così la retorica dell'invasione alimenta la paura · sulle prime pagine è dedicata alla...
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II dossier I media e l'immigrazione
Così la retoricadell'invasione
alimenta la pauraVLADIMIRO POLCHI, ROMA
Torna la paura: gliimmigrati escono dallanormalità e rientranonell'emergenza. Sulleprime pagine dei
giornali e nelle scalette dei tg diprima serata, i "nuovi italiani"fanno scattare l'allarme:criminalità, malattie, sbarchi. Sudi loro, telecamere e rotativesono sempre al lavoro. Da tantianni fanno notizia. Ma con unadifferenza: mentre nel 2016 siassisteva a un calo dei toniallarmistici, nel 2017 i titolitornano a essere urlati."Notizie da paura" è il quintorapporto dell'associazione Cartadi Roma, con Osservatorio diPavia e Osservatorio europeosulla sicurezza, che verràpresentato oggi a Montecitorio:un racconto del fenomenomigratorio nei primi dieci mesidel 2017 su sei quotidiani(Repubblica, Corriere, Stampa,Giornale, Avvenire, Unità), sette tgserali (Rai, Mediaset, La7) e sualcuni programmi diinformazione. Ebbene, anchequest'anno i migranticonfermano la propria centralità,
Il rapporto Carta diRoma: la narrazionesui cittadini stranieriesce dalla normalità etorna nell'emergenzaDiamanti: "Nei tempi
rabbiosi aumentail bisogno di muri"
seppure in calo rispetto al 2016:nel 2017 sono 1.087 le notizie aloro dedicate sulle prime paginedei quotidiani, il 29% in menorispetto all'anno scorso. Il recordin un giorno è di 13 notizie, il6 e 7settembre in occasionedell'indagine sullo stupro diRimini (compiuto da quattrocittadini stranieri) e della morteper malaria di una bimba aTrento, in un primo momentoricollegata alla presenza di alcunimigranti nello stesso ospedale.Ma cosa fa notizia nel 2017? Lagestione dei flussi migratori (glisbarchi e i soccorsi in mare sonola prima voce, con ben il 44% deititoli) e la criminalità e sicurezza(terza voce, con il 16% dei titoli).Sbarchi e reati raddoppiano laloro visibilità rispetto all'annoprecedente. In particolare, ilracconto di crimini dei migranti ela minaccia all'ordine pubblicosono quasi tre volte superioririspetto al 2015.Non solo. Nel 2017 crescono i toniallarmistici: dal 27% dei titoliesaminati nel 2016 al 43% diquest'anno. Quattro notizie sudieci hanno oggi un potenzialeansiogeno (Il Giornale mantiene ilrecord di titoli allarmistici), Altri
due temi si impongono nelpianeta immigrazione: lo ius soli(a giugno, buona parte dei titolisulle prime pagine è dedicata allaquestione della cittadinanza) e leOng (aprile, maggio e i mesi estivisono incentrati sulle accuse dicollusione rivolte alle Ong nellagestione dei salvataggi in mare inaccordo con gli scafisti).Non è un caso, dunque, se ilpersonaggio più citato nei titolidel 2017 (relativiall'immigrazione) è il ministrodell'Interno Minniti (377 volte),perno del piano governativo dicontenimento dei flussi migratorinel Mediterraneo. Seguono ilpresidente del consiglioGentiloni, Renzi, il Papa e Trump.Sul piccolo schermo, gliimmigrati sono ancora piùprotagonisti. Nel 2017 cresconoinfatti i servizi relativi alfenomeno migratorio neitelegiornali: 3.713 in 10 mesi, il26% in più rispetto al 2016. È unamedia di 12 notizie al giorno, consolo cinque giornate senza servizisul tema. A fare notizia è semprel'emergenza: aumental'attenzione sulla rotta delMediterraneo centrale (occupauna notizia su due), crescel'allarme criminalità e sicurezza(quasi dieci punti percentuali inpiù rispetto al 2015 e 2016). Nontutti i tg sono però uguali: sequest'anno quelli Mediasetdedicano una notizia diimmigrazione su due alla
II trend
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I titoli sull ' immigrazione nelle prime pagine dei quotidiani93 46 33 120 123 223 106 264 353 91 100 93 231 153 171 197 194 141 128 151 123 136 52
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2015
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Avvenire
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L'immigrazione in prima pagina
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2016
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criminalità e alla sicurezza, i reatidei migranti pesano molto menonei telegiornali Rai e La7(rispettivamente il 22% e il 25%).Anche i tg poi dedicano picchi diattenzione a Ong e ius soli, i duetemi che sono il filo conduttoredel racconto migratorio nel 2017:in luglio e agosto si arriva a 30-35notizie al giorno, con una media 5servizi a testata.Infine, si parla molto di loro, maloro parlano poco: nonostante lacontinua attenzione mediatica,migranti e profughi raramentesono soggetto attivo dellacomunicazione. Poche leinterviste: i nuovi italiani hannovoce solo nel 7% dei servizi tvdedicati all'immigrazione.«La rappresentazione dei mediariflette e ripropone i sentimentiche generano emozione e chesuscitano attenzione. E, quindi,fanno ascolti. Fanno venderecopie. Alimentano l'audiencescrive, a commento del rapporto,il politologo Ilvo Diamanti - perquesto, la paura e il risentimentotrovano tanto spazio sui media.Soprattutto in tempi dicampagna elettorale, comequesti. Perché amplificano irisentimenti. Scavano eriproducono solchi profondinella società. Dunque, dividono.Alzano muri. E noi, in questitempi confusi e rabbiosi,abbiamo bisogno di muri edivisioni, per sapere da che partestare».
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FONTE: 5° RAPPORTO CARTA DI ROMA 2017
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Criminalità e sicurezza
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Economia e lavoro
Come si parladi immigrazionesui quotidiani
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