corriere news aprile 2013

24
L‘altra informazione Periodico di informazione del Fermano e del Civitanovese Distribuzione gratuita ANNO 11 - N.4/2013 - 12 APRILE Il fatto A Servigliano inaugurazione del Centro di documentazione sulla storia del campo di concentramento 04 6 7 8 Sociale Il sud delle Marche tagliato fuori dall’alta velocità e dai grandi (e piccoli) progetti ferroviari Territorio dimenticato 9 Sanità Le guide dell’Area Vasta 4 Una storia di migrante 13 Terra nostra Un Cicerone speciale 10 Economia Come sfidare la crisi 15 Cultura L’addio a Del Zozzo 19 Cartellone Porto Sant’Elpidio, che 1° Maggio! 23 Sport In barca sul lago Ambiente La contrarietà dei territori alla realizzazione dell’elettrodotto Fano-Teramo Abbiamo perso il treno Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno. FERMO - Via XXV Aprile, 34 - Tel. 0734.623555 PIANE DI MONTEGIORGIO - Tel. 0734.968489 PETRITOLI - Tel. 328.2004060 Optometria Lenti a contatto OTTICA www.opsottica.it

Upload: corriere-news

Post on 23-Mar-2016

251 views

Category:

Documents


8 download

DESCRIPTION

Abbiamo perso il treno

TRANSCRIPT

Page 1: CORRIERE NEWS APRILE 2013

L‘altra informazione

Periodico di informazione del Fermano e del CivitanoveseDistribuzione gratuita

A N N O 1 1 - N . 4 / 2 0 1 3 - 1 2 A P R I L E

Il fattoA Servigliano inaugurazione del Centrodi documentazione sulla storia del campo di concentramento

04

6

7

8 Sociale

Il sud delle Marche tagliatofuori dall’alta velocità e daigrandi (e piccoli) progettiferroviari

Territorio dimenticato

9 SanitàLe guide dell’Area Vasta 4

Una storiadi migrante

13 Terra nostraUn Ciceronespeciale

10 EconomiaCome sfidarela crisi

15 CulturaL’addio a Del Zozzo

19 CartellonePorto Sant’Elpidio,che 1° Maggio!

23 SportIn barcasul lago

AmbienteLa contrarietà dei territori alla realizzazione dell’elettrodottoFano-Teramo

Abbiamo perso il treno

Poste

Ital

iane

S.P

.A. -

Spe

dizi

one

in A

bbon

amen

to P

osta

le D.

L. 35

3/20

03 (C

onv.

in L.

27/

02/2

004

n. 4

6) a

rt. 1

, com

ma

1, D

BC A

scol

i Pice

no.

FERMO - Via XXV Aprile, 34 - Tel. 0734.623555PIANE DI MONTEGIORGIO - Tel. 0734.968489PETRITOLI - Tel. 328.2004060

Optometria Lenti a contattoOTTICA

www.opsottica.it

Page 2: CORRIERE NEWS APRILE 2013

si realizzano bomboniere personalizzateper ogni lieta ricorrenzaerdini

omboniere

Page 3: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 20133

Inchiesta/Ferrovie

utto come nella geometria della scuola: quando ci insegnavano che il centro della sfera è un

punto equidistante da tutti i punti che compongono l’oggetto e corrisponde al centro di rotazione che ha la particolarità (e qui semplifico) di essere immobile quando l’oggetto gira. Sembra la metafora delle Marche, una regione che di fatto è lo specchio in piccolo di quello che è l’Italia (si fa per dire) in grande. Non è che da noi si precorrano le scelte nazionali politiche, magari su scala minore, no, troppa grazia: da noi le si scimmiottano, se possibile, con ragionevole ritardo ponderato, ma il risultato in scala è sempre lo stesso e cioè la foto brutta di quello che succede all’Italia. In pratica le Marche sono una piccola sfera col suo “centro di rotazio-ne”, Ancona, che nel modo di agire della politica, a seconda delle prospettiva da cui la si guarda, ricorda o Roma pasticciona della nostra epoca, o la Francia (non ce ne vogliano i francesi) di Luigi XIV, il Re del famoso motto “L’état, c’est moi”. Già, perché, fateci caso, chi da Anco-na governa la Regione Marche soffre, a prescindere dal colore politico, della sindrome da ombelico del mondo: le Marche sono Ancona e ristretti dintorni

e, tanto per citare recente e luttuosa cronaca canora, “tutto il resto è noia”. Ora l’esempio di prammatica: parliamo della tanto sbandierata inaugurazione del “Freccia Rossa”, il treno che partirà dal nostro capoluogo di regione diretto al nord: superveloce, supertecnologico, fantasmagorico, pirotecnico, che manco sei salito sull’ultimo gradino del predelli-no (che forse neanche c’è, tant’è moder-no) e manco hai consegnato il biglietto al controllore, che nello specifico presumi-bilmente veste in livrea rossa con alamari e feluca, che già sei a Milano. Di cosa ti lamenti, mi si chiederà, final-mente il progresso arriva anche da noi! Da noi, chi? Perché se da Ancona (cen-tro del centro dell’Italia) vuoi viaggiare in direzione inversa, ovvero non verso l’Artide, ma verso l’Antartide, addio fasti da Freccia Rossa: ti ritrovi con linee ferroviarie da Far West dove le “frecce”, ovemai ci fossero, sarebbero quelle degli indiani. Insomma, da Ancona in giù tutto si dissolve in nebbia, triste destino del Sud in questa nostra nazione. La linea ferroviaria adriatica ha da sem-pre i suoi due asfittici binari che tagliano i paesi della costa a metà; le stazioni sono dei miseri monumenti semivuoti dove i treni (oddìo, treni…) dopo una certa ora non si fermano più; le corse

per i pendolari, quelle che servono veramente, che sono la vera alternati-va al traffico su gomma in termini di risparmio ed efficienza, sono a livello da terzo mondo; le poche linee che dalla litoranea portavano all’interno o sono state chiuse o vivono a fatica come gli italiani, con incombente minaccia di chiusura: insomma, un panorama dove il tanto sbandierato Freccia Rossa suona meglio come Faccia Tosta, quella degli strapagati funzionari delle FFSS che trat-tano oltre la metà degli italiani più come figliastri che come figli. L’ennesimo bluff all’italiana: mi ti presento in frac, ma della camicia ho solo la pettorina, il papillon è stretto al colletto con l’ela-stico e le mutande, che non si vedono, sono bucate come i calzini. Tutti stiamo vivendo una fase di grande incertezza, l’attuale situazione politica docet: non si sa ancora in che direzione si andrà, ma che le cose dovranno cam-biare, in un verso o nell’altro, è sicuro. Ora, resta da vedere in quale verso: i segni sono difficili da interpretare, ma si spera che finalmente termini l’era della società dell’apparire per sostituirla con quella della concretezza, del fare con la effe maiuscola. Cosa impossibile finché esisteranno politici che vivono il ruolo istituzionale secondo fini personali o per avvantaggiare ristrette categorie a loro affini, fregandosene della gente che dovrebbero rappresentare. Alle perso-ne non interessa punto avere un solo treno con le poltrone in pelle connolly, wifi, cinema, bar, ristorante; la gente vuole trasporti pubblici efficienti, che a prezzi ragionevolmente bassi li trasporti ovunque con rispetto dei tempi di per-correnza: quando tutto questo sarà reale, in tutto il territorio nazionale, allora si potrà pensare alle frecce rosse, le frecce azzurre e anche a quelle arcobaleno. Qui da noi si fa un gran parlare delle mitiche

e utopistiche metropolitane di superfi-cie: una che dovrebbe correre lungo la costa e un’altra che dovrebbe ricalcare le antiche linee ferroviarie dismesse (vedi il mitico trenino dell’AFA): ottime idee, se realizzate, che invoglierebbero la gente a spostarsi lasciando in garage l’inquinan-te e più costosa automobile, liberando oltretutto le strade da un traffico sem-pre più selvaggio. Ne gioverebbe anche l’asfittica ferrovia adriatica, non più al passo coi tempi con i suoi due binari, dove treni merci e passeggeri devono dividere le percorrenze in maniera non economicamente vantaggiosa. Ma c’è anche chi, invece, sostiene a spa-da tratta la opinabile strada “Mare-Mon-ti”. E qui cade l’asino: a parte che per tutti e due i progetti (riattivazione di vecchi tracciati ferroviari e “Mare-Monti”) non ci sarebbe materialmente lo spazio in cui farli passare, a tagliare la testa al toro ci pensa comunque la mancanza di fondi. Chi ce li mette? O, meglio, chi ce l’ha? E allora siamo punto e a capo: solo tante belle parole. E purtroppo la “ferrovia parlata” non trasporta da nessuna parte e il Freccia Rossa, bello come il sole, invece di essere propedeutico a un futuro splendente, sembra proprio essere “solo chiacchiere e distintivo!”.

3

di Daniele Maiani

Ferrovie nelle Marche: da Ancona in su l’alta velocità. Verso sud, scartamento ridotto!

Il nostro sistema di trasporti su rotaie è sempre più inadeguato e carente. Una situazione da Far WestFreccia Rossa: “Chiacchiere e distintivo”

T

NotaSarebbe stato interessante (e utile) sapere da chi ha competenze in materia le ragioni per cui il sud delle Marche è stato di fat-to tagliato fuori da ogni discorso relativo all’alta velocità. E se la slittata inaugurazione della nuova tratta Ancona-Milano della NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori - Treno alta velocità Italo) può in qualche modo riaprire il discorso. Purtroppo, l’Assessorato regionale ai Tra-sporti non si è reso disponibile a rispon-dere alle nostre domande. Un’occasione persa per informare e per essere informati.

Pizzeria HabaneraFERMO

Fermo - Via Respighi, 1 - Tel. 0734/229267

il lunedì e il martedì

IL GIOVEDì e la domenica

con crostini, patate e bevande

giropizza giropizza€ 10,00

omenicaa a solo € 3.50!!

le nostre pizze, al tavolo o d‛asporto

F Vi R i hhi 1 Tel 0734/229922222266666667

hi 1

Da noi solo dolci

fatti in casa…

la nostra specialità è

il TIRAMISU‛ alle FRAGOLe

Vi aspettiamo anche per:feste di compleannocene di lavoro e di fine anno scolastico

Page 4: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 20134Inchiesta/Ferrovie

Da “mito di progresso lanciato sopra ai continenti”, cantato da Guccini, a emble-ma dell’italica inefficienza, il treno è ormai il simbolo di un paese costantemente in ritardo sul resto d’Europa, dove l’impre-visto è sempre emergenza e il disguido regola, una nazione immobile, in molti casi ancora ferma alla stazione di partenza, con il conducente che non sa raccapezzarsi ed un mucchio di passeggeri stanchi e incaz-zati. Ma a ben guardare, ci si accorge che è in realtà un paese a due velocità, dove i pochi che possono sfrecciano sempre più rapidi su lucenti carrozze, mentre gli altri, la stragrande maggioranza, ancora aspettano alla stazione, sempre più stan-chi e arrabbiati.È come se l’Italia, che si apre agli occhi di un passeggero dal finestrino del treno, proprio lì si rispecchiasse, in tutte le sue magagne e contraddizioni. Si prenda l’esemplare caso della linea ferroviaria Civitanova-Albacina, che collega l’intera provincia di Macerata al resto d’Italia, da anni ormai sotto accusa di scarso utilizzo, buona solo per gli studenti universitari e per congestionare il traffico cittadino, cosa che non dovrebbe sorprendere vista la qualità del servizio, a partire dalle vetture, tra cui “littorine” a diesel di mussoliniana memoria, ed il fatto che ogni estate debba chiudere i battenti per oltre un mese causa manutenzione, tanto

da paventare per essa la stessa triste fine della Fano-Urbino, da tradizionale via per la conoscenza e il sapere accademico a “ramo secco” della rete ferroviaria, spez-zato oltre 20 anni fa.Ebbene, dalla Regione Marche fanno sapere che, nonostante la significativa riduzione di risorse, da cui i problemi per-sino a mantenere l’attuale livello di servizi, l’elettrificazione del materiale rotabile è una priorità nelle politiche di trasporto pubblico. Tuttavia, mentre dal prossimo giugno la linea San Benedetto-Ascoli verrà finalmente percorsa da più ecologici e confortevoli mezzi elettrici, la Civitanova-Albacina dovrà attendere ancora un anno (da febbraio a giugno 2014) per avere da Trenitalia nuove vetture, ma sempre a trazione diesel. Almeno non saranno più targate “ventennio”!Eppure, l’elettrificazione sarebbe parte integrante di un progetto di cui da anni si discute per la Civitanova-Albacina, almeno nel tratto iniziale dal centro di Civitanova a Montecosaro: la metropolitana di super-ficie, capace di svolgere un collegamento capillare in determinate zone (vedi inse-diamenti industriali), utilizzando la stessa linea e diminuendo potenzialmente il traf-fico stradale, con benefici per viabilità e inquinamento. Peccato che, sul tema, gli uffici regionali competenti siano categorici nel registrare, in primis, l’insufficienza di fondi, dove al di là dei bandi europei ciò che più preoccupa sono i costi di gestio-

ne a lungo termine, in secundis, la non necessità di tale servizio in un contesto non metropolitano. La perfetta chiosa al discorso arriva dalle parole del Dirigente Regionale Sergio Strali, che bolla tale progetto come “un modo per le Ammini-strazioni locali di far campagna elettorale”: più che un mezzo di trasporto un mezzo di propaganda.Un’opinione condivisa persino da chi oggi fa parte di una di quelle Amministrazioni. L’Assessore ai Lavori Pubblici, Mobilità e Viabilità del Comune di Civitanova, Marco Poeta, ammette infatti tutte le difficoltà legate al progetto, pur evidenziando le soluzioni alternative proposte dalla stessa Giunta: “Abbiamo già avanzato l’idea di una stazioncina ferroviaria nella zona commerciale, facendoci noi carico del trasporto interno, ma purtroppo Rfi ha detto no, perché avrebbe comportato la riorganizzazione di quel tratto di rete. Ser-virebbe più apertura e collaborazione per creare sinergie, perché le Ferrovie hanno bisogno dei Comuni per potenziare un trasporto pubblico integrato. Continuere-mo a fare proposte, sperando in maggiori margini di manovra”.Intanto, alla lenta agonia cui sembra desti-nata la tratta provinciale, si aggiunge il fatto che sull’importante linea adriatica sempre meno intercity fanno tappa a Civitanova e non occorre certo un indo-vino Maya per paventare il già vociferato rischio che, come successo altrove, la

stazione diventi, nel giro di alcuni anni, impresenziata, ovvero priva di personale e degli annessi servizi che offre. “La nostra stazione – afferma categorico Poeta – è fondamentale anche per l’utenza limitrofa e ci opporremmo ad un suo declassamen-to, che costituirebbe un grave danno. A questo punto, alla luce di continui tagli e sempre minori servizi, verrebbe da chie-dersi se abbia ancora senso mantenere in vita la linea Civitanova-Albacina!”. Provo-cazione o profezia che sia, magari se ne riparlerà tra alcuni anni, in una piccola e triste stazioncina mezza abbandonata alle sterpaglie, all’ombra di un cartello segna-to dal tempo con su scritto “Civitanova Marche – Montegranaro” o negli adiacenti locali nel frattempo occupati da circoli e associazioni, tra cui troverà spazio quella di nostalgici (e ancora un po’ incazzati) ex utenti delle ferrovie.

di Simone Accattoli

Niente risorse per modernizzare la linea ferroviaria Civitanova-Albacina

Sistema binario senza soluzioni

CANALE 218digitale terrestre

RTM FERMO TV

IL FERMANO IN TV......COME VUOI TU !

broadcast - advertising

FERMO - Largo Fogliani, 8

0734 620759

[email protected]

SPORTNEWS

CULTURA TRADIZIONI

Se da una parte il servizio non sempre riesce a far collimare inesorabili ritardi con incal-zanti coincidenze, dall’altra ci pensano i rincari dei biglietti a coincidere con l’insoddisfa-zione degli utenti. A quanto sembra, alla riduzione degli investimenti finanziari nel settore del trasporto ferroviario e all’aumento dei costi dei biglietti non corrisponde la qualità del servizio offerto, che non risulta all’altezza delle aspettative. Ma dietro le porte scorrevoli dei convogli, chi è a farne le spese? Proprio loro, i pendolari in una infinita odissea quo-tidiana fatta di ritardi accumulati, coincidenze perse e corse estenuanti. Ci siamo recati un mattino in una piccola stazione, quella di Pedaso, dove abbiamo trovato un campione rap-presentativo dell’utenza che rispecchia la situazione odierna di tante altre stazioni locali delle Marche. Da questo piccolo nodo periferico – e premesso che in piccoli centri urbani come questo sono previste solo fermate di treni regionali – stando a quanto ci dicono, le destinazioni più gettonate sono Civitanova Marche, Macerata e Ancona.Come si compone questo insieme di persone radunate attorno ad una pensilina che risponde al nome di pendolari? Sono studenti fuori sede, viaggiatori che si recano al lavoro, molti dei quali extracomunitari. Tra l’altro, bisogna tenere presente che per gli extracomunitari che lavorano in fabbrica o come ambulanti, i quali non hanno altri mezzi di trasporto a disposizione, la presenza di una stazione nelle vicinanze diventa uno dei criteri in base ai quali scegliere la città in cui stabilirsi. Dunque un’entità tutt’altro che omogenea e astratta, ma soprattutto un numero che tende a crescere visto che il traspor-to ferroviario offre una valida alternativa ai costi dell’automobile, ma evidentemente non da ancora una risposta efficace in termini di qualità del servizio. Eppure, stando alle cifre di Legambiente, dal 2007 ad oggi il numero dei pendolari è aumentato del 20%. Insomma un bacino d’utenza ampio e differenziato.I pendolari non si dicono del tutto soddisfatti del servizio e anzi, sottolineano come negli ultimi anni la situazione sia sensibilmente peggiorata rispetto al passato. Nel mirino delle lamentele due variabili costanti: orari e costi maggiorati dei biglietti. Difatti, negli ultimi due anni l’aumento del prezzo del biglietto ha subito un aumento medio del 10% relativa-mente alla nostra regione. C’è da tener presente che trattandosi di treni regionali, in certi casi c’è da intraprendere una vera e propria corsa contro il tempo per salire in tempo sulla coincidenza, come ad esempio nel caso della stazione di Civitanova, la quale riveste un ruolo strategico per arrivi e partenze di treni diretti o per altri locali che raggiungono centri perife-rici più interni. Quando poi fatalmente gli orari di partenza delle coincidenze non coincidono coi ritardi della corsa precedente, ecco che ne derivano disagi per l’utenza e conseguente sovraffollamento dei convogli. Ma – dicono i pendolari – la frequenza dei ritardi è talmente costante da sembrare quasi regolare e tende a stabilizzarsi attorno ad una media che non è mai inferiore ai dieci minuti. Qualcosa su cui fare affidamento in fondo c’è. (Serena Murri)

Aumentano del 20% lavoratori e studenti

Per i pendolari solo treni diversamente puntali

Page 5: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 20135

Avete presente le romantiche immagini d’annata dei vecchi, possenti treni a vapore che sbuffano lungo polverose strade ferrate? Non occorre andare tanto lontano con la mente perché anche il Fermano, tra il primo Novecento e gli anni Cinquanta, aveva la sua ferrovia che partiva da Porto San Giorgio ed arrivava ad Amandola lungo un itine-rario che collegava il mare ai monti, toccando Fermo e costeggiando per un lungo tratto il fiume Tenna. Una linea, la Porto San Giorgio – Fermo – Amandola o, come veniva chiamata affettuosa-mente dalla gente, la “Besenzanica” (dal nome dell’ingegnere che l’aveva proget-tata) a cui la comunità locale era molto legata e che ancora viene ricordata con affetto dagli anziani che su quei treni sono saliti.Una ferrovia dimenticata per anni, pur-troppo, fino a quando la locale sezione di Italia Nostra non l’ha riscoperta. Perché, direte voi? Perché, come ci spiega il Presidente di Italia Nostra, sezione di Fermo, Elvezio Serena, si tratta di un itinerario che, rimesso a posto e valo-rizzato, potrebbe costituire un volano turistico di prim’ordine per il territorio, come già avviene con successo in altre parti d’Italia. Cosa significa questo in soldoni? “Sarebbe possibile realizzare

una pista ciclopedonale che colleghi Porto San Giorgio ad Amandola con un investimento economico limitato, - dice Serena - perché si andrebbe a sistemare un tracciato che, in parte, già c’è, ossia quello della vecchia fer-rovia. Un percorso fruibile a tratti e che andrebbe ricucito a dovere, oltrettutto perfettamente integrato nell’ambiente circostante: attorno abbiamo i paesaggi, i centri storici che potrebbero essere collegati. E poi le vecchie stazioni ferro-viarie, alcune delle quali, come Smerillo, Santa Vittoria, Servigliano, Girola, già recuperate, che potrebbero divenire cen-tri per l’accoglienza e la promozione del territorio, ma anche punti culturali per mostre, degustazioni, concerti, riunioni”. Il Fermano quindi, si svelerebbe ai turisti e, perché no, anche ai residenti, lungo la vecchia “Besenzanica” che risplendereb-be di nuova luce. “Fondamentale sarà anche la segnaletica – insiste Serena -. Indicare le stazioni, i viadotti (vere e proprie opere d’arte ingegneristica), i caselli. Molti sono in buono stato, vanno messi in sicurezza per la mobilità dolce: a piedi, in bici, a cavallo… Sarà possibile portare nel percorso anche disabili, bam-bini e anziani perché la ferrovia, per far viaggiare i treni a vapore, era costruita in pianura o al massimo in lieve salita. Si realizzerebbero tre obiettivi fondamen-tali per il territorio: tutela del paesaggio,

aumento della qualità della vita e ritorno turistico e dunque economico”. Tutto bellissimo, in teoria. Già perché come spesso accade nel Belpaese tra il dire e il fare… “Da anni Italia Nostra lavora alacremente per sensibilizzare e stimolare le istituzioni. Serve il coinvol-gimento di tutti per un progetto unico, dalla Provincia ai Comuni, alla Camera di Commercio, al Sistema Turistico Marca Fermana, al Cosif e altre associazioni al fine di raggiungere un obiettivo rea-lizzabile. In altre parti d’Italia neanche tanto lontane, come tra Norcia e Spoleto in Umbria, i vecchi tracciati ferroviari sono stati riconvertiti con successo e la cosa funziona a meraviglia con un ritorno turistico ed economico notevole e spalmato nell’arco di tutto l’anno. Qui invece purtroppo si va a rilento… Occorre accelerare e recuperare il tanto tempo perduto per realizzare gli inter-venti. C’è in Parlamento una proposta di legge per la tutela e la valorizzazione del patrimonio ferroviario in abbandono: in una recente finanziaria sono stanziati due milioni di euro per progetti di recupero di ferrovie dismesse. Nelle Marche c’è solo la nostra! E poi ci sarebbero i fondi europei…”. Forse, pensiamo noi, chi ci governa non si è accorto che siamo seduti su una miniera d’oro che si chiama “ambiente” e “cultura”. La nostra è una terra ricca di storia, arte, paesaggi mozzafiato che andrebbe resa fruibile, magari proprio partendo dalla vecchia “Besenzanica”, con ritorno di turisti, soldi, lavoro. E qui Serena rilancia: “Il mio sogno è il ripri-stino dell’antica ferrovia. Ricostituire una linea che affianchi il percorso pedo-nale e ciclabile di cui abbiamo parlato per un sistema di mobilità dolce completo e integrato. Abbiamo già studiato varie soluzioni: per il tratto da Porto San Gior-gio a Fermo una metro tranvia, usciti dal capoluogo fino ad Amandola la vera e

propria ferrovia, ipotizzando una trazione con sistema ecologico a metano. Non è un’utopia, il sistema funziona già in ter-ritori virtuosi, come la Val Venosta (Alto Adige) che vive e si arricchisce attorno alla vecchia linea ferroviaria recuperata. I turisti passeggiano o pedalano per dei tratti, poi salgono sul treno e ne attra-versano altri per ridiscendere quando vogliono e continuare la camminata o la pedalata. Attorno frutteti, piccoli borghi, castelli, monti da scoprire. Noi le propo-ste le facciamo e siamo sicuri della loro bontà e validità. Ora aspettiamo azioni concrete: un primo passo potrebbe esse-re il Piano Territoriale di Coordinamento che la Provincia di Fermo approverà a breve e nel quale dovrebbe essere ripor-tata la previsione della pista sul tracciato ferroviario con possibilità di riattivare la ferrovia”.

Inchiesta/FerrovieLa vecchia ferrovia “Porto San Giorgio – Amandola” da recuperare e valorizzare

Una miniera d’oro dimenticatadi Alessandro Sabbatini

Complice la splendida giornata di sole, anche se con temperatura frizzante, giovani cop-pie con bambini, anziani, studenti, persone con cagnolino, non hanno voluto rinunciare alla Camminata di inizio marzo, VI Giornata nazionale delle Ferrovie Dimenticate, organiz-zata dalla sezione provinciale “V. Vallerani” di Fermo di Italia Nostra.Alla seconda edizione dell’iniziativa “A piedi da Fermo a Porto San Giorgio lungo il tracciato dell’ex Ferrovia Adriatico - Appennino (F.A.A.)”, erano in tanti, oltre 150, provenienti da Fermo e Provincia, ma anche da Macerata, Ancona e dalla Provincia di Teramo, varcando così i confini regionali. Un trenino umano, partito verso le 9,15 da Largo T. C. Onesti (già piazzale delle Statue), dove una volta partiva il treno vero, dal 1908 al 1928 a vapore, poi fino alla chiusura, nel 1956, elettrico.I giovani che non hanno vissuto l’epoca del Trenino, provenienti anche dalla zona di Amandola, attraverso i racconti dei propri nonni sono potuti ritornare per un attimo ai tempi passati. Tra i partecipanti anche stranieri residenti nella nostra zona (belgi soprattutto), che hanno apprezzato un itinerario che potrà sicuramente invogliare ancora di più turisti e camminatori d’Oltralpe. Attraverso l’evento Italia Nostra pro-segue l’opera di sensibilizzazione per ribadire l’importanza dello storico collegamento, da riutilizzare come via verde per dare un notevole slancio al turismo, soprattutto delle zone interne, ma anche come percorso a mobilità dolce tra Fermo e Porto San Giorgio.

“Ferrovie delle Meraviglie”, di Albano Marcarini e Massimo Bottini, volume edito da Co.Mo.Do. (Confederazione per la Mobilità Dolce), porta alla luce alcune linee ferroviarie dismesse italiane, descrivendone in pochi essenziali tratti la storia, il presente, e perchè no, il futuro possibile. Un libro con molte foto, volutamente senza didascalie, che affasci-na, conquista e addolora. Molte di queste linee sono perdute, ed ammirarle nelle splendi-de foto della pubblicazione le rende ancora più belle, come tutte le bellezze irraggiungibili. Un lavoro di grandissimo pregio, dal valore addirittura etico, che gli autori tratteggiano con cura e sobrietà, facendo innamorare.Tra le ferrovie abbandonate figura ovviamente anche la Porto San Giorgio-Fermo-Amandola (1908-1956), per il cui recupero Italia Nostra, attraverso numerose e diversificate iniziative, si impegna dal 1996. Le foto, in bianco e nero, che documentano la storica linea fermana sono di Diego Marzoni; i testi, che raccontano, passato, presente e futuro della ferrovia, sono di Pino Bartolomei.Co.Mo.Do., oltre alla promozione della “Giornata nazionale delle Ferrovie Dimenticate” e alla stampa dell’interessante pubblicazione, sta portando avanti una proposta di legge per il recupero e la valorizzazione del patrimonio ferroviario in abbandono. Italia Nostra, sezione di Fermotel. 0734.228628 – 348.8163918http://italianostra.fermo.fm

Un itinerario che desta interesse

Un volume edito da Co.Mo.Do.

Tutti a piedi sul vecchio tracciato

Scopriamo le “Ferrovie delle Meraviglie”

Scheda tecnicaNome: “Adriatico – Fermo – Amandola”, successivamente nome cambiato in “Por-to San Giorgio – Fermo – Amandola”. Gestione: Società per le Ferrovie Adriatico Appennino con sede in Milano, progettista ing. Ernesto BesenzanicaCronologia: 2 luglio 1905 – posa prima pietra a Servigliano; 14 dicembre 1908 partenza primo treno a vapore; 1928 anno della completa elettrificazione; 27 agosto 1956 chiusura. Lunghezza: 57 km con tronchetto di 2.300 metri a Fermo per il collegamento tra il casello biforcazione (fermata Cimitero) e Piazza del PopoloStazioni: Porto San Giorgio, Fermo, Monte Urano-Rapagnano, Grottazzolina, Magliano di Tenna, Monte Giorgio, Fale-rone, Servigliano, Santa Vittoria, Monte-falcone, Amandola. Tre stazioni principali (dette di prima classe) dove era presente il capostazione: Porto San Giorgio, Fermo, Amandola. Le altre stazioni di seconda classe. Vari caselli (alcuni dei quali recu-perati) e fermate.

Page 6: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 20136

E’ prevista per martedì 23 aprile a Servigliano l’apertura di un’importante struttura pubblica dedicata alla storia del Novecento: il Centro di documentazione sulla storia del campo di concentramento di Servigliano, la Shoah, il razzismo e la resistenza civile.“Si tratta di un’iniziativa che nasce dalla necessità di mantenere vivo un luogo che, più degli altri nel territorio fermano, racchiude in sé la storia del Novecento”, spiega al Corriere News l’Assessore alla Cultura della Provincia di Fermo Giuseppe Buondonno.“Il centro trova collocazione presso l’ex stazione ferrovia-ria adiacente al campo, ristrutturata ed allestita come aula didattica multimediale, attraverso l’intervento congiunto della Provincia di Fermo, del Comune di Servigliano e della Regione Marche; unico luogo di conservazione (poiché il campo è sta-to, nei decenni, smantellato) della memoria di lunghe pagine di sofferenza e deportazione, ma anche di una straordinaria storia collettiva di solidarietà e riscatto civile. Dalla prigionia per soldati austro ungarici, nella grande guerra; alla deportazione di soldati alleati e famiglie di origine ebraica – alcune delle quali deportate, poi, nei campi di sterminio – nel secondo conflitto mondiale; alla resistenza civile di tante famiglie del fermano che nascosero prigionieri alleati ed ebrei fuggiti dal campo; fino al secondo dopoguerra, quando esso divenne centro di rac-colta di profughi giuliano – dalmati e delle ex colonie africane; Servigliano racconta, appunto, fasi drammatiche ed essenziali della prima metà del secolo scorso”.

La Casa della Memoria - questo il nome della nuova struttura, mutuato dall’associazione che da diversi anni si occupa di preservare la storia del sito - intende diventare un punto di riferimento per ricercatori, studenti e cittadini, che avranno la possibilità di consultare un ricco archivio di fonti sulla storia del Novecento. “Particolarmente curato è l’allestimento multimediale - spiega l’Assessore - attraverso il quale i più giovani potranno sperimentare laboratori didattici e svolgere attività di ricerca. Questa

struttura, inoltre, grazie alle relazioni costruite dall’Asso-ciazione Casa della Memoria e dall’Istituto fermano per la Storia del Movimento di Liberazione - che la gestiranno - è parte di una rete nazionale ed europea dei luoghi della memoria della Shoah e della resistenza civile”.“Quella del 23 aprile - conclude Buondonno - è una data che costituisce per il nostro territorio un’occasione unica per sentirsi coinvolti nel processo di conservazione della memoria storica nazionale ed europea”.

Il fatto/StoriaServigliano/Inaugurazione il 23 aprile della struttura dedicata alla storia del Novecento

La memoria ha una nuova casa

Martedì 23 Aprile

ore 10 - Teatro comunale - Saluti istituzionali: Maurizio Marinozzi (Sindaco di Servigliano), Emilia Zarrilli (Prefetto di Fermo), Mons. Luigi Conti (Arcivescovo di Fermo), Fabrizio Cesetti (Presidente della Provincia di Fermo) e Pietro Marco-lini (Assessore alla Cultura della Regione Marche)Presentazione dell’Aula didattica e dei contenuti storici e formativi: Giuseppe Buondonno (Assessore alla Cultura della Provincia di Fermo), Filippo Ieranò (Presidente Associazione “Casa della Memoria” di Servigliano) e Sergio Bugiardini (Presidente Istituto per la Storia del Movimento di Libera-zione - Fermo)Esecuzione di brani musicali a cura dell’Orchestra del Con-servatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo

ore 11.30 - Presentazione dell’intervento di recupero strut-turale e dell’allestimento multimediale (a cura dell’Architetto Marco Scrivani e dello Studio grafico multimediale D2 di Jesi)Visita alla struttura, proiezione di video e materiali multime-diali; esecuzione di laboratori didattici (a cura dell’Associa-zione Casa della Memoria)Esecuzione di brani musicali a cura della Junior Band di

Montegiorgio e dell’Orchestra giovanile della Provincia di Fermo.Alla manifestazione parteciperanno rappresentanze degli Istituti scolastici del Fermano, l’Associazione Nazionale Par-tigiani d’Italia, rappresentanze delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni combattentistiche e culturali

ore 16 - Aula didattica “Casa della Memoria”Convegno: “I luoghi della Memoria. Una rete europea” (a cura della Casa della Memoria di Servigliano e dell’Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione - Fermo)Interverranno rappresentanti delle Istituzioni culturali legate ad alcuni luoghi della Memoria della Shoah, della Resistenza e della resistenza civile (Servigliano, Izieu, Dieulefit, Fossoli, Roma, Monaco di Baviera)

Giovedì 25 AprileFesta della Liberazione

ore 15 - Parco della Pace (Area ex Campo di Concentramento)Festa popolare e concerto di gruppi musicali giovanili della provincia di FermoInterventi Istituzionali e dell’Associazione Nazionale Partigia-ni della Provincia di Fermo

Il programma

Page 7: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 20137

Ambiente/News

Prima che dalle domande, per comprendere le caratteristiche di un progetto e le motivazioni critiche che i territori manifestano di fronte ad insediamenti impattanti, occorre sempre partire dalle cifre. Anche, e soprattutto, nel caso dell’elettrodotto Fano-Teramo: 380.000 kV in via aerea mediante l’installazione di tralicci alti dai 35 agli 80 mt, con una larghezza in alto di circa 20 mt e dislocati lungo un tracciato di circa 140 Km. Tutti elementi al centro di un lungo dibattito anche nel Fermano, tra incontri organizzativi ed assemblee pubbliche. Come lo scorso 6 aprile ad Amandola, in una sala consiliare gremita di cittadini. Due i relatori invitati: Adriano Mei, che presiede i Comitati in rete delle Marche, e Rossella Ruggeri del Comitato Territorio Sostenibile della provincia di Ancona.

PERCHÈ CONTROIl progetto, ha spiegato la Ruggeri, nasce all’inizio degli anni 2000, con un primo protocollo d’intesa siglato nel 2005. Del 2007 è la delibera della Giunta regionale n. 689 che individuava il corridoio ottimale. Nel periodo 2008-2009 c’è l’avvio di tavoli tecnici, con la popolazione sempre tenuta completamente all’oscuro. “Ci siamo confrontati con gli Amministratori, abbiamo fatto audizioni e siamo arrivati ad ottenere delibere di consigli provinciali e comunali, anche per quanto riguarda la Provincia di Fermo, che manifestano una chiara e netta contrarietà all’opera”. La Ruggeri cita anche la risoluzione del febbraio 2013 del Consiglio regionale che impegna la Giunta a sospendere il progetto e a rivederlo con Terna. “Si tratta di un atto che impegna ma non obbliga la Giunta e che a noi sembra la fotocopia del novembre 2009, quando venne approvata una risoluzione analoga dal Consiglio regionale a cui non è stato dato alcun seguito. Ecco perchè l’11 aprile saremo ad Ancona per chiedere una sola cosa: l’annullamento della delibera n. 689”.

MA SERVE VERAMENTE?“Negli ultimi 10 anni ci sono stati profondi cambiamenti, con un drastico ridimensionamento dei consumi energetici. Ecco perchè le ipotesi avanzate da Terna sono alquanto irrealistiche. La verità è che questa opera serve per creare un’autostrada elettrica in previsione di importare grandi quantità di energia e fare business”.

L’IMPATTO“Sulla classificazione dei campi elettromagnetici come agenti cancerogeni non parliamo di mere ipotesi, ma di studi avallati dall’IARC. C’è poi la questione del diritto di proprietà e del notevole deprezzamento del valore dei beni e delle attività imprenditoriali, con pesanti danni sia economici che patrimoniali. Infine, il danno irreparabile per l’ambiente che si ripercuote su tutta la collettività, sulle politiche di promozione turistica e sui processi di riqualificazione”.

LE GRANDI BUGIE“Per anni ci hanno detto - ha spiegato Adriano Mei - che l’Italia spendeva soldi per importare energia elettrica. Invece, la produzione italiana è di carattere modulabile, varia in base al consumo. Altra grande bugia è il deficit elettrico della Regione Marche. La terza grande bugia riguarda i costi, che per questo elettrodotto si aggirano sui 260 milioni di euro. Terna ci dice che può realizzarlo solo per via aerea, altrimenti il costo sarebbe eccessivo. Poi veniamo a sapere che l’elettrodotto appaltato sotto il mare Montenegro-Pescara è lungo 400 km e costa 900 milioni di euro. C’è qualcosa che non torna”.

DOMANDE E DIRITTI“Noi non partiamo mai con un no pregiudiziale, ma poniamo domande che rispondono a questioni specifiche. La prima: serve? La seconda: l’impianto rispetta le

direttive europee sull’utilizzo delle migliori tecnologie avanzate?. E poi una domanda che interessa tutti: avete rispettato i diritti dei cittadini?”.

LA “PRENDITORIA” CHE NON SERVE“Terna non tiene contro dei danni a terzi, ma secondo le norme comunitarie la progettazione va sempre completata con tutti i costi, eventuali danni compresi. Serve una vera innovazione, nell’interesse dei cittadini e dei territori. Noi non siamo contro l’imprenditoria, noi siamo contro la prenditoria.”

www.terna.it - www.noelettrodotto.it(versione integrale su www.corrierenews.it)

Amandola/Dopo l’assemblea pubblica organizzata dal Comitato Alta Valtenna

Elettrodotto Fano-Teramo: dubbi, rischi e dirittidi Andrea Braconi

Senza l’avvento della raccolta differenziata difficilmente ci saremmo resi conto della quantità di rifiuti che siamo in grado di pro-durre. Chi l’avrebbe mai detto che proprio dall’immondizia sarebbe potuta scaturire tanta consapevolezza e coscienza civica?La prima edizione del premio regionale “Ridurre si può” è approdata a Pedaso nei locali dismessi della stazione ferrovia-ria, oggi adibiti a punto di ritrovo per le associazioni. L’iniziativa è il risultato di un Accordo di Programma tra Regione Mar-che, Assessorato all’Ambiente, Upi, Anci Marche, Legambiente Marche, Federam-biente e Unioncamere Marche e mirato alla prevenzione dei rifiuti. Un momento di riflessione su tematiche ambientali e di smaltimento dei rifiuti che mai come in questo momento di crisi ci riguardano da vicino, visto che ridurre materie e costi è priorità assoluta. Per questo l’impor-tanza dell’intero ciclo di smaltimento, a partire dalla prevenzione, dimostra la sua rilevanza soprattutto sul lungo termine, rivelandosi il risparmio maggiore rispetto ai costi di smaltimento dei rifiuti. Così la Regione ha istituito il premio che non è solo servito a monitorare le varie realtà territoriali in fatto di salvaguardia ambientale, ma anche a individuare gio-vani ingegnosi ed attenti alle tematiche ambientali che rappresentano una pre-ziosa risorsa. Il premio è stato conferito a Isabella Cocci, giovane architetto di talento, ideatrice delle “Tip-topbags”: borse realizzate con le camere ad aria delle gomme per auto – chiamate anche borse a

chilometro zero – realizzate su misura per tutte le esigenze, resistenti, idrorepellenti e molto meno delicate rispetto a quelle realizzate con materiali come il cuoio.Vi sono diverse altre realtà locali all’interno del territorio fermano che si distinguono per il loro impegno in materia e che oggi sono testimoni di esperienze significative in fatto di ambiente e riduzione di rifiuti come Fermo, Pedaso, Porto Sant’Elpidio. Il Centro del riuso nel comune di Porto Sant’Elpidio, ad esempio, prima era per lo più frequentato da extracomunitari, mentre oggi vi si recano anche padri separati e cassintegrati in cerca di mobilio di fortuna.Buoni i riscontri nel Comune di Pedaso per l’anno 2012, arrivato alla percentuale del 68% di raccolta differenziata, dato incoraggiante e al di sopra delle aspettati-ve se si considera che la soglia-obbiettivo per scongiurare l’addizionale regionale era il 65%. Dunque risultati rilevanti e con-creti, messi in atto in momenti altrettanto importanti per il paese, come ad esempio la differenziazione dei rifiuti durante la Sagra delle Cozze o come l’albero di Natale ecosostenibile realizzato con 2.400 bottiglie di latte vuote e illuminato a led. Il merito che va alle amministrazioni è quello di aver saputo unire valori ambien-tali, sociali e di rilevanza economica, riu-scendo a sensibilizzare e coinvolgere i cittadini in quella che si annunciava un’im-presa tutt’altro che facile se consideriamo gli usi e le abitudini cittadine antecedenti e deregolamentati.

Serena Murri

Pedaso/Successo per il premio “Ridurre si può”

Diminuire i rifiuti è possibile

M

e

n

ù

www.arcimboldocucinaevino.it

22 euro

Come da tradizione il 1° Maggio viene festeggiato all’aria aperta, possibilmente in campagna.Anche quest’ anno abbiamo pensato di organizzare per voi

il pranzo con tavoli all’aperto e barbecue nel verde del nostro giardino.

➤ Tagliere di affettati misti ➤ Fava, pecorino e focaccia➤ Paccheri all’amatriciana➤ Grigliata mista (salsiccia, braciole, costine, arrosticini)➤ Patatine fritte➤ Torta alle fragole➤ Caffè➤ Acqua e vino rosso

SAN TOMMASO DI FERMO - Contrada Paludi, 357 - Tel. 0734.640720 - 347.8189306

Page 8: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 20138Sociale/News

C’era una volta un bambino nato per diventare re del suo villaggio. Una volta cresciuto, gli altri pretendenti al trono cercano di ucciderlo. Così il bambino, ormai diventato un uomo, lascia il suo villaggio per un altro paese, da cui però, dopo poco, è costretto a scappare a causa della guerra. Non è una favola, né un romanzo d’avventura, questo. E’ un pezzo della vita di Alì (nome di fantasia), uno dei trentamila ragazzi arrivati in Italia tra il gennaio e l’aprile di due anni fa: i ragazzi dell’emergenza nord Africa.Alì lavorava in Libia da circa sei mesi quando è iniziata la rivolta che ha portato alla caduta del regime di Gheddafi. Come tanti suoi compagni, è salito su una nave senza sapere neppure dove fosse diretta. “Facevano tutti così. Quello che contava era scappare. Mio fratello, che era con me in Libia, è tornato in Ghana, ma per me rientrare era troppo pericoloso”. Dietro alla fuga di Alì dal paese africano non c’era solo il miraggio di un lavoro e di una vita migliori, ma soprattutto la necessità di scappare da chi lo voleva morto. “Alcuni membri della mia famiglia non vogliono che io diventi il re della nostra tribù. Hanno ucciso mio fratello perché l’hanno scambiato per me. Per questo non potevo tornare a casa”. Non solo. Alì in Ghana era un attivista politico che si batteva per le sue idee. Sosteneva il partito ora all’op-posizione e anche per questo non era visto di buon occhio. Tutte ragioni che, una volta in Italia, non gli hanno comunque consentito di ottenere il riconoscimento dello status di rifugiato. La coste che i ragazzi avvistano dalla nave sono quelle dell’isola di Lampedusa. Quelle coste Alì le raggiunge a nuoto, mentre le acque del Mediterraneo inghiot-tono alcuni dei suoi compagni di viaggio. Dopo una settimana passata nel centro di identificazione ed espulsione dell’isola,

insieme ad altri ragazzi, Alì arriva a Loro Piceno. Da lì in dodici vengono portati a Montegiorgio. Un periodo difficile quello iniziale: “Quando incontravamo qualcuno per strada per noi era normale dire ‘ciao’, ‘buongiorno’, ‘come stai?’, ma spesso la gente non ci rispondeva e ci guardava con diffidenza. Capisco che all’inizio non ci conoscevano, ma soffrivo lo stesso per questo”. C’è stato però anche chi ha messo da parte diffidenza e pregiudizi e ha provato a instaurare un qualche rapporto, al punto da trovare a due di loro un lavoro. Tutto questo però è venuto con il tempo. I primi periodi sono passati tra corsi di ita-liano, lavoretti saltuari, noia e la frustrazio-ne di ragazzi giovani, abituati a lavorare, che invece si ritrovano nell’impossibilità di avere un minimo di autonomia. “Gli ope-ratori dell’associazione facevano la spesa per noi una volta a settimana. Nella dieta che ci facevano seguire c’erano cibi che non mangiavamo perché non facevano parte della nostra alimentazione. Poi con il tempo le razioni sono diminuite. Scar-seggiavano soprattutto carne e pesce. Da come ci trattavano si capiva che gli ope-ratori non erano interessati a noi e che si occupavano di noi solo perché venivano pagati. Mentre il Comune non ha mai cercato di farci realmente integrare con la comunità di Montegiorgio”.Con la fine emergenza nord Africa, la maggior parte dei ragazzi arrivati in Italia ha deciso di lasciare il paese e quelli di Montegiorgio non hanno fatto eccezione. “Eravamo in dodici e solo in due abbiamo deciso di restare. Io sarei potuto andare in Germania dove abita un mio parente. Ho scelto di restare per il lavoro ma soprat-tutto perché in Italia ho trovato l’amore, ma prima o poi tornerò in Ghana: lì ci sono la mia famiglia e la mia tribù, di cui un giorno sarò il re”.

Francesca Pasquali

L’associazione ALOE Onlus si appresta a vivere un mese denso di eventi nel terri-torio, a partire da sabato 13 aprile alle ore 16.30 quando presso il Centro San Rocco di Fermo interverrà Luigi De Sal-via, segretario nazionale della World Con-ference Religions for Peace, sul tema della cooperazione tra le diverse religioni per la pace nel mondo. Sabato 20 aprile alle ore 16.30, sempre presso il Centro San Rocco, interverrà Padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita fondatore del monastero di Mar Musa in Siria, recentemente costretto ad abbandonare il paese che vive il dramma profondo della guerra ed ora in procinto di continuare la sua opera di dialogo e di pace in un altro grande paese martoriato del Medio Oriente, l’Iraq. Una grande occasione per conoscere due persone uniche per il loro impegno al servizio della pace e della fraternità universale.Sempre sabato 20 aprile, alle ore 21, presso il Teatro Comunale di Porto San Giorgio, Fiorenza Jazz Fermo organizza la serata di solidarietà “Spiritual for Africa” a sostegno dei progetti di ALOE Onlus in Togo ed in Tanzania. Sul palco salirà il grande trombettista jazz Fabrizio Bosso con un trio composto da Alberto Mar-sico (hammond) e Alessandro Minetto (batteria). Un evento da non perdere che coniuga musica di primo livello con uno scopo alto come quello della solidarietà.

Domenica 5 maggio, infine, torna il con-sueto appuntamento con la Marcia per la Solidarietà Smerillo - Montefalcone, giunta alla sua decima edizione. Ritrovo come al solito a Smerillo alle ore 9, per poi proseguire nel percorso suggestivo nel bosco. La marcia sostiene tre progetti in tre continenti: la costruzione e l’avviamen-to di un centro di fisioterapia per bambini disabili a Fiatà, in Togo; la riattivazione di scuole rurali in Bangladesh; una casa famiglia per bambini di strada a Manaus, in Brasile. Per maggiori informazioni sugli eventi in programma www.aloemission.org.

Montegiorgio/La storia di Alì: dal Ghana all’ItaliaFermano/Gli appuntamenti dell’associazione missionaria

Il futuro re diventato profugoAloe, un mese per la pace e la solidarietà

Per informazioni e contatti: 0734.909885

Avv. Massimo Spina cell.338/2032704

- Consulenza psicologica;

- Mediazione familiare;

;

;

; Si chiamano “Exit Entry 7” e “Includen-do: dal trafficking all’inclusione 9” i due progetti approvati e finanziati dal Mini-stero del Lavoro e delle Politiche Sociali, riguardanti persone vittime di tratta. I progetti sono stati predisposti dall’Asso-ciazione On the Road Onlus e prevedono il coinvolgimento attivo di diversi enti dei territorio di Abruzzo, Molise e Marche, tra cui la Provincia di Fermo ed i suoi Asses-sorati alle Politiche Sociali, all’Immigrazio-ne e alle Pari Opportunità.Più nel dettaglio, “Exit Entry 7” è desti-nato a donne e minori sfruttati nella prostituzione di strada e ad immigrati vittime di violenza e grave sfruttamento in ambiti lavorativi e ha come principale obiettivo quello di favorire l’accesso e la realizzazione di programmi individualizzati (della durata di 3 mesi) di emersione e prima assistenza a favore delle vittime di tratta, supportandole attraverso l’offerta di informazione, orientamento, percorsi di uscita finalizzati alla riappropriazione dell’autonomia personale.

“Includendo: dal trafficking all’inclusione 9” punta a sostenere l’accesso e la rea-lizzazione di programmi individualizzati (della durata di sei mesi) di assistenza e integrazione sociale a favore delle vittime di tratta, supportandole attraverso l’offerta di informazione, orientamento, percorsi di uscita finalizzati all’inserimento lavorativo.

Fermano/Al via due progetti ideati da On The Road

Un aiuto per le vittime di tratta

BreviFermoGruppo di auto-mutuo-aiutoMartedì 16 aprile, alle ore 21, a Fermo pres-so la sede della Croce Verde, si riunirà per la prima volta il gruppo di auto-mutuo-aiuto “Siamo tutti sulla stessa barca”. Il gruppo è rivolto a chi soffre di ansia, attacchi di panico e agorafobia ed è organizzato dall’as-sociazione Insieme Onlus. Durante la serata saranno presentate le finalità dell’iniziativa. Info. 329.7144081 (Sara) - 338.4471720 (Manuela) - www.insiemedap.it.

Page 9: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 20139

Sociale/NewsFermano/Tre guide per conoscere i servizi dell’Area Vasta n.4

La sanità in tascaCrescono le attività dell’Anffas Onlus Fermana, l’associazione di famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale. Dopo l’attivazione di un laboratorio artistico a Massa Fermana e l’organizzazione di una serie di incontri di musicoterapia nella sede di Monteverde, l’associazione di recente ha attivato un Servizio di assistenza e informazione (SAI?). Si tratta di uno spazio dedicato alle persone con disabilità e ai loro familiari per essere informati sui propri diritti e poterne rivendicare la piena esigibilità.Il servizio si rivolge ai familiari e ai rappresentanti legali di persone disabili ed eroga infor-mazioni relative ad accertamento di invalidità e handicap, agevolazioni fiscali e lavorative, servizi sanitari e sociosanitari, inclusione scolastica e lavorativa, mobilità, protezione giuridica. Il servizio è gratuito e non si sostituisce ai servizi sociali e sociosaniti presenti sul territorio, bensì fornisce alle famiglie le informazioni e le competenze necessarie per rivolgersi ad essi in modo più informato e sicuro.Il SAI? si configura come servizio pubblico, perciò non è rivolto in via esclusiva ai soci dell’Anffas o di altre associazioni, ma alla generalità delle famiglie con persone disabili.info: tel. 342.0714811 - [email protected]

La Protezione Civile Comunale di Fermo ha allestito, nelle scorse settimane, un campo di addestramento per agevolare lo svolgimento dei corsi di formazione e delle esercita-zioni pratiche. L’area lungo Tenna (Ruzzodromo), di circa 300 mq, è stata predisposta con postazioni didattiche per la simulazione di interventi relativi alla ricerca dispersi in superficie e sotto macerie, al prosciugamento di edifici allagati, al montaggio delle tende, al taglio di rami tramite motoseghe. Il progetto, estremamente innovativo, è stato idea-to dall’ufficio comunale di Protezione Civile ed è uno dei primi sviluppati sul territorio nazionale. Gli spazi saranno gestiti da Istruttori e Volontari del Gruppo Comunale di Protezione Civile e messi a disposizione anche delle Organizzazioni di Volontariato presenti nel Comune di Fermo e a quelle prove-nienti da altre località.

Femano/Assistenza alle famiglie dei disabili

Fermo/Nuovo campo lungo Tenna

Nasce il servizio SAI dell’Anffas

La Protezione Civile si addestra

Fare chiarezza sui molti servizi offerti dalla sanità locale e fornire ai cittadini guide pratiche e facili da consultare: sono questi gli obiettivi delle tre Carte dei servizi pubblicate di recente dall’Area Vasta n. 4.

Guida ai ServiziLa versione cartacea è stata distribuita in 1.500 copie nei Comuni, nelle strutture sani-tarie e negli studi dei medici di base. È suddivisa in tre sezioni: servizi, organizzazione e contatti. Nella prima sono elencati i servizi disponibili in ordine alfabetico, in modo da agevolarne la ricerca all’interno della guida. La seconda è divisa in cinque macroaree e per ciascuna sono specificati informazioni e contatti. Nella terza sono indicati i numeri utili per avere sempre a portata di mano i contatti telefonici di cui si potrebbe aver bisogno. La guida, prima di essere pubblicata, è stata sottoposta al controllo del Comitato di parteci-pazione che ne ha garantito la correttezza informativa. Più dettagliata la versione on line (consultabile su www.asurzona11.marche.it) all’interno della quale è possibile cercare tra oltre mille differenti attività. Il formato digitale è aggiornabile in ogni momento e linkabile dai siti di altre strutture pubbliche.

Guida ai Servizi socialiAncora oggi, la figura dell’assistente sociale sembra avvolta da un alone di mistero. Per fare chiarezza sulle sue competenze e funzioni è stata realizzata, primo esempio in regio-ne, un’apposita guida. L’Area Vasta n. 4 può contare sulla professionalità di 14 assistenti sociali, impiegati in sette unità operative (Unità multidisciplinare per l’età adulta, Unità multidisciplinare per l’età evolutiva, Consultorio familiare, Servizio territoriale dipendenze patologiche, Dipartimento di salute mentale, Residenzialità, Medicina legale). Per ogni unità operativa sono indicate le attività svolte, le sedi e i referenti dei diversi servizi. Frutto di due anni di lavoro, la guida sarà distribuita nei Comuni e nelle strutture di assi-stenza. Una versione più sintetica sarà fatta recapitare ai cittadini.

Guida all’HospiceCos’è un Hospice? A chi si rivolge? Come funziona? Cosa sono le cure palliative? Rispon-de a queste e ad altre domande la guida dedicata alla struttura di Montegranaro. Più simile ad una casa che ad un ospedale, l’Hospice, dalla sua apertura nel 2009, ha accolto circa 400 persone. Sette operatori socio sanitari, sei infermieri e professionisti in diversi campi della medicina accompagnano il malato nell’ultima fase della sua vita, cercando di creare un clima sereno attraverso il coinvolgimento delle famiglie. I volontari dell’associazio-ne “L’Abbraccio” e quelli della Croce Gialla contribuiscono al funzionamento della struttu-ra e a garantire alcuni servizi. La guida sarà distribuita ai medici di base, che informeranno i loro pazienti sulle funzioni dell’Hospice. (Francesca Pasquali)

Page 10: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 201310

Economia/News

Le 7. Suona la sveglia. Ti alzi. Prepari la colazione. Accompagni i figli a scuola. Corri a lavoro. Riprendi i figli. Prepari il pranzo. Di nuovo a lavoro. Torni a casa. E la cena? Subito ai fornelli. Una sistemata alla casa e, sfinita, sotto le coperte. Sono poche le pause che può concedersi una donna che lavora. Soprattutto se è a capo di un’impresa.In Italia le politiche di conciliazione vita-lavoro lasciano ancora a desiderare. E nono-stante le donne facciamo del loro meglio per essere brave madri e mogli e lavoratrici in gamba, per loro la strada della realizzazione professionale è sempre in salita. Ma loro non mollano. E si organizzano. E’ quello che è successo con il movimento Donne Impresa, nato all’interno della Con-fartigianato con l’obiettivo di dar voce alle donne imprenditrici e di renderle protagoniste all’interno delle istituzioni. Come? Facendo in modo che aggiornino le competenze e uniscano le forze. Così a maggio, a Fermo, prenderà il via un corso di formazione a loro dedicato e, in cento ore di lezione, riceveranno nozioni di informatica, contrattualistica, economia e marketing.A far conoscere le imprese al femminile e a far stringere sinergie tra varie realtà del territorio ci penserà c’è poi la Carta Valore DI, una tessera che sarà distribuita a tutte le aziende associate a Confartigianato e che dà diritto a sconti nei servizi e negli acqui-sti. Per ora sono 28 le imprese che hanno aderito al progetto, ma nel sito di Confarti-gianato Ascoli-Fermo (www.confartigianato.apfm.it) saranno di volta in volta aggiunte quelle che entreranno a far parte del circuito. Un’etichetta sulle vetrine delle loro attività permetterà di riconoscerle con maggiore facilità. (f.p.)

Colture macrobiotiche, fattorie sociali, ippoterapia. Le imprese agricole rosa puntano sull’innovazione per battere la crisi, come testimonia l’analisi di Coldiretti Marche in occasione della festa della donna. Secondo un’elaborazione Coldiretti su dati Istat, nelle Marche sono oggi attive circa 13mila aziende agricole a conduzione femminile (9.300 quelle anche iscritte alla Camera di Commercio), mentre altre 32mila sono le donne che lavorano nelle campagne come manodopera familiare e non. L’agricoltura si piazza al secondo posto dopo il commercio e davanti al settore manifattu-riero, con una donna su quattro che sceglie la campagna per avviare la propria attività. A caratterizzare le imprese rosa è soprattutto la capacità di avviare attività innovative e “alternative” rispetto alla produzione tradizionale. E’ il caso di Maria Letizia Gardoni, gio-vane imprenditrice di Osimo che coltiva ortaggi macrobiotici con cui rifornisce i ristoranti della provincia. Un settore in ascesa, tanto che la ragazza, delegata regionale dei giovani della Coldiretti, ha dovuto raddoppiare la produzione.Sul sociale puntano, invece, Francesca Gironi, Barbara Aureli e Federica De Luca. Fran-cesca ospita a Staffolo (Ancona) in azienda cinque giovani con problemi di disabilità, in collaborazione con Asur e Comuni di Jesi e Porto Recanati, per facilitarne il reinserimento lavorativo. Barbara e Federica sono, invece titolari di due agrinidi rispettivamente a Pieve-bovigliana e San Ginesio. Molto interessante è anche la storia di una giovane di Magliano di Tenna, Michela Muccichini che, appena laureata, ha deciso di utilizzare un terreno di famiglia (il padre lavora nel calzaturiero) per piantarci il grano e produrre pane e altri prodotti da forno che stanno andando a ruba. Nel Pesarese Alice Aiudi gestisce l’agrituri-smo Locanda Montelippo a Colbordolo e produce frutta e verdura che trasforma in mar-mellate sottolio, sottaceti e sughi pronti, commercializzati direttamente nel punto vendita aziendale accreditato a Campagna Amica. Le sorelle Podgornik di Urbino sono, invece, due ragazze che un paio di anni fa hanno deciso di utilizzare i pochi ettari del terreno di famiglia (il padre è autista di autobus) per avviare la produzione di pane, fatto con grano biologico, e venduto nel mercati degli agricoltori promossi dalla Coldiretti. Il pane ha un grande successo, tanto che il giro di allarga e le due sorelle decidono di investire addi-rittura nella realizzazione di un mulino aziendale per lavorare da sé il frumento prodotto.

C’è chi, come Andrea Cardarelli, farà ria-vere un cinema a Porto San Giorgio. Chi, come Stefano Rosa, aprirà ad Altidona un bioparco e una pensione per cani e gatti. Chi, come Mikhail Gievskiy proseguirà a Porto Sant’Elpidio l’attività del calza-turificio di famiglia, garantendo così il passaggio generazionale. Ma è soprattutto nella ristorazione che hanno deciso di puntare i partecipanti alla seconda edizio-ne del Progetto Colombo. Destinata agli appartenenti alle categorie svantaggiate, l’iniziativa della Provincia di Fermo per la creazione d’impresa vede impegnati 380 mila euro di fondi europei.In tutto sono stati presentati 52 progetti. Di questi 31 sono stati esclusi perché non rispettavano i parametri del bando, mentre tre, pur rispondendo a tutti punti, sono rimasti fuori per l’esaurimento dei fondi. Delle 18 attività finanziabili (due nel settore della cultura, tre nei servizi alla persona, due nei servizi misti, una

nel turismo, cinque nella ristorazione, tre nel commercio, una nel manifatturie-ro, una nell’artigianato) alcune sono già attive, come un ristorante a Falerone e un negozio di articoli da spiaggia a Porto San Giorgio, mentre altre partiranno a breve.Per ottenere gli incentivi, le nuove impre-se – che occuperanno in tutto 34 persone – dovranno dimostrare di avere i conti in ordine e rispettare le linee guida del bando. “Il Progetto Colombo – spiega il presi-dente della Provincia, Fabrizio Cesetti – è un’importante opportunità non solo per i giovani, ma anche per chi vive situazioni di difficoltà e disagio soprattutto a causa della crisi economica. Resta comunque un’op-portunità e non la soluzione dei problemi. Affinché non sia un’occasione sprecata, è importante che i nuovi imprenditori siano determinati e intelligenti e che mettano impegno e passione in quello che fanno. In questo modo le attività create potranno vincere le sfide del mercato”. (f.p.)

Fermano/Due iniziative per potenziare le imprese “in rosa”

Marche/Lavoro in campagna per 45mila donne

Fermano/Selezionate 18 nuove imprese finanziabili

Donne tra famiglia e lavoro

L’impresa rosa fa innovazione

Il Progetto Colombo sfida la crisi

Artigianato al femminileIn Italia, un’azienda artigiana su tre è guidata da una donna, ma è donna il 62% dei lavoratori nelle aziende arti-giane. Nel Fermano, su 1.700 aziende iscritte a Confartigianato Imprese, 400 hanno a capo una donna.

Brevi

MarcheClick Day per lavoratori immigrati

FermanoNumero verde Inps per il CudL’Inps ha attivato il numero verde 800.434320, gratuito da telefono fisso e attivo 24 ore su 24 in modalità automatica, dedicato alla richiesta di spedizione del Cud al proprio domicilio. Gli operatori del Contact Center rispondono al numero verde 803164, gratuito da rete fissa, e al numero 06164164 a pagamento dai cellu-lari, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle ore e il sabato dalle 8 alle 14.

Al via le domande telematiche per l’ingres-so di lavoratori non comunitari stagionali (30mila in tutta Italia) che potranno essere inviate fino al 31 dicembre utilizzando il sistema telematico disponibile sul sito del ministero dell’Interno. Con il click day si avvia una procedura informatica con domande di ingresso on line che evitano le lunghe file alle poste del passato.

Page 11: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 201311

Economia/News

L’appuntamento con la terza edizione della Festa dell’Artigianato è program-mato per sabato 27 aprile. Ad ospitare vertici ed associati della CNA Fermo sarà Villa Sofia di Monte San Pietrangeli dove, a partire dalle ore 20, durante un conviv-iale verranno assegnati diversi riconos-cimenti. Alessandro Migliore, coordi-natore provinciale della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Pic-cola e Media Impresa, spiega al Corriere News il senso della manifestazione, con una importante riflessione sulla situazi-one attuale delle PMI.Migliore, su quali presupposti nasce la Festa dell’Artigiano?“La Festa dell’Artigiano è nata princi-palmente come l’occasione per far incontrare gli artigiani, oltre ad essere un momento di riflessione ed appro-fondimento, di contatto tra i vertici dell’associazione e gli artigiani per far presenti proposte, segnalazioni, avan-zare richieste e fare il punto della situazi-one. E’ indubbio che negli anni passati la Festa dell’Artigiano veniva pensata anche e soprattutto come un momento di sva-go; quest’anno, invece, considerato che le condizioni economiche, politiche e sociali attuali sono palesemente differ-enti, la scelta della dirigenza è stata di mantenere questo appuntamento e non

far prevalere il pessimismo. Vogliamo dare anche un segnale di positività, pur ridimensionando l’evento, che ad esempio non propone più l’annuale con-vegno di approfondimento, preferendo puntare l’attenzione sullo stare insieme. Come sempre, non mancheranno i ricon-oscimenti per cinque artigiani associati “senior”, per l’associato più giovane e per un’imprenditrice.”Di grande rilevanza è anche la raccolta fondi a favore de “Il Ponte”.“E’ proprio sull’onda di quanto detto che abbiamo deciso di coinvolgere l’associazione di volontariato “Il Pon-te” Onlus di Fermo. Si tratta di una delle realtà più vicine a chi si trova in diffi-coltà: quella dei volontari de “Il Ponte” è un’attività più che meritoria, svolta ogni giorno senza sosta, diventata purtroppo indispensabile. Situazioni di bisogno e difficoltà che ormai non sono più così lontane da quello che possiamo pensare. Durante la serata saremo lieti di ospitare i rappresentanti dell’associazione ferma-na e farli conoscere ai nostri associati.”“CNA e le imprese. L’Italia che sostiene l’Italia”: uno slogan tanto efficace quanto attuale. Quale Italia sostiene oggi concre-tamente la vostra Confederazione?“L’Italia delle micro e piccole imprese. E’ il nostro ruolo, da sempre. La CNA è strut-turata verticalmente: alla base ci sono le associazioni provinciali per arrivare

fino agli organi nazionali e ognuno ha il proprio compito. In termini di rappresen-tanza di diritti e di concertazione, si agisce a livello nazionale. Una concertazione che viene fatta tramite la sollecitazione esercitata dai territori, punto di contatto con gli imprenditori. Più che altro, soprat-tutto per la nostra attività di garanzia del credito, in questo momento siamo una valvola di sfogo per molti. Ad oggi, è in atto la trasformazione dell’associazione a tutti i livelli, all’insegna della razionaliz-zazione economica, oltre che in termini di assistenza alle imprese: la politica sindacale sulla quale ci fondiamo, infatti, sarà rivolta direttamente ai mestieri, piut-tosto che alle unioni, così da lavorare per dare risposte tempestive. Di certo non abbiamo la soluzione a tutto, ma pos-siamo lavorare per creare una cultura del fare rete, che è senza dubbio necessario.”Il quadro economico è piuttosto comp-lesso e la situazione delle piccole e medie imprese si aggrava giorno dopo giorno. Quali sono le priorità indifferibili?“La prima in assoluto è la riduzione della tassazione e del costo del lavoro; seguono il cambio di rotta rispetto alla riscossione coattiva senza criteri di compensazione, ormai inaccettabile e il credito. Sono tutti impegni che si è presa la politica nei confronti delle imprese, prima di andare alle urne: nessuno sta mantenendo quanto promesso. Quello

che la CNA può fare, per proiettare le imprese verso un futuro più sereno, è lavorare sui progetti di rete d’impresa, sul passaggio generazionale, sulla difesa e la promozione del Made in Italy, sulla tutela dei sistemi consortili per l’export e sull’innovazione tecnologica. Tutti aspet-ti che devono diventare la realtà di tutti i giorni dell’artigiano: solo così creeremo le condizioni giuste per lo sviluppo.”

tel. [email protected]

Monte San Pietrangeli/La CNA Fermo e la terza edizione della Festa dell’Artigiano

L’Italia delle micro e piccole imprese

SERVIGLIANO - Via Garibaldi, 8 - Tel. 0734.750986 - www.fotoottica2f.it - [email protected]

La CNA Fermo in cifre1 sede provinciale a Fermo5 sedi territoriali (Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Porto Sant’Elpidio - Villa Baruchello, Amandola, Falerone)2 coordinamenti zonali (Porto San Gior-gio, Porto Sant’Elpidio)10 Unioni di mestiere (Alimentare, Artis-tico e Tradizionale, Benessere e Sanità, Comunicazione e Terziario Avanzato, Costruzioni, Federmoda, Installazione e Impianti, Produzione, Servizi alla Comu-nità, Fita)3 raggruppamenti di interesse (Pen-sionati, Giovani Imprenditori, Comitato Impresa Donna)1.682 associati al. 31.12.2012 (+ 91 iscritti rispetto all’anno precedente)

di Andrea Braconi

Page 12: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 201312

Terra nostra/News

Ad Anna Maria, Romeo, Giuseppe: “Lascia che sia fiorito, Signore, il suo sentiero…”. Povere anime desolate, avete portato questo nostro lembo di terra al “disonore” della cronaca. Disonore, ma non per voi, che con disperata dignità, disperata irrinunciabile fierezza, avete chiesto perdono e ve ne siete andati, insieme. Il disonore è quello di coloro le cui mani grondano del vostro sangue. Il disonore, l’abominio, la maledizione, la condanna senza remissione di peccato, sono per i corrotti e i cor-ruttori, i mentitori, i profittatori, i traditori, i mancatori di fe’, gli assassini. Quelli che andranno ad ingrossare tutti i gironi dell’inferno. Voi no, voi siete in pace, e non siete più soli: ad attendervi, avete trovato una schiera infinita di anime come voi. E tante ancora ne arriveran-no. Insieme, troverete consolazione, mischiando lacri-me e abbracci, narrandovi le stesse storie, costellate di croci. Come queste: “+Ancona: disoccupato, si butta dalla finestra; +Arez-zo: non può pagare Equitalia e il mutuo, si getta nel vuoto. +Bari: 64 e 69 anni, pensionati, si suicidano; un altro si getta dal balcone dell’Inps. +Belluno: imprendi-tore edile si impicca: non riusciva a riscuotere i crediti. +Bologna: 58 anni, si dà fuoco davanti all’Agenzia delle Entrate. +Bolzano: 39enne si brucia vivo nella sua auto per motivi economici. +Brescia: padre disoccupato si getta dalla finestra con i figli, tutti morti. +Cagliari: pensionato si butta dal campanile. +Caltanissetta: idraulico di 54 anni si dà fuoco. +Caserta: muratore disoccupato si impicca. +Catania: giovane imprendi-

tore si spara in testa. +Cosenza: 47 anni, disoccupato, si spara. +Enna: precario 47enne si impicca. +Firenze: disoccupato si lancia sotto un treno. +Foggia: impren-ditore si butta con l’auto da una scogliera. +Frosinone: imprenditore si spara col fucile. +Gela: donna di 78 anni, si getta dalla finestra. Le avevano ridotto la pen-sione. +Lecce: giovane imprenditore si spara in testa. +Lecco: imprenditore 42enne in difficoltà si butta da un ponte. +Livorno: non può pagare il mutuo, dà fuoco alla casa, poi s’impicca. +Milano: 51 anni, disoccupa-to si impicca. +Molfetta: imprenditore di 48 anni si impicca. Non riusciva a incassare i crediti né ad otte-nere mutui. +Nuoro: costretto a licenziare i due figli, si spara. +Ostia: donna di 38 anni suicida in spiaggia, non riusciva a pagare l’affitto. +Padova: antiquario si impicca, i tre figli disabili vegliano la salma per tre giorni. +Paternò: imprenditore di 57 anni si impicca. +Pavia: operaio senza lavoro, s’impicca. +Pescara: 44 anni, imprenditore si impicca per difficoltà economi-che. +Piacenza: 75 anni, pensionato, si spara. +Pome-zia: 56 anni, tipografo, si impicca. Non riusciva a recu-perare i crediti. +Pompei: imprenditore edile si uccide. Accusa Equitalia. +Pozzuoli: 72enne si spara dopo aver ricevuto cartella tasse. +Quartu S. Elena: giovane imprenditore elettricista s’impicca; +Ragusa: 28enne imprenditore agricolo si impicca. +Roma: stroncato dalla crisi, si dà fuoco a Montecitorio. +Salerno: da Natale senza lavoro, si spara al petto. +San Cataldo: idraulico si dà fuoco nella sua auto. Non sapeva come pagare bollette e cartelle esattoriali. +Teramo: braccati da banche ed Equitalia, anziani coniugi si impicca-no. +Terni: operaio disoccupato s’impicca. +Torino:

48 anni, operaio licenziato si dà fuoco. +Trani: 49 anni, imbianchino disoccupato si getta dalla finestra. +Trento: 44 anni, per i troppi debiti si getta sotto a un treno. +Treviso: imprenditore in crisi si impicca nel suo capannone. +Trieste: 40 anni, licenziato, si dà fuoco. +Udine: troppi debiti, commerciante si spara. +Velletri: 52enne, senza lavoro da un anno, s’impicca. +Venezia: guardia giurata licenziata si spara. +Verona: 27 anni, operaio si dà fuoco. +Vicenza: camionista in difficoltà economiche si impicca sul suo camion. +Vigonza: imprenditore, costretto a mettere in cassa integrazione i suoi dipendenti, si spara. +Viterbo: non poteva più mantenere il figlio agli studi, si suicida...”.E ancora, ancora, ancora… Troppo, anche per sin-tetizzare. Anna Maria, Romeo, Giuseppe e voi tutte, anime desolate, non vi chiediamo vendetta (non ne sareste capaci), ma giustizia sì: popolate dei vostri ultimi disperati pensieri, dei vostri ultimi rantoli, ogni sonno di ogni notte di ogni scellerato che vi ha sulla coscienza. “Signori benpensanti (voi, ipocriti, profittatori di potere, ladri di anime) / spero non vi dispiaccia (voi, che fingete lacrime sul sangue degli innocenti) / se in cielo, in mezzo ai Santi (dove non andrete) / Dio (con lui farete i conti, non con Mammona), fra le sue braccia / soffocherà il singhiozzo (la disperazione che vi si ritorcerà contro) / di quelle labbra smorte (che volevano sorridere) / che all’odio e all’igno-ranza (all’ingiustizia di chi ci ruba presente e futuro) / preferirono la morte”. Ma i morti putrefatti siete voi, grassatori, corrotti e corruttori: “Provate pure a credervi assolti: siete per sempre coinvolti”.

a cura di Loredana Tomassini

La Repubblica delle BananeStorie di ordinaria amministrazione

Raddoppia la percentuale di marchigiani spaventati dal “cemento selvaggio”, l’ecces-siva costruzione di edifici che mette a rischio l’assetto del paesaggio. E’ quanto afferma la Coldiretti regionale sulla base del rapporto Istat-Cnel sul Benessere equo e sostenibile. Secondo i dati relativi al 2012, i cittadini che indicano l’eccessiva cementificazione tra le cinque priorità ambientali rappresentano oggi il 19 per cento della popolazione, contro il 10 per cento che esprimeva la stessa preoccupazione nella precedente rilevazione, risalente a più di dieci anni fa. Non è un caso che negli ultimi tempi si sia aggravato il problema del consumo di suolo. Secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat, ai 229mila ettari svaniti tra il 1960 e il 2008 se ne sono aggiunti altri 55mila nel giro di appena quattro anni, con una evidente accelerazione del fenomeno. In pratica, ben un terzo dell’intero territorio regionale che una volta era agricolo ha cambiato destinazione, e ciò senza considerare i guasti causati dal “fotovoltaico selvaggio”. Proprio sul consumo di suolo e sul governo del territorio la Regione Marche ha predisposto una proposta di legge attualmente in discussione con le forze sociali che dovrebbe presto arrivare in Consiglio. “La conservazione della superficie agraria utilizzabile deve essere una priorità per preser-varla dalla crescente urbanizzazione delle campagne – sottolinea Giannalberto Luzi, presi-dente di Coldiretti Marche - tutelando la disponibilità di superfici agricole per garantirne la fruibilità alle prossime generazioni che potranno praticarvi un’agricoltura imprenditoriale, innovativa ed ecosostenibile tutelando così il paesaggio agrario italiano”. Un’opportunità in più a sostegno di quel trend che vede i giovani indirizzarsi verso la campagna come dimostra il boom di iscrizioni fatto registrare dagli istituti agrari della regione, con un aumento del 20 per cento dei nuovi studenti.

Marche/Cresce l’urbanizzazione delle campagne

Paura del cemento selvaggio

Breve

In attuazione dell’art. 18 Dl 83/2012, enti pubblici hanno l’obbligo di pubblicare sui rispettivi siti web i dati relativi ai com-pensi erogati nei confronti di persone, professionisti, imprese ed enti privati e i dati relativi a sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari concessi alle imprese. In ottemperanza con tale obbligo, l’Amministrazione Comunale elpidiense si

è messa in linea con tale normativa attivan-do un’apposita sezione sull’home page del sito istituzionale. È stata infatti inserita nella sezione di destra del sito, la dicitura “Amministra-zione Aperta” cliccando la quale si viene rinviati a tutte le determine che producono una spesa per l’Ente.

Sant’Elpidio a Mare Trasparenza on line

Page 13: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 201313

Terra nostra/News

Il disegno è simpatico: una specie di codice a barre con al centro un paio di baffoni. Fermani e turisti, col tempo, impareranno a conoscerlo bene. Si tratta di un QR Code che può essere letto dai cellulari di ultima generazione, gli smartphone per intenderci, e dai tablet. Camminando per le vie del centro se ne può già vedere qualcuno sulla vetrina di qualche negozi. Ebbene, fotografando questi codici è possibile ricevere, direttamente sul proprio cellulare o tablet, informazioni sull’attività commerciale in questione. È una delle novità introdotte da MyCicero (www.mycicero.it), un sistema integrato gratuito di cui il Comune, in sinergia con Trasfer-Steat e Asite, è entrato a far parte. E sono proprio queste due società ad essere interessate dalle innovazioni più interessanti. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, MyCicero consente di ottenere in breve tempo, sul tablet o sul tele-fonino, la pianificazione del percorso ottimale per raggiungere un certo posto. Niente di nuovo, in realtà, visto che con servizi come Google Maps si ottengono da anni gli stessi risultati. In questo caso però si ha a che fare con un sistema integrato. In pratica non vengono solo indicati percorso e mezzi pubblici per arrivare, ma anche orari e informazio-ni sul luogo che si vuole raggiungere. Facciamo un esempio. Immaginiamo di essere un turista che abbia deciso di recarsi a Fermo e di visitare il Teatro dell’Aquila. L’applicazione consiglia il percorso migliore da seguire, gli orari e consente di acquistare il biglietto. Non solo, oltre a permettere di visitare virtualmente il teatro, dà anche informazioni sulle sue caratteristiche, sulla programmazione e, se c’è uno spettacolo che ci interessa, di prenotare il biglietto. Sempre usando MyCicero, chi prende abitualmente l’autobus può acquistare i biglietti della linea urbana e, a breve, rinnovare abbonamenti e ricevere informazioni dalle “paline intelligenti” che indicano i minuti mancanti all’arrivo del mezzo.La stessa applicazione, in questo caso sviluppata insieme all’Asite, permette, tramite cellulare o tablet, di sapere dove si trova un parcheggio libero, come raggiungerlo e acquistare il biglietto. Un quarto d’ora prima dello scadere del posteggio, MyCicero invia in automatico un messaggio di avviso. In questo modo si può scegliere se prolungare la sosta o no, pagando solo i minuti effettivi di parcheggio. Niente paura, però. Chi ha poca dimestichezza con le nuove tecnologie potrà continuare a fare affidamento sui vecchi distributori di biglietti. (f.p.)

Fermo/Novità “tecnologiche”

In giro per la città con un Cicerone speciale

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2013Spazio di comunicazione nel periodico CORRIERE NEWS

e nel sito WWW.CORRIERENEWS.ITIl nostro mensile ed il relativo sito per le prossime elezioni

mettono a disposizione di candidati e partiti politicispazi di propaganda elettorale a pagamento.

Presso la nostra redazione è visionabile il codice di autoregolamentazione

con listino prezzi e modalità di accesso al servizio di cui sopra.Info: tel. 0734.223110 - [email protected]

La Giostra Abbigliamento 0-16

CERIMONIA2012SCONTOSCONTO

50%SERVIGLIANO - 0734.759657

Un lavoro pubblico monumentale. Per molti il più grande mai affrontato dalla città. Per portar-lo a termine sono dovuti passare oltre vent’anni e succedersi tre Amministrazioni. Finalmente l’ultimo mattone è stato posto e, a fine marzo, si è potuto procedere all’inaugurazione del Complesso Sagrini. Tra alterne vicende che ne avrebbero previ-sto l’abbattimento se la Soprintendenza non vi avesse individuato tracce di archeologia industriale, lo stabile di viale Trieste viene acquistato dal Comune. E’ l’inizio degli anni ’90 quando vede la luce il progetto per la riqualificazione del Sagrini. Passano circa dieci anni. Il progetto, finito in un cassetto, viene preso in mano da tre architetti – San-dro Di Ruscio, Giuseppe Guerrieri e Luca Nasini – che gli ridanno slancio e, nel 2007, si passa all’assegnazione dei lavori. Sono necessari ancora cinque anni perché il Com-plesso venga riconsegnato alla città nella sua nuova veste. Le colonne in ghisa, lesionate dal tempo, sono state sostituite da strutture in acciaio in grado di sostenere il peso del nuovo tetto. Rispettando spazi e conforma-zioni originali (46 mila mattoni originali sono

stati riutilizzati in base alla loro provenienza), al piano terra sono stati realizzati una piazza coperta, intitola a Francesco ed Emanuele Sagrini, e alcuni locali destinati ad uso com-merciale e professionale. Stessa destinazione per i locali del piano soppalcato. Nel primo piano seminterrato sono stati ricavati un parcheggio pubblico e una sala multimediale per conferenze e viedeoproiezioni, intitolata a Rita Levi Montalcini, e nel secondo piano seminterrato un parcheggio ad uso privato e alcuni depositi. Nel nuovo complesso Sagrini hanno trovato spazio anche la nuova sede della Solgas e la sezione Distribuzione gas metano dell’Asite. La parte sinistra dell’edificio resta invece di proprietà della Fondazione Sagrini. Finan-ziati in parte dalla Fondazione e in parte dal Comune, i lavori sono costati in tutto circa 5 milioni di euro. Ad oggi i locali che compon-gono lo stabile sono stati quasi tutti venduti (oltre a due attività commerciali già operative, ospiteranno studi professionali e un ufficio postale privato), così come i parcheggi privati, acquistati in parte dai residenti del quartiere, in parte dai neo proprietari dei locali.

Fermo/Riconsegnato lo stabile di viale Trieste

La nuova vita del “Sagrini”

Brevi

Sant’Elpidio a MareNuovi orari per l’Ufficio Commercio

FermoIniziato il restauro della Chiesa di San Filippo NeriSono partiti i lavori di recupero della cap-pella all’Assunta, all’interno della Chiesa di San Filippo Neri. L’opera di restauro e consolidamento è interamente finanziata dalla Soprintenden-za per i beni architettonici e paesaggistici delle Marche per un importo complessivo di 200 mila euro e dovrebbe essere ultima-ta in sei mesi. Direttore dei lavori, che sono effettuati dalla ditta Alessandrini di Montefortino, è l’architetto Alberto Mazzoni, responsabi-le della Soprintendenza per Fermo. Oltre agli interventi di consolidamento, saranno restaurati i decori e gli stucchi con la con-sulenza della Soprintendenza di Urbino.

Dallo scorso 2 di aprile l’Ufficio Com-mercio del Comune di Sant’Elpidio a Mare, situato al piano terra del Palaz-zo comunale rispetta un nuovo orario di apertura. Secondo la rimodulazione dell’orario disposta, l’ufficio è aperto lune-dì, mercoledì, venerdì e sabato dalle ore 9 alle ore 13. “La necessità di rimodulare l’orario di apertura al pubblico dell’ufficio commer-cio – osserva il Sindaco, Alessio Terrenzi – è dovuta al bisogno di permettere ai referenti dell’ufficio di svolgere maggiori attività d’istruttoria. Le novità introdotte si inseriscono in una più ampia proget-tualità di miglioramento, sinergicamente collegata all’attività di front office e di altre iniziative allo studio”.

Page 14: CORRIERE NEWS APRILE 2013
Page 15: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 201315

Cultura/News

Da pochi giorni è aperto al pubblico il MITI - Museo dell’Innovazione e della Tecnica Industriale della Provincia di Fermo. Realizzato all’interno delle Officine Storiche dell’Istituto Tecnico Industriale “Montani”, il MITI è un percorso per avvicinarsi e conoscere i segreti della scienza ed il racconto dello sviluppo tecnologico fino ai giorni nostri.È possibile effettuare visite guidate e assistenza alle installazioni interattive e multimediali tutti i sabati e le domeniche dalle 16 alle 20. Apertura infrasettimanale solo su prenotazione.“Si tratta - afferma il Presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti - di un risultato importante che ci permetterà di diffondere la cultura scientifica e

dell’innovazione, valorizzando sia in prospettiva formativa che turistica il patrimonio tecnico-scientifico del territorio e le sue principali esperienze manifatturiero-industriali”.Rete MuseiComuni (callcenter) [email protected]://mitimontani.provincia.fm.it

Fermo/Visitabile tutti i sabati e le domeniche

Il Miti Montani aperto al pubblico

SAnche quest’anno la Direzione dello Stabilimento Termale Santa Lucia di Tolentino, in collaborazione con il Centro Sociale di San Michele – Lido e Casabianca di Fermo, organizza un servizio di Autobus per effettuare 5 cicli di cure termali a Tolentino. Possono partecipare persone di tutte le età, bambini compresi, provenienti anche dai paesi del Fermano, senza variazione di spesa e rispettando le norme stabilite.Per iscriversi, tutti gli interessati devono presentarsi, con un documento di riconoscimento, nei giorni 23 – 24 – 25 – Maggio dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17, in uno dei punti che verranno indicati in seguito.Il contributo da pagare in unica soluzione per l’autobus G. T.

è di 35 euro cadauno, da versare all’atto dell’iscrizione.

Il giorno del colloquio che si terrà in ciascuna zona, il paziente dovrà portare l’impegnativa (ricetta rossa) del medico curante, perché le terme sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale per le seguenti cure: Inalatorie - Idropiniche - Ginecologiche - Sordità Rinogena – Balneoterapia.

Inoltre presso lo stabilimento termale è possibile effettuare molte altre cure

(Massaggi - Percorsi Vascolari - Terapia Fisica - Laser Terapia - Ultrasuoni - Tens - ecc.). Su ogni tipo di cura viene praticato

uno sconto del 30% sul listino prezzi.

alute e benessere per tuttiSTerme S.Lucia

Tolentino (MC)Centro Sociale di San Michele

Lido - Casabianca - Via Marche, 50 - FERMO

Mercoledì 22 Maggio alle ore 16.30 presso il Centro Sociale di San Michele, in via Marche 50 (sopra la bocciofila), il Direttore delle Terme di Santa Lucia presenterà le attività termali e sarà a disposizione per chiarimenti sanitari, ecc.

Per eventuali informazioni in merito rivolgersi a:Benito ai numeri telefonici 330.280067 (sempre), 0734.642391 (ore pasti)

o scrivere una mail all’indirizzo [email protected], oppure contattare la Direzione delle Terme al numero 0733.968227 - Fax

0733.958042 (ore ufficio). Per chi non volesse fare il viaggio in autobus durante le cure, c’è la possibilità di rimanere presso l’Hotel 77 di Tolentino, che è

convenzionato con le Terme, ad un prezzo di favore.

Gli autobus iniziano i viaggi nei seguenti paesi: Grottammare - Campofilone - Pedaso - Monterinaldo - passando per Montottone - Grottazzolina - Magliano di Tenna (centro commerciale) - Moregnano - Marina Palmense - Porto San Giorgio - Porto Sant’Elpidio e nelle località dove ci sono

più di 35 partecipanti.Le cure termali si svolgeranno per 12 giorni consecutivi dal 24 Giugno al 9 Luglio, dal 15 al 30 Luglio e dal 2 al 17 Settembre 2013, tutti i pomeriggi escluso il Sabato e la Domenica. Per i turni di Luglio e Settembre un bus partirà anche da Fermo. Sono previsti altri 2 turni extra (dal 19 Agosto al 3 Settembre e dal 16 Settembre al 1° Ottobre) a raggiungimento di 30 iscritti.

“L’IGNORANZA”, (di Milan Kundera-Adelphi Edizioni, Milano)

Questa opera narrativa di Milan Kundera, scrittore ceco di Praga che prima di divenire di fama internazionale scrisse nella sua nazio-ne ben diciassette raccolte di poesie che ebbero uno strepitoso successo, è basata su due idee argomentali: la prima è quella dell’esilio, la secondo è quella dell’innamoramento durante l’esilio. Ambedue procurano e sviluppano la descrizio-ne sofferta e nel contempo scorrevolissima della sensazione della nostalgia prettamente esistenziale, con personaggi sul filo di un equilibrio psichico a malapena conquistato, su concezioni della sopravvivenza umana profondamente commoventi che riserbano un dolore costante, lento ma bruciante, dove il ricordo si confonde con altro ricordo e il passato invade il presente in maniera assolutamente spietata. Tale spietatezza non impe-disce a Kundera di volteggiare stilisticamente con eventi di rara dolcezza con prepotenti particolarità sentimentali che ogni genere di relazione amorosa non potrà mai fare a meno di evitare. Se provassimo ad estrapolare dal testo originale: “il giorno era illuminato dalla bellezza della Patria abbandonata, la notte dall’orrore di farvi ritorno. Il giorno le mostrava il paradiso che aveva perduto, l’inferno la notte che aveva fuggito” ritroviamo l’alternanza di uno stato d’ansia che batte sulle ferite di una libertà precedentemente perduta, in modo irrimediabile, nella quale si articolano ancora, gli affetti immortali delle singole e proprie origini che straziano come in incubi ad occhi aperti, insieme all’anima dell’esiliato stesso, la quale agogna una libertà soltanto esterna, miscelata a un’interiorità già compromessa nella perversione di una coercitiva rassegnazione. Non a caso l’autore non si risparmia in soventi descrizioni dell’eroe greco Ulisse, capendone le più penose contraddizioni mentali. Il romanzo inoltre è consigliato ai più giovani, affinché conoscano, sulle ali di una abilità discorsiva stupefacente, le tristissime e orribili realtà che la dittatura Russa, (allora U.R.S.S.) inflisse ai paesi limitrofi, in questo caso la vecchia Cecoslovacchia, prima della caduta del muro di Berlino, riducendoli di fatto in schiavi.

Segnalazione letteraria di Sergio Soldani

O Sa’, non ho fatto in tempo. Non mi hai dato il tempo. Ti hanno rubato il Tempo. Prima del tempo. O, forse, ci sono davvero disegni imperscrutabili che regolano (chissà come, chissà perché) “quel tempo della tua (nostra) vita mortale…”: che splendido ossimoro, eh? Sono sicura che a un esteta come te piaceva molto. Ad ogni modo, chi ha programmato il tuo tempo quaggiù ha messo troppo indietro le lancette. Non ho fatto in tempo, dicevo: ti ho chiamato un paio di mesi fa proprio per dedicarti questa rubrica, avevo bisogno di vederti perché mi parlassi un po’ di te. Ma era un brutto momento, stavi male: “Risentiamoci un po’ più in là”. E “più in là” è stato troppo. Ci sia-mo incontrati di nuovo solo pochi giorni fa, nella tua dirimpettaia Chiesa di San Michele Arcangelo: quello che era il tuo involucro traditore in una cassa di legno, e tu che svo-

lazzavi libero ovunque, dentro fuori sopra sotto. Ti ho sentito. C’era un sacco di gente, ognuno con un pezzetto di te dentro: sennò che venivano a fare? Non sei un tipo da con-venzioni sociali, tu. Dico “sei” perché tu sei. E resterai: per quello che hai fatto, per quello che hai dato, per quello che hai condiviso. In ciascuno dei presenti, specie in quelli che ti hanno reso pubblica testimonianza, c’era e c’è una traccia più o meno importante di te. Specie nei tuoi “coboldi”: chiamavi così i tuoi alunni, come i folletti della tua amata Fantasy. Li hai visti? Ce n’era un gruppo di ex tuoi coboldi cresciuti, capitanati da un marcantonio a sei ante che ti ha dedicato “O Capitano! Mio Capitano!”: una poesia di Whitman che gli avevi fatto imparare a memoria quando aveva otto anni! Aveva la voce rotta: fa specie vedere un marcantonio a sei ante piangere per il suo antico maestro. Commuove. Devi esserne fiero: hai lasciato un segno indelebile nei tuoi coboldi.

Ma il segno più grosso lo hai lascia-to nell’unica persona che non ha potuto esserci, quel giorno, perché era dall’altra parte del mondo e a te, per una manciata di ore, non è stato concesso di aspettarne il ritorno: parlo di Luigi Maria, quello che, non potendo fare altro, ti ha salutato in rete (l’hai letto?): “Addio, Sandro, compa-gno, amico, fratello, maestro”. Siete stati inscindibili: nell’affetto, nello studio, nella crescita intellettuale ed umana, nell’impe-gno indefesso che vi ha portato a creare a quattro mani opere memorabili, colme di incommensurabile amore per la vostra/nostra maledettamente amata città, per la sua storia, i suoi tesori d’arte. Grazie al vostro sodalizio sono nate inenarrabili narrazioni teatrali che, almeno per il tempo di una rappresentazione, hanno ri-suscitato una città gloriosa che è imbarbarita sotto i vostri/nostri occhi impotenti, sfregiata e corrosa da mani rapaci e assassine.

Ma tranquillo, Sandro: grazie anche a te, a quelli che hai segnato dentro, a quelli come te che a te seguiranno, i barbari non praevalebunt. Ci consola la certezza che continui ad “essere”, e non ad essere stato: ora che svolazzi qua e là transustanziato in mole-cole e pura energia, l’universo è più ricco. Certo, ci manca il tuo involucro, la tua faccia gentile che si apriva a risatelle buf-fe, talora divertite, talora ironiche, talora talora… Ci mancano i tuoi “naturally curly hair”, ovvero i tuoi capelli ricci naturali come quelli di Frida dei Peanuts. Ci man-chi tu, nella tua interezza, contenitore e contenuto. Pensa che non ho neppure una tua foto da mettere a corredo di questa pagina. Facci un piacere, se puoi: ogni tanto, fai una capatina anche fugace nella nostra fase Rem. Sta’ tranquillo, non è per i numeri al Lotto, anche se... Ciao, Sa’. Ciao, Maestro.

Piccola galleria degli “eccellenti” nostraniA Sandro Del Zozzo: ciao, Maestrodi Loredana Tomassini

Page 16: CORRIERE NEWS APRILE 2013

Civitanova Marche - Via De Amicis, 86/88 Ufficio Vendite Tel. 0733.770588 - Service Tel. 0733.771312

Magazzino Ricambi: Tel. 0733.770545 - Fax 0733.775169www.viavaispa.it

Concessionaria per Macerata e provinciaViaVai S.p.A.

Page 17: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 201317

Cultura/News

Sarà il cambio di colore a Palazzo Sforza o la necessità di star vicini in momenti difficili, ma sta di fatto che la lunga “guerra fredda” tra Comune di Civitanova e ANPI sembra terminata, anche se, in questo caso, a differenza del muro berlinese, il simbolo della divisione sta ancora in piedi, nel mezzo del polo liceale, dove crescono future generazioni, a ricordare a tutti che quella via è ancora intitolata a Giorgio Almirante, già esponente del regime fascista e repubblichino a Salò, poi storico segretario del MSI. Nonostante la toponomastica non abbia fatto il corso promesso, è la stessa Presidente della Sezione cittadina dell’ANPI, Annita Pantanetti, ad annunciare la partecipazione delle autorità comunali alle celebrazioni del 25 Aprile, che vedranno in Civitanova la sede della Festa di Liberazione provinciale. Il programma prevede la deposizione delle corone comme-morative, prima in Viale della Rimembranza (città alta), poi in Piazzale Gramsci (porto), da dove un corteo si dirigerà in Piazza XX Settembre, teatro del discorso dell’On. Irene Manzi, ex vicesindaco di Macerata e neo deputata Pd. Si porrà così fine alla storia di divisioni e iniziative da separati in casa tra Comune e ANPI. La Storia con la S maiuscola racconta, invece, che la Resistenza, che si va a celebrare, fu combattuta soprattutto tra valli e montagne, perfetto scenario per azioni di guerriglia e sabotaggio, eroici pezzi di un complessivo mosaico che avrebbe mostrato l’immagine di un Paese infine liberato. E il territorio maceratese non fece eccezione, con bande attive nell’entroterra, sui monti tra Visso, Serravalle, Pievetorina, nella zona del San Vicino, tra San Severino e Cingoli. Tuttavia, anche Civitanova partecipò alla Resistenza, con un suo GAP (Gruppo di Azione Patriottica), centro clandestino dedito ad azioni di sabotaggio, trasmissione di notizie e propaganda antifascista. E qui la storia si fa carne e ossa, i ricordi assumono volti grazie al racconto, come per gli “sfollati de Montecò”, cantati in un celebre motivo; prende anche nomi e cognomi, quelli di tanti eroi che non troviamo sui libri di scuola, ma forse ancora nelle nostre città, come Natale Mecozzi, che vive proprio a Civitanova e che, quasi 70 anni fa, racconta Pantanetti, “partecipò con il fratello ad un’azione di sabotaggio per far saltare un ponte a Cascinare; il fratello fu fucilato dai nazisti, mentre lui venne ferito e si salvò”. Anche Annita ha il suo eroe di famiglia ed un sorriso di malcelato orgoglio le attraversa il viso non appena nomina il padre Augusto, nome di battaglia “Nicolò”, comandante dell’omonima banda che per prima giunse a liberare Macerata. In che modo lo spiega la figlia con un aneddoto: “Pino Cinti trovò per strada una motocicletta abbandonata. La mise in moto e con quella accompagnò mio padre e poi uno ad uno tutti gli altri, facendo la spola fino alla città: così il gruppo ‘Nicolò’ liberò Macerata prima degli Alleati”.La Storia è fatta di tante piccole grandi storie di persone, che diedero la giovinezza, persino la vita, affinché le generazioni a seguire avessero la libertà loro negata. Su tale sacrificio nacque “la più bella del mondo”: la Costituzione Italiana, che in questo mese viene celebrata con una serie di incontri (7, 14 e 21 aprile), su iniziativa dell’ANPI e dei Teatri di Civitanova, con letture di suoi passi da parte dei cittadini, nel quadro dell’evento “Festa d’Aprile”. Una festa che potrà dirsi completa solo quando cadrà quell’ultimo muro, pardon cartello.

Simone Accattoli

Civitanova/Comune e ANPI insieme per la festa del 25 aprile Fermo/Joyce Lussu: partigiana e cittadina del mondo

Liberazione dalla “cattiva strada” La memoria di un secolo

Ambiente sempre più confortevoleRistorante e pizzeria con un ricco menù

Fermo - Viale Trento, 97 tel. 0734 226124 - 328 2139611

A primavera Pizz'art si rifa il look...

Selezione di birre artigianali italiane

e di vini locali

Aperitivi e degustazioni a tema

RISTORANTE PIZZERIA

Joyce Lussu fu una donna che dedicò una parte fondamentale della sua straordinaria carica vitale al rapporto con i giovani e che si battè contro le ingiustizie del suo tempo. Una donna straordinaria, che attraversò il Novecento con determinazione e che ebbe il coraggio di andare contro corrente e di vivere un periodo difficile portando avanti le proprie idee con fermezza. In occasione della già trascorsa giornata internazionale della donna, anche il Comune di Fermo ha scelto di intitolare due vie della città a Joyce Lussu e Ada Natali, al fine di ricordare due per-sonalità che, per percorsi umani, professionali ed etici, hanno saputo interpretare a pieno il ruolo della donna nella nostra società, l’una come scrittrice, poetessa e medaglia d’argento al valor militare e l’altra come primo amministratore in Italia di un Ente Locale e promotrice di una politica attiva delle donne nelle Istituzioni. Joyce Lussu nacque a Firenze, l’8 maggio 1912, da genitori marchigiani, antifascisti, entrambi con discendenze inglesi. Il padre, Guglielmo Salvadori, filosofo e docente universitario, perseguitato dalle camicie nere, fu costretto all’esilio in Svizzera nel 1924, e con lui la moglie Giacinta, i due figli maggiori Max e Gladys, e la piccola Joyce. Vivrà all’estero gli anni dell’adolescenza, maturando un’educazione non formale, ispirata agli interessi della famiglia per la cultura, l’impegno politico e la propensione alla curiosità, al dialogo, ai rapporti sociali. Raggiunto il grado di Capitano, nel dopoguerra verrà decorata di medaglia d’argento al valor militare.Femminista convinta e decisa per una reale emancipazione, fu tra le fondatrici dell’U-nione Donne Italiane. Milita per qualche tempo nel PSI e nel 1948 fa parte della direzione nazionale del partito; preferirà, tuttavia, tornare ad occuparsi di attività culturali e politiche autonome, insofferente di vincoli e condizionamenti d’apparato. Dal 1958 al 1960, conti-nuando a battersi nel segno del rinnovamento dei valori libertari dell’antifascismo, sposterà il suo orizzonte di riferimento nella direzione delle lotte contro l’imperialismo. Dedicherà una parte fondamentale della sua straordinaria carica vitale al rapporto con i giovani, rac-colti spesso nella sua casa marchigiana, nell’ipotesi di un futuro di pace, da costruire con impegno sistematico e conoscenze adeguate del passato, degli errori, delle violenze e delle ingiustizie che non dovevano ripetersi. Dopo una vita di lotte, muore a Roma il 4 novembre 1998, all’età di 86 anni, tenendo in mano un libro di poesie. (Federica Balestrini)

Brevi

FermoIncontri culturali e degustazioniDopo i primi due appuntamenti dedicati alla morte nel Rinascimento e alla fortifica-zione di Fiungo, nel Camerte, continuano, alle 18.45 al Caffè Letterario, gli incontri con gli studenti della facoltà di Beni Culturali. Martedì 16 aprile la dott.ssa Serena Marchionni intervisterà il fotografo Daniele Cinciripini sul tema “Fotografia e memoria”. Il 23 aprile il dott. Andrea Paolini e dott.ssa Concetta Ferrara si occuperanno dei “Ritratti dei cardinali a Palazzo dei Priori di Fermo”, il 7 maggio sarà la volta di “La tor-re e l’elefante. Il cardinale Gregorio Petroc-chini da Montelparo”, a cura della dott.ssa Letizia Ferracuti, mentre il tema al centro della serata del 14 maggio sarà “Picasso interpretato. L’iconologia e il Novecento”, con la dott.ssa Veronica Borgiani. L’ultimo appuntamento in calendario è per domenica 19 maggio: la dott.ssa Tea Fonzi interverrà su “Sebastiano Serlio nei trattati della biblioteca Spezioli”. Al termine di ogni incontro saranno offerti prodotti locali e un bicchiere di vino, provenienti da aziende del territorio.

Porto Sant’Elpidio Comunità sikh in festa

Sant’Elpidio a MareDomenica al Museo

Domenica 21 aprile, dalle ore 12, in occa-sione del giorno del Baisakhi, gli indiani sikh della città si daranno appuntamento per un’importante e colorata processione che, attraversando le vie del centro, arriverà in Piazza Garibaldi. La processione, chiama-ta in lingua originale Nagar Kirtan, è l’evento più significativo di questa ricorrenza. Il cor-teo, preceduto dal veicolo che trasporta il libro sacro Adhi Granth, partirà dal luogo di culto presso la zona industriale. Il Baisakhi nasce da una festività che dava il via alla stagione del raccolto e per i sikh assume il duplice significato di festa gioiosa e di momento di orgoglio dell’identità religiosa.

Continuano gli appuntamenti di “E dome-nica?... Ci vediamo al Museo” organizzati presso i Musei di Sant’Elpidio a Mare. Il 14 aprile, alle ore 16,30 laboratorio didattico “Le pietre raccontano” con passeggiata nel centro storico, mentre domenica 28, il laboratorio “Il giro del mondo in una scarpa” presso il Museo della Calzatura. Info: tel. 0734.8196407 - 859279

Page 18: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 201318

Cartellone/News

20 Aprile SabatoFesta di San Giorgiostand gastronomici, musica liveMONTEGIORGIO Piazza Matteotti

Sagra della polentastand gastronomici, intrattenimenti variMONTOTTONE Palasport Tel. Comune 0734.775135

21 Aprile DomenicaFesta di San Giorgiostand gastronomici, musica e balloMONTEGIORGIO Piazza Matteotti

Sagra della polentastand gastronomici, intrattenimenti variMONTOTTONE Palasport Tel. Comune 0734.775135

Festa di San Marco Evangelistagiostre e luna park. Ore 21,30 concerto del gruppo ”I Freakanto’”SERVIGLIANO Piazza Roma

22 Aprile LunedìFesta di San Giorgiostand gastronomici, musica e balloMONTEGIORGIO Piazza Matteotti

23 Aprile MartedìFesta di San Giorgiosagra de ”li caciù co la fava”, ore 21 intrattenimento musicaleMONTAPPONE Piazza Roma dalle 8 Tel. 0734.760777

Festa di San Giorgiostand gastronomici, musica e balloMONTEGIORGIO Piazza Matteotti

24 Aprile MercoledìFesta di San Giorgiostand gastronomici, musica liveMONTEGIORGIO Piazza Matteotti

Festa di San Marco Evangelistagiostre e luna park. In mattinata ”Fiera de lu Pia’”, ore 21.30, dalla trasmissioneTelevisiva Zelig: ”Pablo e Pedro” con lo spettacolo comico ”Sketch in 5D”. Apertura serata con il gruppo ”Gloria & Surfin’ Birds”SERVIGLIANO Piazza Roma

25 Aprile GiovedìFesta di San SavinoCIVITANOVA MARCHE Località San Savino

Festa del 25 Aprileore 10 cerimonia commemorativa con esibizione del ”Premiato Corpo Bandistico città di Monte Urano”, ore 14.30 passeggiata al Parco fluviale ”Alex Langer”, ore 15.30 Grande festa-merenda al Parco fluvialeMONTE URANO dalle 10 alle 20Tel. Comune 0734.848723

Festa di San Giorgiostand gastronomici, musica liveMONTEGIORGIO Piazza Matteotti

Festa di San Marcomercatino agroalimentare, stand gastronomici, musica dal vivoPONZANO DI FERMO Loc. San Marco 8-18

Festa di San Marco Evangelistagiostre e luna park. Nel pomeriggio anima-zione e giochi popolari, ore 21.30 concerto-spettacolo del gruppo ”Abat-Jour 5et” SERVIGLIANO Piazza Roma

AGENDA www.corriereproposte.itGli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola e on line

Teatro e danza

La fine non annunciata delle risorse, l’affollamento globale, le ondate migratorie, il picco del petrolio la crisi i tagli i soldi che non ci sono (ma dove sono?), si salvi chi può. Decre-scita felice, scenari catastrofici, reti di solidarietà, paura speranza angoscia cambiamento. Si parlerà di questo a Pedaso, presso il Cine Teatro Valdaso, domenica 14 aprile a partire dalle ore 17,15, con un movimento libero da intimismi snobismi tecnicismi e mode, una danza forte comunicativa e popolare. Agire in scena per agire nel mondo. All’iniziativa “In-form azione #3.0” può partecipare chiunque ne abbia voglia e abbia qual-cosa da dire. Insieme si cercherà il modo di dirlo e si costruirà una performance finale. I testi sono di Laurie Anderson, Marco Pagani, Jean Badrillard, Michael Ruppert.Comune, tel. 0734.931319

PedasoIn-form azione #3.0

Eventi

Si annunciano nel segno dell’allegria e della freschezza artistica i festeggiamenti in onore del patrono San Marco Evangelista. Il ricco cartellone di eventi si aprirà domenica 21 aprile con l’esibizione dei Freakantò, gruppo musicale che porta sul palco un repertorio cantautorale rivisitato in chiave folk. Mercoledì 24, dopo la tradizionale Fiera de lu Pià che si terrà nella mattinata, la prima serata avrà come protagonista il gruppo Gloria & Surfin’ Birds che farà rivivere le atmosfere dei film di Quentin Tarantino. Alle 22 lo spettacolo culminerà con Pablo e Pedro, i due noti comici dalla trasmissione televisiva Zelig, che proporranno i loro esilaranti sketch in 5D.Il pomeriggio del 25 aprile sarà animato da musica e giochi popolari e, alle 21.15, saliranno sul palco gli Abat- Jour 5et, formazione nata con la volontà di omaggiare Nicola Arigliano, uno dei pionieri dello swing e del jazz italiano. La band si compone di cinque dei migliori talenti jazzistici del Fermano. Il sound unico dai suoni retrò riporta il pubblico ai fasti dello swing degli anni ‘50 e ‘60. Per tutto il periodo saranno in funzione giostre e luna park. Non mancherà la riflessione storico- religiosa sulla vita e le opere del Santo Patrono. Martedì 23, alle ore 21.30 presso la Collegiata, si potrà assistere alle intense letture del Vangelo di Marco con don Andrea Andreozzi e l’animazione musicale della Corale San Marco di Servigliano. Info: 0734.750583.

ServiglianoTutto pronto per festeggiare San Marco

COMUNE DISERVIGLIANO

ASSOCIAZIONEPRO LOCO

PROLOCO

SERVIGLIANO

PARROCCHIA DISAN MARCO Ev.

COMITATO25 APRILE

2 0 1 3

Festa grande di• San Marco •

2

domenica 21 APRILE

giovedì 25 APRILE

mercoledì 24 APRILE

martedì 23 APRILE

nel pomeriggiogiochi popolariore 21.15 -�

I FREAKANTO' in concerto

nella mattinata

FIERA DE LU PIA'ore 21.15apertura serata con

Gloria and Surfin' Birdsore 22 - da Zelig

PABLO E PEDRO con lo spettacolo SKETCH IN 5D

nel pomeriggio

giochi popolariore 21. 15

ABAT-JOUR 5ET in concerto

Per tutto il periodo sarannoin funzione giostre e luna- park

ore 21.30 presso la Collegiata, le intense LETTURE DAL VANGELO DI MARCO con don Andrea Andreozzi e con l'animazione musicale della Corale S.Marco di Servigliano

Page 19: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 201319

26 Aprile VenerdìFesta di San Giorgiosfilata di modaMONTAPPONE Piazza Roma ore 21Tel. 0734.760777

27 Aprile SabatoFesta di San Giorgiosagra de ”li caciù co la fava”, ore 21.30 ”Montappone sotto le stelle” spettacolo musicale a cura di artisti localiMONTAPPONE Piazza Roma dalle 8 Tel. 0734.760777

28 Aprile DomenicaFesta di San Giorgiosagra de ”li caciù co la fava”, fiera mercato tradizionale con merceologia variaMONTAPPONE Piazza Roma dalle 8 Tel. 0734.760777

Scampagnataa Santa Maria dell’Olmo, stand gastronomici, musica, giochi popolari MORESCO Santa Maria dell’Olmo intera giornataTel. Comune 0734.259983

1 Maggio MercoledìFesta di Santa CroceSagra della nutella, vendita di dolci preparati dalla Pro Loco, musica dal vivoBELMONTE PICENO Centro storico dalle 16Tel. 0734.771100

11^ festa del cacciatorestand gastronomici e intrattenimenti variFALERONE Contrada San Paolino Tel. 334.1969912

AGENDA Feste popolari

Dal 2005 l’Assessorato al Turismo della Città di Porto Sant’Elpidio ha iniziato a festeggiare in grande stile la festa del Primo Maggio: un’occa-sione che ogni anno accoglie visitatori provenienti sia dalle Marche che dal resto d’Italia raggiungendo più di centomila presenze grazie anche alla convenzione instaurata con le strutture ricettive per un pernottamento low cost. Anche quest’anno si rinnova l’iniziativa: il lungomare della Città di Porto Sant’Elpidio farà da scenario a numerosi spettacoli rivolti a un pubblico di ogni età. Sull’onda del successo del edizione 2012 sarà nuovamente proposta la serata che anticipa i festeggiamenti della festa dei Lavoratori con “Aspettando il Primo Maggio”, il 30 aprile . Dalle ore 18 nel prato dell’ex stadio Orfeo Serafini andrà in scena uno spettacolare concerto, ad ingresso gratuito, di un famoso gruppo italiano volto ad attirare in particolare l’attenzione dei giovani. Tra le attrazioni di quest’anno saranno presenti: il toro meccanico, gli artisti di strada, tre coinvolgenti street band e molto altro ancora. Il campione nazionale del lancio del telefonino, Francesco Faraglia che tenterà di battere fuori gara il record mondiale di questa disciplina. Sarà presente negli spazi della pineta nord una dimostrazione di Nordic Walking e la possibilità di arrampicarsi in tutta sicurezza su pareti. Giochi gonfiabili di ogni genere soddisfaranno le aspettative di svago di tutti i bambini trasformando il lungomare in un vero parco giochi. A rendere magica l’atmosfera ci sarà il Word Circus Day, i circensi si esibiranno in spettacoli con coreografie mozzafiato e allestiranno un Mercato Circense dove saranno distribuiti zucchero filato, pop corn e gadget. Ci saranno anche giochi di memoria, canti, balli, “street painting”, il Mago Cristian, concerti ed animazione. Sul Lungomare sud quattro pony, con relativi istruttori, regaleranno ai più piccoli una giornata all’insegna del divertimento.Lungo la passeggiata del lungomare Faleriense, i Comuni Marchigiani esporranno i prodotti tipici del territorio: un’occasione per acqui-stare i prodotti della terra; mentre nel lungomare Centro si potrà acquistare prodotti artigianali grazie a coloro che ancora oggi svolgono gli “Antichi Mestieri” che hanno caratterizzato l’economia del territorio prima della nascita dell’industria. Tra le novità proposte ci sarà la possibilità di praticare attività sportive insieme alle palestre del territorio, dalle più note alle nuove discipline mondiali ancora poco conosciute in Italia. L’associazione “Amici della Morra” proporrà l’antico gioco che consiste nell’individuare la somma dei numeri che sono mostrati con le dita dai giocatori. Lo spettacolo arriva anche dal cielo: di fronte al piazzale a sud dell’ex Orfeo Serafini per tutta la giornata un elicottero sarà a disposizione per coloro che vogliono sperimentare l’emozione del volo ed ammirare la costa dall’alto. Al tramonto paracadutisti professionisti scenderanno dal cielo offrendo uno spettacolo che lascerà tutti senza fiato. Ad arricchire l’offerta gastronomica, gli stabilimenti balneari e i ristoranti metteranno a disposizione un menù convenzionato; l’Associazione Storica San Crispino proporrà la tradi-zionale “Sagra del maialino alla brace” che ogni anno rinnova il suo successo. A disposizione di tutti ci sarà un trenino che darà la possibilità di girare la città e tutto il lungomare; verranno inoltre istituiti dei punti noleggio per biciclette e risciò. Questo è solo un breve assaggio delle iniziative che animeranno le strade del lungomare della Città; infatti dopo l’estrazione della Lotte-ria del “Primo Maggio”, anche quest’anno ricca di premi, la serata proseguirà con il superlativo concerto del gruppo dei Khorakhanè nell’area dell’Orfeo Serafini e molte altre sorprese che non deluderanno le aspettative di tutti i presenti. Ufficio Turismo, tel. 0734.908263 Primo Maggio a Porto Sant’Elpidio Ufficio Turismo Porto Sant’Elpidio Ufficio del Turismo Porto Sant’Elpidio

Porto Sant’ElpidioUn Primo Maggio spumeggiante

Sabato 13 e 20 aprile, alle ore 17, presso la biblioteca “Carlo Cuini” di Porto Sant’Elpidio due nuovi appuntamenti con Il Cantafavole, iniziativa di letture animate per bambini dai tre ai dieci anni a cura di un gruppo di lettori volontari

Vendita al pubblicoDonna /Uomo - Bambino/A

MONTE URANO - Via Italia, 26(Zona Crocestrada) - Tel. 0734.841064

PRIMITEMPIPRIMITEMPIPRIMITEMPIPRIMITEMPI

www.primitempi.it

www.primitempi.it

orario: Lun/Ven 8,30/12,00 - 14,30/19,30 • Sab 9,30/12,30 - 16,00/19,30

Battiamo la crisi, acquistare in fabbrica

Page 20: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 201320

Cartellone/News

Festa del Beato Papa Giovanni XXIIIsagra della porchetta, pizzette e frattillitti. Dalle ore 15 ballo con Massimo del liscio e Stefano TrainiGROTTAZZOLINA Zona Papa Giovanni intera giornata

Festa del Primo Maggioconcerti, spettacoli, esibizioni, giochi, ballo, mercatini, pic nic, gastronomia, gonfiabili per bambiniPORTO SANT’ELPIDIO Lungomare nord, centro e sud intera giornataTel. Ufficio Turismo, 0734.908263

Scampagnata a Villa Zaraore 12 apertura stand gastronomici, nel pomeriggio giochi e intrattenimenti per bambiniTORRE SAN PATRIZIO Parco Villa Zara Tel. Comune, 0734.510151

3 Maggio VenerdìFesta di Santa Crocemusica dal vivoBELMONTE PICENO Centro storico dalle 21Tel. 0734.771100

11^ festa del cacciatorestand gastronomici e intrattenimenti variFALERONE Contrada San Paolino Tel. 334.1969912

Festa del Beato Papa Giovanni XXIIIsagra della porchetta, pizzette e frattillitti. Spettacolo ”Tanto per ridere” dell’Ass. Teatrale Palmenense e ballo con ”Flambar”GROTTAZZOLINA Zona Papa Giovanni dalle ore 19

4 Maggio Sabato11^ festa del cacciatorestand gastronomici e intrattenimenti variFALERONE Contrada San Paolino Tel. 334.1969912

Festa del Beato Papa Giovanni XXIIIsagra della porchetta, pizzette e frattillitti. Dalle ore 16.30 intrattenimento per bambini con ”Selli & Susi”. Ore 21.30 musica-cabaret con ”Roberto Ghergo & Sun Beat Air orchestra”GROTTAZZOLINA Zona Papa Giovanni intera giornata

5 Maggio Domenica11^ festa del cacciatorestand gastronomici e intrattenimenti variFALERONE Contrada San Paolino Tel. 334.1969912

Festa del Beato Papa Giovanni XXIIIsagra della porchetta, pizzette e frattillitti, fiera mercato, raduno auto e moto d’epoca. Ore 15.30 gara di organetto e esibizione con balloGROTTAZZOLINA Zona Papa Giovanni intera giornata

Mostra Mercato14 Aprile DomenicaCivitanova Alta in fioreCIVITANOVA MARCHE ALTAdalle ore 9 alle 20Tel. Ufficio Informazioni, 0733.822213

Mostra mercato di PrimaveraFERMO Piazza del Popolo dalle ore 9 alle 20

AGENDA www.corriereproposte.itGli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola e on line

Azienda Informa/Il DoposcuolaRush finale con un aiuto speciale

A meno di due mesi dal termine dell’anno scolastico IL DOPOSCUOLA da otto anni offre assistenza quotidiana allo studio e il recupero di tutte le discipline scolastiche. L’offerta didattica è ampia, e i docenti di esperienza e qualificati. Vengono curate diverse aree: umanistica (comprensiva greco e latino), giuridico-economica (economia aziendale, matematica finanziaria, diritto…), tecnico-scientifica (matematica, fisica, chimica organica e inorganica, costruzioni, estimo, topografia, architettura, meccanica, impianti, tecnologia, disegno, sistemi, informatica, elettronica, elettrotecnica…). In vista degli esami di maturità e di III media si organizzeranno simulazioni delle prove d’esame (es. realizzazione saggio breve, terza prova…) e delle prove INVALSI, oltre all’assistenza nella realizzazione di tesine (anche multimediali!!). Il Doposcuola resterà aperto tutta l’estate per il potenziamento, il recupero e lo svolgi-mento di compiti per le vacanze. Si offre anche assistenza per gli studenti che devono affrontare i test di ammissione alle facoltà universitarie, oltre alla preparazione di esami universitari. Ad ogni ragazzo viene proposto un piano personalizzato per acqui-sire e migliorare il proprio metodo di studio, per potenziare le capacità cognitive e di apprendimento nelle singole materie. Su richiesta si effettuano consulenze private per la valutazione e il trattamento delle difficoltà e disturbi dell’apprendimento, valutazioni aspetti motivazionali, relazionali, psicologici, consulenza genitoriale con la figura del pedagogista clinico. Il Doposcuola è aperto tutti i giorni, anche il sabato! Con possibilità di convenienti abbonamenti mensili a partire da 7€/h per studenti degli istituti superiori e 4,5€/h per studenti delle elementari e medie. Il Doposcuola è anche su Facebook. Per informazioni tel. 328.0373303 - mail:[email protected].

Spazio pubblicitario

Teatro

Musica leggera

“Ho costruito lo spettacolo ‘tradendo’ la biografia per cercare, facendomi spazio tra i qua-lunquismi e i luoghi comuni, di accostarmi all’originalità, all’unicità, alla forza di grande gior-nalista, indubbiamente, e alla straordinarietà della donna. Entro nell’Enigma Fallaci a tentoni, come se entrassi in una grande stanza buia illuminandola con una torcia”. Con queste parole di Monica Guerritore lascia intuire l’originalità e la forza di “Mi chiedete di parlare”, spettacolo su Oriana Fallaci che andrà in scena al Teatro Comunale di Porto San Giorgio il 22 aprile. La Fallaci è stata una grande scrittrice e giornalista, ma anche donna straordinaria che ha portato sulla sua pelle i segni di una guerra vissuta da adolescente. Segni che hanno interiorizzato il dolore facendo un “pianto senza lacrime” e che l’hanno fatta diventare una fra le pochissime inviate di guerra. E’ stata una donna forte ma piena di contraddizioni. Dopo l’11 settembre, già malata di cancro, si isolerà dal mondo rifugiandosi nella sua casa di New York, dove l’unica cosa a farle compagnia erano le tante cicche di sigaretta sul pavimento. Nascondendosi al pubblico e intervenendo con toni aspri e lucidi sulla tragedia che ha aperto questo nostro millennio. Non facendosi più vedere ha lasciato la sua immagine intatta. Chiedendo a noi di comprendere le incoerenze.Tel. 0734.680256 – 338.4321643

Tappa fermana per il tour di “Elio e le storie tese”. Il gruppo salirà sul palco del Teatro dell’Aquila sabato 27 aprile alle ore 21,30 dopo la partecipazione al Festival di Sanremo. È partito in questi giorni il nuovo tour di Elio e Le Storie Tese che fa seguito alla loro cla-morosa partecipazione al Festival di Sanremo dove, con il brano “La Canzone Mononota”, si sono piazzati al secondo posto in classifica facendo tra l’altro incetta di premi (Premio della critica “Mia Martini”, Premio sala stampa radio/tv/web e Premio come miglior arran-giamento). Per gli Elii quello sul palco dell’Ariston è stato un trionfale ritorno a ben 17 anni dalla partecipazione in gara con “La terra dei cachi” (vittoria anche in quell’occasione sfuggita d’un soffio) e a cinque dalla conduzione del Dopofestival. È atteso nei prossimi mesi un nuovo album. Sul palco: Elio (cantante, flautista), Rocco Tanica (pianola), Cesa-reo (chitarra alto), Faso (chitarra basso), Christian Meyer (batteria), Jantoman (ulteriori pianole), Paola Folli (cantante) e Mangoni (artista a sé).Tel. 0734.284295 - 333.8352912 - www.vivaticket.it

Porto San Giorgio Mi chiedete di parlare…

FermoElio fa tappa al Teatro dell’Aquila

Musica leggera

Suoni contemporanei, R&B ricco di irresistibili grooves e momenti solistici emozionanti nella sera che vedrà protagonisti Gegè Telesforo-Nu Joy Band. Gli artisti saliranno sul palco del Cine-Teatro Arlecchino di Monte Urano venerdì 26 aprile alle ore 21,15. A lungo in vetta alla classifica jazz iTunes, l’album contiene nove sorprendenti composizioni originali scritte da Telesforo, e due nuovi arrangiamenti realizzati per una emozionante versione di un classico come No woman no cry, e Stronzo, brano “scat” scritto da Lucio Dalla nel 1983, riletto da Telesforo in chiave funk.www.tamfactory.net

Monte UranoIl jazz tra funk e R&B di Gegè Telesforo e Nu Joy Band

Page 21: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 201321

21 Aprile DomenicaAuto Expo Città di Civitanova MarcheCIVITANOVA MARCHE Piazza XX Settembre Tel. Ufficio informazioni, 0733.822213

Fiera di San GiorgioPORTO SAN GIORGIO Vie del centro 8-22Tel. Comune 0734.680254 - 51

24 Aprile MercoledìFiera de lu Pia’SERVIGLIANO Piazza Roma mattina

25 Aprile GiovedìIl mare in fioreCIVITANOVA MARCHE Lungomare sud dalle ore 9 alle 20Tel. Ufficio Informazioni, 0733.822213

Mostra mercato di artigianatoFERMO Località Lido di Fermo, Lungomare dalle ore 9 alle 20

26 Aprile VenerdìFiera di San MarcoPONZANO DI FERMO Centro storico 8-14Tel. 0734.630108

28 Aprile DomenicaArtigiana...ndo vaiMercatino di antiquariato, modernariato, col-lezionismo, artigianato artistico, oggettistica varia e tipicità alimentariCIVITANOVA MARCHE Piazza XX Settembre 8-20Tel. 377.5061522 - 333.6949131

Fiera di San Giorgiofiera mercato tradizionale con merceologia variaMONTAPPONE Piazza Roma 8-18Tel. 0734.760777

3 Maggio VenerdìMercatino Regionale Franceseprodotti artigianali e alimentari dalla FranciaPORTO SAN GIORGIO Viale Buozzi dalle ore 14 alle 20www.promeceventi.com

4 Maggio SabatoMercatino Regionale Franceseprodotti artigianali e alimentari dalla FranciaPORTO SAN GIORGIO Viale Buozzi dalle ore 10 alle 20

5 Maggio DomenicaFiera del Beato Papa Giovanni XXIIIGROTTAZZOLINA Zona Papa Giovanni intera giornata

Mercatino Regionale Franceseprodotti artigianali e alimentari dalla FranciaPORTO SAN GIORGIO Viale Buozzi dalle ore 10 alle 20

Mostre d’arteDEMOdé idoli e icone nell’opera di Francesco De MolfettaCIVITANOVA MARCHE Galleria ”per mari e monti arte contemporanea”, Via Vittorio Veneto 53 Orario: da lunedì a sabato 17-20 Fino al 5 Maggio

Passione DurantiIl triduo pasquale nei disegni di Fortunato Duranti conservati presso la Biblioteca Civica di Fermo ”Romolo Spezioli”FERMO Gabinetto delle Stampe e dei Disegni della Biblioteca Civica - Fino al 1° Maggio

Collettiva fotograficafotografie dei circoli Fiaf delle Marche e per-sonale di Gianluca CardoniMONTE URANO Palazzo comunaleDal 28 Aprile al 12 MaggioTel. Comune 0734.848723

AGENDA www.corriereproposte.itGli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola e on line

A Fermo, sabato 20 aprile alle ore 21 presso la Sala di lettura della Biblioteca civica “Romolo Spezioli”, Guglielmina Rogante terrà il laboratorio di lettura “I cibi della terra d’origine”. Tel. 0734.284457 - 284310

Per avere un panorama esaustivo delle manifestazioni nelle Marche invitiamo i nostri lettori ad acquistare il mensile di cultura e turismo delle Marche “Corriere Proposte” disponi-bile in edicola o a connettersi al sito internet: www.corriereproposte.it

Gli altri eventi...

Eventi

Fermiamoci un attimo e pensiamo a quanti impegni settimanali ha un bambino di dieci anni. Va a scuola, in certi casi a tempo pieno, spesso pratica uno o più sport, a volte va a lezione di musica. E il tempo per giocare? Certo, i genitori che lo conducono da un posto all’altro pensano di farlo per il suo bene, il più delle volte assecondando una sua richiesta. Ma è veramente questo, solo questo, il suo bene? Un bambino di dieci anni, qualche anno in più, qualche anno in meno, dovrebbe anche essere spensierato, socializzare e soprat-tutto sentirsi libero di girare per la sua città. Che fare allora? Da parte sua, il Comune di Fermo, in sinergia con diverse realtà cittadine, ha dato vita a un’iniziativa che ha come obiettivo quello di permettere a bambini e ragazzi di riappropriarsi, almeno per un giorno, del luogo in cui abitano e di viverlo liberamente. Domeniche insieme è il titolo del proget-to, realizzato con il contributo di Steca Energia, che coinvolge diversi quartieri della città.Dopo il primo appuntamento del 17 marzo, si proseguirà domenica 21 aprile in Piazza Verdi da dove partirà un percorso di trekking urbano a cura di Comunità educante - Ludoteca Riù e dell’Associazione Sportiva Victoria Basket. Domenica 5 maggio presso il ruzzodromo di contrada Salvano sarà attivato un percorso di giochi sportivi a cura della Sport Atletica Fermo, degli Arcieri Firmum e della Figest (Federazione italiana giochi e sport tradizionali). Domenica 26 maggio da Lido di Fermo e Lido San Tommaso partirà un percorso in bicicletta organizzato da Sace ciclismo e dalla San Michele Volley. Dome-nica 9 giugno presso lo stadio di Marina Palmense si potrà partecipare ad una mattinata all’insegna del sole e del mare a cura degli sbandieratori della Cavalcata dell’Assunta, del Club aquilonista Zeppelin e della Rugby Fermo. Ogni attività si terrà dalle 10 alle 12.30 e sarà accompagnata dall’animazione di Libera Libri, Biblioteca Ragazzi, Gruppo laboratorio d’arte D.S.M. e Mus-e. Al termine di ogni mattinata a bambini, ragazzi e genitori sarà offerto un bioaperitivo. Per permettere lo svolgimento in sicurezza delle iniziative alcune vie della città saranno chiuse al traffico.Biblioteca Ragazzi tel. 0734.284466 (lunedì-sabato 16-19) Associazione Libera Libri tel. 345.1246221

FermoBambini e ragazzi tornano in piazza

Eventi

Teatro

Con l’arrivo di maggio, torna a Grottazzolina l’atteso appuntamento con la Festa di Papa Giovanni XXIII. Quattro giorni (1, 3, 4 e 5 maggio) all’insegna del divertimento e del buon cibo. Si parte mercoledì 1° maggio alle 15 con un pomeriggio danzante in compagnia del Massimo del Liscio e di Stefano Traini. Venerdì alle 20 risate a non finire con gli sketch dialettali a cura dell’Associazione Teatrale Palmense e, alle 21, gara di briscola con ben 64 coppie partecipanti. Il Sabato, di pomeriggio, appuntamento con la consueta sfida di bocce e intrattenimento per bambini in collaborazione con l’asilo nido Biberon, mentre la serata vedrà protagonisti Roberto Ghergo e la Sun Beat Air Orchestra.Gli appassionati di motori, domenica, non potranno perdere il raduno di auto e moto d’e-poca. Sempre domenica, alle 15.30, prenderà il via la gara di organetto per dilettanti e, alle 21, si terrà finale con premiazione e l’esibizione di veri artisti dell’organetto. Durante tutto il periodo della festa saranno attivi stand gastronomici aperti a pranzo e a cena, mentre i più piccoli potranno divertirsi salendo in sella ad agili minimoto. La Festa di Papa Giovanni XXIII è organizzata dal locale comitato.

“Il tiranno è chiuso nel palazzo. Non ha nessun bisogno di parlare alla massa. I suoi affari sono lontani dai sudditi, la sua vita è un’altra e non ha quasi nulla in comune con il popolo che si accontenta di vedere la sua faccia stampata sulle monete. Eppure il tiranno si deve mostrare ogni tanto. Deve farsi acclamare soprattutto nei momenti di crisi quando rischia di essere spodestato. Così si affaccia, si sporge dal balcone del palazzo e rischia di diventare un bersaglio. Ho immaginato alcuni aspiranti tiranni che provano ad affascinare il popolo per strappargli il consenso e la legittimazione. Appaiono al balcone e parlano senza nascondere nulla. Parlano come parlerebbero i nostri tiranni democratici se non avessero bisogno di nascondere il dispotismo sotto il costume di scena dello stato democratico”. (Ascanio Celestini)Appuntamento da non perdere al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio venerdì 12 aprile, alle ore 21,15.Tel. 0734.902107 – 346.6286586

GrottazzolinaPapa Giovanni in festa

Porto Sant’ElpidioI “Discorsi alla nazione” di Ascanio Celestini

Page 22: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 201322

Il Vice Sindaco ed Assessore allo Sport del Comune di Fermo, avvocato Paolo Calcinaro, in riferimento agli imminenti Campionati italiani di biliardo di 1ª cate-goria e Under 18 che prenderanno il via giovedì 30 aprile (termineranno dome-nica 12 maggio) e che si svolgeranno nella nuovissima Piazza coperta “Sagrini” sita nel popoloso quartiere Santa Caterina di Fermo (Viale Trieste n° 31), ha voluto esprimere la sua soddisfazione: “La nostra

città rinnova, ancora una volta, la sua vocazione sportiva tornando ad ospitare nella stessa location, di indubbio presti-gio, una manifestazione di grande rilievo: i Campionati Italiani di Biliardo, nelle sue molteplici classi e categorie, comprensivo di Pool Finale Master. La federazione italiana ha confermato l’interesse per la nostra città che, tra l’altro, può vantare un ottimo numero di praticanti e di giocatori di indubbio valore. Il fatto poi di ospitare la

manifestazione sportiva all’interno di uno spazio davvero unico, come il nuovissimo Piazzale Sagrini, rende ancor più signifi-cativo l’evento che è accompagnato anche da altri momenti sportivi, come il torneo delle Freccette (11 e 12 maggio) che si svolgerà all’interno della Palestra Leti, struttura che dal 3 al 10 maggio ospiterà anche il “Poker Texas Hold’en (Free Rol-ler)” ed il “1° Trofeo Città di Fermo” di Burraco. Grazie a questa seconda edizio-ne, credo che la città possa definitivamen-te scoprire uno spazio definibile come un contenitore in grado di ospitare, oltre alla naturale vocazione commerciale, anche eventi di altra natura”. Soddisfazione espressa anche dal Presi-dente regionale F.I.Bi.S. (Federazione Ita-liana Biliardo Sportivo), il fermano France-sco Andrenacci che ci illustra, per sommi capi, la manifestazione di cui sopra: “Il clou si avrà nei giorni 4 e 5 maggio, quando si disputerà la Pool finale master Campionati Italiani di 1^ categoria ed Under 18, nel corso della quale i 16 giocatori più forti d’Italia si fregeranno del titolo relativo alla categoria Boccette. La manifestazione sarà seguita da Rai Sport 2. A seguire la Pool Finale Campionato Regionale A1. In regione abbiamo quasi 2.300 tesserati: molti di loro scenderanno in campo per aggiudicarsi i tre titoli pro-vinciali, riservati agli iscritti delle province di Ancona, Macerata e Fermo-Ascoli; in palio anche due titoli regionali per gioca-tori di serie A1 (uno categoria Boccette ed uno categoria Goriziana)”. Nello specifico ed a completamento di quanto sopra, l’8 maggio si svolgerà la Pool Finale Campio-nato A1, mentre l’11 ed il 12 si assegnerà la Coppa Marche A1 (Sky – canale 835) ed i Campionati Regionali di Goriziana (varie categorie). (Uberto Frenquellucci)

Seconda promozione consecutiva per la Primavera Habitat Montegranaro che battendo per 3-0 la Sacrata Civitanova Marche con i parziali di 25/21 - 25/16 - 25/20, senza mai correre pericoli, ha conquistato la serie B, al termine di una stagione sicuramente esaltante e di ben 14 vittorie consecutive. Dopo aver riconquistato 12 mesi fa la serie C1, a distanza di oltre 10 anni la Primavera Volley Habitat rias-sapora la gioia della serie B2, dopo che in passato, la società veregrense aveva deciso di rinunciarci, ripartendo dai cam-pionati minori provinciali, senza mai retrocedere sul campo, questo è un altro invidiabile record di cui andare fieri. Le ragazze gialloblù allenate da Chiovini coadiuvato da Ciotola che hanno affrontato e battuto le civitanovesi sono: Armellini, Serenelli, Isidori Martina, Isidori Daniela (L), Di Chiara, Seghetta, Foresi, Servettini, Musciano, Cerretani, Ripa, Renzi. Per le gialloblù si è trattato del settimo 3-0 sulle otto gare disputate nel girone promozione, che ha regalato la promozione diretta in serie B, ottenuta dalle

ragazze del presidente Agostino Pavoni davanti ad una cornice di pubblico straordinaria per numero di presenze ed entusiasmo, tanto festoso quanto corretto. Nella partita decisiva, una palestra stracolma all’inverosimile ha accolto le squadre, ed ha accompagnato le ragazze di Chiovini spellandosi le mani per le giocate dell’una e dell’altra squadra. Civitanova è stata una degna avversaria, che ha provato a sbarrare la strada con le bordate da ogni posizio-ne di Orazi, con una battuta sempre efficace e difese che protraevano gli scambi facendoli diventare spesso molto spettacolari, ma nulla o quasi, è riuscita a raccogliere con-tro la determinazione feroce dell’Habitat, che non mollava di un passo e non rallentava la sua corsa se non per brevi momenti in cui sembrava che la partita potesse deviare dall’inerzia sempre a favore delle locali. Lo spettacolo offerto dalle due squadre è stato magnifico, il match è durato 74 minuti intensi e densi di emozioni. E alla fine gli applausi sono andati a tutti, per chi è stato in campo

e per chi era sugli spalti, perché la vittoria di un campionato difficile ed impegnativo come la Serie C di questa stagione appartiene a tutti quelli che con il loro contributo e sostegno, grande o piccolissimo, hanno permesso che si realizzasse. I circa 500 spettatori presenti alla palestra di Montegranaro hanno a lungo festeggiato il bel traguardo raggiunto, con le atlete e tutti i componenti dello staff tecnico e dirigenziale. Ora per la società calzaturiera che nei mesi scorsi ha perfe-zionato l’interessante progetto con il mondo della scuola, con il supporto dell’importante azienda della “Fabi Shoes”, dopo i più che meritati festeggiamenti, sarà subito tempo di pensare al torneo da affrontare la prossima stagione, visto che l’appetito vien mangiando… (Endrio Ubaldi)

Pallavolo/Sconfitta la Sacrata Civitanova Marche

Sport/News

Primavera Habitat Montegranaro in B

Biliardo/Gli assoluti di prima categoria e under 18 al via il 30 aprile

I campioni si incontrano a FermoProgrammaBOCCETTE - CAMPIONATI REGIONALI NELLE VARIE CATEGORIEMartedì 30/4 - h. 20.153ª Cat/Coppia, 3 batterie, Cat miste/Coppia, 2 batterieMercoledì 1/5 - h. 14.003ª Cat/Singolo, 3 batterie, 2ª Cat/Singolo, 2 batterieMercoledì 1/5 - h. 20.153ª Cat/Singolo, 2 batterie, 2ª Cat/Singolo, 3 batterieGiovedì 2/5 - h. 20.153ª Cat/Singolo, 2 batterie, Cat miste/Coppia, 3 batterieLunedì 6/5 - h. 20.153ª Cat/Coppia, 2 batterie, Cat miste/Coppia, 3 batterieMartedì 7/5 - h. 20.153ª Cat/Coppia, 3 batterie, 1ª Cat/Sing., 2/3 bat. // Finale a seguireMercoledì 8/5 - h. 20.153ª Cat/Singolo, 1 batteria, 2ª Cat/Singolo, 3 batterieGiovedì 9/5 - h. 20.15 3ª Cat/Coppia > Finale Cat miste/Coppia > FinaleVenerdì 10/5 - h. 20.15 3ª Cat/Singolo > Finale 2ª Cat/Singolo > Finale

BOCCETTECAMPIONATO REGIONALE A1Sabato 11/5 h. 13.00 Sabato 11/5 h. 17.00Sabato 11/5 h. 21.30 Finale Sabato 11/5 h. 18.30 Play out / 4 squadre

BOCCETTE - COPPA MARCHE A1Sabato 11/5 h. 18.30 6 squadre Domenica 12/5 h. 9.30 10 squadreDomenica 12/5 h. 21.30 Finale

GORIZIANAPOOL FINALE CAMPIONATO A1Venerdì 3/5 h. 20.15 5/6 batterieMercoledì 8/5 h. 20.15 Finale

Avis Comunale di Fermo - Fermo - Via Sant’Andrea, 21Tel. 0734.229200 - Cell. 338.3347558

[email protected] - Facebook: Avis Comunale Fermo

Le ultime statistiche dimostrano che l'Avis Comunale di Fermo è in crescita tra il 2011 e il 2012 sia per numero di donatori (+104), sia per numero di donazioni (+17). Anche nel 2013 la comunale fermana è impegnata ad aumentare i propri sforzi per continuare ad incrementare sia il numero di persone coinvolte nel nobile gesto della donazione del sangue e del plasma, sia il numero di sacche di sangue messe a disposizione del sistema sanitario. Per farlo è sempre più necessario il tuo sostegno: come associato, come nuovo donatore e come contribuente. L'Avis, associazione senza fini di lucro, può ricevere il 5x1000, senza costi aggiuntivi per chi decide di versarlo anche se non ha l'obbligo di denuncia dei redditi. Come fare per destinare il 5x1000 all'Avis Comunale di Fermo? Basta porre la propria firma nel riquadro sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale e riportare nell’apposito spazio il codice fiscale: 81010400448. Chi decide di destinare il 5x1000 ad un'associazione, un ente no-profit, una fondazione deve sapere che i fondi raccolti non possono essere utilizzati per coprire i costi della struttura ma solo per le finalità che il soggetto ricevente persegue nel suo Statuto, e che ogni centesimo va rendicontato. Chi utilizza i fondi ricevuti per scopi non conformi alle sue attività no-profit viene escluso dall'elenco delle associazioni accreditate. Per te è un piccolo, per molti ha una grande utilità. Permetti anche tu all'Avis Comunale Fermo di accrescere la sua presenza nella società destinando il 5x1000.

Il tuo 5x1000 per l’Avis

Page 23: CORRIERE NEWS APRILE 2013

12 aprile 201323

Volete trascorrere una full-immersion di due giorni in una natura incontami-nata, dove un impareggiabile specchio lacustre immerso nel verde si erige a campo di gara di regate mozzafiato? Allora la terza edizione delle “Vele di San Ruffino”, in programma il 24 ed il 25 di aprile prossimi sull’omonimo lago sito tra Amandola, Smerillo e Monte San Martino (tutti comuni coinvolti, al pari di Santa Vittoria in Matenano, Fer-mo, Montefalcone Appennino e Penna San Giovanni, per un bacino d’utenza comprensivo delle provincie di Fermo e Macerata), fanno proprio al caso vostro. Programma semplice e già collaudato nel corso delle precedenti edizioni, per un evento sportivo a carattere nazio-nale di sicura riuscita, anche quest’an-no organizzato con le solite puntualità, competenza e precisione dal duo Ste-fano Castori – Anna Mariani, in colla-

borazione con la Camera di Commercio, la CNA, la Confartigianato, Club Vela Civitanova, Regione Marche, Provincia di Fermo, Parco Nazionale dei Monti Sibillini e Consorzio Bonifica (media partner dell’evento la webradio www.radioitaliancup.it.). Al mattino scenderanno in acqua le imbarcazioni modello Snipe (molto par-ticolari, competitive e con equipaggio composto da due persone), mentre nel pomeriggio le cosiddette “Regate del silenzio” saranno riservate alle imbar-cazioni denominate “Fliyng Dautchman” (decisamente più grandi e molto veloci): in totale, saranno oltre 40 le imbarca-zioni in gara, con equipaggi composti da veri professionisti provenienti da Trie-ste, Genova, Bologna, Firenze, Pescara, Roma e da altri centri. Contesto naturalistico, oasi di Filiere Corte riconducibili a prodotti alimentari

(formaggi, salumi, prodotti derivati da apicoltura, lavorazione e trasformazione della frutta ed altro ancora) ed artigia-nali e manifestazioni collaterali create per l’occasione (passeggiate a cavallo, escursioni su percorsi pedemontani pre-stabiliti dall’Ente Parco…) fanno pro-pendere per una facile riuscita di una manifestazione che, nel corso degli anni, sta prendendo sempre più quota. “Siamo già alla terza edizione ed one-

stamente l’iniziativa è andata sempre a riscuotere un crescente successo – ci confida Stefano Castori, deus ex machi-na delle “Vele di San Ruffino” – al punto tale che stiamo già buttando giù un programma di massima per la prossima edizione, quella del 2014”. Ospitalità curata nei minimi dettagli dai bad & brekfast locali, tutti di elevata qualità. Uberto Frenquellucci

Vela/Terza edizione per le “Vele di San Ruffino”

La F.C. Porto San Giorgio sarà l’unica squadra marchigiana di calcio a 5 a disputare le finali nazionali di Coppa Italia di serie B che si svolgeranno dal 12 al 14 aprile

In barca sul lago e non solo…

I testi, le foto e i materiali pubblicitari pubblicati nel Corriere News non possono essere utilizzati su altri prodotti editoriali che non siano di proprietà della Casa Editrice Fisal s.a.s. di Sabbatini Gianfranco & C. - Fermo.

Questo periodico è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con la testata e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.

Prossimo numero in distribuzione dal 10 maggio al 13 giugno

ANNO 11 - n.4 - 12 aprile 2013

Per la vostra pubblicità: 0734.217470Autorizzazione Tribunale di Fermo n. 2/2003 del 11/03/2003

Editore: Edizioni Fisal, Dir.Responsabile: Alessandro SabbatiniP.R.:Patrizia Scaloni Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti PompaVignette: Daniele Ripani, Stampa: Bieffe industria grafica - RecanatiRedazione: Paolo Galletti, Francesca PasqualiHanno collaborato alla redazione di questo numero: Simone Accattoli, Federica Balestrini, Andrea Braconi, Uberto Frenquellucci,Daniele Maiani, Carmela Marani, Serena Murri, Loredana Tomassini, Endrio UbaldiDir. Amministrativo: Gianfranco SabbatiniWebmaster: Aranea (tel. 0734.776001)

CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermotel. 0734.217470 - fax 0734.220161www.corrierenews.it - [email protected]

È distribuito gratuitamente nei piùimportanti esercizi commercialibar e distributori di benzina

Breve

L’Associazione Cuochi della Provincia di Fermo organizza un corso di Pasticceria da Risto-razione con il Maestro Excutive Chef Marcantonio Sagramoso. Il corso si terrà a Fermo martedì 16 e mercoledì 17 aprile, dalle ore 16 alle ore 19. Durante le lezioni saranno trattati soprattutto i temi dei semifreddi moderni e della pastic-ceria salutistica. Per informazioni contattare il numero 330.650208.

Fermo Corso di Pasticceria da ristorazione

Time Out/Troppa violenza, anche tra i dilettantiIl momento sociale, economico e sportivo che l’Italia sta vivendo in questi mesi, è sicuramente di quelli delicati, la crisi si sente in ogni settore, nello sport in particolare, è evidente il graduale svuotarsi degli stadi anche maggiori, oltre ad altre discipline, fra queste il basket, con il pubblico sempre meno vicino alle proprie squadre, sia fra i professionisti, sia a livello dilettantistico. Ebbene, solitamente nei momenti di crisi si cerca di valorizzare le sane passioni, magari facendo risco-prire i vivai alle società ad ogni livello, così come avveniva negli anni ‘60 e ‘70, nel cosiddetto “sport degli oratori”. Ciò che invece sta accadendo lascia ancor più perplessi, visto che gli episodi di violenza, stanno crescendo anche e soprattutto nel mondo dilettantistico. Leggendo le cronache delle ultime settimane, non può non saltare agli occhi l’assurda aggressione subita dagli atleti della squadra di calcio a 5 di Porto San Giorgio a Barletta, oppure agli episodi incresciosi avvenuti al termine del derby di D fra l’Ancona e la Sambenedet-tese nel capoluogo marchigiano, e ancora la violenza nei confronti di un arbitro di 3^ Categoria che è costato una squalifica per 5 anni all’autore. Nel girone di serie D dove sono impegnate le squadre marchigiane, rappresentative di ben tre capoluoghi di provincia come Pesaro, Ancona e Macerata, oltre alla Sambenedettese, la Jesina, la Civitanovese e la Recanatese, tutte squadre dal grande blasone, almeno metà dei derby si sono dovuti disputare senza la presenza dei tifosi delle squadre ospiti, impedendo ai veri appassionati ed alle famiglie di stare vicini alle proprie squadre, anche quando si gioca a pochi chilometri da casa... Probabilmente questa escalation di violenza è figlia anche del disagio che stanno vivendo soprattutto i più giovani, ma è altresì vero, che in un contesto complessivo così delicato come l’attuale, un ruolo fondamentale lo dovrebbero svolgere sia le società di appartenenza, sia i genitori. Solo dalla sinergia fra educatori, si può sperare di porre un freno alla crescente violenza sia in campo che sugli spalti, altrimenti, vista la crescente crisi economica e le oggettive difficoltà delle aziende a continuare ad investire nello sport, a breve potremmo assistere ad un brusco ridimensionamento della maggior parte delle discipline sportive.

a cura di Endrio Ubaldi

Brevi

Casette d’EteMarcialonga della FratellanzaAvrà luogo domenica 21 aprile a Casette d’Ete la “Marcialonga della Fratellanza” a cura della Podistica Casette. La partenza è prevista in Piazza Mazzini alle ore 8.

FermoPremio Don CelsoSi terrà nel pomeriggio di sabato 13 aprile, presso la Sala dei Ritratti di Palazzo dei Priori a Fermo, la cerimonia di attribuzione del “Premio Don Celso” che verrà asse-gnato all’atleta fermano dell’anno.

Page 24: CORRIERE NEWS APRILE 2013