cronache di napoli cronnnapoliache · tori della diagnostica per immagini e di laboratorio e nel...

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CRONACHE N N apoli Venerdì 8 Febbraio 2008 Pagina 5 CRONACHE di NAPOLI S.S. Sannitica km. 19,800 81025 Marcianise - Caserta Tel. 0823.581055 - 0823.581005 - 0823.821165 Sito web: www.cronachedinapoli.com CRONACHE di NAPOLI S.S. Sannitica km. 19,800 81025 Marcianise - Caserta Tel. 0823.581055 - 0823.581005 - 0823.821165 Sito web: www.cronachedinapoli.com 410 le strutture ambulatoriali accreditate eroganti prestazioni di medicina , 37 le case di cure convenzionate. Dunque, ingenti finanziamenti pubblici sono stati destinati alle strutture private parificate e accreditate che hanno ormai il monopolio assoluto del settore farmaceutico, della ria- bilitazione, della terapia dialitica, lungo degenza e sempre più spazio anche nei set- tori della diagnostica per immagini e di laboratorio e nel campo dell’assistenza ospedaliera. Per anni i centri privati, per massimizzare il profitto, sono stati rimbor- sati a peso d’oro dalle Asl, spesso per esami mai eseguiti e prestazioni mai effet- tuate. La giunta regionale ha di fatto smantellato la sanità pubblica lasciando irresponsabilmente lievi- tare i debiti contratti con le farma- cie, con i centri diagnostici, labora- tori di analisi, i centri di riabilita- zione privati. Ha affrontato la situa- zione indebitando la Campania con le banche (factoring), lasciando per mesi e mesi che le farmacie ven- dessero i farmaci solo a pagamento e infine approvando una delibera nell’autunno del 2002, spostando nella fascia C a pagamento oltre 500 farmaci del prontuario farmaceutico. Le Asl si sono trasformate in imprese e vincolate al pareggio di bilancio e potranno anche, per fare fronte al prosciugamento dei finanziamenti statali e regionali, esten- dere i servizi a pagamento ed anche “affi- Sanità privata, ma soldi pubblici: ecco chi specula Nel 2007 la spesa sanitaria della Campania è stata di oltre 10 milioni di euro: il 40% è andato ai servizi forniti direttamente il 60 % in regime di convenzione L’INTERVENTO NAPOLI (ca.ru.) - Fran- cesco Maranta, fino a quando ha svolto il ruolo di consigliere regionale della Campania ha sempre denunciato il sistema di potere sanitario regionale. Maranta sulla questione sanità e sui rifiuti abban- donò Rifondazione Comu- nista esprimendo un forte dissenso. L’ex consigliere regionale non ha peli sulla lingua sulla vicenda della salute mentale in Campa- nia. “Stanno smantellando le strutture pubbliche favo- rendo le cliniche private - dice - A Napoli i vertici dell’Asl Napoli 1 ed il Comune di Napoli stanno legittimando la costruzione di un albergo in Viale For- nelli al posto di una struttu- ra mentale pubblica. Una vergognosa operazione che favorisce la speculazione immobiliare”. Sullo sfascio della sanità in Campania interviene il parlamentare di Forza Italia Paolo Russo. “La Giunta di centro-sinistra non ha ridotto le interminabili liste di attesa e i pazienti non vengono curati in maniera civile ed efficace - dice Russo - La realtà sanitaria in Campania è davvero da terzo mondo ma anche il teatrino della politica e delle lobbyes affaristiche.” Secondo il parlamentare forzista anche i servizi essenziali dei distretti sani- tari delle Asl come i poliambulatori, i consulto- ri, i servizi di prevenzione, di salute mentale, per la cura della tossicodipenden- ze sono in agonia, alle prese con sempre più cro- niche carenze di personale. di Carlo Russo NAPOLI - I piani sanitari regionali della Regione Campania approvati negli ultimi anni hanno utilizzato e trasformato la sanità in un supermarket di servizi nel quale la salute è una merce legittimando il massimo profitto con minore costo. Il Sistema sanita- rio regionale è diventato una holding con a capo la Regione come impresa capogruppo mentre le strutture private si arricchiscono sempre di più. Nel 2007, in Campania la spesa sanitaria totale è stata di oltre 10 milioni 645 mila euro: il 40% è costituita da servizi forniti direttamente, il 60% da servizi in regime di convenzione. La spesa diretta e quella in conven- zione assorbono quasi in eguale misura quella totale, a differenza di quello che accade per l’Italia ed il Mezzogiorno, dove si riscontra un minor ricorso ai servizi sanitari con- venzionati. Una quota rilevante di spesa è assorbita dalle case di cura private, con una percentuale in Campania pari al 30%, valore più alto rispetto al dato nazionale (19,9%). Nella nostra regione le case di cura accreditate sono 76, i posti letto privati 6.754, gli ambulatori e laboratori privati 1.326, le strutture residen- ziali private 25. Nella provincia di Caserta le strutture ambulatoriali private accreditate sono 106, le case di cura convenzionate 14. Invece, nella provincia napoletana sono dare a terzi i propri servizi e le proprie atti- vità’’, ossia svendere a pezzi. I distretti sanitari si sono trasformati come in Inghil- terra in agenzie autonome (in termini eco- nomici, finanziari, gestionali, organizzativi e tecnici) dotate di un “budget aziendale’’ con il quale si trasformeranno da erogatori in intermediari tra “la domanda e l’offerta di prestazioni sanitarie e socio-sanitarie’’. Insomma, l’esercito degli speculatori priva- ti della sanità potranno accedere ai finan- ziamenti pubblici, e tramite quel perverso e scandaloso intreccio di interessi pubblici e privati orientare decisamente “la doman- da’’ verso “l’offerta’’ privata e a pagamen- to. Anche i medici di base e i pediatri avranno “un budget’’ se si aggregheranno in gruppi in competizione tra loro. Pietro Cerrito (Cisl): promuovere la protesta civile contro gli sprechi NAPOLI (ca.ru.) - Qualche giorno fa durante un’assemblea promossa da una ventina di associazioni della società civile, Pietro Cerrito (nella foto) il leader campano della Cisl ha riscaldato il pubblico chiedendo uno scatto di orgoglio: “Dobbiamo dimostrare, promuovere protesta civile contro gli sprechi mostruosi della sanita.” Cerrito aggiunge: “Il nostro dito è puntato contro la giun- ta Bassolino, che ha colpevolmente mancato di affrontare in questi ulti- mi cinque anni il debito sanitario con l’effetto di aggravare all’im- provviso il prelievo nelle tasche dei cittadini”. La Cisl si mobilita ed ha promosso una serie di iniziative nei prossimi giorni sul dramma rifiuti e contro gli sprechi nella sanità. I sinda- cati di base denun- ciano lo sfascio delle strutture pub- bliche che alimenta le lobby private. Le Rdb-Cub sostengo- no che gli ospedali e i posti letto sono in numero inade- guato nei capoluo- ghi di provincia, del tutto insufficienti nelle zone interne della Campania, cosicché accade ancora che in media circa 200 pazienti vengano parcheggiati quo- tidianamente in barella nell’inferno dell’ospedale Cardarelli di Napoli (nella foto), come negli altri fati- scenti nosocomi napoletani del Vecchio Pellegrini, Ascalesi, Annunziata. Addirittura nell’estate scorsa il reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale Gesù e Maria del centro di Napoli portò letti e barelle sul tetto del nosocomio per mancanza di spazio. Altri casi eclatanti: l’ospedale di Giu- gliano, utenza di 250 mila abitanti, solo 4 posti letto di pronto soccorso, l’ospedale di Gra- gnano, lavori in corso da 35 anni, l’ospedale di Poggerola (Amalfi), costruito, ma mai entrato in funzio- ne, l’ospedale di Sarno distrutto dall’alluvione e non ancora rico- struito, l’Ospedale di Torre del Greco e quello di Castellammare (utenza 550mila persone) dove manca la Tac e spesso addirittura il filo di sutura in sala operatoria. IL SINDACATO Russo (Fi) e Maranta (Pc): il centrosinistra deve smettere di fare gli interessi di pochi Il comparto regionale di settore si è trasformato in una holding con l’ente di palazzo Santa Lucia a fare da capogruppo delle imprese AFFARI E SALUTE LA HOLDING Una quota rilevante dei costi è assorbita dalle case di cura private con una percentuale pari al 30% : il 19% in più delle altre Regioni LA SPESA E’ la società titolare esclusiva delle fun- zioni di acquisto e fornitura dei beni e attrezzature delle strutture sanitarie Il ruolo della Soresa NAPOLI (ca.ru.) - Con una indagine a Campione commissionata dal consi- gliere regionale Ugo Car- pinelli, si è cercato di indi- viduare gli sprechi della sanità in Campania. E’ emersa una serie di dati particolari, che mettono sul banco degli imputati l’as- sessore alla sanità regiona- le Angelo Montemarano ed i dirigenti della Soresa, la società che dovrebbe azzerare i pesanti debiti del sistema sanitario regionale e centralizzare gli acquisti dei beni e attrezzature sani- tarie. Ogni anno in Campa- nia si producono oltre 6.500 tonnellate di rifiuti ospedalieri. Ciò che si pro- duce in ospedale costa per lo smaltimento in media un euro al chilogrammo (il costo per i rifiuti generici è di 30 centesimi). Ciò signi- fica che si spendono all’an- no circa 6 milioni e mezzo di euro. In 10 anni fanno la bellezza di 65 milioni, per intenderci 125 milardi e 857 milioni delle vecchie lire. Tutto viene affidato ai privati. L’Ospedale Carda- relli ha un contratto trien- nale con la ditta “Ecologica sud” di Calvizzano e spen- de un milione di euro all’anno. L’Asl Napoli 1 paga invece 780 mila euro e manda i suoi rifiuti nel Lazio. Nella Asl Salerno 2 una siringa monouso da 5ml costa 3,20 centesimi. Importo che corrisponde a 63 lire per iniezione.L’Asl Caserta 1 spende per ogni siringa, con regolare gara, 69 lire. A Benevento ha trovato un fornitore che garantisce un prodotto di eguale qualità, ma ancora più costoso perché per i pazienti sanniti ogni inie- zione costa all’Als 89 lire.Cifra che all’Asl Avel- lino 2 sale a 91 delle vec- chie lire. La cosa sorpren- dente è che l’azienda che ha vinto l’appalto per forni- re la piccola Asl di Bene- vento 1 è la stessa che for- nisce le siringhe monouso da 5ml anche all’Azienda Sanitaria più grande d’Eu- ropa, la Napoli 1. La diffe- renza è nel prezzo. L’Asl Na 1 paga 102 lire ogni iniezione monouso. Stesse siringhe, stesso fornitore. La Soresa è titolare esclusi- va delle funzioni di acqui- sto e fornitura dei beni e attrezzature delle Asl e delle Aziende ospedaliere. A tal fine essa elabora annualmente un program- ma di contenimento della spesa corrente sani- taria definendo piani e procedure centralizzate, a livello regionale, per l’acquisto di beni e attrezzature sanitarie. L’introdu- zione del ticket far- maceutico non può che essere la classi- ca toppa dei contri- buenti alle toppate dei governi. Decine di pensionati e disoccupati stanno affollan- do in queste ore gli uffici delle ASL per avere infor- mazioni su eventuali esen- zioni. Alcuni sono stati costretti a pagare fino a 15 euro di ticket per medicina- li fondamentali come car- dioaspirine e pillole per l’i- pertensione. Aghi, siringhe e scarti speciali: il business dei rifiuti ospedalieri Ciò che si produce nei nosocomi costa 6 milioni per lo smaltimento L’introduzione dei ticket farmaceutici non può che essere la classica toppa chiesta ai contribuenti LA DENUNCIA ASL Le Asl si sono tramutate in aziende vincolate al pareggio di bilancio, potranno estendere i servizi a pagamento e affidare a terzi le proprie attività TELEFONO 081-4201411 FAX 081-7901216 AVVISI LEGALI publikompass spa Strutture pubbliche: Aziende Ospedaliere 8 Ospedali a gestione diretta 51 Policlinici universitari 2 Istituti a carattere scientifico 1 Posti letto pubblici 15.151 Laboratori Ambulatori e pubblici 553 Strutture residenziali pubbliche 73 STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE IN CAMPANIA STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE IN CAMPANIA Provincia di Napoli: Strutture private: Case di cura accreditate private 76 Posti letto privati 6.754 Ambulatori e laboratori privati 1.326 Strutture residenziali private 25 Strutture ambulatoriali accreditate eroganti prestazioni di medicina di laboratorio: 410 Case di cura che effettuano atti- vità di laboratorio: 37 Provincia di Caserta: Strutture ambulatoriali private ac- creditate eroganti prestazioni di medicina di laboratorio: 106 Case di cura che effettuano atti- vità di laboratorio: 14 Il 15% dei ricoveri dei residenti campani avviene fuori regione mentre le unità di per- sonale sanitario pubblico è il più basso delle regioni Italiane (72,1 su 10mila abitanti) N.B.: Grafica: CORRIERE di CASERTA 08020805.qxd 07/02/2008 23.13 Pagina 1

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CCRROONNAACCHHEENNNNapoliVenerdì 8 Febbraio 2008 Pagina 5

CRONACHE di NAPOLIS.S. Sannitica km. 19,800

81025 Marcianise - Caserta

Tel. 0823.581055 -

0823.581005 - 0823.821165

Sito web: www.cronachedinapoli.com

CRONACHE di NAPOLIS.S. Sannitica km. 19,800

81025 Marcianise - Caserta

Tel. 0823.581055 -

0823.581005 - 0823.821165

Sito web: www.cronachedinapoli.com

410 le strutture ambulatoriali accreditateeroganti prestazioni di medicina , 37 lecase di cure convenzionate. Dunque,ingenti finanziamenti pubblici sono statidestinati alle strutture private parificate eaccreditate che hanno ormai il monopolioassoluto del settore farmaceutico, della ria-bilitazione, della terapia dialitica, lungodegenza e sempre più spazio anche nei set-tori della diagnostica per immagini e dilaboratorio e nel campo dell’assistenzaospedaliera. Per anni i centri privati, permassimizzare il profitto, sono stati rimbor-sati a peso d’oro dalle Asl, spesso peresami mai eseguiti e prestazioni mai effet-

tuate. La giunta regionale ha difatto smantellato la sanità pubblicalasciando irresponsabilmente lievi-tare i debiti contratti con le farma-cie, con i centri diagnostici, labora-tori di analisi, i centri di riabilita-zione privati. Ha affrontato la situa-zione indebitando la Campania conle banche (factoring), lasciando permesi e mesi che le farmacie ven-dessero i farmaci solo a pagamentoe infine approvando una deliberanell’autunno del 2002, spostandonella fascia C a pagamento oltre

500 farmaci del prontuario farmaceutico.Le Asl si sono trasformate in imprese evincolate al pareggio di bilancio e potrannoanche, per fare fronte al prosciugamentodei finanziamenti statali e regionali, esten-dere i servizi a pagamento ed anche “affi-

Sanità privata, ma soldipubblici: ecco chi specula

Nel 2007 la spesa sanitaria della Campania è stata di oltre 10 milioni di euro: il 40% è andato ai servizi forniti direttamente il 60 % in regime di convenzione

L’INTERVENTO

NAPOLI (ca.ru.) - Fran-cesco Maranta, fino aquando ha svolto il ruolo diconsigliere regionale dellaCampania ha sempredenunciato il sistema dipotere sanitario regionale.Maranta sulla questionesanità e sui rifiuti abban-donò Rifondazione Comu-nista esprimendo un fortedissenso. L’ex consigliereregionale non ha peli sullalingua sulla vicenda dellasalute mentale in Campa-nia. “Stanno smantellandole strutture pubbliche favo-rendo le cliniche private -dice - A Napoli i verticidell’Asl Napoli 1 ed ilComune di Napoli stannolegittimando la costruzionedi un albergo in Viale For-nelli al posto di una struttu-ra mentale pubblica. Unavergognosa operazione chefavorisce la speculazioneimmobiliare”. Sullo sfasciodella sanità in Campaniainterviene il parlamentaredi Forza Italia PaoloRusso. “La Giunta dicentro-sinistra non haridotto le interminabili listedi attesa e i pazienti nonvengono curati in manieracivile ed efficace - diceRusso - La realtà sanitariain Campania è davvero daterzo mondo ma anche ilteatrino della politica edelle lobbyes affaristiche.”Secondo il parlamentareforzista anche i serviziessenziali dei distretti sani-tari delle Asl come ipoliambulatori, i consulto-ri, i servizi di prevenzione,di salute mentale, per lacura della tossicodipenden-ze sono in agonia, alleprese con sempre più cro-niche carenze di personale.

di Carlo Russo

NAPOLI - I piani sanitari regionali dellaRegione Campania approvati negli ultimianni hanno utilizzato e trasformato la sanitàin un supermarket di servizi nel quale lasalute è una merce legittimando il massimoprofitto con minore costo. Il Sistema sanita-rio regionale è diventato una holding con acapo la Regione come impresa capogruppomentre le strutture private si arricchisconosempre di più. Nel 2007, in Campania laspesa sanitaria totale è stata di oltre 10milioni 645 mila euro: il 40% è costituitada servizi forniti direttamente, il 60% daservizi in regime di convenzione.La spesa diretta e quella in conven-zione assorbono quasi in egualemisura quella totale, a differenza diquello che accade per l’Italia ed ilMezzogiorno, dove si riscontra unminor ricorso ai servizi sanitari con-venzionati. Una quota rilevante dispesa è assorbita dalle case di curaprivate, con una percentuale inCampania pari al 30%, valore piùalto rispetto al dato nazionale(19,9%). Nella nostra regione lecase di cura accreditate sono 76, iposti letto privati 6.754, gli ambulatori elaboratori privati 1.326, le strutture residen-ziali private 25. Nella provincia di Casertale strutture ambulatoriali private accreditatesono 106, le case di cura convenzionate 14.Invece, nella provincia napoletana sono

dare a terzi i propri servizi e le proprie atti-vità’’, ossia svendere a pezzi. I distrettisanitari si sono trasformati come in Inghil-terra in agenzie autonome (in termini eco-nomici, finanziari, gestionali, organizzativie tecnici) dotate di un “budget aziendale’’con il quale si trasformeranno da erogatoriin intermediari tra “la domanda e l’offertadi prestazioni sanitarie e socio-sanitarie’’.Insomma, l’esercito degli speculatori priva-ti della sanità potranno accedere ai finan-ziamenti pubblici, e tramite quel perverso escandaloso intreccio di interessi pubblici eprivati orientare decisamente “la doman-da’’ verso “l’offerta’’ privata e a pagamen-to. Anche i medici di base e i pediatriavranno “un budget’’ se si aggregherannoin gruppi in competizione tra loro.

Pietro Cerrito (Cisl): promuovere la protestacivile contro gli sprechiNAPOLI (ca.ru.) - Qualche giornofa durante un’assemblea promossada una ventina di associazioni dellasocietà civile, Pietro Cerrito (nellafoto) il leader campano della Cislha riscaldato il pubblico chiedendouno scatto di orgoglio: “Dobbiamodimostrare, promuovere protestacivile contro gli sprechi mostruosidella sanita.” Cerrito aggiunge: “Ilnostro dito è puntato contro la giun-ta Bassolino, che ha colpevolmentemancato di affrontare in questi ulti-mi cinque anni il debito sanitariocon l’effetto di aggravare all’im-provviso il prelievo nelle tasche deicittadini”. La Cisl si mobilita ed hapromosso una serie di iniziative neiprossimi giorni sul dramma rifiuti econtro gli sprechinella sanità. I sinda-cati di base denun-ciano lo sfasciodelle strutture pub-bliche che alimentale lobby private. LeRdb-Cub sostengo-no che gli ospedalie i posti letto sonoin numero inade-guato nei capoluo-ghi di provincia, deltutto insufficientinelle zone internedella Campania, cosicché accadeancora che in media circa 200pazienti vengano parcheggiati quo-tidianamente in barella nell’infernodell’ospedale Cardarelli di Napoli(nella foto), come negli altri fati-scenti nosocomi napoletani delVecchio Pellegrini, Ascalesi,Annunziata. Addirittura nell’estatescorsa il reparto diotorinolaringoiatriadell’ospedale Gesùe Maria del centrodi Napoli portò lettie barelle sul tettodel nosocomio permancanza di spazio.Altri casi eclatanti:l’ospedale di Giu-gliano, utenza di250 mila abitanti,solo 4 posti letto dipronto soccorso,l’ospedale di Gra-gnano, lavori in corso da 35 anni,l’ospedale di Poggerola (Amalfi),costruito, ma mai entrato in funzio-ne, l’ospedale di Sarno distruttodall’alluvione e non ancora rico-struito, l’Ospedale di Torre delGreco e quello di Castellammare(utenza 550mila persone) dovemanca la Tac e spesso addirittura ilfilo di sutura in sala operatoria.

IL SINDACATO

Russo (Fi) e Maranta (Pc):

il centrosinistra deve smettere di fare

gli interessi di pochi

Il comparto regionale di settore si ètrasformato in una holding con l’ente di palazzoSanta Lucia a fare da capogruppo delle imprese

AFFARI

E SALUTE

LA HOLDING Una quota rilevante dei costi è assorbitadalle case di cura private con una percentualepari al 30% : il 19% in più delle altre Regioni

LA SPESA

E’ la società titolareesclusiva delle fun-zioni di acquisto efornitura dei beni eattrezzature dellestrutture sanitarie

Il ruolodella Soresa

NAPOLI (ca.ru.) - Conuna indagine a Campionecommissionata dal consi-gliere regionale Ugo Car-pinelli, si è cercato di indi-viduare gli sprechi dellasanità in Campania. E’emersa una serie di datiparticolari, che mettono sulbanco degli imputati l’as-sessore alla sanità regiona-le Angelo Montemaranoed i dirigenti della Soresa,la società che dovrebbeazzerare i pesanti debiti delsistema sanitario regionalee centralizzare gli acquistidei beni e attrezzature sani-tarie. Ogni anno in Campa-nia si producono oltre6.500 tonnellate di rifiutiospedalieri. Ciò che si pro-duce in ospedale costa perlo smaltimento in media uneuro al chilogrammo (ilcosto per i rifiuti generici èdi 30 centesimi). Ciò signi-fica che si spendono all’an-no circa 6 milioni e mezzodi euro. In 10 anni fanno labellezza di 65 milioni, perintenderci 125 milardi e857 milioni delle vecchie

lire. Tutto viene affidato aiprivati. L’Ospedale Carda-relli ha un contratto trien-nale con la ditta “Ecologicasud” di Calvizzano e spen-de un milione di euroall’anno. L’Asl Napoli 1paga invece 780 mila euroe manda i suoi rifiuti nelLazio. Nella Asl Salerno 2una siringa monouso da5ml costa 3,20 centesimi.Importo che corrisponde a63 lire per iniezione.L’AslCaserta 1 spende per ognisiringa, con regolare gara,69 lire. A Benevento hatrovato un fornitore chegarantisce un prodotto dieguale qualità, ma ancora

più costoso perché per ipazienti sanniti ogni inie-zione costa all’Als 89lire.Cifra che all’Asl Avel-lino 2 sale a 91 delle vec-chie lire. La cosa sorpren-dente è che l’azienda cheha vinto l’appalto per forni-re la piccola Asl di Bene-

vento 1 è la stessa che for-nisce le siringhe monousoda 5ml anche all’AziendaSanitaria più grande d’Eu-ropa, la Napoli 1. La diffe-renza è nel prezzo. L’AslNa 1 paga 102 lire ogniiniezione monouso. Stessesiringhe, stesso fornitore.

La Soresa è titolare esclusi-va delle funzioni di acqui-sto e fornitura dei beni eattrezzature delle Asl edelle Aziende ospedaliere.A tal fine essa elaboraannualmente un program-ma di contenimento dellaspesa corrente sani-taria definendopiani e procedurecentralizzate, alivello regionale,per l’acquisto dibeni e attrezzaturesanitarie. L’introdu-zione del ticket far-maceutico non puòche essere la classi-ca toppa dei contri-buenti alle toppatedei governi. Decinedi pensionati edisoccupati stanno affollan-do in queste ore gli ufficidelle ASL per avere infor-mazioni su eventuali esen-zioni. Alcuni sono staticostretti a pagare fino a 15euro di ticket per medicina-li fondamentali come car-dioaspirine e pillole per l’i-pertensione.

Aghi, siringhe e scarti speciali:il business dei rifiuti ospedalieriCiò che si produce nei nosocomi costa 6 milioni per lo smaltimento

L’introduzionedei ticket

farmaceutici non può che

essere la classicatoppa chiesta

ai contribuenti

LA DENUNCIA

ASL

Le Asl si sono tramutate in aziende vincolate al pareggio di bilancio, potranno estendere i servizi a pagamento e affidare

a terzi le proprie attività

TELEFONO

081-4201411FAX

081-7901216

AVVISI LEGALIpublikompass spa

Strutture pubbliche:

Aziende Ospedaliere 8

Ospedali a gestione diretta 51

Policlinici universitari 2

Istituti a carattere scientifico 1

Posti letto pubblici 15.151

Laboratori Ambulatori e pubblici 553

Strutture residenziali pubbliche 73

STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE IN CAMPANIASTRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE IN CAMPANIA

Provincia di Napoli:

Strutture private:

Case di cura accreditate private 76

Posti letto privati 6.754

Ambulatori e laboratori privati 1.326

Strutture residenziali private 25

Strutture ambulatoriali accreditate

eroganti prestazioni di medicina

di laboratorio: 410

Case di cura che effettuano atti-

vità di laboratorio: 37

Provincia di Caserta:

Strutture ambulatoriali private ac-

creditate eroganti prestazioni di

medicina di laboratorio: 106

Case di cura che effettuano atti-

vità di laboratorio: 14

Il 15% dei ricoveri dei residenti campani avviene fuori regione mentre le unità di per-sonale sanitario pubblico è il più basso delle regioni Italiane (72,1 su 10mila abitanti)

N.B.:

Grafica: CORRIERE di CASERTA

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