corriere news febbraio 2012

24
L‘altra informazione Periodico di informazione del Fermano - Distribuzione gratuita ANNO 10 - N.02/2012 - 15 FEBBRAIO Cartellone Torna il Carnevale del Fermano, festival dell’allegria e della partecipazione con sette Comuni in rete pag. 7 02 7 17 6 Il Fatto Dall’Unità Medica del “Murri” di Fermo all’Hospice di Montegranaro. E poi tanto volontariato Oncologia 9 Sociale Attivo il servizio Filo d’Argento Campagna contro l’omofobia 14 Cultura I grandi eventi del Conservatorio 10 Ambiente Riciclaggio e riuso Provincia virtuosa 16 Cartellone I circuiti delle cucine tipiche 20 Cartellone Scatti d’autore omaggiano le Marche 22 Sport Sutor Fabi Shoes, obiettivo salvezza SPORT/PALLANUOTO Il giovane centroboa fermano Luca Marziali, a soli venti anni, entra nel giro del Settebello. Prossimo impegno il 21 febbraio per la sfida contro la Russia Economia Donne, lavoro e maternità: dai dati della CGIL Marche emerge un quadro allarmante Eccellenze e carenze Inserto Speciale “FUORI DAL COMUNE” PORTO SANT’ELPIDIO ORO COMPRO Serietà e professionalità, nell’acquisto di ORO e ARGENTO usato di qualsiasi titolo. L’esperienza trentennale e la professionalità di un’azienda di Vicenza (patria dell’oreficeria) al vostro servizio con discrezione e la massima riservatezza. Condizioni particolari per operatori del settore come: oreficerie, gioiellerie, orafi. Filiale di PEDASO Via Mazzini, 7 - Tel. 0734.937060 Filiale di PORTO D’ASCOLI S.S.16 - Via Piave, 19 - Tel. 0735.500934 Orari delle filiali: 9 - 12.30 e 15 - 19 - Sabato pomeriggio chiuso VALORIZZA IL TUO VALORE VALORIZZA IL TUO VALORE Recupera il metallo prezioso fuori moda, rotto o che semplicemente non ti piace più. PAGAMENTO IMMEDIATO E IN CONTANTI alle più alte quotazioni di mercato. Come raggiungerci: Pedaso: all’uscita dell’Autostrada di Pedaso girate a destra verso San Benedetto del Tronto siamo a 30 mt prima del semaforo Porto d’Ascoli: Statale 16, Via Piave n. 19, quasi di fronte all’Unicredit Banca Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno. FERMO - Via XXV Aprile, 34 - Tel. 0734.623555 PIANE DI MONTEGIORGIO - Tel. 0734.968489 PETRITOLI - Tel. 328.2004060 Optometria Lenti a contatto OTTICA www.opsottica.it Remaf FERMO - Viale Trieste, 43 - Tel e Fax 0734.229393 ARTICOLI DA REGALO BOMBONIERE ARGENTERIA OGGETTISTICA SALDI dal 30% al 50% sulle linee di fine serie Fino al 31 marzo

Upload: corriere-news

Post on 20-Mar-2016

227 views

Category:

Documents


4 download

DESCRIPTION

Eccellenze e carenze

TRANSCRIPT

L‘altra informazione

Periodico di informazione del Fermano - Distribuzione gratuita

A N N O 1 0 - N . 0 2 / 2 0 1 2 - 1 5 F E B B R A I O

CartelloneTorna il Carnevale del Fermano, festival dell’allegria e della partecipazionecon sette Comuni in rete

pag. 7

02

7

17

6 Il Fatto

Dall’Unità Medica del“Murri” di Fermo all’Hospice di Montegranaro. E poi tanto volontariato

Oncologia

9 SocialeAttivo il servizioFilo d’Argento

Campagna control’omofobia

14 CulturaI grandi eventi del Conservatorio

10 AmbienteRiciclaggio e riusoProvincia virtuosa

16 CartelloneI circuiti dellecucine tipiche

20 CartelloneScatti d’autoreomaggiano le Marche

22 SportSutor Fabi Shoes,obiettivo salvezza

SPORT/PALLANUOTOIl giovane centroboa fermano Luca Marziali, a soli venti anni, entra nel giro del Settebello.Prossimo impegno il 21 febbraio per la sfidacontro la Russia

EconomiaDonne, lavoro e maternità: dai dati della CGIL Marcheemerge un quadro allarmante

Eccellenze e carenze

Inserto Speciale

“FUORI DAL COMUNE”

PORTO SANT’ELPIDIO

OROCOMPRO

Serietà e professionalità, nell’acquisto di ORO e ARGENTO usato di qualsiasi titolo.L’esperienza trentennale e la professionalità di un’azienda di Vicenza (patria dell’oreficeria)al vostro servizio con discrezione e la massima riservatezza.

Condizioni particolari per operatori del settore come: oreficerie, gioiellerie, orafi.

Filiale di PEDASOVia Mazzini, 7 - Tel. 0734.937060

Filiale di PORTO D’ASCOLIS.S.16 - Via Piave, 19 - Tel. 0735.500934Orari delle filiali: 9 - 12.30 e 15 - 19 - Sabato pomeriggio chiuso

VALORIZZA IL TUO VALOREVALORIZZA IL TUO VALORERecupera il metallo prezioso fuori moda, rotto o che semplicemente non ti piace più.

PAGAMENTO IMMEDIATO E IN CONTANTI alle più alte quotazioni di mercato.

Come raggiungerci: Pedaso: all’uscita dell’Autostrada di Pedaso girate a destra verso San Benedetto del Tronto siamo a 30 mt prima del semaforoPorto d’Ascoli: Statale 16, Via Piave n. 19, quasi di fronte all’Unicredit Banca

Poste

Ital

iane

S.P

.A. -

Spe

dizi

one

in A

bbon

amen

to P

osta

le D.

L. 35

3/20

03 (C

onv.

in L.

27/

02/2

004

n. 4

6) a

rt. 1

, com

ma

1, D

BC A

scol

i Pice

no.

FERMO - Via XXV Aprile, 34 - Tel. 0734.623555PIANE DI MONTEGIORGIO - Tel. 0734.968489PETRITOLI - Tel. 328.2004060

Optometria Lenti a contattoOTTICA

www.opsottica.it

Remaf

FERMO - Viale Trieste, 43 - Tel e Fax 0734.229393

ARTICOLI DA REGALO BOMBONIEREARGENTERIA OGGETTISTICA

SALDI dal 30% al 50%

sulle linee di fine serie

Fino al 31 marzo

15 febbraio 20123

Inchiesta/Oncologia

a vita si è fatta dura per gli italiani, e ogni giorno che passa le prospettive peggiorano. I costi che aumentano, una morsa fiscale che stringe sem-pre di più asfissiando l’economia, con i piccoli

imprenditori che non riescono più a tirare avanti, e via col tango. Stanno male tutte le categorie di lavoratori, tutti in braghe di tela meno, naturalmente, quelli che nella crisi continuano a sguazzare. E in questo sgre-tolarsi di certezze e di conquiste che ci avevano reso, almeno sulla carta, uno degli Stati più avanzati nel mondo, il nostro paese cede e perde i pezzi anche e soprattutto in settori importanti: primo fra tutti, quello della Sanità. Saccheggiato dalla “mala politica” e dalla “peggio amministrazione” che salvaguarda privilegi ai soliti noti e taglia sui servizi essenziali alla collettività, la Sanità offre a oggi un servizio a macchia di leopardo sul territorio nazionale, mettendo a serio rischio eccellenze e approfondendo abissi di barbarie sociale di cui fanno le spese i cittadini, specie quelli più deboli e bisognosi di cure e di assistenza. E se l’assistenza all’interno delle strutture sanitarie diventa sempre più difficile a causa della scarsità di spazi, di mezzi e di personale, quella domiciliare è praticamente inesistente. Quel poco che c’è, spesso lo si deve alla solidarietà e all’abnegazione delle organizzazioni di volontariato: senza di loro, la Sanità rischierebbe la paralisi del sistema. Nel nostro civilissimo Stato, nella maggior parte dei casi le famiglie vengono lasciate da sole ad affrontare i problemi relativi all’assistenza sanitaria dei congiunti malati: fino ad ora, ci si è arrangiati, facendo i salti mortali e cercando di conciliare gli impegni lavorativi, che spesso vedono

impegnati tutti i membri adulti della famiglia, con l’arduo compito di assistere i propri congiunti malati, magari avvalendosi di aiuti esterni (leggi “badanti”) decisamente onerosi. Ma con la situazione economica in picchiata discendente, la disoccupazione o, nel miglior caso, il precariato e la cassa integrazione, le entrate tracollano e un aiuto a pagamento è un lusso che sempre meno ci si può permettere e il sistema rischia il collasso. E allora come fare ad assistere adeguatamente un malato grave in casa? Lungodegenze? Scordatevele: gli ospedali non vedono l’ora di dimettere per effettuare risparmi e gua-dagnare posti letto che, come si sa, sono insufficienti. Il “racket” delle badanti straniere, nella stragrande mag-gioranza dei casi, è simile all’usura per prezzi e metodi e come contraltare da parte delle istituzioni c’è una enorme carenza di strutture e personale adeguato che affianchino le famiglie in queste situazioni. L’idea di un’assistenza diversa, costante, qualificata ed adeguata è oramai un sogno lontano. E torniamo al volontariato: ultima, se non unica, frontiera di speranza e di solidarietà concreta che con abnegazio-ne fa oramai una onorevole battaglia di retroguardia in una ritirata di civiltà che, specie in campo sanitario, è una specie di Caporetto. E mentre sul ponte sventola bandie-ra bianca, giù i telegiornali ad ammannirci la favola dello Stato poverino che con le lacrime (da coccodrillo) agli occhi chiede “i sa.. i sa.. crifici” di tutti (ma che tutti non sono…) e che quindi va piatto a tagliare sulla Sanità, sulla scuola e su tutto quello uno Stato onesto dovrebbe rendere a quella onesta collettività che paga le tasse, oltretutto anche per chi vigliaccamente le evade. E la collettività si sacrifica, si fida, sperando che ne valga la pena e che il risultato sia davvero una situazione sociale

migliore. Insomma, ci aspettiamo tutti che almeno venga fatto un uso oculato del frutto dei nostri sacrifici, che servano a migliorare almeno i servizi essenziali come la Sanità: e invece loro ci comprano aeroplani da guerra, che la gente ce la mandano in ospedale, non la curano di certo. E citando il detto di un vecchio cronista sportivo fermano: “Dal marasma generale si salva solo il portiere, bene tutti gli altri”. Per fortuna esistono delle lodevoli eccezioni, ma ancora una volta sono dovuti al merito, alla professionalità e all’abnegazione di persone speciali, che pur operando in condizioni di grande ristrettezza e difficoltà, riescono a fare miracoli e a supplire, per quanto possibile alle carenze di Stato e Regioni. Che non se lo meritano di certo e, magari, hanno pure la sfacciataggine di farsene un vanto. Ma meno male che certa gente esiste. E resi-ste, nonostante tutto.

3

Ldi Daniele Maiani

Mancano le strutture di assistenza alle famiglie

Sanità massacrata a colpi di bisturiSiamo vittime di un sistema che basa tutto (o quasi) sul volontariato

Purtroppo a tanta gente capita di incappa-re in quello che, fino a non molto tempo fa, neppure si osava pronunciare: il “brut-to male”, quello che non ti lascia speranza. Adesso la speranza c’è, grazie alla ricerca che è andata avanti e che permette in moltissimi casi di guarire o almeno di allungare notevolmente la sopravvivenza in condizioni accettabili. Però c’è chi non è così fortunato, e dal “brutto male” non esce più e percorre un cammino inelutta-bile e doloroso: sono i cosiddetti malati terminali, che hanno diritto a un’assi-stenza qualificata sia dal punto di vista medico che psicologico. Una situazione che spesso vede i malati e le famiglie lasciati soli, col loro problema e il loro dolore. Qui da noi, un raggio di speranza, dovuto all’impegno, alla sensibilità e alla determinazione dei dirigenti della nostra ASL e, nello specifico, del dottor Lucio Giustini, direttore del reparto di Oncologia dell’Ospedale di Fermo. Ed è così che è nata un’eccellenza: l’Hospice oncologico di Montegranaro. E’ difficile per una fami-glia accompagnare un malato oncologico nel suo triste percorso finale, far fronte a cure mediche, assistenza qualificata a tempo pieno: un calvario che può durare mesi. Un’eternità di disagio e dolore. Per questo l’Hospice Oncologico rappresenta un punto di riferimento importante per

chi purtroppo vive questa triste condizio-ne. La sua realizzazione ha preso l’avvio da un sopralluogo della commissione tecnica regionale all’interno della struttura territo-riale di Montegranaro in base al quale la Regione ha dato il nulla osta all’attività di assistenza ai malati oncologici terminali, con cure specifiche per migliorarne per quanto possibile la qualità di vita. E così, dopo anni di ipotesi e incertezze, nel 2009 il presidio sanitario di Montegranaro ha trovato una riconversione consona e di estrema utilità. Tecnicamente si tratta di un centro residenziale che può contare su personale esperto formato in ambiente oncologico: 6 infermieri, 7 operatori socio- sanitari e 1 coordinatore infermieristico, che operano sotto la guida dell’unità operativa di Oncologia di Fermo. La struttura può accogliere un massimo di 10 pazienti in camere singole, con la possibilità per i familiari di pernottare col loro congiunto. L’Hospice occupa circa 1000 mq. ed è dotato di uno spazio riservato alle terapie specialistiche e di supporto. Altre presen-ze importanti, quelle di uno psicologo e di consulenti anestesisti per quanto riguarda la terapia del dolore. L’Hospice si trova al terzo piano della struttura ed è stato pensato anche visivamente e a livello di comfort per evocare quanto più possibile un ambiente caldo e familiare: a questo concetto risponde la scelta degli arredi, i

colori pastello delle pareti, come pure par-ticolare cura è stata posta nella scelta dei letti, che sono ortopedici e studiati in modo da prevenire ferite da decubito. Non man-cano neppure quadri alle pareti e piante.Insomma, questa volta è proprio il caso

di dire: chi ha detto che la Sanità non fun-ziona? Un grazie di cuore a chi ha voluto e realizzato quella che è a tutti gli effetti un’eccellenza quasi unica a livello regiona-le, supplendo con un impegno costante e generoso agli scarsi mezzi a disposizione.

Come è stato riconvertiro l’ospedale di Montegranaro

Un Hospice oncologico attrezzato e confortevoledi Loredana Tomassini

Tel. 0734.224807

Porto San GiorgioVia Fratelli Rosselli, 253(di fronte al Mc Donald’s)

argenteriabomboniere

articoli daregaloE

E B

Errebi Di Serena Roberta

per le vostre

NuoviArrivi

CERIMONIE

15 febbraio 20124

Si occupa di umanità dolente, quella più bisognosa non solo di cure adeguate, ma anche di empatia, se non addirittura di affetto, di umana pietas: e ciò è difficile. Lavora in un ospedale vecchio e che oltretutto all’origine fu concepito come struttura alberghiera: e ciò è difficile. Da quando è in azione l’accetta selvaggia della manovra, i mezzi a disposizione sono ancora più scarsi: e ciò è difficile. Nono-stante tutto, però, è riuscito a mettere in piedi un servizio efficiente e adeguato nel suo campo. Chi è questo mago? E’ il dottor Lucio Giustini, direttore e primario dell’Unità Operativa Complessa di Onco-logia Medica dell’Ospedale di Fermo: un’eccellenza (l’Uomo e il suo reparto) unica nelle Marche e che tutte le Marche

ci invidiano. Possibile? Possibilissimo. E come fa? Con tanta professionalità, tanta buona volontà, tanta determinazione e, quando serve, magari tanta fantasia che poi si concretizza in azioni e virtuose. Ma l’è dura, come dicono al Nord: spazi limi-tati, personale scarso: insomma, parola d’ordine “inadeguatezza”. Anche perché nel tempo “noi siamo cresciuti moltissi-mo e quindi l’attività in termini numerici è grossa”. Eh, già, non è facile essere il punto di riferimento di un bacino di uten-za decisamente vasto. Che si può fare? Nell’immediato, continuare così, cercando di fare di necessità virtù e di inventarsi quello che manca a colpi di “boia chi mol-la”. In attesa del nuovo ospedale, che ser-ve, perché il Murri “è un ospedale costru-ito con vecchi criteri, mentre occorre che ci siano spazi soprattutto per quei servizi

aperti all’esterno, come il nostro…”. Però, nel frattempo… “Se in questo ospedale venisse operata una ristrutturazione pro-grammata in maniera adeguata, visto che ci sono diversi piani vuoti…”. Già, come dire: se mio nonno avesse le ruote sareb-be una carrozza. E il personale? Non si può aumentare? Macché, è un’equazione geometrica: “La Sanità sta navigando in pessime acque, nel frattempo noi sia-mo cresciuti molto e l’organico invece è rimasto praticamente lo stesso”. Per non parlare del “fuori ospedale”: vedi la situa-zione tragica di chi ha un malato grave in casa e non è supportato adeguatamente nell’assistenza. E qui il dottor Giustini ha un sussulto di giustificato orgoglio per il miracolo che è riuscito a compiere: l’Hospice, “una struttura che si è aperta dal luglio 2009 e che ci invidiano, perché pochissimi ce l’hanno nelle Marche”. E in questo caso stiamo parlando di un compito specifico, difficile: l’assistenza al malato nella fase terminale, negli ultimi mesi di vita in cui le terapie non servo-no, ma servono le cure palliative. Altro giustificato sussulto d’orgoglio: “A fronte di una generale carenza, noi ci abbiamo pensato per tempo, vedi appunto l’Hospi-ce e l’assistenza a domicilio: a Fermo c’è una collaborazione tra l’Oncologia dell’o-spedale e le associazioni di volontariato, quindi abbiamo quasi chiuso il cerchio”. Il che significa riuscire a far fronte alle cure per il malato che può guarire, alle cure per quelli a lunga degenza e alle cure al malato terminale, volte a togliere almeno il dolore e i sintomi. Insomma, una rete

per le terapie palliative che ancora non è completa, ma che si cerca di concretizzare sempre di più. Benedetto sia il volon-tariato, ma occorre saperla mettere in piedi, questa rete, questa sinergia: “Anche Ancona ha un Hospice, ma è scollegato da Oncologia, per cui il malato si sente quasi abbandonato. Invece qui il malato si vede sempre seguito da figure familiari, perché il discorso della continuità assistenziale è importantissimo”. Alleluja: finalmente un medico che non si limita pedissequamente alla cura, ma che si preoccupa del malato anche da un punto di vista psicologico. E non è facile: “In questi giorni stiamo presentando un progetto alla Direzione per creare una rete di cure palliative che comprenda Hospi-ce, ospedale e domicilio: se avessimo personale, potremmo andare ad assistere i malati a casa, perché quando è possibile il malato sta meglio a casa sua”. Il dot-tor Giustini ha l’anima del pioniere, “ho cominciato a fare l’oncologo quando l’on-cologia iniziava, dal ’76, e da allora ci sono stati grandissimi progressi, ogni anno c’è una speranza in più per i nostri pazienti”. Soprattutto, se aumentasse gente come lui: complimenti, dottore. Ma lui è schivo, dice che da solo non potrebbe fare niente: “Ci tengo a dire che ho un gruppo di infer-mieri capaci, molto amato e apprezzato dai pazienti, nonché un’équipe di medici che hanno tutti contribuito alla crescita del reparto di oncologia di Fermo”.Indubbio, ma un buon capitano fa la dif-ferenza. Andatelo a chiedere a quelli del Concordia.

Inchiesta/OncologiaCome ti creo un’Eccellenza

Il prossimo 22 febbraio ricorreranno i 90 anni della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), una realtà consolidata nel panorama nazionale e presente nel Fermano dalla fine del 2009, con la nomina a Commissario della sezione di Fermo del Dottor Lucio Giustini, primario del reparto di oncologia dell’Ospedale “Murri”.Alla presenza del Presidente nazionale Francesco Schittulli e dei massimi rappresentanti di Regione, Provincia e Comuni del territorio, lo scorso mese il neo Presidente della sezio-ne di Fermo Luciano Achilli ha presentato pubblicamente il Consiglio di Amministrazione, illustrando anche alcuni tra i principali obiettivi della sezione.“Il 16 dicembre 2011 si è tenuta l’Assemblea elettiva - ha affermato Achilli - che ha indica-to i membri del CdA: si tratta di Giuseppe Barbarella, Maria Antonietta Di Felice, Francesco Giacinti, Cinzia Giorgetti, Umberto Marconi, Mauro Marzoni, Annalina Zengarini e Lucio Giustini, iniziatore di questa sezione insieme alla Dott.ssa Rosa Brunori, Presidente del Comitato regionale Marche LILT.”Sulle linee guida del suo mandato, lo stesso Achilli ha sottolineato come la prima neces-sità sia quella di ampliare la base associativa. “Ad oggi abbiamo 259 soci sparsi in circa 30 Comuni sui 40 della Provincia di Fermo, grazie ad un lavoro costante portato avanti in questi due anni con il Dottor Giustini e con Umberto Marconi. Saremo la cassa di risonanza a livello locale di tutte le iniziative regionali e nazionali che, di volta in volta, verranno proposte”.Per Achilli questa avventura, da lui definita altamente impegnativa, permette di ripren-dere un discorso avviato durante il suo mandato di Sindaco a Montegiorgio e legato all’istituzione di un registro tumori in questo territorio. “Crediamo che la prevenzione sia da perseguire sempre, ma ancora prima occorre capire cosa prevenire. Ecco, quindi, l’importanza delle casistiche. E’ uno degli obiettivi che ci poniamo con maggiore forza, del quale ho già discusso con il Direttore dell’Area Vasta n.4 anche se in maniera informale.Inoltre, vogliamo avviare una forte collaborazione con gli Istituti scolastici, anche in relazione al primo approccio al fumo e a vizi in generale, senza escludere una sinergia con i locali notturni per raggiungere con maggiore efficacia i ragazzi.Riguardo alla miriade di voci e risorse umane disperse nel territorio, spesso in conflittua-lità tra loro, credo sia necessario avviare un percorso per la creazione di una consulta delle associazioni impegnate in questo ambito, in raccordo con le Amministrazioni comunali che, da parte nostra, troveranno sicuramente una porta sempre aperta”.

(Andrea Braconi)

Gli obiettivi della LILT di Fermo

Il dottor Giustini e l’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica del “Murri”

90 anni di informazione e prevenzione

di Loredana Tomassini

15 febbraio 20125

Inchiesta/Oncologia

Partendo dal presupposto che quasi tut-ti oggi sanno cosa significa avere in casa una persona malata di cancro, allo stesso modo si conosce l’importanza di poter contare sul sostegno e sulla competenza di personale specializzato in grado di aiutare malati e familiari a vivere momenti così delicati.A Fermo lo Iom (Istituto oncologico marchigiano) da dieci anni mette a disposizione dei pazienti giunti alla sta-dio terminale della malattia un servizio gratuito di assistenza domiciliare. Un’on-cologa, due psicologhe, tre infermieri professionali, due operatori socio sani-tari e diversi volontari formano l’équi-pe che, trecentosessantacinque giorni all’anno, offre assistenza ai malati che abitano in 29 comuni della provincia. Se il medico di base constata che la malattia è giunta alla fase terminale, con-tatta l’Adi (Assistenza domiciliare inte-

grata), che a sua volta avverte lo Iom. Una commissione, di cui fanno parte un infermiere dell’Istituto oncologico, il medico dell’Asur e a volte l’oncologo, si riunisce e viene definito tutto ciò di cui il paziente ha bisogno. Da questo momen-to è lo Iom a prendere completamente in carico il malato, per un periodo di tempo che può andare da alcuni mesi a pochi giorni. E’ noto che, nella fase terminale del tumore, i pazienti accusino forti dolori. Ecco allora che l’Istituto mette a disposi-zione cure palliative che consentono di arrivare alla morte senza soffrire troppo. Il servizio offerto dallo Iom è comple-tamente gratuito, essendo il risultato di una convenzione annuale con l’Area Vasta 4. Una convenzione che adesso sta per scadere e che, finché non sarà rinnovata, non consentirà all’Istituto di prendere in carico altre persone. Da un paio d’anni, inoltre, lo Iom ha dato vita ad un servizio di supporto rivolto

alle donne malate di tumore al seno. Entro febbraio inizierà un nuovo ciclo di incontri. Si tratta di un aiuto psicologi-co individuale e di gruppo realizzato in collaborazione con l’Unità di Oncologia dell’Ospedale Murri di Fermo. Attraverso la partecipazione di donne che vivono stadi diversi della malattia e la creazione di percorsi di sostegno personali, si cerca di ridare fiducia alla donna e di reinserirla nel circuito della sua famiglia e della società. Negli ultimi tre anni lo Iom di Fermo ha effettuato circa seimila trat-tamenti domiciliari, soprattutto da par-te del personale infermieristico. A tanto impegno non sembra, però corrispondere particolare riconoscenza. “Si fa – spiega il presidente dello Iom di Fermo Antonio Mocchetti – un gran parlare di volonta-riato come spina dorsale della società, ma a parole sono buoni tutti. Spesso si sceglie di offrire denaro ad associazioni che si trovano lontano e ci si dimentica di quelle sotto casa. Di quelle ci si ricorda

solo quando se ne ha bisogno, per poi dimenticarsene di nuovo”.Una consapevolezza che però non spe-gne lo spirito solidale dei volontari che, tra i nuovi progetti, hanno la realizzazio-ne, con il sostegno della Regione, di un registro dei tumori.Chi volesse devolvere il proprio 5 per mille allo Iom di Fermo può farlo indi-cando il seguente codice fiscale: 0169 529 0443.Tel. 0734.621680

L’Istituto oncologico offre assistenza gratuita ai malati terminali di cancro

Lo Iom di Fermo è vicino a chi soffre

Con l’Ant non si è più soli

Sentirsi semplicemente bambini

La Fondazione ANT (Associazione Nazionale tumori) Italia ONLUS si occupa dal 1978 di assistenza domiciliare gratuita ai sofferenti di tumore, di ricerca, di prevenzione e di formazione rivolta ai volontari e ai professionisti. Fino ad oggi ANT ha assistito, gratuitamente e a domicilio, oltre 75.000 sofferenti di tumore e le relative famiglie in tutta Italia, 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana ed oggi questo servizio è presente anche qui, a Porto Sant’Elpidio e nella Provincia di Fermo. Cosa fa l’ANT ? ”L’ANT porta assistenza medica e psi-cologica, che siamo abituati a trovare all’interno di un ospedale, nelle case dei sofferenti di tumore, permettendo loro di ricevere le stesse cure specialistiche pur rimanendo tra i propri affetti”, spiega la Dottoressa Loretta Carpe-ceci, Presidente dell’Associazione. “E’ anche grazie al supporto di cittadini comuni che può reggersi e mante-nersi questa catena di solidarietà a favore dei malati

oncologici, che si distingue per la qualità di servizi, la delicatezza e l’efficienza negli interventi di personale specializzato; il tutto senza alcun onere per chi ne faccia richiesta.” Come si svolge l’assistenza e come si ottiene? “Per ottenerla ci si può rivolgere presso la Sede dell’ANT di Porto Sant’Elpidio e sarà effettuata al domicilio del Sofferente in modo gratuito da un’équipe costituita da Medico, Infermiere, Psicologi, Fisioterapisti e Specialisti (Oncologi, Nutrizionisti, Cardiologi, ecc.), garantendo oltre alle visite programmate una reperibilità per le urgenze 24 ore su 24. A domicilio del Sofferente è possibile effettuare anche esami diagnostico-strumentali (prelievi ematochi-mici, elettrocardiogrammi, ecc.) ed eseguire prestazioni sanitarie (visite, medicazioni, emotrasfusioni, cateterismi, paracentesi, toracentesi, nutrizione artificiale, terapia del dolore, chemioterapia orale e parenterale, ecc.).” Quali sono i vostri principali obiettivi? “Innanzitutto è quello di divulgare i Valori Morali dell’ANT, d’insediare ed organizzare l’Associazione nei comuni della Provincia

di Fermo, di portare avanti gratuitamente la prevenzione oncologica sul territorio, di allargare l’assistenza aumen-tando con un medico ed un infermiere il personale del nostro ODO-ANT (Ospedale Domiciliare Oncologico) ed infine promuovere la ricerca di nuovi volontari.” Come si diventa Amico dell’ANT e in che modo si può sostenere l’Associazione? “Si può diventare socio dell’ANT, versando un contributo direttamente presso la nostra sede ANT di Porto Sant’Elpidio (c/o Casa del volontariato via del palo n.10), oppure rivolgendosi direttamente ai volontari che incontrerete nelle piazze e nelle manifestazioni. Inoltre il cittadino potrà sostenerci nei vari periodi dell’anno con le nostre innumerevoli iniziative (Serata dialettale, Ballo di Beneficenza, Notte Bianca, Cena Sotto le Stelle, Tombole ecc...) e comprando i nostri prodotti (Ciclamini, Stelle di Natale, Uova di Pasqua e Mimosa-Day).”

Tel. 348.0800715 – [email protected]

Un neuroblastoma, tumore tra i più diffusi per quanto concerne l’infanzia, si è portato via nel maggio 2007 il suo secondogenito Raffaello, di soli 4 anni. Come ha scritto sul sito dell’associa-zione dedicata al figlio, Nazzarena Bar-boni è ripartita da quel dolore per “usa-re la mia energia per i bimbi, per dargli la possibilità di sorridere, di divertirsi anche tra quelle mura strette”.Quelle mura strette sono le stanze del Centro di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Salesi di Ancona, dove Raffaello ha trascorso quasi 10 mesi della sua breve vita.E così pochi mesi dopo Nazzarena e il marito, insieme ad alcuni volontari, hanno iniziato a costruire quella che oggi è una realtà attiva in tutte le Marche

attraverso progetti, iniziative ed eventi.Un’attività, come ribadito più volte dal-la Barboni, volta “a portare dentro al reparto degli scorci di quel mondo che i piccoli pazienti hanno lasciato fuori”.Ed in tanti, lo scorso dicembre a Por-to San Giorgio, hanno raccolto l’in-vito dell’Associazione Raffaello per una cena di beneficienza presso Villa Bonaparte. Tante persone pronte a sostenere concretamente il reparto del Salesi, i suoi operatori e quella dimensione ludica capace di alleviare le sofferenze e le attese dei bambini ricoverati. Perché è proprio attraverso la musicoterapia, l’arteterapia, le varie feste che si susseguono durante l’arco dell’anno come i viaggi in luoghi come Eurodisney, che si riesce ad aiutare i pazienti e le famiglie a sopportare il peso dell’isolamento, unito a quello

delle cure necessarie come ad esempio la chemioterapia o la radioterapia.“Anche un sorriso può essere tera-peutico - scrivono dall’associazione -, la visita di un animatore, la possibilità di giocare e disegnare e festeggiare un carnevale sono occasioni in cui i bambini possono smettere di pensare almeno per un po’ alla malattia e torna-re a sentirsi semplicemente bambini”.

tel. 333.3481124www.associazioneraffaello.org

c.c. postale n. 85041705intestato a “Associazione Raffaello”Località Arcofiato n.24 - 62032 Came-rino (MC)

Bonifico Bancariocoordinate: IBAN: IT 45 C 07601 13400 000085041705

6.009 accessi domiciliari, di cui:4.403 del personale infermieristico287 dell’oncologo391 dello psicologo640 degli operatori socio-sanitari288 dei volontari151 pazienti assistiti, di cui 79 uomini e 72 donne450 familiari assistiti

Lo IOM DAL 2009 AL 2011

Incontro con l’associazione che assiste a domicilio i malati oncologici

L’attività dell’Associazione Raffaello per il Salesi

di Federica Balestrini

di Andrea Braconi

di Francesca Pasquali

Una parte dell’equipe del reparto di Oncoematologia dell’Ospedale Salesi di Ancona. In alto a sinistra il Responsabile del Centro dott. Paolo Pierani

15 febbraio 20126Il fatto/News

“Con il termine omosessualità si intende l’attrazione sentimentale e/o sessuale fra individui delle stesso ses-so. Non si tratta di un orientamento puramente sessuale ma coinvolge anche la sfera affettiva, sentimentale ed emotiva. Si tratta quindi di una condizione esistenziale, un comportamento naturale con contenuti psicologici, di affettività, relazionalità e progettualità. L’omosessua-lità, quindi, non è una malattia, non è una perversione, non è una trasgressione e non è una scelta”. Comincia con queste parole lo spot della campagna “Qui non fa differenza” promossa da Diritto Forte, l’associazione che si batte contro ogni forma di discri-minazione di tipo sessuale e che da un paio di mesi ha aperto una sua sede a Fermo, in via Paccarone. Poco più di due minuti durante i quali, anche nel linguaggio dei segni, è spiegato il significato delle parole “omosessua-lità”, “transessualità” e “omofobia”. Promossa con il patrocinio dell’Assemblea Legislativa delle Marche, delle Provincia di Fermo e Pesaro Urbino, dei Comuni di Fermo, Civitanova Marche e Macerata, dell’Osservatorio antidiscriminazioni della Provincia di Pesaro Urbino ed in collaborazione con le società di trasporto pubblico Steat e Contram e della Cgil, la prima campagna antiomofobia della regione è partita lo scorso ottobre, proprio quando il Parlamento italiano ha affossato la proposta di legge della deputata del Pd Paola Concia, che prevedeva l’aggravante per i reati con movente omofobo. “L’eterosessualità – ci spiega Alessandro Paternesi, presidente di Diritto Forte – continua ad essere tra-smessa come qualcosa di normale e comune, mentre tutto ciò che non è eterosessuale è percepito come sba-

gliato”. Quindi, chi è omosessuale o transessuale si sen-te “anormale” in partenza, già etichettato e stigmatizzato da quelli che gli stanno intorno. Infatti, a differenza di quanto si potrebbe pensare, pregiudizi e discriminazioni sessuali sono lontani dall’essere superati. Lo dimostra-no gli episodi di violenze verbali e fisiche di cui conti-nuano ad essere vittime omosessuali e transessuali. E parliamo solo di quelli denunciati o resi pubblici. Molto più numerosi sono quelli che rimangono sommersi nel silenzio, per la paura o la vergogna di chi li subisce.Da qualche mese sugli autobus della Steat e della Con-tram sono state affisse, in italiano, cinese, arabo, serbo, rumeno, albanese, inglese, tedesco, spagnolo e france-se, locandine contro l’omofobia e il pregiudizio. “Si tratta – precisa Alessandro – di luoghi in cui i ragazzi si incontrano. Speriamo che, leggendo il nostro messag-gio, che è forte ma espresso in modo non aggressivo, qualcuno di loro si sentirà meno solo”. Depliant in cui sono spiegati i termini “omosessualità”, “omofobia” e “transessualità” vengono poi distribuiti nelle scuole, nelle aziende, negli istituti di credito, nei negozi e nelle agenzie del lavoro delle cinque province marchigiane.Nella maggior parte dei casi è nel periodo dell’adole-scenza che un ragazzo o una ragazza prende appieno coscienza della propria omosessualità. Ecco allora che le scuole superiori assumono un ruolo determinante in quella che è a tutti gli effetti una fase di auto-accet-tazione per l’omosessuale e di accettazione per i suoi compagni. Per questo motivo l’associazione ha deciso di organizzare una serie di incontri nelle scuole, nel corso dei quali una psicologa spiega ai ragazzi cos’è l’omosessualità, facendoli riflettere sulle gravi conse-guenze dei comportamenti omofobici. Non sempre, però, si incontrano persone pronte a

capire l’importanza di simili iniziative e la resistenza si fa sentire. “Abbiamo incontrato – ci dice il presidente di Diritto Forte – alcuni problemi nell’organizzazione delle conferenze e questo perché, purtroppo, omosessualità ed omofobia sono argomenti di cui nelle scuole si parla ancora poco e male”. Anche se di rado alla luce del sole, il luogo di lavoro è una delle realtà in cui di più si fa sentire il peso della discriminazione e del pregiudizio sessuale. Magari non in modo diretto ed esplicito, ma con comportamenti che possono arrivare al mobbing. A chi pensa di essere stato vittima di discriminazioni legate al proprio orienta-mento sessuale l’associazione mette a disposizione un servizio di consulenza legale gratuita.Avvalendosi della competenza e della professionalità di una psicologa, Diritto Forte ha inoltre attivato il servizio “Psicologo on line” che, sempre in modo gratuito, aiuta chi sente di averne bisogno a comprendere meglio i motivi del proprio disagio.

Tel. 349.2313403www.dirittoforte.comwww.quinonfadifferenza.it

L’associazione Diritto Forte promuove una campagna contro l’omofobia e il pregiudizio

Anche “Qui non fa differenza”di Francesca Pasquali

15 febbraio 20127

Economia/News

Millesettecentocinquanta: è questo il numero delle mamme lavoratrici che nel triennio 2009-11 hanno lasciato il lavoro nel primo anno di vita del bambino nelle Marche, di cui 620 nel 2011.Sono passati più di 40 anni dalla Leg-ge 1204/71 sui diritti e le tutele delle lavoratrici madri (oggi Legge 151/01) e altrettanti dalla Legge 1044/71 sugli asili nido, ma ancora le donne sono costrette alle dimissioni per mancanza di asili o per le difficoltà a conciliare lavoro e maternità. Dati preoccupanti soprattutto in questo momento di crisi economica e occupa-zionale.Secondo i dati forniti dalla Direzione Regionale del Lavoro e rielaborati dalla CGIL Marche, nel 2011, 620 lavoratrici si sono dimesse “volontariamente” nel primo anno di vita del bambino andando a convalidare le proprie dimissioni alla Direzione Provinciale del Lavoro. Ad esse si aggiungono le mamme lavoratrici che si dimettono dopo i 12 mesi di vita del bambino, non tenute alla convalida alla DPL, difficili da quantificare.Per non parlare delle tante lavoratrici precarie per le quali la maternità significa spesso la perdita di ogni speranza di rin-novo del contratto. Un fenomeno quello delle dimissioni che torna a crescere sia rispetto all’anno precedente quando le dimissioni sono state 578 (+7.3%) che rispetto al 2009 quanto se ne sono conva-lidate 552 (+12,3%).Si tratta di dati preoccupanti soprattutto in questo momento di crisi che penalizza particolarmente le donne. Infatti, anche nella nostra regione permane una situa-zione di forte incertezza nel mercato del

lavoro; secondo i dati dell’Istat, nel terzo trimestre del 2011, il tasso di disoccu-pazione femminile torna a crescere pre-potentemente raggiungendo l’8,4%: il valore più alto degli ultimi 15 anni, con 26mila donne in cerca di lavoro (5mila in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).Nelle Marche, nei primi 10 mesi del 2011, a seguito di crisi aziendali, sono state licenziate e iscritte nelle liste di mobilità 3.789 donne, pari al 43,9% del totale.Ma chi sono le lavoratrici che lasciano il lavoro alla nascita di un figlio, soprattutto in questo momento nel quale un posto di lavoro è tanto prezioso?

Età. La maggior parte delle donne è abba-stanza giovane: il 60,5% di loro ha un’età compresa tra 26 e 35 anni e il 12,3% ha dai 19 ai 25 anni.

Figli. La maggior parte delle lavoratrici ha almeno un figlio o comunque presenta le dimissioni dopo la nascita del primo bambino (59,4%); significativo anche il numero delle donne che hanno due figli (32,1%) o più (5,0%). Più limitato il numero di coloro che lasciano il lavoro durante la gravidanza (3,5%).

Anzianità lavorativa. Le donne che lascia-no il lavoro hanno generalmente una breve anzianità lavorativa: quasi il 90% di loro ha un’anzianità inferiore a 10 anni di cui la metà inferiore a 3 anni.

Dimensione aziendale. Le imprese dalle quali le lavoratrici provengono sono pre-valentemente di piccole e piccolissime dimensioni, quasi sempre non sindaca-lizzate e dove è maggiore il senso di iso-

lamento e la solitudine della lavoratrice: i due terzi delle aziende che le donne lasciano quando nasce un figlio ha meno di 15 dipendenti (67,3%)e il 17,3% ha tra 16 e 50 dipendenti.

Settore produttivo. Le donne dimissiona-rie provengono principalmente dai settori del commercio (32,7%) e dell’industria (22,7%), seguiti dai settori del credito e assicurazioni (1,8%) e dall’agricoltura (1,5%); per un significativo numero di lavoratrici non viene specificato il settore produttivo di provenienza.

Motivazioni. Tra i motivi della scelta di lasciare il posto di lavoro prevalgono le difficoltà connesse alla presenza, agli orari e ai costi e ai servizi: per la maggior parte delle donne la mancanza di posti nell’asilo nido, o comunque il mancato

accoglimento del neonato al nido, ren-de incompatibile l’occupazione lavorativa e l’assistenza al bambino (25,2%). Di poco inferiore la percentuale di coloro che lasciano il lavoro non potendo conta-re sull’assistenza al neonato neanche da parte di una rete parentale di supporto (23,7%).Significativo anche il numero delle donne che lascia il lavoro a causa degli elevati costi dei servizi di assistenza al bambino per asili nido, baby sitter, ecc. (6,9%) o per la mancata concessione del part time da parte dell’azienda (6,8%). Il 13,4% delle lavoratrici si dimette per passare ad altra azienda.Ma poi c’è anche un 20,0% di donne che lascia il lavoro per dedicarsi interamente alla famiglia e in particolare alla cura dei figli.

Marche/Tra il 2009 e il 2011 1.750 lavoratrici hanno lasciato il lavoro per la nascita di un figlio

Donne, lavoro e maternità: dati preoccupanti

La Giostra

SERVIGLIANO abbigl iamento 0-16

NEL DECRETO MONTI LE SOCIETÀ SEMPLIFICATE: ECCO COME FUNZIONANO

Con un intervento al codice civile, attra-verso l’articolo 2463 bis, viene introdotta la società semplificata a responsabilità limitata, un nuovo istituto fra le varie tipologie societarie già previste. Infatti l’obiettivo che ci si propone è quello di far nascere nuovi imprenditori, che senza troppi vincoli burocratici ed ammini-strativi, possano lanciare le proprie idee imprenditoriali e permettere un forte arric-chimento creativo e ideale nel mercato delle imprese. La prima semplificazione sarà nella costi-tuzione, che non avrà bisogno di atto pubblico, e quindi non sarà necessario il Notaio. Sarà sufficiente procedere alla comunicazione unica dell’atto costitutivo sottoscritto dalle parti, al registro delle imprese, in esenzione di diritti di bollo e di segreteria. Il capitale sociale potrà essere simbolicamente di un euro e non sarà necessario procedere al versamento della quota in banca. Ma quali sono le principali differenze fra una srl “normale” e quella nuova? Quest’ultima è aperta esclu-sivamente a soci persone fisiche (escluse quindi totalmente le persone giuridiche) con età inferiore ai 35 anni: il requisito è talmente forte che non solo deve essere rispettato da tutti i soci ma anche per tutta la durata della società. Infatti, basta che

anche un solo socio, indipendentemente dalla quota spettantegli, compia 35 anni perché la ssrl debba provvedere a ritornare nella condizione richiesta escludendo il socio. Qualora siano tutti i soci a non esse-re più under 35, la ssrl deve obbligatoria-mente trasformarsi in altro tipo societario o, in mancanza, sciogliersi. Il requisito di età non è richiesto né agli amministratori, né ai sindaci. Per le srl “normali” il capitale minimo è di 10.000 euro, conferibile anche in natura con perizia di stima per valutarne la consistenza. Per le ssrl invece, come detto, il capitale minimo previsto è di appena 1 euro, è quindi ammessa una ssrl con 100 soci ognuno dei quali titolare di una quota di un centesimo. E deve essere conferito esclusivamente in denaro. La nuova S.s.r.l. potrà essere costituita anche da un unico socio. Sarà possibile comunque attivare anche l’istituto della trasformazione in un’altra società di capi-tali, per come previsto dal codice civile. In tutti gli atti societari, nella corrispondenza e pure nell’eventuale sito web devono inoltre essere sempre indicati la denomi-nazione di ssrl, l’indicazione del capitale sottoscritto e versato, la sede e il Registro delle Imprese d’iscrizione.

Parola di esperto/Il commercialista

Dott. Roberto CippitelliDottore Commercialista – Revisore Contabiletel e fax [email protected]

Servigliano [email protected] Tel. 0734.750514

Gioielli Berdini

15 febbraio 20129

Sociale/News

Il 1° febbraio ha aperto i battenti il nuovo Asilo Nido Sagrini. La struttura sorge all’interno della palazzina Sagrini ubicata in Viale Trieste 39 a Fermo, nel quartiere di Santa Caterina.Il servizio nasce dalla collaborazione tra la Cooperativa Sociale “Il Faro” di Macerata e la Fondazione “Sagrini” di Fermo ed è volta all’erogazione di alcuni importanti servizi socio assisten-ziali ed educativi nel territorio fermano. La cooperativa Il Faro, che gestisce da oltre vent’anni strutture per l’infanzia (attualmente 6 asili nido e 1 scuola materna), pone tra i suoi primari obiet-tivi il sostegno al cammino educativo della famiglia anche all’asilo: la stretta collaborazione fra genitori ed educatrici fa si che il bambino affronti la realtà in modo omogeneo aiutandolo a sviluppare gradatamente e serenamente tutte le caratteristiche della sua personalità.Il bambino viene accolto con tutto il patrimonio e le esigenze che gli derivano dalla sua esperienza familiare: la pre-senza di ognuno di loro rappresenta un contributo per una reciproca educazione all’accoglienza e alla valorizzazione della personalità, dentro una regola comune. Al Nido il bambino incontra altri bam-bini: sperimenta così che anche il “fuori della casa” può essere un ambiente accogliente e familiare, dove dar forma al proprio naturale desiderio di scoperta.

Questo lavoro viene svolto da educatrici qualificate ed esperte, sostenute dal supporto tecnico ed organizzativo della cooperativa Il Faro.La sede, di recente ristrutturazione, gode di un facile accesso e di un ampio spazio esterno. È dotata di elevati standard di qualità, sicurezza e igiene secondo le norme previste. I responsabili e lo staff educativo del Nido sono disponibili ad organizzare visite in struttura secondo le esigenze delle famiglie, al fine di far conoscere approfonditamente l’ambiente e l’organizzazione del servizio. Un Asilo Nido come quello “del Sagrini” con alla base un importante progetto educativo è sicuramente un servizio innovativo per diversi aspetti e può rappresentare una risposta professionale e concreta alle esi-genze delle famiglie e dei bambini per un corretto sviluppo della loro individualità.Per maggiori Informazioni è possibile contattare i recapiti indicati nel box sot-tostante.

Nelle Marche gli anziani sono il 21,8% della popolazione. Cifra che nel territorio ferma-no arriva al 25%. Questo significa che in provincia una persona su quattro ha più di 65 anni. L’età media si è allungata, lo sappiamo, e oggi capita sempre più di frequente di rag-giungere il traguardo dei novanta. Ma i ritmi della vita quotidiana sono cambiati. E spesso gli anziani, cinquant’anni fa colonne portanti delle famiglie, sono colpevolmente messi da parte. Per gli impegni che riempiono la vita di figli e nipoti, per il corri corri generale che ci fa sembrare formichine impazzite alla ricerca di non si sa che. Allora può capitare che questi anziani si sentano inutili, addirittura un peso, quando inve-ce hanno ancora molto da dire. Ma a chi? Per esempio a dei volontari, pronti ad ascoltarli, a consigliarli e a dare loro le informazioni di servizio di cui hanno bisogno.Da fine gennaio a Porto San Giorgio è attivo il Filo d’Argento, un servizio di ascolto e compagnia telefonica gestito dall’Auser (Associazione per l’autogestione dei servizi e la solidarietà) e attivato grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e la collaborazione di Spi-Cgil e del Csv Marche.0734.677257 è il numero (nei prossimi mesi dovrebbe essere attivato un numero verde gratuito) a cui sedici volontari, formati attraverso un corso specifico, rispondono ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 15 alle 18 nella sede dell’Auser di Porto San Giorgio. Per ora il servizio riguarda i Comuni di Fermo e Porto San Giorgio, ma l’intenzione è di estenderlo a breve anche a Porto Sant’Elpidio.Entro l’anno, poi, dovrebbe essere a disposizione dell’associazione un mezzo di trasporto con cui accompagnare gli anziani nei centri ricreativi ed attivato il servizio di consegna della spesa a domicilio.“Non si tratta – spiegano i promotori del servizio – di offrire un supporto psicologico, per questo ci sono gli specialisti. Noi vogliamo creare un collegamento tra le risorse esistenti, fungere da ponte tra questa e quell’associazione che potrebbe essere utile o di aiuto ai nostri anziani”. [email protected]

Francesca Pasquali

L’Asilo Nido Sagrini si presenta Gli anziani non sono più soliFermo/Competenza e professionalità P.S.Giorgio/Attivo il servizio Filo d’Argento

ON

LUS

SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE

Fondazione Sagrini Onlus

fermo - Viale Trieste, 39

in collaborazione con

per infotel. 0734.228740 - Cell. 339.2259723

[email protected]

Coordinatrice, educatrici, cuocaspecialisti (es. nutrizionista, pediatra), inservienti

Staff

Inserimento personalizzato e in stretta collaborazione con la famiglia, gioco musicale, gioco con la carta, gioco di manipolazione e travasi, lettura delle immagini, gioco con il colore: motricità e gioco simbolico

Attività e peculiarità del nido

Servizi offerti dalla direzione compresi nella rettaPannolini, lenzuola, merendaorari 07.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì iscrizione a fasce orarie - menù personalizzato in base all'esigenza della famiglia - max flessibilità

AmbientiAule didattiche, laboratori attività, stanze sonno, servizi igienici distinti per bambini e personale, zona fasciatoio, cucina e dispensa, refettori, ampio spazio esterno, direzione e segreteria

Rapporto continuo col nucleo familiare del bambino

Colloqui iniziali, colloqui durante l'anno, annuali appuntamenti con i genitori (es. riunione con personale ed esperti)

15 febbraio 201210

Ambiente/NewsDiscariche: una miniera di materiali da recuperare

La Provincia di Fermo virtuosa nel riciclaggio e nel riuso

Sarà che il periodo delle vacche grasse è finito, ma forse finalmente il mondo sta riacquistando la consapevolezza che le risorse a disposizione non sono ine-sauribili, che Madre Terra sta esaurendo le proprie ricchezze e che se si vuole evitarne il collasso e continuare una vita all’insegna di quel benessere cui l’attuale tecnologia ci ha abituato occorre rispetta-re l’ambiente ed evitare sprechi dissenna-ti. Il che significa fare come i nostri vec-chi d’una volta: sfruttare ogni manufatto fino al suo completo esaurimento, e poi riciclarne il riciclabile per produrre altri oggetti, limitando al minimo l’acquisto di materie “fresche” di estrazione. Non è un discorso nuovo, ma finora sono pochi gli esempi in cui si è davvero passati dalla teoria astratta alla pratica intelligente. Da qualche anno, il verbo recuperare lo si è attuato specialmente con gli acciai, ma ora è conveniente farlo anche con altri materiali. La Regione Marche si è dimostrata molto sensibile a questo aspetto del risparmio attraverso il riciclo e il riuso dei mate-

riali conferiti in discariche e a questa sensibilità ha fatto da contraltare la lun-gimiranza della Provincia di Fermo, nelle figure del suo Presidente Fabrizio Cesetti e dell’Assessore all’Ambiente Renato Vallesi, che hanno fatto sì che, nel nostro ambito, venissero messe in atto pronta-mente tutte le iniziative che la Provincia aveva auspicato per arrivare a una corretta gestione delle risorse conferite in discari-ca: parliamo di Ecocentri, di Centri del Riuso, dei centri CONAI e RAI. La Provincia di Fermo, in sintonia con la Regione Marche, ha già finanziato due Centri del riuso in due importanti comuni che hanno immediatamente aderito: Porto Sant’Elpidio e Fermo. Quello di Porto Sant’Elpidio è in avanzata fase di realiz-zazione in prossimità dell’Ecocentro e verrà gestito dalla Protezione Civile cit-tadina. La funzione di queste strutture è quella di mettere a disposizione di tutti quei materiali ancora in discreto stato e quindi passibili di riutilizzo che, conferiti in discarica come esauriti, possono avere invece una ulteriore vita, e nel contempo diminuire i conferimenti di materiali dif-ficilmente smaltibili in discarica. Si tratta,

ad esempio, di rimettere in circolazione piccoli elettrodomestici, vecchie biciclette, attrezzature che con un minimo di manu-tenzione possono continuare a svolgere la loro funzione ancora per anni. “In pratica, - ci spiega l’Assessore Pro-vinciale all’Ambiente RenatoVallesi - è un passo per introdurre un sistema di eco-nomia non monetaria e nel frattempo per produrre un risparmio virtuoso nel ciclo di smaltimento dei materiali”.Anche se ancora questa iniziativa non è completamente a regime, c’è già un certo interesse da parte della popolazione: a servizio non ancora avviato, c’è già un via vai di persone che si recano in discarica per chiedere agli addetti di mettere da parte oggetti di vario tipo. Insomma, si sta mettendo in atto una operazione cul-turale nuova che vede nell’utilizzo totale degli oggetti, allungandone al massimo la vita operativa, un richiamo della vecchia cultura contadina, che del “riuso” e del “riutilizzo” aveva uno dei punti di forza. E se per adesso sono solo due i comuni che stanno mettendo in funzione nei loro Ecocentri queste “isole del riuso” in pro-spettiva, come ci conferma l’assessore

Vallesi, l’auspicio è che ogni comune della Provincia faccia propria l’iniziativa in modo da realizzare un modello eco-nomico virtuoso su scala provinciale. Chiaramente questo percorso si integra con quello del consorzio obbligatorio del CONAI per il riciclaggio di carta, vetro, ferro e legno, già avviato in Provincia, e con l’altro dei RAI, ovvero i centri per il recupero e il riutilizzo dei materiali elettri-ci ed elettronici. Per quanto riguarda questo ultimo aspetto in particolare, oltre la metà dei comuni della Provincia del Fermano sono forniti di Ecocentri coordinati dal centro nazio-nale del RAI per il recupero su scala dei materiali “estratti” da manufatti elettrici ed elettronici dismessi. E tutto ciò trascende l’ambito puramente locale: il recupero e il riutilizzo di questi materiali si traduce in un risparmio sulla bilancia dei paga-menti nazionale, abbattendo la necessità di ingenti importazioni da paesi di pro-duzione che ne detengono il monopolio mondiale (vedi la Cina per le terre rare, o la Russia per il titanio), e dunque limitan-do l’imposizione arbitraria di prezzi salati ai paesi importatori.

“A Comuni e Regione chiediamo più coraggio e con-vinzione nella regolamentazione edilizia, così non va”. È questo il commento di Luigino Quarchioni e Franca Poli, rispettivamente presidente e responsabile scientifico di Legambiente Marche alla presentazione del rapporto Onre di Legambiente e Cresme. Appena venti, infatti, i comuni marchigiani inseriti nello studio che racconta gli 855 regolamenti edilizi virtuosi, cioè quelli che prevedono nuovi criteri e obiettivi energetico-ambientali per favorire le prestazioni delle abitazioni e la qualità del costruito.E tra questi venti non ne figura nemmeno uno della pro-vincia di Fermo! Nell’elenco possiamo trovare Ancona, Castelfidardo, Castelplanio, Chiaravalle, Falconara, Osimo, Polverigi e Senigallia per la provincia di Ancona, Barchi, Fano, Isola del Piano, Mercatello sul Metauro, Mondavio,

Pesaro, Urbania e Urbino per la provincia di Peasaro; Macerata, Recanati e Tolentino per Macerata. Zero assolu-to per le province di Fermo e di Ascoli. Un dato questo che deve far riflette, e molto, i nostri amministratori.La Regione Marche, con legge regionale n.14 del 17/6/2009, ha infatti adottato il Protocollo Itaca e la rispettiva certificazione energetico-ambientale volontaria. Ha emanato le linee guida per l’edilizia sostenibile, misure che non essendo obbligatorie, sul territorio non hanno evidentemente comportato un rinnovamento tangibile del-le’edilizia locale e non hanno trascinato le amministrazioni pubbliche ad adattarsi. “Le Marche non spiccano – con-tinuano Quarchioni e Poli-, dimostrando un ritardo nella normativa in materia di rendimento energetico degli edifi-ci, di normative vincolanti in materia di fonti rinnovabili in

edilizia e in materia di certificazione energetica. Elementi, questi, che dovrebbero accompagnare l’innovazione ener-getica, economica e ambientale in campo edile e che il settore delle rinnovabili ha messo in atto. Ed è per questo che chiediamo alla Regione di avere fiducia e credere nel cambiamento energetico in atto e di integrare, quindi, la propria normativa adottando il regolamento edilizio tipo che a trainerà e guiderà i comuni”.Per la cronaca i parametri della ricerca sono: isolamento termico, utilizzo di fonti rinnovabili, efficienza energetica degli impianti, orientamento e schermatura degli edifici, materiali da costruzione locali e riciclabili, risparmio idrico e recupero delle acque meteoriche, isolamento acustico, permeabilità dei suoli e effetto isola di calore. Robetta da niente…

Legambiente/Dati allarmanti dal rapporto ONRE

Regolamenti edilizi, il Fermano non brilla

di Daniele Maiani

15 febbraio 201211

Terra nostra/News

Porto San Giorgio - Via Pompeiana, 41presso il CIDA Family Center

Tel. 0734.223591 - [email protected]

PRESTAZIONI DI URGENZAe PRONTO SOCCORSO ODONTOIATRICO

www.clinicacidasorriso.it

Fino a Marzo 2012 la Clinica propone:

PRIMA VISITA SPECIALISTICA CON ODONTOIATRA E PROTESISTA GRATUITA: una occasione per valutare lo stato di salute orale e ricevere consigli “su misura”

Contattaci, formuleremo il piano di trattamento più appropriatoassicurando la sua esecuzione in tempi rapidi, con

professionalità, esperienza e garanzia di sicurezza

PRIMA VISITA CON SPECIALISTA IN ORTOGNATODONZIA CON SCONTO DEL 50%

TRATTAMENTO DI ORTODONZIA PER ADULTI E BAMBINICON SCONTO DEL 20%mantenere lo stato di salute e benessere, segnalare sul nascere problemi che, se trascurati, renderebbero necessari importanti interventi clinici

SBIANCAMENTO CON PEROSSIDO DI IDROGENO E LAMPADA CON SCONTO DEL 20%: procurati un bel sorriso e sentiti più sicuro

dal Lunedì al Sabato Orario Continuato

“Magari le nostre biete avranno qualche buchetto e le nostre piante di insalata non saranno alte come quelle del super-mercato, ma almeno sappiamo quello che mangiamo”.Più diretta e pratica di così non avrebbe potuto essere Ida Romagnoli, presiden-te dell’associazione La Maesa. Già il nome la dice lunga. Maesa significa maggese, cioè quella parte di terreno lasciata a riposo per un certo periodo di tempo. E proprio a maesa era il campo che, circa un anno e mezzo fa, insieme ad un piccolo gruppo di persone, Ida ha preso in comodato d’uso. 2.000 metri quadri in zona Madonna Bruna nel Comune di Lapedona.“Abbiamo imparato tanto – spiega la

Romagnoli – i primi periodi mangiava-mo sempre zucchine, ma già adesso i nostri raccolti sono variegati e sempre di stagione”. Niente finocchi e cavoli a pri-mavera, insomma, ma verdure fresche e naturali. Si diceva dei buchetti negli ortaggi. Per evitare che insetti e parassiti rovinino il raccolto, nel campo di Madonna Bruna si utilizzano solo rimedi naturali come infusi di cipolla, decotti di tanaceto, calce o cenere di legna, perché coltivare biologico significa anche trattare terreno e piante in modo biologico.E la soddisfazioni di seminare, veder crescere e raccogliere i frutti dove la mettiamo? “Ci piace sporcarci le mani nella terra e lavorare insieme”, racconta la presidente di La Maesa. “E visto il periodo di crisi il risparmio economico

non guasta”. Sì, perché a coltivare un orto in prima persona si risparmia, dato che si saltano tutte le fasi intermedie della filiera, che dalla produzione portano gli ortaggi sul banco del supermercato. L’idea è piaciuta alle famiglie della zona, al punto che in pochi mesi quelle iscritte all’associazione sono passate da cinque a tredici.Certo, è necessario avere un po’ di tem-po a disposizione, ma quello richiesto è un compromesso più che accettabile. Ogni socio deve infatti garantire almeno sette giornate di lavoro all’anno. Poca, anzi pochissima cosa, se pensiamo che si tratta di trascorrere qualche giorno all’aria aperta, nel verde e di fare un po’ di salutare attività fisica. Per diventare soci dell’associazione è necessario versare una quota annuale

più una mensile di 50 euro. Dopodiché ognuno può prelevare un paniere di ortaggi alla settimana.

www.lamaesa.it

Tutto il buono della nostra terraLapedona/L’esperienza dell’associazione La Maesa

Brevi BreviSocialeL’arte non ha mai pareti

FermanoMancati aiuti post alluvione

Roberta Fonsato, dramma-terapeuta. Sabrina Lupacchini, art-counselor e documentarista sociale. Dietro (e dentro) Artesociale.it ci sono loro due, le loro esperienze e soprattutto la loro voglia di lasciar incrociare arte e sociale attraverso un magazine online. “ARTeSOCIALE è prioritariamente uno spazio di condivisione. Nasce in modo molto spontaneo, ma con un tempo di incubazione lungo, maturato negli anni, attraverso personali sperimentazioni artistiche nell’ambito sociale e non solo. L’esigenza è quella di riflettere sul ‘senso sociale’ dell’arte, sul suo significato e sull’importanza dei possibili impieghi nella forma terapeutica ed espressiva. Temi di rilievo mai come oggi così ricercati e approfonditi, attraverso i quali si possono esperire valori, riscoprire i piaceri del fare, recuperare il bisogno di cultura e di incontro. ” www.artesociale.it(intervista completa su www.corrierenews.it)

Ad un anno dalla devastante alluvione che ha sconvolto il territorio fermano, causan-do due morti ed ingenti danni all’economia locale, il Comitato Aziende Alluvionate 2 Marzo 2011 del Fermano ha indetto per lunedì 27 febbraio, alle ore 17, un incontro-dibattito sul tema “quando arri-vano i risarcimenti per noi alluvionati delle Marche?”.All’appuntamento, in programma presso la Sala Congressi della Camera di Com-mercio di Fermo, sono stati invitati il pre-sidente ed il vice presidente della Regione, i consiglieri regionali, il presidente della Provincia di Fermo, gli onorevoli ed i parlamentari della Regione, i sindaci dei Comuni di Fermo e Sant’Elpidio a Mare, il prefetto di Fermo, il responsabile della Protezione Civile regionale, le associazioni di categoria, le forze politiche in genere e l’arcivescovo di Fermo.

Francesca Pasquali

Nella nostra regione i terreni biologici nel 2009 rappresentavano il 12% della superficie agricola, pari a 57.060 ettari. Di questi 10.730 sono coltivati a cereali, 563 a colture proteiche, 18 a piante da radice, 2.374 a colture industriali, 7.706 a foraggio e altri seminativi, 2.738 a ortaggi, 426 a frutta, 299 a frutta secca, 27 ad agrumi, 3.393 ad uva, 1.684 ad olive, 12.359 ad altre colture perma-nenti, 14.315 a prati permanenti (prati e pascoli), 462 a terreni incolti.

I numeri delle Marche

15 febbraio 201212

Terra nostra/News

INRCAdI FeRmo

Multidisciplinarietà nella Riabilitazione Cardiologia

Spesso dopo un infartoil cuore recupera prima della mente. (P.D.White)

Le parole di White esprimono bene il concetto di quanto sia difficile il recupero psicologico della persona colpita da infarto.Scopo della riabilitazione cardiologia, che sta sempre più acquistando importanza, è quello di portare il paziente ad un rapido ritorno al benessere fisico e psichico.Da almeno duecento anni l’esercizio fisico è unanimemente riconosciuto utile nella terapia dei pazienti cardiopatici sin dal 1700, infatti, si vide che alcuni pazienti con probabile angina stabile, miglioravano dopo un ora e mezza di esercizio fisico giornaliero. Il miglioramento non deve essere solo fisico, ma anche psichico. Sappiamo che eventi coronarici, e non solo, implicano situazioni emotivamente complesse che possono amplificare una pre-esistente situazione psicologica del sog-getto (depressione, ansia, stress, nervosismo, condiziona-mento sociale, abuso di farmaci, disordini alimentari, ecc..) influenzando lo stile di vita del paziente e modificando i ruoli delle interazioni intrafamiliari e sociali. La Riabilitazione Cardiologica ha lo scopo fondamentale di correggere o limitare le reazioni avverse di tipo fisiopatologi-co e le conseguenze emozionali, dopo un evento coronarico o altro evento cardiovascolare.Negli ultimi quaranta anni c’è stato un profondo mutamento, passando dall’approccio conservativo che scoraggiava l’atti-vità fisica, ad un approccio che incoraggia l’attività fisica per quanto le condizioni generali e la sintomatologia dei pazienti lo consentono. Per quante possano essere le perplessità su tale metodo, quello che è indiscutibile è il suo effetto sulla qualità della vita; anche un evento cardiaco in tarda età o il perdurare da anni di problematiche cardiache possono essere benissimo trattate e migliorate in tutti i pazienti senza un limite di età.Ecco che presso l’INRCA di Fermo, da diversi mesi oramai, oltre alla U. O. di Cardiologia è attiva anche l’Unità di Cardio-logia Riabilitativa, suddivisa in:· Degenziale, con attualmente quattro posti letto dedicati

e con la presenza di una equipe dedicata composta da: medici cardiologi, infermieri, psicologo, dietista, caposala.

· Ambulatoriale, presso una stanza dedicata, con due cyclette e la centrale di monitoraggio, donate dalla fon-dazione Cassa di Risparmio di Fermo, dove i pazienti afferiscono, previa valutazione dei requisiti e tramite impegnativa del MMG e dove anche li è presente una equipe dedicata composta da: medici cardiologi, infer-mieri, dietista, fisioterapiste, psicologo.

In un discorso di multidisciplinarietà, ognuno dei professio-nisti sopra menzionati, per il ruolo che hanno, “curano” e “si prendono cura ” della persona, sia che si trovi in regime degenziale sia che partecipa in regime ambulatoriale alla riabilitazione cardiologica.La Riabilitazione Cardiologica comprende il training d’e-sercizio fisico ed un ampio spettro di modifiche fisiche, mediche, psicologiche - comportamentali e nutrizionali.Per quanto riguarda l’alimentazione, essa costituisce uno dei bisogni primari per l’uomo: con gli alimenti si forniscono all’organismo i principi nutritivi che ne consentono la vita, pertanto la scelta degli alimenti non deve essere legata all’istinto o alle abitudini acquisite, ma alla consapevolezza che ciò che si mangia può influire notevolmente sullo stato di salute e sull’efficienza fisica.Dover variare la propria alimentazione dopo un evento

traumatico come l’infarto può rivelarsi inizialmente una operazione relativamente facile perché supportati e rinforzati dal timore di poter ripetere la stessa brutta esperienza. Ma non è su queste basi che si costruisce una corretta alimentazione!E’ necessario “saperne di più”, e su tali conoscenze avviare cambiamenti dello stile di vita in modo da poter prendere le decisioni di tipo nutrizionale più consone allo stato di salute attraverso semplici indicazioni quali:- riduzione del peso corporeo in caso di obesità,- riduzione dell’assunzione di grassi, cole-

sterolo e sale da cucina,.- assunzione giornaliera di fibre alimentari,- astensione dal fumo,- svolgere una regolare attività fisica.

Un intervento multiplo sui fattori di rischio (stress, fumo, dieta, ma anche su ansia e depressione, che incidono per il 10/20%, sull’attività sessuale, dove 1/4 dei pazienti non la riprende e circa metà la riduce, sull’aumento dell’autostima e la riduzione di alcune caratteristiche del cosiddetto Tipo A cioè ostilità, rab-bia) favorisce una diminuzione della morbilità e della mortalità. Un buon successo della riabilitazione dipende da quanto il soggetto operi una ristrutturazione del proprio comporta-mento, inteso, non come un cambiamento per imposizione, ma come apprendimento a re-interpretare il significato e la rilevanza sia dei fattori di rischio tradizionali, sia di quelli insiti nel proprio modo di essere e nel proprio ambiente.

Dr. Sandro CastelliPsicologo-Psicoterapeuta

Tra gli obiettivi primari dell’INRCA di Fermo c’è sicuramente la necessità di aumentare a 13 posti letto la disponibilità del reparto di Cardiologia Riabilitativa, essendo questa l’unica struttura pubblica della regione Marche a vantare il reparto di Riabilitazione Cardiologica. Tale servizio è assolutamente necessario per assicurare un’assistenza globale ed anche preventiva ai pazienti con malattie cardiovascolari e ai loro familiari, pazienti complessi, che presentano spesso diverse patolgie, e per i quali necessitano dunque particolari attenzioni.

Omaggio a Jannacci. Ovvero: tutto e il contrario di tutto.Quelli che… questa Giunta è incapace e noi commercianti siamo costretti a chiudere per l’immobilismo e la mancanza di iniziative, oh yes.Quelli che… i commercianti di Porto Sant’Elpidio chiudono lo stesso, ma danno la colpa agli ipermercati e alla crisi e non all’as-sessore incompetente, oh yes.Quelli che… finalmente l’assessore al commercio ne ha fatta una giusta e ha fatto nevicare così che la città è piena di gente, oh yes.Quelli che… meno male che l’assessore ha fatto nevicare così usciamo volentieri a piedi, non andiamo agli ipermercati e faccia-mo la spesa dai commercianti cittadini, oh yes.Quelli che… commercianti, avete visto che la colpa non è dell’as-sessore e che quando la gente non può spostarsi per andare agli ipermercati vi riempie i negozi?, oh yes.Quelli che… Comune di Fermo, il sale lo butti solo per la pasta o anche quando nevica?, oh yes.Quelli che: meno male che non buttano il sale perché Fermo è ancora più bella con tutta questa neve, oh yes.Quelli che… non hanno più il didietro sulla poltrona di comando, ma tutti i santi giorni si inventano pretesti per continuare a stare sui giornali, oh yes.Quelli che… voi alla Provincia fate i concorsi truccati e irregolari e adesso la Procura vi fa vedere i sorci verdi, oh yes.Quelli che… il Tar ha decretato che non era vero niente che i concorsi non erano truccati e irregolari e adesso quelli che tutti i santi giorni dicevano il contrario sui giornali locali se la prendono in quel posto, oh yes.Quelli che… voi fate i clientelismi e assumete i parenti, oh yes.Quelli che… voi non assumevate parenti, ma intere dinastie e le piazzavate nei posti più succulenti con stipendi astrono-mici, o yes.

Quelli che… si credono di avere ancora l’addetto stampa e in effetti sotto sotto ce l’hanno ancora, oh yes.Quelli che… non sono più gli addetti stampa, ma si credono di esserlo ancora, oh yes.Quelli che… adesso il sindaco sono io e certi ex addetti stampa non voglio vederli nemmeno pitturati, oh yes.Quelli che… questa Giunta è immobile, non fa altro che portare avanti i nostri progetti, o yes.Quelli che… questa Giunta è costretta a portare avanti i vostri progetti e i vostri appalti anche se sono delle gran cavolate, ché sennò le penali ci si mangiano vivi, o yes.Quelli che… guarda che casino stanno facendo in Viale Cicco-lungo, sbancano una ripa ripida che fra un po’ frana sui palazzi di sotto, che franeranno su Fughetta, che franerà sul Parco della Mentuccia, oh yes.Quelli che… faremo gli impianti di risalita fino al Duomo, oh yes.Quelli che… si credono che agli impianti di risalita ci attaccano gli skilift, mi compro gli sci così quando nevica faccio lo slalom gigante dal Duomo alla Carriera, oh yes.Quelli che… qui a Porto Sant’Elpidio ci impediscono di fare alla ex Fim una succursale di Dubai, oh yes.Quelli che… prima di pensare a fare una succursale di Dubai alla ex Fim, diteci quali e quante zozzerie avete già trovato e quante ce ne sono ancora e piuttosto sbrigatevi a finire la bonifica, oh yes.Quelli che… che male c’è a fare delle case ipogee attaccate alle vecchie mura del Borgo, tanto con l’aria che tira tra poco tornere-mo all’età della pietra e trovarsi delle grotte già bell’e pronte farà comodo, o yes.Quelli che… gli hanno bruciato il cinema, l’hanno lasciato sco-perchiato così si trasforma in una piscina e fra un po’ crollano i portici di San Rocco, oh yes.Quelli che… il sindaco gli ordina di coprire il tetto crollato del cinema e loro fanno gli offesi e tornano al paesello, oh yes.Oh yes, oohh yeess, ooohhh yeeesss! (ad libitum)

a cura di Loredana Tomassini

La Repubblica delle BananeStorie di ordinaria amministrazione Brevi

Porto Sant’ElpidioAl lavoro per il calendario estivoL’Assessorato al Turismo del Comune di Porto Sant’Elpidio intende come gli altri anni redigere il calendario delle iniziative estive con largo anticipo al fine di pro-muovere quanto più possibile, e in sedi differenti (fiere turistiche, manifestazioni regionali e nazionali, ecc.), le diverse mani-festazioni organizzate nel territorio. Per tale motivo è stato richiesto, a ciascuna associazione culturale turistica e sportiva e ai comitati di quartiere, di inviare la propria proposta completa di: nome dell’organizza-zione, nome e cognome del referente, con indirizzo e numero di telefono per eventuali comunicazioni urgenti, nome e descrizione dell’evento, giorno mese e ora dell’evento; luogo della città in cui si dovrebbe tenere l’evento; eventuale richiesta di patrocinio da parte della Città di Porto Sant’Elpidio.Dette informazioni dovranno pervenire entro e non oltre il 20 marzo 2012 al fine di poterne verificare la fattibilità logistico-organizzativa e di esaminare tutte le pro-poste che saranno soggette a patrocinio comunale. E’ intenzione dell’Amministrazione Comunale pervenire alla stampa dell’opu-scolo “La Città dell’Estate” prima di mar-tedì 1° Maggio 2012, data in cui avrà luogo la grande manifestazione “Primo maggio a Porto Sant’Elpidio”.

Tel. 0734.908263 - 908317www.elpinet.it

15 febbraio 201213

Terra nostra/NewsEnti privati di poteri e competenzeChe futuro per le Province?

Torniamo a parlare di Province. Troppo lungo e macchinoso il percorso per arri-vare ad un’eliminazione “per legge” degli enti, tra le pagine del Decreto legge n. 201 dello scorso 6 dicembre è arrivata la cancellazione “di fatto”.

Il DECRETOL’articolo 23, commi 14-21, del Decreto 201 stabilisce che “spettano alla Provincia esclusivamente le funzioni di indirizzo e coordinamento delle attività dei Comuni nelle materie e nei limiti indicati con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze”. Che significa? Che sulla car-ta le Province così come le conosciamo resteranno, mantenendo immutati i propri confini geografici. A cambiare sarà il “contenuto” dell’ente che verrà “svuo-tato”. In pratica, la Provincia si troverà a svolgere il ruolo di genitore premuroso ma rispettoso delle idee dei figli (i Comuni).Anche la composizione delle Province non sarà più la stessa. Il Decreto prevede Consigli provinciali “composti da non più di dieci componenti eletti dagli organi elet-tivi dei Comuni ricadenti nel territorio della Provincia” e un “Presidente della Provincia eletto dal Consiglio provinciale tra i suoi componenti”. Ciò vuol dire che i cittadini non potranno più votare i propri rappresen-tanti, ma se li troveranno lì, scelti per loro. Una situazione tutta in divenire, con una legge che dovrebbe essere varata entro l’anno, stabilendo le modalità di queste “elezioni tra simili”. Una situazione che ha trovato l’assoluta contrarietà di tutte le Province italiane. Le stesse che lo scorso 31 gennaio hanno convocato un Consiglio aperto con all’ordine del giorno la richie-sta, rivolta a tutte le forze istituzionali e sociali, di mobilitarsi per garantire l’esi-stenza delle Province ed il mantenimento delle loro competenze.

I DATIPiù di ogni commento, sono i dati a darci la misura dell’inadeguatezza del provve-dimento. Partiamo dalla spesa pubbli-ca sostenuta dall’Italia nel 2011: 813 miliardi, di cui 182 per l’apparato statale, 305 per la previdenza, 75 per gli interessi sul debito, 168 per le Regioni, 72 per i Comuni e 11 per le Province. Andando a fare le pulci alle casse delle Province vediamo che 1 miliardo 430 milioni sono stati spesi per la mobilità, la viabilità ed i trasporti, 3 miliardi 200 milioni per la gestione del territorio e la tutela dell’am-biente, 2 miliardi 210 milioni per l’edilizia scolastica, il funzionamento delle scuole e la formazione professionale, 1 miliardo 100 milioni per lo sviluppo economico ed i servizi per il mercato del lavoro, 190 milioni per la promozione della cul-tura, 210 milioni per la promozione del turismo e dello sport, 180 milioni per i servizi sociali, 2 miliardi 300 milioni per il costo del personale, 750 milioni per le spese generali dell’amministrazione e per le spese di manutenzione del patrimonio (fonti SIOPE - Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici e Decisione di Finanza Pubblica 2010-2013). Facendo due calcoli si arriva alla conclusione che, per l’anno appena trascorso, le Province

hanno pesato sulle casse dello Stato per l’1,35%. Passando al personale politico (consiglieri ed assessori), nel 2010 ammontava a 4.000 unità. Dopo la riduzione del 20%, voluta dal Decreto legge n. 2 del 2010, il Decreto n. 138 del 2011 prevedeva un’ulteriore diminuzione del 50%, per cui una Provincia piccola come Fermo avreb-be potuto contare su 10 consiglieri e 3 assessori. I tagli così effettuati avrebbero portato il personale politico a 1.774 unità. Come prima anticipato, il nuovo provvedi-mento cancella l’organo esecutivo e riduce al massimo a 10 il numero dei consiglieri (compreso il presidente). Arriviamo ai compensi. Nel 2011 gli ammi-nistratori provinciali sono costati com-plessivamente 111 milioni, di cui 94,7 per indennità e 16,4 per rimborsi (fonte Siope 2011). Questo vuol dire che i compensi della politica rappresentano lo 0,9%della spesa complessiva delle Provin-ce. Un rapido confronto con i compensi percepiti, sempre nel 2011, dal personale politico degli altri enti rende evidente lo squilibrio, rendendo molto debole la moti-vazione del risparmio economico. Per il Parlamento sono stati spesi 459.265.000, di cui 153.215.000 per i Senatori e 306.050.000 per i Deputati, per le Regioni 844.724.998 e per i Comuni 591.232.767.Tra le proposte avanzate dall’Upi (Unione Province d’Italia) c’è l’eliminazione degli “enti intermedi strumentali”, cioè delle agenzie, delle società e dei consorzi i cui pre-sidenti e consigli sono nominati e non eletti. Il risparmio prospettato sarebbe cospicuo visto che questi enti, che in Italia sono oltre 7.000 e che occupano circa 24 mila persone nei Consigli di Amministrazione, nel 2010 sono costati 2,5 miliardi. Anche in questo caso lo squilibrio con le Province è lampan-te: 5 miliardi 704 milioni è il peso di questi enti sulle casse delle Regioni, 1 miliardo 115 su quelle dei Comuni e 208 milioni su quelle delle Province.

Con la crisi che non molla la presa e l’Europa che chiede al Paese sforzi abnor-mi per contare ancora qualcosa, a finire stritolati non sono stati i Comuni, già mortificati e impoveriti, non le Regioni, i “carrozzoni” d’Italia, non lo Stato con i soliti “intoccabili”. Le Province sono sembrate il capro espiatorio ideale, vie di mezzo tra il grande e il piccolo. Così è stato. La legge prevede il commissaria-mento degli enti che andrebbero al voto a maggio. Tutti gli altri potranno arrivare a fine mandato, dopodiché il decreto diven-terà esecutivo. Seguendo l’esempio della Regione Piemonte, l’Upi, di concerto con le Regioni, ha deciso di fare ricorso alla Corte Costituzionale contro le disposizio-ni del Governo. L’Upi ha inoltre avanzato una “contro-proposta” per ridurre i costi della politica, che prevede l’istituzione di dieci città metropolitane e l’abolizione del-le Province coincidenti, e una razionalizza-zione delle altre. Questo riassetto, insieme alla cancellazione degli enti strumentali, genererebbe un risparmio di 5 miliardi. A questo punto non avrebbe più senso svuotare gli enti delle proprie competenze e questi tornerebbero ad avere un Presi-dente, una Giunta ed un Consiglio eletto direttamente dai cittadini.

di Francesca Pasquali

Il Doposcuola, sito in via Medaglie d’Oro a Fer-mo, da sette anni offre assistenza quotidiana allo studio a studenti delle scuole elementari, medie, superiori e universitari. Gli operatori sono altamente qualificati e di lunga espe-rienza. L’offerta didattica è ampia. Vengono curate diverse aree: umanistica (comprensiva di latino e greco), linguistica (inglese, france-se, spagnolo), economico-giuridica (diritto, economia aziendale, matematica finanziaria), tecnico scientifica (matematica, fisica, chimica, costruzioni, estimo, topografia, archi-tettura, meccanica, impianti, tecnologia, disegno, sistemi, informatica). Ad ogni ragazzo viene proposto un piano personalizzato per acquisire e migliorare il proprio metodo di studio, per potenziare le capacità cognitive e di apprendimento nelle singole materie. Su richiesta si effettuano consulenze private per la valutazione e il trattamento delle difficoltà e disturbi dell’apprendimento, valutazioni degli aspetti motivazionali, relazionali, psicologici, consulenza genitoriale con la figura professio-nale del pedagogista clinico. Si offre inoltre aiuto per la preparazione degli esami di maturità e licenza media, anche nella realizzazione di tesine. Per i più piccoli vengono organizzati corsi ludico-didattici come “impara l’inglese disegnando”, con l’assistenza di un maestro di disegno e di una insegnante di lingue. Il Doposcuola è aperto tutti i giorni, anche il sabato! Con possibilità di convenienti abbonamenti mensili a partire da 4,5€/h per studenti delle elementari e medie e 7€/h per studenti delle superiori. Sono inoltre attivi corsi serali per attività di bricolage. Da febbraio è ripartito infatti il III corso di decoupage e dai primi di marzo si attiverà il I e innovativo corso di Patchwork: un’antica e preziosa tecnica del cucito, passatempo delle regine inglesi. Il corso si strutturerà in 6 lezioni: sono aperte le iscrizioni.Seguiteci anche nella nostra pagina Facebook. Per informazioni tel.328.0373303; [email protected].

Il Doposcuola, un aiuto serio ed efficace nello studio

Fermo/Assistenza a studenti di ogni ordine e grado

15 febbraio 201214

Fermo/Inaugurazione Anno Accademico, concerti e seminari

Servigliano/Entro l’autunno l’area didattica sulla Shoah Fermo e Porto San Giorgio /Iniziativa di Italia Nostra

Grandi eventi al Conservatorio “Pergolesi”

Per conservare la memoria storica A piedi lungo la vecchia ferrovia

Una stagione di grandi eventi. E’ quanto ha in serbo il Conservatorio di Musica “G.B.Pergolesi” di Fermo dal mese di feb-braio con una raffica di iniziative che, oltre ad essere di grande prestigio ed interesse, sono fruibili dal grande pubblico.Momento clou sarà l’Inaugurazione dell’Anno Accademico di venerdì 2 marzo. Due i momenti: alle ore 17.30 nell’au-ditorium Billè del Conservatorio (a cui è possibile ora accedere anche con ascen-sore) dopo il saluto delle autorità, previ-sta la prolusione del grande musicista e musicologo Ferdinando Tagliavini (foto)che terrà una particolare lectio magistralis su “Leggere oltre le note” durante la quale eseguirà in concerto anche brani al piano-forte e al clavicembalo.A seguire alle ore 21 al Teatro dell’Aquila il pubblico potrà “toccare con mano” le eccellenze di questa scuola di alta forma-zione artistica e musicale, con il grande concerto sinfonico (ingresso libero) diret-

to dal maestro Daniele Giulio Moles, a cui tutta la città è invitata. “Il programma, piacevole e impegnativo – spiega il diret-tore del Conservatorio Massimo Mazzoni – è stato scelto in modo tale che tutte le componenti del Conservatorio potessero essere ben rappresentate. Dopo la celebre Sinfonia op.40 di Mozart, verrà eseguita infatti la “Fantasia op.80” di Beethoven che, oltre alla nostra Orchestra Sinfonica e al nostro Coro (diretto da Maurizio Terel-li), vedrà l’esibizione del pianista Jacopo Umberto Laureti (vincitore delle audizioni) e di quattro voci soliste. La presenza poi nella prima parte della cerimonia, del mae-stro Ferdinando Tagliavini costituisce un evento di particolare spessore. Personag-gio di spicco della musica internazionale degli ultimi 50 anni, insignito più volte di riconoscimenti e Lauree ad Honorem, è universalmente apprezzato per le sue interpretazioni della musica italiana”. Ma ancora grandi progetti stanno pren-

dendo il via in questa prestigiosa scuola musicale che intende aprirsi sempre più al territorio con iniziative aperte anche ai “non addetti ai lavori” o che coinvolgono anche altri Istituti scolastici per offrire un supporto qualificato. I “Concerti dei docenti del Conservatorio” inizieranno giovedì 23 febbraio alle ore 21 nell’Au-ditorium “Billè” con uno strepitoso Duo di docenti-concertisti quali il violinista Marco Rogliano e il pianista Fausto Bongelli. “Generazioni a confronto, autori italiani del ‘900” il titolo del concerto inserito anche nel progetto “Made in Italy XX-XXI” che si concluderà in Ottobre ideato e coordinato da Nicola Verzina e Fausto Bongelli. Undici appuntamenti di varia natura, dal concerto all’incontro con intellettuali e compositori. Tra questi, anche due grandi artisti come Giacomo Manzoni e Giorgio Pressburger.Nell’ambito degli scambi internazionali, mercoledì 7 marzo alle ore 18 nell’audito-

rium Billè si terrà il concerto del Duo com-posto da Asu Perihan Karadut (violoncello) e Oytun Eren (pianoforte) docenti del Con-servatorio - Anadolu University (Turchia).Il 16 e 17 febbraio partiranno i “Seminari per la didattica musicale” ideati e coor-dinati dai docenti, Fabrizio De Rossi Re e Nicola Verzina, realizzati in collaborazione con l’Archivio Maderna dell’Universitàdi Bologna. Un Corso di aggiornamento per insegnanti di Educazione musicale, di strumento, operatori di laboratori musica-li. Otto incontri da Febbraio ad Aprile con esperti nei vari settori.Tutti i concerti sono ad ingresso libero.

Carmela Marani

www.conservatorio.net

Da quando l’ex campo di prigionia di Servigliano è stato ribattezzato Parco della Pace è diventato difficile ricordare che, nel secolo scorso, era un luogo di internamento e rac-colta di prigionieri e profughi. C’è anche questa considerazione alla base del progetto che porterà alla riqualificazione dell’ex stazione di Servigliano e alla costruzione di un’area didattica sulla Shoah e sulla storia del campo. A lavori ultimati la cittadina avrà a disposizione un edificio dove fare didattica della storia attraverso strumentazioni tecnologiche. Non una musealizzazione della Shoah, ma un laboratorio di cultura e storia a servizio delle scuole e della popolazione. Una volta ristrutturato l’edificio si costituirà di tre stanze. Una in cui, su quattro moni-tor, si alterneranno immagini e documenti. Sulle pareti della seconda, una “sala per approfondimenti, saranno appesi monitor in cui passeranno documenti in successione tematizzata e testimonianze storiche. Tutta l’attrezzatura sarà mobile ed il locale potrà essere utilizzato per altri eventi. La terza sarà una “sala didattica”, attrezzata per ospitare conferenze, con un angolo che accoglierà un laboratorio didattico. In fondo alla sala sarà posizionato un monitor touch screen dotato di cuffie con cui i ragazzi potranno realizzare ricerche e giochi didattici. Quanto al costo dei lavori, 130 mila euro saranno a carico della Regione, 30 mila della Provincia e 50 mila del Comune. Alcuni sponsor privati si occuperanno dell’acquisto di parte dell’attrezzatura. A lavori finiti – presumibilmente entro l’autunno – la struttura sarà gestita dal Comune. (Francesca Pasquali)

Domenica 4 marzo 2012, nell’ambito della V Giornata nazionale delle Ferrovie Dimenticate, la sezione del Fermano di Italia Nostra organizza una mattinata “A piedi da Fermo a Porto San Giorgio lungo il tracciato dell’ex Ferrovia Adriatico - Appennino (F.A.A.)”. L’e-vento nasce per sensibilizzare ulteriormente cittadini e pubblici amministratori sulla opportunità, la necessità e l’urgenza di intervenire per salvare e recuperare il patri-monio storico, architettonico e paesaggistico della linea che ha collegato, tra il 1908 e il 1956, la montagna e la collina alla costa. È l’ennesimo appello che lancia l’Associazione per ribadire l’importanza dello storico collegamento, utilizzabile come pista ciclopedonale per la mobilità dolce, con prospettiva di riattivare i 57 km della Porto San Giorgio-Fermo-Amandola come ferrovia turistico-ambientale dall’Adriatico ai Monti Sibillini. Scarponcini, zainetto, macchina fotografica, telecamera, binocolo e… voglia di camminare. Sono questi gli ingredienti per trascorrere una mattinata all’aria aperta, per i nostalgici del Trenino e per i curiosi. E’ un percorso facile, tutto in discesa, adatto a qualsiasi età, lunghez-za circa 11 chilometri: sono invitati grandi e piccini, mamme e bambini, anziani e giovani, residenti e turisti. Ritrovo e accettazione partecipanti a Fermo, piazza del Popolo, ore 8. Prenotazioni entro il 27 febbraio (tel. 0734.228628 – 348.8163918 - http://italianostra.fermo.fm). La manifestazione si svolgerà, con formula diversa, anche in caso di maltempo.

Cultura/News

la società del Comune di Fermo per l’energia

Società Linea Gas Attività Servizi S.u.r.l. UnipersonalePiazza Mascagni, 4 - 63900 FERMOTel. 0734.228154 Fax 0734.217259 [email protected]

800 055 121

www.solgasonline.it

LM SPORT PIANE DI FALERONE Tel. 0734.710608

Abbigliamento tecnico per lo sport

15 febbraio 201215

Piccola galleria degli “eccellenti” nostraniAngelo Ferracuti: uno scrittore dalle due vite

E’ difficile decifrarlo di primo acchito. Lo vedi poco in giro. Qualche volta per strada, qualche volta al bar di Piazzetta per un caffè ma, soprattutto, per comprare il giornale: il Manifesto, sia perché è un “sinistrese” devoto (ma non pedissequo), sia perché lui sul Manifesto ci scrive spes-so reportages. Quando lo incontri è gentile ma schivo, di poche parole, ti dà l’idea di uno molto timido o molto assorto. Forse più assorto: nei suoi pensieri, negli argo-menti che ha in testa per il suo prossimo libro, come se continuamente prendesse mentalmente spunti e appunti. Insomma, chi è Angelo Ferracuti? A domanda diretta, è costretto a rispondere. Ti aspetteresti che ti dica che è uno scrittore, e invece mette in primo piano l’uomo, i suoi sentimenti, le sue priorità: “Sono una per-sona normale che, dopo un breve periodo di vedovanza, si è risposato e che insieme ad Alessandra ha rimesso insieme, da pezzi dispersi di due famiglie, una famiglia sere-na. E questo ha ovviamente condizionato favorevolmente le cose che faccio nella mia seconda vita”. Dice proprio così: la sua seconda vita, quella, appunto, di scrittore. La “prima” vita, quella che gli garantisce il minimo per campare, è cominciata 30 anni fa, quando è stato assunto alle Poste: 15 anni a pedalare da portalettere a tempo pieno; poi, 10 anni fa, “un periodo strano, transitorio: per due anni ho lavorato per

Corrado Passera”. Guarda tu il destino: che ci faceva un tipo così con un Tipo così? Un caso: a Passera non sfuggirono delle pubbli-cazioni di Angelo, lo contattò alla Feltrinelli e dopo pochi mesi lo ingaggiò per lavorare in una sorta di Centro Studi a Roma, dove pre-parava Progetti Speciali. Ma l’ambiente non gli si confaceva (ma va?) e quando Passera e i suoi emigrarono in Banca Intesa Ferracuti se n’è tornato in Posta, al paesello. Dove da 10 anni lavora tre giorni la settimana, così ha più tempo per la sua seconda vita. Ma da dove viene Angelo Ferracuti, cultural-mente parlando? E da dove vuoi che venga? Sempre da lì, da quegli anni e da quella feconda fucina di idee che produsse gente di vaglio: Musati, Savini, Del Zozzo… Erano tempi eroici per chi cercava di fare e prati-care discorsi e percorsi nuovi: i tempi della rivoluzionaria rivista Alias, ad esempio, che arrivava a rompere un silenzio assordante. Ferracuti era il più “piccolo”, la mascot-te, e frequentare persone più grandi, più strutturate, più colte fu un’esperienza molto formativa. “C’era Joyce Lussu che ci trattava malissimo, ma che fu anche molto affettuo-sa. Il primo approccio era terrificante, tor-navi a casa con le ossa rotte. Erano vecchi maestri di cui oggi si sente la mancanza: anche se allora ci sembravano ingombranti, occupavano un ruolo che oggi è venuto a mancare”. E come ha cominciato il Ferracuti scrittore? Per caso: lesse sull’Unità il bando di un concorso per un racconto giallo che (si affretta a precisare) è l’unico che ha scritto in vita sua. Il suo fu scelto tra i dieci racconti

che poi furono pubblicati: per uno che era quasi un ragazzino fu un’iniezione di fiducia. Cronologia: prima pubblicazione con Rizzoli, andò malissimo. Poi incontra Mario Dondero che lo spinge ad abbandonare la finzione e a dedicarsi a storie vere. Detto e fatto: racconti dove riecheggiava la fine dell’esperienza politica tra gli Anni ’70/’80 vissuta in provincia. Su consiglio di Joice Lussu e Giovanna Bemporad li presentò a una casa editrice, dopo un paio d’anni uscì il libro, non ebbe troppa fortuna, ma qualcuno ne scris-se. Era intitolato “Norvegia”, un omaggio indiretto a Luigi Di Ruscio che, per gente come il giovane Angelo, era un faro. Dopo arriva “Nafta”, un romanzo breve edito da TransEuropa: ci scrissero un bel pezzo su “Tutto Libri” della Stampa, che suscitò altra attenzione e altri articoli su altri giornali. E il nome di Angelo Ferracuti cominciò a viaggiare: lo cercarono anche grossi editori come Rizzoli e Guanda. Andò a Milano e fir-mò il suo primo contratto per due libri: un romanzo, non pubblicato, e un’altra raccol-ta di racconti intitolata “Attenti al cane”, su cui la stampa scrisse molto. “Ci ho vinto un sacco di premi, sono stato finalista anche a un premio negli Stati Uniti…”, ci dice un po’ civettuolo. Nel 2006 pubblica con Feltrinelli altre storie di lavoro in un libro che si intitolava “Le risorse umane” e che è andato molto bene. Poi “Viaggi da Fermo” e, con Daniele Maurizi (altro giovane virgul-to di genio, ma nel campo della fotografia), “Il mondo in una regione”, dove racconta

il mondo dei migranti nelle Marche. E adesso cos’è che lo intriga, che lo rende assorto? Un altro libro targato Einaudi, per una bella collana che si chiama Frontiere e tratta di storie vere. Ferracuti ne ha scelta una drammatica: la ricostruzione della più grande tragedia operaia del dopoguerra, che avvenne a Ravenna nel 1987 dentro a una nave gasiera. Vi morirono 13 operai che lavoravano in condizioni disumane, 13 dei tanti che morivano e seguitano a morire a causa della mancanza di sicurezza nei posti di lavoro. Questa è la scelta di Angelo: scomoda, dolorosa, ma importante a livello di denun-cia sociale. Meno commerciale, certo: ed è per questo che Angelo è costretto ad avere due vite, ma la coerenza è coerenza. Per il futuro? Un documentario su Luigi Di Ruscio, ma sulla sua vita a Oslo, raccon-tando di lui quella pagina che molti non conoscono. Insomma, nella sonnolenta cultura fermana, la brace cova sotto la cenere. E c’è da sperare che presto scoppi un falò. Specie finché esiste e resiste gente come Angelo Ferracuti che con modestia, con determinazione, con onestà intellettua-le continua a scrivere e descrivere la realtà. Il prossimo libro sarà il decimo. Dal ’93. Non c’è male. Il ragazzo promette bene.

di Loredana Tomassini

Per la rassegna “Memoria e Storia. Tre libri”, il 16 febbraio alle 21.15, presso la Sala Max Salva-dori di Porto San Giorgio, verrà presentato “Senza fare di necessità virtù. Memorie di un antifascista” di Rosario Bentivegna; il 1° marzo, alle 10, presso l’ISITPS di Porto Sant’Elpidio, si discuterà del libro di Piero Calamandrei “Lo Stato siamo noi”

SERVIGLIANO

Con la professionalità e l'esperienza di sempre ][

15 febbraio 201216

Cartellone/News

Lo scorso 29 gennaio, a Marina di Altido-na, le province di Ascoli Piceno e Fermo hanno dato il via agli eventi per l’anno 2012 del progetto interprovinciale “Circuito delle Cucine Tipiche Locali”. Un grande impe-gno che codifica importanti appuntamenti nel corso dell’intero anno, un riferimento su come fare sistema in maniera applicata che oggi assume una rilevanza che supera diversi misuratori, come l’ampio numero di eventi annuali proposti, la prosecuzione nel corso degli anni, la partecipazione del pubblico, la ricaduta economica nel terri-torio. L’Associazione Chi Mangia la Foglia, che da sempre cura l’organizzazione e la promozione dell’intero sistema, nella sezio-ne Unione Cuochi coadiuvata da alcune aziende locali, ne ha curato l’intrattenimento. I numeri parlano chiaro: anche quest’anno si supereranno ampiamente i cento eventi già programmati, ventuno i Comuni partecipan-ti più altri rappresentati dall’Unione Cuochi di Chi Mangia la Foglia unitamente a molte delle loro attività ristorative ed agrituristiche. Apre il calendario eventi il Comune di Montefalcone Appennino con l’eccellen-za delle peculiarità gastronomiche locali, ossia il Tartufo Nero. A questo si inter-seca Carassai con un’altra caratteristi-ca invernale: il maiale. A marzo sarà la volta di altri Comuni e di altre proposte: Comunanza (Circuito della Montagna), Belmonte Piceno (Circuito degli Orti) e Monte San Pietrangeli che offrirà un ricco

calendario di iniziative legate alla Cucina delle Erbe Spontanee con incontri, pranzi e cene degustative, percorsi naturalistici e raccolta delle erbe spontanee (per mag-giori informazioni contattare l’assessore Piero Bisconti, 333.2680900). Via via gli eventi si snoderanno nell’arco dell’anno in relazione ai circuiti di appartenenza che ricordiamo: Il Circuito della Cucina del Tartufo, il Circuito della Cucina di Monta-gna, il Circuito del Gusto, Storia ed Arte, il Circuito delle Erbe Spontanee, il Circuito degli Orti, il Circuito Marinaro Adriatico.Al progetto aderiscono, per la Provincia di Fermo, i Comuni di Amandola, Mon-tefalcone Appennino, Belmonte Piceno, Falerone, Massa Fermana, Monte Vidon Corrado, Monte San Pietrangeli, Francavil-la D’Ete, Petritoli, Moresco, Smerillo, Por-to Sant’Elpidio; per la Provincia di Ascoli Piceno, i Comuni di Carassai, Montalto Marche, Rotella, Spinetoli, Arquata del Tronto, Montefiore Dell’Aso, San Benedet-to Del Tronto, Massignano, Comunanza. www.chimangialafoglia.it

Un pomeriggio dedicato a tutte le persone morte sul lavoro quello organizzato dal Comu-ne di Pedaso ed in programma per domenica 26 febbraio al Cineteatro Valdaso. Si comincerà alle 16.30 con un incontro-dibattito dal titolo “I martiri del lavoro. Da Marci-nelle 1956 a Trieste 2011” a cui prenderanno parte le diverse sigle sindacali del territorio ed a cui sono state invitate tutte le istituzioni locali competenti.Alle 17.30 sarà il momento della musica d’autore con uno spettacolo dedicato a Luigi Ten-co, che vedrà protagonista Serena Abrami, accompagnata al pianoforte ed alla chitarra. Una voce recitante ripercorrerà i momenti più significativi della breve vita del cantautore piemontese, a quarantacinque anni dalla sua morte, avvenuta a Sanremo durante la diciassettesima edizione del Festival che, nonostante tutto, non venne interrotto. L’ingresso allo spettacolo è ad offerta e l’incasso sarà utilizzato per realizzare una targa-ricordo in memoria di Francesco Pinna, il giovane triestino morto lo scorso 12 dicembre nel crollo del palco che stava montando insieme ad altri operai e sul quale si sarebbe dovuto tenere il concerto di Jovanotti, poi annullato. Gli organizzatori stanno contattando l’artista romano che potrebbe essere presente con un videomessaggio o una lettera durante l’evento.

Comune, tel. 0734.931319

SAGRE E FESTE16 Febbraio Giovedì28° Carnevale de li Panicciàfesta in maschera dedicata ai più piccoliAMANDOLA Scuola Elementare dalle ore 15Tel. 334.9391777

Dolce Carnevaleballo in mascheraFERMO Ludoteca ”Riù Petronillo”, Quartiere Santa Petronilla dalle ore 15.30Tel. 0734.902107 - 284343 www.eventiculturali.org

Carnevale per bambini in mascheraFERMO Contrada San Martino ore 16Tel. 0734.902107 - 284343 www.eventiculturali.org

Asso Show 5...2012 sarà la fine del mondoMONTE URANO Cineteatro Arlecchino ore 21,30 Tel. 0734.848723

Solenne proclamazione del RegnoConsegna delle chiavi delle Città da parte dei sette Sindaci a Re Carnevale, inizio della festa. Carnevale del FermanoSANT ELPIDIO A MARE Teatro Cicconi ore 10.30Tel. 0734.8196373 - 902107

17 Febbraio VenerdìAsso Show 5...2012 sarà la fine del mondoMONTE URANO Cineteatro Arlecchino ore 21,30 Tel. 0734.848723

18 Febbraio Sabato28° Carnevale de li Panicciàdiscoteca in maschera sotto le LoggeAMANDOLA ore 23Tel. 334.9391777

Carnevale dei BambiniFALERONE Località Piane, Salone ex Gal ore 15,30

3^ Carnevalata MontoneseFERMO Centro sociale Montone dalle ore 16Tel. 0734.902107 - 284343 www.eventiculturali.org

Coriandolino festa dei bambiniFERMO Bocciofila Tirassegno ore 15.30Tel. 0734.902107 - 284343 www.eventiculturali.org

La cena del Re Festoso convivio musica, animazione, Re Carnevale, la Regina Quaresima, Mengone Torcicolli e LisettaMONTE SAN PIETRANGELI dalle ore 20.30 Tel. 0734.969125

Veglione di Carnevaleserata danzate, premiazione maschere più belle e gruppi più numerosiPORTO SANT’ELPIDIO Palazzetto dello Sport ore 21.30

Carnevale ElpidienseSerata danzante Orchestra Claudia FloresSANT ELPIDIO A MARE (FM) Bocciofila elpidiense ore 21.30Tel. Comune 0734.8196204

19 Febbraio Domenica28° Carnevale de li Panicciàsfilata di carri allegorici e gruppi mascherati. ”Palio de li Paniccià”, premio al miglior gruppo e al miglior carro. In serata musica live in piazzaAMANDOLA Da Via Cesare Battisti a Piazza Risorgimento dalle ore 14,30Tel. 334.9391777

Nel regno di Re CarnevaleCarri Allegorici, Gruppi Mascherati, Animazioni e Musica. 23^ edizioneFERMO Piazza del Popolo dalle ore 15Tel. 0734.284343 - 335.5268147

Carnevale dei bambiniRaduno delle maschere, animazione e dolciSANT ELPIDIO A MARE Contrada San Martino dalle ore 15Tel. Comune 0734.8196204

20 Febbraio LunedìCarnevale ElpidienseGran Veglione e serata danzanteSANT ELPIDIO A MARE Bocciofila elpidiense ore 21.30

21 Febbraio Martedì28° Carnevale de li Panicciàfalò di Re Carnevale, estrazione della lotteriaAMANDOLA Piazza Risorgimento ore 16 Tel. 334.9391777

Carnevale dei BambiniFALERONE Piazza della Concordia, Salone Comunale ore 15,30

Carnevale al San Carlofesta mascherata con giochi, balli e premiFERMO Ricreatorio San Carlo dalle ore 16www.ricreatoriosancarlo.it

AGENDATutti gli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola

Gastronomia

Musica leggera

Fermano e AscolanoTornano i Circuiti delle Cucine Tipiche

PedasoRiflessione e spettacolo con Serena Abrami

BreveGrottazzolinaQuattro musicisti ed un caleidoscopio di suoniQuattro musicisti tra i più interessanti e audaci della scena europea si cimentano in un repertorio semplice e diretto, mai banale, dando vita a un caleidoscopio di suoni e solu-zioni timbriche che affascina e trascina l’ascoltatore in un continuo gioco di rimandi. Venerdì 24 febbraio, alle ore 21,15, sul palco del TAM Club di Grottazzolina suoneranno Francesco Bearzatti (sax tenore e clarinetto), Mauro Ottolini (trombone, bombardino), Raffaello Pareti (contrabbasso) e Walter Paoli (batteria).

Tel. 338.4321643 - www.tamfactory.net - www.marchejazznetwork.it

15 febbraio 201217

Cartellone/News

Carnevalecarri allegorici e gruppi mascherati. Carnevale del FermanoMONTE SAN PIETRANGELI Piazza Umberto I° e vie del centro dalle ore 14.30Tel. 0734.969125

Carnevale MonturaneseGrande sfilata di Carri Allegorici e Gruppi Mascherati. 35^ edizioneMONTE URANO Via Papa Giovanni dalle ore 14.30 Tel. 0734.848723

Carnevale in Piazzasfilata carri allegorici e gruppi mascheratiPORTO SAN GIORGIO Viali Buozzi e Don Minzoni dalle ore 14.30Tel. 0734.680263-33

La MattacchionataSfilata e animazione di Gruppi Mascherati e rogo di Re CarnevalePORTO SANT’ELPIDIO Piazza Garibaldi dalle ore 14.30 Tel. 0734.9047117

Carnevale dei bambiniSANT ELPIDIO A MARE Bocciofila elpidiense dalle ore 15Tel. Comune 0734.8196204

29^ Carnevale dei bambiniRaduno dei gruppi mascherati, musica, balli, animazione e dolciumiSANT ELPIDIO A MARE Casette d’Ete, PalAzzurra dalle ore 15

Carnevale dei Bambinimusica, giochi, ballo con Re Carnevale e ospiti a sorpresaSERVIGLIANO dalle ore 16Tel. 0734.759119

Grande festa di CarnevaleSERVIGLIANO Teatro comunale ore 17Tel. 0734.750583 - 347.4060569 www.eventiculturali.org

26 Febbraio DomenicaCarnevale MontegranareseSfilata di Carri Allegorici e Gruppi Mascherati. Musica, sfrappe e vino a volontà. Carnevale del FermanoMONTEGRANARO Vie del centro dalle ore 14 Tel. 0734.897932

MOSTRE D’ARTELa luce delle Marche9 fotografi raccontano il loro territorio. A cura di Simona Guerra. Autori: Guidi, Dondero, Marrozzini, Ferroni, Giacomelli, Carafoli, Gambelli, Cicconi Massi, CocciaFERMO Villa Vitali Fino al 25 FebbraioTel. 347.5789593 www.petitemaison.it

Dante MontanariL’essenziale poesia del paesaggio. Mostra di opere paesaggistichePORTO SANT’ELPIDIO La piccola, Ex scalo merci. Orario: tutti i giorni ore 18.00-20.00 Fino al 19 Febbraio Tel. 0734.908263

MUSICA LEGGERA24 Febbraio VenerdìThe roar at the doorFrancesco Bearzatti, Mauro Ottolini, Raffaello Pareti, Walter PaoliGROTTAZZOLINA Teatro Novelli ore 21.15 www.tamfactory.net

AGENDATutti gli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola

Eventi

Un calendario ricco di eventi accattivanti, variegati e, soprattutto, non sovrapposti. E’ il Carnevale del Fermano, contenitore di importanti iniziative organizzate in vari Comuni della provincia di Fermo che, anni or sono, hanno deciso di unire le forze per offrire un’idea nuova di carnevale organizzato e partecipato. “Il Fermano ha dato diverse prove di essere un territorio coeso, - spiega il direttore artistico Marco Renzi - la grande mobi-litazione per il ripristino della Provincia ne è stato senza dubbio l’esempio più eclatante, eppure quello che abbiamo costruito per le festività del Carnevale ha un carattere di asso-luta novità e contiene elementi di grande interesse. Dopo anni in cui ciascuno è andato per proprio conto, spesso uno contro l’altro, spendendo risorse per primeggiare ed avere più visibilità, siamo di fronte ad una netta inversione di tendenza e il “Laboratorio del Carnevale” ne è una delle prove più evidenti”. Per l’edizione 2012 sette sono i Comuni che sedendosi attorno ad un tavolo hanno discusso di un ampio progetto territoriale legato al carnevale. Sette Comuni in rete, la prima della Regione Marche per il Carnevale, una fitta ragnatela di iniziative che si snodano da sabato 11 fino a domenica 26 febbraio: carri allegorici, gruppi mascherati, spettacoli teatrali, animazio-ni, musica, gastronomia, giochi in piazza, veglioni, la maschera tradizionale di Mengone Tor-cicolli e soprattutto tanta voglia di esserci, perché a Carnevale il vero Re è la partecipazione. Dopo la presentazione ufficiale a Fermo, il Re riceverà le chiavi dai Sindaci a Sant’Elpidio a Mare giovedì 16 febbraio (ore 10, Auditorium Giusti), riempirà di risate “l’Arlecchino” a Monte Urano (16 e 17 febbraio), banchetterà a Monte San Pietrangeli (sabato 18 febbraio, Ristorante Pina), ballerà lungo i viali di Porto San Giorgio nel pomeriggio del Martedì Grasso e fin oltre il limite del calendario arrivando a Montegranaro la domenica successiva, poi, come tradizione vuole, sarà l’arcigna Regina Quaresima a bruciarlo a Porto Sant’Elpidio, rimettendo ordine nel tempo e nella vita.“Quando ventitre anni fa cominciai ad occuparmi del Carnevale – conclude Marco Renzi - dissi, e per ogni anno successivo ebbi a ripetere, che il successo delle manifestazioni di Carnevale nell’intero territorio del Fermano non si poteva misurare con l’altezza dei carri allegorici ma con la straordinaria mobilitazione di gente che stava dietro a tutto quello che accadeva, con l’antica voglia collettiva di scendere in Piazza, fare baldoria e dare un calcio ad un inverno sempre e comunque troppo lungo. Il Carnevale del Fermano può essere letto solo attraverso questa lente e solo così lo si può apprezzare per quello che è, una grande festa popolare che unisce gente e territorio, non importa allora se un carro è piccolo o un gruppo è improvvisato, importante è esserci da allegri protagonisti, perché questo è quello che prima di ogni altra cosa Re Carnevale pretende dai suoi sudditi”.

Provincia di FermoIl Carnevale del Fermano, festival dell’allegria e della partecipazione

15 febbraio 201218

Cartellone/News

25 Febbraio SabatoNicolò CarnesiFERMO Friends pub Tel. 339.6533136 www.friendspub.it

26 Febbraio DomenicaSerena Abramitributo a Luigi Tenco a 45 anni dalla morte. Voce, chitarra, pianoforte e voce recitantePEDASO Cineteatro Valdaso ore 17,30Tel. Comune, 0734.931319

9 Marzo VenerdìNeri Marcorè incontra Stefano Bollani e David RiondinoPORTO SANT’ELPIDIO Teatro delle Api ore 21 Tel. 0734.902107

10 Marzo SabatoRimusicanzecinema muto rimusicato dal vivo. ”Charlot ubriaco”, ”La cura miracolosa”, ”La barca”. Con Roberto Piermartire (tromba) e Marco Pierini (batteria e sequenze) e la partecipa-zione di Piero Massimo Macchini. A cura del Circolo del Cinema MetropolisMONTAPPONE Teatro Comunale ore 21.15 Tel. 0734.760426

11 Marzo DomenicaDe André, da Marinella a PrincesaCompagnia di Piero CesanelliPEDASO Cineteatro Valdaso ore 17Tel. 0734.931319

MUSICA CLASSICA19 Febbraio DomenicaConcertoAndrea Oliva flauto solista dell’Accademia di Santa Cecilia, Damiana Mizzi soprano, Costanza Savarese chitarra. Musiche di Rossini, Donizetti, Mozart, Paganini, Villa Lobos. XVI Stagione ConcertisticaMONTEGRANARO Officina delle Arti, Polo Scolastico di Santa Maria ore 17.15Tel. Biblioteca Comunale, 0734.890554

23 Febbraio GiovedìMade in Italy XX-XXI4^ Rassegna di Musica Contemporanea. I Concerti del Conservatorio. Marco Rogliano (violino), Fausto Bongelli (pianoforte)FERMO Auditorium Billè del Conservatorio ore 21.15 Tel. 0734.225495

26 Febbraio DomenicaYulianna Avdeeva pianoforteFERMO Sala dei ritratti ore 17.30Tel. 0734.284295 - 347.6529970

Recital liricocon So Eun Jeon (soprano) e Cesarina Compagnoni (pianoforte)MONTEGIORGIO Teatro Alaleona ore 17.30Tel. 0735.736302 - 0734.952067

2 Marzo VenerdìOrchestra e coro del Conservatorio ”Pergolesi”direttore Daniele Giulio Moles. Inaugurazione Anno AccademicoFERMO Teatro dell’Aquila ore 21.15Tel. 0734.284295 - 347.6529970

4 Marzo DomenicaTrio GinestraNuova Musica ItalianaFERMO Sala dei Ritratti ore 17.30Tel. 0734.284295 - 347.6529970

AGENDATeatro

Questo scorcio di inverno è di certo il momento clou per quanto concerne l’offerta teatrale. Non c’è che l’imbarazzo della scelta nei teatri del territorio fermano tra prosa, classica, cabaret, teatro/canzone, teatro civile e chi più ne ha più ne metta. Di seguito presentiamo una panoramica degli eventi programmati che vedranno protagonisti nomi affermati del panorama artistico nazionale e compagnie locali di sicuro avvenire. Buona lettura.

FermanoTeatro per sorridere, teatro per pensare, teatro per emozionare

L’apparenza inganna di Francis VeberCon Maurizio Micheli e Tullio Solenghi. Regia di Tullio SolenghiSant’Elpidio a Mare, Teatro Cicconi, 16 febbraio

Mobbing, Disoccupazione, Discriminazione sessuale, Omofobia, Stalking, sono ahimè argomenti dell’og-gi, soprattutto dell’Italia di oggi, e questo restituisce al testo una efficace attualità. La versione teatrale che abbiamo derivato dalla sceneggiatura, pur non tradendone le trame essenziali, tiene conto di una inevitabile “italianizzazione” di ambienti e personaggi. Del taglio cinematografico ho voluto mantenere la frammentarietà del racconto, operando una sorta di montaggio teatrale, con scene che si susseguono a ritmo incalzante . Un racconto che deve essere reale, coinvolgente e al tempo stesso esilarante, come spesso accade nelle scene e nei personaggi de L’apparenza inganna. (Tullio Solenghi)

Marche Tube - Conoscere le Marche senza capirci un tube!Video live show di e con Piero Massimo MacchiniFermo, Multisala Super8 di Campiglione, dal 16 al 19 febbraioFermo, Cinema Sala degli Artisti, dal 12 al 14 marzo

Prima che dal contenuto di Marche Tube (che debutterà il 15 febbraio a Montegranaro), con Piero Massimo Macchini occorre partire dagli esilaranti trailer di presentazione, oramai un vero cult della rete.“Devo dire: io ho messo le idee condivise con i miei colleghi e amici - menziono Michele Gallucci perché altrimenti dice che le idee sono tutte le mie- mentre la realizzazione video è di Giordano Viozzi, un grande professionista” Cosa c’è dentro “Marche Tube”? “Ci sono tantissime idee. C’è una comicità trasversale a 360°, c’è una forte autoironia, c’è la visione del mondo con al centro le Marche. E’ un lavoro in cui credo molto: ho voluto mettere la mia faccia su uno schermo grande e scoprire che effetto che fa. Poi dentro è vorticoso, caleidoscopico e imbarazzante.” Intervista completa su www.corrierenews.it

L’uomo, la bestia e la virtù Di Luigi Pirandello. Regia di Enzo Vetrano e Stefano RandisiMontegiorgio, Teatro Alaleona, 17 marzo

Il nostro lavoro su Pirandello, cominciato con uno studio sulle Novelle e portato avanti con Il berretto a sonagli, giunge adesso alla prova di un testo molto particolare - L’uomo, la bestia e la virtù - quasi un unicum della produzione pirandelliana. Mai come in questo testo infatti la drammaturgia del grande Maestro incontra e si esprime col linguaggio del grottesco e genera una favola allegorica, o meglio un apologo, come lui stesso ha voluto definirlo. La situazione che ci racconta è di quelle al limite del possibile eppure credibili, paradossale risvolto di quella società claustrofobica e piena di convenzioni che Pirandello ha saputo scardinare pezzo dopo pezzo coi suoi affondi letterari e teatrali. Nasce da una novella, Richiamo all’obbligo, e si sviluppa incarnandosi in personaggi/animali immaginati e descritti come maschere grottesche. (Enzo Vetrano e Stefano Randisi)

La mostra con Simona Marchini. Regia di Gigi ProiettiPorto Sant’Elpidio, Teatro delle Api, 20 febbraio

Al Teatro delle Api viene proposto il grande successo di Simona Marchini diretta da Gigi Proietti: La mostra. Uno show leggero e divertente, il connubio Marchini-Proietti è al tempo stesso una scommessa e una certezza, ma anche profondo, fatto di musica, rigorosamente dal vivo, di belle immagini, di perso-naggi esilaranti – Iside Martufoni su tutti – e di parole necessarie. Il tutto sul filo conduttore della vita avventurosa, divertente mai banale di Simona. Sul palcoscenico, trasformato in una Galleria d’Arte, Simona confesserà al pubblico i tanti perché che accompagnano la sua vita: perché non è diventata la più grande ballerina del Bolshoi; perché non è diventata la Callas; perché l’Arte è importante? Cos’è la cultura? Ma soprattutto, perché Don Lurio è un mito!

Non ce ne importa niente Con le Sorelle Marinetti. Regia di Christian SchmitzMontegranaro, Cine Teatro La Perla, 23 febbraio

“Non ce ne importa niente” non è un semplice concerto, ma una vera e propria pièce di teatro musicale, che propone allo spettatore un viaggio temporale a ritroso negli anni ’30.Anni di grandi inquietudini, ma anni anche di voglia d’evasione e di spensieratezza che, grazie alla scu-deria di autori, cantanti e direttori d’orchestra dell’Eiar ha prodotto un repertorio di canzoni che ancora oggi mettono buon umore. E pensare che nel ’25 Mussolini disse: “Questa radio non funzionerà mai!”. Interpreti di questo viaggio sono le Sorelle Marinetti, un trio di “ragazze” davvero particolari, che, affasci-nate dall’esperienza artistica e umana del Trio Lescano, si calano nei panni di tre signorine degli anni ’30 per raccontare con gustosi sketch la società del tempo e per interpretare i più grandi successi di quegli anni.

Mattei - Petrolio e fango di e con Giorgio FelicettiMontegiorgio, Teatro Alaleona, 24 febbraio

Questo singolare personaggio di “patriota” prefigura un’ “Italia nazione” che si riscatta da una guerra mondiale perduta, dalla povertà, e trova la sua identità e dignità nel lavoro. Mattei è la storia di un ragazzino nato e vissuto nelle Marche, che parte per Milano a cercare il futuro. Qui fonda una piccola industria chimica e frequenta gli ambienti politici democristiani. Nel dopoguerra fa rinascere l’Agip e fonda l’Eni, rivoluziona la politica energetica nazionale ed internazionale. Teatro d’inchiesta o narrazione civile, Mattei è un racconto di giustizia negata. Il testo dello spettacolo è frutto di una lunga ricerca di testimonianze dirette, interviste e consultazione di libri, foto, film e materiali sulla ricostruzione degli ultimi giorni della sua vita. Lo spettacolo racconta un Mattei di sconvolgente attualità e getta un’inquietante luce su questa morte annunciata. (Giorgio Felicetti)

15 febbraio 201219

Cartellone/News

Concerto per chitarra e sopranoAnnarosa Agostini (soprano) e Matteo Bernetti Evangelista (chitarra). A cura di PerpianosoloMONTEFALCONE APPENNINO Teatro Comunale del Falco ore 17Tel. 0734.79111

5 Marzo LunedìConcerto per pianoforteNazzareno Carusi pianoforte. MONTEGRANARO Officina delle Arti, Polo Scolastico di Santa Maria ore 17.15Tel. Biblioteca Comunale 0734.890554

11 Marzo DomenicaArmonie d’operaper soprano, tenore, mezzo soprano e bari-tono. Con la partecipazione straordinaria di Elizabeth Norberg - Schulz (soprano) e Salvatore Barbatano (pianoforte)FERMO Sala dei Ritratti ore 17.30Tel. 0734.284295 - 347.6529970

TEATRO RAGAZZI21 Febbraio MartedìI quattro musicanti di BremaA cura dellla Nuova Accademiadel Teatro d’Arte di ArezzoFERMO Palazzo dei Priori, Sala dei Ritratti ore 17.30 Tel. 0734.902107 - 284343 www.eventiculturali.org

Grande festa di CarnevaleSERVIGLIANO Teatro comunale ore 17Tel. 347.759657 - 339.8394620 www.eventiculturali.org

25 Febbraio SabatoIl gioco del perché laboratorio ludico-didattico a cura di LiberalibriMONTEFORTINO Palazzo Leopardi ore 15Tel. 0736.859101

26 Febbraio DomenicaLa fattoria degli animalicommedia musicale di Tommaso Paolucci, Ada Borgiani e Aldo Passarini. A cura della ”Compagnia delle stelle”FERMO Teatro dell’Aquila ore 17Tel. 0734.284295 www.fermocultura.it

Il mangiatore di sognia cura della compagnia ”Teatro Prova”PORTO SAN GIORGIO Teatro comunale ore 17Tel. 0734.902107 www.eventiculturali.org

Sotto la torrefiabe, leggende e altre storie. Incontri, laboratori, giochi e letture per tutti i bambini dai 5 ai 10 anniTORRE SAN PATRIZIO Teatro comunale ore 16

27 Febbraio LunedìIl mangiatore di sognia cura della compagnia ”Teatro Prova”SANT ELPIDIO A MARE Teatro Cicconi ore 10Tel. 0734.902107 www.eventiculturali.org

2 Marzo VenerdìL’orco del teatroCompagnia dei ”Teatri Comunicanti”MONTE URANO Teatro Arlecchino ore 10Tel. 0734.902107 www.eventiculturali.org

3 Marzo SabatoL’orco del teatroa cura dei ”Teatri Comunicanti” MONTAPPONE Teatro comunale ore 21Tel. 0734.902107 www.eventiculturali.org

AGENDA

La fattoria degli animali commedia musicale di T. Paolucci, A. Borgiani e A. PassariniFermo, Teatro dell’Aquila, 26 febbraio

Una commedia musicale tutta nuova, che offre ai giovani un’occasione unica per riflettere sul valore della Natura in una società come quella moderna. Una fattoria soffocata dalla città rischia di essere chiusa. La fattoressa Zia Giò, con simpatica determinazione lotta per resistere alle ingiustizie perpetrate in nome del “progresso”. Sul filo di questa appassionante storia, che ha al centro la lotta della Natura per non essere sacrificata sull’altare dello sviluppo economico, nasce un musical divertente, che vede sulla scena attori, cantanti, burattini, marionette, pupazzi, spaventapasseri ed uccelli di tutti i tipi. Le scene ed i costumi ci riportano in una fantasiosa fattoria anni ’60, che magicamente diventerà anche il palcoscenico del musical finale che verrà rappresentato per far conoscere ai bambini di tutte le età gli animali nella loro bellezza e unicità reale.

Bahamut Scritto e diretto da Antonio Rezza e Flavia MastrellaPorto Sant’Elpidio, Teatro delle Api, 25 febbraio

Un uomo steso fa le veci del tiranno. E cede il passo all’atleta di Dio che volteggia sulle sbarre con le braccia della disperazione. E poi un nano, più basso delle sue ambizioni, che usa lo scuro per fare e la luce per dire. Frattanto qualcuno cade dall’alto e si infila i piedi nella gola. Ma si affaccia Bahamut, l’essere supremo, che dopo breve apparizione si sottrae al tempo e al giudizio. Mentre la merce si mescola a corpi fatti a pezzi. Pezzi di uomo ancora da nascere ma già immolati alla meschinità costituita. E viaggiatori dell’anima con il corpo stanco, alloggiati come bestie a copulare nel grande albergo della carne mozza. Intanto le sfilate della vanità su corpi zoppi e deceduti. Ma il senso della vita si incontra solo all’infinito, dove l’uomo fa la fine del capretto da sgozzare. Brufoli e depressioni tristemente accomunati con le bibite a ghiacciare le parole nella gola.

Due di noi di Michael Frayn; con Lunetta Savino e Emilio Solfrizzi. Regia di Leo MuscatoMontegiorgio, Teatro Alaleona, 20 febbraio

Il titolo racchiude tre atti unici, concepiti per essere recitati da un’unica coppia d’attori che raccontano tre emblematiche e paradossali situazioni matrimoniali. Nella prima, Black and silver, un marito e una moglie, entrambi col sistema nervoso logorato da un pargoletto insonne e urlante, tornano in vacanza a Venezia nella stessa camera d’albergo dove avevano trascorso la luna di miele. Il confronto passato/presente è comico, tenero, con una punta d’amarezza. Nella seconda, Mr.Foot, la comunicazione di coppia è azzerata: la moglie sopperisce dialogando in modo surreale con il piede del marito, l’unica parte del corpo che ne tradisce qualche sprazzo emotivo. Nell’ultima situazione, Chinamen, marito e moglie si ritrovano a dover gestire una cena alla quale hanno invitato, per errore, una coppia di amici da poco separati e il nuovo boyfriend di lei.

Gli ultimi siamo noi Con Max Manfredi e Alberto PatruccoPedaso, Cineteatro Valdaso, 4 marzo

“Gli ultimi siamo noi” è uno spettacolo che vede impegnati Max Manfredi (targa Tenco 2009) e il “cantattore emergente” Alberto Patrucco nell’interpretazione dell’epopea musicale di quella che viene riconosciuta in tutto il mondo come la “Scuola genovese”. Max Manfredi è un giocoliere ed alchimista del “dire cantando”. Canzoni calibrate e vertiginose, racconti di mare, di viaggi, città e metropoli, storie d’amore e di disincanto, schiaffi e carezze per un poeta della scena. Alberto Patrucco è un comico anticonformista che si presenta in palcoscenico semplicemente con la sua faccia e la sua verve. Classe 1957, abito di scena scuro, in omaggio alla scuola minimalista che imponeva massima attenzione alle mani e al volto. Voce profonda, almeno quanto i temi che affronta con apparente leggerezza, Patrucco rifugge ai travestimenti e ai lazzi pseudoclauneschi.

Non tutto è risolto di Franca Valeri Con Franca Valeri, Licia Maglietta, Urbano Barberini, Gabriella Franchini Regia di Giuseppe MariniPorto Sant’Elpidio, Teatro delle Api, 6 marzo

Non tutto è risolto nasce smontando e rimontando i pezzi della propria esistenza in un caos ordinato e lirico, che coniuga l’eccentricità della scrittura con l’urgenza di dare corpo ai fantasmi, in un’altalena di citazioni e rimandi che creano un cortocircuito vitale tra persona e personaggio. Lo spettacolo affronta il tema di una vecchiaia capricciosa e caparbia, unito a quello di una memoria strumentalmente lacunosa al fine di lenire o differire il sentimento di una possibile fine: una sottile malinconia vela così le trame di una commedia divertente e garbata, sfuggente e ricca di fascino. Protagonista assoluta, Franca Valeri imperso-na il personaggio chiave della vicenda, dando sul palcoscenico l’ennesima prova della sua grande classe.

Sparla con me Di e con Dario VergassolaGrottazzolina, Teatro Novelli, 11 marzo

Dario Vergassola torna in teatro, con lo spettacolo esilarante “Sparla con me”. Il comico di La Spezia (città dove a suo dire “l’unico locale aperto di notte è il bancomat”) discuterà di tutti gli aspetti della vita, ma più di tutto dei rapporti con l’altro sesso, tanto agognati quanto poco vissuti. Lo chiarisce definendosi come un tronista incompreso, un macho tutto fumo niente arrosto circondato da icone da calendario come vivesse nell’officina di un meccanico. Nello show Vergassola riproporrà i momenti più divertenti della sua esperienza televisiva con Serena Dan-dini (“Parla con me”), promettendo come sempre di appassionare e far ridere a crepapelle.

Occidente solitario di Martin McDonaghCon Claudio Santamaria, Filippo Nigro e Nicole Murgia. Regia di Juan Diego Puerta LopezFermo, Teatro dell’Aquila, 13 e 14 marzo

La storia è ambientata in un piccolo villaggio dell’Irlanda. Due fratelli in eterno conflitto, la morte del padre, l’impossibilità di vivere senza dispute, un’atmosfera quotidiana fatta di litigi e piccole vendette. Uno dei fratelli pensa solo a marcare con la sua iniziale tutto quello che c’è in casa per sottolineare al fratello le sue proprietà. L’altro pensa a scroccare cibo partecipando ai funerali solo per i buffet o mangiando i pacchetti di patatine del fratello. Frequentatore assiduo della casa è il giovane prete locale, debole, che beve come una spugna, spesso in compagnia dei due fratelli, di cui cerca invano di appianare la relazione.

15 febbraio 201220

Cartellone/News

11 Marzo DomenicaPulcinella e il mistero del castelloa cura della compagnia ”Teatro Eidos”PORTO SAN GIORGIO Teatro comunale ore 17Tel. 0734.902107 www.eventiculturali.org

Altri eventi16 Febbraio GiovedìSenza fare di necessità virtù. Memorie di un antifascistapresentazione del volume di Rosario Bentivegna. Intervengono il Presidente dell’I-SML di Fermo Sergio Bugiardini e Michela Ponzani, storica e curatrice del volume. PORTO SAN GIORGIO Sala Max Salvadori ore 21.15 Tel. 0734.2321

17 Febbraio VenerdìUn ponte di parole Incontri di lettori. ”Lettere contro la guerra” di Tiziano TerzaniMONTEGRANARO Biblioteca comunale ore 18.30 Tel. 349.5753241

18 Febbraio SabatoEsposizione nazionale caninaFERMO Località Girola, Centro Fiere dalle ore 8 Tel. 0734.623009

In con tra conversazioni sulla fotografia con Ennio Brilli e Pacifico D’ErcoliFERMO Cappellina di Villa Vitali ore 17.30Tel. 338.3993048 www.petitemaison.it

19 Febbraio DomenicaEsposizione nazionale caninaFERMO Località Girola, Centro Fiere dalle ore 8 Tel. 0734.623009

La musica parla a tutticoncerto conferenza, Adrian Vasilache al piano-forte. ”Beethoven e la rivoluzione senza tempo”MONTE URANO Sala Riunioni del Comune ore 16.30 Tel. 0734.848723

23 Febbraio GiovedìVerità o realtàHyeronimus Bosch vs il Surrealismo nove-centesco. Con Cesare Catà. Incontri sulla storia dell’arte contemporaneaPORTO SAN GIORGIO Teatro comunale ore 18 Tel. Comune 0734.680256

24 Febbraio VenerdìPresentazione del volume”L’autismo a scuola. Quattro parole chiave per l’integrazione” (Carrocci - Editore ) con il Dott. Lucio CottiniFERMO Teatro Luigi Antonini ore 21

25 Febbraio SabatoScrittori in erbapremiazione dei partecipanti alla IV edizione del Concorso Letterario riservato agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo gradoFALERONE Salone Comunale ore 16

In con tra conversazioni sulla fotografia con Luca Blast Forlani e Monica CaputoFERMO Cappellina di Villa Vitali ore 17.30Tel. 338.3993048 www.petitemaison.it

26 Febbraio DomenicaLa musica parla a tutticoncerto conferenza Adrian Vasilache al pianoforte. ”Chopin-Liszt: tempi perduti e ritrovati”MONTE URANO Sala Riunioni del Comune ore 16.30 Tel. 0734.848723

I martiri del lavoroda Marcinelle 1956 a Trieste 2011. Incontro dibattito. A seguire concerto di Serena Abrami - tributo a Luigi TencoPEDASO Cineteatro Valdaso ore 16,30Tel. Comune, 0734.931319

1 Marzo GiovedìSenza fare di necessità virtù. Memorie di un antifascistaDel libro di Piero Calamandrei ”Lo Stato siamo noi” discutono Giuseppe Buondonno, e Giovanni De Luna, docente presso l’Uni-versità di Torino e curatore del volume. Ciclo di incontri ”Memoria e Storia. Tre libri”PORTO SANT’ELPIDIO Aula Magna I.S.I.T.P.S. ore 10 Tel. 0734.2321

4 Marzo DomenicaCuoio e dintorni laboratorio ludico-didattico a cura di LiberalibriMONTEFORTINO Palazzo Leopardi ore 15Tel. 0736.859101

AGENDATutti gli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola

Musica classica

Grande attesa tra gli appassionati per il concerto che la pianista Yulianna Avdeeva, vincitrice del Concorso Internazionale “Chopin” di Varsavia, terrà alla Sala dei Ritratti del Palazzo dei Priori domenica 26 febbraio alle 17.30. L’evento è inserito nella Stagione Concertistica fermana organizzata dalla Gioventù Musicale e dal Comune. L’intera pri-ma parte è dedicata a Chopin con una summa delle più belle pagine. Si potranno così ascoltare due Notturni, la Ballata op.23 n.1, tre Mazurke, la Barcarola op.60 e lo Scherzo op.31 n.2. Il concerto prosegue con altri brani di grande bellezza come la “Pavane pour une infante defunte” e la Sonatine di Ravel oltre alla poderosa “Sonata n.2” di Prokofiev.La Stagione Concertistica prosegue domenica 4 marzo, sempre alla Sala dei Ritratti con tre musicisti locali, sensibili interpreti della “Nuova Musica Italiana”. Si tratta del Trio Ginastera composto da Paolo Strappa (violino), Giuseppe Franchellucci (violoncello), Andrea Strappa (pianoforte). In programma musiche dello stesso Andrea Strappa, Silvia Colasanti, Giovanni Sollima e Fulvio Delli Pizzi che saranno presenti in sala e illustreranno le loro composizioni. Domenica 11 marzo alla Sala dei Ritratti torna la musica lirica con “Armonie d’Opera” in collaborazione con l’Associazione MarcheMusica. Accompagnati al pianoforte da Salvatore Barbatano, si esibiranno voci (soprano, tenore, mezzosoprano e baritono) di grande rilievo oltre alla partecipazione straordinaria del soprano Elizabeth Norberg-Schulz. (Carmela Marani)

FermoSuadenti pagine musicali per la Stagione Concertistica

Mostre d’arte

Sarà visitabile fino a sabato 25 febbraio la mostra “La luce nelle Marche. 9 fotografi raccontano il loro territorio” a cura della petite maison des sons et lumières - cen-tro indipendente di ricerca di studio e di divulgazione della cultura dell’immagine, curata da Simona Guerra e diretta da Lisa Calabrese.Presso Villa Vitali di Fermo sarà possibile ammirare le istantanee di Mario Carafòli, Lorenzo Cicconi Massi, Ignacio Maria Coc-cia, Mario Dondero, Ferruccio Ferroni, Ric-cardo Gambelli, Mario Giacomelli, Eriberto Guidi e Giovanni Marrozzini.Alla mostra è inclusa IN-CON-TRAFoto-grafia, una serie di conversazioni curate e condotte dal presidente della petite mai-son Danilo Cognigni con relatori esperti di linguaggio fotografico. Questi gli ultimi appuntamenti, sempre a partire dalle ore 17.30: 18 febbraio conversazione con Ennio Brilli e Pacifico D’Ercoli (“Metarappresen-tazione e reportage; ricostruzione o servizio di scrittura documentale oggettiva? I meto-

di d’inchiesta, gli strumenti, la direzione ideologicopolitica e l’onestà intellettuale”); 25 febbraio conversazione con Luca Blast Forlani e Monica Caputo (“I processi di rinnovamento della fotografia documenta-ria. Il paesaggio “reale” , la fotografia intesa come confine limite di una lettura che apre la natura temporale dei luoghi”).In programma anche visite guidate e dedicate agli studenti delle scuole del territorio fermano.

tel. 338.3993048 - www.petitemaison.it

FermoChe terra, le Marche!

Member of CISQ Federation

ISO 3834-4Certificed Quality System

Member of CISQ Federation

ISO 9001.2000Certificed Quality System

NUOVA

s.a.s.

RISTRUTTURAZIONEEDIFICI

CARPENTERIAMETALLICA

SISTEMIPERBONIFICAAMIANTO

Via Manlio Massini,13 - 63833 Piane Di Montegiorgio (FM)Tel.: 0734.964149 - Fax: 0734.967196 - www.ferbatsas.it - E-mail: [email protected]

COPERTURE

15 febbraio 201221

Sport/News

“Bene Marziali”. Questa la breve dichiarazione del CT della Nazionale maschile di pallanuoto Sandro Campagna alla stampa, al termine della sfida dello scorso dicembre in World League tra Italia e Inghilterra. Il fermano Luca Marziali è una giovane realtà della pallanuoto che a soli venti anni gioca la sua quarta stagione in A1 ed inizia a respirare aria Nazionale maggiore. La recente esibizione in World League gli ha consentito di mettersi in evidenza e, se il buon giorno si vede dal mattino, nel prossimo futuro c’è la concreta possibilità per l’atleta di casa nostra di entrare in pianta stabile nel mitico gruppo del Settebello, recente campione del mondo.Luca è nato e cresciuto a Fermo (i suoi genitori vivono a Montone) ed è proprio con la Idor Pallanuoto Fermo che ha iniziato la sua carriera. “Era davvero piccolo – ci spiegano mamma e papà – quando ha iniziato a frequentare dei corsi di nuoto. A sette anni la svolta: si è innamorato della pallanuoto e l’abbiamo iscritto al corso di mini acquagol”. La Idor lo accoglie e lo cresce ma l’infinito telento del piccolo centroboa non poteva passare inosservato. Ecco allora che l’”enfant prodige” a soli 14 anni viene prelevato dalla Vela Ancona ed inizia a giocare in serie B, misurandosi con atleti dotati sia fisicamente che tecnicamente. Luca tiene il passo, nonostante il fisico ancora acerbo. “El Grinta”, come lo chiamano i compagni per la sua determinazione, segna a raffica (21 gol) e nella stagione 2006/2007 contribuisce in modo determinante alla promozione della formazione dorica in serie A2.L’escalation continua: 28 gol l’anno successivo sempre con Ancona e nell’estate 2008 arriva la prima convoca-zione con la Nazionale ’91 per gli Europei di Belgrado dove realizza 8 gol in 6 partite. A quel punto iniziano a piovere richieste dalle squadre della massima serie. Luca

debutta in A1 con il Sori a soli 17 anni ben comportan-dosi, così come l’anno successivo quando va in rete 23 volte. Nel 2009 altra convocazione con la Nazionale ’91 per i mondiali di Sebenico (Croazia) e ottimo risultato: 6° posto assoluto e ben 14 reti in 6 partite per il giovane fermano. Nella stagione 2010/2011 passa al Nervi e con le sue 30 marcature contribuisce alla salvezza della com-pagine genovese. Durante il campionato arriva la prima convocazione in Nazionale Maggiore e a luglio 2011 conquista il campionato italiano juniores. Questa attuale è la seconda stagione con il Nervi che Luca sta vivendo al solito da vero protagonista. A dicem-bre, come detto, seconda esperienza con il Settebello a Manchester contro la Gran Bretagna, e primo, agognato gol per Marziali in Nazionale maggiore e il prossimo 21 febbraio nuova convocazione in azzurro per la sfida di World League contro la Russia a San Pietroburgo.Luca, come stai vivendo questo periodo così impor-tante per la tua carriera? “Lo vivo bene, sono sereno e determinato. La società in cui milito non naviga in acque tranquille ma con umiltà e abnegazione ci tireremo fuori. Dal punto di vista personale sto ottenendo degli ottimi risultati e spero in futuro di giocare per altri obiettivi”.Quali sono le ambizioni di un ragazzo che a venti anni è arrivato ormai al top? “L’obiettivo primario è la Nazionale – ci dice Luca - , poi la squadra di club viene da sé”. In tal senso la recente esperienza con il Settebello ti è servita? “E’ un mondo totalmente diverso, un’occasione meravi-gliosa per mettermi in mostra e confrontarmi con atleti e tecnici di livello assoluto. Ora continuo a lavorare, so che il tempo è dalla mia parte e cercherò in tutti i modi di mantenere e se possibile approfondire questo rapporto con la Nazionale maggiore”. La pallanuoto è uno sport appassionante ma duro, dove

occorre essere sempre al massimo e dove i contatti fisici non mancano. Contatti con gente forte e d’esperienza. Cosa occorre per arrivare in alto? “Tantissimo allenamen-to e poi la grinta e la giusta determinazione. Per riuscire in questo sport occorre dare sempre il 100% in acqua”. Energia e determinazione che non mancano a Luca, ragaz-zo serio ed intelligente che riesce a studiare (frequenta la facoltà di Ingegneria all’Università) e ad allenarsi tutti i giorni, anche due volte al giorno, per poi dare il meglio di sé nel corso delle accese sfide del massimo campionato dove viene impiegato spesso e volentieri tutti e quattro i tempi, realizzando un gran numero di reti. In bocca al lupo Luca, dalla tua Fermo continueremo a seguirti e faremo il tifo per te!

Alessandro Sabbatini

Luca Marziali, la palombella fermana spicca il voloPallanuota/A 20 anni è già una realtà del movimento nazionale

Luca Marziali, ma non solo. Perché il movimento pallanuotistico nazionale ha guar-dato verso il fermano anche per quanto concerne la nazionale femminile, puntando su di un’altra atleta d’eccellenza, da pochi mesi affacciatasi alla ribalta della convoca-zione nella nazionale “Setterosa” di coach Conti, recentemente laureatosi campione d’Europa ad Eindhoven. Martina Verducci, nativa di Magliano di Tenna e giocatrice di serie A1 nelle file della Rari Bologna, dopo innumerevoli ritiri e stage con le giovanili della Under 93, poco prima di Natale ha ricevuto la convocazione per la nazionale maggiore ed ha preso parte ad un collegiale che, statene certi e fate tutti gli scongiuri del caso, per l’imminente futuro gli aprirà la porte del “Setterosa” in pianta stabile: “Un’esperienza unica – ha commentato – estenuante dal punto di vista fisico – atletico, ma assoluta-mente gratificante perché occasione di crescita tecnico – tattica a dir poco notevole”. Sette giorni consecutivi in Nazionale maggiore: “Un ritiro molto meno monastico rispetto a quelli delle giovanili” e la possibilità di allenarsi e crescere all’ombra della sua giocatrice – idolo: Tania Di Mario. “Giocare con lei è sempre stato uno dei miei sogni nel cassetto. Ora sta a me continuare ad impegnarmi al massimo per far sì che possano giungere altre convocazioni, anche se per quest’anno l’obbiettivo principale è disputare gli europei Under 19”. Per Martina sarebbero un bel premio, ma anche un giusto riconoscimento all’impegno assoluto che sta mettendo nella sua esperien-za bolognese, in cui deve fare i conti con il non indifferente salto di categoria ed una durissima lotta per mantenere la massima categoria. (u.f.)

Per decenni è stato un gioco a cui giovani e meno giovani si sfidavano in forza e abi-lità. Un gruppo da una parte, uno dall’altra, agli estremi di una corda, di una fune o di quello che si trovava in giro. La vittoria, con gli avversari a terra trascinati dalla grinta e dall’entusiasmo dei vincitori, aveva un sapore tutto speciale. Che un gioco come il tiro alla fune diventasse uno sport, che se ne dispu-tassero Campionati nazionali ed internazionali e che in Italia la squadra migliore nascesse a Fermo, non era poi così scontato.Da quando è stata fondata nel 2001 l’Asd Cobra Fermo, ha ottenuto ben ventotto primi posti nei Campionati italiani. Nella categoria 720 kg il team è imbattuto dal 2003. Nel 2006 sono arrivati i titoli nelle cat. 680, 720 e Fuori Peso (ultimo anno in cui si e disputata questa specialità), nel 2007 nelle cat. 640, 680 e 720 e nel 2008 nelle cat. 560, 600, 640, 680 e 720. L’anno suc-cessivo ancora vittorie nelle cat. 600, 640, 680 e 720, nel 2010 nelle cat. 600, 640, 680 e 720 e nel 2011 nelle cat. 600, 640 e 680. Nell’anno da poco iniziato il gruppo ha già trionfato nelle cat. 600, 680, 720 (la gara dei 640 deve essere ancora disputata). Non solo competizioni nazionali, però. Nel 2010, infatti, ai Campionati del Mondo di Cesenatico i tiratori fermani hanno ottenu-to un ottimo bronzo nella cat. 640 e un sorprendente secondo posto nella cat. 680, conquistando così il titolo di vice campioni del

mondo. Un risultato storico per una squadra italiana, visto che nessuna prima era mai riuscita a raggiungere simili traguardi. Il team è ora pronto ad affrontate un’altra competizione internazionale. Dal 23 al 26 febbraio, l’Asd Cobra Fermo sarà infatti impegnata nei Campionati Mondiali che si terranno a Perth in Scozia. I campioni fermani sono intenzionati a mettercela tutta per difendere il secondo posto conquistato due anni fa. E perché no, salire sul gradino più alto del podio. Sul campo di gara si sfi-deranno le migliori formazioni del mondo. Per l’occasione l’Asd Cobra ha convocato gli atleti più in forma: Maurizio Clementi, Stefano Crosta, Daniele Cugnigni, Cristiano Ferrara, Luigi Luciani, Massimo Luciani, Denis Mancini, Stefano Marcaccio, Enrico Marchionni, Andrea Mignani, Devis Palmie-ri, Davide Sacripanti e Donato Sacripanti. Ad accompagnarli il coach Luigi Olivieri, l’assistente Graziano Pagliarini ed il presi-dente Pasquale Del Moro.

Francesca Pasquali

Martina, da giovane promessa a splendida realtà

I Cobra Fermo ai Mondiali di Perth in Scozia

Pallanuoto/Prima convocazione in Nazionale Tiro alla fune/Obiettivo: difendere l’argento 2010

15 febbraio 201222

La Sutor Fabi Shoes Montegranaro alle prese con il suo 6° torneo nella massima serie di Basket, è impegnata in queste set-timane in una duplice battaglia in campo e fuori per poter restare in serie A. La lotta per evitare la retrocessione è sicuramente difficile, ma coach Giorgio Valli sta lavo-rando bene ed è riuscito a far abbandonare l’ultima posizione in classifica alla propria squadra, che, al momento in cui si scrive, tiene dietro di sé altre tre concorrenti: Cremona, Casale e Teramo. Grazie alle per-formances di Zorosky, alla crescita del gio-vane Mazzola, alla conferma di Ivanov sotto canestro ed alle migliori prestazioni dell’ex oggetto misterioso Mc Neal, la compagine calzaturiera sta cercando di costruire par-tita dopo partita, una salvezza che dopo le prime otto giornate appariva impossibile. Il fatto che in Legadue scenderà solo una

squadra, rende le speranze gialloblù più forti, a condizione che gli uomini di coach Valli negli scontri diretti lottino come avve-nuto nel match vinto contro Varese. L’altra battaglia ancora più importante è quella che la società veregrense sta por-tando avanti, per riuscire a mantenere la squadra ai massimi livelli, nonostante la crisi finanziaria di cui i massimi dirigenti sutorini hanno espressamente parlato nella conferenza stampa, in cui hanno presenta-to il progetto chiamato: “Il tuo assist per la salvezza”. La cosiddetta triade Basso, Trapè e Cannella da anni al timone della società approdata nel gotha del basket nazionale, ha fatto appello agli imprenditori ed agli appassionati montegranaresi e del territorio, affinché versino almeno 40 quote da € 25.000,00 cadauno, con la possibi-lità di un finanziamento rimborsabile in

4 anni a costo zero per gli imprenditori, che avrebbero subito la fattura per l’intero importo dalla società gialloblù. Per i privati che volessero aderire al progetto, la quota è di € 5.000,00 da versare al Sutor Special Club. L’obiettivo è di riuscire a raggiungere la somma di almeno un milione di euro entro marzo, per permettere alla squadra di chiudere il torneo, senza accumula-re ulteriori passività, con prospettive per poter guardare al futuro con più ottimi-smo, mentre in caso contrario, i massimi dirigenti montegranaresi hanno paventato anche l’ipotesi della fine del basket a livelli di eccellenza. La situazione è oggettivamente comples-sa, considerando anche la delicatezza del momento con una crisi che non accenna a diminuire a breve, l’auspicio è che si riesca a trovare delle nuove risorse, facendo

anche dei sacrifici, così come avvenuto con la cessione del forte pivot Brunner, che ha fatto risparmiare alle casse della Sutor Fabi Shoes diversi soldi.

Endrio Ubaldi

Due assist per la salvezza della SutorBasket/Obiettivo restare in A1 sia sul campo che fuori

Nuovo presidente e nuovi localiper l’Avis Comunale di Fermo

Buone notizie per i soci-donatori: dal mese scorso il centro di raccolta sangue utilizzato dai donatori fermani si è trasferito al piano terra della palazzina Ex-Inam, attigua all’Ospedale “Murri”. Locali più funzionali, più accoglienti, più riservati e, secondo le prime opinioni, anche più rilassanti: più ampi anche la zona di attesa e gli ambulatori dove i medici effettuano la prima visita o il consueto check-up pre-donazione. Locali lungamente attesi e finalmente usufruibili.Novità anche per l’organigramma dell’Avis Comunale di Fermo: eletto come nuovo presidente Gianmatteo Donati, che raccoglie il testimone da Giovanni De Minicis, all’inizio di un anno importante per l’associazione, che proprio in questi giorni sta portando avanti la sua azione di sensibi-lizzazione nelle scuole del capoluogo.Fa sempre bene, infine, ricordare perché esiste l’Avis. Il sangue, infatti, è un farmaco salvavita per molte persone ma non è riproducibile arti-ficialmente, nonostante i progressi della medicina, delle scienze e della biochimica: ciascuno di noi è la sola ed unica sorgente di sangue. Ma come viene utilizzato il sangue donato? Nei servizi di primo soccorso e di emergenza, in interventi chirurgici e trapianti di organo, nella crea-zione di farmaci emoderivati, nella cura delle malattie oncologiche, nelle varie forme di anemia cronica. Facciamo degli esempi. Quanto sangue occorre per i trapianti? Rene – 4 sacche di globuli rossi; cuore – dalle 30 alle 40 sacche di globuli rossi; fegato – 2 sacche di piastrine, 12 sacche di globuli rossi, 27 sacche di plasma; midollo osseo – dalle 50 alle 80 sacche di globuli rossi. Ognuno di noi, quindi, può dare il proprio contributo, divenendo nuovo donatore e contattando l’Avis Comunale di Fermo via mail, telefono o Facebook.

DONARE SANGUE. A TE NON COSTA NULLA, PER QUALCUNO VALE MOLTO

Avis Comunale di Fermo - FERMO - Via Sant’Andrea, 21Tel. 0734.229200 - Cell. 338.3347558

[email protected] - Facebook: Avis Comunale Fermo

Nel quadro del ciclismo mar-chigiano e dello sport regionale in generale, una delle socie-tà più longeve ed apprezzate è senza ombra di dubbio la storica squadra ciclistica del-la Rapagnanese fondata nel 1932 (nella foto lo storico gagliardetto), che da sempre cura con grande passione e professionalità le giovani leve ciclistiche del territorio, dando l’opportunità ai ragazzi dai 7 ai 18 anni, di conoscere lo sport faticoso delle due ruote, offren-do la possibilità, per coloro che dimostrano maggior impegno ed attitudine, di approdare successivamente sia al dilettantismo che al professionismo. Tanti sono stati i giovani che in questi 80 anni di onorata attività agonistica la Rapa-gnanese ha visto trionfare sulle strade regionali e nazionali, con diversi tricolori vinti e tanti giovani ciclisti avviati con successo al professionismo. Con il presidente provinciale della Federazione Ciclistica di Ascoli e Fermo Marco Lelli che è di Rapagnano, abbiamo parlato di questa piccola ma grande realtà sportiva, che si avvia verso il secolo di attività: “Il miracolo Rapagnanese ha un nome e cognome ed è quello del ciclo–avvocato Silvio Benignetti, che come la sua “creatura” anch’esso compie quest’anno le 80 primavere. E’ stato grazie all’amico Silvio per tantissimi anni presidente provinciale della Federazione Ciclistica, che mi sono avvicinato alla realtà del ciclismo giovanile, grazie al nostro presidentissimo ho accettato l’incarico di proseguire la sua opera, con una Federazione che raggruppa ben 2 province e che sta svolgendo un notevole lavoro, per stare vicino alle squadre del territorio, a partire proprio dai più giovani”. Non esageriamo, quindi, nel definire Silvio Benignetti come il deus ex machina della Rapagnanese...: “Assolutamente no. Grazie al suo entusiasmo altri collaboratori si sono avvicinati negli anni alla società, Silvio tiene sempre in grande considerazione i suggerimenti di tutti; un occhio va dato al bel sito consultabile all’indirizzo www.usrapagnanese.it, in cui è racchiusa tutta la storia e l’archivio bianconero, frutto di assoluta passione e dedizione”. Quanti atleti ha la società del suo Comune e quale sarà la prima gara stagionale orga-nizzata dalla società del Presidente Benignetti?: “I giovani ciclisti bianconeri sono circa una quarantina e coprono tutte le categorie dai 7 anni dei Giovanissimi ai 18 anni della Juniores, mentre la prima corsa riservata alla categoria “Juniores” sarà in programma per domenica 18 marzo 2012 in località Piane di Rapagnano. L’obiettivo della società sarà come tutti gli anni, di avviare al ciclismo i più piccoli, dando delle belle oppor-tunità per coloro che vorranno proseguire nello splendido mondo delle due ruote”.

Endrio Ubaldi

Rapagnanese: ottanta anni e non sentirli

Ciclismo/Obiettivo giovani

La Fabi Shoes Montegranaro, approfittando della pausa dovuta alla Final Eight di Coppa Italia, partecipa ad un importante torneo di basket in Marocco, dal 14 al 19 febbraio, a fianco di squadre dei massimi campionati di Francia, Spagna, Croazia e dei campioni di Marocco, Tunisia, Libia e Algeria

15 febbraio 201223

In principio fu “Podista…per caso: trent’anni di vita sportiva per il mondo”, datato 2004. Adesso, per il celeberrimo ottuagenario maratoneta fermano Mario Ferracuti, è arrivato il momento di pub-blicare una nuova iniziativa editoriale: “Una vita da corsa”. Minimo comun denominatore, appunto, la corsa o più in generale il movimento, che da sempre Ferracuti sbandiera non a torto come eli-sir di lunga vita. In questa nuova raccolta vanno a confluire quasi mezzo secolo di imprese ferracutiane, che dopo aver dato lustro alla città di Fermo sia sulle strade nazionali, che in quelle internazio-nali (ricordiamo la doppia partecipazione alla maratona di New York, ma anche in quelle di Praga, Berlino, Mosca, Buda-pest, Parigi, Amsterdam, Londra, Atene, Stoccolma e la Firenze – Mosca, corsa a tappe di ben 4.219 Km, solo per citarne alcune), alla bella età di 86 anni non sembra ancora assolutamente intenzio-nato ad appendere le scarpette al fatidico chiodo. Qualche giorno fa, incontrato per le vie cittadine in una delle sue immancabili passeggiate – allenamento, ci confidò la decisa volontà di voler “correre fino a 100 anni”. Quanti titoli, quanti riconosci-menti (da tutte le parti d’Italia e d’Europa: forse solo nella sua città a Ferracuti non vengono pienamente riconosciuti non solo i suoi successi, ma anche la conti-nua opera promozionale a vantaggio di Fermo città stessa. Ma, del resto…nemo propheta in patria. O no?). Eppure tutto ebbe inizio per pura neces-sità di salute: “Avevo solo 44 anni ed in seguito ad un brutto intervento chirur-gico – racconta Ferracuti – il dottore mi

consigliò di percorrere molta strada a piedi. Praticamente, da quel giorno non mi sono più fermato, prendendo parte ad oltre 2000 gare e percorrendo oltre 300 mila chilometri, durante i quali ho sempre testimoniato solo ed esclusiva-mente i più sani valori insiti nello sport”. “Una vita da corsa” quindi, si propone come il sequel di “Podista…per caso” e, fra imprese sportive compiute qua e là per il mondo e curiosi aneddoti ricon-ducibili a questo o a quel paese, c’è da star sicuri che la lettura scorrerà fluida, suscitando sorrisi di simpatia e sincera ammirazione. Magari, dopo aver chiuso l’ultima pagina, il lettore si porgerà una domanda: perché non riconoscere in Mario Ferracuti “l’atleta fermano dell’an-no 2012” o non assegnargli, una volta tanto, il premio “Plauso”?

Uberto Frenquellucci

Ferracuti, una vita di corsaPodismo/L’uomo dei record si racconta

Da sempre fra gli abitanti di Montegranaro e Monte San Giusto comuni distanti appena 3 chilometri ma appartenenti a 2 province diverse c’è una sana rivalità soprattutto in ambito calcistico, visto che le rispettive squadre negli anni ‘80 e ‘90 hanno dato vita a delle spettacolari sfide, con tanto di spareggi per la serie D, che portarono diverse migliaia di tifosi agli stadi di Civitanova Marche e Macerata. Uno sport abbastanza giovane come quello delle Freccette che negli ultimi tempi ha sempre più preso piede soprattutto fra i più giovani, sta riuscendo in una piccola ma significativa impresa, quello di mettere insieme alcuni giovani veregrensi con altri coetanei sangiustesi, per dar vita ad una squadra, che sta regalando delle belle soddi-sfazioni. La compagine dei Locos Darts formata da ragazzi e ragazzi di Montegranaro e di Monte San Giusto composta da Nicola Guardiani, Matteo Torresi, Mattia Torresi, Tania Marini, Clara Pazzelli e Valentina Vitali, è riuscita nelle finali nazionali di Bol-zano, ad avere la meglio rispetto alle squadre provenienti da ogni parte della Penisola nella categoria Mixed.I giovani che hanno sbaragliato la concorrenza in Trentino Alto Adige, sono quasi tutti campioni provinciali della categoria D, mentre Nicola Guardiani è addirittura campione italiano di questa categoria. Dai giovani e dalle giovani che hanno colto un risultato così prestigioso, è arrivato un bel segnale di unione e di volontà di superare antichi

campanilismi, se anche in altri sport più “datati” e tradizionali a partire dal calcio, che in un momento di forte crisi come quello che stiamo vivendo, sta attraversando un perio-do di vacche magre, si riuscisse a favorire delle fusioni o delle unioni, magari il nostro territorio riuscirebbe ad avere una eccellen-za sportiva in grado di ben figurare anche a buoni livelli agonistici.

Endrio Ubaldi

Freccette che unisconoSport vari/Due paesi e una sola squadra

Centri di avviamento sportivoper bambini delle materne ed elementari (C.A.S.)Corsi di preagonistica per ragazzidelle scuole medieCorsi di ginnastica per adulti, mattutini, pomeridiani e serali, con insegnanti diplomati IsefCorsi di riabilitazione funzionale e post-infortunioConsulenze psicomotorie per ragazzidiversamente abiliPreparazione atletica per tesserati di altre discipline, quali calcio, pallacanestro, pallavolo, sci e ciclismo

Valorizzando i talentiValorizzando i talenti

Sede utilizzata: Fermo - Pista di Atletica- Via G. Leti 82/bPer informazioni: tel. 0734.227314 - [email protected]

ORGANIZZA:

Dal 1946 l’A.S.D. Sport Atletica Fermosvolge attività agonistica maschile e femminilesulle piste di tutta Italia, valorizzando i talenti locali per lanciarli nell’Olimpo nazionale dell’atletica leggera.

Dal Piceno alle dune del deserto più alte del mondo: un’avventura sportiva straordinaria che ha visto trionfare Fabiola Spinelli, giovane atleta di Montalto delle Marche, nella gara podistica internazionale “100 Km della Namibia”

Prossima uscita 15 marzo 2012

ANNO 10 - n.02 - 15 febbraio 2012

Per la vostra pubblicità: 0734.217470

Questo periodico è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con la testata e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.

Autorizzazione Tribunale di Fermo n. 2/2003 del 11/03/2003

Editore: Edizioni Fisal, Dir.Responsabile: Alessandro SabbatiniP.R.:Patrizia Scaloni Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti PompaVignette: Daniele Ripani, Stampa: Bieffe industria grafica - RecanatiRedazione: Mariateresa Ferroni, Paolo Galletti, Francesca PasqualiHanno collaborato alla redazione di questo numero: Federica Balestrini, Andrea Braconi, Renzo Ciriaci, Uberto Frenquellucci, Daniele Maiani, Carmela Marani, Loredana Tomassini, Endrio UbaldiDir. Amministrativo: Gianfranco SabbatiniWebmaster: Aranea (tel. 0734.776001)

CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermotel. 0734.217470 - fax 0734.220161www.corrierenews.it - [email protected]

È distribuito gratuitamente nei piùimportanti esercizi commercialibar e distributori di benzina

I testi, le foto e i materiali pubblicitari pubblicati nel Corriere News non possono essere utilizzati su altri prodotti editoriali che non siano di proprietà della Casa Editrice Fisal s.a.s. di Sabbatini Gianfranco & C. - Fermo.