dal bullismo al cyberbullismo passando per il bullismo ... · dal bullismo al cyberbullismo...

3

Click here to load reader

Upload: vancong

Post on 17-Feb-2019

212 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Dal bullismo al cyberbullismo passando per il bullismo ... · Dal bullismo al cyberbullismo passando per il bullismo femminile Intervento di Luca Bernardo –Presidente Commissione

Dal bullismo al cyberbullismo passando per il bullismo femminile

Intervento di Luca Bernardo –Presidente Commissione Disagio Adolescenziali MIUR– Roma, 21 ottobre 2010 – Per “bullismo” non si intendono occasionali azioni negative fatte per scherzo, ma una sequenza, abbastanza stereotipata caratterizzata da intenzionalità (desiderio di ferire), asimmetria di potere nella relazione, persistenza nel tempo, un uso ingiusto del potere, piacere evidente dell’aggressore e sensazione di oppressione nella vittima. L’aggressione può essere perpetrata con modalità differenti, fisiche o verbali di tipo diretto, o con modalità di tipo psicologico e indiretto, quali la stigmatizzazione e l’esclusione dal gruppo dei pari. Le ricerche dimostrano che l’aver subito episodi di bullismo rappresenta un evento di vita stressante che può influenzare significativamente lo sviluppo nell’infanzia e nell’adolescenza e condizionare negativamente la salute mentale anche in età adulta. I dati CENSIS del 2008 dimostrano che non si tratta solo di un allarme mediatico, ma di un fenomeno concreto con una diffusione preoccupante. Gli studi riportano che il bullismo è presente nel 49,9% delle classi italiane. Il bullismo è oggi un’emergenza non solo semplice moralismo; è un fenomeno sociologico, familiare, scolastico e sanitario che ha conseguenze a breve e lungo termine su chi lo attua e chi lo subisce. In Italia il bullismo è sempre più diffuso, per l’83,8% degli adolescenti (fonte: indagine nazionale su “Abitudini e gli stili di vita degli adolescenti” condotta dalla Società Italiana di Pediatria nel 2007 su un campione di 1.200 adolescenti tra i 12 e i 14 anni) il motivo per cui ci si comporta da bullo è essere ammirato all’interno del gruppo e al 72% (76% maschi e 68% femmine) è capitato di assistere ad atti di bullismo nei proprio confronti o in quelli di amici. Il bullismo c’è da sempre, i dai ISTAT ci dicono che gli omicidi volontari commessi dai minori sono passati da 14 nel 2000 a 27 nel 2005, solo che oggi la TV, i videogiochi e il cinema trasmettono ai ragazzi il messaggio che “vince il più forte”. E’ noto che le conseguenze del bullismo sulla vittima non sono solo quelle immediate, derivanti dalle aggressioni fisiche subite, ma comprendono anche alterazioni dell’equilibrio psicofisico che possono diventare croniche e irreversibili, anche al venir meno della condotta persecutoria che le ha determinate e che sono potenzialmente di estrema gravità e di significativo impatto non solo a livello individuale, ma anche sociale e sul sistema sanitario per l’aggravio di costi che ne derivano. Le vittime del bullismo possono presentare conseguenze sul piano sociale (insicurezza, scarsa autostima, scarsa motivazione all’autonomia, dipendenza

Page 2: Dal bullismo al cyberbullismo passando per il bullismo ... · Dal bullismo al cyberbullismo passando per il bullismo femminile Intervento di Luca Bernardo –Presidente Commissione

dall’adulto, ritiro sociale), una significativa compromissione del funzionamento scolastico (disturbi di apprendimento e cali di rendimento, determinati da difficoltà di concentrazione, ridotta motivazione e disinvestimento nei processi di apprendimento) e anche disturbi psichiatrici (disturbi d’ansia, disturbi dell’umore con aumentato rischio di suicidio). Risulta, quindi, di fondamentale importanza attuare programmi di prevenzione e di intervento sulle vittime e le loro famiglie, specifici e mirati, finalizzati alla promozione dell’autostima e delle competenze relazionali e sociali. È ormai assodato che il fenomeno bullismo – pur rimanendo significativamente ancora appannaggio dei maschi – riguardi un numero sempre più crescente di femmine nel ruolo di prevaricatrici, così come si assiste a un progressivo abbassamento del livello d’età degli attori del bullismo fino ad arrivare a episodi che si consumano tra i banchi della scuola materna. Il bullismo al femminile Il bullismo al femminile è ormai una realtà nota, in costante crescita, come confermano le statistiche che riportano che tra gli adolescenti un bullo su sei è femmina. Quello femminile è un bullismo sottile, subdolo, intellettualizzato. Il motivo per cui il "bullismo femminile" viene poco considerato è che è molto meno vistoso rispetto a quello maschile, ma proprio per questo molto più subdolo. Il popolo femminile pratica il cosiddetto bullismo psicologico. Si tratta di un’aggressività indiretta, il più delle volte non fisica, ma sottile e dolorosa. Solitamente le bulle, così come nel fenomeno del bullismo maschile, non agiscono da sole, ma molto spesso si organizzano in veri e propri “branchi” dove i ruoli sono ben definiti. In molti casi si tratta di una o più ragazzine che si atteggiano a femmine dominanti e hanno nel mirino una sola vittima. La bulla non si muove alla luce del sole come il bullo. Di solito la "bulla" s'atteggia ad "ape regina" e si circonda di altre api isolando chi non le è gradita. Si organizza, pianifica, sceglie con cura la vittima, utilizzando un’aggressività molto sottile e strategica rispetto ai ragazzi. Inoltre mette in atto nei confronti dell' "esclusa" un vero e proprio comportamento persecutorio fatto di pettegolezzi e falsità infondate. Queste modalità più indirette, come mettere in giro voci false sul conto di qualcuno, escludere dal gruppo, calunniare, comandare a bacchetta, ricattare e ignorare, infieriscono sull’aspetto emotivo della vittima, colpendola di nascosto e creando intorno a lei il vuoto. Essendo così subdola e invisibile, questo tipo di prepotenza è difficilmente riconoscibile anche per gli adulti, che spesso tendono ad attribuire l’emarginazione sociale a difficoltà relazionali e alla timidezza della ragazza vittima. Per la vittima diventa quindi difficile chiedere aiuto. Questo tipo di bullismo psicologico distrugge lentamente la rete sociale di sostegno e di appartenenza della vittima creando intorno a lei la solitudine.

Page 3: Dal bullismo al cyberbullismo passando per il bullismo ... · Dal bullismo al cyberbullismo passando per il bullismo femminile Intervento di Luca Bernardo –Presidente Commissione

Essere rifiutate dal gruppo rappresenta una disconferma del proprio valore e per questo motivo spesso scatta un processo di autodenigrazione, in cui la vittima cerca dentro di sé le colpe di questo rifiuto tentando in tutti i modi di rientrare nel gruppo. L’effetto delle calunnie e delle prese in giro è quello di destabilizzare la vittima che finisce per perdere la stima in se stessa ed auto emarginarsi. Ne consegue un danneggiamento nell’immagine di sé e nell’approccio con gli altri, aspetti fondamentali per la costruzione della sua personalità. Il cyberbullismo Una nuova forma di bullismo sempre più diffusa è il Bullismo elettronico, con molte analogie soprattutto con le forme di bullismo indiretto. Il termine inglese "Cyber bullying" ("bullismo elettronico" o "bullismo in internet") indica l'utilizzo di informazioni elettroniche e dispositivi di comunicazione come a esempio la posta elettronica, la messaggistica istantanea, i blog, i messaggi di testo quali SMS, i telefoni cellulari, MMS ecc. o l'uso di siti web con contenuti diffamatori, per effettuare azioni di bullismo, o molestare in qualche modo una persona o un gruppo, attraverso attacchi personali o con altre modalità; può anche costituire un crimine informatico. Uno studio pubblicato nel giugno del 2007 negli Stati Uniti da “Pew Internet and American life Project” rivela come il fenomeno del cyberbulling tra gli adolescenti abbia proporzioni rilevanti. Un terzo degli adolescenti intervistati ha dichiarato di essere stato vittima di atti di bullismo attraverso la rete e l’uso dei cellulari. Le dinamiche che sono alla base del bullismo trovano nello spazio virtuale il palcoscenico; il Cyberbullismo consente al bullo di “diventare un eroe multimediale”: la spettacolarizzazione e la circolazione massima sono assicurate. La vittima, non rimane vittima una sola volta, ma diventa la vittima catturata dall’infinito spazio virtuale; e l’immagine (fotografia, film, ecc.) che riprende la violenza subita (verbale, fisica) viene immortalata e resa intangibile nello spazio virtuale. Se il bullo diventa “bullo globale” anche la vittima diventa “vittima globale”; ciò comporta che il suo disagio e malessere aumentino in modo esponenziale: il silenzio, l’esclusione, il senso di impotenza, la mortificazione, la vergogna, il timore del giudizio degli altri, che connota ogni vittima di bullismo, diventano spesso insostenibili quando si è alla mercé di un atto di cyberbulling. Gli effetti e le conseguenze si potenziano quando si tratta di Cyberbullismo. Approfondimento: giovedì 21 ottobre – 16:00 – 17:00 Per ulteriori informazioni: ap&b s.r.l. - via Lentasio, 7 – 20122 Milano Società Italiana di Pediatria Massimo Marelli Cinthia Caruso –Direttore Comunicazione– Telefono 02.58304100 Tel. 339-1027310 Email [email protected] Email [email protected]