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C C I I T T T T À À D D I I C C A A S S T T E E L L F F R R A A N N C C O O E E M M I I L L I I A A P PROVINCIA DI M MODENA C CONSIGLIO C COMUNALE Seduta del 25 giugno 2015

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CCIITTTTÀÀ DDII CCAASSTTEELLFFRRAANNCCOO

EEMMIILLIIAA

PPRROOVVIINNCCIIAA DDII MMOODDEENNAA

CCOONNSSIIGGLLIIOO CCOOMMUUNNAALLEE

SSeedduuttaa ddeell 2255 ggiiuuggnnoo 22001155

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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE RENZO VINCENZO

PRESIDENTE. Bene buonasera a tutti i presenti.

Iniziamo con un po’ di ritardo, perché il

Consigliere R ighini Rosanna che era il Consigliere

che doveva presentare la prima interpellanza o

meglio la prima interrogazione con risposta orale,

ha comunicato il suo ritardo e quindi per problemi

personali, aspetteremo fino all’inizio del Consiglio

se ci sarà tempo bene, altrimenti la sua

interpellanza o la sua interrogazione, così come

previsto dall’articolo 21 del Regolamento, si

intenderà rinunciata, chiaramente poi il Consigliere

Righini potrà rivolgere nuove interrogazioni al

Sindaco e alla Giunta. Passerei all a seconda

interpellanza della serata.

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2 . Interpellanza presentata in data 25/05/2015 dal

Gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle avente ad

oggetto: “manutenzione del territorio”.

PRESIDENTE. Regolarmente sottoscritto da tre

Consiglieri, il p rimo è il Consigliere Franchini se

vuole illustrare l’interpellanza gli do la parola.

Prego Consigliere Franchini.

CONSIGLIERE FRANCHINI. Per semplificare direi che

potrei passare direttamente ai vari punti, quindi

punto 1: circa i tempi in cui si ritie ne di poter

provvedere alla manutenzione del manto stradale di

competenza comunale, penso che sia abbastanza

semplice. Manutenzione e la pavimentazione delle

piazze e dei parcheggi, manutenzione del decoro

architettonico delle mura storica e dei monumenti,

manutenzione del verde pubblico e ripristino

illuminazione pubblica ove non presente

periodicamente. Tutto qua, grazie.

PRESIDENTE . Grazie Consigliere Franchini, la

risposta all’Assessore Bertoncelli, prego Assessore.

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ASSESSORE BERTONCELLI. Grazie P residente,

buonasera a tutti, molto velocemente perché comunque

passiamo negli oggetti successivi del Consiglio

Comunale, c’è la variazione di bilancio dove sono

state inserite tutta una serie di somme per quello

che riguarda sia la manutenzione del territ orio in

senso lato sia la manutenzione del patrimonio

comunale. Vado per macro titoli, nel bilancio che

spero andremo a approvare nelle prossime delibere,

nella seduta di oggi, ci sono interventi di

manutenzione del patrimonio, interventi della

sistemazion e della viabilità comunale con delle

somme anche ingenti sia dal punto di vista

dell’asfaltatura che della realizzazione di

segnaletica orizzontale e verticale e la

manutenzione dei cimiteri, la manutenzione dei

ed ifici scolastici, la manutenzione ordinari a e

straordinaria del patrimonio comunale, diciamo così,

e tutto questo porterà, e su cui stiamo già

lavorando, a tutta una serie di progettualità

esecutive che verranno approvate a stretto giro

appena diventerà eseguibile a delibera di

approvazione della variazione di bilancio. L’ufficio

tecnico sta già lavorando a tutte le progettualità

in maniera tale da poter avere in tempi piuttosto

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rapidi i progetti esecutivi approvati e quindi fare

tutte le necessarie gare di appalto, a seconda delle

tipologie, della dimensione e degli importi, in modo

tale da... per quello che riguarda gli edifici

scolastici sostanzialmente avere gli interventi

effettuati entro l’apertura delle scuole, del

calendario scolastico, quindi entro la metà di

settembre. Per quanto riguarda la segnaletica

orizzontale nelle zone dove non sarà necessario fare

le asfaltature e quindi soprattutto anche in questo

caso le scuole, anche qui fare gli interventi entro

l’inizio del calendario scolastico mentre invece per

quanto riguarda il programma de gli asfalti avrà un

programma un po’ più a lungo termine, però si conta

di cominciare comunque con la fine della stagione

estiva a delineare le zone dove si andranno a fare

gli interventi. Per quello che riguarda pubblica

illuminazione, l’amministrazione s ta valutando la

possibilità di fare un programma straordinario di

riqualificazione energetica della pubblica

illuminazione del territorio del Comune di

Castelfranco e con questa contiamo anche di andare a

sostituire, a sistemare le eventuali zone dove è

la cunosa la pubblica illuminazione. Tolto il fatto

che dove ci sono delle mancanze di manutenzione o

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mancanza di illuminazione dovuta a disfunzionamento

dell’impianto esistente, il servizio guasti di Hera

ente gestore è sempre attivo 24 ore su 24. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Assessore. Se ci sono, prima

della dichiarazione finale, interventi da parte

degli altri gruppi, sono presenti solo due gruppi.

Nessun altro intervento dopo le parole

dell’Assessore? Va bene, allora la parola ritorna al

Consigliere Fran chini.

CONSIGLIERE FRANCHINI. Mancherebbe risposta sulla

manutenzione delle pavimentazioni delle piazze e dei

parcheggi, manutenzione e decoro architettonico

delle mura storiche, dei monumenti e manutenzione

del verde pubblico. Oltre questo non ho capit o se

per quanto riguarda l’asfaltatura si faranno

interventi SPOT e anche la segnaletica soprattutto

che è completamente mancante su tutto il territorio

comunale oppure si provvederà a un intervento che

metta in sicurezza tutto il Comune. Per quanto

riguarda il programma straordinario di

riqualificazione energetica non mi riferivo, che va

benissimo, a un’eventuale programma di

riqualificazione energetica, ma mi riferivo al fatto

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che siccome avevamo previsto di cambiare gestore e

quindi vedere di risparmiare sulle tariffe

attualmente in vigore, questo ci avrebbe permesso di

continuare a mantenere illuminazione pubblica su

tutto il territorio, invece che fare uno spegnimento

alternato a seconda delle zone che sinceramente è un

po’ da Baghdad, grazie.

PRESIDENTE. Prego Assessore Bertoncelli.

ASSESSORE BERTONGELLI. Mi sono dimenticato due

pezzi chiedo scusa. Per quello che riguarda la

manutenzione del verde, come avrete visto nella

variazione di bilancio ci sono delle cifre ingenti

per la manutenzione del v erde pubblico ossia

collegato al verde, ai parchi che quello collegato

all’attività scolastica e quindi anche in questo

caso appena sarà eseguibile la delibera di

variazione di bilancio, per il quale auspico

l’approvazione, si farà una gara, questa è una g ara

a mercato elettronico quindi anche dal punto di

vista procedurale un pochino più semplice e quindi

si farà la gara, si individuerà un soggetto che ci

farà la manutenzione, lo sfalcio del verde, le

potature tutto quello che è necessario fare su tutto

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il territorio comunale. Per quello che riguarda la

valorizzazione del centro storico, chiamiamolo così,

abbiamo messo anche qui due righe di bilancio, dopo

magari andremo nel dettaglio, nella delibera

successiva. Per quello che riguarda la (inc.) del

centro storico e l’arredo urbano per il quale si

conta in primis di partire di fare interventi di

manutenzione sulle piazze principali di

Castelfranco, adesso vediamo stiamo facendo alcune

valutazioni anche per capire la quantità economica

dell’intervento. Invece per quello che riguarda le

mura storiche comunque è collegato al discorso della

valorizzazione del centro storico. Per quello che

riguarda il discorso di pubblica illuminazione.

Abbiamo dovuto fare a settembre una rivisitazione

degli orari di accensione d ella pubblica

amministrazione dovuta anche alle richieste di

risparmio fatte dal Governo a settembre con il

discorso dello sblocca Italia, adesso non ricordo

quali sono i provvedimenti, per cui abbiamo dovuto

fare una rivisitazione degli orari di accension e e

di spegnimento rimanendo all’interno di un range,

come dire, abbastanza gestibile cioè si è cercato di

limitare il più possibile gli spegnimenti nelle zone

residenziali e aumentando gli spegnimenti nelle zone

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industriali. Io conto, nel momento in cui s arà

arrivata a regime il programma di riqualificazione

energetica, che se andrà come penso nel giro di

qualche mese avremo già i primi effetti, cioè le

prime sostituzioni, le prime sistemazioni eccetera

eccetera, questo ci potrà consentire di avere anche

spazi di finanza pubblica per poter garantire

un’accensione alla vecchia maniera e, comunque, più

strutturata sul territorio. Per quello che riguarda

gli asfalti abbiamo fatto, per come sapete, stiamo

finendo la ricognizione del territorio in maniera

tale da avere il quadro conoscitivo, completo di

tutte le situazioni. I soldi che abbiamo messo in

questa variazione di bilancio, non possono andare a

coprire i 300 chilometri di strade comunali che

abbiamo, 280 quelli che sono, partiamo dalle

situazioni più cri tiche e poi andiamo a sistemare

tutto il territorio. Questo è un primo step di una

costante manutenzione del territorio che vogliamo

fare costante tutti gli anni. Il nostro obiettivo è

mettere in sicurezza le zone naturalmente dove la

sicurezza in questo m omento è più carente, mettere

in sicurezza le zone interessate da alto concorso di

pubblico, quindi edifici scolastici eccetera.

Mettere in sicurezza le intersezioni viarie più

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complicate e soprattutto dal punto di vista della

segnaletica e anche qui fare questo programma di

sistemazione delle – perdonatemi la parola –

emergenze, partire dalle situazioni più complicate,

fino alle situazioni che magari hanno bisogno di un

restyling rispetto a quello che c’è già. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Assessore. Consi gliere

Franchini vuole concludere?

CONSIGLIERE FRANCHINI. Solo due cose. Non ho

capito bene questo programma che ovviamente avete in

mente di fare per priorità, di manutenzione della

viabilità in quanto tempo prevedete di farlo? Va

bene partire con le s ituazioni più critiche, ma non

possiamo vivere sempre in emergenza, almeno per

quanto riguarda la segnaletica stradale il minimo

che esista, quindi chiedevo in quanto tempo pensate

di dare una sistemata generale al territorio, poi

per quanto riguarda il pr ogramma di riqualificazione

energetica se potesse spiegarci che cosa ha in

mente. Grazie.

PRESIDENTE. Assessore Bertoncelli prego.

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ASSESSORE BERTONCELLI. Questa è una competenza

che è a scavalco tra me e il mio collega Vigarani.

Per quello che riguar da il discorso della

tempistica, per quello che riguarda la segnaletica

verticale e orizzontale, ripeto il discorso che

dicevo prima, noi dobbiamo partire da delle priorità

considerando che la nostra prima priorità è il fatto

che il 15 settembre ci siano l e scuole che vengono

aperte, le scuole devono avere passaggi pedonali,

strisce, attraversamenti a norma. Da lì partiamo

facendo, chiamiamoli, io li chiamo cerchi

concentrici rispetto... facendo appunto centro la

scuola, da lì facciamo le aree vicino alla s cuola.

Per quello che riguarda la riqualificazione

energetica, quello che stiamo pensando è quello di

dare un segnale al Comune, alla cittadinanza, cioè

vogliamo che la nostra pubblica illuminazi one sia di

qualità, con risparmio energetico, con evidente

ri sparmio energetico e con la valorizzazione di aree

che sono in questo momento dotate di una pubblica

illuminazione che non qualifica le aree, a esempio

il centro storico, per quello che riguarda le

lampade del centro storico soprattutto fuori dai

portici s ono lampade vetuste, quindi vanno

sostituite, vanno sistemate, vanno rimesse delle

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lampade di arredo coerente con il centro storico, ma

che comunque ci garantiscano un’alta qualità

prestazionale. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Assessore. Possiamo chiudere

questa interpellanza? Il regolamento non prevede un

dibattito continuo botta e risposta, il regolamento

prevede che si fa una domanda, l’Assessore risponde

e poi intervengono gli altri Gruppi poi chiude

l’interpellanza, comunque non c’è problema, prego

Consigliere Bonini. Prego Consigliere Bonini.

CONSIGLIERE BONINI . Grazie Presidente. Non era

per alimentare il dibattito, potevo farlo anche

nelle comunicazioni, era solo per ricordare che

avevo fatto un accesso agli atti relativamente a

questo punto della mappatura dei punti luce,

dell’illuminazione pubblica sul territorio. Tutto

qui, grazie.

PRESIDENTE. Grazie, è una domanda? Va bene era

solo per ricordare. Può concludere il Consigliere

Franchini.

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CONSIGLIERE FRANCHINI. Io sono soddisfatta con

questa risposta , grazie.

PRESIDENTE. Questo punto lo possiamo chiudere,

passiamo all’interpellanza successiva. Abbiamo

l’interpellanza numero 3.

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3. Interpellanza presentata in data 26/05/2015 dal

Gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle avente ad

oggetto: “situazione via De Nicola 4”.

PRESIDENTE. Prima firmatario il Consigliere

Franchini al quale do la parola.

CONSIGLIERE FRANCHINI. Grazie Presidente. Io

tralascio le premesse, si interpella Sindaco e

Giunta per sapere circa i motivi per cui l’opera è

stata completata solo davanti ai civici 12 e 18

circa i motivi per i quali fino ad oggi non si sia

provveduti a completare quanto necessario davanti al

civico 4 da parte dei competenti organi

dell’amministrazione comunale circa i tempi di

esecuzione e quali sono i motivi per cui non si è

provveduto fino ad ora a dare riscontro a numerosi

sollecitazioni e alle indicazioni ricevute.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere. La risposta

all’Assessore Vigarani , prego

ASSESSORE VIGARANI. Grazie Pre sidente. Si tratta

di un’interpellanza che dà seguito a un’ulteriore

interrogazione o interpellanza, forse è

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un’interrogazione di circa un anno fa, più o meno,

dal 25 luglio dell’anno scorso. Fermo restando tutto

quanto indicato nella risposta dell’interpe llanza di

allora, vediamo cosa è successo e cosa sta

succedendo da quel punto in poi, faccio un breve

richiamo nel senso che il rilascio del permesso di

costruire il 2C del 2013, del 22 novembre del 2013,

di fatto con quel permesso si è data

l’autorizzazio ne alle ditte Abit Coop, Scarl e

Immobiliare Quadrifoglio S.r.l. poi volturata

solamente alla prima ditta, quindi abbiamo in

sostanza un soggetto solo (inc.) di realizzare le

opere di urbanizzazione dell’area di completamento

di via Solimei. Ricordo che le opere erano la

realizzazione di una pista ciclabile, o meglio di

una parte di una pista ciclabile di un primo conto

competente all’ambito ovviamente. Il completamento

della barriera antirumore esistente nel tratto in

rilevato di terreno adiacente alla tan genziale sud e

la realizzazione di una nuova barriera acustica in

corrispondenza del tratto della tangenziale sud che

interseca il manufatto in rilevato in via Solimei,

quindi ci concentreremo fondamentalmente su queste

due opere. È stato firmato un atto u nilaterale

d’obbligo afferente ai nuovi impegni assunti dai

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soggetti attuatori, l’atto è stato stipulato il 21

gennaio del 2014, nell’articolo 1 – vi richiamo

solamente la parte che interessa ovviamente

l’interpellanza – si precisa che le opere in parola,

quindi quelle che dicevo prima, più che opere di

adeguamento delle scremature acustiche sul terreno

di proprietà ICEA che ha espresso la propria

autorizzazione, (inc.) anche quella di mitigazione

acustica in sede ANAS oggetto del già citato (inc.)

del 18 m aggio 2011 che pertanto si considera

integralmente sostituito dal nuovo atto del 21

gennaio del 2014. In relazione alle modalità e tempi

di esecuzione delle opere, si precisa che l’articolo

5 stabilisce che tutte le opere dovranno essere

ultimate entro 6 a nni dalla data di sottoscrizione

dell’atto (inc.) d’Obbligo, questo è quello che

diceva quell’atto, però è logico che in mezzo sono

successe tante cose. Si evidenzia che il rilascio

dei certificati di agibilità e conformità edilizia

delle nuove 4 villette, di fatto quelle che erano in

corso di realizzazione , è subordinato al

completamento delle opere di mitigazione acustica

sia interne che esterne all’area interessata

dall’intervento, quindi in sostanza la tempistica si

(inc.) ovviamente sul fatto che quest e opere servono

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per avere la certificazione di queste nuove 4 unità.

I soggetti attuatori, sottoscrivendo questo atto,

hanno fornito quindi una garanzia fideiussoria che

pare a 263 mila euro. Per quanto riguarda il

progetto correlato a tali opere individua

l’innalzamento della barriera acustica esistente in

rilevato in terreno da un’altezza di metri 4,20 a

metri 5,50 dal piano di campagna, ovviamente al fine

di rispondere pienamente a quelle che sono le

prescrizioni originariamente impartite da Arpa che

erano del 2010 in sostanza le prime, in occasione

dell’autorizzazione degli interventi ivi compresi

nel comparto Solimei. Evidentemente Arpa aveva dato

il primo parere nel momento dell’approvazione. La

nuova barriera acustica invece da realizzare in

prossimità del sottopasso di via Solimei è della

lunghezza di 42 metri e dell’altezza di metri 3,

quindi queste erano le due opere correlate anche al

parere di Arpa. In relazione all’intervento

autorizzato con permesso di costruire numero 2C del

2013 in data 28 feb braio 2014, i soggetti attuatori

hanno presentato comunicazione di inizio lavori. A

seguito dell’avvio lavori la ditta attuatrice ha

presentato in data 24 novembre del 2014 il

certificato di regolare esecuzione delle opere,

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quindi hanno detto: “fine lavori ”. In ottemperanza

alle prescrizioni contenute nel permesso di

costruire citato, relativo ai quattro nuovi alloggi

e degli obblighi assunti con la sottoscrizione

dell’atto unilaterale d’obbligo, la ditta ha

presentato prima del rilascio del certificato di

conformità, una relazione acustica di collaudo delle

opere al fine di accertare il rispetto dei limiti di

esposizione al rumore già oggetto della preventiva

verifica dell’Arpa del 2010. In sostanza questo

certificato cosa dice? Dice in base a quella che è

la prescrizione originaria di Arpa, è tutto okay nel

senso che il collaudo acustico che abbiamo fatto in

quella fase è conforme a quelle che sono le

caratteristiche del piano di zonizzazione acustica

comunale che è uno degli elementi costituenti la

variante al POC. L’Ufficio tecnico dell’ente ha,

come eravamo rimasti anche l’altra volta, in

sostanza ha fatto comunicazione all’Arpa chiedendo

in data 21 gennaio del 2015 la verifica, comunque

ulteriore di quella che era quella relazione di

collaudo acustico in modo da avere un nuovo parere

di Arpa, anche di Arpa. Arpa ha chiesto una volta

analizzata quella che era la relazione di impatto

acustico, in data 24 febbraio del 2015, ha trasmesso

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al Comune una richiesta di integrazione di atti.

L’ufficio comunale ha g irato la richiesta

all’attuatore , il quale in data 9 giugno 2015 ha

protocollato una nota integrativa del collaudo

acustico ottemperando a quelle che erano le

richieste di Arpa. Apro un piccolo inciso. Di questi

passaggi, siccome nell’interpellanza si espr ime

espressamente un cittadino, è stato tenuto informato

il cittadino del percorso perché ovviamente... anche

perché il percorso iniziava a essere lungo e anche

abbastanza articolato, sennò immagino che non

saremmo qua stasera a parlarne. In data 22 maggio

del 2015 si è chiesto ad Arpa un nuovo rilievo

acustico... scusate ho saltato un pezzo, in data 18

maggio del 2015 il cittadino citato è interpellanza

ha effettuato una richiesta all’A.S.L., di fatto ha

fatto un esposto all’A.S.L. chiedendo ulteriori

controlli, l’A.S.L. ovviamente si è rivolto al

Comune sulla scorta della segnalazione effettuata

dal cittadino e il Comune ha contattato nuovamente

Arpa chiedendo, sollecitando una nuova campagna di

rilevazione direttamente collocata sul civico 4

ovviamente, q uindi non in altri punti per vedere se

in corrispondenza di quel civico effettivamente

servono degli interventi nuovi, ulteriori quindi in

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aggiunta anche a quelli che erano gli interventi

individuati dalla nota che aveva inviato Arpa

qualche mese prima. Ad Oggi siamo in attesa di un

riscontro, siamo fermi, stiamo attendendo che Arpa,

anche collegandola a quella che era la segnalazione

dell’A.S.L., ci dica ovviamente se servono

interventi diversi e quali. Ovviamente nei casi in

cui servono verranno realizzat i con la medesima

modalità, mettendoli a carico dell’attuatore tramite

scomputo di oneri visto che c’è ancora il margine

per fare questa tipologia di attività, quindi al

termine delle verifiche effettuate da Arpa, l’ente

farà una nuova, se ovviamente servi rà, richiesta

all’attuatore per andare a ultimare quelle che sono

le opere nel comparto Solimei. Questo è lo stato

attuale, una volta – abbiamo sollecitato anche nei

giorni scorsi Arpa – arrivata la risposta di Arpa

sarà mia premura dare ovviamente una ris posta in

Consiglio Comunale o, comunque, durante una seduta

delle commissioni per dare un’informazione

aggiornata dello stato di fatto e dell’evolversi che

oggi non sono in grado di dare. Chiudo solamente

dicendo che su ultima domanda il perché ovviamente

non sia stata data una risposta al cittadino, una

risposta scritta, stiamo ultimando, stiamo

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attendendo che arrivi quella che è la chiusura del

percorso amministrativo per dare una risposta, però

sono certo, visto che alcune telefonate sono state

fatte anche mentre (inc.) che il cittadino sia stato

al telefono, comunque, sempre reso edotto di quello

che era il percorso, ripeto, non semplice che

l’amministrazione stava effettuando. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Assessore. Ci sono altre

richieste da parte deg li altri Gruppi? La parola al

Consigliere Franchini prego.

CONSGLIERE FRANCHINI. Grazie Presidente.

Inizialmente pensavo che stessimo facendo un dialogo

tra marito e moglie quando non si capiscono, perché

io non metto in dubbio che gli interventi davant i

alle 4 villette siano stati effettuati, effettuati

bene anche dopo numerosi interventi da parte vostra,

comunque quella parte risulta assolutamente

funzionale, la parte davanti al civico 4 non è stata

– come abbiamo detto – eseguita correttamente.

Allora mi domando solo questo: l’attuatore della

zona delle villette è il responsabile anche

dell’attuazione dell’alzamento del terrapieno di via

De Nicola 4? Perché non mi sembrava che fosse così

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dalla prima interpellanza, però da quello che mi

risultava doveva essere il Comune che doveva

intervenire, non so in quale modo, poi me lo direte

voi, per far alzare questo terrapieno. Per quanto

riguarda le nuove rilevazioni che sono state

effettuate la settimana scorsa dietro solleciti

anche del signor indicato nell’i nterpellanza, hanno

rilevato che l’esposizione notturna è superiore al

dovuto. Detto questo, facciamo che aspettiamo la

risposta ufficiale dell’Arpa, cosa si intende fare

come Comune se effettivamente daranno questi

risultati, visto che non mi sembrava che il soggetto

attuatore attuale dovesse garantire anche per il

terrapieno davanti a via De Nicola? Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere. Assessore

Vigarani prego.

ASSESSORE VIGARANI. Sono state effettuate queste

rilevazioni nei giorni scorsi per pot er prendere

comunque la responsabilità di effettuare nuovi atti,

serve la risposta ufficiale di Arpa. L’esito lo

sappiamo anche noi, però ce lo devono scrivere in

sostanza. A parte questo l’attuatore delle 4

villette non ha la responsabilità di quella part e,

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però l’ente locale ha la possibilità di poter fare

attraverso scomputi di oneri, come sempre capita,

opere all’interno del comparto scomputando degli

oneri, quindi quella è la strada, c’è la

disponibilità dell’attuatore ovviamente di

realizzare tutti gl i interventi che dovessero

servire per rendere conforme ovviamente in

terrapieno attuale a quelle che sono le nuove

misurazioni, il nuovo parere di Arpa, quindi questo

è il percorso, come sempre in questi casi l’ente

locale può agire in due modi e farlo co me opera

pubblica, a quel punto, o farlo come opera a

scomputo di quello che è un attuatore attivo

all’interno del comparto che è quello delle 4

villette, quindi attendiamo e anche per questo che

stiamo sollecitando Arpa che ci invii in maniera

formale que llo che è il parere con i nuovi limiti e

i nuovi livelli di misurazione notturna anche in

modo da poter mettere in pratica nei tempi giusti le

opere giuste, chiedendo anche a Arpa che ci indichi

anche la tipologia di opera migliore ovviamente, nel

senso non solamente c’è stato uno sforamento di x

decibel, ma anche a questo punto a fare un parere

insieme in modo da poter scegliere la soluzione

tecnica migliore.

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PRESIDENTE. Grazie Assessore. Consigliere

Franchini prego.

CONSIGLIERE FRANCHINI. Sono soddi sfatta delle

risposte, grazie.

PRESIDENTE. A questo punto ci fermiamo e

inizieremo il Consiglio regolare alle 19:30 va bene?

Grazie. Buonasera a tutti, possiamo iniziare, lascio

subito la parola al Segretario per la verifica del

numero legale.

Il P residente invita il Segretario Generale a

procedere all’appello dei Consiglieri.

Raggiunto il numero legale di presenze necessarie

per l’inizio dei lavori, il Presidente dichiara

aperti i lavori della seduta.

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1. Comunicazioni .

PRESIDENTE. Grazie Segretar io. Il numero legale è

verificato possiamo procedere. Comunico le persone

che hanno comunicato la loro assenza per questa sera

che sono i Consiglieri: Bianconi, Cannoletta,

Petrucci, Girotti Zirotti e Gidari. Passiamo subito

alle comunicazioni. Se ci sono comunicazioni da

parte del Sindaco e della Giunta. Comunicazioni da

parte dei Consiglieri? Non ci sono comunicazioni,

passiamo velocemente al punto successivo che è il

punto numero 2 all’Ordine del giorno di questa sera.

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2 . Convenzione per l a costituzione di struttura

unica per le attività produttive, in forma

associata, tra il Comune di Castelfranco Emilia,

l’Unione Comuni del Sorbara e il Comune di San

Cesario sul Panaro. Ulteriore proroga.

PRESIDENTE. Così come stabilito nella Commission e

competente, per questo punto non ci sarà

discussione, si passerà direttamente alla votazione.

Per la registrazione, per dare atto leggerò il

deliberato di questa delibera quindi tralascio tutte

le premesse, si delibera quanto di seguito: “punto

1: di pre ndere atto che con le deliberazioni dei

Consigli Comunali del Comune di Castelfranco Emilia

numero 269 del 23 dicembre 2014 del Comune di San

Cesario sul Panaro, numero 89 del 22 dicembre 2014 e

Consiglio dell’Unione Comuni del Sorbara numero 31

del 29 dic embre 2014, è stata prorogata la

convenzione distrettuale SUAP fino al 30 giugno

2015. Punto 2: di dare atto che la modica normativa

degli assetti istituzionali e il reparto delle

competenze tra i diversi livelli di governo avviata

nel 2014 risulta tuttora in evoluzione, con un

percorso istituzionale politico e amministrativo in

atto che dovrà portare all’Unione dei 6 Comuni

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appartenenti distretto socio sanitario numero 7.

Punto 3: di prendere altresì atto che vi è la

necessità di procedere a una revisione dei contenuti

della convenzione attualmente in vigore in ottica di

omogeneizzazione con l’approccio corretto e equo per

definire in maniera puntale e ponderata le priorità

di un territorio vasto. Si ritiene di procedere a un

ulteriore proroga della convenz ione fino al 30

giugno 2016 salvo diversi provvedimenti conseguenti

all’allargamento a 6 dell’Unione del Comune di

Sorbara e senza modifica alcuna ai contenuti della

stessa al fine di assicurare la continuità dei

servizi essenziali di competenza della spor tello

unico per le attività produttive. Punto 4: di

prorogare ai sensi dell’articolo 3 comma 6 della

convenzione distrettuale fino al 30 giugno 2016,

salvo diversi provvedimenti conseguenti

all’argomento a 6 dell’Unione dei Comuni del

Sorbara, la durata de lla convenzione in oggetto

senza modifica alcuna ai contenuti della stessa al

fine di assicurare la continuità dei servizi

essenziali di competenza della sportello unico delle

attività produttive. Punto 5: di dare atto che la

spesa necessaria al funzioname nto della struttura

SUAP a carico del Comune di Castelfranco Emilia,

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quantificata in presunti euro 15 mila trova

copertura per euro 10 mila per l’anno 2015 sul

capitolo 2590, articolo 5148 centro di costo C06.13;

trasferimenti a Unione dei Comuni del bilan cio 2015,

esercizio 2015 per 5 mila per l’anno 2016 sul

capitolo 2590, articolo 5148 centro di costo C06.13;

trasferimento a Unione del Comune del bilancio

pluriennale 2015/2017 esercizio 2016”, quindi

passiamo direttamente alla votazione. Chi è

favorevole? Tutti favorevoli, quindi approvata

all’unanimità. Votiamo per l’immediata eseguibilità:

chi è favorevole? Tutti favorevoli, idem come prima.

Passiamo ai punti successivi, così come stabilito

nella conferenza capigruppo i punti 3 e 4 all’Ordine

del giorno di questa sera.

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3. TARI (tassa rifiuti): modifica regolamento

4. Approvazione del Piano Finanziario e delle

tariffe TARI anno 2015.

PRESIDENTE. Avranno un’illustrazione e una

discussione unica con poi, naturalmente, votazioni

separate. Int anto lascio la parola per

l’illustrazione all’Assessore Vigarani. Prego

Assessore.

ASSESSORE VIGARANI. Grazie Presidente. Abbiamo

visto nel dettaglio i punti lunedì sera durante la

seduta in Commissione, quindi sarò estremamente

breve e magari dando sol amente alcuni chiarimenti su

quei temi che erano usciti, alcune richieste che

erano uscite durante la Commissione e dovrebbe

esservi arrivato tramite email una parte di

integrazione di documenti, in particolare tre

documenti che uno è il dettaglio dei prog etti

comunali, di quella voce del montante che sono i

progetti comunali, uno era una richiesta che era

arrivata della Consigliera Girotti Zirotti che era

integrare quello schema di comparazione delle

tariffe con anche la consistenza, la distribuzione

delle singole tipologie di utenza, sia per la parte

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domestica che per la parte non domestica e l’ultimo

documento era il consuntivo del 2013 secondo il

D.P.R. 158. Andiamo per ordine, in modo molto breve,

partiamo dal regolamento e sono ovviamente il

regolamento TARI e il regolamento che gestisce

quello che è la TARI dal primo gennaio del 2015 sono

state apportate alcune modifiche che ho visto nel

dettaglio durante la seduta, in particolare

l’articolo 12 che va a normare quello che è tributo

giornaliero. L’artic olo 14 legato appunto alla

riduzione del tributo in particolare per quanto

riguarda la parte del compostaggio. È stato

modificato l’articolo 16 e sono state inserite come

novità il fatto di una decurtazione, in particolare

della parte tariffaria per quello che riguarda le

case di cura e di riposo e per quanto riguarda il

cinema, come dicevo in Commissione, questo a seguito

da un lato di una valutazione più raffinata rispetto

agli anni scorsi di quelli che sono i quantitativi

di rifiuti effettivamente prodot ti da queste

tipologie di utenze, ma anche collegandoli alcune

tipologie di progetti che verranno messi in pista.

Nel comma 7 per la prima volta si introduce la

tematica del porta a porta, sapete tutti che da

qualche giorno è partito un progetto di

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sperimentazione di porta a porta nelle zone

produttive, è legato prioritariamente a quelle che

sono le realtà produttive del territorio, però

all’interno di queste aree abbiamo anche delle

utenze domestiche che utilizzeranno il servizio di

raccolta porta a porta e per le quali, per il primo

anno, si individuano (inc.) e di Start up diciamo

che prevede una scontistica del 15% su quello che

riguarda la parte variabile. Sapete che il

regolamento è fatto da una parte di norme e (inc.)

mi allegati che non sono altro ch e quadri sinottici

che raccolgono in modo a mo’ di schema quelle che

sono le modifiche e le nuove modalità di sviluppo

della TARI. È stato effettuato un incremento della

riduzione, quindi una decurtazione accessoria

successiva per quanto riguarda alcune ti pologie di

utenze produttive, in modo particolare le

carrozzerie e gli elettrauto ma anche una

decurtazione della superficie che viene contemplata

nel calcolo della tariffa anche per quanto riguarda

la cosiddetta categoria 21, l’artigianato in senso

lato. Un’altra tipologia di riduzione di costo, di

riduzione di tariffa, scusate, che metterà in luce

quella relativa ai possessori di Partita Iva

agricola che avranno sia sulla parte fissa che sulla

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parte variabile una decurtazione del 50% perché da

analisi det tagliate, il caso quello classico di un

agricoltore che è anziano e resta anche single, si

trova a avere una casa di metratura particolarmente

ampia, quindi per andare incontro a queste tipologie

di dato si è effettuato questa modifica del

regolamento coll egandolo a quello che è il tema

fondamentale che è la produzione di rifiuti che

viene effettuata è davvero molto molto contenuta.

Restano inalterate quelle che sono alcune tipologie

di riduzione che erano già all’interno del

regolamento, quindi il composta ggio domestico, il

fatto che le utenze produttive, vino comunque che

hanno già un canale per lo smaltimento della parte

speciale, avviano anche i rifiuti assimilati, in

maniera esterna a quella che è il servizio pubblico.

Poi l’articolo 12, comma 5, quello delle occupazioni

temporanee per quello che riguarda la

somministrazione di bevande e cibo e c’è una

decurtazione del 90% sia per la parte fissa che

parte variabile. Sono modifiche del regolamento, il

regolamento è uno strumento che è direttamente

correlato che ovviamente deve battere a pari con

quello che è il secondo punto che viene posto

all’ordine del giorno, ovvero Piano Economico

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finanziario e relative tariffe. Il Piano Economico

Finanziario quello che si chiama PEF nasce da un

meccanismo di calcolo che ormai abbiamo noto

avendolo visto anche l’anno scorso, comunque lo

richiamo in modo molto breve. Si parla dal costo del

servizio che è oggetto di una delibera del Consiglio

d’ambito da Atersir che avete comunque in allegato,

una volta individuato il co sto del servizio che non

(inc.) l’anno scorso si applica l’Iva, dopodiché si

sviluppano una serie di sommatorie di voci in

particolare la parte dell’ex cava ovvero la gestione

della TARI per una quota di 136 mila euro, quindi ai

4 milioni e 30 si applica l ’Iva, si arriva a sommare

i 136 mila euro per la parte della gestione TARI, al

quale si applica l’Iva del 22, si toglie il

contributo MIUR, si aggiungono a valle una serie di

voci che sono i servizi comunali che avete avuto il

dettaglio all’interno del qua le abbiamo alcuni tipi

di progetti che vengono effettuati che sono appunto

quello dei pannolini lavabili nella parte di utenze

target che sono le utenze produttive commerciali dei

centri storici e una parte di progetti sociali, più

si applica l’insoluto, u na quota secondo le modalità

individuate dall’intersezione fra il D.P.R. 158 del

’99 e il Decreto Legislativo 118 del 2011, poi

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magari ci ritorneremo dopo nelle richieste di

chiarimento. Abbiamo una voce di 13 mila euro che

sono le scontistiche previste ai centri di raccolta

per le utenze domestiche che con la tesserina vanno

ad effettuare un conferimento, dopodiché si arriva

al cosiddetto totale montante TARI che ammonta, per

il nostro Comune, a 4 milioni e 743.468,17 euro che

è (inc.) in sostanza che vien e messo a simulazione,

viene diviso applicando quello che è il principio

fondamentale che l’impianto tariffario deve coprire

il 100% della quota del montante, viene suddiviso

fra utenze domestiche e non domestiche. Nel nostro

caso il 77% circa e poco più è caricato sulla parte

domestica, la quota restante ad arrivare a cento è

caricata sulla parte non domestica e si sviluppano

secondo quelli che sono i polinomi del D.P.R. 158

del ’99, quelle che sono le tariffe mediamente, le

utenze domestiche hanno avuto u n incremento del 3,8%

rispetto all’anno scorso, le utenze non domestiche

un decremento, quindi una contrazione media

dell’11,2. Do semplicemente alcuni chiarimenti, in

particolare relativi a alcune voci del (inc.)

approvato dalla delibera Atersir. C’erano due voci

in particolare assolutamente importanti: una che era

l’incremento del CRD costi per la raccolta

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differenziata, c’era l’incremento di circa 70 mila

euro e ho avuto la conferma facendo la verifica che

era quella parte di progetti legati al verde com e si

era detto l’altra sera in Commissione, più un

ampliamento dell’orario di apertura del centro di

raccolta. Il CTR che era l’altra voce invece che

aveva avuto un incremento importante è legata al

fatto che nel 2014 la quota CONAI era stata messa

dentro alla voce CTR quindi circa 255 mila euro che

(inc.) poi di quota CONAI erano semplicemente dentro

a quella voce, quindi tornano in sostanza e d abbiamo

una sostanziale pareggio di quella che è la cifra

sia per l’annualità 2014 sia per il 2015. Tornando

invece al PEF, sono le voci del D.P.R. 158 de l ’99

quelle solite, classiche. Tornando al Piano

Economico Finanziario, alle simulazioni tariffarie,

avete avuto uno specchietto riassuntivo, un quadro

asinottico di quelle che sono le modifiche per

singole categor ie e magari dopo possiamo entrare

maggiormente nel dettaglio e servirà credo

sicuramente. Ovvio che al di là di tutto quando si

conforma un servizio di questo tipo, resta valido

ciò che viene detto ogni anno, ovvero le finalità di

un piano, quindi il fatto di contenere e cercare di

contenere la produzione complessiva dei rifiuti, a

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montare la qualità e la quantità dell’incidenza

della raccolta differenziata, quindi della racconta

differenziata e finalmente, come dicevo l’altra sera

in Commissione dare il gi usto riconoscimento al tema

del riuso, sono i tre pilastri fondamentali sui

quali si incardina l’azione di chi deve calibrare un

piano di questo tipo. Altri due temi principali:

credo che l’ente locale deve fare di tutto perché la

portata economica del PEF sia contenuta e Atersir

credo che abbia fatto dentro al (inc.) ambito si sia

fatto un lavoro importante e l’altro aspetto serve

per porre le basi per la tariffa puntale, tariffa

puntale uno degli obiettivi importanti dei prossimi

mesi, ricordo che con tar iffa puntale oltre a dare

una risposta a quello che è... magari che può

sembrare uno slogan: cioè pago per quanto consumo,

per quanto conferisco, per quanto produco detto così

in modo banale, però ricordo anche per le utenze

produttive il potere passare (i nc.) corrispettivo

quindi poter riportare in quota a gestore una parte

del rischio e anche il fatto per utenze produttive,

il fatto di poter scaricare nuovamente l’Iva non è

una cosa da poco soprattutto oggi. Mi fermo qua, poi

se ci sono richieste di chiar imento come credo molto

volentieri. Grazie.

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PRESIDENTE. Grazie Assessore Vigarani. La parola

ai Consiglieri per la discussione. Ricordo così come

gli accordi che abbiamo preso in Conferenza

Capigruppo, intervento principale 12 minuti per

Gruppo ovviamen te, altri interventi 5 minuti. Lascio

la parola al Consigliere Bonini che me l’ha chiesto.

Prego Consigliere.

CONSIGLIERE BONINI. Grazie Presidente. Premetto

che il mio è da intendersi come l’intervento

principale del nostro Gruppo. Stasera siamo chiama ti

a discutere e a votare le modifiche al regolamento

della TARI e le tariffe, credo che sia doveroso,

prima di tutto, ripercorrere tutto il percorso che

si compie per arrivare a questi atti finali. Primo

fra tutti il PEF, percorso del PEF. Il PEF passa

pr ima nel Consiglio Locale di Atersir dove c’è stato

detto in Commissione che non sono state presentate

particolari osservazioni, è stato fatto un lavoro, è

stata fatta una discussione per cui abbiamo chiesto

il verbale, ribadisco la richiesta del verbale ag li

atti, dopodiché passa, dopo questa pre -approvazione

del Consiglio locale, passa al Consiglio da ambito

dove viene deliberato anche qui viene approvato

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questo PEF che fra l’altro come si può leggere dalla

delibera stessa di Atersir, il nostro sindaco era

addirittura assente, presumo che non abbia potuto

partecipare a un’eventuale discussione che si sia

potuta tenere in quella sede. Il PEF. Il PEF che

deve andare a costituire il Piano che descrive

interamente il costo del gestore, il costo che

applica il g estore per il servizio erogato. Un primo

cortocircuito è dato dal fatto che comunque partiamo

da un PEF che è previsionale, abbiamo chiesto su che

dati specifici poggi il PEF, c’è stato riferito

addirittura che non esiste un consuntivo dei costi

del gestor e del 2014, ma si poggia solo sul

consuntivo del 2013 e già questo è un primo corto

circuito, perché sarebbe un po’ come approvare il

bilancio di previsione prima del Comune, prima di

approvare il bilancio consuntivo, con la differenza

che nel bilancio di previsione si può sempre

apportare delle modifiche con le variazioni di

bilancio, mentre qui è approvato una volta e quello

è e non c’è assolutamente chiaro chi compia i

controlli su questi costi che risalgono addirittura

al 2013 e in che modi. Ma veniamo al contenuto del

PEF stesso. Molto velocemente abbiamo avuto questa

sera la risposta alla domanda che avevamo fatto in

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Commissione per quanto riguarda i 250 mila euro in

più del costo di smaltimento della raccolta

differenziata anzi, scusate, in realtà era no 250

mila euro in meno nel PEP precedente, perché era già

comprensivo del contributo CONAI, infatti come avevo

riportato in Commissione, nel PEP 2014 il contributo

CONAI non era compreso. Detto questo un punto veloce

sulla voce “ CARC” che sia quest’anno che o nell’anno

precedente era a zero, come l’Assessore dice che il

costo di questo “ CARC” è compreso all’interno del

montante nella parte gestione TARI 2015, ma per

quanto mi risulta la parte gestione TARI 2015 di 136

mila euro è solo relativa alla gestio ne proprio

della bollettizzazione e dell’incasso, perché sono

andato a cercare e ho trovato addirittura una

deliberazione della Corte dei Conti dell’8 maggio

2014, numero 125, in risposta a delle domande che ha

presentato alla Corte dei Conti stessa di Bol ogna il

Sindaco di Mirandola, in cui si chiedeva proprio,

per quanto riguarda il “ CARC ” nel caso che fosse il

servizio di riscossione di contenzioso e di

accertamento eseguito o dal Comune o dal gestore

stesso, se dovesse essere compreso all’interno del

PE F. La Corte dei Conti risponde che – tralascio la

prima parte solo per brevità – pertanto senza che la

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norma di riferimento faccia alcun discrimine in base

al soggetto che sostiene direttamente il costo, il

contenuto del piano finanziario dovrà

necessariam ente comprendere tra gli altri costi

amministrativi di accertamento e della riscossione.

La tesi ulteriormente suffragata dal dato testuale

di cui all’articolo 11 del precitato D.P.R. laddove

è statuito che al termine di un periodo di

transizione gli enti locali sono tenuti a

raggiungere la piena copertura dei costi del servizi

di gestione dei rifiuti urbani attraverso la

tariffa, piena copertura dei costi che non può

ragionevolmente prescindere da quelli di

accertamento e riscossione. A questo punto l’abbi amo

chiesto anche in Commissione, le risposte sono state

piuttosto vaghe, alla nostra domanda su chi si

occupasse dell’accertamento e della riscossione del

contenzioso visto che il costo è a zero e doveva

andare lì, per quanto dice la Corte dei Conti,

indipendentemente che questa parte venga svolta o

dal Comune o dal gestore. Ma andiamo avanti,

passiamo alla parte successiva, perché dal PEF

costituisce la base di partenza per andare a

costruire il montante. Avevamo chiesto, passo alla

parte dei servizi comu nali, la parte che c’era stato

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detto che per 7.200 euro comprendeva anche l’utenza

(inc.), abbiamo chiesto in modo preciso quante

fossero queste utenze (inc.) c’è stato risposto in

modo molto generico e sommario, più o meno 20 e 30,

vorremmo sapere quante sono precisamente, ho fatto

accesso agli atti attendo risposta. Per quanto

riguarda gli insoluti, gli insoluti qui vanno

addirittura... la quota che viene imputata al PEF va

a diminuire rispetto all’anno precedente che era di

120 mila euro si passa a 117, c’è stato spiegato che

la quota imputabile nel montante non può superare il

5% del totale. Ricordiamo che con un nostro accesso

agli atti abbiamo chiesto quanto fossero gli

insoluti legali alla TARES ed erano più di 400 mila

euro presumibilmente potrebbe e ssere una cifra molto

simile anche per il 2014, abbiamo fatto già un

accesso agli atti anche per questo ed aspettiamo

risposta anche su questo. Il discorso si lega al

“CARC” perché siccome non c’è ben chiaro chi è che

debba occuparsi dell’accertamento dell a riscossione

e del contenzioso per recuperare questi soldi che

ricordiamo sono soldi che vanno a incidere sui conti

del Comune, sul bilancio del Comune e si parla di

soldi di cittadini. Passiamo alla parte successiva

ovvero il regolamento: modifica regola mento, il

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tributo giornaliero. Anche qui avevamo chiesto

quanti erano stati ad oggi, ovvero nel 2014 i

tributi giornalieri in base al regolamento

precedente a cui era stato riconosciuto lo sconto

totale del cento per cento per quanto riguarda i

centri stor ici e siamo in attesa ancora della

risposta, c’è stato detto che era un numero

particolarmente esiguo, ma veniamo all’altra parte

della modica del regolamento, ovvero quella che

riguarda l’articolo 16, abrogazione in parte

dell’articolo, di alcuni commi de ll’articolo 14

ovvero la suddivisione di alcune riduzioni e

agevolazioni... la suddivisione in due articoli

separati. Abbiamo chiesto come mai di questa

modifica, c’è stato risposto che era stato fatto per

perché il regolamento precedente era troppo

in centrato ed efferente alla TIA. TIA ricordo già da

alcuni anni che non c’è più, quindi era già

sbagliato l’anno scorso questo articolo. Poi sono

andato a controllare però da varie valutazioni.

Viene riportato nella parte introduttiva della

proposta di delibera di modifica al regolamento,

viene riportato un comma particolare, il comma 660

della Legge 147 del 2013 che è stata modificato dal

D.L. numero 16 del 6 marzo 2014 che a sua volta è

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stato convertito in legge con la legge numero 68 del

2 maggio 2014, ma che cosa cambia questo Decreto

Legge del 2014? Andava semplicemente a togliere un

limite che era già imposto precedentemente ovvero

diceva il comma precedente che la relativa copertura

può essere disposta attraverso apposita

utilizzazione di spesa che non pos sono eccedere il

limite del 7% del costo complessivo del servizio, in

questo caso la copertura deve essere assicurata

attraverso ricorso a risorse derivanti dalla

fiscalità generale del Comune spesso. Ora, io non

sono un giurista, però in base a quello che ho

trovato, perché sono andato a verificare anche vari

pareri autorevoli e la maggior parte di questi

pareri riferiscono che questo era un limite posto

proprio per il fatto che non si potesse derogare in

modo troppo ampio all’articolo che prevede che la

TARI debba andare a completa copertura del servizio,

quindi era stato dato un limite se l’ammi nistrazione

intendeva apportare ulteriori riduzioni del 7%, se

voleva e doveva coprirle con la fiscalità generale

del Comune stesso. In Commissione c’è stato detto

che è stato introdotto questo articolo perché viene

considerata anche la TARI parte stessa della

fiscalità generale, però da questa modifica di

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questo comma abbiamo qualche dubbio. Utenze

domestiche nelle aree residenziali. Gli andiamo a

applicare uno sco nto sulla parte variabile del 15% e

in più andiamo a fare questo progetto di porta a

porta sulle aree industriali produttive. Fatto salvo

che, comunque, ci sembra un po’ eccessivo andare a

applicare a questi una riduzione che si attesti dal

10 al 13%più o meno, anche perché questo provoca un

aumento nelle utenze domestiche che si attesta

intorno al 4%, in più consideriamo che già – anche

questo l’abbiamo chiesto in Commissione – il gettito

totale della TARI è coperto già per un 77%dalle

utenze domestiche, c i sembra una disparità non da

poco. Inoltre andare ad applicare questa riduzione

anche alle utenze domestiche che sono nelle zone

artigianali, è un po’ delicato, nel senso che... qui

ci sarebbe da aprire un discorso in generale su

tutto questo progetto del porta a porta sulle aree

industriali, perché a differenza di quanto pensava

un anno fa qualche Consigliere del PD, il porta a

porta non serve per agevolare la raccolta

differenziata perché così è più comoda, ma serve

proprio come stimolo per andare a ridu rre la

quantità totale dei rifiuti conferiti, come si fa

andare a dare questo stimolo? Lo si fa andando a

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dare, passatemi il termine, una sorta di fastidio

alle utenze, ovvero siccome tu sai che lo vengono a

raccogliere a casa tua, non puoi più conferirlo nei

bidoni stradali, devi stare attento, devi stare

maggiormente attento a quanti rifiuti produce e

quanti ne conferisci, ma qual è il problema? Nelle

utenze non domestiche questo impatto è molto

relativo e in più se contiamo anche come produzione

stessa d ei rifiuti si attesti intorno al 30% e

inoltre di difficile verificabilità uno degli

obiettivi di questo progetto, ovvero il

miglioramento della qualità della raccolta

differenziata rispetto a quanto fosse fatto

precedentemente, già questi sono punti molto critici

per questo progetto. Continuerò con altre

considerazioni successivamente. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Bonini. Chi mi

chiede la parola? Consigliere Di Talia prego.

CONSIGLIERE DI TALIA. Le proposte di delibera che

andiamo a discute re questa sera contengono molti

elementi che il nostro Gruppo non può che vedere con

favore. Innanzitutto vi sono gli elementi che

definiscono la tariffazione relativa al progetto di

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riorganizzazione del servizio, il quale è certamente

un importante passo avanti per questa

amministrazione comunale. Con tale riorganizzazione

che interessa le zone artigianali e industriali di

Castelfranco, Cavazzona, Piumazzo e Gaggio, si

introduce la raccolta porta a porta per le utenze

non domestiche 340 e domestiche, quest e ultime circa

160 avranno una tariffa incentivante ridotta del 15%

nella quota variabile. Questo progetto, come c’è

stato illustrato anche in Commissione e ora

dall’Assessore, favorisce sicuramente il

contenimento della produzione dei rifiuti e serve a

mi gliorare la qualità della raccolta differenziata

che è un elemento fondamentale e a costruire una

sempre maggiore consapevolezza riguardo alla

produzione e gestione dei rifiuti in tutto il loro

ciclo. Oltre a questi elementi è propedeutico alla

futura intr oduzione della tariffa puntale del nostro

Comune che sappiamo essere obiettivo condiviso anche

da più parti politiche, è un obiettivo importante

per tutti. Rilevante è che sono state eliminate le

batterie stradali nelle aree produttive, il che

porterà un m aggiore decoro urbano dovuto anche alla

diminuzione degli abbandoni. Non è da sottovalutare

che i costi di avvio per questo progetto sono

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coperti da risparmio che avremo il prossimo anno per

lo smaltimento. Inoltre le modifiche apportate al

regolamento per la disciplina della tassa dei

rifiuti, esprimono sia la volontà di dare respiro

alle attività del territorio e di conseguenza al

territorio stesso in un momento sappiamo tutti

essere difficile dal punto di vista economico,

prendiamo per esempio l’abbattim ento del 90% del

tributo giornaliero relativo alle occupazioni

temporanee per le attività preposte alla

somministrazione del consumo di alimenti e bevande e

l’abbattimento del 20% del tributo per i

cinematografi e teatri. Inoltre esprime anche

un’attenzion e sociale, un esempio è la modifica che

riduce del 50% la tariffa per agricoltori in

possesso di Partiva Iva agricola residente nella

stessa costruzione rurale, la quale rispondere alle

necessità reali di andare incontro a numerosi

anziani del nostro comun e rimasti a vivere soli in

abitazioni di grandi metrature. Ho finito.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Di Talia. Altri

interventi? Consigliere Carini prego.

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CONSIGLIERE CARINI. Grazie Presidente. Partiamo

da un dato relativamente positivo, quantomeno n on

altrettanto negativo quanto lo è sempre stato negli

anni precedenti. Quest’anno l’ammontare complessivo

dell’importo TARI pagato dai cittadini e dalle

aziende di Castelfranco Emilia non è in aumento,

ricordo che la prima volta dal 2010 che accade

questo dato. Dal 2010 al 2014 abbiamo avuto un

incremento del costo complessivo, quindi del

montante, pari a quasi il 40% (39,4%), quest’anno

finalmente abbiamo quantomeno bloccato la crescita,

però se pensiamo a una crescita del genere, se

pensiamo che... consi derando il costo comprensivo

anche dell’addizionale provinciale, nel 2010

l’ammontare complessivo era 3 milioni e 571 mila

euro, nel 2014 e quest’anno è rimasto uguale,

parliamo di 4 milioni e 980 mila euro. Non si

capisce, non credo che sia giustificato u n andamento

del genere di costi del servizio di raccolta e

smaltimento dei rifiuti in un periodo – è già stato

detto in altre occasioni – di crisi economica, in un

periodo in cui i cittadini e le aziende sono in

difficoltà, ma anche in cui per, purtroppo, le

condizioni dell’andamento dell’economia non si può

pensare che ci sia stata un’esplosione della

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crescita dei rifiuti, comunque prendiamo atto che

finalmente quest’anno non ci sarà, almeno non ci

sarà un aumento. Questo però non porterà un

beneficio alle utenze private, le utenze private

avranno comunque quest’anno un ulteriore aumento di

quasi il 4%, questo perché? Per il meccanismo che è

stato spiegato dal Consigliere Bonini, per cui si va

incontro alle utenze produttive e va bene, va bene

aiutare chi p roduce ricchezza sul territorio

sicuramente è un fatto positivo, però allo stesso

tempo si carica il minor importo dovuto a questa

riduzione aumentando gli importi per le utenze

domestiche, quindi quest’anno parliamo di quasi 4%,

l’anno scorso ricordo che l’aumento andava da un 9 e

16% per una famiglia di una sola persona fino a

quasi il 25% per una famiglia numerosa, per una

famiglia di 6 e più persone. Probabilmente ho

indicato una cifra superiore alla realtà, ma

parliamo comunque di una cifra di aumento elevata

avvenuta l’anno scorso a cui si aggiunge un

ulteriore aumento quest’ anno. Tutto questo quando

abbiamo l’andamento, c’è stato detto, in diminuzione

del costo della quantità dei rifiuti prodotti, anche

se quest’anno ci hanno detto che è stata una leg gera

inversione di tendenza. Parliamo della

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sperimentazione del porta a porta. Riteniamo che

questo sia un fatto positivo, facciamo una

sperimentazione, vedremo i risultati, so che c’è

stata una partecipazione da parte

dell’organizzazione delle aziende, de lle attività

produttive e quindi questo credo che dovrebbe creare

i presupposti per un buon andamento dell’operazione,

ovviamente dovremmo valutare i risultati. Io avevo

capito, ero presente alla presentazione avvenuta in

biblioteca, nella saletta degli es posti, avevo

capito che sarebbe stata applicata una riduzione dei

costi per le aziende, quindi per le attività

produttive presenti in queste aree, mi pare che non

sia avvenuto, la spiegazione che ci ha dato

l’Assessore devo dire non perfettamente lineare

secondo me, mi sembra di capire, poi mi corregga se

sbaglio non ci sarà un vantaggio per queste utenze.

Veniamo a capire perché i costi del servizio

smaltimento dei rifiuti sono aumentati tanto in

questi anni e qui dobbiamo sempre andare alla solita

questione, dobbiamo parlare di Hera, questa strana

azienda, questo ibrido che è un’azienda formalmente

privata per quanto riguarda un’azienda quotata in

borsa e che però ha un controllo pubblico e sappiamo

che si avvia a diventare sempre più privata, perché

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abbiamo fatto... è stata recepita una legge che

consente di dare voto doppio alle azioni che sono

mantenute per almeno 24 mesi, a seguito di questo è

stata fatta una modifica nel patto di sinda cato di

Hera, ne abbiamo discusso aprile, oggi è stato

deciso che si possono vendere una parte delle azioni

fino a un limite per cui i privati arriveranno,

potrebbero arrivare oltre il 61% nel 2008, ci

troviamo in questa strana situazione. I Comuni, la

politica locale, può decidere di vendere le azioni

di Hera, di vendere una parte delle azioni di Hera,

quelle non vincolate dal Patto di Stabilità. Allo

stesso tempo la politica, attraverso la definizione

delle tariffe che fa Atersir decide,

sostanzialmente, incide sostanzialmente sul valore

di queste azioni, perché il valore delle azioni

viene dall’utile effettivo o potenziale nel futuro

di questa azienda, di Hera. Ci troviamo in questo

corto circuito, ci troviamo nel fatto che da un lato

possiamo decidere di vendere l’azienda, dall’altro

possiamo incidere andando a discapito dei cittadini,

facendo pagare i cittadini possiamo decidere le

tariffe in modo tale da influire su questo aspetto,

quindi abbiamo creato una cosa... io ribadisco, l’ho

dato in altre occasioni, cosa c’entrano queste

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logiche con una gestione di un servizio al pubblico,

cosa c’entrano una logica di borsa di tipo

finanziario con quello che è un servizio pubblico

essenziale. Il servizio pubblico va gestito con

criteri pubblici secondo l’interesse dei cittadini e

non con criteri finanziari e quindi questo poi ci

porta alle situazioni che vediamo in termini di

costo e di incidenza sulla vita dei cittadini. Ho

concluso, faccio solo una domanda all’Assessore, se

n’era accennato nella Commissione, se ha

un’informazione relativa al costo degli abbandoni

per quello che riguarda la raccolta e lo smaltimento

di quello che i cittadini lasciano nei luoghi non

dovuti. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Carini.

Interventi? Consigliere Righini prego.

CONSIGLIERE RIGHINI. Io voglio proprio inserirmi

nel ragionamento c he ha fatto il Consigliere che mi

ha preceduto, perché la questione è questa, cioè noi

giustamente come Consiglieri Comunali ragioniamo sul

fatto che diamo un 15% agli agricoltori anziani,

cioè un 50% in meno facciamo pagare agli agricoltori

anziani e va b ene, che noi aiutiamo le imprese

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artigianali diminuendo del 10% e va bene, però il

problema dei rifiuti urbani in ogni modo delle

tariffe della TARI, è un problema come ha già

impostato nell’intervento precedente, un problema

non solo politico, riteniamo c he sia su questo

territorio anche un problema di business economico.

Ha detto bene il Consigliere precedente parole che

io sottoscrivo: cosa c’entra un modo così di agire

in maniera finanziaria, di fare un’attività di tipo

finanziario con quello che invece è un’attività

pubblica, cioè noi gestiamo, cioè attraverso Atersir

che fa le tariffe, che fa i progetti, che crea i

piani, gestiamo poi il business di Hera perché

questo è il connubio, poi noi come Consiglieri di

opposizione lo dobbiamo dire anche se non è

accettato, non è condiviso il ragionamento, ma

questa è la realtà, per cui Atersir crea quelli che

saranno i guadagni di Hera. Guadagni in che senso?

Hera Sicuramente dà un servizio, ma Hera sicuramente

è un’attività in questo momento, lo è diventata o l o

diventerà sempre di più, un’attività di tipo

capitalistico. Il fatto stesso che il Comune di

Castelfranco nel giro di 5 anni abbia portato i suoi

costi da 3 milioni e 570 mila euro nel 2010 a 4

milioni e 980 mila euro del 2014 la dice molto

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lunga. Se noi ragioniamo e diciamo che se quello che

è successo al Comune di Castelfranco è successo a

tutti i Comuni della provincia di Bologna, perché

sarà così, della provincia di Modena, della

provincia di Ferrara, della provincia di Rimini, di

tutte le provincie g estiste da Hera, noi immaginiamo

che il business sia molto importante e notevole e

questo aiuterà, come è già stato detto e è la

verità, la possibilità vendita delle azioni di Hera,

questo è il problema! Giustamente noi oggi ci

preoccupiamo e diciamo: abbi amo aiutato le attività

del territorio, non abbiamo aiutato i privati.

Purtroppo è semplicemente nascondere la realtà così

dietro una pagliuzza, in realtà il problema non è

questo. Noi in questo modo ci raccontiamo tante

belle cose, perdiamo tanto tempo, i n realtà

paghiamo , stiamo pagando un business importante come

cittadini e sicuramente la gestione di Hera fosse

stata mantenuta a livello pubblico, avremmo dei

costi, noi riteniamo ma lo riteniamo in tutta

sincerità, molto più bassi, questo sicuramente

inciderebbe sui costi delle famiglie in positivo, ma

anche quello delle imprese, perché sicuramente i

costi che attualmente riteniamo che Hera fa pagare

attraverso Atersir siano, non dico sproporzionati,

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sicuramente se fosse un ente utilizzato come

servizio p ubblico non sarebbero quelli o in ogni

modo non dovrebbero essere quelli. Ci dispiace dire

che nonostante l’impegno che questo Comune prova

cercando di smistare questi 5 milioni di euro in

ogni modo sugli utenti che in ogni modo li devono

pagare e che quin di all’atto pratico continua a

gestire per quello che è di sua competenza questo

business, è che in ogni modo cerca di equilibrare in

qualche modo. Possiamo capire questo desiderio di

intervenire in qualche maniera, ma non è qui il

problema e non lo si ris olve in questo modo. Il

problema è politico, sappiamo che Atersir è gestita

dai sindaci tutti (inc.) di sinistra come Hera,

quindi è un problema di scelte politiche, di scelte

economico – politiche. Non entriamo neanche nel

merito di tutto questo, perché s inceramente ci

diventa difficile, non dico ridicolo, perché non è

mai ridicolo quando si ragiona per aiutare i

cittadini, ma è a monte che è sbagliato il

ragionamento, quindi essendo sbagliato tutto questo

sistema a monte, quello che si può fare, quello ch e

sta facendo il Comune di Castelfranco in realtà

incide ben poco sul reale costo che i cittadini

dovranno pagare, ma che potrebbero in altri modo

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pagare sicuramente in modo diverso. Ricordiamo

anche, tra l’altro, che le utenze artigianali ed

ecco perché i ncide anche meno il discorso dei

rifiuti, hanno per lo più rifiuti di tipo speciale,

quindi sono rifiuti che pagano già direttamente

attraverso dei servizi che non sono quelli di Hera.

Le utenze artigianali, lo so perché ho un’attività

di questo tipo, paga no già tantissimo per vedere

smaltiti già i loro rifiuti speciali, è una parte

minima quella che è il rifiuto che viene smistato da

Hera quello delle attività artigianali e sicuramente

in ogni modo è anch’esso sproporzionata a quella che

in realtà smista u n’impresa artigianale, questo lo

dico perché lo viviamo ogni giorno noi come attività

che facciamo, lo dico in prima persona. Non siamo

assolutamente d’accordo su nulla in ogni maniera su

questo piano tariffario, in ogni maniera credo che

come sempre per n oi tutta l’operazione è

completamente negativa. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Righini.

Consigliere Franchini prego.

CONSIGLIERE FRANCHINI. Grazie Presidente. Volevo

rivolgere alcune domande alla Consigliera Di Talia,

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perché penso si sia espr essa a nome del gruppo. Non

ho capito bene tutta questa soddisfazione per questa

sperimentazione approssimativa e non puntale, come

si fa a misurare quanti rifiuti producono

effettivamente quelli che sono competenti nelle aree

di cui abbiamo iniziato la sp erimentazione se a

fianco ci sono ancora i cassonetti, se i camion che

raccolgono i porta a porta sono gli stessi che

raccolgono dai cassonetti e quindi quale percentuale

di miglioramento potremmo mai dire di avere

ottenuto. Come calcolarla se Hera ancora non è

attrezzata con gli strumenti di misurazione? Questa

grande azienda tecnologicamente avanzata non è

nemmeno in grado di utilizzare alcun sistema di

riconoscimento di chi conferisce il rifiuto, volevo

queste risposte. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Cons igliere Franchini. Altri

interventi? Consigliere Pettazzoni prego.

CONSIGLIERE PETTAZZONI. Grazie Presidente,

buonasera a tutti. Avevo alcune domande a cui spero

ci venga data risposta anche perché siamo andati

anche a vedere un po’ le affermazioni che sono state

fatte in Consigli precedenti, atti che sono stati

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approvati, adesso l’Assessore Gargano non c’è, però

esattamente un anno fa, il primo luglio quando

parlavamo proprio dello stesso argomento, era stato

detto che la Polizia Municipale, da parte

de ll’Assessore Gargano, aveva censito circa una

ventina di siti dove venivano abbandonati i rifiuti,

in particolar modo gli oggetti ingombranti , appunto

parlava in quel Consiglio di una mappatura che

sarebbe stata fatta, costantemente una mappatura

degli abbandoni e si stava valutando il controllo di

questi siti in modo da colpire ovviamente chi

abbandonava i rifiuti e ci aveva accennato a un

progetto in collaborazione tra la Polizia Municipale

e i lavori pubblici. Volevamo capire e sapere se

questo progetto era andato avanti, che tipologia di

progetto fosse, lo stato dell’arte rispetto a questo

progetto. Il 29 gennaio in Consiglio Comunale

abbiamo approvato una mozione presentata da noi

rispetto all’adozione delle stoviglie e materiale

biodegradabile e in que lla sede l’Assessore Vigarani

ci disse che per quanto riguardava... era stato

fatto anche un emendamento da parte del PD rispetto

a tutta la parte informativa, per quanto riguardava

la parte informativa corsi eccetera, il costo

rispetto alla parte informat iva che spettava al

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gestore era già previsto nel piano finanziario,

mentre per quanto riguardava la fornitura delle

stoviglie biodegradabili, su una mozione che è stata

approvata, le strade potevano essere due, una era

quella in sede di approvazione del PE F 2015 di

mettersi d’accordo con il gestore per chiedere che

nel corso del PEF ci fosse anche la fornitura di

queste stoviglie, oppure utilizzare i proventi, il

passamano, per cui anche rispetto a questa cosa

vorremmo avere una risposta su quale delle due

strade è stato scelto di percorrere. La terza

domanda che avevamo è rispetto alla sperimentazione

che era stata fatta sui raccoglitori dell’olio

esausto. Sempre nel Consiglio Comunale del 29

gennaio avevamo fatto una domanda di attualità su

questo progetto sperimentale di tre raccoglitori e

c’era stato detto che nel prossimo PEF sarebbero

entrati a regime e questa sperimentazione sarebbe

stata resa, attuata con 10 punti di raccolta e in

quella sede dal momento che avevamo fatto notare che

c’era la raccolta nei vari plessi scolastici e

quindi le scuole vendevano, il Comitato genitori

comunque l’olio esausto direttamente a qualcuno che

le acquistava, quindi l’introito veniva utilizzato

dalle scuole, chiedevamo se il Comune aveva

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intenzione di sopperire, comunq ue se si era a

conoscenza che le scuole avevano una sorta di

introito e sempre in quella sede l’Assessore c’aveva

risposto che il Comune avrebbe... si pensava di

corrispondere un adeguato... di dare al Comitato

genitori o alle scuole un adeguato beneficio

economico a fronte di questa perdita, di questo

mancato introito, volevamo sapere che questa cosa

era stata fatta, speriamo di sì. Da ultimo il 5

maggio è stata bocciata da parte della maggioranza

una nostra mozione rispetto all’installazione dei

cestini per la raccolta differenziata nei luoghi

pubblici comprensiva anche di mozziconi e

l’Assessore Vigarani ci aveva assicurato in quel

momento che il Piano Economico Finanziario già

approvato comprendeva al suo interno 4 mila euro

proprio per installare questi cestini. Siamo andati

a vedere il Piano Economico Finanziario che come ha

già detto prima il mio collega non è molto chiaro,

volevamo sapere questi 4 mila euro dove sono, in

quale punto sono e se ci sono e quindi a questo

punto se effettivamente ci sono n oi possiamo dare

per assodato che verranno installati questi cestini

per la raccolta differenziata. Grazie.

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PRESIDENTE. Grazie Consigliere Pettazzoni. Altri

interventi? Consigliere Santunione prego.

CONSIGLIERE SANTUNIONE. Grazie Presidente,

buonaser a a tutti. Mi riallaccio in modo casuale, ma

ben venga all’ultimo intervento che ha fatto la

Consigliera Pettazzoni rispetto alle domande

relative allo stato, all’attuazione di progetti, di

indicazioni che nel corso di questo anno erano state

trattate in q uesto Consiglio Comunale che si era

detto: “troveranno comunque una loro - penso alla

questione per esempio dei cestini con i portacenere

per i mozziconi di sigarette – troveranno una loro

copertura finanziaria attraverso il PEF”. Io faccio

un discorso più generale, i discorsi più puntali

anche rispetto alle condizioni delle tariffe, alle

modifiche specifiche del regolamento piuttosto che

alle previsioni tariffarie del 2015 le hanno già

fatte i Consiglieri che mi hanno preceduto, in

particolare il Consiglie re Carini, però voglio fare

un discorso più generale, perché da quello che ha...

dalle domande che ha fatto la Consigliera Pettazzoni

emerge esattamente quello che a nostro parere è il

grande problema di questo sistema, cioè noi andiamo,

ci troviamo a dove r discutere di un piano economico

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finanziario per il servizio gestioni rifiuti che da

tutte le parti: nei testi normativi piuttosto che di

riferimento di livello statale, di livello regionale

che piuttosto in tutte le deliberazioni regionali o

deliberazion i del Consiglio d’ambito o del Consiglio

locale è chiaramente definito come un servizio

pubblico e non abbiamo i dati specifici che ci

dicono su quali basi quel PEF è stato costruito e

quali tipi di servizi quel PEF va a coprire, questo

è un problema di fr onte al quale ci troviamo tutti

gli anni e che io credo e questo è un appello che

faccio, i rappresentanti all’interno del Consiglio

locale e all’interno del Consiglio d’ambito e guardo

il Sindaco Reggianini, pongano questo problema ai

livelli istituzional i, perché è veramente un sistema

assurdo quello di pensare che il gestore presenterà

la carta degli servizi e presenterà quello che

abbiamo chiamato il piano della performance,

chiamiamolo rendiconto rispetto alle attività fatte

l’anno precedente, dopo che il Consiglio Comunale si

trova a dover discutere e a votare un piano

economico finanziario per la gestione del servizio

pubblico essenziale dei rifiuti sul territorio

prima. Io francamente me la sono andata a leggere la

Legge Regionale, la legge 23 del 20 11 che va a

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disciplinare un pochino le funzioni e la gestione a

livello regionale del tema oltre che del servizio

idrico anche della gestione rifiuti e che va a

istituire il Consiglio d’Ambito, che va a istituire

Atersir il Consiglio d’Ambito che ha la fun zione

proprio di andare, che svolge le funzioni di primo

livello e che ha la funzione di approvare il Piano

Economico Finanziario previo parere che viene

chiesto ai Consigli locali che svolgono le funzioni

di secondo livello, che tra i vari compiti hanno

quello di controllare le modalità di effettuazione

del servizio da parte dei gestori e hanno anche il

compito di predisporre una relazione annuale al

Consiglio d’Ambito. Aggiungo anche che articolo 8 il

Consiglio locale invia ai Consigli comunali una

relazione annuale sullo stato dei servizi ai fini

della sua discussione. Ora, tutto questo che sono

previsioni che condividiamo assolutamente sono

legate, secondo una mia interpretazione, a un

principio di buona amministrazione che deve

assolutamente trovare app licazione in tutte quelle

che sono le azioni di qualunque ente pubblico, ma a

maggior ragione laddove si parla di servizi pubblici

e di funzioni pubbliche che sono quelle legate al

servizio idrico, che sono quelle legate alla

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gestione rifiuti. Tanto più ch e nella deliberazione

del Consiglio d’Ambito 14 aprile 2015, cioè quella

che va a approvare per Castelfranco Emilia il Piano

Economico Finanziario 2015 che noi stasera ci

troviamo a dover discutere, si dice: l’agenzia

Atersir ha implementato un sistema di definizione

dei costi del servizio a partire dalle

rendicontazione consuntive prodotte dai gestori. La

procedura suddetta ha offerto elementi di

valutazioni significativi ai fini della definizione

della pianificazione economico finanziaria del

servizio per l’anno 2015. Questo è l’unico

riferimento generico che stasera abbiamo per capire,

per poter valutare che è in realtà una non

valutazione, perché è un’indicazione assolutamente

generica che vale per altro per tutti i piani

economici finanziari approvati d a questa

deliberazione del Consiglio d’Ambito, parliamo dei

territori provinciali di Modena, Piacenza, Ravenna

non solo Castelfranco, sono delle indicazioni

generali che non dicono nulla ai fini di una reale e

concreta valutazione del nostro Piano Economic o

Finanziario, cioè di quello che riguarda il

territorio di Castelfranco Emilia e poi il Consiglio

d’Ambito di Atersir dice: “andiamo ad approvare

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tutti i Piani Economici Finanziari allegati”. Ora,

questo è un sistema che assolutamente va non solo a

stravolgere, ma va a violare – lo dico senza paura –

quelli che sono dei principi di buona

amministrazione e quelli che sono dei principi di

trasparenza, perché il Consiglio Comunale che si

trova a dover votare ha diritto non di dover

prendere aprioristicamente quello che ha deciso

Atersir come la cosa migliore, ma ha diritto per

poter assumere una decisione consapevole positiva o

negativa che sia, di avere i dati di riferimento,

perché noi oggi sappiamo che il Piano Economico

Finanziario non è cambiato, ma non s appiamo perché,

non sappiamo quale sarà la carta dei servizi, che

cosa questo Piano Economico Finanziario darà a

questo territorio, quali saranno le modalità

concrete della gestione dei rifiuti? Non è cambiato,

bene! Ma sarà uguale... la carta dei servizi, i

servizi che verranno forniti dal gestore saranno gli

stessi? Saranno implementati? Saranno ridotti? Ci

saranno delle variazioni? Dove? Come e per quale

motivo? Le domande della Consigliera Pettazzoni

hanno dato esattamente la percezione di quello che

st o dicendo io: ci sono i cestini? Ci sono i cestini

per i mozziconi delle sigarette che ci aveva

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annunciato l’Assessore Vigarano? Non è un atto

d’accusa nei confronti dell’Assessore Vigarani, non

siamo in grado di saperlo, questo è un piccolo

esempio che va le per ogni tipo di servizio. Credo

che e lo crediamo fortemente che quando si parla di

un servizio pubblico e ripeto nella legge regionale

basta scorrerlo e viene detto in più e più parti,

cioè la parola pubblico ricorre, ma è giusto così

perché è un serv izio pubblico. Questa non è la

modalità per consentire a un Consiglio Comunale in

modo trasparente e con coscienza di poter votare il

Piano Finanziario, poi di poter votare quelle

tariffe che vanno a incidere e a pesare su tutti i

cittadini, perché se un c ittadino ci viene a

chiedere: “ma in realtà che cosa... quello che io

pago, tanto o poco che possa essere, quale tipo di

servizio va a coprire?”, la risposta che noi oggi

siamo in grado di dare a tutti è: lo smaltimento

rifiuti. E se uno mi viene a chieder e con quali

modalità? Voi sapete rispondere ai cittadini in

assenza di una carta dei servizi? Io francamente, lo

dico con grande sincerità, non sono in grado, ma non

credo che sia un’incompetenza mia o una

superficialità mia di Consigliere ma mancano i dat i.

Allora non è possibile andare a approvare, e lo

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ripeto, i PEF e la tariffa in assenza di questi due

dati essenziali, dobbiamo sapere come il nostro

gestore ha lavorato nello scorso anno, quali sono i

risultati di questa attività e che cosa sarà fornito

come servizio di gestione rifiuti per l’anno in

corso, altrimenti francamente stiamo parlando di

niente. Vi aggiungo anche che nonostante gli aumenti

che abbiamo conosciuto rispetto al montante PEF dal

2010 al 2014 sono andata a prendere, sono dati

assolutamente molto generali, dal sito della

Provincia di Modena, le percentuali di raccolta

differenziata per Castelfranco Emilia che ho

ricavato, annuali, e si attestano da un 54,3% nel

2011 a un 56,1 nel 2012 a un 56,9 nel 2013, 56,7 nel

primo semestre del 201 4, tutto questo per dire che

questo è un dato che ci dice che sono aumentati

notevolmente i costi della gestione rifiuti, ma non

è aumentata la percentuale di raccolta

differenziata. Non dico che sono due dati collegati,

però ovviamente i ragionamenti li f acciamo con i

dati che abbiamo a disposizione. Grazie.

PRESIDENTE. Invito come sempre a rispettare i

tempi, ma qui mi pare che dilatano sempre. Ci sono

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altri interventi? La parola al Sindaco, prego

Sindaco.

SINDACO REGGIANINI. Grazie Presidente, buon asera

a tutti. Per alcuni precisazioni in realtà nel

merito sarà l’Assessore Vigarani a rispondere a ogni

diverso quesito che è stato proposto. Ci tenevo a

dire una cosa, perché il Consigliere Bonini è stato

ingeneroso quando ha parlato della mia assenza d el

14 aprile, tutti ricorderete che il 13 aprile di

quest’anno purtroppo è morto Antonio Benedetti nel

sottopasso di San Donnino, quel giorno non ero in

Atersir per ragioni che vorrei evitare anche di

raccontare, ero qui a fare il mio lavoro di Sindaco,

tr a l’altro voglio pensare, voglio sperare che qui

dentro nessun Consigliere Comunale pensi che quando

si votano in Atersir i Piani Economici Finanziari

dei rifiuti di Modena, Piacenza, Ravenna intesa come

ex ATO, si apre e si chiuse la discussione in un

pomeriggio. Quando si va in Atersir le ex ATO locali

hanno discusso ampiamente, tra l’altro se qualcuno

qui dentro si fosse preso la briga di informarsi

come venivano gestiti i PEF e vengono ancora gestiti

i PEF, non c’è nemmeno un’interlocuzione gestore ATO

O Ex ATO, c’è un’interlocuzione gestore Comune, non

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è così in altre realtà. A Forlì e Cesena non è così,

qui da noi c’era questa prassi, per cui ogni Comune

di scuteva il suo (inc.) con il gestore. Rispetto al

tema delle tariffe e al tema del rendiconto, in tanto

come si formano le tariffe lo dice il D.P.R. 158 del

’99 e anche qui penso di non svelare niente a

nessuno se dico che quando sei in regime di proroga

di fatto di una concessione, la norma ti dice che tu

rispetto all’anno precedente (inc.) servizi ap plichi

o il FOI o l’Istat. In realtà l’ex ATO Modena

quest’anno prende un decremento medio, dico medio

perché l’ex ATO Modena fa dalla pianura fino alla

profonda montagna e prende un decremento medio

perché nella formazione della tariffa, fra le tante

voci: il rendistato finanziario, il capitale di

utilizzo quello proprio, quello acquisito eccetera

eccetera per gli investimenti e non investimenti, si

è ottenuto in una lunga discussione di applicare un

recupero di produttività che è una delle non poche

voci che formano la composizione di una tariffa sui

rifiuti, ma detto questo a monte ci dovremmo dire

che a condizione data di proroga di fatto e ci tengo

a sottolineare di fatto, perché proprio qualcuno qua

ha ribadito più volte che è un servizio pubblico

essenziale, non si può interrompere, e in questa

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condizione si applica rispetto non al rendiconto di

due anni prima, come dice la norma regionale 754, la

delibera 754, ma rispetto all’anno precedente

dovresti applicare il foglio l’Istat. Cosa che in

altri ATO quest’anno si è fatto, anzi qualcuno ha

preso anche più del foglio dell’Istat. L’obiettivo

vero secondo me, e qui rispondo alla questione di

Hera multiutility , privati, pubblici, siccome ci

siamo detti che in questo bacino si andrà a gara

europea, cioè le tariffe le farà la gara europea,

l’obiettivo vero è fare in fretta a chiedere che

tutti i distretti più che i Comuni, facciano una

scelta sostanzialmente univoca di modalità di

raccolta, perché non siamo ancora arrivati lì, visto

che io ogni tanto ci vado agli incontri o con quel

bozzone tecnico individuare l’advisor come prevede

la norma regionale come sta facendo l’ex ATO di

Ravenna e con il bozzone tecnico andare dall’advisor

fare comporre la gara, perché una gara europea con

questa portata, con un bacin o che va a Mirandola a

Fiumalbo, perché il bacino è uno solo, poi ci

saranno diverse forme di gestione, Sorgea sta già

facendo la gara a doppio getto, avrete letto sui

giornali e l’obiettivo nostro è fare in fretta, fare

la gara compatibilmente con il fatt o che si tratta,

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si tratta di una gara che si metterà solo per il

bacino ex ATO, ex Meta a gara per la raccolta 390

milioni di euro o qualcosa in meno. Bacino Hera tre

giorni Emilia Romagna, vale quello per 15 anni,

quindi fate presto a fare i conti senza lo

smaltimento, solo raccolta, dobbiamo fare in fretta

a fare la gara e a ottenere la miglior performance

possibile all’esito della gara. Poi da Hera o da

qualcun altro questo poco importa e poco rileva,

rileverà il giorno in cui Hera dovesse perdere la

ge stione e quindi gli azionisti pubblici e privati

faranno i conti con questa perdita di gestione

caratteristica di una multiutility sul territorio

partecipata in gran parte dagli enti pubblici, ma

come dire non mi sembra di svelare niente di nuovo,

dobbiamo andare a gara e farle in fretta. Quello che

faccio in ogni incontro in cui sono chiamato a

partecipare è di invitare tutti gli enti a fare

sintesi e per aree di intervento fare scelte di

modello di raccolta sostanzialmente omogenee, perché

dico omogenee? Perché se uno fa il porta a porta

integrale, di fianco faccio lo stradale, più in là

faccio di nuovo il porta a porta, poi faccio lo

stradale, probabilmente i costi indiretti sono costi

più significativi, e quindi probabilmente la tariffa

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complessiva che r iusciamo a strappare come bacino,

fatto salvo i casi puntali, è una tariffa meno

competitiva. L’obiettivo nostro è andare a gara il

più fretta possibile, a gara europea perché la

gestione ... voi sapete che le tipologie di gestione

ammesse sono: la gestione in house, gare doppio

oggetto e la gara europea, partner industriale e di

capitale dove ci sono le tre fattispecie, non ci

inventiamo niente. Mi piaceva l’idea di sottolineare

alcuni aspetti e mi dispiace di essere stato

censurato, perché il 14 aprile non c’ero in Atersir,

però ripeto quel giorno si è votato una cosa già

votata dai Consigli locali sul territorio e già

ampiamente discus so nei 5, 6 mesi precedenti con il

gestore dai Comuni dentro al Consiglio Locale,

nell’ufficio di presidenza, nell’assemble a di

Consiglio Locale e anche in Atersir in almeno 4 o 5

occasioni informal i in cui ci si è incontrati là fra

Consiglieri, con il pezzo tecnico di Atersir e con

il gestore. Quest’anno il PEF dell’area Modena, ATO

Modena porta a casa un decremento medio di

piccolissimi percentili, ma di un decremento medio,

mi dispiace perché gli altri distretti in realtà c’è

stata anche soddisfazione rispetto a un lavoro

fatto, per cui in condizioni normative per cui

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dovremmo fare più il FOI o più l’Istat a seconda di

quello che è più vantaggioso o meno svantaggioso

secondo il punto di vista del gestore o del

committente, in una proroga di fatto, gli altri

distretti sono stati un po’ più generosi con il

lavoro svolto pur ribadendo che si deve andare a

gara, lo confermiamo a conforto anche stasera.

Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Sindaco. Iniziamo il secondo

giro, la parola all’Assessore Vigarani.

ASSESSORE VIGARANI. Cercherò di toccare più o

meno tutti i punti posti. Su quali dati poggia PEF

visto che abbiamo solamente il co nsuntivo del 2013,

in realtà le discussioni all’interno del Consiglio

d’Ambito, ma all’interno dei tavoli tecnici di

Atersir, poggiano su una gamma di dati molto più

ampia che non sia quella del 2013, sì c’era prima,

Atersir sta predisponendo le nuove gare , quindi

quando si costituisce una gara di quella portata

come sempre la prima cosa che si fa è andare a

realizzare un quadro conoscitivo dello stato di

fatto con i dati maggiormente aggiornati, anche se

non c’ha impacchettati a livello di rendicontazione.

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Ovviamente tutti coloro, tutti i rappresentanti

degli enti locali che sono chiamati all’interno di

quei tavoli, lavorano su un’ampia gamma di dati. Il

CARC. La quota di CARC 136 mila euro, il CARC è... i

136 mila euro che troviamo all’interno del montante

sono una quota del CARC individuato dal D.P.R. 158,

abbiamo parlato penso dettagliatamente l’altra sera

in Commissione, però è il caso forse di richiamarlo,

quindi cosa fa Hera in base a un accordo che ha con

l’ente locale biennale fino alla fine del 2016 . In

sostanza fanno la parte di bollettazione fisica,

quindi la vera e propria bollettazione, fanno la

gestione della banca dati, delle banche dati per le

utenze domestiche e non domestiche attraverso un

protocollo di scambi di comunicazione, fanno il

primo sollecito e non fanno il recupero crediti

all’interno. Dentro c’è un percorso all’interno

dell’ufficio dell’ente pubblico fino arrivare

all’ultimo stadio che è il recupero tramite

Equitalia o comunque tramite recupero di tipo

coattivo. Su alcune informaz ioni che erano state

chieste do le informazioni. Era stato chiesto quante

erano le utenze non domestiche che nel 2014... o

meglio qual era l’importo legato alle utenze non

domestiche che nel 2014 avevano chiesto

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un’occupazione di suolo pubblico collegato a quelle

utenze non domestiche richiamate nello specifico

articolo del regolamento. Se le consideriamo in toto

l’importo complessivo, quindi bar, pizz erie e quanto

altro, di 2000,20 centesimi, quindi un numero

contenuto dal punto di vista economico come dic evo

in Commissione. Se andiamo a fare un focus su quelle

che sono all’esterno dei centri storici da PSC

potete immaginare che il grosso sono su centro

storico del capoluogo, parliamo di 413 euro, 414

euro per darvi il numero Il tema degli insoluti.

Anche questo ne abbiamo parlato, credo che fosse

chiaro durante la Commissione, però possiamo

riprenderlo. Innanzitutto la quota del fondo è un

calcolo sicuramente non semplice, abbiamo due...

come dicevo prima dobbiamo trovare un equilibrio,

penso che l’ufficio abbia fatto un ottimo lavoro

all’interno di due solchi normativi che sono il

D.P.R. 158 del ’99 e il Decreto 118 del 2011. La

regola principale quella che il montante complessivo

deve essere coperto dalle tariffe, all’interno del

montante si individua una cifra legata a una

creazione di un fondo di svalutazione crediti

sufficiente a garantire quella che è la copertura

degli insoluti certificati, ma anche un numero che

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contemporaneamente non gonfino, non vada a gonfiare

in modo non corretto il PEF, perché pe r il principio

detto prima, quel numero magico che trova

all’interno del montante poi lo sparano sulle

tariffe quindi è logico che potrei andare a trovare

(inc.) che non ha poi un reale riscontro. Si va a

affinare, diciamo che la norma dice di affinare

quello che è il percorso per l’individuazione del

numero finale che si stacchi sempre più da una

stima, ma vada a determinare un numero vero e

proprio con un percorso che porta da qua a 4 anni in

sostanza, cioè ti dice: “okay ti do un limite

massimo e un limi te minimo, un limite massimo di

incidenza complessiva sul montante del PEF, un

limite minimo che è il 36% e qui ovviamente il

decreto 118 del 2011 che calcolo di fatto sul

rapporto fra l’incassato e l’accertato nei 5 anni

prima dicendo che puoi partire da 36% fino ad

arrivare al 100% fra 4 anni, questo è il percorso

quindi si individua un numero che è questo. È logico

che come si diceva in Commissione, si stanno facendo

le verifiche sulla TARES 2013, quindi se andiamo a

sommare quello che è l’insoluto in se nso lato viene

un numero di un certo tipo, ma dentro quel macro

numero che potrà essere di 400 mila euro anche,

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dentro c’è la stratificazione di situazioni molto

diverse fra un insoluto reale, cronico, ormai fisso

e consolidato e cittadini che magari hanno avuto

solamente il primo avviso, sul quale si sta

effettuando ancora il percorso. Discorso

sperimentazione e progetto porta a porta zone ZAI.

Perché partiamo da quelle? Siamo partiti da quelle,

perché prima di tutto si diceva sempre l’altra sera

in Commis sione, la dinamica che c’è stata

nell’ultimo anno, a fronte di una contrazione

complessiva dell’ammontare complessivo di rifiuti

anche analizzando l’indifferenziata se andiamo a

fare, pur stimandola ovviamente, un calcolo un po’

più raffinato sulla composi zione

dell’indifferenziata dal passaggio dal 2014 al 2015

in sostanza abbiamo avuto da un lato un incremento

della produzione potenzialmente e in teoria

collegato alle zone prettamente domestiche,

dall’altro abbiamo avuto che da un lato la base

imponibile sulle utenze domestiche cresce e su

quelle non domestiche è in contrazione per i noti

motivi. Sommando ovviamente queste dinamiche abbiamo

individuato quella che è una rotazione,

ricalibrazione della portata del PEF o meglio della

ricomposizione interna, s iamo partiti poi dalle zone

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ZAI per un motivo molto semplice, in quelle zone c’è

un problema di abbandoni importante, ovviamente sono

zone in cui alla notte è un po’ più semplice avere

dei comportamenti non corretti, ci sono anche zone

dove il problema era un problema di qualità della

raccolta, cioè del materiale e il porta a porta vale

sulla quantità, vale sicuramente con un meccanismo

di controllo più o meno, comunque sulle abitudini,

questo è sicuramente vero, serve tanto per

migliorare la qualità della raccolta differenziata e

lì più che in altre zone avrà un bisogno di

migliorare quella che era la qualità della raccolta

differenziata. I primi dati di questi giorni

indicano un minor numero di svuotamenti

dell’indifferenziata legata soprattutto, in termin i

di qualità, al fatto che si differenzia meglio, è

una cosa che magari a alcuni può sembrare banale, ma

non è assolutamente così. È una sperimentazione

delicata diceva il Consigliere Bonini, sì è una

scelta politica, come tutte le scelte politiche è

una scelta delicata e non semplice sulle quali si fa

una scelta. Il porta a porta, come credo sia

corretto dire, è un metodo, è una modalità, non è

l’unica, non è un fine sicuramente, è sicuramente

una modalità efficace che è stata testata in tante

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realtà, non è l’unica e penso anche che alla fine

probabilmente un modello complessivo, guardando

questa sperimentazione, buttando anche l’occhio su

quella che è l’utenza domestica, sarà un mix di

modelli tenendo conto di alcune peculiarità, non

credo che ci sia un mo dello di raccolta che vada

bene indifferentemente per tutte le realtà, per

tutti i comuni, per tutte le zone anche per tutte le

zone di uno stesso Comune, perché hanno

caratteristiche diverse. È logico che restano le

finalità che erano quelle che dicevo pr ima e il

fatto di poter arrivare a una tariffa puntale.

Consigliere Carini, l’abbiamo già fatto questo

discorso, però lo riprendo volentieri, dal 2010 al

2014 incrementa del 40% la portata economica del

PEF, è logico che dal 2010 al 2014 si chiama sempre

PEF però è cambiata significativamente la

composizione interna del piano, anche quei 10 punti

percentuale che possono sembrare pochi di incremento

della raccolta differenziata che si hanno dal 2010

al 2014 implica all’interno del PEF dare spazio e

dare impu lso a voci diverse che quindi se

incremento, se spingo correttamente tanto sulla

raccolta differenziata, sullo smaltimento della

raccolta differenziata o sulla pre -selezione prima

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di mandare il materiale al termovalorizzatore è

ovvio che cresce quella che è la portata economica

del PEF. Poi si è detto: quest’anno il lavoro è

stato fatto un lavoro molto più forte a livello di

Atersir e sicuramente si vedono appunto i risultati.

L’attività che si è fatta tornando al nostro Piano

Economico Finanziario, veniamo anche alle tariffe

eventualmente incentivanti, è stata prima di tutto

spingersi sul fatto di migliorare la qualità,

contrarre quelli che sono gli abbandoni, sennò i

costi di abbandoni li avremmo avuti in un

rigonfiamento a monte del Piano Economico

Finanziario, quindi il nostro Piano Economico

Finanziario, il nostro punto di partenza non sarebbe

stato 4 milioni e 30 ma sarebbe stato molto

probabilmente 4 milioni e 70, 4 milioni e 80, già lì

si è fatta la scommessa di dire: “vado a lavorare

sui punti dove c ’è maggiore abbandono”. Lavorati in

quel modo è logico che l’idea, è per quello che

parliamo di un progetto biennale, di avere

innanzitutto poi – se tutto andrà bene come

speriamo, come ci si sta impegnando – una

decurtazione poi di costi a livello di smal timento

da ridistribuire sulla parte domestica nel prossimo

piano, quindi si parla di ciclo integrato dei

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rifiuti, proprio perché il beneficio che da una

parte ho e sulla parte di raccolta dove poter

ridistribuire nella seconda fase. Sul piano del 2015

arriva la tariffa incentivante, il ragionamento che

si è fatto è questo. Da un lato con la sola

ricalibrazione avrei avuto probabilmente una

diminuzione di quella che era la tariffa media delle

utenze non domestiche, intorno al 9, 10 e mezzo, su

alcune tipolo gie di utenze si è spinto di più

proprio quelle che sono le utenze modali all’interno

delle zone di sperimentazioni in modo da compattare

a un 10% le altre e far crescere fino a uno scomputo

del 13% altre, quindi in quel senso c’è una tariffa

incentivante a livello di perequazione , all’interno

solamente del spazio economico finanziario legate

alle utenze non domestiche. Non ho fatto una media

semplice, si è tenuto un po’ più contenuto la

contrazione della tariffa sulle utenze non

domestiche di alcune tipolo gie andando a dare un

premio, una premialità più che proporzionale sulle

utenze modali delle zone che sono all’interno delle

attività produttive. Posso farlo puntualmente ?

Purtroppo no, possiamo porre le basi per fare questa

cosa e il fare il porta a porta , comunque con un

progetto di questo tipo è proprio porre le basi, nel

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senso che ad oggi non ho possibilità anche per fare

una verifica successiva di come sta andando questa

sperimentazione e di fare una misura puntale,

purtroppo devo lavorare su delle sti me, con delle

stime, però una stima sul giro di un camion di

raccolta e una stima su una delle due utenze

campioni significative alle quali vado a

raccogliere, ovvio che è questo l’impianto sul quale

si dovrà lavorare per avere un primo step di

valutazione già nel mese di ottobre, quindi

rientrati dalle ferie a regime pieno. Dopodiché è

logico che come dicevo anche in Commissione una

sperimentazione deve essere tale, non può rimanere

sperimentazione per anni, quindi già dal primo

gennaio dovremmo scegliere cosa fare davvero sia

sulla parte domestica che sulla parte non domestica.

Mentre sulla parte non domestica il passo successivo

sarà quello di targhettizzare quelli che sono i

contenitori, non scopriamo niente di nuovo, quello

che fanno già in altri posti, ovvio che sulla parte

domestica si faranno altre robe, si dovrebbe fare

altre cose. Sul fatto dei controlli si diceva i

controlli sono sicuramente una parte importante,

abbiamo dei vuoti normativi a livello nazionale che

hanno bisogno sicuramente di una s oluzione in tempi

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brevi, soprattutto per contrastare quelle che sono

le migrazioni dei rifiuti, quella mappatura di quei

20 posti contemplava all’interno tante zone

produttive, quindi speriamo con il primo step a

ottobre di potere in qualche modo avere un

miglioramento, quelle sono cose che possiamo

misurare in modo tale e per darvi l’idea rispondo

anche a un’altra domanda. Nel 2014 il dato si parla

di 46 mila euro per interventi di rimozione di

ingombranti escluso smaltimento, quindi solamente il

dato sullo smaltimento come vi avevo detto purtroppo

non l’ho, quindi solamente il fatto che sul mezzo

che raccoglie del materiale su tutto il territorio

comunale, quindi il ragno piuttosto che l’operatore

di Hera che perde 10 ore per tirare su un divano da

un fossato, dico fossato perché c’è una zona

pubblica ovviamente, parlo di interventi su zone

pubbliche. Stoviglie (inc.) per dare una risposta

alla Consigliera Pettazzoni, andiamo sulla parte

degli eco volontari per (inc.), gli oli esausti.

Stiamo attendendo un primo controllo subito dopo

l’estate per dare i 6 mesi pieni per vedere come sta

andando la sperimentazione sui 4 punti collocati,

sono contenitori che fra l’altro non sono computati

all’interno di questo piano, non hanno un costo,

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speriamo ovviamente... a lmeno adesso hanno capito

che l’olio non va messo sfuso, è già un passo

importante, perché le prime quattro settimane

avevamo la pozza dell’olio che ovviamente usciva.

Sul fatto che ci siano contenitori degli oli esausti

all’interno delle scuole per entrar e, per fare un

minimo di entrata, questo rientra in un progetto che

condivideremo con i tre dirigenti scolastici il 6

luglio, quindi fra pochi giorni e poi siccome ci

eravamo presi l’impegno e verremo a presentare in

Commissione consiliare che è un progett o che dà la

possibilità all’interno del percorso individuato

dalla normativa e di pareri favorevoli di Atersir

che è l’organo di competenza di fare arrivare

direttamente degli introiti alle scuole da

“vendita”, non è il termine giusto, di materiali,

quindi anche oli verrà eliminata la raccolta oli

all’interno delle scuole, ma entrerà in un percorso

diverso. Vi chiedo di attendere dopo il 6 luglio,

perché sarebbe un po’ lunga da spiegare in un

intervento, lo vedremo in Commissione subito dopo. I

cestini, i 4 mila euro di cestini sono all’ interno

delle voci CRT e CRD, che sono i costi per la

raccolta e trasporto, per la raccolta differenziata,

sono delle macro voci, 4 mila euro potete immaginare

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all’interno di una voce enorme. Un ultimo aspetto:

carta dei serv izi. Lo diceva prima il Sindaco, siamo

in un regime di Iso servizi, quindi in sostanza

siamo all’interno di una carta dei servizi che sarà

la medesima dell’anno scorso. La carta dei servizi

che arriverà fra poche settimane non contemplerà

all’interno, come dicevo prima, la sperimentazione

sul porta a porta, proprio perché è a costo zero,

quindi sarà nella prossima carta dei servizi, quindi

quando un cittadino vi chiede qual è la carta dei

servizi, voi avete il materiale dell’anno scorso e

andate a prendere fuori. Avete la possibilità di

consultare il sito di Hera dove ci sono tutte le

tipologie di servizio che vengono fornite sui

singoli territori e l’ultimo dato che do è il dato

relativo alle utenze target che non avevo dato

prima. In una delle 22 unità che dicevo in

Commissione sono le utenze target all’es terno del

capoluogo, all’interno dei sistemi dei centri

storici ovviamente abbiamo il cosiddetto “servizio

portici” che è una raccolta di carta e cartoni per

negozi, vengono servite 161 attività. Il serviz io

vetro che riguarda fondamentalmente ristoranti e

cose varie, abbiamo 58 utenze. Abbiamo l’organico

nei ristoranti con 48, abbiamo un servizio target

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per le grandi utenze tipo Mercatone Uno per darvi

l’idea, con una ventina di grandi utenze che sono

grossi centri commerciali sui quali viene fatto

questa tipologia di servizio, il grosso è il piccolo

sistema del centro storico. Spero di avere dato

risposta a tutto, ovviamente mi tengo un altro

intervento per risposte magari un po’ più politiche

se ci sarà l a necessità.

PRESIDENTE. Grazie Assessore Vigarani. La parola

ai Consiglieri, ricordo un solo intervento per

gruppo, 6 minuti così come avevamo deciso in

conferenza capigruppo. Consigliere Bonini prego.

CONSIGLIERE BONINI. Grazie Presidente. Molto

ve locemente per il Sindaco che mi ha detto che sono

stato ingeneroso. Mi dispiace che l’abbia resa così

e ha detto che l’avrei censurato, non ho censurato

nessuno, non ho giudicato la sua presenza o assenza,

ho semplicemente riportato un fatto durante il

discorso relativo alla discussione del PEF in

Atersir, ho riportato un fatto ovvero che lui non

era presente, tutto qui. Non ho né censurato, né

giudicato ho riportato un fatto. Il Sindaco stesso

ha detto che c’era la prassi tale per cui il PEF

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uscisse da un dialogo tra il Comune e il gestore e

no da Atersir. E ora da chi esce questo dialogo?

Perché non l’abbiamo ancora capito, esce da Atersir

quindi? Esce sempre dal Comune e dal gestore? Molto

gentile, anche perché da quello che ho sentito

dall’Assessore Viga rani mi sembrava un po’ in

contrasto con quanto ha detto , probabilmente ho

capito male io, non c’è problema, se me lo ripete

molto volentieri cercherò di capire , grazie. Se c’è

stato questo proficuo confronto in modo informale,

magari si poteva dare più da ti e mi riferisco a

quelli che aveva chiesto precedentemente la

Consigliera Santunione relativamente a come si è

arrivati alla formulazione del PEF. La gara non ho

molto da dire, però dire che si deve cercare di

arrivare a un sistema per cui si abbia o men o

dappertutto lo stesso tipo di raccolta va molto in

contrasto con quello che ha detto l’Assessore, in

più fino ad oggi è già frammentato il tipo di

raccolta anche se siamo all’interno dello stesso

ambito. Essere soddisfatti per il PEF che è più o

meno lo stesso dell’anno scorso, assolutamente no!

Noi non siamo assolutamente soddisfatti di un PEF

che è uguale a quello dell’anno scorso, il PEF deve

diminuire, perché la raccolta dei rifiuti deve

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diminuire, per un semplice principio di quantità

fatto salvo l’I stat, non Istat, inflazione ma deve

diminuire. Evidentemente fino ad oggi il gestore è

stato non sufficientemente efficace in questo

ambito. Passo a un discorso più generale, molto

velocemente mi riferisco a quanto ha detto

l’Assessore Vigarani. Il CARC è compreso nei servizi

comunali, non sto a ripetere quanto ha detto la

Corte dei Conti. Veniamo a sapere bene, Hera non fa

recupero crediti, però ci sono 16 mila e qualcosa

all’interno dei servizi comunali e siamo addirittura

indietro al 2013 per partire con il percorso del

recupero di questi crediti, addirittura siamo al

2013 nel 2015. Il problema degli insoluti nel

montante, il problema non sono gli insoluti nel

montante, il problema sono gli insoluti non nel

montante, perché quelli nel montante essendo lì sono

già coperti, il problema sono gli altri, quelli che

non sono nel montante da recuperare. Passo a un

discorso un po’ più generico. Ricordo a me stesso

che quando abbiamo messo noi piede per la prima

volta in questo Consiglio Comunale ricordo che le

prime volte che noi tiravamo fuori parole tipo

“rifiuti zero”, tipo porta a porta, tariffa puntale

c’era addirittura chi ci derideva, c’era chi non

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sapeva nemmeno cosa fossero queste cose, chi

addirittura ci tacciava di slogan, allora rifiuti

zero e lo ridico per l’ennesima volta, non è uno

slogan è una strategia di gestione dei rifiuti e non

entro nello specifico, perché non ho il tempo e il

modo per spiegarlo qui. Fatto salvo che adesso

finalmente a parole, perché solo a parole, iniziamo

a sentire condivisi certi principi, tipo che deve

diminuire la qualità totale dei rifiuti, che

dobbiamo fare più differenziata, che deve essere di

quantità, verissimo perfetto, tutti principi

condivisi, il problema è l’applicazione pratica,

perché a dire le cose a voce sono c apaci tutti, il

problema è l’applicazione pratica. L’applicazione

pratica si va a scontrare con la posizione di questa

amministrazione, come abbiamo avuto modo anche di

constatare anche durante l’incontro della CNA in

biblioteca, che è assolutamente appiat tita sulle

posizioni di He ra, per cui tu senti parlare un

amministratore del Comune di Castelfranco, senti

parlare Hera è la stessa e identica cosa, è

esattamente la stessa cosa tant’è che loro dicono

che giustamente, ovviamente devono perseguire

politiche aziendali, politiche che devono portare a

un profitto e in più in quella sede c’è stato

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confermato che metà della raccolta della plastica

viene bruciata, per cui c’è stato detto pure questo

per non parlale del vetro. Passo al progetto del

porta a porta ne lle aree industriali, è qui che si

evidenzia maggiormente...

PRESIDENTE. La invito a chiudere Consigliere,

terminati i 6 minuti.

CONSIGLIERE BONINI. Grazie. È qui che si

evidenzia maggiormente tutta la criticità e tutt o il

fatto di non metterlo in pr atica, perché noi nel

corso di quest’ anno vi abbiamo portato tanti esempi

di andare a copiare le buone pratiche e quando mi si

viene a dire che dipende... la raccolta va fatta,

dipende dal territorio anche all’interno dello

stesso Comune, andate a vedere i Comuni che hanno

l’85% di raccolta differenziata, che sono riusciti a

portare un residuo indifferenziato secco sotto i 50

chilogrammi pro -capite, andate a vedere che tipo di

raccolta fanno, fanno la raccolta porta a porta

completa, ovunque, devono essere rimossi i

cassonetti. Vi abbiamo portato tanti esempi, e

concludo perché non ho avuto il tempo e il modo a

starvele a raccontare io, evidentemente tutto questo

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non è servito per gli effetti che vediamo pratici

nella gestione dei rifiuti che continua a esse re a

Castelfranco, l’unica conclusione a cui possiamo

arrivare è che non c’è più una mancanza

d’ informazione, non c’è più il fatto che non siate

potuti andare a vedere come hanno fatto dalle altre

parti, a questo punto è una chiara e precisa volontà

di continuare a gestire i rifiuti in questo modo

sbagliato seguendo pedissequamente le politiche di

Hera. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere. Altri interventi?

Consigliere Carini a lei la parola, mi raccomando

nei tempi.

CONSIGLIERE CARINI . Intanto mi scuso per l’errore

che ho fatto nell’intervento precedente,

effettivamente ho confuso numeri, l’aumento nel 2014

delle tariffe domestiche, e spero di non sbagliare

di nuovo, è stato del 5,2% a cui si sommano quelle

di quest’anno, detto questo parliamo del metodo

attraverso il quale si è giunti a calcolare

quest’anno e anche negli anni precedenti l’ammontare

dell’importo complessivo della TARI. Il Sindaco ci

ha accennato il fatto che si dovrebbe basare, se ho

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capito bene, almeno per i servizi in proroga, sui

valori dell’inflazione FOI o Istat, non so se ho

capito bene. Naturalmente questo non vale per il

2010, 2011, 2012 in cui eravamo in proroga, ma in

quel periodo c’è stato un aumento del 40%, quindi se

teniamo conto che l’inflazione in questi anni è

molto bassa è difficilmente spiegabile questo

aumento. L’Assessore Vigarani ci ha parlato del

fatto che c’è stato un aumento del 10%nella raccolta

differenziata, ma se un 10% di aumento della

raccolta differenziata produce un aumento del 40%

dei costi credo che ci sia qualcosa che non torna.

Noi sulla tariffazione diamo un giudizio nettamente

negativo, anche se noi abbiamo sempre... non abbiamo

una visione (inc.) una visione di parte, cogliamo

anche gli aspetti positivi, noi vediamo in maniera

positiva il discors o della sperimentazione per le

aree, per le utenze non domestiche per la raccolta

differenziata, così come vediamo in termini positivi

il percorso che è stato fatto in collaborazione con

le associazioni di categorie e credo che questo sia

un buon esempio, però nel complesso, per le ragioni

che ho detto nel primo intervento e anche ragioni

che hanno ricordato anche altri Consiglieri,

soprattutto nel rapporto con questa entità che torna

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sempre nei nostri discorsi quando parla di questi

argomenti, che Hera sul la tariffazione, sul punto

numero 4 noi voteremo sicuramente contro, mentre ci

asterremo per quello che riguarda la modifica del

regolamento. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Carini. Altri?

Consigliere Po prego.

CONSIGLIERE PO. Grazie President e. Per quanto

detto nel precedente intervento della Consigliera Di

Talia e per quanto esplicitato e illustrato

dall’Assessore Vigarani, Assessore competente sempre

in fase di Commissione, sia questa sera anche in

risposta alle domande poste da altri Consig lieri, il

voto del Gruppo consiliare del PD sarà certamente

favorevole. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Po. Altri

interventi? Chiudiamo qui il secondo giro, la parola

al Sindaco prego.

SINDACO REGGIANINI. Confermo alcuni passaggi, non

la declinazione del PEF sul singolo territorio, ma

il PEF passa dal Consiglio locale prima di andare in

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Atersir, il giorno che ero assente come è stato

fatto rilevare a livello di fatto della vita, di

fatto storico, la discussione era stata fatta

ampiamente all’in terno dei Consigli locali e ufficio

di presidenza prima, Consiglio locale poi, no in una

diversa circostanza, ma in diverse circostanze poi

la declinazione a livello territoriale la fa ogni

singolo Comune. Quando lo dico e lo ribadisco,

perché mi sembrereb be una roba intelligente che per

macro aree, distretti, aree omogenee, chiamatele

come volete, si andasse a scegliere modelli omogenei

di raccolta è perché i costi indiretti di un

servizio potrebbero trovare economie di scala, non

sono Freedman, ma mi semb ra che il ragionamento sia

un ragionamento dopodiché uno fa una scelta diversa,

arriva il guru di quel modo di raccolta si fa così,

in quel pezzettino di territorio, è una scelta,

metteremo a gara quella roba lì. Io dico che se

tutto il territorio ex ATO 4 fa una scelta non

univoca, ma per aree di intervento, secondo me

strappiamo a livello di contest la tariffa migliore

per il servizio, dopodiché saremo in grado di fare

le sintesi, io non lo so. So che ci sono distretti

dove qualcuno vorrebbe fare il porta a porta

integrale, dove qualcuno vorrebbe fare una (inc.)

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solo mini isole, quindi la discussione è in atto è

un po’ più complicata e meno semplicistica come

qualcuno qua dentro, ripetutamente la vuol far

credere, non è così facile. Dopodiché ci sono i

pontificatori d el porta a porta, chi magari pen sa

che in base al tipo di territorio con cui ha a che

fare e al tipo di utenza con chi ha a che fare, poi

fa dei ragionamenti diversi. Dove cala il rifiuto,

perché il rifiuto migra non crediate a dati diversi,

do ve si producono i rifiuti con il porta a porta,

perché il rifiuto migra, basta andare alle porte di

Castelfranco a nord e a sud per rendersene conto.

Capisco che è fastidisco ascoltare oltre che

pontificare, però insomma... purtroppo è così

capisco che è f astidioso. Poi chiuderà l’Assessore

Vigarani, credo che il ragionamento sul PEF e sulle

tariffe in particolare che si propone con le

modifiche del regolamento sia un valore aggiunto

della sperimentazione che facciamo nelle aree

produttive, è una sperimenta zione che è figlia e

frutto di un bellissimo percorso fatto con

l’associazione di categoria a cui va dato merito di

aver partecipato, in particolare una ma anche le

altre non si sono sottratte al confronto, di aver

partecipato a questo confronto e nonostan te i (inc.)

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che sul territorio vorrebbero far saltare tutti i

percorsi, credo che alla fine produrrà un risultato

importante per il nostro territorio, per le nostre

imprese e anche con soddisfazione da parte degli

imprenditori, quindi onore al merito che h a condotto

questo percorso in particolare all’Assessore

Vigarani che c’ha creduto molto e stasera confido

possa portare a casa il risultato. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Sindaco, Assessore Vigarani

per le conclusioni, prego.

ASSESSORE VIGARANI . Molto v eloce, sul modello ho

già detto bene il Sindaco, sul discorso degli

insoluti Consigliere Bonini sono preoccupato per

quelle che sono fuori al PEF e quelli che non sono

nel PEF, però noi approviamo un PEF, ci sono delle

norme che dicono cosa scrivere nel PE F, quindi noi

mettiamo quello qua e sul resto facciamo, o meglio

l’ufficio fa tutto quello che deve ovviamente per

fare recupero, facendo oltre al 100% delle forze

anche spesso quindi su questa parte... è logico che

la responsabilità a cui siamo chiamato s tasera è

quello di mettere il numero corretto all’interno del

piano per individuare quelle situazioni di

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equilibrio che si diceva prima. Sul fatto della

plastica recuperata, il tecnico di Hera ha detto che

il 50%, della plastica in media si recupera l’87% ,

il discorso che faceva il tecnico era questo,

proprio il tecnico ha detto: “nelle zone dove ci

sono attività produttive c’è un tema talmente tanto

importante di qualità di rifiuto che a volte alcuni

cassonetti che siano la plastica piuttosto che la

carta, il 50% non si recupera, e questo il discorso

che è stato fatto quella sera. In media

fortunatamente nelle nostre zone, nella plastica

l’87% si recupera e è oggettivamente la plastica il

materiale dove abbiamo i recuperi minori, purtroppo

ancora. Finalmen te sentiamo parlare di esigenza di

diminuire la quantità complessiva dei rifiuti

prodotti, cioè il Piano Provinciale dei Rifiuti

oltre a quello regionale è stato fatto quando

probabilmente il Movimento Cinque Stelle non era

neanche nato credo, quindi era f ra i pilastri di

quei piani, quindi in sostanza adesso non è che

tutte le volte che si parla di sta roba arriva

qualcuno che ci darà luce in questo consesso,

abbiamo enti sovraordinati in particolare che hanno

fatto la pianificazione in area vasta su quest i temi

che avevano ben chiaro quelle che erano le priorità

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principali da mettere sul tavolo. Tornando al

discorso sui modelli e guardarci in giro, è logico

che cercheremo di prendere il meglio in giro, quello

però che ci consentirà in un percorso di fare

percorso migliore, non passeremo a essere

Castelfranco, essere Capannori in un anno o in due o

in tre, bisogna porre delle fasi fatto salvo che

Capannori ancora la discarica ma su questa cosa...

oppure ci sono realtà come Parma che fanno porta a

porta che h anno problemi importanti, andate a vedere

il quartiere oltre il torrente non è che sia il

massimo dal punto di vista in certe condizioni

metereologiche, in certe giornate, quindi in

sostanza penso che proporre modello univoco del

porta a porta duraturo non possa essere la soluzione

migliore, abbiamo altre realtà che fanno dei mix

intelligenti. Esco fuori dalla regione Emilia

Romagna così non sembra Pordenone, Vicenza, hanno

messo insieme, hanno messo dei modelli credo siano

meritevoli almeno di attenzione. È una cosa

importante ridere nella vita, però dico anche che

bisognerebbe staccarsi un pochettino da quello che

sono dei dogma talebani e così radicali, così per

alzare un attiamo lo sguardo su realtà diverse,

anche più elastiche ma che hanno avuto dei ris ultati

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davvero buoni. Chiuso dicendo una cosa, Consigliere

Righini in particolare, Hera questa macchina

contrariamente condiziona ovviamente le menti di

amministratori anche in lontananza, da lontano e

robe varie, le faccio un esempio, detto in modo

molto banale: Sassuolo l’avete governata per 5 anni,

Sassuolo ha Hera, Sassuolo è il posto dove se

andiamo a d analizzare le tariffe per le utenze

domestiche sono le più alte in tutta la Regione, si

vede che l’influsso di Hera ha funzionato molto

anche sui vostri amministratori, perché la spinta

grossa c’è stata durante il quinquennio Caselli,

(inc.). Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Assessore. A questo punto

passiamo alla votazione. Votiamo per il punto numero

3 che è: “TARI (Tassa rifiuti): modifica

regolamento”. C hi è favorevole? Favorevoli 13. Chi è

contrario? Contrari 5. Chi si astiene? Due astenuti.

I 5 contrari sono i Consiglieri: Leccese, Righini,

Bonini, Franchini e Pettazzoni. I due Consiglieri

astenuti sono: Santunione e Carini. Votiamo per

l’immediata eseg uibilità, chi è favorevole? Chi è

contrario? Chi si astiene? Idem come prima, il

Consiglio ha approvato. Votiamo per il punto numero

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4 all’Ordine del giorno di questa sera:

“approvazione del Piano Finanziario e delle tariffe

TARI anno 2015”. Chi è favorevo le? Chi è contrario?

Astenuti nessuno, quindi 13 favorevoli , 7 contrari,

i Consiglieri contrari sono: Leccese, Righini,

Santunione, Carini, Bonini, Franchini e Pettazzoni.

Votiamo per l’immediata eseguibilità. Chi è

favorevole? Chi è contrario? Idem come p rima, il

Consiglio ha approvato. Passiamo al punto successivo

all’Ordine del giorno di questa sera che è il punto

numero 5.

5. Riconoscimento del debito fuori bilancio ai

sensi dell’articolo 194 comma 1, lett. E, del D.LGS.

267/2000 in ordine a i lavori di somma urgenza di

implementazione del sistema antifurto con sistema

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cavi in fibra ottica da eseguirsi presso i tre campi

fotovoltaici del Comune di Castelfranco .

Applicazione dell’avanzo di amministrazione 2014.

PRESIDENTE. La parola per l’ill ustrazione al

Sindaco. Prego Sindaco.

SINDACO REGGIANINI. Grazie Presidente. Procedo

all’illustrazione, il punto è stato visto in

Commissione anche alla presenza del dirigente del

Settore Tecnico Sviluppo del Territorio, nonché

dell’Assessore Bertoncell i che nel caso verrà in mio

soccorso sul pezzo più esplicitamente tecnico. Si

tratta della proposta di riconoscimento del debito

fuori bilancio che la giunta fa al Consiglio e che

consegue una somma urgenza più o meno della metà del

mese di maggio, però le date sono riportate nella

delibera che consegue a una recrudescenza di accessi

e intromissioni ai tre siti fotovoltaici nella

disponibilità del Comune di Castelfranco Emilia,

culminati con una comunicazione, in realtà diverse

comunicazioni informali dei g iorni che stavano tra

il 20 aprile e inizio di maggio, 6 maggio c’è stata

comunicazione ufficiale da parte del soggetto che si

occupa della vigilanza nonché della gestione e

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mantenimento in efficienza dei tre campi per

intromissione, intrusione e furto dei cavidotti di

rame. Tra l’altro lasciati in condizioni, il residuo

dei furti in condizioni di essere anche pericolosi,

da qui scaturisce anche il pezzo dell’incolumità

rispetto alla somma urgenza, la tutela

dell’incolumità rispetto alla somma urgenza, così

che il dirigente dell’area tecnica in lo tempore ,

verso la metà di maggio, ha proceduto d’urgenza di

fatto a implementare un nuovo e diverso sistema di

antifurto, per tutti i tre campi fotovoltaici che ha

previsto di fatto il cablaggio con fibra ottica di

tutti i circuiti, di tutti i cavi di rame e di tutti

i pannelli. Di fatto il nuovo impianto

antiintrusione, in caso che venga staccato un cavo,

venga staccato un pannello, fa scattare l’allarme

arriva alla sorveglianza, così come all’Arma dei

Carabinieri con cui verrà collegato questo impianto,

quindi il rischio furto è sostanzialmente azzerato

grazie a questo intervento nella misura in cui al

primo pannello che viene staccato, nel giro di

qualche minuto, interviene sia la vigilanza che

l’arma dei Carabini eri. Queste sono le ragioni per

cui chiediamo al Consiglio Comunale di validare

l’impegno, l’impegno di spesa e la somma di cui

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parliamo è di 70 mila euro più Iva, quindi per un

complessivo di 85 mila e 400 euro che vengono

coperti con avanzo di amministra zione. Mi limiterei

a questo come introduzione per il primo punto

relativo al primo debito fuori bilancio. Grazie.

PRESIDENTE . Grazie Sindaco. Assessore Bertoncelli

prego.

ASSESSORE BERTONCELLI. Grazie Presidente. Solo

per dare due indicazioni di tip o tecnico

all’intervento che è stato fatto. Come immagino voi

sappiate abbiamo in gestione tre campi fotovoltaici

da circa un mega watt l’uno che quando furono

installati, furono dotati di un impianto antifurto

che allora era quello che andava per la maggi ore che

comunque le tecnologie erano quelle preesistenti che

era semplicemente un impianto antifurto di tipo

volumetrico esterno con una specie di barriera

all’ingresso che faceva da perimetro a tutta la

struttura dell’impianto fotovoltaico. Con gli anni,

con l’assestamento del terreno eccetera, questa

barriera ha cominciato a avere alcune lacune in

alcune zone di accesso fondamentalmente, quindi

c’erano delle aree dove si poteva entrare anche in

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maniera purtroppo abbastanza semplice. Da febbraio

dove c’è s tato un primo tentativo di furto, nei

quali sono stati rubati alcuni pannelli dove

praticamente... che saranno ricoperti, rimessi in

pristino una volta terminato l’intervento di messa

in sicurezza e messa in esercizio del nuovo impianto

antifurto a totale cura e spese dell’impresa che

gestisce gli impianti fotovoltaici, che ne gestisce

la manutenzione eccetera, ci si è resi conto che con

una certa escalation soprattutto dalla metà di

aprile in poi, c’era questa continua intromissione

all’interno dei nostri campi fotovoltaici

soprattutto per quello che riguarda l’asportazione

del rame, dei cavi nella tratta che dal contatore o

dal punto di scambio energetico elettrico, andava al

primo pozzetto di aduzione o comunque di arrivo di

tutte le condotte elettriche d ell’impianto

fotovoltaico. Fondamentalmente i ladri andavano a

asportare questa ultima tratta di alcuni metri dal

punto di vista dimensionale dello sviluppo lineare

della condotta, ma dove all’interno dei quali ci

sono delle fasce di cavi molto importanti, perché

fondamentalmente arrivano tutte le fasce dei cavi

della struttura e quindi in senso assoluto si parla

di alcune, tante centinaia di metri di cavo

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elettrico, quindi rame eccetera. Il sistema per cui

il nuovo dirigente del settore tecnico ha deciso d i

intervenire in somma urgenza, ha consentito di

andare a mettere in protezione i cavi, di mettere in

protezione i pozzetti di ispezione dei cavi e ogni

singolo pannello in modo tale che al netto

dell’eventuale passaggio della prima barriera che

rimane di tipo volumetrico, diciamo così, nella

recinzione di protezione delle aree, il primo

momento in cui si va a sfiorare, a toccare o

interrompere la linea fibra ottica in un qualsiasi

punto, scatta l’allarme, viene avvertita la

vigilanza e l’Arma dei Carabinie ri e

fondamentalmente i ladri hanno pochissimi minuti per

poter intervenire. Con il sistema precedente

fondamentalmente una volta passata la prima

barriera, i ladri potevano lavorare abbastanza

indisturbati fino a che comunque nel passaggio dei

pannelli si andava a riallarmare il sistema

volumetrico quindi c’era lo scatto dell’allarme. La

condizione di sicurezza, come diceva il Sindaco, e

di estremo pericolo era del fatto che questi cavi

che rimaneva in esercizio erano, comunque,

elettrificati quindi c’era il pericolo non solo per

gli agricoltori nelle zone, ma anche di lasciare dei

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cavi a cielo aperto con energia e potenza intorno ai

mille volt e in più c’era il problema del fatto che

i nostri campi fotovoltaici sono collocati nelle

vicinanze della linea al ta velocità e abbiamo avuto

casi in cui i ladri tentavano di attraversare la

linea alta velocità per andare a rubare i cavi,

quindi a questo punto si è deciso di intervenire in

somma urgenza e per questo è stato fatto questo

intervento per cui chiediamo la riconversione del

debito fuori bilancio con questa delibera di

Consiglio. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Assessore. Partiamo con gli

interventi da parte dei Consiglieri. Consigliere

Santunione prego

CONSIGLIERE SANTUNIONE. Grazie Presidente. Il

Consigli o Comunale saprà, ma ci teniamo comunque a

ripeterlo, che quando fu presentato al Consiglio il

progetto dell’impianto fotovoltaico, chiamiamolo

così al singolare, dei tre impianti fotovoltaici che

il Comune intendeva realizzare come opera pubblica,

pur avendo tutta una serie di perplessità legate

ovviamente al tipo di investimento alla sua durata

nel tempo e anche ovviamente all’onere economico che

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si legava a questo investimento con alcune variabili

che per noi erano delle variabili su cui

sussistevano dei dubbi anche tecnici che avrebbero

potuto essere chiariti solo nel corso del tempo

vedendo quale sarebbe stato il reale andamento di

questo investimento se sotto il profilo tecnico del

funzionamento dei pannelli, della resa di energia,

sia rispetto alle co ndizioni metereologiche abbiamo

visto che qualche elementi di disturbo rispetto a

quello che erano le originali previsioni e

l’originale piano economico finanziario, l’abbiamo

già avuto ma rimaniamo, almeno dall’informazone,

dalla risposta che c’è stata fo rnita a una specifica

interrogazione, in un ambito di un volano

fisiologico che non va ancora a mettere in

discussione l’importanza di questo investimento.

Detto questo però noi francamente vogliamo ricordare

alcuni dati. Il progetto preliminare dei campi

fotovoltaici aveva un’espressa previsione per quello

che riguarda il sistema di videosorveglianza e

antiintrusione. Tutti e tre gli impianti, saranno

dotati di un impianto di videosorveglianza composta

da telecamere analogiche disposte in modo da coprire

l’intero impianto fotovoltaico, quindi da quello che

si legge qui in realtà la copertura di tutto

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l’impianto doveva sussistere. Poi era previsto per

la presenza di intrusi dentro le aree,

l’installazione di un sistema perimetrale

antiintrusione costituito d a barriera a microonda .

Nell’interno degli edifici di trasformazione e di

inversione di collegamento saranno installati

rilevatori volumetrici. Vado a leggere lo studio di

fattibilità economico finanziario che dice: i costi

di mantenimento e inefficienza d ell’impianto saranno

posti a carico del soggetto realizzatore fino alla

scadenza dell’incentivo GSE, tale canone comprende

anche il costo dell’assicurazione che

l’aggiudicatario deve stipulare per coprire i rischi

derivanti da fattori esterni, calamità ed eventi

atmosferici e furto. Le spese di sorve glianza e le

manutenzioni stra ord inarie necessarie al

mantenimento della produzione a livelli fissati. Il

canone suddetto sarà oggetto di ribasso in sede di

gara e sarà prevista l’indicizzazione annua in base

al la variazione dell’indice Istat. Tuttavia nel

piano economico finanziario si è ritenuto opportuno

mantenere il canone costante in analogia a quanto si

è fatto con il prezzo dell’energia ceduta, in quanto

il risultato è comunque prudenziale. Vi devo dare il

dato, perché il dato previsto dal Piano Economico

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Finanziario per la manutenzione, l’assicurazione e

la sorveglianza complessivo, quindi su tutta la

durata dell’investimento, 20 anni, è di 4 milioni e

500 mila euro, cioè sono previsti 75 mila euro annui

per impianto che vanno moltiplicati per tre, quindi

abbiamo un importo che è destinato a questo tipo di

spese di manutenzione ma anche di assicurazione e di

sorveglianza di 225 mila euro annuo, almeno da piano

economico finanziario, poi era per altro un cen tro

di costo che poteva essere oggetto di ribasso in

sede di gara, ma che veniva indicato in quella cifra

costante a titolo prudenziale, quindi francamente mi

viene da pensare che fosse stata una cifra

individuata in modo tranquillo come una cifra che

poteva essere più che adeguata rispetto a quelli che

erano gli obiettivi di copertura. Il Piano Economico

Finanziario di cui stiamo parlando non è una roba

dell’era preistorica, è una roba, è un documento che

è stato predisposto, progetto preliminare, studi di

fattibilità e tutti i vari documenti allegati, non

più tardi del 2010 con una cifra annua prevista

comprensiva anche di assicurazione e di

videosorveglianza di 225 mila euro annui. Noi

crediamo che francamente delle due l’una: o c’è

stato un problema risp etto alla programmazione di

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queste somme all’interno del Piano Economico

Finanziario che dovrebbero continuare a reggere oggi

oppure il soggetto aggiudicatario che si assume i

costi di gestione, deve garantire comunque la

sorveglianza e l’assicurazione ris petto a quegli

impianti e non deve intervenire il Comune con un

debito fuori bilancio mettendoci altri 70 mila euro

più Iva che diventano 88 mila euro, se i costi sono

a carico del gestore li sosterrà il gestore con la

cifra che tutti gli anni viene versat a dal Comune

con il Piano Economico Finanziario che è stato

approvato. Francamente visto che sono stati inseriti

4 milioni e 500 mila euro, credo che la cifra sia

più che adeguata per garantire la sicurezza e questo

debito fuori bilancio per noi non si spi ega e noi

abbiamo serie perplessità rispetto non tanto alla

necessità dell’intervento, ci mancherebbe, ma al

fatto che se ne debba fare carico il Comune e con le

modalità che sono state seguite.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Santunione. Altri

interventi? Consigliere Righini prego.

CONSIGLIERE RIGHINI. La prima cosa che allora fu

detta e che riguarda questo ragionamento che stiamo

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portando avanti che chiaramente quello fu (inc.)

assolutamente contrario, perché ritenemmo che non

era un’attività di cui doveva farsi carico il

Comune, in quanto il Comune non è un’impresa e fare

questi tre campi fotovoltaici era ed è un’attività

di impresa con tutte le sue conseguenze. Il

ragionamento qual è? A parte il fatto di questi 70

mila euro che sarà chiarito, deve e ssere chiarito se

sono in campo al gestore, cioè a chi gestisce

l’impianto, in capo al Comune, l’altro ragionamento

è che non ci sono solo questi costi, mi sembra anche

di capire, come dice quello che c’è stato dato e che

dobbiamo guardare che è la deliber a della giunta

comunale dove dice che i continui furti dei cavi

causano dei fermi di impianti di diverse settimane

che comportano un danno economico convessa la

mancata produzione dei campi e di conseguenti

introiti derivanti dalla vendita dell’energia

prodotta eccetera eccetera, in circa 4 mila euro al

giorno per campo. Mi sembrano degli importi

piuttosto elevati. Se ogni giorno si perde 4 mila

euro per campo e se questi fermi sono da diverse

settimane, ci sono anche dei problemi di perdite di

guadagno, ne l senso in ogni modo di introiti,

guadagni o no, perché il Comune non dovrebbe

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guadagnare, non è la sua attività quella del

guadagno, ma in questo caso di introiti. Quanti

giorni sono stati fermi questi impianti? Quanto si è

quantificato, quanto si è perso in termini di danno

economico e di mancata produzione? Quanto già questo

va iscritto nelle perdite, quindi che ci sono e nei

mancati introiti del bilancio di quest’anno, quindi

2015? Non è una cifra da poco, ci sono 4 mila per

campo fotovoltaico ogni gior no e questo credo che è

una cosa che deve essere chiarita. La manutenzione.

Mi sembra di capire che il gestore si è un po’

stancato di pagare la manutenzione, evidentemente i

furti stanno diventando tanti, fra l’altro mi sembra

di ricordare che non sono so lo i furti da aprile di

quest’anno, ma sono furti già avvenuti anche gli

anni precedenti, ce ne sono stati già degli altri,

non sono furti dal 15 aprile in poi, ma ci sono

state già delle effrazioni a questi campi avvenute

negli anni precedenti. Ricordiamo molto bene che

fummo molto scettici sul fatto quando si considerò

tutte le possibili variabili, dicemmo anche noi che

non era possibile in vent’anni stabilire le

possibili variabili che impediranno a questi campi

fotovoltaici di dare introiti o a meno int roiti

quanto è stato stabilito dal piano, da questo piano

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che è stato presentato e che è stato votato dalla

maggioranza. Se siamo nel 2015 e già ci troviamo in

queste condizioni, in vent’anni visto che

l’evoluzione del mondo non è una nostra... non siamo

noi in grado di chiarire, di stabilire quale sarà

l’evoluzione e visto che è stata così in 4 o 5 anni,

non so che altro si possa immaginare, possa accadere

in questi altri 14 o 15 anni che mancano. Noi fu la

prima cosa che dicemmo: non sappiamo se questo te mpo

garantirà gli stessi introiti, perché le variabili

non sono ponderabili, sono imponderabili, questa è

la dimostrazione lampante e chiara di quanto

dicevamo si sta verificando, senza considerare che

poiché già da... non dico dal 2010, già dal

2011/2012 era chiaro che (inc.) sul territorio,

specialmente di materiali di remi sono eclatanti e

ce ne sono stati tantissimi, io credo che poteva

esserci già all’allerta se non altro trovarsi

improvvisamente, ma guarda un po’ abbiamo subito

questi furti. Mi sembra che già l’allerta potesse

esserci e poteva essere operativa. Noi veramente ci

chiediamo e chiediamo di fare questo conteggio o di

saperlo, se lo sapete già, in termini di perdita

quando è già stato quantificato fino ad oggi

relativamente a questa cosa, po i per le altre si

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vedrà in corso d’opera da qui al 2028 che altre

variabili potranno capitare. E quanto in realtà ci

si guadagnerà o non ci si guadagnerà da questa

attività di impresa che secondo noi il Comune non

doveva fare. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Righini. Altri

interventi? Chiudo qui il primo giro, la parola

ritorna al Sindaco, prego.

SINDACO REGGIANINI. Grazie Presidente. Tanto

discutiamo del si doveva o non si dovevano fare i

tre campi fotovoltaici, fu una scelta fatta da quel

Consiglio Comunale, nella risposta citata dal

Consigliere Santunione a tariffa vigente diventa

energia che è il 50% di fatto, sostanzialmente del

prezzo di un anno fa che secondo gli analisti è il

prezzo più basso e non ripetibile, in realtà

l’energia, il cos to dell’energia, la vendita, così

fatti i conti si finisce ben oltre 7 milioni di euro

di margine in vent’anni, perché vent’anni dura la

vendita e il particolare contributo GSE, 18 dura il

leasing, quindi ci sono due anni dove si produce e

vende, incassa i l GSE senza avere spese e quindi

questa è la marginalità. Ovviamente il Piano

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Economico Finanziario messo a gara era il Piano

Economico Finanziario con la performance (inc.) come

diceva l’ingegnere del Politecnico di Milano che poi

è stato individuato per fare i collaudi periodici,

ideale. Ovviamente ogni anno ha il suo

irraggiamento, ogni anno ha la sua piovosità, ogni

anno ha la sua stagione, però nell’arco medio

temporale ventennale l’aspettativa è quella, a oggi

è ampiamente inutile... sono ampiamente i nutili i

tre... ma ampiamente lo dico, i tre campi. La

videosorveglianza che è stata installata è quella

che risponde al base d’asta, non è una

videosorveglianza diversa di implemento, quella che

noi proponiamo è l’implemento di fatto di

un’antiintrusione che è innovativo, attuale, non

c’era 4 anni fa quando venne fatta quella gara e noi

abbiamo (inc.) anche perché Consigliere Righini lei

letto il pezzo dove si dice che cosa avremmo perso

se non fossimo intervenuti, cioè se avessimo fatto

un contest con var iazione di bilancio e 75 giorni di

gara per individuare (inc.) su questo tipo di

soluzione, avremmo perso per tutto quel tempo circa

4 mila euro a campo, per un irraggiamento medio

della stagione buona, della produzione, perché

sapete che i campi non produ cono lo stesso tutto

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l’anno, c’è una stagione migliore e una peggiore per

la produzione, in questa stagione avremmo perso

quelle somme per i 75, 80, 90 giorni di una gara

salvo imprevisti. L’intervento di urgenza si

determina oltre che per ragioni legate a lla pubblica

incolumità, anche per salvaguardare il patrimonio

dell’ente. Ovviamente la sostituzione dei cavi di

rame sta dentro alla copertura assicurativa,

ovviamente la perdita per il fermo tecnico sta

dentro la copertura assicurativa che è pagata dal

canone che è stato messo a base d’asta e su cui si

faceva l’offerta economica, che era uno degli

aspetti su cui si faceva l’offerta economica e chi

ha vinto poi ha visto assegnata l’opera e il

mantenimento in efficienza, la manutenzione che si

paga con il c anone è quella programmata, ordinaria e

straordinaria, per mantenere in efficienza i campi.

Rivendico anche una scelta che è stata sì economica

ma anche ambientale, in realtà sulla produzione di

energia pulita dopodiché mi pare che si è parlato

solo se era giusto o non era giusto fare i campi,

sotto questo profilo ho rivendicato alcuni aspetti,

ma come dire oggi l’oggetto della delibera è altro

rispetto se era giusto o non era giusto fare i

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campi, su cui... questione su cui si è espresso

l’allora Consiglio Comunale. Grazie.

PRESIDENTE. Iniziamo il secondo giro. Consigliere

Marrone prego.

CONSIGLIERE MARRONE. Grazie Presidente. Sulla

scelta politica di fare dei campi fotovoltaici che

mi sembra che la Consigliera Righini ha tirato in

ba llo, noi invece si amo molto favorevoli ,

specialmente dopo quello che sta succedendo in

Italia in questo paese in questi ultimi anni. Noi

eravamo il fanalino di coda negli impianti

fotovoltaici e nel giro di 6 anni hanno recuperato

grandissimo terreno in questo paese. Leggo un pezzo

su Lega Ambiente, su un studio fatto in materia:

“oggi noi abbiamo 600 mila impianti da fonti

rinnovabili distribuiti in 7970 Comuni, questo

significa che il 28,2% dei consumi elettrici e il

13% di quelli complessivi sono oggi, in questo

paese, da ti da fonti rinnovabili”, quindi

l’importanza di questo progetto per noi è

fondamentale. È altresì vero che purtroppo i furti

di rame e di pannelli fotovoltaici negli ultimi anni

è cresciuto in maniera esponenziale, se perfino il

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Ministero degli Interni si è dotato di un

osservatone nazionale sui furti di rame, possiamo

capire l’entità del problema. Abbiamo anche il

dovere di difendere i nostri investimenti, abbiamo

il dovere di farlo. Quando fu fatto il progetto io

non ero presente in questo Consiglio Comu nale,

quindi tecnicamente non posso ricordarmi tutto da

quello che ho letto, comunque il sistema di

antifurto montato era quello che andava per la

maggiore, ha detto bene l’Assessore, oggi grazie

alla tecnologia esistono sistemi di antifurto molto

più sofisticati che si chiamano attivi. Noi abbiamo

il diritto e il dovere di difendere

quell’investimento, quindi noi abbiamo il diritto e

il dovere di fare tutto ciò che è in nostro

possesso, quindi il Partito Democratico voterà a

favore dell’intervento. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Marrone. Altri

interventi? Consigliere Santunione prego.

CONSIGLIERE SANTUNIONE. Rispondo al Consigliere

Marrone che dice: “abbiamo il dovere di proteggere i

nostri investimenti”, leggo dalla delibera che

andava a appr ovare il progetto del fotovoltaico

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rispetto alla scelta della procedura del leasing:

costo certo. Il costo dell’impianto è definito al

momento dell’aggiudicazione, perché con la rata di

leasing viene garantita una copertura totale e

puntale dei costi, infa tti il rimborso del costo

dell’opera mediante la rata del leasing resta fisso

per la durata del contratto e decorre dall’entrata

in esercizio degli impianti nessun rischio per il

Comune. La società di leasing mette a disposizione

il capitale, di cessare la realizzazione dell’opera,

si assume il controllo dei risultati

nell’avanzamento lavori quanto paga direttamente gli

stati di avanzamento all’impresa realizzatrice. Il

Comune non sopporta rischi connessi a inadempimenti

in corso d’opera perizie suppletive, riceve

l’impianto funzionante di conseguenza il ritorno

economico che deriva dalla produzione di energia

elettrica, viene garantito dall’impresa che ne ha

realizzato l’impianto e ne cura la manutenzione

prestando specifiche garanzie di produzione per il

periodo di durata del leasing. Ribadisco che, questo

l’ho letto dalla delibera, che dai documenti che vi

ho prima esplicitato, e lo vado a riprendere, studio

di fattibilità economico e finanziario, è previsto

esattamente un importo annuo per ognuno impianto

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fotovoltaico per il soggetto realizzatore

aggiudicatario che ne deve curare la manutenzione

anche sotto il profilo della sorveglianza per tutta

la durata del contributo GSE proprio per realizzare

questi obiettivi, cioè nessun costo per il Comune e

interventi a carico del soggetto aggiudicatario. Se

questi erano gli obiettivi che si volevano andare a

perseguire attraverso la scelta, scusate, costo

certo e nessun rischio per il Comune, queste erano

le scelte, alcune delle ragioni che erano alla base

delle scelte e dell’operazione tramite leasing. Io,

e non ho avuto risposta su questo, credo che se c’è

un costo a carico del Comune omnia per ciascun

impianto, annuo spalmato sui 20 anni che deve andare

a coprire anche tra le varie voci l’assicurazione e

la sorveglianza compresi i furti, il soggetto

attuatore realizzatore che ha in carico l’impianto,

deve garantire questa sorveglianza, perché paga già

il Comune il costo della sorveglianza, francamente

mi pare che questo intervento sia un intervento che

non dico ch e non sia necessario, ci mancherebbe,

riconosciamo l’importanza di mettere intanto in

sicurezza, non è tanto una messa in sicurezza

dell’investimento, ma in primo luogo una messa in

sicurezza della pubblica incolumità, perché

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altrimenti non si sarebbe potu to proceder e in quest o

modo, francamente abbiamo grossi dubbi sul fatto che

debba essere un costo che deve sostenere il Comune,

perché c’è già un Piano Economico Finanziario nel

quale si dice che tramite tutta la procedura del

leasing, per il periodo di du rata dell’investimento,

nessun rischio e nessun costo, quindi francamente

per noi è un costo sicuramente... è un intervento

sicuramente necessario ma non giustificato rispetto

alla valutazione del costo, noi voteremo

assolutamente contrari.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Santunione.

Consigliere Righini prego.

CONSIGLIERE RIGHINI. Sempre per quello che ho

letto prima, io leggo quello che c’è scritto,

giustamente il Sindaco fa la sua interpretazione, ci

mancherebbe, ma leggo anche questo, dice:

“conside rato che con lettera datata 6 maggio 2015,

il soggetto realizzatore sopra richiamato

evidenziava l’aumento significativo e progressivo

dell’intensità dei furti con relativa descrizione

della tipologia degli stessi a partire dal 15 aprile

2015”, questo dice , a partire dal 15 aprile 2015

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sono cominciati i furti, qui siamo già al 7 maggio,

quindi in questo periodo i furti ci sono stati, sarà

successo qualcosa a questi impianti! Hanno

continuato a lavorare nello stesso modo? C’è stata

la stessa produzione di en ergia? La mia domanda era

questa. Poi i lavori sono mica iniziati il 7 maggio,

saranno iniziati dopo, io ho fatto una domanda

precisa e spero di avere una risposta precisa: c’è

stato o non c’è stato un calo di produzione per cui

ci dovrebbe essere, teorica mente, un calo anche

degli introiti. L’altra domanda che mi faccio è

questa, ribadendo il discorso dei 18 anni: queste

tariffe incentivanti rimarranno eguali in questi 18

anni o si deciderà e certo non è il Comune di

Castelfranco che lo deciderà, magari di cambiare o

di abbassare anche notevolmente per cui potrebbe

capitare anche questo in questi 18 anni, per un

motivo che certo non è causa del Comune di

Castelfranco, ma potrebbe essere una legge nazionale

o altro, abbiamo visto che i mondi cambiano sia a

livello nazionale che internazionale che europeo

eccetera, quindi le domande sono tante. Le

possibilità che ci siano delle variabili in questo

discorso essendo così lungo è possibilissimo. Poi se

si potesse avere, non dico oggi, ma questo conteggio

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se c’è, sapere esattamente: c’è stato o non c’è

stato questa perdita di introiti dovuta alla

mancanza di produzione? Questa è la domanda precisa

che non dico oggi, ma se qualcuno vuole rispondere

credo che sia doveroso, grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Ri ghini.

Consigliere Franchini prego.

CONSIGLIERE FRANCHINI. Grazie Presidente. Il tema

dei campi fotovoltaici è un tema ormai noto e

discusso ripetutamente a ogni furto che ci abbia

costretto a variazione di bilancio apposite. Per

quanto riguarda la somm a urgenza, qui non abbiamo

ben chiaro come mai dopo anni di ripetuti furti solo

oggi abbiate capito che fosse ora di intervenire con

urgenza, quindi immagino che i Consiglieri debbano

confidare nel nuovo dirigente, nelle sue abilità per

avere qualche spera nza, infatti abbiamo sentito fare

riferimento in Commissione solo agli ultimi eventi

che hanno causato problemi e mancati introiti, ma

sappiamo che gli impianti sono stati da sempre un

problema, ovviamente ripetiamo per l’ennesima volta

che l’errata scelta nell’installazione del tipo di

impianto posizionata a altezza d’uomo, ha sempre

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reso facilmente asportabile i pannelli, spero che

l’abbiate capito che se i pannelli fossero stati

posizionati più alto i ladri che avete potuto vedere

anche all’opera nei fil mati delle telecamere, almeno

non avrebbero dovuto fare solo un passamano facile

facile. Speriamo che la soluzione antifurto attuale

possa essere quella giusta, anche se sentire parlare

di tecnologia innovativa degli ultimi mesi ci ha

fatto veramente sorri dere, come per tante altre

soluzioni e altri problemi non era qui la tecnologia

che mancava, era la mancanza di progettazione, di

impegno e di cambiamento che causava l’assegnazione

di ogni più piccola attività migliorativa, per

questo una somma urgenza do vuto a una leggerezza

precedente francamente ci sembra azzardata.

Immaginiamo che fino a oggi comunque non sia mai

stata attribuita responsabilità ad alcuno per aver

contributo a far maturare i debiti fuori bilancio a

causa di scelte progettuali quantomeno imprecise.

Notiamo almeno che oggi si sta procedendo a non

attivarsi per soluzioni più efficaci per ovviare a

una situazione ormai fuori controllo che sia

ripetuta anno dopo anno da quando sono stati

posizionati. Ribadiamo che in questo punto quindi

andiamo a votare il riconoscimento del debito fuori

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bilancio, non la scelta dell’intervento da

effettuarsi che riteniamo un intervento buono.

Questo ci mette di fronte a una grande

responsabilità, per questi motivi ci asterremo dalla

votazione per il metodo o n on metodo e non per il

merito. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Franchini. A

questo punto la parola torna al Sindaco.

SINDACO REGGIANINI. Di fotovoltaico in questo

Consiglio ne abbiamo parlato il giusto che ricordi

io, abbiamo fatto un sacco di fotovoltaico nella

passata consigliatura, ribadisco: rivendico la

scelta, io non ce l’ho il dato ad oggi, ma tenuto

conto che il leasing è andato in esercizio diversi

mesi dopo i campi, anziché avere due anni alla fine,

avremo un anno e mezzo alla fine di mancata

copertura cioè di incasso GSE e energia elettrica

non gravata da costi di leasing, mi fa pensare che

il Sindaco che sarà qua negli ultimi due anni di GSE

avrà un bilancio con una bella entrata senza la rata

di leasing, il Sindaco e il Consiglio Co munale

avranno questa bella opportunità e quindi bene per

chi ci sarà. La copertura complessiva dei costi per

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manutenzione: videosorveglianza, antiintrusione e

sorveglianza con accessi notturni, è quella che è

stata messa a gara e che ha vinto nell’offerta del

realizzatore degli impianti, quello è il

contratto... da quel piano economico finanziario è

scaturito un contratto di servizio, questo che è

un’implementazione rispetto a quello che era il

contratto di servizio, io penso che non possa che

stare a cari co dell’ente che ritiene di farlo,

perché sono alla sua disponibilità, il bene nella

sua disponibilità, dopodiché se il problema per

votare a favore o contro o astenersi, verifichiamo

se giuridicamente possiamo rivendicare dal

conduttore in esercizio degli impianti, il pagamento

di questi importi ci attiviamo, se è questo il

problema, intanto il problema va risolto, lo

verifichiamo non è un problema, però rimanderei a

quel momento la verifica, cioè qui dovremmo decidere

se riteniamo di fare, di avallare, l’ intervento è

stato fatto, di mettere in sicurezza i campi

rispetto al rischio incolumità che è descritto nella

delibera, no se il piano economico finanziario o se

il contratto di servizio, poi dobbiamo fare la

verifica, la facciamo, mi piacerebbe che il

Co nsiglio Comunale prendesse posizione su questo che

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è l’oggetto della delibera. Per una volta la

continenza e la conferenza aiuterebbero.

PRESIDENTE. Grazie Sindaco. A questo punto

passiamo al voto, votiamo per il punto num ero 5

all’Ordine del giorno di questa sera che è:

“Riconoscimento del debito fuori bilancio ai sensi

dell’articolo 194 comma 1, lett. E, del D.LGS.

267/2000 in ordine ai lavori di somma urgenza di

implementazione del sistema antifurto con sistema

cavi in fibra ottica da eseguirsi presso i tre campi

fotovoltaici del Comune di Castelfranco.

Applicazione dell’avanzo di amministrazione 2014 ”.

Chi è favorevole? Chi è contrario? Quattro contrari,

chi si astiene? Tre astenuti. I 4 contrari sono i

Consiglieri: Leccese, Righini, Santunione, Carin i. I

3 Consiglieri astenuti sono i Consiglieri: Bonini,

Franchini e Pettazzoni. Votiamo per l’immediata

eseguibilità, chi è favorevole? Chi è contrario? Chi

si astiene? Idem come prima, il Consiglio ha

approvato. Punto numero 6 all’Ordine del giorno di

questa sera.

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6. Riconoscimento del debito fuori bilancio ai

sensi dell’articolo 194, comma 1, lett. E, del D.LGS

267/2000 in ordine ai lavori urgenti per la

manutenzione degli impianti elettromeccanici dei

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sottopassi stradali. Applica zione dell’avanzo di

amministrazione 2014.

PRESIDENTE. La parola per l’illustrazione al

Sindaco.

SINDACO REGGIANINI. Grazie Presidente. Nel caso

di specie si tratta del secondo debito fuori

bilancio che si propone al Consiglio Comunale, si

tratta dei sottopassi il cui numero viene ricordato

nella delibera che si propone al Consiglio Comunale,

sono 20 sul nostro territorio. La descrizione della

delibera parte dal tristemente ricordato da me

prima, evento del sottopasso di via San Donnino del

13 aprile, per poi (inc.) 14 maggio in avanti che

giustifica la richiesta di somma urgenza per gli

inventi: allegamento del sottopasso di via Costa,

chiusa la circolazione a seguito di intervento

congiunto di PM e reperibile il servizio

manutenzione, riaperto nella m attinata del 15 maggio

a conclusione delle operazioni di pulizia e

svuotamento. Problematiche analoghe di gravità

minore in altri sottopassi, tra i quali quello di

via Marconi, per cui si è dovuta sospendere la

circolazione pedonale e ciclabile, presente s ulla

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linea Tav fondo San Gaetano, via Longhi, via Cassola

e altri. Ulteriori episodi e allegamenti che hanno

portato anche in questo caso la chiusura del

sottopasso di via Costa e la conseguente sospensione

della circolazione stradale dalle 16 alle 24 in u na

giornata successiva del 31 di maggio. Parimenti in

quella data allagamento del sottopasso pedonale di

via Marconi e parziale allegamento di via San

Donnino. Tutti questi eventi hanno fatto sì di

ingenerare necessità di fare un intervento di somma

urgenza anche perché la piovosità degli ultimi

tempi, una piovosità molto intensa per brevi periodi

che genera difficoltà per gli impianti di

sollevamento di cui tutti i nostri sottopassi sono

forniti. L’importo complessivo dei lavori è Iva

inclusa di 181 mila e uro abbondanti, 181.454,43 e

anche qui la somma urgenza è necessitata dal fatto

di mettere in sicurezza la pubblica incolumità

rispetto a un problema e una criticità che si è

aggravata nelle ultime settimane rispetto a questa

piovosità che suggeriscono una manutenzione

straordinaria di tutti gli impianti

contemporaneamente si finanzia attraverso

l’applicazione di avanzo di amministrazione dopo

l’accertamento del 6 maggio. Mi limiterei a questo

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nella mia illustrazione, poi se l’Assessore

Bertoncelli come pri ma ritiene di (inc.) nel pezzo

di esemplificazione tecnica dei contenuti

dell’intervento ne ha facoltà. Grazie.

PRESIDENTE . La parola all’Assessore Bertoncelli

prego.

ASSESSORE BERTONCELLI. Grazie Presidente. Some

sappiamo sul territorio ci sono circ a 20 sottopassi

di varia caratteristica, di varia natura, realizzati

soprattutto sulla linea Tav e sulla tangenziale di

Castelfranco . Noi purtroppo abbiamo una

caratteristica che conosciamo bene, è quella del

fatto di avere un territorio pieno d’acqua, nel

senso che i nostri sottopassi hanno tutti gli

impianti di sollevamento, l’impianto di sollevamento

è necessario per mantenere asciutti i nostri

sottopassi per collazione, diciamo così, di acqua di

sorgente che arriva dal sottosuolo. Gli interventi

sono presto detto, al netto di quello che ha già

detto il Sindaco dell’aumento della piovosità

intensa e di tipo torrenziale negli ultimi periodi

che abbiamo visto in questi ultimi due mesi

fondamentalmente, un mese e mezzo. L’intervento è

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sostanzialmente quello di una rimessa in esercizio,

comunque una manutenzione straordinaria di tutti gli

impianti e di una messa in rete, chiamiamola così di

tutti gli impianti di sollevamento, cioè viene

installato tutta una serie di apparecchiature dotate

anche di sistema di a utocontrollo e sistema di

gestione anche in caso di mancanza di energia

elettrica necessarie a garantire alla struttura un

monitoraggio completo dei sottopassi senza visita di

personale, anche perché faccio un esempio molto

banale: succede un evento piovos o di intensità

eccezionale come è capito nell’ultimo mese, mese e

mezzo in questa zona, noi avremmo bisogno di 20

addetti del Comune di Castelfranco che vanno su ogni

singolo sottopasso a verificare l’altezza dell’acqua

o, comunque, lo stato di esercizio d ell’impianto di

a sollevamento, questo si capisce bene che è

praticamente improponibile dal punto di vista

gestionale, comunque può anche capitare, come per

esempio è capitato in alcuni momenti, che si vada a

controllare un sottopasso che ha delle criticit à e

magari si allaga quello a 200 metri come è capitato

anche nel sottopasso Andrea Costa Marconi. Questo

cosa consente? Questo consente innanzitutto, faccio

l’esempio del sottopasso a maggior capacità di

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traffico, il sottopasso di Andrea Costa, installare

un sistema che ha 3, 4 centimetri di acqua, di

invasione d’acqua, manda un segnale d’allarme e fa

scattare tutti i sistemi di attenzione al non

utilizzo del sottopasso, quindi il semaforo e quindi

tutto quello che serve. Fa scattare le pompe

ausiliarie e quindi consente un intervento immediato

mentre in questo momento questo è un pochino più

difficoltoso. Contemporaneamente su tutti gli altri

sottopassi c’è comunque il controllo del livello

delle acque, c’è a disposizione del gestore, del

tecnico che gesti sce la problematica di protezione

civile, soprattutto per gestire la problematica deve

avere un quadro completo della situazione su tutto

il territorio. Questo consente anche di avere a

disposizione un sistema di controllo anche in caso

di secca, facciamo un esempio: il nostro tecnico di

protezione civile ha la necessità di capire lo stato

di efficienza degli impianti in caso di allerta di

protezione civile, può con un controllo in remoto,

verificare lo stato di efficienza delle pompe e

quindi eventualmente , se dovessero esserci delle

problematiche, intervenire in immediatezza su una

manutenzione che magari non era preventivabile.

Ultima cosa: uno dei caposaldi di questi interventi

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in somma urgenza è il fatto, facciamo un esempio

anche molto semplice, che no n più tardi di due o tre

giorni fa eravamo di nuovo in allerta di Protezione

Civile per eventuali allagamenti, eventuali

precipitazione a carattere temporalesco di forte

intensità, quindi l’intervento è giustificato

anche... uso una parola forse esagerata,

recrudescenza del carattere piovoso e del carattere

di Protezione Civile che abbiamo avuto nell’ultimo

mese e mezzo, soprattutto perché relativo al fatto

che abbiamo alcuni sottopassi in primis, quello di

via Andrea Costa, che è un sottopasso viario di

pr imaria importanza , perché taglia in due,

sostanzialmente, il territorio di Castelfranco in

senso nord – sud. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Assessore Bertoncelli.

Interventi? Consigliere Carini prego.

CONSIGLIERE CARINI. Grazie. Parliamo di un

intervento in somma urgenza. Ci sono le condizioni

per la somma urgenza? Sicuramente sì, non c’è il

minimo dubbio. Ci sono da oggi? Io ricordo che in

uno dei primi Consigli Comunali a cui ho partecipato

ci è stato comunicato che un’auto era rimasta

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intrappolata sotto il sottopasso di via Costa,

perché l’acqua... era stato riempito d’acqua, le

pompe funzionavano, però non riuscivano a portare

via tutta l’acqua dovuta a una poggia molto intensa,

quindi non è scattato il semaforo, quindi questo

signore è finito in acqua . È andata bene! Non c’è

stata la tragedia e quindi tutto bene. Non si è

rilevato che esistessero delle condizioni per

intervenire in somma urgenza o comunque per

intervenire. In Commissione c’è stato spiegato che

ci sono condizioni piuttosto malmesse, ci sono pompe

nei vari sottopassi che sono fermi da anni, allora

qui le condizioni di pericolo c’erano, c’erano dei

segnali, c’è stato questo segnale, però non è

scattato l’allarme da parte dell’amministrazione,

quando è che ci siamo accorti che esiste

l’emergenza? Quando è che ci siamo accorti che

bisogna intervenire? Quando è accaduta la tragedia e

non è la prima volta. È accaduto qualcosa di analogo

qualche anno fa con la questione del ponte

sull’autostrada, quello che da Piumazzo va verso

Castelfranco, anc he lì non sembrava... c’è stata una

discussione su chi doveva intervenire per mettere in

sicurezza il ponte, si è andato avanti per tanto

tempo, poi quando è accaduta la tragedia a quel

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punto si è intervenuto. Noi sicuramente non ci

opporremo, lo dico da s ubito a un intervento che

serve a mettere in sicurezza e dare sicurezza ai

cittadini che rischiano, abbiamo visto, la vita,

però non si dovrebbe aspettare ad accorgersi che

serve l’intervento quando capitano le tragedie,

adesso si mette un sistema di monit oraggio che tiene

conto soltanto del fatto che le pompe funzionano o

non funzionino ma anche sul livello dell’acqua e c’è

stato detto sul livello dell’acqua presente nel

sottopasso, c’è stato detto che verrà fatto su

tutti, sacrosanto, benissimo! Siamo pie namente

d’accordo, però un anno fa è accaduto quello che è

accaduto e non si è sentito di fare un intervento di

questo tipo. Benissimo, facciamo questo intervento,

siamo sicuramente favorevoli , rileviamo questo

aspetto che riteniamo grave. Faccio una doman da

all’Assessore: ha parlato di circa 20 sottopassi,

quanti sono in realtà i sottopassi? Finito grazie.

PRESIDENTE . Grazie Consigliere Carini. Nella

delibera sta scritto precisamente 20, nelle

premesse. Consigliere Righini prego.

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CONSIGLIERE RIGHINI. Quanto ha detto il

Consigliere è esattamente quello che è successo, ed

è stato fatto presente da una mia interrogazione in

data 5 settembre 2014, quindi parliamo dell’anno

scorso, sottopasso ferroviario “ponte della morte”

necessario intervenire definitiv amente per evitare

il ripetersi periodico di allagamenti pericolosi per

la sicurezza e l’incolumità dei cittadini e degli

automobilisti dove dicevo che considerata anche che

causa i cambiamenti climatici in atto, le piogge e i

temporali degli ultimi anni c he stanno diventando

sempre più violenti, per cui vi è reale possibilità

che si ripetano sempre più frequentemente le

condizioni di difficoltà a raccogliere l’acqua degli

attuali impianti di cui è dotato il manufatto, che

creano disagi, pericoli eccetera e ccetera. Quando ho

fatto questa interrogazione in settembre, quando c’è

stato il problema che questo automobilista per

fortuna è riuscito a uscire dall’automobile,

l’automobile è rimasta nel sottopasso con l’acqua

fino al tetto, quindi è stato un caso che questo non

sia successo. La risposta che ho ricevuto di queste

interrogazioni che è una risposta che potete andare

a leggere sul sito degli interventi delle

interrogazioni eccetera, dice che ci stiamo

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attivando e provvederemo sicuramente, nel breve

tempo, a risolvere definitivamente il problema del

sottopasso eccetera eccetera. Questa è la risposta.

Ora arriviamo a aprile di quest’anno, arriviamo ad

adesso ed evidentemente il problema non è stato

risolto, perché se ne sta parlando in questo

momento. Cosa de vo dire? Devo dire che la mancanza

di manutenzione dei manufatti de l territorio di

Castelfranco è e ndemica, non è una cosa così solo

sporadica, fa parte proprio della mancanza di

manutenzione straordinaria ma non solo dei manufatti

in questo caso dei sotto passi, ma temo che sia

generalizzata su tutti i manufatti del territorio di

Castelfranco. Chiaro che le buche delle strade sono

meno pericolose con un manufatto come questo che si

riempie d’acqua, però è sempre la mancanza di

manutenzione straordinaria, na turalmente anche noi

non è che diciamo di no a un intervento di questo

genere su tutti questi sottopassi, tra l’altro sa

benissimo in Comune di Castelfranco e i suoi tecnici

che il nostro è un comune che da sempre ha

fontanili, ha movimenti importanti da a cqua a

territorio pieno di acqua nel sottosuolo, ma questa

è una cosa che Castelfranco lo sa da centinaia di

anni, non è una cosa per dare la somma urgenza nel

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2015 o considerare in questi sottopassi diventano

pericolosi o sommamente urgenti da essere sist emati

nel 2015. Siamo di fronte a una mancata manutenzione

del territorio, ma non manutenzione ordinaria,

straordinaria, questo è successo come ha già detto

il Consigliere con il ponte dell’autostrada, ma

questo è successo anche con le scuole comunali. Noi

le scuole comunali di Castelfranco sono state

mantenute in modo s traordinario con attività

straordi naria di manutenzione, perché causa il

terremoto del 2012, sono arrivati finanziamenti

dalla Regione e da altro, per cui finalmente il

Comune di Castelfranc o ha fatto le manutenzioni

straordinarie nelle scuole di Castelfranco , ma anche

queste non erano state mantenute come si doveva,

quindi siamo di fronte davanti allo stesso problema,

quindi denuncio una mancata manutenzione

straordi naria di tutto il territo rio di

Castelfranco. Oltre che essere gravissimi problemi

di sottopassi e gravissima tutta la situazione del

territorio di Castelfranco, lo vorrei con questo

denunciare pubblicamente. Scusatemi ma la

manutenzione di un territorio è fondamentale e

importante e poiché questa è da anni che non viene

fatta, non è un problema di questa amministrazione,

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è un problema anche delle amministrazioni

precedenti, credo che a questo punto lo potrei

definire un problema politico, quasi. Potrei

azzardare e dire questo. Gra zie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Righini.

Interventi? Consigliere Natalini prego.

CONSIGLIERE NATALINI. Grazie signor Presidente.

Ci tenevo a fare alcune precisazioni, dal momento

che sull’opportunità di questo intervento siamo già

tutti d’accordo . Volevo chiarire una cosa anche per

i cittadini che sono presenti sulla definizione di

debito fuori bilancio, perché non vorrei che venisse

interpretato come un’indebitazione, un indebitamento

che fa il nostro Comune per fare questo tipo di

lavoro. Si tra tta semplicemente del fatto che nel

bilancio previsionale del 2015 non c’era una voce

specifica che prevedeva questi tipi di lavori e

quindi si utilizza comunque l’avanzo di

amministrazione 2014 per coprire questa spesa che è

stata programmata, non è un ul teriore indebitamento

ma si utilizzano fondi che sono presenti in Comune

semplicemente non erano stati previsti espressam ente

nel bilancio di previsione. Mi sembra fosse un

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chiarimento da fare. L’altra cosa è un po’ forse per

rispondere anche alle sollecit azioni del Consigliere

Carini. Io credo che... no credo che, sono ruoli

molto diversi quelli politici di un Sindaco e di un

Assessore e quello di un ufficio tecnico, non credo

che il Sindaco e gli Assessori si siano resi conto

adesso del bisogno di questi lavori quando appunto

già da un anno fa sono successi urgenze di

intervento, ma la scelta di fare un intervento di

somma urgenza è una responsabilità personale che si

prende il dirigente tecnico, quindi forse chi c’era

un anno fa non ha ritenuto di utilizz are questa

modalità, mentre quello che c’è attualmente in

servizio, e come sappiamo è arrivato da poco grazie

anche alla riorganizzazione che il Comune,

l’amministrazione hanno voluto fare, è arrivato il 5

maggio, si è reso conto di determinate situazioni e

nell’arco di 15 giorni ha deciso di prendersi la

responsabilità di fare ben due interventi di somma

urgenza di questa importanza per delle questioni che

tutti avevamo sotto gli occhi, ma che forse per

inerzia precedente non erano ancora stati risolti.

L’ altra cosa invece era sul fatto che i sottopassi

sono tanti, i sottopassi sono dotati di

impiantistica che diventa vecchia che non è

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adeguatamente dimensionata rispetto alle attuali

necessità per queste variazioni climatiche, tenuto

conto del progressivo c alo dei dipendenti del

Comune, ma anche il fatto della maggior frequenza

della necessità di questi impianti, per cui

l’adeguamento tecnico è sicuramente importante anche

con tutti i vantaggi che ci ha illustrato

l’Assessore relativamente alla messa in rete , alla

comunicazione diretta con il Comune, con il

personale del Comune per gli interventi rapidi.

Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Natalini. Altri

interventi? Consigliere Bonini prego.

CONSIGLIERE BONINI . Grazie Presidente. Ovviamente

il tema è importante e anche noi condividiamo

ovviamente il merito dell’intervento anche se ci

risulta anche a noi un po’ difficile credere,

pensare che si dovesse per forza arrivare a una

procedura d’urgenza prima di fare qualcosa. Tra

l’altro voglio anche rispon dere all’ultimo

intervento della Consigliera Natalini e le dico che

sinceramente non mi è piaciuto molto il suo

intervento e le spiego il perché. Noi qui siamo in

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una sede politica che deve, dal mio punto di vista,

esprimere pareri più o meno favorevoli pr esso la

gestione dell’attuale giunta e non tanto andare a

sindacare sull’operato dei dipendenti comunali,

perché lo trovo anche di cattivo gusto, perché

andare a sindacare se il precedente responsabile

avesse voluto prendersi la responsabilità o meno di

un a procedura d’urgenza, ha detto lei stesso che la

giunta era al corrente, comunque, di un problema

generale che c’era un problema da risolvere, quindi

secondo me si dovrebbe... il discorso più che

incentrare sull’operato del singolo dipendente

comunale, se abbia attuato o no una procedura

d’urgenza piuttosto sul perché si è giunti al punto

di dover ricorrere a una procedura d’urgenza e sul

cosa sia stato fatto prima, non d’urgenza, ma

tramite procedure standard. Per questo motivo

ribadisco anche per noi l’i ntervento è assolutamente

sacrosanto, però non siamo qui a discutere

dell’intervento se andasse o meno fatto, quanto del

fatto di riconoscere che un debito fuori bilancio

che è dovuto all’attivazione di una procedura di

somma urgenza. Grazie.

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PRESIDENTE . Grazie Consigliere Bonini. Altri

interventi? Consigliere Benuzzi prego.

CONSIGLIERE BENUZZI. Grazie Presidente giusto per

chiarire un po’ qual era l’intento dal punto di

vista proprio comunicativo del Consigliere Natalini

che durante il primo giro non può tornare a

intervenire, ma mi faccio sia suo portavoce che

portavoce del gruppo che rappresento. Il Consigliere

Natalini e tutto il gruppo del Partito Democratico,

perché ricordo quando parla un Consigliere del

Partito Democratico parla tutto il Partit o

Democratico, non intendeva assolutamente sindacare

l’operato di un collaboratore del Comune, ci

mancherebbe altro. Il Consigliere Natalini ha dato

un dato di fatto che con la struttura tecnica

precedente questo non è stato fatto sotto la firma

non politi ca del Sindaco e della giunta, perché su

quella delibera la firma del Sindaco e della giunta

se c’è viene apposta dopo, ma con la struttura

organizzativa nuova e ancora una volta io torno a

fare i complimenti al Sindaco e alla Giunta per

avere deciso di in traprendere questa strada di

riorganizzazione con questo assetto nuovo abbiamo

una procedura, due procedure di somma urgenza in

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strettissimo giro di tempo e quindi ci mancherebbe

altro voler sindacare sull’operato dei collaboratori

del Comune, sia semplice mente data una fotografia di

quello che è accaduto. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Benuzzi. Altri?

Consigliere Santunione prego.

CONSIGLIERE SANTUNIONE. Sarò incredibilmente

quasi telegrafica. Bene ha fatto il dirigente in

forza in questo Com une da maggio 2015 ad attivare la

procedura di somma urgenza, perché lui tragedie

sulle spalle non ne vuole!

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Santunione. Altri?

Chiudiamo il primo giro la parola torna al Sindaco,

prego Sindaco.

SINDACO REGGIANINI. Grazie Presidente. Non ne

vuole ma la questione San Donnino non questa

delibera non c’entra niente, perché bisogna che la

chiariamo, perché anche lo sciacallaggio stasera poi

no! La questione San Donnino non c’entra niente,

perché il dirigente di questo Comune si è trovato

per tre week-end dentro dei sottopassi a bloccare le

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macchine insieme all’Assessore, insieme al Sindaco,

insieme (inc.) Lavori Pubblici con la PM e ha

deciso, fatta l’analisi di tutte le questioni... tra

l’altro i soldi che vengono spesi, in gran parte

sono destinati a avere un sistema in remoto di

telecontrollo che mette in condizione il Comune di

intervenire ove ci sia un problema, perché lo riesce

a registrare in un tempo reale, perché avendo 20

sottopassi e un reperibile e un dirigente, si ccome

gli altri dipendenti, il Sindaco e la Giunta, ogni

tanto possono anche non essere sul territorio, non

riusciamo a monitorare tutti i 20 sottopassi

fisicamente e contestualmente, quindi la vicenda San

Donnino con questa somma urgenza in realtà non

c’entra niente. Spiacevole che venga tirata in

ballo. Poi è vero che sulla vicenda di San Donnino è

stata fatta una campagna stampa e, peggio, politica

di un livello che definirei discutibile, molto

discutibile. Mi dispiace che in questo Consiglio non

si riesca ancora a comprendere che differenza c’è

fra una questione di programmazione e una

gestionale, sono due profili diversi, mi dispiace

perché o non lo si v uole capire o non si riesce a

intendere, ma opterei per la prima, assegnando a

ciascun di quelli che sono qua dentro un livello

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medio intellettivo diffuso, e quindi non lo si vuole

capire che ci sono profili diversi, uno è

programmazione e uno è gestione. Tra l’altro non

ricordo richieste di variazione di bilancio per

sistemare il sottopasso nel piccolo d i previsione

2015, nessuno ha fatto la richiesta di variazione in

questo senso. Qualcuno ha chiesto di mettere 15 mila

euro e sistemare le ciclabili, io mi ricordo una

cosa così, o poco altro. Nessuno che abbia chiesto

di fare una variazione di bilancio: n on finanziare i

CP del Marconi che più o meno valgano uguale, ma

finanziamo i sottopassi, perché non c’è stato un

gruppo che ha fatto richiesta di variazione di

bilancio, visto che è un esercizio a cui ci si

dedica. Tutte le altre censure sinceramente...

questa cosa di voler collegare in maniera

surrettizia la vicenda tragica del sottopasso di San

Donnino, con questo intervento, proprio è secondo me

un pessimo esercizio del ruolo qua dentro. Poi

esprimo un giudizio politico e come tale pregherei

il Consigli o di assumerlo.

PRESIDENTE. Iniziamo il secondo giro. Consigliere

Franchini prego.

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CONSIGLIERE FRANCHINI. Grazie Presidente. Gli

aspetti da prendere in considerazione sono due e

così specifichiamo meglio anche la definizione di

debiti fuori bilancio. Il riconoscimento di

effettiva caratteristica di debito fuori bilancio

per acquisizione di beni e servizi in violazione

degli obblighi di cui al comma 1, 2 e 3

dell’articolo 191 del TUEL nei limiti degli

accertati e dimostrato utilità e arricchimento per

l’ente nell’ambito dell’espletamento di funzioni

pubbliche e servizi di competenza, quindi in

violazione, e poi l’effettiva definizione di somma

urgenza. Ricordiamo una considerazione del Ministero

che ha osservato che con l’esperienza acquisita

negli ultimi anni si è dimostrato come nonostante le

norme cogenti in materia di procedure di spesa

ribadite dalla legge 8 giugno del ’90, numero 142,

il problema della formazione dei debiti fuori

bilancio resta una realtà patologica nella vita

dell’ente locale per la quale è necessario dotare

tutti mi accorgimenti affinché non si verifichi,

quindi non sono io che lo dico, ma è il Ministero

che lo dice. In sintesi l’articolo 194 del TUEL

riportato nella proposta di delibera, disciplina

l’ambito e le procedure di rico noscibilità dei

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debiti fuori bilancio ossia delle obbligazioni

formatisi secondo un iter non conforme ai principi

più scontabili, infatti il Ministero dell’Interno

già con circolare del 20 settembre del 1993 ha

definito il debito fuori bilancio come un

obbligazione verso terzi per il pagamento di una

determinata somma di denaro che grava sull’ente

assunta in violazione del (inc.) che regolano i

procedimenti di spesa degli enti locali. Il debito

fuori bilancio consiste quindi in un’obbligazione

maturata senz a che sia stato adottato il dovuto

adempimento per l’assunzione dell’impegno di spesa

previsto dall’articolo 191 commi 1 e 3, Decreto

Legislativo 267 del 2000. La deliberazione

consiliare di riconoscimento dei debiti fuori

bilancio deve fornire la concreta prova dell’utilità

congiunta all’arricchimento per l’ente. La prova va

stabilita con riferi mento alla congruità dei prezzi

sulla base delle indicazioni delle rilevazioni del

mercato o dei prezzari e tariffe approvati da enti

pubblici a ciò deputa ti o dagl i ordini professionali

se trattasi di parcelle. Eventualmente la

conseguenza qualora il Consiglio non provveda a

riconoscimento del debito, nel caso in cui non

ricorrano le condizioni di legittimità sopra

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accennate, è che dall’obbligazione sorta in

violazione della procedura prescritta

dall’ordinamento contabile, deve essere chiamato a

rispondere in toto il soggetto che l’ha causata. Per

questo oggi nel votare anche questo punto abbiamo

un’altra grande responsabilità che non deve essere

trascurata. Torniamo alla somma urgenza. Dagli atti

che ci avete girato relativamente ai sottopassi in

toto e non solo a quello di via Andrea Costa, sembra

che tutto sia iniziato con una serie di coincidenze

sfortunate dell’ultimo mese, mentre sappiamo che

queste condizioni s fortunate si sono verificate

esclusivamente per via Andrea Costa, mentre per

tutto il resto c’è stata incuria quando sappiamo

benissimo che questa è stata solo la goccia che ha

fatto traboccare il vaso conseguentemente a danni di

incuria da parte dei respo nsabili preposti, incuria

che ha provocato allagamenti e danni ingenti ai

cittadini. Accumunare una situazione come questa per

tutti i sottopassi e fare di tutta un’erba un fascio

e risulta quantomeno azzardato, soprattutto nelle

dichiarazioni verbali dei vari responsabili. I

sottopassi, gli altri, hanno aspettato anni e anni e

non sarebbe cambiato nulla per questi ultimi per non

fosse stato preso il provvedimento d’urgenza, solo

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per via Andrea Costa era necessario provvedimento

d’urgenza, per cui penso che noi avremmo dovuto

avere una visione più ad ampio raggio come di solito

ci spiega il Sindaco e usare provvedimento d’urgenza

solo e esclusivamente per il sottopasso su cui

effettivamente c’era necessità di agire. Non da

ultimo anche qui non ci sembra che fino a oggi sia

mai stata attribuita la responsabilità a qualcuno

per avere contribuito a maturare debiti fuori

bilancio, quindi se la Consigliera Natalini pensa

che l’ammi n istrazione precedente, comunque sempre i

dipendenti precedenti abbiano contribuito a non

prendere delle decisioni che potevano essere

adeguate, come mai non è stata fatta nessuna azione

nei confronti di nessun responsabile? Siamo

soddisfatti anche noi almeno che si stia procedendo

a attribuire degli incarichi che con solerzia invece

che con sfacciata incuria, si occupano realmente dei

bisogni e delle richieste dei cittadini. In questo

caso ci riferiamo al nuovo dirigente, architetto

Bruno che si è immediatamente attivato per risolvere

una situazione di degrado che per troppo tempo è

stata ignorata. Grazie.

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PRESIDENTE. Grazie Consigliere Franchini. Altri?

Consigliere Carini prego.

CONSIGLIERE CARINI. Prendiamo atto del fatto che

un provvedimento in somma urgenza per la messa in

sicurezza dei sottopassi avvenuta a poche settimane

di distanza da una tragedia in un sottopasso, è un

fatto puramente casuale. Non c’è nessuna

correlazione tra questi eventi, ce l’ha detto il

Sindaco noi ci dobbiamo credere. Se non ci fosse

stata la disgrazia sarebbe avvenuto nella stessa

data questa serie di i nterventi. Sono condizioni che

esistono da anni, perché come c’è stato descritto è

in Commissione le pompe che sono ferme, già altri

eventi, però la cosa è del tutto indipendente e del

tutto casuale. Non mi è piaciuto sinceramente

l’intervento della Consig liera Natalini, spero di

avere interpretato male, mi è sembrato quasi un

volesse attribuire la responsabilità del fatto che

non si è intervenuto prima, ai tecnici. Una

situazione... la manutenzione, la tenuta in

sicurezza della viabilità e dei sottopassi n on è che

è un compito, non è che è un compito che deve

avvenire per forza in somma urgenza, la somma

urgenza non deve avvenire nel senso che non deve

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essere necessaria, quindi bisogna intervenire a

tempo debito. Se certe pompe sono ferme da anni,

sicuramente si poteva intervenire prima, è stato

detto in Commissione. Gli investimenti non sono

decisi dall’amministrazione? Ho sentito dire che

l’opposizione non ha richiesto variazione di

bilancio, ma non è che devo essere io andare a

vedere che la pompa del sot topasso non funziona, me

ne devo accorgere io? Non capisco! È colpa dei

tecnici, è colpa dell’opposizione...

PRESIDENTE. Chiedo scusa facciamo parlare il

Consigliere che sta parlando.

CONSIGLIERE CARINI. Non voglio continuare,

aggiungo solo che nella delibera si fa un preciso

riferimento all’evento di San Donnino c’è scritto

nella delibera, considerato che negli ultimi due

mesi sono stati accertati l’allagamento della

viabilità di via San Donnino, oggetto di un

successivo intervento di ripristino, reg olare

funzionamento delle apparecchiature di sollevamenti

ivi presenti, quindi il riferimento è qui. Scusate

io tendenzialmente non mi piace polemizzare, quindi

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chiudo qui e basta. Voteremo comunque a favore come

abbiamo detto.

PRESIDENTE. Grazie Consig liere Carini. Altri

interventi? Consigliere Natalini prego.

CONSIGLIERE NATALINI. Grazie signor Presidente.

Letta la delibera di giunta che ci viene sottoposta

questa sera con la valutazione del debito fuori

bilancio per questo intervento di somma urgen za,

direi che risulta adeguatamente motivato sia il

perché dell’intervento sia l’iter che è stato

seguito in modo corretto dal dirigente del settore

per arrivare a fare questo tipo di richiesta e

quindi condividendo appieno la modalità e la

finalità, il Pa rtito Democratico voterà a favore.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Natalini. Altri?

Allora chiudiamo qua il secondo giro, la parola

all’Assessore Bertoncelli, prego.

ASSESSORE BERTONCELLI. Grazie Presidente. Solo

due piccole annotazioni: 1) la somma u rgenza è

principalmente collegata all’installazione di un

sistema di monitoraggio. I sottopassi che avevano

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problemi di malfunzionamento delle pompe, al netto

di San Donnino che è stata una vicenda che

conosciamo bene, che ci siamo fatti anche una certa

ca mpagna di stampa abbastanza complicata e su cui il

sottoscritto ha fatto una cronologia ben precisa. I

5 sottopassi che avevano problemi di mala gestione,

mal funzionamento delle pompe erano 5 sottopassi di

carattere puramente privato, cioè 5 sottopassi ch e

CEPAV, Modena Scarl – chiamiamolo così – ha

realizzato mentre realizzava la linea ad alta

velocità e che collega fondamentalmente due fondi

privati e che l’amministrazione si è presa in carico

ai tempi, perché erano opere connesse a un’opera

pubblica di tipo infrastrutturale, ma sono 5

sottopassi che si possono andare a vedere sul

territorio comunale in campagna che collegano fondi

privati. L’intervento che andiamo a fare in questo

momento non è un intervento che va a sistemare in

maniera definitiva il so ttopasso di via Andrea

Costa, ma è un intervento che va a migliorare una

condizione di un impianto esistente e funzionante,

che va a mettere dentro il sistema di un

monitoraggio, che consente di bloccare la viabilità

con l’accensione del semaforo in automa tico su un

impianto non malfunzionante ma vecchio, perché

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l’impianto era realizzato in una maniera molto

semplice, una pompa che andava, una seconda pompa

che poteva far partire l’impianto, una seconda pompa

ausiliare che faceva partire l’impianto semafori co e

diventava rosso, ma ad azionamento manuale tant’è

che il venerdì che c’è stato una delle due piovute

più intense di maggio, l’impianto è stato acceso dal

sottoscritto, perché purtroppo irreperibile risiede

a Modena, l’irreperibile che era irreperibili tà in

quel momento risiede a Modena e quindi prima che

arrivasse da Modena ho fatto prima io andare a

attivare, ma l’intervento in somma urgenza non è una

rivisitazione manutenzione stra ordinaria,

potenziamento eccetera eccetera dell’impianto di

sollevamento esistente in Andrea Costa, è la

meccanizzazione di un impianto esistente e una messa

in esercizio di un sistema di monitoraggio. Il

sottopasso di San Donnino è stato citato perché

purtroppo è una cosa che è capitata, ma il

sottopasso di San Donnino ha t ra gli interventi il

monitoraggio. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Assessore. Sindaco per le

conclusioni, prego.

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SINDACO REGGIANINI. Non ho capito cosa voterà il

Consiglio Comunale se non il pezzo di maggioranza

attendo con impazienza di capire, dopo il t enore di

questo intervento. Non ho colpo, ho trovato a

chiedere ma non ho colto, io ho detto l’opposizione,

voi siete la minoranza, non siete l’opposizione,

attendo con impazienza di conoscere qual è il voto

di questo Consiglio su questo intervento. Grazie .

PRESIDENTE. Accontentiamo subito il Sindaco,

andiamo a votare. Votiamo per il punto 6 all’Ordine

del giorno di questa sera che è: “ Riconoscimento del

debito fuori bilancio ai sensi dell’articolo 194,

comma 1, lett. E, del D.LGS 267/2000 in ordine ai

lavori urgenti per la manutenzione degli impianti

elettromeccanici dei sottopassi stradali.

Applicazione dell’avanzo di amministrazione 2014 ”.

Chi è favorevole? Quindici favorevoli. Chi è

contrario? Chi si astiene? Quattro astenuti. Do atto

che il Consigliere Bonini non ha partecipato alla

votazione. Riepiloghiamo: 19 votanti, 15 favorevoli ,

nessun contrario, 4 astenuti che sono i Consiglieri:

Leccese, Righini, Franchini e Pettazzoni. Votiamo

per l’immediata eseguibilità. Chi è favorevole? Chi

è contrario? Chi si astiene? Idem come prima, il

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Consiglio ha approvato. Mi viene chiesto di fare un

po’ di pausa, facciamo 10 minuti di pausa. Al 23:10

tutti qua.

Il P residente invita il Segretario Generale a

procedere all’appello dei Consiglieri.

Raggiunto il numero l egale di presenze necessarie

per l’inizio dei lavori, il Presidente dichiara

aperti i lavori della seduta.

PRESIDENTE. Il numero legale è verificato,

possiamo riiniziare. Così come abbiamo deciso nella

conferenza Capigruppo, i punti indicati con il

numero 7, 8, 9 dell’Ordine del giorno di questa sera

verranno illustrati e discussi in forma congiunta e

poi naturalmente ci sarà la votazione per i singoli

punti.

7. Istituzione per la gestione dei servizi

educativi e scolastici del Comune di Castelfranc o

Emilia. Provvedimento di riequilibrio della gestione

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ex articolo 193 del D.LGS . 267/2000. Parziale

destinazione avanzo di amministrazione 2014.

8. Istituzione per la gestione dei servizi sociali

del Comune di Castelfranco Emilia. Provvedimento di

riequilibrio della gestione ex articolo 193 del

D.LGS. 267/2000. Parziale destinazione avanzo di

amministrazione 2014.

9. Provvedimento di riequilibrio della gestione ex

articolo 193 del D.LGS . 267/2000. Parziale

destinazione avanzo di amministrazione accerta to con

il rendiconto 2014.

PRESIDENTE. Per l’illustrazione la parola al

Sindaco. Prego.

SINDACO REGGIANINI. Grazie Presidente. Parto

dalle due istituzioni, o meglio l’inquadramento

generale delle ragioni che ci portano oggi a portare

il provvedimento n on solo di variazione di bilancio

come preannunciato in sede di approvazione del

previsionale 15, del rendiconto 14, ma oltre a

variazione anche un provvedimento di riequilibrio

delle gestioni dell’ente e delle due istituzioni.

Voi sapete che entro il 31 l uglio dal 118, dal

decreto 118 entro il 31 luglio di ogni anno si deve

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procedere alle verifiche degli equilibri di

bilancio. Noi rispetto all’opportunità di andare in

variazione di bilancio di fatto nel mese di giugno e

poi portare gli equilibri a luglio a bbiamo fatto una

scelta diversa che è quella di proporre al Consiglio

Comunale un provvedimento di variazione di fatto di

verifica degli equilibri fatta ora, quindi

ampiamente entro il termine del 31 luglio, quindi

con un altro grande lavoro da parte degli uffici che

già avevano fatto un’eccellente risultato rispetto

al previsionale fatto al 10 aprile, nel consuntivo

fatto sostanzialmente all’inizio di maggio,

riaccertamento stra o rdinario dei residui e adesso un

provvedimento complesso come quello che porti amo in

discussione stasera. Gli equilibri prevedono, per

quello che riguarda le due istituzioni, il fatto che

entrambe carichino sul loro bilancio di previsione

un incremento delle spese che viene finanziato, di

fatto con l’applicazione di avanzo economico che è

nelle loro disponibilità dopo il rendiconto 14. Le

somme di cui parliamo sono, per quello che riguarda

l’istituzione per la gestione dei servizi scolastici

complessivamente 622 mila euro e 579,47 di

applicazione di avanzo, in parte per le maggiori

spese, in parte per finanziare spese che erano già a

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copertura dentro alle istituzioni coperte con

trasferimento da parte del Comune, quindi di fatto

un pezzo è minori entrate, quindi riduzione di

trasferimenti da parte dell’ente e un pezzo è

applicazione.. . di fatto copriamo tutto con l’avanzo

riducendo il trasferimento da parte del nostro ente

alle istituzioni, perché come ricordate c’era una

somma di avanzo di fondi disponibili di circa 828

mila e 887 euro al netto dei 79 mila, o meglio al

lordo degli 79 mila di avanzo accertato e vincolato.

Dopo questa operazione resta in disponibilità di

questa istituzione una somma complessiva di 206 mila

e 307,57 euro di avanzo, di cui una parte libera

quasi 100 mila euro, una parte vincolata 79 mila e

una parte di acc antonamento. Per quello che riguarda

l’istituzione per la gestione dei servizi sociali

idem dicasi sotto il profilo del principio, il pezzo

di avanzo, la quota di avanzo che andiamo a

applicare nel caso di specie è di 733 mila e 267

euro circa rispetto a u n avanzo disponibile

accertato riaccertato di poco più di un milione di

euro, l’avanzo disponibile dopo questa manovra è di

280 mila euro scarsi di cui 126 mila vincolati, 152

mila liberi. Sulla parte Comune quindi che riguarda

l’ente come gestione caratte ristica sua propria del

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bilancio, si procede con il differimento dei mutui

come c’eravamo detti recependo il provvedimento

della cassa depositi e prestiti e provvedimento che

ci consente tra l’altro di introdurre, insieme anche

alla riduzione dei trasferim enti all’istituzione, un

discreto pezzo di capacità di spesa sulla parte

corrente su cui non entro nel primo giro visto che è

stato oggetto di illustrazione sufficientemente

ampia in sede di Commissione, ovviamente assieme al

resto della giunta se ci fosse necessaria di

chiarimenti ult eriori rispetto alle voci di bilancio

splittate che credo siano state trasmesse a tutti i

Consiglieri, lo potremmo fare nel corso del

dibattito entrare nel merito, questa operazione ci

consente anche oggi di togliere dal finan ziamento

della spesa corrente tutti quei 350 mila euro, come

avevo preannunciato dibattendo il bilancio di

previsione, di oneri di urbanizzazione che erano

stati messi a copertura di spesa corrente. Rispetto

all’operazione come dicevo con questa operazione

togliamo gli oneri di urbanizzazione che tornano a

coprire gli investimenti così come finanziamo

ulteriori investimenti per poco più di 200 mila

euro, oltre a una cospicua applicazione di avanzo,

dopo vi dirò alcune opere che vengono finanziate con

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questa variazione in conto capitale, anche con

l’avanzo economico della gestione andiamo a

finanziare per 205 mila euro interventi in conto

capitale. Ne ricordo alcuni: manutenzione

straordi naria strade e marciapiedi di cui avevamo

parlato anche in occasione del l’ultimo Consiglio in

conseguenza di un Ordine del giorno per 300 mila

euro complessivi, compreso anche il completamento

delle opere in località California. Manutenzione

straordinaria guardrail per 3 5 mila euro;

manutenzione stra ordi naria edifici comunali diversi

che vanno individuati in 35 mila euro più altri

interventi diffusi. S egnalo anche manutenzione

straordi naria a alcuni impianti sportivi, le cupole

del palasport Reggiani in particolare, l’intervento

al Gu inizzelli di riqualificazione acustica e

illuminotecnica. Ricordo alcune questioni su cui si

era dibattuto anche dopo il bilancio di previsione

in alcune circostanze al di fuori del Consiglio

Comunale: 50 mila euro di blocchi spogliatoi per la

cupola geodetica di Piumazzo, attrezzature sportive

per la medesima cupola per 25 mila euro. Un po’ di

arredo urbano 50 mila euro finanziato da acquistare,

altri interventi che sono meglio descritti in tutto

l’elenco della variazione. Sulla spesa corrente

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finanziamo ulteriore manutenzione su cui chiedo

all’Asse ssore Bertoncelli di entrare più nel merito,

mi limiterei a questo come illustrazione del punto

visto in Commissione, tenuto conto che l’elemento

politico è l’applicazione dell’avanzo alle

istituzioni utilizzando uno schema che ci consente

di recuperare l’ avanzo generato dall’esercizio negli

anni delle due istituzioni senza impattare in senso

negativo sui saldi di finanza pubblica, quindi sul

Patto di Stabilità, ci consente di recuperare

capacità di spesa all’interno dell’ente, di

rimettere gli oneri di urb anizzazione totalmente

sugli investimenti e quindi di avere risorse a

disposizione di fare investimenti come quelli che vi

ho descritto oltre a quelli che erano già finanziati

nel bilancio di previsione, quindi urbanizzazione

est di Piumazzo, urbanizzazion i PST di Manzolino,

ICP delle tre scuole che ricorderete e quindi è un

bel po’ di altra roba che veniva anche dal

finanziamento degli altri passati, quello che è

rimasto non riprogrammato dopo il riaccertamento

straordinario dei residui. Chiuderei qui con

l’illustrazione dei punti dopodiché a seguito del

dibattito rinterverremo anche con gli altri

Assessori se necessario. Grazie.

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PRESIDENTE. Grazie Sindaco. Assessore Bertoncelli

prego.

ASSESSORE BERTONCELLI. Grazie, molto velocemente.

Per quello che r iguarda gli interventi anche solo in

spesa corrente, abbiamo inserito circa 100 mila euro

per quello che riguarda sfalcio e potature di cui 80

mila per quello che riguarda il patrimonio verde:

parchi, giardini eccetera del territorio e un circa

20 mila eur o per quello che riguarda potature

all’interno dei nidi e delle materne del territorio.

Abbiamo inserito, come diceva già il Sindaco, la

sistemazione del confort acustico, intervento di

realizzazione di un sistema di insonorizzazione

soprattutto per quello che riguarda la mensa delle

scuole Guinizzelli che hanno un problema piuttosto

importante, abbiamo inserito tutta una serie di

interventi all’interno di tutti i plessi scolastici

e tutti i plessi sportivi dividendoli per categorie

di interventi, cioè asil i, materne, primarie e

secondarie. Abbiamo inserito, come dicevo anche

prima anche nell’interpellanza che abbiamo fatto

prima del Consiglio, alcuni interventi sui cimiteri

oltre a quelli che erano stati inseriti nel

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previsionale per quello che riguarda le coperture

eccetera. Abbiamo inserito 10 mila euro per acquisto

di materiale, vestiario per la Protezione Civile

anche per implementare le dotazioni di Protezione

Civile e con una sommatoria di interventi che sul

patrimonio prevede 375 mila euro in conto ca pitale

totale e 154 mila euro in spesa corrente; 100 mila

euro di valorizzazione del centro storico che sono

stati inseriti oltre ai 50 mila euro di arredo e 55

mila euro di segnaletica orizzontale e verticale,

come dicevo per prima circa 100 mila euro di

gestione del verde. Una cosa su cui credo di

interpretare il pensiero del Sindaco e

dell’Assessore alla Pubblica Istruzione, abbiamo

inserito in questa variazione di bilancio in conto

capitale 42 mila euro di progettazione esecutiva per

la progettazione es ecutiva del nuovo ampliamento del

polo scolastico di via Risorgimento, Polo

Guinizzelli in funzione di una razionalizzazione

degli spazi e anche una razionalizzazione

dell’attività didattica all’interno dell’istituto

Comprensivo Guinizzelli. Questo sarà un intervento

molto importante su cui abbiamo anche in giunta

approvato un progetto definitivo molto valido dal

punto di vista tecnico e su cui occorre la necessità

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di finanziare gli interventi, la progettazione

specialistica per quello che riguarda struttur e e

impianti. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Assessore. Iniziamo con gli

interventi. Ricordo gli accordi che abbiamo preso

nella conferenza Capigruppo, 15 minuti l’ intervento

principale, 7 minuti gli altri interventi al primo

giro. Io intendo intervento pri ncipale così come

inteso sul regolamento, cioè il primo intervento per

me è l’intervento principale, a meno che non venga

dichiarato diversamente, se uno dice: “questo non è

l’intervento principale...”, lo dico altrimenti dopo

non ci capiamo con i tempi e le cose. Chi mi chiede

la parola? Consigliere Pettazzoni prego.

CONSIGLIERE PETTAZZONI. Grazie Presidente.

Dichiaro che non intervento principale,

semplicemente avevamo bisogno di un chiarimento che

può essere che in un parte abbia già risposto

l’Assess ore, ma volevamo... per quanto riguarda la

gestione corrente, bilancio nel Comune e le

variazioni di spesa, le maggiori spese 529.188,60

euro i lavori pubblici, chiedevamo a che cosa si

riferiscono. Grazie.

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PRESIDENTE. Grazie Consigliere Pettazzoni.

Interventi? Vuole rispondere subito Assessore visto

che è una cosa puntale.

ASSESSORE BERTONCELLI. Molto velocemente, circa

35 mila euro di manutenzione e di acquisto di

materiale di consumo per tutte le attività

manutentive all’interno del patrimonio e del

patrimonio comunale sia viabilistico che edile

diciamo così. Ci sono spesa corrente 80 mila euro di

sfalci e potature sul verde pubblico al netto di

quello che invece è il verde all’interno delle

scuole. Manutenzioni varie, sono splittate ai mille

euro fondamentalmente, però l’intervento è in

aumento generale (inc.) quelle cifre sono comunque

espletate soprattutto di manutenzioni ordinarie

all’interno del patrimonio sia di tipo viabilistico

che ambientale, chiamiamolo così, che di patrimonio

edilizio all’i nterno del territorio comunale.

PRESIDENTE. Grazie Assessore. Gli interventi?

Consigliere Bonini prego.

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CONSIGLIERE BONINI. Grazie Presidente. Un piccolo

passo indietro. Ricordo che siamo andati a approvare

il bilancio di previsione prima del 2015, p rima del

consuntivo 2014, tralascio di entrare nel merito

perché si sia fatta questa scelta se ne è già

discusso approfonditamente. Nello specifico di

questa scelta però che cosa si è andato a creare?

Che situazione si è andata a creare? Soprattutto per

qu anto riguarda le istituzioni. Dopo l’approvazione

del bilancio di previsione delle istituzioni stesse,

dal consuntivo è uscito il famoso avanzo, cosa che

si è potuta valutare e sapere in termini numerici

solo con il consuntivo. Grazie a questo avanzo

giustamente vengono incrementate le spese delle

istituzioni stesse, ma parte importante serve anche

per coprire un mancato trasferimento da parte del

bilancio del Comune verso le istituzioni stesse. La

nostra perplessità a domanda cosa sarebbe successo

se invece di approvare prima il bilancio di

previsione delle due istituzioni anche del bilancio

del Comune si fosse approvato prima il consuntivo?

Che probabilmente nel bilancio di previsione e in

questo chiedo conferma al Sindaco, in quanto

titolare dell’assessor ato al Bilancio, delle deleghe

al bilancio, probabilmente nel bilancio di

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previsione del Comune si sarebbe imputato un

trasferimento minore già nel bilancio di previsione,

invece con questa strada si va a fare una variazione

di bilancio diminuendo questi t rasferimenti che

vanno a creare un risultato della gestione corrente

che può essere riutilizzato, riutilizzato in conto

capitale. Buono assolutamente il fatto che gli oneri

di urbanizzazione siano stati tolti dalla copertura

della spesa corrente, anche per ché è un punto che

avevamo criticato in sede di discussone del bilancio

di previsione 2015, però vanno a coprire anche una

parte di investimenti, quei famosi 205 euro e ci

lascia un po’ perplessa questa operazione, perché ci

chiediamo: se si fosse approvat o prima il consuntivo

delle istituzioni che fine avrebbero fatto quei

quasi 670 mila euro di mancati trasferimenti alle

istituzioni? Detto questo corretto il fatto, come ci

aveva già anticipato molto tempo fa il Sindaco

stesso per il differimento dei mutui che era solo

una questione formale, inattesa della delibera della

Cassa Depositi e Prestiti che per quest’anno

continuiamo ad avere questa dilazione, questo

differimento che ci dà un po’ di respiro, prossimi

anni... andrà a ricadere sui prossimi anni e

pr obabilmente l’indebitamento del Comune, nonostante

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sia – come ci siamo detti più volte – basso,

riferito all’ammontare totale del bilancio stesso,

però andrà tutto dilazionato di un anno. Questa era

la nostra perplessità, in più aggiungo una domanda

che ho fatto anche in Commissione ma giustamente il

Sindaco non poteva rispondermi in modo specifico in

quell’occasione, essendo presente l’Assessore

Bertoncelli lo richiedo, ovvero benissimo tutti

questi interventi sia di investimento che di spesa

corrente per la manutenzione ordinaria, chiedo se

all’interno del dettaglio, di tutte queste spese, ci

sia qualcosa di stanziato per qualcosa, per qualche

opera per Recovato. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Bonini.

Interventi? La parola al Consigliere Santunione.

CONSIGLIERE SANTUNIONE. Grazie Presidente. Le

considerazioni che vogliamo fare su questa manovra

di riequilibrio/variazione si dividono in due

blocchi, perché da un lato ci sono delle

considerazioni che riguardano il provvedimento di

riequilibrio i nsieme alle variazioni dell’ente

Comune e dall’altro lato medesimi provvedimenti che

riguardano le due istituzioni del nostro Comune.

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Rispetto al provvedimento di riequilibrio

(variazione di bilancio) che riguarda l’ente Comune,

non ci sono delle questioni di contrarietà da parte

del nostro Gruppo, anche perché trovano in questo

provvedimento inserimento tutta una serie di

investimenti che avevamo anche noi stessi

sollecitato a partire dalla manutenzione

straordinaria strade e marciapiedi, a seguire

un’esigenza che ovviamente il Sindaco e anche gli

Assessori competenti lo sanno, era un’es igenza molto

sentita dalla comu nità scolastica della frazione di

Piumazzo rispetto alla necessità di dotare quello

che è il cosiddetto “pallone” che viene utilizzato

come palestra per le attuali scuole, di spogliatoi e

bagni e una serie di attrezzature che erano

necessarie per poter svolgere l’attività fisica,

perché adesso il pallone era completamente sguarnito

di tutte queste attività che sono assolutamente di

base e necess arie. Aggiungo anche a questo che

condividiamo tutti gli altri interventi più o meno

puntali rispetto all’edilizia scolastica piuttosto

che per l’acquisto per esempio attrezzature di

Polizia Municipale. Prendo alcuni esempi lo chiamo

in modo forse tecnicam ente non del tutto corretto,

diciamo “piano di investimenti”, cioè gli

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investimenti di parte capitale del provvedimento di

riequilibrio. Mi permetterete una nota un po’

polemica, ma abbiamo discusso poco tempo fa della

nostra proposta di destinare una part e dell’avanzo

di amministrazione 2014 risultante dal rendiconto

2014 per la manutenzione straordinaria di strade e

marciapiedi, l’avevamo quantificata in modo generale

in 250 mila euro, di 200 mila euro scusate, poi

avevamo accolto su questo un emendamento presentato

dal Gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle, era

evidente che non sarebbe stato, non era una proposta

che voleva avere degli intenti risolutivi rispetto

al problema della manutenzione straordinaria delle

strade e dei marciapiedi sul territori o comunale.

Siamo stati fortemente criticati per

l’individuazione di questo importo da parte del

Consigliere Marrone, volevo far notare che

effettivamente l’im porto per la manutenzione

straordi naria che è stato stanziato dagli uffici, si

attesa su 250 mila euro, quindi probabilmente anzi

forse, anzi certamente la nostra proposta poi non

era così tanto campata in aria. Ci saranno state

delle ragioni politiche per le quali non l’avete

voluta votare, ma sostanzialmente si attesta su

quello che è l’importo e il provvedimento che con

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questo riequilibrio viene stanziato. Aggiungo anche

che accogliamo sempre con favore il ritorno degli

oneri di urbanizzazione in investimenti in parte

capitale, cioè in quella che è la loro naturale

destinazione che era stato un risu ltato che noi

avevamo sempre apprezzato di questo Comune già a

partire dal 2012. Ovviamente rispetto ai

provvedimenti in materia di bilancio genericamente

intesi che siano provvedimenti di bilancio

previsionale ovvero consuntivo, comunque altri

provvedimen ti di tipo variazione e riequilibrio le

opposizioni non prendono mai dei provvedimenti di

voti a favore, però non c’è contrarietà e quindi su

questo provvedimento ci sarà, anzi ci sono degli

elementi che apprezziamo, quindi ci sarà una

posizione di astensi one. Diverso è il discorso dei

provvedimenti di riequilibrio delle due istituzioni

dico questo perché ne abbiamo lungamente discusso

anche nella Commissione Consiliare. In entrambe le

istituzioni ci sono delle voci di maggiori spese che

risultano essere ac certate a seguito e che vengono

ovviamente coperte con questi provvedimenti di

riequilibrio, un po’ importanti nel senso che prendo

le voci più significative per l’istituzione e

servizi sociali alla voce “assistenza” c’è un stato

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negativo, quindi maggiori spese in previsione di 259

mila euro e 364. Per l’istituzione servizi educativi

e scolastici alla voce “scuola”, anche qui prendo

quella che è la variante di spesa più rilevante,

meno 250 mila euro e 441. Su questi dati abbiamo

ritenuto opportuno chiedere in Commissione una

specifica per capire quali erano le maggiori spese

che avevano determinato questi scostamenti emersi in

sede di riequilibrio ed effettivamente sono state

inviate dai competenti uffici le voci specifiche di

spesa che hanno determinato ovv iamente questi

importi. Le do lettura almeno per macro voci ,

descrizione delle varianti più irrilevanti in parte

spesa corrente relativa all’istituzione per la

gestione dei servizi sociali del Comune di

Castelfranco Emilia. Maggiori spese per tirocini

formativi, maggiori spese per integrazioni RET e

strutture per disabili, altre maggiori spese per

utenze, maggiori spese per minori ospiti in

comunità, interventi di bassa soglia, buoni

alimentari e housing sociale, contributi

assistenziali alle famiglie, sto parlando delle

maggiori spese ovviamente. Istituzione per la

gestione degli s ervi zi educativi e scolastici sempre

come maggiori spese abbiamo delle utenze, abbiamo

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dei servizi: trasporto scolastico. Abbiamo una

manutenzione automezzi trasporto scolastico. Abbiamo

dei contributi a famiglie. Abbiamo dei contributi

sostegno alunni con handicap , contributi a

associazioni di volontariato, contributi alle scuole

per progetti di qualificazione, prestazioni socio -

sanitarie disabili. Prestazione servizi ausiliari,

attività educative, manutenzione utenze. Questa

tabella schematica si accompagna con una serie di

spiegazioni di dettaglio di quali sono le ragioni

che hanno determinato per ciascuna di queste voci,

gli incrementi della previsione di spesa che

sostanzialmen te arrivano per la seconda parte,

chiamiamola economico – finanziario 2015. Per

esempio c’è una voce: 1A e 4D la voce di

manutenzione, manutenzione scuola dell’infanzia e

un’altra voce di manutenzione. Porto questo perché è

un esempio, non c’è solo questo ma è significativo.

È motivata dalla programmazione degli interventi

manutentivi agli edifici e la manutenzione del verde

pertinenziale che vede un’intensificazione durante i

mesi estivi di sospensione dell’attività didattica.

Altre spese sono derivate da valutazioni

sopravvenute, altre spese dei problemi manutentivi

per esempio che i mezzi di proprietà

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dell’amministrazione comunale hanno presentato.

Incremento del numero delle famiglie in situazione

di fragilità economica, quantificazione del

necessario st anziamento in base alle domande di

iscrizione dei centri estivi. Spese per il

completamento dell’ammissione dei bambini ai nidi

d’infanzia per l’anno educativo 2015/2016;

erogazione del servizio di trasporto scolastico per

il periodo gennaio – giugno 2015 ha richiesto un

incremento della spesa per le prestazioni di

accompagnamento avendo dovuto garantire la presenza

di accompagnato ri aggiuntivi rispetto alle

previsioni di bilancio. La maggior spesa è stata

dovuta perché la figura dell’accompagnatore è

prevista per legge laddove ricorrono determinate

condizioni. Tutto questo per dire che cosa? Che

quello che emerge da questi elenchi di dettaglio che

ci sono stati forniti, è che questi incrementi di

spese hanno due ragioni: alcune derivano da

necessità sopravvenute, penso per esempio un

incremento della previsione di spese delle utenze

relativamente a plessi di nidi e scuole

dell’infanzia che deriva da valutazioni sopravvenute

successive alla predisposizione al bilancio di

previsione e lo strumento dei riequili bri variazione

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di bilancio è proprio lo strumento normativamente

previsto per andare a copertura di queste spese e

riportare in equilibrio il bilancio finanziario

dell’ente o delle istituzioni. Noi crediamo che

debba trattarsi di spese sopravvenute perché non

tutte hanno questa natura, per esempio gli

interventi manutentivi del verde pertinenziale che

vede un’intensificazione durante i mesi estivi di

sospensione dell’attività didattica, ma questa non

era una spesa chiamiamola “ordinaria”, cioè che non

ha la natura dell’eccezionalità, del fatto di essere

sopravvenuta , del fatto di essere straordinaria,

perché che la manutenzione del verde pertinenziale

vede un’intensificazione durante i mesi estivi, ci

pare un dato di fatto di un qualcosa che

tendenzialmente più o meno si verifica tutti gli

anni, perché fa parte del ciclo della natura. La

presenza per esempio di problemi manutentivi, questi

problemi manutentivi dei mezzi di proprietà

dell’amministrazione comunale sono delle esigenze

sopravvenute o sono delle e sigenze che c’erano già

al momento dell’approvazione del bilancio di

previsione, perché ricordiamoci che questo

provvedimento di riequilibrio interviene a una

distanza di neanche tre mesi dall’approvazione del

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bilancio di previsione. Ora, francamente, risp etto

alle variazioni, al riequilibrio delle istituzioni,

noi abbiamo qualche dubbio sulla correttezza di

questo provvedimento, perché è vero che da un lato

ci sono delle spese che (inc.) sopravvenute, ma

dall’altro lato invece ci sono delle spese che

sembrano decisamente non avere queste

caratteristiche e ci fanno sorgere il dubbio che

siano il dubbio di una precisa ponderazione al

momento del bilancio di previsione, della redazione

del bilancio di previsione che è un bilancio

previsionale annuale e che nel momento in cui viene

approvato deve, almeno con le condizioni esistenti

in quel momento, garantire l’equilibrio per tutto

l’anno in corso, perché si fanno delle valutazioni

che devono avere almeno in linea astratta in

generale, una loro estensione tempora le per l’anno

di riferimento, si chiama infatti bilancio di

previsione 2015, non si chiama bilancio di

previsione per il primo semestre 2015 ovvero

bilancio di previsione per enne mesi dell’anno 2015

e francamente alcune di queste spese ci pare che non

abbiano esattamente quella natura di spese

sopravvenute, di spese eccezionali , di spese

urgenti, ma che siano in realtà frutto di una

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ponderazione solo parziale che è stata fatta al

tempo del bilancio di previsione, per altro questa

cosa è stata anche in part e dichiarata dal Sindaco,

cioè alcuni servizi erano stati coperti solo

calcolando il primo semestre in attesa di andare a

dare copertura per il semestre successivo, se non ho

capito male in Commissione, ma su questo mi rimetto

ovviamente alle spiegazioni d el Sindaco, per andare

a ricalibrare la copertura per il semestre

successivo in sede di riequilibrio. Di fronte a uno

strumento finanziario che ha l’indicazione di

previsione annuale, non ci pare che una procedura di

questo tipo sia corretta. Quindi sui pr ovvedimenti

di riequilibrio/variazione del bilancio

dell’istituzione, ovviamente la nostra posizione è

fortemente contraria, più che altro per i contenuti

fatti con il metodo che sono andata a dichiarare.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Santunione.

Consigliere Benuzzi prego.

CONSIGLIERE BENUZZI. Grazie Presidente. Il

Sindaco quando ci presentò il bilancio di previsione

2015 usò un’espressione che a me personalmente

piacque molto, chiamò “bilancio di transizione”

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atteso la fase di difesa appena prima de ll’attacco

in alcuni sport e direi che Sindaco l’atto sia

iniziato, iniziato con la riorganizzazione dell’ente

della quale oggi vediamo già molteplici benefici,

due dei quali ne abbiamo visti proprio con

l’approvazione dei debiti fuori bilancio di qualche

minuto fa e un altro lo vediamo anche in questo

momento dal punto di vista tecnico, non solo per

tutti gli investimenti che il Sindaco e la Giunta

oggi ci propongono ma anche per il fatto che

arriviamo a fare un provvedimento di equilibrio di

bilancio un m ese prima di quelli che sono i termini

di scadenza di legge, quindi da questo punto di

vista io rappresentante tutto il Gruppo, ci sentiamo

di fare i complimenti alla struttura tecnica per

avere gestito in maniera così egregia e così veloce

questo tipo di percorso e ringraziamo fortemente.

Abbiamo un sogno, il sogno sarebbe quello di portare

anche il bilancio previsionale 2016 entro il 31

dicembre. Sappiamo che per quest’anno sarà

complicato, perché c’è un po’ di materiale da

digerire, però per gli anni suc cessivi sarà una cosa

molto molto bella. La variazione di bilancio insieme

a dei quelli equilibri che il Sindaco con la Giunta

oggi ci propongono, fu promessa dal Sindaco anche

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durante gli incontri pubblici e ben spiegò in quel

momento quanto fosse necessa rio approvare prima il

bilancio di previ sione, fare il riaccertamento

(inc.) e poi procedere all’approvazione del bilancio

consuntivo. Volevo fare un piccolo focus anche se in

realtà Sindaco e Assessore Bertoncelli hanno già

sufficientemente e egregiamente espresso queste

cose, per le strade i dati che prima si citavano

anche da parte dei Consiglieri sono intorno ai 250

mila euro, in realtà facendo una cernita totale di

tutte le cifre che in realtà vanno a coprire quello

che è l’intero ambito della manutenz ione o,

comunque, messa in manutenzione dei manti stradali e

di tutte le loro pertinenze, abbiamo i 250 mila euro

da manutenzione stra ord inaria, strade e marciapiedi.

Ci sono i 50 mila euro per la riqualificazione del

tratto stradale in corrispondenza dell a località

California, ma ricordiamo che ce ne sono altri 70

mila già spesi, quindi si vanno a sommare. Ci sono i

35 mila euro per la manutenzione dei guardrail e ci

sono già spesi 112 mila e 948 euro sempre per la

manutenzione delle strade, in totale l’in vestimento

già fatto nel corso di questo anno sono circa 450

mila euro, quindi doppiamo e forse di più la

proposta che ci fu fatta la volta scorsa e con

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rammarico non ci fu accettato l’emendamento e fu un

vero peccato. Molto bene anche gli investimenti per

le scuole, soprattutto per l’ampliamento

Guinizzelli, quindi il progetto tecnico, e ce ne

siamo accorti la settimana scorsa quanto sia

rumorosa l’aula Magna del Gu inizzelli, quindi

assolutamente ben venga tutto quello... la mensa del

Guinizzelli, tutto qu el lavoro di insonorizzazione

per fare in modo che... non oso immaginare durante

l’ora di mensa cosa possa succedere dal punto di

vista acustico in quella sala, quindi davvero ben

venga. Vado velocemente a chiudere chiedendo al

Sindaco e alla Giunta di far e un follow-u p di tutti

questi lavori che ci propongono , soprattutto le

parti in conto capitale (inc.) e magari informare

anche il Consiglio di come questi lavori in conto

capitale vengono a procedersi. Il Gruppo del Partito

Democratico rinnova davvero e q uesta volta in

maniera ancora più convinta di quanto non lo fosse

precedentemente, la fiducia al Sindaco, la fiducia

alla Giunta e cominciamo a prendere fiducia nella

capacità dei nostri dirigenti che per ora si sono

veramente dimostrati molto competenti e disponibili

e come abbiamo visto prima anche pragmatici. Io

ancora ringrazio il Sindaco e la Giunta per la

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scelta della riorganizzazione del Comune che se già

si vedono i risultati con questi piccoli

accorgimenti, immagino che andando avanti nel futuro

po ssiamo vedere ancora meglio questi benefici. Bene

per noi la mossa strategica del riapplico

dell’avanzo delle istituzioni alle istituzioni per

avere più risorse da parte dell’ente comunale per la

spesa aprendo addirittura finestre sul saldo di

patto ovvero non andare a inficiarci. Gli

investimenti rimangono il cuore pulsante

dell’attività di governo di un Comune e più ce ne

sono meglio è. Nel momento in cui si fanno

investimenti che si rinvestono tutte quelle che sono

le risorse che i cittadini mettono a di sposizione

dell’ente, pensiamo che sia uno dei momenti più alti

dal punto di vista politico che un ente possa

percorrere. Ultima nota: chi associamo anche al

plauso dei Gruppi che ci hanno preceduto, avere

rimesso gli oneri di urbanizzazione, avere tolto g li

oneri di urbanizzazione alla copertura di spesa

corrente è cosa molto buona, tra l’altro il Sindaco

era un’azione che aveva promesso di fare e vediamo

oggi mantenuta. Grazie

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PRESIDENTE. Grazie Consigliere Benuzzi.

Interventi? Consigliere Carini prego .

CONSIGLIERE CARINI. Grazie. Un intervento

velocissimo, faccio solo un paio di domande. Vorrei

conoscere, se è possibile, la cifra che verrà

destinata alla manutenzione ordinaria delle strade e

in particolare se si può, se è disponibile, la cifra

relativa alla segnaletica stradale e poi un’altra

cifra che mi piacerebbe conoscere quella dedicata

alla valorizzazione del centro storico. Grazie.

PRESIDENTE. Ci sono altri interventi intanto?

Chiudiamo qui il primo giro, la parola all’Assessore

Bertoncelli così risponde anche alle richieste dei

Consiglieri, prego.

ASSESSORE BERTONCELLI. La valorizzazione del

centro storico sono 100 mila euro in conto capitale,

per quello che riguarda la segnaletica orizzontale e

verticale sono 55 mila euro in spesa corre nte,

mentre invece per quello che riguarda il discorso di

Recovato la prima ipotesi, l’ipotesi di prima

battuta è quella di fare una certa sistemazione

soprattutto di via Spalato. Dal punto di vista del

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ripristino dell’asfalto e della segnaletica

orizzontale e verticale. In prima battuta insieme

alla sistemazione della segnaletica orizzontale e

verticale della zona dell’incrocio tra via Spalato e

la provinciale. Per quello che riguarda il discorso

della viabilità, sì ha aggiunto tutto il Consigliere

Benuzzi, quindi altre cose non ce ne sono. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Assessore Bertoncelli, la

parola al Sindaco, prego.

SINDACO REGGIANINI. Grazie Presidente. Rispetto

ai chiarimenti, più che chiarimenti, lo spunto che

offriva Bonini nella sua riflessione , noi abbiamo

fatto... ho insistito molto nel fare il

previsionale, perché avevamo legato alcune opere che

per noi erano decisive rispetto alla loro esecuzione

in corso d’estate e se avessimo approvato oggi il

bilancio di previsione, noi quelle opere non

l’avremmo viste realizzate in corso di estate, penso

in particolare a quelle che erano già finanziate

come il parcheggio est di Piumazzo. Siamo nel corso

del Contest, credo che lunedì si apriranno le buste

sulle offerte, quindi è ragionevole pensare che

entro la fine del mese di luglio, nella peggiore

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delle ipotesi inizieranno i lavori. Se avessimo

approvato oggi noi quei lavori non li avremmo visti

realizzati durante i mesi di sospensione

dell’attività scolastica, penso al bando scuole per

il CP, i due CP c ofinanziati poi lì il decreto mutui

ha avuto dei tempi diversi da quelli che ci si

aspettava, il nostro pezzo l’avevamo fatto. Per

altro anche volendo approvare... noi l’avanzo lo

possiamo applicare solo dopo aver approvato il

consuntivo, quindi non avremm o potuto applicare

avanzo come facciamo oggi delle istituzioni al

bilancio di previsione e per altro che le

istituzioni avrebbero avuto avanzo era un fatto

pacifico nella misura in cui l’avanzo che è

disponibile, che è disponibile fino a prima di

questa variazione, è l’avanzo non dell’esercizio

finanziario 2014 era il trascinamento degli utili

prima del 118, dell’avanzo dopo, dei diversi

esercizi delle due istituzioni, quindi in realtà che

anche dopo il riaccertamento avremmo avuto alcune

somme a disposizio ne nei bilanci delle istituzioni,

in particolare sull’avanzo era un fatto... non

bisognava essere dei profeti per immaginare che

sarebbe stato così. Mi dispiace la valutazione che

viene fatta da parte della Lista Civica rispetto

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alla scelta di fatto di rid urre il trasferimento

alle istituzioni e quindi di “costringere” le nostre

istituzioni a applicare i loro avanzi, intanto c’è

un tema per cui applichiamo avanzo che sono soldi

della nostra comunità, trasferite e non utilizzate

negli anni passati che ci con sente di finanziare

nuova spesa, abbiamo finanziato capitoli che non

trovavano copertura dentro al Comune con il bilancio

di previsione. Adesso dico una banalità: se noi

scegliamo che da settembre non finanziamo più le

convenzioni con le scuole paritarie, è una somma

importante del nostro Comune, come dire ci sono

somme che se siamo in condizioni di coprire le

copriamo, cioè della serie: se non mettiamo i soldi

sulla convenzione con il teatro a settembre la

stazione teatrale non inizia, quindi è vero che il

bilancio di previsione è arco anno, bene ci

mancherebbe, ma ci sono anche spese che tu impegni

non il primo di gennaio, che impegni il 10 di

settembre, il 30 settembre e quindi quelle spese lì

le impegni se le hai finanziate te le puoi

permettere, altrime nti non le impegni. L’operazione

che ti consente di finanziare... a esempio sullo

specifico minori mettiamo dei soldi, perché... lo

dico per chiarezza: noi abbiamo approvato il

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bilancio di previsione il 10 aprile, ma

contabilmente è chiuso da metà febbraio , prima va

caricato il bilancio, non è che vado in Consiglio

Comunale il 10 e l’ho chiuso l’8 di aprile, è chiuso

dall’inizio di febbraio contabilmente, quindi alcune

cose sono decisamente maturate dopo e poi sapevamo

che c’erano cose che non trovavano cop ertura nel

bilancio di previsione e che l’avrebbero potuta

trovare con il differimento mutui. L’operazione che

facciamo in più rispetto a quello che avevo

annunciato è che riducendo il trasferimento alle

istituzioni, perché un pezzo è riduzione di

trasferi mento, un pezzo è maggiori entrate anche per

le istituzioni rispetto alle compartecipazioni, ma

noi riduciamo per finanziare altri interventi sul

bilancio del Comune in conto capitale, in spesa

corrente e anche in manutenzione ordinaria. Correggo

tutti, perché noi sulla manutenzione strade, perché

i 180 mila euro del precedente punto non è mica

manutenzione strade e patrimonio viabilistico, i

sottopassi ce li dimentichiamo? Vanno caricati,

vanno anche pagati oltre che fatti, perché poi i

(inc.) ce li abbiam o comunque. A me pare che se si

vuole votare contro non è che... a me pare che

votare questa sera a questa variazione di bilancio

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anche sulle istituzioni, tra l’altro sulla scorta di

valutazioni che di politico non hanno nulla, ripeto:

valutazioni più o me no fondate, non voglio neanche

entrare nel merito, ma che di politico non hanno

nulla, mi sembra che sia un po’ pretestuoso sotto il

profilo politico, quindi mi sarei aspettato stasera

un voto unanime su tutti e tre i provvedimenti,

perché consente di fina nziare interventi

significativi per la nostra comunità che saremo

chiamati a svolgere e a realizzare nel minor tempo

possibile, compatibilmente con tutto il lavoro che

c’è da fare, ma nell’interesse della comunità.

Onestamente stasera su questo punto mi sa rei

aspettato un voto favorevole da parte di tutto il

Consiglio Comunale. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Sindaco. Iniziamo il secondo

giro, ricordo gli accordi in Conferenza Capigruppo,

10 minuti di intervento per Gruppo consiliare. Prego

Consigliere Franch ini.

CONSIGLIERE FRANCHINI. Apprezziamo sicuramente

buona parte dei provvedimenti di riequilibrio

previsti nel bilancio del Comune sia per la

destinazione che per gli importi. Anche noi siamo

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perplessi sull’entità delle variazioni previste per

le istituzi oni, veramente non capiamo come

precedentemente possono esserci state delle

valutazioni così discostanti negli importi rispetto

al bilancio di previsione 2015. Non ci sentiamo di

votare favorevolmente, ma sicuramente, diversamente

da occasioni precedenti, scoop della serata non

voteremo contro in nessuno dei tre punti. Chiedo

ulteriore spiegazione all’Assessore Bertoncelli per

la manutenzione e l’asfalto e la segnaletica di cui

ci ha parlato prima su Recovato, ha parlato di

ipotesi chiediamo se è un’ipotesi o una certezza e

se è previsto qualcosa per l’arredo urbano sempre su

Recovato. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Franchini. Altri

interventi? Consigliere Santunione prego.

CONSIGLIERE SANTUNIONE . Grazie Presidente. Anche

noi francamente dispia ce sentire definire

pretestuoso politicamente quello che è stato il

nostro intervento e sentire dire che abbiamo fatto

delle valutazioni che di politico non hanno nulla,

ritenevamo e continuiamo a ritenere che in realtà

l’aver fatto delle valutazioni, poi possono essere

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condivisibili o meno, ci mancherebbe, ognuno può

rimanere dell’idea, della propria idea e non

vogliamo cambiarla, portiamo quello che è il nostro

parere e il nostro contributo, ma l’aver fatto delle

valutazioni rispetto a delle scelte all’in terno di

bilanci quali quelli delle istituzioni che sono

stati rivisti che vanno a gestire complessivamente,

comunque, un importo che è circa un terzo del

bilancio del Comune avendo indicato quelle che

secondo noi potevano essere state, come dire, delle

sc elte sopravvenute oggi non del tutto giustificate

ma che potevano trovare una diversa valutazione al

momento del bilancio di previsione, io credo che

questo sia un ragionamento che abbia un contenuto

politico. Poi non voglio assolutamente modificare

l’opinione del Sindaco, può pensarla come vuole,

però non ci sentiamo né qui a dire cose che non

hanno contenuto politico perché riteniamo che le

abbiano, né certamente a dare delle valutazioni

politicamente pretestuose. Non capisco neanche

l’affermazione fatta dal Sindaco sul dispiacere che

ha per la nostra scelta rispetto all’applicazione

dell’avanzo delle istituzioni, perché dell’avanzo

delle istituzioni noi non abbiamo parlato, quindi

francamente questo dispiacere non capisco quale tipo

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di fonte possa avere, perché rispetto alla scelta di

andare a applicare l’avanzo delle istituzioni al

bilancio delle istituzioni , non c’è da parte nostra

né nessuna critica né nessuna contrarietà, semmai

avevamo proprio fatto la critica contraria, cioè il

fatto che le due istit uzioni che appunto gestiscono

non solo una parte importante del bilancio del

Comune, ma soprattutto gestiscono dei servizi

fondamentali, possano chiudere la gestione con un

utile di importo importante quale quello che era il

risultato dal rendiconto 2014 q uindi su questo tipo

di operazione contabile e finanziaria nessun tipo di

critica da parte nostra. Abbiamo qualche perplessità

che continua a esserci e che non ci fa avere una

posizione non solo favorevole, ma neanche di

astensione rispetto alle variazioni e riequilibri

che attraverso questa manovra trovano copertura,

perché continuiamo ad avere l’idea, ma leggendo i

documenti non perché ci siamo oggi svegliati in

questo modo che alla base di questo provvedimento ci

sono tutta una serie di spese che a nostr o parere

potevano essere previsto e diversamente previste

anche prima. Ribadisco quella che è la nostra

posizione, ci sarà un foto contrario sul

provvedimento di riequilibrio delle due istituzioni,

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ci sarà voto di astensione sul provvedimento di

riequilibro del Comune nel quale aggiungo anche,

rispetto a quello che ho dichiarato nell’intervento

precedente, c’è un altro elemento che riteniamo di

valore che è quello del completamento delle opere di

urbanizzazione dei due PUA top 5, via (inc.)

attraverso l’esc ussione della fideiussione, erano

due situazioni che erano rimaste purtroppo e non per

colpa dell’ammi nistrazione dell’ente Comune, ci

mancherebbe, erano rimaste in sospeso e quindi

procedere a questo tipo di operazione porta al

completamento di opere di u rbanizzazione che in

entrambi i casi hanno, ovviamente, un interesse e

un’importanza per la collettività. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Santunione.

Consigliere Benuzzi prego

CONSIGLIERE BENUZZI. Grazie Presidente. Anche noi

saremmo molto rap idi, il voto del Partito

Democratico sarà favorevole grazie.

PRESIDENTE. La parola all’Assessore Bertoncelli

per rispondere alle richieste dei Consiglieri,

prego.

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ASSESSORE BERTONCELLI. Per quello che riguarda

Recovato ho parlato di ipotesi, per la s emplice

ragione del fatto che come sull’edilizia scolastica,

edilizia sportiva eccetera eccetera stiamo

costruendo in questo momento tutte le progettazioni

dividendo, come al solito, le varie competenze

all’interno degli uffici. Abbiamo dei tecnici che s i

stanno occupando di viabilità, segnaletica

orizzontale e verticale, tecnici che si occupano di

manutenzione degli edifici pubblici e delle scuole e

altri che si interessano delle manutenzioni dei

edifici sportivi. Ipotesi è semplicemente mettendo

in fila tutte le esigenze, tutte le priorità, tutte

le necessità, in prima battuta e quindi ipotesi si è

pensato su Recovato di fare tutte queste

valutazioni, su via Spalato e sull’incrocio tra via

Spalato e la Provinciale, naturalmente le dobbiamo

mettere in fila all’interno di un budget che è

quello definito e all’interno di una progettazione

definita, stessa cosa per quello che riguarda

l’arredo. Abbiamo il budget di 50 mila euro, adesso

vado a memoria credo di non sbagliarmi, per quello

che riguarda l’arredo urb ano, è previsto l’acquisto

di attrezzature di arredo urbano e contiamo di

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metterli anche qualche cosa a Recovato. Per quanto

riguarda le progettazione stiamo già, come dicevo,

facendo una serie di valutazioni di progetti secondo

il nostro quadro conoscitiv o più o meno così della

situazione manutentiva delle scuole e del patrimonio

comunale edilizio del Comune di Castelfranco

partendo da una semplice priorità, anche in questo

caso come dicevo anche prima nell’interpellanza di

prima, i tempi sulle scuole e su lle attrezzature

sportive dobbiamo essere, soprattutto sulle scuole,

al massimo della velocità, massimo della priorità

per garantire l’attività scolastica che ripartirà a

settembre, su altre attività si possono un attimo

procrastinare perché non c’è l’esig enza di. Per il

discorso della manutenzione del patrimonio

scolastico all’interno delle istituzioni, c’è anche

da valutare che erano tutte voci di bilancio che

erano già state inserite e sono state rimpinguate –

scusate il termine – anche per evidenti

sopravvenienze. Abbiamo avuto alcune situazioni in

alcune scuole dove ci sono da fare degli interventi

manutentivi che quando è stato chiuso il bilancio di

previsione non erano prevedibili, tutto qua. Grazie.

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PRESIDENTE. Grazie Assessore Bertoncelli. La

parola al Sindaco per le conclusioni.

SINDACO REGGIANINI. Più che le conclusioni vorrei

fare un ragionamento politico molto breve senza

tediare nessuno. Il ragionamento politico è il

seguente e non giudico quello che i Gruppi di questo

Consiglio hanno dett o, faccio un ragionamento

politico: votando contro ai due provvedimenti di

riequilibrio delle istituzioni di fatto si vota

contro anche al provvedimento di riequilibrio del

Comune che con i minori trasferimenti alle

istituzioni rimette gli oneri sugli inve stimenti e

finanzia con l’avanzo economico degli investimenti

per circa 555 mila euro, vi leggo quali sono gli

investimenti che noi, con il voto favorevole alle

tre delibere, perché non è solo una, perché se voto

contro di là vuol dire che non condivido qu ello che

vado a fare dall’altra parte, bene! Che sono:

manutenzione straordinaria strade e marciapiedi e

riqualificazione tratto stradale California, oneri

di urbanizzazione 300 mila euro. Manutenzione

straordi naria guardrail, proventi concessione

edilizia 35 mila euro che se non rimetto di qua devo

tenere di là sulle istituzioni per coprire il

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trasferimento. Poi abbiamo il campo sportivo

Cavazzona, 13 mila, avanzo economico. Il Guinizzelli

35 mila, avanzo economico. Fornitura posa spogliatoi

Cupola Geodeti ca di Piumazzo, avanzo economico.

Questo è il ragionamento politico che vorrei

proporre al Consiglio Comunale che il voto contrario

sui minori trasferimenti alle istituzioni (inc.) non

ci consente di finanziare questa roba qua di fatto,

poi è vero che il C onsiglio Comunale è ampio, è

variegato ci sarà anche chi voterà a favore, io

spero! Però è grazie al voto favorevole che poi

facciamo le cose, perché altrimenti se non ci si fa

carico le cose poi non vengono fatte, questo è il

ragionamento politico del Sin daco. Grazie.

PRESIDENTE. A questo punto passiamo alle

votazioni. Votiamo singolarmente per i singoli

punti, incominciamo dal punto numero 7:” Istituzione

per la gestione dei servizi educativi e scolastici

del Comune di Castelfranco Emilia. Provvedimento di

riequilibrio della gestione ex articolo 193 del

D.LGS. 267/2000. Parziale destinazione avanzo di

amministrazione 2014 ”. Chi è favorevole? Favorevoli

13. Chi è contrario? Contrari 2. Chi si astiene? Tre

astenuti. I due contrari sono i Consiglieri:

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Santunione e Carini. I tre astenuti sono i

Consiglieri: Bonini, Franchini e Pettazzoni. Votiamo

per l’immediata eseguibilità, chi è favorevole? Chi

è contrario? Chi si astiene? Idem come prima, il

Consiglio ha approvato. Passiamo al punto numero 8:

“Istituzione per la gestione dei servizi sociali del

Comune di Castelfranco Emilia. Provvedimento di

riequilibrio della gestione ex articolo 193 del

D.LGS. 267/2000. Parziale destinazione avanzo di

amministrazione 2014 ”. Chi è favorevole? Favorevoli

13. Chi è contrari o? Contrari 2. Chi si astiene?

Astenuti 3. I contrari sono i Consiglieri:

Santunione e Carini. Gli astenuti i Consiglieri:

Bonini, Franchini e Pettazzoni. Votiamo per

l’immediata eseguibilità. Chi è favorevole? Chi è

contrario? Chi si astiene? Idem come prima, il

Consiglio ha approvato. Punto numero 9 all’Ordine

del giorno: “ Provvedimento di riequilibrio della

gestione ex articolo 193 del D.LGS. 267/2000.

Parziale destinazione avanzo di amministrazione

accertato con il rendiconto 2014 ” . Chi è favorevole?

Fa vorevoli 13. Chi è contrario? Nessun contrario.

Chi si astiene? Astenuti 5. I Consiglieri astenuti

sono: Santunione, Carini, Bonini, Franchini,

Pettazzoni. Votiamo per l’immediata eseguibilità.

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Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?

Idem come p rima, il Consiglio ha approvato. Ci sono

domande di attualità?

10. Domandi di attualità.

PRESIDENTE. Consigliere Bonini prego.

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CONSIGLIERE BONINI. Grazie Presidente. Chiedevo

quel era lo stato di verifica relativamente allo

statuto comunale e alla modifica relativa all’acqua

pubblica. Grazie.

PRESIDENTE. Rispondo io. Gli uffici stanno

provvedendo a redigere gli atti necessari e quindi

con molta probabilità nel prossimo Consiglio

Comunali lo porteremo per l’approvazione definitiv a.

Altre domande? Allora buonanotte a tutti e ci

vediamo alla prossima.