calendario eventi una nuova placca per il trattamento...

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Eventi 4 Via Nazionale, 52 - 33038 Villanova San Daniele del Friuli - Udine - Italy T. +39 0432 945511 F. +39 0432 945512 [email protected] www.limacorporate.com Limacorporate spa 23° CONGRESS OF THE EUROPEAN SOCIETY FOR SURGERY OF THE SHOULDER AND THE ELBOW (SECEC-ESSSE) POST-OPERATORIO L e fratture prossimali di omero rappresentano una patologia fre- quente ed un problema di difficile risoluzione da parte del chirurgo orto- pedico. L’osteosintesi interna a cielo aperto mediante placche anatomiche e viti a stabilità angolare rappresenta oggi il gold standard nel trattamento di que- sta patologia. Una nuova placca per il trattamento delle fratture prossimali di omero è stata sviluppata e sottoposta a prove meccaniche. Gli Autori presentano di seguito il nuovo impianto ed i risultati preliminari ad un anno di follow-up. 22 fratture prossimali di omero sono state trattate con accesso deltopet- torale, riduzione e osteosintesi interna con massimo rispetto dell’apporto va- scolare ai frammenti. È stata impiantata una placca (DiPhos H, Hit Medica, San Marino, Italia), prodotta in CFR peek (peek rinforzato al 30% con fibra di carbonio), con viti in titanio di tipo autofilettante. L’età media dei pazienti trattati era di 64 anni (range 41-78) con un follow-up me- dio di 9 mesi (range 6-13). In tre casi l’im- pianto è stato rimosso ad un anno dall’in- tervento dopo consolidamento della frattura. Il tessuto cicatriziale che ricopri- va la placca è stato prelevato al momen- to dell’espianto e sottoposto ad indagine istologica per il rilevamento di eventuali segni di reazione locale. La riabilitazione postoperatoria è iniziata in seconda gior- nata mediante CPM. Dopo il controllo cli- nico al secondo mese di follow-up è stato consentito un programma riabilitativo più intenso. Tutte le fratture hanno consolidato con un Constant Score medio di 91 (range 85-97) e Dash Score di 31 (range 27- 53). In tutti i casi la placca è stata rimossa senza alcuna difficoltà. Tutte le viti risultavano avere una presa corticale salda con buon ancoraggio ai fori della placca ma senza segni di corrosione galvanica. L’esame istologico non ha rivelato la presenza di reazioni tissutali dopo la rimozione della placca. Questo nuovo impianto per osteosintesi interna presenta le seguenti caratteristiche di unicità. Calendario Eventi 6-9 Settembre XXV Triennal Meeting of the Société Internationale de Chirurgie Orthopédique et de Traumatologie (S.I.C.O.T.) Prague - Czech Republic 9-10 Settembre Congresso Nazionale della Società Italiana dell’Anca (S.I.d.A.) Torino - Italy 14-17 Settembre 23° Congress of the European Society for Surgery of the Shoulder and the Elbow (SECEC-ESSSE) Lyon Convention Centre - Lyon – France 15-17 Settembre 108° Congresso Nazionale della Società Piemontese Ligure Lombarda di Ortopedia e Traumatologia (S.P.L.L.O.T) Novara - Italy 28-30 Settembre Spanish National Orthopaedic Congress S.E.C.O.T. Oviedo - Spain 22-24 Settembre 31. Kongress der österreichischen Gesellschaft für Orthopädie Linz - Austria 1-5 Ottobre 96° CONGRESSO S.I.O.T. RImini, Nuovo Palazzo dei Congressi 9-14 Ottobre 2011 Combined Australian Orthopaedic Association and New Zealand Orthopaedic Association Annual Scientific Meeting (AOA/NZOA) Energy Events Centre Rotorua - New Zealand 19-21 Ottobre Congresso Nacional da Sociedade Portuguesa de Ortopedia e Traumatologia Centro de Congressos do Estoril 25-28 Ottobre Deutscher Kongress für Orthopädie und Unfallchirurgie 2011 (DKOU) ICC Berlin - Berlin, Germany Lima Corporate Booth 14.1/23 Halle 14.1 24-26 Novembre European Knee Associates (EKA) The Osteoarthritic Knee Best Current Practice in Europe (BCPE) Hofburg Vienna Wien - Austria In Breve Una nuova placca per il trattamento delle Fratture Prossimali di Omero (risultati a breve termine) Dr. R. Rotini, Dr. E. Guerra, Dr. A. Marinelli Dr. G. Bettelli, Dr. M. Nigrisoli Shoulder & Elbow Division Rizzoli Orthopaedic Institute Bologna (Italia) Il PEEK è un materiale che permette la maschiatura del foro mediante viti autofilettanti garantendo un’ottima stabilità angolare multi-direzionale che può ben adattarsi alle esi- genze del chirurgo. Le viti bloccate hanno rivelato di essere estremamente affidabili garantendo una stabilità superio- re nell’accoppiamento con la placca e quindi grande utilità grazie all’orientamento poliassiale ottenibile in tutti i casi. La radiotrasparenza del PEEK permette al chirurgo una precisa riduzione dei frammenti ossei nella fase intraope- ratoria (specialmente in proiezione assiale) e la possibilità di un attento monitoraggio del processo di consolidazio- ne ossea. È possibile prevedere la totale assenza di fe- nomeni di corrosione galvanica all’interfaccia vite-placca. Infatti tutti gli impianti sono stati rimossi senza difficoltà. L’esame istologico dei tessuti prelevati a livello della placca ha confermato la tollerabilità ottimale del nuovo materiale. Grazie a questi risultati preliminari estremamente incorag- gianti, verrà prossimamente avviato uno studio multicentri- co per l’ulteriore validazione di questo nuovo impianto per osteosintesi interna. È on line il nuovo sito Lima Corporate: un luogo di informazione per i nostri clienti, i nostri partners e i nostri collaboratori di tutto il mondo; un mondo virtuale, dinamico, in costante aggiornamento; una grafica semplice e immediata, una diversa struttura per rendere ancora più facile comunicare globalmente la nostra Vision: Restoring the Emotion of Motion; una nuova scommessa per il futuro della comunicazione Lima. Il Nuovo Sito Web di Lima Corporate Lo sviluppo del nostro nuovo sito internet privilegia una navigazione intuitiva, che facilita l’accesso ai differenti contenuti (approfondimenti tecnici, informazioni, foto e video) pensati ed organizzati in modo da offrire al nostro visitatore più livelli di approfondimento. Tutte le novità di Lima Corporate e sulle sua attività saranno puntualmente pubblicate. Vieni a scoprire il nostro nuovo sito: www.limacorporate.com!

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Eventi4

Via Nazionale, 52 - 33038 VillanovaSan Daniele del Friuli - Udine - Italy

T. +39 0432 945511F. +39 0432 945512

[email protected]

Limacorporate spa

23° CONGRESS OF THE EUROPEAN SOCIETY FOR SURGERY OF THE SHOULDER AND THE ELBOW (SECEC-ESSSE)

POST-OPERATORIO

L e fratture prossimali di omero rappresentano una patologia fre-quente ed un problema di difficile

risoluzione da parte del chirurgo orto-pedico. L’osteosintesi interna a cielo aperto mediante placche anatomiche e viti a stabilità angolare rappresenta oggi il gold standard nel trattamento di que-sta patologia. Una nuova placca per il trattamento delle fratture prossimali di omero è stata sviluppata e sottoposta a prove meccaniche. Gli Autori presentano di seguito il nuovo impianto ed i risultati preliminari ad un anno di follow-up.

22 fratture prossimali di omero sono state trattate con accesso deltopet-

torale, riduzione e osteosintesi interna con massimo rispetto dell’apporto va-

scolare ai frammenti.

È stata impiantata una placca (DiPhos H, Hit Medica, San Marino, Italia), prodotta in CFR peek (peek rinforzato al 30% con fibra di carbonio), con viti in titanio di tipo autofilettante.

L’età media dei pazienti trattati era di 64 anni (range 41-78) con un follow-up me-dio di 9 mesi (range 6-13). In tre casi l’im-pianto è stato rimosso ad un anno dall’in-tervento dopo consolidamento della frattura. Il tessuto cicatriziale che ricopri-va la placca è stato prelevato al momen-to dell’espianto e sottoposto ad indagine istologica per il rilevamento di eventuali segni di reazione locale. La riabilitazione postoperatoria è iniziata in seconda gior-nata mediante CPM. Dopo il controllo cli-nico al secondo mese di follow-up è stato

consentito un programma riabilitativo più intenso.Tutte le fratture hanno consolidato con un Constant Score medio di 91 (range 85-97) e Dash Score di 31 (range 27-53). In tutti i casi la placca è stata rimossa senza alcuna difficoltà. Tutte le viti risultavano avere una presa corticale salda con buon ancoraggio ai fori della placca ma senza segni di corrosione galvanica. L’esame istologico non ha rivelato la presenza di reazioni tissutali dopo la rimozione della placca.

Questo nuovo impianto per osteosintesi interna presenta le seguenti caratteristiche di unicità.

Calendario Eventi 6-9 Settembre XXV Triennal Meeting of the Société Internationale de Chirurgie Orthopédique et de Traumatologie (S.I.C.O.T.) Prague - Czech Republic

9-10 Settembre Congresso Nazionale della Società Italiana dell’Anca (S.I.d.A.) Torino - Italy

14-17 Settembre 23° Congress of the European Society for Surgery of the Shoulder and the Elbow (SECEC-ESSSE) Lyon Convention Centre - Lyon – France

15-17 Settembre 108° Congresso Nazionale della Società Piemontese Ligure Lombarda di Ortopedia e Traumatologia (S.P.L.L.O.T) Novara - Italy

28-30 Settembre Spanish National Orthopaedic Congress S.E.C.O.T. Oviedo - Spain

22-24 Settembre 31. Kongress der österreichischen Gesellschaft für Orthopädie Linz - Austria

1-5 Ottobre 96° CONGRESSO S.I.O.T. RImini, Nuovo Palazzo dei Congressi

9-14 Ottobre 2011 Combined Australian Orthopaedic Association and New Zealand Orthopaedic Association Annual Scientific Meeting (AOA/NZOA) Energy Events Centre Rotorua - New Zealand

19-21 Ottobre Congresso Nacional da Sociedade Portuguesa de Ortopedia e Traumatologia Centro de Congressos do Estoril

25-28 Ottobre Deutscher Kongress für Orthopädie und Unfallchirurgie 2011 (DKOU) ICC Berlin - Berlin, Germany Lima Corporate Booth 14.1/23 Halle 14.1

24-26 Novembre European Knee Associates (EKA) The Osteoarthritic Knee Best Current Practice in Europe (BCPE) Hofburg Vienna Wien - Austria

In Breve

Una nuova placca per il trattamento delle Fratture Prossimali di Omero (risultati a breve termine)

Dr. R. Rotini, Dr. E. Guerra, Dr. A. Marinelli Dr. G. Bettelli, Dr. M. Nigrisoli

Shoulder & Elbow Division Rizzoli Orthopaedic Institute Bologna (Italia)

Il PEEK è un materiale che permette la maschiatura del foro mediante viti autofilettanti garantendo un’ottima stabilità angolare multi-direzionale che può ben adattarsi alle esi-genze del chirurgo. Le viti bloccate hanno rivelato di essere estremamente affidabili garantendo una stabilità superio-re nell’accoppiamento con la placca e quindi grande utilità grazie all’orientamento poliassiale ottenibile in tutti i casi.La radiotrasparenza del PEEK permette al chirurgo una precisa riduzione dei frammenti ossei nella fase intraope-ratoria (specialmente in proiezione assiale) e la possibilità di un attento monitoraggio del processo di consolidazio-ne ossea. È possibile prevedere la totale assenza di fe-nomeni di corrosione galvanica all’interfaccia vite-placca. Infatti tutti gli impianti sono stati rimossi senza difficoltà.L’esame istologico dei tessuti prelevati a livello della placca ha confermato la tollerabilità ottimale del nuovo materiale. Grazie a questi risultati preliminari estremamente incorag-gianti, verrà prossimamente avviato uno studio multicentri-co per l’ulteriore validazione di questo nuovo impianto per osteosintesi interna.

È on line il nuovo sito Lima Corporate:un luogo di informazione per i nostri clienti, i nostri partners e i nostri collaboratori di tutto il mondo; un

mondo virtuale, dinamico, in costante aggiornamento; una grafica semplice e immediata, una diversa struttura per rendere ancora più facile comunicare globalmente la nostra Vision:

Restoring the Emotion of Motion;

una nuova scommessa per il futuro della comunicazione Lima.

Il Nuovo Sito Web di Lima Corporate

Lo sviluppo del nostro nuovo sito internet privilegia una navigazione intuitiva, che facilita l’accesso ai differenti contenuti (approfondimenti tecnici, informazioni, foto e video) pensati ed organizzati in modo da offrire al nostro visitatore più livelli di approfondimento.

Tutte le novità di Lima Corporate e sulle sua attività saranno puntualmente pubblicate.

Vieni a scoprire il nostro nuovo sito:

www.limacorporate.com!

NewsBollettino n. 20 - 2011The Magazine of Lima Corporate 1

23° CONGRESS OF THE EUROPEAN SOCIETY FOR SURGERY OF THE SHOULDER AND THE ELBOW (SECEC-ESSSE)

Fig. 1

Fig. 2

In primo pianoLa Ceramica nell’artroplastica di spalla

L e componenti in ceramica vengono utilizzate da molti anni con successo nella chirurgia protesica di anca e ginocchio. Nell’artroplastica di spalla

gli accoppiamenti ceramici - e perfino le protesi in ceramica - erano già stati riconosciuti nel 1979 e suc-cessivamente descritti da Huckstep e Sherry nel 1966 e Tschirren e Thabe nel 19911,2. La prima sostituzione protesica interessò un omero intero completamente di-strutto da un tumore osseo1. Nel 1998 Jerosh associò uno stelo con estremo prossimale rivestito in idrossia-patite ad una testina in ceramica in una protesi su frat-tura. Fino ad oggi, non sono stati disponibili dati clinici sull’affidabilità, il tasso di usura e la biocompatibilità di questo materiale nella chirurgia protesica di spalla. La nostra ricerca si è basata quindi sui dati dell’ar-troplastica d’anca, malgrado le evidenti differenze nell’anatomia articolare, nei carichi e nel movimen-to. È stato possibile confermare un basso tasso di complicanze nel caso dell’accoppiamento ceramica-ceramica e quindi un basso tasso di revisione3. Uno studio prospettico sull’accoppiamento ceramica-cera-mica ha consentito di ottenere buoni risultati in pazienti giovani e attivi con una sopravvivenza della componente in ceramica del 99,1% a 5 anni4. Nello studio condotto sull’usura delle ceramica mediante simulatore di arti-colazione dell’anca, Kaddick ha confermato un tasso di usura inferiore a 1 mg/milioni di cicli nell’accoppia-mento ceramica-ceramica, significativamente inferiore all’accoppiamento metallo-polietilene (UHMWPE) che presentava un livello maggiore di 100 mg/milioni di cicli5.

Esistono numerosi studi in vitro e in vivo sulla biocompa-tibilità dei materiali ceramici. Fisher ha confermato l’e-levata sicurezza funzionale e biologica della ceramica6. L’età è sicuramente un fattore importante nei pazienti con patologia invalidante dell’articolazione di spalla. È stato dimostrato che l’usura nell’accoppiamento UHMWPE ed osteolisi sono in grado di portare ad un elevato tasso di revisione dopo artroplastica inversa di spalla (RTSA).Tale osservazione ha determinato una limitazione delle indicazioni.Grazie all’inversione dei materiali sono stati ottenuti migliori risultati a medio termine con la glenosfera in polietile-ne che ha ridotto significativamente l’u-sura nell’accoppiamento UHMWPE7. L’indicazione nei pazienti giovani e attivi e nei soggetti allergici è stata alla base del-lo sviluppo di un inserto in ceramica nella protesi inversa con glenosfera da 44 mm. I tests preliminari condotti sull’inserto in cera-mica confrontati con inserti in CoCrMo (Fig.1)

hanno dimostra-to una diminu-zione del 35% del tasso di usura della glenosfera. Questi risultati in vitro ne hanno quindi giustifica-to l’applicazione clinica. Di primaria impor-

tanza è il fatto che oggi abbiamo a disposizione un impianto avente caratteristiche ideali per i pazienti

Dr. H. R. Bloch1 Dr. S. Burelli1 Dr. C. Piconi2

1Lima Corporate, San Daniele del Friuli (Italia)

2Catholic University, Orthopedic Science Dpt. - Roma (Italia)

allergici e per soggetti giovani e attivi, caratterizzato da basso tasso di usura, elevata biocom-patibilità, in grado di ridurre la percentuale di revisione per

usura e fallimento (Fig. 2). Risultati a medio e lungo termine saranno ne-

cessari per confermare gli esiti promettenti ottenuti in vitro sull’accoppiamen-

to con materiale ceramico nell’artroplastica di spalla.

Abbiamo il piacere di invitarVi al nostro Simposio Satellite

IS MODULARITY A REAL CLINICAL BENEFIT?Up to 10 year results of a 4th generation platform system

PRESIDENTE ONORARIO: M. Randelli (Italy)

PRESIDENTE: D. Sonnabend (Australia) F. Marco (Spain)

Giovedì 15 Settembre, 201112:45-14:00Auditorium Lumière

CHAT WITH THE EXPERTGiovedì, 15 Settembre15:30-16:00Stand Lima Corporate

Glenoid replacement with Metal Back glenoidAlessandro Castagna (Italia)

Venerdì, 16 Settembre15:30-16:00Stand Lima Corporate

Cuff failure in HSA/TSADavid Sonnabend (Australia)

23° CONGRESS OF THE EUROPEAN SOCIETY FOR SURGERY OF THE SHOULDER AND THE ELBOW (SECEC-ESSSE)

Bibliografia1. Sim FH, Chao EY, Pritchard DJ, Salzer M. Replacement of the proximal humerus

with a ceramic prosthesis: a preliminary report. Clin Orthop Relat Res. 1980 Jan-Feb;(146):161-74.

2. Huckstep RL, Sherry E. Replacement of the proximal humerus in primary bone tumours. Aust N Z J Surg. 1996 Feb;66(2):97-100.

3. Chatelet JC, Setiey L. Résultats à 10 ans de recul dune étude comparative prospective randomisée sur des PTH avec couple céramique céramique vs. métal métal (Sandwich). Proceedings of the 85th Annual Meeting of the Société française de chirurgie orthopédique et traumatologie (SOFCOT); 2010 Nov 8-12; Paris, France.

4. Le Meur M, Lecoz L, Tayeb A, Louis ML, Curvale G, Rochwerger A. Analyse de survie dun couple de frottement céramique céramique à plus de 5 ans, à propos dune cohorte de 108 patients. 85th Annual Meeting of the Société française de chirurgie orthopédique et traumatologie (SOFCOT); 2010 Nov 8-12; Paris, France.

5. Kaddick C, Wimmer MA. Hip simulator wear testing according to the newly introduced standard ISO 14242.Proc Inst Mech Eng H. 2001;215(5):429-42.

6. Fisher J, Jin Z, Tipper J, Stone M, Ingham E. Tribology of alternative bearings. Clin Orthop Relat Res. 2006 Dec; 453:25-34.

7. Castagna A, Bischof A, Budassi P, Agneskirchner J, Domenghini C, Borroni M,, Frattini M, Zon S, Bloch HR. Comparison of Clinical outcomes of Reverse Total Shoulder Arthroplasty performed with 36mm standard, 36mmm eccentric CoCrMo and 44 mm cross-linked UHMWPE glenospheres: a multicenter study. Proceedings of the 12th European Federation of National Association of Orthopaedics and Traumatology (EFORT); 2011 Jun 1-4; Copenhagen, Denmark.

Prodotti2

Proiezione antero-posteriore del la regione centrale del la glenoide che dimostra la buona osteointegrazione. Sono presenti alcuni artefatt i , per lo più visibi l i vicino al la testa omerale.

spalla. Non è stato comunque osservato alcun caso di dissociazione dell’inserto dall’impianto.

ESISTONO PROBLEMI DI MOBILIZZAZIONE PRECOCE O FALLIMENTO DELLA GLENOSFERA CON METAL BACK?

No, non abbiamo rilevato alcun problema. Il gruppo sopracitato di 191 pazienti seguiti per 5 anni ha un follow-up compreso tra 2 e 7 anni nel nostro Registro Nazionale. Sono stati 9 i casi di revisione dovuti a rottura di cuffia ed instabilità. In 4 di questi 9 casi, le revisioni sono state realizzate con protesi inversa e ritenzione del metal back. Non sono stati rilevati casi di revisione per mobilizzazione della glenosfera né casi di revisione con rimozione della base metallica. Ad oggi la sopravvivenza della glenosfera con metal back in questo gruppo di pa-zienti è del 100%.

L’OSTEOINTEGRAZIONE È SOLIDA?

Si, l’analisi alla TAC ha permesso di osservare un’osteoin-tegrazione solida. La TAC si è rilevata un’indagine molto più sensibile ed affidabile nella valutazione dei fenomeni di mobilizzazione delle glenoidi in polietilene cementate rispetto alle tecniche convenzionali1. Abbiamo esaminato 20 pazienti consecutivi mediante TAC multidetettore a 64 strati con un follow-up medio di 3 anni e 9 mesi dall’im-pianto (range 3-5 anni). Ai fini dell’indagine, la glenosfera è stata divisa in 8 zone, con 4 zone attorno al perno centrale e 4 sulla superficie della base metallica. Il perno centrale occupa circa il 50% dell’area di superficie dell’impianto.

La Glenosfera SMR con Metal Back nell’artroplastica di spalla

Confronto degli esiti clinici dell’artroplastica inversa di spalla con glenosfere di diversi disegni, diametri e materiali

L a protesi inversa di spalla (RSA – Reverse Shoulder Arthroplasty) è un concetto protesico relativamente recente che si è rivelato un’efficace metodica chi-

rurgica nel trattamento delle patologie invalidanti di spalla dove non sono disponibili altre valide opzioni per ripristi-nare la funzione articolare e limitare il dolore1,2,3,4. Gli esiti funzionali a breve e medio termine della protesi inversa di spalla sono stati incoraggianti1. Tuttavia questa procedura presenta delle complicanze e numerosi autori consigliano attenzione e suggeriscono un’attenta selezione dei pa-zienti da candidare a questo tipo di impianto2. Il tasso di complicanze relativamente alto, se confrontato con le pro-tesi anatomiche di spalla, rimane comunque un elemento di preoccupazione.Il notching scapolare porta ad erosione della glenoide in quanto il componente omerale in polietilene è più vicino alla componente glenoidea a causa della medializzazione

del centro di rotazione. Questo porta al contatto del polietilene contro il margine infe-riore (anteriore/posteriore) della cavità glenoidea e contro il collo scapolare, specie ad angolazioni estreme dell’escursione articolare. Il rilascio di particelle di polietilene dovute alla deformazione dell’inserto (come pure alla rottura da affaticamento del materiale) porta all’osteoporosi. L’erosione della glenosfera è quindi chiaramente dovuta al notching scapo-lare. Il sistema SMR di protesi inversa di spalla riduce al minimo i principali limiti di questa particola-re tecnica di protesizzazione e include designs alternativi a quelli standard, con glenosfere eccentriche e di diametro superiore.

Bibliografia

1. “Radiographic and CT analysis of pegged polyethylene glenoid components in total shoulder replacement” Yian, Gerber et al, JBJS(A), 2005.

Dr. K. Mohammed

Consultant Orthopaedic Surgeon, Christchurch Hospital Senior Lecturer in Orthopaedic Surgery University of Otago (Nuova Zelanda)

Le immagini sono state analizzate con l’assistenza di un radiologo esperto in indagini muscolo-scheletriche.Nessuna delle componenti ha mostrato segni di mobiliz-zazione. Nell’85% delle zone non è stato osservato alcuno spazio nell’interfaccia osso-componente. Nell’11% delle zone era presente una zona radiotrasparente di massimo 2 mm. In alcuni casi si trattava con ogni probabilità di artefatti, in particolare a livello della regione superiore del-la testa omerale. In un solo paziente sono state osservate aree di osteolisi nel 4% delle zone. Questo paziente era stato sottoposto ad intervento di revisione per instabilità superiore con usura del polietilene e del metallo 4 anni e 3 mesi dopo il primo impianto. Durante l’intervento di revi-sione la glenosfera non è risultata mobilizzata ed è stato conservato il metal back.Gli artefatti sono stati un problema nella valutazione dell’interfaccia, specie in regione superiore. Costi ed ulteriori esposizioni alle radiazioni limiterebbero l’utilità clinica di questa forma di valutazione radiografica nella pratica routinaria. Tuttavia, il nostro studio ha dimostrato che nell’impianto SMR con metal back si ottiene una solida osteointegrazione. A livello del perno centrale si è osservata un’ottima osteointegrazione stabile che costituisce un elemento di grande rilievo in un design protesico con metal back.

L a glenosfera SMR con metal back è un impianto protesico estrema-mente diffuso negli interventi di

artroplastica di spalla in Nuova Zelanda. Alcuni particolari designs di glenosfera

con metal back hanno però evidenziato complicazioni poco dopo l’impianto.

CHE RISULTATI HA DATO LA GLENOSFERA SMR CON METAL BACK IN NUOVA ZELANDA?

In particolare, intendevo avere risposte alle seguenti tre domande:Sono stati registrati problemi di distacco?Si sono rilevati problemi di mobilizzazione precoce o fallimento del metal back della glenosfera?L’osteointegrazione della base metallica risulta solida a medio termine?

Per dare una risposta alle prime due domande ho consultato i dati del Registro Neozelandese.Per rispondere all’ultima domanda ho analizzato alla TAC una serie di pazienti con un follow-up minimo di tre anni dall’impianto.

ESISTONO PROBLEMI DI DISTACCO DELL’INSERTO?

No, non abbiamo identificato alcun problema in questo senso. In un periodo di 5 anni 29 chirurghi neozelandesi hanno impiantato 191 glenosfere con metal back in altrettante artroprotesi di spalla. Alcuni erano chirurghi ortopedici con esperienza generica e quindi limitata in artroplastica di

Prodotti 3

POST-OPERATORIO

POST-OPERATORIO

Al follow-up medio di 42,9±7,8 mesi, il Costant Score risultava aumentato in media di 40 punti con notevole risoluzione del dolore e miglioramento del ROM di 80° in flessione anteriore. Anche l’intra- ed extra-rotazione attive sono migliorate, ripristinando quindi buone con-dizioni anatomiche. Questo nostro studio conferma che maggiore è la lesione iniziale a carico della cuffia dei rotatori, maggiore è l’evoluzione dell’infiammazio-ne e dell’artrosi glenoidea; quindi maggiore sarà il grado di medializzazione del centro di rotazione e più basso risulterà il Costant Score medio al follow-up. I buoni risultati a medio termine si correlano all’in-tegrità della cuffia. La sostituzione protesica della glenoide associata all’artroplastica di rivestimento sono indicate nei casi di lesioni erosive a livello della glenoide ma con cuffia dei rotatori in buone condizio-ni. Sono necessari ulteriori studi a lungo termine per poter valutare la sopravvivenza di questi impianti.

Esiti dell’ Artroplastica di Rivestimento secondo l’eziologia

Nel corso degli ultimi venti anni le protesi di rivesti-mento hanno avuto una notevole diffusione, rap-presentando una valida alternativa alla protesica

convenzionale di spalla con protesi fittonate per il tratta-mento dell’artropatia gleno-omerale1. La protesi da rivesti-mento prevede la fresatura della porzione prossimale della testa omerale e il posizionamento di un cappuccio in lega metallica sul moncone che ne residua, senza impiego di uno stelo intramidollare. Il cappuccio può essere o meno accoppiato ad una componente glenoidea. I risultati clinici

preliminari, gli sviluppi e le nuove soluzioni nelle protesi di rivestimento sono andati di pari passo con l’evo-

luzione delle analoghe protesi articolari in chirurgia dell’anca. Esistono tuttavia delle differenze anato-miche e funzionali tra i due distretti articolari ana-tomici: l’articolazione di spalla sopporta in genere carichi inferiori, ha un’escursione di movimento ed un offset minori rispetto all’anca1,2.

Le indicazioni chirurgiche corrette nella protesica di spalla sono un elemento essenziale per il raggiungi-

mento di risultati ottimali. Scopo del nostro studio è stato il confronto degli esiti clinici a seconda dell’e-

ziologia.Tra Settembre 2005 e il Dicembre 2007, 39 pazien-

ti (età media 61,77±11,59 anni) trattati con protesi di rivestimento SMR Resurfacing sono stati sottoposti a valutazione retrospettica con un follow-up medio fino a 42,9 ± 7,8 mesi3. La diagnosi che ha costituito l’indica-zione all’intervento è stata artropatia da rottura di cuffia nel 46,1%, artrosi primaria nel 38,5%, artrosi secon-daria nel 10,3% e artrite reumatoide nel 5,1%. L’anali-si della cavità glenoidea ha evidenziato lesioni erosive concentriche nel 92,3% dei casi ed erosioni eccentri-che nel 7,7%. Il 61,5% dei casi era di morfologia tipo A1, il 28,2% tipo A2 e 10,3% di tipo B1. La cuffia dei rotatori era intatta nel 28,2% dei pazienti, attenuata nel 18%, presentava rottura parziale nel 43,5% e massiva nel 10,3% dei casi. In 6 pazienti è stata utilizzata una testa di tipo CTA a causa della rottura massiva della cuffia dei rotatori.

Dr. L. Gerdesmeyer1, Dr. M. Rabl2, Dr. J. M. Delobelle2, Dr. T. H. Vervoort3

1 University of Kiel Dept. Orthopaedic Surgery and Traumatology (Germania)2 A.Ö. Bezirkskrankenhaus St. Johann in Tirol (Austria)3 Polyclinique Du Parc, St. Saulve (Francia)

Bibliografia

1. Copeland S. The continuing development of shoulder replacement: “reaching the surface”. J Bone Joint Surg Am. 2006 Apr;88(4):900-5.

2. Levy O, Funk L, Sforza G, Copeland SA. Cementless surface replacement arthroplasty (Copeland CSRA) for osteoarthritis of the shoulder. J Shoulder Elbow Surg. 2004 May-Jun;13(3):266-71.

Dr. A. Bischof1, Dr. A. Castagna2, Dr. P. Budassi3 Dr. J. D. Agneskirchner4, Dr. C. Domenghini5 Dr. M. Borroni2, Dr. S. Frattini3, Dr. S. Zoni5 Dr. H. R. Bloch5

1Orthopaedie Am Rosenberg, Heiden (Svizzera)2Istituto Humanitas, Milano (Italia)3Istituti Ortopedici Cremona (Italia)4Sportsclinic, Hannover (Germania)5Ars Medica Clinic, Gravesano (Svizzera)

Questo particolare design consente alla glenosfera di estendersi in una posizione più bassa rispetto alla rima inferiore della glenoide, limitando quindi il conflitto dell’in-serto omerale e l’inversione dei materiali protesici (inserto metallico e glenosfera in polietilene ad alta reticolazione UHMWPE) e riducendo i residui di PE nel caso sussista comunque un conflitto tra inserto e tessuto osseo. Si è osservato che il design eccentrico migliora l’arco di movi-mento in quanto permette un più ampio grado di adduzio-ne. Le glenosfere di più elevato diametro hanno dimostrato di migliorare l’arco di movimento aumentando adduzione e abduzione. Rispetto alla glenosfera standard concentrica da 36 mm, la glenosfera eccentrica da 36 mm migliora l’adduzione di 14,5°, mentre la glenosfera eccentrica da 44 mm migliora l’adduzione di 17,7°. Lo studio retrospetti-co multicentrico eseguito in 5 centri Europei di chirurgia di spalla aveva come obiettivo il confronto del ROM, dell’in-tensità del dolore, dell’incidenza del notching scapolare, della stabilità dell’impianto e degli esiti di 3 diversi tipi di artroplastica inversa di spalla. Tra in 2003 e il 2008, 133 pazienti sono stati suddivisi in 3 gruppi: glenosfera standard in CoCrMo da 36 mm (Gruppo A), glenosfera eccentrica in CoCrMo da 36 mm (Gruppo B) e glenosfera in X-UHMWPE da 44 mm (Gruppo C)5. Il follow-up medio era di 38,3 ± 17,4 mesi. I risultati hanno indicato un au-mento significativo del Constant Score postoperatorio ri-spetto ai valori preoperatori rilevati nei 3 gruppi. Il gruppo C mostrava il maggiore e più stabile guadagno in termini di ROM e il minor grado di notching scapolare rispetto

ai gruppi B e A. In conclusione abbiamo ottenuto pun-teggi più elevati, esiti migliori e meno complicazioni con le glenosfere eccentr iche da 44 mm in X-UHMWPE e quelle eccentriche in CoCrMo da 36 mm rispetto a quanto ottenuto con gli impianti standard in CoCrMo da 36 mm, grazie alla minore incidenza di notching inferiore e all’inversione dei materiali. Questo ha portato un aumento del ROM e in una più rapida ripresa funzionale anche in condizioni preoperatorie precarie.

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