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Ing. Ferdinando Dandini de Sylva
MOBILITA’ TURISTICA E
TECNOLOGIE
DELL’INFORMAZIONE
Customer Relationship Management
Ing. Ferdinando Dandini de Sylva
Cos’è il Customer Relationship Management?
Proviamo a tradurlo in italiano, sarà più facile da capire
Gestione delle relazioni con il Cliente
Ma perché è diventato così importante “gestire” la relazione
con il Cliente?
Ing. Ferdinando Dandini de Sylva
MOBILITA’ TURISTICA E
TECNOLOGIE
DELL’INFORMAZIONE
CRM: l’evoluzione del rapporto Fornitore-Consumatore
Ing. Ferdinando Dandini de Sylva
La società capitalistica occidentale è stata anche definita come:
“Società dei consumi”
quindi il vero protagonista dovrebbe essere il
che, però, per molto tempo, è stato relegato ad essere la
“consumatore”
del gioco condotto dalle imprese nelle loro politiche competitive
“controparte passiva”
Ing. Ferdinando Dandini de Sylva
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DELL’INFORMAZIONE
CRM: l’evoluzione del rapporto Fornitore-Consumatore
Ing. Ferdinando Dandini de Sylva
E’ stato il Produttore a stabilire per molto tempo:
I modelli di evoluzione
I bisogni del consumatore
Come soddisfarli
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DELL’INFORMAZIONE
CRM: l’evoluzione del rapporto Fornitore-Consumatore
Ing. Ferdinando Dandini de Sylva
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DELL’INFORMAZIONE
CRM: l’evoluzione del rapporto Fornitore-Consumatore
Ing. Ferdinando Dandini de Sylva
Utilizzando tutte le possibili leve a sua disposizione:
Marketing
Pubblicità
Azioni di lobby
Differenziale cognitivo
(l’offerta era agevolata nell’imporre i propri prodotti/condizioni ad un
acquirente disinformato e suggestionabile)
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CRM: l’evoluzione del rapporto Fornitore-Consumatore
Ing. Ferdinando Dandini de Sylva
Ma i tempi sono cambiati:
La concorrenza si è fatta sempre più agguerrita
Gli orizzonti di mercato da locali sono diventati globali
Sono state emanate norme a tutela del consumatore
Nelle società più economicamente avanzate il
consumatore è sempre più informato, consapevole e
critico
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CRM: l’evoluzione del rapporto Fornitore-Consumatore
Ing. Ferdinando Dandini de Sylva
Si è venuto a formare il “consumatore evoluto”:
Ha già soddisfatto i propri bisogni primari
Possiede un solido livello d’istruzione
Ha una forte educazione al consumo, risultante da
un’assidua pratica ed esperienza
E’ capace di districarsi tra le alternative d’acquisto
Riesce a contrastare più
efficacemente il tradizionale
potere del produttore/offerente
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CRM: l’evoluzione del rapporto Fornitore-Consumatore
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Per il nuovo consumatore:
Non conta più il semplice fatto di poter consumare
ma:
Il tipo di consumo che gli si offre in un preciso momento
Il sistema dell’offerta si trova, ora, in uno stato di profonda
dipendenza dal comportamento del “consumatore evoluto”
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CRM: l’evoluzione del rapporto Fornitore-Consumatore
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Ha maggiore offerta a disposizione e maggiore capacità di scelta
E’ diminuito, quindi, il grado di fidelizzazione ed
attaccamento ad un Brand
I fornitori si spostano verso una sempre maggiore
personalizzazione dei servizi alla clientela
Il “consumatore evoluto”, quindi:
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CRM: l’evoluzione del rapporto Fornitore-Consumatore
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Il nuovo spirito del consumatore ed il suo atteggiamento
critico hanno avuto un impatto pesante sull’impresa e sulle
sue modalità di interazione con il mercato
Diventa sempre più importante la comprensibilità del processo
d’acquisto del consumatore, ma:
Quanto più il prodotto è destinato a soddisfare bisogni
sofisticati
Quanto più sono eterogenee le aspettative connesse
all’acquisto
Tanto più difficile risulta la generalizzazione dei
fattori che contribuiscono a determinare il valore
percepito dall’acquirente
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CRM: l’evoluzione del rapporto Fornitore-Consumatore
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E allora?
Ecco che diventa cruciale, per il successo di un’azienda/prodotto,
non tanto:
Servire un mercato
Quanto, piuttosto:
Soddisfare il consumatore
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CRM: l’evoluzione del rapporto Fornitore-Consumatore
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Ma per soddisfare qualcuno occorre conoscerlo
La capacità di comprendere il singolo cliente, le sue
esigenze, i suoi bisogni in un preciso momento e di
fornire ad essi, in quel momento, una adeguata
risposta, diviene il fondamento del vantaggio
competitivo dell’azienda
Ma come?
acquisendo il maggior numero di informazioni sul
singolo cliente e sui suoi comportamenti d’acquisto,
instaurando con esso una relazione diretta e
stabile nel tempo
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CRM: il valore del cliente
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E’ necessario, quindi, incrementarne al massimo il valore
Il Cliente è un valore per ogni azienda
Come?
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CRM: il valore del cliente
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La curva del valore del cliente:
Valore del
cliente
tempo
Costo di
acquisizione
Profitti per
impresa
Punto di
Breakeven
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CRM: il valore del cliente
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Le possibili strategie per incrementare il valore del cliente:
Valore del
cliente
tempo
Costo di
acquisizione
Profitti per
impresa
1 1. Ridurre i costi di acquisizione
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CRM:il valore del cliente
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Le possibili strategie per incrementare il valore del cliente:
Valore del
cliente
tempo
Costo di
acquisizione
Profitti per
impresa
1
2
2. Avvicinare il punto di Break Even
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CRM:il valore del cliente
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Le possibili strategie per incrementare il valore del cliente:
Valore del
cliente
tempo
Costo di
acquisizione
Profitti per
impresa
1
2
3
3. Aumentare la fedeltà del cliente
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CRM:il valore del cliente
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Le possibili strategie per incrementare il valore del cliente:
Valore del
cliente
tempo
Costo di
acquisizione
Profitti per
impresa
1
2
3
4
4. Allungare il ciclo di vita del cliente
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CRM
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La capacità di soddisfarli
La conoscenza dei bisogni del cliente
L’applicazione del CRM è utile per operare secondo le
strategie 3 e 4, attraverso una corretta fusione tra
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CRM
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Il CRM non è un banale strumento di gestione, ma
una STRATEGIA tesa alla massimizzazione del
valore potenziale dei clienti attraverso la gestione di
una relazione di lungo periodo con essi (*)
(*) la singola transazione di beni o servizi non è più vista come fulcro dell’attività
economica, ma come momento di un processo continuo di tipo relazionale
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CRM: il processo
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Il percorso che porta all’implementazione di una strategia CRM è
ben rappresentato da un circolo virtuoso intorno al cliente:
1. Acquisizione
informazioni
sui clienti
2. Interpretazione
delle info e
sviluppo della
conoscenza
3. Segmentazione
dei clienti sulla
base del loro
valore
4. Individuazione
dei clienti più
profittevoli
5. Sviluppo della
proposta
6. Personalizzazione
della relazione,
comunicazione7. Fidelizzazione della
clientela
8. Feed-back
CLIENTE
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CRM: il processo
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Che porta a creare un vero e proprio vantaggio competitivoper l’azienda
Informazioni sul
cliente
Incremento della
soddisfazione del
cliente
Sviluppo di relazioni
di fiduciaMaggior servizio
incorporato
nell’offerta
Offerta
personalizzata
Rapidità nel
soddisfare bisogni
emergenti
Maggiori risorse
intangibili per
soddisfare il cliente
VANTAGGIO
COMPETITIVO
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CRM: il processo
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Tutto ciò si può sintetizzare nelle quattro regole base per
l’implementazione di una strategia di marketing personalizzato
secondo Rogers e Peppers (*):
1. Identificare
2. Differenziare
3. Interagire
4. Fidelizzare
(*)The one to one fieldbook: the complete toolkit for implementing a one to one
marketing program – 1999 Doublay New York
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CRM: il processo
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1. Identificare i clienti
Creare un sistema che consenta di identificare i clienti
come singoli individui ad ogni interazione
(Peppers & Rogers - 1999)
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CRM: il processo
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1. Identificare i clienti
Un efficace programma di marketing personalizzato deve poter
raccogliere nuovi dati ed informazioni in occasione di ogni
interazione tra azienda e cliente
E’ importante conoscere:
Caratteristiche demografiche
Abitudini e preferenze
Comportamenti d’acquisto
Quantità di prodotti/servizi acquistati
Le informazioni raccolte, opportunamente trasformate in
conoscenza, permettono di classificare i clienti in base a criteri di
profittabilità e di valore strategico:
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CRM: il processo
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2. Differenziare i clienti
E’ necessario, in primo luogo, classificare i clienti sulla
base del loro valore per l’azienda e successivamente
differenziarli in relazione ai loro bisogni ed alle loro
necessità
(Peppers & Rogers - 1999)
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CRM: il processo
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2. Differenziare i clienti
Una corretta suddivisione della propria clientela deve definire
almeno tre fasce:
MOST VALUABLE CUSTOMER: sono i clienti più profittevoli ed
evidenziano i più elevati livelli di acquisto
Rappresentano il cuore dell’attività dell’impresa: su di
essi è necessario sviluppare una specifica strategia di
fidelizzazione al fine di incrementarne la fedeltà
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CRM: il processo
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2. Differenziare i clienti
Una corretta suddivisione della propria clientela deve definire
almeno tre fasce:
MOST VALUABLE CUSTOMER: sono i clienti più profittevoli ed
evidenziano i più elevati livelli di acquisto
MOST GROWABLE CUSTOMER: sono i clienti ad alto valore potenziale
Rappresentano la possibile crescita per l’azienda: su di
essi occorre investire in una strategia di cattura
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CRM: il processo
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2. Differenziare i clienti
Una corretta suddivisione della propria clientela deve definire
almeno tre fasce:
MOST VALUABLE CUSTOMER: sono i clienti più profittevoli ed
evidenziano i più elevati livelli di acquisto
MOST GROWABLE CUSTOMER: sono i clienti ad alto valore potenziale
BELOW ZERO CUSTOMER: sono i clienti che non costituiscono valore
L’elevato rapporto costo/efficacia collegato ad una loro
cattura ne sconsiglia la gestione
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CRM: il processo
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3. Interagire con i clienti
E’ necessario coinvolgere i clienti in un dialogo
continuo finalizzato ad incrementare la conoscenza di
specifici interessi, bisogni e priorità
(Peppers & Rogers - 1999)
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CRM: il processo
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3. Interagire con i clienti
Sulla base della segmentazione effettuata occorre differenziare
l’approccio dell’impresa in termini di :
Comunicazione
Offerta
Facendo riferimento alle specifiche esigenze del singolo,
interagendo con ciascuno e fornendo il maggior valore possibile ai
fini relazionali
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CRM: il processo
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4. Fidelizzare i clienti
E’ necessario agire sulla base dell’esperienza ed
utilizzare le conoscenze relative al singolo cliente per
personalizzarne la relazione
(Peppers & Rogers - 1999)
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CRM: il processo
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4. Fidelizzare i clienti
Se sappiamo tutto sul nostro cliente, è ora necessario
personalizzare tutto l’insieme della fornitura di prodotti/servizi
sulla base delle sue specifiche esigenze:
Il prodotto/servizio in sé
Le modalità di fornitura
I servizi accessori ad essa connessi
I termini di pagamento
………….
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CRM: il processo
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4. Fidelizzare i clienti
L’individuazione dei servizi accessori da offrire al cliente è uno
degli elementi cruciali nella definizione dell’offerta, poiché questi
costituiscono, spesso, l’elemento preponderante su cui basare lo
sviluppo di relazioni fiduciarie
Legato direttamente al prodotto/servizio, aumentandone il valore
percepito e differenziandolo da quello della concorrenza
Distinto dal prodotto/servizio , ne deve migliorare l’utilizzo e la
qualità
Idoneo a favorire un rapporto di fiducia teso alla continua fedeltà
del cliente
In particolare, l’insieme dei servizi accessori deve essere:
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CRM: le conseguenze organizzative in azienda
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Un processo come quello sin qui descritto, per poter essere
applicato con successo, obbliga il produttore/fornitore a scegliere
una struttura organizzativa che permetta:
Omogeneità di comportamento in tutti i settori
Rapidità di reazione alle richieste del cliente/mercato ed
alla loro evoluzione
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CRM: le conseguenze organizzative in azienda
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Al suo interno devono, quindi, essere enfatizzate:
La collaborazione orizzontale
La motivazione delle risorse
La labilità dei confini tra le funzioni
L’adattabilità e la partecipazione
La possibilità di far scaturire idee da ogni punto
dell’Organizzazione
La diffusa condivisione delle informazioni
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CRM: le conseguenze organizzative in azienda
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L’azienda, cioè, deve rivedere la propria organizzazione:
Struttura meccanica
Struttura organica
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CRM: le conseguenze organizzative in azienda
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Sistemi Meccanici Sistemi Organici
Focus suProgettazione delle
mansioni
Sistema di ruoli,
Teamworking
CompetenzeTecniche
(Elevata specializzazione)
Tecniche e Relazionali
(Moderata specializzazione)
Comportamenti
attesi
Esecuzione ordini
Conformità a Standard
Problem solving
Miglioramento continuo
Controllo Gerarchico Autocontrollo
Coordinamento &
Comunicazione
Prevalentemente verticali
TOP DOWN
Prevalentemente orizzontali
ed interfunzionali
Condizioni di
applicabilità
Ambiente stabile, problemi
di routine
Ambiente dinamico,
problemi non ripetitivi
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CRM: le conseguenze organizzative in azienda
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Sistemi Meccanici Sistemi Organici
VantaggiEfficienza,
Bassa conflittualità
Flessibilità, Adattabilità
Autonomia
LimitiRigidità,
Scarsa reattività
Conflitti di ruolo e
Intergruppo
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CRM: le conseguenze organizzative in azienda
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Sistemi Meccanici Sistemi Organici
In maniera più sintetica:
L’organizzazione è un
sistema per
controllare
L’organizzazione è un
sistema per creare e
diffondere la conoscenza
L’organizzazione è un
portfolio di prodotti e
servizi
L’organizzazione è una
costellazione di
conoscenze e capacità
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CRM: le conseguenze organizzative in azienda
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Schemi organizzativi utili nell’applicazione di una strategia CRM:
A Matrice
Per Processi
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CRM: Gli schemi organizzativi di riferimento
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Organizzazione a Matrice
Amministratore Delegato
Product
Manager 1
Product
Manager 2
Marketing ProduzioneFinanza
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CRM: Gli schemi organizzativi di riferimento
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Organizzazione a Matrice
Pregi Difetti
• Estrema Flessibilità • Duplice autorità
• Facilità di sviluppo competenze
(di prodotto e funzionali)
•Assorbe molto tempo (frequenti
riunioni)
• Economie di scala • Frequenza dei conflitti interni
Scenari Applicativi:
Ambiente instabile
Capacità nei rapporti interpersonali delle risorse (manager)
Organizzazioni di media grandezza con molti prodotti
• Tempistica nella suddivisione
delle risorse
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CRM: Gli schemi organizzativi di riferimento
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Organizzazione a Struttura Orizzontale (per Processi)
Team di Top Manager
Process
Owner
Process
Owner
Analisi di Mercato R & S Produzione Testing
Analisi di Mercato Acquisti Logistica Distribuzione
Team 1 Team 2 Team 3
Team 4 Team 5 Team 6
CLIENTI
CLIENTI
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CRM: Gli schemi organizzativi di riferimento
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Organizzazione a Struttura Orizzontale (per Processi)
E’ caratterizzata da:
Team autodiretti che sono alla base della performance
organizzativa
Process Owner che hanno la responsabilità del
coordinamento dell’intero processo
Le risorse costituenti un team devono avere :
• Competenze
• Strumenti
• Motivazione
• Autorità per prendere decisioni
• Formazione trasversale (capacità di svolgere ognuno il ruolo dell’altro)
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CRM: Gli schemi organizzativi di riferimento
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Organizzazione a Struttura Orizzontale (per Processi)
Pregi Difetti
• Estrema Flessibilità e velocità di
reazione
• Determinazione dei processi
chiave lunga e difficile
• Focus sulla creazione del valore • Limita lo sviluppo di
competenze approfondite
• Promuove la collaborazione • Necessita formazione specifica
• Condivione di responsabilità • Cambiamenti di cultura dei
manager
• Tempi di attuazione lunghi
Scenari Applicativi:
Ambiente instabile e con stretto rapporto fornitore-cliente
Capacità nei rapporti interpersonali delle risorse (manager)
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CRM: quando è utile applicarlo?
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Il CRM, come tutte le strategie, necessita di un preciso scenario
per sviluppare le sue potenzialità, non sempre lo scenario in cui
opera l’azienda ne giustifica i costi
Necessità di strumenti
di conoscenza e
relazione personalizzati
Necessità di strumenti
di conoscenza e
relazione personalizzati
Necessità di un CRM
completo e
personalizzato
Necessità di maggiore
flessibilità produttiva e
logistica
Bisogni dei clienti
Valo
re d
ei clien
ti
uniformi eterogenei
un
ifo
rme
ete
rog
en
eo