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CLOUD SURVEY 2013: LO STATO DEL CLOUD COMPUTING IN ITALIA INTRODUZIONE EXECUTIVE SUMMARY IL CLOUD COMPUTING NELLE STRATEGIE AZIENDALI PERCHÉ SCEGLIERE IL CLOUD MODELLI DI CLOUD COMPUTING INVESTIMENTI CLOUD 2013 SERVIZI E SERVER CLOUD PROVIDER ITALIANI CHI SIAMO

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Page 1: Cloudsurvey2013

CLOUD SURVEY 2013:LO STATO DEL CLOUD COMPUTING IN ITALIA

INTRODUZIONE

EXECUTIVE SUMMARY

IL CLOUD COMPUTING NELLE STRATEGIE AZIENDALI

PERCHÉ SCEGLIERE IL CLOUD

MODELLI DI CLOUD COMPUTING

INVESTIMENTI CLOUD 2013

SERVIZI E SERVER

CLOUD PROVIDER ITALIANI

CHI SIAMO

Page 2: Cloudsurvey2013

INTRODUZIONELo scorso anno è stato piuttosto dif!cile raccogliere un numero signi!cativo di testimonianze ed

esperienze dirette sulla diffusione del cloud business-oriented in Italia. Quest’anno abbiamo raggiunto

la dimensione ottimale del campione in sole 3 ore: il cloud in Italia comincia in tutta evidenza a togliersi

i panni pionieristici e della sperimentazione, questa è già una notizia.

Contemporaneamente ci troviamo, con altrettanta evidenza, all’inizio di una strada lunga e, per molti,

stretta. A partire da una situazione economica generale che con il cloud ha poco a che vedere e

tuttavia condiziona gli investimenti in modo visibile, come raccontano i nostri dati.

La percentuale di quanti escludono il cloud dalla strategia aziendale per il 2013 è diminuita, ma

parliamo tuttora di due professionisti IT su cinque. Una percentuale importante dove, oltre alle legittime

valutazioni di opportunità e convenienza, si nasconde anche un pizzico di scarsa informazione o poca

pratica con il tema.

Lo si deduce da coloro che il cloud lo hanno adottato. Sono (relativamente) pochi a scegliere il cloud

guidati dalla ricerca di sicurezza, in controtendenza netta rispetto alle caratteristiche tipiche della

nuvola. È piuttosto elevata l’impreparazione (ammessa con sincerità) delle risorse umane a

disposizione; due quinti degli interpellati citano come fattore frenante i problemi di connettività,

praticamente un trattato sull’arretratezza del sistema Italia in termini di banda passante.

Per moltissimi, cloud è sinonimo di hosting-storage-mail e poco più; i servizi più noti sono quelli

esplorati su base individuale, a partire dall’onnipresente (e utilissimo!) Dropbox; i provider di cloud

vengono sostanzialmente sovrapposti ai provider di banda, !ssa o mobile che sia.

Se la nostra inchiesta 2013 rivela qualcosa, è che c’è ancora bisogno di molta alfabetizzazione. Il cloud

italiano è molto lontano dalla maturità… diciamo alle scuole elementari.

Tuttavia gli elementi di cambiamento e progresso contenuti in questa survey sono molteplici e

interessanti. Come un bimbo, in modo confuso e inconsapevole quanto potente e inesorabile, il cloud

italiano è in crescita. Importante.

NOTA METODOLOGICA

Il sondaggio è stato erogato via e-mail ad un bacino di sviluppatori, system administrator, web

designer, CIO e CTO che lavorano come liberi professionisti, startupper o dipendenti di imprese

operanti su tutto il territorio nazionale.

Ai target è stato sottoposto un questionario di 15 domande. La raccolta dei dati è avvenuta il 16

gennaio 2013. Le risposte sono state acquisite attraverso la piattaforma Polldaddy e

successivamente analizzate. Il campione preso in considerazione per l’analisi dei dati è di 1.000

professionisti IT che hanno correttamente compilato i questionari.

La distribuzione geogra!ca dei rispondenti è così suddivisa: Nord (42%), Centro (33%), Sud e Isole

(25%).

Page 3: Cloudsurvey2013

EXECUTIVE SUMMARY

Adozione del cloud in Italia. Il cloud computing non rientra appieno nelle strategie delle aziende e

dei liberi professionisti italiani: solo il 29% dei rispondenti ha attuato strategie cloud o le porrà in

essere nel 2013.

Perché sceglierlo. L’accesso in remoto alle risorse e il risparmio sui costi infrastrutturali sono i

principali driver di adozione del cloud computing.

Perché non sceglierlo. Sicurezza, privacy e problemi legati alla connettività sono le motivazioni

primarie che allontanano aziende e liberi professionisti da strategie cloud.

Private è meglio. Il 63% dei professionisti IT intervistati è orientato verso il cloud privato.

Si spende poco, ma si spende. Il 64% degli utilizzatori effettivi cloud dichiara che la propria azienda

investirà meno del 5% del budget ICT 2013 per la virtualizzazione e il cloud computing.

Servizi e server. Software as a Service (43%) e Infrastructure as a Service (35%) sono le soluzioni

cloud più utilizzate dai cloud adopter.

Dire cloud per dire storage. Il 65% dei rispondenti associa il cloud computing allo storage di !le e

documenti. Il servizio più popolare è Box (71%).

Un cloud ancora monouso. Il 59% dei professionisti IT intervistati dichiara di voler utilizzare server

cloud per fare hosting.

Il valore dell’italianità. Il 66% dei rispondenti ritiene importante l’italianità di un cloud provider e la

localizzazione geogra!ca dei server su territorio nazionale.

Page 4: Cloudsurvey2013

7%

22%

28%

43%

CLOUD SURVEY 2013:LO STATO DEL CLOUD COMPUTING IN ITALIA

IL CLOUD COMPUTING NELLE STRATEGIE AZIENDALIIl 2013 potrebbe essere un anno importante per il cloud computing. Il 29% delle persone intervistate

ha infatti dichiarato che intraprenderà o progetterà strategie cloud per il 2013. Nello speci!co, il 22%

dei rispondenti sta già utilizzando servizi sulla nuvola mentre il 7% è pronto a partire nei prossimi mesi.

Numeri incoraggianti soprattutto se si pensa a quel 28% di professionisti IT che sono in fase di

ideazione di una strategia cloud e che, non si può escludere, potrebbero attuarla anche nell’anno

corrente.

Tuttavia, il 43% dei professionisti IT che non ha ancora pensato o progettato piani cloud non può

essere ignorato. Non è quindi tempo per una migrazione massiccia verso l’ “as a service”, ma qualcosa

sembra muoversi anche in Italia.

Il cloud computing nelle strategie aziendali

Non abbiamo piani in merito

Stiamo ideando una strategia

Abbiamo già adottato una strategia cloud

Adotteremo una strategia cloud nel 2013

Numero rispondenti = 1.000

Page 5: Cloudsurvey2013

Ad un primo sguardo, il rapporto tra dimensione aziendale e utilizzo del cloud computing è omogeneo

nei vari target. Nello speci!co, però, i risultati segnalano un maggiore utilizzo da parte delle persone

che lavorano in aziende di grandi dimensioni: il 30% dei rispondenti facenti parte di questa categoria

ha infatti dichiarato di avere già adottato strategie cloud e il 7% lo farà nel corso del 2013.

Startup e PMI hanno tendenze piuttosto simili anche se, nel complesso, il 34% degli startupper porrà in

essere strategie cloud entro il 2013 contro il 31% della PMI.

Differente il livello di adozione per i liberi professionisti: il 77% dei rispondenti per questa categoria non

utilizza il cloud né pensa di farlo nel 2013.

7%

17%

32%

45%

liberi professionisti startup

11%

23%

25%

41%

7%

24%

26%

43% 7%

30%

27%

36%

PMI grandi aziende

Non abbiamo piani in merito

Stiamo ideando una strategia

Abbiamo adottato una strategia cloud

Adotteremo una strategia nel 2013

Numero rispondenti = 348

Numero rispondenti = 169

Numero rispondenti = 291

Numero rispondenti = 192

Page 6: Cloudsurvey2013

PERCHÉ SCEGLIERE IL CLOUD

Poter accedere ai documenti e alle applicazioni in remoto e senza limiti spazio-temporali è un

importante motivo di adozione del cloud per 56% dei rispondenti. Anche il fattore di risparmio è tenuto

in considerazione: il 45% valuta strategie cloud per ridurre i costi infrastrutturali mentre il 39% si

preoccupa più di tenere bassi i costi operativi. Il 44% dei rispondenti ritiene che "essibilità e scalabilità,

soprattutto lato server-infrastruttura, siano un importante driver di adozione: aumentare o ridurre le

risorse in base alle reali esigenze è visto come un plus. Solo il 20% degli utenti crede che il cloud

computing sia più sicuro di soluzioni on-premise.

Driver di adozionerisposte multiple

Accesso alle risorse in remoto

Risparmio costi infrastruttura

Flessibilità e scalabilità

Risparmio costi operativi

Maggiore sicurezza

56%

45%44%

39%

20%

Numero rispondenti = 1.000

Page 7: Cloudsurvey2013

I FATTORI FRENANTI

Il 10% dei rispondenti non rileva alcuna barriera. Sicurezza (49%) e Privacy (44%) sono sempre le

principali barriere che spingono gli utenti a non !darsi completamente di soluzioni cloud. Il digital divide

e le problematiche di connessione sono un fattore di assoluto rilievo (40%) nella scelta di non usufruire,

in tutto o in parte, di server o applicazioni cloud. Rimanere senza rete potrebbe causare notevoli danni

per le aziende che orientano tutti i propri dati e servizi sulla nuvola.

Il ridotto controllo sulla gestione dei documenti e delle infrastrutture costituisce una barriera solo per il

18% dei rispondenti, mentre il 29% segnala una scarsa preparazione in materia.

Barriere frenantirisposte multiple

Sicurezza Privacy Problemi connettività

Ridotto controllo

Ridotta preparazione

HR

Nessun problema

49%

44%

40%

18%

29%

10%

Numero rispondenti = 1.000

Page 8: Cloudsurvey2013

8%

16%

21%

56%

IL MERCATO VUOLE NUVOLE PRIVATE

Il cloud privato prevale sia nelle preferenze dei rispondenti totali (56%) che nelle scelte effettive di chi

realmente usa servizi sulla nuvola (51%). Un trend abbastanza sorprendente se si pensa che “creare”

ed implementare cloud privato, con tutte le complessità legate ai software s e alla rete, è sicuramente

più costoso rispetto alla scelta di soluzioni pubbliche in cui è il provider ad occuparsi dell’infrastruttura.

Eppure, solo il 22% dei cloud-user si orienta verso il cloud pubblico, percentuale che scende al 16%

se si guardano le risposte globali.

Modelli di cloud computing

Privato

Ibrido

Utilizzatori effettivi

Privato

Pubblico

Community cloud

Ibrido

Pubblico

Community

Numero rispondenti = 1.000

8%

22%

19%

51%

Numero rispondenti = 289

Page 9: Cloudsurvey2013

2%3%

8%

23%

64%

PROPENSIONE ALL’INVESTIMENTO

Il 64% delle persone che hanno dichiarato di utilizzare il cloud computing nella propria azienda, che

inizieranno a farlo o che stabiliranno strategie nel 2013, investono per il cloud meno del 5% del budget

ICT aziendale.

Confrontando questi dati con quelli ottenuti nella Cloud Survey 2012 possiamo notare un sensibile

aumento del numero di aziende pronte ad investire in fascia 35-50%.

Investimenti cloud 2013

meno del 5%

tra 5% e 20%

2012 vs 2013

tra 20% e 35%

tra 35% e 50%

oltre il 50%Numero rispondenti = 567

meno del 5%

tra 5% e 20%

tra 20% e 35%

tra 35% e 50%

oltre il 50%

2012 2013

58% 64%

24%23%

11%8%1%

6% 3%2%

Page 10: Cloudsurvey2013

IL CLOUD ITALIANO NEL 2013? SERVIZI E SERVER

Sulla nuvola prevalgono i servizi: il Software as a Service è infatti la modalità di approccio al cloud

computing scelta dalla maggior parte dei cloud-user, dei rispondenti che hanno dichiarato di avere

strategie per il 2013 e da quelli che dichiarano di essere in una fase di scelta (43%).

Il 35% di questi, invece, utilizza il cloud infrastrutturale (IaaS), probabilmente per sfruttarne prestazioni,

"essibilità e scalabilità. Solo il 22% afferma di utilizzare il cloud computing come piattaforma di

elaborazione (PaaS).

Soluzioni cloud adottate dalle imprese

SaaS

IaaS

PaaS

43% 35% 22%

Numero rispondenti = 567

Page 11: Cloudsurvey2013

CLOUD COMPUTING VUOL DIRE STORAGE

La maggior parte dei rispondenti (56%) associa il cloud computing allo storage. Probabilmente il cloud

viene identi!cato come “luogo in cui salvare i propri dati”.

Il 45% dei professionisti dichiara di usare sistemi cloud per la posta elettronica; tendenza positiva

anche per l’utilizzo di software sulla nuvola (32%) e della desktop virtualization (28%): tutti elementi

che, se utilizzati al meglio in ambito lavorativo, possono facilitare il lavoro in mobilità e rendere fruibile

il concetto di BYOD (Bring Your Own Device).

Anche l’e-commerce viene identi!cato come servizio fruibile in cloud (19%), mentre Uni!ed

Communication & Collaboration (UCC), software di gestione delle risorse umane e Sales Force

Automation (SFA) sono al momento poco sfruttate con i servizi offerti dalla nuvola.

Servizi utilizzati in modalità cloudrisposte multiple

Storage

Mail

Software

Desktop

virtualization

Conservazione

Sostitutiva

CRMe-com

merce

Capacità

di calcolo

Web

analytics

ERPUCC

HRSFA

56%

45%

32%

28%

23%21%

19%16%

13%12%

9%

7%5%

Numero rispondenti = 1.000

Page 12: Cloudsurvey2013

Il servizio di cloud storage con più elevata notorietà è Box (71%) seguito da Dropbox (68%) e da

Google Drive. La proposta di Google, arrivata in Italia da meno di un anno, ha già raggiunto i vertici di

popolarità e utilizzo, mentre restano indietro iCloud e SkyDrive, meno generaliste e legate ai servizi

Apple e Microsoft. Amazon, probabilmente meno conosciuto come fornitore di servizi storage e più

quali!cato come cloud provide ir, è all’ultimo posto (7%).

Tra i servizi segnalati liberamente dai rispondenti compaiono SugarSync, OwnCloud e WeTransfer.

Servizi di cloud storage a confrontorisposte multiple

Box Dropbox Google Drive SkyDrive iCloud Amazon

71%68%

65%

25%22%

7%

Numero rispondenti = 1.000

Page 13: Cloudsurvey2013

CLOUD SERVER PER FARE HOSTING

I professionisti IT pensano ad un utilizzo dei server cloud principalmente per hosting (59%) e storage

(55%). Il cloud IaaS viene sfruttato anche per creare macchine di test/staging (22%) e DB server (34%).

I rispondenti che hanno selezionato “Altro” (6%), utilizzano cloud server per fare backup e !le sharing.

Perché usare un server cloudrisposte multiple

Web server / hosting

Repository / storage

Application server

DB server Test / staging Altro

59%

55%

41%

34%

22%

6%

Numero rispondenti = 1.000

Page 14: Cloudsurvey2013

16%

34%

50%

CLOUD PROVIDER ITALIANILa scelta di cloud provider italiani con server situati su territorio nazionale è importante per il 66% dei

professionisti che hanno risposto alla survey. Nello speci!co, il 16% ritiene che questo aspetto sia

fondamentale e rappresenti un criterio di valutazione nella scelta dei servizi cloud.

Questa propensione è probabilmente dovuta all’aspetto legale: i server situati in Italia sono sottoposti a

legislazione nazionale e comunitaria e non devono sottostare alle politiche di sicurezza e privacy

imposte da altri continenti.

Per alcune aziende, poi, potrebbe essere incentivante la vicinanza !sica tra server e clienti a cui

erogare i servizi.

L’importanza di un cloud provider italiano con server in Italia

Importante ma non fondamentale

Non importante

Fondamentale

Numero rispondenti = 1.000

Page 15: Cloudsurvey2013

Abbiamo chiesto ai professionisti IT coinvolti nella survey on line di segnalare liberamente i cloud

provider italiani conosciuti. Aruba è il più citato (44%) e supera di quasi il doppio Telecom (23%).

Qualche riferimento anche ad altri competitor come Seeweb (6%), Register e Clouditalia (3%), Cloudup

(1%).

Dai dati rilevati si possono ricavare due categorie tra i cloud provider segnalati dagli intervistati, ossia

aziende di telecomunicazioni e internet service provider. Chi, fra queste, sul lungo periodo continuerà a

puntare ed investire sul cloud e chi invece sposterà i propri sforzi su altre tecnologie? Chi saranno, in

sostanza, gli operatori cloud del futuro?

Cloud provider italiani a confrontorisposte multiple

Aruba Telecom Seeweb Register Cloud Italia Hosting solutions

44%

23%

6%

3% 3% 2%

Tiscali Vodafone Cloudup

2% 2% 1%

Numero rispondenti = 1.000

Page 16: Cloudsurvey2013

CHI SIAMO

Enter the Cloud è un blog d’informazione nato per condividere notizie ed esperienze sul mondo del cloud

computing, dell’hosting, della virtualizzazione e del panorama ICT nazionale e internazionale.

È prodotto da Enter, società di telecomunicazioni e strategia digitale che offre servizi cloud: ciò premesso,

Enter the Cloud non è un sito di prodotto.

Il blog ambisce a diventare punto di riferimento per la ricerca di informazioni nel settore cloud. Gli argomenti

sono trattati sotto il pro!lo dell’attualità, della tecnologia e delle novità di mercato. I contenuti sono proposti

sotto forma di news, recensioni e confronti tra prodotti, report di eventi, pareri degli esperti, infogra!che e

interviste a personaggi che il cloud l’hanno applicato o lo stanno sperimentando.

Il progetto si rivolge ad appassionati del settore ICT, a manager e CIO attenti alle ultime tendenze e alle

esperienze di rilievo, così come ad utenti meno esperti in cerca di contenuti “for dummies” e informazioni di

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