calcolo
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LA MATEMATICADISCALCULIA,
DIFFICOLTÁ DI CALCOLO,DIFFICOLTÁ DI
SOLUZIONE DEI PROBLEMI
IL NUMERO È LA SOSTANZA DELLE COSE Pitagora
…L’UNIVERSO… È SCRITTO IN LINGUA MATEMATICA Galilei
NEI QUADERNIDI
MATEMATICA…
31-19: Io in mente li metto in colonna:
1 - 9 che non si può fare, poi si prende
l’1 dall’altro numero che diventa 12,
poi prendo un numero dall’altro
numero e faccio la sottrazione, cioè,
vedi, è un po’ complicato (Chiara, I
anno Istituto Psicopedagogico)
CONFUSIONE TRA PROCEDURE DI SOTTRAZIONE E ADDIZIONE
(Giuseppe, 11 anni)
ASSENZA DI MONITORAGGIO: il risultato della sottrazione è superiore al
valore di partenza(Marco, 11 anni)
IL PRESTITO DIVENTA RIPORTO (Matteo, 10 anni)
ERRATA APPLICAZIONE DELLA STRATEGIA
(Giuseppe, 11 anni)
Da ventiseimilanove a
ERRORE DI TRANSCODIFICA (Fabio, 11 anni)
CALCOLARE……in termini di apprendimento e di processi cognitivi coinvolti…
LEGGERE I NUMERI
COMPRENDERE LA NUMEROSITÁ (qual è il numero
più grande tra 2)
RECUPERARE LE TABELLINE E ALTRI FATTI
NUMERICI
APPLICARE LE PROCEDURE DI CALCOLO
(addizione, sottrazione…)
Un’addizione con numeri interi… una divisione con numeri decimali
Calcolo a mente… calcolo scritto… calcolo con sussidi (calcolatrice)
??
Apprendere la matematica…
…sviluppare la CONOSCENZA CONCETTUALECOMPRENSIONE dei principi che
governano un determinato dominio e delle correlazioni tra aree di conoscenza e il dominio stessoINTELLIGENZA NUMERICA
CONOSCENZA (INTELLIGENZA) NUMERICA
INTELLIGERE (capire, pensare) IL MONDO IN TERMINI NUMERICI
Abilità innata e condivisa da uomo
e animali
Competenze elementari legate alla RAPPRESENTAZIONE NUMERICA
PROCESSI PREVERBALI
PROCESSI DI CONTEGGIO
NUMEROSITÁ (CARDINALITÁ)Il numero di elementi che costituisce un
insiemeDISCRIMINARE IL NUMERO DI OGGETTI DI INSIEMI PRESENTATI VISIVAMENTE
dalla nascita
Il neonato non sa determinare il numero di elementi di un insieme
• percepisce come differenti insiemi con numerosità distinte• distingue i cambiamenti di numerosità provocati dall’aggiunta/sottrazione di oggetti (possiede aspettative aritmetiche)
MA
SUBITIZING Processo specializzato di percezione visiva che consente di determinare la numerosità di un insieme visivo di oggetti (fino ad un massimo di circa 4) in modo immediato, senza contare
COME?
MODULO NUMERICO (Butterworth, 1999) CIRCUITI CEREBRALI SPECIALIZZATI PER CATEGORIZZARE IL MONDO IN TERMINI DI NUMEROSITÁ
(piccoli insiemi di oggetti, fino a 4-5 elementi)
abilità matematiche di base (RAPPRESENTARE LA NUMEROSITÁ) geneticamente codificate e presenti fin dalla
nascita: non è necessario apprenderle
DIFFERENZE INDIVIDUALICapacità più avanzate riconducibili
all’istruzione: STRUMENTI CONCETTUALI FORNITI DALLA CULTURA DI APPARTENENZA - 1, 2, 3… - uno, due, tre…
COMPETENZE LINGUISTICO-SIMBOLICHE
PROCESSI DI CONTEGGIO Quanti sono?
dai 2 ai 6-8 anni Apprendimento basato sul concetto di NUMEROSITÁ
I PRINCIPI DEL “COME CONTARE” Gelman e Gallistel, 1978
CONOSCENZE INNATE basate sulla COMPETENZA NUMERICA VERBALE
CARDINALITÁ: l’ultima parola numero usata nel conteggio rappresenta la numerosità dell’insieme 4 ANNI
CORRISPONDENZA BIUNIVOCA: a ogni elemento dell’insieme contato deve corrispondere una sola parola-numero e viceversa 5 ANNI
ORDINE STABILE: produrre le parole-numero ordinate in una sequenza fissa e inalterabile FINO A 100 A 6-8 ANNI
ABILITÁ DI CONTEGGIOPrimo collegamento tra la competenza numerica
innata e quella acquisita dall’interazione con l’ambienteLETTURA e SCRITTURA DEI NUMERI
LETTURAevolve, prima della scrittura, gradualmente, da acquisizione del nome dei numeri a riconoscimento dei simboli arabici:
3-4 a.: identificazione errata (non attribuisce il nome corretto e può confondere il segno grafico con lettere o altri numeri)
4-5 a.: lettura dei numeri più semplici e frequenti
5-6 a.: lettura corretta entro 10
SCRITTURAevolve gradualmente:- 3-4 a.: notazione con grado informativo nullo per osservatore esterno, ma con significato personale per bambino (FORMATO PITTORICO-FIGURATIVO)- 4-5 a.: notazione basata sulla corrispondenza biunivoca (SEGNI PIÚ O MENO ASTRATTI)- 5-6 a.: notazione convenzionale (FORMATO NUMERALE)
Le tipologie di notazione numerica dai 3 ai 5 anni:
ALCUNI ESEMPI
Apprendere la matematica…
…sviluppare la CONOSCENZA PROCEDURALELa sequenza di azioni per risolvere ciascun
problema: ALGORITMI, ABILITÁ, STRATEGIEPROCEDURE DI CALCOLO
CAPACITÁ DI CALCOLOINSIEME DEI PROCESSI CHE CONSENTONO DI OPERARE SUI NUMERI TRAMITE OPERAZIONI
ARITMETICHE
1 I SEGNI DELLE OPERAZIONI
Per stabilire la natura dell’operazione
Per accedere ai FATTI NUMERICI qualora l’operazione lo consenta
Anche 1+3 fenomeno cognitivo complesso che richiede l’attivazione di
diversi processi mentali
RISULTATI DI PROBLEMI ELEMENTARI (tabelline, addizioni semplici) ARCHIVIATI IN MLT
Nell’esecuzione di un compito aritmetico possono agire 2 TIPI DI
STRATEGIE
VS
CALCOLO
RISULTATO
RECUPERATO DALLA
MEMORIA
UTILIZZO DI PROCEDURE E STRATEGIE
RISULTATO
FATTI NUMERICI
*TIPO DI OPERAZIONE*ETÁ
*FAMILIARITÁ DELL’ESERCIZIO
da LENTE PROCEDURE DI CONTEGGIO all’UTILIZZO DI UNA SERIE DI REGOLE APPLICATE IN MODO SEMPRE PI AUTOMATICO
LA CONOSCENZA PROCEDURALE NEL…
CALCOLO SCRITTO: determina… - la forma grafica della specifica operazione- l’incolonnamento dei numeri- la direzione spazio-temporale delle azioni (l’ordine di recupero delle operazioni parziali dalla memoria)- il modo di utilizzare le operazioni parziali tramite le regole vere e proprie
CALCOLO A MENTE: opera scomposizioni sui numeri per ottenere operazioni intermedie più semplici
UTILIZZA ed ESERCITA
STRATEGIE COSTRUTTIVE*n + 1*raggruppamenti*scomposizioni*arrotondamenti a 10*recupero fatti numerici
UTILIZZA ed ESERCITA
APPLICAZIONE DI PROCEDURE PIÚ O MENO AUTOMATIZZATE
I meccanismi di calcolo e manipolazione del sistema numerico
possono avere origine solo quandoI MECCANISMI PREVERBALI DI
RICONOSCIMENTO DELLA QUANTITÁ
*CONOSCENZA NUMERICA
*ABILITÁ DI CALCOLO
si sono sviluppati
si sono integrati con gli apprendimenti relativi ai sistemi di CONTEGGIO, LETTURA e SCRITTURAMA Come si integrano tali
competenze?
IL MODELLO MODULARE McCloskey et al., 1985
MECCANISMI DI CALCOLOM
EC
CA
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MI
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EC
CA
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I
L’elaborazione di un numero comporta sempre una RAPPRESENTAZIONE CONCETTUALE 3 = comprensione della
QUANTITÁ
Il SISTEMA DI COMPRENSIONE trasforma la struttura superficiale dei numeri (diversa a seconda del codice, verbale o arabo) in una rappresentazione astratta di quantità
Il SISTEMA DI CALCOLO assume questa rappresentazione come INPUT e la manipola attraverso il funzionamento di 3 componenti:- i segni delle operazioni- i fatti aritmetici o operazioni di base- le procedure di calcoloIl SISTEMA DI PRODUZIONE fornisce le risposte numeriche, l’OUTPUT del sistema del calcolo
VIA SEMANTICA = unico accesso alla produzione numerica
MODELLO SEMANTICO
I 3 SISTEMI……adoperano i codici UDITIVO (fonologico) e VISIVO (arabico e grafemico)
…funzionano in base a…MECCANISMI SEMANTICIRegolano la comprensione della quantità
3 =
MECCANISMI SINTATTICIGrammatica interna = valore posizionale delle cifreda U
1 3
3 1
LA POSIZIONEcambia
NOME e SEMANTE
MECCANISMI LESSICALIRegolano il nome del numero1
11
LE COMPONENTI DELL’ABILITÁ DI CALCOLO ARITMETICO
LA DISCALCULIA EVOLUTIVASintomi delle difficoltà nell’elaborazione del numero
(ICD-10 e DSM-IV)
• incapacità di comprendere i concetti di base di particolari operazioni
• mancanza di comprensione dei termini o dei segni matematici
• mancato riconoscimento dei simboli numerici
• difficoltà ad attuare le manipolazioni aritmetiche standard
• difficoltà nel comprendere quali numeri sono pertinenti al problema aritmetico che si sta considerando
• difficoltà ad allineare correttamente i numeri o a inserire decimali o simboli durante i calcoli
• scorretta organizzazione spaziale dei calcoli
• incapacità ad apprendere in modo soddisfacente le tabelline della moltiplicazione
Raccomandazioni per la pratica clinica sui DSA
Consensus Conference (2007)2 PROFILI DISTINTI DI DISCALCULIA
Debolezza nella strutturazione cognitiva delle componenti di COGNIZIONE NUMERICA = intelligenza numerica basale- subitizing- meccanismi di quantificazione- comparazione- seriazione- strategie di calcolo a mente
1
Difficoltà nell’acquisizione delle PROCEDURE ESECUTIVE (lettura, scrittura e messa in colonna dei numeri) e degli ALGORITMI DEL CALCOLO (recupero dei fatti numerici e algoritmi del calcolo scritto).
2
CECITÁ PER I NUMERI
Incapacità di comprendere e manipolare le numerosità
Butterworth, 2005
Perché questa distinzione?In Italia segnalati con difficoltà di
calcolo 5 bambini per classe (~ 25 alunni)20% della popolazione
scolasticaMA DATI IARLD (International Academy for Research in Learning Disabilities)
- DIFFICOLTÁ NELLA COGNIZIONE NUMERICA IN COMORBILITÁ CON ALTRI DISTURBI: 2,5% della popolazione scolastica
- DISTURBO DEL CALCOLO (DISCALCULIA): 0,5-1% della popolazione scolastica ~ 90% delle segnalazioni FALSI POSITIVI = casi
di generale difficoltà di apprendimento non di disturbo specifico del calcolo
DISTURBO vs DIFFICOLTÁ
DISTURBO DI CALCOLO
- base neurologica- comorbilità: dislessia, disortografia e disgrafia; difficoltà nella soluzione di problemi- specificità: abilità generali e apprendimento in altri ambiti adeguatiDIFFICOLTÁ DI CALCOLO:
profilo simile al disturbo
ESITO INTERVENTO
BUONI RISULTATI IN POCO TEMPO
RESISTENZA AL CAMBIAMENTO
Perché si riscontrano con una certa frequenza FORME DI DISAGIO GENERALIZZATO? PROFILI DI APPRENDIMENTO DEL CALCOLO SIMILI A QUELLI DEI SOGGETTI DISCALCULICI, IN ASSENZA DI TALE DEFICIT COGNITIVO
Studenti che non dovrebbero affatto incontrare difficoltà di apprendimento così consistenti ATTEGGIAMENTO EMOTIVO-MOTIVAZIONALE:
ansia, resistenza al ragionamento matematico, timore di sbagliare
I DIVERSI ASPETTI DELL’APPRENDIMENTO MATEMATICO S’INTERSECANO: - la rappresentazione della quantità è sottesa a tutte le aree della matematica - soluzione di problemi e geometria richiedono operazioni di calcolo - il calcolo richiede la comprensione dell’operazione …
ANALISI DEGLI ERRORI *SISTEMA DEI NUMERI *SISTEMA DI CALCOLO
DAL MODELLO DI McCLOSKEY
ERRORI NEL SISTEMA DEI NUMERI
in COMPRENSIONE e
PRODUZIONEMECCANISMI LESSICALI
MECCANISMI SINTATTICI
ERRORI LESSICALI (nel dire il NOME del numero)
INCAPACITÁ DI TROVARE L’ETICHETTA VERBALE ADEGUATA PUR INDIVIDUANDO CORRETTAMENTE LA CLASSE
DIRE “cinque” PER “sette”
LEGGERE “316” PER “319”
In base al nome…
- NUMERI PRIMITIVI
- ELEMENTI MISCELLANEI (-cento; -mila; -milioni…): si aggiungono ai primitivi a seconda della loro posizione all’interno di un numero
Posizione Classe
UNITÁ TEENS DECINE0 1^2^3^4^5^6^ 7^8^ 9^
dieciundicidodicitrediciquattordiciquindicisedicidiciassettediciottodiciannove
ventitrentaquarantacinquantasessantasettantaottantanovanta
uno due tre quattro cinqueseisetteottonove
ERRORI SINTATTICIINCAPACITÁ DI STABILIRE I RAPPORTI TRA LE CIFRE IN UNA STRUTTURA SINTATTICA CORRETTA, pur rimanendo integra la capacità di codificare le singole cifre
ERRORI DI TRANSCODIFICA dal codice arabico a quello verbale e viceversa: 13 PER 31; 154 PER 145
Errori di conteggio dovuti al mancato controllo della struttura sintattica: 1, 2, 3, 4, 15, 15, 17…; 13, 14, 40, 41, 42…
Mancato riconoscimento del valore dello 0 nella transcodifica da codice verbale ad arabico:DETTATO “centoquarantasette” SCRIVE 1047DETTATO “ventiseimilanove” SCRIVE 2609
Gli elementi miscellanei vengono uniti ai primitivi come potenze di 10 oppure con relazioni additive:RELAZIONI MOLTIPLICATIVE RESE ADDITIVE: “trecento”: 103; “tremilasettanta”:1073RELAZIONI ADDITIVE RESE MOLTIPLICATIVE: “centocinque”: 500; “centotrentadue”: 3200
ERRORI NEL SISTEMA DI CALCOLO
ERRORI NEL RECUPERO DI FATTI ARITMETICI
ERRORI NEL MANTENIMENTO E NEL RECUPERO DI
PROCEDURE E STRATEGIE
ERRORI NELL’APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE
ERRORI DOVUTI ALLE DIFFICOLTÁ VISUOSPAZIALI
ERRORI NEL RECUPERO DI FATTI ARITMETICI
ERRORI NEL SISTEMA DI CALCOLO
SISTEMA DEI NUMERI rappresentato in MLT come rete di informazioni Aschcraft, 1982 Il compito attiva i nodi genitori
interessati fino ad attivare il nodo di intersezione tra i due (il risultato di operazioni elementari)
MA possono essere attivati anche I NODI CONTIGUI = risposte molto vicine a quella cercata ma scorrette
ASSOCIAZIONE TRA OPERAZIONE PROPOSTA E RISULTATOAumenta la probabilità di comparsa
Ogni risposta numerica prodotta (corretta o sbagliata) registrata in memoria
FAR RIPETERE ESERCIZI IN CUI SI SONO
VERIFICATI ERRORIautomatizzo l’esercizio
ma anche l’errore
!
ERRORI NEL RECUPERO DI FATTI ARITMETICI
Effetto INFERENZA: la semplice presentazione di 2 cifre produce un’attivazione automatica della somma: 2 e 4 6
ERRORI NEL SISTEMA DI CALCOLO
Effetto INTERFERENZA, dovuti al lavoro parallelo dei due meccanismi di attivazione indispensabili per il recupero diretto: da parte dei due operatori e dell’operazione nel suo complesso
27 x15 =55
Effetto CONFUSIONE tra il recupero di fatti aritmetici di addizione e moltiplicazione: 3 + 3 = 9
Nelle TABELLINE…
• ERRORI DI CONFINE, inappropriata attivazione di tabelline confinanti: 6 x 3 = 21
• ERRORI DI SLITTAMENTO, in cui una cifra è corretta e l’altra sbagliata: 4 x 3 = 11
ERRORI NEL MANTENIMENTO E NEL RECUPERO
DI PROCEDURE E STRATEGIE
ERRORI NEL SISTEMA DI CALCOLO
Non utilizzo delle procedure di conteggio facilitanti: 3 + 5 partire a contare da 5 per aggiungere 3
Confusione tra semplici regole di accesso rapido n x 0 = 0 e n + 0 = n
Incapacità di tenere a mente i risultati parziali
DETERMINANO SOVRACCARICO DEL SISTEMA DI MEMORIA:dispendio di energia e accumulo di informazioni in memoria decadimento mnestico
REGOLE DI ACCESSO RAPIDO AL RISULTATO
ERRORI NELL’APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE
ERRORI NEL SISTEMA DI CALCOLO
Difficoltà nella scelta delle prime cose da fare per affrontare una delle quattro operazioni:incolonnamento o meno, posizione dei numeri…
Difficoltà nel passaggio ad una nuova operazione:perseverazione nel ragionamento precedente
Difficoltà nella progettazione e verifica:immediato svolgimento dell’operazione senza soffermarsi ad individuare difficoltà e strategie da utilizzare
Difficoltà nell’applicazione delle regole di prestito e riporto: 75 – 58 = 20
unità: 5 – 8 = 0
decine: 7 – 5 = 2
Difficoltà nella condotta da seguire per la specifica operazione e nel suo mantenimento fino alla risoluzione75 – 6 = 71 dimenticata regola direzione
ERRORI VISUOSPAZIALI
ERRORI NEL SISTEMA DI CALCOLO
Difficoltà nel riconoscimento dei segni di operazione
Difficoltà nell’incolonnamento dei numeri
Difficoltà nel seguire la direzione procedurale
SPUNTI DI LAVORO
Il quaderno delle regole
Co-costruzione di schemi fruibili dal ragazzo
USO DEGLI STRUMENTI COMPENSATIVI
Tabella pitagorica
Calcolatrice
Formulario
…E DISPENSATIVI
Tempi di lavoro più lunghi
Riduzione del carico di lavoro
Alcuni esempi…
Alcuni esempi…
??PROBLEM SOLVING
Le difficoltà nella soluzione dei problemi matematici…* dipendono dalle difficoltà di calcolo?* richiedono abilità diverse e specifiche?
STUDENTI CHE PUR NON AVENDO PROBLEMI PARTICOLARMENTE ACCENTUATI NEL CALCOLO NON RIESCONO A RISOLVERE I PROBLEMI
!Raccomandazioni per la pratica clinica sui DSA Consensus Conference (2007):NON INCLUDE SOLUZIONE DI PROBLEMI
CAUSATO DA
CATTIVA EDUCAZIONE DELLA PRASSI DI SOLUZIONE DEI PROBLEMI
RISOLVERE UN PROBLEMAPROCESSO DINAMICO DI PENSIERO
FLUSSO COGNITIVO CHE TRASFORMA IL TESTO VERBALE IN UNA STRUTTURA LOGICA MATEMATICA
NO DISTURBO SPECIFICO…MA…
* DISTURBO SECONDARIO dovuto a deficit nelle competenze generali (INTELLIGENZA, MEMORIA, ATTENZIONE…)* “QUESTIONE DI FLUSSO DI APPRENDIMENTO” dovuto a inciampo in una delle componenti del flusso educabile
DIFFICOLTÁ?
Quali sono le componenti che garantiscono IL FLUSSO COGNITIVO?
COMPRENSIONE
PRODUZIONE
=
CAPIRE UN PROBLEMA
RISOLVERE UN PROBLEMA
ancorata a COMPRENSIONE ma non implicita in essa
CATEGORIZZAZIONE
LE COMPONENTI DEL FLUSSO COGNITIVO
FLUSSO DI COMPRENSIONECOMPRENSIONE DEL
TESTO MATEMATICO
RAPPRESENTAZIONE DEL MODELLO DEL
PROBLEMA
CATEGORIZZAZIONE
FLUSSO DI SOLUZIONE
LE COMPONENTI DEL FLUSSO COGNITIVO
COMPRENSIONE DEL TESTO MATEMATICO (non verbale): identificazione dei dati in relazione alla logica della domandaMarco ha 3 biglie più di Andrea e 7 meno di Giovanni, che ne ha 11.
- Chi ne ha di più?
- Quante biglie hanno in tutto?
! CATTIVI SOLUTORI restano sulle informazioni verbali del testo
M = 3 + A; M = G – 7; G = 11
(M + A + G)
DOMANDA riorganizza il testo verbale (“3 bambini giocano a biglie”) e lo trasforma in unastruttura matematica
RAPPRESENTAZIONE DEL MODELLO DEL PROBLEMA, cioè dello schema in cui è traducibilela relazione funzionale dei dati alla domanda
LE COMPONENTI DEL FLUSSO COGNITIVO
CATEGORIZZAZIONE: identificazione dello schema matematico di soluzione
riconosco la struttura matematica profonda del problema come simile a quella di altri problemi, indipendentemente dalle differenze a livello verbale
!BUONI SOLUTORI
riuniscono i problemi con la stessa struttura profonda
CATTIVI SOLUTORIno perché restano sulle informazioni verbali del testo
VS
LE COMPONENTI DEL FLUSSO COGNITIVO
FLUSSO DI SOLUZIONE: processi strategici
e metacognitivi
FLUSSO DI COMPRENSIONE
PIANIFICAZIONE
MONITORAGGIO
VALUTAZIONE
LE COMPONENTI DEL FLUSSO COGNITIVO
PIANIFICAZIONE (fase principale del flusso di soluzione): riorganizza la relazione tra i dati in modo da farla corrispondere alla successione corretta di operazioni di calcolo
Marco ha 3 biglie più di Andrea e 7 meno di Giovanni, che ne ha 11.Quante biglie hanno in tutto?
SCHEMA MATEMATICO
(M + A + G)
Da…1) G (11)…trovo…2) M (11-7 = 4)…trovo…3) A (4 + 3 = 7)
sostiuisco alla struttura matematica profonda le operazioni di calcolo nell’ordine che le rende matematicamente possibili
LE COMPONENTI DEL FLUSSO COGNITIVO
MONITORAGGIO: sistema di controllo durante lo svolgersi del flusso
VALUTAZIONE: sistema di controllo del flusso a soluzioni ottenute
CONSENTE DI
STABILIZZARE L’APPRENDIMENTO DEL FLUSSO
!Apprendimento del flusso è innaturale (VS comprensione verbale)
FARLO RIFARE MENTALMENTE COME PROCESSO DI CONTROLLO
va educato