consulta nazionale polizia stradalelando fiorini: la voce di roma dai mercati generali a broadway 64...

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www.consapnazionale.com [email protected] www.consapnazionale.com [email protected] SINDACATO MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVO DELLA POLIZIA DI STATO A Milano per parlare di sicurezza stradale Razionalizzare non significa tagliare A Milano per parlare di sicurezza stradale Razionalizzare non significa tagliare Periodico ufficiale nazionale della Consap-C.N.P.S. anno XII numero VII ottobre-novembre 2010 - Foto Dipartimento P.S. - Registrazione Tribunale Civile di Roma n. 542/99 CONSULTA NAZIONALE POLIZIA STRADALE

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A Milano per parlare disicurezza stradale

Razionalizzare nonsignifica tagliare

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CON LA NUVOLA ITALIANA LATUA IMPRESA PRENDE SOLO LATECNOLOGIA CHE SERVE E NON TUTTO IL SERVER.

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La Nuvola Italiana è il cloud computing di Telecom Italia creato per le imprese pubbliche e private. Le aziende non dovranno più dotarsi di infrastrutture, piattaforme e applicazioni IT dedicate perché è tutto nella Nuvola. Tutto è più efficiente, semplice e flessibile perché si usa e si paga solo quello che serve. Più veloce e sicuro perché si accede ai servizi in tempo reale con qualità garantita. Con la Nuvola di Telecom Italia il Paese diventa innovativo, efficiente, competitivo e ancora più ricco di opportunità per ognuno di noi.

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DDIIRREETTTTOORREE RREESSPPOONNSSAABBIILLEE Massimo D’[email protected]

RREEDDAAZZIIOONNEEGiorgio InnocenziMauro PantanoStefano Spagnoli Pietro TaccognaGianni ValeriSergio ScalzoGiuseppe BennardoRaffaele TavanoGuglielmo FrascaElisabetta Ricchio

DDIIRREEZZIIOONNEE EEDDIITTOORRIIAALLEEConsap SegreteriaGenerale NazionaleVia Nazionale, 214 - 00184 RomaTel. 06 47825541Fax 06 [email protected]

SSUUPPEERRVVIISSOORREEPPEERR LLAA FFOOTTOOGGRRAAFFIIAAFrancesco Moretta

CCOONNCCEESSSSIIOONNAARRIIAAAABBBBOONNAAMMEENNTTIIDiffusione & Comunicazione SrlVia Palladio, 5 - 20135 MilanoTel. 02 58431268Fax 02 58449956

IINNFFOORRMMAAZZIIOONNEEPPEERR AABBBBOONNAAMMEENNTTIITel. 02 58431268

Per le quote abbonamenti:Abbonamento ordinario62.00 euroAbbonamento sostenitore da82.00 euro&nb sp:Abbonamento per appartenentiForze di Polizia42.00 euroPrezzo della rivista8.00 euroNumero arretrato10.00 euro

Registrazione Tribunale Civiledi Roma n. 542 del 01/11/1999

SSii aavvvveerrttee cchhee ggllii iinnccaarriiccaattii aallllaa ddiiff--ffuussiioonnee nnoonn ppoossssoonnoo eesssseerreeaappppaarrtteenneennttii aallllaa PPoolliizziiaa ddii SSttaattoo nnééaa FFoorrzzee ddeellll’’OOrrddiinnee.. IInn rraaggiioonnee ddiicciiòò vvii iinnvviittiiaammoo aa sseeggnnaallaarree aallllaaddiirreezziioonnee eeddiittoorriiaallee aannoommaalliieerriissppeettttoo aa qquuaannttoo ssoopprraa..

EDITORIALERazionalizzare non significa tagliare 5Scandaloso! Per i poliziotti in autostrada niente... 6Accordo istituzionale fra Automobile Club e Polizia Stradale 7

Speciale patente a punti 13Terza età, nuove regole per il rilascio della patente 18Anomalie nei fermi e sequestri degli autoveicoli 20Consulta: sulla Pontina auto della Polstrada... 21Sulle strade del Sud la Polizia è.. 23In Veneto violati gli accordi sindacali 25Consigli per non rischiare la vita quando l’auto ci lascia per strada 26Rally Costa Smeralda, disagi per l’ordine pubblico 27Migliore è la vista, più sicura è la guida 28Rischio di infrazione per l’Italia dall’UE per i tachigrafi 29Strade secondarie l’Europa detta le linee d’intervento 30Convegno a Milano sulla Sicurezza Stradale 31Polizia Stradale sgomina la banda dei furti ai tir 32Sciopero regolamentato: dopo i vigili del fuoco, i poliziotti 34Finalmente il contratto, ritardo per colpa delle altre... 35Riunione dirigenti Consap nord Italia 37Civili interinali dell’immigrazione tutti a casa a fine dicembre 39Il caso Ruby e la rabbia delle scorte 40Cosenza: grave e insostenibile carenza automezzi 41Il questore di Roma Tagliente interviene agli stati generali della Consap 42Movimento per Roma, tre giorni di dibattiti per il bene della città 44La Consap su Report e Il Messaggero denuncia.... 45Inaccettabile disparità fra i parenti delle vittime del dovere 48Il libro Divise forate, ci parla di un ricordo da non cancellare 49Hanno trovato un commissariato da chiudere anche a Napoli 50Il Governo mette le mani nelle nostre tasche: si salvi chi può 52Il diritto alla Salute, un parametro di civiltà 54Quale futuro per i “ruoli tecnici” se non possono progredire in carriera? 56Seminario sullo stalking organizzato dalla... 58Un poliziotto “giusto tra le nazioni” Giovanni Palatucci 62Ditta Expert dona 2 navigatori al commissariato di P.S. Partinico 63Lando Fiorini: la voce di Roma Dai Mercati Generali a Broadway 64

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5Consap Magazine 2010

Giorgio InnocenziSegretario GeneraleNazionale Consap

La sicurezza è un problema che interessa sempre più tutti, la soluzione è quella di condivi-derla tra tutte le persone interessate.Le esigenze di sicurezza sono molte cresciute negli ultimi venti anni. Si è passati a speri-mentare diversi sistemi di contrasto. Tolleranza zero, polizia comunitaria, poliziotto di quartiere,ecc. ecc.Le sperimentazioni effettuate hanno dato risultati contrastanti.Non esiste un sistema ideale ma ogni sistema deve essere calato nello specifico contestosociale e culturale.Fusioni e soppressioni di forze di polizia non sempre sono positive, anzi talvolta possonoessere pericolose, pertanto devono essere valutate attentamente e soprattutto motivate.L’Italia è l’unico Paese in cui una forza di polizia di tipo fiscale fa ordine pubblico in piazza con manganelli e scudi.Siamo l‘unico Paese in cui la Guardia costiera fa controlli al mercato del pesce in una cittàdi montagna.Siamo l’unico Paese dove se hai una barca rischi di essere fermato da quattro corpi diver-si di polizia.L’Italia è l’unico paese occidentale in cui pattuglie delle forze Armate pattugliano le strade.La legge 121/81 è ancora considerata una buona legge una purtroppo ha subito tantisconfinamenti da parte di ogni componente del sistema ed ognuno si è ricavato degli spaziaggiuntivi finendo per creare una situazione dove tutti fanno tutto.Questo ha portato sprechi e duplicazioni notevoli, infatti basti pensare che tutte le Forze diPolizia hanno elicotteri, barche, sommozzatori, cinofili, artificieri ecc, ecc.Cosa si puo’ fare ?Innanzitutto razionalizzare e coordinare meglio le risorse disponibili evitando duplicazionidi compiti e di ambiti.Razionalizzare non significa però dismettere strutture, sopprimere uffici di polizia comesta succedendo ultimamente, mettendo a serio rischio una efficace lotta alla criminalitàorganizzata e comune.Tagliare sulle risorse destinate alla sicurezza significa compromettere le politiche di con-trasto sinora adottate, ma significa soprattutto essere sordi alle istanze dei cittadini edindifferenti alle legittime richieste di chi ogni giorno per quelle aspettative lavora al limite,ed oltre, al sacrificio personale.Accrescere e rafforzare gli strumenti e le professionalità che sul territorio ogni giornosono al lavoro per il ripristino ed il rispetto della legalità significa investire in sicurezza edemocrazia.

RRaazziioonnaalliizzzzaarree nnoonn ssiiggnniiffiiccaa ttaagglliiaarree

Investire nella sicurezza pergarantire legalitàe sviluppo alPaese.

Editoriale

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Scandaloso! Per i poliziotti in autostradaniente accertamenti: violano la privacy

“Sono in pericolo le attività di controllo della PoliziaStradale”, l’allarme lo lancia la Confederazione Sinda-cale Autonoma di Polizia rendendo nota una decisionesconcertante della società privata Autostrade per l’Italiae contro la quale nulla è stato fatto dal Ministro dell’In-terno.Il nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale ubi-cato all’interno degli uffici del VI° Tronco di autostrade diFirenze si è visto chiudere l’accesso telematico alle ban-che dati della società Autostrade per l’Italia. La notizia èdi quelle che lasciano esterrefatti e che dimostrano cometutta l’attenzione di questo Governo per la sicurezza siain realtà una grandissima bufala. Il nucleo Polizia Giudi-ziaria della Polizia Stradale infatti è una struttura di asso-luta importanza, che negli anni ha assunto un ruolodeterminante nella lotta alla criminalità in tutto il territo-rio nazionale. Tale ufficio nacque nella massima riserva-tezza nel mese di febbraio del 1992 e grazie ai risulta-ti ottenuti, è diventato famoso: da allora, tramite la con-sultazione delle banche dati in questione, ha supportatogli uffici di Polizia Giudiziaria delle Forze di Polizia ditutta Italia veicolando informazioni che hanno permessodi ottenere grandi risultati, in tutti i settori della lotta lacrimine. Si devono alla collaborazione con questo ufficio

di polizia, successi inve-stigativi nella lotta al ter-rorismo, in casi di arrestoper omicidi, per la cattu-ra di bande di malviventidediti alle più disparate forme di criminalità quali rapinefurti ed altro, che utilizzavano l’autostrada per i loro spo-stamenti e così facendo spesso incappavano nei controllidella Polizia Stradale.La Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia hadato l’incarico ai vertici della Consulta Nazionale PoliziaStradale, di raccogliere informazioni e ha voluto vedercichiaro in merito a questa decisione che appare come unregalo per il crimine nazionale, oltre che danneggiaretutte le attività di Polizia. Siamo venuti a conoscenza delfatto che: l’accesso è stato interdetto a seguito di una vio-lazione della privacy per accesso a dati sensibili, che ilgarante ha contestato ad Autostrade per l’Italia, societàche però dal canto suo e al contrario del nostro Ministe-ro dell’Interno ha saputo tutelare i suoi interessi visto cheha lasciato aperti per gli operatori della Polizia Giudizia-ria il flusso dei dati riguardanti l’accertamento dei man-cati pagamenti al casello ed i transiti degli utenti recidivi.“Il nostro Ministro ha il dovere di dedicarsi con più impe-gno alla sicurezza - dice Giorgio Innocenzi SegretarioGenerale della Consap - ha detto a più riprese che sedovesse scegliere fra privacy e sicurezza sceglierebbe laseconda, nell’interesse dei cittadini e delle istituzioni.Allora cosa aspetta ad ordinare alla Società privataAutostrade per l’Italia di ripristinare un servizio di asso-luta importanza per il Paese. Su quelle strade, in cui oggii colleghi non possono più garantire gli accertamenti,potrebbero circolare anche pericolosi terroristi interna-zionali e allora il prezzo che il servizio pubblico pagaagli interessi privati si macchierebbe del sangue di tantiinnocenti. Questo, come sindacato e come poliziotti, nonpossiamo accettarlo!”

CChhiiuussoo ll’’aacccceessssoo aallllaa bbaannccaa ddaattii cchhee ddaall ‘‘9922 aadd ooggggii hhaa ccoonnsseennttiittoo ll’’aarrrree--ssttoo ddii mmaaffiioossii,, ccrriimmiinnaallii eedd aassssaassssiinnii..

6 Consap Magazine 2010

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7Consap Magazine 2010

Accordo istituzionale fraAutomobile Club e Polizia Stradale

E' stato presentato a Riva del Garda, nell’ambito della66a edizione della Conferenza del Traffico e della Circo-lazione, l’accordo di collaborazione istituzionale tra l’Au-tomobile Club d’Italia e il Ministero dell’Interno - Diparti-mento della Pubblica Sicurezza Direzione Centrale per lespecialità di Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comuni-cazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato. L’in-tesa prevede la realizzazione di servizi di informazioni inmerito alla mobilità regionale e locale, nonché corsi diformazione e attività specialistica nei Centri di guida sicu-ra dell'Aci, tutte improntate al tema della sicurezza sullastrada. L’accordo è stato sottoscritto dal Segretario Gene-rale dell’Automobile Club d’Italia, Ascanio Rozera, e dalDirettore Centrale per le Specialità della Polizia di Stato,prefetto Oscar Fioriolli.Per quanto riguarda l'infomobilità, hanno spiegato glienti interessati con una nota: "saranno implementati i ser-

vizi regionali e locali nelle centrali dell'Aci. La PoliziaStradale collaborerà inoltre alla definizione di percorsididattici che saranno proposti nel network di autoscuoleAci “Ready2Go”. Sarà anche compito del Servizio Poli-zia Stradale del Dipartimento dare corso ad interventi diformazione, per i formatori, anche presso gli AutomobileClub delle diverse province.L'Automobile Club Italia si è anche proposto per la rea-lizzazione, su richiesta dei compenti organi di polizia, diiniziative riservate a donne ed uomini appartenenti allaPolizia Stradale, nei propri centri di guida sicura: l’auto-dromo di Vallelunga a nord di Roma e l’autodromo diFranciacorta in Località Bargnana di Castrezzato (BS);opportunità che è stata subito utilizzata dalla nostraOrganizzazione Sindacale, che ha avviato contatti peruna convezione con l’autodromo romano di Vallelungache potrete visionare nelle pagine seguenti.

La Consulta della Consap, illustra una convenzioneper i corsi di giuda sicura

Il circuito di Franciacorta (BS) L’autodromo di Valellunga (Roma)

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Campagnano di Roma, 13 settembre 2010

Spett.le

Sindacato di Polizia CONSAPc.a. Dr. Stefano Spagnolo

SEDE

Oggetto: Convenzione Guida Sicura ACI

In riferimento alle attività in oggetto, Vi inviamo le condizioni economiche a voi riservate per lafornitura di corsi di guida sicura da svolgersi sull’intero territorio nazionale avvalendosi dei centri diguida sicura ACI ubicati rispettivamente a Roma (Autodromo di Vallelunga), a Brescia (Autodromodi Franciacorta) e dal 2011 a Caserta (Sessa Aurunca).

I centri costituiscono la prima struttura sul territorio nazionale che impiega tecnologie sofisticate edattrezzature specifiche per la formazione alla guida di conducenti di moto, auto, furgoni e mezzipesanti.

Nei centri è possibile riprodurre fedelmente le più frequenti situazioni di guida critiche come adesempio la guida su fondi bagnati e/o scivolosi sia in pendenza che in piano, la guida in condizionidi scarsa visibilità, la guida notturna e l’aquaplaning.

Inoltre all’interno dell’impianto di Vallelunga è sorta di recente una nuova area Fuoristrada, cheintende soddisfare le necessità di coloro che utilizzando mezzi Fuoristrada e SUV necessitano diuna adeguata formazione all’uso dei mezzi. Il tracciato ha una lunghezza totale di circa 2 km epermette la guida su vari tipi di fondo. Su questa pista si possono svolgere molti tipi di esercizi tra iquali il Twist, l’attraversamento di un guado, angolo di attacco e di uscita ed altri esercizi conpendenze sino ad un massimo del 38%.

I veicoli utilizzati durante tutti i corsi saranno messi a disposizione dal Centro di Guida Sicura.

Altresì, al fine di rendere più personale l’apprendimento dei comportamenti corretti, gli esercizipratici potranno essere realizzati con il mezzo privato del cliente.Infatti, grazie agli asfalti resinosi a scarsa aderenza ed all’impianto d’irrigazione, verrà garantita lanon usura dei pneumatici e delle parti meccaniche del veicolo stesso.

Al fine di soddisfare le vostre necessità elenchiamo qui di seguito tutti i corsi svolti presso il nostroimpianto:

Auto

MICROCAR

MOTO/SCOOTER

Furgoni e Veicoli industriali

Fuoristrada, pick up, mezzi pesanti e moto (solo su Vallelunga)

Convenzione

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Obiettivi di un corso

• Preparare un conducente ad affrontare le situazioni di guida critiche• Apprendere le principali tecniche di guida per ridurre i consumi sia di carburante che di

pneumatici e freni.• Apprendere i principali comportamenti corretti di guida ai fini della sicurezza• Aggiornare sulle eventuali novità introdotte dal Nuovo CODICE della STRADA• Apprendere i principali comportamenti per intervenire in caso di incidente

A tal proposito verrà riconosciuto uno sconto sui listini dell’anno in corso come di seguitodescritto nel presente documento da estendere a tutti i vostri associati.

Al momento della prenotazione il beneficiario della convenzione dovrà gentilmente comunicare ilnumero di associazione.

Il listini saranno soggetti a modifica e Vi saranno opportunamente inviati di volta in volta perl’anno in corso.

L’associato sceglierà tra le date programmate sul sito www.vallelunga.it (pagina della guidasicura) e prenoterà il corso telefonando al call center (06-90155071) inviando la scheda diprenotazione. In alternativa sarà possibile concordare delle date specifiche in funzione del numerogiornaliero dei partecipanti.

La presente convenzione ha validità 12 mesi.

Per ogni ulteriore chiarimento e per la prenotazione dei corsi potrete rivolgervi direttamente al

n°06-90155071.

Cordiali saluti.

ACI Vallelunga S.p.A.Amministratore DelegatoAlfredo Scala

ACI Vallelunga S.p.A.Direttore Divisione Guida SicuraDanilo Spizuoco

Convenzione

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Corso Auto

Il corso prevede lo svolgimento di un programma di formazione alla guida sicura della durata di 1giorno, dalle ore 9 alle ore 16.

Il corso sarà composto da una sessione teorica ed una sessione pratica.

• La sessione teorica prevede i seguenti argomenti:

- Eventuali novità del Codice della Strada;- Accorgimenti che consentono di viaggiare con un mezzo più efficiente e sicuro;- Posizione di guida ed uso corretto dei comandi;- Informazioni di primo intervento in caso di incidente;- Cenni statistici sulle principali cause di incidente stradale;- Illustrazione degli esercizi che verranno successivamente eseguiti.

• La sessione pratica prevede lo svolgimento dei seguenti esercizi:

- posizione di guida al volante;- slalom tra i birilli posti a distanza differenziata;- frenata di emergenza;- frenata differenziata su fondo bagnato in discesa;- frenata con e senza ABS;- sottosterzo su tornante;- guida in discesa;- frenata di emergenza per evitare un ostacolo;- sbandata controllata.

• Ogni giornata di corso potrà ospitare un massimo di 5 gruppi, ognuno dei quali effettueràl’addestramento su aree attigue ed indipendenti.

• Ogni gruppo potrà contenere da un minimo di 8 ad un massimo di 12 partecipanti.

Il costo del corso risulta essere pari ad 330,00+IVA a partecipante .

Per tutti gli associati, in funzione della convenzione in essere e dell’organizzazione dei corsi ingruppi da minimo 8 partecipanti giornalieri, l’importo finale, eccezionalmente scontato del 30%,risulta essere pari ad 230+IVA a partecipante.

In caso di singole adesioni l’importo eccezionalmente scontato del 10% risulta essere pari ad295+IVA a partecipante.

Convenzione

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Corso Avanzato Auto

Il corso prevede lo svolgimento di un programma di formazione alla guida sicura della durata di 1giorno, dalle ore 9 alle ore 17 e potrà essere svolto dopo aver seguito il corso autoprecedentemente descritto.

Il corso sarà composto da una sessione teorica ed una sessione pratica.

• La sessione teorica prevede lo svolgimento del seguente programma utilizzando supportiaudiovisivi :

- L’aquaplaning;- Il pneumatico;- L’inserimento in curva e traiettorie sicure;- Il trasferimento di carico e le sue dinamiche.

La sessione pratica prevede lo svolgimento dei seguenti esercizi:

- Schivata dell’alce;- Slalom veloce con beccheggio e rollio;- Slalom pendolo;- Frenata con evitamento di più ostacoli;- Skid car;- Controllo del sovrasterzo e pendolo;- Inserimento in curva con controllo della direzionalità;- Modulazione della frenata;- Aquaplaning (CON ISTRUTTORE AL FIANCO)

Ogni gruppo sarà coordinato da 2 istruttori. Gli equipaggi saranno composti da n° 2 allievi perautovettura.

• Ogni giornata di corso potrà ospitare un massimo di 5 gruppi, ognuno dei quali effettueràl’addestramento su aree attigue ed indipendenti.

• Ogni gruppo potrà contenere da un minimo di 6 ad un massimo di 8 partecipanti.

Il costo del corso risulta essere pari ad 450,00+IVA a partecipante .

Per tutti gli associati, in funzione della convenzione in essere e dell’organizzazione dei corsi ingruppi da minimo 8 partecipanti giornalieri, l’importo finale, eccezionalmente scontato del 30%,risulta essere pari ad 315+IVA a partecipante.

In caso di singole adesioni l’importo eccezionalmente scontato del 10% risulta essere pari ad405+IVA a partecipante.

Convenzione

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Campagnano di Roma, 13 settembre 2010

Spett.le

Sindacato di Polizia CONSAPc.a. Dr. Stefano Spagnolo

SEDE

Oggetto: Convenzione Guida Sicura ACI

In riferimento alle attività in oggetto, Vi inviamo le condizioni economiche a voi riservate per lafornitura di corsi di guida sicura da svolgersi sull’intero territorio nazionale avvalendosi dei centri diguida sicura ACI ubicati rispettivamente a Roma (Autodromo di Vallelunga), a Brescia (Autodromodi Franciacorta) e dal 2011 a Caserta (Sessa Aurunca).

I centri costituiscono la prima struttura sul territorio nazionale che impiega tecnologie sofisticate edattrezzature specifiche per la formazione alla guida di conducenti di moto, auto, furgoni e mezzipesanti.

Nei centri è possibile riprodurre fedelmente le più frequenti situazioni di guida critiche come adesempio la guida su fondi bagnati e/o scivolosi sia in pendenza che in piano, la guida in condizionidi scarsa visibilità, la guida notturna e l’aquaplaning.

Inoltre all’interno dell’impianto di Vallelunga è sorta di recente una nuova area Fuoristrada, cheintende soddisfare le necessità di coloro che utilizzando mezzi Fuoristrada e SUV necessitano diuna adeguata formazione all’uso dei mezzi. Il tracciato ha una lunghezza totale di circa 2 km epermette la guida su vari tipi di fondo. Su questa pista si possono svolgere molti tipi di esercizi tra iquali il Twist, l’attraversamento di un guado, angolo di attacco e di uscita ed altri esercizi conpendenze sino ad un massimo del 38%.

I veicoli utilizzati durante tutti i corsi saranno messi a disposizione dal Centro di Guida Sicura.

Altresì, al fine di rendere più personale l’apprendimento dei comportamenti corretti, gli esercizipratici potranno essere realizzati con il mezzo privato del cliente.Infatti, grazie agli asfalti resinosi a scarsa aderenza ed all’impianto d’irrigazione, verrà garantita lanon usura dei pneumatici e delle parti meccaniche del veicolo stesso.

Al fine di soddisfare le vostre necessità elenchiamo qui di seguito tutti i corsi svolti presso il nostroimpianto:

Auto

MICROCAR

MOTO/SCOOTER

Furgoni e Veicoli industriali

Fuoristrada, pick up, mezzi pesanti e moto (solo su Vallelunga)

Convenzione

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SPECIALEPATENTEA PUNTI

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14 Consap Magazine 2010

Le tabelle delle penalità

ll punteggio di ciascun conducente subisce riduzioni adogni comunicazione relativa alle violazioni che preve-dono decurtazione di punteggio, come descritti nellatabella. Il punteggio previsto per ciascuna violazione èindicato nel verbale di contestazione. Quando la decur-tazione viene annotata nell’archivio nazionale degliabilitati alla guida, l’utente riceve al proprio domiciliouna comunicazione della avvenuta decurtazione.Qualora vengano accertate contemporaneamente piùviolazioni per le quali è prevista la decurtazione di pun-teggio e nessuna sanzione accessoria di sospensione odi revoca della patente, dovranno essere detratti al mas-

simo 15 punti.Qualora, dal 13 agosto 2010, venga commessa un’in-frazione da almeno 5 punti, cui seguano, nell’arco disuccessivi 12 mesi, altre due violazioni da almeno 5punti ciascuna, è prevista la revisione della patente diguida.Alla perdita totale del punteggio non consegue lasospensione immediata della patente di guida ma la suarevisione. La revisione della patente deve essere effet-tuata entro 30 giorni dal momento in cui perviene lacomunicazione che la dispone. Durante questo periodoil conducente può continuare a circolare.

Violazioni che comportano la perdita di 10 punti Articolo• Guida in stato di alterazione da sostanze stupefacenti - art.

126 bis• Superare i limiti di velocità di oltre 60 km/h. - art. 142, comma

9° bis• Circolare contromano nelle curve, sui dossi o in condizioni di

limitata visibilità o su strada divisa in carreggiate separate - art.143, comma 12°

• Sorpasso effettuato in situazioni gravi e pericolose (curve,dossi, incroci etc..). Sorpasso per veicoli pesanti (> 3.5t); sor-passo di veicoli fermi ai semafori, ai passaggi a livello o inco-lonnati, di tram o filobus fermi; sorpasso di veicolo che sta asua volta già sorpassando, etc.. - art.148, comma 16° terzoperiodo

• Trasporto di materie pericolose senza autorizzazione o in vio-lazione delle prescrizioni - art. 168, comma 8°

• Trasporto di materie pericolose senza osservare le prescrizioniministeriali relative ad idoneità tecnica e dispositivi di equipag-giamento dei veicoli - art. 168, comma 9°

• Mancato rispetto di oltre il 20% del periodo minimo di riposogiornaliero e del limite giornaliero dei tempi di guida per gliautisti di camion e autobus muniti di tachigrafo - art. 174,comma 6°

• Fare inversione di marcia in autostrada o sulle strade extraur-bane principali o procedervi in contromano - art. 176, comma19°

• Effettuare retromarcia in autostrada - art. 176, comma 20° conriferimento al comma 1°, lett. b)

• Circolare in autostrada o sulle strade extraurbane principalisulle corsie di emergenza e d’immissione ed uscita fuori daicasi previsti - art. 176, comma 20° con rif. comma 1° lett c) ed)

• Mancato rispetto di oltre il 20% del periodo minimo di riposogiornaliero e del limite giornaliero dei tempi di guida per gliautisti di camion e autobus non necessitanti di tachigrafo - art.178, comma 6°

• Veicolo sprovvisto di cronotachigrafo o limitatore di velocità -art. 179, commi 2° e 2° bis

• Guidare in stato di ebbrezza - art. 186, comma 2° e 7°• Guida in condizioni di alterazione fisica e psichica correlata a

sostanze stupefacenti - art. 187, comma 7° e 8°• Darsi alla fuga in incidente con gravi danni ai veicoli causato

dal proprio comportamento - art. 189, comma 5° secondoperiodo

• Darsi alla fuga in incidente con lesioni a persone causato dalproprio comportamento - art. 189, comma 6°

• Forzatura del posto di blocco dove il fatto non costituisca reato- art. 192 comma 7°

Per le patenti rilasciate successivamente al 1^ ottobre 2003 a sog-getti che non siano già titolari di altra patente di categoria B osuperiore, i punti riportati nella presente tabella, per ogni singolaviolazione, sono raddoppiati qualora le violazioni siano commes-

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se entro i primi tre anni dal rilascio.Violazioni che comportano la perdita di 8 punti Articolo• Mancato rispetto della distanza di sicurezza che abbia

causato un incidente con lesioni gravi - art. 149, comma 6°• Comportamento irregolare o pericoloso nei passaggi

ingombrati e nelle strade di montagna che abbia causatogravi lesioni a persone - art. 150, con riferimento all’art.149 comma 6°

• Fare inversione di marcia in prossimità o in corrisponden-za degli incroci, delle curve o dei dossi - art. 154, comma7°

• Violare l’obbligo di precedenza ai pedoni - art. 191,comma 1°

• Violazione dell’obbligo di consentire al pedone in stato diinvalidità o a bambini e anziani l’attraversamento di unastrada - art. 191, comma 3°

Per le patenti rilasciate successivamente al 1^ ottobre 2003 asoggetti che non siano già titolari di altra patente di categoriaB o superiore, i punti riportati nella presente tabella, per ognisingola violazione, sono raddoppiati qualora le violazionisiano commesse entro i primi tre anni dal rilascio.

Violazioni che comportano la perdita di 6 punti Articolo• Mancata osservanza dello stop - art. 145, comma 5°• Passaggio con semaforo rosso o agente del traffico - art.

146, comma 3°• Violare gli obblighi di comportamento ai passaggi a livello

- art. 147, comma 5°• Superare i limiti di velocità di oltre 40 km/h, ma non di

oltre 60 km/h - art. 142, comma 9°Per le patenti rilasciate successivamente al 1^ ottobre 2003 asoggetti che non siano già titolari di altra patente di categoriaB o superiore, i punti riportati nella presente tabella, per ognisingola violazione, sono raddoppiati qualora le violazionisiano commesse entro i primi tre anni dal rilascio

Violazioni che comportano la perdita di 5 punti - Articolo• Circolare a velocità non commisurata alle particolari con-

dizioni in cui si svolge la Circolazione - art. 141, comma8°

• Violare gli obblighi relativi alla precedenza art. 145,comma 10°

• Mancato rispetto delle regole di sorpasso - art. 148,comma15° Con rif. al 3° comma

• Non osservare le distanze di sicurezza con conseguentecollisione e gravi danni ai veicoli - art. 149, comma 5°,secondo periodo

• Comportamento irregolare o pericoloso nei passaggiingombrati e nelle strade di montagna causando gravidanni a veicoli - art. 150, comma 5° con riferimentoall’art.149 comma 5°

• Condurre un motociclo o una motocarrozzetta senza casco,con casco irregolare o non allacciato, ovvero trasportarealtro passeggero in tali condizioni. - art. 171, comma 2°

• Mancato allacciamento delle cinture del conducente e/odel trasportato minorenne o mancato uso dei seggiolini perbambini - art. 172 comma 8°

• Alterare il corretto uso delle cinture. art. 172, comma 9°• Usare cuffie o apparecchi radiotelefoni durante la guida e

mancato utilizzo delle lenti se prescritte - art. 173, comma3°

• Mancato rispetto di oltre il 10% del periodo minimo di ripo-so giornaliero per gli autisti di camion e autobus muniti ditachigrafo - art. 174, comma 5° per tempi di riposo

• Mancato rispetto di oltre il 20% del periodo minimo di ripo-so giornaliero per gli autisti di camion e autobus muniti ditachigrafo - art. 174, comma 7° terzo periodo per tempi diriposo

• Mancato rispetto di oltre il 10% del periodo minimo di ripo-so giornaliero per gli autisti di camion e autobus non neces-sitanti di tachigrafo - art. 178, comma 5° per tempi di ripo-so

• Mancato rispetto di oltre il 20% del periodo minimo di ripo-so giornaliero per gli autisti di camion e autobus non neces-sitanti di tachigrafo - art. 178, comma 7° terzo periodo pertempi di riposo

• Circolare con tasso alcolemico accertato superiore a 0 enon superiore a 0,5 gl per conducenti < 21 anni, neopatentati cat. B, per trasporti professionali di persone e dicose, di veicoli > 3,5t, di veicoli con rimorchio con MCPC> 3,5, di autobus, di autoarticolati, di autosnodati - art.186 bis, comma 2°

Per le patenti rilasciate successivamente al 1^ ottobre 2003 asoggetti che non siano già titolari di altra patente di categoriaB o superiore, i punti riportati nella presente tabella, per ognisingola violazione, sono raddoppiati qualora le violazionisiano commesse entro i primi tre anni dal rilascio.

Violazioni che comportano la perdita di 4 punti - Articolo• Circolare contromano (non in curva) - art. 143, comma 11°• Omettere di occupare la corsia più libera a destra, sulle

strade con carreggiata a due o più corsie - art. 143,comma 13° con riferimento al 5°

• Caduta o spargimento sulla carreggiata di materie viscide

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ed infiammabili o che potrebbero causare pericolo - art.161, comma 2°

• Trasportare cose con eccedenza di carico superiore a 3 t.,o superiore al 30% della massa complessiva per i veicolifino a 10 t. - art. 167, commi 2°, 3°, 5° e 6°, lett. d)

• Trasportare merci pericolose con eccedenza di caricorispetto al limite consentito - art. 168, comma 7°

• Trasportare persone in sopranumero sui veicoli adibiti abu-sivamente a taxi o a noleggio - art. 169, comma 8°

• Circolare in autostrada con veicolo avente carico disordi-nato, non saldamente assicurato ovvero con carico suscet-tibile di dispersione perché non coperto adeguatamente -art. 175, comma 13°

• Non fermarsi in incidente con soli danni a cose causato dalproprio comportamento - art. 189, comma 5° primo perio-do

• Violazione dell’obbligo di consentire al pedone attraversa-mento di una strada sprovvista di strisce pedonali - art.191, comma 2°

Per le patenti rilasciate successivamente al 1^ ottobre 2003 asoggetti che non siano già titolari di altra patente di categoriaB o superiore, i punti riportati nella presente tabella, per ognisingola violazione, sono raddoppiati qualora le violazionisiano commesse entro i primi tre anni dal rilascio.

Violazioni che comportano la perdita di 3 punti Articolo• Superare i limiti di velocità di oltre 10 km/h e di non oltre

i 40 km/h - art. 142, comma 8°• Mancato accertamento delle condizioni per effettuare il

sorpasso - art. 148, comma 15° con riferimento al comma2°

• Non osservare le distanze di sicurezza nei confronti dideterminate categorie di veicoli, non osservare la distanzadi sicurezza con conseguente collisione con soli danni acose - art. 149, comma 4°

• Far uso dei fari abbaglianti in condizioni vietate - art. 153,comma 10°

• Non osservare le prescrizioni di sistemazione e segnala-mento di carico sul veicolo e omettere le cautele nel traspor-to di carichi sporgenti - art. 164, comma 8°

• Trasportare cose con eccedenze di carico non superiori a 3t., o al 30% della massa a pieno carico per veicoli sino a10 t. - art. 167, commi 2°, 3°, 5° e 6°, lett. c)

• Circolare con autocarri adibiti a trasporto di veicoli, di ani-mali, di container, macchine agricole o operatrici e balle dipaglia e fieno con eccedenze consentite in altezza sullestrade larghe meno di 6,50 mt. ovvero aventi opere di sot-

tovia con franco libero superiore a 20 cm. - art. 167,comma 7°

• Mancato rispetto di oltre il 10% del periodo minimo di ripo-so settimanale per gli autisti di camion e autobus muniti ditachigrafo - art. 174, comma 7° secondo periodo

• Mancato rispetto di oltre il 10% del periodo minimo di ripo-so settimanale per gli autisti di camion e autobus nonnecessitanti di tachigrafo - art. 178, comma 7° secondoperiodo

• Mancato rispetto degli obblighi verso funzionari, ufficiali eagenti - art. 192 comma 6°

Per le patenti rilasciate successivamente al 1^ ottobre 2003 asoggetti che non siano già titolari di altra patente di categoriaB o superiore, i punti riportati nella presente tabella, per ognisingola violazione, sono raddoppiati qualora le violazionisiano commesse entro i primi tre anni dal rilascio.

Violazioni che comportano la perdita di 2 punti Articolo• Mancato rispetto della segnaletica, ad eccezione dei

segnali di divieto di sosta e di fermata - art. 146, comma2°

• Sorpasso a sinistra di un tram in fermata in sede stradalenon riservata - art. 148, comma 15° con rif. al comma 8°

• Effettuare cambiamenti di direzione o di corsia per inver-sione di marcia o svolte senza osservare le prescrizioniimposte - art. 154, comma 8°

• Sosta nelle corsie riservate al transito degli autobus o vei-coli su rotaia; sosta o fermata negli spazi riservati a veico-li per persone invalide o in corrispondenza di rampe, sci-voli o corridoi di transito; sosta negli spazi riservati alla fer-mata degli autobus o dei taxi. - art. 158, comma 2 lettered), g), h).

• Omettere di liberare la carreggiata o di segnalare ingom-bri provocati dal proprio veicolo - art 161, comma 1° e 3°

• Omettere di segnalare il veicolo fermo sulla carreggiata,fuori dei centri abitati con l’apposito segnale di triangolo;non utilizzare i dispositivi di protezione rifrangenti indivi-duali - art. 162, comma 5°

• Trainare veicoli in avaria senza adeguata segnalazione oviolando le altre prescrizioni - art. 165, comma 3

• Trasportare cose in eccedenza di peso non superiore a 2 t.o al 20% della massa per veicoli sino a 10 t. - art. 167,commi 2°, 3°, 5° e 6°, lett. b)

• Trasporto di materie pericolose senza osservare le prescri-zioni ministeriali per la tutela dei conducenti o dell’equi-paggio e la adeguata compilazione dei documenti di tra-sporto e delle istruzioni di sicurezza - art. 168, comma 9

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bis• Trasportare persone in sovrannumero sulle autovetture - art.

169, comma 9°• Mancato rispetto di oltre il 10% il limite giornaliero massi-

mo dei periodi di guida per gli autisti di camion e autobusmuniti di tachigrafo - art. 174, comma 5° per tempi diguida

• Mancato rispetto di oltre il 20% il limite settimanale massi-mo dei periodi di guida per gli autisti di camion e autobusmuniti di tachigrafo - art. 174, comma 7° per tempi diguida

• Mancato rispetto delle disposizioni relative alle interruzionidi guida per gli autisti di camion e autobus muniti di tachi-grafo - art. 174, comma 8°

• Trainare veicoli, che non siano rimorchi, sulle carreggiate,sulle rampe, sugli svincoli, sulle aree di parcheggio di ser-vizio e su ogni altra pertinenza delle autostrade - art. 175,comma 14° con riferimento al comma 7°, lett. a)

• Violare le prescrizioni per la circolazione sulle autostrade esulle superstrade (strade extraurbane principali)Rientrano in questa ipotesi:- lasciare in sosta i veicoli sulle autostrade o sulle aree diservizio o di parcheggio- esercitare attività di soccorso senza autorizzazione, etc. -art. 175, comma 16°

• Violare le prescrizioni dei comportamenti durante la circo-lazione in autostrada o sulle superstradeRientrano in questa ipotesi ad esempio:- non osservare l’obbligo di immettersi sulle autostrade esulle superstrade servendosi delle apposite corsie e dandola precedenza ai veicoli circolanti sulle corsie di scorrimen-to;- uscire dalle stesse autostrade o superstrade senza servirsidelle apposite corsie di decelerazione- cambiare corsia di marcia senza la preventiva segnala-zione- in caso di arresto del traffico su tratti ove la corsia diemergenza manchi o sia occupata, non agevolare il trans-ito di veicoli di polizia o di soccorso omettendo di portarsiil più vicino possibile alla striscia di sinistra della prima cor-sia - lasciare in sosta di notte il veicolo senza tenere accese leluci di posizione e quelle di emergenza- procedere affiancato ad altro veicolo in autostrada o sullesuperstrade- non osservare il corretto incolonnamento per il pagamen-to del pedaggio - art. 176, comma 21°

• Ostacolo alla circolazione o accodamento alla marcia deimezzi adibiti a servizi di polizia, antincendio e autoambu-lanze - art. 177 comma 5°

• Mancato rispetto di oltre il 10% il limite giornaliero massi-mo dei periodi di guida per gli autisti di camion e autobusnon necessitanti di tachigrafo - art. 178, comma 5° pertempi di guida

• Mancato rispetto di oltre il 20% il limite settimanale massi-mo dei periodi di guida per gli autisti di camion e autobusnon necessitanti di tachigrafo - art. 178, comma 7° pertempi di giuda

• Mancato rispetto delle disposizioni relative alle interruzionidi guida per gli autisti di camion e autobus non necessitan-ti di tachigrafo - art. 178, comma 8°

• Non osservare gli obblighi previsti in caso di incidente,come la salvaguardia, la sicurezza della circolazione ed ilmantenimento dello stato dei luoghi e delle tracce; in inci-dente con soli danni a cose evitare intralcio alla circolazio-ne; fornire le proprie generalità; etc.. - art. 189, comma 9°

Per le patenti rilasciate successivamente al 1^ ottobre 2003 asoggetti che non siano già titolari di altra patente di categoriaB o superiore, i punti riportati nella presente tabella, per ognisingola violazione, sono raddoppiati qualora le violazionisiano commesse entro i primi tre anni dal rilascio.

Violazioni che comportano la perdita di 1 punto Articolo• Non far uso dei dispositivi di illuminazione o segnalazione

visiva quando è prescritto -art. 152, comma 3°• Uso improprio dei fari - art. 153, comma 11°• Trasportare cose con eccedenza di carico non superiore ad

1 t. o al 10% per veicoli fino a 10 t. - art. 167, commi 2°,3°, 5° e 6° lett. a)

• Non avere ampia libertà di movimento nelle manovre, tra-sportare persone in soprannumero e trasporto irregolare dipersone, animale e oggetti - art. 169, comma 10°

• Trasportare persone in soprannumero sui veicoli a dueruote, ovvero violare le prescrizioni relative al trasporto dioggetti o trainare o farsi trainare con veicoli a due ruote -art. 170, comma 6°

• Mancato rispetto di oltre il 20% il limite settimanale massi-mo dei periodi di guida per gli autisti di camion e autobusmuniti di tachigrafo - art. 174, comma 7° primo periodo

• Mancato rispetto di oltre il 20% il limite settimanale massi-mo dei periodi di guida per gli autisti di camion e autobusnon necessitanti di tachigrafo - art. 178, comma 7° primoperiodo

Per le patenti rilasciate successivamente al 1^ ottobre 2003 a

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Terza età, nuove regoleper il rilascio della patente

Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti visto l’art.16, comma 1, della legge 29 luglio 2010, n. 120, cheha modificato l’art. 115 del decreto legislativo 30 apri-le 1992, n. 285, recante «Nuovo Codice della Strada »e successive modificazioni ed integrazioni, di seguitodenominato decreto legislativon. 285 del 1992; Vista in parti-colare la lettera b) del citatoart. 16, comma 1, che estendea sessantotto anni il limite dietà massimo dei conducenti,qualora titolari di patente diguida di categoria C, per laguida di autotreni ed autoarticolati di massa complessi-va a pieno carico superiore alle 20 t e, qualora titolaridi patente di guida di categoria D, per la guida di auto-bus, autocarri, autotreni, autoarticolati ed autosnodati,adibiti al trasporto di persone, a condizione che, inentrambi i casi, sia conseguito, di anno in anno, unospecifico attestato sul possesso dei requisiti fisici e psi-chici a seguito di visita specialistica annuale; Vistaaltresì la lettera c) del citato art. 16, comma 1, dellasummenzionata legge n. 120 del 2010, che, introdu-cendo il comma 2 -bis all’art. 115 del decreto legislati-vo n. 285 del 1992, prescrive che, fatti salvi i limiti dietà di cui al comma 2 dello stesso art. 115, il conducen-te che abbia superato ottanta anni può continuare acondurre ciclomotori e veicoli per i quali è richiesta lapatente delle categorie A, B, C ed E, qualora consegua

uno specifico attestato rilasciato dalla commissionemedica locale di cui al comma 4 dell’art. 119 del decre-to legislativo n. 285 del 1992, a seguito di visita spe-cialistica biennale, rivolta ad accertare la sussistenzadei requisiti fisici e psichici prescritti; visto il comma 3

dell’art. 16 della citata legge n.120 del 2010, che demandaad un decreto del Ministrodelle Infrastrutture e dei Tra-sporti, da adottarsi entro quat-tro mesi dalla data di entrata invigore della predetta legge, ladisciplina applicativa delle sue-

sposte modifiche all’art. 115 del decreto legislativo n.285 del 1992, facendo riferimento, ai fini dei requisitifisici e psichici di cui al comma 2 -bis dello stesso art.115, alle linee guida che, ai sensi dell’art. 23, comma5, della stessa legge n. 120 del 2010 dovranno esserestabilite per assicurare criteri di valutazione uniformi aiquali si dovrà attenere l’operato delle commissionimediche locali su tutto il territorio nazionale; ritenutoche, nelle more della predisposizione delle predettelinee guida, sia opportuno comunque dettare disposi-zioni di prima applicazione delle modifiche normativesu esposte, al fine di tutela delle esigenze di sicurezzastradale sottese alla disposizione di cui al comma 1,lett. c) del citato art. 16; ritenuto altresì che meritinoimmediata tutela le legittime aspettative dei conducentiche, avendo compiuto il sessantacinquesimo anno di

Necessarie verificheannuali dell’idoneità

psico-fisica

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età, si trovino nelle condizioni di poter esercitare il dirit-to riconosciuto dall’art. 16, comma 1, lett. b), della piùvolte citata legge n. 120 del 2010. Decreta quantosegue. Articolo 1. Disposizioni per i titolari di patente di categoria C 1. I conducenti titolari di patente di guida di categoriaC in corso di validità, che abbiano compiuto i sessanta-cinque anni di età, possono continuare a condurre, finoal compimento del sessantottesimo anno di età, autotre-ni ed autoarticolati la cui massa complessiva a pienocarico sia superiore alle 20 t. previa acquisizione, dianno in anno, presso una commissione medica locale dicui all’art. 119, comma 4, del decreto legislativo 30aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni ed inte-grazioni, di una attestazione di sussistenza dei requisi-ti fisici e psichici prescritti. Tale attestazione, che havalidità annuale, deve essere tenuta a bordo dal condu-cente unitamente alla patente di guida ed esibita, incaso di richiesta, agli organi accertatori. 2. L’attestazio-ne di cui al comma 1 non è richiesta ai conducenti tito-lari di patente di guida di categoria C che, avendocompiuto i sessantacinque anni di età, non intendonomantenere l’abilitazione alla guida di autotreni edautoarticolati la cui massa complessiva a pieno caricosia superiore alle 20 t. Articolo 2. Disposizioni per i titolari di patente di categoria D 1. Ai conducenti già titolari di patente di guida di cate-goria D ai quali, per raggiunti limiti di età, la stessa siastata riclassificata in patente di guida di categoria infe-

riore da non più di tre anni, può essere rilasciata unanuova patente di guida di categoria D, previa esibizio-ne di una attestazione di sussistenza dei requisiti fisici epsichici prescritti rilasciata da una commissione medicalocale di cui all’art. 119, comma 4, del decreto legisla-tivo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazionied integrazioni. Tale attestazione ha validità annuale edeve essere riconseguita e riprodotta, di anno in anno,al fine del rinnovo della data di validità della patente Dottenuta, che non può essere successiva, comunque, aquella del compimento del sessantottesimo anno di etàdel titolare. 2. Qualora il provvedimento di riclassifica-zione di cui al comma 1 sia stato emesso da più di treanni, l’Ufficio della Motorizzazione Civile che provve-de, ai sensi dello stesso comma 1 al rilascio della paten-te di guida di categoria D ed emette contestualmente unprovvedimento di revisione sulla patente stessa. Allarevisione si provvede con urgenza e comunque nonoltre il termine di trenta giorni dal rilascio della paten-te. Articolo 3. Disposizioni per il rinnovo di validità del titolo di abili-tazione alla guida del ciclomotore ovvero della patentedi guida di conducenti che non ancora abbiano com-piuto ottanta anni di età 1. I conducenti in possesso di titolo di abilitazione allaguida del ciclomotore ovvero di patente di guida dellecategorie A, B, C ed E che, avendo superato settanta-sette anni ma non ancora ottanta, procedono al rinno-vo di validità dei titoli abilitativi suddetti conseguono ilrinnovo di validità fino alla data del compimento del-l’ottantesimo anno di età se esibiscono certificato diidoneità dei requisiti fisici e psichici rilasciato da unodei medici certificatori monocratici di cui all’art. 119del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e succes-sive modificazioni ed integrazioni. 2. I conducenti di cuial comma 1 che provvedono a rinnovare la validità deltitolo di abilitazione alla guida posseduto previa visitaper l’accertamento dei requisiti fisici e psichici pressouna commissione medica locale di cui all’art. 119,comma 4, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n.285, e successive modificazioni ed integrazioni, conse-guono il rinnovo di validità della patente posseduta finoalla data indicata nella certificazione rilasciata dallapredetta commissione e comunque non oltre l’ottanta-duesimo anno di età. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Uffi-

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Anomalie nei fermi e sequestri degli autoveicoli

Massimo VannoniResponsabile Italia CentraleConsulta Nazionale Polizia Stradale

Sono giunte alla nostra organizzazionesindacale numerose segnalazioni di com-portamenti anomali nell’applicazione dellanuova normativa relativa ai fermi e seque-stri amministrativi, in particolare nellaparte che riguarda la consegna dei veicolialla nuova figura del “Custode Acquiren-te”. Nello specifico, in mancanza di preci-se direttive circa l’applicazione dellanorma, si verifica che “provincia che vaiusanza che trovi”, così può succedere che,per la stessa violazione, il veicolo che deveessere tolto dalla materiale disponibilità delconducente e/o proprietario può esseretrasportato al deposito mediante l’uso delcarro attrezzi oppure può essere condottonell’area di custodia da un dipendentedella ditta medesima che si pone allaguida o ancora il trasgressore vieneaccompagnato dalla pattuglia presso laditta del custode acquirente. A chi è delmestiere appare chiaro che le differenzetra le varie applicazioni sono notevoli,soprattutto in termini economici. Il para-dosso si raggiunge quando si ricorre alfermo amministrativo di un convoglio indu-striale per l’applicazione dell’art. 207C.d.S., in questo caso si può verificare cheil conducente di un autotreno o autoartico-lato immatricolato in uno stato straniero(oppure munito di patente extracomunita-ria) non abbia denaro contante per paga-re una sanzione amministrativa di pochecentinaia di euro e si ritrovi a dover paga-re alcune migliaia di euro per il trasportoed il deposito di pochi giorni del mezzo.

Dato che le violazioni vengono contestateda una pattuglia di Polizia, è chiaro chel’utente si aspetti che le Forze dell’Ordinefacciano da garante ed invece si ritrovainvischiato in un contenzioso direttamentecon il “Custode Acquirente” in cui, se nonprovvede al pagamento, si paventa ilrischio di perdere il veicolo che verrebbe,guarda caso, acquisito direttamente daquest’ultimo.L’articolo 207 C.d.S. applicato in questomodo a qualcuno potrebbe sembrare piùuna forma di ricatto o di estorsione chenon una garanzia tesa all’adempimentodell’onere del pagamento della sanzioneamministrativa da parte del trasgressore.Non si vuole puntare il dito sulle violazioniche si potrebbero configurare nelle moda-lità di trasporto, ne entrare nel merito delleeventuali differenti e precedenti concessio-ni esclusive, stipulate tra gli enti che gesti-scono le varie strade e le ditte di soccorso,si vuole solo porre in evidenza che la mate-ria presenta alcune lacune che vanno col-mate quanto prima. Si prega quindi diimpartire con urgenza le disposizioninecessarie ad una conforme applicazionedella norma, onde evitare che qualcheoperatore si possa trovare nella spiacevolesituazione di dover fornire spiegazioni peravere operato in un modo anziché in unaltro. Per tali motivi in qualità di responsa-bile per la Consulta Nazionale PoliziaStradale del sindacato Consap, ho richie-sto un sollecito intervento al Direttore delServizio Polizia Stradale del Ministero del-

Custode - acquirente,necessarie direttiveper evitare sorprese

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Consulta: sulla Pontina auto della Polstrada con oltre 300 mila km

“Solo due macchine efficienti per cinque pattuglie in treturni”. Difficile far quadrare i conti con l’efficienza ope-rativa per il personale del Distaccamento della PoliziaStradale di Aprilia.La Segreteria Provinciale di Latina della ConfederazioneSindacale Autonoma di Polizia esprime forte preoccupa-zione in un momento in cui lo sforzo richiesto alla Poli-zia per il contenimento della sicurezza sulle strade è almassimo livello, anche in ragione della crescita del feno-meno della pirateria stradale.Massimiliano Mastromanno Segretario Generale Provin-ciale della Consap di Latina e rappresentante di spiccodella Consulta Nazionale Polizia Stradale, disegna unquadro di emergenza assoluta e sottovalutata: con unparco macchine ridotto ad appena cinque vetture: treSubaru con oltre 300 mila chilometri e solo due nuove“Alfa 159”, una delle quali appena rientrata da un rico-vero in officina: “Far mancare le auto efficienti alla Poli-zia Stradale oltre che un paradosso - sostiene il dirigen-

te sindacale Consap - rappresenta un rischio sia per glioperatori sia per gli utenti della strada, e non stiamocerto parlando di un arteria a bassa percorrenza, madella statale 148 Pontina, una delle strade più pericolo-se d’Italia. I nostri mezzi per garantire il controllo dellaviabilità su quell’arteria, percorrono per tre o quattrovolte a turno i 120 chilometri, fra il Gra e la città di Lati-na e ritorno, a questo ritmo presto viaggeremo su autoche non garantiranno la sicurezza neppure al persona-le. Inoltre - conclude il dirigete sindacale - esistono circo-lari del Ministero che prevedono un avvicendamento deimezzi prima dei dieci anni, e comunque dopo 180 milachilometri. Ebbene, al Distaccamento di Aprilia operia-mo ancora con autovetture immatricolate nel 2000 e chehanno abbondantemente superato i trecentomila chilo-metri. Questo è l’effetto dei tagli profondi alle risorse perla sicurezza, che così rischia di rimanere solo materia didichiarazioni pubbliche e nei programmi elettorali deipartiti”.

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Sulle strade del Sud la Polizia è tecnologicamente avanzata

Un nuovo sistema operativo per rendere più efficace l’a-zione di prevenzione e controllo della Polizia nel qua-drante meridionale del Paese.Il progetto Geoweb Sud nato in ambito Pon (ProgrammaOperativo nazionale) del Dipartimento della PubblicaSicurezza implementerà il supporto tecnologico al servi-zio della sicurezza dei cittadini sulle nostre strade. Pre-sentato il mese scorso il progetto Geoweb Sud consentiràdi ridurre i tempi di intervento degli automezzi e permet-tere agli uomini delle Forze di Polizia di effettuare rapi-damente i controlli su targhe, patente, documenti d’iden-tità, porto d’arma e permessi di soggiorno. Il risultato lo si otterrà attraverso un supporto tecnologicoa bordo delle pattuglie di Polizia Stradale. Geosud Webè costato 800mila euro. Soldi che serviranno a dotare dinuovi software e nuove postazioni, a vantaggio del Cen-tri Operativi Autostradali (COA) di Napoli, Lametia

Terme, Sala Consilina e Bari.La nuova tecnologia potrebbe anche dare vita ad unanuova e più funzionale distribuzione del personale sul ter-ritorio ad esempio è stato spiegato dai responsabili delprogetto questo software.Presso il CEN della Polizia stradale di Napoli, può equi-librare meglio le risorse della Polizia stradale sparse sulterritorio; verrà attivato un software di gestione della flot-ta di veicoli operante nelle 4 regioni Obiettivo Conver-genza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) interessatedal Pon Sicurezza. A bordo delle auto, invece, è previstoil potenziamento della già installata applicazione infor-matica Geoweb e l’aggiornamento del software dei siste-mi di bordo che permetterà di avere accesso alle banchedati (compresa quella della Motorizzazione civile) e diricevere immagini e file multimediali dalle Sale operativedi competenza.

L’Automobile Club d’Italia, ha donato alla Polizia Stra-dale due autovetture Bmw 118 D munite di etilometriper una spesa di 76mila euro. La consegna dei mezzi– si legge in una nota del sito ufficiale della Polizia –è avvenuta qualche settimana fa a Foggia nel piazza-le dell’ex scuola di Polizia: macchine ed attrezzaturesono state benedette dall’arcivescovo mons. FrancescoPio Tamburino. Auto e macchinari donati dall’Acisono importantissimi per salvare una vita umana emagari ce ne fossero di enti privati che aiutino leForze dell’Ordine con donazioni di questo genere,dice il Direttore Centrale per la Polizia Stradale.L’occasione di festa si è anche rivelata importante perfare il punto sulla situazione della sicurezza stradalenel territorio. Cifre sempre preoccupanti con quasi 60

morti nei primi 8 mesi dell’anno; oltre 80 nel 2008;102 nel 2007; 103 nel 2006. Le statistiche racconta-no di vite umane stroncate dalla velocità eccessiva,dall’imprudenza, raramente dall’ubriachezza.Il Dr. Rossano Casto al vertice della Polstrada foggia-na commenta: rispettare le norme del codice dellastrada è indispensabile per salvare vite umane e quida noi non c’è un gran rispetto delle norme parlo dellecinture di sicurezza che troppi non indossano; deimotociclisti senza caschi; della velocità eccessiva edella velocità pericolosa, nel senso che non è commi-surata alle condizioni del traffico e della strada. L’ele-vato tributo pagato alla sicurezza stradale è stato sot-tolineato dal Direttore del Servizio Polstrada RobertoSgalla.

Carenze per fortuna c’è l’ACI. Donate due BMW

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Convenzione

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La Segreteria Nazionale con nota dell’11 ottobre scorsoha informato l’Ufficio Relazioni Sindacali del Diparti-mento della P.S. che il dirigente pro-tempore del Com-partimento Polizia Stradale del Veneto sta operando inpalese violazione dell’Accordo Nazionale Quadro. Ilpredetto dirigente pro-tempore, infatti, forse sconoscen-do le normative e le circolari, ha inviato una informa-zione preventiva concernente una serie di materie edistituti, alcuni per i quali è normativamente prevista unanegoziazione ed eventuale successivo accordo con leOO.SS. (orari di servizio in deroga e reperibilità patti-zia),altri per i quali è previsto l’esame non avente natu-ra negoziale (orari di servizio non in deroga e straordi-nari), altri ancora (orario flessibile) che non risulta addi-rittura motivo di informazione preventiva. Inoltre, inse-rendo gli uni con gli altri nella medesima informazione,il prefato dirigente ha quindi predisposto convocazionia tavoli separati per tutti gli istituti, compresi quelli che,

proprio perchè non aventi alcuna natura negoziale, nonpossono essere così esaminati, come chiaramente espli-citato dalla circolare a firma del Capo della Polizia.Una situazione sconcertante che il prefato dirigente pro-tempore non ha inteso modificare nonostante la oppor-tuna e tempestiva segnalazione della nostra strutturaveneziana. Evidentemente il prefato dirigente ha ritenu-to di dare ascolto esclusivamente ai disinformati diri-genti sindacali del tristemente noto cartello sindacale. Ilpallino, dunque, ora è in mano ai responsabili dell’Uffi-cio Relazioni Sindacali del Dipartimento della P.S.Riusciranno i nostri eroi a richiamare all’ordine il prefa-to dirigente “ignorante” (nel senso buono del terminecioè che sconosce le norme sindacali vigenti) e ripristi-nare il diritto calpestato? Ai posteri l’ardua sentenza.Per quanto ci riguarda aspetteremo ancora qualchegiorno dopo di che porteremo le carte al giudice com-petente in materia di lavoro.

Novità di legge per ciclisti e motociclisti. Sono scattate daqualche settimana le nuove norme previste dalla riformadel Codice della Strada varate a fine luglio.I caschi “Dgm”, comunemente detti a scodella o a padel-la, non saranno più legali. Da circa 9 anni ne era statavietava la vendita, ma l’uso era ancora consentito suimotorini di cilindrata inferiore o pari a 50cc.. Chi si porràalla guida di un ciclomotore o motociclo con in testa il

casco fuori norma rischia di vedersi sottoporre a fermoamministrativo del mezzo per 90 giorni e una sanzionedi 74 euro.Obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retro riflet-tenti ad alta visibilità per coloro che si muovono in bici-cletta, fuori dai centri abitati in ore serali e notturne o ingalleria, allo scopo di consentire agli automobilisti unamigliore visione del mezzo a due ruote e del ciclista.

In Veneto violati gli accordi sindacali

In vigore nuove norme per le due ruote

Bretelle e giubotto in bicicletta, fuori legge il casco a scodella per i “cinquantini”

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“Con la legge 120 che ha riformato il Codice della Stra-da la segnaletica è tornata in primo piano tra i fattori disicurezza. Ora è tempo di passare dalle parole ai fatti”,ha dichiarato Paolo Cattorini, presidente di Assosegnale-tica. Il primo via libera sembra venire dall’articolo 208,che così come modificato, anche in assenza dei decretiattuativi che sciolgano dubbi e incertezze, potrebbe esse-re già operativo dando ossigeno alla manutenzione. L’ar-ticolo prevede che il 50 per cento dei proventi delle multesia destinato agli enti proprietari delle strade e l’altro 50per cento agli enti accertatori per la realizzazione diinterventi di manutenzione e messa in sicurezza dellasegnaletica; in particolare indirizzerebbe, inoltre, il12,5% delle multe alla segnaletica e alla sua manutenzio-ne. “Il timore dell’Associazione - che riunisce le principa-li imprese produttrici di segnaletica - è che, in attesa del-l’emanazione dei decreti attuativi, i fondi possano essereutilizzati per equilibri di bilancio o compensazioni varie”,ha sottolineato il presidente. Dal dibattito è emerso che ilministero dovrà affrontare la redazione di più di trentadecreti attuativi con conseguente incertezza sulla tempisti-ca e sulla priorità da dare agli stessi. Pertanto l’auspiciodell’Associazione è che nei prossimi tre o quattro mesivengano emanati i decreti attuativi relativi alla destinazio-ne delle multe. Questo vuol dire raggiungere due obietti-vi immediati: più sicurezza e contribuire al rilancio delsettore industriale delle piccole e medie imprese che daanni operano in questo mercato. Infatti, dall’indaginesullo stato della segnaletica presentata ieri, è emerso chedue segnali verticali su tre sono fuorilegge e il 94% dellasegnaletica orizzontale non è a norma nel campione esa-minato. Illeggibili, arrugginiti, errati e troppo vecchi sonoi segnali di alcune aree della Capitale durante un sopral-luogo a campione eseguito la scorsa settimana. Spessocoperti da piante oppure inefficaci per la perdita di colo-

razione, illuminazione e catarifrangenza. A due annidalla prima inchiesta svolta dai tecnici di Assosegnaleticain collaborazione con il quotidiano “Il Tempo”, nulla ècambiato. Gran parte dei segnali sono stati simpatica-mente denominati ‘nonni cartelli’, perché preistorici e sca-duti. Sul lato posteriore dei segnali, infatti, appaiono datequali 1968, 1979, 1982 che indicano una manutenzioneinesistente da decenni. Di norma, i cartelli con pellicola diclasse 1 dovrebbero essere controllati ogni sette anni,mentre quelli con pellicola di classe 2 ogni dieci. Le datepresenti sul retro, invece, parlano chiaro: i cartelli nonsono a norma perché gli addetti ai lavori non sono maipassati per misurarne la reale efficacia. I cartelli obsoletirendono pericolose e insicure le nostre strade. “Occorreinvestire di più” è il monito di Assosegnaletica.

Modifiche al Codice della Strada piùattenzione per la segnaletica

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Con l’odierno intervento, lo scrivente stigmatizza la discutibileopzione ricaduta in capo al personale della Polizia Stradaleimpiegato nel delicato servizio d’Ordine Pubblico in oggetto indi-cato nei decorsi giorni 8 e 9 Ottobre 2010.Nella fattispecie, infatti, consta allo scrivente che, ai colleghi dis-locati nel tracciato delle strade galluresi non sia stato corrispostoné cibo né acqua, sebbene è noto a tutti ormai da anni il disagioe lo stress psico-fisico che tale impiego comporta.Alla luce dei fatti, nessuno ha ritenuto doveroso provvedere alladistribuzione di scorte d’acqua e di sacchetti pranzo, ovvero sac-chetti lunch come ulteriore apporto al fabbisogno del singolodipendente, determinando nel personale impiegato tutta unaserie di disfunzioni, oltre che un evidente senso di disinteresse daparte di codest’Amministrazione nei loro confronti.A causa di tale scellerata scelta, il personale della specialità, gio-coforza, ha dovuto sopperire a tale mancanza sborsando ditasca propria del denaro e rifocillarsi altrimenti, con l’esborso didenaro che, in gran parte, ha intaccato la remunerazione previ-sta per quella giornata. In virtù di quanto illustrato, quindi, si

esprime una Vibrata Nota di Protesta in ordine all’accaduto.La Segreteria Nazionale, cui la presente è diretta, vorrà interes-sare dell’increscioso episodio accaduto il Dicastero dell’Internoattraverso l’Ufficio Relazioni Sindacali. Si rimane nell’attesa diuna risposta scritta in riscontro all’odierno intervento.

Il Segretario ProvincialeMassimiliano Pala

La Fondazione Ania e l'università Luiss Guido Carli insieme per sen-sibilizzare gli studenti sulla sicurezza stradale. È stato presentatooggi il primo corso accademico di sicurezza stradale in Europa cheprenderà il via ufficialmente il prossimo 11 ottobre e si concluderàil 6 dicembre. Le lezioni si comporranno di 40 ore divise in 32 diteoria in aula e 8 di pratica con un corso di guida sicura presso

l'autodromo di Misano Adriatico. Il corso che consentirà di ottene-re crediti formativi universitari è rivolto a 100 studenti del primo edel secondo anno della facoltà di Giurisprudenza. A presentare l'i-niziativa il direttore generale della Luiss, Pierluigi Celli e il segreta-rio Generale Ania, Umberto Guidoni. "La prerogativa della nostrauniversità è quella di stare vicino ai nostri studenti nel percorso diapprendimento. L'educazione accademica deve necessariamenteessere accompagnata da un processo di responsabilizzazione eautocontrollo, al fine di formare persone culturalmente preparate ecivilmente coscienziose. La sicurezza stradale è un principio cardi-ne che desideriamo sia acquisito dai nostri giovani studenti con lasperanza che diventino parte di una generazione in cui la culturadella sicurezza rappresenti un valore centrale". "Gli incidenti stra-dali - ha detto Guidoni - sono la prima causa di morte tra i giova-ni. Da qui capiamo che è comportamento diffuso dei giovani tene-re una guida pericolosa e poco rispettosa del codice. Forse pensa-no che facendolo siano più 'fighi' e rispettabili ma non è così e noiè questo che vogliamo trasmettere loro".

Rally Costa Smeralda, disagi per l’ordine pubblico

Sicurezza stradale: I corso universitario

La sede dell’Università LUISS di Roma

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“Non guidare a fari spenti. Se vedi bene guidi meglio”una campagna promossa dai punti vendita Ottica Avan-zi, in collaborazione con il mensile Gente Motori e l’e-mittente RDS, allo scopo di sensibilizzare gli automobi-listi sull’importanza di regolari controlli delle capacitàvisive degli utenti della strada.Vederci bene quando ci si mette alla guida, dovrebbeessere una cosa scontata; ed invece sembrerebbe di no,visto che, secondo l’ultimo rapporto ISTAT/ACI, quasi 6incidenti su 10 sono attribuibili direttamente od indiret-tamente alle prestazioni della vista degli automobilisti.Da questa ed altre considerazioni prende il via questacampagna di sicurezza stradale. Nell’ambito dell’iniziativa la società di ottica Avanzioffre nell’ambito della campagna un controllo gratuitodella vista ed un test computerizzato che rileva l’acutez-za visiva e l’eventuale fabbisogno correttivo, grazie astrumenti specifici come, ad esempio, le Tavole di Ishiha-ra ed il Test di Fusione e Stereopsi, attraverso i quali èpossibile verificare la capacità di distinzione cromaticae di visione binoculare degli occhi degli automobilisti.“La problematica della visibilità ottimale alla guida - haspiegato Mario Valducci, presidente della commissioneTrasporti della Camera - coinvolge tutti gli automobilisti,non solo chi ritiene di avere problemi di miopia. Perquesto che ci impegniamo per sensibilizzare gli italianiverso un aspetto spesso troppo trascurato o ritenuto disecondaria importanza: ovvero le perfomances dellavista”.“Nel nuovo codice della strada, legge di iniziativa par-lamentare, approvato all’unanimità, a testimonianzadella sensibilità del mondo politico per il tema dellasicurezza stradale - spiega ancora Valducci - sono pre-senti norme più stringenti per le visite mediche per il rin-novo della patente. Ora, dato che ritengo che il Codice

della strada sia un cantiere aperto, è mia intenzione, inqualità di presidente della commissione Trasporti, dichiedere quanto prima al Governo una legge delegaper ‘spacchettare’ il codice in due parti: da una parte ilcodice del guidatore, di circa 100 articoli, dall’altra ilcodice dei produttori di auto, dei produttori di ricambi,di chi realizza la segnaletica stradale e di chi costruiscele strade, che consterebbe di circa 180 articoli. Saràun’iniziativa per rendere più chiare e snelle le norme delCodice”.Oggi esistono sistemi “intelligenti” in grado di adattareautomaticamente il funzionamento dei fari alle più dis-parate situazioni di guida. Se da un lato, sarebbeauspicabile una maggiore “democratizzazione” e diffu-sione di questi sistemi fra la dotazione di serie delleautomobili, magari a scapito di equipaggiamenti menoutili per la sicurezza, dall’altro è chiaro che le più avan-zate tecnologie non possono sopperire alla preparazio-ne ed al senso di responsabilità dei singoli guidatori.Non ultimo l’importanza di periodici controlli della vistae dell’adozione dei necessari correttivi.

Migliore è la vista, più sicura è laguida

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Freni dei motorini e software per la sicurezza sui camion:continua in questi ambiti la forte azione sulla sicurezzastradale dell’UE, che ha permesso negli anni scorsi unaforte riduzione delle vittime sulle strade europee.Primo punto, il rispetto della direttiva sul controllo deiperiodi di guida e di riposo per gli autotrasportatori. Sitratta di uno strumento importante per garantire la sicu-rezza sulle strade ed eque condizioni di concorrenza nelsettore: ogni automezzo deve avere apparecchiature esoftware specifici per analizzare i dati registrati dai tachi-metri digitali e verificare i tachimetri stessi per accertareeventuali manomissioni. L’Italia non applica ancora lanorma europea, unico Paese insieme al Lussemburgo, equindi è a rischio infrazione e ricorso alla Corte di giusti-zia dell’UE.L’UE interviene anche sui motorini, con una proposta nor-mativa per il montaggio obbligatorio di sistemi frenantiavanzati sui motocicli nuovi e di commutazione automa-tica del proiettore su tutti i veicoli appartenenti alla cate-goria L, che comprende una vasta gamma di veicoli amotore a 2 o 3 ruote, come ciclomotori, motocicli con esenza sidecar, tricicli, “quads” e microvetture. La propo-sta fissa limiti d’emissione ambiziosi per tali veicoli e dettapari condizioni per tutti i fabbricanti di veicoli, in un set-tore in cui la presenza di prodotti non conformi può cau-sare rischi significativi per la sicurezza e l’ambiente.Antonio Tajani, vicepresidente e commissario europeoper l’industria e l’imprenditoria, ha affermato: “La propo-sta odierna è un esempio di come si possa semplificare lalegislazione UE aumentando la sicurezza funzionale e larispondenza ambientale dei veicoli. Una legislazione piùcontenuta significa per l’industria meno spese e menooneri amministrativi, aumenta considerevolmente la lorosicurezza, riducendo anche le loro emissioni nocive. Lanostra proposta odierna gioverà sia all’industria che agli

utenti di tali veicoli”.Il regolamento proposto introdurrà alcuni nuovi requisitifunzionali di sicurezza, come il montaggio obbligatoriodi sistemi frenanti antibloccaggio su motocicli di medie ealte prestazioni, idonei a ridurre il numero degli inciden-ti stradali. Tutti i veicoli appartenenti alla categoria Ldovranno, inoltre, essere muniti di un dispositivo automa-tico di accensione dei proiettori per aumentare la visibili-tà dei motociclisti e dei loro veicoli in modo da esseremeglio individuati dagli altri utenti della strada.I requisiti più rigorosi di sorveglianza del mercato contri-buiranno anche a prevenire la vendita di prodotti illegalie garantire una leale concorrenza fra i fabbricanti di vei-coli appartenenti alla categoria, in un settore in cui lapresenza di prodotti non conformi può causare rischisignificativi per la sicurezza e l’ambiente. Allo stessotempo, le nuove norme semplificheranno il quadro, pre-vedendo l’assorbimento di 15 norme preesistenti in solecinque. Il tutto si applicherà anche ai veicoli elettrici e aquelli ibridi.

Rischio di infrazione per l’Italia dall’UE per i tachigrafi

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Strade secondarie l’Europa detta lelinee d’intervento

Troppi morti sulle strade extraurbane d’Europa. L’allarmearriva dall’European Transport Safety Council che nel suo“18th Road Safety PIN Flash” rileva come il 55% di tutti idecessi avvenga proprio su queste strade e mostra i pro-gressi compiuti dal 2001 da alcuni paesi dell’UE per laloro riduzione. Nel suo periodico rapporto l’organizzazione indipenden-te che ha sede a Bruxelles, raccomanda inoltre l’adozio-ne di misure fondamentali per l’UE e stati membri e li pro-muoverà durante gli “European Road Safety Days” che sisvolgono questa settimana nella capitale belga. L’analisi dell’Etsc indica che nel 2009 almeno 21.500persone hanno perso la vita sulle strade extraurbane intutta Europa, dato che rappresenta una percentuale parial 55% di tutti i decessi avvenuti sulle strade. Le nazioni che hanno ottenuto risultati migliori sulla ridu-zione della mortalità sono state Francia, Lussemburgo ePortogallo che dal 2001 hanno ottenuto una media del9% di diminuzione, seguono Lettonia, Belgio, Israele,Germania, Spagna e Paesi Bassi con una riduzioneannuale media superiore al 6%. Da segnalare poi cheFrancia, Portogallo, Lettonia e Belgio sono i paesi chehanno raggiunto la più rapida riduzione complessiva deimorti. In Francia l’abbassamento dei limiti di velocità èrisultato la misura più efficace per la sicurezza stradale ei risultati migliori sono stati registrati proprio sulle stradeextraurbane.Secondo l’Etsc il confronto dei livelli di sicurezza tra i varipaesi è difficile a causa della varietà di strade extraurba-ne e la mancanza di dati dettagliati sui veicoli-km percor-si, mentre si conoscono le misure adottate per il migliora-mento della rete stradale come la progettazione dellasicurezza stradale, la gestione dell’infrastruttura di sicu-rezza e una migliore applicazione delle norme di circola-zione, in particolare dei limiti di velocità. In tal senso l’En-te cita come esempio modello la Svezia che dal 1998 haavviato un grande programma di modifica delle strade

“secondarie” favorendo lo scorrimento a corsia unica o lapresenza di barriere tra i due sensi di marcia per ridurrela possibilità di scontri frontali che spesso si rivelano fata-li per gli occupanti delle vetture. La direttiva UE sullagestione della sicurezza delle infrastrutture stradali richie-de agli stati membri di applicare quattro tipi di interventisulla rete stradale trans europea ma il Governo olandeseha deciso di andare di là di questa richiesta adottandotutti e quattro gli interventi richiesti anche sulla sua reteextraurbana.Una politica per la sicurezza stradale approvata piena-mente dalla European Transport Safety Council, comeaffermato dal suo direttore Antonio Avenoso: “Invitiamotutti gli stati membri a seguire l’esempio olandese esfruttare il recepimento della direttiva sulla sicurezzadelle infrastrutture, di introdurre valutazioni d’impattosulla sicurezza stradale obbligatorie per le nuove stradee i progetti di ristrutturazione, ispezioni e benchmarkper la extraurbana esistente. Inoltre invitiamo la Com-missione Europea a sostenere gli stati membri con ledirettive tecniche che riguardano la gestione dei siti adalto rischio e la promozione delle misure per la riduzio-ne della velocità”.

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Convegno a Milano sulla SicurezzaStradale

L’impegno della Consap per la sicurezza stradale vista dachi deve garantirla. Questo il messaggio che l’organizza-zione sindacale maggiormente rappresentativo della Poli-zia di Stato intende promuovere con il convegno nazio-nale “La sicurezza stradale: un diritto, un dovere, unobiettivo” che si terrà a Milano nel prestigioso Hotel deiCavalieri.La Segreteria Generale Nazionale della ConfederazioneSindacale Autonoma di Polizia ha accolto con favorel’imput conferito dalla Consulta Nazionale Polizia Strada-le per organizzare un convegno sul tema della sicurezzastradale anche alla luce delle modifiche di legge introdot-te nel luglio scorso.La Polizia di Stato e segnatamente la Polizia Stradalevuole ritagliarsi un suo spazio, che possa arricchire ildibattito sociale intorno a questa tematica, illustrando leproblematiche dell’operatività e le possibili soluzioni.La Consulta Nazionale Polizia Stradale della Consap nonha nascosto, una certa insoddisfazione per le modificheintrodotte al Codice della Strada, lamentando al Governoscarso coraggio, con lo stralcio di alcune proposte cheavrebbero potuto rendere più incisiva l’azione di control-lo. La legge 120/10 pertanto appare l’ennesima occasio-ne persa, come l’ha definita la Consap, per dare un mag-giore sviluppo a quella politica di contenimento della stra-ge stradale che l’Unione Europea ci chiede ed esige daalmeno un decennio. Il convegno vuole anche ribadire lacentralità della Polizia di Stato e del Dipartimento dellaPubblica Sicurezza per quello che attiene alla prevenzio-

ne e repressione del fenomeno, e sollecitare i vertici dellaPolizia ad un sempre maggiore impegno per dotare ilServizio della Polizia Stradale di adeguate risorseumane, logistiche e tecniche.

CONSULTA NAZIONALEPOLIZIA STRADALE

CONVEGNO NAZIONALE“La sicurezza stradale: un dovere,

un diritto, un obiettivo”

25 NOVEMBRE 2010ore 10,00

HHootteell ddeeii CCaavvaalliieerrii -- MMiillaannoo

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32 Consap Magazine 2010

Gli autisti dei Tir posso tornare a dormire sonno tranquilli, nellepiazzole autostradali. In troppi casi durante la sosta necessaria pergarantire la soglia dell’attenzione durante la guida di questi mostri,ma anche obbligatoria a termine di legge, i camionisti precipitava-no dal sogno all’incubo quello di vedersi alleggerire dell’intero cari-co trasportato. Una banda specializzata in questo tipo di furti cherubava apparecchi ad alta fedeltà, televisori, computer, telefonini evestiario dagli auto articolati in sosta nelle piazzole autostradali èstata sgominata dalla Polizia Stradale di Verona e Trento. Gli inve-stigatori hanno assicurato alla giustizia sei malviventi, colti in fla-granza di reato, bloccati dopo un tentativo, andato a vuoto, di furtodi televisori da un mezzo in sosta sull’autostrada A22.L’armeggiare della banda aveva insospettito l’autista del tir cheallarmato da alcuni starini rumori ha chiesto l’intervento delle Forzedi Polizia, favorendo l’intervento della pattuglia che transitavalungo l’autostrada.L’organizzazione secondo quanto ricostruito dagli agenti, eradedita ad una sorta di pendolarismo criminale: il gruppo arriva-va a Milano dalla Puglia all’inizio della settimana e quindi, dopo

un rapido sopralluogo delle autostrade, cominciava ad individua-re i camion e a tagliare i teloni con un taglierino, approfittandodel fatto che l’autista dormiva all’interno della cabina. I criminaliper effettuare il trasporto delle merce rubata si facevano raggiun-gere da altri complici per trasferire la refurtiva con un furgone.La merce rubata veniva portata in capannoni industriali nella pro-vincia di Bergamo e qui stoccata per essere venduta sul mercato.

Non solo controllo delle strade fra i successi dell’attività investigati-va portata avanti dalle sezione della Polizia Stradale. In questoimpegno ha assunto un rilevo eccezionale il risultato conseguitodalla Polizia Stradale di Orvieto che è riuscita addirittura a sventa-re un tentativo di suicidio. L’azione della Polizia Stradale era stata innescata dalla denuncia tele-fonica di un gruppo familiare in grande angoscia. La telefonata infor-mava le autorità giudiziarie del fatto che un ragazzo di ventisei annitoscano, era uscito di casa annunciando ai familiari l’intenzione ditogliersi la vita, gettando tutti nello sconforto. L’aspirante suicida si erapoi messo alla guida della sua auto facendo perdere le sue tracce.L’allarme è stato diramato a tutte le Forze dell’Ordine. È stata quin-

di una pattuglia della Polizia Stradale di Orvieto, a rintracciare ilgiovane nei pressi di un parcheggio lungo l’autostrada A1, pocodistante dal casello di Orvieto. Il ragazzo è stato rinvenuto a bordodella sua auto in sosta ed è apparso ai colleghi che lo hanno rinve-nuto in evidente stato confusionale.I poliziotti hanno tenuto conto delle condizioni psicologiche del gio-vane così lo hanno indotto a parlare della sua situazione, distraen-dolo dal proposito di togliersi la vita, dopo un lungo colloquio i col-leghi hanno ottenuto quanto si erano prefissati ossia scongiurarel’insano gesto e tranquillizzare il ragazzo. Poi una volta giunto incaserma, sono stati avvertiti i familiari che, visibilmente sollevatihanno ringraziato gli agenti e preso in consegna il giovane.

Polizia Stradale sgomina la bandadei furti ai tir

Suicidio sventato dai custodi dellestrade in divisa

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Sciopero regolamentato: dopo i vigili del fuoco, i poliziotti

Nel 1984 uscì nei cinema di tutto il mondo il filmScuola di Polizia, commedia demenziale diretta daHugh Wilson. Un vero e proprio cult del genere,durante il quale gli agenti di Big City scioperano e lacittà sprofonda nel caos, perché senza sicurezza, i cri-minali (piccoli e grandi) hanno via libera per compierei loro gesti. Da un lato, dunque, la causa di un’azionedi rivendicazione particolare e dall’altro l’effetto.Certo, stiamo parlando di un film, comico per giunta,ma è stato uno degli aspetti da sottolineare nella pre-sentazione, da parte della Confederazione SindacaleAutonoma di Polizia, a Palazzo dei Normanni, dellapetizione per ottenere il diritto di sciopero riportata afianco. Sì, i poliziotti sono dei lavoratori. Speciali, per-ché compiono un lavoro speciale e necessario per l’or-dine pubblico e per la sicurezza dei cittadini. Edhanno il dovere di richiedere la tutela dei propri diritti.Nel caso specifico, i rappresentanti sindacali dellaConsap protestano contro il trattamento che il Governonazionale riserva agli appartenenti alle Forze di Poli-zia, in quanto lo ritengono iniquo. Ma, ragionando inmaniera spiccia, gli agenti sono essenziali per lasocietà: una certezza che vale sia per i politici sia perle Forze dell’Ordine. Lo sciopero, dunque, dovrebbeessere una “provocazione” per esortare i primi a nonabbandonare al proprio destino gli agenti. Richiestalegittima, attorno alla quale dovrebbe stringersi l’interasocietà civile. Nei giorni scorsi, inoltre, c’è stata un’al-tra categoria importante che ha deciso di incrociare lebraccia: i vigili del fuoco. Hanno Scioperato per quat-tro ore, dalle 8 alle 12, e manifestato anche a Paler-mo, in Piazza Indipendenza, dalle 10 alle 12.30. Cosìcome gli agenti, i pompieri sono fondamentali. E se i

primi e i secondi sono arrivati a voler compiere e acompiere questo gesto estremo di protesta, vuol direche c’è più che qualcosa che non va per il verso giu-sto. Ed un Paese non può fare a meno dei propriangeli custodi.

L’Assemblea Regionale Siciliana mette all’ordine del giorno la proposta della Consap

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35Consap Magazine 2010

Finalmente il contratto, ritardo percolpa delle altre Organizzazioni Sindacali

Registrato dalla Corte dei Contiaggiornati gli stipendi del mese di novembre

Il mese scorso la Consap - Nuova Federazione Autono-ma, unitamente alla stragrande maggioranza delle orga-nizzazioni sindacali e delle rappresentanze militari, hasottoscritto il contratto di lavoro relativo al biennio eco-nomico 2008-2009.L’intesa prevede incrementi a regime per ogni qualificaed una cospicua somma di arretrati per tutti i colleghi chesaranno corrisposti entro il prossimo mese di novembre.I rappresentanti del governo presenti alla sottoscrizionesi sono impegnati a tradurre in legge gli ordini del gior-noapprovati con la manovra correttiva e ad aprire pressola Funzione Pubblica un tavolo sulla previdenza integra-tiva. Giorgio Innocenzi Segretario Generale Nazionaledella Consap, presente in rappresentanza della nostraorganizzazione unitamente al collega Guglielmo Frasca,nel suo intervento ha duramente stigmatizzato il ritardocon il quale, per esclusiva responsabilità del cartello deisindacati di polizia (siulpsapsiapanfpsilpcgiluglpolizi-

coisp) si è definito un accordo con le stesse risorse(802,00 milioni di euro) disponibili oltre un anno faall’atto dell’apertura delle trattative. Innocenzi - ha altre-si riaffermato - la necessità di una sollecita emanazionedi una legge delega sul riordino delle carriere.Il Ministro Brunetta, al termine della riunione, ha dura-mente censurato la responsabilità di “quei sindacati”,cheadottando uno sciocco atteggiamento ostruzionistico,hanno finito per penalizzare ingiustamente tutti gliappartenenti ai comparti sicurezza e difesa.

Il decreto del Presidente della Repubblica relativo al«Recepimento dell’accordo sindacale per il personale nondirigente delle Forze di polizia ad ordinamento civile edel provvedimento di concertazione per il personale nondirigente delle Forze di polizia ad ordinamento militare(biennio economico 2008-2009)è stato finalmente regi-strato dalla Corte dei Conti e trasmesso per la pubblica-zione sulla Gazzetta Ufficiale. La pubblicazione è previ-sta nei prossimi giorni e ciò consentirà di aggiornare glistipendi con la mensilità di novembre, mentre la corre-sponsione degli arretrati dipenderà dal versamento alMinistero dell’interno dei fondi necessari da parte delMinistero del Tesoro.

Polizia: Consap, pronti afirmare rinnovo contrattocon BrunettaRinvio da parte di altri sindacati haprovocato danni ai poliziotti

Roma, 5 lug. (Adnkronos) - "Da tempo e in perfettasolitudine ci siamo battuti per l'apertura delle tratta-tive contrattuali relative al biennio economico 2008-2009, scaduto da oltre 30 mesi". E' quanto ricordala Consap, confederazione sindacale autonoma diPolizia, osservando che "finalmente il ministro Bru-netta ha dichiarato di avere pronto per i poliziotti uncontratto da 100 euro in più al mese".Il segretario della Consap Giorgio Innocenziauspica "l'arrivo della convocazione prima possi-bile, per poter assicurare ai poliziotti gli aumenticontrattuali disponibili. L'atto di pura follia con ilquale sinora altre organizzazioni sindacali dellaPolizia hanno rinviato il contratto ha già provoca-to troppi danni ai poliziotti".

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Convenzione

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37Consap Magazine 2010

La riunione del Segretario Generale Nazionale Giorgio Innocenzicon i dirigenti sindacali Consap del Nord Italia si è svolta a Tori-no in un clima di viva partecipazione ed entusiasmo. Nella matti-nata Innocenzi, accompagnato dal Segretario Generale Regiona-le Gian Mario Morello, dal Segretario Generale Provinciale,Luciano Gramonelli e dal Segretario Provinciale Aggiunto, GiulioCarrella ha fatto visita prima al neo Dirigente del CompartimentoPolfer, Graziella Drago e successivamente al Questore di Torino,Aldo Faraoni. Nel corso dell’incontro con il Questore, svoltosi inun clima cordiale e costruttivo, sono state affrontate una serie diproblematiche relative alla delicata gestione dell’ordine pubblico,al potenziamento degli organici di taluni uffici particolarmentecarenti e a rispetto delle previsioni del nuovo accordo nazionalequadro. In particolare la Consap si è soffermata sulla sconcertan-te vicenda, che ha richiesto l’efficace intervento dell’Ufficio Rela-zioni Sindacali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dellegravi e ripetute violazioni dell’ANQ messe in atto da parte di talu-ni dirigenti di uffici (della Questura nonché dei Commissariatisezionali e distaccati) nella redazione della programmazione set-timanale. Il Questore in proposito ha assicurato di aver impartitoai “disattenti” dirigenti pro-tempore degli uffici interessati, forma-li ed univoche disposizioni idonee a garantire il pieno rispettodelle previsioni normative contenute nell’accordo nazionale qua-dro e riprodotte fedelmente nella contrattazione decentrata. LaConsap nell’esprimere soddisfazione per le decisioni assunte dal

Questore ha comunque ribadito l’intenzione di voler vigilare nel-l’esclusivo interesse del personale nel convinzione che solo unapuntuale e ferrea applicazione delle regole può scongiurare ilricorso all’autorità giudiziaria competente in materia del lavoro.Dopo gli incontri ufficiali, nella splendida sala del circolo sportivoallestita dalla Segreteria Provinciale, è iniziato l’incontro delSegretario Generale Nazionale, Giorgio Innocenzi con i quadrisindacali del nord Italia. Un incontro proficuo che ha avuto al cen-tro della discussione il recente rinnovo contrattuale osteggiato conuna serie di perniciose ed inutili polemiche da parte dei sindaca-ti del cartello, i tagli previsti dalla legge finanziaria 2010, il rior-dino delle carriere, la previdenza complementare e le principalivertenze aperte dalla Consap sul territorio. Dopo l’apprezzatointervento di Innocenzi si è aperto un vivace e costruttivo dibattitoa quale hanno preso parte gran parte di dirigenti Consap presen-ti e che ha consentito di verificare con soddisfazione la grandepreparazione e la forte motivazione che anima i nostri quadri sin-dacali. Dall’incontro è emerso un quadro molto soddisfacentedello stato di salute della che in alcune province, in base ai datidel tesseramento già in nostro possesso, aumenteranno considere-volmente il loro consenso, acquisendo un ruolo contrattuale digrande rilievo. Particolarmente significativi i dati di Biella, La Spe-zia, Asti, Milano e Venezia dove la Consap raddoppia o triplica isuoi consensi mentre a Vercelli, dove già siamo il 1° sindacato, siprevede una ulteriore crescita.

Riunione dirigenti Consap nord ItaliaSindacato

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38 Consap Magazine 2010

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39Consap Magazine 2010Sindacato

“Lotta all’immigrazione senza risorseoperative”. Questo è il paradosso chela Confederazione Sindacale Autono-ma di Polizia sindacato maggiormenterappresentativo della Polizia di Stato,ha illustrato in un incontro in Senato

con il senatore Maurizio Saia esponente di Fli e membrodella Commissione Permanente Affari Costituzionali.Una delegazione composta dal Segretario GeneraleInnocenzi, dal Segretario Nazionale Tavano e dal Segre-tario Regionale Emilia Romagna Perna, ha illustrato alparlamentare la situazione dei 650 lavoratori civili atempo determinato del Ministero dell’Interno, per i quali il31 dicembre si chiuderà il rapporto lavorativo, in conse-guenza di un contratto il siglato a gennaio di quest’annoa carattere non rinnovabile.“Questi “colleghi civili” a tempo determinato – ha spiega-to il Segretario Generale Nazionale della Consap Gior-gio Innocenzi – sono in forza dal marzo del 2003 edhanno continuato ad operare attraverso una serie di con-tratti biennali. Per sette anni si sono rivelati indispensabi-li per garantire il servizio in prevalenza degli uffici immi-grazione, alla luce del dettato della Legge Bossi – Fini cheha istituito i SUI (Sportelli Unici d’Immigrazione) quindiconoscitori della normativa vigente e risorsa indispensa-

bile per garantire l’efficienza operativa”. A parlare sonoi numeri, che oggi, il sindacato di polizia ed una delega-zione di questi 650 lavoratori interinali, hanno illustratoal Senatore Saia. Con la loro attività in prefetture e que-sture questi lavoratori hanno gestito i decreto flussi lavo-rativi e stagionali, i ricongiungimenti familiari, le sanato-rie oltre a circa 300 mila pratiche di emersione del D Lg102/2009 che hanno fatto incamerare alla PubblicaAmministrazione circa 150 milioni di euro.“L’uscita di scena di questo contingente di personale, avràricadute pesantissime sull’operatività degli uffici che giàsoffrono carenze di personale e difficoltà per i tanti taglial settore sicurezza – ha concluso Innocenzi – il MinistroMaroni ha il dovere di intervenire, se non vuole che tuttola sua attenzione verso il fenomeno immigrazione nelnostro Paese non diventi una sterile propaganda di parti-to”.La Consap ha incassato la solidarietà del Senatore Mau-rizio Saia , che ha predisposto un’interrogazione parla-mentare ed ha redatto, in base ai dati forniti dalla Con-sap, un documento da far sottoscrivere a tutte le forzepolitiche di maggioranza ed opposizione: “L’impegno perla sicurezza – ha detto – deve essere un atto politico con-diviso, in quanto si muove nel precipuo interesse di tutti icittadini”

Civili interinali dell’immigrazionetutti a casa a fine dicembreL’Onorevole Saia (Fli) incontra la Consap: presto un’interrogazione parlamentare

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40 Consap Magazine 2010

L’ennesimo scandalo che ha riguar-dato il presidente del Consiglio hariportato al centro dell’attenzione ilproblema dei dispositivi di scorta etutela alle personalità cosiddette arischio. Reportage di stampa hannorappresentato una situazione didequalificazione professionale conoperatori di polizia altamente specia-lizzati formatisi nelle scuole di Adde-stramento Professionale del Diparti-mento della P.S., possono trovarsi in

situazioni imbarazzanti come accom-pagnare figli e mogli dello scortatosemplicemente a fare la spesa oppu-re doversi recare in hotel, ville e cen-tri massaggi, per non meglio precisa-te sedute del politico di turno. La Con-sap ha detto la sua denunciandocome in questo paese “una scortanon la si nega nessuno”, riportiamol’articolo del quotidiano Il Fatto cheha dato voce allo sfogo dei sindacatidi polizia.

Il caso Ruby e la rabbiadelle scorte

“Perugia non è più un’isola felice sul fronte della crimina-lità”, questo il concetto ribadito oggi dai vertici naziona-li della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia,sindacato maggiormente rappresentativo, che hannoincontrato, nel corso di un assemblea donne ed uominidella Polizia di Stato che operano nel territorio umbro.Giorgio Innocenzi Segretario Nazionale della Consap,insieme al Segretario Regionale Consap Umbria AntonioErrico ed il Segretario Provinciale Consap Perugia Mau-rizio Petroni, nel corso di una partecipata assembleahanno sottolineato i “disastri” dell’ultima Finanziaria:“Continuare a tagliare nel settore sicurezza – ha dettoInnocenzi – porta con se un recupero di spazi per il cri-mine, la carenza di personale e la penuria di mezzi tec-

nici operativi creano vuoti di territorio in cui il malaffaresi inserisce…poi l’affondo…possiamo dire che anchecittà, fino ad oggi ritenute tranquille come poteva esserePerugia, di fatto vivono un emergenza criminalità, chelimita la libertà dei cittadini che vivono in queste zone”.La Consap ha sottolineato come nel capoluogo di provin-cia si registri un aumento esponenziale del traffico disostanze stupefacenti e di fenomeni che inquinano il tes-suto sociale ed economico come l’usura.I leader locali del sindacato Errico e Petroni hanno ringra-ziato il Questore ed il Vicario per il grande impegno, cheperò deve essere supportato dall’invio di un adeguatocontingente di personale per ripianare almeno in parte lecarenze.

La Consap protesta contro le carenzee denuncia un emergenza criminalitàper Perugia

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La Segreteria Nazionale è intervenuta presso il Diparti-mento della Pubblica Sicurezza per segnalare la gravesituazione in cui da tempo versa il Distaccamento di Poli-zia Stradale di Paola a causa della nota carenza di auto-mezzi per l’espletamento dei servizi di istituto. Tale situa-zione è divenuta ancora piùgrave negli ultimi mesi conl’incremento del numero di pattuglie effettuate in conse-guenza dell’applicazione dei turni continuativi. A talesituazione di emergenza, tra l’altro ben nota ai responsa-bili del parco veicolare di codesti Uffici (è dal 2005 cheil Distaccamento in oggetto non riceve l’assegnazione diun’autovettura nuova), si è venuta ad aggiungere, in que-sti ultimi giorni, una situazione emergenziale collegataalle cospicue precipitazioni meteorologiche, che hannointeressato quel comprensorio, determinando l’allaga-mento dell’autorimessa del Distaccamento con conse-guente nocumento per le autovetture della Polstrada e dellocale Commissariato di P.S. di Paola i cui abitacoli sonostati invasi dal fango e dall’acqua delle fognature congrave pericolo per la salute dei colleghi. A riguardo, unfrettoloso e superficiale lavaggio degli interni, in assenzadi una completa igienizzazione degli stessi, non puògarantire le condizioni di salubrità necessarie alla perma-nenza degli operatori all’interno di quelle autovetture.Allauce di quanto sopra questa organizzazione ha chie-sto con forza un concreto e risolutivo intervento teso, nel-l’immediato, alla momentanea assegnazione di autovet-ture efficienti con l’assegnazione di almeno due autovet-ture nuove che possano sostituire le attuali vetture chehanno un chilometraggio medio di trecentomila chilome-tri. In assenza di interventi risolutori, la Consap non esclu-de di dare luogo ad eclatanti proteste che coinvolganoanche l’opinione pubblica.

Cosenza: grave e insostenibilecarenza automezzi

Sindacato

Appello della Consap in favore della Polizia Stradale e

del commissariato PS di Paola

Tre momenti emblematici dell’attività sindacale in tutta Italia:Sicilia e l’incontro con il questore di Modena

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42 Consap Magazine 2010

Il questore di Roma Tagliente intervieneagli stati generali della Consap

Stati generali per la sicurezza a Roma, li ha orga-nizzati oggi Roma presso il Circolo Ufficiali delleForze Armate la Confederazione Sindacale Auto-noma di Polizia, sindacato maggiormente rappre-sentativo della Polizia di Stato.Davanti ad una platea composta dai segretari loca-li della Consap di tutti gli uffici di polizia di Romae provincia, i vertici provinciali del sindacato dipolizia si sono confrontati alla presenza del Que-store di Roma Francesco Tagliente.Il quadro emerso è quello di un apparato di sicu-rezza che seppur falcidiato dai tagli, punta ad unarazionalizzazione delle risorse per far fronte alleattività di controllo dell’ordine e della sicurezzapubblica. Forti critiche sono arrivate dai dirigentisindacali verso la classe politica che ha infertocolpi pesanti alla motivazione professionale, conl’auspicio che il Ministro Maroni possa recuperareil tempo perso e restituire dignità alla professiona-lità ed al sacrifico di donne ed uomini della Poliziadi Stato.La Consap ha accolto con favore le parole del Que-store che ha illustrato le linee guida di un progettodi sicurezza integrata che sembra raccogliere tuttauna serie di rivendicazioni che la Consap ha por-tato avanti con proteste volantinaggi e mobilitazio-ni; un potenziamento della sala operativa raddop-piando così la risposta al cittadino che chiede sicu-rezza; un’attività di controllo del territorio basato

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non più come è successo fino ad ora su pattuglioniantiprostituzione, antispaccio e a controllo deicampi nomadi, ma su una reale prossimità al citta-dino privilegiando l’azione di repressione alla cri-minalità diffusa ed in ultimo il Questore ha resonoto di aver bloccato tutte le chiusure di commissa-riati avviate con la precedente gestione.Nell’illustrare il piano di sicurezza integrata ilQuestore di Roma Francesco Tagliente, ha dettorivolto aill’assemblea dei delegati del sindacato diRoma e provincia: “Il nostro impegno è diretto adun’attività di controllo del territorio basata su pat-tuglioni antiprostituzione, antispaccio e per il con-trollo delle aree occupate, orientati verso nuovemodalità operative ed in cui l’azione degli ufficicentrali si integra con quella dei commissariati:un’ancor maggiore prossimità al cittadino perpotenziare l’azione di prevenzione e contrasto allacriminalità diffusa; il rilancio dei commissariaticome strutture di contatto con i cittadini e gli ope-ratori economici del territorio”

Sindacato

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Il mese scorso a Roma, presso il Parco Rosati sito in viadelle Tre Fontane 24, si è tenuta la Festa del Movimentoper Roma. Tre giorni di dibattiti e spettacoli. L'aperturache ha fatto registrare un gran successo di pubblico èstata data dall'intervento del leader del Movimento perRoma onorevole Michele Baldi. Fra gli interessanti dibat-titi sociali che hanno costellato la kermesse quello sullasicurezza nella capitale con il Segretario Generale Gior-gio Innocenzi l’ex prefetto, oggi onorevole, Achille Serra,il direttore de "Il Romanista" Carmine Fotia ed il Segreta-rio Regionale Lazio della Consap Michelangelo Founier. IlDirigente Nazionale della Consap Marco Strano ha par-tecipata alla tavola rotonda sulla sanità. Altri importantiappuntamenti della tre giorni del Movimento per Roma:

la donazione di sangue in favore degli ospedali romanied il check-up medico gratuito offerto a tutti dai medicidell’ex ospedale San Giacomo. Allo scopo di rinsaldareil vincolo fra i cittadini romani e la Polizia di Stato la Con-sap ha allestito uno stand in cui sono stati distribuiti gra-tuitamente gadget del sindacato e la nostra rivista. Miche-le Baldi al termine dell’iniziativa ha ringraziato il pubbli-co numeroso in tutte e tre le giornate, ed ha colto l’occa-sione per tracciare le linee politiche che il Movimento perRoma intende portare avanti: “il nostro impegno è quellodi restituire vivibilità a questa città, sottraendola a fortiinteressi di parte che non osteggiati dalla classe politicavogliono lucrare sulle tante necessità della gente diRoma”.

Movimento per Roma, tre giornidi dibattiti per il bene della città

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“La denuncia pubblica rilancia la mobilitazioneal fianco dei cittadini in nome della sicurezza” lodichiarano la Confederazione Sindacale Autono-ma di Polizia ed il Movimento per Roma, che daanni si battono contro la soppressione del com-missariato di Centocelle.Le immagini della trasmissione Report, andata in onda su Rai 3domenica 24 ottobre u.s., girate proprio davanti all’ex commis-sariato di Centocelle e commentate nel servizio dal SegretarioGenerale Nazionale della Consap Giorgio Innocenzi, hanno evi-denziato anche ai più scettici quale danno possano produrre glisconsiderati tagli ai finanziamenti per la sicurezza operati dalGoverno è nostro dovere come poliziotti fare in modo che lagente non paghi dazi altissimi a questo graduale ma inesorabilearretramento nel controllo del territorio - spiega la Consap - che

intende rilanciare la mobilitazione “che da soliabbiamo portato avanti come sindacato di poli-zia, raccogliendo strada facendo la solidarietàdelle associazioni di cittadini sul territorio ed ilfondamentale sostegno del Movimento per Romae del suo leader Michele Baldi”.

La Consap ed il Movimento per Roma stanno mettendo in cantie-re nuove iniziative per dotare il popoloso quartiere della Capita-le di un posto di polizia che possa in parte supplire all’assenzadi un commissariato stanziale: “Sottoporremmo la questione alQuestore di Roma Francesco Tagliente - conclude Innocenzi - chefin dal suo insediamento ha dimostrato un forte impegno per ilpotenziamento dei presidi sul territorio, poi scenderemo nuova-mente in piazza con il supporto dei cittadini del Movimento perRoma”.

La Consap su Report e Il Messaggerodenuncia i tagli del governo alla sicurezza

Sindacato

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“Vittime del dovere non siete all’altezza per la Polizia diStato”. La Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia,ha scritto al Ministro dell’Interno ed al Capo della Poliziaper denunciare una disparità di trattamento, in danno dellevittime del dovere della Polizia di Stato. Come è noto, peri familiari chi ha avuto un genitore deceduto in servizio ogravemente menomato, le Forze di Polizia riconosconol’assunzione diretta tramite prova psico-attitudinale, alcunidi loro hanno passato il test ma non rientrano nei parame-tri di altezza e quindi si sono trovati esclusi dall’arruola-mento.La Consap si è schierata a difesa di questi figli di colleghideceduti, denunciando che per i familiari delle vittime mili-tari si è saputo contemperare la rigidità burocratica dei

limiti con una legge per abbassare i parametri dell’altezza.“Questa disparità - scrive la Consap nella lettera inviata alMinistro Maroni ed al prefetto Manganelli - è anticostitu-zionale, perché non possono esserci Vittime del Dovere diserie A e di serie B. Il piombo che ha colpito i congiunti diquesti esclusi, non ha fatto alcuna distinzione fra poliziottie militari quindi anche la Legge non deve farne”.Nell’appello delle vittime del dovere al sindacato di poliziacon il quale è stato chiesto di perorare questa causa, ifamiliari hanno testimoniato tutta l’amarezza con questafrase: “Lo Stato non deve fare due pesi e due misuredavanti al dolore, ci sentiamo umiliati e nello stesso tempooffesi perché i nostri genitori sono stati uccisi per uno Statonel quale credevano e che oggi li ripaga in questo modo.

La Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia, sindacatomaggiormente rappresentativo della Polizia di Stato, ha prote-stato per un episodio che mortifica il personale del RepartoMobile.“Non bastassero le botte prese da tifosi, manifestanti e conte-statori vari e le critiche di politici italiani e stranieri - spiega laConsap - i colleghi dell’ordine pubblico si sono visti addebita-re anche i costi per i pasti consumati”. L’episodio che denuncia la Consap, sindacato maggiormenterappresentativo della Polizia di Stato, fa riferimento ad unarecente visita del Papa Benedetto XVI, occasione nella quale 19operatori sono stati trattenuti oltre l’orario del pranzo per ildeflusso dei cittadini in un paese a sud di Roma; dopo quasi seiore di servizio hanno pranzato in un ristorante convenzionato,in quanto non esistevano i tempi tecnici per raggiungere lamensa del Reparto di Ponte Galeria prima che la stessa chiu-desse.Il contingente non aveva potuto avere l’autorizzazione al pastoper l’assenza del dirigente del commissariato che aveva predi-sposto il servizio, così il responsabile delle due squadre delReparto Mobile, in considerazione della giornata calda e del-

l’impegnativo servizio assolto dai suoi uomini decideva diautorizzare il pranzo.“Decisione ineccepibile dal punto di vista del benessere psico-fisico del personale – frema la Consap - ma che evidentemen-te non è stata gradita dai burocrati dell’Amministrazione cheappaiono sempre più lontani dal sostenere l’impegno ed ilsacrificio che allo stadio, nelle piazze, davanti alle discaricheo nei vari appuntamenti istituzionali viene richiesto agli appar-tenenti della Polizia di Stato.Questa distanza è dimostrata dal fatto che il capoturno di quel-le due squadre del reparto mobile si è visto recapitare una fat-tura per il totale dei pasti consumati: 475 euro per 19 pasti. Ilcollega si è visto così costretto a chidere ad ognuno dei parte-cipanti al pranzo la quota procapite. Una vergogna che ilDipartimento metta le mani nelle tasche dei colleghi per unaquestione strettamente correlata alla farraginosità e l’approssi-mazione con la quale si predispongono questi servizi spessorealizzati in totale emergenza e senza adeguata pianificazio-ne. La Consap che ha fatto appello all’Amministrazione periscritto “sarebbe gravissimo se questo avvenimento costituiscaun precedente”.

Inaccettabile disparità fra i parentidelle vittime del dovere

In servizio di O.P. per la visita del Papacostretti a pagarsi il pranzo

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Un viaggio nelle tragedieprima pubbliche e chetroppo presto diventanoprivate, di chi perde lavita con indosso una divi-sa, Alessandro Placidigiornalista inviato di poli-tica interna ci accompa-

gna in questo girone dell’aldilà dove, per chi crede, stan-no tutti i nostri colleghi delle Forze di Polizia, uccisi nell’e-sercizio del loro lavoro, che è il compito sociale a cui lidemanda il Paese, difendere la legalità la libertà e lademocrazia.Divise forate (ed. Sperling & Kupfer euro 17,50) raccontadi 18 di questi eroi che dagli anni ’70 in poi hanno com-battuto e sono caduti, in silenzio, senza fare troppo rumo-re. Poliziotti, Carabinieri, finanzieri: uomini che hannovestito con orgoglio la divisa e avevano il “vizio” di crede-re nella legge, uomini che – si legge nel frontespizio dellibro – un giorno qualcuno buca come un biglietto di solaandata. Restano i loro nomi, sconosciuti ai più, verdi dimuffa su lapidi ridotte ad arredo urbano. Dietro le lorotragedie un appassionante percorso nell’Italia degli ultimi40 anni, dall’inedito punto di vista di chi stava, a schienadritta, nella linea di fuoco tra la legalità e le pstole di rivo-luzionari e banditi. Tragedie pubbliche dicevamo che talirestano nelle migliori delle ipotesi per un giorno nei noti-ziari o sulla carta stampata, ma anche immensi, incolma-bili vuoti privati per le famiglie che sono colpite da questilutti, e Divise forate è anche un indagine fra genitori checombattono per la verità, fratelli che seguono le orme deicaduti, vedove e figli che non si piegano alle fatalità, alleingiustizie, all’ipocrisia di condoglianze sulla carta bolla-ta, perché quegli invisibili tornino ad essere visti.

Alessandro Placidi, che ama definirsi “cronista da mar-ciapiede” ci della vita e della morte di: Claudio Graziosi,Giuseppe Ciotta, Antonio Santoro, Domenico Ricci, Fran-cesco Zizzi, Oreste Leopardi, Giulio Rivera, Raffaele Ioz-zino, Maurizio Arnesano, Ciro Capobianco, GiuseppeSavastano, Euro Tarsilli, Roberto Antiochia, Otello Stefa-nini, Mauro Mitilini, Andrea Moneta, Francesco Salernoe Paolo Cortopassi; In rappresentanza di quei tanti fan-tasmi che non dovranno mai essere dimenticati.

Il libro Divise forate, ci parladi un ricordo da non cancellare

Alessandro Placidi

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Sergio ScalzoSegretario Nazionale Consap

“I poliziotti stanno pagando sullaloro pelle la scellerata politica intema di sicurezza” attacca frontal-mente la Confederazione SindacaleAutonoma di Polizia, dopo i ripetutiferimenti di poliziotti per le protestecontro l’apertura di nuove discarichenel napoletano. Così scrivevamo inun recente comunicato stampa.È senz’altro l’emblema di questa dif-ficoltà a governare la sicurezza daparte del Ministro dell’Interno il fattoche appena 24 ore prima del feri-mento di un Vice Questore impegna-

to nel coordinare i contingenti diordine pubblico, il Dipartimentodella Pubblica Sicurezza ci avevaconvocato come sindacato percomunicarci la decisione di chiuderea breve il commissariato di PS diChaiano, un’altra zona, che comeTerzigno, è stato teatro di durissimiscontri legate all’emergenza rifiutifra i colleghi ed i manifestanti.Senza mezzi termini noi della Con-sap abbiamo etichettato come unsegnale inquietante che suona comeun pericoloso arretramento nel con-

Hanno trovato un commissariatoda chiudere anche a Napoli

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trollo del territorio ed un segnale diabbandono per i tanti cittadini onestiche vivono e lavorano in quellezone”. Le proteste come evidenziatodalla stampa e dalle immagini televi-sive messe in campo si evidenzianocon tecniche da guerriglia urbana,coordinate e pesantissime nei con-fronti dei colleghi e di certo la can-cellazione di presidi sul territorio nonpuò che favorire chi coordina questaresistenza contro lo Stato”.In sostanza spiegavamo, la scelta disopprimere uffici, alla lunga cancellail contatto con il territorio che garan-tisce l’operatore di Polizia, depoten-ziando le attività di prevenzione informe di mera repressione con solu-zioni di emergenza che favorisconochi, in queste mobilitazioni per unreale disagio civile, vuole individua-re la divisa come il bersaglio da col-pire.Non ci siamo limitati a questo macome forza sindacale rappresentati-va sul territorio siamo andati ad ana-lizzare se dietro la ventilata chiusurafossero ravvisabili ragioni economi-che sempre attuali in un periodo diforte recessione.Secondo questo studio la decisionedi chiudere il commissariato PS diChiaiano non garantisce neppurebenefici in termini di risparmio:“Quel commissariato è in locali delcomune e fino ad oggi, pur se colpi-to da tagli al personale, ha sempregarantito efficienza”.La chiusura di un commissariato,

abbiamo tentato di spiegare ad unpolitica sempre più distante dallereali necessità della gente, è sempreuna sconfitta per il sistema sicurezza,in quanto questi presidi garantisconoil controllo del territorio e la prossi-mità verso il cittadino. Abbiamo con-cluso l’incontro chiedendo al Gover-no ed al Ministro dell’Interno Maronidi porre fine a questa scellerata poli-tica, la quale piuttosto che operarepotenziamenti negli uffici operativi,continua a chiudere sedi della Poli-zia.Certo è che se anche città in cui l’in-cidenza criminale è alta, come aNapoli, questo governo riesce adindividuare sedi della Polizia dasacrificare, queste presunte riorga-nizzazioni o rimodulazioni rischianodi aprire più falle di quante se nevorrebbero chiudere, con buonapace dei cittadini, che vedono questopoliziotto di prossimità, come unindistinta ombra sempre più distantedalle necessità di sicurezza del terri-torio.Vale solo la pena di ricordare, inconclusione, che proprio laddove lacriminalità organizzata, colpisce ecorrode il tessuto sociale, la presen-za dello Stato garantita dalla logisti-ca stanziale delle Forze dell’Ordine,assume i connotati di un’oasi peruna salvaguardia dei vavori dellalegalità.Chiudere queste oasi aprirebbe undeserto nel quale il sopruso e l’arro-ganza avrebbero buon gioco.

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Il Governo mette le mani nellenostre tasche: si salvi chi può

Mauro PantanoSegretario Nazionale Consap

Non è accettabile un “congelamento”delle retribuzioni per un lungo triennio,sconsiderando completamente le dureproteste delle organizzazioni sindacali.Non è ammissibile che una profondariforma del sistema pensionisticovenga partorita ed approvata ricorren-do al voto di fiducia.Il risparmio era possibile in altro modo,senza falcidiare ulteriormente le magrerisorse delle famiglie dei poliziotti.Le economie erano raggiungibili ridu-cendo sprechi e privilegi, razionaliz-zando la spesa necessaria ed elimi-nando quella superflua.Con severa arroganza hanno affonda-to la mano nelle nostre tasche, arraf-fando senza accettare suggerimenti.Il risultato immediato è stato quello difavorire un massiccio esodo di quanti,in regime pensionistico retributivo,hanno pensato bene di esercitare ildiritto di fuga dall’Amministrazione,avendo maturato una anzianità suffi-ciente per la quiescenza; altro effettoimmediato è stato quello di produrreuna accelerazione delle procedure perla dispensa dal servizio per fisica ina-bilità.Il risultato finale è un esodo imponentedalla Polizia di Stato, con conseguen-ze disastrose sull’efficienza e sulla fun-zionalità del sistema sicurezza.Ed i pochi giovani, gli intermedi e gliinsufficientemente vecchi, impossibili-tati alla fuga, già condannati dalle

pregresse riforme del sistema previ-denziale ad una vecchiaia di povertà edi stenti, saranno costretti, con le retri-buzioni “congelate”, a lavorare di piùper compensare la massiccia dipartita.E non è finita qui, quando i signoridella politica rifaranno i conti dellaspesa pubblica, aggiungendo i costiderivanti dai massicci pensionamentiin corso d’opera, si accorgeranno che,almeno a breve, l’obiettivo di ridurrela spesa per la previdenza è misera-mente fallito.Nefasta conseguenza per i sopravvis-suti, potrebbe essere, a breve, unaulteriore omicidiaria riforma del siste-ma pensionistico.Il motivo della drammatica situazioneè di tutta evidenza: essendo diminuitala ricchezza prodotta dal Paese (Pro-dotto Interno Lordo), in proporzione èaumentata l’incidenza della spesapubblica per le pensioniRisanare il bilancio dello Stato, però,non deve significare dissestare com-pletamente quello delle famiglie, attin-gendo sempre dai soliti noti stipendia-ti, che pagano le tasse fino all’ultimocentesimo.Sarebbe certamente più giusto chequando le cose vanno male, a pagaresiano quelli che hanno di più, quelliche non hanno problemi per sbarcareil lunario, quelli che oltre ad essere ric-chi sono spesso anche evasori fiscali.E invece no, sempre i lavoratori a red-

La manovra finanziaria correttiva 2010 sta generandouna fuga massiccia dalla Polizia di Stato

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dito fisso sono messi al rogo dalla clas-se politica.Con la manovra finanziaria della torri-da estate 2010, oltre all’ibernazionedelle retribuzioni, sono state aggiunteulteriori penalizzazioni al vigentesistema pensionistico dei lavoratoridipendenti.Secondo il diabolico meccanismo pre-videnziale vigente, per coloro che alladata del 31 dicembre 1995 non ave-vano 18 anni di anzianità (sistemamisto) e per gli assunti dal 1 gennaio1996(sistema contributivo), le sommeaccantonate in regime contributivo(dal 1° gennaio 1996), destinate allapensione, sono soggette agli anda-menti del Prodotto Interno Lordo: mag-giore è la ricchezza prodotta dalPaese, maggiore è la rivalutazionedelle somme accantonate per la pen-sione; minore la ricchezza prodotta,tanto minore la rivalutazione degliaccantonamenti e quindi dell’assegnodi quiescenza.Dall’andamento dell’Azienda Italia,dipende quindi l’ammontare delle futu-re pensioni a regime misto e contribu-tivo. Ma veniamo alla realtà: il PIL italianonel 2008 ha segnato una recessionedell’1% e nel 2009 è letteralmente crol-lato del 5,3%: tutte le somme accanto-nate dai lavoratori destinate alla pen-

sione, hanno correlativamente subitoun’analoga penalizzazione, con effettidisastrosi sul previsto già misero asse-gno di quiescenza.Il futuro non sembra proprio roseo, perrecuperare il pregiudizio arrecato allepensioni dalla crisi economica, servi-rebbe un fantastico boom economico.Stando così le cose, fino al 2016 gliimporti di pensione per il sistema pen-sionistico misto rimangono vicini al70% dell’ultima busta paga, poi è pre-vista una rapida picchiata che porterànel giro di poco più di 10 anni ad unassegno di quiescenza pari a circa il50% dell’ultima retribuzione.Il congelamento delle retribuzioni nonè certo una valida risposta alla crisifinanziaria; per far ripartire l’econo-mia è necessario incentivare ladomanda, che, per i pubblici dipen-denti, è certamente destinata a con-trarsi.Basterebbe combattere seriamente l’e-vasione fiscale e far emergere il lavoronero per reperire risorse sufficienti afronteggiare la crisi.Intanto loro stanno fuggendo (e fannobene), evitando il “congelamento” edassicurandosi un buon assegno di pen-sione e noi siamo qui, inermi, assog-gettati ai malefici strali di una classegovernativa che è riuscita non solo afar naufragare tutte le aspettative deipoliziotti e delle poliziotte, ma che,andando oltre, ha sgretolato comple-tamente le garanzie e la motivazioneprofessionale di chi, da sempre fedeleallo Stato, è chiamato, con grandesacrificio ad assicurare l’ordine e lasicurezza pubblica.Molti di noi a suo tempo si sono sba-gliati, conferendo fiducia a questoGoverno; alcuni, lungimiranti, aveva-no già fatto la scelta giusta; ma oranon c’è più alcun dubbio, siamo tutticompatti e pronti a dare battaglia.

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Guglielmo FrascaSegretario Nazionale Consap

Credo sia doveroso non tralasciaredi trattare una nota dolente: laSanità in Italia ed in particolare nelLazio. Se i nostri “amici politici”volessero potrebbero fare tanto,visto che la regione è “in primis”,in questo settore, quella che devegarantirne il buon funzionamento.Potrebbe essere una soluzioneimmettere su tutto il territoriolaziale dei presidi fissi, con medicidi primo soccorso nelle farmacie,ma questo dovrebbe valere pertutto il territorio italiano, cosifacendo si assicurerebbe a tutti, inparticolare agli anziani, un primosoccorso medico immanente e siassicurerebbero anche nuovi postidi lavoro ad una categoria sempre

più in difficoltà occupazionale.Innanzitutto l’efficacia di questaproposta garantirebbe a tutti l’eli-minazione delle lunghe code alpronto soccorso, con la soppressio-ne dei tanto odiati codici “colora-ti”; i malati potrebbero essere visi-tati dal presidio sanitario dislocatosul territorio, comprese le periferie,sgomberando i centri di primaaccoglienza ospedalieri di tanteattese lunghe ed interminabili;generalmente ci vogliono dalle trealle sette ore per essere medicatiper lievi ferite, si eviterebbero inol-tre di accettare tanti casi che nonnecessitano del pronto soccorso,rendendo un miglior servizio ai cit-tadini che ne hanno veramente

Il diritto alla Salute, un parametrodi civiltà

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bisogno. Bisogna accettare alpronto soccorso solo codici gialli erossi. Si diminuirebbe così anchel’attesa minima e facendo in questomodo si snellirebbero tante codee tanti casi inutili per lievi ferite cheverrebbero medicate dal presidiodislocato sul territorio. Non credobasti questo per avere un’ ottimasanità per tutti, ma almeno sarebbepiù efficace il pronto soccorso perle situazioni più gravi. Garantendol’efficienza della Sanità al cittadinosi comincerebbe a dare l’impres-sione che le strutture pubbliche fun-zionino. L’efficacia di un settorecosì delicato delinea la valenza diuno Stato che mostra la sua presen-za a tutela dei suoi abitanti. Èsuperfluo sottolineare che a montedel problema c’è tuttavia la que-stione morale. Il cittadino medio èsempre più convinto che la carrierapolitica non sia un’attività al servi-zio della comunità, ma un privile-giato posto di lavoro basato sulclientelismo. Troppi gli scandali,troppi i sotterfugi, troppe le stortu-re, troppe le collusioni. Per nonrestare nel retorico bisognerebbeanche prestare maggior attenzioneal potere di intervento che hanno le

grosse case farmaceutiche nel set-tore pubblico della Sanità; essehanno la capacità di interferire sul-l’andamento del servizio imponen-do o dirigendo decisioni quasisempre lontane dalla reale esigen-za dei malati. Quello che deve farpensare è la gravità di voler specu-lare su uno dei settori più delicatidell’uomo: la salute. Negli anni di“Tangentopoli” tutti hanno gridatoallo scandalo sul caso Poggiolini,dove l’arricchimento a danno dellasalute ha provocato un unanimecondanna; purtroppo cessata lacaccia alle streghe tutto è continua-to come prima. Le voragini dibilancio provocate dalle Asl e dallealtre strutture del settore sembranoraggiungere cifre da capogiro, iltutto senza neanche poter usufruiredi servizi confacenti alle necessità.Il termine malasanità è diventato unelemento lessicale comune ai servi-zi dei mass-media, è tuttavia tristeche sia anche termine diffuso tra lapopolazione. Il diritto insegna cheper un adeguato comportamento inqualsivoglia settore bisognerebbeseguire il comportamento del“buon padre di famiglia”, ricordia-molo ai nostri burocrati.

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Gianni ValeriSegretario Nazionale Consap

Si è da poco conclusa la prima fase delconcorso interno per 266 posti di Vice Peri-to Tecnico della Polizia di Stato, 13 deiquali per il profilo professionale Caposaladel settore sanitario. Dopo due anni dallapubblicazione del bando, si è svolta laprova scritta. Un concorso che nasce, perla parte relativa al ruolo degli Infermieridella Polizia di Stato, seguendo criteri che,come al solito, danno sempre molto dapensare. Il concorso in questione fu bandi-to dopo quattro anni dal precedente per434 Vice Perito Tecnico di cui 27 perCaposala. Per mille vicissitudini, furonoesclusi dalla partecipazione la maggiorparte degli Infermieri. Si ricorda che, gra-zie al costante ed esclusivo impulso prove-niente dalla Consap, fu l’ultimo concorsonel quale non veniva chiesto il titolo speci-fico di infermiere, cosa che poneva l’Am-ministrazione in una posizione di graveillecito. Tutti potevano diventare InfermieriCaposala, quindi coordinatori degli Infer-mieri: anche chi non aveva la prevista Lau-rea. Una situazione inaccettabile nell’attua-le contesto sempre più attento alla qualitàdel servizio offerto ancor di più nell’ambi-to sanitario; inammissibile in un contestoche ha il dovere di non arrecare danni, néalle persone che si rivolgono alle strutturesanitarie della Polizia di Stato, né ai colle-ghi che incautamente vengono incaricati disvolgere funzioni per le quali non hannonessuna formazione, ed esposti a conse-guenze dal possibile risvolto penale (eser-cizio abusivo di professione). Ma per una questione “risolta” altre se ne

creano: oggi esiste un gruppo di apparte-nenti al ruolo dei Revisori Tecnici che, acausa del necessario mettersi in “regola”dell’Amministrazione, non ha più possibili-tà di progressione in carriera. Che finedovrà fare questo gruppo che ormai nonpotrà più partecipare ai concorsi per ilruolo superiore se non in possesso dellospecifico titolo professionale previsto per ilprofilo per il quale si concorre? Il RevisoreTecnico del ruolo sanitario “non infermiere”a quale concorso da Perito potrà parteci-pare? Tutti hanno il legittimo diritto e lafisiologica necessità di vedersi progredirenella propria carriera, cosa, oggi, preclusaa tanti e per la quale la Consap si batteràaffinché si ottenga il giusto riconoscimentoipotizzando diverse soluzioni a loro favore.Si potrebbe, ad esempio, prevedere, nelsettore sanitario un profilo professionaleesclusivo degli “Infermieri” ed un “separa-to” profilo professionale dei “Revisori diSanità”, dei “Periti di Sanità” e così via, inmodo da sgombrare definitivamente ilcampo da vecchi malintesi e da strumenta-lizzazioni di alcuni gruppi. Si garantireb-be, così, il diritto di progressione in carrie-ra per tutti, non ci sarebbero calderoniunici che non consentono di espletare nuoviconcorsi pubblici, non ci sarebbero attribu-zioni professionali improprie, non ci sareb-be confusione di ruoli, non ci sarebbe con-fusione nell’utente, non ci sarebbe rischiodi ricevere prestazioni professionali dapersonale non competente, si ridurrebbe alminimo la possibilità di generare errorisanitari a scapito dell’utenza.

Quale futuro per i “ruoli tecnici” senon possono progredire in carriera?

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Oppure, in alternativa, si potrebbero stipu-lare apposite convenzioni con le Universitàper far conseguire il “giusto” titolo profes-sionale (“che serve alla nostra Amministra-zione”) in modo da ottenere vantaggiduplici: per l’Amministrazione che qualifi-ca, valorizza e finalmente “utilizza” inmaniera migliore del personale che oggivive spesso una crisi di identità; per il per-sonale che, qualificandosi, acquisirebbe ilpieno diritto alla partecipazione, ai con-corsi interni, per profili professionali per iquali è chiesto lo specifico titolo di studio.Favorire la formazione e la valorizzazionedel personale già dipendente, avrebbeanche un risvolto economico per l’Ammini-strazione, che non si vedrebbe costretta adulteriori oneri per bandire concorsi pubbli-ci per le proprie carenze in organico.Ritorniamo al concorso del 2004 per 434Vice Perito Tecnico. Dalla decimazioneuscirono vincitori, per il profilo Caposala,quattro persone, due titolate infermiere edue non titolate. Senza voler entrare nelmerito della questione (titoli sì, titoli no),visto che ormai è acqua passata e non èpiù possibile partecipare ai concorsi inter-ni senza il possesso dello specifico titoloprofessionale richiesto dal profilo, unariflessione nasce spontanea: se nel 2004 ilfabbisogno di Caposala era di 27 unità ene furono coperti solo 4, vuol dire che 23posti sono ancora vacanti per il fabbisognoespresso nel 2004. Ciò farebbe ipotizzarequindi che se nel 2004 mancavano ancora23 Caposala all’appello, nel 2008 i postivacanti e la necessità di Caposala si sareb-bero dovuti sommare almeno a quelli del2004. Invece, come per magia, i posti nel2008 si sono ridotti a 13. Come è possibi-le ciò? “Probabilmente” ci sarà stato qual-che errore di calcolo. Il concorso va avanti, nonostante diversiricorsi pendenti su di esso, presentati dagliiscritti alla Consap appartenenti a diversiprofili professionali. Il ricorso, per il profilodei Caposala, ad esempio, chiede tuttosommato delle delucidazioni davanti allatanta incongruenza e disparità di tratta-mento che da tempo è riservata agli Infer-mieri della Polizia di Stato: “anzianità di

servizio, Diploma Universitario di Infermie-re (tre anni di università, quindi, oltre ildiploma quinquennale di maturità) e treanni di esperienza professionale o in alter-nativa il titolo di abilitazione alle funzionidirettive” per ottenere “una paga“ da“semplice” diplomato. Per il ruolo ordina-rio, per ottenere l’equivalente inquadra-mento (vice perito uguale a vice ispettore) edi conseguenza l’equivalente “paga”, èsufficiente essere in possesso del diplomadi maturità quinquennale.Il concorso va avanti e dei circa 160 poten-ziali Infermieri aventi diritto alla partecipa-zione per il profilo di Caposala, solo 116presentano domanda di partecipazione edi questi solo 86 si presentano alla primaprova selettiva. Un dato su cui rifletteredirei, un dato che manda un messaggiochiaro in merito allo stato d’animo dell’In-fermiere dipendente dalla Polizia di Stato:ormai il gruppo vive una profonda demoti-vazione che non può che ripercuotersinegativamente sulla qualità del servizioofferto dall’intero Servizio Sanitario dellaPolizia di Stato.L’Infermiere ed il ruolo tecnico in generale,da anni, è ininterrottamente oggetto di dis-criminazioni: ciò che è ovvio, scontato ed“a favore” per tutti i dipendenti della Poli-zia di Stato non lo è per l’Infermiere e peri tecnici: la decorrenza della qualifica noncoincide con l’inizio del corso di formazio-ne come per gli altri (gli iscritti Consaphanno presentato ovviamente ricorso esono in attesa); l’anno di formazione pergli Infermieri provenienti dall’esterno non ècoperto dai contributi previdenziali; l’espe-rienza professionale maturata nelle azien-de sanitarie, in cui la maggior parte degliInfermieri lavorava prima di transitare inPolizia, non è ritenuta utile per la matura-zione dell’assegno di funzione, nonostantele funzioni svolte siano state le stesse esoprattutto siano state svolte alle dipenden-ze di pubbliche amministrazioni; tutti gliInfermieri dipendenti dalle altre forze diPolizia ed Armate hanno un inquadramen-to almeno da diplomato mentre quelli inPolizia ricevono ancora uno stipendio dascuola dell’obbligo.

Il 10° anniversario dell’ingresso più nume-roso di Infermieri in Polizia, ricorreva loscorso settembre: indubbiamente tante lecose che lentamente sono cambiate. Fac-ciamo in modo che continuino a cambiarein meglio: la parola d’ordine è non lasciar-si sopraffare dallo sconforto. Siamo ungruppo professionale che merita sicura-mente di più e ciò può dipendere soltantoda noi stessi: tutto andrà per il meglio se ilgruppo continuerà a muoversi con intelli-genza, coesione e voglia di migliorarsi.Si evince che il Ruolo Sanitario presentadelle peculiarità, riguardo i concorsi diavanzamento, che non ritroviamo neglialtri settori (Informatica, Telecomunicazio-ni, Motorizzazione, Equipaggiamento eCasermaggio), anch’essi però, nettamentepenalizzati dalle attuali regole. Nell’ultimo concorso per vice perito, oltre aingiustificati decreti di esclusione, chehanno raggiunto la maggior parte deiRevisori Tecnici, sono state assegnate nellaprova scritta delle tracce alquanto “bizzar-re” e fuori luogo.I partecipanti al concorso nei settori Infor-matica e Telecomunicazioni hanno avuto,delle tracce di esame, che per un correttosvolgimento, in base alle argomentazionirichieste, richiedevano la conoscenza dinozioni “ingegneristiche”.A nostro avviso sarebbe più logico preve-dere per il futuro, dei concorsi, per viceperito, con le stesse regole previste per ilsettore Polizia Scientifica, dove le tracce diesame per la prova scritta, sono individua-te per ogni profilo: fonico, balistico, videofoto segnalatore.Quindi per il settore telecomunicazioniavremmo delle tracce di esame per telefo-nia, radio, video sorveglianza, mentre perInformatica, le tracce riguarderebberorispettivamente i profili di elaboratore eprocedurista.Auspicando una rivisitazione degli attualiprofili professionali, la Consap interverrànelle sedi opportune affinché i prossimiconcorsi interni riservati al Ruolo Tecnico,non siano banditi con criteri nettamente (eforse “volutamente”) penalizzanti per ilpersonale partecipante.

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Si è svolto, presso la prestigiosa Sala Polifunzionale dellaPresidenza del Consiglio dei Ministri sita in GalleriaSordi, il 1° Seminario di Studio sul fenomeno dello Stal-king con particolare attenzione all’attività investigativa.L’idea di sviluppare il Seminario è stata curata dallaSezione della Confederazione Sindacale Autonoma diPolizia che opera all’interno della Presidenza del Consi-glio dei Ministri e che rappresenta, da sempre, il maggiornumero di poliziotti in servizio all’Ispettorato di PoliziaPalazzo Chigi e al Servizio Interforze dello stesso Segre-tariato Generale della P.C.M.A curare nei minimi dettagli la riuscita di questo semina-rio di studio la nostra O.S. con l’impegno del Segretario

Provinciale Consap di Roma Gianluca Guerrisi (cheguida anche la Sezione sindacale di Palazzo Chigi), incollaborazione con l’Associazione I.C.A.A. del Prof.Marco Strano. Un’evento, che ha fatto registrare il tutto esaurito nellasala a 250 posti, anche grazie anche alle prestigioseadesioni ed ai contributi scientifici degli intervenuti: per laSegreteria Generale Consap il Segretario NazionaleGenerale dr. Giorgio Innocenzi, il Presidente ElisabettaRicchio ed il Segretario Nazionale Guglielmo Frasca.Moderatrice del seminario, la nota psicoterapeutadott.ssa Maria Rita Parsi mentre gli interventi sono statidella dott.ssa Cesira Cruciani Presidente dell’Associazio-

ne Avvocati MatrimonialistiItaliani e del Centro StudiScienze Criminologiche,l’Avv. Carlo Testa fondatoreAssociazione GiovanileForense, l’Avv. Maria Sabi-na Lembo del portale Giuri-sti e Diritto, il dr. Alessio DeSilvestro Sociologo e Diret-tore di Radio Bimbo 107.7FM Stereo, il dr. MassimoZito Presidente dell’I.C.A.A,la dott.ssa Marianna Ches-sa dell’Equipe I.C.A.A. Sar-degna, la dott.ssa PaolaPapolla dell’EquipeI.C.A.A. Roma, il dr. Gaeta-no Lauro Grotto dell’Agifor,Antonio Veccia della Segre-

Seminario sullo stalking organizzatodalla Consap, un grande successo

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teria Nazionale Consap e ladott.ssa Maria Bernabeodell’associazione HelpFamily.Tra gli ospiti illustri il Consi-gliere Manlio Strano Segre-tario Generale alla Presiden-za del Consiglio dei Ministriche nel suo intervento disaluto ha ringraziato anome di tutta la Presidenzadel Consiglio dei Ministri la

Consap e l’I.C.A.A. per l’ottima organizzazione e l’eleva-to spessore culturale della materia trattata al seminario, ilPrefetto Ugo Mastrolitto Direttore dell’Ufficio CentraleIspettivo del Dipartimento della P.S., il Dirigente Genera-le della Polizia di Stato dr. Enrico Avola Direttore dell’I-spettorato di P.S. “Palazzo Chigi” ed il Primo Dirigentedella Polizia di Stato dr. Piero Brasola Comandante del I°Reparto Mobile di Roma, il Vice Questore Aggiunto dellaPolizia di Stato dr. Mario Robertini, l’Onorevole France-

sco Maria Orsi Consigliere del Comune di Roma e dele-gato del Sindaco per il Decoro Urbano e la dott.ssaMaria Concetta Mattei giornalista della RAI – TG2.Il Seminario si è strutturato in due parti; dopo l’apertu-ra dei lavori del Segretario Provinciale di Roma dellaConsap Gianluca Guerrisi, si è proceduti ai saluti degliospiti che hanno raccontato loro esperienze personali eespresso opinioni al fenomeno dello stalking. Nellaseconda parte si sono affrontate tematiche correlate agliaspetti tecnici connessi all’attività investigativa a quellipratici e alle tecniche d’intervento. Molto apprezzato èstato l’intervento del collega Antonio Veccia, in servizioa Palazzo Chigi e collaboratore della Segreteria Con-sap presso l’Ispettorato, che ha tratteggiato le situazionioperative del poliziotto davanti a casi di stalking, evi-denziando come una migliore dotazioni di mezzi euomini potrebbe migliorare il rapporto sicurezza-citta-dino. Al termine del Seminario è stato consegnato un attestatoa tutti i partecipanti con il riconoscimento di n.4 creditiformativi da parte dell’Ordine degli Avvocati di Roma.

Il fenomeno stalking

Il numero oscuro rappresenta il numero di reati consuma-ti ma non denunciati. La letteratura scientifica riferisce chenello stalking è molto elevato. Solo una parte delle mole-stie assillanti viene infatti pubblicizzata da chi le subisce.Moltissime delle persone che ci circondano hanno avutoprobabilmente nella loro vita qualcuno che non ha “dige-rito” la separazione e che ha tentato di riavvicinarsi, avolte anche in maniera insistente, molesta e sgradita.Ovviamente solo in un numero ridotto di casi questi com-portamenti sono stati percepiti come stalking. Su talefenomeno permane comunque una notevole confusione.In primo luogo sul genere degli stalker e delle vittime.Nella maggior parte degli articoli divulgativi sul fenome-no stalking e purtroppo anche su diversi articoli scientifi-ci si tende ad esempio a connotare lo stalker comemaschio e la vittima come femmina. In realtà, coloro chepossiedono anche solo un’infarinatura di cultura crimino-logica e in genere sulle Scienze Sociali dovrebbero affer-mare che lo stalker si manifesta statisticamente maggior-

mente come uomo e la vittima simanifesta statisticamente mag-giormente come donna. La cosaè ben diversa. La riluttanza apubblicizzare il fatto da partedei soggetti maschi attraversouna denuncia, o la diversainterpretazione/significazionedi un comportamento (più omeno molesto) è ovviamente soggettiva e legata alla cul-tura di “genere”. E’ notorio che i maschi vengono educa-ti con principi culturali diversi rispetto alle femmine espesso se si trovano una ex fidanzata sotto casa nonfanno denuncia ma si vantano del fatto con gli amici albar. Certamente, se l’azione di stalking si manifesta inpresenza della nuova compagna magari si vantano unpo meno e magari attivano una delle poche azioni lega-li che si registrano promosse da vittime di sesso maschile.I sociologi chiamano tutto questo “errore sistematico” che

Marco Strano (Psicologo, Dirigente Nazionale Consap)

Segretario Provinciale dellaConsap di Roma G. Guerrisi

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a un famoso non eletto Presidente degli Stati Uniti costòmolto caro avendo fatto un sondaggio elettorale suglielenchi telefonici e lasciando quindi fuori dalla sua valu-tazione tutti i poveri, senza telefono, che poi hanno vota-to per l’altro candidato. Diversi modelli culturali influisco-no quindi sul livello di emersione di un fenomeno all’inter-no di generi diversi. E’ la ben conosciuta teoria di Suther-land del numero oscuro in Criminologia ma altre Scienzesociali hanno costruito teorizzazioni simili. Da Psicologoe da ricercatore sociale ritengo che se lo stalking è lega-to alla difficoltà di rielaborazione del lutto e alla bassaautostima e se tale difficoltà è equidistribuita tra maschi efemmine, evidentemente le vittime e gli autori di stalkingpotrebbero essere in percentuale del 50% tra maschi efemmine. Ma certamente le statistiche giudiziarie cheriportano solo i reati scoperti (denunciati) e oggetto diprocedimento penale non potranno mai darci una rispo-sta. Un questionario anonimo distribuito a un campionerandomizzato di popolazione forse potrebbe darci inte-ressanti sorprese in merito. E in definitiva bisognerebbechiedersi: perché gli uomini dovrebbero esere più inclinidelle donne alle molestie assillanti e a non digerire l’ab-bandono? E’ un problema culturale?, biologico, persono-logico, affettivo?, emotivo? Le donne sono forse più fred-de e anaffettive e tollerano maggiormente l’abbandono?Oppure reagiscono in maniera diversa? Un altro elemento di confusione è generato a mio avvisodal mettere sempre in correlazione le violenze domestichee lo stalking: il rischio di una confusione semantica, epi-stemologica, investigativa e clinica è assai frequente. Aiu-tare le donne a trovare il coraggio di denunciare le vio-lenze subite è una cosa utile e meritoria. Questo è quelloche fanno (o che dovrebbero fare) le Associazioni divolontariato che operano in questo ambito, rappresentan-do un’interfaccia tra le vittime e le forze di polizia. Asso-ciare in modo lineare però la violenza (fisica e psicologi-ca) sulle donne al fenomeno stalking è a mio avviso peri-colosissimo. La categorizzazione semantica, epistemolo-gica, clinica e recentemente giuridica, dello stalking serveproprio a definire una categoria interpretativa nuova chequella della violenza (già normata da molto tempo) nonriusciva a considerare efficacemente. Lo stalking “vero”(tipico) è il tentativo di rientrare nella vita di una personain modo sistematico, è il tentativo di costringere la vittimaa osservarlo/a attraverso presenze più o meno palesi, èil tentativo di fare in modo di entrare nei pensieri della vit-tima, di far in modo che la vittima pensi a lui o a lei. I

comportamenti distruttivi, quelli finalizzati a far soffrire lavittima rappresentano forme di stalking “atipiche” e sepur a volte presenti non costituiscono il focus psicologicodi tutti i comportamento di stalking. Una persona gretta eviolenta per colpire un ex partner può agire comporta-menti aggressivi, una persona intelligente e pianificatricepuò agire comportamenti non violenti e più sottili. Insomma, un uomo violento è sicuramente uno stalker?Uno stalker è sicuramente un uomo violento? Lo stalker èsicuramente un uomo? Ritengo che la risposta a questedomande debba essere suppotata da una seria e artico-lata ricerca scientifica.Resta il fatto che chi si occupa di violenze normalmenteha a che fare con vittime donne perché gli uomini sonofisicamente più robusti e tendono a sfruttare questo van-taggio. Le donne evitano di tentare di picchiare gli uomi-ni perché altrimenti spesso soccomberebbero. Insomma ledonne “prendono più botte” in famiglia o dal partnerrispetto agli uomini. Le donne attuano maggiormentecomportamenti violenti di tipo verbale, compatibili con leloro risorse. Gli uomini che vengono picchiati dalle donneinfine, normalmente si vergognano ad ammetterlo e nonlo raccontano. Queste “banalità” e semplificazioni diquestioni assai complesse rappresentano però delle veri-tà difficilmente negabili e su cui probabilmente è neces-saria un’attenta riflessione.E da queste riflessioni pongo un altro interrogativo. Leorganizzazioni di volontariato e le strategie da loroattuate per prevenire e per reprimere le forme di violen-za tradizionale sulle vittime sono forse inadatte per pre-venire e combattere lo stalking? Coloro che da anni ope-rano nel settore della prevenzione e della repressionedelle violenze forse sono impreparati per affrontare ilproblema stalking, molto più subdolo e permeato didimensioni psicologiche?E poi ci sono le guerre “di Genere”, maschi contro fem-mine e femmine contro maschi, che si sperava fosserosopite alla fine degli anni 70’ e che stanno invece ritro-vando nuova linfa, alimentate da gruppi e associazionivarie e forse anche alimentate da norme che consentonoun ampio spazio di interpretazione. Personalmente credoche la guerra tra maschi e femmine debba definitivamen-te finire perché in questo pianeta abbiamo problemimolto gravi da affrontare (fame, pandemie, guerre etni-che) che entro pochi decenni ci potrebbero portare in unacondizione difficile per tutti e che l’azione civile e politicadovrebbe tendere a riunire e non a dividere. Ma forse

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vivo in un altro pianeta..Stiamo inoltre assistendo a una clinicizzazione esaspera-ta del problema stalking. Non c’è tesi di laurea in areapsicologica che non contenga una parte predominantenell’elaborato dedicata alla psicopatologia dello stalker.Non c’è letteratura scientifica recente in cui lo stalkingnon è correlato a disturbi di personalità gravi. Mi aspet-to una specifica categorizzazione su uno dei prossimiDSM (Manuali Diagnostici dei Disturbi Mentali) della“sindrome dell’ex partner molestatore assillante”. Questa clinicizzazione è forse eccessiva. Se riteniamoche un substrato caratteriale (e non personologico) possafavorire in alcuni soggetti comportamenti di stalking comeuna sorta di esacerbazione del sintomo in condizioni incui un fattore stressor (la separazione non gradita) simanifesta, potrei anche essere d’accordo. Certamentedue partner che entrambi non vedevano l’ora di togliersidai piedi l’altra parte della diade, scomoda e sgraditanon attueranno comportamenti tendenti a un recuperoforzato. Ma se per stalking consideriamo una fase tempo-ralmente ridotta (qualche mese) in cui uno dei due expartner, che è ancora affettivamente legato, tenta di con-vincere l’altro di ricominciare la storia, anche attraversocomportamenti goffi, sinceramente sono un po perplessoriguardo alla reale influenza dei piani caratteriali.Ma quindi il problema è: dove finisce il comportamentopassionale o le cosiddette “pene d’amore” e dove inizialo stalking? Quante volte un/una fidanzato/a lasciato/adeve farsi trovare sotto il balcone del/della ex per esseredefinito uno/a stalker e quanti sms deve inviargli? due?cinque? quaranta? E se attua questi comportamenti, èsicuramente un/una malato/a di mente? Alcune recenti sentenze in effetti hanno generato notevo-li perplessità, sia rispetto a un eccessivo rigore su com-portamenti poco gravi che rispetto a una insufficiente

tutela della vittima da comportamenti obiettivamente per-secutori.In questa fase storica stiamo assistendo inoltre a una fortelegalizzazione del fenomeno stalking. Cresce l’area deicomportamenti “definiti assillanti” che viene vietata conuna norma. Ma l’area interpretativa è stata mantenutaovviamente assai estesa. Non si tratta di violenze fisiche,di percosse o di altre cose che lasciano segni tangibili. Sitratta di comportamenti “percepiti” come assillanti.Ma allora mi viene un altro dubbio. Se siamo tutti d’ac-cordo che lo stalker è un malato di mente allora bisogne-rebbe ricordare che la malattia mentale non si tratta effi-cacemente con una norma penale. Se abbiamo a che farecon comportamenti di squilibrati la soluzione è il tratta-mento psicologico, preventivo e clinico, non il carcere oun “ammonimento”.Oppure la patata bollente viene passata ai giudici chedevono discriminare in base alla capacità di intendere edi volere del soggetto? Ma se agli/alle stalker, a partequalche caso di soggetto psicotico con deliri, viene nor-malmente attribuito al massimo un disturbo in asse II (dipersonalità) che (in giurisprudenza consolidata) non inci-de sulla capacità di intendere e di volere, allora siamocoscienti che anche se abbiamo a che fare con dei sog-getti disturbati il loro quadro clinico non può ingeriresulla valutazione del Giudice?E infine, che efficacia può avere “l’ammonimento delQuestore” su un soggetto simile a quello che stolkizzavaJodie Foster e che in pieno delirio psicotico ha sparato alPresidente degli Stati Uniti (Regan) per attirare su di luil’attenzione della distratta Jodie?Insomma, al di la delle ipocrisie mediatiche nei talk showforse sarebbe il caso di interrogarci se sul fenomeno stal-king stiamo prendendo la strada giusta e se stiamocostruendo gli strumenti giuridici realmente efficaci perrisolvere il problema.La conclusione di questo contributo, fatto più di interroga-tivi che di soluzioni, è legata alle strategie possibili perincidere sul problema in maniera etica ed efficace. In talsenso la soluzione deve venire necessariamente dallaLegge e dalla Psicologia, difficilmente da una delle duesfere di intervento disgiunta dall’altra. E forse questasinergia tra saperi diversi, giuridici e psicologici, dovreb-be animare anche le possibili modifiche normative cheprobabilmente, dopo questa prima fase esperenziale diapplicazione della legge sullo stalking, dovranno neces-sariamente giungere.

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Nel corso della storia è implacabile l’al-ternarsi di periodi tranquilli e fasi bellico-se più o meno drammatiche. Per la fedecristiana si tratta della versione collettivae macroscopica di quanto avviene nellavicenda dei singoli umani, i quali -secondo i primi tre capitoli della Genesi -compromettono il progetto del Creatore -

che in “principio” fece buone tutte le cose - usando maledella libertà individuale e conseguentemente, provocandola tragica sommatoria del “peccato collettivo”. All’internodi questa storica e fatale deriva va senz’altro posta la ter-ribile fase storica 1930-1945: inizio e culmine della fol-lia nazifascista, con la Seconda Guerra Mondiale e tuttigli orrori avvenuti nell’ultima fase di quel periodo (1943-45).Ecco che altrettanto tenacemente, la Storia registra -anche nei periodi di massimo buio - l’accendersi e brilla-re delle stelle che impediscono la disperazione e prepa-rano la successiva nuova alba.Sono i “giusti”, come li chiama la tradizione ebraica -

ricordiamo l’emblematico racconto genesiaco: Abramopatteggia con l’Onnipotente per salvare la corrotta Sodo-mia. E Dio l’avrebbe risparmiata se, in quella metropoli, cifossero stati almeno dieci “giusti” (Gen. 18,17ss) - o nellatradizione cristiana, “i santi”: ossia quanti, anche e proprioin mezzo alla barbarie più disumana, hanno fatto brillareparole e gesti di vera umanità, fino a sacrificare la vita neltentativo di salvare quella dei fratelli. In questo senso nel-l’annuale “Giornata della Memoria” (27 gennaio) quandosi ricorda l’Olocausto (Shoà) di milioni di ebrei uccisi dallabarbarie nazista, è doveroso ricordare anche i tanti “giu-sti” che hanno rischiato la vita per salvare il maggior nume-ro possibile di quei “fratelli maggiori” (come disse PapaGiovanni Paolo II). Tra questi - che gli ebrei qualificanocome “Giusti tra le nazioni” e hanno immortalato allo YadVashem di Gerusalemme - spicca l’irpino Giovanni Pala-tucci funzionari di Polizia che, reggente della Questura diFiume, morì di stenti e tra le sevizie nel lager di Dachau il10 febbraio 1945, dopo aver salvato circa 5.000 ebrei.(dall’introduzione del libro Giovanni Palatucci “Giusto trale nazioni” di Piersandro Varzan).

Signor Questore, in occasione del delicato servizio d’Or-dine Pubblico in oggetto indicato, si è registrata per l’en-nesima volta l’inadeguatezza dei mezzi che da tempocaratterizza il Commissariato Pubblica Sicurezza diOlbia, nella fattispecie l’inefficienza dei caschi U-Boot(dispositivi protezione individuale), nonché gli sfollagenteassegnati nella circostanza così come forniti inidoneiall’uso.Giova rappresentare, infatti, che alcuni colleghi si sonovisti assegnare i caschi protettivi alquanto usurati, deterio-

rati, sudici, in gran parte privi di rivestimento interno edaltri con uno sbriciolamento quasi totale del citato rivesti-mento; per quanto concerne gli sfollagente, la maggiorparte di questi erano privi del gancio e relativa cordicel-la per l’impugnatura. Nello stigmatizzare per l’ennesima volta la disfunzione dicui sopra dato che già in passato, lo scrivente, è dovutointervenire con analoghi argomenti, si auspica un Suoautorevole intervento per dirimere in modo definitivo laquestione.

Un poliziotto “giusto tra le nazioni”Giovanni Palatucci

Materiali scadenti per le divisedell’Ordine Pubblico ad Olbia

Rolando Balugani è membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione G. Palatucci

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Due navigatori satellitari con mappe aggiornabili dainstallare nelle auto delle Volanti di Partinico: questo ilregalo della “Ditta Expert Pistone” di Carini (PA) agliuomini della polizia del Commissariato di Partinico. Inquesto particolare periodo storico ove la percezione d’in-sicurezza della cittadinanza nei confronti di una crimina-lità sempre più diffusa appare molto marcata - scrive laConfederazione Sindacale Autonoma Polizia in una notastampa - l’attuale Governo, invece di impegnarsi concre-tamente nel fornire agli operatori di Polizia strumenti,mezzi e risorse economiche utili a fronteggiare tale feno-meno, ha deciso di “tagliare” drasticamente i fondi per laSicurezza. Senza entrare nel merito di vicende politicheche, quali rappresentanti degli Operatori di Polizia, stia-mo affrontando nelle sedi opportune, a livello locale, que-sta O.S. da sempre vicina ai poliziotti, ha pensato dirivolgersi alla stessa popolazione denunciando attraversoanche manifestazioni di protesta, nel tentativo di riuscirea sanare piccoli, ma reali problemi, che da tempo afflig-gono la Polizia Palermitana. Nello specifico, i tagli di cuisopra, hanno già prodotto i primi effetti negativi nei con-fronti del personale impegnato costantemente ed ininter-rottamente nei servizi di Volante. Ma la protesta dei poli-ziotti non si ferma - dichiara il Segretario generale pro-vinciale - Domenico Milazzo - “abbiamo avviato una rac-colta di firme per una petizione al parlamento per ottene-re il diritto all’esercizio di sciopero. Unico strumento ido-

neo - spiega Milazzo - per fronteggiare lo strapotere delgoverno che, nonostante i buoni risultati conseguiti nellalotta alla criminalità, non si crea alcun scrupolo a farmancare fondi necessari per il comparto sicurezza. Duenavigatori satellitari che certamente non sanano i proble-mi dei poliziotti e della sicurezza ma riassume in un gestosimbolico la vicinanza verso i poliziotti da parte dei citta-dini ai quali questa Organizzazione Sindacale esprimeun sincero ringraziamento e in particolare alla societàExpert Pistone di Carini che li ha donati. Il materiale rice-vuto, nei prossimi giorni verrà ufficialmente consegnatodal sindacato al personale in servizio di Volante del com-missariato di Partinico.

Ditta Expert dona 2 navigatori alcommissariato di P.S. Partinico

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Leopoldo Fiorini, in arte Lando Fiorini, nasce a Roma il 27gennaio 1938 da una famiglia modesta.Ultimo di otto figli, viene affidato ad una famiglia del mode-nese (vive per circa due anni a Disvetro di Cavezzo), poi tornaa Roma e comincia a lavorare come barbiere, poi come ripa-ratore di biciclette e per molto tempo come facchino ai merca-ti generali.Dopo aver partecipato ad un concorso per voci nuove, parte-cipa al Cantagiro e successivamente viene notato da Garinei& Giovannini i quali lo scritturano nella commedia musicale“Rugantino” per il ruolo del cantastorie e del popolano roma-no.Dopo il fortunato Rugantino ed i trionfi ottenuti dalle parteci-pazioni a Canzonissima, Lando Fiorini intraprende l’esperien-za del cabaret e decide di aprire un locale proprio, situato nelrione Trastevere di Roma: il Puff.L’appuntamento con Lando Fiorini è fissato proprio nel suolocale.Lando come è stata la tua infanzia?La mia infanzia è stata brutta ma al tempo stesso bella. Ero ilpiù piccolo di 8 figli, eravamo una famiglia povera. In prati-ca io non sono mai stato bambino perché mi hanno portatosubito a lavorare: ho lavorato anche come facchino ai Merca-ti Generali, l’ho fatto per tanto tempo ed è una cosa che ricor-do con piacere. Mia madre invece si preoccupava tanto perquesto, infatti uno dei rammarichi più grandi che ho è che leinon sa che io adesso canto perché è morta prima, anche seperò sò che mi guida e mi da una mano da lassù. Avrei volu-to studiare, ma mio padre non poteva mantenermi gli studi.Quando gli ho detto che volevo provare a cantare, lui mi harisposto: “Non mi importa niente, se non porti i soldi a casaqui non entri”. Quando hai cominciato a sentire che la musica faceva partedi te?Io anche quando scaricavo ai Mercati cantavo, e tutti i mieicolleghi mi prendevano in giro. Qualche volta mi tiravano anche i pomodori! Ma io ero con-tento, scaricavo e cantavo!Poi ho iniziato a partecipare a delle feste rionali, c’era il festi-

val della Canzone Romana, e vin-cevo sempre io! Ad un concorsonazionale, sono arrivato terzo su3.000 concorrenti!Ma la vera svolta è stata quandoho conosciuto un giornalista che sichiamava Francesco Saverio Pro-copio alla festa de Noantri e chemi presentò Radaelli per poterparticipare al Cantagiro: insomma, non solo partecipai, maarrivai anche secondo nel girone B dietro a Donatella Moret-ti.E da lì Garinei e Giovannini mi hanno scritturato per Rugan-tino: siamo stati in America, mi sono ritrovato a Broadway,ero frastornato! Il tuo debutto nel mondo del cabaret non fu proprio dei piùfacili perché dovevi sostituire Gabriella Ferri…Sì, si era sentita male e così Pingitore, Castellacci e LucianoCirri mi chiamarono al Bagaglino di Via di Panico. Invece difare una settimana, feci quasi 30 giorni e mi innamorai diquella forma di spettacolo. Terminata questa esperienza, inquel periodo avevo conosciuto un attore giovane che nessunoancora conosceva e che si chiamava Enrico Montesano.Quando capitò una cantina a via dei Salumi, gli dissi: “Quasiquasi faccio un teatro cabaret!”, e così nel 1968 nacque IlPuff! Tra tutti gli artisti con cui hai lavorato, a chi sei o sei stato piùlegato?Io sono molto legato ed affezionato ad Armando Trovajoli chepoi è colui che mi ha scelto. Poi sono molto legato a Leo Gul-lotta, a Toni Ucci, a Gianfranco D’Angelo. Devo dire che hodegli ottimi rapporti con tutti gli attori che hanno lavorato qui.Ed Aldo Fabrizi?Aldo Fabrizi: il mio padre putativo! Io devo molto a lui sin dalprimo giorno che stavo al Rugantino. Mi ha insegnato a staresul palcoscenico, mi diceva sempre: “A giovanotto cerca di essere naturale. Non t’atteggià perché la gente che sta sotto ècome te!”.E allora questa cosa l’ho recepita e l’ho fatta diventare mia.

Lando Fiorini: la voce di RomaDai Mercati Generali a Broadway

Simone Bracci

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Infatti quando recito, io non recito! Io faccio…io! Il Pasquinodel 2000 lo faccio io! Per cui a Fabrizi devo molto.Oggi come trovi il cabaret rispetto agli anni passati?Io lo chiamerei un avanspettacolo col frac! Nel senso che unavolta bastava una magliettina nera, un cappelletto e facevi tutto. Oggi ci sono i costumi che fannoparte della scena e questo è importante. E poi la gente: ades-so al cabaret non va più quello impegnato o il falso intellettua-loide che va solo per criticare. Oggi per fortuna ci va pure ilmacellaio, l’impiegato, il facchino. Se avessi solo una foto da scattare, dove la scatteresti?Al Gianicolo! E magari sotto la statua di Garibaldi ci mettereii miei 2 figli, Francesco e Carola. Perché 7 anni fa sono statomolto male, stavo per morire. Sono andato in Paradiso, masolo per un attimo perché poi mi hanno rimandato giù, non mici volevano! Insomma, in quei momenti difficili i miei figli mi hanno dimo-strato un amore così profondo che mai immaginavo potesseesistere. Poi hanno cercato di salvare il lavoro mandandoavanti gli spettacoli, sono stati straordinari. E allora forse que-sta è la cosa più bella che io negli ultimi anni mi porto addos-so. Sono diventati padroni della mia vita e già lo erano prima. Per cui gli farei una fotografia al Gianicolo sotto la statua diGaribaldi. Anche perché al Gianicolo, quando facevo il fac-chino, ci portavo mia moglie a bere l’acqua alla quercia deltasso. Le dicevo “C’è un’acqua buonissima!”, io non avevouna lira! Il Gianicolo per me è come la mia seconda casa! Ti senti un cittadino sicuro?No, questo no! Non mi sento tanto sicuro, anche perché seleggi i giornali, ti accorgi di quello che succede. Io non dicoche bisogna essere cattivi o stare con l’olio di ricino comefacevano una volta, però bisogna fare in modo che la delin-quenza non ci sia più perché ce n’è sempre di più, forse permancanza di lavoro e per i troppi clandestini che sono venutiin Italia.Lando, ti ringraziamo per l’intervista che ci hai concesso.E’ stato un piacere! Un caro saluto a tutta la Polizia di Stato.

SOLO MODAdi Paola Pietrucci

Settembre, tempo di rinnovare il guardaroba. La domanda chevolteggia nella mente di noi tutte: quali sono i “must have” diquesto autunno/inverno 2010-2011?Una cosa è certa: la donna quest'anno punterà su capi che esal-tano la femminilità.L'abito tricot è in vetta alle nuove tendenze. L'indumento inmaglia ha spesso rilievi di trecce e disegni jacquard di gustonordico. Affinché siano perfetti questi miniabiti vanno indossaticon stivaletti, calotte e maxi sciarpe tutte molto lunghe oltre chelarghe, lisce con frange o inserti, in tinta unita o fantasia, tutterigorosamente di maglia e accompagnati da cinture ed acces-sori importanti.Un altro trend di questa stagione si ispira a un femminilismobon ton anni '50: gonne ampie a ruota evidenziando la vitaoppure a tubo sotto il ginocchio con lo spacco dietro.Acquistate care amiche qualcosa di scozzese. Varianti diverten-ti del più classico quadro scozzese i pied-de-poule rosso e neroproposti dagli stilisti nelle collezioni autunno/inverno. Molto bri-tish la storica stampa tartan riesce a sdrammatizzare anche ilpiu' rigoroso dei tailleur.La stampa animalier è la più trendy, chi ama osare può sfoggi.Aggiungi un appuntamento per oggiare un total look, altrepotranno scegliere un accessorio. L'aabito rosso sarà un mustdella moda di questa stagione: lungo da sirena oppure corto.L'abito ed il capo rosso imperverseranno nelle feste e nellamoda city del prossimo inverno 2011.Pelli e pellicce dal taglio assimmetrico, gioielli etnici in stilemasai, capispalla che ricordano lo stile militare. Il risultato è unostile di classe, l'importante è mixare gli stili di grande eleganza.Uno dei colore di tendenza della estate appena trascorsa è statosicuramente il beige, che nelle sue varie tonalità, come il cipria,ha contagiato i grandi stilisti della moda. Per l'autunno/inverno2010/2011 questo colore non ci abbandonerà, ma diventeràuna delle tonalità più in voga ma leggermente più scura: il cam-mello. Tonalità questa che non dovrà mancare nel nostro arma-dio, sotto forma di cappotti, pellicce, borse e anche scarpe. Perla prossima stagione torna di gran moda anche la mise maschi-le, con tailleur di taglio sartoriale e pantaloni dritti.Non può mancare l'accessorio più amato dalle donne: la borsa.Sarà piccola, morbida, tlvolt in pelliccia o tricot da portare albraccio o a mano. Borse così piccole che si stringono in unamano ma abbastanza grandi da contenere cellulare e chiavi dicasa. Una pochette è di rigore per l'inverno anche di giorno.Trendissimi gli ankle boots. Hanno tacchi alti, punte tonde e sifermano alla caviglia. Sono perfetti con skinny pants e gonne atubo. Indossare tacchi rasoterra è la soluzione più pratica ecomoda, ma è anche una scelta di moda. Quest'anno sono digran moda i mocassini. Accollati, con nappine o stoffa e in per-fetto stile collage. Trendy anche i polacchini ma senza rinuncia-re ai taccchi e anche le scarpe da trekking diventano fashion!N.B. Colgo l'occasione di formularLe i migliori auguri per unraggiungimento rapido di forma smagliante, che, da quanto sol'ha sempre contraddistinta.

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Sezione Polizia Stradale Alessandria POLITI ROCCO

Sezione Polizia Stradale Aosta BICCIATO PAOLO

Sezione Polizia Stradale Asti BENFATTO ROBERTO

Sottosezione Polizia Stradale Avellino Ovest DILUISO PASQUALE

Sottosezione Polizia Stradale Avezzano SANTUCCI PIETRO

Sezione Polizia Stradale Benevento MIRRA UGO

Sezione Polizia Stradale Biella LAZZARINI DANIELE

Sottosezione Autostradale Pian del Voglio BO ROLLO GIOVANNI

Sezione Polizia Stradale Bolzano COCEANO PINO

Sezione Polizia Stradale Campobasso PICA PEPPINO

Distaccamento Polstrada Capua CE NUZZOLO ANTONIO

Sottosezione Autostradale Caserta Nord COLUCCIO MAURIZIO

Sezione Polizia Stradale Catania MILITELLO MICHELE

Sezione Polizia Stradale Crotone MARINO GIUSEPPE

Sottosezione Autostradale Mondovì CN ALLEGRO ANDREA

Distaccamento Polizia Stradale Scalea CS STABILITO ANTONIO

Distaccamento Polizia Stradale Soverato CZ PETROSILLO TOMMASO

Sezione Polstrada La Spezia CESARE LAMBERTINI

Sezione Polizia Stradale Firenze CAFIERO VINCENZO

Sezione Polizia Stradale Foggia CASSANO TEODORO

Sezione Polizia Stradale Frosinone OTTAVIANI DOMENICO

Sezione Polizia Stradale Isernia DE FALCO DOMENICO

Sezione Polizia Stradale L’Aquila MASTRANGELO ANTONIO

Distaccamento Polizia Stradale Aprilia LT MASTROMANNO MASSIMILIANO

Sottosezione Polizia Stradale Venturina LI PASSERI ALESSANDRO

Distaccamento Polizia Stradale Bagni di Lucca BICOCCHI IVAN

Distaccamento Polizia Stradale Porto Recanati MC FRONTONI FABRIZIO

Sezione Polizia Stradale Mantova CIANCAGLIONE GIANVINCENZO

Sezione Polizia Stradale Milano FORTUNATI FRANCESCO

Sezione Polizia Stradale Modena VALLICELLI MASSIMO

Sezione Polizia Stradale Napoli IZZO GIUSEPPE

Sottosezione Polizia Stradale Romagnano Sesia NO PANE BRUNO

Distaccamento Polizia Stradale Orosei NU PELLINO MIRKO

Sezione Polizia Stradale Palermo SCIRE’ ANDREA

Sezione Polizia Stradale Perugia PETRONI MAURIZIO

Distaccamento Polizia Stradale Fano PU TENAGLIA IVAN

Sottosezione Autostradale Pescara TOMEI ROSSANO

Sezione Polizia Stradale Pisa LAI GESUINO RINO

Sezione Polizia Stradale Pordenone FIORINI GIANLUCA

Distaccamento Polizia Stradale Brancaleone RC BRUZZESE GIUSEPPE

Distaccamento Polizia Stradale Guastalla - R.E. PIRRAGLIA ALDO

Distaccamento Castelnuovo nei Monti - R.E. DI STEFANO LUCA

Distaccamento Polizia Stradale Passo Corese RI COPPOLA IMMACOLATA

Centro Operativo Autostradale Polstrada Centro Italia BOVE ANDREA

Sezione Polizia Stradale Roma QUAGLIERI MASSIMILIANO

Centro Operativo Autostradale Roma Nord LOTITO VINCENZO

Sottosezione Polizia Stradale Albano Laziale RM DI CEGLIE MARCO

Sottosezione Polstrada Civitavecchia RM MORMINO MATTEO

Sezione Polizia Stradale Salerno DE SANTIS ANTONIO

Sottosezione Polizia Stradale Angri SA AURICCHIO RAFFAELE

Sottosezione Polizia Stradale Eboli SA APPIERDO ROBERTO

Sezione Polizia Stradale Sassari POLO CRISTIAN

Distaccamento Polizia Stradale Città di Castello TR STAZI LUCIO

Sezione Polizia Stradale Orvieto ZUMBO FRANCESCO

Sezione Polizia Stradale Siracusa BIANCA ANGELO

Sottosezione Polizia Stradale Susa TO GRIENTI MARCO

Sezione Polizia Stradale Udine PREDAN ETTORE

Sottosezione Polstrada Varese CERIANI CARLUIGI

Sezione Polizia Stradale Mestre VE ANGIOLINI SANDRO VITTORIO

Sezione Polizia Stradale Verbania FENU JOHN IVAN

Sezione Polizia Stradale Vercelli LA MARCA MELCHIORRE

Sezione Polizia Stradale Viterbo DI PROSPERO GIANLUCA

RReessppoonnssaabbiillee NNaazziioonnaalleeSSPPAAGGNNOOLLII SSTTEEFFAANNOO

CONSULTA NAZIONALE POLIZIA STRADALE

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