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Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983 GIOVEDI 12 NOVEMBRE 2015 - ANNO 33 N. 29 - EURO 0,20 “Nessuna nasce prostituta”, una fiaccolata per la libertà La comunità di Don Benzi in strada contro la tratta delle donne CAMINATI A PAGINA 2 L’assessore al Welfare: ‘Una struttura in centro storico ormai è fuori dal tempo Dobbiamo chiederci: preferisco un ospedale vicino a casa o essere curato bene?’ Sanità, è già polemica sull’ipotesi di costruzione di un nuovo nosocomio “Perchè non ristrutturare l’esistente?” è la propo- sta delle opposizioni davanti all’ipotesi di costru- zione di un nuovo ospedale a Piacenza, su volon- tà della Regione, presentata a margine del piano dell’Ausl “Futuro in salute”. L’assessore Cugini: “No ragionare con il freno a mano tirato” ALBERICI A PAGINA 6 Fiera autunnale il 17 e 18 novembre, edizione numero 225 Agricoltura e zootecnia, protagoniste a Codogno GAZZOLA A PAGINA 3 Cooperazione Unicoop: “Uniti per tutelare il sociale” POLLASTRI A PAGINA 4 Palazzo Mercanti Tassa di soggiorno, è subito bagarre A PAGINA 3 A PAGINA 5 Teatro, Moni Ovadia a Fiorenzuola A PAGINA 7 Antifurto e grate, l’ABC della sicurezza di Rabizzoni & Franchi snc Cancelli Inferriate Ringhiere per interni e balconi Recinzioni LAVORI ARTISTICI IN FERRO ESEGUITI SENZA SALDATURA SAN POLO DI PODENZANO (PC) - Loc. Loghetto Nure, 2 Tel. e Fax 0523.551063 - Cell. 331.2787858 Registrati al Portale del Donatore Portale del Donatore Iscrivendoti potrai: scaricare i tuoi esami consultare l'elenco delle tue donazioni prenotare la plasmaferesi aggiornare i tuoi dati anagrafici Per info e assistenza 0523 336620 Via G.Taverna, 49 29121 Piacenza [email protected] https://noidonatori.avisprovincialepiacenza.it Sei un donatore di sangue? Nuovo ospedale, Cugini: No a battaglie di retroguardia AZIENDA VITIVINICOLA LOMBARDELLI MARIA UN PASTO SENZA VINO È COME UN GIORNO SENZA SOLE www.vinilombardelli.it AZIENDA VITIVINICOLA LOMBARDELLI MARIA via Montegrappa, 23 Ponte dell’Olio (PC) Tel. 0523.877254 [email protected]

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Nuovo ospedale, Cugini: No a battaglie di retroguardia

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Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc

Poste Italiane spa - Spedizione in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02 2004 n. 46) art. 1, comma 1 - DCB Pc

REDAZIONE

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1983

GIOVEDI 12 NOVEMBRE 2015 - ANNO 33 N. 29 - EURO 0,20

“Nessuna nasce prostituta”, una fiaccolata per la libertàLa comunità di Don Benzi in strada contro la tratta delle donne

CAMINATI A PAGINA 2

L’assessore al Welfare: ‘Una struttura in centro storico ormai è fuori dal tempoDobbiamo chiederci: preferisco un ospedale vicino a casa o essere curato bene?’

Sanità, è già polemica sull’ipotesi di costruzione di un nuovo nosocomio

“Perchè non ristrutturare l’esistente?” è la propo-sta delle opposizioni davanti all’ipotesi di costru-zione di un nuovo ospedale a Piacenza, su volon-tà della Regione, presentata a margine del piano dell’Ausl “Futuro in salute”. L’assessore Cugini: “No ragionare con il freno a mano tirato”

ALBERICI A PAGINA 6

Fiera autunnale il 17 e 18 novembre, edizione numero 225

Agricoltura e zootecnia, protagoniste a Codogno

GAZZOLA A PAGINA 3

Cooperazione

Unicoop: “Uniti per tutelare il sociale”

POLLASTRI A PAGINA 4

Palazzo Mercanti

Tassa di soggiorno, è subito bagarre

A PAGINA 3

A PAGINA 5

Teatro, Moni Ovadiaa Fiorenzuola

A PAGINA 7

Antifurto e grate,l’ABC della sicurezza

di Rabizzoni & Franchi snc

Cancelli

Inferriate

Ringhiereper internie balconi

Recinzioni

LAVORI ARTISTICI IN FERRO ESEGUITI SENZA SALDATURASAN POLO DI PODENZANO (PC) - Loc. Loghetto Nure, 2

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Corriere Padano 12 novembre 2015

2 ATTUALITÀ

“Nessuna donna nasce prostituta, c’è sempre un uomo che la fa diventare”. Lo disse Don Oreste Benzi, il fondatore della comunità Papa Giovanni XXIII. La stessa che ancora oggi, a quasi cin-quat’anni dalla fondazione, mette in campo azioni concrete contro la trattra delle donne che finiscono nella rete del-le prostituzione. L’associazione dagli anni 90 è operativa con l’unita di strada per raccogliere e intercettare davvero da vicino le storie di giovani donne, spesso straniere, finite nelle mani degli sfruttatori. “Tentiamo sempre di tornare dalla ra-gazze – ci spiega Caterina Ghiozzi della Comunità Papa Giovanni XXIII - cerchiamo di conoscerle e far capire loro che ci avviciniamo non per com-prarle. Gli ricordiamo che non sono oggetti, che non possono essere usate come merce, vendute, trattate, che sono persone come me, come voi. Quello che chiedono è una vita normale, un lavoro dignitoso, un uomo che le ami, come tutte noi”. Da due anni l’unità di strada è presenta anche a Piacenza: una volta alla setti-mana si percorrono le vie a luci rosse della città quelle dove sempre più spes-

“Il primo passaggio – racconta Romi-na volontaria dell’associazione Papa Giovanni XXIII – è di andare in strada. Ci dividiamo in tre o quattro per auto, scendiamo in due. Tra noi ci deve sem-pre essere una donna perchè dà più fi-ducia alle ragazze. Gli uomini italiani sono visti come chi le compra, chi le sfrutta. Il primo approccio dunque – spiega Romina – è la conoscenza, chie-diamo loro come stanno e da dove ven-gono, gli spieghiamo chi siamo e cosa puà fare l’associazione per aiutarle. Diamo loro un numero di telefono atti-vo 24 ore su 24 a cui si possono rivol-gere. Uscire ogni settimana ci permette di avere continuità anche se le ragazze vengono spostate da una zona all’altra, la tratta è molto ben organizzata. Il no-stro obiettivo resta comunque quello di costruire relazioni”. Sono i deboli, gli ultimi l’obiettivo dell’associazione che nell’ultimo perio-do ha puntato anche sulla prevenzione con incontri nelle scuole superiori per abbattere molti pregiudizi e la poca co-noscenza sul tema antitratta (Il servizio completo su www.zerocinque23.com)

Elena Caminati

stesse ragazze ci dicono Se nessuno ve-nisse da noi, noi non saremmo qua, ed hanno ragione. Con gli sfruttatori c’è sempre una storia di inganno, di false promesse dal paese di orgine che si concludono con amare delusioni”. Romina Iurato è nella associazione da

16 anni e da due fa parte dell’unità di strada. Una volta alla settimana scende in strada con i volontari con l’obiettivo di instaurare un primo contatto con le ragazze. In due anno l’unità di strada di Piacenza ha tolto dalla rete della prosti-tuzione tre giovani donne.

“Nessuna donna nasce prostituta”, fiaccolata per la libertà

so, anche di giorno, giovani donne met-tono in vendita il proprio corpo. Una di queste è Luljeta, una giovane albanese che i volontari dell’unita di strada sono riusciti a contattare ma che purtroppo è ritornata dai suoi aguzzini. Sfruttata, controllata sul tratto del marciapiede che le era stato indicato, sebbene fosse incinta al terzo mese. Ad inizio ottobre è stata costretta ad abortire e di lei sul-le strade piacentine non c’è stata più traccia, forse trasferita in un’altra zona dagli stessi sfruttatori. A lei l’associa-zione Papa Giovanni XXIII ha dedicato una fiaccolata per le vie di Piacenza. Duecento piccole luci hanno sfilato per le vie del centro fino alla chiesa di San Francesco dove il vescovo Ambro-sio ha ricordato la figura di Don Benzi scomparso otto anni fa.Nella nostra città in due anni sono stati fatti 250 colloqui, di cui 64 nuovi con-tatti. “A Piacenza il fenomeno della prostituzione è molto presente – con-tinua Caterina – questo significa che c’è un alto numero di clienti. Secondo l’antica legge della domanda-offerta le

Unicoop – la cooperativa di servizi socio-assistenziali ed educativi presente sul territorio piacentino dal 1986 – taglierà nel 2016 il traguardo dei 30 anni di attività con un fatturato pari a 9milioni di euro (più che qua-druplicato negli ultimi quindici anni) e 320 soci. In occasione dell’assemblea or-dinaria che si è svolta lo scorso ottobre, la presidente Arlene Zioni ha sottolineato l’impegno di Unicoop nel mantenere inalte-rato l’elevato standard qualitati-vo dei servizi offerti al territorio e nella difesa dei posti di lavoro della cooperativa: ‘A causa delle difficoltà che colpiscono il set-tore sociale, abbiamo deciso di convocare eccezionalmente una seconda assemblea (in aggiunta alla presentazione annuale del bilanco sociale che si svolge a fine aprile, ndc) per invitare tutti i soci ad unire le forze ed accre-

La presidente Zioni: “Occorre mantenere alta la qualità dei servizi e difendere i posti di lavoro intensificando le sinergie sul territorio”

FRANCESCA GAZZOLA

scere così la competitività della nostra cooperativa’, ha spiegato la presidente Zioni. Il direttore di Unicoop, Stefano Borotti ha aggiunto: ‘Il proble-ma non è Unicoop ma la crisi che ci colpisce. Non abbiamo mai chiuso in perdita un solo esercizio finanziario: siamo

un’impresa sana e solida che però deve alzare ancora di più la soglia di attenzione per evitare dannose perdite economiche’. Il direttivo di Unicoop sottoli-nea la necessità di intensificare le sinergie sul territorio, special-mente con il settore pubblico: ‘L’80% dei nostri clienti sono

Comuni e Asl, che sono stati fortemente colpiti dalla crisi. Per questo motivo – ha eviden-ziato la presidente - dobbiamo continuare a puntare sulla quali-tà e sulla nostra professionalità, offrendo servizi di eccellenza di cui il territorio non possa fare a meno’. La strada da seguire è quella del Centro ABI (Centro anziani e bambini), la prima esperienza in Italia di Centro intergenerazio-nale in cui convivono un centro diurno, una casa di riposo e un nido d’infanzia: ‘Fiore all’oc-chiello di Unicoop, il Centro ABI – aggiunge Zioni - coniuga i servizi per l’infanzia con l’assi-stenza agli anziani racchiudendo insieme le due anime di Unicoop e diventandone il simbolo’. Progetto bandiera del Piano Strategico per Piacenza Vision 2020, il Centro ABI è nato gra-zie ad una regia territoriale che ha coinvolto più soggetti: Co-mune e Provincia di Piacenza, Regione Emilia Romagna, Fon-

dazione di Piacenza e Vigevano e Cariparma. ‘Auspichiamo che tali sinergie possano proseguire anche in futuro attraverso una visione strategica territoriale di ampio raggio da parte di tutti i soggetti coinvolti nel sociale’, aggiunge la presidente di Unico-op che ricorda anche la fortunata esperienza degli appartamenti protetti ‘Il Cuore della Besuri-ca’, nata grazie alla collabora-zione con Comune di Piacenza e Fondazione di Piacenza e Vi-gevano. ‘Il servizio si rivolge ad anzia-ni e adulti sufficientemente au-tonomi per vivere soli, ma con necessità di aiuto (o di supervi-sione nelle attività quotidiane) e in contiguità con l’adiacente Centro diurno della Besurica’, aggiunge Zioni. I due monolo-cali completano la rete di ser-vizi socio-assistenziali offerti agli anziani per i quali Unicoop intende completare il prossimo anno il percorso di accredita-mento, (perfezionando alcuni

Unicoop, “unire le forze per tutelare il sociale”

contratti di servizio): ‘I servizi accreditati sono 15, di cui 11 servizi di assistenza domiciliare agli anziani e 2 Centri diurni. Si aggiungono i 2 Centri socio-ria-bilitativi residenziali per disabili di via Scalabrini nei quali realiz-zeremo il prossimo anno alcuni interventi di riqualificazione e innovazione’. Anche il settore dei servizi all’infanzia è stato colpito dalla crisi ma prosegue a testa alta: ‘Nonostante il calo della doman-da, offriamo servizi educativi in 11 nidi di infanzia (tra Piacenza e provincia), anch’essi coinvolti nel processo di accreditamento della Regione Emilia Romagna’.

In alto la presidente della coopera-tiva sociale Unicoop Arlene Zioni. Al centro il Consiglio di Ammini-strazione (Sabrina Fulgoni, Valen-tina Suzzani, Arlene Zioni, Cosetta Maldina e Maria Luisa Contardi) e il direttore (Stefano Borotti)

12 novembre 2015

3Corriere Padano

ATTUALITÀ

Assessore Cugini, che cos’è “Futuro in salute”, uno slo-gan?“Futuro in salute, il percorso partecipato avviato dall’Ausl con i Sindaci e presentato in Consiglio comunale è serio, fat-to di dati, chiavi di lettura, con-fronto. Il tema della sanità è cen-trale e l’errore più grande che si potrebbe fare oggi è quello di af-frontarlo, ancora una volta, con il freno a mano tirato e pronti a battaglie di retroguardia. La domanda che ognuno dovreb-be porsi è semplice: ‘preferisco avere l’ospedale vicino a casa o essere curato bene?’ Perché poi, alla fine, di questo si parla quan-do si pensa a rivedere gli assetti generali della presa in carico di chi ha bisogno di essere curato. Chi non si impegna a dare que-sta risposta, guarda il dito e non la luna. Ciò detto, in un contesto complicatissimo, bisogna estra-polare alcune pietre angolari. La prima è la cosiddetta clinical competence, che impatta sulla sicurezza degli interventi, sulla specializzazione, sulla casistica minima necessaria perché un professionista possa sviluppa-re un’esperienza sufficiente a garantire la sua competenza. Il riordino della rete ospedaliera non può prescindere da queste valutazioni”. Che cosa manca, a Piacenza, per avere una sanità di ec-cellenza, per ricorrere a una espressione (anche da noi)

L’assessore al Nuovo Welfare: “Il tema è centrale, no a battaglie di retroguardia. Dobbiamo chiederci: preferisco una struttura vicino a casa o essere curato bene? La politica deve saper affrontare la sfida”

abusata? “Senza i numeri, i chirurghi mi-gliori se ne vanno. Senza i nu-meri, i chirurghi migliori non arrivano. Poi sarebbe buona cosa ampliare il focus dai luoghi di cura ai percorsi di cura, per-ché oggi la principale barriera ai primi non è la distanza ma la complessità del percorso. Ag-giungiamo, inoltre, la necessità di passaggio dalla medicina di attesa alla medicina di iniziativa e il quadro comincia a prendere davvero forma. Dire di ‘iniziati-va’ significa entrare nel campo della prevenzione: le persone vanno intercettate e inserite nei percorsi. Questione di salute

dei singoli e di spese colletti-ve, che nel caso di trattamento in fase acuta lievitano a livello esponenziale. Non possiamo poi non parlare di presìdi e territo-rio, che non possono essere al-ternative rispetto all’offerta, ma nodi di un percorso complesso che accompagna la persona dal controllo preventivo alla fase post acuta, fino alla cronicizza-zione”. Ma in ciò che dice che cosa re-almente rientra nel quotidiano discorso-sanità, quello che in-teressa i cittadini?“Direi tutto: medici, ospedali, case della salute, strutture in-termedie, domiciliarità, lungo-

degenze. Soprattutto ci sta una nuova lettura dell’integrazione tra sociale e sanitario. Sia da un punto di vista concettuale che organizzativo e di risorse eco-nomiche. Su questo il dibattito necessita di un’accelerazione”.Assessore Cugini, dica: è re-alistica l’ipotesi di un nuovo ospedale a Piacenza? Non po-chi ricordano l’iter laborioso, e laborioso è un eufemismo, che ha accompagnato il com-pletamento del Polichirurgico.“Sul tema è giusto, secondo me, cominciare a dibattere oggi, con una prospettiva che considera un orizzonte di 8/10 anni. Una struttura in centro storico, come

Nuovo polichirurgico, “perchè non ristrutturare l’esistente?”“Io mi domando se le risorse che verranno destinate alla costruzione di un nuovo ospedale non possano essere utilizzate per un’adeguata ristrutturazione del complesso già esistente”. L’intervento di Lu-cia Girometta, consigliera comunale di Forza Italia, riassume le perplessità delle opposizioni dopo la presentazione, in consiglio comunale, del progetto dell’Ausl “Futuro in salute” da parte del direttore generale Luca Baldino. Un progetto in cui la parola chiave è trasforma-zione, trasformazione della sanità piacentina che, come ha spiegato Baldino, deve seguire tre dire-zioni: adeguamento tecnologico, raggiungimento di alte performance per evitare lo spauracchio del taglio di 17 primariati come previsto dal decreto Balduzzi, maggiori presidi sul territorio. In questo piano (un piano da 15 milioni di euro at-traverso risorse che non arriveranno dall’esterno e che devono essere reperite attraverso una raziona-lizzazione interna e una maggiore specializzazio-ne) si inserisce anche la promessa, fatta un mese fa, dall’assessore regionale Venturi sulla costruizone

di smascherare eventuali bluff). C’è tempo e ci sono le teste per farlo”.Da assessore non si è accor-to, anche in tema di sanità, di rappresentare ‘l’ultima pro-vincia’ di una regione opulen-ta e tuttavia distratta nei no-stri confronti? “Senta, accettiamo la scom-

messa o ci lamentiamo, ancora e sempre, di essere la povera Cenerentola, anche quando fi-nalmente ci hanno invitato con tutti gli onori al ballo? Sta a noi dimostrare che la proposta non sarà una favola: la politica non deve mollare la presa su questi temi. Solo presidiandoli con visione, competenza e autore-volezza garantiremo ai nostri cittadini un futuro davvero in salute”.

quella attuale, è fuori dal tempo, con un nucleo antico che costa centinaia di migliaia di euro all’anno solo da un punto di vi-sta energetico. Soldi che devono essere diversamente impegnati: in tecnologia, medicinali, dispo-sitivi, ricerca. Possibile, con uno scenario del genere, che ci siano ancora i cultori del ‘NO’ buono

per tutte le stagioni? Giustificare con i milioni/miliardi spesi nel vecchio ospedale la contrarietà a ragionare su un futuro nuovo impianto è semplicemente ridi-colo. Certo, bisogna prima ca-pire bene come si intenderà re-cuperare l’area attuale, una volta dismessa (ma vogliamo pensare che sfida avvincente sarebbe?). Di sicuro servono garanzie pre-ventive sulla quota di fabbiso-gno finanziario che la Regione si impegnerà a coprire e sul fatto che il percorso di realizzazione della nuova struttura non in-fluenzi negativamente gli inve-stimenti sul presidio esistente (e qui ci giochiamo la nostra abilità

Nella foto al centro l’assessore al Nuovo Welfare Stefano Cugini

ATTUALITÀ

“Importante è la clinical competence e poi bisogna ampliare il focus dai luoghi di cura ai percorsi di cura”

di un nuovo ospedale a Piacenza. “La richiesta di realizzare un nuovo ospedale a Pia-cenza è una richiesta fatta dalla politica ben prima del mio insediamento – ha spiegato l’ing. Baldi-no - Faccio presente che Parma, come ha titolato la Gazzetta nei giorni scorsi a tutta pagina, ha già presentato un progetto pur senza avere un euro di finanziamento. L’assessore Venturi ha affermato la volontà politica della Regione di non procedere più con investimenti a pioggia, ma di volersi con-centrare su tre grandi interventi, uno dei quali è Piacenza. Rendo noto, inoltre, che strutture come il Polichirurgico hanno un ciclo vitale di circa 10 - 12 anni. Quindi si tratta di un tema da affrontare adesso”. “I pazienti hanno bisogno subito di efficienza e cure – gli ha contestato Girometta - senza aspettare gli anni necessari per la realizzazione di un nuovo ospedale”. Rincara la dose Tommaso Foti (Fratelli d’Italia): “Lo sa direttore Baldino quanti soldi è costato l’o-spedale nuovo? È stato costruito in un’area non

adatta perché conveniva al Pci e alla Regione di allora guidata dal Pci. E quanti avvisi di garanzia è costato? E che solo 2 anni fa sono stati spesi più di 3 milioni di euro per il rifacimento del pronto

soccorso?”. Anche Mirta Quagliaroli (M5S) non ha risparmiato critiche: “Questa relazione mi sembra uno spot pro-mozionale dell’Ausl. Un bel libro di favole”.

Cugini: ‘Ospedale in centro anacronistico’

La Tecnortopedia Obertelli festeggia con la clientela i 40 anni di attività. Tecnortope-dia Obertelli è nata nel 1975, il 17 novembre, con Arturo Obertelli, tecnico ortopedico, che ha dato vita ad un team affidabile e competente. Da-gli anni 70 ad oggi lo staff della Tecnortopedia Obertelli in maniera impagabile e in-stancabile continua ad esse-re, nel Piacentino, un aiuto fondamentale per coloro che hanno problemi in campo or-topedico, estetico e sportivo. Il segreto dell’azienda è esse-re aggiornati partendo da pro-dotti realizzati con materiali sempre più evoluti e affidabi-li, frutto di un attento studio dei problemi e di continuo la-voro e ricerca. Inoltre esegue

Tecnortopedia Obertelli, 40 anni di attività

analisi ed esami computerizzati del passo con moderne indagini per misurare il carico esercitato su ciascun punto d’appoggio del piede: un aiuto fondamentale a problematiche posturali. I plantari realizzati sono perciò studiati per ogni tipo di esigen-ze. Il sistema GAIT Analisys permette di verificare l’efficacia dell’ortesi plantare in dinamica

e statica. L’ortopedia propone anche un vasto assortimento di cal-ze terapeutiche, preventive e per lo sport, costumi per ogni esigenza, anche per mastecto-mia. Inoltre, vendita e noleggio di letti anche elettrici, ausili per la deambulazione, poltrone elevabili, carrozzine e tutto ciò che può essere d’aiuto nella vita quotidiana. Tec-nortopedia Obertelli è con-venzionata con ASL e INAIL (convenzioni mutualistiche). I titolari e tutto il team, in oc-casione del quarantennale, in-vitano la gentile clientela per un piccolo omaggio. La Tecnortopedia Obertelli si trova in viale Dante Alighieri 28/B (tel. 0523 754488).

Corriere Padano 12 novembre 2015

4 ATTUALITÀ

Tassa di soggiorno, dove finiranno i proventi?

Dove finiranno i 220mila euro che il Comune conta di incassare con la tassa di soggiorno? E’ il quesito che gran parte dell’oppo-sizione in Consiglio comunale a Piacenza si è posto durante l’ac-ceso dibattito dei giorni scorsi sull’introduzione dell’imposta tanto chiacchierata. Si tratta di una tassa di scopo “a favore di turismo e cultura”. Così l’ha presentata l’assessore al Bilan-cio Luigi Gazzola. Come detto il Comune stima un gettito di circa 220 mila euro all’anno che sarà

Si paga da gennaio 2016. L’assessore Gazzola: “A favore di turismo e cultura”. Le opposizioni: “Balzello che spingerà la gente a non venire”

destinato per interventi in campo di turismo e cultura, ambiti par-ticolarmente bisognosi di risorse. Il regolamento che ne disciplina l’attuazione è passato tra le cri-tiche dell’opposizione e qualche astensione nella maggioranza, e così l’imposta entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2016. Il presupposto è ovviamente il soggiorno in strutture ricettive della nostra città da parte di per-sone non residenti. L’imposta, per la quale sono previste diverse esenzioni, è dovuta per ciascu-na persona fino a un massimo di 4 pernottamenti consecutivi e sarà determinata in maniera pro-

porzionale a seconda del tipo e della categoria di struttura. Sarà versata al gestore, che rilascerà relativa ricevuta; per chi rifiuterà di corrispondere le cifre richieste sono previste modalità per il re-cupero coattivo.A dare battaglia all’introduzio-ne della tassa di soggiorno sono stati Fratelli d’Italia, il Pdl, la Lega Nord, Forza Italia e il mo-vimento 5 stelle. Per il consi-gliere comunale Tommaso Foti (Fratelli d’Italia) “siamo di fronte soltanto a un nuovo balzello che non aiuterà certo Piacenza nella ventilata ipotesi di candidatura a città italiana della cultura”. Per

l’ex parlamentare questa tassa rischia pesantemente di far fra-nare le velleità della nostra cit-tà agli occhi dei turisti che non avrebbero più dubbio sul fatto di privilegiare realtà limitrofe, come ad esempio Mantova, che hanno sicuramente molto da of-frire in termini culturali e che non hanno introdotto l’imposta. Per Foti poi non è chiaro come il Comune intenderà investire il gettito della tassa: “Sono anni e anni che non organizziamo una mostra di respiro nazionale”. Dubbi che albergano anche nella mente del leghista Massimo Pol-ledri, anch’egli strenuo opposi-

za con le strutture ricettive anche di realtà limitrofe”. Potrebbe in-vece servire a “rispolverare i vec-chi gioielli di famiglia” secon-do Marco Colosimo (Pc Viva) secondo il quale non c’è alcun pericolo di svuotamento delle strutture ricettive. “Basta guar-dare su internet per accorgersi che Piacenza è piena di bed and breakfast tutti pieni. Non sarà questa tassa a spingere la gente a non venire”. Stesso pensiero di Roberto Colla (Moderati).

tore della delibera. “Le indagini fatte in molte zone d’Italia hanno fatto registrare pesanti malcon-tenti e gravi ripercussioni sul tu-rismo. In questo modo si adotta un federalismo sbagliato, quello che mette le mani nelle tasche dei cittadini. Le strutture ricettive si svuoteranno”. Polledri ha poi cri-ticato il fatto che il Comune non si sia esposto su come verranno investiti questi quattrini visto che “a Roma se ne sono visti di tutti i colori”.Anche il Movimento 5 Stelle ha le stesse preoccupazioni. Secon-do i pentastellati la tassa inciderà negativamente “sulla concorren-

L’imposta di soggiorno entrerà in vigore il primo gennaio 2016

MARCELLO POLLASTRI

Contratto di fiume, confronto sulle criticità post alluvione(r.m.) La diga di Boschi ancora ferma, la possibili-tà di delocalizzare attività fuori dalle zone alluvio-nate, i danni all’agricoltura e la necessità di nuovi approcci. Questi i temi principali che hanno tenuto banco, durante il 5° forum pubblico sulla gestio-ne idraulica verso il Contratto di Fiume Trebbia, tenutosi a Cerignale il 7 novembre scorso. Tra le situazioni critiche, la diga di Boschi, su cui si è soffermato Alberto Sfolcini di Enel: “siamo stati invasi da 15mila metri cubi di detriti” ha spiegato, aggiungendo che “i due gruppi generatori sono stati sommersi da 10mila metri cubi d’acqua”. La linea principale Enel, spiega Sfolcini “è ancora scollega-

ta, stiamo usando una sezione di media tensione”. Il ritorno alla normalità non è ancora ipotizzabile nei tempi: “è ancora prematuro dire quando po-tremo ripartire” spiega Sfolcini “ma è importante rialzare la testa”. Un altro problema legato all’al-luvione è l’ipotesi di dover delocalizzare le attività alluvionate, come campeggi, imprese e case: “noi chiediamo solo di sapere se ciò che è scritto nel Piano di Assetto Idrogeologico di Piacenza sia va-lido o no” spiega Fabrizio Binelli di Legambiente, spiegando che, ad esempio, con il divieto di attività ricreative all’aperto “alcune attività dovrebbero es-sere delocalizzate”. L’ipotesi non piace al sindaco

di Cerignale Massimo Castelli: “il tema è complica-to. Cosa facciamo, un canale a cielo aperto in piazza ad Ottone? Dobbiamo contestualizzare, non dico di adattarci a tutto ma ragioniamo”. Filippo Gasparini di Confagricoltura ha poi ricordato come gli agri-coltori abbiano subito “tantissimi danni, ovvio che abbiamo mantenuto i toni bassi per rispetto” spiega, aggiungendo che “non possiamo accettare, comun-que, un sistema lasciato a sé stesso”. Infine Laura Chiappa di Legambiente ha spiegato come serva “un nuovo approccio non solo sull’emergenza ma anche sulla prevenzione, le popolazioni vanno messe in si-curezza, non basta tamponare”.

12 novembre 2015

5Corriere Padano

Spazio4, ripartono corsi e attività: a lezione di magliaSpazio4: ripartono a tutto campo le atti-vità del centro aggregativo comunale di via Manzoni. Giovedì 12 dalle 20.30 riecco il fortunato corso di maglia e ricamo settimanale con le maestre dell’associa-zione Mani delle Donne. Martedì 17 alle 21 inizierà invece il ciclo mensile dedicato a “Storie dell’altro mondo” e si inizierà con “Il rifugio”, incontro dedicato alle condi-zioni dei rifugiati attraverso il progetto

“Morte di un commesso viaggiatore” al Municipale.Moni Ovadia apre la stagione del Verdi di FiorenzuolaElio De Capitani e la compa-gnia del Teatro Dell’Elfo al Mu-nicipale di Piacenza martedì 17 e mercoledì 18 alle 21 con un’atte-sa rilettura di un grande classico del ‘900, “Morte di un commes-so viaggiatore” di Arthur Miller, per la stagione di prosa “Tre per te” di Teatro Gioco Vita. Moni Ovadia in “Tra la carne e il cielo” venerdì 13 alle 21 a Fiorenzuola per l’inaugurazione della stagione di prosa del Teatro “Verdi”: uno spettacolo-concerto in omaggio a Pasolini nel quarantennale della morte e alla sua predilezione per le musiche di Bach. Poi, il ritor-no di Nino Formicola con la sua verve al Teatro “Verdi” di Castel-sangiovanni, sabato 14 alle 21 in-sieme ad un ricco cast in “Forbici e follia” di Paul Portner nella ver-sione italiana firmata da Gianlu-ca Ramazzotti e il regista Marco Rampolli.Settimana ricchissima e di alto valore artistico, quella che sta per consumarsi sui palcosceni-ci piacentini. Questi sono i titoli

Cineforum e rassegne:quattro film d’autoreTra cineforum e rassegne, quattro film d’autore da non perdere. Partiamo dal Cinema Jolly di San Nicolò, dove mercoledì 18 alle 21.30 arriva “Marguerite” di Xavier Jannoli, liberamente ispirato alla vita della soprano americana Florence Foster Jenkins, famo-sa per la sua mancanza di doti canore. Lo stesso giorno alle 21 alla biblioteca comunale di Caorso per

il cineforum dell’Arci “La Baracca” si vedrà un “cult” di Luigi Comen-cini, “Tutti a casa”. Sempre il 18, alle ore 15 al Politeama di Pia-cenza per la rassegna “Cineclub Argento” riservata ai pensionati, ecco “Suite francese” di Saul Dibb. Infine, giovedì 19 alle

21 all’Iris 2000 di Piacenza per “Cineclub - Grandi film su grande schermo”, spazio ancora al giovane regista prodigio canadese Xavier Dolan con “Tom à la ferme”, premio Fipresci al Festival di Venezia due anni fa.

CINEMA

ANTEPRIMA

principali, gli autori, i registi e gli attori in campo, ma è solo la punta dell’iceberg. A Fiorenzuola infatti sabato 14 parte anche la stagione collaterale “BaseOff” organizzata all’ex scuola di Baselica Duce tra-sformata in spazio teatrale grazie al Comune e all’associazione Ma-tassa: serata inaugurale ad ingres-so gratuito con il grande fotografo Pino Bertelli che racconterà Paso-lini attraverso le parole e gli scatti raccolti in “E ti ricordo amico...”.Tornando invece alla città, parte

anche la nuova edizione della ras-segna per famiglie “A teatro con mamma e papà” di Teatro Gioco Vita. Il sipario si alza domenica 15 alle 16.30 al Teatro Filodrammati-ci con lo spettacolo “Made in ter-ra”, produzione italo-francese par-ticolarmente indicata per tutto il pubblico (i bambini, dai 6 anni in su), un racconto poetico senza pa-role in chiave comica e burlesca di e con il bravissimo clown Ménin-gue. E chiudiamo con la doppietta in programma al Teatro Trieste 34

di Filippo Arcelloni. Sabato 14 alle 21.15 prenderà il via la se-conda edizione della rassegna “Teatro a KM zero” con “Falso movimento”, interessante soli-loquio di e con il regista e atto-re Pino L’Abbadessa, ispirato al racconto “La tana” di Frank Kafka. L’indomani, il 15 alle 16.30, nuovo appuntamento con “La domenica dei picco-li” per le famiglie e l’infanzia, con lo spettacolo “Cenerentola folk” di Teatro Invito.

PIACENZA - Il giardino di Margherita Presentazione della ricostruzione dei giardini farnesiani, stu-diati dall’arch. Roberta Morisi: appuntamento venerdì 13 alle ore 17 presso la sala storica di Palazzo Farnese. PIACENZA - Codice Landiano della Divina Commedia In occasione della ricorrenza dei 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, sarà esposto a Palazzo Galli l’importante Codice della Biblioteca Comunale Passerini-Landi, il 14-15-16 novembre, nel Salone dei depositanti (ore 11 - 19). PIACENZA - Il Bimboisola Presentazione del libro “Il Bimboisola” di Machi Bernazzani; non mancherà un laboratorio creativo. Appuntamento saba-to 14 alle 16.30 presso la Galleria del Sole. PIACENZA - Castagnata insieme a Geocart Sabato 14 alle ore 16.30 in Via Degli Spinoni, 1/a, castagnata per i partecipanti al laboratorio di cucina. PIACENZA - Ciclo di incontri Schiller-Verdi In occasione del 210° anniversario della morte di Friedrich Schiller, tre incontri di approfondimento sul rapporto tra le opere di Schiller e i drammi lirici di Verdi. Sabato 14 alle ore 17, è la volta di Nicola Montenz sull’opera “I Masnadieri”. CASTELLO DI GROPPARELLO - Re Artù e i cavalieri Sabato 14, serata fantasy nel bosco e castello con cena e animazione a tema per grandi e piccini. CASTELL’ARQUATO - Medioevo Beer Fest Musica dal vivo, disco music, cucina tipica bavarese, griglia e birra alla festa autunnale, venerdì 13 e sabato 14.

AGENDA WEEKEND

SPORT

Calcio: Pro Piacenza,la Cremonese festeggia

Primo squillo in trasferta per la Cremonese di Fulvio Pea che trova tre punti importanti per la classi-fica e per rimanere agganciata al treno play-off. I rossoneri di Viali continuano invece nel loro cammi-no interno difficoltoso con soli 3 punti all’attivo (contro i ben 7 fuori casa). In un inedito derby del Po il Pro Piacenza prova a dare continu-ità di risultati al suo cammino dopo i 4 punti nelle ultime due uscite per allontanare la zona retrocessione in cui il Mantova ha inaspettatamen-te sconfitto a domicilio il Bassano mente il Renate ha inchiodato il Pavia. La Cremonese, d’altro can-to, cerca il primo successo esterno stagionale scendendo al Garilli forte del successo di misura sul Lumezzane e con un attaccante in splendida forma come Brighenti. Viali ripropone il modulo vincente di Busto Arsizio con una difesa in linea a 4 e con un rombo di cen-trocampo in cui Rantier funge da perno alto e sia Barba che Aspas provano a spingere sull’interno. Lo scopo di Viali è quello di accom-pagnare il più possibile la manovra offensiva con gli inserimenti dei centrocampisti in modo da toglie-re dall’isolamento offensivo Cri-stofoli. Per buona parte del match assistiamo ad un Pro Piacenza generoso ed intraprendente in cui il rientrante Barba fa il diavolo a 4 sulla destra nel tentativo di sup-

portare Alessandro largo a sinistra e Rantier trequartista; la Cremone-se dimostra una manovra lenta in cui i centrocampisti difficilmente verticalizzano ma provano l’ac-cerchiamento esterno con le spinte di Crialese a sinistra e Formiconi a destra. Se non fosse per l’ormai cronica sterilità offensiva, i ragazzi di Viali meriterebbero ai punti la vittoria; ma il tiro da 30 metri di Maiorino (con Fumagalli colpe-volmente in ritardo) e l’espulsio-ne di Bini chiudono anzitempo la contesa proprio nel momento in cui i rossoneri stavano producendo il loro massimo sforzo alla ricerca del vantaggio. Ancora una volta i rossoneri pagano l’inconcluden-za in area di rigore, con una ma-novra che pur essendo fluida fino alla trequarti, sconta un Cristofoli troppo accerchiato tra i difensori avversari ed un Alessandro molto largo a sinistra e non sempre nel vivo del gioco. Per Viali la neces-sità di trovare alternative di schemi e di uomini al fine di migliorare quantomeno il rendimento interno in zona gol, per quel che concerne le prestazioni lontane da casa, fino ad ora sono arrivati da li i punti per tenere in piedi la classifica, ma sabato prossimo a Cuneo sarà il primo vero e proprio spareggio salvezza a testare la tenuta da viag-gio dei rossoneri.

Giancarlo Tagliaferri

Volley: Lpr, sconfitta a sorpresa da Padova

(gt) Brusco ed inatteso stop casalingo per la Lpr Piacenza nella terza giornata di Superlega di volley. è la Tonazzo Padova a violare per la prima volta in stagione il Palabanca al termine di un match che inizialmente è stato domi-nato dai piacentini ma che nel corso del secondo set è letteralmente “girato” a favore dei veneti che trovano a sorpresa i primi tre punti in classifica e complicando al contempo il cammino dei biancorossi. Dopo la netta sconfit-ta contro la Lube la squadra di Giuliani pareva in grado di regolare agevol-mente un formazione giovane e sulla carta inferiore come quella patavina. La realtà del campo ci dice invece come Lpr sia ancora una formazione in pieno rodaggio e con un rendimento molto altalenante; dopo la vittoria con-tro Milano e il confortante pre-campionato in molti confidavano che Piacen-za potesse registrare un ruolo da co-protagonista in campionato ed inserirsi subito a ridosso delle primissime. Gli impegni contro Lube e contro Padova ci evidenziano ancora come il sestetto biancorosso sia ancora in ritardo in alcuni fondamentali di gioco con alcuni singoli ancora incostanti. Dopo qua-si due set giocati su buoni livelli l’Lpr è calata vistosamente alla distanza complice uno scarso apporto della battuta e del muro, Padova ha cosi potuto disporre di un cambio palla più fluido approfittando anche di una ricezione biancorossa che progressivamente ha perso di lucidità. Coscione ha faticato con palla staccata da rete soprattutto con Perrin e Zlatanov (48% di positi-vità e 24 punti complessivi), mentre ha troppe volte ignorato Luburic (17 punti per lui ma molti dei quali con Tavares in campo) ed i centrali Kohut e Patriarca capaci di mettere a segno 17 punti con oltre il 50% di attacchi. Padova, dopo un primo set con solo il 36% di attacco, è cresciuta vistosa-mente con gli schiacciatori Quiroga e Berger ed il centrale Averill capaci di chiudere tutti in doppia cifra con positività vicino al 60%. Dopo questa sconfitta il cammino di Piacenza di complica maledettamente con un nono posto in classifica che la vede ad oggi fuori dai play-off e con la prospettiva di due trasferte terribili come Trento e Verona in cui si rischia di tornare a casa senza punti e di complicare ulteriormente il cammino tra le prime otto. Per Giuliani , al di là della graduatoria, il pensiero di una gioco che fatica a decollare ed a trovare continuità soprattutto offensiva e dai nove metri.

Dal jazz al rock alla techno, tutti i colori della musicaDal jazz al blues, dal rock alla techno: un’altra settimana ricca di concerti per passare attraverso tutti i colori della musica. Comin-ciamo con un nuovo evento pro-alluvionati: appuntamento all’Au-ditorium Santa Chiara di Bobbio venerdì 13 alle 21 con lo spettaco-lo “Work in music! La musica per ricostruire” che vedrà protagonisti il Quartetto Archimia, (in foto) i musicisti di associazione Banda Larga e il jazzman Giuliano Liga-bue, con la partecipazione straor-dinaria di Margherita Antonelli. E apriamo subito una finestra sul denso weekend del Milestone, la sala concerti del Piacenza Jazz Club. Sabato 14 alle 21.15 un dop-pio appuntamento maiuscolo: due duo da non farsi scappare. Minimo comun denominatore, il virtuoso Max De Aloe che, scivolando tra armonica cromatica e armonica bassa, fisarmonica ed elettronica, duetterà prima con la violoncel-

lista Marlise Goidanich nel pro-getto “Mutamenti” poi con il gran-dissimo fisarmonicista Gianni Coscia. E non è tutto: la sala aprirà anche domenica 15 alle 18 per il concerto della cantante Debora Lombardo, in quartetto con Ma-rio Zara al piano, Alex Carreri al contrabbasso e Matteo Frigerio alla batteria. Restando in tema, se-gnaliamo il concerto del bluesman

piacentino Marco “Ray” Maz-zoli, sabato 14 alle 21 al Pisarei e FaBlues di via Cittadella in solo piano-voce con un nuovo reperto-rio carico di ritmi boogie.Cambiando genere, chi sia in cerca di danze sfrenate fino all’alba non si perda la serata tekno di venerdì 13 al Delubra di Borgotrebbia con gli special-guest Weser (Narko-tek) e Mindtrax, accompagnati dai migliori dj di genere di Pia-cenza e dintorni. Sempre il 13, ma al Baciccia, si ancheggerà a suon di rap e reggae con i dj Maurizio Popi e Sunwise Sound mentre l’indomani si farà strada il con-certo rock’n’roll di Mel Previte & The Gangsters of love. Sabato 14, cover live anche al circolo Bi-kers di Cadeo con il tributo ai Pe-arl Jam dei Low Light. Nella set-timana nuova poi si spazierà dallo swing del piacentino Casabar Quartet, in foto (side-project de-gli SugarPie & The Candymen) in

concerto martedì 17 alle 22 alla Muntà di via Mazzini al blues del one-man-band milanese B.B. Chris, stesso giorno stes-sa ora all’Irish di via San Siro. Infine, mercoledì 18 alle 21.30

il jazz live di qualità ripartirà anche all’Arci “Amici del Po” di Monticelli con il KOT Trio di Lorenzo Poli, Valerio Abeni e Roberto Gorgazzini.

SPRAR della coop sociale L’ippogrifo, con proiezione del documentario “Un buon inizio” dei piacentini Federico Maccagni e Chiara Granata. Giovedì 19 alle 21 infine, via anche al gruppo di lettura mensile “Book for dinner”. Per partecipare attivamente alle proposte (tutte gratuite) basterà presentarsi all’incontro; per informazioni, mail [email protected].

Corriere Padano

612 novembre 2015

CODOGNO

Sta scaldando i motori l’edizione numero 225 della Fiera Autunnale di Codogno. Appuntamento martedì 17 e mercoledì 18 novembre presso il quartiere Fieristico “G. Vezzulli” (Viale Medaglie d’Oro, 1). Fiera agricola, rassegna di zootecnia, allevamen-to del bovino da latte e del suino: questo e molto altro è la manifestazione codognese, di antichissima origine, addirittura risalen-te al 1791. Si legge infatti nella Notificazione emana-ta il 20 ottobre di quell’anno dalla Regia Intendenza Provinciale di Finanza: «In coerenza di Sovrana Disposizione di Sua Maestà per favorire il Commercio del-la Provincia Lodigiana [...] essendo stato accordato al Borgo di Codogno l’istitu-zione di un’annuale Fiera d’ogni sorta di Mercanzia, per la quale sono stati siffatti li giorni di Giovedì, Venerdì, e Sabato della

Settimana successiva al S. Martino d’ogni Anno». Una tradizione che non smette di attirare, su una superficie di 45 mila metri quadrati, migliaia di visitatori del comparto agricolo e non solo. All’interno della Fiera si tro-vano in esposizione bovini da latte di razza frisona, bruna alpina, razze da carne; non mancano razze suine, avicole, equine (con la presenza di esemplari pregiati e da la-voro), prodotti tipici, macchine agricole e attrezzature. L’inaugurazione è prevista martedì 17 alle ore 11; dalle 12, al via le mostre. L’orario di apertura al pubblico è il se-guente: martedì dalle ore 12 alle 21, mer-coledì dalle ore 8 alle 17. L’ingresso ha un costo di sei euro (gratuito per bambini e ragazzi fino al quattordicesi-mo anno di età).

Si ricorda che durante la cerimonia di inau-gurazione sarà effettuata la consegna pub-blica delle borse di studio offerte dal Ro-tary Club e dall’Inner Wheel di Codogno. Torna inoltre, nell’edizione 2015, la “Giornata della trasparenza”: presso lo stand dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico sarà possibile rivolgere do-mande agli operatori presenti; verrà di-stribuito anche materiale informativo. Immancabile poi la Fiera delle bancarelle: mercoledì 18 al Quartiere San Biagio e do-menica 22 in centro città. Luna Park, infine, dal 14 al 22 in Piazzale Carabinieri d’Italia. Il programma aggiornato della manifesta-zione è online ai siti www.fieracodogno.it e www.comune.codogno.lo.it.

Costanza Alberici

Fiera Autunnale, edizione numero 225

Codogno, focus su allevamento e agricoltura: si guarda al futuro Ricco il programma dei conve-gni organizzati per la Fiera Au-tunnale: dislocati tra il quartiere fieristico ed altre location nella città di Codogno, ecco gli appun-tamenti per approfondire varie te-matiche del settore agricolo. Venerdì 13, ore 10.00, presso l’Aula magna dell’ITAS “Tosi” di Codogno, l’ITAS “Tosi”, l’ASL di Lodi e la Facoltà di Medicina e Veterinaria dell’Università di Mi-lano – Ospedale Veterinario di Lodi organizzano il convegno di apertura della 225^ edizione della Fiera “Management aziendale e benessere dell’allevamento bovi-no e suino”. Relatori: prof. Davi-de Pravettoni, docente di Clinica degli animali da reddito presso la Clinica dei Ruminanti, del Sui-no e Management – Università di Milano, dott. Vittorio Milini, Dirigente Veterinario ASL di Lodi, dott. Fabrizio Pancini, Di-rigente Veterinario ASL di Lodi. Lunedì 16, ore 9.30: presso la Sala Vezzulli del Quartiere Fie-ristico, CISL UST Asse del Po organizza il convegno “Il futuro della contrattazione: bilateralità nell’agroalimentare”. Lunedì 16, ore 18.00: la Sala Vezzulli del Quartiere Fieristico ospiterà Confagricoltura Milano

Lodi e Monza Brianza e Confe-derazione Italiana Agricoltori Milano Lodi e Monza Brianza con il convegno “Latte italiano e DOP”. Mercoledì 18, dalle ore 11.00, presso lo Sportello Futuro di Via-le Trivulzio, il Comune di Codo-gno, l’Ufficio di Piano Politiche Giovanili e il Consorzio per l’E-

ducazione e la Formazione Per-manente organizzano il convegno “Innovazione didattica e qualità della formazione degli studen-ti – L’alternanza scuola-lavoro”. Relatori: Vincenzo Ceretti, Sin-daco del Comune di Codogno; Mario Vittorio Zafferri, Asses-sore Cultura, Istruzione, politiche giovanili; Gerardo Fiorentino,

Coordinatore Spazio Lavoro, modelli organizzativi; a seguire, confronto con Dirigenti scolasti-ci, Ufficio Scolastico, Imprese e parti sociali, Comuni, Camera di commercio, Ufficio di piano po-litiche giovanili, Partner progetto Ri-generare Sociale. Donatella Barberis, Responsabile Piano di zona progetto Ri-Generare Valo-re Sociale Welfare Lodigiano di Comunità. Mercoledì 18, dalle ore 14.00, presso la Sala Vezzulli al Quartie-re Fieristico, Welfare Lodigiano di Comunità organizza il convegno “Agricoltura sociale: una oppor-tunità innovativa per il territorio”. Giovedì 19, ore 10.00: nell’Aula magna dell’ITAS “Tosi” di Co-dogno l’ITAS “Tosi”, il CNR, e il CREA organizzano il convegno di chiusura della 225^ Fiera Au-tunnale “Miglioramento genetico dei cereali: tecniche tradizionali e innovative per nutrire il pianeta”. Relatori: Dr. Michela Janni Con-siglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Bioscienze e Biorisorse (CNR-IBBR)- Bari; Dr. Alessan-dro Tondelli - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) Centro di ricerca per la genomica - Fiorenzuola d’Arda.

Libri, filmati e poesie per un novembre culturale

(c.a.) Iniziative culturali affiancano l’evento codognese della Fiera autunnale. Venerdì 13, alle ore 21, incontro con Giangiacomo Schia-vi, vicedirettore del “Corriere della Sera”, per commemorare l’opera dello scrittore e giornalista Mario Borsa, a cura della redazione del Popolo Codognese in collaborazione con la Pro Loco e la Libera Uni-versità del Basso Lodigiano. La sede dell’incontro è presso Palazzo Lamberti in via Cavallotti 6. Sabato 14, presentazione del libro “Il Piave mormorava. Il lodigiano alla Prima Guerra Mondiale” di Ferruccio Pallavera e Angelo Strop-pa. Appuntamento nella Sala Cultura del Municipio alle ore 17. Domenica 15, ancora alle 17 ma all’Auditorium Confartigianato di Via Garibaldi 40, protagonista sarà il libro di poesie di Francesco Dionigi “Ricordi”: una presentazione organizzata dalla Libera Uni-versità del Basso Lodigiano. Mercoledì 18, alle 14, nella Sala Vezzulli del Quartiere Fieristico, convegno “Agricoltura sociale: un’opportunità per il territorio”. Giovedì 19 alle 21, serata sulla montagna “Cervino 2015: 150 anni dalla conquista”, a cura dela Sezione di Codogno del C.A.I. con la partecipazione dell’alpinista e guida Hervé Bermasse che presenterà la serata con audiovisivi commentati. Appuntamento presso il Teatro Centro Giovanile San Luigi di Via Cabrini 32. Venerdì 20, alle 18, il direttore de “Il Cittadino” Ferruccio Pallavera coordinerà la presentazione dle libro “La spiaggia di Nord Est” di Renato Pricolo, presso Palazzo Lamberti. Infine, sabato 28 alle 21, “Eco di voci codognesi”: serata di poesie in italiano e dialetto all’Auditorium Confartigianato.

Non manca lo sport ad ani-mare Codogno. In contem-poranea con la Fiera Au-tunnale, ecco una carrellata degli eventi. Fino a sabato 21 prosegue il “Trofeo di bocce Fiera di Codogno”, a cura della Boc-ciofila Codognese ‘88, pres-so il Bocciodromo Comuna-le in Viale R. Ferrari, 8. Domenica 15, dalle ore 8, “33^ Marcia della Fiera di Codogno”, manifestazione podistica a cura del Grup-po Podistico Codogno ‘82. Partenza dal parcheggio del Supermercato Conad in Via-

le Trieste angolo Via Muli-ni. Domenica 22, dalle 7 alle 20, “Baseball in Piazza”, prova gratuita del gioco del baseball con i tecnici del A.S.D. Codogno Base-ball ‘67. Appuntamento in Piazzale Ganelli. Ancora domenica 22, dalle 10 alle 16, torna la tradizio-nale “Gara di tiro al tacchi-no”, rievocazione storica di una manifestazione di fine ‘800, a cura della Sezione di Tiro a Segno Codogno. La gara avverrà in località Re-tegno di Fombio.

Sport: marcia della Fiera e baseball in piazza

12 novembre 2015

7Corriere Padano

SPECIALE SICUREZZA

Antifurto, inferriate e recinzioni: l’ABC della sicurezza per la casa Un’abitazione ben protetta scoraggia i malviventi e fa fallire eventuali tentativi di effrazione. Ideale è combinare più sistemi di protezione Sicurezza, problema all’ordine del giorno per tutti: oggi le no-stre abitazioni, oltre ai requisiti prestazionali, devono possedere degli standard di sicurezza an-tieffrazione. Per proteggere la propria casa si può optare per varie soluzioni, a misura delle particolari esigenze di ciascuno. La scelta spazia tra sistemi di sicurezza meccanici, come por-te blindate, finestre e tapparelle blindate, recinzioni e inferriate e/o sistemi di antifurto, cablati o wireless, con sistemi di rile-vazione a contatto magnetico, a sensori infrarossi o a ultrasuoni. Per prima cosa bisogna indivi-duare i “punti d’ingresso” più deboli, corsia privilegiata per i ladri, e una volta individua-ti cercare i sistemi migliori per proteggerli. Per chi abita ai piani bassi di un condominio un punto debole può essere costituito da finestre non debitamente protet-te, per coloro che vivono ai piani alti potrebbe essere più probabi-le un eventuale accesso dalla porta d’ingresso che, se non abbastanza robusta, potrebbe essere sfondata o manomessa. Per coloro che vivono in una villa i punti d’accesso per questi “ospiti indesiderati” si moltipli-cano e bisogna fare attenzione ai cancelli di recinzione, prima bar-riera antiladri, al portone d’in-gresso, a finestre e porte finestre.

Gli scassinatori però sono in grado di riconoscere i siste-mi di sicurezza e per questo di fronte a protezioni meccaniche ed impianti d’allarme profes-sionali preferiranno andare a cercare case meno protette. Molti quindi giocano d’antici-po e si dotano di sistemi antief-frazione e impianti di allarme, soprattutto in vista di periodi d’assenza come le vacanze. I sistemi di sicurezza meccani-ci, come ad esempio serrature, porte blindate e inferriate, offro-no un buon livello di sicurezza e scoraggiano i ladri occasio-

nali che, scegliendo i luoghi dove rubare in modo casuale, cambiano idea se si accorgo-no che la casa è ben protetta. La prima barriera per protegge-re casa e costituita dalla porta d’ingresso. Oggi molti si dotano di porte blindate con serratura di sicurezza. Altri “punti debo-li” della casa, da cui potrebbero entrare i ladri, sono le finestre o le porte finestre che danno sui balconi o sulle terrazze; per que-sto molti scelgono finestre blin-date con serratura alla maniglia. Le inferriate sono un sistema di sicurezza costituito da barre in

acciaio, resistenti alla deforma-zione, che si estendono per tutta la larghezza della porta e fissate al muro da entrambi i lati. Nella maggior parte dei casi le infer-riate sono apribili (con apertura impacchettabile o ad anta).Per coloro che vivono in una vil-la, o per chi vuole proteggere edifici industriali, commerciali e pubblici e magazzini fin dal perimetro esterno può creare una prima barriera attraverso delle recinzioni perimetrali. Alcune recinzioni ad alto profi-lo in termini di sicurezza, sono caratterizzate da da fili o pan-nelli d’acciaio resistenti al ta-glio e impossibili da scavalcare. Coloro che vogliono ridurre dra-sticamente i rischi d’intrusione possono scegliere di installare (in alternativa o in aggiunta ai sistemi di sicurezza meccani-ci) un sistema di antifurto che indichi la presenza del ladro o il suo tentativo di effrazione. Gli impianti di antifurto sono co-stituiti generalmente da una cen-trale che regola le varie funzio-nalità del sistema, da rilevatori d’intrusione, posti all’interno o sul perimetro dell’appartamento e da sirene che emettono suoni fastidiosi in caso di effrazione. Gli impianti antintrusione sono di due tipi: impianti con fili (via cavo) e impianti senza fili (wi-reless).

Italiani più tranquilli con la videosorveglianza

Gli italiani promuovono la videosorveglianza: secondo un’indagine svolta da D-Link e presentata alla Fiera Sicurezza 2015, per capire se la videosorveglianza sia ancora percepita come una violazione della privacy oppure se i consumatori abbiano iniziato a comprenderne i benefici, i cittadini la approvano a pieni voti. La ricerca ha rivelato quanto i consumatori apprezzino la videosorveglianza installata nei negozi e negli ambienti pubblici, con risultati decisamente incorag-gianti per il settore: il 94% non ritiene che la presenza di videocamere di sorveglianza leda la propria privacy (di cui un 39% si dichiara fiducioso che le immagini vengano trattate nel rispetto della legge) e il 97% crede che le registrazioni di sicurezza siano utili in caso di illeciti, come supporto alla giustizia. Entrando in un ambiente videosorvegliato il 39% dei consumatori si sente più sicuro, il 56% non viene influenzato dal sistema di sicurezza e solo il 5% si dichiara infastidito dalla presenza di telecamere. Ma che consapevolezza abbiamo dei sistemi di videosorveglianza in negozi e uffici che frequentiamo abitualmente? Il 28% non ci fa più caso, il 20 % nota il cartello obbligatorio di avvertimento, solitamente posto all’ingresso, e ben il 51% nota direttamente le telecamere (forse posizionate in bella vista per enfatizzare la funzione di deterrenza).

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Corriere Padano

812 novembre 2015

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