caratteristiche del mercato del lavoro studio del fabbisogno occupazionale per settore/area condotto...
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Caratteristiche del Mercato del Lavoro
Studio del fabbisogno occupazionale per settore/area condotto prendendo in considerazione i 18 comuni che compongono il Sistema di Lavoro Locale (SLL) di Lanciano.
elaborazione documenti prodotti da Abruzzo Lavoro, Union camere, Istituto G.Tagliacarne
Tonino Di Toro - 10-16 Nov. 2004
Cosa sono i Sistemi Locali del Lavoro 1/2
Sono aggregazioni di comuni che derivano da una ricerca condotta da Istat ed Irpet in collaborazione con l'Università di Newcastle Upon Tyne.
L'obiettivo di base è la costruzione di una griglia sul territorio determinata dai movimenti dei soggetti per motivi di lavoro; l'ambito territoriale che ne discende rappresenta l'area geografica in cui maggiormente si addensano quei movimenti.
Cosa sono i Sistemi Locali del Lavoro 2/2
Si aggregano unità amministrative elementari (Comuni) individuati sul territorio dalle relazioni socio-economiche.
I criteri adottati per la definizione dei SLL sono i seguenti:
Autocontenimento
Contiguità
Relazione spazio-tempo
In base a questi elementi si è giunti a determinare 784 SLL sull'intero territorio nazionale.
I sistemi locali del lavoro, così come i distretti industriali determinati dall'Istat, sono scevri da vincoli amministrativi.
Quindi un SLL può essere formato da comuni appartenenti a province o regioni diverse.
La classificazione per regione avviene secondo il comune capoluogo del SLL, individuato in base alla numerosità di persone che vi si dirigono per motivi di lavoro.
SSL di Lanciano
ALTINO, ATESSA, BOMBA, CASTEL FRENTANO, FOSSACESIA, FRISA, LANCIANO, MOZZAGROGNA, PAGLIETA, PENNADOMO, ROCCA SAN GIOVANNI, ROCCASCALEGNA, SAN VITO CHIETINO, SANTA MARIA IMBARO, SANT'EUSANIO DEL SANGRO, TORINO DI SANGRO, TORNARECCIO, TREGLIO
Artigianato
Incremento Unità Artigiane (2001-2002)
3,3%
3,8%
2,3%
0,0%
0,5%
1,0%
1,5%
2,0%
2,5%
3,0%
3,5%
4,0%
COMUNI SLL PROVINCIA di CHIETI REGIONE
Sono state registrate nel 2002 (Cresa) oltre 2.200 imprese artigiane, 932 delle quali sono concentrate nel solo comune di Lanciano, con una velocità di crescita delle imprese artigiane nella provincia e nei comuni lancianesi, rispettivamente del 3,8% e 3,3%, superiore alla media regionale del 2,3%.
Artigianato
2002 2003 Variazione
Occupati 21.264
22.589
6%
Da un punto di vista occupazionale, il tasso di occupazione nel settore artigianato è destinato ad incrementarsi del 6%.
Il numero di occupati nella provincia passerà da 21.264 a 22.589, con un incremento di oltre 1.000 unità di addetti.
Agricoltura
Il SLL di Lanciano mostra un’agricoltura a maggior valore aggiunto di tutti i SLL provinciali, subito dopo quello di Chieti. Infatti l’agricoltura ha fatto registrare nel 2003 quota 76 milioni di euro
Perano 3Villa Smaria 6Crecchio 9Guardiagrele 10Orsogna 13Castel di Sangro 14Casoli 19Vasto 71Pe 73Lanciano 76Chieti 77
Distribuzione del Valore Aggiunto dell'Agricoltura Provincia CH
Agricoltura
2002 2003 Variazione
Occupati 5136
5263
2%
Da un punto di vista occupazionale, prendendo in considerazione gli addetti alle industrie alimentari, secondo le previsioni offerte dall’Excelsior, il tasso provinciale di crescita previsto è del 2%
Servizi alle Persone
Crecchio 21Perano 24Villa Smaria 28Orsogna 35Casoli 79Castel di Sangro 86Guardiagrele 93Vasto 483Lanciano 491Chieti 563Pescara1782
Distribuzione delle Unità Servizi alle PersoneProvincia Chieti
Il SLL di Lanciano occupa il primo posto in termini percentuali nella graduatoria dei SLL regionali, posizionandosi,invece, subito dopo quello di Pescara e di Chieti, (rispettivamente con 1.782 e 563 unità) per numero di unità volte ai servizi alle persone: 491.
Servizi alle Persone
2002 2003 Variazione
Occupati 8369
8752
4%
Da un punto di vista occupazionale, prendendo a riferimento il settore “servizi alle persone”, l’istituto Excelsior, come mostrato dalla seguente tabella,
prevede, per la Provincia di Chieti, un incremento del 4% degli occupati.
Da questo punto di vista, in termini di unità volte ai servizi personali e sociali, è possibile ritenere che il SLL in questione registrerà un incremento di occupazione proporzionale a quello previsto per il complesso della Provincia.
Industria
meno del 5%più del 5%7101150394544599906
Valore aggiunto dell'industria (milioni di euro) per SLL (Fonte: Istituto Tagliacarne 2003)
Lanciano, con quota 599 milioni di euro, è il SLL Regionale più produttivo, subito dopo alcuni comuni facenti parte del SLL di Pescara (Francavilla, Ortona e S.Giovanni T.)
Industria
2002 2003 Variazione
Occupati 74850
76497
2%
Da un punto di vista occupazionale, prendendo a riferimento il settore “Industria”, l’istituto Excelsior, come mostrato dalla seguente tabella,
prevede, per la Provincia di Chieti, un incremento del 2% degli occupati.
Informatica
Da utilizzatore Da programmatore Non richiesta Totale
Industria 347 18 1282 1647
Costruzioni 102 0 581 683
Commercio 149 6 348 503
Servizi 352 8 872 1232
Totale 950 32 3083 4065
L’Excelsior, all’interno della Provincia di Chieti, prevede un totale di 4.065 nuove assunzioni che, nella loro totalità, sono rivolte a coloro che possiedono conoscenze informatiche.
La maggior parte delle assunzioni previste (3.083) sono rivolte a coloro che possiedono conoscenze al livello generale, mentre, la restante parte, si ripartisce tra gli utilizzatori (950) e tra i programmatori (32).
Informatica
% Assunzioni con conoscenze Informatiche per Settore
12%
17%
30%
41%
0% 10% 20% 30% 40% 50%
Commercio
Costruzioni
Servizi
Industria
E’ possibile notare che il settore delle Industria (41%) è quello che richiede più numero di occupati con conoscenze informatiche, seguito dai Servizi (30%), dalle Costruzioni (17%) e dal Commercio (12%).
Edilizia
Distribuzione delle imprese di costruzione sulla Provincia
fino a 4050147199221910114012153006
Fonte: Istituto Tagliacarne
Il SLL di Lanciano, ad esclusione dei comuni che ricadono nel SLL di Pescara (Francavilla, S.Giovanni T. e Ortona) mostra la più alta concentrazione di imprese dell’intera provincia, con quota 910 unità
Edilizia
2002 2003 Variazione
Occupati 13840
14523
5%
Da un punto di vista occupazionale, prendendo a riferimento il settore “Costruzioni”, l’istituto Excelsior, come mostrato dalla seguente tabella,
prevede, per la Provincia di Chieti, un incremento del 5% degli occupati.
Turismo
Il SLL di Lanciano (in Azzurro), ad esclusione dei comuni facenti parte di Pescara (Francavilla, S.Giovanni T. e Ortona), mostra la più alta densità di unità ricettive (450) dell’intera provincia, subito dopo Vasto.
Crecchio 13Perano 18Orsogna 22Villa Smaria 62Casoli 78Guardiagrele 104Castel di Sangro 288Chieti 442Lanciano 450Vasto 506Pescara 1.406
Diistribuzione delle Unità Ristorative-AlberghiereProvincia Chieti
Turismo
2002 2003 Variazione
Occupati 4178
4397
5%
In particolare, considerando il settore “Alberghi, ristoranti e servizi turistici” l’Istituto stima una crescita occupazionale del 5%. In particolare, dalla seguente tabella,
L’Excelsior mostra che l’occupazione passerà
da 4.178 a 4.397
Ambiente
Lanciano, come facilmente individuabile (in azzurro), rappresenta un SLL che mostra possedere il numero più elevato (1.642) di unità artigianali e servizi turistici, subito dopo quello di Vasto.
Crecchio 55Perano 95ORSOGNA 116Castel di Sangro 314CASOLI 458Guardiagrele 651VILLAsanta maria 824Chieti 854Pescara 1558lanciano 1642Vasto 2719
Distribuzione delle Unità ricettive e PMI sulla Provincia CH
Ambiente
2002 2003 Variazione
Occupati 25.442
26.986
5%
Analizzando in maniera aggregata i dati riguardanti l’occupazione nei settori individuati, l’Excelsior stima un incremento dell’occupazione pari al 6% su tutta la provincia. Infatti l’istituto, come è riportato nella seguente tabella,
prevede un incremento di posti di lavoro che, per i settori artigianato e strutture ricettive, da 25.442, passeranno a 26.986, grazie ad oltre 1.500 nuove assunzioni.
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
L'analisi dei fabbisogni formativi e professionali rappresenta uno strumento fondamentale di supporto alle politiche formative, in particolare perché queste siano programmate con coerenza con le esigenze espresse dal contesto socio economico locale.
Il sistema, dunque, sta evolvendo nella prospettiva di un quadro unitario di riferimento (istruzione, formazione, lavoro), stimolata anche dalla programmazione 2000 2006 dei fondi strutturali.
Abruzzo Lavoro – settembre 2004
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
Il sistema produttivo regionale è articolato in una fitta rete di medie, piccole e piccolissime realtà (con meno di 10 addetti).
Sistema produttivo che ha visto irrobustire il proprio tessuto imprenditoriale (9.851 imprese in più nel periodo 1995-2003) però, non deve far trascurare i segnali che vengono dai settori più esposti alla concorrenza internazionale (il sistema moda, l'arredamento, la meccanica) o quelli in cui stanno venendo meno alcuni vantaggi localizzativi (per esempio l'elettronica).
Segnali che indicano, per il nostro mercato del lavoro, una crescita della precarietà e del lavoro dequalificato insieme alla difficoltà di reperire forza lavoro in parecchi ambiti organizzativi.
Abruzzo Lavoro – settembre 2004
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
Dall’indagine condotta sui fabbisogni formativi e professionali da “Abruzzo lavoro” su un campione di 1.220 imprese distribuite a livello regionale sulle quattro province risulta che:
Su 1.220 imprese
-850 non sviluppa attività di formazione ovvero il 66,22%
e
-719 per la ricerca di personale usa canali informali 59%
(reti amicali, selezione di autocandidature, ecc)
La ricerca di nuovo personale è dovuta, in massima parte, alle prospettive di crescita delle imprese (69%), mentre per la rimanente parte (31%) sono ritenute necessarie per esigenze di turnover aziendale
Abruzzo Lavoro – settembre 2004
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
Per quanto riguarda la descrizione delle caratteristiche delle figure professionali di cui le imprese potrebbero avere bisogno, queste riguardano:
-personale in possesso della scuola dell’obbligo 67,3%
-esperienze di lavoro non ritenute essenziali 53%
-conoscenze di informatica non sono ritenute necessarie 81%
-conoscenze linguistiche non sono ritenute necessarie 88%
Abruzzo Lavoro – settembre 2004
Per quanto attiene la forma del rapporto di lavoro che leimprese preferibilmente intendono utilizzare per l’assunzionedi nuovo personale, risultano prevalenti le forme contrattualidi tipo tradizionale:
-con assunzione a tempo indeterminato 38.6%-con contratto a tempo Determinato 36,1%
Il 21% delle imprese dichiara di preferire:-il Contratto di Apprendistato 13,5%-il Contratto di Formazione Lavoro 7,7%
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
Abruzzo Lavoro – settembre 2004
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
Il 66% delle imprese intervistate dichiara di non sviluppare attività di formazione.
Nonostante il gran parlare dell'importanza delle risorse umane, della "fidelizzazione" del lavoratore all'azienda, dell'importanza dello sviluppo e della crescita delle competenze professionali interne, da mettere in campo nel sistema competitivo dell'era della globalizzazione, il dato dimostra che le imprese preferiscono fare ricorso al "mercato del lavoro esterno", molto di più che provvedere ai propri e specifici bisogni di competenze.
Abruzzo Lavoro – settembre 2004
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
Il mercato del lavoro esterno fa lievitare il costo del lavoro, giacchè sottrarre un lavoratore qualificato alla concorrenza comporta un sovrapprezzo e innesca una spinta al rialzo delle retribuzioni.
Inoltre, il lavoratore proveniente dall'esterno introduce le competenze apprese altrove e può essere un veicolo di innovazione organizzativa, ma non è in possesso delle competenze specifiche al modo di lavorare dell'impresa in cui si inserisce e non sempre entra positivamente nel sistema delle relazioni micro-organizzative.
Abruzzo Lavoro – settembre 2004
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
Il mercato del lavoro interno, quanto meno nella forma embrionale dell'ingresso dal basso dei giovani da formare è, invece, diseconomico per i tempi che richiede, in vista della formazione di competenze qualificate e rispondenti ai fabbisogni dell'impresa.
Tali competenze, infatti, tenderanno ad essere altamente specifiche, ma non sempre trasferibili e adattabili a nuove esigenze, sia per i bassi livelli di formazione di base, sia perché si tratta di tipiche abilità tecnico-operative, costruite attraverso l'affiancamento e il tirocinio informale in azienda.
Abruzzo Lavoro – settembre 2004
Le imprese preferiscono reclutare il personale in ambito:-comunale 29% -comprensoriale 44%
Per oltre la metà delle imprese regionali, la ricerca di personale risulta:
-per un 19% difficoltoso -per un 21% difficile -per un 20% molto difficile
Le difficoltà nel reperimento delle figure professionali richieste sono dovute:
-assenza di tali figure sul mercato d.l. regionale 46%
-scarsità di requisiti professionali posseduti dal mdl 39%
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
Abruzzo Lavoro – settembre 2004
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
I gruppi professionali per i quali la difficoltà di reperimento è attribuita alla mancanza della necessaria qualificazione, sono quelli a più elevata specializzazione:
-dirigenti (amministrativi, del personale, della produzione) -quadri (ingegneri, tecnici specializzati), -disegnatori, programmatori, ma anche sarti, ecc..
Lo stesso problema viene segnalato per molte professioni dell'edilizia carpentieri muratori per il cemento armato artigianato di servizio idraulici e termoidraulici nelle costruzioni civili meccanici e montatori di apparecchi termici e di condizionamentoaddetti all'installazione di impianti di isolamento
Abruzzo Lavoro – settembre 2004
Il 13,5% del totale dei nuovi posti di lavoro previsti sono ritenuti difficili o molto difficili da reperire sul mercato locale. La quota varia da un settore all’altro, il settore Metalmeccanico e quello dell’Abbigliamento riportano i valori più elevati se presi come dati assoluti (rispettivamente 225 e 106 posti vacanti).
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
Abruzzo Lavoro – settembre 2004
Se i posti di difficile reperimento vengono messi in rapporto alle assunzioni previste si registrano quote percentuali di un certo interesse:
Metalmeccanico (12,9%), Abbigliamento (20,7%), Ceramiche, Refrattari e Vetro (25%), Tessili (25%),Elettromeccanica e l’Elettronica (16,4%), Gomma e Plastica (14,3%), Materiali da Costruzione (12,9%), Legno e Mobili (8,6%), Carta, Cartotecnica e Poligrafici (7,4%)Alimentari e Bevande (7%). Chimica e Farmaceutica, per le 35 assunzioni previste, non sievidenziano posti di difficile reperimento.
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
Abruzzo Lavoro – settembre 2004
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
Assunzioni previste in alcuni settori rappresentativi (livello locale):
Abbigliamento 128Cucitore (44) Operaio (31) sarta (14)
Alimentari e bevande 63Addetti produzione (3) operai (29)
Materiali da costruzione 19Autisti (4) operai (5)
Elettromecc.elettronica 31Operai (9) elettricista (3)
Metalmeccanica 319Operai qualificati (272) operai specializzati (23) saldatori (6)
Gomma e plastica 16Operai (5) addetto alle macchine (2)
Abruzzo Lavoro – settembre 2004
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
Molti sono ancora i problemi relativi all’incontrodomanda-offerta di lavoro, si assiste alla denuncia dicarenza di forza lavoro a diversi livelli:
livelli medio alti, per insufficienza di preparazionespecialistica e rarità delle figure formate;
livelli inferiori, tipicamente del lavoro manuale qualificato, si sconta, invece, una carenza di candidature, uno scarsoappeal delle occupazioni proposte in termini diriconoscimento sociale, uno scambio percepito comevantaggio tra le prestazioni richieste e le controprestazioni
offerte.
Abruzzo Lavoro – settembre 2004
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
Il problema non è liquidabile lamentando solo l'eccesso di aspettative dei giovani, gli effetti perversi dell'innalzamento dell'istruzione, l'inadeguatezza del sistema formativo o, ancora, la durezza del sistema del nuovo modello di sviluppo.
Il fatto è che il lavoro è una dimensione fondamentale dell'autostima e dell'integrazione sociale degli individui e questo vale tanto più dove i bisogni fondamentali di sopravvivenza sono stati risolti.
Non ogni lavoro sarà, quindi, desiderabile, ma solo quelli che rispondono a canoni di status, considerazione sociale, compatibilità con altri obblighi, appartenenza, interessi.
Abruzzo Lavoro – settembre 2004
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
Una buona gestione del mercato del lavoro richiede tre requisiti:
1. Un sistema formativo efficace, ben collegato con il sistema produttivo; 2. Una capacità dei Centri per l'Impiego di leggere i fabbisogni professionali, di orientare l'offerta e di promuovere l'incontro tra i due lati del mercato del lavoro; 3. Una partecipazione attiva delle imprese alla progettazione e realizzazione dei processi di formazione
delle figure professionali richieste.
Abruzzo Lavoro – settembre 2004
Analisi delle Professioni e dei percorsi formativi
Fonti:
Abruzzo lavoro “Indagine sui fabbisogni formativi e professionali delle imprese
abruzzesi” 2004 settembre
Istituto G.Tagliacarne
“Atlante delle competitività delle province - 2003”
Union Camere “Sistema informativo Excelsior - 2004”
Abruzzo Lavoro – settembre 2004