rovigo giu2013 n81

40
continua a pag. 8 L’Intervento Q uasi settecento tra commercianti, sindaci della Provincia di Padova e numerose associazioni hanno partecipato lo scorso primo luglio alla fi accolata per le vie della città di Padova per sensibilizzare l’opinione pubblica... Commercio, dateci una mano a non “spegnere” le nostre città *Presidente Confesercenti Padova di Nicola Rossi* EDITORIALE Fusione tra Comuni i sindaci ci provano di Nicola Stievano V ia le Province, tutte, via i piccoli Comuni, il più possibile. Nell’estate 2013, forse la più difficile dall’inizio della crisi, le parole d’ordine sono tagliare, razionalizzare, fare economia, contenere le spese. Anche a Nordest, dove il campanile è sacro, dove l’identità locale è radicata nella storia ma anche nelle abitudini quotidiane, ci si interroga sul destino degli enti locali. Mente la battaglia per la “sopravvivenza” delle Province, i cui amministratori sembra- no intenzionati a non cedere e a sfruttare tutti gli strumenti per mettere i bastoni fra le ruote al governo, si gioca più che altro sul piano politico nazionale, la partita che riguarda i Comuni si tiene in casa e po- trebbe portare a novità interessanti già in questi giorni. Da una parte c’è la Regione che incoraggia le Unioni dei Comuni e an- che le fusioni stanziando dei contributi alle amministrazioni che intraprendono questa strada. Dall’altra ci sono i sindaci che, pur avendo presente la forte identità del Co- mune che guidano, devono anzitutto far quadrare i conti. Non si può certo dire che siano rimasti alla finestra, anzi. continua a pag. 3 Ripartire dai negozi sfitti: Confesercenti lancia l’iniziativa Commercio pag. 8 L’ordinanza dice stop a musica e schiamazzi notturni Sicurezza pag. 12 Informagiovani: fondi pronti, progetto bloccato Il caso pag. 14 pagg. 4-5 Rovigo rimane un ospedale hub Il Capoluogo perderà 168 posti letto per acuti. Salvati reparti e funzioni G rande è stata la soddisfazione da parte della Direzione dell’Azienda Ulss 18 in relazione all’approvazione delle nuove schede ospedaliere. Il Comunicato ufficiale diramato in seguito alla notizia della Regio- ne Veneto infatti recitava come la direzione esprimesse la “sua piena soddisfazione per il riconoscimento delle peculiarità demografiche e sociali del Polesine e della sua sanità”. Attenzio- ne particolare è stata riservata al mantenimen- to del Presidio di riferimento provinciale come Hub da parte di Rovigo, che quindi non ha perso primariati o servizi per i quali si era temuto negli scorsi mesi. “Significative e positive appaiono anche le novità previste per l’ospedale San Luca di Trecenta, per il quale viene disegnato uno sviluppo in campo medico e riabilitativo, in grado di completare, ampliandolo, il ventaglio di offerta dei servizi già in essere. Importanti cambiamenti vengono inoltre introdotti nel mo- dello di assistenza territoriale, prevedendo la creazione delle aggregazioni professionali dei medici e dei pediatri di famiglia, l’attivazione di strutture di ricovero intermedio e l’avvio di una centrale operativa territoriale attiva sulle 24 ore. Grande soddisfazione anche per la struttura di Trecenta che, insieme a quella di Adria era quella più a rischio per dimensioni e specialità. Al San Luca di Trecenta verrà mantenuto quindi il punto nascite, anche se ancora grande è la preoccupazione per i tagli relativi ai posti letto che, anche nelle dichiarazioni del Sindaco La- ruccia avvenute a mezzo stampa, andranno sicuramente ad intaccare la funzionalità della struttura che ad oggi offre servizi per circa 80 mila persone. Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 81 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it di Rovigo IRAS, CONTINUA L’INCHIESTA SUI FONDI PER GLI ANZIANI Una festa doveva essere, e una festa è stata. Il palazzetto dello sport di Rovigo, teatro di tante soddisfazioni, ha ospitato il secondo “Futsal Day” per festeggiare il quindicesimo anno di attività del Futsal Rovigo. Davvero tanti i presenti, “vecchi“ e “nuovi” pag. 6 FUTSAL ROVIGO IN FESTA PER I 15 ANNI DI ATTIVITÀ Il 15 giugno 2013 era il giorno fissato come termine per la raccolta dei dati da parte della commissione incaricata di far chiarezza sui contributi per il pagamento della retta mensile, pervenuti all’Iras attraverso l’Ulss 18 su indicazione dell’assessore Regionale Remo Sernagiotto pag. 18 Entra in Rete con noi! Rete con noi! Rete con noi! Rete con noi! www.lapiazzaweb.it il sito del giornale SPACCIO DI FABBRICA VIA DEL COMMERCIO, 12 - ROVIGO Loc. BORSEA AREA COMMERCIALE LA FATTORIA - TEL. 0425 474954 dormiflex.rovigo@dormiflex.it - www.dormiflex.it Via Stazione, 13 Pegolotte di Cona (VE) APERTO TUTTI I POMERIGGI E SABATO MATTINA • Vaccinazioni e profilassi filaria • Visite cliniche e domiciliari • Ecografia • Radiologia • Chirurgia • Laboratorio analisi AMBULATORIO VETERINARIO PEGOLOTTE Dr. Milan Roberto ord. Vet. PD 538 349 1202137 MESE DELLA PREVENZIONE contro la FILARIOSI Grazie alla forza della Cooperazione e di un grande gruppo, Dentalcoop è in grado di offrirti la grande qualità italiana, con il massimo del risparmio Con Dentalcoop la convenienza è per tutta la famiglia Prenota la tua visita Novità 2013 70 € Otturazione semplice estetica Programma Prevenzione € 45 Prima visita, igiene dentale, panoramica (su indicazione medica) FINANZIAMENTI A TASSO (TAN e TAEG “0”) 575 € Impianto endosseo 45 € Igiene dentale 395 € Corona ceramica Aperti anche il sabato BELLO (RO) tel. 0425 750481 DA PAG 19 A PAG 22 TROVI L’INSERTO DENTALCOOP UNITÁ DI OCCHIOBELLO (RO)

Upload: lapiazza-give-emotions

Post on 26-Mar-2016

247 views

Category:

Documents


7 download

DESCRIPTION

Rovigo giu2013 n81

TRANSCRIPT

Page 1: Rovigo giu2013 n81

continua a pag. 8

L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

Quasi settecento tra commercianti, sindaci della Provincia di Padova e numerose associazioni hanno partecipato lo scorso primo luglio alla fi accolata per le vie della città di Padova per

sensibilizzare l’opinione pubblica

Commercio, dateci una mano a non “spegnere” le nostre città

*Presidente Confesercenti Padova

di Nicola Rossi*

continua a pag. 8

L’Intervento

Quasi settecento tra commercianti, sindaci della Provincia di Padova e numerose associazioni hanno partecipato lo scorso primo luglio alla

fi accolata per le vie della città di Padova per sensibilizzare l’opinione pubblica...

Commercio, dateci una mano a non “spegnere” le nostre città

*Presidente Confesercenti Padova

di Nicola Rossi*

uasi settecento tra commercianti, sindaci della Provincia di

EDITORIALE

Fusione tra Comunii sindaci ci provanodi Nicola Stievano

Via le Province, tutte, via i piccoli Comuni, il più possibile. Nell’estate 2013, forse la più diffi cile dall’inizio

della crisi, le parole d’ordine sono tagliare, razionalizzare, fare economia, contenere le spese.

Anche a Nordest, dove il campanile è sacro, dove l’identità locale è radicata nella storia ma anche nelle abitudini quotidiane, ci si interroga sul destino degli enti locali. Mente la battaglia per la “sopravvivenza” delle Province, i cui amministratori sembra-no intenzionati a non cedere e a sfruttare tutti gli strumenti per mettere i bastoni fra le ruote al governo, si gioca più che altro sul piano politico nazionale, la partita che riguarda i Comuni si tiene in casa e po-trebbe portare a novità interessanti già in questi giorni. Da una parte c’è la Regione che incoraggia le Unioni dei Comuni e an-che le fusioni stanziando dei contributi alle amministrazioni che intraprendono questa strada.

Dall’altra ci sono i sindaci che, pur avendo presente la forte identità del Co-mune che guidano, devono anzitutto far quadrare i conti. Non si può certo dire che siano rimasti alla fi nestra, anzi.

continua a pag. 3

Ripartire dai negozi sfitti: Confesercenti lancia l’iniziativa

Commercio

pag. 8

L’ordinanza dice stop a musica e schiamazzi notturni

Sicurezza

pag. 12

Informagiovani: fondi pronti, progetto bloccato

Il caso

pag. 14

pagg. 4-5

Rovigo rimane un ospedale hubIl Capoluogo perderà 168 posti letto per acuti. Salvati reparti e funzioni

Grande è stata la soddisfazione da parte della Direzione dell’Azienda Ulss 18 in relazione all’approvazione delle nuove

schede ospedaliere. Il Comunicato ufficiale diramato in seguito alla notizia della Regio-ne Veneto infatti recitava come la direzione esprimesse la “sua piena soddisfazione per il riconoscimento delle peculiarità demografiche e sociali del Polesine e della sua sanità”. Attenzio-ne particolare è stata riservata al mantenimen-to del Presidio di riferimento provinciale come Hub da parte di Rovigo, che quindi non ha perso

primariati o servizi per i quali si era temuto negli scorsi mesi. “Significative e positive appaiono anche le novità previste per l’ospedale San Luca di Trecenta, per il quale viene disegnato uno sviluppo in campo medico e riabilitativo, in grado di completare, ampliandolo, il ventaglio di offerta dei servizi già in essere. Importanti cambiamenti vengono inoltre introdotti nel mo-dello di assistenza territoriale, prevedendo la creazione delle aggregazioni professionali dei medici e dei pediatri di famiglia, l’attivazione di strutture di ricovero intermedio e l’avvio di

una centrale operativa territoriale attiva sulle 24 ore. Grande soddisfazione anche per la struttura di Trecenta che, insieme a quella di Adria era quella più a rischio per dimensioni e specialità. Al San Luca di Trecenta verrà mantenuto quindi il punto nascite, anche se ancora grande è la preoccupazione per i tagli relativi ai posti letto che, anche nelle dichiarazioni del Sindaco La-ruccia avvenute a mezzo stampa, andranno sicuramente ad intaccare la funzionalità della struttura che ad oggi offre servizi per circa 80 mila persone.

Periodico d’informazione locale. Anno XX n. 81 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

di Rovigo

Iras, contInua l’InchIesta suI fondI per glI anzIanI

Una festa doveva essere, e una festa è stata. Il palazzetto dello sport di Rovigo,

teatro di tante soddisfazioni, ha ospitato il secondo “Futsal Day” per festeggiare

il quindicesimo anno di attività del Futsal Rovigo. Davvero tanti i presenti,

“vecchi“ e “nuovi”

pag. 6futsal rovIgo In festa per I

15 annI dI attIvItà

Il 15 giugno 2013 era il giorno fissato come termine per la raccolta dei dati da

parte della commissione incaricata di far chiarezza sui contributi per il

pagamento della retta mensile, pervenuti all’Iras attraverso l’Ulss 18 su

indicazione dell’assessore Regionale Remo Sernagiotto

pag. 18

Entra in Rete con noi!Entra in Rete con noi!Entra in Rete con noi!Entra in Rete con noi!

www.lapiazzaweb.it

il sito del giornale

SPACCIO DI FABBRICAVIA DEL COMMERCIO, 12 - ROVIGO Loc. BORSEA

AREA COMMERCIALE LA FATTORIA - TEL. 0425 [email protected] - www.dormiflex.it

Via Stazione, 13 Pegolotte di Cona (VE) APERTO TUTTI I POMERIGGI E SABATO MATTINA

• Vaccinazioni e profilassi filaria • Visite cliniche e domiciliari• Ecografia • Radiologia • Chirurgia • Laboratorio analisi

AMBULATORIO VETERINARIOPEGOLOTTE

Dr. Milan Robertoord. Vet. PD 538

349 1202137

mese della prevenzionecontro la filariosi

uasi settecento tra commercianti, sindaci della Provincia di Padova e numerose associazioni hanno

www.dentacoop.it

Le nostre convenzioni:

PRENOTA

SUBITO

LA TUA

VISITA

Aperti anche

il sabato

OCCHIOBELLO

OCCHIOBELLO

Via Germania, 1

45030 Occhiobello (RO)

tel. 0425 750481 fax 0425 1662019

Autorizzazione Sanitaria n° 86/12

Direttore Sanitario Dott. Marco Calzavara

Iscrizione Ord. Medici Odontoiatri di Padova n.1367 Iscrizione Ord. Medici di Padova n.2429

Grazie alla forza della Cooperazione e di un grande gruppo,

Dentalcoop è in grado di offrirti la grande qualità italiana, con il massimo del risparmio

Con Dentalcoop

la convenienza è per tutta la famiglia

Prenotala tua visita

[email protected]

Novità

2013

70 €

Otturazione semplice estetica

Programma Prevenzione € 45

Prima visita, igiene dentale, panoramica (su indicazione medica)

FINANZIAMENTI A TASSO

(TAN e TAEG “0”)

575 €Impianto endosseo

45 €Igiene dentale

395 €Corona ceramica

Aperti anche il sabato

UNITÁ DI OCCHIOBELLO (RO) tel. 0425 750481

• AVELLINO Prossima apertura

• BARI Prossima apertura

• BRESCIA tel. 030 3545278

• CAGLIARI Prossima apertura

• CALTANISSETTA tel. 0934 598922

• CHIOGGIA (VE) tel. 041 5540222

• CREMONA tel. 0372 431881

• DARFO BOARIO TERME (BS) tel. 0364 531905

• FIRENZE Prossima apertura

• FONTANAFREDDA (PN) tel.0434 997994

• GROSSETO tel.0564 453846

• JESI tel. 0731 209406

• LEGNANO (MI) tel. 0331 440011

• MANTOVA tel. 0376 245687

• MARTINSICURO (TE) tel. 0861 711647

• MIRANO (VE) tel. 041 410052

• MODENA tel. 059 303190

• MOGLIANO (TV) tel. 041 5903586

• MONTEBELLUNA (TV) tel. 0423 303291

• MONTECASSIANO (MC) tel. 0733 290556

• OCCHIOBELLO (RO) tel. 0425 750481

• PADOVA tel. 049 8751943

• PAVIA tel. 0382 559606

• PERUGIA tel. 075 5292962

• PIETRA LIGURE (SV) tel. 019 610294

• POTENZA Prossima apertura

• REGGIO EMILIA tel. 0522 305583

• ROMA Prossima apertura

• SALERNO tel. 089 381723

• SAN DONÀ DI P. (VE) tel. 0421 307034

• SAVONA tel. 019 807545

• SCHIO (VI) Prossima apertura

• SEDICO (BL) tel. 0437 853391

• SPRESIANO (TV) tel. 0422 881130

• TORINO tel. 011 2462107

• TREVISO tel. 0422 421927

• UDINE tel 0432 1698034

• VERONA tel.045 500108

• VIGEVANO (PV) tel. 0381 78587

• VILLAFRANCA (VR) tel. 045 6302199

UNITÀ LOCALI DENTALCOOP:

Da pag 19 a pag 22 trovi l’inserto Dentalcoop UNITÁ DI occHioBello (ro)

Page 2: Rovigo giu2013 n81
Page 3: Rovigo giu2013 n81

EDITORIALE

Fusione tra Comuni i sindaci ci provanoLa gestione in forma associata dei servizi fra i piccoli Comuni è stato solo il primo passo, perché diverse amministrazioni hanno scelto

la forma dell’Unione fra Comuni, che dovrebbe garantire ulteriori economie e qualche risorsa in più. Ma c’è chi si sta spingendo oltre e pensando alle vere e proprie fusioni, fra due o più Comuni.

Non dimentichiamo che quasi vent’anni fa proprio in Veneto si verifi cò una della prime fusioni, con la nascita del Comune di Due Carrare su iniziativa dei sindaci di Carrara San Giorgio e Carrara Santo Stefano. La scelta si è rivelata lungimirante, racconta ora l’attuale sindaco, e ha permesso di accedere a nuove opportunità di fi nanziamento, a contare su maggiori risorse per realizzare opere e garantire servizi migliori.

Una strada da seguire, dunque, lungo la quale si stanno avviando altri Comuni del Veneto, dalla montagna bellunese alla bassa padovana, al rodigino, dove sei comuni hanno già deciso il loro futuro nome: Civitanova Polesine. Fusioni che non riguardano solo i micro-comuni, visto che anche Este, che conta quasi 17 mila abitanti, sta portando avanti il progetto di fusione con Ospedaletto Euganeo, centro di otre 5 mila anime.

Il “matrimonio” porterebbe un dote qualcosa come 9 milioni di euro per i prossimi dieci anni, una cifra che permetterebbe, raccontano gli amministratori, di gestire con maggiore tranquillità il bilancio comunale. E non importa se ce si sarà un solo Comune, con un nuovo nome, per non far torto a nessuno, ciò che conta è che rimangano i servizi, si possano asfaltare le strade, far giocare i bambini nei parchi pubblici, evitare che piova dentro le scuole. Fusione, unione o convenzioni: ciascun Comune sta cercando la soluzione ideale, non senza fatica, ma con la speranza di ottenere dei benefi ci.

segue da pag. 1

di Nicola Stievano

Rovigo Provincia RegioneRovigo Provincia RegioneRovigo Provincia RegioneRovigo Provincia RegioneRovigo Provincia RegioneRovigo Provincia RegioneRovigo Provincia RegioneRovigo Provincia RegioneRovigo Provincia RegioneRovigo Provincia Regionecarcere

pag. 10

Continuano i problemi di sovraffollamento

restaurI

pag. 16

Dopo 3 anni Palazzo Roncale torna alla città

arte

pag. 16

Xanto Avelli, piatto forte al Museo dei Grandi Fiumi

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

Questa edizione raggiunge le zone di Rovigo per un numero complessivo di 12.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 27 giugno 2013Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà della

srl

Clicca su Scarica giornali, scegli l’edizione che ti interessa e sfogliala conLa Piazza la leggi anche sul web aggiornata con le ultime news!

www.lapiazzaweb.it

VeneziaPadovaRovigo Treviso

Roverellala mostra chIude

con 40 mIla vIsItatorI

Un vero successo per la mostra “Il successo italiano a Parigi negli anni dell’Impressio-

nismo: la Maison Goupil”, che ha chiuso i battenti dopo essere stata ammirata da 40

mila visitatori. È il secondo record di visite nei 7 anni di mostre a Palazzo Roverella,

come ha sottolineato il presidente della Fondazione Cariparo, Antonio Finotti.

Oltre alla oggettiva bellezza delle opere, ad essere molto apprezzata dal pubblico è stata la rigorosità scientifica dell’esposi-zione curata dal professor Paolo Serafini

dell’Università di Roma.Educazione civica

“homo cIvIlIs”

È partita la campagna informativa “Homo civilis”, promossa dall’Assessorato

all’Ambiente, in collaborazione con la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, volta a creare maggiore consapevolezza nei

proprietari dei cani, affinché rimuovano le deiezioni dei loro amici a quattro zampe.

E’ vigente da fine maggio una tenace reprimenda, chi violerà le disposizioni

previste dall’articolo 36 del Regolamento comunale sulla gestione del ciclo dei rifiuti dovrà pagare una sanzione amministrativa

pecuniaria (da un minimo di 25 a un massimo di 250 euro).

Ulss 18progetto oncologIco

premIato In amerIca

Un progetto realizzato dall’Ulss 18 di Rovigo è stato premiato dalla società

scientifica di oncologia americana Asco. Si tratta del lavoro di un medico e di

due informatici per la realizzazione di un programma che consente di conoscere in maniera approfondita le condizioni e l’aspettativa di vita dei pazienti anziani

colpiti dal cancro. “Siamo di fronte all’en-nesima dimostrazione – ha commentato il presidente del Veneto Luca Zaia – che

la sanità veneta è capace di esprimere un’eccellenza diffusa sul territorio e non

concentrata esclusivamente sui grandi centri. Rovigo esprime al meglio questa

caratteristica virtuosa e rara in Italia”.

Politiche giovanilitorna Il forum deI gIovanI

L’amministrazione comunale, assessorato alle Politiche giovanili, intende ricostitu-ire il Forum dei Giovani, finalizzato alla partecipazione attiva della comunità giovanile alla vita pubblica. Questo organismo, che si pone come strumento di intermediazione e di confronto tra i giovani ed il governo locale, sarà composto da due rappresentanti per ciascuna associazione, organizzazione o altro soggetto apparte-nenti all’universo giovanile.

Arquà PolesinegrIsù, gIuseppe e marIa

Andrà in scena sabato 20 luglio alle ore 21.00 al Castello di Arquà Polesine “Grisù, Giuseppe e Maria”, lo spettacolo teatrale interpretato dalla compagnia “La Moscheta”, scritto da Gianni Clementi con la regia di Daniele Marchesini. In una sagrestia di una provincia veneta degli anni ‘50 si svolge la storia di due sorelle: Maria, moglie di un minatore emigrato a Marcinelle in Belgio, e Teresa, conosciuta da tutti come seria ed illibata. Coinvolto nei fatti anche il fedifrago farmacista del paese (a conoscenza dei segreti dei suoi compa-esani) e il sacerdote Don Gino, aiutato dal sagrestano Berto, invalido e bizzarro.

PolesinegIannI Berengo gardIn

Ci sarà tempo fino al 29 settembre per visitare la mostra di Gianni Berengo Gardin dedicata al Polesine. L’obbiettivo del grande fotografo di S. Margherita Ligure, infatti, negli anni ’70 ha a lungo indugiato sul paesaggio rodigino e sui suoi abitanti cogliendo silenti geometrie di campi, filari, scene di vita, uomini e donne al lavoro, piccole immagini perse ad animare i campi e le strade. Lo scenario ideale per ospitare questi scatti non poteva che essere un’al-tra opera d’arte, la preziosa ‘Badoera’, gioiello architettonico del nostro territorio e dal 1996 patrimonio Unesco.

palazzo celIo

pag. 23

Torna a pendere la scure sulle province.

scuola

pag. 26

Open day a Rovigo, un assaggio di università

spettacolI

pag. 31

“Tra ville e giardini” entra nel vivo della programmazione

sIcurezza

pagg. 32-33

Morti bianche in calo perchè è calato il lavoro

arte

pag. 34

Padiglione Italia alla Biennale di Venezia

messaggio pubblicitario

Page 4: Rovigo giu2013 n81

4 Argomento del mese44 Argomento del mese

Riforma degli ospedali, scampato pericolo

datI alla mano

Il Piano Socio Sanitario in numeri

Il Piano Socio Sanitario regionale proposto dalla Giunta presieduta da Luca Zaia (nella foto) è senza dubbio molto ambizioso e prende esem-

pio altre da realtà europee di grande rilievo. Es-senzialmente l’obiettivo fi nale è quello di avere un servizio più capillare e vicino alla gente attra-verso l’attivazione di nuovi posti letto di comunità e aumento delle specialità di primariato (da 727 a 754), aumento dell’effi cienza rispettando la golden hour per l’intervento diretto e il manteni-mento di tute le eccellenze attualmente presenti negli ospedali per acuti suddivisi in Hub di riferi-

mento Europeo (le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona), in Hub di riferimento provinciali (gli Ospedali capoluogo) e in nosocomi “di rete”, tarati sull’assistenza di circa 200 mila abitanti l’uno. La grande novità risiede nell’assistenza territoriale che punta a fornire assistenza 24 h su 24 anche a chi non necessita di ospedaliz-zazione. “Una riforma epocale - ha commentato Zaia - non solo perché viene dopo 17 anni dal precedente Piano Sociosanitario, ma perché disegna un’organizzazione sanitaria moderna e capace di essere effi ciente per vari anni a venire.”

E’ ormai arrivato ad assumere una forma defi nitiva il Piano Socio Sanitario Regionale che negli scorsi mesi aveva fatto tremare il mondo della politica e dei cittadini po-

lesani paventando tagli poco sostenibili e squilibrati per la Pro-vincia di Rovigo nei confronti delle altre provincie venete. Il 18 giugno scorso la Giunta Regionale ha infatti approvato il tassello mancante al quadro complessivo del riordino, ossia le schede di dotazione ospedaliera e territoriale decretando per Rovigo il mantenimento del ruolo di “Hub” territoriale e nessuna riduzione di reparti e funzioni. Le 33 specialità verranno mantenute nella loro completezza e nessun servizio verrà toccato dal Piano. Per quanto riguarda i posti letto per acuti il capoluogo polesano ne perderà 168, un numero ben inferiore da quello emerso dalle previsioni non uffi ciali dei mesi scorsi. Buone notizie sono arrivate anche per la struttura di Adria, che ha subito una riduzione di 43 posti letti complessivi e l’eliminazione della specialità di Anatomia patologia, ma il mantenimento dei punti nascita, scelta tenuta anche per Trecenta. Entrambe le strutture rischiavano molto in questa direzione, essendo al di sotto dei parametri minimi richiesti per il mantenimento e funzionamento di questi servizi. Un fe-lice epilogo quindi che rende soddisfatti tutti gli attori che negli scorsi mesi si erano espressi in merito: dagli addetti ai lavori ai

rappresentanti politici locali e sindacali, fi no ai dipendenti stessi delle strutture, anche se alcune ombre e dubbi sono stati esposti da rappresentanti della politica, soprattutto se si dà uno sguar-do più in generale alla realtà veneta e a come questa decisione della Giunta sia andata a defi nire una nuova forma per la sanità regionale. Dal Convegno dell’Associazione Attivamente in prima persona Graziano Azzalin ha affermato a riguardo: “Vorrei che fosse chiara una cosa: la partita della Sanità non è affatto chiu-sa con la presentazione delle schede ospedaliere da parte della Giunta, anzi il secondo tempo deve ancora cominciare. E non solo perché dobbiamo ancora vedere le schede di dotazione territo-riale, ma anche perché per ora si è scelto di non scegliere, ma prima o poi i nodi arriveranno al pettine. Se i tagli li dovranno fare la commissione ed il consiglio, il peso del Polesine per un fatto meramente numerico porterà la nostra sanità ad essere ancora una volta di più sacrifi cata a benefi cio di territori ‘più forti’. Non vorrei che a fronte di risorse ridotte e di non scelte, la differenza la facessero poi i soldi. I tagli orizzontali penalizzano sempre i ter-ritori più fragili e i cittadini più in diffi coltà. A rimetterci, insomma, rischiano di essere sempre gli ultimi”. Anche Cristiano Corazzari, esponente della Lega Nord e coinvolto in prima persona nel Piano Socio Sanitario Regionale, si è espresso a riguardo: “Le schede

ospedaliere approvate dalla Giunta regionale, per quanto riguar-da la provincia di Rovigo, rappresentano una conferma ed una svolta in fatto di servizi e qualità alla Sanità del nostro territorio. La partita delle schede sarà comunque chiusa in Commissione e poi in Consiglio, quando le licenzieremo defi nitivamente dopo un’opportuna approfondita analisi. In particolare è stato recepito l’assunto fondamentale che vede l’ospedale del capoluogo salire al ruolo di polo hub, cioè centro specializzato di riferimento pro-vinciale, e mantenere i fondamentali reparti di Neurochirurgia e Radioterapia. Viene quindi smentita l’ipotesi di una sanità polesa-na satellite di quella padovana. A Trecenta oltre al mantenimento dei servizi esistenti sarà sviluppato un polo medico-riabilitativo con conferma del punto nascita, mentre ad Adria sarà mantenuto il presidio ospedaliero per la valorizzazione della specifi cità del Po-lesine insieme a Porto Viro e in rete con gli ospedali della provin-cia di Rovigo”. L’approvazione da parte della Giunta avvenuta lo scorso 18 giugno rappresenta il primo passo verso l’approvazione defi nitiva che è cominciata il 27 giugno presso il Consiglio Regio-nale. Il provvedimento andrà a coinvolgere concretamente tutte le strutture territoriali e il presidente della Commissione Leonardo Padrin ha deciso di raccogliere le osservazioni in merito attraverso un indirizzo di posta elettronica dedicato e un numero di fax.

di Martina Celegato

Azzalin: “Per ora si è scelto di non

scegliere, prima o poi i nodi arriveranno

al pettine”

Corazzari: “Smentita l’ipotesi di una sanità

polesana satellite di quella

padovana”

SANITÀIl 18 giugno scorso la Giunta Regionale

ha approvato le schede ospedaliere: Rovigo manterrà

il ruolo di “Hub” territoriale e nessuna riduzione di reparti

e funzioni. Per quanto riguarda i posti letto per acuti il capoluogo

polesano ne perderà 168, Adria 43 ma mantiene

il punto nascite, come pure Trecenta

Ma.Ce.

Page 5: Rovigo giu2013 n81

555Argomento del mese

di Martina Celegato

“Il Polesine è stato maltrattato. Il solo fatto positivo è l’hub” Duro il commento dell’assessore provinciale Guglielmo Brusco

Molto critico in tema di sanità è stato Guglielmo Brusco, vicepresidente della provincia di Rovigo, che in una nota destinata a tutti i sindaci del Polesine ha sottolineato come, a differenza delle altre province, Rovigo non sia stata coinvolta direttamente nelle decisioni a riguardo della Sanità. Ossia come i Sindaci e le autorità locali non siano stati

ascoltati, anzi sottolineando come “Rovigo sia stata la Provincia più maltrattata dalla Giunta Regionale del Veneto. Il solo fatto positivo, l’ospedale di Rovigo rimasto hub provinciale, non può farci certamente dimenticare la violenta offensiva contro i nostri ospedali, in termini di taglio di posti letto e servizi. Dalla Regione, poi, non possono certamente dire che bisogna tagliare e fare sacrifi ci, se questi non sono equi e distribuiti in modo giusto tra le varie province e Ulss Venete.”

Sempre nella nota inviata a tutti i Sindaci del Polesine Brusco fa una proposta a riguardo ovvero “Chiedere alla Regione Veneto di non applicare il 3,5 per mille abitanti come limite massimo di posti letto ospedalieri. Chiediamo alla Regione di applicare il limite massimo fi ssato dal Decreto Balduzzi che prevede 3,7 posti letto per mille abitanti. Solo questa operazione quasi dimezzerebbe il taglio previsto nei nostri ospedali.

In più, credo che il Polesine debba reclamare un trattamento almeno uguale all’unica provincia Veneta, paragonabile al Polesine per numero di abitanti e per presenza di persone anziane (Belluno, ndr). Le differenze odierne infatti, sono incredibili e a mio giudizio offensive del diritto alla salute dei Polesani. Se in provincia di Belluno, con meno abitanti, si hanno certi numeri, non Vedo perché i polesani non abbiano diritto agli stessi parametri”.

Alla comunicazione verso i Sindaci Brusco ha allegato tutti i parametri di confronto con la Provincia di Belluno che hanno messo in luce le varie differenze.

Riforma degli ospedali, scampato pericolo

I commenti dell’Ulss 18

La soddisfazione dell’azienda Salvi primati e serviziGrande è stata la soddisfazione da parte della Direzione dell’Azienda Ulss 18

in relazione all’approvazione delle nuove schede ospedaliere. Il Comunicato uffi ciale diramato in seguito alla notizia della Regione Veneto infatti recitava

come la direzione esprimesse la “sua piena soddisfazione per il riconoscimento delle peculiarità demografi che e sociali del Polesine e della sua sanità”. Attenzione parti-colare è stata riservata al mantenimento del Presidio di riferimento provinciale come Hub da parte di Rovigo, che quindi non ha perso primariati o servizi per i quali si era temuto negli scorsi mesi.

“Signifi cative e positive appaiono anche le novità previste per l’ospedale San Luca di Trecenta, per il quale viene disegnato uno sviluppo in campo medico e riabi-litativo, in grado di completare, ampliandolo, il ventaglio di offerta dei servizi già in essere. Importanti cambiamenti vengono inoltre introdotti nel modello di assistenza territoriale, prevedendo la creazione delle aggregazioni professionali dei medici e dei pediatri di famiglia, l’attivazione di strutture di ricovero intermedio e l’avvio di

una centrale operativa territoriale attiva sulle 24 ore.

Grande soddisfazione anche per la struttura di Trecenta che, insieme a quella di Adria era quella più a rischio per dimensioni e specialità. Al San Luca di Trecenta verrà mantenuto quindi il

punto nascite, anche se ancora grande è la preoccupazione per i tagli relativi ai posti letto che, anche nelle dichiarazioni del Sindaco Laruccia avvenute a mezzo stampa, andranno sicuramente ad intaccare la funzionalità della struttura che ad oggi offre servizi per circa 80 mila persone.

A fronte del rischio che molti pazienti possano essere ricoverati in strutture lonta-ne come Rovigo i medici di base locale stanno cercando di ricavare degli spazi dove possano essere integrati dei posti letto di comunità come previsto dal Piano Socio Sanitario Regionale. Rimane comunque un grande valore la vocazione alla riabilita-zione della struttura che ha tutte le potenzialità per divenire punto di riferimento non solo per la provincia di Rovigo ma anche per quelle limitrofe.

Un centro così importante inevitabilmente porta benefi ci che si ripercuotono an-che nella zona circostante alzando quindi il movimento e facendo girare l’economia locale.

Oltre a queste buone notizie anche un’altra novità arriva dal polo di Trecenta, relativa all’apertura estiva dell’ambulatorio per i controlli oncologici. Durante l’estate 2013, per la prima volta dal 2004, grazie alla disponibilità dello staff e all’impegno della direzione i servizi continueranno ad essere erogati regolarmente. La decisione della Direzione è stata apprezzata sia dai vertici locali che dalle associazioni e che ruotano intorno al mondo della salute che hanno accolto positivamente questo “ri-torno”. Ma.Ce.

A Trecenta apertura estiva dell’ambulatorio per i controlli oncologici

messaggio pubblicitario

Page 6: Rovigo giu2013 n81

6 Rovigo66 Rovigo

Il 17 giugno è scaduta la data per il pa-gamento dell’acconto Imu e molti hanno dichiarato come a Rovigo ci sia stata una

riscossione da record rispetto alle somme previste che, considerate le sospensioni vigenti per quanto riguarda la prima casa, arriverebbero da tutti quegli edifi ci e costru-zioni che non rientrano nelle categorie per le quali il pagamento rimane bloccato fi no al 31 agosto. In defi nitiva, quindi, fabbricati industriali e seconde case. Per capire me-glio la situazione in cui si trova Rovigo e come si muoverà l’ammini-strazione, le dichiara-zioni dell’Assessore al Bilancio del capoluogo, Stefano Bellinazzi, sono senza dubbio indispensabili e chiarifi -catrici: “Essendo l’imposta sospesa fi no al 31 agosto, data in cui il governo deciderà se eliminare totalmente l’imposta o meno,

siamo nella stessa situazione di tutti gli altri comuni italiani. Rimaniamo in attesa delle decisioni che verranno prese. Ad oggi nessuno ha pagato l’Imu sulla prima casa e pertinenze, terreni agricoli e fabbricati, cooperative edilizie e Ater quindi le voci che circolano a riguardo non sono veritiere sem-plicemente perché è tutto fermo. La legge inoltre - continua Bellinazzi - ha deciso che l’acconto deve essere versato seguendo le

aliquote stabilite lo scorso anno, quindi noi come amministra-tori non abbiamo po-tuto toccare nessuno di questi parametri. Le aliquote Imu de-

fi nitive verranno portate a bilancio a fi ne mese, anche se per l’appunto rimaniamo in attesa delle decisioni che verranno prese a livello nazionale”.

Ma cosa succederebbe se il Governo de-

cidesse di eliminare l’imposta? “Nelle casse del Comune di Rovigo verrebbero a mancare 4,5 milioni di euro. Una somma consistente per amministrare la città che senza dubbio dovrebbe essere compensata in altro modo dal governo centrale, come era stato fatto a suo tempo con l’Ici. E’ improbabile, se non impossibile, pensare di chiudere il bilancio senza queste somme. Mi auguro che il Go-verno mantenga le promesse fatte, ma se l’imposta non dovesse essere eliminata ci saranno agevolazioni per diverse categorie di cittadini”.

di Martina Celegato

Le aliquote sulla prima rata non sono state toccate. Ora l’assessore di palazzo Nodari aspetta le direttive da Roma

Imposte Il 17 giugno è scaduta la data per il pagamento dell’acconto Imu

Bellinazzi: “Rimaniamo in attesa di ciò che farà il Governo”

Sentita in merito anche il Consigliere di Minoranza di Rovigo Nadia Romeo porta la sua opinione sull’Imu e sulla situazio-ne che si trovano ad affrontare i comuni. “Il problema dei

comuni non é Imu sí, o no. Il problema vero dei nostri comuni passa attraverso la ridefi nizione dei ruoli, la determinazione delle competenze, la fonte di approvvigionamento delle necessarie risorse fi nanziarie e mediante una radicale nuova organizzazione dei servizi, che deve essere ispirata e ancorata alle effettive esigenze dei cittadini. Il mio auspicio è che per il futuro questa maggioranza sappia lavorare avendo come esclusivo obiettivo quello di trovare la soluzione più equa per i cittadini”. Il consigliere di minoranza ha formulato anche alcune critiche su quelle che sono state le scelte del passato prese dall’Amministrazione. “Noi, come Pd l’anno scorso ne avevamo fatto alcune scelte di base: Imu al minimo per la prima casa, per chi affi tta a canone agevolato, non far pagare disabili e anziani in struttura, esonero per le case Ater. Questa maggioranza ha scelto l’Imu al massimo, uno dei pochissimi comuni in tutt’Italia. In fase di assestamento di bilancio si è visto come molte delle nostre proposte avrebbero potuto essere state accolte. Si è preferito un aumento al massimo di tutte le tasse e le tariffe cittadine invece di soluzioni che avessero ripercussioni concrete nel dare sollievo alle famiglie. I comuni in un ordinamento democratico non possono che applicare i provvedimenti che vengono decisi a livel-lo nazionale ma le buone amministrazioni hanno il dovere e l’autonomia di fare alcune scelte. Ogni forza politica fa legittimamente le proprie proposte, ma poi la buona politica ha il dovere di trovare la sintesi migliore per ridare fi ato e speranza ai cittadini. Voglio lasciarmi guidare dall’ottimismo e sperare che il governo sappia trovare risorse alternative adeguate. Il comune capoluogo è chiamato e, lo sarà sempre più, se verranno abolite le provincie, sul piano politico ad un’azione di raccordo pur nel rispetto delle autonomie dei singoli comuni”.

In Breve

La parola alla minoranzaromeo: “Il proBlema non È l’Imu”

Ma.Ce.

Il 15 giugno 2013 era il giorno fi ssato come termine per la raccolta dei dati da parte del-la commissione incaricata di far chiarezza

sui fi nanziamenti pervenuti all’Iras attraverso l’Ulss 18 su indicazione dell’assessore Regio-nale Remo Sernagiotto. La commissione, formata dal Sindaco Bruno Piva, Giovanni Nalin (Sel-Idv) e Giacomo Sguotti (Pdl), aveva ricevuto l’incarico alla fi ne di maggio da parte del consiglio comunale di Rovigo, un compito ben preciso che doveva andare a capire dove fossero andati a fi nire i contributi che dovevano essere versati sui conti correnti degli anziani non autosuffi cienti come integrazione economica ai familiari per il pagamento della retta mensile. L’inchiesta, ancora in corso, non si preannuncia di facile risoluzione e lo stesso Sernagiotto nelle scorse settimane ha affermato come, nel caso emergessero delle gravi irregolarità, si proce-derà al commissariamento dell’ente Iras. Ma quali sono i fatti che hanno portato a questa situazione? Ripercorrendo la vicenda che negli ultimi mesi ha coinvolto l’Iras non si possono non citare le parole di Sernagiotto “La Regione sulla base di una segnalazione che può essere presentata anche da un privato cittadino, avvia un procedimento istruttorio di verifi ca. Se la segnalazione ha un riscontro, si provvede al commissariamento”. La segnalazione relativa all’Iras era partita dal consigliere PDL Aldo Guar-nieri proprio durante una seduta consiliare del

capoluogo polesano, seduta durante la quale il consigliere aveva presentato una mozione che ha portato successivamente all’analisi di tutti i dati fi nanziari relativi e ai dettagli delle spese in particolare per i contributi. In seguito alla segna-lazione Sernagiotto ha poi spiegato come dalle prime verifi che effettuate, dei 400 mila euro di fondi regionali destinati agli anziani, solo il 37% fosse stato effettivamente distribuito mentre il rimanente delle somme utilizzato per sop-perire ad altre spese come la retribuzione dei dipendenti, che esulavano totalmente dal reale scopo per cui i fondi erano stati stanziati . Una questione spinosa che, se venisse confermata, porterebbe alla luce una situazione di diffi cile gestione vista la delicatezza dei servizi svolti da parte dell’ente stesso. Inevitabilmente la questione, sia durante il Consiglio Comunale sia durante altre occasioni pubbliche, aveva suscita-to indignazione da parte delle autorità locali che avevano calcato la mano soprattutto nel fatto che molti dei familiari dei degenti non fossero nemmeno a conoscenza di questi fondi, e che quindi continuassero a farsi carico di somme da pagare a volte inadeguate per le effettive possi-bilità economiche.

IRAS LA COMMISSIONE CONTINUA L’INCHIESTA

Ma.Ce.

L’assessore regionale Remo Sernagiotto ha affermato che, nel caso emergessero delle gravi irregolarità, si procederà al commissariamento

Nadia Romeo

Se l’imposta non dovesse essere eliminata, agevolazioni per diverse categorie di cittadini

Nella foto l’assessore al Bilancio, Stefano Bellinazzi

messaggio pubblicitario

Prima che ti portino via la casa, l’attività la dignità... unisciti a noi, contatta il nostro agente di zonaal 334.1526595 EquidEbiti l’aiuto che cercavi !!!Ti hanno negato un prestito, un acquisto rateale, un conto corrente, un leasing, una carta di credito? Perché risulti cattivo pagatore, segnalato nelle centrali rischi finanziari, fallito, ipotecato, pignorato? Cosa aspetti a cancellarti? Riabilitati ed otterrai di nuovo credito da qualsiasi banca finanziaria e/o fornitore. Cerchi una soluzione efficace per liberarti dall’oppressione dei debiti? I debiti sono diventati un problema? Abbiamo sicuramente la soluzione adatta alle tue esigenze.

AssistenzA debiti fiscAli° Assistenza debiti vs banche, finanziarie, fornitori° Istanza di cancellazione banche dati ( crif, experian, ctc, cai)° Cancellazioni e riabilitazioni protesti cambiari e assegni° Opposizioni a decreti ingiuntivi ( ex art. 645 Cpc)° Opposixzioni a precetto ( ex art. 615 Cpc)° Opposizioni a pignoramento ( ex art. 617 C.2 Cpc)° Opposizione a revocatoria ordinaria e fallimentare ° Protezione preventiva patrimonio mobiliare ed immobiliare° Recupero crediti. ° Consulenza debiti e morosita’- consulenza prestiti consulenza legale- disbrigo° Cartelle esattoriali- anatocismo sui conti correnti. ° Visure protesti, visure camerali, visure banche dati, visure registro immobiliare

VISITE A DOMICILIO SU APPUNTAMENTISERVIZI DI ASSISTENZA E CONSULENZA LEGALE E FISCALE

servizi finAnziAriSErvizi pEr i privatiPrestiti personali Cessioni del v° dello stipendio Deleghe di pagamento Prestiti consolidamento debitiMutui acquisto, mutui ristrutturazioniMutui consolido debiti, mutui liquiditàMutuo vitalizio over 65 Investimenti garantitiPensioni integrative

SErvizi pEr lE aziEndEPrestiti aziendali, mutui, crediti, garanzieMutui aziendali Credito alle impreseLeasing immobiliareLeasing targato, nautico Fidejussioni & cauzioniAssicurazioni del creditoInvestimenti garantitiAssicurazioni Pensioni integrative

CONTI CORRENTI PROTESTATI ESEGNALATI IN BANCHE DATI NEGATIVEuFFiCiO aSSOCiatO Equi dEbiti E prEStitO

VIA DEL PROGRESSO N° 2/C INT. 6 – 45030 OCCHIOBELLO ( RO)TEL. 0425/750042 – FAX 0425/[email protected]

Page 7: Rovigo giu2013 n81
Page 8: Rovigo giu2013 n81

8 Rovigo88 Rovigo

“Noi vogliamo che il centro storico viva e che il commercio viva. Se il commercio vive, la città vive. E una città viva è più

sicura”. Antonella Savogin, direttrice di Confeser-centi Rovigo, riassume in una frase i tanti motivi che stanno alla base del “no” deciso che la sua associazione di categoria pronuncia quando sente parlare dell’ipotesi di ampliamento dei centri com-merciali o addirittura dell’apertura di nuove strutture di questo tipo. Discorsi, questi, già fatti in passato e che sono tornati di moda nell’ultimo consiglio comunale di giugno. Infatti l’amministrazione co-munale di Rovigo è tornata ad accarezzare l’ipotesi dell’insediamento del “Decathlon” in zona Fattoria. Nonostante, alcune settimane prima, fosse stato lo stesso assessore al Commercio Matteo Zangirolami a dichiarare che una simile eventualità cozzerebbe contro la legge regionale.

Quella norma, cioè, voluta dal governo di Ve-nezia, con lo scopo di favorire la riqualifi cazione del centro storico, frenandone la desertifi cazione e tute-lando i suoi commercianti, e, nel contempo, porre uno stop deciso alla cementifi cazione di suolo agrico-lo per realizzare ulteriori insediamenti commerciali. “Il tutto - aggiunge la Savogin - quando, in periferia, abbiamo già tanti capannoni sfi tti”.

Da tempo Confesercenti - oltre alla direttrice il presidente Primo Vitaliano Bressanin - va ripetendo che in questa norma c’è ben poco da interpretare: il dettato è chiaro, le fi nalità pure. “Chiariamo - con-tinua la Savogin - nessuno di noi è contrario allo sviluppo o alla creazione di posti di lavoro. Semplicemente, pensiamo che questo possa essere raggiunto riqualifi cando i nostri centri storici”.

Il primo passo per farlo, secondo questo pro-gramma, è “dichiarare guerra” ai locali sfi tti. Proprio l’associazione di categoria di via della Costituzione,

non a caso, ha lanciato nei mesi scorsi ad Adria un’iniziativa che, da settembre, sbarcherà anche a Rovigo. Quella, cioè, di contattare i privati titolari di negozi non locati, proponendo loro di offrirli a costi

calmierati, in modo da dare un’opportunità a tutti coloro che, in questo momento non certo facile, vogliono provare ad aprire un’attività.

Perché tutto riesca nel mi-gliore dei modi, chiaramente,

è importante anche che, nel centro storico, siano proposte attività in grado di richiamare la gente. Ed è qui che entra in gioco il ruolo del Comune, “Che -

spiega la direttrice - deve fare da capofi la”. E’ anche per questo che, nella serata dello scorso 1 luglio, la fi accolata organizzata da Confesercenti proprio per rilanciare il centro e stoppare la nascita di nuo-vi centri commerciali ha vissuto una tappa cruciale sotto Palazzo Nodari: una vera e propria richiesta di aiuto agli amministratori. Il tutto senza dimenti-care un aspetto importante: l’emergenza non esiste solo a Rovigo. Se, infatti, nei piccoli paesi i negozi resistono, forti della tradizione e della scarsa concor-renza, nelle città e nei centri maggiori, come Badia, Lendinara e la stessa Adria, i segnali di allarme sono molto simili quelli del capoluogo.

di Lorenzo Zoli

Negozi in centro Savogin ha spiegato le sue idee per salvare il commercio

Ripartire dai negozi sfi tti

Alcune vetrine del centro cittadino di Rovigo e nella foto piccola la direttrice di Confesercenti Rovigo, Antonella Savogin

Confesercenti ha lanciato un’iniziativa: contattare i privati titolari di negozi non locati, proponendo loro di offrirli a costi calmierati

L’amministrazione è tornata ad accarezzare l’ipotesi “Decathlon”

Nei primi quattro mesi del 2013, per ogni negozio aperto, ne sono stati chiusi tre. A livello nazio-nale, vuol dire l’addio a ben 21mila attività al

dettaglio, con un saldo negativo di circa 12.750. Sono i dati, allarmanti, che arrivano dall’Osservatorio dell’as-sociazione di categoria Confesercenti. Se la tendenza dovesse proseguire, quest’anno la campana a morto suonerà per oltre 40mila realtà commerciali. Una perdi-ta gravissima, sia in termini sociali, con una crescente

desertifi cazione dei centri storici, che occupazionali, dal momento che più o meno 120mila persone perdereb-bero il lavoro. Proiettando i dati su una scala ancora più estesa, da un punto di vista temporale, in 10 anni si arriverebbe alla scomparsa dei negozi di vicinato.

Gli indiziati di questa ecatombe? “Da un lato, l’Iva applicata agli esercenti e la pressione fi scale che grava sulle famiglie. Ma anche, se si guarda ai centri storici, la concorrenza spietata che alle attività locali fanno i grandi

commerciali, che svuotano letteralmente, ripete Confeser-centi, le città”. Una soluzione unica, secondo l’associazio-ne, non esiste. Serve l’intervento sia dei politici di livello nazionale, per il versante fi scale della questione, che degli amministratori locali, per organizzare attività di richiamo e di applicare le norme a tutela dei centri storici; e infi ne degli esercenti stessi, perché si organizzino e associno per farsi forza e migliorare il dialogo con le autorità.

focus CommercionegozI In dIffIcoltà a causa della pressIone fIscale

Lo.Zo.

segue da pag. 1

le forze politiche e sociali attorno ai pro-blemi delle imprese commerciali e del ruolo che svolgono nel contesto delle nostre città. La situazione economica generale accom-pagnata da alcuni provvedimenti di derego-lamentazione, ha fatto si che nei primi 4

mesi del 2013 a livello nazionale abbiano chiuso defi nitivamente i battenti 19.729 imprese commerciali, nel Veneto 1.336 men-tre a Padova e provincia sono 137 quelle che hanno abbassato defi nitivamente le loro serrande in questi 4 mesi (3 al giorno).Il risultato è che intere aree nei nostri centri storici e nei centri urbani stanno velocemente subendo fenomeni di desertifi cazione a cui seguiranno mancanza di servizi e degrado con conseguenti costi a carico della collettività. Del resto basta ricordare che in questi ultimi 5 anni: la pressione fi scale è sensibilmente aumentata, il credito a favore di imprese e famiglie si è ridotto drasticamente, il lavoro è diventato sempre più costoso, i provvedimenti ‘Salva Italia’ anziché dare linfa ad occupazione e consumi hanno depres-so l’economia, il reddito degli italiani è calato di 9.700 euro per ogni nucleo familiare. In altri termini, le misure drastiche varate nel recente passato non hanno dato nessun frutto positivo: con la sola strategia del rigore si porta il Paese alla deriva. La Confesercenti dice no quindi a politiche che puntino solo a modifi care le modalità di prelievo fi scale senza ridurne il peso e senza una seria politica di riduzione della spesa. Al contempo chiediamo che fi nalmente la politica economica del governo centrale e di quello territoriale sia impostata partendo dalle piccole e medie imprese e ad uno sviluppo economico molto legato ai centri urbani. Sono le piccole e medie imprese, in particolare del commercio, che rendono vitali e fruibili località che altrimenti non avrebbero nessuna capacità di at-trazione. Basta girare per i nostri centri urbani per rendersi conto di come le piccole e medie imprese che vi operano stiano dando vita ad un enorme sforzo di innovazione sia nell’offerta che nei servizi. Chiediamo pertanto di approvare la nostra proposta di Legge di iniziativa popolare che ridà potere decisionale alle Regioni ed ai Comuni in termini di orari di apertura dei negozi. Con la fi accolata di Padova, centinaia di commercianti hanno simbolicamente ma-nifestato di come siamo noi che illuminiamo le nostre città. Dateci una mano a non spegnerle.

*Presidente Confesercenti Padova

L’Intervento

di Nicola Rossi*

Commercio, dateci una mano a non “spegnere” le nostre città

messaggio pubblicitario

Page 9: Rovigo giu2013 n81

Cosa significa candidare un’area a Riserva della Biosfera all’interno del Programma MAB (Man and the Biosphere – L’Uomo e la Biosfera) dell’UNESCO?

Che cos’è una “Riserva della Biosfera”?Oltre al “riconoscimento” di Patrimonio dell’Umanità, l’UNESCO può assegnare anche la qualifica internazio-nale di “Riserva della Biosfera” per la conservazione e la protezione dell’ambiente, nell’ambito del Programma “L’Uomo e la Biosfera” (MAB). Le Riserve della Biosfe-ra sono aree di ecosistemi terrestri, costieri e marini in cui, attraverso un’appropriata gestione del territorio, si associa la conservazione dell’ecosistema e la sua bio-diversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali a beneficio delle comunità locali. Ciò comprende attività di ricerca, controllo, educazione e formazione.

L’uso del termine “riserva” è obbligatorio? No. In alcuni casi, come quello del Delta del Po, dove questo termine abbia già un significato giuridico preciso (ad esempio “Riserve naturali”, ecc.) può essere utiliz-zata una denominazione più adatta a dimostrare le qua-lità del territorio e più gradita alle popolazioni residenti. In questa prima fase, infatti, è stato individuato il titolo provvisorio “DELTA DEL PO – Uomo, natura, sviluppo” - Riserva della Biosfera del Delta del Po.

Quante sono le Riserve della Biosfera, nel mondo ed in Italia? Ad oggi le Riserve della Biosfera ricono-sciute dall’UNESCO nel mondo sono poco più di 600, solo 9 delle quali in Italia (l’ultima è quella del Monviso) e non ve ne sono per ora in Veneto, nemmeno par-zialmente.

La Riserva deve includere diverse zone indipen-denti?Ogni Riserva della Biosfera deve includere tre zone in-terdipendenti, e precisamente:•Core Area, o area centrale, sottoposta ad un regime giuridico che garantisce la protezione a lungo termine degli ecosistemi e delle specie animali e vegetali pre-senti al suo interno.•Buffer Zone, o cuscinetto, è adiacente o circonda l’area core e contribuisce alla sua conservazione. Le attività consentite in tale area devono riguardare princi-palmente le tecniche di sviluppo per l’uso delle risorse naturali che rispettino la biodiversità dell’area e favori-scano la gestione o riabilitazione degli ecosistemi.•Transition zone, o area di cooperazione, non è sot-

toposta a vincoli giuridici e prevede attività antropica, vil-laggi, e complessi urbani (città) al suo interno. Le attività economiche e sociali devono essere dirette alla realiz-zazione di progetti modello per uno sviluppo economico sostenibile a beneficio, in particolare, della popolazione locale ivi residente.Solo l’area core richiede obbligatoriamente norme di conservazione stringenti e di solito coincide con una zona di protezione già esistente e tutelata a livello nor-mativo, come una riserva naturale o le zone più protette di un parco nazionale o regionale. Le aree buffer preve-dono un regime funzionale alla tutela dell’area core. Per le aree di transizione, invece, non si prevede un regime di tutela giuridica e non sono necessariamente sotto-poste a vincoli. Lo schema di zonizzazione non è unico e può essere applicato in modi diversi in paesi diversi, a seconda dei contesti geografici o socio-culturali. La flessibilità di tale schema resta uno dei punti di forza del concetto di Riserva.

Che funzioni hanno le aree della Riserva?Le aree della riserva hanno differenti funzioni di conser-vazione, sviluppo e supporto logistico.•Funzione di conservazione: contributo alla conser-vazione dei paesaggi, degli ecosistemi, delle specie e delle variazioni genetiche.•Funzione di sviluppo: incentivare e promuovere lo svi-luppo sostenibile.•Supporto logistico: supporto a progetti dimostrativi, di educazione formazione, di ricerca e monitoraggio in tema di conservazione e sviluppo sostenibile a livello locale, regionale, nazionale e globale.

Quali benefici può portare il riconoscimento dell’UNESCO? La candidatura di un ambito territoriale per un riconoscimento internazionale mette in moto ed alimenta energie, interesse, partecipazione, risorse che possono oggettivamente concorrere ad un migliora-mento della qualità della vita e del contesto territoriale. Dalle indagini svolte dall’UNESCO – da portare in evi-denza un recente studio sul “valore del brand” - sono stati dimostrati i positivi benefici derivanti ai luoghi dove sono stati concessi i riconoscimenti internazionali. In particolare, Il 75% del campione intervistato ritiene che il marchio UNESCO sia importante nella promozione di attività, il 52% lo considera garanzia di qualità, il 40% elemento di eccellenza. UNESCO porta valore aggiunto nella tutela dei beni culturali (88%), nella promozione di beni naturalistici (86%) e in quella dei monumenti (84%). E’ stata inoltre confermata la straordinaria dif-fusione della conoscenza di base di UNESCO, nota al 98% del campione, cui corrisponde un elevato indice di reputazione vicino all’eccellenza, pari a 76 punti (oltre 70 è considerata area di eccellenza in valori compresi tra 0 e 100). L’Organizzazione, infatti, riscuote un livello di fiducia del 69%, è ritenuta efficace al 75% e l’80% degli intervistati considera importante la sua mission.

L’Unione Europea potrebbe finanziare progetti di sviluppo? L’inserimento di un territorio nella rete mon-diale delle Riserve della Biosfera del Programma MAB dell’UNESCO potrebbe favorire l’accesso a programmi e fondi internazionali finalizzati allo sviluppo di progetti di collaborazione.I nuovi indirizzi di Politica Agricola Europea (PAC) 2014- 2020, ad esempio, considerano appositi canali di finan-ziamento attraverso i Piani di Sviluppo Rurale per il so-stegno ad attività agricole in ambiti di tutela ambientale e paesaggistica (già oggi nei siti della Rete Natura 2000) o comunque in aree interessate da progetti di valenza sovra locale, come appunto potrebbe essere una Riser-va della Biosfera, anche al fine di affrontare e risolvere potenziali conflitti tra attività agricole e zootecniche ad elevato impatto ambientale e attività di agriturismo e turismo sostenibile.

Che cosa può comportare, in definitiva, il ricono-scimento?La Riserva della Biosfera non va considerata come un progetto a tempo limitato, bensì un’operazione di lungo termine. La partecipazione alla rete mondiale (network) delle riserve consente una valida possibilità di scambio di conoscenze, di buone pratiche, di strumenti gestionali nonché l’accesso a progetti, programmi e fondi interna-zionali appositamente dedicati ad affrontare problemati-che legate allo sviluppo, tra le quali i cambiamenti clima-tici, la perdita di biodiversità e la rapida urbanizzazione.Il riconoscimento di “Riserva della Biosfera”, per esplicita dichiarazione dell’UNESCO, non implica alcun vincolo giuridico ulteriore, ma va inteso come occasione per affrontare e risolvere, con la partecipazione della popolazione, i problemi locali ed i relativi possibili conflitti in una dimensione globale.Inoltre, il riconoscimento non va inteso come l’assegna-zione di un “logo”, bensì come assunzione di responsa-bilità e scommessa del territorio a ideare, sperimentare e sviluppare buone pratiche da estendere anche all’e-sterno.

Come funziona la candidatura?Il dossier di candidatura va presentato dagli Enti promo-tori al Comitato Nazionale del Programma MAB presso il Ministero dell’Ambiente, il quale provvederà in seguito a trasmetterlo alla Segreteria del Programma MAB presso la sede dell’UNESCO a Parigi.In attesa del riconoscimento, gli enti promotori sviluppa-no ed iniziano ad implementare il progetto per la gestio-ne della riserva, con gli impegni che dovranno essere assunti da ciascuno per poterla attuare. Tale progetto sarà attivato quando l’UNESCO avrà assegnato il rico-noscimento.

Possono le comunità locali concorrere alla crea-zione della Riserva?Certamente sì! Anzi, tutti dovrebbero poter portare il

proprio contributo, la propria idea. Per questo sono stati programmati alcuni incontri pubblici di presentazione e sono stati aperti degli spazi (anche virtuali) di confronto.

Per ulteriori informazioni visitate il sito www.parcodeltapo.org e consultate tutta la documentazione che sarà via via pro-dotta, oppure inviate una email all’indirizzo:[email protected].

Che cos’è l’UNESCO?È l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, da cui l’acronimo UNESCO); è stata fondata dalle Nazioni Unite il 16 novembre 1945 per incoraggiare la collaborazione tra le nazioni nelle aree dell’istruzione, scienza, cultura e comunicazione. Sono membri dell’UNESCO 195 Paesi più 7 membri associati. Il quartier generale dell’UNESCO è a Parigi.

Il nome UNESCO è legato al “Patrimonio Mondiale”: cosa è?Quella di Sito del Patrimonio Mondiale è la denominazione ufficiale delle aree registrate nella lista del Patrimonio Mondiale, o nella sua accezione inglese World Heritage List. La Convenzione sul Patrimonio Mondiale, adottata dalla Conferenza generale dell’UNESCO il 16 novembre 1972, ha lo scopo di conservare, preservare e valorizzare il patrimonio culturale e naturale anche attraverso l’identificazione e la tutela di siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale. La lista è composta da un totale di 981 siti (di cui 759 beni culturali, 193 naturali e 29 misti) presenti in 160 Nazioni del mondo. Attualmente l’Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità (49 siti), seguita dalla Cina (45 siti) e dalla Spagna (44 siti).

Programma MAB e riserve della biosfera

Messaggio pubblicitario

Il Programma MAB è promosso da UNESCO

2007

-201

3 cooperazione territoriale europeaprogramma per la cooperazionetransfrontaliera

Italia-Sloveniaevropsko teritorialno sodelovanjeprogram čezmejnega sodelovanja

Slovenija-Italija

Investiamo nelvostro futuro!Naložba v vašoprihodnost!www.ita-slo.eu

Progetto cofinanziato dal Fondo europeo disviluppo regionale

Projekt sofinancira Evropski skladza regionalni razvoj

Il percorso di candidatura dell’area del Delta del Po a Riserva della Biosfera del Programma MAB dell’UNESCO è supportato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Page 10: Rovigo giu2013 n81

9Rovigo

“Il carcere è un luogo dove vengono re-clusi i poveri. Poveri sia economicamen-te che culturalmente, poveri nel senso

che non hanno le risorse, anche una volta fuori, per ricominciare un percorso”. Livio Ferrari, garante dei detenuti per Rovigo, quando parla del mondo che c’è dietro le mura, delle vite che ci sono dietro le sbarre, pone subito l’accento su una questione di disuguaglianza sociale. “Per molti tipi di reati - continua - avere i soldi per pagare un buon avvocato fa spesso la dif-ferenza tra andare in carcere o restare fuori. La disuguaglianza inizia già nella fase del proces-

so”. Concetti ribaditi anche nella recente rela-zione al consiglio comunale di Rovigo. La quar-ta. Uno dei problemi maggiori, per chi ha meno risorse, è quello di ricominciare, una volta fuori. Percorsi di reinserimento, messi a disposizione dagli enti locali e dal pubbli-co, non ne ce sono. “E invece - continua il garante - sarebbe fondamentale proprio ridare normalità a queste esistenze. Conce-dere un’altra opportunità. Da circa 25 anni - prosegue Ferrari - Seguo il centro francesca-no di ascolto, che ho fondato. Ogni anno, grazie anche a una cooperativa sociale di

Monselice, riusciamo ad avviare percorsi di questo tipo per 6 o 7 detenuti che abbiano scontato la pena. Andiamo avanti da una decina d’anni e, vi assicuro, della settantina di persone che abbiamo seguito, non ho mai visto tornare in carcere nessuno”. Detto dei problemi di chi è appena uscito, non vanno dimenticati quelli di chi resta dentro. Anche perché il compito del garante dei detenuti è quello di prendere in esame i casi di lesione dei loro diritti. Lesione dei diritti che si con-creta in vari modi: uno di questi è la precaria assistenza sanitaria, peggiorata dal 2008,

quando la sanità, anche nei penitenziari, è passata sotto l’egida del Servizio sanitario nazionale. Ma, soprattutto, fanno pensare le condizioni di vita routinaria all’interno de-gli istituti di pena: l’inattività forzata anche per 20 ore al giorno, a causa della mancan-za di fondi per laboratori e altre attività. Gli

spazi esigui, tre persone in tre metri per tre. “Una realtà, questa - sottolinea Ferrari - che non cambierà neppure nel nuovo carcere”. Tanti pensano che, in fondo chi sta in carce-re se lo merita. “L’errore - chiude il garante - fa parte dell’essere umani. Ma cambiare è possibile”.

di Lorenzo Zoli

Continuano i problemi legati al sovraffollamento e saranno tali anche nella nuova struttura

Carcere Livio Ferrari ha presentato la quarta relazione al consiglio comunale di Rovigo

“Mancano percorsi di reinserimento per gli ex detenuti”

Per molti tipi di reati avere i soldi per pagare un buon avvocato fa spesso la differenza tra andare in carcere o restare fuori

Precaria l’assistenza sanitaria da quando è passata sotto l’egida del Servizio sanitario nazionale

Dallo scorso 18 giugno, la casa circondariale di Rovigo ha un nuovo direttore: è Antonella Forgione, proveniente dal Provveditorato di Padova, dove ha lavorato per circa un

anno, dopo avere guidato il nuovo carcere di Trento, nel quale erano stati sistemati i detenuti sia di Rovereto che della “vec-

chia” struttura trentina. Un incarico che la Forgione aveva lascia-to rassegnando le dimissioni, a seguito anche di una accesissima polemica con i sindacati. A Rovigo, sostituisce Ottavio Casarano, che si era insediato nell’ottobre del 2012. Neppure un anno fa. Tanto che la tempistica dell’avvicendamento, annunciato in consiglio comunale dalla relazione del garante dei detenuti Livio Ferrari, ha sollevato, qualche perplessità nell’assemblea.

La situazione che la neodirettrice trova a Rovigo non è sem-

plice: la struttura è affollata ben oltre il limite previsto. 74 pre-senze a fronte di una capienza nominale di 33, con un margine di tolleranza che si potrebbe estendere sino a 45. Una presenza di personale di polizia penitenziaria non adeguata, come da tempo sottolinea il sindacato. Risorse in contrazione. Tanto che appare a rischio anche la presenza degli assistenti sociali, sino a oggi un sollievo e una pietra angolare per quanti vivono dietro le sbarre. Lo.Zo.

antonella forgIone prende Il posto dI ottavIo casarano

Direzione del carcere

10 Rovigo101010 Rovigo

i SALDIiniziano

sconti finoal 50%

AFFRETTATEVI ! FINO AL 31/8

i i i i i i i i i SALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDISALDIal 50%al 50%al 50%al 50%al 50%al 50%al 50%al 50%al 50%al 50%al 50%al 50%al 50%al 50%al 50%

AFFRETTATEVI !AFFRETTATEVI !AFFRETTATEVI !AFFRETTATEVI !AFFRETTATEVI !AFFRETTATEVI !AFFRETTATEVI !AFFRETTATEVI !AFFRETTATEVI !AFFRETTATEVI !AFFRETTATEVI !AFFRETTATEVI !AFFRETTATEVI !su tutta la biancheria per la casa

messaggio pubblicitario

Page 11: Rovigo giu2013 n81

NOME CONCESSIONARIO - Indirizzo

Ypsilon Elefantino 1.2 69 CV - prezzo promo € 10.600 (IPT e contributo PFU esclusi). Offerta valida fino al 31.07.2013 con il contributo Lancia e dei Concessionari aderenti. Immagini vetture indicative. Val. Max. consumi ciclo combinato (l/100km): 6,8 (Ypsilon 1.2 8v GPL 69 CV). Emissioni CO2 (g/km): 120 (Ypsilon 1.2 8v 69 CV BZ).

ELEGANZA IN MOVIMENTO.Dal 1906.

COLOR A LA T UA ESTATE.

Ypsilon Elefantino 5 porte introduce il Turchese nella sua nuova gamma colori.

DETTAGLI GLAMOURCerchi, specchietti, poggiatesta, cuciture con dettagli FLUO: Fucsia o Turchese. Nuovi interni urban look.

Disponibile anche metano e GPL .

Tua da 10.600 € con clima, radio e volante in pelle.

E sulla gamma Ypsilon in pronta consegnafino a 1.000 € di extrabonus.

SCOPRILA SABATO 6 E DOMENICA 7.

YPSILON ELEFANTINO

lancianewypsilon.it NATUR ALLY CHIC.

Ing. Mario Fabbris Sede principale: ROVIGO V.le Porta Po, 71/E - Tel. 0425 209911 - Fax 0425 423356

[email protected] - www.fabbris.it

messaggio pubblicitario

Page 12: Rovigo giu2013 n81

12 Rovigo121212 Rovigo

La nuova ordinanza promulgata dal Sinda-co di Rovigo Bruno Piva parla chiaro: dopo le 24, niente più schiamazzi e musica

all’aperto. Finalmente una buona notizia per i residenti del centro storico, che (forse) po-tranno dormire sonni tranquilli, senza l’ormai consueto disturbo degli avventori dei locali. Ov-viamente, non altrettanto bene l’hanno presa gli esercenti, che vedono sfumare varie oppor-tunità per attirare i giovani nelle sere d’estate, intrattenendoli con la musica e qualche artista dal vivo fi no a notte fon-da. In realtà l’ordinanza, che resterà in vigore fi no al 15 settembre, permette ai locali di ospitare eventi musicali all’esterno, ma solo per un numero limitato di volte (potranno essere concessi al massimo 4 permessi alla volta, per un totale complessivo di 15 in tutta l’estate) e tramite un iter burocratico che coinvolge il Comune-Comando della Polizia municipale. In tutte le altre occasioni, gli esercizi che non

dispongono di sale da ballo appositamente al-lestite, potranno continuare l’intrattenimento musicale solo al proprio interno, sempre nel rispetto del Regolamento comunale per le atti-vità rumorose. Il provvedimento, tutt’altro che una novità per il nostro territorio, e che per forma e contenuti è simile a quelli di molte altre città italiane, prevede anche altri obblighi per i titolari di pubblici esercizi: dovranno infat-ti vigilare sul comportamento dei propri clienti all’esterno del locale, evitando che venga

intralciato il passaggio ai cittadini nelle strade e nei portici e che sia mantenuto un atteggia-mento che non disturbi la quiete pubblica e privata. Avranno inoltre

a disposizione un’ora di tempo dalla chiusura per ripulire l’area antistante la loro attività da eventuali bottiglie e consumazioni abbandona-te dai clienti. Nell’ordinanza, sono già elenca-te anche le sanzioni: per il superamento dei decibel e il mancato rispetto del divieto della

musica all’aperto vanno da 258 a 1549 euro, per i restanti punti da 25 a 150 euro. Accolte quindi le numerose segnalazioni fatte perve-nire in Comune dai cittadini, mentre restano fi nora inascoltate le proteste di commercianti, musicisti e avventori contrari all’iniziativa. Il Sindaco, da parte sua, non sembra disposto a cambiare linea. Nel corso dell’estate ci saranno comunque alcune eccezioni, come è già avvenuto per l’ultima “Notte Bianca”. Senza dubbio, nel centro storico di Rovigo si prospettano delle serate più tranquille, nel pie-no rispetto della quiete e dell’ordine pubblico.

di Andrea Zambolin

Emessa dal Sindaco Piva la nuova ordinanza anti-rumore. Rimarrà in vigore fi no al 15 settembre

Sicurezza Dopo le 24 i cittadini potranno dormire sonni tranquilli

Stop a musica e schiamazzi notturni

Secondo lei i motivi che hanno por-tato la maggioranza ad approvare l’ordinanza anti-rumore sono del-

le reali necessità dei cittadini, oppure è solo un modo per mostrare ai cittadini l’operosità dell’attuale maggioranza?

“La seconda. Questa maggioranza pur di colmare le vistose lacune dovute ad una mancanza di progettualità ora prova ad ac-celerare improvvisando con provvedimenti contradditori ed ondivaghi. Molti che ho sentito dicono giustamente: perché con le notti bianche o con le “discoteche di piaz-za” i decibel non sono un problema men-tre ora si vuole una specie di coprifuoco?”

Le sembra che l’ordinanza intralci i tentativi dei locali del centro di combat-tere la crisi?

“Dal lato economico l’ordinanza met-te dei paletti agli esercenti: penso che il Sindaco farà fatica a spiegare loro la bontà del provvedimento. Sicuramente molta più di quando aprì il Corso al traffi co automo-bilistico. Il suo collega di Adria, essendo un operatore del settore, non credo avrebbe fatto altrettanto”.

Come giustifi ca la mancata aper-tura di gran parte dei negozi in con-comitanza con eventi organizzati dal Comune (come a Pasquetta, in occasio-ne della mostra sulla Maison Goupil a Palazzo Roverella)?

“Qui fatico io a giustifi carla. Sono convinto della buona volontà di molti ope-ratori del commercio, ma non capisco il loro manifesto immobilismo in occasione di eventi straordinari come le mostre del-la Fondazione. Manca la sinergia, manca quello scatto d’orgoglio che esula dalla crisi economica. Cito un dato che dovrebbe far rifl ettere: la Mostra sulla Maison Goupil è costata 750mila euro a fronte di circa un quinto incassato e con un trend di visita-tori esterni superiore alla metà. Merita la nostra città questi “aiuti culturali” quando di domenica si fatica a trovare un bar o ristorante aperto?”

Secondo lei i giovani, dopo le 24, proseguiranno la serata all’interno dei bar oppure cercheranno altri luoghi d’incontro, con la conseguenza di esten-dere il disturbo in altre aree limitrofe?

“Non lo posso dire. Di sicuro Rovigo non offre spazi o motivi di aggregazione al di fuori dei locali. Questo è un altro pro-blema che la Giunta Piva si guarda bene dal risolvere”.

Rovigo non è nuova a questo gene-re di provvedimenti nel periodo estivo:

nel 2010 anche il sindaco Fausto Mer-chiori ha fatto approvare un’ordinan-za simile. Nessuno si scandalizzò in quell’occasione, e tuttavia cosa avrebbe dovuto fare il Sindaco Piva per rispon-dere alle lamentele dei cittadini?

“Io non ho letto quel provvedimento. Mi fi do di quanto Lei afferma. Dubito solo che il Sindaco Mer-chiori indicasse allora il numero di “sfora-menti” possibili ai locali e minacciasse

multe pesanti ai gestori che non puliscono all’esterno. Se fossi stato al posto del Sin-daco Piva, avrei fatto quel provvedimento con meno imposizioni, pianifi cando con at-tenzione il servizio di vigilanza notturna e consentendo ai giovani di rimanere in città a divertirsi”.

Lei aderisce su Facebook al gruppo “Rovigo alza il volume”, defi nito nella descrizione “Gruppo di protesta non silenzioso”. State preparando qualche iniziativa contro l’ordinanza?

“Ho solidarizzato con “Rovigo alza il volume” perché anch’io ho dei fi gli che frequentano alla sera il centro cittadino e vorrei non andassero fuori. Mi sembra un buon motivo. Anzi dovrebbe essere un esempio per altri Consiglieri Comunali, soprattutto di maggioranza, che benché toccati da questi problemi, politicamente li evitano. Circa le future iniziative credo che il Pd cittadino stia attivandosi”.

focus

Il parere dell’opposizione. Vanni Borsetto “l’ordInanza antI-rumore? pIù un’ImposIzIone che una tutela”

Andrea Zambolin

Vanni Borsetto, esponente del Pd e consigliere comunale dal 2011

Il Sindaco farà fatica a spiegare agli esercenti la bontà del provvedimento

Gli esercenti dovranno vigilare anche all’esterno sul comportamento dei propri clienti

COCKTAILS I CONSIGLI DI PAOLO GRAN PRIX D’ESTATE

INGREDIENTI:3/10 RUM AGRICOLO 2/10 RUM BACARDI BIANCO 2/10 SUCCO ARANCIO 2/10 SUCCO CRAMBERRY (RIBES ROSSO) 1/10 CHERRY LUXARDO. SI PREPARA NELLO SHEKER DI VERSA IN CALICI DA DEGUSTAZIONE GRANDI CON ABBONDANTE GHIACCIO TRITATO E FRUTTA FRESCA PESCHE FRAGOLE BANANE.

by Paolo Marani

PAOLO MARANI [email protected] MESSAGGIO PUBBLICITARIO

RICETTA DI CUCINA DI ALICE E LUCIANA

TOURNEDOS DELLA TERRAZZA

ESECUZIONE PRENDETE IL VOSTO TAGLIO DI CARNE MAGRA LEGATELO QUINDI METTERE IL BURRO IN UNA TERRINA LABORATELO CON UN CUCCHIAIO IN SILICONE QUINDI UNITEVI UNA MANCIATINA DI PREZZEMOLO TRITATO FINEMENTE UN PIZZICO DI SALE E PEPE UN PO DI SUCCO DI LIMONE. AVVOLGETE IL TUTTO SU UNA CARTA OLEATA. DATEGLI UNA FORMA DI UN PANINO ROTONDO E METTETELO A INDURIRE IN FRIGO QUANDO LA GRIGLIA E BEN CALDA ADAGIATEVI I TURNEDOS PRIMA DA UNA PARTE POI DALL ALTRA. SERVIRE SU UN PIATTO CALDO CON FUNGHI PORCINI E CIPS DI PATATE GIARDINETTO DI PEPERONI GIALLI E ROSSI FINOCCHI E SEDANO BIANCO

Salotto e ristorante - Piazza garibaldi, 6 Adria - www.terrazzainpiazza.it

MESSAGGIO PUBBLICITARIO

Page 13: Rovigo giu2013 n81

SANITY

DM Dispositivi MediciCertifi cati

SCEGLI DI DORMIRE BENE.RESPIRA !

SANITY

DM Dispositivi MediciCertifi cati

SCEGLI DI DORMIRE BENE.RESPIRA !

PRODOTTI CERTIFICATI DAL MINISTERO DELLA SANITA’ · DETRAZIONI FISCALI 19%

SANITY

DM Dispositivi MediciCertifi cati

SCEGLI DI DORMIRE BENE.RESPIRA !

SPACCIO DI FABBRICA: VIA DEL COMMERCIO, 12 - ROVIGOLoc. BORSEA AREA COMMERCIALE LA FATTORIATEL. 0425 [email protected]

SPACCIO DI FABBRICA: VIA BRUNACCI, 10/C MARGHERA (VE)ZONA PANORAMATEL. 041 [email protected]

FABBRICA: VIA A. GRANDI, 13SANTA MARIA DI SALA (VE)TEL. 041 5730800

www.dormiflex.it

messaggio pubblicitario

Page 14: Rovigo giu2013 n81

14 Rovigo141414 Rovigo

I soldi ci sono, già pronti: 6500 euro messi dalla Provincia di Rovigo e altri 15mila erogati dalla Fondazione Cassa dei risparmio di Padova e Ro-

vigo. Esattamente come ogni anno, per garantire il servizio dello sportello Informagiovani di Rovigo, punto di snodo della rete Informagiovani estesa in tutta la Provincia. I soldi ci sono, ma il servizio non c’è. Dall’ottobre 2011. E questo è un discreto paradosso, avere risorse ma non impiegarle, in un momento in cui, di solito avviene il contrario: c’è la volontà di avviare percorsi, ma mancano i fondi.

E non si può nemmeno dire che la vicenda sia complessa, dal momento che è invece piuttosto lineare. Nell’autunno del 2011, l’allora assessore comunale alle Politiche giovanili Matteo Zangirola-mi, insediatosi quando l’appalto per la gestione del servizio, affi dato alla cooperativa Area Rebus, era ormai in scadenza, pensa e propone una proroga. Purtroppo, il servizio avveniva già in regime di pro-roga e, quindi, non è possibile un ulteriore prolunga-mento. Lo sportello, quindi, cessa la propria attività. Si pensa a una sospensione momentanea, il tempo di risolvere una questione tecnico - amministrativa. E invece lo stop si prolunga. Con inevitabili riper-cussioni per tutta la rete Informagiovani polesana.

Da allora, i contatti tra la Provincia di Rovigo, nella persona dell’assessore Leonardo Raito, e il Comune, prima il “collega” Matteo Zangirolami,

quindi Andrea Bimbatti, che ha rilevato la delega alle Politiche giovanili, si sono susseguiti. Ma la so-luzione, all’orizzonte, ancora non si vede.

Si è parlato, in questi mesi, di un ripensamento del servizio, con la riduzione dell’orario di sportello in favore di un potenziamento dell’interfaccia onli-ne. Nessun problema, purché si parta. E, invece, tutto è ancora fermo. E, a questo punto, è mol-to, molto diffi cile che qualcosa possa sbloccarsi a breve. Dal momento che, prima dell’approvazione del bilancio comunale, è davvero improbabile che qualcuno si prenda la responsabilità di fi rmare un impegno di spesa senza che la manovra sia stata messa nero su bianco e approvata.

Il che, purtroppo, aggiunge problema a proble-ma. Perché, anche una volta che il bilancio sarà

realtà e si potrà passare all’azione, i tempi per ban-dire l’appalto, lasciarlo pubblicato, fare trascorrere il tempo per eventuali impugnazioni, e assegnarlo, saranno da calcolare in mesi. E, intanto, lo sportello resterà chiuso.

L’unica nota positiva è che le ultime comunica-zioni, per quanto informali, tra Palazzo Celio, che da tempo sollecita la ripresa delle attività, e Palaz-zo Nodari, sede del Comune di Rovigo, hanno fatto emergere una comune volontà di risolvere, quanto prima, il problema. Per garantire di nuovo un servi-zio che, negli anni, per tanti era divenuto un vero punto di riferimento. Tanto nel capoluogo quanto in provincia, dove gli sportelli distaccati stanno paten-do le conseguenze di questo stand-by forzoso.

Il caso E’ dal 2011 che lo sportello ha cessato la propria attività

Informagiovani, i soldi ci sono il servizio non c’èPer la riapertura si prospettano tempi lunghi. Tutto verrà posticipato all’approvazione del bilancio e alle operazioni per il bando

La soluzione è arrivata una manciata di giorni prima dell’ultima scadenza utile, per i circa 300 operai ex dipendenti

della Grimeca, la storica azienda metalmec-canica di Ceregnano. Per loro, dal 1 luglio, si prospettava la mobilità, dopo la scadenza della cassa integrazione. Una risposta positi-va, però, alla fi ne c’è stata, il 26 giugno scorso, al termine dell’incontro a Roma, al ministero dello Sviluppo economico. Al vertice hanno preso par-te i rappresentanti delle tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, il commissario liquidatore della Grimeca, rappresentanti di Unindustria e del ministero dello Sviluppo economico. Al termine di una trattativa durata alcune ore, è arrivata la proroga della cassa integrazione per altri sei mesi. I lavoratori e le loro famiglie, quindi, potranno contare su questo importante ammortizzatore so-ciale ancora per tutto il 2013. Un dato, questo, senza dubbio positivo in sé, ma che non basta a fare sparire le ombre, più volte denunciate dai sindacati e dagli ex Grimeca, relative alla vicenda del Tfr. Vale a dire il trattamento di fi ne rapporto che, in teoria, spettava per legge ai lavoratori per gli ultimi mesi di cassa. E al quale è stato invece chiesto loro di rinunciare, in cambio, appunto, della richiesta di proroga, inoltrata al ministero e che, come detto, alla fi ne è stata accettata. Nota decisamente lieta, invece, l’andamento delle assunzioni da parte della Tmb, l’azienda di Monselice che ha rilevato la Grimeca e che pare intenzionata a proseguire sulla via dell’assorbimento degli ex dipendenti di questa azienda. Se, infatti, secondo i dati forniti dai sindacati, al 1° gennaio di quest’anno i cassintegrati erano 378, dal 1° luglio saranno 291, proprio grazie alle assunzioni lanciate dalla nuova pro-prietà del polo metalmeccanico. Che dovrebbero poi conoscere un ulteriore incremento entro la fi ne dell’estate.

occupazIone

Grimeca, situazione lavoro oK a cassa IntegrazIone e assunzIonI alla tmB

Dieci milioni di euro per girare la manovella del motore dell’economia e farla ripartire, alme-no in Polesine. Questa l’entità economica e

la fi nalità dell’accordo sottoscritto tra Unindustria Rovigo e il Banco popolare, istituto di credito storico del territorio, con il marchio di Banca popolare di Verona.

Il patto sottoscritto tra i due enti ha, come scopo, quello di mettere a disposizione delle piccole e medie imprese associate a Unindustria linee di credito agevolate, in grado di sostenere progetti di sviluppo. Anche favorendo, dove ve ne siano l’intenzione e la disponibilità, la costruzione di reti di imprese nelle differenti fi liere. Una collaborazione, quella in questo modo sottoscritta, nella quale avrà voce in capitolo anche Veneto Sviluppo, che avrà facoltà di presentare garanzie a sostegno delle richieste di fi nanziamento presentate dal-le nostre Pmi.

“Nel contesto della crisi più drammatica per la nostra economia – com-menta Gian Michele Gambato, presidente di Unindustria Rovigo – è quanto mai indispensabile moltiplicare le sinergie tra il mondo dell’impresa e il sistema creditizio. Le imprese rappresentano il motore dell’economia e dell’occupazio-ne. Non è concepibile alcuna strategia di rilancio che non passi attraverso il supporto agli investimenti delle Pmi. Un patrimonio che non può essere disper-so, pena la cancellazione dell’Italia dal novero dei Paesi più industrializzati del Mondo. L’accordo sancito aggiunge uno strumento prezioso nella strategia di rilancio industriale del Polesine”.

Linee di credito per le Pmi

lavoro

Una vita per il lavoro. Coronata dalla bella cerimonia dello scorso 15 giugno, alla presenza delle

autorità provinciali, nel corso della qua-le cinque polesani sono stati insigniti del titolo di maestri del lavoro. Cinque percorsi differenti, nel corso dei quali i protagonisti hanno dato prova di doti di intraprendenza, costanza e serietà non comuni. Ecco i loro nomi.

Ida Lucia Balloni, 53 anni, rodigina, titolo di studio diploma di scuola media, im-piegata al sindacato Cisl sin dal 1977. Fabrizio Bellettati, stientese, 54 anni, perito industriale, ha iniziato come elettricista, per poi diventare, nel 1987, energy manager all’Agip Servizi, poi, ancora, manager alla Riello di Legnago.

Primo Casalicchio, 73 anni, di Taglio di Po, pensionato, ragioniere, è stato respon-sabile amministrativo dell’azienda tagliolese Crivellari, poi funzionario della Bcc del Polesine. Grande il suo impegno nel mondo del volontariato. Insignito del titolo anche Leonardo Cecchetto, di Villadose, 56 anni, pure lui ragioniere. Ha sempre lavorato per la Cassa rurale e artigiana di Villadose, ora Bcc del Polesine, della quale è vicedirettore generale.

Infi ne, Fabrizio Zuccarin, 51 anni, di Porto Tolle. Dopo le scuole professionali, da 30 anni lavora alle dipendenze della società Agribonelli di Porto Tolle. E’ notissimo per le imprese della squadra di calcio che allena da 14 anni, il Delta Porto Tolle, che quest’an-no ha vinto il campionato di serie D, conquistando l’accesso in Lega Pro, e si è inoltre piazzata seconda nella Coppa Italia di categoria.

Onorifi cenzecInQue polesanI maestrI del lavoro

L’Accademia dei Concordi di Rovi-go ha un nuovo

presidente, dopo il saluto di Luigi Costato, passato a guidare la Fondazione della Banca del Monte. Gli succede Enrico Zerbi-nati, già vicepresidente dei Concordi e forte di una militanza ventenna-le all’interno della prestigiosa istituzione culturale. Lo scorso 2 luglio il primo incontro uffi ciale, per Zerbinati, nella nuova veste, con il sindaco Bruno Piva e con la sua amministrazione.

E’ stata l’occasione per sollevare una questione non nuova, ma sempre presente: l’indebitamento con le banche dell’Accademia. Di qui la richiesta di un an-ticipo al Comune per superare il problema. Già sotto la presidenza Costato, del resto, i ritardi nei versamenti da parte di Palazzo Nodari erano stati oggetto di confronto, tanto che si era anche arrivati a mettere in forse la pro-secuzione di importanti servizi gestiti dall’ente culturale, come quello di biblioteca

Accademia dei Concordi Il nuovo presIdente È enrIco zerBInatI

di Lorenzo Zoli

Lo.Zo. Lo.Zo.

Lo.Zo.

Lo sportello Informagiovani era un punto di riferimento per tutto il territorio polesano

10 mIlIonI dI euro per Il polesIne

Enrico Zerbinati

Lo.Zo.

Gian Michele Gambato

Page 15: Rovigo giu2013 n81
Page 16: Rovigo giu2013 n81

16 Rovigo161616 Rovigo

L’elegante Palazzo Roncale ha aperto uffi cialmente le porte alla città, dopo il prezioso intervento di restauro durato tre

anni e fi nanziato dalla Fondazione Cariparo, costato circa 3 milioni di euro. L’apertura è avvenuta in concomitanza con la presenta-zione del bilancio sociale 2012 della Fon-dazione, capeggiata dal presidente Antonio Finotti; la Cariparo è infatti proprietaria di questo gioiello architettonico dal 2006 e ne ha fortemente voluto il restyling. Il progetto è stato condotto da Massarente Architettura di Rovigo. La storia di Palazzo Roncale parte dal Rinascimento, dato che esso fu edifi cato nel 1555 per volontà della famiglia che ne diede il nome, trasferitasi da Bergamo al Polesine a metà del ‘400. Giovanni Roncale, dopo aver consolidato la sua posizione sociale e politi-ca all’interno dell’amministrazione rodigina, chiamò niente meno che il migliore architetto dell’epoca, cioè il veronese Michele Sanmi-cheli, per progettare un edifi cio celebrativo del

di Melania Ruggini

L’intervento è durato tre anni e alla Fondazione Cariparo, proprietaria dell’immobile dal 2006, è costato 3 milioni di euro

Restauri Ultimati i lavori per il recupero dello storico edifi cio

Palazzo Roncale torna alla città

Fu edifi cato nel 1555 su progetto dell’architetto veronese Michele Sanmicheli

La pre-z i o s a m a i o -

lica rina-scimentale raffiguran-te lo sfortu-nato amore tra la dea Ero e Leandro, ope-ra dell’artista rodigino Francesco Xanto Avelli, sarà il piatto forte dell’ala rinasci-mentale del Museo dei Grandi Fiumi. Lo conferma un protocollo d’intesa, fi rmato lo scorso 19 giugno dai diversi attori coin-volti nell’operazione, ossia Provincia di Rovigo, Comune, Fondazione Cultura di Rovigo, Fondazione Banca del Monte e associazione culturale Xanto Avelli, per la collocazione e la valorizzazione del piat-to “Ero e Leandro”, acquistato nel 2009 dalla Banca del Monte per 120.000 euro. Tale accordo prevede la colloca-zione della meravigliosa maiolica del 1540 in apertura del percorso espositivo di ceramiche dell’ala rinascimentale del Museo rodigino, che è tuttora in fase di realizzazione e che sarà completata con molta probabilità a settembre-ottobre. I lavori per la creazione della sezione rinascimentale al Museo dei Grandi Fiu-mi sono sostenuti da Openmuseums, un progetto comunitario che coinvolge diret-tamente la Provincia di Rovigo per quasi 90mila euro. Nel frattempo l’associazio-ne Xanto Avelli, per mezzo del presidente Andrea Pirani, sta effettuando le ricerche dei documenti necessari ad accertare la presenza a Rovigo delle opere dell’artista rinascimentale, fi no a ricomporre la storia della realizzazione del piatto e la vicenda dell’acquisto. Continua inoltre la ricerca iconografi ca da parte della Fondazione Banca del Monte, che ha già attivato un sito specifi co. E così il piatto sarà l’em-blema dell’ala rinascimentale del museo, emblema della valorizzazione del patri-monio culturale della Provincia di Rovigo.

ArteavellI, pIatto forte aI grandI fIumI

Me.Ru.

Trasparenze di paesaggi non è solo una mo-

stra ma è diventato anche un volume, ossia l’ Atlante aerofoto-grafi co del Polesine. Dopo la mostra sulla fotografi a aerea per la storia del Polesine, allestita nei mesi scorsi in vari comuni della Provincia di Rovigo, si è giunti alla pubblica-zione del volume promossa dal Cpssae e dal-la Provincia di Rovigo - Sistema Museale Pro-vinciale Polesine, con il sostegno fi nanziario di Regione Veneto e Cassa di Risparmio del Veneto. Il volume è stato curato da Raffaele Peretto e Sandra Bedetti; i testi sono di Ni-cola Albertin, Michele Baldo, Sandra Bedetti, Luisa Cattozzo, Paolo Mozzi, Raffaele Peret-to, Silvia Piovan. Il progetto globale nasce dallo studio e dall’interpretazione di foto ae-ree zenitali e di altre scattate su voli a bassa quota, condotti a partire dagli anni ’80 e che documentano morfologie naturali e segni sepolti di antichi paesaggi tra corsi d’acqua, tracciati di strade e tracce di centuriazione. La pubblicazione mira alla divulgazione dei risul-tati dell’importante ricerca, promuovendo la salvaguardia delle testimonianze dell’antico paesaggio compreso tra i fi umi, Adige e Po.

Storia e territoriotrasparenze È dIventato un lIBro

Me.Ru.

potere raggiunto dalla propria famiglia, atti-guo a Palazzo Roverella, in vicolo Laurenti. La pianta dell’edifi cio, di forma irregolare, segue la tipologia dei palazzi veneziani dell’epoca. All’interno delle imponenti sale restaurate si possono ammirare numerosi dipinti, tra cui quelli di Mario Cavaglieri. Grazie a questo intervento, il palazzo torna alla città e ai suoi abitanti, per un uso pubblico, quale sede di convegni, di mostre ed eventi in collegamento con le mostre di Palazzo Roverella. Dopo il primo evento, la sede ha quindi ospitato la presentazione dei bandi Culturalmente e Funder 35, i nuovi fondi 2013 messi in palio dalla Cariparo e dedicati alla creatività under 35 e alle associazioni che si dedicano alla va-lorizzazione dei giovani talenti nostrani.

Page 17: Rovigo giu2013 n81

messaggio pubblicitario

Page 18: Rovigo giu2013 n81

17

Tra la Nazionale Sindaci e la Mass Me-dia Veneto ha vinto la solidarietà. Due assegni da 500 euro sono stati conse-

gnati all’Associazione Bambini Cerebrolesi “Mattia Venceslao” di Rovigo, presieduta da Don Mario Turatti. L’Associazione sta aiu-tando i genitori di Eleonora, nata a Rovigo nel 2008, cieca, tetraplegica, cerebrolesa ed epilettica, che frequenta la scuola dell’infanzia San Giovanni Bosco di Borsea. La partita per la vita (che rientrava nell’ambito della tre giorni di Sms, spettacolo, musica e solidarietà svoltasi dal 14 al 16 giugno a Borsea, con l’ organizzazione dalla Parrocchia), ha visto un simbolico gemellaggio tra Associazioni, con quella degli “Amici di Luca Coltro”, ragazzo di Arquà Polesine stroncato nel 2007 all’età di 35 anni da un male incurabile e mai dimenticato dai suoi amici che, con la moglie Claudia (Presidente dell’Associazione) e Cristian Ghirardini, hanno con-segnato un assegno di 500 euro. Lo stesso importo è stato donato da Enzo Manenti, presidente della Nazionale Sindaci e Sindaco del bellis-simo borgo toscano di Licciana Nardi, in provincia di Massa Carrara, che ha sottolineato “di aver accettato volentieri questa partita amichevole, che ha sposato una causa bellissima per aiutare la piccola Eleonora”. La bambina, accompagnata dal papà Davide, era presente al campo sportivo di Borsea assieme a Don Silvio Baccaro, già organizzatore di

alcune serate solidali per raccogliere fondi per la famiglia. Questa partita è stata pen-sata proprio con lo stesso intento, per ab-bracciare la solidarietà e “partecipare con gioia per essere solidali con chi soffre”, com’era scritto nella locandina che pubbli-cizzava l’evento. Nella Nazionale Sindaci, in campo da subito i due primi cittadini

polesani, Marco Trombini, Sindaco di Ceneselli, e Diego Guolo, Sindaco di Papozze. Per i giornalisti, Carlo Cavriani e Cristiano Aggio del Resto del Carlino, Alessandro Biscuola del Gazzettino, Simone Bonafi n de la Voce di Rovigo e Simone Chiarion di Rovigo Oggi. Prima dell’inizio dell’incon-tro, la Banda Musicale di Villadose ha suonato l’inno di Mameli. Per la pura cronaca sportiva, la partita, arbitrata dall’ex presidente Aia Ivan Colopi, è terminata 3-3. Primo tempo con la Mass Media Veneto in gol con Aggio al 3’, raddoppio di Mariuzzo al 6’ e terzo gol di Pivato per le penne venete; poi rimonta dei primi cittadini con i gol di Padrin, Riva e allo scadere, ancora Padrin, Sindaco di Longarone. Al termine, c’è stato un bel terzo tempo, con grigliata al campo sportivo offerta dalla Polispor-tiva Borsea, presieduta da Maurizio Libanore, (con i collaboratori Renzo Arzeretti, Diego Moretto, lo speaker Fabio Moretto e il comitato donne), e il taglio della torta preparata appositamente da una mamma di Borsea in onore della piccola Eleonora.

Partita per la vita, vince la solidarietàatletIca

Grande successo per l’Assindustria Rovigo con la conquista delle maglie tricolori di campionessa italiana nei 100 e 200

metri per Linda Tosini nella categoria master. Ad Orvieto, ai campionati italiani individuali di categoria nei 100 la Tosini ha vinto nettamen-te con il tempo di 13”29 (primato personale), staccando la seconda arrivata Paola Giamberardini dell’Atletica Roma Acquacetosa. Tosini ha poi fatto il bis nella gara dei 200, vinta con primato personale fi ssato nel tempo di 27”93 davanti a Simonetta Latte della società sarda San Giovanni. Linda Tosini, originaria di Bosaro, oggi vive e lavora all’ospedale di Verona: si allena nelle pause lavorative e gareggia nella categoria master MF 35, che comprende le atlete nate nel 1973-77. Questi titoli individuali arrivano per Assindustria dopo parecchi anni dai precedenti successi ottenuti da Alessandra Zennaro nel 1984, per la categoria AS20 nei 200 ai campionati italiani amatori (i master di oggi), da Paolo Silvestrin nei m.1500 nel 1988 e da Enrico Nezzo nei m.100 nel 1991, ambedue nella categoria allievi. Per l’Assindustria Rovigo a Orvieto ha gareggiato anche Maurizio Marchetti nella categoria MM60, piazzandosi con un più che onorevole quarto posto ai piedi del podio per pochi secondi, nella gara dei m.5000 corsi nel tempo di 18’16”49, dietro al terzo arrivato Sandro Trento dell’Atl. Colleferro col tempo di 18’11”24. Soddisfazione fra i dirigenti dell’Assindustria Rovigo, mentre complimenti sono arrivati della presidente della società Maria Adelaide Avanzo e dal presidente della Fidal Provinciale Sergio Pascucci.

doppIo trIonfo per lInda tosInI aI campIonatI ItalIanI master

Cr.Ag.

Solidarietà Borsea, raccolti fondi per la piccola Eleonora

LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANO

Una festa doveva essere, e una festa è stata. Il palazzetto dello sport di Rovigo, teatro di tante soddisfazioni,

ha ospitato il secondo “Futsal Day” per fe-steggiare il quindicesimo anno di attività del Futsal Rovigo. Non ha potuto essere presente il primo Presidente, Guglielmo Giacomello, ora promoter dei trofei rally per le autovet-ture Renault ed impegnato fuori regione, ma erano comunque in tanti, “vecchi” e “nuo-vi”. A fare da liaison tra passato e presen-te, Sandro Fanchini, attuale Presidente del Futsal Rovigo e uno di quei “giovani” che nel 1998 assieme a Giampietro Gregnanin, Luca Finotti, Gianfranco Bagatin, Gianni Penolazzi, Andrea Malfatto e altri amici, cominciò l’av-ventura nel calcio a 5 in Uisp. Poi, nell’anno successivo, iniziò l’avventura in Figc, che tut-tora continua. In questi quindici anni, quasi un centinaio sono stati i tesserati: qualche meteora, qualche brasiliano (su tutti Ramos Albino), ma chiunque un pensiero, un ricordo dell’esperienza con il calcio a 5 Rovigo lo por-ta sicuramente nel cuore. “La nostra forza” dice Sandro Fanchini “è stata e sarà sempre la voglia di divertirsi, di cercare comunque in campo il risultato ma senza mai dimentica-re che l’amicizia formata in questi anni va al primo posto”. Un palazzetto dello sport, colorato dalle quattro maglie, azzurre, gialle, amaranto e nere, che formavano le quattro squadre che si sono contese l’“ambito” tro-feo. A far da cornice i tanti bambini che tra una partita e l’altra prendevano d’assalto il parquet del palazzetto, imitando i loro papà!

Arbitro d’eccezione di tutti gli incontri Giusva Coltro, che ha sfoggiato una maglietta storica del papà Lamberto di quando era assistente in serie C negli anni ‘80. Appesi all’entrata, due papiri che raccontavano con date e foto-grafi e la storia di questa società. Ad aggiudi-carsi il trofeo, la squadra amaranto formata dagli “storici” Giampietro Gregnanin e Fabio Finotti (vincitore del premio “vecio-strave-cio”), Dario Battizocco, Daniele Zambon, Mirko Lupi, Daniele Giammei, Luca Reale. Al secondo posto, la squadra azzurra formata da Sandro Fanchini, Leonardo Sdrusci, Adria-no Spada, Cristiano Aggio, Robert Donegà (miglior portiere), Andrea Milan, Alessandro Finotti, Matteo Melarato. I “giallini”, sono ar-rivati al terzo posto: Luca Finotti, Alessandro Preti, Daniel Fregnan, Michele Massi, Mauro Magro, Luca Scaranello, Alberto Bazzan, Matteo Finotti, Stefano Carraro. Quarta clas-sifi cata la formazione nera, con Andrea Mal-fatto, Marco Scaranello, Sandro Sarto, Mirko Paltanin, Ettore Masiero, Andrea Cominato, Marco Pozzato,Renzo Spada, Alessandro Colombo, Andrea Denti, Omar Gregnanin. A premiare, l’assessore provinciale allo sport, Leonardo Raito.

Calcio a 5grandI festeggIamentI per I 15 annI del futsal rovIgo

Cr.Ag.

Raito premia Gregnanin

Sindaci, Mass Media e cittadini uniti per l’Associazione “Mattia Venceslao”

La foto fi nale con la piccola Eleonora al centro

Una festa doveva essere, e una festa è stata. Il palazzetto dello sport di Rovigo, teatro di tante soddisfazioni,

ha ospitato il secondo “Futsal Day” per fe-steggiare il quindicesimo anno di attività del Futsal Rovigo. Non ha potuto essere presente il primo Presidente, Guglielmo Giacomello, ora promoter dei trofei rally per le autovet-ture Renault ed impegnato fuori regione, ma erano comunque in tanti, “vecchi” e “nuo-vi”. A fare da liaison tra passato e presen-te, Sandro Fanchini, attuale Presidente del Futsal Rovigo e uno di quei “giovani” che nel 1998 assieme a Giampietro Gregnanin, Luca Finotti, Gianfranco Bagatin, Gianni Penolazzi, Andrea Malfatto e altri amici, cominciò l’av-ventura nel calcio a 5 in Uisp. Poi, nell’anno successivo, iniziò l’avventura in Figc, che tut-tora continua. In questi quindici anni, quasi un centinaio sono stati i tesserati: qualche meteora, qualche brasiliano (su tutti Ramos Albino), ma chiunque un pensiero, un ricordo dell’esperienza con il calcio a 5 Rovigo lo por-ta sicuramente nel cuore. “La nostra forza” dice Sandro Fanchini “è stata e sarà sempre la voglia di divertirsi, di cercare comunque in campo il risultato ma senza mai dimentica-re che l’amicizia formata in questi anni va al primo posto”. Un palazzetto dello sport, colorato dalle quattro maglie, azzurre, gialle, amaranto e nere, che formavano le quattro squadre che si sono contese l’“ambito” tro-feo. A far da cornice i tanti bambini che tra una partita e l’altra prendevano d’assalto il parquet del palazzetto, imitando i loro papà!

Arbitro d’eccezione di tutti gli incontri Giusva Coltro, che ha sfoggiato una maglietta storica del papà Lamberto di quando era assistente in serie C negli anni ‘80. Appesi all’entrata, due papiri che raccontavano con date e foto-grafie la storia di questa società. Ad aggiudi-carsi il trofeo, la squadra amaranto formata dagli “storici” Giampietro Gregnanin e Fabio Finotti (vincitore del premio “vecio-strave-cio”), Dario Battizocco, Daniele Zambon, Mirko Lupi, Daniele Giammei, Luca Reale. Al secondo posto, la squadra azzurra formata da Sandro Fanchini, Leonardo Sdrusci, Adria-no Spada, Cristiano Aggio, Robert Donegà (miglior portiere), Andrea Milan, Alessandro Finotti, Matteo Melarato. I “giallini”, sono ar-rivati al terzo posto: Luca Finotti, Alessandro Preti, Daniel Fregnan, Michele Massi, Mauro Magro, Luca Scaranello, Alberto Bazzan, Matteo Finotti, Stefano Carraro. Quarta clas-sificata la formazione nera, con Andrea Mal-fatto, Marco Scaranello, Sandro Sarto, Mirko Paltanin, Ettore Masiero, Andrea Cominato, Marco Pozzato,Renzo Spada, Alessandro Colombo, Andrea Denti, Omar Gregnanin. A premiare, l’assessore provinciale allo sport, Leonardo Raito.

Calcio a 5grandI festeggIamentI per I 15 annI del futsal rovIgo

Cr.Ag.

Raito premia Gregnanin

18181818

Page 19: Rovigo giu2013 n81

www.dentacoop.it

Le nostre convenzioni:

PRENOTA SUBITO LA TUA VISITAAperti anche il sabato

OCCHIOBELLO

Via Eridania

Via Eridania

Via dell’Artigianato

Via dell’Industria

Mercatone Uno

SR6

SR6A13

AUTOSTRADA

BOLOGNA-PA

DOVA Via del C

om

mercio

Via

Eur

opa

Via Germania

OCCHIOBELLOOUTLETVILLAGE

Uscita OcchiobelloOCCHIOBELLO

Via Germania, 145030 Occhiobello (RO)tel. 0425 750481 fax 0425 1662019

Autorizzazione Sanitaria n° 86/12Direttore Sanitario Dott. Marco Calzavara Iscrizione Ord. Medici Odontoiatri di Padova n.1367 Iscrizione Ord. Medici di Padova n.2429

Grazie alla forza della Cooperazione e di un grande gruppo,Dentalcoop è in grado di offrirti la grande qualità italiana, con il massimo del risparmio

Con Dentalcoopla convenienza è per tutta la famiglia

Prenotala tua visita

[email protected]

Novità2013

70 €Otturazione semplice estetica

Programma Prevenzione € 45Prima visita, igiene dentale, panoramica (su indicazione medica)

FINANZIAMENTI A TASSO (TAN e TAEG “0”)

575 €Impianto endosseo

(escluso moncone)

45 €Igiene dentale

395 €Corona ceramica

Aperti anche il sabato

UNITÁ DI OCCHIOBELLO (RO) tel. 0425 750481

• AVELLINO Prossima apertura• BARI Prossima apertura • BRESCIA tel. 030 3545278• CAGLIARI Prossima apertura • CALTANISSETTA tel. 0934 598922• CHIOGGIA (VE) tel. 041 5540222• CREMONA tel. 0372 431881• DARFO BOARIO TERME (BS) tel. 0364 531905• FIRENZE Prossima apertura • FONTANAFREDDA (PN) tel.0434 997994• GROSSETO tel.0564 453846 • JESI tel. 0731 209406• LEGNANO (MI) tel. 0331 440011• MANTOVA tel. 0376 245687• MARTINSICURO (TE) tel. 0861 711647• MIRANO (VE) tel. 041 410052• MODENA tel. 059 303190• MOGLIANO (TV) tel. 041 5903586• MONTEBELLUNA (TV) tel. 0423 303291• MONTECASSIANO (MC) tel. 0733 290556• OCCHIOBELLO (RO) tel. 0425 750481• PADOVA tel. 049 8751943• PAVIA tel. 0382 559606• PERUGIA tel. 075 5292962• PIETRA LIGURE (SV) tel. 019 610294• POTENZA Prossima apertura • REGGIO EMILIA tel. 0522 305583• ROMA Prossima apertura• SALERNO tel. 089 381723• SAN DONÀ DI P. (VE) tel. 0421 307034• SAVONA tel. 019 807545• SCHIO (VI) Prossima apertura• SEDICO (BL) tel. 0437 853391• SPRESIANO (TV) tel. 0422 881130• TORINO tel. 011 2462107• TREVISO tel. 0422 421927• UDINE tel 0432 1698034 • VERONA tel.045 500108• VIGEVANO (PV) tel. 0381 78587• VILLAFRANCA (VR) tel. 045 6302199

UNITÀ LOCALI DENTALCOOP:

messaggio pubblicitario

Page 20: Rovigo giu2013 n81

Oggi, con 33 unità locali operanti su tutto il territorio nazionale, Den-talcoop è un punto di riferimento chiaro e affidabile per oltre 120.000 pa-zienti, che oltre alla convenienza ne apprezzano soprattutto la qualità. Perché Dentalcoop, oltre a porre la massima attenzione sull’aggiornamento professionale di medici e formazione di paramedici, è in grado di offrire sem-pre materiali e tecnologie di ultima generazione e di alto livello qualitativo.

Grazie alla forza di un grande gruppoe alle vantaggiose condizioni sugliacquisti, le cliniche odontoiatriche Dentalcoop si sono affermate intutta Italia offrendo servizi di elevataqualità alle migliori condizioni.

Qualitàitaliana, sicurezza e convenienza.

Entra nei centri Dentalcoop e scopri i vantaggi.

Dentalcoop vuole sempre garantire la massima sicurezza: guanti, ma-scherine, bicchiere, tovagliolino, aspirasaliva, pellicole trasparenti di protezione... sono tutti monouso. Gli strumenti sono sterili ed imbustati: verificate la banda marrone sulle buste! E per offrire tutto ciò sono fon-damentali: la formazione e l’aggiornamento costante del personale, l’ef-ficienza organizzativa, i protocolli scientificamente convalidati e linee guida rigorose, l’utilizzo di tecnologie e materiali di ultima generazione.

Sterilizzazione. La massima attenzione, per la vostra sicurezza.

La Dentalcoop è lieta di offrire ai figli dei propri pazienti il program-ma “carie zero”. Il programma è rivolto ai bambini dai 3 ai 14 anni e viene attuato mediante una visita specialistica da parte di un profes-sionista, il quale saprà consigliarvi semplici istruzioni di igiene orale, terapie preventive come la fluoro profilassi e le sigillature o terapia ortodontica.

Il Consorzio Odontocoop® è costituito da Laboratori Odontotecnici Italiani che garan-tiscono il rispetto dei protocolli di produzio-ne stabiliti dal consorzio. Tutti i dispositivi-medici vengono accompagnati dalla dichia-razione di conformità. La garanzia del made in italy, la totale rintracciabilità dei materiali e l’apporto delle più recenti tecnologie Cad-Cam offrono la massima sicurezza al paziente.

Mostra il tuo sorriso, non il tuo apparecchio Invisalign® è una tecnica testata clinicamente, praticamente invisibile, per darti il bel sorriso che hai sempre desiderato - senza ferretti. Funziona con una serie di aligner rimovibili e quasi invisibili. Ogni aligner è leggermente diverso e sposta gradualmente i denti nella posizione desiderata.

Per il sorriso che hai sempre desiderato, informati su Invisalign®

la scelta trasparente per riscoprire il tuo sorriso!

Un’alternativa trasparenteall’apparecchio

ODONTOTECNICI ITALIANI,QUALITÁ ITALIANAdentalcoop si affida a:

Page 21: Rovigo giu2013 n81

Oggi, con 33 unità locali operanti su tutto il territorio nazionale, Den-talcoop è un punto di riferimento chiaro e affidabile per oltre 120.000 pa-zienti, che oltre alla convenienza ne apprezzano soprattutto la qualità. Perché Dentalcoop, oltre a porre la massima attenzione sull’aggiornamento professionale di medici e formazione di paramedici, è in grado di offrire sem-pre materiali e tecnologie di ultima generazione e di alto livello qualitativo.

Grazie alla forza di un grande gruppoe alle vantaggiose condizioni sugliacquisti, le cliniche odontoiatriche Dentalcoop si sono affermate intutta Italia offrendo servizi di elevataqualità alle migliori condizioni.

Qualitàitaliana, sicurezza e convenienza.

Entra nei centri Dentalcoop e scopri i vantaggi.

Dentalcoop vuole sempre garantire la massima sicurezza: guanti, ma-scherine, bicchiere, tovagliolino, aspirasaliva, pellicole trasparenti di protezione... sono tutti monouso. Gli strumenti sono sterili ed imbustati: verificate la banda marrone sulle buste! E per offrire tutto ciò sono fon-damentali: la formazione e l’aggiornamento costante del personale, l’ef-ficienza organizzativa, i protocolli scientificamente convalidati e linee guida rigorose, l’utilizzo di tecnologie e materiali di ultima generazione.

Sterilizzazione. La massima attenzione, per la vostra sicurezza.

La Dentalcoop è lieta di offrire ai figli dei propri pazienti il program-ma “carie zero”. Il programma è rivolto ai bambini dai 3 ai 14 anni e viene attuato mediante una visita specialistica da parte di un profes-sionista, il quale saprà consigliarvi semplici istruzioni di igiene orale, terapie preventive come la fluoro profilassi e le sigillature o terapia ortodontica.

Il Consorzio Odontocoop® è costituito da Laboratori Odontotecnici Italiani che garan-tiscono il rispetto dei protocolli di produzio-ne stabiliti dal consorzio. Tutti i dispositivi-medici vengono accompagnati dalla dichia-razione di conformità. La garanzia del made in italy, la totale rintracciabilità dei materiali e l’apporto delle più recenti tecnologie Cad-Cam offrono la massima sicurezza al paziente.

Mostra il tuo sorriso, non il tuo apparecchio Invisalign® è una tecnica testata clinicamente, praticamente invisibile, per darti il bel sorriso che hai sempre desiderato - senza ferretti. Funziona con una serie di aligner rimovibili e quasi invisibili. Ogni aligner è leggermente diverso e sposta gradualmente i denti nella posizione desiderata.

Per il sorriso che hai sempre desiderato, informati su Invisalign®

la scelta trasparente per riscoprire il tuo sorriso!

per darti il bel sorriso che hai sempre desiderato - senza ferretti. Funziona con una serie di aligner rimovibili e quasi invisibili. Ogni aligner è leggermente diverso e sposta gradualmente i denti

Invisalign®

la scelta trasparente per riscoprire il

Un’alternativa trasparenteall’apparecchio

ODONTOTECNICI ITALIANI,QUALITÁ ITALIANAdentalcoop si affida a:

Page 22: Rovigo giu2013 n81

22

VIAGGIO IN PROVINCIAROVIGO

Taglio delle province, il governo ci ripro-va. Dopo Mario Monti, anche Enrico Letta ha annunciato l’intenzione di pro-

cedere in questa direzione nel suo discorso di presentazione del programma di Governo alla Camera e lo ha ribadito anche recen-temente, in occasione del primo voto di fi ducia per il “decreto sulle emergenze”. Un taglio duro, netto. Tanto che non rimarrebbe in vita neanche un’ipotesi di ente di secondo livello. L’idea, dunque, è la stessa alla quale l’ex ministro per la Pubblica Amministrazio-ne Filippo Patroni Griffi , aveva lavorato fi no al 10 dicembre scorso in Commissione Affa-ri Costituzionali del Senato. Poi il progetto naufragò, anche perché in quell’occasione si cercò l’abolizione per decreto. Oggi, invece, la strada intrapresa sembrerebbe essere un’altra, come ci ha confermato il deputa-to polesano e segretario provinciale del Pd Diego Crivellari. “Sul tema non posso an-

nunciare niente – ha spiegato- ma l’inten-zione è questa. Ovviamente stiamo parlan-do di un iter molto lungo e complicato che necessariamente dovrà passare attraverso una riforma costituzionale ma non è un caso se il ministro per gli affari regionali Graziano Delrio ha accolto di buon grado il suggeri-mento giunto dall’Anci di riprendere il fi lo spezzato delle città metropolitane”. Con un certo orgoglio il deputato polesano Crivellari ha portato l’iniziativa sotto l’ala del Partito Democratico. “Certo dentro al partito – ha precisato – è in corso un confronto su que-sto tema ed è sotto gli occhi di tutti che i co-muni capoluogo del Veneto amministrati dal Pd stanno spingendo sull’acceleratore verso la costituzione di un’rea vasta, la Pa.Tre.Ve. Padova, Treviso Venezia, stanno fatti-vamente parlando di uno statuto per porre le prime basi di un futuro insieme”. E per quanto riguarda il Polesine? “A mio avviso

il Polesine non può stare alla fi nestra. Biso-gna evitare lo smembramento della nostra provincia, cioè bisogna sottrarsi all’eventua-lità che le diverse aree del territorio rodigino possano andare ognuna per proprio conto: sto pensando all’ipotesi che il Delta possa unirsi al veneziano, il medio e alto Polesine al ferrarese o al mantovano ma è necessario immaginare una riordinazione del territorio. L’ipotesi della Vi.Ve.Ro. secondo me va presa seriamente in considerazione, esisto-no progetti, sto pensando alla Valdastico Sud, piuttosto che alla Nogara-mare o alla metropolitana di superfi cie, che di fatto da oggi possono essere portati avanti insieme

di Fortunato Marinata

Per l’Onorevole Crivellari i tempi sono maturi. “Il Polesine si concentri sulla Vi.Ve.Ro”

Amministrazione Il premier Letta ha annunciato il taglio degli enti locali

A grandi passi verso la fusione dei comuni del Medio Polesine. Lo scorso 24 giugno il Pd provinciale ha fatto sapere come la pensa sulla fusione dei Vil-

lmarzana, Arquà Polesine, Costa di Rovigo, Frassinelle Polesine, Pincara e Villanova del Ghebbo, che dovrebbe dar vita al nuovo Comune unico di Civitanova Polesine.

“Sono anni che si parla di unioni, fusioni ed aree vaste, ma sostanzialmente nulla è cambiato. Ora che potrebbero arrivare nuove imposizioni dall’alto, Letta ha annunciato il taglio delle Province, è bene assecondare le iniziative che partono dal basso, proprio come quella di Civitanova Polesine – ha spiegato il consigliere re-gionale Graziano Azzalin - l’effi cienza delle pubblica amministrazione è una delle sfi de centrali per il nostro Paese e la frammentazione amministrativa è proprio uno degli ostacoli da superare. Per questo è giusto par-

FUSIONE DEI COMUNI CIVITANOVA POLESINE, UN’INIZIATIVA PARTITA DAL BASSO

Province, torna a pendere la scure

La presidente Tiziana Virgili: “I veri enti spreconi sono le Regioni” Palazzo Celio, sede della provincia di Rovigo

a Verona e Vicenza”. Tanta urgenza per l’O-norevole polesano è legata anche al fatto che la città scaligera da anni insieme a Bre-scia e Trento sta lavorando su sinergie dal respiro europeo. “Il Polesine non può venire emarginato da questo scenario”. A questo punto, dunque, resta da capire se il territorio rodigino sia pronto a ridisegnare se stesso. “Con molti soggetti stiamo già parlando e rispetto a qualche anno fa – ha concluso Crivellari – vedo una disponibilità maggiore ad abbandonare la politica dei campanili. Il progetto Civitanova, la fusione di sei comuni dell’ex Pati Medio Polesine, ne è testimo-nianza diretta”. Non è dello stesso avviso la

presidente della Provincia, Tiziana Virgili, che invece nel taglio delle province vede solo un’inutile operazione che non porterà ne’ a risparmi, ne’ ad una migliore qualità dei servizi per i cittadini. “Le province, tra gestione e servizi, rappresentano appena l’1,7% delle spese dello Stato – ha spie-gato – sono le Regioni gli enti spreconi. Per scrupolo è suffi ciente andare a guardare i costi erogati, sono pubblici e pubblicati nel web, si vedrà quanto viene speso per i dipendenti, per le governances e per gli organi di governo. Se qualcuno pensa che tagliando le Province ne otterrà un benefi -cio, si sta sbagliando di grosso!”.

L’area dove nascerà il nuovo comune di Civitanova Polesine

lare di necessità. Si pensi che in Veneto ci sono 318 comuni sotto i 5mila abitanti, il 55%, e 202 sotto i 3mila, il 35%, mentre in Polesine ne abbiamo 40 sotto i 5mila e 29 sotto i 3mila, ovvero l’80 e il 58%. La

nostra provincia ha la media di abitanti per comune più bassa dopo Belluno, 3.983, e questo, se magari un tempo poteva essere segno di maggiore vicinanza ai cittadini, oggi rende più diffi cile per i comuni rispondere

alle richieste degli stessi cittadini”. “L’obiettivo – ha proseguito l’Onorevole Diego Crivellari - non è solo quello di intercettare fondi, alla base del ragionamento non c’è soltanto una concezione meramente ragionie-ristica ma una visione nuova del futuro, alla luce della globalizzazione e dei servizi che vanno mantenuti in ogni caso in essere”. “Questo percorso – ha sottoli-neato il responsabile organizzativo provinciale Filippo Silvestri – che nasce da un’attività amministrativa comune, condurrà alla fondamentale tappa del 20 o 27 ottobre, quando i cittadini saranno direttamente chiamati ad esprimersi con un referendum. Perché il partito è impegnato concretamente nell’assecondare il processo di fusione e di partecipazione, ma non si tratta di un’imposizione bensì di una scelta che spetta direttamente ai territori ed ai loro abitanti”.

www.dentacoop.it

Le nostre convenzioni:

PRENOTA SUBITO LA TUA VISITAAperti anche il sabato

OCCHIOBELLO

Via Eridania

Via Eridania

Via dell’Artigianato

Via dell’Industria

Mercatone Uno

SR6

SR6A13

AUTOSTRADA

BOLOGNA-PA

DOVA Via del C

om

mercio

Via

Eur

opa

Via Germania

OCCHIOBELLOOUTLETVILLAGE

Uscita OcchiobelloOCCHIOBELLO

Via Germania, 145030 Occhiobello (RO)tel. 0425 750481 fax 0425 1662019

Autorizzazione Sanitaria n° 86/12Direttore Sanitario Dott. Marco Calzavara Iscrizione Ord. Medici Odontoiatri di Padova n.1367 Iscrizione Ord. Medici di Padova n.2429

Grazie alla forza della Cooperazione e di un grande gruppo,Dentalcoop è in grado di offrirti la grande qualità italiana, con il massimo del risparmio

Con Dentalcoopla convenienza è per tutta la famiglia

Prenotala tua visita

[email protected]

Novità2013

70 €Otturazione semplice estetica

Programma Prevenzione € 45Prima visita, igiene dentale, panoramica (su indicazione medica)

FINANZIAMENTI A TASSO (TAN e TAEG “0”)

575 €Impianto endosseo

(escluso moncone)

45 €Igiene dentale

395 €Corona ceramica

Aperti anche il sabato

UNITÁ DI OCCHIOBELLO (RO) tel. 0425 750481

www.dentacoop.it

• AVELLINO Prossima apertura• BARI Prossima apertura • BRESCIA tel. 030 3545278• CAGLIARI Prossima apertura • CALTANISSETTA tel. 0934 598922• CHIOGGIA (VE) tel. 041 5540222• CREMONA tel. 0372 431881• DARFO BOARIO TERME (BS) tel. 0364 531905• FIRENZE Prossima apertura • FONTANAFREDDA (PN) tel.0434 997994• GROSSETO tel.0564 453846 • JESI tel. 0731 209406• LEGNANO (MI) tel. 0331 440011• MANTOVA tel. 0376 245687• MARTINSICURO (TE) tel. 0861 711647• MIRANO (VE) tel. 041 410052• MODENA tel. 059 303190• MOGLIANO (TV) tel. 041 5903586• MONTEBELLUNA (TV) tel. 0423 303291• MONTECASSIANO (MC) tel. 0733 290556• OCCHIOBELLO (RO) tel. 0425 750481• PADOVA tel. 049 8751943• PAVIA tel. 0382 559606• PERUGIA tel. 075 5292962• PIETRA LIGURE (SV) tel. 019 610294• POTENZA Prossima apertura • REGGIO EMILIA tel. 0522 305583• ROMA Prossima apertura• SALERNO tel. 089 381723• SAN DONÀ DI P. (VE) tel. 0421 307034• SAVONA tel. 019 807545• SCHIO (VI) Prossima apertura• SEDICO (BL) tel. 0437 853391• SPRESIANO (TV) tel. 0422 881130• TORINO tel. 011 2462107• TREVISO tel. 0422 421927• UDINE tel 0432 1698034 • VERONA tel.045 500108• VIGEVANO (PV) tel. 0381 78587• VILLAFRANCA (VR) tel. 045 6302199

UNITÀ LOCALI DENTALCOOP:

Page 23: Rovigo giu2013 n81

22

VIAGGIO IN PROVINCIAROVIGO

Taglio delle province, il governo ci ripro-va. Dopo Mario Monti, anche Enrico Letta ha annunciato l’intenzione di pro-

cedere in questa direzione nel suo discorso di presentazione del programma di Governo alla Camera e lo ha ribadito anche recen-temente, in occasione del primo voto di fi ducia per il “decreto sulle emergenze”. Un taglio duro, netto. Tanto che non rimarrebbe in vita neanche un’ipotesi di ente di secondo livello. L’idea, dunque, è la stessa alla quale l’ex ministro per la Pubblica Amministrazio-ne Filippo Patroni Griffi , aveva lavorato fi no al 10 dicembre scorso in Commissione Affa-ri Costituzionali del Senato. Poi il progetto naufragò, anche perché in quell’occasione si cercò l’abolizione per decreto. Oggi, invece, la strada intrapresa sembrerebbe essere un’altra, come ci ha confermato il deputa-to polesano e segretario provinciale del Pd Diego Crivellari. “Sul tema non posso an-

nunciare niente – ha spiegato- ma l’inten-zione è questa. Ovviamente stiamo parlan-do di un iter molto lungo e complicato che necessariamente dovrà passare attraverso una riforma costituzionale ma non è un caso se il ministro per gli affari regionali Graziano Delrio ha accolto di buon grado il suggeri-mento giunto dall’Anci di riprendere il fi lo spezzato delle città metropolitane”. Con un certo orgoglio il deputato polesano Crivellari ha portato l’iniziativa sotto l’ala del Partito Democratico. “Certo dentro al partito – ha precisato – è in corso un confronto su que-sto tema ed è sotto gli occhi di tutti che i co-muni capoluogo del Veneto amministrati dal Pd stanno spingendo sull’acceleratore verso la costituzione di un’rea vasta, la Pa.Tre.Ve. Padova, Treviso Venezia, stanno fatti-vamente parlando di uno statuto per porre le prime basi di un futuro insieme”. E per quanto riguarda il Polesine? “A mio avviso

il Polesine non può stare alla fi nestra. Biso-gna evitare lo smembramento della nostra provincia, cioè bisogna sottrarsi all’eventua-lità che le diverse aree del territorio rodigino possano andare ognuna per proprio conto: sto pensando all’ipotesi che il Delta possa unirsi al veneziano, il medio e alto Polesine al ferrarese o al mantovano ma è necessario immaginare una riordinazione del territorio. L’ipotesi della Vi.Ve.Ro. secondo me va presa seriamente in considerazione, esisto-no progetti, sto pensando alla Valdastico Sud, piuttosto che alla Nogara-mare o alla metropolitana di superfi cie, che di fatto da oggi possono essere portati avanti insieme

di Fortunato Marinata

Per l’Onorevole Crivellari i tempi sono maturi. “Il Polesine si concentri sulla Vi.Ve.Ro”

Amministrazione Il premier Letta ha annunciato il taglio degli enti locali

A grandi passi verso la fusione dei comuni del Medio Polesine. Lo scorso 24 giugno il Pd provinciale ha fatto sapere come la pensa sulla fusione dei Vil-

lmarzana, Arquà Polesine, Costa di Rovigo, Frassinelle Polesine, Pincara e Villanova del Ghebbo, che dovrebbe dar vita al nuovo Comune unico di Civitanova Polesine.

“Sono anni che si parla di unioni, fusioni ed aree vaste, ma sostanzialmente nulla è cambiato. Ora che potrebbero arrivare nuove imposizioni dall’alto, Letta ha annunciato il taglio delle Province, è bene assecondare le iniziative che partono dal basso, proprio come quella di Civitanova Polesine – ha spiegato il consigliere re-gionale Graziano Azzalin - l’effi cienza delle pubblica amministrazione è una delle sfi de centrali per il nostro Paese e la frammentazione amministrativa è proprio uno degli ostacoli da superare. Per questo è giusto par-

FUSIONE DEI COMUNI CIVITANOVA POLESINE, UN’INIZIATIVA PARTITA DAL BASSO

Province, torna a pendere la scure

La presidente Tiziana Virgili: “I veri enti spreconi sono le Regioni” Palazzo Celio, sede della provincia di Rovigo

a Verona e Vicenza”. Tanta urgenza per l’O-norevole polesano è legata anche al fatto che la città scaligera da anni insieme a Bre-scia e Trento sta lavorando su sinergie dal respiro europeo. “Il Polesine non può venire emarginato da questo scenario”. A questo punto, dunque, resta da capire se il territorio rodigino sia pronto a ridisegnare se stesso. “Con molti soggetti stiamo già parlando e rispetto a qualche anno fa – ha concluso Crivellari – vedo una disponibilità maggiore ad abbandonare la politica dei campanili. Il progetto Civitanova, la fusione di sei comuni dell’ex Pati Medio Polesine, ne è testimo-nianza diretta”. Non è dello stesso avviso la

presidente della Provincia, Tiziana Virgili, che invece nel taglio delle province vede solo un’inutile operazione che non porterà ne’ a risparmi, ne’ ad una migliore qualità dei servizi per i cittadini. “Le province, tra gestione e servizi, rappresentano appena l’1,7% delle spese dello Stato – ha spie-gato – sono le Regioni gli enti spreconi. Per scrupolo è suffi ciente andare a guardare i costi erogati, sono pubblici e pubblicati nel web, si vedrà quanto viene speso per i dipendenti, per le governances e per gli organi di governo. Se qualcuno pensa che tagliando le Province ne otterrà un benefi -cio, si sta sbagliando di grosso!”.

L’area dove nascerà il nuovo comune di Civitanova Polesine

lare di necessità. Si pensi che in Veneto ci sono 318 comuni sotto i 5mila abitanti, il 55%, e 202 sotto i 3mila, il 35%, mentre in Polesine ne abbiamo 40 sotto i 5mila e 29 sotto i 3mila, ovvero l’80 e il 58%. La

nostra provincia ha la media di abitanti per comune più bassa dopo Belluno, 3.983, e questo, se magari un tempo poteva essere segno di maggiore vicinanza ai cittadini, oggi rende più diffi cile per i comuni rispondere

alle richieste degli stessi cittadini”. “L’obiettivo – ha proseguito l’Onorevole Diego Crivellari - non è solo quello di intercettare fondi, alla base del ragionamento non c’è soltanto una concezione meramente ragionie-ristica ma una visione nuova del futuro, alla luce della globalizzazione e dei servizi che vanno mantenuti in ogni caso in essere”. “Questo percorso – ha sottoli-neato il responsabile organizzativo provinciale Filippo Silvestri – che nasce da un’attività amministrativa comune, condurrà alla fondamentale tappa del 20 o 27 ottobre, quando i cittadini saranno direttamente chiamati ad esprimersi con un referendum. Perché il partito è impegnato concretamente nell’assecondare il processo di fusione e di partecipazione, ma non si tratta di un’imposizione bensì di una scelta che spetta direttamente ai territori ed ai loro abitanti”.

23232323

messaggio pubblicitario

WWW.AISMME.ORGUn bambino su 500 nasce aff etto da una malattia metabolica ereditaria: solo 1 volta su 4 viene riconosciuta in tempo. Lo Screening neonatale meta-bolico allargato permette una diagnosi precoce che evita al bambino gravi handicap o la morte. Nel sito dell’associazione www.aismme.org si possono trovare informazioni sui centri cura, diagnosi e screening delle malattie metaboliche ereditarie.

DONA IL TUO 5 PER MILLE ad AISMME Onlus. Inserisci il codice fiscale dell’as-

sociazione 9 2 1 8 1 0 4 0 2 8 5 e la tua firma nella dichiarazione dei redditi (CUD, 730, Unico).

con il patrocinio di

AISMME - Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie Onlus [email protected] ☎049.99.00.700 IBAN IT 93 X 05018 12101 000000121810

Page 24: Rovigo giu2013 n81

messaggio pubblicitario

Page 25: Rovigo giu2013 n81

23Spazi aperti

“Slow tour in carrozza”, è un’iniziativa che si è tenuta qualche settimana fa a Gavello, grazie all’impegno tra la fattoria didattica Galassa, le guide equestri dell’Engea e il maneggio Criollo di Tribano nel padovano, Slow food Rovigo, il gruppo folkloristico Le

Ciaramelle, per l’intrattenimento musicale, e l’associazione Gli amici del Po di Villanova Marchesa-na. Si è trattato di una giornata in carrozza, per la promozione della nuova attività ludico-educativa offerta dalla fattoria didattica, alla scoperta del territorio. L’escursione ha preso il via dall’azienda Galassia alla volta del primo itinerario per la visita dell’oratorio cistercense di Cisimati. A bordo, anche la presidente della provincia Tiziana Virgili, l’assessore al turismo, Laura Negri e la dirigente regionale per le “fattorie didattiche” Elena Schiavon. Dall’oratorio cinquecentesco di Cisimati, il gruppo si è spostato poi a Villanova Marchesana e poi sull’argine del Po, fi no all’antico traghetto dei Santi, quindi giù nella frescura della golena. Lungo l’itinerario il presidente di Slow food Rovigo, Paolo Rigoni, in veste di cicerone ha intrattenuto la comitiva con narrazioni che si tramandano dalla notte dei tempi, parlando di “un Polesine sotterraneo”, fatto di chilometri di mitici cunicoli, che collegherebbero chiese, oratori, il Castello Estense di Ferrara (perché il Po non è stato un confi ne fi no al congresso di Vienna), dove si nascondo tesori protetti da ancor più mitiche serpi: il tesoro di Garibaldi, quello di Adriano e dei Paladini di Francia. L’ambiente distensivo, con ampie vedute di pregio naturalistico, e le suggestive narrazioni hanno catturato gli escursionisti. Si è fatto ritorno a Gavello paghi della bella esperienza assorti nel disteso ritmo del trotterellio dei cavalli.

Esiste un Polesine che appartiene alla leggenda: con chilometri di cunicoli di collegamento tra chiese e oratori,dove si nascondo il tesoro di Garibaldi, quello di Adriano e dei Paladini di Francia

TURISMO SLOW LUNGO IL PO IN CARROZZA NEL POLESINE DEI TESORI

Li.Se.

di Denise Formigaro

Territorio Riforma della normativa in materia di aree protette. Si discute in Regione

La riforma dei parchi del Veneto è un tema spinoso che vede molte fazioni contrappo-ste, ognuna con una propria visione del

problema e con diverse soluzioni.Tre, infatti, sono le proposte di legge at-

tualmente all’esame del Consiglio regionale e relativi alla nuova normativa in materia di aree protette, che intendono aggiornare l’at-tuale legge in vigore approvata nel 1984. Il primo disegno di legge è quello della Giun-ta Regionale rappresentata dall’assessore all’agricoltura Franco Manzato. “Il nostro progetto si propone di riorganizzare gli enti parco e le aree protette del Veneto – spiega Manzato - nell’ottica della spending review. Importante è, infatti, il controllo della spe-sa pubblica unito alla semplifi cazione e razionalizzazione della gestione attraverso l’unifi cazione dell’attuale disciplina delle singole leggi istitutive dei parchi regionali, stabilendo la composizione degli organi e il numero dei loro componenti. Non ci sarà più il Consiglio dell’Ente, organo politico assem-

bleare; il Consiglio Direttivo sarà costituito dal presidente dell’Ente e da quattro compo-nenti; è prevista la Comunità del Parco i cui componenti parteciperanno a titolo gratuito con funzioni consultive. Vogliamo, inoltre, abbattere i vincoli per consentire ai cittadini che vivono all’interno dei parchi di creare opportunità di lavoro e di sviluppo”.

La seconda proposta di legge è avan-zata dal Partito Democratico, rappresentato da Graziano Azzalin, vicepresidente della commissione agricoltura: “Il nostro disegno nasce da premesse opposte a quelle della Giunta Regionale – afferma Azzalin. Vorre-mo, infatti, che la tutela dell’ambiente non fosse pensata come un costo, ma come un

investimento culturale, ambientale, ma an-che e soprattutto economico visto che i fondi europei saranno destinati principalmente a chi farà leva sulla tutela ambientale. È im-portante, perciò, considerare le peculiarità di tutti i territori e favorire uno sviluppo soste-nibile che parta dal basso senza ostacolarlo con inutili vincoli”.

Azzalin prosegue, poi, analizzando i punti principali del progetto del partito: “Il cuore della nostra proposta sta nello snel-limento della burocrazia e nel superamento delle sovrapposizioni di competenze e attri-buzioni, dando ai sindaci il ruolo di prota-gonisti della gestione, responsabilizzando le comunità locali e le loro rappresentanze e superando i confl itti che spesso si sono ge-nerati tra enti parco, enti locali e cittadini e dare alla Regione il compito di indirizzo e controllo che le compete”.

La terza proposta è quella presentata per iniziativa dei Consigli comunali di Arquà Petrarca, Cervarese S. Croce, Cinto Euganeo

e Baone d’Este. A illustrarla è il sindaco di Arquà Petrarca Luca Callegaro: “L’obiettivo prioritario della proposta di legge dei sinda-ci – sostiene Callegaro - è salvaguardare le competenze di autogoverno delle comunità locali, valorizzare la democrazia partecipa-tiva all’interno del Parco e fare dell’ente regionale un motore di sviluppo e di rilancio turistico di un’area di singolare pregio am-

bientale. Non vogliamo che una legge come quella formulata dalla Giunta tagli fuori le amministrazioni comunali dalla gestione del processo decisionale”.

Insomma, tante sono le idee che la Giunta sta prendendo in esame per poter gestire al meglio i cinque Parchi esistenti in Veneto e tutte quelle zone che per le loro peculiarità vanno protette e valorizzate.

Tre proposte per il futuro dei parchiContrapposti Manzato e Azzalin ma pure i sindaci che non vogliono essere estromessi dalla gestione degli enti

“L’obiettivo è salvaguardare le competenze di autogoverno delle comunità locali” Un’immagine del Parco del Delta del Po

25252525Spazi aperti

messaggio pubblicitario

200 milioni di bambini oggi nel mondo soffrono la fame.Anche in Italia stiamo vivendo un periodo di difficoltà, ma per un bambino che non mangia neanche una volta al giorno, la vita non è difficile, è impossibile.Per questo è importante che tutti facciano qualcosa, basta veramente poco.Con soli 5 euro puoi contribuire subito a sconfiggere povertà e fame e a difendere i diritti dei bambini e dei più deboli.

foto

: ro

be

rto

be

an

i

dona 5 euro per un mondo più giusto.

sul futuro, non si gioca.

Vai su mondogiusto.it

Page 26: Rovigo giu2013 n81

26 Mondo scuola262626 Mondo scuola 25Mondo scuola

Una mattinata pensata per iniziare a approcciarsi al mondo universitario: questo il biglietto da visita dell’Open

Day, la giornata dell’Università a porte aper-te. Si terrà il 25 luglio nella sede dell’Uni-versità di Rovigo e sarà dedicata agli studen-ti delle superiori che vogliono conoscere il loro futuro indirizzo di studio, ma potranno partecipare anche genitori e universitari in-soddisfatti della loro precedente scelta.

Lo scopo principale degli Open Day è proprio evitare che i giovani, freschi di ma-turità, intraprendano un percorso di studio

non adatto a loro e si debbano poi ritirare. Una scelta consapevole dell’orientamento universitario è fondamentale per riuscire successivamente a entrare nel mondo del lavoro in modo competitivo e raggiungere quelle soddisfazioni personali che ognuno si aspetta dopo anni e anni di studio.

L’University Day di Rovigo, organizzato in coordinamento con la facoltà di Padova, si propone inoltre di far conoscere e apprez-zare la scuola ai futuri studenti. Il program-ma della mattinata prevede un incontro di presentazione del Corso di Studio di Scienze

dell’Educazione e della Formazione, duran-te il quale docenti, tutor e studenti iscritti saranno a disposizione per rispondere alle domande dei presenti. Al termine ci sarà la simulazione di un test d’ingresso, molto utile in vista delle future ammissioni di set-tembre. Anche il percorso di studio triennale “Diritto dell’Economia” verrà presentato lo stesso giorno da alcuni studenti laureati. A seguire, i visitatori verranno accompagnati a conoscere la struttura dell’ateneo e le aule principali.

Il Cur (Consorzio Università Rovigo),

di Andrea Zambolin

Saranno presentati i corsi di Scienze dell’Educazione e della Formazione, Diritto dell’Economia e Giurisprudenza

Università Porte aperte il 25 luglio e il 5 settembre

Open day a Rovigo, un assaggio dell’offerta universitaria

Il caso Istruzione in Polesine94 BamBInI senza asIlo. comune, uffIcI scolastIcI e genItorI alla rIcerca dI una soluzIone

Sembra ancora lontana la soluzione per i 94 bambini in lista d’attesa per un posto negli asili della Provincia di Rovigo. Tutte le proposte presentate fi nora dal Comune, dagli Uffi ci Scolastici e dai genitori, per quanto interessanti, si sono dimostrate irrealizzabili per motivi logistici, di agibilità

delle strutture o per la mancanza di adesioni. L’unico cavillo organizzativo che (al momento di pubbli-cazione del giornale) tiene ancora la questione in sospeso, è riuscire a trovare delle scuole dell’infanzia che possano ospitare questi bambini, senza incorrere in costi eccessivi di adeguamento delle strutture.

Entrambe le parti si stanno rimboccando le maniche, soprattutto dopo il parere favorevole del Miur (il Ministero dell’Istruzione), che ha dato l’autorizzazione a fornire docenti per le nuove classi. A quanto pare, l’allarme lanciato a maggio dai Sindacati della scuola (Cisl, Cgil, Snals e Uil), con la previsione di circa 120 posti mancanti nelle scuole dell’infanzia statali (ossia quelle gratuite) si è rivelato davvero preciso. I genitori dei bambini, nel frattempo, si augurano di riuscire a trovare al più presto una soluzione effi cace, per poter garantire ai propri fi gli il diritto fondamentale alla prima scolarizzazione.

proporrà inoltre un altro Open Day il 5 set-tembre presso l’Accademia dei Concordi. Con la collaborazione dell’Università di Fer-rara, si terranno dei confronti sull’indirizzo Giurisprudenza con Luigi Costato, Professore di Diritto dell’Unione Europea, e alcuni pro-fessionisti (magistrati, notai, avvocati).

L’Open Day, riproposto dopo l’edizione dell’anno scorso, è un’opportunità davvero

interessante per i ragazzi delle superiori che intendono iscriversi all’Università: farsi un’i-dea di ciò che si dovrà affrontare negli anni a venire, rendendosi conto della bontà o meno della decisione che si sta per prende-re, consente di evitare il rischio di compiere una scelta sbagliata e di gettare al vento anni preziosi per la costruzione del proprio futuro, lavorativo e non.

La sede dell’Università di Rovigo

messaggio pubblicitario

Page 27: Rovigo giu2013 n81

25Mondo scuola

Una mattinata pensata per iniziare a approcciarsi al mondo universitario: questo il biglietto da visita dell’Open

Day, la giornata dell’Università a porte aper-te. Si terrà il 25 luglio nella sede dell’Uni-versità di Rovigo e sarà dedicata agli studen-ti delle superiori che vogliono conoscere il loro futuro indirizzo di studio, ma potranno partecipare anche genitori e universitari in-soddisfatti della loro precedente scelta.

Lo scopo principale degli Open Day è proprio evitare che i giovani, freschi di ma-turità, intraprendano un percorso di studio

non adatto a loro e si debbano poi ritirare. Una scelta consapevole dell’orientamento universitario è fondamentale per riuscire successivamente a entrare nel mondo del lavoro in modo competitivo e raggiungere quelle soddisfazioni personali che ognuno si aspetta dopo anni e anni di studio.

L’University Day di Rovigo, organizzato in coordinamento con la facoltà di Padova, si propone inoltre di far conoscere e apprez-zare la scuola ai futuri studenti. Il program-ma della mattinata prevede un incontro di presentazione del Corso di Studio di Scienze

dell’Educazione e della Formazione, duran-te il quale docenti, tutor e studenti iscritti saranno a disposizione per rispondere alle domande dei presenti. Al termine ci sarà la simulazione di un test d’ingresso, molto utile in vista delle future ammissioni di set-tembre. Anche il percorso di studio triennale “Diritto dell’Economia” verrà presentato lo stesso giorno da alcuni studenti laureati. A seguire, i visitatori verranno accompagnati a conoscere la struttura dell’ateneo e le aule principali.

Il Cur (Consorzio Università Rovigo),

di Andrea Zambolin

Saranno presentati i corsi di Scienze dell’Educazione e della Formazione, Diritto dell’Economia e Giurisprudenza

Università Porte aperte il 25 luglio e il 5 settembre

Open day a Rovigo, un assaggio dell’offerta universitaria

Il caso Istruzione in Polesine94 BamBInI senza asIlo. comune, uffIcI scolastIcI e genItorI alla rIcerca dI una soluzIone

Sembra ancora lontana la soluzione per i 94 bambini in lista d’attesa per un posto negli asili della Provincia di Rovigo. Tutte le proposte presentate fi nora dal Comune, dagli Uffi ci Scolastici e dai genitori, per quanto interessanti, si sono dimostrate irrealizzabili per motivi logistici, di agibilità

delle strutture o per la mancanza di adesioni. L’unico cavillo organizzativo che (al momento di pubbli-cazione del giornale) tiene ancora la questione in sospeso, è riuscire a trovare delle scuole dell’infanzia che possano ospitare questi bambini, senza incorrere in costi eccessivi di adeguamento delle strutture.

Entrambe le parti si stanno rimboccando le maniche, soprattutto dopo il parere favorevole del Miur (il Ministero dell’Istruzione), che ha dato l’autorizzazione a fornire docenti per le nuove classi. A quanto pare, l’allarme lanciato a maggio dai Sindacati della scuola (Cisl, Cgil, Snals e Uil), con la previsione di circa 120 posti mancanti nelle scuole dell’infanzia statali (ossia quelle gratuite) si è rivelato davvero preciso. I genitori dei bambini, nel frattempo, si augurano di riuscire a trovare al più presto una soluzione effi cace, per poter garantire ai propri fi gli il diritto fondamentale alla prima scolarizzazione.

proporrà inoltre un altro Open Day il 5 set-tembre presso l’Accademia dei Concordi. Con la collaborazione dell’Università di Fer-rara, si terranno dei confronti sull’indirizzo Giurisprudenza con Luigi Costato, Professore di Diritto dell’Unione Europea, e alcuni pro-fessionisti (magistrati, notai, avvocati).

L’Open Day, riproposto dopo l’edizione dell’anno scorso, è un’opportunità davvero

interessante per i ragazzi delle superiori che intendono iscriversi all’Università: farsi un’i-dea di ciò che si dovrà affrontare negli anni a venire, rendendosi conto della bontà o meno della decisione che si sta per prende-re, consente di evitare il rischio di compiere una scelta sbagliata e di gettare al vento anni preziosi per la costruzione del proprio futuro, lavorativo e non.

La sede dell’Università di Rovigo

I GRANDI CENTRI PER IL VOSTRO ARREDAMENTOMOBILIFICI RAMPAZZO SEVERINO

TENETEVI I SOLDIGODETEVII SALDICamere, salotti, cucine fino al 60% in menoe rimborso dell’intero importo speso con buono acquisti.Solo i Mobilifici Rampazzo Severino possonodarti un’ occasione di risparmio così elevatae trasparente sulle più grandi firme dell’arredamento italiano.La promozione dura ancora pochi giorni, e puoi approfittarne anche la domenica pomeriggio.Noi ci siamo per darti consigli, preventivi,finanziamenti e tutto ciò che ti è utile per arredarela tua casa.

A Campodarsego 049-5566044, Codevigo (outlet) 049-9703715Piove di Sacco 049-9702992, Rovigo 0425-475510

mercoledì al sabato 9:00 - 13:00 / 15:30 - 19:30 domenica 15:30 - 19:30

www.rampazzoseverino.it

orari di apertura: lunedì e martedì 15:30 - 19:30

I GRANDI CENTRI PER IL VOSTRO ARREDAMENTOMOBILIFICI RAMPAZZO SEVERINO

Cucine, camere, salotti e soggiorni ai prezzipiù bassi dell’anno e rimborso dell’intero importo speso con buono acquisti.

Solo i Mobilifici Rampazzo Severino possonodarti un’ occasione di risparmio così elevatae trasparente sulle più grandi firme dell’arredamento italiano.La promozione dura ancora pochi giorni;Noi ci siamo per darti consigli, preventivi,finanziamenti e tutto ciò che ti è utile per arredarela tua casa.

A Campodarsego 049-5566044, Codevigo (outlet) 049-9703715Piove di Sacco 049-9702992, Rovigo 0425-475510

mercoledì al sabato 9:00 - 13:00 / 15:30 - 19:30

www.rampazzoseverino.it

orari di apertura: lunedì e martedì 15:30 - 19:30

I 15 GIORNIPIU’ CONVENIENTIDELL’ANNO

I GRANDI CENTRI PER IL VOSTRO ARREDAMENTOMOBILIFICI RAMPAZZO SEVERINO

Imperdibili offerte su tutto per rinnovoshow-room. Cucine, camere, soggiorni e salotti a prezzi irripetibili e finanziamenti atasso agevolato a partire da 50€ al mese.

Solo i Mobilifici Rampazzo Severino possonodarti un’ occasione di risparmio così elevatae trasparente sulle più grandi firme dell’arredamento italiano.La promozione dura ancora pochi giorni;Noi ci siamo per darti consigli, preventivi,finanziamenti e tutto ciò che ti è utile per arredarela tua casa; anche per tutto il mese di agosto.

A Campodarsego 049-5566044, Codevigo (outlet) 049-9703715Piove di Sacco 049-9702992, Rovigo 0425-475510

mercoledì al sabato 9:00 - 13:00 / 15:30 - 19:30

www.rampazzoseverino.it

orari di apertura: lunedì e martedì 15:30 - 19:30

APPROFITTA !!PRIMA DI ANDAREIN FERIE...

APERTI TUTTO AGOSTO

Page 28: Rovigo giu2013 n81

26 Personaggio

Molti sono i personaggi importanti che hanno avuto le loro origini in Polesine. Luminari che non diventati molto fa-

mosi nel panorama internazionale, ma hanno avuto un ruolo decisivo per la storia del nostro Paese. Uno di questi è Eugenio Balzan. Nato a Badia Polesine il 20 aprile del 1874 da una famiglia di proprietari terrieri, diventerà una delle colonne portanti del Corriere della Sera per oltre trent’anni.

La sua infanzia non è stata molto felice, come racconta Renata Broggini nel suo libro “Eugenio Balzan 1874-1953”. Infatti, l’inon-dazione del fi ume Adige del 1882 fece per-dere tutto il raccolto dell’anno gettando così la famiglia in tristi condizioni. Ma fu il 1888 l’anno più duro, nel quale il padre Lorenzo re-stò a lungo disoccupato “gettando la famiglia nell’estrema miseria” come scrive lo stesso Balzan, “e cominciò allora quella vita di dolo-re, di infi nite amarezze, di privazioni sofferte”.

Eugenio, però, aveva una zia a Verona e

questa lo invitò a trasferirsi da lei, prometten-dogli anche di pagargli gli studi. Questi furono anni ricchi di spensieratezza e felicità prima dell’arrivo di altri dolori e responsabilità. La zia morì nel 1892 poco dopo il matrimonio con Itala Adami che portava in grembo la fi glia Lina. Nel 1893 ha conseguito il diploma di ge-ometra e la patente di Segretario comunale. Trovò anche un impiego presso un avvocato prima e al catasto di Verona poi, che gli hanno permesso di mantenere la famiglia. Ma la sua passione era un’altra: “Io mi sento irresisti-bilmente attratto dal giornalismo” affermava Balzan. Così scrisse all’Arena di Verona e riuscì a ottenere un posto come corrispondente di Vi-cenza, dove si trovava per svolgere un impiego

al catasto. Purtroppo, il suo sogno non durerà molto perché fu costretto a trasferirsi per la-voro. Approderà, infatti, a Milano nel 1897 e tenterà, anche in questa città, di diventare un giornalista. Scrisse al Corriere della Sera con successo diventandone dapprima correttore di bozze per poi arrivare in breve tempo al ruolo di addetto alla cronaca e capocronaca. Uno dei suoi più grandi scoop fu l’assemblea generale del Partito socialista. L’ingresso era vietato ai giornalisti, ma ogni mattina il Corriere presen-tava un resoconto dettagliato di quanto succes-so, grazie a Balzan che si nascondeva sotto il palcoscenico e prendeva appunti riconoscendo le voci di chi interveniva. Dal 1901 fi rma la prima pagina e diventa inviato speciale per un’importante missione in Canada: denun-ciare le condizioni degli immigrati italiani. Un successo che coinvolse i lettori e che lo farà diventare un giornalista di rilievo. Dal 1903 diventerà direttore amministrativo del Corriere. Sotto la sua direzione, il giornale ha vissuto

un momento davvero prospero, arrivando a vendere 600mila copie.

Purtroppo gli anni del fascismo furono critici per Balzan, perché iniziò un periodo di calunnie e di tentativi di estrometterlo dal ruolo centrale che aveva assunto. Ciò che più infastidiva il Duce era l’impronta liberale che Balzan riusciva a dare al Corriere anche in quel

periodo di rigore politico. Dopo anni di tensioni e accuse infondate Eugenio lascia il giornale nel 1933 per trasferirsi in Svizzera, dove mori-rà nel 1953. Ma la sua memoria è mantenuta viva grazie alla fi glia che nel 1956 istituì la Fondazione e il Premio Balzan, che promuo-vono ancora oggi la cultura, le scienze e le più meritevoli iniziative umanitarie del mondo.

di Denise Formigaro

Dovette abbandonare la cittadina natale in seguito all’alluvione del 1882, conobbe la povertà ma alla fi ne riuscì a realizzare il suo sogno

Eugenio Bolzan Nato a Badia alla fi ne dell’Ottocento, divenne una colonna del Corriere

“Io mi sento irresistibilmente attratto dal giornalismo”

Il giornalista badiese in una foto degli anni ‘20 del novecento

Sotto la sua direzione il giornale arrivò a vendere 600mila copie

28 Personaggio282828 Personaggio

messaggio pubblicitario

TEMPO A DISPOSIZIONE? ENTRA NEL TEAM!

Un’offerta pubblicitaria unica nel Nord-EstI nostri mezzi di comunicazione, insieme o singolarmente, permettono di scegliere i destinatari da

raggiungere, di mirare le campagne pubblicitarie ad un target ben definito e di differenziare il messaggio.

La Piazza, Coupon del Risparmio, Looklive: impossibile passare inosservati!

Se hai del tempo libero a disposizione o svolgi un lavoro part time puoi aumentare sensibilmente i tuoi guadagni, diventando consulente pubblicitario.

Offriamo rimborso spese, alte provvigioni e lo svolgimento dell’attività nelle immediate vicinanze della zona di residenza. Formazione e training continuo in un gruppo di lavoro con mezzi consolidati e di sicuro ritorno.

CHIAMACI!

invia il tuo curriculum a: [email protected]

L’informazione localea casa tua

Cogli le migliori offerte della tua zona!

Il magazinedei grandi eventi

COUPONCOUPONCOUPONdel risparmio

Via Svezia, 9 Padova - tel. 049 8704884 fax 049 6988828 - www.promomedia.it

Page 29: Rovigo giu2013 n81

messaggio pubblicitario

Baby A.®

Fred Mello

GUESS E.L.S.Y. A T T E S A®

P R E M A M A N

XTSYLinea ragazzi

R

CAPIda 5€.

Page 30: Rovigo giu2013 n81

messaggio pubblicitario

www.benessere.si

Regalo per le famiglie:

BAMBINI alloggiano

GRATIS*

4=5 Vacanze estive per il vostro benessere ...alle Terme Dolenjske Toplice e Šmarješke Toplicepernottamento con mezza pensione • l‘accappatoio in camera • bagni illimitati nelle piscine termali (32 °C) · bagno notturno il venerdì e il sabato (fino alle ore 23.00) • 1 ingresso libero al mondo delle saune • idroginnastica mattutina, acqua aerobica, camminata nordica ...

4=5 notti

Terme Šmarješke TopliceT: 00 386 7 38 43 400 E: [email protected]

Hotel Šmarjeta**** 274

Hotel Vitarium****superior 293

Terme Dolenjske TopliceT: 00 386 7 39 19 400E: [email protected]

Hotel Kristal**** 263

Hotel Balnea ****superior 297

Sconti: per i bambini, soci del Club Terme Krka. Supplementi: tassa di soggiorno, camera singola.I prezzi sono in EURO, a persona in camera doppia.

Parco avventura

Otočec

NuOvO:

*in camera con due persone adulti - i bambini fino a 5.99 anni e un bambino fino ai 13.99 anni

Page 31: Rovigo giu2013 n81

31313131Cultura provinciale 29Cultura provinciale

“Polesine”, e nessun sottotitolo, per caratterizzare l’importante mostra allestita alla Badoera di Fratta, realizzata con gli scatti – ormai storici e pertanto

quanto mai signifi cativi – di Gianni Berengo Gardin, uno dei più apprezzati fotografi italiani attivo da un sessantennio, avendo egli esordito negli anni ‘50. Una fi rma autorevole ed apprez-zata, che ha lasciato il segno in noti periodici come Il Mondo di Pannunzio, Epoca, Domus, L’Espresso, nonché sulla stampa estera come Le Figaro, Time, Stern.

Al Polesine, Berengo Gardin ha dedi-cato il suo magistrale lavoro di fotografo nel 1971, allorché, invitato da Giuseppe Marchiori, percorse la terra dei fi umi da occidente al delta, ricavandone immagini di grande forza espressiva: Un “Polesine in bilico” – come lo ha defi nito il giorna-lista Sergio Garbato nel corso della presentazione della mostra, in quanto uscito da non molto dalle gravissime ferite dell’alluvio-ne del ’51, ma non ancora caratterizzato da quel desiderio di moderno che, in vari ambiti, doveva poi cancellare signifi cative testimonianze della civiltà contadina.

Una mostra per documentare quindi. E lo stesso Beren-go Gardin, inaugurando l’allestimento di Fratta, si è espresso chiaramente a favore di questa tipologia di scatti fotografi ci (da preferire rispetto alle foto artistiche) sottolineando il valore che assume la documentazione per immagini. Nella sua rappresen-tazione del Polesine, accanto alle architetture – a cominciare proprio dalla frattense villa del Palladio ritratta solo negli esterni, perché nel 1971 non ancora restaurata ed aperta al pubblico – ci sono le sezioni dedicate alla vita dei campi, agli ambienti di

lavoro, ai ritratti icastici di persone intente all’attività quotidiana o colte in particolari momenti della giornata.

Immagini di grande forza, in bianco e nero, che testimonia-no la maestria del grande fotografo, come ha sottolineato nel suo intervento Paolo Morello, presidente dell’Istituto Superiore per la Storia della Fotografi a, che si è soffermato in particolare ad analizzare la fotografi a scelta come immagine della mostra: una suggestiva immagine di un mulino di fi ume (natanti all’epo-ca ancora presenti sulle acque dell’Adige e del Po): sulla passe-

rella, che lo unisce alla riva, la presenza di una gioiosa bambina colta – e qui sta la maestria del fotografo – nel momento in cui si produce in un allegro saltello.

Una mostra quanto mai signifi ca-tiva dunque, aperta sabato 22 Giugno con le parole entusiaste del sindaco di

Fratta nonché presidente della Provincia Tiziana Virgili (che fra l’altro si è defi nita “tifosa” del Polesine e pertanto sostenitrice delle interessanti occasioni che ne danno visibilità e lo fanno apprezzare) e dall’assessore provinciale Laura Negri, che ha sottolineato l’importanza dell’evento, ospitato nella villa pole-sana patrimonio dell’Umanità. In chiusura un apprezzato un fuori programma da parte del fotoclub Athesis, il cui presidente Graziano Zanin – richiamandosi al monito di Berengo Gardin a fotografare per documentare – ha donato all’illustre ospite, per il sessantennio del suo impegno fotografi co, un volume da poco edito di immagini della bassa padovana, scattate negli stessi anni delle foto del “Polesine” presenti nell’allestimento della Badoera. Una mostra questa che rimarrà aperta per tutta l’esta-te fi no al 29 settembre.

di Lino Segantin

Invitato da Giuseppe Marchiori percorse la terra dei fi umi da occidente al Delta. Ritrasse un mondo da poco uscito dall’alluvione con ancora visibili le tracce della civiltà contadina

La locandina della mostra alla “Badoera”, alcune immagini in mostra e un momento

della presentazione lo scorso 22 giugno

E’ tornato al suo primigenio splendore l’arazzo “La temperanza presentata all’uomo come guida contro i vizi”.

Ci sono voluti ben 26 mesi di restauro per far ritornare a brillare i colori e le forme di questo gioiello artistico del 1630, realizzato a Bruxelles dal maestro Antoon Sallaert, che lavorava nella bottega di Rubens. L’arazzo, di proprietà dell’Accademia dei Concordi, è ritornato a splendere di luce propria nella sua originaria sede, la sala Oliva all’Accademia, accanto all’altro arazzo intitolato “Il tempo allontana le gioie della vita”, anch’esso recen-temente restaurato. L’importante intervento è stato possibile grazie al fi nanziamento di Adriatic Lng. L’artefi ce dell’intervento sui 16 metri quadri di tessuto è il consorzio pratese Tela di Penelope, che ha realizzato il recupero dell’opera insieme ad uno staff di nove restau-ratrici, coordinandone le varie e delicate fasi, dallo studio preliminare all’intervento vero e proprio. L’operazione ha riportato in superfi cie lo stato originale del colore, recuperandone le fi bre e rimuovendo alcune toppe applicate da precedenti interventi. Complessivamente il re-stauro è stato suddiviso in 5 fasi: smontaggio della fodera e delle armature, preparazione al lavaggio, lavaggio, consolidamento del colore, foderatura e ricollocazione nella posizione originaria. Ora toccherà la stessa felice sorte al terzo dei quattro arazzi dell’Accademia che ha come soggetto “La fortuna”.

accademia dei concordi

Me.Ru.

L’arazzo “La temperenza” ritrova i suoi colori

Doveva essere Marco Castoldi, meglio noto come Morgan, il testimonial della XIV edizione della ras-segna Tra ville e giardini, ma il maltempo ha fatto

la sua parte e così è toccato a Paolo Nani, maestro del teatro fi sico, e “La lettera” tenere a battesimo la ker-messe, partita giovedì 27 giugno da Fiesso Umbertiano. Appuntamento solo rimandato di una settimana invece per Morgan, che il 4 luglio ha condotto An evening with nella splendida cornice della cinquecentesca Villa Morosi-ni di Polesella, guidando il pubblico sulle note del grande repertorio italiano e internazionale da lui amato, da De André a David Bowie, dalla musica classica al rock, riper-correndo i propri successi e le cover dei suoi ultimi album da solista e presentando in anteprima alcuni brani inediti. Un concerto intimo e ricercato, per voce e piano, condito da aneddoti e racconti sull’arte. La fortunata kermesse

anche quest’anno riscopre i luoghi mozzafi ato del Polesi-ne, attraverso la danza, il teatro, la musica, per un totale di 18 appuntamenti unici, nei quali la cornice della rap-presentazione è parte integrante dello spettacolo, per la valorizzazione del territorio, dell’ambiente e del turismo. La manifestazione, promossa e sostenuta dall’Ammini-strazione Provinciale di Rovigo, fi nanziata da Regione Ve-neto, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Camera di Commercio di Rovigo, ed è organizzata in collaborazione con Ente Rovigo Festival e diversi comuni, si conferma il fi ore all’occhiello della vita culturale pole-sana, come ha sottolineato la presidente della provincia Tiziana Virgili durante la presentazione dell’edizione 2013. “La rassegna è nata per unire la valorizzazione e la promozione del territorio con l’arte – ha detto”. Dello stesso parere anche l’assessore al turismo Laura Negri,

che sottolinea il compito della kermesse: “dare valore al Polesine con un bel modo di fare squadra tra enti locali e fi nanziatori in un itinerario che va da Melara a Porto Tol-le”. Da sua parte Claudio Ronda, il direttore artistico della manifestazione, la defi nisce “un caleidoscopio di eventi che attraversa diversi generi, talvolta con scelte azzardate o insolite, proponendo un ventaglio di scelte artistiche e di possibilità culturali”. Questi gli appuntamenti rimasti in cartellone: Martedì 16 luglio, Porto Tolle, Corte di Ca’ Bo-nelli, Fanfara Tirana; giovedì 18 luglio, Ceneselli, ex base missilistica, Area international popular group; mercoledì 24 luglio, Lendinara, giardino di Villa Dolfi n-Marchiori, Tribal tech; venerdì 26 luglio, Melara giardino di palazzo Calzolari-Badini, Emanuele Rastelli trio emotions; dome-nica 28 luglio, Arquà, Castello, Glenn Miller Orchestra, in the mood Miller; mercoledì 31 luglio, Castelguglielmo,

piazza Vittorio Veneto, “Compagnia argentina de danzas sentires”, domenica 4 agosto, Ariano nel Polesine, San Basilio, Pilar, sartoria italiana fuori catalogo; mercoledì 7 agosto, Badia Polesine, piazza Vangadizza, Soqquadro italiano, da Monteverdi a Mina; venerdì 9 agosto, Fica-rolo, giardino di villa Schiatti-Giglioli, Miriam Meghnagi, Dialoghi mediterranei; domenica 11 agosto, Villamarza-nagiardino di Villa Cagnoni-Boniotti, Jaques Morelenbaum & cello samba trio, special guest Paula Morelenbaum; martedì 13 agosto, Crespino, chiesa arcipretale santi Mar-tino e Severo, Tigran a fable; domenica 18 agosto, Fratta Polesine, villa Badoer, Ron, Way Out. L’inizio degli spet-tacoli è fi ssato alle ore 21.30 a ingresso libero, eccetto, martedì 16 luglio, giovedì 18 luglio, mercoledì 24luglio, domenica 28 luglio, domenica 11 agosto: biglietto unico 5,00 euro. Me.Ru.

La fotografi a scelta come immagine della mostra: un mulino di fi ume

Nella foto, Peppe Servillo che è stato protagonista a Canda lo scorso 4 luglio, Ron, Pilar e Miriam Meghnagi

Grandi Mostre Alla Badoera di Fratta, fi no al 29 settembre gli scatti di Gianni Berengo Gardin

“Polesine”, immagini dal lontano 1971

“TRA VILLE E GIARDINI”, PARTITA LA RASSEGNA“TRA VILLE E GIARDINI”, PARTITA LA RASSEGNASpettacoli

Page 32: Rovigo giu2013 n81

323232324

IL VENETOin PRIMO PIANO

Infortuni sul lavoro in Veneto, in calo gra-zie alla crisi e a settori come quello edile che sono andati letteralmente a picco.

Sia i dati riferiti al 2012 che quelli inerenti il primo trimestre del 2013 sono chiari. Il calo dal 2009 ad oggi è costante. Vediamo nel dettaglio.

L’Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering ha denunciato nei mesi scorsi infatti 42 infortuni mortali nel 2012. Tre in meno dell’anno precedente, dieci in meno rispetto al 2010. Sempre secondo l’Osservatorio nel 2012 la provincia che ha registrato il maggior numero di casi è stata Verona con 11 morti, una cifra che l’ha collocata al 47° posto della graduato-ria nazionale per indice di incidenza degli infortuni mortali sul numero degli occupati (26,9 per milione di occupati). Ma ben più letale si è rivelato, in proporzione, il bellu-nese: 7 morti, con una incidenza del 75% e il 4° posto nella graduatoria nazionale: una triste posizione da cui la provincia veneta di montagna non riesce a schiodarsi: 5° posto nel 2011, 3° posto nel 2010. Al posto più basso, quindi con maggior sicurezza, nel 2012 Vicenza e Padova (ognuna con 5 incidenti mortali che le posizionano all’81° e all’83° posto). Per la provincia di Venezia ci sono dati ad hoc e recentissimi Qui nel primo quadrimestre di quest’anno si sono registrati 2 infortuni mortali (un lavoratore italiano di 22 anni fulminato e un albanese di 49 investito da un automezzo di lavoro), a fronte dei 7 dell’intero 2012 e dei 9 regi-strati nel 2011. Si tratta però esclusivamen-

te in questi casi di morti sul lavoro deceduti a causa di un incidente sul luogo di lavoro (fabbrica, uffi cio, campi, cantieri, ecc.). L’Inail invece include in questa triste stati-stica anche i morti sul lavoro collegati al percorso casa lavoro, e quelli connessi alla circolazione stradale. I casi mortali ricondu-cibili a queste due tipologie sono da anni a volte superiori a quelli capitati nell’ambiente di lavoro ordinario.

Ciò emerge chiaramente nel Rapporto 2011 per il Veneto dell’ Inail: 37 su 83 eventi nel 2010, 50 su 83 nel 2011. In-somma l’ambiente più pericoloso in Veneto (ma anche nel resto del Paese) rimane la strada. Per capire di più occorre andare nello specifi co. Vediamo le cause specifi che di morte indicate proprio nel rapporto Inail nel triennio 2010-2012. Le cause sono determinate dal: ribaltamento del veicolo/mezzo in movimento (dal 21 al 27% dei casi), caduta dall’alto di oggetti (dal 16 al 25%) ed infi ne caduta di persone dall’al-to (dal 18 al 24%). Poi quella relativa ai settori dove si muore di più che rimangono l’agricoltura (44% dei casi, media triennio) e le costruzioni (dal 20% del 2010 al 12% del 2012, segno evidente della crisi del settore).

Tuttavia, nel corso del 2012, in tutta Italia sono aumentate le ispezioni e le ir-regolarità riscontrate: controllate 22.950 aziende, 2mila in più del 2011, l’87% è risultato irregolare. Regolarizzati 53.734 lavoratori (+10% sul 2011), di cui 45.679 irregolari e 8.055 in nero (+7,3%). E’ chia-

di Alessandro Abbadir

La diminuizione delle morti bianche è proporzionale all’occupazione, per questo il risultato forse dipende più dallo stato di diffi coltà attuale che dalla maggiore sicurezza

Sicurezza I dati Inail e Vega Engineering danno la dimensione di un fenomeno nuovo

ro perciò che la guardia deve restare alta. Che tipologia di inquadramento hanno le persone colpite da incidente sul lavoro? Va rilevato in questo caso che sono tante le vittime non lavoratori dipendenti: tra i morti nelle costruzioni ci sono molti artigiani edili e tra quelli in agricoltura spesso si tratta di anziani coltivatori diretti.

Anche i dati sui primi mesi di quest’an-no sono incoraggianti. A decretarlo ancora una volta, la più recente indagine dell’Os-servatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering secondo la quale nel primo trimestre del 2013 gli incidenti mortali ve-rifi catisi in Italia sono stati 74, mentre nel 2012 erano 110, con una variazione pari

Un accordo specifi co fra Regione Veneto ed Inail è stato sigla-to nelle scorse settimane per affi dare alle cure della sanità regionale i pazienti reduci da infortuni sul lavoro che hanno

la necessità di trattamenti integrativi e riabilitativi o affetti da ma-lattie professionali. Questi ultimi fi no ad adesso erano destinati alla medicina privata (tramite rimborso) o ai servizi extraregionali dell’Istituto - in particolare a Bologna e a Budrio. Ma adesso le cose cambiano. Grazie all’accordo fra Regione ed Istituto Nazio-nali Invalidi sul Lavoro, presto potranno rivolgersi direttamente ai centri specializzati che sono attivi nel Veneto, dislocati a Motta di Livenza, Santorso, Zevio e Garda. Con questi accordi le azien-de ospedaliere venete ricaveranno un gettito stimato in circa 5 milioni l’anno senza incremento di costi. L’ente di assicurazione sugli infortuni ha optato per questa soluzione dopo aver cercato

di dar vita ad una propria rete riabilitativa nel Veneto. Una solu-zione che è stata scartata in quanto si è valutato l’elevato costo dell’operazione sia in termini di personale e macchinari e anche per un altro fattore. Si è concordato infatti come ci sia l’elevata disponibilità sul nostro territorio di strutture di alta qualità, capaci di garantire un servizio concorrenziale a prezzi ragionevoli. Quello con il Veneto è il secondo accordo-quadro stipulato dall’Inail dopo quello sottoscritto con l’Emilia-Romagna. A che risultato si vuole arrivare? L’obiettivo immediato, a partire da settembre, è quello di abbattere i tempi d’attesa dei pazienti, ammortizzare con più effi cacia i costi di macchinari onerosi, che richiedono costante ag-giornamento e, in termini di mercato, diventano “convenienti” solo in presenza di un volume di prestazioni consistenti.

Riabilitazione. Verranno ridotti costi e tempi di attesa per gli infortuni sul lavoro

ACCORDO SIGLATO TRA LA REGIONE VENETO E L’INAIL

A.A.

Crisi, incidenti sul lavoro in calo

al – 32,7 per cento. Su questo fenomeno è chiaro il presidente Dell’Osservatorio Vega Engineering di Mestre, l’ingegner Mauro Rossato, per il quale “questi dati non indica-no che bisogna abbassare la guardia e che l’emergenza si possa considerare risolta, ma possiamo almeno considerare la fl essio-ne della mortalità di questo primo trimestre anche come conseguenza di una sempre maggiore sensibilizzazione sul fronte della prevenzione da parte dei media e da parte di tutti coloro che operano per la sicurezza

nei luoghi di lavoro”. Insomma per Rossato, non è solo la mancanza di lavoro che fa diminuire gli incidenti, ma anche la cultu-ra della sicurezza sui luoghi di lavoro che sembra fi nalmente essersi radicata anche nel territorio del Veneto. Un atteggiamento che negli anni scorsi in pieno boom edilizio non era certamente seguito con scrupolo da operatori ed imprenditori del settore. Spe-riamo sia seguito anche in caso di ripresa economica.

CESVITEM Onlusvia Mariutto 68 - Mirano (VE)

Bastano cinque euro al mese per partecipare ai progetti di sostegno a distanza del Cesvitem. Cinque euro per garantire i diritti fondamentali a migliaia di bambini del Sud del mondo. Cinque euro per costruire un futuro migliore. Cosa stai aspettando? Aderisci subito!

SOLIDARIETA’ PER TUTTE LE TASCHE

CESVITEMvia Mariutto 68 - Mirano (VE)

Bastano Cinque euro per garantire i Cinque euro per costruire

SOLIDARIETA’

via Mariutto 68 - Mirano (VE)

LA

tel. 0415700843 - [email protected]/c postale 10008308 -C.F. 90022130273

www.cesvitem.orgSeguici anche su facebook!

messaggio pubblicitario

Page 33: Rovigo giu2013 n81

33333333Il Veneto in primo piano 5Il Veneto in primo piano

“Se la crisi da un lato ha diminuito gli incidenti sul lavoro, è anche vero che si assiste al fenomeno

nuovo che vede come principali vittime del-la mancata sicurezza sui luoghi di lavoro precari e lavoratori non regolarizzati. Su queste realtà servono maggiori controlli”. A fare questa denuncia dopo i dati forniti dall’Inail è la Cgil con i suoi rappresentanti nazionali Fabrizio Solari segretario Confe-derale e locali Roberto Montagner per la Cgil di Venezia.

Nel 2012 sono state 745mila le de-nunce di infortuni (-9% rispetto al 2011 e -23% in riferimento al 2008). Quelli mortali accertati sono stati 790, un nuovo minimo, a fronte di 1.296 denunce. Si avrebbe com-

plessivamente un calo del 6% sul 2011 e del 27% sul 2008. Il maggior numero di incidenti si è registrato nelle regioni del Nord ovest (212) seguite da quelle del Nord est (202), dal centro (149), dal Sud (167) e dalle isole (60).

Le vittime under 30 sono state 94, 100 quelle over 60. Infi ne, tra le denunce di le-gate all’amianto, protocollate nel 2012, ne sono state riconosciute 1.540: dei casi de-nunciati nell’anno, 348 hanno avuto esito mortale.

“Abbiamo apprezzato la relazione dell’ Inail soprattutto - ha detto Solari - nella par-te relativa al nuovo sistema di gestione e di diffusione dei dati infortunistici secondo il sistema “open data”, che costituisce un

positivo passo avanti nella trasparenza per valutare l’effi cacia dell’azione dell’istituto.

Restano da approfondire la questione dell’incidenza della disoccupazione e cassa integrazione sull’analisi dei dati sulla stati-stica degli infortuni e va fatta una rifl essione in direzione dei nuovi rischi legati alle forme di lavoro precarie e alla crescente insicurez-za dei lavoratori e delle lavoratrici, dovuta alla persistente crisi economica e alle nuove tipologie di contratti. Queste condizioni han-no, infatti, un’incidenza diretta sull’organiz-zazione aziendale e sulle condizioni della prestazione, oltre che un effetto a lungo termine in ambito sanitario”.

Sulla stessa linea si colloca anche Ro-berto Montagner segretario della Cgil di

Venezia. Negli anni scorso la cementifi cazione

e la febbre da capannone ha investito le province di Padova e Venezia, ma anche Verona , Treviso e Vicenza

“Il rischio forte nel veneziano e in tutte le province venete – dice il segretario della Cgil di Venezia – è che in mezzo a questa crisi economica per restare competitive, le aziende taglino proprio sugli standard di sicurezza provocando di fatto un peggio-ramento delle condizioni all’interno dei cantieri. Per evitarlo i controlli dello Spisal non possono diminuire e gli stanziamenti agli organi ispettivi vanno potenziati e non diminuiti”

di Alessandro Abbadir

Società La Cgil invita a non abbassare la guardia

“Coinvolti sempre più i precari e non regolarizzati”

artIgIanato

E’ stato costituito nelle scorse settimane il Fondo per l’assistenza sanitaria integra-tiva a favore del mondo del lavoro artigiano. L’accordo è stato siglato da Cgil, Cil e Uil e dai rappresentanti di categoria. Si chiamerà Sani.In.Veneto (acronimo di

Sanità Integrativa Veneto). Erogherà prestazioni assistenziali per gli oltre 135 mila dipen-denti delle aziende artigiane del Veneto (ad esclusione di quelle edili). Tutto è stato fatto senza alcun costo aggiuntivo a carico delle imprese. Lo Statuto prevede che la platea pos-sa allargarsi anche ai loro familiari, agli stessi imprenditori (soci e collaboratori compresi)

e poi ai familiari di questi ultimi. Il Fondo che sarà arrivo dal primo agosto 2013 alla fi ne potrebbe rispondere a quasi un milione di persone, un veneto su 5, immigrati compresi L’accesso alle prestazioni sarà aiutato da un sistema di assistenza alla compilazione delle domande dei lavoratori interessati, distribuito in modo capillare nel territorio. Ed anche per le imprese è prevista una semplifi cazione degli impegni burocratici a loro carico. Il Con-siglio di amministrazione, nella sua prima convocazione, procederà a tutte le operazioni necessarie a dare piena operatività al fondo.

nasce Il fondo IntegratIvo sanI.In.veneto

Montagner: “Vanno potenziati gli organismi di controllo come Spisal e ispettori del Lavoro”

messaggio pubblicitario

Entra nel Team!Se hai voglia di crescere professionalmente, con un lavoro stimolante, diventa Consulente in pubblicità

una professione indipendente, anche part time, un nuovo lavoro con ottime possibilità di guadagno.

Offriamo rimborso spese e alte provvigioni, formazione e training, un gruppo di lavoro serio, motivante e mezzi accreditati e di sicuro ritorno.

Per informazioni 800.46.50.40 invia il tuo curriculum a: [email protected]

Un’offerta pubblicitaria unica nel Nord-EstI nostri mezzi di comunicazione, insieme o singolarmente, permettono di scegliere i destinatari da

raggiungere, di mirare le campagne pubblicitarie ad un target ben definito e di differenziare il messaggio.

La Piazza, Coupon del Risparmio, Looklive: impossibile passare inosservati!L’informazione localea casa tua

Cogli le migliori offerte della tua zona!

Il magazinedei grandi eventi

COUPONCOUPONCOUPONdel risparmio

Via Svezia, 9 Padova - tel. 049 8704884 fax 049 6988828 - www.promomedia.it

Page 34: Rovigo giu2013 n81

34 Cultura veneta343434 Cultura veneta16 Cultura veneta

Tintoretto e Vedova

“Le mie opere non sono creazioni, ma terremoti. Non sono pitture, ma soffi ”. Ecco in poche paro-

le una possibile sintesi di Emilio Vedova espressa proprio dal Maestro in alcune dichiarazioni. La forza del gesto, l’irre-quietezza compositiva, la fi sicità fuori ogni limite, la drammaticità poetica colta a ope-ra compiuta, fi no a un utilizzo sonoro del colore fanno parte di chiavi di lettura per le dirompenti opere di Vedova. Alcune di questi lavori sono posti, fi no al 3 novembre all’interno della Scuola Grande di San Rocco di Venezia, in un interessante dialogo che da titolo al percorso espositivo: “Vedova Tintoretto”. Un progetto curatoriale di alto livello ideato da Germano Celant e Stefano Cecchetto, che hanno pensato di rendere partecipe il visitatore attraverso l’atmosfera e l’attrazione che unì artisticamente Vedova con Jacopo Robusti detto Tintoretto, a par-tire dalla Sala Terrena tra le colonne della navata centrale. Era il 1936 e a diciassette anni il giovane Emilio avvertiva quell’ango-scia che Jan Paul Sartre indicava successi-vamente nel suo saggio: “lo squarcio giallo del cielo al di sopra del Golgota, il Tintoretto non lo ha scelto per signifi care l’angoscia, né tanto meno per provocarla; è angoscia e, insieme, cielo giallo. Non cielo d’angoscia, né cielo angosciato; è un’angoscia fatta cosa, è un’angoscia trasformata in squarcio giallo del cielo …” Parole, tratte dall’anali-si degli anni ’50, che nascono dalla crocifi s-

sione di Cristo posta nella Sala dell’Albergo della Scola, la cui essenza è avvertita un decennio prima anche da Vedova.

Frasi, tratte da due estratti che il Ma-estro scrisse nel 1991, quali “Tintoretto è stato una mia identifi cazione” e “Quella, regia a ritmi, sincopati e, cruenti magma-tici di energie, di fondi interni di passioni, di emotività commossa” ben delineano tale simbiosi. Dunque un’esposizione che probabilmente, da un lato a sette anni dalla scomparsa del maestro fa si che la non for-ma pittorica italiana risenta della sua impos-sibilità ad avere una guida per le nuove leve al fi ne di tracciare, con il suo tipico carattere verace, nuove possibili vie aderenti al suo credo, dall’altro profonde analisi e raffronti condurranno i visitatori, italiani e internazio-

nali, ad avvicinarsi a quel meccanismo che permetta di comprendere come inquietudini intellettualmente artistiche possano creare contenuti di alta profondità. Tele di Vedo-va, come “Ciclo ’62 (B3)”, le serie degli “Oltre” assieme a studi e interpretazioni di tempere e oli, s’innestano nelle atmosfere magiche della Scola creando personalissimi piani diversi dimensionali di raffronto, stu-dio ed emozione con i lavori di “Mosè”, “Ultima cena”, “La strage degli innocenti”, “La visitazione” fi no a “La crocifi ssione” di Jacopo Robusti. Dunque un progetto culturale che in “San Rocco Contempora-neo: in dialogo con Tintoretto” avvicinerà dopo Vedova altri artisti e tematiche cui i due curatori Cecchetto e Baldo stanno già lavorando.

Il dialogo mai interrotto alla Scola di San Rocco

“Robert Motherwell: i primi colla-ge” è un’interessante mostra, dedicata al lavoro pioneristico

eseguito negli anni ’40 sui papiers colleés, presso la sede della Collezione Peggy Gug-genheim di Venezia fi no all’8 settembre. Un esordio artistico di Motherwell (Aber-deen, Washington 1915 – Cape Cod, Massachusetts 1991) che venne proprio incoraggiato dalla stessa Peggy. Si creò così un effetto catalizzante per il successi-vo sviluppo pittorico dell’artista. Infatti nel 1943 nella galleria newyorkese Art of this century, di proprietà Guggenheim, il giova-ne Maestro espose i primi collage. Sotto anche la tutela di Roberto Sebastian Matta Echaurren, Motherwell pose in questi primi lavori le basi di un percorso che lo porte-rà a essere uno tra i massimi esponenti dell’Espressionismo Astratto americano.

Quarantotto opere si liberano tra azione compositiva spontanea, pure astrazioni, fi gure indefi nite e infl uenze surrealiste. Un connubio che si manifesta all’interno di temi inerenti alla lotta umanitaria e a una violenza simbolica insiti nella società di quegli anni. Nelle composizioni appaio-no inglobati slogan della resistenza, fram-menti di mappe militari, fi gure stilizzate ferite o morte e sbarre di prigione all’in-terno di un’azione espressiva che l’artista paragona a un “uccidere”. Pezzi di carta coagulati all’interno di una gestualità inno-vativa per quegli anni. Un percorso espo-sitivo interessante, che porta il visitatore a entrare in contatto con una produzione artistica primigenia, fonte di collegamento tra Motherwell e Peggy Guggenheim ma-gnate e collezionista.

Guggenheim fi no all’8 settembre

COLLAGE D’ARTE PER MOTHERWELL

Al.Ch. Al.Ch.

di Alain Chivilò

All’interno della 55. Biennale di Venezia è presente lo storico Padiglione Italia che dal-le ultime edizioni è sito nell’Arsenale. Ogni

biennio, un curatore diverso cerca di proporre un percorso espositivo fatto di selezione e tematiche ulteriori unite in un unico contenitore. Quest’anno il prescelto in questo ruolo è il direttore del Mu-seo d’Arte Contemporanea di Roma Bartolomeo Pietromarchi e la mostra ideata s’intitola “Vice Versa”. Come afferma Pietromarchi “il Padiglio-ne Italia e il Palazzo Enciclopedico della Biennale hanno vari punti di contatto nell’idea dell’archi-viazione e nella volontà di mettere le mani sulla classifi cazione e sul concetto di enciclopedismo. Situazione destinata comunque a fallire, come nell’opera di Benassi che con un pavimento di 10.000 mattoni paragrafa l’archivio dell’errore in parallelo alla stessa quantità di detriti in orbita attorno alla terra”. Dunque un’unione tra vec-chio e nuovo con un’attitudine non storiografi ca e generazionale per concentrarsi sulla validità dell’opera. Si tratta come indica il curatore di

L’enorme area espositiva dello storico Padiglione Italia, all’Arsenale, è stata divisa in 7 ambienti che ospitano opere di 2 artisti, ciascuno espressione di un binomio

Biennale di Venezia Il percorso espositivo di Bartolomeo Pietromarchi

Il “Vice Versa” italianoLa XII edizione di “Temporanea. Le

realtà possibili del Caffè Florian” ospita nelle prestigiose sale del

più antico Caffè del mondo il Maestro Omar Galliani. Fino al 30 settembre, nella biennale edizione dell’evento, è possibile apprezzare la tecnica so-praffi na della sua matita all’interno di un’esposizione site-specifi c intitolata “Il sogno della principessa Lyu-Ji al Florian”. Un tributo alla femminilità, at-traverso un sentito atto d’amore alla donna e quindi a Venezia e alla Cina. La tecnica che ha reso famoso in tutto il mondo Omar Galliani è la grafi te che nelle sue mani si trasforma in una forma indelebile di forme e di fi gure in atmosfere rarefatte, che si possono percepire in quella nebbia che avvolge la sua terra d’Emilia. Ne scaturisce un bianco e nero che il Professore Omar defi nisce “come una sobrietà, un’essenzialità che porta alla complessità”. Una fonte che emana e rifl ette la luce all’interno di una situazione alchemica, che paragrafa il diamante prodotto da compressioni nel sottosuolo. In tutto questo, tra le salette del Florian, il visitatore è invitato a ricercare il luogo delle opere di Galliani giungendo così al doppio ritratto della principessa Lyu-Ji: un ritratto siamese perché la parola stessa implica due, ma come indica il Maestro “in realtà sono uno, quindi la natura che riproduce se stessa attraverso un unico ventre nella maternità”. Si creano due percorribili identità, in quanto il soggetto impresso due volte ha delle differenze perché, umanamente, non può mai essere uguale nelle sue parti. Attorno al fulcro sdoppiato, in elementi tra le pareti e i tavoli, si notano impresse fi gure come rose, pistole, colombe, mani, tazze, tazzine, cucchiai, teschi attraverso componenti cromatiche che s’insinuano all’improvviso nello sguardo dell’osservatore per aprire simulta-neamente nuovi orizzonti. Un’occasione unica per entrare in contatto e in sintonia con il massimo esponente italiano al mondo della fi gurazione italiana, in concomitanza con gli eventi della 55. Biennale di Venezia.

temporanea a venezIa

un caffÈ nero e BIanco con omar gallIanI

Al.Ch.

Nelle foto piccole l’autoritratto del Tintoretto, oggi al Louvre, e un ritratto fotografi co di Emilio Vedova, nell’ altra foto la mostra che rimarrà aperta fi no al 3 novembre

A fi anco Bartolomeo Pietromarchi

“un arcipelago d’isole con un tetto comune su cui vivono dialoghi e confronti di artisti dagli ap-procci diversi”. Nell’enorme area espositiva s’in-dividuano così 7 ambienti che ospitano opere di 2 artisti ciascuno all’interno dei seguenti binomi: sistema/frammento con Gianfranco Baruchello e Elisabetta Benassi, suono/silenzio con Massimo Bartolini e Francesca Grilli, veduta/luogo con Luigi Ghirri e Luca Vitone, prospettiva/superfi cie con Giulio Paoloni e Marco Tirelli, corpo/storia con Fabio Mauri e Francesco Arena, concludendo in familiare/estraneo per Marcello Maloberti e

Flavio Favelli. Artisti che hanno già raggiunto un certo livello di maturità nella loro carriera, facen-do sì che tale mostra diventi un punto fondamen-tale del personale percorso artistico. Invece molto interessante sottolineare è come il sistema arte italiano si sia unito positivamente in un’opera di crowdfunding, che ha ricevuto 180.000 euro in donazioni per fi nanziare l’attuale progetto espo-sitivo. Non rimane che effettuare una visita, dalla quale ognuno potrà trovare elementi di condivi-sione o di lontananza nel personale approccio all’Arte.

Page 35: Rovigo giu2013 n81

messaggio pubblicitario

Villa Momi’s è il luogo ideale

per matrimoni, cresime ed ogni

altro tipo di ricorrenza. Per gli

sposi e i loro invitati è riservata

un’ospitalità particolare, con aree

e intrattenimenti privati.

Villa Momi’sr i s torante ·p i z zer i a

BEAUTIFUL DAY

Località Santa Maria, 3/B Cavarzere Venezia 0426.53538 vil la momi’s www.villamomis.it Località Santa Maria, 3/B Cavarzere Venezia 0426.53538 vil la momi’s

Villa Momi’s permette anche cene e pranzi di lavoro, con la massima tranquillità e distensione per i propri colloqui d’affari. Alla sera i locali sono destinati anche a chi desidera un po’ di intimità, con un’armonia che solo il lume di candela riesce a creare. Due sale separate in due piani. Giardino estivo. Oltre 300 posti a sedere. Locale rustico in chiave moderna unico nel suo genere, immerso nel verde.

Page 36: Rovigo giu2013 n81

messaggio pubblicitario

BIANCHERIA PER LA CASA INTIMO UOMO - DONNA

SALDI D’ESTATE

CONSELVE (PD) Piazza S. Valentino, 29 - Tel. 049 5384479

• TENDAGGI• TENDE TECNICHE• TENDE A RULLO• TENDE A PANNELLO E PACCHETTO• TENDE TRADIZIONALI• TENDE CON DRAPPEGGI• BASTONI E ACCESSORIIL TUTTO CONFEZIONATO SU MISURA CON MONTAGGIO

NEGOZIO: CONSELVE (PD) Piazza S. Valentino, 29 - Tel. 049 5384479LABORATORIO: CARTURA Via Padova, 92 - Tel. 049 9555430

www.martinmaffeo.it Seguici su

TENDE E ACCESSORI

OCCASIONI DA NON PERDERE

• TRUSSARDI CASA• BLUMARINE• SVAD DONDI• MISSONI• LACOSTE• ALVIERO MARTINI

• BORBONESE• SOMMA• CINELLI PIUMINI• CALEFFI• FAZZINI• BENETTON

• HELLO-KITTY• PEROFIL• TRIUMPH• CAGI• BOGLIETTI• SLOGGI

Page 37: Rovigo giu2013 n81

37373737I nostri esperti i nostri EspertiA cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Cari lettrici e lettori, in questo numero vorrei affrontare con Voi una questione che, senza dubbio alcuno, tenuto conto anche dei recenti rinvii al 2014 di moltissime cause gestiti dalle sezioni distaccate dei Tribunali, tocca gli interessi di molti tra coloro che sono coinvolti in procedimenti davanti l’autorità giudiziaria ovvero l’irragionevole durata dei processi e la tutela risarcitoria prevista dalla legge. Come recentemente rilevato dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), la durata media di un processo civile in Italia - al termine del terzo grado di giudizio - si attesta in quasi otto anni contro la media europea di 788 giorni, cioè poco più di 2 anni.E’ chiaro che le ragioni di una tale macroscopica divergenza sono molte e questa non è la sede per affrontarle. Tuttavia vorrei porre l’attenzione sulle misure che l’ordinamento riconosce ai soggetti interessati da processi per tutelarli, almeno in parte, dalla eccessiva durata degli stessi. L’Italia infatti, complici anche numerose condanne da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, ha introdotto, con la Legge n. 89/2001 c.d. Legge Pinto, un sistema per ottenere un’equa riparazione in caso di violazione del termine di ragionevole durata del processo.

che cos’é il diritto all’equa riparazione e cosa prevede la legge n. 89/2001?Il diritto ad una ragionevole durata del processo, specifi cazione del diritto ad un equo processo, è espressamente riconosciuto tanto nella Costituzione Italiana (Art. 111 Costituzione) quanto nella Convezione Europea dei Diritti dell’Uomo.A sua volta, il diritto all’equa riparazione altro non è che il diritto ad essere risarciti per le lungaggini patite in un qualunque tipo di processo, sia esso civile, penale, amministrativo o di altro tipo ed indipendentemente dall’esito fi nale della controversia. In tal senso la Legge n. 89/2001 prevede il diritto di richiedere allo Stato un’equa riparazione per il danno, sia patrimoniale che non patrimoniale, sofferto per l’irragionevole durata di un processo.

Qual è il procedimento previsto dalla legge pinto?Nella sua formulazione originaria la legge Pinto prevedeva un ricorso straordinario alla Corte di Appello, in composizione collegiale, nei casi in cui un procedimento giudiziario superasse i termini di ragionevole durata; durata che doveva essere determinata secondo i parametri elaborati dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo,

indipendentemente quindi dalla dimostrazione di un danno da parte del ricorrente.

Lo scorso anno il procedimento delineato dalla Legge Pinto è stato profondamente mutato ad opera del decreto legge n. 83/2012, c.d. decreto sviluppo del governo Monti, e ciò al fi ne di agevolare e rendere più effi cace l’accesso al giudizio di equa riparazione ed ottenere in tempi più rapidi il giusto risarcimento.

L’autorità competente a decidere è sempre la Corte d’Appello ma non più in composizione collegiale bensì in composizione monocratica; inoltre è prevista una nuova procedura, semplifi cata rispetto alla precedente.

Quando la durata del processo diventa irragionevole?Tra le novità introdotte dal c.d. decreto sviluppo vi è anche l’individuazione di un limite, superato il quale, la durata del processo diventa “irragionevole” facendo così sorgere il diritto all’equa riparazione. Il processo infatti non è svolto in termini ragionevoli quando eccede la durata di tre anni in primo grado, di due anni in secondo grado, di un anno nel giudizio di legittimità. In ogni caso il giudice,

nell’accertare la violazione, dovrà valutare anche la complessità del caso, l’oggetto del procedimento, il comportamento delle parti e del giudice durante il procedimento.

Per calcolarne la durata il processo si considera iniziato con il deposito del ricorso introduttivo del giudizio, ovvero con la notifi cazione dell’atto di citazione e la domanda di equa riparazione che dovrà essere presentata, a pena di decadenza, entro sei mesi dalla sentenza che defi nisce il giudizio in via defi nitiva ovvero dal c.d. passaggio in giudicato.Infi ne si rileva che, in accordo alla logica di semplifi care le procedure ed assicurare una tutela effettiva, sono stati puntualmente fi ssati gli importi per gli indennizzi, commisurati in una somma di denaro, non inferiore a 500,00 euro e non superiore ad 1.500,00 euro per ciascun anno, o frazione di anno superiore a sei mesi, che eccede il termine di ragionevole durata del processo.

AFFARI DI FAMIGLIA

L’equa riparazione per l’irragionevole durata dei processi

Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: [email protected] autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

durata dei processi

Il lavoro pionieristico del professor Josef Roetzer, iniziato 70 anni fa, ha un valore inestimabile, perché promuove il dialogo della coppia, si basa sui dati scientifi ci inerenti ai segni della fertilità femminile, rispetta la natura dell’uomo e della donna, dà valore al bambino nascituro e nato, è ecologico, è economico. Con tutti questi valori ed esperienze promuove quindi un benessere sociale; se stanno bene le famiglie, c’è più speranza e solidarietà.Il successore scientifi co di Roetzer, il medico Rudolf Ehmann, scrive degli aspetti medici e di salute della donna risultanti dalla RNF, presa come un’ATTITUDINE di vita. L’osservazione del ciclo (il lasso di tempo dall’inizio delle mestruazioni fi no al giorno che precede le mestruazioni successive) è un punto di PARTENZA per:1. Cercare una gravidanza.2. Posticipare, evitare una gravidanza.

3. Rilevare una situazione di infertilità.4. Intervenire in modo mirato, rispettando le fasi del ciclo, sia per gli esami sia per le cure.5. Comprendere l’inizio della premenopausa / climaterio.Questi medici, innumerevoli nel nostro Paese, promuovono e appoggiano la conoscenza del ciclo femminile, invece di sopprimerlo con la chimica. Le registrazioni del ciclo forniscono i punti di riferimento per la normalità, quindi anche le deviazioni da questa. I punti di riferimento standard sono: la qualità del muco cervicale, la fase di temperatura bassa che caratterizza la fase preovulatoria, sintomatologia ovulatoria, la fase di temperatura alta che introduce e caratterizza la fase postovulatoria, la tensione mammaria. Poi ogni donna ha le sue esperienze personali da integrare in questo allo scopo di avere un quadro chiaro

della sua fertilità. I cicli corti ma con una fase di temperatura alta normale (da 10 a 16 giorni) possono essere fecondi, solo che il concepimento può avvenire presto nel ciclo. Parimenti i cicli lunghi ma con una fase di temperatura alta normale ( da 10 a 16) giorni possono essere fecondi, solo che il concepimento può avvenire tardi nel ciclo. Nella scuola di Roezer ci sono le registrazioni dei cicli, nei quali il concepimento avvenne dopo il 100 giorno del ciclo. La fase di temperatura alta, chiaramente accorciata (da 9 giorni a meno), può servire come indicazione di una insuffi cienza luteinica (insuffi cienza della fase luteale IFL ). Questa anomalia signifi ca che l’utero non fa in tempo a “preparare” lo spessore adatto all’annidamento dell’embrione. E’ possibile quindi intervenire dal momento all’interno del ciclo in cui scatta il decorso anomalo.Nel caso dei cicli lunghi e con un’ovulazione

tardiva, grazie alle registrazioni del ciclo si può avere la data indicativa del parto. In questo modo si evitano inutili induzioni del parto col rischio di parto prematuro. La registrazione del ciclo, in modo coerente e secondo una scuola, non una confusione di scuole, ha importanza anche nell’epoca dell’ecografi a. Essa rende la donna più consapevole; la aiuta a orientare in modo libero le sue scelte e la rende un aiuto per il suo medico.

LO SPAZIO DELL’ETICANatural Family Planning – La Regolazione Naturale della Fertilità (4)

di Magdalena Buszynska ([email protected])

Il professor Josef Roetzer

Via Dei Martiri 49, Cavarzere (VE) - Tel. (+39) 0426.310.691 - Cell. (+39) 320.68.21.774 - www.electricsheeps.com - [email protected]

ElectricSheeps.comI T S O LU T I O N S & W E B D E S I G N

Siti internet, E-commerce & Web Application

Sviluppo sof tware, Mobile sof tware

Consulenza e Assistenza informatica

Progettazione reti aziendali

Pianificazione grafica aziendale

ElectricSheeps.com

Page 38: Rovigo giu2013 n81

38 Crucipiazza383838 Crucipiazza

BILANCIA 2 3/09

AL 22/10FASCINO AVRETE

UN’ALLURE INTRIGANTE, CARISMATICA E AL CONTEMPO

CEREBRALE, CHE VI PERMETTERÀ DI AC-CEDERE AD AMBIENTI TOP · SALUTE RITAGLIATEVI OGNI GIORNO UNA PIC-COLA OASI DI PACE E DI RELAX, MAGARI GRAZIE ANCHE ALL’AUSILIO DI TERAPIE TERMALI

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11

FASCINO LE RE-LAZIONI GIÀ AVVIATE

POTRANNO CONTARE SU UNA RITROVATA INTESA. I SINGLE AVRANNO MODO DI RILANCIARSI SENZA DIFFIDENZE · SALUTE SIETE TRA I SEGNI FAVORITI DEI MESI ES-TIVI, PERVASI DA UNA LEGGERA EUFORIA CHE PREANNUNCIA UNO STATO DI BEN-ESSERE EVIDENTE

SAGITTARIODAL 23/11

AL 21/12FASCINO NON SIATE PRECIPITOSI, VALUTATE

ATTENTAMENTE ANCHE GLI ASPETTI EMOTIVI DELLE RELAZIONI, NE GUADAGNERETE IN COMPLETEZZA SALUTE CHI DESIDERA SOTTOPORSI A MASSAGGI LINFODRENANTI O STIMO-LANTI PER LA CIRCOLAZIONE, SORTIRÀ EFFETTI STREPITOSI

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01ASCINO RISCHIATE

DI INGAGGIARE UNA SFIANCANTE BATTA-GLIA, FATTA DI RECRIMINAZIONI E PRE-TESE SUI COMPORTAMENTI DEL PARTNER · SALUTE CONCEDETEVI UNA VACANZA, DOSATE LE ENERGIE. IL MESE SI PRESTERÀ AL RIPOSO E ALLA RIGENERAZIONE PIÙ CHE ALLO SPORT

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO INIZIERETE A

GUARDARE CON OCCHI DI-VERSI UNA PERSONA CHE NON AVRESTE MAI PRESO IN CONSIDERAZIONE · SALUTE

MONITORATE RIPOSO E ALIMENTAZIONE E DEDICATE QUALCHE CURA SUPPLEMEN-TARE AI CAPELLI RINFORZANDOLI

PESCIDAL 20/02AL 20/03

ASCINO RECU-PERERETE SMALTO E

CREATIVITÀ, SENZA PIÙ QUELLA CAPPA DI CUPEZZA, CHE NON RENDEVA GIUSTIZIA ALLA VOSTRA SENSIBILITÀ · SALUTE AT-TENTI: L’INDULGENZA NEI PIACERI DELLA TAVOLA E UNA TENDENZA DILATANTE A LIVELLO PSICHICO NON VI FARÀ BENE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO MA-LINTESI ALL’ORIZZONTE

NELLE COPPIE DI LUNGA DATA. QUAL-CHE ILLUSIONE ROMANTICA PRIVA DI SOLIDE BASI PER I SINGLE · SALUTE DOVRETE PRENDERVI MAGGIOR CURA DELL’ALIMENTAZIONE, MODERANDO CIBI GRASSI O ECCESSIVAMENTE ELABORATI

TORO DAL 21/04AL 20/05

ASCINO SCI-OLTEZZA NELLE

RELAZIONI, EROS COR-ROBORANTE NELLA SECONDA METÀ DEL MESE, E ANCHE UN PIZZICO DI FORTUNA · SALUTE PUÒ DARSI CHE AGOSTO RI-PORTI A GALLA QUALCHE PROBLEMA CIR-COLATORIO, DIGESTIVO O MUSCOLARE. VOGLIATEVI BENE

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO IL DISIM-

PEGNO DELLE RELAZIONI VI GARANTIRÀ UN ALTO TASSO DI FASCINO PERSONALE. PORTE APERTE ALLA SO-CIALITÀ · SALUTE LA SALUTE, GRAZIE A VENERE, DOVREBBE MANTENERSI SU STANDARD OTTIMALI, ATTENZIONE SOLO A NON AFFATICARVI TROPPO

CANCRO 22/06

22/07ASCINO UN ATTEGGIAMENTO

RILASSATO PUÒ ASSICURARVI PIÙ BUONA OCCASIONE DI

INCONTRO. SCEGLIETE CIÒ CHE DURA · SALUTE POTRETE INCONTRARE PERIODI DI NERVOSISMO. IN TAL CASO EVITATE DISCIPLINE PESANTI DAL PUNTO DI VISTA MUSCOLARE

LEONE 23/07

AL 23/08FASCINO IL CALDO ABBRACCIO DEL SOLE RINFRANCHERÀ CUORE E SENSI, PERMETTEN-DOVI DI VIVERE PAS-

MASSIMO DELL’INTENSITÀ · SALUTE UNA DOSE EXTRA DI ENERGIA ANDRÀ AD INCREMENTARE IL VOSTRO NATURALE ENTUSIASMO. REGALATEVI MASSAGGI E TERAPIE DOLCI

VERGINE 24/08 22/09

FASCINO PIÙ CHE ALL’EROS BRUCIANTE, SARETE MOLTO

ATTENTI ALLE AFFINITÀ ELET-TIVE, ALLA COMPLICITÀ, ALL’ALCHIMIA MENTALE · SALUTE TENDERETE AD ESSERE NERVOSI E POCO FLESSIBILI, SIA MENTALMENTE CHE FISICAMENTE: NON FORZATEVI O RISCHIERETE STRAPPI

Oroscopo

LEONELEONELEONE 23/07 23/07

ALALALALAL 23/08 23/08AL 23/08ALAL 23/08ALFF

DOVIMASSIMO

GEMELLIGEMELLIDAL

PEGNO DELLEPEGNOPEGNOPEGNOPEGNO

TOROTOROTOROTOROTOROTOROTORO

ARIETEARIETEDALDAL 21/03 21/03DAL 21/03DALDAL 21/03DAL

ALAL

ACQUARIOACQUARIOACQUARIOACQUARIODALDALDALALALALALALFFASCINOASCINO

GUARDARE

CONSIDERAZIONE

SAGITTARIOSAGITTARIOSAGITTARIODALDALDAL

ATTENTAMENTE

ALALFFASCINOASCINO

LAZIONIPOTRANNO CONTARE SU

UNCARISMATICA

INTRIGANTI, TRASGRESSIVI,

APPASSIONATI: QUESTO È IL TEMPO DI

SCOMMETTERE SU SE STESSI

COCKTAILS I CONSIGLI DI PAOLO GRAN PRIX D’ESTATE

INGREDIENTI:3/10 RUM AGRICOLO 2/10 RUM BACARDI BIANCO 2/10 SUCCO ARANCIO 2/10 SUCCO CRAMBERRY (RIBES ROSSO) 1/10 CHERRY LUXARDO. SI PREPARA NELLO SHEKER DI VERSA IN CALICI DA DEGUSTAZIONE GRANDI CON ABBONDANTE GHIACCIO TRITATO E FRUTTA FRESCA PESCHE FRAGOLE BANANE.

by Paolo Marani

PAOLO MARANI [email protected] MESSAGGIO PUBBLICITARIO

RICETTA DI CUCINA DI ALICE E LUCIANA

TOURNEDOS DELLA TERRAZZA

ESECUZIONE PRENDETE IL VOSTO TAGLIO DI CARNE MAGRA LEGATELO QUINDI METTERE IL BURRO IN UNA TERRINA LABORATELO CON UN CUCCHIAIO IN SILICONE QUINDI UNITEVI UNA MANCIATINA DI PREZZEMOLO TRITATO FINEMENTE UN PIZZICO DI SALE E PEPE UN PO DI SUCCO DI LIMONE. AVVOLGETE IL TUTTO SU UNA CARTA OLEATA. DATEGLI UNA FORMA DI UN PANINO ROTONDO E METTETELO A INDURIRE IN FRIGO QUANDO LA GRIGLIA E BEN CALDA ADAGIATEVI I TURNEDOS PRIMA DA UNA PARTE POI DALL ALTRA. SERVIRE SU UN PIATTO CALDO CON FUNGHI PORCINI E CIPS DI PATATE GIARDINETTO DI PEPERONI GIALLI E ROSSI FINOCCHI E SEDANO BIANCO

Salotto e ristorante - Piazza garibaldi, 6 Adria - www.terrazzainpiazza.it

MESSAGGIO PUBBLICITARIO

Page 39: Rovigo giu2013 n81

messaggio pubblicitario

Page 40: Rovigo giu2013 n81