Vincenzo Tedesco

Alberto Domenicali

Anticorruzione e Trasparenza nella gestione della didattica

Coordinamento organizzativo nazionaledei Manager didattici per la qualità

1. Riferimenti normativi - Premessa

2. Parte prima – Provvedimenti di tipo regolatorio

3. Parte seconda – Interventi delle università

4. Parte terza – Istituti di particolare interesse per il S.U. e della ricerca

5. Casi - Esempi

6. Conclusioni - Scadenze

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Indice

AGGIORNAMENTO 2017 al PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE - SEZIONE UNIVERSITÀ

https://www.anticorruzione.it/portal/rest/jcr/repository/collaboration/Digital%20Assets/anacdocs/Attivita/Atti/determinazioni/2017/Del_1208_2017AggiornamentoPNA2017.

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• Il PNA 2017 ha dedicato una parte rilevante alle istituzioni universitarie (partespeciale) – oltre 30 pagine;

• Richiamo alla persistente problematica della diseguaglianza di genere sia nelleUniversità sia negli Enti Pubblici di Ricerca;

• Le disposizioni riguardano sia il funzionamento della ricerca competitiva sia idispositivi procedimentali delle autonomie con lo scopo di introdurre a tutti i livelliregolamentari e/o statutari possibili specifiche misure volte al riequilibrio dellecomponenti di genere in Organismi, commissioni, comitati etc.;

• Si ribadisce con forza la necessità di una loro rapida ed efficace adozione;

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Riferimenti

ATTO DI INDIRIZZO MIUR DEL 14 MAGGIO 2018

http://www.miur.gov.it/documents/20182/0/Atto+d%27indirizzo+n%C2%B039/

• Atto con oggetto l'aggiornamento 2017 al PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE - SEZIONE UNIVERSITÀ;

• Atto a firma della (ex) Ministra Sen. Valeria Fedeli;

• Consiste in 25 pagine, divise in 3 parti oltre alla premessa;

• L’atto è emanato in relazione all’invito contenuto nel PNA 2017per contrastare il fenomeno della corruzione (amministrativa);

• Il MIUR interpreta le indicazioni del PNA 2017 riprendendonell’atto tutte le indicazioni in esso contenute nonché inserendoazioni specifiche;

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Riferimenti

UNIVERSITÀ NON STATALI

Per le università non statali l’ANAC rileva che la natura diente pubblico è stata esclusa dalla giurisprudenza e chequindi non sono tenute a redigere i piani anticorruzione etrasparenza;

Le misure del PNA e dell’atto si estendono alle universitànon statali quando riguardano funzioni di interessepubblico (reclutamento, organizzazione dei corsi,valutazione e accreditamento, ecc…);

Possibile estensione anche delle altre misure «nonobbligatorie»;

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Premessa – università non statali

ACCREDITAMENTO E OFFERTA FORMATIVA

sistema di accreditamento iniziale e periodico;

Rischi potenziali: influenze improprie nei processi diaccreditamento e condotte distorsive dei docenti per la qualitàdell’offerta formativa e l’apprendimento;

Auspicato intervento del MIUR di rafforzamento degli indirizzistrategici dell’accreditamento (linee anni 2019-2021)

Linee generali d’indirizzo triennali (accreditamento sedi e corsi);

Misure per evitare conflitti d’interesse ai componenti delle CEV(rotazione, selezione, incompatibilità di ruoli e incarichi, conflittid’interesse);

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Parte prima – Provvedimenti di tipo regolatorio

Reclutamento: raccomandazione di utilizzare procedure concorsuali aperte ad esterni (con sistema di incentivi) poiché le procedure ex art 24 comma 6, legge 240/2010, sono prorogate fino al 2019;

Codice etico/comportamento: l’ANAC sta predisponendo linee guida per promuovere un unico codice di comportamento/etico (fonti normative distinte);

Università telematiche: uniformità procedure e vincoli come per gli atenei non statali, intensificazione verifiche;

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Parte prima – Provvedimenti di tipo regolatorio

Figura RPCT: ricoperto da dirigente di II fascia o da DG garantendol’indipendenza dalla sfera politico-gestionale e con coinvolgimento nelsistema dei controlli interni;

Separazione del Piano triennale anticorruzione dal Piano integrato;

Attività didattica: ampliare il contenuto dei codici etici con i doveri deidocenti in merito ai propri compiti istituzionali, evitare il conflittod’interesse negli esami di profitto e nella tenuta del registro attivitàdidattiche – responsabilizzare i direttori di dipartimento a vigilare suiprofessori con apposite previsioni regolamentari;

Reclutamento: ricorso alla procedura art. 24 comma 6 solo in casoeccezionale e con adeguata motivazione e programmazione deireclutamenti sia negli atenei che nei dipartimenti;

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Parte seconda – Interventi delle Università

ATTIVITÀ DI RICERCA

adozione da parte degli atenei di misure:

• che favoriscano la massima circolazione delle informazioni sui bandi e sulle

‘facilities’ di Ateneo nei riguardi di tutti i ricercatori interni interessati o

potenzialmente interessati;

• predeterminino le regole attraverso cui tutti i ricercatori abbiano le medesime

possibilità di accedere ai bandi e di elaborare e veder valutati i progetti;

• prevedano, per quanto possibile, risorse adeguate finalizzate a rendere possibile

per i propri ricercatori la predisposizione di progetti di ricerca che possano

validamente concorrere ai finanziamenti, internazionali, europei e nazionali;

• concentrino le risorse di Ateneo sui progetti di ricerca, distinguendo chiaramente

questi dalle attività di ricerca svolte mediante attribuzione di commesse da parte

di soggetti esterni, ai quali dedicare soprattutto gli spin off universitari.

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Parte seconda – Interventi delle Università

ATTIVITÀ DI RICERCA Gli atenei sono invitati a creare apposita sezione del proprio sito

istituzionale dedicata alla pubblicità dei bandi di finanziamento e deicriteri usati nella distribuzione delle risorse (premialità);

Previsione regolamentare per favorire la partecipazione allecommissioni di valutazione progetti di ricerca ad es. come requisito peraccedere a commissioni locali di reclutamento;

Disposizioni di ‘pantouflage’ negli statuti:• prevedere adeguati periodi di raffreddamento negli Statuti;• introdurre ipotesi più stringenti di incompatibilità e di divieto di cumulo di

ruoli ed incarichi tra funzioni svolte presso il MIUR, I'ANVUR, il CUN e altriorgani operanti in sede centrale in tema di Università e ricerca e quelleadempiute in seno al proprio Ateneo ovvero tra più incarichi cumulatiall'interno dell'Ateneo o presso Atenei diversi dal proprio.

Attenzione ai casi di conflitti di interesse nello svolgimento della ricercae in particolare per spin off e start up;

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Parte seconda – Interventi delle Università

Partecipazione alle attività di ricerca: adozione di misure volte a garantire la

massima circolazione delle informazioni e maggiore omogeneità delle modalità

procedimentali, nonché di misure organizzative che favoriscano, nella selezione dei

valutatori, criteri di trasparenza (quali, ad esempio, la rotazione degli incarichi e il

contrasto ai potenziali conflitto di interessi) con possibile introduzione da parte del MIUR

di ‘benchmark’ sui requisiti procedurali per l'assegnazione dei fondi.

Il regime delle attività esterne dei docenti delle Università:

• Rischio di conflitto di interesse: svolgimento di attività collaterali di carattere

applicativo (consulenza, esercizio professionale, attività redazionali e, in ogni caso,

le attività extra-istituzionali);

• Atto d’indirizzo fornisce l'interpretazione unitaria e conforme di dette clausole

generali, al fine di uniformare l'applicazione della disciplina vigente in ciascun

Ateneo, con particolare riferimento a quelle fattispecie rispetto alle quali, ad oggi,

si registrano maggiori dubbi e difficoltà interpretative.

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Parte terza – Istituti di particolare interesse per il sistema universitario e della ricerca

Caso 1 - Riconoscimento CFU per attività didattiche svolte all’esterno dell’ateneo nel caso di una LT

Rischio: viene riconosciuto un percorso formativo nonconforme/completo rispetto a quanto richiesto dai regolamentidi ateneo per il conseguimento del titolo

Problema: il responsabile amministrativo della segreteriadidattica ha inserito nel sistema informativo un riconoscimentodi CFU«non ufficiale»

Conseguenze:

• mancanza dei passaggi formali di riconoscimento previsti/acquisizionedi un titolo di studio non dovuto

• Danno d’immagine all’ateneo e rischio danneggiamento allo studente

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Casi - esempi

Caso 2 - Esecuzione esami di profitto

Rischio: il docente effettua l’espletamento della prova/eper il conseguimento dell’esame di profitto nel propriostudio e senza riunire la commissione esaminatrice

Conseguenze: superamento dell’esame di profitto senzaaver effettivamente dimostrato di aver acquisito leconoscenze e le capacità previste dagli obiettivi formatividel corso di studio

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Casi - esempi

Caso 3 - Presenza dei docenti durante le lezioni

Rischio: il docente titolare del corso non tiene in primapersona le lezioni previste

Conseguenze: lo studente riceve le lezioni solo dacollaboratori anziché dal docente titolare

Il PNA 2017 non esclude la possibilità che il docente possasaltare alcune lezioni per impegni concomitanti maprevede che questo debba avvenire solo episodicamente econ apposita motivazione

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Casi - esempi

Caso 4 - Obbligo acquisto libri di testo del docente per sostenimento esami

Rischio: gli studenti sono obbligati ad acquistare il testoscritto dal docente titolare del corso per poter superarel’esame

Conseguenze: conflitto d’interesse per il docente e dannoallo studente che non può scegliere tra testi alternativi

Il PNA 2017 non esclude la possibilità di inserire nell’elencodei testi consigliati anche quello del docente ma richiede difornire almeno una possibilità di scelta

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Casi - esempi

Caso 5 - Carico didattico del docente inferiore a quanto previsto per legge e autorizzazione incarichi esterni

Rischio: il docente non soddisfa tutte le ore di didatticapreviste dal suo regime di inquadramento (tempopieno/tempo definito) e contestualmente vieneautorizzato a svolgere attività extraistituzionali esterne.L’ateneo inoltre affida a contratto attività didattiche nellostesso settore o affine.

Conseguenze: danno economico per l’ateneo, inefficienza.

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Casi - esempi

L’atto d’indirizzo non contiene indicazioni temporali per ladecorrenza delle indicazioni in esso contenute;

Per individuare date di decorrenza bisogna rifarsi al PNA2017, disposizioni transitorie in cui viene individuata ladata del 31 agosto 2018 per l’aggiornamento dei PTPCdopo di che è iniziata l’attività di vigilanza ANAC;

Non è detto che tutte le misure previste nel PNA 2017 enell’atto d’indirizzo siano attuate entro tale scadenza madebbono almeno essere programmate con un appositoatto di aggiornamento del PTPC (GLAT 23/05/2018);

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Conclusioni

Si veda anche la direttiva programmatica sull’attività divigilanza ANAC 2018 del 14 marzo scorso:

https://www.anticorruzione.it/portal/rest/jcr/repository/collaboration/Digital%20Assets/anacdocs/Attivita/Direttive%20programmatiche/Direttiva%202018-estratto%20per%20pubblicazione.pdf

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Conclusioni

GRAZIE DELL’ATTENZIONE

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