mortale.

“Abbiamo apprezzato la relazione dell’ Inail soprattutto - ha detto Solari - nella par-te relativa al nuovo sistema di gestione e di diffusione dei dati infortunistici secondo il sistema “open data”, che costituisce un

positivo passo avanti nella trasparenza per valutare l’effi cacia dell’azione dell’istituto.

Restano da approfondire la questione dell’incidenza della disoccupazione e cassa integrazione sull’analisi dei dati sulla stati-stica degli infortuni e va fatta una rifl essione in direzione dei nuovi rischi legati alle forme di lavoro precarie e alla crescente insicurez-za dei lavoratori e delle lavoratrici, dovuta alla persistente crisi economica e alle nuove tipologie di contratti. Queste condizioni han-no, infatti, un’incidenza diretta sull’organiz-zazione aziendale e sulle condizioni della prestazione, oltre che un effetto a lungo termine in ambito sanitario”.

Sulla stessa linea si colloca anche Ro-berto Montagner segretario della Cgil di

Venezia. Negli anni scorso la cementifi cazione

e la febbre da capannone ha investito le province di Padova e Venezia, ma anche Verona , Treviso e Vicenza

“Il rischio forte nel veneziano e in tutte le province venete – dice il segretario della Cgil di Venezia – è che in mezzo a questa crisi economica per restare competitive, le aziende taglino proprio sugli standard di sicurezza provocando di fatto un peggio-ramento delle condizioni all’interno dei cantieri. Per evitarlo i controlli dello Spisal non possono diminuire e gli stanziamenti agli organi ispettivi vanno potenziati e non diminuiti”

di Alessandro Abbadir

Società La Cgil invita a non abbassare la guardia

“Coinvolti sempre più i precari e non regolarizzati”

artigianato

E’ stato costituito nelle scorse settimane il Fondo per l’assistenza sanitaria integra-tiva a favore del mondo del lavoro artigiano. L’accordo è stato siglato da Cgil, Cil e Uil e dai rappresentanti di categoria. Si chiamerà Sani.In.Veneto (acronimo di

Sanità Integrativa Veneto). Erogherà prestazioni assistenziali per gli oltre 135 mila dipen-denti delle aziende artigiane del Veneto (ad esclusione di quelle edili). Tutto è stato fatto senza alcun costo aggiuntivo a carico delle imprese. Lo Statuto prevede che la platea pos-sa allargarsi anche ai loro familiari, agli stessi imprenditori (soci e collaboratori compresi)

e poi ai familiari di questi ultimi. Il Fondo che sarà arrivo dal primo agosto 2013 alla fi ne potrebbe rispondere a quasi un milione di persone, un veneto su 5, immigrati compresi L’accesso alle prestazioni sarà aiutato da un sistema di assistenza alla compilazione delle domande dei lavoratori interessati, distribuito in modo capillare nel territorio. Ed anche per le imprese è prevista una semplifi cazione degli impegni burocratici a loro carico. Il Con-siglio di amministrazione, nella sua prima convocazione, procederà a tutte le operazioni necessarie a dare piena operatività al fondo.

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Montagner: “Vanno potenziati gli organismi di controllo come Spisal e ispettori del Lavoro”

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16 Cultura veneta

Tintoretto e Vedova

“Le mie opere non sono creazioni, ma terremoti. Non sono pitture, ma soffi ”. Ecco in poche paro-

le una possibile sintesi di Emilio Vedova espressa proprio dal Maestro in alcune dichiarazioni. La forza del gesto, l’irre-quietezza compositiva, la fi sicità fuori ogni limite, la drammaticità poetica colta a ope-ra compiuta, fi no a un utilizzo sonoro del colore fanno parte di chiavi di lettura per le dirompenti opere di Vedova. Alcune di questi lavori sono posti, fi no al 3 novembre all’interno della Scuola Grande di San Rocco di Venezia, in un interessante dialogo che da titolo al percorso espositivo: “Vedova Tintoretto”. Un progetto curatoriale di alto livello ideato da Germano Celant e Stefano Cecchetto, che hanno pensato di rendere partecipe il visitatore attraverso l’atmosfera e l’attrazione che unì artisticamente Vedova con Jacopo Robusti detto Tintoretto, a par-tire dalla Sala Terrena tra le colonne della navata centrale. Era il 1936 e a diciassette anni il giovane Emilio avvertiva quell’ango-scia che Jan Paul Sartre indicava successi-vamente nel suo saggio: “lo squarcio giallo del cielo al di sopra del Golgota, il Tintoretto non lo ha scelto per signifi care l’angoscia, né tanto meno per provocarla; è angoscia e, insieme, cielo giallo. Non cielo d’angoscia, né cielo angosciato; è un’angoscia fatta cosa, è un’angoscia trasformata in squarcio giallo del cielo …” Parole, tratte dall’anali-si degli anni ’50, che nascono dalla crocifi s-

sione di Cristo posta nella Sala dell’Albergo della Scola, la cui essenza è avvertita un decennio prima anche da Vedova.

Frasi, tratte da due estratti che il Ma-estro scrisse nel 1991, quali “Tintoretto è stato una mia identifi cazione” e “Quella, regia a ritmi, sincopati e, cruenti magma-tici di energie, di fondi interni di passioni, di emotività commossa” ben delineano tale simbiosi. Dunque un’esposizione che probabilmente, da un lato a sette anni dalla scomparsa del maestro fa si che la non for-ma pittorica italiana risenta della sua impos-sibilità ad avere una guida per le nuove leve al fi ne di tracciare, con il suo tipico carattere verace, nuove possibili vie aderenti al suo credo, dall’altro profonde analisi e raffronti condurranno i visitatori, italiani e internazio-

nali, ad avvicinarsi a quel meccanismo che permetta di comprendere come inquietudini intellettualmente artistiche possano creare contenuti di alta profondità. Tele di Vedo-va, come “Ciclo ’62 (B3)”, le serie degli “Oltre” assieme a studi e interpretazioni di tempere e oli, s’innestano nelle atmosfere magiche della Scola creando personalissimi piani diversi dimensionali di raffronto, stu-dio ed emozione con i lavori di “Mosè”, “Ultima cena”, “La strage degli innocenti”, “La visitazione” fi no a “La crocifi ssione” di Jacopo Robusti. Dunque un progetto culturale che in “San Rocco Contempora-neo: in dialogo con Tintoretto” avvicinerà dopo Vedova altri artisti e tematiche cui i due curatori Cecchetto e Baldo stanno già lavorando.

Il dialogo mai interrotto alla Scola di San Rocco

“Robert Motherwell: i primi colla-ge” è un’interessante mostra, dedicata al lavoro pioneristico

eseguito negli anni ’40 sui papiers colleés, presso la sede della Collezione Peggy Gug-genheim di Venezia fi no all’8 settembre. Un esordio artistico di Motherwell (Aber-deen, Washington 1915 – Cape Cod, Massachusetts 1991) che venne proprio incoraggiato dalla stessa Peggy. Si creò così un effetto catalizzante per il successi-vo sviluppo pittorico dell’artista. Infatti nel 1943 nella galleria newyorkese Art of this century, di proprietà Guggenheim, il giova-ne Maestro espose i primi collage. Sotto anche la tutela di Roberto Sebastian Matta Echaurren, Motherwell pose in questi primi lavori le basi di un percorso che lo porte-rà a essere uno tra i massimi esponenti dell’Espressionismo Astratto americano.

Quarantotto opere si liberano tra azione compositiva spontanea, pure astrazioni, fi gure indefi nite e infl uenze surrealiste. Un connubio che si manifesta all’interno di temi inerenti alla lotta umanitaria e a una violenza simbolica insiti nella società di quegli anni. Nelle composizioni appaio-no inglobati slogan della resistenza, fram-menti di mappe militari, fi gure stilizzate ferite o morte e sbarre di prigione all’in-terno di un’azione espressiva che l’artista paragona a un “uccidere”. Pezzi di carta coagulati all’interno di una gestualità inno-vativa per quegli anni. Un percorso espo-sitivo interessante, che porta il visitatore a entrare in contatto con una produzione artistica primigenia, fonte di collegamento tra Motherwell e Peggy Guggenheim ma-gnate e collezionista.

Guggenheim fi no all’8 settembre

COLLAGE D’ARTE PER MOTHERWELL

Al.Ch. Al.Ch.

di Alain Chivilò

All’interno della 55. Biennale di Venezia è presente lo storico Padiglione Italia che dal-le ultime edizioni è sito nell’Arsenale. Ogni

biennio, un curatore diverso cerca di proporre un percorso espositivo fatto di selezione e tematiche ulteriori unite in un unico contenitore. Quest’anno il prescelto in questo ruolo è il direttore del Mu-seo d’Arte Contemporanea di Roma Bartolomeo Pietromarchi e la mostra ideata s’intitola “Vice Versa”. Come afferma Pietromarchi “il Padiglio-ne Italia e il Palazzo Enciclopedico della Biennale hanno vari punti di contatto nell’idea dell’archi-viazione e nella volontà di mettere le mani sulla classifi cazione e sul concetto di enciclopedismo. Situazione destinata comunque a fallire, come nell’opera di Benassi che con un pavimento di 10.000 mattoni paragrafa l’archivio dell’errore in parallelo alla stessa quantità di detriti in orbita attorno alla terra”. Dunque un’unione tra vec-chio e nuovo con un’attitudine non storiografi ca e generazionale per concentrarsi sulla validità dell’opera. Si tratta come indica il curatore di

L’enorme area espositiva dello storico Padiglione Italia, all’Arsenale, è stata divisa in 7 ambienti che ospitano opere di 2 artisti, ciascuno espressione di un binomio

Biennale di Venezia Il percorso espositivo di Bartolomeo Pietromarchi

Il “Vice Versa” italianoLa XII edizione di “Temporanea. Le

realtà possibili del Caffè Florian” ospita nelle prestigiose sale del

più antico Caffè del mondo il Maestro Omar Galliani. Fino al 30 settembre, nella biennale edizione dell’evento, è possibile apprezzare la tecnica so-praffi na della sua matita all’interno di un’esposizione site-specifi c intitolata “Il sogno della principessa Lyu-Ji al Florian”. Un tributo alla femminilità, at-traverso un sentito atto d’amore alla donna e quindi a Venezia e alla Cina. La tecnica che ha reso famoso in tutto il mondo Omar Galliani è la grafi te che nelle sue mani si trasforma in una forma indelebile di forme e di fi gure in atmosfere rarefatte, che si possono percepire in quella nebbia che avvolge la sua terra d’Emilia. Ne scaturisce un bianco e nero che il Professore Omar defi nisce “come una sobrietà, un’essenzialità che porta alla complessità”. Una fonte che emana e rifl ette la luce all’interno di una situazione alchemica, che paragrafa il diamante prodotto da compressioni nel sottosuolo. In tutto questo, tra le salette del Florian, il visitatore è invitato a ricercare il luogo delle opere di Galliani giungendo così al doppio ritratto della principessa Lyu-Ji: un ritratto siamese perché la parola stessa implica due, ma come indica il Maestro “in realtà sono uno, quindi la natura che riproduce se stessa attraverso un unico ventre nella maternità”. Si creano due percorribili identità, in quanto il soggetto impresso due volte ha delle differenze perché, umanamente, non può mai essere uguale nelle sue parti. Attorno al fulcro sdoppiato, in elementi tra le pareti e i tavoli, si notano impresse fi gure come rose, pistole, colombe, mani, tazze, tazzine, cucchiai, teschi attraverso componenti cromatiche che s’insinuano all’improvviso nello sguardo dell’osservatore per aprire simulta-neamente nuovi orizzonti. Un’occasione unica per entrare in contatto e in sintonia con il massimo esponente italiano al mondo della fi gurazione italiana, in concomitanza con gli eventi della 55. Biennale di Venezia.

temporanea a venezia

un caffè nero e bianco con omar galliani

Al.Ch.

Nelle foto piccole l’autoritratto del Tintoretto, oggi al Louvre, e un ritratto fotografi co di Emilio Vedova, nell’ altra foto la mostra che rimarrà aperta fi no al 3 novembre

A fi anco Bartolomeo Pietromarchi

“un arcipelago d’isole con un tetto comune su cui vivono dialoghi e confronti di artisti dagli ap-procci diversi”. Nell’enorme area espositiva s’in-dividuano così 7 ambienti che ospitano opere di 2 artisti ciascuno all’interno dei seguenti binomi: sistema/frammento con Gianfranco Baruchello e Elisabetta Benassi, suono/silenzio con Massimo Bartolini e Francesca Grilli, veduta/luogo con Luigi Ghirri e Luca Vitone, prospettiva/superfi cie con Giulio Paoloni e Marco Tirelli, corpo/storia con Fabio Mauri e Francesco Arena, concludendo in familiare/estraneo per Marcello Maloberti e

Flavio Favelli. Artisti che hanno già raggiunto un certo livello di maturità nella loro carriera, facen-do sì che tale mostra diventi un punto fondamen-tale del personale percorso artistico. Invece molto interessante sottolineare è come il sistema arte italiano si sia unito positivamente in un’opera di crowdfunding, che ha ricevuto 180.000 euro in donazioni per fi nanziare l’attuale progetto espo-sitivo. Non rimane che effettuare una visita, dalla quale ognuno potrà trovare elementi di condivi-sione o di lontananza nel personale approccio all’Arte.

41414141Cultura veneta

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Page 45: Delta giu2013 n72

43434343I nostri esperti i nostri EspertiA cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Cari lettrici e lettori, in questo numero vorrei affrontare con Voi una questione che, senza dubbio alcuno, tenuto conto anche dei recenti rinvii al 2014 di moltissime cause gestiti dalle sezioni distaccate dei Tribunali, tocca gli interessi di molti tra coloro che sono coinvolti in procedimenti davanti l’autorità giudiziaria ovvero l’irragionevole durata dei processi e la tutela risarcitoria prevista dalla legge. Come recentemente rilevato dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), la durata media di un processo civile in Italia - al termine del terzo grado di giudizio - si attesta in quasi otto anni contro la media europea di 788 giorni, cioè poco più di 2 anni.E’ chiaro che le ragioni di una tale macroscopica divergenza sono molte e questa non è la sede per affrontarle. Tuttavia vorrei porre l’attenzione sulle misure che l’ordinamento riconosce ai soggetti interessati da processi per tutelarli, almeno in parte, dalla eccessiva durata degli stessi. L’Italia infatti, complici anche numerose condanne da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, ha introdotto, con la Legge n. 89/2001 c.d. Legge Pinto, un sistema per ottenere un’equa riparazione in caso di violazione del termine di ragionevole durata del processo.

che cos’é il diritto all’equa riparazione e cosa prevede la legge n. 89/2001?Il diritto ad una ragionevole durata del processo, specifi cazione del diritto ad un equo processo, è espressamente riconosciuto tanto nella Costituzione Italiana (Art. 111 Costituzione) quanto nella Convezione Europea dei Diritti dell’Uomo.A sua volta, il diritto all’equa riparazione altro non è che il diritto ad essere risarciti per le lungaggini patite in un qualunque tipo di processo, sia esso civile, penale, amministrativo o di altro tipo ed indipendentemente dall’esito fi nale della controversia. In tal senso la Legge n. 89/2001 prevede il diritto di richiedere allo Stato un’equa riparazione per il danno, sia patrimoniale che non patrimoniale, sofferto per l’irragionevole durata di un processo.

qual è il procedimento previsto dalla legge pinto?Nella sua formulazione originaria la legge Pinto prevedeva un ricorso straordinario alla Corte di Appello, in composizione collegiale, nei casi in cui un procedimento giudiziario superasse i termini di ragionevole durata; durata che doveva essere determinata secondo i parametri elaborati dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo,

indipendentemente quindi dalla dimostrazione di un danno da parte del ricorrente.

Lo scorso anno il procedimento delineato dalla Legge Pinto è stato profondamente mutato ad opera del decreto legge n. 83/2012, c.d. decreto sviluppo del governo Monti, e ciò al fi ne di agevolare e rendere più effi cace l’accesso al giudizio di equa riparazione ed ottenere in tempi più rapidi il giusto risarcimento.

L’autorità competente a decidere è sempre la Corte d’Appello ma non più in composizione collegiale bensì in composizione monocratica; inoltre è prevista una nuova procedura, semplifi cata rispetto alla precedente.

quando la durata del processo diventa irragionevole?Tra le novità introdotte dal c.d. decreto sviluppo vi è anche l’individuazione di un limite, superato il quale, la durata del processo diventa “irragionevole” facendo così sorgere il diritto all’equa riparazione. Il processo infatti non è svolto in termini ragionevoli quando eccede la durata di tre anni in primo grado, di due anni in secondo grado, di un anno nel giudizio di legittimità. In ogni caso il giudice,

nell’accertare la violazione, dovrà valutare anche la complessità del caso, l’oggetto del procedimento, il comportamento delle parti e del giudice durante il procedimento.

Per calcolarne la durata il processo si considera iniziato con il deposito del ricorso introduttivo del giudizio, ovvero con la notifi cazione dell’atto di citazione e la domanda di equa riparazione che dovrà essere presentata, a pena di decadenza, entro sei mesi dalla sentenza che defi nisce il giudizio in via defi nitiva ovvero dal c.d. passaggio in giudicato.Infi ne si rileva che, in accordo alla logica di semplifi care le procedure ed assicurare una tutela effettiva, sono stati puntualmente fi ssati gli importi per gli indennizzi, commisurati in una somma di denaro, non inferiore a 500,00 euro e non superiore ad 1.500,00 euro per ciascun anno, o frazione di anno superiore a sei mesi, che eccede il termine di ragionevole durata del processo.

AFFARI DI FAMIGLIA

L’equa riparazione per l’irragionevole durata dei processi

Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: [email protected] autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

durata dei processi

Il lavoro pionieristico del professor Josef Roetzer, iniziato 70 anni fa, ha un valore inestimabile, perché promuove il dialogo della coppia, si basa sui dati scientifi ci inerenti ai segni della fertilità femminile, rispetta la natura dell’uomo e della donna, dà valore al bambino nascituro e nato, è ecologico, è economico. Con tutti questi valori ed esperienze promuove quindi un benessere sociale; se stanno bene le famiglie, c’è più speranza e solidarietà.Il successore scientifi co di Roetzer, il medico Rudolf Ehmann, scrive degli aspetti medici e di salute della donna risultanti dalla RNF, presa come un’ATTITUDINE di vita. L’osservazione del ciclo (il lasso di tempo dall’inizio delle mestruazioni fi no al giorno che precede le mestruazioni successive) è un punto di PARTENZA per:1. Cercare una gravidanza.2. Posticipare, evitare una gravidanza.

3. Rilevare una situazione di infertilità.4. Intervenire in modo mirato, rispettando le fasi del ciclo, sia per gli esami sia per le cure.5. Comprendere l’inizio della premenopausa / climaterio.Questi medici, innumerevoli nel nostro Paese, promuovono e appoggiano la conoscenza del ciclo femminile, invece di sopprimerlo con la chimica. Le registrazioni del ciclo forniscono i punti di riferimento per la normalità, quindi anche le deviazioni da questa. I punti di riferimento standard sono: la qualità del muco cervicale, la fase di temperatura bassa che caratterizza la fase preovulatoria, sintomatologia ovulatoria, la fase di temperatura alta che introduce e caratterizza la fase postovulatoria, la tensione mammaria. Poi ogni donna ha le sue esperienze personali da integrare in questo allo scopo di avere un quadro chiaro

della sua fertilità. I cicli corti ma con una fase di temperatura alta normale (da 10 a 16 giorni) possono essere fecondi, solo che il concepimento può avvenire presto nel ciclo. Parimenti i cicli lunghi ma con una fase di temperatura alta normale ( da 10 a 16) giorni possono essere fecondi, solo che il concepimento può avvenire tardi nel ciclo. Nella scuola di Roezer ci sono le registrazioni dei cicli, nei quali il concepimento avvenne dopo il 100 giorno del ciclo. La fase di temperatura alta, chiaramente accorciata (da 9 giorni a meno), può servire come indicazione di una insuffi cienza luteinica (insuffi cienza della fase luteale IFL ). Questa anomalia signifi ca che l’utero non fa in tempo a “preparare” lo spessore adatto all’annidamento dell’embrione. E’ possibile quindi intervenire dal momento all’interno del ciclo in cui scatta il decorso anomalo.Nel caso dei cicli lunghi e con un’ovulazione

tardiva, grazie alle registrazioni del ciclo si può avere la data indicativa del parto. In questo modo si evitano inutili induzioni del parto col rischio di parto prematuro. La registrazione del ciclo, in modo coerente e secondo una scuola, non una confusione di scuole, ha importanza anche nell’epoca dell’ecografi a. Essa rende la donna più consapevole; la aiuta a orientare in modo libero le sue scelte e la rende un aiuto per il suo medico.

LO SPAZIO DELL’ETICANatural Family Planning – La Regolazione Naturale della Fertilità (4)

di Magdalena Buszynska ([email protected])

Il professor Josef Roetzer

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44 Crucipiazza444444 Crucipiazza

BILANCIA 2 3/09

AL 22/10FASCINO AVRETE

UN’ALLURE INTRIGANTE, CARISMATICA E AL CONTEMPO

CEREBRALE, CHE VI PERMETTERÀ DI AC-CEDERE AD AMBIENTI TOP · SALUTE RITAGLIATEVI OGNI GIORNO UNA PIC-COLA OASI DI PACE E DI RELAX, MAGARI GRAZIE ANCHE ALL’AUSILIO DI TERAPIE TERMALI

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11

FASCINO LE RE-LAZIONI GIÀ AVVIATE

POTRANNO CONTARE SU UNA RITROVATA INTESA. I SINGLE AVRANNO MODO DI RILANCIARSI SENZA DIFFIDENZE · SALUTE SIETE TRA I SEGNI FAVORITI DEI MESI ES-TIVI, PERVASI DA UNA LEGGERA EUFORIA CHE PREANNUNCIA UNO STATO DI BEN-ESSERE EVIDENTE

SAGITTARIODAL 23/11

AL 21/12FASCINO NON SIATE PRECIPITOSI, VALUTATE

ATTENTAMENTE ANCHE GLI ASPETTI EMOTIVI DELLE RELAZIONI, NE GUADAGNERETE IN COMPLETEZZA SALUTE CHI DESIDERA SOTTOPORSI A MASSAGGI LINFODRENANTI O STIMO-LANTI PER LA CIRCOLAZIONE, SORTIRÀ EFFETTI STREPITOSI

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01ASCINO RISCHIATE

DI INGAGGIARE UNA SFIANCANTE BATTA-GLIA, FATTA DI RECRIMINAZIONI E PRE-TESE SUI COMPORTAMENTI DEL PARTNER · SALUTE CONCEDETEVI UNA VACANZA, DOSATE LE ENERGIE. IL MESE SI PRESTERÀ AL RIPOSO E ALLA RIGENERAZIONE PIÙ CHE ALLO SPORT

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO INIZIERETE A

GUARDARE CON OCCHI DI-VERSI UNA PERSONA CHE NON AVRESTE MAI PRESO IN CONSIDERAZIONE · SALUTE

MONITORATE RIPOSO E ALIMENTAZIONE E DEDICATE QUALCHE CURA SUPPLEMEN-TARE AI CAPELLI RINFORZANDOLI

PESCIDAL 20/02AL 20/03

ASCINO RECU-PERERETE SMALTO E

CREATIVITÀ, SENZA PIÙ QUELLA CAPPA DI CUPEZZA, CHE NON RENDEVA GIUSTIZIA ALLA VOSTRA SENSIBILITÀ · SALUTE AT-TENTI: L’INDULGENZA NEI PIACERI DELLA TAVOLA E UNA TENDENZA DILATANTE A LIVELLO PSICHICO NON VI FARÀ BENE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO MA-LINTESI ALL’ORIZZONTE

NELLE COPPIE DI LUNGA DATA. QUAL-CHE ILLUSIONE ROMANTICA PRIVA DI SOLIDE BASI PER I SINGLE · SALUTE DOVRETE PRENDERVI MAGGIOR CURA DELL’ALIMENTAZIONE, MODERANDO CIBI GRASSI O ECCESSIVAMENTE ELABORATI

TORO DAL 21/04AL 20/05

ASCINO SCI-OLTEZZA NELLE

RELAZIONI, EROS COR-ROBORANTE NELLA SECONDA METÀ DEL MESE, E ANCHE UN PIZZICO DI FORTUNA · SALUTE PUÒ DARSI CHE AGOSTO RI-PORTI A GALLA QUALCHE PROBLEMA CIR-COLATORIO, DIGESTIVO O MUSCOLARE. VOGLIATEVI BENE

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO IL DISIM-

PEGNO DELLE RELAZIONI VI GARANTIRÀ UN ALTO TASSO DI FASCINO PERSONALE. PORTE APERTE ALLA SO-CIALITÀ · SALUTE LA SALUTE, GRAZIE A VENERE, DOVREBBE MANTENERSI SU STANDARD OTTIMALI, ATTENZIONE SOLO A NON AFFATICARVI TROPPO

CANCRO 22/06

22/07ASCINO UN ATTEGGIAMENTO

RILASSATO PUÒ ASSICURARVI PIÙ BUONA OCCASIONE DI

INCONTRO. SCEGLIETE CIÒ CHE DURA · SALUTE POTRETE INCONTRARE PERIODI DI NERVOSISMO. IN TAL CASO EVITATE DISCIPLINE PESANTI DAL PUNTO DI VISTA MUSCOLARE

LEONE 23/07

AL 23/08FASCINO IL CALDO ABBRACCIO DEL SOLE RINFRANCHERÀ CUORE E SENSI, PERMETTEN-DOVI DI VIVERE PAS-

MASSIMO DELL’INTENSITÀ · SALUTE UNA DOSE EXTRA DI ENERGIA ANDRÀ AD INCREMENTARE IL VOSTRO NATURALE ENTUSIASMO. REGALATEVI MASSAGGI E TERAPIE DOLCI

VERGINE 24/08 22/09

FASCINO PIÙ CHE ALL’EROS BRUCIANTE, SARETE MOLTO

ATTENTI ALLE AFFINITÀ ELET-TIVE, ALLA COMPLICITÀ, ALL’ALCHIMIA MENTALE · SALUTE TENDERETE AD ESSERE NERVOSI E POCO FLESSIBILI, SIA MENTALMENTE CHE FISICAMENTE: NON FORZATEVI O RISCHIERETE STRAPPI

Oroscopo

LEONELEONELEONE 23/07 23/07

ALALALALAL 23/08 23/08AL 23/08ALAL 23/08ALFF

DOVIMASSIMO

GEMELLIGEMELLIDAL

PEGNO DELLEPEGNOPEGNOPEGNOPEGNO

TOROTOROTOROTOROTOROTOROTORO

ARIETEARIETEDALDAL 21/03 21/03DAL 21/03DALDAL 21/03DAL

ALAL

ACQUARIOACQUARIOACQUARIOACQUARIODALDALDALALALALALALFFASCINOASCINO

GUARDARE

CONSIDERAZIONE

SAGITTARIOSAGITTARIOSAGITTARIODALDALDAL

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