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di Pasquale Salvione

ROMA - Una Juve da Oscar. Il 2012 è stato l’anno dei bianconeri, tornati a dominare in Italia e a riprendersi lascena in Europa: ad incoronare Conte e la sua squadra gli oltre centomila voti arrivati nei sondaggi del nostrosito corrieredellosport.it, attraverso i quali i nostri lettori hanno votato il meglio e il peggio dell’anno che si èconcluso da pochi giorni. Conte è stato eletto allenatore e personaggio, staccando fra i tecnici due altri grandiprotagonisti del campionato, Petkovic della Lazio e Montella della Fiorentina. La Juve invece ha regolato tutti frale squadre, forte dello scudetto conquistato da imbattuta e del trionfo in Supercoppa italiana a Pechino.Bianconero anche il colpo di mercato dell’anno, con Pogba preso a parametro zero dal Manchester United cheha superato Ibrahimovic al Psg e Marquinhos alla Roma. Legata a Conte e alla Juve anche la parola dell’anno, «agghiacciante», usata più volte dall’allenatore nella famosa conferenza stampa dopo la squalifica e resa poicelebre dall’imitazione televisiva di Crozza.

SUPERBOMBER - A conquistare il trono di bomber dell’anno è stato invece Edinson Cavani, grandeprotagonista con il Napoli e autentica macchina da gol nell’anno solare (43 centri), che ha battuto altri due grandispecialisti come Totti della Roma e Klose della Lazio. Un plebiscito invece per la rivelazione del 2012:l’attaccante del Milan El Shaarawy ha sbaragliato la concorrenza di Insigne del Napoli e Marquinhos della Roma.

POCA FEDE, TANTO FELIX - Per tantissimi nostri utenti la delusione dell’anno è stata Federica Pellegrini,protagonista in negativo degli azzurri del nuoto alle Olimpiadi, insieme ad Alex Schwazer, il campione di marciasqualificato per doping dopo essere stato trovato positivo all’Epo. Dietro di loro tre calciatori che probabilmentefaranno di tutto per dimenticare presto il 2012: Vargas del Napoli, Zarate della Lazio e Sneijder dell’Inter.L’evento da ricordare invece è il lancio da 39 chilometri di Felix Baumgartner, il paracadutista austriaco che si ètuffato dalla quota più alta della storia superando la velocità del suono. Come wag del 2012 è stata invece sceltaMelissa Satta, fidanzata di Boateng, preferita a Federica Nargi, dolce metà di Matri, e a Irina Shayk, compagna diCristiano Ronaldo.

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Questo Doria è un top youngBruciata la concorrenza per il baby talento del Botafogo I bianconeri verseranno4,5 milioni di euro più bonus

di Antonio Barillà

TORINO - Tutto fatto. Mancano solo le firme. Finché non saranno apposte, sentiremo parlare di irruzioni e dirilanci, ma in corso Galileo Ferraris sorridono complici, lasciano intendere che saranno formalità e che MatheusDoria Macedo vestirà di bianconero.

FONDI - Nemmeno le indiscrezioni sulla Roma hanno increspato l'ottimismo, anzi hanno forse contribuito adalzare il velo su un affare definito e taciuto, come sempre accade nel calcio quando si gioca d'anticipo perchéogni giorno che passa può aumentare la concorrenza e le insidie.La Juve ha definito la trattativa: ha fatto luce sulle quote del cartellino, che spesso in Sudamerica giocano bruttesorprese, raggiungendo l'intesa con Mauricio Assumpçao, il presidente del Botafogo che ne gestisce il quarantaper cento, e affidando a un agente Fifa il compito di ricucire le restanti partecipazioni, divise tra fondi e gruppiimprenditoriali.

CONFERMA - Proprio uno dei manager del difensore, Jolden Vergette, è uscito allo scoperto nei giorni scorsi: «La situazione non è ancora definitiva, ma i discorsi sono andati avanti: l'operazione dovrebbe chiudersi agennaio».Ovvero, nella sessione di mercato invernale: quella che apre oggi. Il condizionale è un atto dovuto, ma tra lerighe si intuisce una conferma, come d'altronde nelle parole di Assumpçao che dopo aver dichiarato di volertrattenere il gioiello, ha spiegato che nessuno è incedibile. Ben più netto l'agente Mario Miele, l'uomo che allaJuve ha portato Leo Bonatini e che conosce tutto del mercato brasiliano: «Da quanto mi risulta, Doria alla Juveè praticamente fatta».

RELAZIONI - L'accelerazione decisiva è avvevuta in autunno, man mano che sulle scrivanie dell'ad BeppeMarotta, del coordinatore dell'area tecnica Fabio Paratici, del responsabile del settore giovanile Giovanni Rossi -a proposito: il Tottenham vuole strapparlo alla Juve - e dei responsabili degli osservatori Claudio Sclosa e JavierRivalta si accatastavano relazioni sempre più convincenti su un diciassettenne statuario e insieme tecnico, riccodi personalità, balzato per caso in prima squadra e diventato inamovibile, selezionato per la Seleçao Sub 20.I vertici bianconeri hanno capito che se non avessero chiuso subito, effettuando un sacrificio pur importante perun ragazzino (4.5 milioni più bonus), sarebbero finiti in un vortice di valutazioni impazzite e ricchi club scatenati,con il rischio di ritrovarsi tagliati fuori.

INVESTIMENTO - L'unico nodo, colpi di scena esclusi, è se aspettare giugno come previsto negli accordi(soluzione gradita anche al Botafogo) o cercare di anticipare l'arrivo per favorire l'inserimento in vista dellaprossima stagione.Se ne discuterà, senza fretta, in un vertice fissato nei prossimi giorni per fare un punto di mercato più generale:dall'attaccante da innestare (chi, se non si riuscisse ad anticipare l'arrivo di Fernando Llorente, pure luibloccato?) alle cessioni minori da definire.Senza fretta perché Doria non è un puntello immediato, ma un rinforzo in prospettiva - l'ennesimo investimento diuna società che sa guardare lontano - e perché lui stesso sa volare basso.«L'interesse della Juve fa piacere, ma io penso solo a giocare: sto bene al Botafogo, c'è una società che sioccupa di queste cose». Chi lo conosce giura che sono parole mature e non banalmente diplomatiche.

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LA TECNICADifensore gigante piedi da mezzala Tra i suoi modelli c’è Thiago Silva

Spazi ristretti, rapidità d'esecuzione, pallone che frulla di continuo: sono le leggi del futsal, praticato fino a tredicianni, a plasmare Matheus Doria Macedo, consentendogli di intrecciare tecnica e prestanza fisica, eleganza esolidità, tackle e controllo. Come Thiago Silva, suo modello assieme a Dedè. Al Botafogo arriva dopo aversfiorato Fluminense e Gremio, ma il provino con il Fluzao non funziona e quello con il club di Porto Alegre sfumaper un banale infortunio. Comincia così la trafila nelle giovanili, finché a 17 anni, complici i guai fisici di Brinner, siaprono le porte della prima squadra.Doria svela una personalità che stride con l'anagrafe, conquista la maglia titolare, si arrampica fino all'Under 20,finisce tra gli osservati della Nazionale maggiore, strega la Juventus.a.ba.

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LA VITA PRIVATAHa rinunciato a fare l’avvocato Ama la Ferrari, gli Usa e il gospel

Nato a Sao Gonçalo, nello stato di Rio de Janeiro, l'8 novembre '94, Doria ha barattato il sogno del calcioprofessionistico con la passione per l'avvocatura: magari un giorno indosserà la toga, adesso è tempo dicalzoncini e scarpe bullonate. E di altri studi: quelli per prendere la patente (adora la Ferrari) e quelli... degliavversari: già, perché quando può, di propria iniziativa, il difensore analizza in video le caratteristiche delle punteche deve marcare e non conosce bene. Oltre il calcio (considera il Barcellona la migliore squadra del mondo,confessa un'ammirazione speciale per Ronaldinho), è attratto dagli Stati Uniti, grande appassionato di musica(rap e gospel i generi preferiti) e molto religioso: sul suo comodino, c'è sempre la Bibbia.a.ba.

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DICONO DI LUISeedorf applaude «Doria ha qualità» E il suo allenatore «Ha anche eleganza»

Il destino di Doria si intreccia con quello di Henrique Sousa, conosciuto come Brinner: è un suo infortunio aspalancargli le porte della prima squadra e sono le sue parole, adesso, a far sognare i tifosi bianconeri: «Non èpresto per un trasferimento in Europa, sono stato vicino a lui sin dai primi passi nel professionismo e possogarantire che è pronto per una big: merita quanto sta accadendo nella sua carriera, ha saputo sfruttare bene lasua occasione». Buon giudizio anche da parte di Clarence Seedorf, punto di riferimento dei giovani del Botafogoche lo definisce «un calciatore di qualità». «E' efficace in marcatura ed elegante in impostazione, ha carattereda vendere, offre ampie garanzie e tuttavia presenta margini di miglioramento» spiega Oswaldo de Oliveira, iltecnico del Botafogo che l'ha lanciato.a.ba.

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NEW GENERATIONDa Appelt a Bonatini è una juve brasiliana

TORINO - Pedro Sernagiotto, Cinesinho, Nené, José Altafini, Julio cesar, Emerson... Nella storia della Juve, ibuoni brasiliani non mancano, ma su diciotto complessivamente transitati da Torino - l'ultimo è il terzo portiereRubinho -, molte sono le meteore e moltissime le delusioni: Diego e Melo - cinquanta milioni complessivi - hannolasciato un falò di promesse disattese, Amauri è andato via tra fischi e lazzi, il pluridecorato Lucio ha mollatodopo cinque mesi e quattro presenze, più indietro nel tempo sbucano Gladstone e Athirson, oggetti misteriosi ocalciatori sopravvalutati.

CANTERA - La storia bianconera consiglia altri territori di caccia - la Francia, per esempio, dove negli anni sonostati rastrellati talenti purissimi -, ma è opportuno guardare con fiducia ai nuovi investimenti brasiliani. La Juvenuova gestione ha scelto infatti di puntare sui giovanissimi, acquistarli a buon prezzo prima che la consacrazioneinfoltisca la concorrenza, completarne la crescita a Vinovo. Doria sarà infatti il terzo "brasilianino" inserito nellacantera, dopo Gabriel Appelt Pires e Leo Bonatini (era stato preso anche Lucas Piazon, ma le preteseeconomiche eccessive avevano lasciato campo libero al Chelsea).

GOL - Appelt Pires, centrocampista d'interdizione, classe '93, scovato nel Resende, è arrivato in Italia nell'estate2011, trascorrendo un anno nella Primavera prima di essere ceduto in prestito alla Pro Vercelli: ottima partenza,poi l'ha fermato un infortunio, ha comunque confermato le qualità intuite dai segugi di corso Ferraris. LeoBonatini, di un anno più piccolo, centravanti, è arrivato invece nel luglio scorso, strappato alle più grandi societàeuropee che erano rimaste affascinate dai gol segnati con il Cruzeiro e con la Nazionale Under 20: è un puntofermo della Primavera di Marco Baroni e... della Juve brasiliana di domani.a.ba.

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LA SQUADRA VERSO LA SAMP Caceres parte tra i titolari Barzagli andrà a sinistra

TORINO - La Juventus è tornata a Vinovo per i primi due allenamenti dell'anno. I giocatori si sono trovati alloJuventus Center dopo il giorno di riposo concesso da Antonio Conte per i festeggiamenti di capodanno. Agliordini del tecnico c'erano tutti, ad eccezione degli infortunati Chiellini, Pepe e Bendtner.

ESORDIO - L'allenamento mattutino è stato dedicato alla parte atletica, quello pomeridiano alla tattica e agliesercizi con il pallone. A quest'ultimo ha partecipato anche Federico Peluso che, dopo aver svolto le visitemediche prima alla Clinica Fornaca di Sessant e successivamente presso l'Istituto di Medicina dello Sport diTorino, ha conosciuto i suoi nuovi compagni e ha fatto la sua prima sgambata da juventino. Ieri ha lavorato aparte ma oggi sarà regolarmente in gruppo.

SAMPDORIA - L'ex atalantino se la vedrà con De Ceglie per una maglia da titolare contro la Sampdoria al postodi Asamoah, partito con il Ghana per la Coppa D'Africa. Al posto di Lichtsteiner, squalificato, toccherà a Caceresche obbligherà Barzagli a spostarsi a sinistra. Intanto la società rende noto che da questa mattina verrannomessi in vendita alcuni tagliandi che si sono liberati dalle disponibilità degli aventi diritto. Per i quarti di finale dicoppa Italia contro il Milan, invece, biglietti introvabili: lo stadio è già tutto esaurito.

TOP 2012 - Contro i doriani ci sarà certamente Pirlo che ha iniziato l'anno togliendosi la soddisfazione di vincereil titolo di "Miglior giocatore del 2012". Escluso dalla lista dei finalisti del Pallone d'Oro, il numero 21 bianconero èstato votato dalla community della Serie A TIM su Facebook battendo El Shaarawy di sei voti. Leonardo Bonuccichiude il gruppo dei giocatori juventini che si augurano un 2013 ricco di soddisfazioni: «Buoni propositi perl'anno nuovo: nel 2013 voglio continuare il sogno bianconero», ha scritto il difensore della Nazionale su Twitter.ass

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Prima i test medici,poi le foto coi tifosie alla fine l’incontrocon i nuovicompagni Da oggiallenamento Federico Peluso durante i test

medici (LaPresse)

IL NUOVO ACQUISTOPeluso, primo giorno bianconero

TORINO - L'annuncio arriverà soltanto oggi, giorno d'apertura del mercato, maFederico Peluso ha già mosso i primi passi bianconeri, effettuato le visitemediche e sostenuto il primo allenamento a Vinovo. La giornata torinesedell'esterno sinistro comincia presto, alla Clinica Fornaca di Sessant, affacciatasu corso Vittorio Emanuele II a pochi metri dalla sede bianconera. La societàrivela l'arrivo del nuovo acquisto attraverso il web, anticipando che i testsarebbero proseguiti all'Istituto di Medicina dello Sport, allo stadio Olimpico.

FOTO - E' l'itinerario abituale dei nuovi bianconeri ePeluso - jeans, cappotto nero, sciarpone - lo seguescortato dal team manager Matteo Fabris. Dalla clinicaesce poco prima delle undici e in pochi minuti, a bordodel Freemont grigio guidato dal dirigente, raggiunge gliambulatori adiacenti alla casa del Toro dove si trova, perun controllo, anche il granata Santana. Ci sono dueanziani tifosi ad attenderlo e la classica foto diventa un

siparietto: la scattano all'ingresso però viene male, così piantonano il portoned'ingresso fino all'uscita, attorno alle 12.30. Altra posa e altra immagine insoddisfacente: Peluso, paziente edivertito, scende dalla macchina per il terzo clic che finalmente va bene.

ITALJUVE - Fabris, nel frattempo, ha raggiunto Vinovo, dove la squadra ha completato il primo allenamentodella giornata: Peluso raggiunge adesso il quartier generale bianconero, accompagnato dal dottor GianlucaSestina. Il primo incontro con i nuovi compagni avviene al ristorante: tavolata lunga dove i giocatori si siedonoalla spicciolata man mano che sbucano dagli spogliatoi, maxischermo alla parete, camerieri impeccabili dietro ibanchi d'acciaio. L'emozione è forte, ma l'accoglienza è calda e l'ex atalantino si trova subito a suo agio. A parteSimone Padoin, suo compagno nell'Atalanta, conosce tanti azzurri: Gigi Buffon, Claudio Marchisio, Leo Bonucci,Giorgio Chiellini, Sebastian Giovinco, Andrea Pirlo, Emanuele Giaccherini, Andrea Barzagli. Con lui, adesso,l'ItalJuve crescerà ancora.

POSTER - Due parole con Antonio Conte, che lo ha fortemente voluto. Uno sguardo incuriosito agli impianti, allestrutture, ai poster che decorano le pareti raccontando la storia vincente della società, un pensiero a quand'eraragazzo e la Juve - era in Primavera - diventò un'illusione, poi subito addosso i colori nuovi per una prima sedutadi lavoro. Leggera e solitaria, ma da oggi si fa sul serio: Peluso comincerà subito a lavorare con il gruppo, prontoper la convocazione contro la Sampdoria. Magari non sarà titolare, ma determinato, se necessario, a dare giàuna mano. Anche perché, al di là dell'infortunio di Chiellini e dell'addio di Lucio, non ci sarà Kwadwo Asamoahche domani partirà per la Coppa d'Africa. a.ba.

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«I giocatori migliorinon scelgono i clubsolo per la lorostoria, ma ancheper il progetto...»

L’AFFONDO DELLO SVEDESE Ibra, nuova stoccata al Milan

Dalla redazione MILANO - Attacco di Ibra al Milan. Non diretto, come è avvenuto in altre occasioni quando lo svedese hamanifestato apertamente il suo malumore per il «divorzio» dal club rossonero, ma il suo sfogo mediatico anchequesta volta è ugualmente ruvido e pesante, invita alla riflessione. In un’intervista, raccontando la sua esperienzanel Paris St. Germain, Ibrahimovic ha anche detto che «i migliori giocatori non scelgono i club solo per la lorostoria, ma anche per il progetto...» . Il riferimento al Milan è chiaro e lampante. E i risultati, almeno in questomomento, danno ragione allo svedese considerato il fatto che la stagione rossonera si sta sviluppando in

maniera tutt’altro che esaltante. Mentre il Psg di Ancelotti ha prospettive diverse,importanti.

PATO&BINHO - Da oggi entra nella fase cruciale la doppia trattativa per le cessioni diPato e Robinho. Galliani si trasferirà definitivamente da Rio de Janeiro a San Paolo per

trattare con i dirigenti del Corinthians (oggi) e del Santos (domani). L’ad rossonero è vicino alla conclusione dellatrattativa per Pato (15 milioni di euro con un «bonus» supplementare in caso di cessione del giocatore da patedel Timao a un costo superiore a quello pagato al Milan) che deve essere perfezionata con l’aggiunta di alcunidocumenti. Si è invece decisamente complicata la situazione riguardante Robinho. Il Santos non sembra dispostoa valicare il confine dei 7-7,5 milioni di euro da riconoscere al club rossonero. Anche per quanto riguardal’ingaggio dell’attaccante c’è sempre una differenza, per difetto, di 100.000 euro al mese.

DIETROFRONT - E’ stato abbastanza immediato quello di Robinho che ieri si è presentato in campo a Milanellocon 24 ore d’anticipo rispetto al previsto. Con la seria possibilità di essere schierato in campo già domenica, datitolare, contro il Siena. Si tratta di un segnale forte e chiaro: se non dovesse accadere qualcosa all’ultimomomento, la trattativa con il Santos potrebbe considerarsi molto, troppo complicata. Del resto sulla possibilità chepossa essere ceduto uno solo fra Pato e Robinho si era espresso, in tempi non sospetti, anche il presidenteBerlusconi.

WALCOTT - C’è un nome nuovo per l’attacco: Theo Walcott (classe 1989) è in rotta con l’Arsenal. Si staavviando alla scadenza del contratto con l’Arsenal senza che i primi tentativi per il rinnovo abbiano dato esitopositivo. Walcott può essere schierato tranquillamente come esterno destro offensivo nel 4-3-3. Intanto Drogba èstato riconosciuto come il miglior marcatore di questo inizio secolo. Secondo la Iffhs, Drogba è stato il primo eunico giocatore, fino a quetso momento, a superare il traguardo dei 100 gol (104 in totale) in incontriinternazionali, tra nazionale e club, dal 2001 in poi. Ma sul fronte rossonero è sempre aperto il dibattito riguardola legittimità di un ingaggio decisamente oneroso (l’ivoriano pretende almeno 1 milione di euro netti al mese) ecertamente non in linea con la nuova strategia ordinata dal presidente Berlusconi che pretende di puntare suitop-young piuttosto che i top-player . Anche la pista che conduce a Balotelli non sembra più così rigogliosa. Oltreche ai 500.000 euro netti mensili percepiti dall’ex-interista, bisogna fare anche i calcoli con i 37 milioni di europretesi dal Manchester City.

PROBLEMA - Galliani, che si tratterrà a San Paolo fino all’inzio della prossima settimana, quando tornerà inItalia dovrà pensare anche a dismettere un’intera squadra che, compresi Pato e Robinho, è praticamente invendita. Il «tesoretto» accumulato per puntare a due-tre rinforzi invernali deve essere supportato da importantirisparmi. Anche se non sarà semplice piazzare elementi (Mesbah, Dida Vilà, Trarorè...) che, in realtà, nontrovano i favori del mercato. fur.fed.

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Allegri ha messo ilportiere olandese incima alla lista Inarrivo l’offerta per idue attaccanti

LA STRATEGIA ROSSONERAPressing anche su Stekelenburg che deve decidere

Dalla redazione Furio Fedele

MILANO - Assalto alla Roma. Quello del Milan che sta puntando pesantemente tre obiettivi giallorossi:Stekelenburg, Osvaldo e Destro. In attesa di perfezionare la doppia, ma ancora molto complicata trattativa percedere Pato e Robinho, il club di via Turati sta scrutando altri scenari per individuare almeno un attaccante dirazza. Osvaldo e Destro sono entrati nel mirino rossonero, anche se esistono chiare difficoltà non solo dicarattere economico. Al tempo stesso si dice che Allegri abbia chiesto un altro portiere, pur avendone già 4 areferto (Amelia, Abbiati, Gabriel e Coppola) e l’ha individuato nell’ex-titolare della squadra di Zeman.

SPIRAGLIO - Intervistato dalla redazione di Gazzettagiallorossa.it , il procuratore RobertJansen ha smentito al momento ogni contatto con i rossoneri. «No non c'è nulla di veroper ora - ha dichiarato l’agente di Stekelenburg - e adesso aspettiamo che il giocatorerientri dalla “tournée” negli Stati Uniti per parlare con il management e trovare unasoluzione. Solo dopo aver avuto un incontro con la società si prenderà una decisionefinale» . In effetti la Roma è disposta a cedere il suo portiere olandese per un indennizzodi almeno 4,5 milioni di euro. Ma, come detto, il Milan deve prima sfoltire il reparto. L’unico

apparentemente certo di togliere il disturbo è il giovane brasiliano Gabriel che dovrebbe andare a fareesperienza, nella seconda parte della stagione, in Serie A o B.

DESTRO - Su questo fronte, invece, il club giallorosso non intende sentire ragioni. Destro viene consideratoincedibile. Frutto di un oneroso investimento di 16,5 milioni di euro, ha un valore in continua crescita per viaanche della giovane età. Interpellato da Tele Radio Spazio, il suo agente Claudio Vigorelli ha confermato che ilrapporto fra l’ex-interista e Zeman è assolutamente positivo. «Quando Destro è stato chiamato in causa - hadetto Vigorelli - ha fatto bene e ha segnato gol importanti. C’è poi un allenatore che decide chi scende incampo. La Roma è soddisfatta per l’investimento e, comunque, si sta parlando sempre di un giocatore del1991... Sì, anche l’impatto con l’ambiente romanista è stato positivo. Poi è normale che il ragazzo vorrebbesempre giocare...»

OSVALDO - Premesso che la Roma difficilmente andrebbe a rinforzare una diretta rivale nella lotta per un postoin Europa (ne è stata una conferma il mancato assenso per il prestito di Borriello all’Inter...), Osvaldo potrebbeessere messo sul mercato ma solo a determinate condizioni. A Trigoria si preferisce la «vetrina» estiva e,sicuramente, se dovesse accadere in questa sessione invenale non certo con la formula del prestito gratuito condiritto di riscatto. Osvaldo vale 20 milioni di euro: prendere o lasciare. Come detto il club di via Turati stacercando di racimolare un «tesoretto» da investire per un eventuale attaccante in sostituzione della coppia Pato-Robinho. Ne varrebbe sicuramente la pena per Osvaldo, ma esistono variabili e ostacoli che attualmenteappaiono non facili da superare.

BORINI - Sempre parlando di talenti giallorossi, anche Fabio Borini rappresenta un obiettivo importante. Ceduto,la scorsa estate, dalla Roma al Liverpool per 13,6 milioni di euro sta recuperando da un infortunio (frattura delpiede destro) accusato a metà ottobre. Carlo Ancelotti non ha esitato a definirlo l’erede naturale di Inzaghi. Qui alMilan si fanno tanti sogni: almeno questi sono ancora gratuiti...

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A BUSTO ARSIZIO LA «PRIMA» DEL 2013 Oggi si rivede Bonera nel test con la ProPatria Muntari davanti alla difesa

Dalla redazioneMILANO - Debutto «ufficioso», nel 2013, ma pur sempre indicativo per il Milan di Allegri. Oggi alle ore 14,30 lasquadra rossonera affronterà a Busto Arsizio la Pro Patria (Lega Pro 2) in un test sicuramente importante in vistadella sfida di campionato in programma domenica (ore 15) a San Siro contro il Siena. Già oggi si rivedrà incampo Bonera, al rientro dopo oltre un mese e mezzo di assenza, che era rimasto vittima di un serio infortuniomuscolare durante Milan-Fiorentina (1-3) dello scorso 11 novembre. Il difensore domenica farà coppia con Yepesmentre Mexes sarà indisponibile per squalifica. Oggi contro la Pro Patria davanti alla difesa dovrebbe giocareMuntari, provando i 90'. Anche per l’ex-interista si tratta di una prova decisiva in vista del Siena. Allegri ha lanecessità di recuperarlo in tempi brevi considerato il grave infortunio di de Jong. Il tecnico potrebbe anchepresentare dal 1' il giovane attaccante Niang. Considerata l’attuale precarietà dell’attacco milanista (Pato eRobinho sono sul piede di partenza), il giovane francese potrebbe diventare molto utile se non addiritturaindispensabole in tempi molto brevi. Questo pomeriggio non sarà utilizzato Pazzini che, insieme a El Shaarawy, èin diffida in campionato. Una situazione che potrebbe diventare creare problemi ad Allegri in una fase dellastagione dove è necessario avere a disposizione i migliori elementi.

JUVENTUS - Allegri si gioca gran parte della stagione nel breve volgere di 2 partite. Mercoledì prossimo il Milandovrà tentare di eliminare la Juventus in Coppa Italia (quarto di finale con partita unica a Torino), partendo dalpresupposto che è necessario fare risultato pieno anche contro il Siena per non perdere ulteriore terreno in unaposizione di classifica assai scomoda. L’attuale settimo posto (ancora a 7 punti dal limite della zona-EuropaLeague) non rappresenta certo un traguardo prestigioso e, soprattutto, remunerativo per la società rossonera.fur.fed.

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Destro è il futuroOsvaldo potrebbepartire solo a finestagione e per nonmeno di 20 milioni

OBIETTIVI ROSSONERI Quisopra Stekelenburg, a fiancoOsvaldo e Destro. Tutti e tre i

Destro-Osvaldo: il Milan ci prova la Roma dice noIncedibili i bomber Sul portiere invece si può discutere

di Roberto Maida

ROMA - «Sono incedibili. Per qualunque cifra e per qualunque società» . LaRoma difende i suoi attaccanti, con una frase chiara che vuole escludere patticon il Milan. Parole decise, che filtrano compatte tra i sussurri della dirigenza. Eche suonano come una promessa ai tifosi. Osvaldo e Destro non sono sulmercato, non vanno via adesso, anche se le loro posizioni sono diverse:Osvaldo di fronte a una buona offerta può partire a giugno, anzi è verosimileche parta a giugno visto che le sue bizze hanno stancato Baldini; Destro inveceè il futuro su cui la società intende costruire i gol dello stadio di Tor Di Valle e

rimarrà alla Roma, oggi e domani.

CIAO GALLIANI - Dalla Florida vera alla florida Trigoria,non si avverte l’esigenza di vendere a gennaio.Tantomeno al Milan, a cui già Sabatini per esigenze dibilancio ha regalato Bojan nelle ultime ore del mercato

estivo. Guai a rinforzare una concorrente per l’Europa. A Milano semmai puòandare Stekelenburg, che non resterà a servire Zeman se il suo ruolo sarà ilguardaspalle di Goicoechea. «Nei prossimi giorni incontrerò la società»conferma il procuratore, Rob Jansen. Ma Stekelenburg, che ieri ha giocatotitolare l’amichevole contro l’Orlando City, non sarà scambiato con Amelia, chea dispetto dell’incrollabile fede romanista e di un vecchio sogno personale nontornerà a casa: l’operazione è giudicata poco allettante dalla Roma.

IL CASO - Questo non significa che l’ultima mossa di Osvaldo - nonpartecipare al viaggio negli States - sia stata piacevole per i dirigenti. Osvaldoha presentato un certificato medico che attestava un’influenza stagionale(anche se in Argentina è appena cominciata l’estate) e che suggeriva qualchegiorno di riposo. Niente di drammatico, dunque. La Roma ha verificatoattraverso una persona di fiducia a Buenos Aires che in effetti Osvaldo aveva lafebbre. Ma in certe situazioni è la volontà a fare la differenza. E in una tournéeche il presidente Pallotta riteneva fondamentale per la promozione del marchioRoma negli Stati Uniti, l’assenza di uno dei giocatori più forti è stata consideratasconveniente. Osvaldo è già rientrato a Roma, dove stamattina sbarcherà ilresto della squadra, e oggi dovrà dare nuove spiegazioni a Baldini, con il qualepiù volte (anche in questo inizio di stagione e anche pochi giorni fa) ha avutodelle discussioni. Non sarà multato, né ceduto, ma pagherà il suocomportamento con l’esclusione a Napoli: nel migliore dei casi, sarà convocatoe andrà in panchina come è successo a Siena.

PRETENDENTI - A Osvaldo intanto hanno strizzato l’occhio anche Juventus eFiorentina. Ma la Roma rimane ferma sulle sue posizioni: la sua valutazione è dialmeno 20 milioni, la sua partenza sarà discussa solo a fine stagione. QuandoDestro, che ha solo 21 anni e tanta felicità davanti a sé, magari sarà giàesploso definitivamente. E’ quello che Zeman e i dirigenti si aspettano neiprossimi mesi. Su di lui Sabatini ha già scommesso pubblicamente ( «Sediscutiamo uno come Mattia, è la fine del calcio» ), adesso tocca a luiconquistarsi un posto da insostituibile nella squadra, dopo le fiammateautunnali alternate all’oblio. Prima fermata, per mancanza di concorrenti, è ilSan Paolo di Napoli.

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Page 34: Corriere Dello Sport 03/01/2013

giallorossi sono nel mirino delMilan

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Binho, dalla discoteca a Milanello

Instancabile Robinho. Come riferisce Globo.com dopo aver fatto l’alba per festeggiare l’ultimo dell’anno con lamoglie Vivian a Santa Catarina ballando tutta la notte, l’attaccante brasiliano è partito nella serata di martedì daSan Paolo per atterrare nella tarda mattinata di ieri alla Malpensa. Nemmeno il tempo per una breve... siesta eBinho si è presentato a Milanello per l’allenamento (differenziato) pomeridiano. Domenica sarà in campo dal 1’

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CHIUSA LA TOURNEE NEGLI STATES, GIALLOROSSI OGGI A ROMA Totti, un quarto d’orae un giallo

In campo per questioni di marketing, ma stabene e a Napoli ci sarà

Dall’inviatoORLANDO - E' rimasto in panchina per quasi tutta la partita. Prevedibile, visto l'affaticamento degli ultimi duegiorni. Poi, però, quando mancava un quarto d’ora alla fine della partita contro l’Orlando City, Totti si è alzato econ lui anche il rumore del pubblico. Serviva la sua presenza, perché l'immagine della Roma con lui ha senz'altropiù appeal. «E' il marketing...» scherza Lamela su uno degli ultimi spot che hanno per protagonisti i giocatorigiallorossi. E, prima di entrare in campo, ha scherzato anche il capitano: «Per fortuna oggi fa fresco...»riferendosi al caldo quasi asfissiante. E poi, sulla sua voglia di giocare quel quarto d'ora: «Speriamo la palla nonesca mai...».

VOGLIA - Il quarto d'ora giocato da Totti ha confermato quanto emerso nei giorni scorsi: nulla di grave, la suapresenza in campo a Napoli non è in dubbio. Totti aveva indicato quello che secondo lui era il più aggressivo tragli avversari: «Io entro, ma fate uscire il numero cinque... (tale Bernard, giocatore dal fisico impressionante, ndr)». E invece Totti ha avuto da ridire con il numero tre, Mbengue, per il quale dopo un paio di interventi durireciproci il numero dieci giallorosso ha rimediato il cartellino giallo per un buffetto.

DUREZZA - Florenzi a fine partita si ferma per dare la sua impressione. Arriva la conferma che in campo il test siè fatto sentire, soprattutto per via dell'impegno messo in campo dall'Orlando City: «Sapevamo che l'avrebberomessa sul piano della grinta ma noi siamo stati bravi a giocare a calcio e a superarli con le nostre armimigliori». «Stiamo bene, lo abbiamo dimostrato. Sappiamo giocare bene e tenteremo di fare le stesse coseanche al San Paolo. No, non ci arriveremo stanchi». Il centrocampista pensa anche a chi in Florida non èarrivato, vale a dire Osvaldo: «Abbiamo saputo che stava poco bene, purtroppo. Lo abbiamo sentito e gliabbiamo fatto gli auguri. Lo aspettiamo a Roma, credo che arriverà più carico di noi».a.ghi.

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Un contrasto duro su Lamela eun’azione di De Rossi acentrocampo nell’amichevoledi ieri vinta dalla Roma conl’Orlando City

LAMELA, SHOW E NERVI TESI L’argentino segna due gol poi dopo una gomitata vienefatto uscire... dall’arbitro

Orlando City-Roma 0-5ORLANDO CITY (4-2-3-1): Gallardo; Mechack, Dejon, Bernard, Boden;Alexandre (27' st Fuller), O' Connor (22' st Leblanc); Watson (11' st Mendoza),Harmon (1' st Fekete), Mbengue; Chin (27' st Eissere). A disposizione: Chaves.Allenatore: Heath.ROMA (4-3-3): Stekelenburg (1' st Lobont); Piris (1' st Balzaretti), Burdisso (1' stRomagnoli), Castan, Dodò (15' st Marquinhos); Bradley (1' st Perrotta), DeRossi (1' st Tachtsidis), Florenzi; Lamela (33' pt Lucca), Destro (27' st Totti),Pjanic (18' st Marquinho). A disposizione: Goicoechea, Svedkauskas.Allenatore: Zeman.ARBITRO: Ted Unkel.MARCATORI: 2' pt e 12' pt Lamela, 31' pt Pjanic, 45' pt Destro, 21' st FlorenziDall’inviatoAlberto Ghiacci

ORLANDO - All’interno di un college di Orlando, il Rollins, la Roma gioca evince l’amichevole di fine viaggio in Florida. Un test vero, almeno dal punto divista dell'agonismo messo in campo. Quello statunitense, si sa, è un popolo chefa dell’orgoglio nazionalista il suo fiore all’occhiello: nessuno dell’Orlando City,squadra che da noi farebbe la Prima Divisione di Lega Pro, ci sta a perdere conl’importante ospite che gioca in serie A. E si vede: gli interventi sono sempreduri, al limite della possibilità di fare male all'avversario. La Roma, nelfrattempo, prova a muoversi secondo le classiche indicazioni di Zeman: pallagiocata veloce, sul compagno vicino, quasi sempre in verticale. Nel primotempo, di fronte ai tremila spettatori arrivati sul campo Barker, per la Roma fatutto Lamela: due gol, i primi giallorossi, una lite con un avversario e l’uscitaforzata dal campo quando per una gomitata arbitro e guardalinee ordinano la sostituzione ai giallorossi invecedell'espulsione (che ci sarebbe stata tutta).

PROVE - Le prove della Roma, almeno della squadra che avrebbe voluto vedere all’opera Zeman, terminanopraticamente al minuto 33, quando Lamela colpisce Boden, che occupa la sua zona, per arrivare primo sulpallone. Gli animi, che erano già caldini, salgono ulteriormente di gradazione. Viene chiamato Bradley,ambasciatore Usa per la Roma. «Change or red», cambio o rosso dice chiaramente l’arbitro Unkel a pochi metridalla tribuna. E così la partita, che sembrava dovesse essere giocata con il caldo e i ritmi di fine ritiro, ècambiata. Nessuna storia per il risultato, sia chiaro. La Roma è già sul 3-0 per via della doppietta segnata proprioda Lamela (belli gli assist da sinistra, il primo di Pjanic e il secondo di Florenzi) e il gol di Pjanic, che con un tiroda fuori area ha trovato la collaborazione del portiere Gallardo. La Roma si risistema con un centrocampo a 4,con il giovane brasiliano Lucca (entrato al posto di Lamela) a completare la linea con Florenzi a destra e Pjanic asinistra. Destro, rimasto un po’ isolato davanti, chiude il primo tempo con il gol del 4-0: bella corsa sul passaggioin profondità di Florenzi, ottimo controllo ra due avversari e bellissimo tocco sotto su Gallardo in uscita.

CAMBI - Nell'intervallo Zeman ne cambia cinque: dentro Lobont, Romagnoli, Perrotta, Tachtsidis e Balzaretti alposto di Lobont, Burdisso, Bradley, De Rossi e Piris. Anche Castan, nel frattempo, è agitato: i suoi interventisono sempre decisi e a un certo punto il brasiliano provoca le proteste della panchina dell'Orlando. Il bel gol diFlorenzi, che da destra scende e conclude bene sul secondo palo, spezza la monotonia della ripresa. Così come,durante la girandola delle sostituzioni che vede entrare Marquinhos al posto di un Dodò non ancora al meglio eMarquinho per Pjanic, lo stesso effetto ha l'ingresso in campo di Totti: applausi, anche da una ventina di tifosi dicasa che erano arrivati con tamburi e fumogeni. Il capitano giallorosso entra più che altro perché deve farlo: chepromozione del marchio metterebbe in atto la Roma senza di lui? Totti fa in tempo a rimediare un cartellino gialloper un buffetto a Mbenge, con il quale si scambia un paio di entrate dure. Già in forma campionato sono apparsiBurdisso, Castan, Pjanic, Destro e Lobont (due ottimi interventi nella ripresa). Da rivedere, invece, De Rossi,Piris e Bradley.

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Ecco il plastico del progetto delnuovo stadio di Udine A Romasorgerà sui terrenidell’ippodromo di Tor di Valle IsArenas è stato costruito aQuartu ma la società rossoblù èsolo in affitto

LA SITUAZIONE DELLE ALTRE SOCIETA’Solo ipotesi e disegni tutta colpa della leggeComplicati i casi di Napoli, Lazio e Fiorentina

Al momento in Italia un solo club ha uno stadio di proprietà. Non è lontano daquesta logica quello costruito (anzi, ricostruito) da Massimo Cellino a Is Arenas:il Cagliari paga un affitto perché l’impianto nasce con una connotazioneprovvisoria, ma non è detto che tale rimanga alla fine di un triennio cominciatocon l’esordio del campionato. Cellino vuole capire come finirà la questione diElmas, dove ha anche acquistato il terreno. Se la situazione non si dovessesbloccare, a quel punto Is Arenas potrebbe diventare la casa definitiva del clubsardo. Ovviamente di proprietà visto che tutti i lavori per l’ampliamento (ora lastruttura può ospitare poco più di sedicimila spettatori) sono stati finanziati dalCagliari. Con grande determinazione si è mosso anche Giampaolo Pozzo,patron dell’Udinese. Dal comune, il club ha ottenuto il diritto di superficie per iprossimi 99 anni. I Pozzo sono intenzionati a ricostruire lo stadio a «misura diUdinese»: dunque un impianto calcistico, con una capienza ridotta (25 milaspettatori) ampliabile però in occasione di grandi eventi (concerti, ad esempio).

ATTESA - In realtà sino ad ora c’è stata una gran produzione di plastici eprogetti, ma a parte lo Juventus Stadium di impianti se ne son visti veramentepochini. Colpa della legge? In buona parte sì. Ma proprio il club bianconero hadimostrato che anche della legge, volendo, si può fare a meno. E lo stessoCellino, con alcuni incidenti di percorso, è andato avanti per la sua strada purnon avendo il conforto di un provvedimento ad hoc. Sulla stessa strada sembraessersi incamminato Pozzo. E anche la Roma è convinta di poter accorciare itempi costruendo con l’amministrazione locale un rapporto di collaborazione.Una cosa è certa: di alcuni impianti progettati si intravedono ancora le tracce, dialtri le tracce si sono totalmente perdute.

APPELLI - A questo ultimo gruppo appartiene l’impianto della Lazio: ClaudioLotito si è mosso con grande determinazione all’inizio. Ha indicato l’area, messosulla carta il progetto. Da alcuni mesi dell’impianto Lotito quasi non parla più. Eil sindaco di Roma, Claudio Alemanno, nella conferenza-stampa in cui è stataannunciata la scelta del sito del nuovo stadio della Roma, ha invitato ilpresidente della Lazio a battere un colpo. Certo, con le amministrazioni inscadenza e il Parlamento sciolto, tutto diventa più difficile, da rinviare a tempimigliori. Ma sul terreno degli stadi si è ampiamente misurata la sproporzione trasogno e realtà. A Palermo sembrava che Zamparini fosse pronto a costruirsi nelgiro di qualche ora il nuovo impianto. Adesso non se ne parla più.Complicatissime le situazioni a Napoli e Firenze. In una dimensione piùoperativa sembra essere entrata l’Inter; in stand by il progetto del nuovo stadiodel Catania al Librino. Tra le nebbie si sono persi i progetti del Siena e dellaSamp, in attesa di tempi migliori quello del Pescara.

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Servizi a cura di Antonio Maglie

In Inghilterra hanno investito 4 miliardi per ammodernarliIn Italia l’hanno fatto solo la Juve (125 milioni) e il CagliariLa Roma da poco ha annunciato che la nuova casa nascerà nel 2016Ma il confronto con i dati europei è schiacciante: il gap ci condanna

In Inghilterra per ammodernare gli stadi hanno investito poco meno di quattro miliardi di euro (3,8 per laprecisione). In Italia gli unici quattrini li ha spesi la Juve (125 milioni) e Massimo Cellino che, comunque, a IsArenas è «in affitto». In questo dato c’è il gap che separa il calcio italiano dalla Premier (e non solo dalla Premiervisto che Oltre-Manica lo stadio lo hanno costruito i club di Championship e diverse società della terza e quartadivisione). L’annuncio della Roma è un sasso nello stagno: un impianto di proprietà a Tor di Valle che potrebbeaprire i battenti nella stagione 2016-2017. Più che una impresa, una vera e propria scommessa per le lungagginiburocratiche e le complicazioni di un territorio con problemi idrogeologici di non poco conto. Ma la strada indicatada James Pallotta è quella auspicata da tutti: un ammodernamento degli impianti visto che i nostri sono i piùvecchi (e in diversi casi anche i più fatiscenti) d’Europa. La serie A è ancora uno dei più grandi campionati delcontinente, ma fatica a reggere il passo del trio di testa (Premier, Bundesliga e Liga, nonostante problemieconomici che la condannano in una condizione pre-fallimentare).

NUMERI - I dati sono decisamente poco confortanti. Uno su tutti, segnalato da Gianfranco Teotino e MicheleUva nel libro edito da Arel-Il Mulino, “Il calcio ai tempi dello Spread”: fra i grandi tornei continentali la A è l’unicoche ha perso spettatori, parecchi per giunta, un taglio del venti per cento nel giro di quindici anni. E mentre l’Italiasvuotava gli stadi, Inghilterra e, soprattutto, Germania li riempivano. Quello tedesco è un esempio decisamentesignificativo, che spiega con chiarezza l’incidenza che sui successi di un club può avere la proprietà di unostadio. In questo momento la Bundesliga è il campionato con l’affluenza-media a partita più alta d’Europa (42.665spettatori); nel mondo solo un altro campionato di football (in questo caso americano) riempie gli impianti piùmassicciamente: nella Nfl la media è di quasi 67 mila spettatori a gara. Tedesca è la squadra che fa registrate ilrecord continentale di riempimento: il Bayern con un tondo cento per cento. Il decollo sull’onda del Mondiale del2006 quando per costruire gli stadi che ospitarono il torneo vennero investiti 1,4 miliardi di euro che sonodiventati quasi due negli anni successivi visto che a quella cifra «di partenza» si siono aggiunti altri cinquecentomilioni. Eppure, chi non è stato con le mani in mano come la Juventus adesso comincia a godere di notevolibenefici.

INCREMENTI - Perché oggi il club di Andrea Agnelli può solo essere soddisfatto dei risultati ottenuti radendo alsuolo il vecchio Delle Alpi e costruendo al suo posto il nuovo Juventus Stadium. Nell’ultima stagione all’Olimpico,la squadra bianconera aveva fatto segnare una affluenza media di poco meno di 22 mila spettatori; la primastagione nel nuovo impianto ha fatto impennare il dato: 37.545, con un incremento del 70,9 per cento. Mal’aumento è stato ancora più rilevante dal punto di vista dei ricavi cresciuti del 174,1 per cento con una incidenzasul fatturato del 15 per cento (nell’ultima stagione all’Olimpico era stato dell’8). Lo stadio rende tanto è vero che ilpresidente della Lega, Maurizio Beretta, ha recentemente sostenuto che «il deficit che noi accumuliamosarebbe ridotto a zero se avessimo degli stadi di proprietà”» Una cosa è certa: l’ultimo report della Deloitte dicechiaramente che a parte il Napoli (una incidenza del 19 per cento dei ricavi da stadio sul fatturato, in linea conclub come Borussia Dortmund, poco meno del Bayern, più di Manchester City e Marsiglia), le nostre squadre albotteghino occupano le ultime posizioni (insieme al Lione). Lo stadio fa impennare gli incassi: l’Arsenal che conl’Emirates si finanzia per un buon 41 per cento, ha più che raddoppiato i suoi ricavi (111 per cento); il Grenobleha fatto meglio: 228 per cento. Perché la realtà è quella illustrata dall’amministratore delegato della Roma,Claudio Fenucci: la società giallorossa nel 2003-2004 aveva al botteghino più o meno gli stessi introiti delBarcellona; ora i blaugrana incassano 110,7 milioni mentre la Roma è crollata a 17,6 milioni.

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«Gli impianti di proprietà offrono ricavi e competitivit໫La decisione della Roma è un segnale positivo perché è una scelta finanziarianon legata all’obsolescenza dell’Olimpico Le esigenze della gente sono cambiate:il nostro calcio deve adeguarsi e in fretta»

«S ono stato criticato ma lo confermo: il problema del calcio italiano, il più urgente è quello che ruota intornoalla costruzione di stadi moderni». Giancarlo Abete si prepara a essere rieletto presidente federale. Ma sa beneche i prossimi non saranno anni semplici perché il sistema ha bisogno di riforme essendo in sofferenza, dal puntodi vista della competitività economica e, inevitabile conseguenza, della competitività agonistica. E il cuore dellaquestione è lo stadio. Quelli italiani sono vecchi, scomodi, fatiscenti e sempre meno affollati.

Presidente Abete, l’annuncio di James Pallotta di costruire nel giro di tre anni uno stadio di proprietàdella Roma va colto come un segnale positivo, di fiducia?«Direi che si tratta di un ottimo segnale perché è una scommessa importante per la città e per la società. E’evidente che all’interno del problema generale, vi sono sfaccettature specifiche».

Cosa intende dire?«La valutazione della Roma nasce da una analisi prettamente finanziaria: lo stadio di proprietà per incrementare iricavi e migliorare la competitività. Non è una scelta legata alla obsolescenza degli impianti perché a Roma eMilano abbiamo gli unici due stadi che possono ospitare una finale Champions».

La legislatura che si chiude, sia parlamentare che sportiva, avrebbe dovuto partorire la legge suglistadi. Sembrava a portata di mano, è saltata definitivamente proprio alla fine dello scorso mese didicembre. Avete pagato anche la tendenza dei club ad andare un po’ in ordine sparso nel tentativo dicurare meglio gli interessi di parrocchia?«No, questa volta i presidenti non c’entrano nulla. Il provvedimento si era inizialmente incagliato alla Camera, poiè stato sdoganato nel momento in cui si era previsto che alla fine dell’Iter, per garantire maggiormente la tuteladei siti di particolare interesse storico, l’ultima parola dovesse essere quella del ministero dei Beni Culturali. Poiin Senato si sono irrigidite le aree politiche con una vocazione più fortemente ambientalista chiedendo che nelprovvedimento fossero totalmente escluse cubature aggiuntive, al di fuori di quelle previste per lo stadio in sé».

Ma non è che queste preoccupazioni ambientaliste siano state alimentate proprio da progetti in cui lostadio finiva per essere solo una occasione per inondare di cemento zone attualmente agricole?«No, sinceramente non credo. Ripeto, con l’approvazione alla Camera i problemi sembravano essere statirisolti».

A questo punto, nei prossimi quattro anni lei, da presidente federale, dovrà lavorare alacremente perottenere quello che non è riuscito ad avere nel mandato in scadenza e con due “candidature” per gliEuropei.«Gli stadi rappresentano per il calcio italiano il problema dei problemi, sono una questione fondamentale. I nostriclub hanno bisogno di un mix diverso di ricavi, non possono confidare solo sulla Tv. Sono stato criticato qualchegiorno fa quando l’ho detto una prima volta. Ma in realtà volevo dire una cosa semplicissima. Io non sottovaluto ilfatto che un piccolo taglio degli organici in serie A, da venti a 18 squadre, possa essere uno strumento utile per

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guadagnare competitività a livello internazionale. Ma quello dello stadio resta il problema più grosso: la Premierha venti squadre e produce grandi ricavi proprio perché ha risolto la questione».

I nostri impianti sono fatiscenti...«Il fatto è che nel tempo le esigenze della gente sono cambiate. Basta vedere come sono oggi i cinema. Spessosi punta il dito contro Italia ‘90 ma all’epoca la concezione era diversa, si puntava soprattutto sulla quantità nellaconvinzione di poter aumentare gli incassi, la pay tv era di là da venire. Oggi si bada molto al comfort e allaqualità dei servizi. E dispiace che non sia stata colta da tutti questa urgenza: quella legge che è saltata a fineanno avrebbe consentito di rifare gli impianti a costo zero per lo Stato».

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I margini dimanovra sonopochi, se dirà no alrinnovo la societàlo inviterà a cercarsiun’altra squadra

A sinistra Wesley Sneijder, 28anni, arrivato in nerazzurronell’agosto del 2009 L’Interpagò al Real Madrid 16 milionidi euro e l’olandese firmò uncontratto di quattro anni Adestra Tommaso Rocchi, 35anni, che lascia dopo ottostagioni la Lazio con la cuimaglia ha vinto una CoppaItalia e una Supercop- paItaliana (Ansa, Bartoletti)

SNEIJDER PREPARA IL DIVORZIO Wes si è preso un giorno di vacanza in più ed èpronto allo scontro

IL CAMPIONE CHE PARTEL’ATTACCANTE CHE ARRIVA

di Pietro Guadagno

MILANO - Se n'è andato in vacanza in anticipo e rientrerà ad Appiano con ungiorno di ritardo rispetto ai compagni. Proprio così, ieri Sneijder non si è fattovedere alla Pinetina. La truppa nerazzurra doveva riprendere ad allenarsi(ultima tra tutte le squadre della serie A) dopo le feste e in vista delladelicatissima trasferta di Udine, ma l'olandese, come Stankovic - la situazione diquest'ultimo però è ben diversa, visto che non ha ancora recuperato dal guaioal tendine d'Achille e che ne avrà almeno fino al termine del mese - riappariràsoltanto oggi. Per lo meno è quello che ha garantito ai dirigenti nerazzurri, almomento di comunicare la sua assenza. Vista la situazione, però, è difficile dareper certo che la sua auto stamattina varchi effettivamente i cancelli del centro

sportivo. Peraltro, la telefonata di Sneijder è arrivatasoltanto all'ultimo momento, facendo infuriare una voltadi più i vertici interisti, che hanno interpretato il gestocome l'ennesima mancanza di rispetto. Ecco perché lanota apparsa attorno a mezzogiorno sul sito del club percomunicare l'assenza del numero 10 va interpretatacome un atto formale e dovuto più che l'effettivafotografia della realtà: «Wesley Sneijder e Dejan

Stankovic, con il permesso di allenatore e Società, rientreranno nella giornatadi domani (oggi, ndr) » . Altre deroghe comunque non verranno concesse.

INDISPONIBILITA’ - Insomma, se qualcuno aveva immaginato un possibileriavvicinamento tra le parti dovrà rivedere le sue previsioni. L'atteggiamento e ilcomportamento di Sneijder, infatti, fanno intendere ben altro, ovvero l'assolutamancanza di disponibilità a prendere in considerazione un nuovo contratto, conallungamento e decurtazione dell'ingaggio. Eppure, sarebbe bastatopresentarsi ad Appiano Gentile subito per la ripresa degli allenamenti, magaridimostrando interesse nel proseguire gli esperimenti sul nuovo ruolo (quello diregista alla Pirlo), per dare anche un piccolo segnale di disponibilità, da cuiripartire. Non è accaduto nulla di tutto questo e allora se ne deduce che tra leparti si andrà avanti con il muro contro muro. L'Inter, però, adesso pretende daSneijder una presa di posizione definitiva. Già oggi, sempre che si presenti allaPinetina, potrebbe, o dovrebbe, essere il giorno giusto per un confronto con ladirigenza. Dentro o fuori: tocca a Sneijder dare l'ultima risposta.

INTRANSIGENZA - Più facile che l'olandese si chiami fuori. E allora per lui, davvero, non rimarranno margini dimanovra, al di là di cercarsi un'altra squadra, evitando però di fare troppo lo schizzinoso, scartando a prioricampionati o squadre che non ritiene adeguate al suo livello. In questa fase, peraltro, al club nerazzurro nondispiace per nulla che sia lo stesso giocatore a tirarsi fuori. Se è lui a chiedere un giorno di permesso, oppure,come era accaduto in precedenza, se è lui in persona a manifestare dolori muscolari che gli impediscono diallenarsi in gruppo o se è lui il primo a chiedere di anticipare le vacanze, e la società gli viene incontro, poidiventa complicato sostenere la tesi del "mobbing" o simili. Rinviando il suo rientro, in sostanza, Sneijder si è toltoda solo dalla trasferta di Udine. Ed è chiaro che qualora il suo atteggiamento dovesse continuare a seguire ilmedesimo filo conduttore, l'Inter da parte sua farà buon viso a cattivo gioco. La speranza semmai è chel'olandese si renda conto che nessun top-club si è fatto avanti, nonostante un mese abbondante di guerra freddacon l'Inter e una nonostante situazione chiara ed evidente in tutti gli angoli di Europa. Se poi dovesse ancoracredere di poter ottenere la risoluzione del contratto, così da attraversare il Naviglio e indossare la maglia delMilan, troverà un altro muro. L'intransigenza nerazzurra rispetto a questa soluzione, infatti, non ha mai subitoalcune crepa nelle ultime settimane settimane. E il primo a non prenderla in considerazione è Moratti, fermissimosulle sue posizione come il primo giorno.

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Oggi visite medichee primoallenamento,domani lapresentazione.Potrebbe essereconvocato già per latrasferta didomenica a Udine

IERI TELEFONATA DECISIVA CON LOTITOE Moratti si regala Rocchi

MILANO - Tommaso Rocchi è un giocatore dell'Inter. Lo è diventato ieri sera dopo la telefonata risolutiva traMoratti e Lotito che ha sbloccato al situazione. Ancora una volta, insomma, è servito l'intervento diretto delpresidente nerazzurro per chiudere un'operazione che si era fermata proprio ad un passo dal traguardo.Contrariamente alle previsioni, infatti, ieri l'attaccante non si era imbarcato per Milano, ma era rimasto a Roma,allenandosi regolarmente a Formello con il resto dei suoi ormai ex-compagni della Lazio. Fino al primopomeriggio era ancora tutto fermo, a causa della forbice esistente tra domanda ed offerta: circa 100 mila euro,300 mila la proposta nerazzurro, 400 mila la richiesta biancoceleste. Facile che alla fine l'intesa sia stata

raggiunta più o meno a metà strada. Tra il club di corso Vittorio Emanuele e l'attaccante,invece, era già stato sistemato tutto nei giorni scorsi, sulla base di un ingaggio di circa 800mila euro fino al termine della stagione.

SUBITO A UDINE? - Ottenuto il via libera, Rocchi sarà a Milano già in mattinata. Poi, lasua giornata sarà divisa tra visite mediche e i primi allenamenti con l'Inter. Anche per oggi,infatti, è prevista una doppia seduta, mentre in parallelo proseguirà il ritiro cominciato ieri eche potrebbe chiudersi già domani, magari dopo un allenamento singolo. E' ovvio che saràil lavoro sul campo a dare le risposte definitive, ma sono alte le probabilità che l'attaccante

venga subito convocato per la trasferta di Udine di domenica prossima. Per quanto riguarda la presentazione,invece, l'idea è quella di organizzarla già per domani, ma se dovessero accavallarsi troppi impegni non è daescludere un rinvio alla prossima settimana. In merito al numero di maglia, infine, come già emerso, tutto lasciaintendere che l'ex-capitano della Lazio scelga di continuare ad indossare il 9. Tanto che ieri la bancarella fuoridalla Pinetina già ne esibiva qualche esemplare. Il suo innesto, comunque, dà automaticamente via libera aLivaja, che si sistemerà in una squadra (favorito il Siena) che conceda il giusto spazio a un ragazzo di soli 19anni ma capace di segnare ben 4 gol in Europa League. Non è da scartare l'ipotesi che l’attacco nerazzurroabbracci nuovamente Longo, qualora Aguirre, dopo aver preso il posto di Pochettino sulla panchinadell'Espanyol, decida di non averne più bisogno. Avendo giocato con la maglia nerazzurra nel preliminare diEuropa League con l'Hajkuk, Longo non può cambiare una terza squadra in questa stagione.

PARTENZE - A proposito di uscite, il capitolo non si esaurisce certo a Livaja. Il rinnovato interesse per Schelotto,infatti, nasce anche dalla potenziale cessione di Jonathan, destinato con ogni probabilità a tornare in Brasile.Sulle sue tracce, oltre all'Internacional di Dunga (alcuni emissari sarebbero in arrivo a Milano), adesso c'è pure ilFlamengo, che dopo aver perso Wellington Silva, finito alla Fluminense, si ritrova con un buco sulla destra.Nessuna ipotesi di prestito, però: il club nerazzurro tratta solo per una cessione a titolo definitivo. In missione aMilano, peraltro, presto dovrebbe arrivare anche Daniel Passarella, con l'obiettivo di portare Alvarez al suo RiverPlate. «Lo stiamo trattando» , ha confermato Diego Turnes, il vicepresidente del club argentino, alla "GazetaEsportiva". Per il momento, invece, Stramaccioni ha bloccato la partenza di Duncan. I dirigenti nerazzurri hannogià raggiunto una piena intesa con il Livorno, ma il centrocampo è ancora a corto di uomini e non è il caso dilasciar andare altre pedine. Il discorso verrà riaperto (anche Duncan come Livaja ha bisogno di giocare) nelmomento in cui l'emergenza rientrerà. Facile che per allora venga trovata una sistemazione pure per Mariga.«Stiamo valutando tutte le opportunità. Il Parma? Al momento non escludiamo nulla, ma è una squadra che ilmio assistito ha nel cuore» , ha spiegato il suo agente Pastorello a Parma Today. p.gua.

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Si valuta l’aspettoeconomico maanche l’impattotecnico Semprecalde le pisteSchelotto e Holtby

Nuri Sahin, 24 anni,centrocampista del Liverpool(Reuters)

IERI UN MINI VERTICE CON STRAMACCIONILampard e Sahin, la società riflette

MILANO - Sneijder non si è visto, ma alla Pinetina, insieme a squadra e stafftecnico, erano regolarmente presenti Branca e Ausilio. E' stata l'occasione perfare il punto della situazione con Stramaccioni: una sorta di mini-vertice dimercato che, a questo punto, avrà repliche quasi quotidiane. Sono diverse,infatti, le questioni aperte e, quindi, in costante aggiornamento, di qui lanecessità che tutte le componenti della struttura nerazzurra siano allineate. Lavicenda Sneijder e quella di Rocchi vengono trattate a parte, ma ieri nel centrosportivo nerazzurro si è anche discusso di altro. Ad esempio di Lampard e

Sahin, ovvero le grandi occasioni di gennaio per ilcentrocampo. Le riflessioni interne - sono più o meno lestesse che sta facendo pure Lotito, affascinato dall'ideadi portare alla Lazio il centrocampista del Chelsea -seguono un doppio filone: quello economico, ma anchequello tecnico. Da un lato, infatti, si tratta di due elementiche, pur potendo arrivando senza altri esborsi, hanno uningaggio particolarmente consistente (soprattutto

l'inglese), da inserire in una politica di contenimento dei costi; dall'altro c'è lanecessità di capire se un eventuale loro inserimento non rischi di alterare gliequilibri di una squadra che già in passato ha pagato pesantemente qualchescompenso di troppo. Il dubbio riguarda soprattutto la compatibilità con Guarin, recentemente avanzato nellaposizione di trequartista e incaricato delle missioni speciali.

MATRICE ARGENTINA - Intanto, il piano esaminato anche ieri è di insistere con l'Atalanta per Schelotto.L'ipotesi, ovviamente, è quello di un prestito ed ora esiste anche una cifra di massima per il diritto di riscatto,ovvero 6 milioni di euro. Nell'operazione, peraltro, potrebbe finire Silvestre, tanto che sono stati congelati idiscorsi con il Genoa (3,5 milioni di euro per la comproprietà). L'interesse per l'esterno della squadra orobicarisale alla scorsa stagione e, evidentemente, non è ancora tramontato. L'idea è di rafforzare la corsia di destra(Jonathan è ormai in uscita), lasciando quella mancina alla coppia Nagatomo-Pereira. Il suo arrivo non farebbealtro che rafforzare la colonia argentina già di stanza alla Pinetina, peraltro con la prospettiva del futuro innesto diCampagnaro. A proposito di prestiti con diritto di riscatto, in corso Vittorio Emanuele non hanno abbandonatonemmeno la pista Lodi, per cui però il Catania continua a fare una ferma opposizione.

OCCASIONI - Resta in orbita nerazzurra anche Holtby, trequartista e, all'occorrenza, esterno sinistro delloSchalke 04. Il fatto che sia in scadenza di contratto rappresenta una occasione troppo ghiotta perché il clubnerazzurro non prosegua il corteggiamento con il suo entourage. Da registrare anche le voci olandesi su Douglas, difensore centrale brasiliano (classe '88) del Twente, ma dotatodi passaporto comunitario. Anche lui è in scadenza di contratto e l'Inter ci sta facendo un pensierino pure perl'immediato (anche se il preferito per il reparto arretrato resta Andreolli). Occhio però alla concorrenza di Readinge Newcastle. p.gua.

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L’EUROAVVERSARIA DELLA JUVEHooper gol lancia il CelticGLASGOW - Con un gol di Hooper al 79’, il Celtic - prossimo avversario della Juventus in Champions Lague - habattuto 1-0 il Motherwell nella 22ª giornata di campionato. In classifica è primo con 43 punti, +9 su Inverness eMotherwell.

LA CORTE D’APPELLOPreziosi, concesso l’indultoGENOVA - La Corte d'Appello di Genova, su richiesta della Procura Generale, ha revocato al presidente delGenoa Enrico Preziosi la sospensione condizionale della pena applicata nel 2008 con le sentenze del tribunale diComo per bancarotta fraudolenta e di quello di Monza (sezione distaccata di Desio) per truffa. La Corte d'Appellogli ha anche concesso l'indulto. All'epoca Preziosi era presidente del Como. La pena complessiva era stata di unanno, 11 mesi e 20 giorni.

EX PORTIERE DELL'URUGUAYE' morto Mazurkiewicz, giocò tre mondialiMONTEVIDEO - E' morto l'ex portiere dell'Uruguay Ladislao Mazurkiewicz, eletto miglior n.1 del Mondiale diMessico 1970. Aveva 67 anni e soffriva di problemi respiratori. Mazurkiewicz era detto «El arquero negro» (ilportiere nero), per l'inconfondibile divisa di gioco. Considerato uno dei migliori estremi difensori di tutti i tempi, hapartecipato a tre Mondiali, dal 1966 al 1974.

SLOVENIAKatanec torna CtLUBIANA - La Slovenia richiama Srecko Katanec per la seconda volta sulla panchina della nazionale. Il nuovo ct,nel 1991 campione d’Italia con la maglia della Sampdoria, sostituisce Slavisa Stojanovic, esonerato il 9 dicembre.

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Orlandoni (40 anni) può tornare a fare il terzo portiere

Castellazzi starà fuori due mesi, così Orlandoni potrebbe tornare a fare il terzo portiere. E' una delle ipotesi perovviare all'infortunio dell'ex sampdoriano, fermo ai box dopo la lussazione alla spalla sinistra rimediata nellapartita di Coppa Italia contro il Verona. In questo modo, insomma, si eviterebbero interventi sul mercato, dandospazio al quasi quarantenne numero uno, che dopo aver appeso i guanti al chiodo la scorsa estate (era rientratoall'Inter nel 2005 dopo essere cresciuto nel vivaio nerazzurro) ora sta ricoprendo il ruolo di preparatore deiportieri della Primavera.

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E’ un classe 1990 laLazio l’avrebbevisionato due volteGioca con Hajrovicun altro obiettivo

Occhi su Abrashi mediano svizzero del Grasshoppers

ROMA - Occhi in Svizzera, occhi su Amir Abrashi, centrocampista del Grasshoppers, under 21 svizzero, classe1990. Stanno rimbalzando tanti nomi dal campionato elvetico, è un calcio che Petkovic conosce alla perfezione,forse non è solo un caso. Abrashi ha origini kosovare, è un centrale, la Lazio l’avrebbe fatto visionare due volte.Ha un costo che s’aggira attorno al milione di euro e un contratto in scadenza nel 2014. E’ alto 1,72, qualcuno lo

associa a Gattuso per caratteristiche tecniche. Potrebbe essere un profilo interessanteper il centrocampo, un vice Brocchi è bene crescerlo in casa.

IL PROFILO - Abrashi quest’anno ha totalizzato 12 presenze in Super League, ha segnatodue gol. E’ un mediano che fa della corsa una delle caratteristiche principali, non è molto

alto, sa farsi valere negli scontri di gioco. Nell’under 21 ha giocato 16 volte, ha fatto tutta la trafila nelle giovanili.Ha origini kosovare, ma è nato in Svizzera. Nel febbraio 2012 s’è fatto male ad un ginocchio, si ruppe illegamento crociato. L’infortunio è stato superato, nell’annata in corso ha giocato anche in Coppa Svizzera.

HAJROVIC - Abrashi è compagno di Izet Hajrovic, l’altro centrocampista del Grasshoppers entrato in otticabiancoceleste. Hajrovic è classe 1991, a novembre ha debuttato nella Nazionale maggiore guidata dal cittìHitzfeld. Ha un ruolo diverso, è più esterno, è un’ala destra, sa trovare la rete. In stagione ha realizzato 6 gol in17 presenze di Super League, questi numeri valgono per certificare la sua propensione offensiva. Non ha uncosto elevato, il mercato svizzero è facilmente praticabile, da anni sta battezzando tanti talenti interessanti. AllaLazio un giocatore come Hajrovic si ritaglierebbe il ruolo di vice Candreva, un’alternativa all’esterno romanopotrebbe essere utile. Hajrovic è stato accostato anche all’Udinese, è seguito da vari club. Lui e il compagnoAbrashi sono da tenere in considerazione per il futuro. La Lazio sta seguendo da vicino il campionato svizzero, l’esperto si chiama Vladimir Petkovic. Tare avrebbesguinzagliato i suoi osservatori, vuole tenere sotto osservazione alcune pedine. Petkovic è una garanzia,conosce il calcio internazionale, è un attento studioso, guarda tante partite, se lo riterrà opportuno segnaleràalcuni nomi al club. E’ un tecnico che rispetta i ruoli, si fida del suo direttore sportivo, ma un occhio in più sulmercato non guasta. d.r.

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Bomber del secolo: Klose 2° con Messi Il primo è Drogba

Klose incoronato dall’IFFHS come secondo miglior attaccante del 21° secolo per numero di reti segnate a livellointernazionale: ha firmato 94 gol. Il tedesco divide il secondo gradino con Messi. Primo Drogba con 104 reti.Klose non finisce mai di stupire e ora sogna un grande 2013.

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La Lazio è imbattuta da 11 partite

La Lazio non perde da due mesi esatti, dallo 0-4 di Catania dell’11ª giornata. Ha poi ottenuto cinque vittorie edue pareggi in campionato, due successi e un pareggio in Europa League, un pareggio (poi diventato vittoria aicalci di rigore) in Coppa Italia. In totale, è imbattuta da 11 partite (sette vittorie e quattro pareggi).

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«Non ci sonosquadre interessatealle cifre che sparala società» Ma ilpresidente è prontoa prenderecontromisure

Mauro Zarate, 25 anni, contrattoin scadenza a giugno 2014

ULTIMATUM DI ZARATE Il procuratore: «Diamo a Lotito 5 giorni di tempo per abbassareil prezzo di Mauro altrimenti andiamo a scadenza di contratto»

di Daniele Rindone

ROMA - E’ un ultimatum: «Diamo a Lotito cinque giorni di tempo perabbassare il prezzo di Mauro altrimenti andiamo in scadenza e sarannoproblemi suoi. Non ci lasceranno in questa situazione fino al 31 gennaio. Unacosa comunque è chiara: ovunque andrà Mauro sarà amato e apprezzato daitifosi della Lazio» . E’ il diktat di Luis Ruzzi, il manager di Maurito. La posizionedell’argentino l’avevamo anticipata ieri e dopo poche ore è stata ufficializzatacon parole chiare e forti dal procuratore dell’attaccante.

I FATTI - «Comincia la guerra» , ha dichiarato Ruzzi a tuttomercatoweb.comforzando i termini, lanciando un attacco diretto alla società biancoceleste. E’una guerra calcistica, è bene specificarlo. E’ una guerra già iniziata, è uno

scontro che rischia di bloccare il mercato della Lazio.Sono arrivate poche offerte per Zarate, è stato lo stessoRuzzi a raccoglierle girando l’Europa, sbarcando inInghilterra e in Spagna, destinazioni gradite al suoassistito. Lotito chiede almeno 10 milioni per cedere ilcartellino, nessuno s’avvicina a questa cifra. I pochi clubche si sono interessati a Mauro, alcuni nomi sono rimasti top secret, sono disposti adoffrire 5-6 milioni di euro, non di più. Ecco perché Zarate e il suo manager hanno lanciatoil famoso ultimatum. Hanno dato alla Lazio cinque giorni di tempo per prendere una

decisione, se non si arriverà ad una soluzione, l’argentino non si muoverà da Roma e punterà a liberarsi nel2014 a parametro zero.

LE CONDIZIONI - Ruzzi ha dettato le condizioni, un atteggiamento che non piacerà a Lotito che non si è maifatto condizionare dai procuratori a costo di perdere soldi. Il manager di Mauro ha chiesto alla Lazio di abbassarele pretese, come si sa pretende una cessione a titolo definitivo: «Premessa, niente prestito perché non abbiamointenzione di tornare alla Lazio. Trattare con Lotito è difficile, ancora non ha capito che ha deprezzato ungioiello, pensa che Zarate ancora valga tanto. La nostra posizione è chiara, o andiamo in scadenza di contrattoe poi valutiamo oppure il presidente abbassa le pretese così avremo la possibilità di considerate offerte disquadre pari o superiori alla Lazio» . Ruzzi ha allacciato contatti con alcune società estere, certi club sarebberodisposti ad acquistare Zarate in questa finestra di mercato lasciandolo in Italia per sei mesi. E’ un’ipotesi ilprestito al Genoa, ma solo con questa formula: «Al Genoa non andiamo né a titolo definitivo né in prestito conun ingaggio ridotto, perché dovremmo farlo? Se poi dovesse arrivare una grande squadra pronta ad acquistareMauro e girarlo al Genoa allora sì, potremmo pensarci. Ma oggi questa soluzione non c’è» . Preziosi corteggiaZarate da anni e Lotito spinge affinché il trasferimento si compia. Mauro ha sempre rifiutato la destinazione. LaLazio da mesi propone all’argentino anche la cessione in Russia e in Turchia, non ci sono spiragli, l’haconfermato Ruzzi: «Io ho girato l’Europa, non ci sono squadre interessate alle cifre che spara Lotito, quindi oracomincia la guerra. Il Fenerbahce? Si continua a parlare di squadre in cui non andremo mai. Il Genoa è unabuona squadra, ma se andassimo direttamente lì non ci converrebbe» .

GLI SCENARI - E’ guerra aperta, Zarate e la Lazio sono senza uscita. L’ultimatum è stato lanciato, ma Lotito èpronto a prendere le contromisure per tutelare il club e potrebbe anche adire le vie legali, come spesso haminacciato di fare in altri casi simili. I cinque giorni scadranno lunedì, quella di Maurito è una scelta precisa. Lesquadre che lo hanno cercato vogliono acquistarlo subito, hanno necessità di rintracciare un bomber, altrimenticambieranno obiettivo. Il giocatore ha dato la sua disponibilità al trasferimento, ma senza lo sconto della Lazionon si andrà da nessuna parte. Il tempo è dalla parte di Zarate, ormai è chiaro che punta a svincolarsi tra unanno e mezzo, anche a costo di non giocare più.

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Il ds Sartori stimamolto l’exbresciano NéPescara né Toroper Donadel.Vargas il San Paoloè vicino IN CAMPO CONTRO PESCARA

E SIENA Omar El Kaddouri, 22anni, due presenze e 17’ in A(Mosca)

IN USCITA El Kaddouri verso il Chievo

Dall'inviato CASTELVOLTURNO - Qualcosa sta cambiando e repentinamente: perché ilmercato è immutabile e ciò ch'è buono stamani diviene marcio a sera. Qualcosa(forse) è già cambiato, perché le valutazioni devono essere «lampo» e nonammettono tentennamenti. Qualcuno ha disfatto le valigie perché il Napoli s'èguardato dentro, ha meditato ed ha tenuto inutile cominciare a ridimensionarein maniera imponente l'organico: Salvatore Aronica ha salutato e ringraziato(ieri) dalla «sua» Palermo e in difesa già sono venuti meno Cannavaro e Grava

e quindi meglio aspettare. Bruno Uvini, che pure avevaqualche chance in Patria, per il momento se ne sta aCastelvolturno, si gode questa spruzzata di stima,aspetta di capire se dietro questa decisione si possanonascondere scelte differenti da quelle annunciate: e,comunque, il brasiliano resta; e rimarrà - suo malgrado -pure Fernandez, che in due anni non è riuscito a scalareposti nelle gerarchie nel suo club, mentre ha saputoimporsi in Nazionale.

BYE BYE - E dunque parte anche Dossena, destinazione Palermo: il tempo difar arrivare Armero, per rimettere ordine a sinistra, ed il fluidificante si congederà. Ma il mercato in uscita prevedealtro: Omar El Kaddouri piace, e neanche poco, al Chievo; una tentazione rimasta lì, tra le pieghe d'una estatepoi caratterizzata da altri pensieri. Stavolta si può fare, ma dipende (come sempre) da una serie di variabili. Peròil trequartista che Corioni ha (addirittura) paragonato a Zidane ha in Giovanni Sartori, ds del Chievo, un sicuroestimatore. Resta Rosati, fino a prova contraria: almeno quella porta sembra chiusa.

DEZMAILI RESTA - In principio, le voci di dentro sussurravano di possibile partenza anche di Blerim Dzemaili:ma il troppo storpia e al centrocampista svizzero, colto da qualche dolorino di pancia per le troppe panchine, èstato spiegato che qui c'è futuro e che la stagione è lunga e abbondante e ce n'è per tutti. Vuole restare ancheDonadel, che ha cominciato a divertirsi: poteva andare a Pescara, ma ha lasciato intuire che la soluzione nonl'intrigava; poteva andare a Torino ed ha chiaramente spiegato che il suo posto, per ora, è qua.

PUNTA...TA - Ma c'è dell'altro, c'è tanto ancora da decidere: c'è, per cominciare, portar rispetto a quei dodicimilioni di euro spesi appena nel gennaio scorso. E dunque va scelta la soluzione migliore, non in terminieconomici, per lasciar crescere Eduardo Vargas: in Brasile fanno sul serio e il San Paolo è il club chemaggiormente insiste. Ha già detto sì al milione di euro per il prestito oneroso; vorrebbe una clausola peresercitare un riscatto che il Napoli non intende concedere, perché ancora crede nel ragazzo; e soprattutto speradi risparmiare qualcosa sull'ingaggio. ant. gio.

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Cellino ha chiesto15 milioni di europer il suo difensorema De Laurentiisnon si arrende...

CAGLIARI Davide Astoria, 26anni il prossimo 7 gennaio,difensore (Cannas) INTERMatias Silvestre, 28 anni,argentino con passaportoitaliano (Ap)

ASTORI O SILVESTRE: SI DECIDE Armero prepara l’addio da Udine, il mercato azzurrodecolla

Dall'inviato Antonio Giordano

CASTELVOLTURNO - Domani è un altro giorno: è il giorno in cui Pablo Armero(26) potrà cominciare a preparare il trasloco e ad incamminarsi verso Napoli,perché il destino s'è compiuto. Domani è (sempre) un altro giorno: ed è il giornoin cui si dovrà decidere il piano di (ri)avvicinamento a Matias Silvestre (29 asettembre) e a Davide Astori (26 da compiere il 7 gennaio), i corazzieriattraverso i quali restituire centimetri alla difesa. Ma poi è anche martedìprossimo sarà (ovviamente) un nuovo giorno: e potrebbe essere il momento diEmanuele Calaiò (31 l'8 gennaio), il bomber d'una rinascita che ha lasciato ilsegno e che ha indotto Alessandro Moggi, il manager del centravanti, a

spingersi avanti, attraverso un messaggio subliminalech'è un (mezzo) annuncio: «E' voluto bene da chiunque,è amato dalla gente ed ha ambizioni, e poi conosce isegreti degli spogliatoi, sa essere da collante: potrebbeessere l'uomo giusto».

L'OBIETTIVO - Un difensore o anche due, ma prima di definire la propriastrategia definitiva, bisognerà aspettare il ricorso di Cannavaro e dunquesapere quando il capitano sarà arruolabile per le partite. Ma le idee sono chiaree le scelte sono custodite in quel labirinto ch'è il mercato, dal quale può semprevenir fuori una «clamorissima» sorpresa. E allora, si procede per gradi e, percominciare, sistemando sul tavolo una serie di opzioni - l'esperienza, la capacitàdi essere leader, l'esperienza e in fine anche i costi di un'operazione complessama assai meno di tante altre - Matias Silvestre resta il favoritissimo perirrobustire la retroguardia rimasta sotto'organico, con una falla nel mezzo nonsemplice da otturare. A Moratti e De Laurentiis in genere basta poco e, comedimostrato in occasione dell'«affare» Pandev, il tempo di un caffè è sufficienteper sistemare qualsiasi tipo di pratica.

L'INVESTIMENTO - E poi però c'è anche Davide Astori, il «gioiellino» di Cellino che ha prezzi distanti assai dallalogica del Napoli: il primo contatto, infruttuoso, s'è arenato, anzi s'è frantumato dinnanzi alle aspirazioni sarde difar cassa con una quindicina di milioni circa. Ma l'attenzione del Napoli resta elevata e il desiderio di accomodarsiad un tavolo e ripartire per verificare i margini di un accordo non sono stati per nulla vanificati dal primo impatto.

IL BOMBER - Tra le esigenze improcrastinabili rientra, ormai a pieno titolo, la ricerca di un attaccante edEmanuele Calaiò ha «bruciato» la concorrenza nelle ultime ventiquattro ore e nella prossima settimana potrebberimuovere ogni forma di competizione: l'alternativa di Edinson Cavani, per ora, è quel centravanti che nel gennaiodel 2005 rappresentò (in serie C), il primo «rumoroso» acquisto di De Laurentiis, che per tentare una rimontadisperata investì tre milioni di euro. Calaiò ha un contratto con scadenza nel 2015, la voglia di rimettersi in giocoed in un ambiente a lui familiare, ma le difficoltà - però superabili - sono costituite dalla formula della cessione: ilNapoli ha optato per un prestito, il Siena spera di strappare - ragionevolmente - o la comproprietà o un clasuolache, in caso di qualificazione in Champions, determini il riscatto obbligatorio.

SUD AMERICA - Ma non finisce qua, il mercato; e, ovviamente, la fiera dei sogni non finisce a gennaio: leantenne di Castelvolturno sono puntate sull'Argentina e spingono ad osservare con una certa frequenza ciò cheBruno Zuculini (20) sta facendo nel Racing Avellaneda, monitorato con frequenza sistematica, tenuto sull'agenda(eventualmente) per il prossimo giugno. Perché pure «dopodomani» è un altro giorno.

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Nella rosa azzurra entrano Fornito e l’altro Insigne

Due i volti nuovi che il Napoli presenta sul proprio sito ufficiale nell'organico della prima squadra. E' la new del2013 ed è un premio per Giuseppe Fornito (centrocampista) e per Roberto Insigne (attaccante) che sono entratiufficialmente a far parte della rosa di Mazzarri - almeno attraverso il mondo virtuale. Dopo la partenza di Aronica,il Napoli ha 27 calciatori sotto organico (ma Cannavaro e Grava non sono disponibili, essendo squalificati).

Page 64: Corriere Dello Sport 03/01/2013

Pescara-Barreto:domani l’incontrocon l’UdineseImmobile: ilPalermo c’èBologna, ideaBizzarri Toro eSamp su Dianda

Marko Livaja, 19 anni, 4 gol inEuropa League con l’Inter

LARRONDO VIOLA LIVAJA A SIENA Catania: tutto su Caraglio

di Ettore Intorcia

ROMA - Domani è il giorno giusto per Paulo Vitor Barreto (27) al Pescara: siattende il rientro in Italia di Gino Pozzo per l’incontro con il presidenteabruzzese Sebastiani, incontro nel quale saranno sistemati i dettagli di unoscambio di comproprietà (più conguaglio) che garantirà ai friulani la metà delcartellino di Juan Fernando Quintero (19). Come alternativa per gli abruzzesispunta Igor Budan (32). Girato intanto alla Paganese il baby Marco Perrotta(18). Per la Fiorentina, aspettando a questo punto Pierre-EmerickAubameyang (23) in estate, il presente dell’attacco si chiama MarceloLarrondo (24). Ci siamo, per l’argentino si può chiudere l’operazione sulla basedi 2 milioni per la comproprietà, senza contropartite: si ipotizzava un

trasferimento in bianconero di Ruben Olivera (29) cheresta invece nel mirino del Torino. Con Emanuele Calaiò(30) ormai a un passo dal Napoli - che ha praticamentein mano Pablo Armero (26) e deve scegliere uno traMatias Silvestre (28) e Davide Astori (26), senzatrascurare un altro giocatore del Siena, il portogheseNeto (24) - la rivoluzione in attacco in casa bianconerasarà più massiccia del previsto. In pole position c’èMarko Livaja (19), che l’Inter ora può far partire avendo

inserito in rosa Tommaso Rocchi (35). Tra i nomi accostati ai toscani anchequello di Bosko Jankovic (28), anche se il Genoa in attacco deve risolvere il nodo Marco Borriello (30), anchese la sua situazione è complessa: è in prestito e la Roma copre i primi 2,5 milioni dei 4 complessivi d’ingaggio. ABorriello è legato a filo doppio anche il futuro di Ciro Immobile (22). Ieri l’ad del Palermo, Pietro Lo Monaco, haribadito: «Abbiamo un accordo sulla parola per Immobile con Preziosi, poi gli eventi mutano e stiamo allafinestra» . Intanto il Palermo, dopo Aronica, prenderà dal Napoli anche Andrea Dossena (31): c'è l'accordo. Perl'attacco il Catania cerca un'alternativa ai titolari: Milton Caraglio (24) resta la prima scelta all'estero. L’argentino(comunitario) lancia segnali inequivocabili - «In questi giorni potremmo chiudere la trattativa con il Catania»,dichiara al Clarìn - e può arrivare in prestito con riscatto a 2,5 milioni. In difesa no a Mathias Cahais (25): non cisono più caselle per extracomunitari. Nodo rinnovo per Giovanni Marchese (28): sul terzino c’è il Genoa. PerTakayuki Morimoto (24) due offerte dall’Asia e dagli Emirati.

TRA I PALI - L’ipotesi Stefano Sorrentino (33) per il Palermo non è del tutto tramontata, anche se i segnalilanciati ieri dall’ad Lo Monaco al Chievo sono piuttosto chiari: l’offerta non sarà ritoccata. Sul piatto uno scambiocon Sami Ujkani (24) più eventuale conguaglio. Soluzioni alternative per i rosanero? Non mancano. Tra i portieriche potrebbero muoversi c’è Gianluca Curci (27), attualmente al Bologna ma di proprietà della Roma. A suavolta il Bologna, che monitora la situazione di Emiliano Viviano (27), potrebbe valutare tra le alternative ancheAlbano Bizzarri (35): l’agente del portiere laziale, Matteo Materazzi, non ha escluso l’ipotesi.

ALTRE OPERAZIONI - L’avvocato Dario Canovi, uno degli agenti di Andreas Granqvist (27), ha parlato aimicrofoni di Sky Sport24 del trasferimento dello svedese alla Dinamo Kiev: «Non escludo una sorpresa, potrebberestare in Italia» . In effetti il Genoa cercherà di guadagnare più tempo che può: in Ucraina il campionato è fermoe la finestra di mercato sarà aperta fino al 31 marzo. Sostituti: stop per Thomas Manfredini (32) che l’Atalantanon vuole cedere. A Genoa e Samp viene accostato il nome di Fabio Ceravolo (25), in uscita dalla Reggina.Toro e Samp seguono Salif Dianda (25), centrocampista della Ternana. Il Parma può tornare su GonzaloMastriani (19), attaccante uruguaiano del Cerro, e valuta l'ipotesi di scambio con il Genoa: Cristian Zaccardo(31) per Cesare Bovo (29). E in Perù si parla di un interesse del Genoa per Yoshimar Yotun (22), lateralesinistro dello Sporting Cristal. @ettoreintorcia

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Lanciano: PiccoloVerona-Spezia sfidaper Sgrigna E perMandorlini c’èanche Agostini

Ternana: Crescenzi e Chiaretti. Crotone sulle tracce di Diop

di Michele Marchetti

A lla ripresa del campionato Spezia e Verona si incroceranno sul campo. Nel frattempo stanno dando vita a unasfida di mercato, visto che entrambe sono sulle tracce dell’attaccante Alessandro Sgrigna (32), con laformazione allenata da Mandorlini che in questo momento appare in netto vantaggio rispetto alla concorrenza.Nei prossimi giorni potrebbe esserci una verifica tra le due società. Non è escluso che Toro e Verona possanomettere in piedi anche un’altra operazione: i veneti sono molto interessati al laterale Alessandro Agostini (33) e

all’attaccante Caetano Calil (29). La Reggina dovrà guardarsi dalle avance del Bresciaper il difensore Gianluca Freddi (25). La società di Corioni si accinge a fare spese inCalabria: se infatti dovesse partire Andrea Caracciolo (31), la prima scelta per lasostituzione sarebbe il brasiliano Denilson Gabionetta (27) del Crotone, che tuttavia haestimatori anche in Serie A, leggi Atalanta e Pescara.

l’asse - Si studiano movimenti sull’asse Terni-Pescara. Piace il difensore Alessandro Crescenzi (21) e anche ilcentrocampista Lucas Chiaretti (25). In Abruzzo può tornare l’attaccante Riccardo Maniero (25). Ilcentrocampista Salif Dianda (25) interessa a molte squadre si serie A, in lista ci sono Cagliari, Toro, Samp eVerona. Il Bari è al lavoro per sfoltire la rosa: sulla lista dei partenti ci sono due attaccanti, Francesco Grandolfo(20) e Armando Visconti (23). Chi già ha fatto le valigie è invece la punta Anthony Partipilo (18) che si èaccasato nella Carrarese allenata da Di Costanzo.

fine sperienza - A Sassuolo si lavora ai fine prestiti di Paolo Frascatore (20) che dovrebbe tornare alla Roma edi Mirko Pigliacelli (19) che riprenderà la via di Parma. Un rinforzo per la difesa del Livorno: Luca Antei (20)della Roma o Michele Camporese (20) della Fiorentina. Intanto si stringe per arrivare a Joseph Alfred Duncan(19) dall’Inter. E’ fatta per Antonio Piccolo (24) in prestito al Lanciano.

la politica - Prima sfoltire, poi potenziare l’organico. E’ questo il diktat della Juve Stabia. Tomas Danilevicius(26), attaccante lituano 7 reti in B, in scadenza di contratto potrebbe cedere alle lusinghe del Latina.L’operazione dovrebbe concludersi la prossima settimana. L’esterno argentino Horacio Nicolas Erpen (31) èpraticamente un calciatore della Nocerina, nonostante il blitz tentato nelle ultime ore da Grosseto, Pro Vercelli,Cittadella e Benevento. In entrata piacciono il centrocampista Sergiu Suciu (23) e il cursore Nicola Verdi (21)entrambi del Torino. Per rinforzare il reparto offensivo il Crotone sogna Gianmario Piscitella (20) ma la strada èin salita così come quella per Daniele Vantaggiato (29), più facile che arrivi Abou Diop (20). Stuzzica l’idea diavere Roberto Insigne (19), ma anche questo affare appare difficile. Per il centrocampo si pensa a LorenzoCrisetig (20) mentre per la difesa torna in voga il nome di Marco Migliorini (21). Duello tra Grosseto e Cesenaper il portiere Emanuele Concetti (35), su cui c’è anche la Nocerina.

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Demba Ba, 27 anni, 13 retiquest’anno a Newcastle

IL MERCATO DEGLI ALTRICHELSEA, ARRIVA DEMBA BA. STURRIDGE AL LIVERPOOL E Ronaldo non svela il suofuturo: «Penso solo a battere il Manchester»

Primo colpo del Liverpool: dal Chelsea è arrivato Daniel Sturridge. Il 23/enneattaccante inglese è costato 15 milioni. Nel frattempo il club di Stamford Bridgeha ricevuto il nulla-osta per trattare con il centravanti senegalese Demba Ba,che il Newcastle - a sorpresa - ha messo sul mercato. Escluso dalla rosa deiMagpies per l'incontro con l'Everton, Demba Ba lascerà St James' Park per unacifra che si aggira sui 10 milioni. Al suo posto a Newcastle arriverà l'attaccantedel Lilla Mathieu Debuchy, il cui ingaggio verrà ufficializzato nelle prossimeore. Nuovo attaccante anche per il Wigan che si è assicurato il prestito fino altermine della stagione del cileno Angelo Henriquez, proveniente dalManchester United.

RONALDO - « Si è parlato troppo del mio rinnovo. Preferisco dire che misento molto bene e che sono convinto che quest'anno sarà migliore dello scorso». Cristiano Ronaldo non vedel'ora di affrontare le nuove sfide che l'attendono, a cominciare da quella di Champions con il Manchester United,il suo vecchio club e, secondo i media inglesi, la sua prossima destinazione. « Lì mi sono rimasti molti amici. Èstata una squadra fondamentale nella mia carriera, però ora difendo i colori del Real e voglio batterla».Immancabile la domanda sul Pallone d'Oro. « Inutile mentire: vorrei vincerlo. Ma se non dovesse accadere,pazienza. La vita continua».

LE ALTRE - Il Marsiglia ha acquistato dal Valenciennes - contratto fino al 2016 - il centrocampista algerinoFoued Kadir, 29 anni. Il difensore ghanese John Mensah, 30 anni (ex Chievo, Modena e Cremonese) ha firmatoper il Rennes. Era svincolato. In Turchia rescissione tra il Galatasaray e il difensore brasiliano Cris (35), exLione. Dal Vojvodina al Siviglia il centrocampista ventiduenne bosniaco Miroslav Stevanovic.(hanno collaborato Andrea De Pauli e Gabriele Marcotti)

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«Bergodi ci ha datomaggiore serenitàA Firenze contro iviola non abbiamonulla da perdere»

POCO UTILIZZATO Igor Budan ,32 anni, 4 presenze in questocampionato

CIAO KOZAK, ECCO BUDAN Spunta il croato del Palermo. Capuano: «Il mercatoinvernale? Non mi riguarda»

di Giancarlo Febbo

PESCARA - La semina è stata abbondante, il raccolto si vedrà. Certo che alPescara non interessa fare volume, è sufficiente qualche innesto a gemma chepossa dare i suoi frutti. Il ds Delli Carri sta lavorando freneticamente perconsegnare a Bergodi un organico irrobustito al punto da poter lottare conconvinzione per la salvezza e nei prossimi giorni riceverà le prime rispostedefinitive a trattative avviate da tempo. Saranno quelle del Siena per D'Agostinoe della Fiorentina per Olivera. A dire il vero anche il palermitano Kurtic stuzzicaabbastanza la fantasia del club adriatico, ma la sensazione è che per

centrocampisti e difensori non esista una graduatorianetta di preferenze. Non che uno valga l'altro, però ci sipuò giostrare. Dove, invece, non è ammesso neppure ilminimo margine di errore è per il ruolo di prima punta.Preferibilmente italiana, non di nazionalità ma diprovenienza calcistica, qualcuno che conosca già bene il campionato di serie A e dia leopportune garanzie.

Nel ginepraio di intrecci di mercato il nome che fa capolino è quello del rosanero Igor Budan, mentre la pistaKozak è quasi definitivamente tramontata. Solo se non si dovesse trovare nulla di indigeno Delli Carri farebbericorso alle sue conoscenze del panorama nord europeo (pare abbia già puntato le sue attenzioni su dueattaccanti danesi), ma questa eventualità al momento è alla stregua di un piano di riserva. Insomma, c'èfermento.

REFRATTARIO - Tutte questioni che non toccano il centrale difensivo Marco Capuano. In estate era stato alcentro del mercato biancazzurro in uscita, c'erano abboccamenti con Napoli, Atalanta e i francesi del Monaco, mapoi non se ne fece nulla. Titolare nell'Under 21 azzurra di Devis Mangia, dopo il cambio di guida tecnica Marco èriuscito a ritagliarsi un posto al sole anche nella squadra della sua città. «Non credo proprio che questo mercatomi riguardi. D'altronde, anche nei momenti per me più difficili a inizio stagione ( con Stroppa giocava poco -n.d.c. ) avevo deciso di rimanere, a maggior ragione ne sono convinto adesso». Capuano fa parte della lungaschiera di elementi rivitalizzati dalla cura-Bergodi. Il tiro al piccione non deve diventare una moda, però sarebbeda ipocriti negare che in casa biancazzurra ci sia una ventata di aria fresca. «In campo siamo più sereni - spiegaCapuano - e c'è anche una voglia maggiore di lottare per il risultato. Siamo più sereni e si sa che la tranquillitàpsicologica aiuta tanto. Tra l'altro anche gli stranieri hanno quasi completato il processo di ambientamento,perciò non è un caso che sia arrivata qualche vittoria che ha ridato entusiasmo a noi e ai tifosi. Credo proprioche abbiamo cominciato a ingranare le marce alte».

TABU’ - Resta contro le grandi: bisognerebbe cercare di rosicchiare qualche punto. «Ultimamente abbiamocominciato a dare più filo da torcere, penso a Roma, Napoli e Milan, però siamo usciti sempre sconfitti. Orasperiamo in qualcosa di meglio in casa della Fiorentina. Certo, sarà difficile anche perché i viola giocanodavvero un gran bel calcio, ma tanto noi non abbiamo nulla da perdere». Mente sgombra. Forse anche questo èun segreto di Bergodi. g.f./GieffePress

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Arriva in prestitocon con opzione diriscatto Prontoanche lo scambiocon il Genoa:Anselmo inrosanero perPisano

Salvatore Aronica nel giornodella presentazione con lanuova maglia del Palermo. Ildifensore nella scorsa stagioneha conquistato la Coppa Italiacon il Napoli. Da giovanissimovinse anche uno scudetto conla Juventus (Ansa)

DOSSENA, L’AFFARE È FATTO Annuncio nella notte: oggi primo allenamento in Sicilia

di Paolo Vannini

PALERMO - Dopo Aronica, Dossena. E' fatta, ieri sera sono cadute le ultimeincertezze. L’esterno del Napoli passa al Palermo in prestito per 6 mesi conopzione di riscatto a giugno. E il suo stipendio “pesante” (1,1 mln di euro annui)spalmato su un anno in più di contratto. Lo Monaco nel pomeriggio avevaribadito l’interesse per il calciatore, e il suo agente, Roberto Florio, avevaaffermato a Sky Sport: « Andrea gradisce la piazza e vorrebbe venire al piùpresto per rimettersi in pista. Mancano solo alcuni dettagli». Dettagli definiti,già oggi pomeriggio Dossena dovrebbe essere a Palermo per allenarsi coi

nuovi compagni e domenica potrà giocare a Parma. Ilrestyling rosanero è confermato e sarà imponente. Sei-sette facce nuove. Con altrettante inevitabili partenze.Aronica è stata la prima, il suo ex compagno di squadraDossena la seconda.

COL GENOA - Il terzo nome sarà il brasiliano Anselmo, meno roboante degli altri, maelemento che piace tantissimo a Lo Monaco che infatti l’aveva portato al Genoa. E’ un centrocampista di 24 anni,che può giocare anche sulla fascia, arriva dai rossoblù nello scambio con Pisano che è già in Liguria.L’operazione verrà formalizzata nei prossimi giorni ma è da considerare certa. Difesa e nuove fasce lateralicominciano dunque a prendere corpo ma manca il “nome” per l’attacco. E qui Lo Monaco gioca su più tavoli,sempre col Genoa: continua a pressare Preziosi per Immobile (« c’è un accordo sulla parola per prendere ilgiocatore »), ma non abbandona l’idea Borriello, che piacerebbe da morire a Gasperini ma che è più complessa.Poi c’è la vicenda Marquinho, altro esterno sinistro che il Palermo ha chiesto alla Roma. « Aspettiamo che idirigenti giallorossi tornino dagli States per concludere l’affare » ha spiegato ieri Lo Monaco a Sky, ma èpossibile che l’arrivo di Dossena congeli la trattativa. Infine, il colpo più affascinante, Diego Buonanotte, 24ennefantasista argentino (ma con passaporto comunitario) del Malaga: l’uomo mercato rosanero nicchia sornione maammette che il Palermo sta lavorando anche su questa pista. « Due anni fa gli spagnoli lo pagarono 10 mln dieuro - spiega per definire il tipo di giocatore - ma col tecnico Pellegrini non ha trovato molto spazio. Searrivasse però, ci sarà da divertirsi... ».

LE CESSIONI - Perchè i conti non sballino, è assolutamente necessario che il Palermo ceda parecchi giocatori,alcuni dei quali con contratti pesanti. Lo Monaco ha confermato che Labrin e Arevalo Rios non torneranno dalSudamerica dopo le vacanze invernali perchè saranno ceduti. E l’uruguayano, titolare della sua nazionale,dovrebbe fruttare un bel risparmio di ingaggio e anche una discreta cifra di cartellino. Andrano via anche Zahavi(vicino al Maccabi Tel Aviv), Cetto (cercato in Spagna e in Francia), Milanovic (Novara?), Budan e forse Giorgi.Se dovesse arrivare Buonanotte il numero di fantasisti in rosa diverrebbe eccessivo: persino Brienza rischia difinire sul mercato (lo cerca il Verona). Infine, il nodo portiere: Lo Monaco fa capire che non vuole farsi prendereper il collo dal Chievo per Sorrentino, per cui il Palermo aveva formulato una proposta importante. Rosati è statoofferto dal Napoli ma non convince. Ujkani per adesso resta il numero 1 ma le strade del mercato sono lunghe etortuose.

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Aronica: Arrivare in rosanero mi permette di realizzare un sognoL’ex Napoli si presenta: «Da palermitano ho sempre desiderato vestire questicolori Sono abituato a lottare per la salvezza»

PALERMO - Benvenuto o bentornato, non sai bene come dirgli. Perchè Salvatore Aronica è nato e cresciuto aPalermo (per l’esattezza a Bagheria, prima squadra con cui giocò nel 1994), ma non ha mai indossato la magliarosanero. Lo fa adesso (ha scelto la numero 3), alle soglie dei 35 anni che compirà fra due settimane, nelmomento più difficile, con la squadra a rischio retrocessione, che chiede aiuto alla sua esperienza e al suo cuoresiciliano. « Ci furono dei contatti anche in passato ma era un periodo diverso: a Napoli ero utilizzato in piantastabile sia in Champions che in campionato, c’era meno voglia da parte di cedermi. Quest’anno la richiestaportata avanti dal Palermo è stata decisa: abbiamo chiuso subito, c’era la volontà reciproca di farlo e il Napoliha agevolato la trattativa». Palermo terz’ultimo con soli 15 punti in classifica: « Il momento di difficoltà non mi fapaura, chi viene a Palermo crede nel progetto e nella voglia di far bene di società e squadra. Sono abituato alottare per la salvezza, nella mia carriera solo a Napoli sono stato nella parte sinistra della classifica. PoiCrotone, Reggina, Messina.. Ricordo con affetto il -15 di Reggio, una salvezza miracolo ottenuta con quellapenalizzazione. Per me che sono palermitano, era l’ultimo tassello della carriera, qualcosa che ho sempredesiderato. A prescindere dal contratto (durata fino al 2015) , sono orgoglioso di indossare questa maglia. Ilmio contributo sarà superiore a quello che potrei dare in un’altra società».

GRAZIE NAPOLI - « Lascio Napoli con un bellissimo ricordo, devo dire grazie a tutti coloro che mi hannopermesso di raggiungere traguardi fantastici, la Champions, la Coppa Italia che mancava da 20 anni, la lottaper il titolo, la fascia di capitano. Grazie al presidente De Laurentiis, a Mazzarri, ai tifosi. Ma i cicli nel calcio sichiudono e adesso in me c’era la consapevolezza di dover fare scelte importanti per provare emozioni nuove esituazioni che permettano di giocare. Dossena? Ci ho giocato assieme tanti anni, è un calciatore di livello. Ilmercato è bravissimo a farlo Lo Monaco, ma se dovesse lasciare Napoli mi auguro che Andrea arrivi proprio aPalermo».

IL DEBUTTO - Giocherà subito, domenica a Parma, nel trio di difesa. « Le mie condizioni sono buone, mimancano solo le partite ufficiali perchè nell’ultimo periodo ero utilizzato solo in Europa League. Mi sento già adisposizione poi ogni decisione spetta all’allenatore». Lo attendono subito due trasferte di fila: Parma e poi...proprio Napoli! « A oggi guardo solo a Parma, è fondamentale fare punti poi penserò ai miei ex compagni e alSan Paolo. Il Palermo attraversa un periodo negativo ma è vivo, gli mancano fortuna o forse esperienza. Hosentito Brienza, Barreto e Donati che hanno giocato con me (in Ascoli, Reggina e Messina), so cosa mi aspetta.Il pubblico è caldo, c’è malumore ma le contestazioni sono incentivi per farci ripartire col piede giusto. Il ruolo?Sono stato comprato per giocare in una difesa a 3, in uno qualsiasi dei tre ruoli. Non mi vedo come esternoalto. Obiettivo? Una tranquilla salvezza per poi riprogrammare e portare Palermo ai livelli degli anniprecedenti».p.v.

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CONTRO IL GENOABologna, Diamanti tenta il recupero

di Claudio Beneforti

BOLOGNA - Il giorno dopo è più di un allarme, considerato che siamo già a giovedì la presenza di AlessandroDiamanti domenica prossima a Marassi contro il Genoa è fortemente in dubbio. Anche perché sia Stefano Pioliche i sanitari rossoblù sono d’accordo di impiegarlo solo se avrà recuperato al cento per cento, non volendorischiare di perderlo poi per più di un mese. Insomma, l’affaticamento muscolare ai flessori, con il quale Diamantista convivendo ormai da un paio di giorni, tiene in ansia tutti dalle parti di Casteldebole. Ieri Diamanti è statosottoposto sia ad una ecografia di controllo che a una risonanza magnetica. Tutti e due questi esami hannoescluso lesioni, ma allo stesso tempo hanno fatto capire ai sanitari del Bologna che il muscolo è contratto e chedi conseguenza andrà gestito con grande attenzione e cautela per evitare eventuali stiramenti. Morale: come eraaccaduto il giorno prima, anche ieri Diamanti è rimasto a riposo, facendo solo terapie specifiche. Diamanti faràconoscere anche il suo pensiero, ma l’ultima parola sarà quella dei medici.

PRONTO KONE - Nel caso in cui Diamanti dovesse restare fuori chi prenderebbe il suo posto? Quasisicuramente Panagiotis Kone, che potrebbe essere impiegato sia tra le linee che sui lati, contro un Genoamodellato sul 4-4-2.

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Affetto e solidarietà per ilCagliari che attraversa unmomento difficile sono arrivatidai tifosi che da una parte, con isostenitori organizzatidell’Associazione “CagliariSupporters” hanno volutoesprimere la loro vicinanza allasocietà, mentre dall'altra sonostati già in tanti tra quelli cheavrebbero potuto chiedere unrimborso per la partita nonvista tra Cagliari e Juventus, adaver rinunciato a riavereindietro i soldi. Un modo, nelloro piccolo, per dare unamano al Cagliari

l’uruguaiano seguito gia’ la scorsa estateCagliari-Cabrera, ritorno di fiammaI tifosi rinunciano al rimborso per aiutare il club

di Giuseppe Amisani

CAGLIARI - I nomi caldi continuano a essere gli stessi, anche se ogni giornopotrebbe esserci qualche possibilità novità sia in entrata che in uscita.Movimentato il borsino del Cagliari che, pur dovendo fare i conti con unasituazione economica non certo ideale per affrontare l’avvio delle trattative digennaio, cercherà di darsi da fare per, se possibile, rafforzare la squadra esoprattutto evitare di perdere i suoi pezzi pregiati.

OBIETTIVI - Con una casella degli extracomunitari ancora da riempire, lasocietà potrebbe da subito, seppure in prospettiva futura perché non farebbe intempo a rimettersi al passo con i compagni di squadra, sia fisicamente chetatticamente, far approdare in Sardegna Matias Cabrera, centrocampistauruguaiano seguito già la scorsa estate ma poi abbandonato proprio a pochigiorni dal via della preparazione. L’operazione sembrava fatta, ma alla finequalcosa è andato storto perché alcune richieste del giocatore e del suo clanavevano portato Cellino a rompere la trattativa. Possibile, però, che a distanzadi sei mesi, il centrocampista, pur di approdare nel nostro campionato, potrebbelimare le pretese e trovare un accordo con il Cagliari che, per il suo arrivo, nonspenderebbe nulla visto che il giocatore si è appena svincolato dal Nacional.Sempre che sulle sue tracce non torni anche il Torino visto che propriol’inserimento nelle trattativa dell’estate scorsa dei granata, fece saltare tutto.L’alternativa potrebbe essere il colombiano Alexander Mejia, ma l’uruguaianosembra favorito. In ogni caso non c’è fretta di concludere le due operazioniperché, salvo clamorose partenze, come ha confermato martedì anche Lopez,la squadra va bene così com’è. Sembra invece allontanarsi la pista Kozak,considerato che la Lazio ha ceduto Rocchi all’Inter e questa operazione ha duechiavi di lettura. Da una parte sfoltisce il reparto offensivo biancoceleste equindi non spinge la società capitolina a disfarsi dell’attaccante ceco, mentredall’altra, con Rocchi all’Inter, scendono le quotazioni di Pinilla in nerazzurro.Ecco perché il Cagliari potrebbe non avere bisogno di un rinforzo in attacco ma,anzi, avrebbe nella punta cilena il suo primo punto di forza per il nuovo anno.Con buona pace di Robert Acquafresca che, poco utilizzato a Bologna, avrebbegradito parecchio una sistemazione in Sardegna, ma il Cagliari non solo nonpuò permettersi il suo attuale ingaggio che va oltre il milione di euro, ma siritroverebbe troppo affollamento nel reparto offensivo. La contromossapotrebbe essere cedere Nenè, che a giugno potrebbe svincolarsi a parametrozero, ma resterebbe il problema dello stipendio di Acquafresca.

PARTENZE - Se Pinilla non partisse inoltre, anche Nainggolan, inseguito da mezza serie A, potrebbe rispedire almittente tutte le offerte, considerato il gran rapporto di amicizia che si è creato tra i due. Il Cagliari, quindi, rischiadi dover correre ai ripari solo in difesa visto che Astori non solo piace a Milan e Napoli, ma è di ieril’interessamento del Southampton che ha rilanciato rispetto ai circa sette milioni già offerti al Cagliari daipartenopei, con dieci milioni. Una cifra che potrebbe far vacillare le certezze di Massimo Cellino e tentare anche ilgiocatore che dopo aver rifiutato il campionato russo a inizio stagione, potrebbe essere tentato da quello inglese.

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«Marchese? Stoaspettando di farmiprendere in giro daLippi, il suoprocuratore C’èl’accordo con ilGenoa? Fino agiugno resterà qui!»

il presidente del Catania illustra le strategie societarie e accarezza l’europaPulvirenti: Vi spiego perché non cedo i big

di Concetto Mannisi

CATANIA - Pulvirenti «boom». A mercato appena iniziato, il presidente del Catania ne ha per tutti. E spiega neldettaglio i motivi per cui nessuno dei titolari dell’attuale «rosa» andrà via prima di giugno: « Sono stufo di leggeredell’interessamento di questa o di quella società per i giocatori del Catania - attacca - Io la mia l’ho detta ilmese scorso e penso di essere stato sufficientemente chiaro: a gennaio il Catania cederà soltanto alcunicalciatori che hanno avuto meno possibilità dei compagni di mettersi in mostra; i cosiddetti big non simuoveranno da qui e per questo ho dato mandato ai dirigenti che si occupano del nostro mercato di rifiutare

ogni offerta, anche la più allettante ». « Ciò che dico - prosegue Pulvirenti - affonda le radici in una circostanza ben precisa: nelmarzo dello scorso anno abbiamo proceduto con l’aumento del capitale sociale, che èstato innalzato da 16 a 25 milioni di euro. Nove milioni di euro in più, quindi, persostenere un progetto tecnico diverso, non dico migliore rispetto al passato, ma nuovorispetto agli altri anni. Non a caso durante l’estate scorsa non abbiamo ceduto nessuno:sarebbe incoerente e fuori luogo cambiare strategie in questo mese di gennaio.Insomma, da qui non si muove nessuno e nessuno intende fare passi indietro ». A fronte di tale progetto, gli obiettivi muteranno? « E perché mai? La salvezza resta e

resterà sempre in cima ai nostri pensieri, ma in più proveremo a far lievitare, anche per quel che riguardal’aspetto meramente tecnico, il patrimonio societario ». L’Europa alla finestra. « Io sono in corsa per la salvezzae fin quando non la centro non mi sento tranquillo. Detto ciò, se vogliamo parlare in termini generali, possopure prendere in considerazione l’ipotesi di un Catania in Europa, ma, visto che i nostri “competitor” hannoricavi dieci volte superiori ai nostri, dico pure che per arrivare a questo devono verificarsi due condizioni: laprima è che il Catania vada sempre al massimo dalla prima all’ultima giornata, la seconda è che qualcunadelle presunte dirette concorrenti vada incontro a una stagione sfortunata ». Certo che con un attaccante in grado di fare da vice Bergessio... « Se, come sembra, dovesse andare viaMorimoto, destinato in prestito ad una squadra araba (l’Al Nasr di Walter Zenga e Peppe Mascara) , arriverà.Ma non abbiamo fretta e, inoltre, i nomi che girano per questo ruolo mi sento di smentirli tranquillamente. Ilvice Bergessio sarà un giocatore che, come profilo, dovrà ricalcare quelli degli ingaggi di questa estate:Castro, Rolin, Salifu, Frison e Doukara, gente giovane e di prospettiva. E’ la strategia che adotteremo perdefinire i due ingaggi che abbiamo in programma ». Uno è l’attaccante, l’altro? « Diciamo che stiamo aspettando di farci prendere in giro da Davide Lippi, ilprocuratore di Giovanni Marchese, ma che non aspetteremo ancora a lungo ». Cosa vuol dire? « Che quandoquesto signore deciderà, verrà a Catania, farà la sua richiesta irricevibile per questa società e a quel punto, difronte alla nostra risposta negativa, si riterrà libero di ufficializzare l’accordo trovato con un altro club (ilGenoa)». Quindi il secondo acquisto sarà un esterno basso di sinistra. « E’ una probabilità, anche se possoassicurare che anche Marchese non si muoverà da Catania fino a giugno ».

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Il Chelseaabbandona leultime speranze diprimato. Il QPRultimo, sbancaStamford Bridge

Lo sconforto di Oscar (GettyImages)

INGHILTERRABenitez, beffa nel derby

Chelsea-QPR 0-1 CHELSEA (4-4-2): Turnbull; Azpilicueta, Ivanovic, Cahill, Bertrand; Luiz,Lampard (33' st Ramires); Marin (15' st Hazard), Oscar, Moses (29' st Mata);Torres. All. Benitez. QUEENS PARK RANGERS (4-4-2): Julio Cesar; Onuoha, Nelsen, Hill, DaSilva; Mbia, Derry, Hoilett (15' pt Wright-Phillips), Granero (45' st Park); Taarabt(45' st Dyer), Mackie. All. Redknapp. ARBITRO: Mason. MARCATORE: 33' st Wright-Phillips. AMMONITI: Marin (C), Hill (Q) di Gabriele Marcotti

LONDRA - L'impossibile rincorsa al vertice del Chelseafinisce nel modo più inatteso, con una sconfitta casalingacontro il fanalino di coda Queens Park Rangers. Reducida quattro vittorie consecutive, rianimati (almenoall'apparenza) dalla cura Benitez, i Blues sembravanoaddirittura in grado di inserirsi nella corsa per il primato.Ma fatale ai campioni d'Europa è risultato il 52° derbycontro il QPR, che con la vittoria di ieri sera interrompe

un sortilegio lungo 410 giorni dall'ultima vittoria in trasferta. A Stamford Bridgedecide la rete nella ripresa dell'ex Shaun Wright-Phillips che non esulta perrispetto dei suoi ex tifosi. Il suo primo gol stagionale coincide anche con laseconda sconfitta casalinga dei Blues dopo quella subita contro il ManchesterUnited, e la seconda vittoria dei Rangers sotto Redknapp, che entra così nellastoria del QPR dopo aver regalato ai suoi il primo successo nella stracittadinain 9.835 giorni. Scontato nella sua prevedibilità il copione della partita: Chelseaprotagonista di un possesso palla prolungato quanto inefficace, ospiti arroccatinella propria trequarti in difesa del punticino.

LAMPARD PROTAGONISTA - Occasioni con il contagocce, la migliore nelprimo tempo sui piedi di Frank Lampard, prodigioso il salvataggio di piedi diJulio Cesar. Nella ripresa Benitez inserisce anche Hazard e Mata, inizialmentein panchina, i padroni di casa appaiono più intraprendenti ma immancabilmentesbattono sul muro eretto da Redknapp. E nell'unica occasione, trovano il colpodel ko con il diagonale da fuori area di Wright-Phillips. Una rete che vanifica levelleità dei Blues che restano a -14 punti dal primo posto del ManchesterUnited, pur con una partita da recuperare.

DOPPIO SUAREZ - Negli altri incontri della serata, largheggia il Liverpool che rifila tre reti anche al Sunderland.Apre le danze Sterling prima della doppietta di Luis Suarez che sale a 15 reti, una in meno del capocannoniereVan Persie. Colpaccio in trasferta per l'Everton che in rimonta passa a Newcastle: alla rete di Papiss Cisserispondono in chiusura di primo tempo Baines, quindi Anichebe.

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Domenica quasisicura la presenzain panchina nelderby conl’Espanyol Abidalcommosso!

PRESENZA A SORPRESA TitoVilanova in tuta e giaccone sulterreno del centro sportivoJoan Gamper, parla con i suoicollaborato- ri, fra cui il suo«secondo» Jordi Roura,durante la seduta delBarcellona. Il tecnico deiblaugrana è stato operato loscorso 20 dicembre perl’asportazio- ne di un tumorealla gola (Ansa)

VILANOVA TORNA AL TIMONE Ha diretto l’allenamento del Barça a meno di duesettimane dall’operazione

di Andrea De Pauli

BARCELLONA - A meno di due settimane dall'asportazione del tumore dal collo(lo scorso 20 dicembre), Tito Vilanova è tornato a dirigere l'allenamento delBarça. A quanto pare, procede per il meglio la convalescenza dell'erede diGuardiola, che già domenica prossima, salvo complicazioni, potrebbe tornare asedere sulla panchina blaugrana, in occasione della stracittadina conl'Espanyol.

L'APPARIZIONE - Mancano pochi minuti alle 9.30, quando la sagoma dellamacchina di Vilanova si materializza all'ingresso dellacittadella sportiva di Saint Joan Despí. Applausispontanei, per il tecnico blaugrana, che dopo aversalutato un paio di addetti ai campi, entra nellospogliatoio, per salutare i primi nove precettati, che nonpresenzieranno all'allenamento serale, perché impegnaticon la selezione catalana che se la vede con la Nigeria,in procinto di partecipare alla Coppa d'Africa. Tra i

presenti, i senatori Puyol, Piqué e Xavi. Manca, invece Víctor Valdés, vittima diun acciacco dell'ultimo minuto. Tito, poi, si dirige verso gli uffici, cedendo ilcompito di dirigere la sessione al fido Jordi Roura.

L'ABBRACCIO - L'apoteosi, invece, si raggiunge alle 18, quando Vilanova si presenta direttamente sui prati, perguidare l'allenamento. Sorrisi e ancora applausi, poi un interminabile abbraccio con Eric Abidal, che torna alavorare a pieno ritmo con il gruppo, dopo il trapianto di fegato, e che pare prossimo alla ripresa dell'attivitàagonistica, come confermerebbe l'annunciata iscrizione del giocatore alla Liga de Fútbol Profesional, passaggioburocratico necessario per la partecipazione al campionato spagnolo, da formalizzare nei prossimi giorni.All'appello, mancano solo Messi e Adriano, che di ritorno dalle vacanze passate, rispettivamente, in Argentina eBrasile, hanno avuto qualche problema con le coincidenze aeree e si sono aggregati con un'ora abbondante diritardo. Intanto, anche grazie all'effetto Vilanova, sono stati venduti tutti i biglietti per l'allenamento a porte aperte,previsto per domani alle 11, nel «Miniestadi», dove gioca abitualmente il Barça B.

CRUYFF SI CONGEDA - Nella tana dell'Espanyol del «Prat-Cornellá», in contemporanea, si celebrava la partitatra la selezione catalana, diretta per l'ultima volta dal vate Johan Cruyff e la Nigeria. L'1-1 finale, firmato daSergio González su rigore e da Bright. twitter: @andydepauli

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PREMIER LEAGUE (22ª giornata)MARTEDI’: West Bromwich Albion-Fulham 1-2, Manchester City-Stoke 3-0, Swansea-Aston Villa 2-2,Tottenham-Reading 3-1, West Ham-Norwich 2-1, Wigan-Mancehster United 0-4, Southampton-Arsenal 1-1.IERI: Chelsea-Queens Park Rangers 0-1, Liverpool-Sunderland 3-0, Newcastle-Everton 1-2.CLASSIFICA: Manchester United 52; Manchester City 45; Tottenham 39; Chelsea 38; Everton 36; Arsenal34;West Bromwich Albion 33; Liverpool 31; Swansea, Stoke 29; West Ham 26; Norwich 25; Fulham 24;Sunderland 22; Newcastle 20; Aston Villa 19; Wigan 18; Southampton 17; Reading, Queens Park Rangers 13.MARCATORI - 16 reti: Van Persie (Manchester U.); 15 reti: Suarez (Liverpool); 13 reti: Ba (Newcastle), Michu(Swansea); 10 reti: Defoe (Tottenham); 9 reti: Dzeko (Manchester City), Bale (Tottenham);

LIGA - Venerdì ripresa con la 18ª giornataVENERDI’: ore 21.30 Saragozza-Betis Siviglia. SABATO: ore 16 Levante-Athl. Bilbao; ore 18 Granada-Valencia; ore 20 Deportivo-Malaga; ore 22 Siviglia-Osasuna. DOMENICA: ore 12 Celta-Valladolid; ore 17 RealMadrid-Real Sociedad; ore 19 Barcellona-Espanyol; ore 21 Maiorca-Atl. Madrid. LUNEDI’: ore 20 RayoVallecano-Getafe.CLASSIFICA: Barcellona 49 punti; Atletico Madrid 40; Real Madrid 33; Malaga 31; Betis Siviglia 28; Levante27; Real Sociedad, Rayo Vallecano 25; Valencia, Getafe 24; Valladolid, Saragozza 22; Athl. Bilbao 21; Siviglia19; Maiorca, Granada 16; Espanyol, Celta 15; Osasuna 14; Deportivo 12.MARCATORI - 26 reti: Messi (Barcellona); 17 reti: Falcao (Atl. Madrid); 14 reti: Ronaldo (Real Madrid).

BUNDESLIGA - Si ricomincia venerdì 1818 GENNAIO: ore 20.30 Schalke-Hannover. 19 GENNAIO: ore 15.30 Bayern-Greuther Furth, BayerLeverkusen-Eintracht F., Wolfsburg-Stoccarda, Hoffenheim-Borussia M., Magonza-Friburgo, Werder Brema-Borussia D. 20 GENNAIO: ore 15.30 Norimberga-Amburgo; ore 17.30 Fortuna Dusseldorf-Augsburg.CLASSIFICA: Bayern Monaco 42 punti; Bayer L. 33; Borussia D., Eintracht F. 30; Friburgo, Magonza 26;Schalke, Borussia M., Stoccarda 25; Amburgo 24; Hannover 23; Werder 22; Fortuna D. 21; Norimberga 20;Wolfsburg 19; Hoffenheim 12; Augsburg, Greuther Furth 9.MARCATORI - 12 reti: Kiessling (Bayer L.); 11 reti: Meier (Eintracht F.); 10 reti: Lewandowski (Borussia D.),Ibisevic (Stoccarda).

LIGUE 1 - Da venerdì 11 la 20ª giornata11 GENNAIO: ore 20.45 St. Etienne-Tolosa. 12 GENNAIO: ore 17 Troyes-Lione; ore 20 Nancy-Lilla, Evian-Brest, Montpellier-Lorient, Reims-Bastia, Rennes-Bordeaux. 13 GENNAIO ore 14 Paris SG-Ajaccio; ore 17Nizza-Valenciennes; ore 21 Sochaux-Marsiglia.CLASSIFICA: Paris SG, Lione, Marsiglia 38 punti; Rennes 32; Lorient 31; Valenciennes, Bordeaux, Lilla, Nizza29; St. Etienne 27; Montpellier 22; Brest 21; Reims, Ajaccio, Evian 19; Sochaux 16; Troyes 13; Nancy 11.MARCATORI - 18 reti: Ibrahimovic (PSG); 11 reti: Gomis (Lione); 10 reti: Cvitanich (Nizza).

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EREDE IN ARRIVO AbigailBalotelli e Oba Oba Martins

L’ANNUNCIOLa sorella di Balotelli un figlio da Martins

ROMA - E’ un periodo di grande prolificità per la famiglia Balotelli. Di recente,Mario, attaccante del Manchester City, è diventato padre di Pia, figlia avutaRaffaella Fico. Sua sorella, Abigail è in dolce attesa. Secondo la rivista «Diva &Donna», infatti, l’ex protagonista dell'Isola dei Famosi aspetterebbe un figliodall'ex attaccante dell'Inter Oba Oba Martins, ora al Levante, seconda squadradi Valencia. La storia fra i due era nota da tempo e la notizia della gravidanza èstata data dalla stessa Abigail sulla sua pagina Facebook ufficiale: «Il bimbo sifa sentire… questo è il Natale più speciale per me e la mia famiglia». Piùchiaro di così...

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CAPODANNO COL FENOMENOPaula Morais e Ronaldo: chebel 2013!

BRASILEUna nuova fiamma per Ronaldo dimagrito

RIO DE JANEIRO - Fresco di separazione da Bia Antony, con la quale havissuto sette anni e avuto due figlie, Ronaldo avrebbe già un'altra fiamma:Paula Morais, cugina di una nota attrice brasiliana. Lo sostiene il quotidianocarioca «O Dia», che ha pubblicato una foto del Fenomeno abbracciato allagiovane, con cui ha passato il Capodanno a Punta del Este (Uruguay). Ronaldoha perso 17 kg partecipando a un reality tv ed è al terzo divorzio.

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RAPPORTO IN CRISI Sylvie eRafael ai bei tempi

GERMANIAVan der Vaart, schiaffi alla moglie: separazione

BERLINO (e.p.) - Uno schiaffone ha spezzato «la coppia più bella dellaBundesliga»: Rafael (29 anni) e Sylvie (34) Van der Vaart hanno annunciato laseparazione dopo 10 anni di matrimonio. Da mesi il loro rapporto era in crisi, mali teneva uniti il figlioletto Damian. Nella notte di Capodanno un violento litigioha fatto perdere la testa a Rafael che ha colpito al volto Sylvie, attrice econduttrice televisiva, facendola cadere a terra nella loro abitazioneamburghese davanti agli amici invitati per il cenone. «Sono un idiota, midispiace», si è scusato ieri l’olandese.

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DOHA (an.d.p.) - Prima partitacon il Paris SG per LucasMoura, rinforzo invernale dellasquadra di Ancelotti. Ilbrasiliano (qui con Nenè)arrivato dal San Paolo hagiocato la ripresadell’amichevole contro ilLekhwiya, battuto 5-1 (Reuters)

CHIARIMENTO CON LO STAFF DI MOURINHOE Casillas si riprende i pali del RealLucas, debutto con il Paris SG nell’amichevole con il Lekhwiya

BARCELLONA - Dopo aver concluso nel peggiore dei modi il 2012, assistendodalla panchina alla sconfitta del Real sul prato della «Rosaleda» di Malaga, IkerCasillas è deciso a voltare immediatamente pagina a ad affrontare con il pigliogiusto il nuovo anno. «Mi sto allenando duramente per recuperare il posto. Houna gran voglia di lavorare e di migliorare ancora». Parole sicuramentepositive, anche se forse esagerate, visto che San Iker, in realtà, si era persoappena una partita. Colpa, secondo i media madrileni, dei pessimi rapporti conl'allenatore dei portieri Silvino Louro, uomo di fiducia di Mourinho. I due non sirivolgerebbero la parola da oltre due mesi, ma il saggio capitano ieri ha optatoper un messaggio di distensione. «Ho imparato molto da Silvino. Per me èmolto positivo lavorare quotidianamente insieme a lui». Incidente chiuso. E’facile immaginare che, domenica, quando le merengues ospiteranno la RealSociedad, ci sarà di nuovo Casillas a proteggere i pali, con buona pacedell'onesto vice, Adán.

ASSENZE - Il recupero per il numero uno si preannuncia piuttosto complicato,visto che non potrà contare sulla protezione di ben cinque difensori, checostringerà lo Special One a lanciare un pacchetto arretrato inedito. Non sonodisponibili, infatti, gli infortunati Albiol, Coentrao e Marcelo, mentre devonoscontare un turno di squalifica Sergio Ramos e Pepe. Quest'ultimo, consigliato dalla giornata di sanzione e dallapausa natalizia, ha approfittato per andare sotto i ferri e risolvere un vecchio acciacco alla caviglia destra.Rimarrà ai box per almeno un mese. Accanto ai superstiti Arbeloa e Varane e al cantrano Nacho, così, si rivedràRicardo Carvalho, al suo esordio liguero stagionale. Obiettivo del Milan, potrebbe essere trattenuto a Madridproprio per ovviare all'emergenza difensiva di questo principio d'inverno.an.d.p.

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Gli emiliani hannola stessa media(2,136 punti a gara)del Pescara diZeman E si segnaanche di più

UOMINI E CIFREIl Sassuolo vuole battere tutti i recordI neroverdi già viaggiano a un ritmo migliore della Juve di Deschamps vincitricedel campionato 2006-’07

I l calcio-champagne di Zeman a Pescara, la festa promozione del Torino di Ventura, che è tornato a giocaredopo anni il derby con la Juve, la rimontona della Samp di Iachini, a gennaio a metà classifica, l'emozionante playout tra Empoli e Vicenza, inutile per il doppio salto indietro del Lecce, le numerose penalizzazioni inflittequest'estate, con dieci squadre partite con l'handicap, il ritorno della Pro Vercelli e l'esordio assoluto delLanciano in B, il rendimento-record del Sassuolo, che sta facendo meglio della Juve di Didier Claude Deschamps(stagione 2006-’07) ed è all’attacco del record assoluto dell'Ascoli (1977-’78) con 17 vittorie, quattro pareggi e

una sconfitta nelle prime 22 partite; il ritorno al calcio a Natale con due turni tra SantoStefano e Capodanno; nonché il finale con il botto con il record stagionale di gol: queste lefotografie che si possono scattare per ricordare il 2012 in serie Bwin. Un anno solare chesi fa ricordare, purtroppo, per la morte sul campo di gioco di Piermario Morosini delLivorno, ma che ha regalato anche tanti momenti di gran calcio.

TREDICI - Le squadre che hanno giocato tutte le partite delle 44 giornate in programma nel 2012. A questevanno aggiunte il Brescia e il Grosseto a quota 43, che devono ancora giocare contro il Varese (42). Per la veritàle partite del Varese sono state 46 con le quattro dei playoff che hanno visto sfortunate protagoniste anche ilSassuolo e il Verona. Per Empoli e Vicenza le due partite dei playout che, poi, si sono rilevati inutili per laretrocessione del Lecce in lega Pro. A giugno hanno lasciato la serie B Pescara, Torino e Sampdoria, promosse,e Gubbio, Nocerina e Albinoleffe, retrocesse. Ad agosto sono arrivate Novara e Cesena, dalla A, e, dalla PrimaDivisione, lo Spezia, la Ternana, l'esordiente assoluta Lanciano e la Pro Vercelli, tra i cadetti dopo 64 anni.Discorso a parte per il Lecce che per la serie B è soltanto transitato senza fermarsi con la retrocessione sulcampo dalla serie A e per quella in Lega Pro decisa dal Giudice Sportivo per il calcio scommesse. Per poterparagonare le ventotto squadre che hanno giocato nel 2012 in serie Bwin si deve far riferimento al rendimentopunti/partite giocate ed in testa, perfettamente appaiate, non potevano non esserci il Pescara ed il Sassuolo,entrambe con uno splendido 2,136 punti a partita. Per Zeman 47 punti in 22 gare. Per il Sassuolo 94 punti in 44partite.

964 - Le partite che sono state giocate. In più ci sono gli 82' di Varese-Grosseto (3-0) mentre Varese-Brescia nonè proprio iniziata. Il Sassuolo è la squadra che ha vinto più volte, 28. Uno solo il successo dell'Albinoleffe.Grosseto e Vicenza sono le squadre che hanno pareggiato di più (17) ed è il Vicenza la più battuta con 20sconfitte.

1240 - I gol segnati con una media di giusto due reti a partita. Tra gli attacchi spiccano i 78 gol del Sassuolo ed i75 del Livorno, ma si deve evidenziare che il Pescara di Zeman ha segnato in sei mesi 49 gol, più delle reti chehanno segnato Grosseto (45) e Vicenza (43) in tutti i dodici mesi. Tra gennaio e giugno Ciro Immobile ha segnato17 gol. 12 le reti di Sau con la Juve Stabia. 11 per Sansone del Sassuolo. Sono 9 quelle di Sforzini che con le 10di questo girone d'andata ha un bottino totale nell'anno solare di 19 gol, come Sansovini, anch'egli a quota 19: 5a Pescara e 14 a La Spezia. Liopress

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MERCATOSabatino al Catanzaro

L a Nocerina ha risolto consensualmente i contratti con il centrocampista offensivo Roberto Merino Ramires (31)e l'esterno avanzato Antonio Schetter (31). Quest'ultimo da ieri si è trasferito al Latina. Il laterale SergioSabatino (25) da oggi sarà, invece, un calciatore del Catanzaro.Il Pisa è ad un passo dal difensore Filippo Petterini (32) che dopo due stagioni potrebbe lasciare il Barletta. IlFoligno ha definito le cessioni di Manuel La Rosa (20) che fa ritorno al Parma, sua società di appartenenza,mentre Alessando Albi (19) è stato ceduto a titolo temporaneo al Cannara (Eccellenza).Il centrocampista Eduardo Luis Carloto (31) del Perugia passa al Venezia. Il brasiliano si trasferirà a titolodefinitivo e l'operazione verrà ufficializzata oggi all'apertura ufficiale dei trasferimenti.Nuovo colpo della Carrarese: dopo Fabrizio Anzalone e Adrian Popa arriva il talentuoso esterno d'attaccoAnthony Partipilo (18), attaccante mancino del Bari, che ha già esordito in serie B contro il Novara.Corteggiatisimo l'attaccante Merini (24) che piace a Carpi, Entella e San Marino.L'Arzanese ha svincolato il centrocampista Luca Di Dionisio (21), il difensore Giovanni Esposito (28) el'attaccante Marco Pettrone (21) già accordatosi con la Lucchese.E' sbarcato a Capodanno a Lamezia proveniente da Buenos Aires il trequartista argentino ex Siracusa eTriestina, Lucas Longoni (27) e ha iniziato ad allenarsi con la Vigor che a breve ne annuncerà l'ingaggio. Icalabresi trattano pure l'attaccante Mimmo Zampaglione (27) dell'Hinterreggio ma di proprietà del Chievo: a talfine intesa verbale già raggiunta tra il ds scaligero Sartori e quello lametino Maglia. In uscita dalla Vigor iltornante Nicola Petrilli (27) che firmerà oggi con il Martina, dove potrebbe seguirlo l'attaccante Luigi Rana (26)anche lui in lista di sbarco dai lametini.Movimento in uscita per il Prato che sta per cedere l'esterno serbo Petar Kostadinovic (20) all'Ancona in serieD. Il portiere Matteo Bibba (20) passerà dal Pontedera al Casale. Al suo posto è stato prelevato GianmarcoLenzi (20), ex Lucchese

SERIE D - Silvano Fiorucci lascia il Pierantonio (Serie D, girone E). Il nuovo tecnico, subentrato all'esoneratoCarmelo Bagnato, ha rinunciato dopo neanche una settimana di allenamenti. La società umbra è alla ricerca diun'altra soluzione. Nuovo allenatore anche per il Civitavecchia (Girone G). Un ritorno all'antico in verità per lasquadra del presidente Folgori: torna infatti mister Stefano Ferretti (52), esonerato nello scorso novembre, chenella giornata di ier ha diretto il proprio primo allenamento. Il tecnico Gianluigi Staffa ricoprirà altri incarichi inseno alla società.(Atc, Infopress, Liopress e Lps)

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ARBITRI - OCCHIO AL POSTICIPOLatina-Pisa a Chiffi

A rbitri e guardalinee per le gare dei campionati di Prima e Seconda Divisione. Il posticipo di lunedì tra Latinae Pisa all'arbitro Daniele Chiffi, sezione di Padova, secondo anno Can Pro, 14 presenze in Prima Divisione e10 in Seconda Divisione con 9 vittorie interne, 9 pareggi, 6 vittorie esterne, 6 espulsi, 9 rigori: nella passatastagione un pari per il Latina e una vittoria per il Pisa. (a.gal.).PRIMA DIVISIONE GIRONE A (18ª giornata, domenica, ore 14.30): Carpi-Trapani (andata 1-0): Minelli diVarese (Tolfo-De Franco); Cremonese-Lecce (2-3): Ghersini di Genova (Bonafede-Sgheiz); Cuneo-Treviso (2-1): Spinelli di Terni (Rugini-Cinquini); Entella-Tritium (3-2): Marini di Roma (Andreoli-Dal Borgo); Feralpi-Pavia(2-1): Piccinini di Forlì (Pignone-C. Rossi); Lumezzane-Reggiana (1-2): Paolini di Ascoli Piceno (Caliari-Rizzato); San Marino-Como (1-3): Soricaro di Barletta (Muto-Robilotta); Sudtirol-Albinoleffe (1-1): Dei Giudicidi Latina (Villa-Gori). Riposa: Portogruaro. Classifica: Carpi e Lecce 30; Sudtirol 29; Trapani 26; Entella ePavia 23; Cuneo 22; Lumezzane* e Cremonese (-1) 20; San Marino* 19; Feralpi* 18; Como (-1) 17; Portogruaro(-2) e Reggiana 15; Albinoleffe (-10) 14; Tritium* 9; Treviso (-1) 6. * = una gara in meno.GIRONE B (16ª giornata, domenica, ore 14.30): Andria-Nocerina (and.: 2-2): Tardino di Milano (N. Croce-Serpilli); Barletta-Catanzaro (3-4): Maresca di Napoli (Atta Alla-Squarcia); Benevento-Perugia (1-2): Benassi diBologna (Stasi-Di Salvo); Carrarese-Frosinone (0-1): Adduci di Paola (Borzomì-Di Federico); Gubbio-Sorrento(0-0): Cifelli di Campobasso (De Filippis-Lanotte); Latina-Pisa (1-3, lunedì, ore 20.45, diretta tv su Raisport 1):Chiffi di Padova (Ficarra-De Troia); Paganese-Viareggio (1-2): Brasi di Seregno (Dal Cin-Mondin); Prato-Avellino (1-1): Pezzuto di Lecce (Calò-Grillo). Classifica: Avellino 29; Latina* (-1) 27; Frosinone (-1) e Pisa 24;Nocerina 23; Prato e Gubbio 22; Perugia (-1) e Viareggio 21; Paganese* 20; Benevento 19; Catanzaro 18;Andria (-2) 17; Carrarese 10; Barletta e Sorrento 8. * = una gara in meno.

SECONDA DIVISIONE GIRONE A (18ª giornata, domenica, ore 14.30): Alessandria-Fano (and.: 6-0): Piscopodi Imperia; Bassano-Santarcangelo (1-1): Lazzeri di Arezzo; Bellaria-Castiglione (0-0): Mainardi di Bergamo;Giacomense-Monza (1-1): Rasia di Bassano del Grappa; Mantova-Forlì (0-3): Brodo di Viterbo; Milazzo-Casale(0-0): Cangiano di Napoli; Rimini-Renate (0-2): Verdenelli di Foligno; Savona-Pro Patria (2-0): Di. Bruno diTorino; Venezia-Valle d'Aosta (3-1): Rizzo di Siena. Classifica: Savona 35; Pro Patria* e Castiglione 33;Bassano 29; Alessandria 28; Renate* 26; Forlì (-1) 25; Venezia e Mantova 24; Monza* (-6) 19; Bellaria 18;Santarcangelo** e Valle d'Aosta* (-1) 16; Rimini e Giacomense 15; Casale (-5) e Fano (-1) 11; Milazzo 8. ** =due gare in meno; * = una gara in meno.GIRONE B (18ª giornata, domenica, ore 14.30): Arzanese-Aprilia (andata 1-5): Ceccarelli di Rimini; Aversa-Borgo a Buggiano (4-4): Ferrari di Mestre; Chieti-Pontedera (1-0): Serra di Torino; Foligno-Martina (1-2):Morreale di Roma; Hinterreggio-Campobasso (1-2): Formato di Benevento; L'Aquila-Salernitana (3-2):Intagliata di Siracusa; Lamezia-Gavorrano (0-0): L. Rossi di Rovigo; Poggibonsi-Fondi (3-2): Pierro di Nola;Teramo-Melfi (1-1): Amoroso di Paola. Classifica: Salernitana 37; Pontedera 32; Aprilia 31; L'Aquila* 27;Gavorrano, Chieti (-1), Poggibonsi e Martina 25; Arzanese 23; Teramo* 22; Foligno 21; Borgo a Buggiano eMelfi 20; Lamezia 19; Hinterreggio 16; Campobasso (-2) e Aversa 15; Fondi 9. * = una gara in meno.

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VERSO IL BIG MATCH A CARPIBoscaglia: Per il mio Trapani non ci sono solo i play off...

TRAPANI (Lps) - Ripartirà da Carpi l'avventura granata. E' il match più importante della prima giornata di ritorno,considerato anche che le due squadre, finaliste perdenti dei playoff della scorsa stagione, occupanorispettivamente il primo ed il quarto posto in classifica. E' una sfida che richiederà attenzione e concentrazione,componenti che in trasferta, spesso, sono venute meno e che sono costate molto in termini di punti. Proprio fuoricasa, tuttavia, il Trapani è stato battuto solo a Chiavari ed al termine di una partita assai rocambolesca. Carpi,dunque, per riprendere la corsa, per ribadire la bontà di un progetto che non dovrebbe ricevere nuova linfa dalmercato invernale.

IL DIESSE FAGGIANO - Il diesse Daniele Faggiano è molto chiaro: «Abbiamo già una rosa competitiva e,comunque, eventuali arrivi saranno tanto quanto le partenze. E' difficile immaginare che i giocatori impiegatipoco possano chiedere di essere ceduti. Il Trapani è una delle poche società sane e solide, dunque nessuncalciatore lascia il certo per l'incerto. E poi bisogna ponderare bene qualsiasi mossa perché lo spogliatoiopotrebbe risentirne. In qualsiasi caso si tratterebbe di acquisti mirati».

IL TECNICO BOSCAGLIA - Il tecnico Boscaglia, invece, guarda oltre non prima di avere esternato la propriasoddisfazione per un girone di andata che ha visto la sua squadra protagonista. «Siamo perfettamente in lineacon gli obiettivi stagionali. Abbiamo virato al quarto posto ma siamo ad appena quattro lunghezze dalla vetta etutto, realmente, può accadere. Ripartiamo con la determinazione di sempre, convinti di poter centrarel'obiettivo dei playoff».

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Quarantuno reti nell’ultimo turno Un gol dal primato

Proprio all'ultimo turno di domenica scorsa nel campionato di Serie B è stato battuto il record di gol: ben 41. Nonsi segnava tanto dall'ultima giornata del 2006/07. Il 10 giugno 2007 le reti furono 42 che è il record degli ultimitornei cadetti a ventidue squadre.

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PRIMATO IN CONDOMINIOFranco Lerda, tecnico delLecce al comando con il Carpi

«LECCE, NUOVO SLANCIO» Lerda: L’arrivo di Martinez dà rapidità. A Cremona per farpunti

di Elio Donno

LECCE - «Affrontare la trasferta di Cremona, con lo spirito con cui si preparala prima partita di campionato»: la consegna di Franco Lerda è stata precisaieri prima della doppia seduta di allenamento, in mattinata allo stadioprevalentemente in palestra e nel pomeriggio a Squinzano.Il mister ha atteso diavere l'organico al completo (è rientrato il sud americano Bustamante al qualeera stato concesso un permesso supplementare di 24 ore).

FOTI OK - Il dottor Palaia, poi, ha contribuito a mantenere elevato il morale deltecnico quando gli ha detto che l'allarme per Foti è rientrato, in quanto il bomberaveva rapidamente 'assorbito' i postumi della contusione alla caviglia rimediatanel giorno di Capodanno; infatti nel pomeriggio, Foti si è allenato regolarmenteassieme ai compagni e sarà senzaltro disponibile per la gara di Cremona.Anche Diniz, dopo un mese di assenza, è tornato disponibile, per cui solo duegiocatori, Bogliacino e Ferrario, hanno lavorato a parte.

MARTINEZ - Ieri, intanto, si è aperto, anche se ufficiosamente, il capitolo del mercato di gennaio, con l'arrivo del33nne difensore brasiliano Gilberto Martinez, che ha iniziato ad allenarsi con i compagni in attesa che, conclusele procedure burocratiche legate al suo trasferimento, possa essere ufficializzato l'acquisto. Martinez si èsottoposto a test fisici, quindi ha partecipato alla seduta di allenamento. Prima dell'impiego in campionato, peròLerda dovrà gradualmente portarlo ad una condizione tecnico-atletica accettabile, in quanto il giocatore, pur se siè allenato in Costarica, non partecipa a una gara ufficiale da sei mesi, quando si è svincolato dal Brescia.Il suo arrivo, probabilmente, comporterà la partenza di uno dei difensori centrali (Esposito, Diniz,Vinicius, DiMaio) ma proprio quest'ultimo considera positiva la scelta del brasiliano: « Quando arrivano giocatori importanti,è sempre un bene per una squadra che vuole e deve vincere. Martinez è un calciatore, esplosivo e rapido, chepuò risultare molto utile per il raggiungimento del nostro obbiettivo».Però, Di Maio difende il reparto arretrato dalle critiche legate alle venti reti subite: «Quando una squadra incassatroppe reti, non è mai colpa della difesa, ormai non c'è più una netta separazione tra reparti. Innanzitutto, unafase difensiva la si inizia a costruire a metà campo e, poi, il Lecce è un complesso che cerca sempre dicostruire il gioco per esaltare le doti dei suoi attaccanti: è inevitabile che si subisca qualche contrattacco in più.Né credo che qualche sporadica disattenzione possa indurre ad un giudizio generale sul reparto».Per il Lecce, il 2013 si aprirà con una 'classica' che ha già registrato dei precedenti in serie B ed in A:«Affronteremo una squadra che propone nel suo organico giocatori importanti e che, in base ai nomi, è la piùforte del girone. Se devo essere sincero, mi preoccupa il fatto che sino a oggi sia rimasta nell'ombra perché daun momento all'altro può cambiare marcia. Naturalmente, dovremo evitare che ciò accada contro di noi perchévogliamo iniziare il 2013 con lo slancio con cui abbiamo aperto il campionato».

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LE SQUADRE: SETTE SONO UFFICIALI

Yamaha-Racing99 Jorge LORENZO (Spa) 46 Valentino ROSSI (Ita)Yamaha-Tech 335 Cal CRUTCHLOW (Gbr) 38 Bradley SMITH (Gbr)Honda-Repsol26 Dani PEDROSA (Spa) 93 Marc MARQUEZ (Spa)Honda-LCR6 Stefan BRADL (Ger)Honda-Gresini19 Alvaro BAUTISTA (Spa) 67 Bryan STARING (Aus)Ducati4 Andrea DOVIZIOSO (Ita) 69 Nicky HAYDEN (Usa)Ducati-Pramac29 Andrea IANNONE (Ita) 11 Ben SPIES (Usa)Aspar-Art14 Randy DE PUNIET (Fra) 41 Aleix ASPARGARO (Spa)Cardion-Art17 Karel ABRAHAM (Cec)NGM Forward5 Colin EDWARDS (Usa) 71 Claudio Corti (Ita)Avintia Blusens7 Hiroshi Aoyama (Gia) 8 Hector Barbera (Spa)Iodaracing9 Danilo Petrucci (Ita) n. da def. Lukas Pesek (Cec)Paul Bird Motorsport33 Michael Laverty (Gbr) 68 Yonny Hernandez (Ven)

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IN CASA DUCATIIl nuovo assetto della squadra resta top secret

La prima casa a presentare la squadra 2013 sarà la Ducati nell’usuale cornice di Madonna di Campiglio, chedividerà con la Ferrari, dal 14 al 19 gennaio. Se i piloti del team sono noti - Andrea Dovizioso e Nicky Hayden perla squadra interna, Andrea Iannone e Ben Spies per quella esterna - la divisione interna dei ruoli non è ancoradel tutto chiara, e sarà fra le cose che attendiamo di conoscere, così come chi rivestirà il ruolo lasciato vacantedall’ingegner Filippo Preziosi, spostato alla produzione dopo i due anni fallimentari di Valentino Rossi che hannofruttato alla casa di Borgo Panigale in tutto tre podi e nessuna vittoria.La novità più eclatante, sotto un certo punto di vista, è che la direzione di Ducati Corse passerà a un uomo Audi,Bernd Gobmeier, già BMW in Superbike, ma è escluso che il manager tedesco, al contrario di Preziosi, si occupidella progettazione della Desmosedici GP13. Sui campi di gara, invece, si rivedrà Paolo Ciabatti, che ha lasciatola Superbike e il suo ruolo direttivo in Infront, per tornare in Ducati, casa con la quale ha vinto praticamente ciòche c’era da vincere assieme a Troy Bayliss.Ciabatti assumerà il ruolo che era della coppia Guareschi-Cicognani, ma mentre Vittoriano, ex pilota ecollaudatore, continuerà a essere un importante collegamento interno fra i tecnici di Andrea e Nicky, non siconosce la destinazione del secondo, a cui erano delegati i rapporti commerciali con piloti e sponsor. Ruoloquesto che sarà assunto da Ciabatti.Nessuna informazione tecnica è filtrata dai cancelli della casa bolognese, mentre è quasi certo che sia il teaminterno che quello “Junior” vestiranno una colorazione simile, semmai invertita, visti gli sponsor in comune.p.s.

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IN CASA HONDALa moto 2013 e baby Marquez fanno già paura

Delle tre case che si daranno battaglia nel Mondiale la Honda è quella che ha perso di più, ma che forse haguadagnato di più nel contempo. Se infatti il ritiro di Casey Stoner la ha privata di un fuoriclasse, l’arrivo di MarcMarquez le ha fatto portare in prima squadra sicuramente il giovane pilota più interessante che c’è sulla piazza.Che la Honda abbia pochi dubbi, sia tecnici che umani, su cosa fare quest’anno lo ha dimostrato già in chiusuradi campionato. Contrariamente alle altre squadre, infatti, prima dello stop forzato invernale l’HRC - il suo braccioarmato - ha spedito il giovanissimo spagnolo a provare a Sepang, e i risultati sono stati ottimi con Marquezfermatosi a un secondo dai migliori tempi. Ciò comporterà che il neoiridato della Moto2 avrà a disposizione,complessivamente, ancora ben tre test (due a Sepang e uno a Jerez) per prendere confidenza con le potentiMotoGP.Il reparto corse giapponese, peraltro, ha ricevuto input minimali dai piloti, un segno dell’ottimo livello tecnicoraggiunto nel corso del 2012 dalla quattro cilindri RC212V. Peraltro nella stagione in cui la classe regina subiràun ulteriore incremento di peso minimo, la Honda potrà contare sui due piloti più leggeri fra i partenti visto cheMarquez ha più o meno la stessa corporatura di Dani Pedrosa.A capo del team rimarrà il vicepresidente stesso della HRC, Shuhei Nakamoto, mentre la direzione commercialedella squadra rimarrà nelle mani del manager torinese Livio Suppo. La squadra, contrariamente al recentepassato, non sarà presentata in Malesia ma a metà febbraio in Spagna.p.s.

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Dall’accordo tra Enied Enel primaschiarita su unproblema praticofinora irrisolto

Una delle colonnine di ricaricaEnel già attive

PRODUZIONEIl pieno elettrico? Si farà dal benzinaio

di Pasquale Di Santillo

ROMA - Le due notizie sono distanti, praticamente agli estremi opposti. Ieri ilmercato italiano dell'auto ha chiuso anche il mese di dicembre con unosconfortante -22,51% rispetto al dicembre del 2011 per una contrazionecomplessiva nell'anno del 19,87% che ci riporta ai livelli di 33 anni fa con1.402.089 auto vendute.

RIVOLUZIONE - Sempre ieri, il quotidiano "la Repubblica" ha anticipato l'altranotizia, cioè l'accordo tra Eni e Enel relativo all'attivazione di colonnine (Enel)per la ricarica di auto elettriche in tutte le stazioni di servizio Eni sul territorio.Come tutti gli opposti che si rispettino, le due notizie sembrano fatte apposta

per attrarsi e magari, nel lungo termine diventarecomplementari. Già, in un mercato così depresso da farda simbolo della crisi corrente, l'accordo tra un...petroliere e un fornitore di elettricità è il classico fulminea ciel sereno, il primo concreto atto per una rivoluzione della mobilità che tutti voglionosostenibile ma per la quale nessuno, almeno fino a ieri, è stato capace di trovare risorseper finanziarla. Gli incentivi statali per le auto elettriche sono praticamente inesistenti, di

infrastrutture se ne parla solo e allora chissà che portare distributori elettrici dai benzinai non possa davveroessere il volano per dare un senso concreto alla cultura dell' auto elettrica, ancora prigioniera di diffusoscetticismo, resistenze varie e problemi oggettivi. Senza dimenticare che si aprirebbe finalmente un nuovo filonedi vendite, in grado di rivitalizzare il mercato.

POTENZIALE - In attesa di conoscere i contenuti dell'intesa che verranno ufficializzati tra qualche giorno,impressiona la potenzialità dei numeri e dell'annessa rivoluzione. L'Eni infatti ha 4.700 stazioni di servizio, di cui127 su rete autostradale distribuite su tutto il territorio nazionale. Una copertura totale e onerosa, pensando chefino ad oggi Enel ha montato in Italia appena 800 colonnine pubbliche di ricarica. Per questo sembra che ilprogetto partirà in maniera progressiva, anche se in tempi brevi. Le prime dovrebbero essere installate già amarzo, probabilmente in Emilia Romagna, dove Enel ha in corso una vasta sperimentazione che coinvolge leprincipali città.

TECNOLOGIA - Per partire garantendo un'offerta concorrenziale alla stazione di servizio dove l'utente potràscegliere tra benzina, gasolio, gas/metano e colonnina elettrica, l'Enel ha pensato bene di sfornare l'ultimoritrovato in materia: un punto di ricarica rapido a corrente alternata da 43kW capace di garantire in 30 minutiquasi l'80% del "pieno" di energia (dipende dal modello). Insomma, il tempo di un caffè (lungo) con shoppingannesso nei supermercati sempre più forniti in cui molte stazioni di servizio si sono trasformate.

BUSINESS - La strategia Enel comunque è molto più complessa e sfocia nel business puro. Perchè le stazioni diricarica veloce saranno diffuse anche nei box di casa, con tanto di tariffe flat (Enel Drive) che consentiranno diricaricare la propria auto elettrica con 25 euro al mese. Del resto, se è vero che oggi in Italia ci sono appena1279 auto elettriche immatricolate (400 solo nel 2012 delle 257.000 in tutto il mondo, 61.000 in Europa) èinevitabile pensare che la diffusione delle colonnine di ricarica veloce nei distributori regali una potenteaccelerazione a tutto il mercato. E nel 2020 sono previsti 1,8 milioni di veicoli elettrici in Europa! Per la gioia degliopposti.

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In arrivo lo sponsorMonster per il teamma prima va scioltol’accordo tra Jorgee la concorrenza

Con questa immagine e lascritta “Welcom home”.bentornato a casa, la Yamahaha salutato il ritorno ufficiale diValentino Rossi nella suaformazione

Rossi sale sulla M1 creata da LorenzoIn Malesia scoprirà la Yamaha messa a punto dallo spagnolo, che ha il suo stessostile di guida Tra i punti di forza il cambio seamless da 600.000 €

di Paolo Scalera

Il benvenuto a Valentino Rossi nel nuovo anno glielo ha dato, ieri, la Yamahadal suo profilo twitter che conta 426.000 fan: Welcome Home, bentornato acasa, ha scritto il team di Iwata utilizzando i medesimi caratteri colorati che ilFenomeno usa sulla tuta per scrivere il soprannome ‘The Doctor’. Vale, infatti, dal primo gennaio, è di nuovo ufficialmente in sella alla M1, motocon la quale ha vinto quattro titoli fra il 2004 e il 2010, e ben 46 gran premi.Tornerà a guidarla il 5 febbraio nei primi test ufficiali della MotoGP a Sepang, inMalesia. Nell’occasione il nostro incontrerà nuovamente i suoi avversari di

Honda e Ducati con praticamente zero chilometri allespalle. Come ricorderete, infatti, la pioggia che hadisturbato gli ultimi test dell’anno, a Valencia, consigliò agli uomini della casa giapponesedi spostarsi ad Aragon, dove però trovarono, se possibile, un tempo ancora peggiore.Così dopo una scivolata di Jorge Lorenzo, Valentino rinunciò del tutto a salire in sella,rimandando appunto a prove più approfondite. Ciò però ha comportato che durante questi mesi invernali il reparto corse di Iwata abbia

dovuto lavorare sullo sviluppo della M1 senza le ultime indicazioni dei piloti. E soprattutto senza le impressionidel figliol prodigo, tornato a pilotare la moto giapponese dopo due anni trascorsi con scarsa fortuna in Ducati. La M1 2013 nascerà, dunque, sulla base delle indicazioni che l’attuale campione del mondo della MotoGP, JorgeLorenzo, ha dato agli ingegneri nel 2012. Fortunatamente “Porfuera” ha uno stile di guida simile a quello diRossi. «La Yamaha nasce per essere pilotata morbidamente - ha confermato, dopo essersene andato, Ben Spies -Quando confrontavo la mia telemetria con quella di Lorenzo non riuscivo a capire come facesse a essere cosìveloce utilizzando assetti così morbidi. Lui frenava prima di me, ma poi riusciva a far scorrere la moto in curvatenendo il carico sulle due ruote perfettamente bilanciato. E Rossi guida allo stesso modo: quando nel 2010 midiedero la moto con il suo assetto io non riuscii a guidarla e solo dopo averla indurita molto feci anche untempo migliore di quello di Valentino. Per questo motivo ho scelto di andare in Ducati, mi sembra che possaessere guidata in un modo molto più wild, selvaggio». Fra le richieste fatte da Lorenzo, che Rossi apprezzerà, c’è il famoso cambio “ seamless “, utilizzato per primadalla Honda e poi implementato, con un sistema diverso, in Ducati. Con questo accorgimento il pilota riesce acambiare anche a moto molto inclinata senza le brusche variazioni di assetto che nascono in accelerazione perl‘inserimento del rapporto superiore. Una tecnologia che da sola costa 600.000 euro per motocicletta. La Yamaha conta di recuperare i maggiori investimenti necessari per rimanere competitiva grazie all‘arrivo diRossi. Già si parla di una sponsorizzazione Monster globale (è già sponsor del team Yamaha-Tech 3 diCrutchlow-Smith), ma non c‘è alcun comunicato ufficiale perché per farlo Yamaha dovrà comunque pagare Jorgeper farlo uscire dal contratto personale con una bevanda energetica concorrente, la Rockstar.

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Ducati in pista già in gennaio con i tester?

Il motomondiale si sveglia dal letargo invernale, con il seguente programma di test: dal 5 al 7 febbraio la MotoGPavrà i primi collaudi ufficiali a Sepang (Malesia), ma già il 17 e 18 gennaio Almeria (Spagna) ospiterà test privaticui parteciperà la Superbike ma non è detto che la Ducati, presente con Checa, non faccia scendere in pista isuoi collaudatori della MotoGP, Pirro e Battaini. Moto2 e Moto3 gireranno dal 12 al 14 febbraio a Valencia(Spagna) e poi si sposteranno a Jerez, dove proveranno dal 19 al 21. Successivamente, dal 26 al 28 febbraio, laMotoGP tornerà a Sepang. Quindi ci si sposterà a Jerez: dal 18 al 20 marzo Moto2 e Moto3, dal 22 al 24 laMotoGP. Quuindi l’inizio del campionato.

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LA SCHEDA

Serena WILLIAMS è natail 26 settembre 1981 a Saginaw (Usa). Alta 1 e 75 per 70 kg, è professionista dal settembre 1995. Ora allenatadal francese Patrick Mouratoglou, attualmente è n. 3 del mondo ma in passato è stata 1 per 123 settimane. Incarriera ha vinto 46 titoli in singolaree 22 in doppio, per un montepremi totale di 41.797.909 dollari. In singolare ha conquistato15 Slam: 5 Australian Open (2003, 2005, 2007, 2009, 2010), 5 Wimbledon 2002, 2003, 2009, 2010, 2012),4 US Open (1999, 2002, 2008, 2012), 1 Roland Garros (2002). Vanta anche 4 ori olimpici: 1 in singolare aLondra 2012, 3 in doppio con la sorella Venusa Sydney 2000, Pechino2008 e Londra 2012.

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Serena con PatrickMouratoglou, 42 anni, aMauritius prima di iniziare lastagione

AL SUO FIANCO “Mou”, coach e fidanzato «Ha il servizio di Federer»

Patrick Mouratoglou è il coach di Serena Williams e non solo. In passato, alfianco di Serena s’erano visti l’attore Jackie Long, il produttore cinematograficoBrett Ratner e il rapper Common. Mouratoglou, 42enne, francese, dal 1996 haun’accademia a Thiverval Grignon, nei dintorni di Parigi. Le sue collaborazionipiù importanti avevano riguardato Baghdatis e Rezai, ora lavora con Chardy(questo da poco seguito da Martina Hingis, dall’autunno 2011 entrata nello staffdell’accademia), Dimitrov e Pavlyuchenkova. Serena si è affidata al “Mou” deltennis dopo il Roland Garros 2012: Patrick è apparso nel suo box in luglio aWimbledon e al suo fianco in settembre Parigi. Nei giorni scorsi Mouratoglou haaccettato di paragonare caratteristiche tecniche e fisiche di Serena a quelle dialcuni tennisti: «La statura del personaggio? Roger Federer. La volontà?Novak Djokovic. La potenza? Fernando Gonzalez. Il servizio? Ancora Federer.Il dritto in corsa? Pete Sampras».

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Caroline Wozniacki, 22 anni,nell’imitazione di SerenaWilliams fatta a San Paolo

LA CURIOSITÀ La Wozniacki l’ha imitata e lei ne ha preso le difese

Recentemente, più che altro sul web tra gli appassionati di tennis, non pochepolemiche hanno riguardato Caroline Wozniacki dopo che la danese, semprepiù esuberante, si è prodotta in una imitazione di Serena Williams durantel’esibizione di San Paolo con Maria Sharapova. Allineandosi quindi a NovakDjokovic, manco a dirlo, e Andy Roddick, che in precedenza si erano esibitinella stessa performance. “Caro”, che pure è una ragazza in salute, s’èrinforzata in qualche modo seno e sedere per prendere appunto le forme diSerenona, ma per questo s’è beccata della “razzista”, come se con il sipariettoavesse voluto prendere in giro tutte le donne di colore, famose appunto per leforme prominenti. E’ stata però proprio la Williams a difendere la collega conuna e-mail al quotidiano “Usa Today”: «Conosco bene “Caro” e la reputoun’amica. E poi, altri mi avevano imitato in precedenza e lei ora è razzista?».Numero 1 anche in questo, Serena.

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Da Manacor, su Facebook eccogli auguri da parte di RafaNadal, con i capelli tagliati etanta uva da mangiare perpropiziare un anno migliore del2012

TORNEI Djokovic, è una sconfitta che non fa male

Battuto da Tomic nella Hopman Cup mapromosso con la Serbia. Bolelli e Lorenzi neiquarti a DohaNadal, taglio di capelli e uva per un anno migliore

ATP - Doha (cemento, 1.054.750 $) Ottavi: BOLELLI b. Kubot (Pol) 2-6 6-4 6-4, Lacko (Svc) b. Troicki (Ser, 6) 6-3 7-5, Davydenko (Rus) b. Youzhny (Rus,4) 7-5 6-3, Brands (Ger) b. Safwat (Egi) 4-6 6-3 6-2, LORENZI b. Rosol (Cec)6-0 6-4, Monfils (Fra) b. Kohlschreiber (Ger, 3) 6-4 2-6 6-4, Gasquet (Fra, 2) b.Zemlja (Slo) 6-7(7) 6-4 7-6(3), Ferrer (Spa, 1) b. Kamke (Ger) 6-3 6-2. Tv: suEurosport oggi diretta dalle ore 13.30. Chennai (cemento, 385.150 $) Ottavi:Tipsarevic (Ser, 2) b. Roger Vasselin (Fra) 6-2 6-3, Soeda (Jap, 8) b. P.Amritraj (Ind) 7-6(2) 3-6 6-4, Bedene (Slo) b. Haase (Ola, 6) 7-5 6-3, Wawrinka(Svi, 4) b. Stebe (Ger) 6-4 6-3. Brisbane (cemento, dollari) Ottavi: Dolgopolov(Ucr, 4) b. Nieminen (Fin) 6-2 4-1 rit., Nishikori (Jap, 5) b. Robredo (Spa) 6-36-3, Baghdatis (Cip) b. F. Mayer (Ger, 6) 6-4 6-2, Simon (Fra, 3) b. Falla (Col)7-6(5) 7-6(5).WTA - Brisbane (cemento, 1.000.000 $) Ottavi: Azarenka (Bie, 1) b. Lisicki(Ger) 6-3 6-3, Tsurenko (Ucr) b. Gajdosova (Aus) 1-6 6-1 6-4, Kerber (Ger, 4)b. Puig (Pur) 3-6 6-4 7-6(7), Stephens (Usa) b. Arvidsson (Sve) 6-3 6-4. Tv: suSuperTennis diretta oggi, domani e sabato dalle 10. Shenzhen (cemento, 500.000 $) Ottavi: Li (Cin, 1) b.Cohen (Usa) 6-3 6-4, Zhou (Cin) b. Chang (Tpe) 4-6 6-2 7-6(3), Bartoli (Fra, 2) b. Voegele (Svi) 7-5 6-4.HOPMAN CUP - Torneo a squadre a Perth (cemento) Serbia-Australia 2-1: Tomic (Aus) b. Djokovic (Ser) 6-46-4, Ivanovic (Ser) b. Barty (Aus) 6-2 6-3, Djokovic-Ivanovic (Ser) b. Tomic-Barty (Aus) 6-4 6-7(8) 10-6. ITALIA-Germania 2-1: Haas (Ger) b. SEPPI 7-6(3) 7-6 (7), SCHIAVONE b. Malek (Ger) 3-6 6-3 6-3, SEPPI-SCHIAVONE b. Haas-Malek (Ger) 6-4 7-5. Classifiche: Girone A - Serbia 4; Australia, ITALIA 2; Germania 0;Girone B - Spagna, Stati Uniti 4; Francia, Sudafrica 0. Tv: su SuperTennis oggi ore 10.45 diretta ITALIA-Australia.

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A Brisbane subito apieni giri, anche sesoffre d’insonnia epassa il tempogiocando a Uno

«Non penso allaclassifica, però mipiace restare nellastoria di questosport»

CACCIA AL 16 Serena Williams,31 anni, in azione a Brisbanenel torneo di preparazioneall’Australian Open: l’ha giàvinto cinque volte, ripetendosisalirebbe a sedici Slam incarriera (Ansa)

«VECCHIETTA MA VINCENTE» A 31 anni si vede noiosa fuori dal campo, però inseguealtri record

di Mario Viggiani

Vecchietta e vincente. Così si vede Serena Williams, che naturalmente in questigiorni è dall’altra parte del mondo, in Australia. Pronti, via, e subito in campo nelprimo torneo Wta della nuova stagione tennistica, a Brisbane. E tanto per gradire ecco che la 31enne statunitense ha rifilato prima un 6-2 6-1alla connazionale Lepchenko e poi un doppio 6-2 alla francese Cornet (haservito anche a 200 km/h), portando a 14 la striscia di vittorie consecutive dopo

l e 7 dell'US Open e le 5 del Masters. Oggi nei quartiSerena per la prima volta affronterà la sua protetta, la19enne Sloane Stephens, la più giovane Top 100dell’attuale classifica (è n. 38).

VECCHIETTA - Serenona l'altro giorno ha dichiarato di«sentirsi più vecchia. In passato gli altri mi chiamavano per divertirci insieme,invece adesso non più perché sono diventata davvero noiosa. Non so cosa misia successo, forse negli anni ho realizzato che non posso essere più lagiocherellona di un tempo. Magari diventerò la più anziana numero 1 nellastoria del tennis, però in questo non ci vedo niente di divertente. Non hofesteggiato neanche il nuovo anno: sono rimasta nella mia camera d’albergo,sentivo i fuochi d'artificio ma non potevo divertirmi perché il giorno dopo eroattesa da una partita. E questo pur soffrendo di insonnia: quasi quasi non so inquale parte del mondo io mi trovi, se in Florida, a Mauritius o in Brasile.Passo il tempo giocando a Uno sull'iPad, però sono abbastanza imbaranata» .Prima di arrivare in Australia, Serena infatti è stata in vacanza alle Bahamas, hadisputato qualche esibizione in Brasile e infine ha effettuato la preparazione aMauritius...

VINCENTE - Tutto questo a chiusura di un 2012 per lei indimenticabile, nel quale la tennista più forte del mondoè stata capace di collezionare Wimbledon, Olimpiade, US Open e Masters, senza però riuscire a tornare davantia tutte in classifica.

Serena ha chiuso infatti l’anno con 9.400 punti, a 1.195 da Vika Azarenka e 645 da MariaSharapova, ma già questa trasferta potrebbe dare uno scossone al ranking, se nonaddirittura portare a un ribaltone. Questo perché nel 2012 la Williams rimediò poco inAustralia (quarti a Brisbane e ottavi nell'Open), a differenze delle altre due (doppia vittoriaper l'Azarenka, finale nell'Open per la Sharapova). Diventando nuovamente capofila Wta,spodesterebbe Chris Evert che fu capace di essere numero 1 a 30 anni, 11 mesi e 3giorni, alla fine del marzo 1997.

PARADOSSI - Andrà pure per i trentadue, si sentirà vecchia di testa. Tuttavia Serena esibisce la forza e lalucidità di una ragazzina. E i fatti talvolta smentiscono le sue parole. All'Equipe per esempio ha dichiarato di «non avere più le stesse capacità respiratorie di una volta» , dopol'embolia polmonare che l'ha tenuta fuori dal circuito per tutta la prima parte del 2011. Intanto però in campo correné più né meno come prima. E ancora: poco prima di Natale si è operata agli alluci, per un vecchio problema. Il medico le aveva prescritto di

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E ancora: poco prima di Natale si è operata agli alluci, per un vecchio problema. Il medico le aveva prescritto diandarci cauta, con la ripresa dell'attività, e invece eccola già a tutta a Brisbane dopo neppure due settimanedall'intervento. Al più, sulla strada per l'Australia, ha saltato l'esibizione del 29 dicembre a Bangkok. «Il numero 1? Era il mio pensiero ricorrente da ragazzina, adesso non più. Certo, continuando a vincere torneròin testa alla classifica e sarò contenta di togliere il primato alla Evert, come pure sarei contenta se agganciassilei e la Navratilova tra le vincitrici di Slam (lei a quota 15, loro a 18 - ndr) . Voglio giocarmi ogni chance dientrare nella storia di questo sport» .

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1 ORO IRIDATO E 3 EUROPEI JRS

MARCO MENCARELLI è nato a Orvieto il 23 febbraio 1963. Ha iniziato la sua carriera in Fipav, squadrenazionali maschili e femminili, nel 1992. Dal 2001 al 2004 è stato il vice allenatore della nazionale senioresfemminile con Bonitta, vincendo il Mondiale 2002 e l’argetnto eruopeo del 2001. E’ stato anche vice diBarbolini ai Mondiali del 2006. Nel 2005 ha guidato la rappresentativa sperimentale della nazionale senioresfemminile (bronzo ai Giochi del Mediterraneo di Almeria 2005) e iniziato la sua collaborazione con il ClubItalia, ancora in essere. Dal 2007 e’ il direttore tecnico delle squadre nazionali giovanili e del Club Italia. Nel2006 è divenuto il tecnico della nazionale juniores con cui ha vinto tre edizioni dei Campionati Europei (2006,2008, 2010) ed ha trionfato nel Campionato del Mondo 2011 in Peru’. Questa estate ha vinto la medaglia dibronzo nella rassegna continentale disputata in Turchia.

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FORMULA 1L’Hrt chiude: rinascerà con il marchio della gloriosa Brabham?

di Gabriele Fontanelli

Il marchio Brabham potrebbe tornare in F.1. La scuderia, fondata da sir Jack Brabham, campione del mondo nel1959, 1960 (Cooper) e 1966 (appunto, Brabham) è stata poi ceduta a Bernie Ecclestone, che l’ha gestita a lungocome costruttore in proprio con alterne fortune (l'apice è stato raggiunto con i 2 titoli conquistati da Nelson Piquetnel 1981 e 1983), prima del ritiro definitivo dalla massima formula avvenuto nel 1992. Oggi, però, il gloriosomarchio sembra a un passo dal ritorno dopo essere stato al centro di una controversia che ha avuto inizio nel2010, tra David Brabham, figlio di Jack e pilota di F.1 per un breve periodo, e la tedesca Formtech. Quest' ultima,che aveva rilevato il marchio dal fallimento e ne detiene i diritti sportivi e commerciali, intendeva avvalersene pergareggiare in F.1. A tale scopo, infatti, nel 2010, quando Ecclestone decise di aprire le porte della massimaformula a nuovi team, furono ammesse in F.1 le attuali Caterham, Marussia e Hrt, mentre la domanda diiscrizione della Formtech non trovò accoglimento. Da allora è sorta, appunto, una lunga disputa giudiziaria.Ora la questione sembra in via di definizione e così, dopo il ritorno della Lotus (anche in quel caso a conclusionedi un non breve iter giudiziario fra le attuali Lotus e Caterham), anche il marchio Brabham potrebbe tornare.Secondo alcune ipotesi, il recupero potrebbe avvenire attraverso le strutture e il materiale della Hrt, di cui è stataannunciata la definitiva chiusura.

PROROGA PININFARINA - Dopo gli afflussi record registrati dal 26 ottobre a oggi, la chiusura della mostra suSergio Pininfarina e le sue Ferrari, a Maranello, è stata prorogata al 24 febbraio.

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RUGBYCrociati nella bufera I giocatori scioperano contro il nuovo coach

PARMA - Definirlo un Capodanno agitato è dire poco: in casa dei Crociati (ultimi in Eccellenza) è in corso unavera e propria guerra tra la maggior parte dei giocatori e la dirigenza, rappresentata dal d.g. Massimo Giovanelli.Motivo della frattura? Il cambio improvviso dell’allenatore: il club ha deciso di chiamare Stefano Bordon al postodi Francesco “Cocco” Mazzariol, alla guida dei Crociati dalla scorsa stagione dopo una bella carriera dagiocatore (5 scudetti e 33 maglie azzurre).La decisione della società, con la quale Mazzariol sarebbe stato legato per altre due stagioni, è arrivata allaripresa della preparazione, a fine dicembre. La squadra non l’ha presa affatto bene. Ed è scoppiata la protesta: il30 dicembre la maggior parte dei giocatori non si è presentata all’allenamento e la cosa si è ripetuta fino a ieri.Bordon non ha così potuto allenare: troppo pochi i presenti. Ecco allora la decisione di Giovanelli, che ha datol'ultimatum: sabato in campo andranno i ragazzi dell’U.20 più i pochi della prima squadra che si sono allenati. Pergli altri in arrivo penali sui contratti.Ieri sera riunione fiume: non è escluso che gli “ammutinati” vadano comunque in campo sabato. L'impegno, fral'altro, sarà di quelli decisivi: il derby contro Reggio Emilia, una sfida-salvezza.(ass)

PER SEBASTIANI - (infopress) Sabato alle 12, prima della sfida di Eccellenza tra San Donà e L'Aquila (ore 15),nella città veneta sarà inaugurato il parco intitolato a Lorenzo Sebastiani, il pilone aquilano scomparso nelterremoto del 2009.

DERBY ROMANO - Spostato a domenica il derby romano tra Lazio e Fiamme Oro (Acquacetosa, ore 14.30).

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MERITO Marco Mencarelli, 49anni, a sinistra quando era vicedi Bonitta (Galbiati)

Giovani e lavoro l’Italia non è finita«Il campionato sta mettendo in luce ragazze interessanti Con quelle più esperteparlerò a parte: meritano rispetto»Non so se sono bravo: sintetizzo quello che mi hanno insegnato maestri comeVelasco, Lorenzetti, Bonitta e BarboliniC’è continuità con il lavoro di Massimo Farò la gavetta prima degli Europei, miaiuterà l’esperienza con le giovaniliChiederò disponibilità totale, anche a giocarsi il posto. Le donne? Vivono icontrasti in modo diverso dagli uomini

Da Massimo Barbolini a Marco Mencarelli, la Nazionale femminile ha voltatopagina dopo l’amaro flop olimpico. La Fipav che punta sulle giovani perl’inevitabile ricambio generazionale, ha scelto chi di giovani se ne intende etanto ha vinto.« In un certo senso c’è continuità. Ci sono tanti ottimi punti di contatto con illavoro di Barbolini, con cui ho condiviso, abbiamo reciprocamente condiviso,cose importanti. Per me, emotivamente, è un piacere infinito poter allenare laNazionale».

Il 2013 sarà un anno di ripartenza, prima del Mondiale casalingo del 2014.Pensa di avere materiale da cui attingere per la sua Nazionale?«Io credo che la situazione dell’attuale campionato stia mettendo in luce giovaniinteressanti, mette in evidenza valori di cui terrò conto. L’avallo del campionatoè necessario per affrontare le competizioni internazionali. Si è abbassato illivello tecnico, non quello agonistico. Ma con il lavoro si può recuperare, anchese la competitività e l’esperienza non bastano mai»Lei si è detto riconoscente verso quelli che ha definito i suoi maestri.«Sono stato fortunato, mi hanno insegnato tanto. Da Bosetti a Lorenzetti, daBonitta a Barbolini. Ho avuto opportunità concrete per imparare. Non so sesono bravo, faccio tesoro delle esperienze, ho un’idea di pallavolo che mipermette di sintetizzare. Iniziai con Lorenzetti quando Velasco era il dt di tutto ilcontesto maschile. Princìpi fantastici, nella loro semplicità».

L’Italia avrà ancora le sue campionesse? Londra ha forse lasciatoqualche scoria pericolosa.«Io credo che ci sia il dovere di portare rispetto per il contributo importante chele azzurre hanno dato alla Nazionale. Ci sono giocatrici che hanno dato tanto econ cui parlerò a quattr’occhi. Chiederò disponibilità incondizionata ed io perprimo darò l’esempio. Ci deve essere la disponibilità non dico alla competizionesfrenata, ma a giocarsi il posto».

Quindi ha già idee precise sulla sua Nazionale?«Sì, certo. La giocatrice va rispettata anche nella sua identità, che deve essere inserita nell’identità di squadra.Ognuna può essere determinante ma nella pallavolo c’è interdipendenza. Bisogna portare principi coerenti,integrare le qualità dei singoli giocatori, curare l’aspetto tattico. Caratteristiche della scuola italiana e della scuolabrasiliana»Quando farà le prime convocazioni?«Non prima di fine marzo. Ero impegnato anche in altri programmi per la Federazione, un lavoro che proseguirò:direzione tecnica delle giovanili e del Club Italia, processi di qualificazione sul territorio, corsi di qualificazione eformazione degli allenatori»Si chiede rinnovamento ma poi se non arrivano i risultati l’allenatore è il primo ad essere messo indiscussione.«Sono i rischi che corrono gli allenatori. Al di là della gestione complessiva del gruppo, ci sono giovaniinteressanti anche in ruoli chiave. Cercheremo di valorizzare qualche new entry e di creare alchimie importanti,come è accaduto nel gruppo che ha vinto il Mondiale giovanile»Uomini e donne sotto rete. Differenze?«Sua Maestà la pallavolo ci tiene ancorati a qualcosa di concreto, le differenze sono nell’interpretazione dellacompetitività. L’uomo è competitivo fino al midollo. La donna ha bisogno di stimoli, anche la donna lo sa produrre

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questo stimolo, ma è più altalenante. Gli uomini quando hanno contrasti magari alzano la voce, si dà un pugnosul tavolino e tutto si risolve. Le donne vivono in modo diverso i contrasti»Per lei sarà un debutto a certi livelli. Che tipo di allenatore è in partita?«La mia esperienza con le nazionali giovanili mi aiuterà, nel periodo estivo farò la mia gavetta. Diciamo che inpartita mi lascio trascinare, un po’ come Conte, l’allenatore della Juventus per la quale simpatizzo»La pallavolo ormai lo assorbe a tempo pieno. Ma c’è un Mencarelli che amerebbe anche poter coltivarele sue passioni giovanili.«Mi piace andare in mountain bike, leggere. Posso dire di essere un chitarrista mancato. Da ragazzo stavopreparando l’esame di ammissione ma purtroppo mi ruppi le dita giocando a pallavolo. Frequentavo il LiceoScientifico, avrei voluto studiare chitarra classica entrando al Conservatorio».

Come molti della sua generazione, e non solo, ha amato moltissimo la musica progressive.«Sono un estimatore di Peter Gabriel, sia come cantante dei Genesis che come solista. Lo ascolto moltissimo.Ho avuto la fortuna di vedere spesso concerti di tutti i gruppi storici. Mi piace molto anche la musica classica, miinteressano le armonie, gli arrangiamenti. Magari non tanto la musica italiana, anche se negli ultimi tempi si èevoluta»Mencarelli è nato ad Orvieto, vive ad Urbino, è sposato con Simona e ha due figli che fanno già sport.«Mia moglie l’ho conosciutà lì, ad Urbino. Mi piace il modo di vivere, la facilità con cui si entra in contatto con lagente. Alice ha 15 anni e gioca a pallavolo ad Urbino, fa il libero. Davide invece ha 8 anni e fa il minibasket»c.d.s.

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NUOTOPhelps: «Ora voglio una famiglia e dei figli»ROMA - Michael Phelps cerca un'altra medaglia, quella della vita. E sogna una famiglia e dei figli. «A 27anni rifletto, mi guardo indietro - ha detto il re di Olimpia in un’intervista a GQ - Era questo il mioprogetto. Ottenere tutti i risultati che mi ero prefisso e ritirarmi prima dei trent’anni. Ora ho l’impressioneche esista altro. Che la vita abbia in serbo qualcosa di più soddisfacente di un altro record. Per esempio,avere una famiglia, dei figli. Le medaglie le ho, queste cose mi mancano».

IPPICAOggi c’è Lotar Bi a VincennesPARIGI - Oggi trotto a Vincennes: Prix Hersilie (gruppo 3, 85.000 €, m. 2100) - Lotar Bi.OGGI - Ore 18.30 TQQ ad Aversa (trotto, 8ª corsa, m. 1660) Favoriti: 3-12-11-5-1. Sorprese: 8-4-9. Inizioconvegno alle 14.55. Corse anche a Pisa (g, 13.40), Palermo (t, 15.15).IERI - TQQ a Kempton: Tris 10-5-3, quota 154,07 € per 696 vincitori, quota con rit. (n.7) 21,46 €; Quarté 10-5-3-8, quota 277 € per 83 vincitori, quota con rit. 96,25 €; Quinté 10-5-3-8-11, quota 3.313,76 € per 10 vincitori,quota con rit. 254,36 €.

SCI DI FONDOTour de Ski, oggi la Cortina-DobbiacoBOLZANO - Il Tour de Ski arriva in Italia per la fase finale. A Dobbiaco si gareggia oggi e domani, poi ilfinale domenica in Val di Fiemme. Ad aprire il programma in Alta Pusteria sarà la 35 km t.l. ainseguimento tra Cortina e Dobbiaco (ore 12.15). La prima gara al femminile sarà una 15 km (ore 15.15)lungo un tracciato da 5 km, attorno alla Nordic Arena di Dobbiaco, da percorrere per tre volte.

OLIMPIADISochi 2014, Putin lotta con i bagariniMOSCA - Multe salate per i bagarini all’Olimpiade invernale di Sochi 2014. Lo ha deciso il presidenterusso Vladimir Putin, firmando una legge in merito. Chiunque cercherà di vendere biglietti a prezzimaggiorati rischia sanzioni fino a un milione di rubli (quasi 25.000 euro). La nuova legge mette anchesotto controllo anche i prezzi degli hotel nella regione durante il periodo dei Giochi, vietando ai gestori diimporre aumenti eccessivi.

GOLFTre azzurrini secondi nel World ChallengeTAMPA - Splendida prova dei giovani italiani al World Junior Challenge di Palm Harbor, in Florida. Neltorneo maschile, vinto da Wang (Usa) con 271 colpi, secondi Renato Paratore e Pietro Crema a una solalunghezza, quarto Michele Cea con 220. Al femminile successo della Villalobos (Usa) con 229 davanti adAlice Barbieri (232).

PALLAVOLOEuropei pre-juniores: oggi Italia-BielorussiaROMA - Inizia oggi il cammino delle nazionali prejuniores azzurre, che saranno impegnate nei Tornei diqualificazione agli Europei. Le prime a scendere in campo saranno le ragazze di Luca Pieragnoli, che aMosca (ore 12.15 it.) affronteranno la Bielorussia. Domani i cadetti di Andrea Tomasini giocheranno aBrno contro la Francia.DERBY BENEFICO - (a.p.) Insieme per ricordare e aiutare. Nel pomeriggio a Gubbio (ore 18), Perugia e SanGiustino si ritroveranno sottorete per ricordare Francesco Rampini, tecnico-giocatore di Gubbio Volleyscomparso tragicamente qualche settimana fa. L’incasso andrà in beneficienza alla “Spirit Onlus"ALL STAR GAME DONNE - E’ stata fissata per il 27 gennaio (ore 18 diretta RaiSport) al palaOlimpia diVerona l’edizione 2013 dell’All Star Game femminile, quest’anno dedicata alla Fondazione Umberto Veronesi.Una selezione di atlete italiane sfiderà il Resto del Mondo. Sulle panchine Parisi e Napolitano.

PALLANUOTODomani anticipo Posillipo-Florentia in TvROMA - Torna domani l’A1 maschile con l’anticipo Posillipo-Florentia (ore 19.30; diretta RaiSport 2).Sabato (ore 15) Brescia-Quartu, Nervi-Savona, Bogliasco-Acquachiara, Camogli-Recco, Lazio-Ortigia

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SCELTA GIUSTA NEL 2014 LE VERIFICHEdi Pasquale Di Santillo

ROMA - Non sappiamo se Marco Mencarelli sarà il tecnico capace di rigenerare una Nazionale femminileuscita con le ossa a pezzi dalle Olimpiadi di Londra per il risultato e per le sgradevoli, tardive appendicipolemiche. Di certo, rappresenta una scelta opportuna, giusta, per la storia dell’uomo e del tecnico. Che havissuto da protagonista l’era Bonitta, con i suoi splendori e le sue....criticità fino a traghettarla alla successionedi Massimo Barbolini per poi prendersi tutte le soddisfazioni possibili con le giovanili. Il “Menca” le ha vistetutte o quasi e conosce bene l’universo federale. Potrebbe rappresentare l’equilibrio ideale per le futuregenerazioni visto che nel 2006 Bonitta venne cacciato perché dal gruppo ritenuto troppo duro e Barbolini hapagato la sua eccessiva “morbidezza” con alcune senatrici. Equilibri a parte, c’è da risolvere il problematecnico di un campionato. agonisticamente valido ma dalle incerte garanzie di crescita tecnica Mencarelli perquest’anno non avrà problemi. L’Europeo lo giocherà con giovani e qualche “ripescaggio”. Il problema sarà il2014 con il Mondiale in casa. Allora si riproporrà il dilemma: richiamare o no le senatrici e quali? Ai posteril’ardua sentenza.

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Marco Bonitta (Galbiati)Massimo Barbolini

Traghettò la Nazionale da Bonitta a Barbolini

Mencarelli è stato vice di Marco Bonitta sulla panchina delle azzurre dal2001 al 2004. Nel 2001 arrivò l’argento europeo dopo una delle più bellepartite della storia azzurra in finale contro la Russia. Nel 2002 lo storicotrionfo Mondiale a Berlino Con Massimo Barbolini, il “Menca” hacondiviso la panchina nel Mondiale 2006 (4° posto) subito dopola...rivolta delle ragazze. Ma è rimasto nello staff azzurro come dt disquadre giovanili e Club Italia

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TRINCHIERI C.T. DELLA GRECIA

ROMA - Adesso è ufficiale: Andrea Trinchieri sarà il prossimo c.t. della Grecia. L’annuncio è arrivato ieri dallafederazione ellenica. L’attuale coach di Cantù, 44 anni, prenderà il posto di Ilias Zouros.Trinchieri ha firmato un biennale e assumerà l’incarico part-time, mantenendo il ruolo di allenatore di Cantù. «LaGrecia è una delle migliori squadre del mondo. Diventarne l’allenatore è per me un grande onore e una granderesponsabilità» il commento del milanese.La Grecia è stata due volte campione d’Europa (1987, 2005) e ha vinto l’argento ai Mondiali 2006, battendo insemifinale gli Stati Uniti.

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MILANO VIETATA A TIFOSI CANTU’

MILANO - Forum di Assago proibito domenica sera per i tifosi di Cantù. Il prefetto di Milano ha infatti vietato lavendita dei biglietti ai residenti nella provincia di Como (cui appartiene Cantù), ritenendo la partita «ad altorischio». Ai cancelli del Forum verrà richiesto agli spettatori un documento d’identità al fine di evitare chel’ordinanza possa essere aggirata. Milano-Cantù verrà trasmessa in diretta da RaiSport 1 alle 20.

PER VEROLI - Ufficializzato ieri il passaggio da Imola a Veroli della guardia americana Paul Marigney, 29 anni.Debutterà domani nell’anticipo contro Verona (diretta RaiSport, ore 20.45).

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IL MERCATO DEI PLAY Green-Milano, fatto! Biella chiede Giachetti Clemente a Venezia

PESARO - Tutti a cercare un play col lanternino. Perché se non hai un regista all’altezza, l’efficacia di unasquadra di basket si dimezza.Milano, nonostante una disponibilità economica esagerata, ha faticato a firmare un nuovo play dopo il divorzio daOmar Cook. Alla fine ha scelto un cavallo di ritorno per l’Italia, quel Marques Green che ha fatto innamorareAvellino ma anche imbestialire Pesaro. Green esce (male) dal Cedevita Zagabria dove Aza Petrovic non lovoleva più, ma ha classe e cervello, oltre che stimoli, per rispondere con l’atteggiamento giusto alla chiamata dipiù alto livello che gli sia mai arrivata dal nostro campionato.Intanto, Biella e Avellino - con meno soldi ma tanti problemi - si sono tuffate su Rok Stipcevic, in uscita daMilano. Pesaro era partita in largo vantaggio e il play-guardia slavo dovrebbe comunque approdare sull’Adriatico.Intanto Biella ha provato a bussare a Milano per avere Giachetti. Infine Venezia, che ha il problema di Zoroski(fermo un mese) ha preso a gettone Denis Clemente. Il portoricano ha fallito a Pesaro ma la penuria di play haspinto l’Umana a crederci lo stesso.e.f.

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PIANETA NBA Gallinari dice 17 e spezza la serie-sì dei L.A. Clippers

NEW YORK - Porta male il 17 ai Los Angeles Clippers. E comincia bene il 2013 per Danilo Gallinari, che è statotra i protagonisti del netto successo (92-78) di Denver sui californiani, imbattuti da 17 partite di fila e di sicuro lasquadra più in forma del momento nella NBA. L'azzurro ha messo a segno 17 punti, miglior realizzatore dei suoi,e recuperato sei rimbalzi in 34’ (più un rimbalzo, un assist, un recupero e una stoppata), contribuendo in mododecisivo alla fine della striscia vincente della squadra californiana, reduce da un dicembre record, con 16 vittoriein altrettante partite.Giornata negativa anche per l’altra squadra di Los Angeles, i Lakers guidati da Mike d'Antoni, che sono statibattuti in casa 99-103 dai Sixers di Philadelphia, e per i New York Knicks, a loro volta costretti ad alzare bandierabianca al Madison Square Garden ad opera di Portland Portland (100-105).Solo Detroit ha approfittato del fattore campo, battendo 103-97 Sacramento.Così martedì: LA Lakers-Philadelphia 99-103, New York Knicks-Portland 100-105, Detroit-Sacramento 103-97,Denver-LA Clippers 92-78, New Orleans-Atlanta 86-95, Washington-Dallas 94-103

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Clemente via,Bryan chiede lacessione EMarkovski usa lafrusta: «Vogliovedere deiguerrieri»

NUOVO REGISTA RokStipcevic, 26 anni, in azionecon la maglia dell’Armani. Ilcroato di passaporto slovenoha giocato la scorsa stagione aVarese ed è atteso oggi aPesaro (Ciamillo)

PESARO, NON SOLO STIPCEVIC Attesa oggi la firma del play di Milano. E forse tornaLydeka

di Elisabetta Ferri

PESARO - Sarà il quarto playmaker a sbarcare quest’anno sull’Adriatico. Senon ci saranno intoppi, oggi si dovrebbe concretizzare l’arrivo alla Scavolini diRok Stipcevic, croato (ma con passaporto sloveno, quindi comunitario) che nonha più la fiducia di Scariolo a Milano: nemmeno un minuto giocato nella vittoriadell’Armani a Biella dopo due supplementari. E fra l’altro ieri l’Olimpia haannunciato la firma di Marques Green per la cabina di regia. Pesaro insegue Stipcevic da quando ha capito che Clemente non potevareggere il salto di categoria da titolare: discreto in Legadue, il portoricano non

ha il passo per fare lo scalino superiore. Markovski nonsi fidava di lui e l’ha utilizzato pochissimo da quando èarrivato sulla panchina biancorossa. Ieri il portoricano harescisso il contratto e approda a Venezia, che deverisolvere il problema dell’infortunio di Zoroski. Chiaro, dunque, che l’arrivo alla Scavolini del piccoloTorey Thomas (1.80) è un palliativo in attesa del playslavo, che il coach macedone vede come il timonieregiusto: rapido, buon tiratore, abile nel pick-and-roll e già

esperto del nostro basket. Thomas sarà il suo alter-ego.

MOVIMENTI - Così, il destino di Denis Clemente è diventato lo stessodell'uomo del quale aveva preso il posto, Reggie Hamilton (finito a Ferentino): bocciati entrambi. Presto la Vuellescoprirà se la nuova coppia Stipcevic-Thomas saprà far meglio. Di sicuro, il delirio è assoluto, a conferma chequando si sbaglia la squadra d’estate è difficile rimettere le cose a posto a stagione in corso. Anzi, chi pocospende d’estate, spesso è costretta poi a spendere di più in inverno. Il mercato di Pesaro - ultima in classifica econ un fardello di 10 sconfitte consecutive sulla schiena - potrebbe anche non essere terminato: pare cheSylvere Bryan, il secondo lungo che alle spalle di Crosariol sta dando un contributo evanescente, abbia chiestodi essere ceduto e che in questi giorni ci siano stati contatti per un possibile ritorno sull’Adriatico dell’ex TauLydeka, gigante lituano ruvido ma efficace, finito in Russia, a Samara. Ma per fargli posto, una volta arrivatoStipcevic, bisognerebbe operare un altro taglio. Si vedrà.

GUERRIERI - Insomma, Pesaro le sta tentando tutte per evitare la retrocessione in Legadue. Dopo il derbyperso in casa con Montegranaro, coach Markovski ha tuonato contro i giocatori, rei di non essersi impegnati indifesa (32 punti subiti nel primo quarto senza commettere falli!) e li ha “puniti”, iniziando l’anno nuovo con dueallenamenti senza pallone: «Devono capire che qui non si sta parlando di pallacanestro, ma della voglia dilottare petto a petto con l’avversario, della fame, della determinazione di tuffarsi su un pallone, di strappare unrimbalzo. Dobbiamo ripartire da queste cose se vogliamo avere delle chance di salvezza: bisogna essere deiguerrieri» . Chissà se “Stip” porterà un po’ di quel furore che chiede Markovski. «Io credo ancora alla salvezza e la miasquadra non mi dispiace nemmeno - ha detto ieri l’allenatore, smorzando un po’ i toni dopo l’arrabbiatura didomenica - Ma se non possiamo essere più bravi degli altri con la palla, dobbiamo esserlo almeno quando lapalla ce l’hanno gli altri. Senza difesa è difficile combattere nella zona di classifica dove siamo oggi. Da qui siriparte» . Ma ora il calendario si fa impietoso con Pesaro: domenica arriva la capolista Varese. Difficile invertire iltrend.

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