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Giacomo Piscitelli 1/15 Capitolo 3 (rilascio 4 del 14/09/2017) Internet, la ragnatela (web) e il navigatore (browser) In questo Capitolo si presuppone l’acquisizione di buona abilità nel muoversi con il mouse sul desktop (o altra finestra aperta su di esso), nell’usare il tasto sinistro per attivare “bottoni” e “link” presenti in una generica finestra o icone presenti sul desktop, per trascinare oggetti o selezionare caratteri tenendo il tasto sinistro premuto e, infine, nell’accedere a qualche gioco e poi chiuderne la finestra e spegnere definitivamente il PC. Nel seguito di queste pagine si descriveranno i seguenti temi: La rete Internet, la sua ‘ragnatela’ di navigazione (World Wide Web o www), nonché le caratteristiche di funzionamento e le tipiche operazioni eseguibili con un browser. La pagina iniziale di Google: i tasti di navigazione, ricarica, pagina iniziale, barra dei preferiti L’organizzazione di un sito web: homepage, sezioni e link Come ottenere informazioni con un motore di ricerca (Google) partendo da una parola chiave (es. ricerca di una ricetta), salvare un sito nei preferiti In Appendice si riportano dettagli su: Come funziona il wi-fi Come Attivare il Tethering su uno smartphone LA RETE (INTERNET) Ormai la rete, Internet, è diventata l'argomento fondamentale di cui si occupa l'informatica a livello mondiale. La storia di Internet comincia attorno agli anni sessanta, quando essa veniva usata dal DoD (Department of Defense statunitense) essenzialmente per scopi militari. Internet ha molti sinonimi, spesso infatti si parla di Web, di Rete, di “spazio onlineo cose simili. È un servizio a pagamento, e nessun computer ha Internet già disponibile. È questo il motivo per cui le grandi compagnie telefoniche propongono tantissima pubblicità, che invita a sottoscrivere un “abbonamento a Internet”. Fino a qualche tempo fa si pagava la rete “a consumo”, ovvero tramite una tariffa oraria. Oggi le offerte domestiche, nella maggior parte dei casi, propongono delle tariffe mensili a prezzi fissi (flat rate), offrendo la possibilità di navigare in Internet 24 ore su 24. Attenzione, però, perché esiste sempre un limite alla quantità massima di Giga-bit (da 2 a 4) che possono essere “movimentati” nel mese!!! In verità tale limite è alto, anche se, in alcuni casi, insufficiente per evitare costosi addebiti extra-tariffa. Ben più articolata è invece l’offerta mobile, spesso comprendente, nel mese, minuti di telefonate, una valanga di sms (che ormai non vengono più offerti perché non rivestono più interesse, in quanto superati abbondantemente dall’offerta di WhatsApp) e qualche Gbit (anche qui da 2 a 4 con tendenza a crescere in relazione alla crescita di traffico generata, in particolare, proprio da WhatsApp.

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Giacomo Piscitelli 1/15

Capitolo 3 (rilascio 4 del 14/09/2017)

Internet, la ragnatela (web) e il navigatore (browser)

In questo Capitolo si presuppone l’acquisizione di buona abilità nel muoversi con il mouse

sul desktop (o altra finestra aperta su di esso), nell’usare il tasto sinistro per attivare “bottoni” e “link” presenti in una generica finestra o icone presenti sul desktop, per

trascinare oggetti o selezionare caratteri tenendo il tasto sinistro premuto e, infine, nell’accedere a qualche gioco e poi chiuderne la finestra e spegnere definitivamente il PC.

Nel seguito di queste pagine si descriveranno i seguenti temi:

La rete Internet, la sua ‘ragnatela’ di navigazione (World Wide Web o www), nonché le caratteristiche di funzionamento e le tipiche operazioni eseguibili con un browser.

La pagina iniziale di Google: i tasti di navigazione, ricarica, pagina iniziale, barra dei preferiti

L’organizzazione di un sito web: homepage, sezioni e link

Come ottenere informazioni con un motore di ricerca (Google) partendo da una parola chiave (es. ricerca di una ricetta), salvare un sito nei preferiti

In Appendice si riportano dettagli su:

Come funziona il wi-fi

Come Attivare il Tethering su uno smartphone

LA RETE (INTERNET)

Ormai la rete, Internet, è diventata l'argomento fondamentale di cui si occupa l'informatica a livello mondiale.

La storia di Internet comincia attorno agli anni sessanta, quando essa veniva usata dal

DoD (Department of Defense statunitense) essenzialmente per scopi militari.

Internet ha molti sinonimi, spesso infatti si parla di Web, di Rete, di “spazio online” o cose simili.

È un servizio a pagamento, e nessun computer ha Internet già disponibile. È questo il

motivo per cui le grandi compagnie telefoniche propongono tantissima pubblicità, che invita a sottoscrivere un “abbonamento a Internet”.

Fino a qualche tempo fa si pagava la rete “a consumo”, ovvero tramite una tariffa oraria.

Oggi le offerte domestiche, nella maggior parte dei casi, propongono delle tariffe mensili a prezzi fissi (flat rate), offrendo la possibilità di navigare in Internet 24 ore su 24. Attenzione, però, perché esiste sempre un limite alla quantità massima di Giga-bit (da 2 a 4) che

possono essere “movimentati” nel mese!!! In verità tale limite è alto, anche se, in alcuni casi, insufficiente per evitare costosi addebiti extra-tariffa. Ben più articolata è invece

l’offerta mobile, spesso comprendente, nel mese, minuti di telefonate, una valanga di sms (che ormai non vengono più offerti perché non rivestono più interesse, in quanto superati abbondantemente dall’offerta di WhatsApp) e qualche Gbit (anche qui da 2 a 4 con tendenza

a crescere in relazione alla crescita di traffico generata, in particolare, proprio da WhatsApp.

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Capitolo 3

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La prima cosa da fare, per un utente che non ha mai navigato in Internet, è quella, perciò, di stipulare, per l’utenza domestica, un contratto con un gestore telefonico, in modo

da dotarsi di un modem, apparecchio fisico che collega alla Rete il proprio computer. Ancor meglio di un modem è un router, sia per la sicurezza che garantisce contro gli intrusi (cfr. più avanti) sia per la semplice possibilità di collegarsi senza fili da qualunque parte della

casa e dal consentire il collegamento (conoscendo la password della rete wi-fi domestica, cfr. Appendice “Come funziona il wi-fi”) anche a più di un solo utente (si pensi a parenti o

ospiti desiderosi di essere sempre collegati ad Internet).

Un’altra opportunità, nota come tethering (cfr. Appendice “Come Attivare il Tethering su Android”), è quella che deriva dall’uso di uno smartphone come hotspot mobile o mobile access-point (punto di accesso mobile) a Internet.

IL BROWSER

La prima parola tecnica che si deve imparare è una parola inglese, obiettivamente

piuttosto strana e difficile da pronunciare. La parola in questione è: browser (“to browse” in inglese vuol dire “curiosare”, anche se ormai è diventato sinonimo di “navigare”).

Un browser è un programma che ha la funzione di portarci nel mondo di Internet. Una volta selezionato un browser, esso ci aprirà una finestra su Internet.

Che si usi un computer piuttosto vecchio o che se ne abbia appena comprato uno nuovo

di zecca, la prima cosa importante da capire è quali browser sono installati sul computer. I browser in assoluto più famosi sono tre: Internet Explorer, Google Chrome e Mozilla

Firefox. Ogni browser è stato pensato per accedere a Internet, ma è vero anche che ogni browser ha le sue caratteristiche che lo contraddistinguono dagli altri.

Non volendo entrare nel dettaglio di queste differenze, ci si soffermerà sull’unica

caratteristica che li accomuna: accedere ad Internet.

Ecco i loghi dei tre browser più famosi.

Edge (ex Internet Explorer) Google Chrome Mozilla Firefox

Solitamente, Edge è già preinstallato nel computer, ovvero è già pronto per essere

utilizzato. Dunque ci si riferisce, nel seguito, proprio ad Edge.

PER AVVIARE UN BROWSER

Cercare nel proprio desktop (la schermata che si presenta a video una volta acceso il

computer) l’icona di Edge.

Una volta individuata, cliccare il tasto sinistro sopra tale icona. Ora è in funzione il

browser !!

La schermata normalmente preimpostata è quella di Microsoft Edge con Bing oppure quella reimpostata di Google, a cui si farà riferimento di qui in avanti e che dovrebbe essere

la seguente.

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Capitolo 3

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La pagina che ci è comparsa prende il nome di homepage, che rappresenta la pagina iniziale di tutte le ricerche.

Ogni volta che inizia una nuova ricerca, si comincia dalla homepage, e ogni volta che si vorrà effettuare una ricerca nuova, si ritornerà alla homepage. Nell’immagine riportata qui

sopra, l’homepage è quella di Google, ovvero la pagina che mostra il logo “Google” al centro dello schermo.

Nella parte alta della pagina si trova quella che in termine tecnico si chiama barra degli

indirizzi.

In questo caso la barra degli indirizzi è la seguente:

GOOGLE CHROME COME MOTORE DI RICERCA

A centro dell’homepage, sotto il logo di Google, è presente un riquadro bianco che prende il nome di barra di ricerca. L’immagine qui sotto evidenzia questa barra, in cui è possibile formulare le richieste.

Il browser è pronto a dare una risposta a qualsiasi domanda. Più che una vera e propria domanda, nella barra di ricerca, a partire dal cursore verticale, Google si aspetta che

vengano inserite parole utili a fornire indicazioni efficaci per indirizzare verso “pagine” della rete che corrispondano alle parole fornite.

Google proverà in ogni caso a fornire una risposta.

Google, o per meglio dire Google-Chrome, prende il nome di motore di ricerca. Un motore di ricerca ha l’oneroso compito di dare risposta a ciò che si richiederà, interrogando

la Rete e cercando, tra l’infinità di contenuti, quelle che meglio rispondono alle domande formulate.

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Infatti la parola Google vuol indicare un numero fatto da un 1 seguito da 100 zeri, ad indicare l’enorme quantità di contenuti presenti nel web. Il browser Microsoft, chiamato

Edge, ha un altro motore, cioè Edge-Bing.

I motori di ricerca, aiutano dunque a cercare e possibilmente a trovare risposte alle nostre domande o alle nostre ricerche.

Proviamo a capire come funziona un generico motore di ricerca.

UN ESEMPIO DI FUNZIONAMENTO DEL MOTORE DI RICERCA

Nella barra digitiamo dunque “meteo”. Una volta finito di scrivere “meteo”, premiamo il tasto “Invio”. Questo tasto ci permette di dare conferma al computer circa l’operazione che abbiamo precedentemente chiesto di seguire. La barra di ricerca si è spostata nella parte

superiore, al di sotto di quella che, abbiamo già detto, prende il nome di barra degli indirizzi.

Il risultato dovrebbe essere quello mostrato nella figura qui sopra. Google ha restituito un lungo elenco di risultati, circa 183 milioni di documenti in

0,48 secondi.

Ogni titolo scritto in blu/ , rappresenta un risultato. Ogni risultato rappresenta un

contenuto inerente alla parola chiave “meteo”. E che tipo di contenuti ci sono stati mostrati? Principalmente i contenuti sono testuali, ovvero sono siti Internet che trattano l’argomento “meteo”.

Il primo risultato riporta il sito www.ilMeteo it - ilMeteo.it

Non è detto che a chiunque sia comparso lo stesso risultato al primo posto.

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Capitolo 3

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Quello che è importante capire è che si è usato Internet per far sì che producesse dei risultati, che non sono dei dati casuali, ma sono il prodotto di fonti attendibili che parlano

della parola chiave digitata.

Con lo stesso procedimento si può usare Internet per cercare qualsiasi cosa d’interesse.

Digitando la parola “meteo”, si sono ottenuti circa 183 milioni di risultati diversi, trovati

in 0.48 secondi.

Va detto, che i risultati più attendibili rientrano tra i primi risultati che il motore di ricerca propone. Quindi solitamente, nel 99% dei casi, le risposte alle richieste, o alle

domande, le si trova sempre visualizzando i primi risultati che compaiono.

Dunque ora ci si potrà lanciare in ricerche come “Musica” (per trovare tutto ciò che

riguarda la musica) oppure “Pensione” se si vogliono informazioni sulla pensione o anche “Corriere della Sera” se si preferisce leggere il giornale.

La ricerca multimediale

La ricerca tradizionale avviene sul testo, ma ora sono sempre più disponibili motori specializzati in ricerche multimediali (immagini, musica).

Google per immagini effettua anche ricerche sulla base di immagini “somiglianti”:

– Tramite copia e incolla di immagini in appositi campi

http://www.soundhound.com/ e www.shazam.com sono “app” per smartphone e tablet

in grado di “ascoltare” brani musicali e restituire autore, titolo e informazioni sul brano (inclusi siti di download)

Come effettuare una nuova ricerca?

Per prima cosa bisogna ritornare alla homepage di Google.

Ci sono diversi modi per ritornare alla homepage…

Cliccando con il tasto sinistro del mouse sul logo “Google” proprio sulla sinistra della nuova posizione della barra di ricerca

Cliccando con il tasto sinistro del mouse sulla freccia in alto a sinistra nella pagina.

Si sarà osservato che ci si può permettere di formulare richieste in maniera vaga.

Chiaramente, a richieste vaghe il motore di ricerca di Google dà risposte vaste

(attenzione, “vaste” e non “vaghe”), presentando una quantità altissima di risultati inerenti, che però non sempre rispondono al motivo della richiesta.

Se il motivo è più specifico, non si deve fare altro che perfezionare la ricerca!

Si noti che, mentre si comincia a digitare una parola, sotto la barra su cui si scrive, man

mano che si digitano le lettere, compaiono delle parole o delle intere frasi. Quello che accade è detto completamento automatico.

Google cerca di completare in maniera automatica la ricerca, con l’obiettivo di anticipare

la specificazione delle richieste, accelerando così la loro più precisa definizione e, in buona sostanza, l’esecuzione del lavoro di ricerca.

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Capitolo 3

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Completamento automatico di una ricerca

Se, per esempio, si volesse raggiungere il sito Internet del Corriere della Sera, si

potrebbe cominciare a scrivere l’oggetto della richiesta sulla barra di ricerca di Google. Quello che accade è questo:

Si è solo scritto “Cor” e Google propone delle frasi che completano l’oggetto della richiesta. Si può dunque cliccarci sopra e andare così direttamente al risultato desiderato

senza scrivere la frase per intero.

SPOSTARSI SU PIÙ SCHEDE

Quando si comincia a diventare degli esperti navigatori della Rete, ci si trova davanti

all’esigenza di fare più cose contemporaneamente. Internet ci permette di effettuare più ricerche nello stesso momento.

Si immagini di voler pianificare un’escursione in montagna, e per questo si usa il servizio Maps (mappe) di Google. Dunque ci si collega al sito “Google Maps” e si comincia a pianificare l’itinerario. A un certo punto ci si ricorda che è buona norma controllare anche

le previsioni meteo. Ecco la necessità di fare due cose contemporaneamente, o meglio, ecco la necessità di effettuare una nuova ricerca (previsioni meteo) senza chiudere la ricerca

precedente (itinerario con Google Maps).

È giunto il momento di imparare il concetto di scheda. Ogni pagina aperta in Internet corrisponde a una scheda. Quando si è davanti al sito Internet dell’Ansa, potremmo dire

che ci si trova davanti alla scheda dell’Ansa.

I browser permettono di aprire più schede nello stesso momento. Per chi va in Internet

l’opzione per aprire una nuova scheda si trova di norma subito al di sopra la barra degli indirizzi ed è rappresentata da un simbolo o segno +. Se ci si avvicina col mouse compare la scritta “Nuova scheda”.

Se si clicca una volta di sinistro, appare una nuova pagina, dalla quale si potrà cominciare una nuova ricerca. Si supponga di collegarsi al sito “meteo Aeronautica Militare”

Se tutto è andato a buon fine nell’attuale pagina, in alto, si vedrà una situazione simile a quella riportata dall’immagine seguente, dove sono state aperte due schede differenti. Se si clicca sul primo blocco ci si sposta nella scheda numero uno (Google Maps).

Se si clicca sul blocco vicino, ci si sposta nella scheda (Meteo AM) sotto riportata.

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In questo modo si è in grado di effettuare due o più ricerche nello stesso momento, senza chiudere i risultati ottenuti in una ricerca precedente.

Riprendendo l’esempio di prima, si potrebbe cercare “Google Maps” nella scheda

numero uno e cominciare a pianificare l’itinerario. Ad un certo punto ci si ferma, si apre una nuova scheda con un click del mouse, e nella nuova scheda si cercano informazioni circa le

previsioni meteo.

In maniera rapida ci si sposta da una scheda all’altra (cliccando sul rettangolo bianco o grigio in alto) per proseguire nello stesso momento su due pagine differenti.

Se a un certo punto non si è più interessati alla scheda che contiene le informazioni meteo basterà avvicinarsi al rettangolo bianco o grigio (dipende da dove ci si trova) e

premere di sinistro sulla “X”. In un attimo quella scheda si chiuderà lasciando aperte tutte le altre.

Attenzione però che se si preme la “X” all’estrema destra in alto si andrà a chiudere l’intera pagina Internet, perdendo tutte le schede aperte in precedenza. Per fortuna in quasi tutti i browser in questo caso viene richiesto di confermare se si vogliono chiudere tutte le

schede.

SALVARE UN SITO TRA I “PREFERITI”

Affrontiamo ora una possibilità molto interessante per ottimizzare la navigazione quotidiana su Internet.

“Salvare un sito nei preferiti” significa far sì che il browser che si utilizza per navigare online, si ricordi dei siti che si ha l’abitudine di visitare spesso.

Se per esempio ogni volta che ci si collega a Internet si ha piacere di leggere le notizie del sito del “Corriere della sera”, forse farebbe comodo avere memorizzato l’indirizzo di questo sito, in modo da non doverlo ogni volta ridigitare.

Memorizzare un indirizzo di un sito vuol dire “salvarlo tra i preferiti”. Si tratta dunque di comunicare al browser che quel determinato sito lo deve ricordare, e deve mostrarlo ogni

volta che ci si collega a Internet tramite una piccola icona sulla quale si possa cliccare e venire in un attimo spostati al relativo sito. Come farlo?

Si apra il browser e si attenda il caricamento della homepage di Google.

Ci si colleghi al sito che s’intende memorizzare scrivendone l’indirizzo nell’apposita barra degli indirizzi in alto a sinistra, oppure digitando una parola chiave nell’apposita barra di

ricerca.

Nell’esempio s’intende collegarsi al sito www.meteo.it poiché si vuole memorizzarlo in modo da raggiungerlo velocemente.

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Si controlli che il riquadro dei preferiti sia attivo. Tale riquadro è quello che si attiva premendo di sinistro sopra la stellina alla destra della barra degli indirizzi.

Dopo essersi collegati al sito che si vuole memorizzare, cliccare di sinistro sulla stellina.

Viene richiesto di aggiungere il sito, avente il nome indicato, nella lista dei preferiti o in

una nuova sottolista dei preferiti.

A questo punto ogni volta che si premerà col mouse sopra il sito inserito tra i preferiti

(o in una sua sottolista) ci si trasferirà direttamente a tale sito senza digitare nessun indirizzo.

È possibile riempire tutta la barra con i propri preferiti in modo che col tempo questa sia stata organizzata con i siti web che più interessano: con i siti dei giornali online che si

preferisce leggere, con il sito della propria posta elettronica, con il sito YouTube per ascoltare un po’ di musica e per vedere qualche video e così via. Ognuno sarà libero di personalizzare

questa barra. Ogni volta che si tornerà in Internet, il proprio browser ricorderà tutti i siti che sono stati scelti.

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Appendice

Come funziona il wi-fi1

Come funziona la tecnologia Wi-Fi

La nomenclatura

Dispositivo terminale (end-system) Detto anche host, la cui funzione è quella di eseguire un’applicazione. Un end-system

può essere un telefono, un PC, una TV, un call center o altro ancora.

Nodo (switch o router) Un nodo è un dispositivo di commutazione (switch) quando è chiamato a svolgere

solamente un’operazione di inoltro prestabilita; quando invece il percorso viene determinato nel corso della trasmissione, la denominazione è quella di router.

Tecniche di trasmissione

Cavo in rame Linea telefonica (il doppino), Cavo coassiale, Fibra ottica

1 FASTWEB: Guida al collegamento Internet

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Capitolo 3

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Onde elettromagnetiche – BlueTooth (brevissime distanze) 700 kbit/s

– WiFi Wireless Fidelity (decine/centinaia di metri) 56 Mbit/s – WiMAX (fino a 50 Km) 70 Mbit/s

– Rete cellulare GSM Global System for Mobile communications 14.4 Kbit/s

GPRS General Packet Radio Service 57.6 Kbit/s down; 28.8 Kbit/s up UMTS Universal Mobile Telecommunications System 10 Mbit/s

– Via satellite

Esistono due tipi di connessione alla rete Internet: la connessione tramite cavo e

quella tramite Wi-Fi.

La connessione che sfrutta un cavo di rete, denominato cavo ethernet, permette, nella maggior parte dei casi, di navigare molto velocemente perché vi è un collegamento

diretto e senza fenomeni interferenti. Ogni giorno ci connettiamo ad Internet da casa o dall'ufficio sempre più spesso con

tecnologie senza fili (dette anche wireless). Il Wi-Fi è la tecnologia che permette di connettere senza fili uno o più dispositivi

terminali (come personal computer, tablet, smartphone ecc.) ad un nodo di rete. Il dispositivo si connette grazie al segnale radio erogato dal modem che, a sua volta,

è collegato tramite cavo alla rete del provider (fornitore dell’accesso a Internet). La connessione Wi-Fi è generalmente meno performante rispetto a quella via cavo,

a causa delle interferenze a cui il segnale radio è soggetto; d'altra parte, però, permette di navigare liberamente senza l'ingombro di cavi.

Le bande e le tecnologie Wi-Fi

La banda del Wi-Fi, come tutte le trasmissioni radio, è divisa in diversi sotto-canali, ovvero bande ristrette di frequenze radio, sui quali trasmettere il segnale.

Molti dispositivi wireless utilizzano la banda da 2,4 GHz, ma i modem di ultima

generazione sono dotati della tecnologia dual-band: oltre alla frequenza da 2,4 GHz, il dispositivo è in grado di utilizzare la banda da 5 GHz.

La banda da 2,4 GHz non è molto performante quando ci si trova in palazzi o condomini in quanto è utilizzata frequentemente da tutti i modem delle altre abitazioni:

la contemporaneità di utilizzo comporta una diminuzione delle prestazioni della singola connessione.

In questo caso è quindi consigliata quella a 5 GHz (sempre se il dispositivo utente lo permette). Se, invece, ci si trova in luoghi con muri portanti o più piani è consigliata

quella da 2,4 Ghz, più efficace nel propagarsi superando ostacoli. L'evoluzione degli standard delle connessioni Wi-Fi mira ad aumentare in maniera

rilevante la velocità di trasmissione e l'affidabilità delle reti Wi-Fi.

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Capitolo 3

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Appendice

Come Attivare il Tethering su Android2

Quasi tutti gli smartphone di ultima generazione possono trasformarsi in router wi-fi,

per condividere la connessione dati con altri dispositivi. Questa funzionalità è chiamata 'tethering' e trasforma il Galaxy (lo smartphone) in un vero e proprio modem o access

point. Tutti i dispositivi dotati di connessione wi-fi possono collegarsi alla rete creata dal telefono e sfruttarne la connessione dati per connettersi al web.

La rete creata dallo smartphone (nota di seguito come SSID)

Il tethering è presente in tutte le versioni del sistema operativo di Google a partire da Froyo (Android 2.2).

Ecco alcune cose che è importante sapere prima di eseguire la configurazione.

La condivisione di una connessione dati, tramite il telefono, può determinare costi aggiuntivi.

Per condividere una connessione tramite un telefono, è necessario un piano telefonico che includa il tethering. Se il tuo smartphone è connesso a una rete Mobile Broadband e

desideri condividere tale connessione, puoi creare un hotspot mobile.

Grazie alla possibilità di connetterti a Internet tramite Mobile Broadband, si può partire con lo smartphone senza preoccuparsi di trovare una connessione Wi-Fi mentre si viaggia,

perché si può usare i dati previsti dal proprio piano.

La gestione dell'uso dati aiuta a rimanere entro la quota totale mensile consentita. Per alcuni operatori mobili, automaticamente (spesso) o in Windows Store sono disponibili app che consentono di monitorare l'utilizzo dei dati stimato. Aggiungere l'app a Start per

accedervi rapidamente.

Se si esce dall'area di copertura del proprio operatore Mobile Broadband, è possibile che venga addebitata una tariffa aggiuntiva per il roaming, oltre all'utilizzo dei dati. Contattare

2 Tratto da it.wikihow.com di mercoledi 25 gennaio 2017 e da

http://www.androidgalaxys.net/guida-galaxy/tethering-come-condividere-la-connessione-internet-

del-telefono-con-altri-dispositivi/

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Capitolo 3

12/15 Giacomo Piscitelli

il proprio operatore mobile per informazioni sulla sua area di copertura e per scoprire le opzioni disponibili quando ci si trova in un'area non coperta.

Connettersi a una rete Wi-Fi ogni volta che è possibile. La connessione Wi-Fi è in genere

più veloce e meno costosa di una connessione Mobile Broadband. Se il cellulare può essere connesso sia a una rete Wi-Fi che a una rete Mobile Broadband, utilizzare la connessione Wi-Fi.

Monitorando la quantità di dati utilizzata si possono evitare costi aggiuntivi e scegliere il piano dati più adatto alle proprie esigenze.

La quantità di dati utilizzata indicata nell'elenco Reti è solo una stima. L'utilizzo dei dati effettivo viene misurato dal proprio operatore mobile. Se si dispone di un'app per la

connessione Mobile Broadband, verificare se tale app mostra l'uso stimato dei dati.

Di seguito sono riportate le possibili schermate che appariranno.

Si possono trovare la funzione tethering nelle impostazioni del telefono, alla

voce Altre impostazioni o Altro… della sezione Wireless e rete .

I menu interni possono cambiare da modello a modello e da marca a marca (oltre che da versione di Android a versione di Android), ma in generale basta andare su applicazioni

poi su Wireless e reti quindi su Tethering e Router Wi-Fi e selezionare una delle due voci. Con la prima si utilizzerà il cavo USB per condividere la connettività con il dispositivo scelto,

con l’altra il Wi-Fi. Sarà inoltre possibile configurare password e parametri.

Una doverosa precisazione: il tethering è una procedura che consuma molto velocemente la batteria perché il dispositivo da un lato riceve dati e pacchetti dal web e dall’altro deve trasferirli. Perciò considerate la possibilità di doverlo collegare alla corrente

dopo un certo quantitativo di tempo. Infine, controllate sempre che la vostra tariffa permetta il tethering prima di incorrere in brutte sorprese.

Schermate analoghe appariranno nel caso di sistemi operativi diversi da Android (cfr. Microsoft Surface, Apple iOS 10, ecc.)

1 Accedi al menu delle 'Impostazioni'. Seleziona l'icona a forma di ingranaggio dalla 'Home' del tuo telefono. In alternativa,

seleziona il pulsante di accesso al menu del tuo dispositivo, dopodiché scegli l'opzione 'Impostazioni' dall'elenco che apparirà.

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Capitolo 3

Giacomo Piscitelli 13/15

2 Accedi al menu 'Tethering e router Wi-fi'. Questo menu è accessibile dal menu 'Wireless e rete', posto nel pannello delle impostazioni del tuo telefono. In base al modello del tuo dispositivo, potresti dover

selezionare la voce 'Altro...' per poter rendere visibile l'opzione relativa al tethering.

3 Attiva l'opzione 'Router Wi-fi'. Se il tuo piano tariffario comprende questa funzionalità, potrai abilitarla sul tuo telefono, e verrai indirizzato al pannello delle impostazioni. Se il tuo piano tariffario non prevede

l'utilizzo del tethering, potresti vedere un messaggio relativo alla possibilità di aggiungere questa opzione al tuo contratto telefonico.

4 Accetta il messaggio informativo. Apparirà una finestra di popup con un messaggio, in cui ti verrà spiegato che utilizzare il

tethering ha un impatto negativo sulla durata della batteria del tuo telefono, e che potrebbero insorgere problemi di sicurezza. Inoltre, ti informerà che la connessione Wi-fi verrà chiusa durante l'utilizzo del tethering. Collega il tuo telefono alla rete elettrica

mentre usi il tethering, per evitare che la batteria si scarichi completamente.

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Capitolo 3

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6 Modifica le impostazioni. Devi assegnare un nome ed una password di accesso alla rete Wi-fi creata dal tuo telefono e limitare, se lo desideri, il numero di connessioni attive che possano essere

gestite dal tuo telefono. È fortemente consigliato impostare un nome della rete (il parametro 'SSID') (diverso da quello standard inserito dal produttore dello smartphone) e una password sicura, che impedisca a dispositivi sconosciuti di collegarsi

al tuo telefono ed utilizzare la tua connessione dati. Il parametro 'SSID' è il nome che assumerà la rete wi-fi creata dal tuo telefono, e che dovrai usare per connettere tutti i

tuoi dispositivi.

7 Connetti i tuoi dispositivi. Quando hai terminato di configurare ed attivare il tethering sul tuo telefono, attiva la connessione di rete wi-fi su tutti i dispositivi che desideri collegare. Esegui una scansione

di rete per individuare quella generata dal tuo smartphone. Selezionala e digita la relativa password di accesso. Si raccomanda di specificare una password non banale (da inserire al posto di quella banale del produttore del cellulare) per evitare che

qualcuno possa entrare nella rete e quindi avere accesso alle informazioni presenti nello smartphone (posta elettronica, WhatsApp, Rubrica, foto, etc.).

In base al modello dello smartphone o alla versione del firmware, potrebbero essere disponibili ulteriori funzionalità avanzate come la possibilità (consigliata) di consentire il collegamento a tutti (tramite password) o solo a determinati mac

address.

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Capitolo 3

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Il telefono su cui si è abilitato questo tipo di tethering verrà visto dagli altri dispositivi come

un normale router/access point.

Se ora ci si vuole cimentare con qualche esercizio, senza usare la rete, aprite il file

Esercitazione 3.pdf in QC

Se volete cimentarvi con qualche esercizio e siete connesso in rete, utilizzate il link a Esercitazione 3 (*) del sito

Non volete passare all’Esercitazione 3 e ora desiderate rimanere collegati alla rete e tornare alla pagina del sito che elenca la sintesi dei Capitoli e delle Esercitazioni del testo

con i relativi link ipertestuali?

Allora cliccate di sinistro sul seguente link.

sintesi dei capitoli

Ciao, ciao !!

(*) Il risultato dell’operazione relativa al sito dovrebbe consistere nella comparsa dell’Esercitazione richiesta e contenuta nel sito web allestito insieme con il testo. Tale contenuto di norma è la versione più recente dell’Esercitazione e potrebbe essere

opportuno, in qualche caso, salvarla nella cartella QC del proprio desktop.

Analogamente, potrebbe essere necessario accedere alla più recente versione del presente Capitolo, per scaricarla nella cartella QC.

Un po’ di svago con qualche gioco. Pigiare di sinistro sul link riportato di seguito.

I giochi di Galileo