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1 GIUGNO 2020 - NUMERO 2614 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI Quotidiano on-line di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza Cronaca del Veneto .com GUARDA IL SITO CRONACADELVENETO.COM E SEGUICI SU L’ex boss della Mala del Brenta sull’orlo di una crisi di nervi. Nella struttura peniten- ziaria di Voghera si sente preso in giro e soprattutto non gode di nessun rispetto. Enrico Marchi Felice Maniero Il presidente del Gruppo Save e Finint è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal presidente Mattarella. “Un riconosci- mento che mi aiuta ad andare avanti”. KO OK La Regione del Veneto è la prima regione in Italia, il terzo ente dopo ACI e Agenzia delle Entrate, per pagamenti digita- li. Nell’ultimo anno i pagamen- ti digitali per servizi pubblici transitati attraverso la piatta- forma PagoPA in Veneto sono stati 2.159.334 pari a 442.783.422 euro. “Questo è un primato che conferma la strategia vincente di Regione del Veneto nell’in- centivare il pagamento digita- le – commenta Gianluca Forcolin, Vicepresidente della Regione del Veneto che segue tutti i temi legati all’Agenda Digitale – è un lavoro che parte da lontano e che intendiamo sviluppare ancora meglio a sostegno degli enti locali. In particolare vogliamo aiutare i più piccoli, per incentivarli nell’adozione di pagamenti digitali, incenti- vando un’azione fondamenta- le nello sviluppo dei servizi ai cittadini, come dimostrato in occasione dell’emergenza da Covid-19”. Le azioni messe in atto da Regione in questo campo sono molteplici. Una recente delibera approvata dalla Giunta regionale assegna 13 milioni di euro ad un nuovo bando per l’erogazione di contributi per lo sviluppo di progettualità integrate che abbiano come obiettivo la digitalizzazione dei processi amministrativi dei Comuni e delle Province del Veneto, attraverso la razionalizzazio- ne di data center comunali, l'espansione di servizi digitali e l'aumento del livello di inte- roperabilità dei sistemi degli enti locali. Gli enti locali sono molto par- tecipi di questo percorso verso la digitalizzazione. Per avere un’idea basti pensare che 476 i dipendenti di enti locali da tutta la regione che hanno partecipato al più recente webinar sul tema organizzato dalla direzione ICT e Agenda Digitale regio- nale. “Siamo ben felici ed orgogliosi del primato del Veneto in que- sto campo – conclude IL Vicepresidente della Regione – ma siamo pure consapevoli che senza una programma- zione condivisa diventa improbabile che questa importantissima iniziativa nazionale possa raggiungere gli effetti sperati di trasforma- zione digitale su ampia scala, a vantaggio veramente di tutti i cittadini”. Gianluca Forcolin “Dal Consorzio di bonifica Veneto Orientale arriva un pro- getto sperimentale che confer- ma come il mondo della bonifi- ca in Veneto sia in prima linea nel progettare il risparmio idri- co e forme di gestione efficien- te e lungimirante dell’acqua, risorsa sempre più preziosa”. Così l’assessore all’agricoltura e alla bonifica della Regione Veneto esprime appoggio e apprezzamento per il progetto sperimentale del Consorzio che, in localita' Fiorentina a San Dona' di Piave, nel Veneziano, in un podere di proprietà con- sortile ha distribuito matrici organiche, preliminari alla pre- parazione del letto di semina della soia Il programma sperimentale, in collaborazione con il Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse Naturali e Ambiente dell'Università di Padova mira a verificare come l'impiego di pra- tiche agronomiche meno impat- tanti sui suoli possa far risalire il contenuto di sostanza organica nel terreno, che in vaste aree del Veneto Orientale è sceso a livelli estremamente preoccu- panti. Si tratta, quindi, di una pratica sperimentale volta a contrastare il rischio desertifi- cazione e a salvaguardare la qualità ambientale del suolo. Ambiente e risparmio idrico BONIFICA VENETO PRIMA REGIONE IN ITALIA Per l’assessore Forcolin è un primato che dimostra il grande lavoro con enti locali per i cittadini. Nell’ultimo anno ne sono transitati sulla piattaforma PagoPA oltre 2 milioni per 442 milioni Pagamenti digitali ok

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1 GIUGNO 2020 - NUMERO 2614 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

Quotidiano on-line di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, VicenzaCronaca del Veneto.com

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L’ex boss della Mala del Brenta sull’orlo di una crisi di nervi. Nella struttura peniten-ziaria di Voghera si sente preso in giro e soprattutto non gode di nessun rispetto.

Enrico Marchi Felice ManieroIl presidente del Gruppo Save e Finint è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal presidente Mattarella. “Un riconosci-mento che mi aiuta ad andare avanti”.

KOOK

La Regione del Veneto è la prima regione in Italia, il terzo ente dopo ACI e Agenzia delle Entrate, per pagamenti digita-li. Nell’ultimo anno i pagamen-ti digitali per servizi pubblici transitati attraverso la piatta-forma PagoPA in Veneto sono stati 2.159.334 pari a 442.783.422 euro.   “Questo è un primato che conferma la strategia vincente di Regione del Veneto nell’in-centivare il pagamento digita-le – commenta Gianluca Forcolin, Vicepresidente della Regione del Veneto che segue tutti i temi legati all’Agenda Digitale – è un lavoro che parte da lontano e che intendiamo sviluppare ancora meglio a sostegno degli enti locali. In particolare vogliamo aiutare i più piccoli, per incentivarli nell’adozione di pagamenti digitali, incenti-vando un’azione fondamenta-le nello sviluppo dei servizi ai cittadini, come dimostrato in occasione dell’emergenza da Covid-19”. Le azioni messe in atto da

Regione in questo campo sono molteplici. Una recente delibera approvata dalla Giunta regionale assegna 13 milioni di euro ad un nuovo bando per l’erogazione di contributi per lo sviluppo di progettualità integrate che abbiano come obiettivo la digitalizzazione dei processi amministrativi dei Comuni e

delle Province del Veneto, attraverso la razionalizzazio-ne di data center comunali, l'espansione di servizi digitali e l'aumento del livello di inte-roperabilità dei sistemi degli enti locali. Gli enti locali sono molto par-tecipi di questo percorso verso la digitalizzazione. Per avere un’idea basti pensare che 476 i dipendenti di enti locali da tutta la regione che hanno partecipato al più recente webinar sul tema organizzato dalla direzione ICT e Agenda Digitale regio-nale. “Siamo ben felici ed orgogliosi del primato del Veneto in que-sto campo – conclude IL Vicepresidente della Regione – ma siamo pure consapevoli che senza una programma-zione condivisa diventa improbabile che questa importantissima iniziativa nazionale possa raggiungere gli effetti sperati di trasforma-zione digitale su ampia scala, a vantaggio veramente di tutti i cittadini”.

Gianluca Forcolin

“Dal Consorzio di bonifica Veneto Orientale arriva un pro-getto sperimentale che confer-ma come il mondo della bonifi-ca in Veneto sia in prima linea nel progettare il risparmio idri-co e forme di gestione efficien-te e lungimirante dell’acqua, risorsa sempre più preziosa”. Così l’assessore all’agricoltura e alla bonifica della Regione Veneto esprime appoggio e apprezzamento per il progetto sperimentale del Consorzio che, in localita' Fiorentina a San Dona' di Piave, nel Veneziano, in un podere di proprietà con-sortile ha distribuito matrici organiche, preliminari alla pre-parazione del letto di semina della soia Il programma sperimentale, in collaborazione con il Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse Naturali e Ambiente dell'Università di Padova mira a verificare come l'impiego di pra-tiche agronomiche meno impat-tanti sui suoli possa far risalire il contenuto di sostanza organica nel terreno, che in vaste aree del Veneto Orientale è sceso a livelli estremamente preoccu-panti. Si tratta, quindi, di una pratica sperimentale volta a contrastare il rischio desertifi-cazione e a salvaguardare la qualità ambientale del suolo.

Ambiente e risparmio

idrico

BONIFICA VENETO PRIMA REGIONE IN ITALIA

Per l’assessore Forcolin è un primato che dimostra il grande lavoro con enti locali per i cittadini. Nell’ultimo anno ne sono transitati sulla piattaforma PagoPA oltre 2 milioni per 442 milioni

Pagamenti digitali ok

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IL PRESIDENTE PADOVANO DI CONFAPI

Bisogna puntare sui giovani veri attori del cambiamentoMorello Ritter: “Non ripetere l’errore del reddito di cittadinanza”

Di “Green New Deal” e “svolta tecnologica” spesso chi ci governa si è riempito la bocca, anche a sproposito. Ora, però, è necessario che le parole si tra-sformino in fatti, perché la Com-missione Europea ha vincolato l’approdo delle risorse del Recovery Fund all’inserimento di interventi strutturali ben defi-niti. «E proprio il dinamismo e l’imprinting eco-tecnologico dei giovani possono consentire all’Italia di operare una svolta oggi non più rimandabile», rimarca il padovano Jonathan Morello Ritter, presidente nazio-nale dei Giovani Imprenditori Confapi. «Quando, a inizio feb-braio, ho avuto modo di confron-tarmi con il presidente dell’Eu-roparlamento David Sassoli, ho insistito perché i giovani fossero al primo punto dell’agenda di governo. Ho trovato un interlo-cutore attento e consapevole della situazione. Oggi proprio i giovani possono essere i veri attori di questo cambiamento». La riflessione di Morello Ritter si scontra con una realtà amara. Lo dicono i numeri, che attesta-no che, se il cambiamento è ini-ziato, l’Italia fa poco per aiutare chi dovrà affrontarlo. «Quando si sottolinea che la disoccupa-zione giovanile nel nostro Pae-se tocca il 30% ci si affida a una percentuale che non tocca il cuore: si tratta, però, di milioni di ragazzi. E nel mondo, a causa della pandemia, più di un giova-ne su sei ha smesso di lavorare. La cosa peggiore è che così aumentano gli inattivi, ovvero persone che il lavoro non lo cer-cano nemmeno. Sì, perché più

trascorre tempo dall’ultimo impiego, più è difficile trovarne uno e, soprattutto, passa la “voglia di cercarlo”. Il sistema Italia oggi non aiuta a rimboc-carsi le maniche, piuttosto ele-mosina e incentiva questa posi-zione con misure di assistenzia-lismo. E invece è doveroso sostenere chi è in difficoltà, ma bisogna anche aiutare le perso-ne a ripartire» A questo riguardo, la misura simbolo è sicuramente il reddito di cittadinanza, per il quale sono stati stanziati quattro miliardi, che, come raccontano i numeri più recenti forniti da Anpal Ser-vizi, hanno generato appena 65.302 assunzioni. Conside-rando che le persone che lo rice-vono sono 2.721.036, significa che appena il 2,4% di questi ha trovato un impiego. «Quindi abbiamo oltre 2 milioni e mezzo di persone che non lavorano e non studiano, ma percepiscono un sussidio: quello che rimane

il loro obiettivo. Nel 2019 l’Istat rilevava come la disoccupazio-ne al Sud (17,6%) sia tre volte quella del Nord Italia (6,1%). Un divario che rischia di aumentare se le politiche continueranno a premiare chi resta a casa. In un contesto simile ci chiediamo: come è possibile crescere e mettere su famiglia? Già, nel 1961, sempre l’Istat ci dice che il numero medio di figli per don-na era 2,4: per il 2030 si stima sarà meno della metà». Ma cosa sarebbe stato possibi-le fare con i 4 miliardi stanziati per il reddito di cittadinanza? «Il reddito di cittadinanza doveva essere un “prestito d’onore” che spronasse e incoraggiasse a trovare lavoro, e non un vitalizio che aggrava i numeri degli inat-tivi. Con le stesse risorse si pos-sono avviare subito 500 mila contratti con decontribuzione totale, una formula, già presen-te nell’apprendistato, che piace molto alle imprese».

“Lo sciopero messaggio

diseducativo”

“Mi sarei aspettata un sinda-cato che volesse tornare a scuola, che battesse i pugni per denunciare che per questo governo la scuola è stato l’ul-timo dei suoi pensieri. Sciope-rare è il messaggio più dise-ducativo che si potesse dare in questo frangente, e non ci sono giustificazioni”. Questo è il commento dell’Assessore Regionale all’Istruzione del Veneto Elena Donazzan alla notizia dello sciopero generale della scuola proclamato per il prossimo 8 giugno. “Visti i dati si poteva prospet-tare con tranquillità un rientro a scuola nel mese di giugno per gli studenti degli ultimi anni di tutte le scuole di ogni ordine e grado - continua Donazzan - si sarebbero così aiutate le famiglie nell’accudimento dei propri figli, anche economica-mente visto che la scuola è già pagata: un rientro che avrebbe favorito l’organizzazione dei centri estivi, ma soprattutto che avrebbe permesso ai nostri ragazzi di terza media e quinta superiore e ai nostri bambini di quinta elementare di recuperare un po’ di lacune ed una relazione umana con i propri docenti e compagni di classe”.

Elena Donazzan

SCUOLA

Jonathan Morello Ritter con David Sassoli

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L’AZIENDA TREVIGIANA FORNISCE LE CALZATURE

Sostiene l’iniziativa di chi in SudAfrica combatte i bracconieri di rinoceronti

Molte specie animali sono a rischio di estinzione a causa di diversi fattori, dal surriscal-damento globale alla defore-stazione, al bracconaggio. Rinoceronti ed elefanti, in Africa, continuano a scompa-rire ad un ritmo preoccupante ed è solo colpa dell’uomo che vuole sfruttare il loro corno e le loro zanne. Sembra incre-dibile ma è una azienda ita-liana che permette e permet-terà a migliaia di ragazzi sudafricani di formarsi alla conservazione dell’ambiente e riscoprire il contatto con la natura selvaggia. Garmont da oltre 50 anni realizza cal-zature di qualità per l’escur-sionismo, il trekking ed altre attività outdoor e da qualche tempo anche calzature per tutto il giorno, per la città, non solo garantisce l’appoggio economico per 5 scuole e 2000 ragazzi che ricevono formazione per diventare un giorno dei rangers ma anche

fornisce tutte gli scarponi per i rangers attuali, quelli che cercano di salvare i loro ani-mali, la loro natura. Sostene-re l’iniziativa costa 10 euro al mese per ogni studente, 25 euro per la classe, 125 per ogni corso oltre a calzature tecniche di alta qualità per garantire comfort e protezio-ne durante le lunghe giornate di lavoro. “Ogni giorno, in Africa”, dice Pierangelo Bressan, presidente di Gar-

mont, “ tre rinoceronti vengo-no abbattuti dai bracconieri per garantirsi il loro corno che vale più dell’oro, del pla-tino, ed ha un mercato inter-nazionale incredibile. Gar-mont vuole sostenere chi combatte i bracconieri e for-mare scuole per formare i futuri rangers iniziando dai bambini dai 5 ai 18 anni. Sono oltre 500 i bracconieri arrestati o uccisi in Sudafrica ogni anno. Se non si fermerà questo sterminio entro il 2026 andremo incontro all’estinzione di questa spe-cie animale. Il 60% della fau-na selvatica mondiale è andata persa nel corso degli ultimi 40 anni. Sono 8500 le specie a rischio. Noi voglia-mo essere vicini ai rangers che sono sotto finanziati, scarsamente supportati e allenati dalle loro comunità. Avrebbero bisogno del sostegno di tutti. Garmont è con loro”.

La Garmont vicina ai Rangers sudafricani per salvare i rinoceronti. Sotto Pierangelo Bressan

Ora Garmont mette le ali ai Rangers

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IL GRUPPO ASSICURATIVO PRENDE ATTO DELLE RICHIESTE DELL’IVASS

Chiesta una ripatrimonializzazione da 500 milioni da effettuarsi entro l’autunnoCattolica Assicurazione ha ricevuto una lettera inviata dall’Istituto per la Vigilanza sul-le Assicurazioni indirizzata al Presidente del Consiglio di Amministrazione e al Presi-dente del Comitato per il con-trollo sulla gestione della Società, con riguardo all’anda-mento della situazione di sol-vibilità del Gruppo Cattolica. Nella lettera vengono presi in esame i monitoraggi settima-nali sul Solvency Ratio del Gruppo Cattolica e delle sin-gole Società del Gruppo, che l’IVASS ha iniziato a richiedere a partire dalla metà del mese di marzo 2020; in particolare, vengono citati gli esiti del 8 e 15 maggio. Nella lettera è data evidenza della situazione di solvibilità indebolita del Gruppo, della Capogruppo e di talune con-trollate a seguito del deteriora-mento dei mercati finanziari conseguente alla diffusione della pandemia da COVID-19 che ha causato, come noto, l’allargamento degli spread (in particolare sui titoli italiani), l’ul-teriore calo dei tassi risk free e un marcato calo dei mercati azionari. In particolare, si fa notare che due società control-late Vita, BCC Vita e Vera Vita, hanno presentato una stima di Solvency Ratio inferiore al minimo regolamentare, di cui la prima sotto il livello del MCR (“Minimum Capital Require-ment”). Inoltre, è riportato che i Solvency Ratio del Gruppo, della Capogruppo e di altre due società controllate Danni, pur rimanendo sempre sopra i minimi regolamentari, hanno riportato dei valori al di sotto delle soglie interne di Risk Appetite Framework. A tale proposito, l’IVASS reputa che tali soglie andrebbero calibrate

usando stress test severi per tener conto dell’elevata volati-lità di alcune variabili finanzia-rie nonché di altri fattori di rischio. Nel documento viene anche evidenziata l’asset allo-cation del Gruppo e di alcune controllate, ponendo risalto sull’esposizione verso obbli-gazioni di minore qualità (titoli con rating BBB- o inferiore, o privi di rating). A seguito di tali considerazioni, l’Istituto di Vigilanza rileva la necessità di interventi di patri-monializzazione che si attende vengano perseguiti mediante l’utilizzo integrale della delega proposta alla prossima Assemblea Straordinaria dei soci convocata per il 26/27 giu-gno, pari ad un aumento di capitale di €500milioni da effet-tuarsi entro l’inizio dell’autun-no. La nota dell’IVASS è stata prontamente sottoposta all’esame del Consiglio di Amministrazione, riunitosi ieri in serata 31 maggio 2020, sot-to la presidenza di Paolo Bedoni. Il Consiglio - che già in diverse sedute precedenti aveva esaminato gli impatti della volatilità dei mercati e degli indici finanziari conse-guenti alla crisi globale indotta dalla pandemia di COVID-19 - ha preso doverosamente atto delle indicazioni. Pertanto, ha dato mandato al management di preparare un piano nei tempi richiesti, al fine di rafforzare la solvibilità del Gruppo. “Il Consiglio di Amministrazio-ne della Società Cattolica di Assicurazione ha sempre perseguito e sempre persegui-rà la solidità patrimoniale a difesa e beneficio degli assicurati sia della Società stessa sia delle Società con-trollate”.

Paolo Bedoni

Cattolica prepara l’aumento di capitale

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NOTIFICATO ATTO DI CITAZIONE

Minali si dimette chiede 9,6 milioni

Ma c’è stata anche una sor-presa. Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto che, il dottor Alberto Minali ha rassegnato le dimissioni da Consigliere di amministrazione della Società e immediatamente dopo, tramite i suoi legali, ha notificato un atto di cita-zione nei confronti della Società per ottenere il rico-noscimento di sue pretese economiche a seguito della

revoca. “Sull’asserita man-canza di una giusta causa, si legge in una nota, le pre-tese sono da ritenersi infon-date e che saranno oggetto di adeguata risposta in sede difensiva. Il dottor Minali ha presentato un conto di 9,6 milioni. Per Cattolica la pre-tesa non incide sulla legitti-mità della revoca delle dele-ge operative del 31 ottobre 2019. La battaglia dunque va avanti.

Alberto Minali

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ACCORDO CON LE 10 SIGLE SINDACALI

Accordo medici e Regione sul piatto oltre 20 milioniIl riconoscimento per l’impegno profuso è stato diviso in tre fasce E’ stato raggiunto, l’accordo tra la Regione del Veneto e le dieci sigle sindacali della dirigenza medica per la ripartizione delle somme messe a disposizione per riconoscere una forma di premialità concreta al persona-le sanitario da mesi impegnato strenuamente nella lotta al coronavirus e nella cura dei malati. Si tratta complessiva-mente di risorse per 20 milioni 690 mila euro, che verranno ripartite in 3 fasce professiona-li, secondo criteri concordati. “Sono molto soddisfatta di un accordo che ha un significato ben diverso e superiore dal mero aspetto economico – ha detto l’assessore regionale Manuela Lanzarin – e che pre-vede anche precisi impegni della Regione sul fronte dell’in-dennità di rischio biologico, del confronto sulla riorganizzazio-ne ospedaliera e territoriale per mantenere in atto tutti i servizi realizzati e attivati durante l’emergenza, della definizione di nuovi standard per il calcolo del fabbisogno di personale medico, sanitario e veterinario. Anche questa volta, alla fine, la squadra della sanità veneta ha saputo dimostrare compattez-za e unità d’intenti” . Le parti hanno concordato di ripartire le risorse attraverso un criterio base: per l’80% in rela-zione al personale della diri-genza dell’Area Sanità in ser-vizio al 31 marzo 2020 in cia-scuna Ulss, e per il 20% sulla base dell’incidenza dei ricoveri Covid per azienda registrati nel periodo 2 marzo - 4 maggio 2020. Le tre fasce concordate sono le seguenti: 1° Fascia (riconoscimento fino

a 2.000 euro): dirigenti medici e sanitari direttamente coinvolti in modo prevalente nell’assi-stenza di pazienti Covid, attivi-tà contraddistinta da massimo disagio lavorativo e/o organiz-zativo, massimo rischio biolo-gico potenziale e continuità dell’incidenza dei criteri stessi (reparti, servizi o attività: Malat-tie infettive, Pneumologia, Terapie intensive e sub - inten-sive, reparti di Anestesia e Ria-nimazione, Pronti Soccorsi, SUEM, Geriatria e Medicina con attività prevalente Covid. 2° Fascia (fino a 1.100 euro): dirigenti medici e sanitari impe-gnati in attività connesse all’emergenza Covid attraver-so attività di supporto contrad-distinte da medio disagio lavo-rativo e/o organizzativo, medio rischio biologico potenziale e continuità dell’incidenza dei cri-teri stessi nei reparti, servizi o attività di: Microbiologia, Labo-

ratorio negli ospedali Covid, Radiologia, Servizi del diparti-mento di prevenzione o del Distretto impegnati nella gestione dell’emergenza, Geriatria e Medicina senza prevalente attività Covid, Lun-godegenza, Oncologia, ORL, Odontoiatria, Medicina d’ur-genza. 3° Fascia (fino a 500 euro): diri-genti medici e sanitari impe-gnati in reparti, servizi o attività, contraddistinti da basso disa-gio lavorativo e/o organizzati-vo, basso/medio rischio biolo-gico potenziale e continuità dell’incidenza dei criteri stessi, che nel periodo dell’emergen-za hanno risposto a fabbisogni assistenziali non assicurabili in reparti Covid dedicati, riorga-nizzati al fine di assicurare assi-stenza specialistica ai pazienti Covid o presunti tali, nonché in attività e servizi che hanno subito notevoli cambiamenti.

Un successo per giovani agricoltori

“Un segnale di speranza che ci sorprende e ci rincuora”. Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Giuseppe Pan, commenta gli esiti del bando per l’insediamento di giovani agricoltori in Veneto. Il bando del Programma di sviluppo rurale del Veneto, prorogato di due mesi in ragione del lock-giovedì visto la partecipazione di 425 imprenditori agricoli under 40, che hanno presen-tato proposte di investimento per quasi 45 milioni comples-sivi. La misura del Psr veneto 2014-2020 per l’insediamento dei giovani in agricoltura (misura 6.1.1) registra que-st’anno 425 domande tra agri-coltori di montagna (101) e agricoltori di pianura e collina (324) per un totale di 17 milioni di ‘premi’ richiesti. Inoltre, ognuno di questi imprenditori under 40 ha presentato pro-getti di investimento per un totale di oltre 27 milioni di euro. “Le risorse complessive del Psr a disposizione di questo bando per l’insediamento dei giovani in agricoltura sfiorano i 35 milioni di euro tra ‘premi’ e aiuti agli investimenti – con-clude Pan .

Giuseppe Pan

IL BANDO

Manuela Lanzarin

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Marilisa AllegriniL’imprenditrice del vino, Lady Amarone è stata nominata Cavaliere del lavoro dal presidente Mattarella. “Sono orgogliosa in quanto donna e sono onorata di questo riconoscimento”.

Bulli a CastelnuovoUna tentata rapina sfociata in rissa con l’arrivo dei carabineri di Peschiera che dopo aver ricostruito la vicenda hanno arrestato 6 bulli di età compresa di 16 a 21 anni. Tutta colpa di una bicicletta.

KOOK

INTERVISTA A PAOLO ARENA, PRESIDENTE DELL’AEROPORTO CATULLO

“Allacciate le cinture”

“Scalo e aerei sanificati di continuo: la gente non abbia timori”; “Giovedì il primo volo: il 15 capiremo cosa farà l’Europa”; “Possbili sconti”; “Volotea ha addirittura aumentato la flotta” Alessandro Gonzato “Facciamo chiarezza: l'aria a bordo degli aerei è da

sem pre super controllata e sanificata. Non è un circuito chiuso dove continui a re -

spi rare la stessa, c'è il ri -cam bio. Ciò che tutte le com pagnie implementeran-

no la sanificazione dei veli -voli, ovviamente (...) SEGUE A PAGINA 2-3

Foto Renzo Udali

In volo con Arena. “Decolla” oggi una serie di interventi, una sorta di “tavola rotonda”, vir-tuale ma non troppo, sui grandi problemi di Verona. Il Catullo, in questo senso, fa da apripista a un “giro d’orizzonte” sulla nostra città, su quello che Vero-na è oggi, ma, soprattutto, su quello che vuole diventare. Usciamo da un periodo tre-mendo, che molti hanno acco-stato al dopoguerra, ma che,

per certi aspetti, può essere anche più delicato e comples-so. Allora c’erano rovine, forse più materiali che morali. C’era da ricostruire, da rimboccarsi le maniche. Ma l’obiettivo l’avevi davanti, concreto, visi-bile. Oggi è diverso. Oggi, ci sono macerie soprattutto morali, psicologiche, prima ancora che economiche. E c’è una domanda alla quale è giusto dare subito una rispo-

sta: c’è, oggi, la stessa voglia di ripartire di quell’Italia ferita e orgogliosa? C’è la stessa voglia di mettere assieme la forze per ricostruire? Sappia-mo ancora che cosa vuol dire “NOI”, oppure la cultura dell’IO ci ha reso indifferenti e insen-sibili, al di là delle tante, troppe dichiarazioni di facciata? Partiamo da qui, per capire qualcosa della Verona di domani. Il “volo” è iniziato.

PARLIAMONE

La città del futuro

di Raffaele

Tomelleri

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