bilancio italtel spa al 31 dicembre 1999 · 2,3% rispetto a 1,8% di crescita nel 2016 e 1% nel...

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GRUPPO ITALTEL SPA RELAZIONE SULLA GESTIONE BILANCIO CONSOLIDATO 31 dicembre 2016

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GRUPPO ITALTEL SPA RELAZIONE SULLA GESTIONE BILANCIO CONSOLIDATO 31 dicembre 2016

[2]

SOMMARIO

LETTERA DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO ____________________________________________ 3

INTRODUZIONE _________________________________________________________________________ 6 Gruppo Italtel _________________________________________________________________________ 6 Key financial highlights _________________________________________________________________ 7 Informazioni sugli azionisti di Italtel S.p.A. _________________________________________________ 8 Organi sociali _________________________________________________________________________ 9

RELAZIONE SULLA GESTIONE __________________________________________________________ 11 Fatti di rilievo relativi alla Società Italtel S.p.A. e considerazioni degli Amministratori sulla

continuità aziendale ___________________________________________________________________ 11 Base di presentazione __________________________________________________________________ 15 Scenario di mercato e posizionamento di Italtel ______________________________________________ 16 Sviluppo e innovazione ________________________________________________________________ 27 Corporate Governance e responsabilità d’impresa ____________________________________________ 31 Risorse umane e qualità ________________________________________________________________ 35 Sostenibilità _________________________________________________________________________ 37 Altri fatti di gestione dell’esercizio _______________________________________________________ 54 Commento e analisi dei risultati reddituali, della sintesi patrimoniale e dei risultati finanziari __________ 55 Rapporti con parti correlate _____________________________________________________________ 60 Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio ________________________________________________ 60 Evoluzione prevedibile della gestione _____________________________________________________ 60

BILANCIO _____________________________________________________________________________ 61 Stato Patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2016 e 2015 ____________________________________ 61 Conto economico consolidato relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e 2015 _______________ 62 Conto economico complessivo consolidato relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e 2015 _____ 63 Rendiconto finanziario consolidato relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e 2015 ___________ 64 Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2016 ___ 65 Note del bilancio consolidato ____________________________________________________________ 66

RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE ____________________________________________ 117

Lettera dell’Amministratore Delegato

[3]

LETTERA DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO

Signori Azionisti,

L’andamento dell’economia nei mercati dove operiamo non è stato, nel 2016, in linea con le aspettative. In

America Latina l’economia ha avuto per il secondo anno consecutivo, una battuta d’arresto e le elezioni

avvenute in importanti paesi come il Perù e l’Argentina ancora non hanno portato ai miglioramenti attesi. I dati

di evoluzione del PIL relativi al 2016 attestano una decrescita in tutti i paesi per noi rilevanti quali Brasile,

Argentina Perù e Colombia.

In Italia abbiamo avuto crescite molto modeste e sofferto del persistere di una situazione di forte attenzione sul

sistema bancario, della conferma di un livello di disoccupazione molto critico, soprattutto tra i giovani.

Questi trend sono previsti in deciso miglioramento per l’anno in corso, seppure con la necessaria cautela dovuta

alla tensione internazionale dovuta alla piaga del terrorismo e ai conseguenti flussi migratori e infine alla

situazione del settore del credito con le non trascurabili sofferenze ancora in essere.

Lo scenario domestico delle Telecomunicazioni e dell’Informatica, in generale il Mercato Digitale, lascia

intravedere dei segnali incoraggianti per il futuro. Già nel corrente anno le previsioni dimostrano una crescita del

2,3% rispetto a 1,8% di crescita nel 2016 e 1% nel 2015. La crescita più sostenuta è quella relativa al software e

alle soluzioni con il 5,7% e in particolare dei “Digital Enablers” Cloud, IOT, Big Data & Analytics, Mobile

Apps, Cyber Security.

Nelle Telecomunicazioni si è avviata una corsa mai avvenuta prima per il cablaggio ottico del Paese. Tale

competizione, tra TIM e FASTWEB da un lato e OPEN FIBER, WIND3 e VODAFONE dall’altro, ha consentito

in pochi mesi di ridurre molto il divario tra la copertura dei maggiori paesi europei e il nostro paese sulla

connettività a Banca Ultra Larga. Gli investimenti sono in sensibile crescita al punto che c’è stata difficoltà a

organizzare e reperire le risorse umane e le attrezzature per le realizzazioni, tale difficoltà permarrà nel medio

termine. Sempre nelle Telecomunicazioni è partita la corsa verso la nuova grande grande sfida tecnologia e di

mercato che è il 5G che promette l’avvio del deployment nel 2020 in tutto il mondo. La crescita di velocità e

capillarità dell’accesso sta portando, in parallelo, a un sensibile incremento della richiesta di capacità sul

backbone (la crescita in ambito mobile è di oltre il 60% l’anno). Di queste evoluzioni l’azienda beneficerà già

nel breve termine. Cresce infine il software nelle Telecomunicazioni dove tutti gli apparati di rete diventano

“virtuali” e si istanziano nei “network cloud” e richiedono applicazioni di orchestrazione e automazione molto

simili a quelli conosciuti nell’ambito dei Data Center.

Nell’Informatica il trend della cosiddetta “trasformazione digitale” sta accelerando in tutti i comparti più

rilevanti dell’Industria, del Terziario e della Pubblica Amministrazione. Tale trasformazione è portata dai “dati”

che diventano insieme al capitale e al lavoro la nuova risorsa per fare impresa in modo competitiva e di successo.

I dati sono generati da reti: reti di persone (social), reti di oggetti (IOT) e reti di Apps.

Il 2016 per la nostra Azienda non è stato un anno positivo per i risultati commerciali in quanto sebbene vi sia

stata una sostanziale conferma dei risultati del 2015 nell’importante mercato domestico, dove abbiamo

realizzato il 58% del nostro volume d’affari (-2% circa rispetto al 2015, con un primo margine in crescita del

+3%), il mercato internazionale ha vissuto una sensibile contrazione (-15% rispetto al 2015 nei ricavi e

addirittura -21% nel primo margine), dovuta in buona parte alla situazione economica e competitiva descritta

in precedenza. Ciò ha interrotto il percorso di crescita dei ricavi che per tre anni di seguito ha caratterizzato

l’azione dell’Azienda nel recente passato. È utile però esplicitare che tale trend di crescita, nell’anno in corso,

si sta ristabilendo in modo deciso. Basti pensare che a giugno 2017 la crescita è circa del 20% rispetto al 2016

il che ci riporta molto vicini ai livelli del 2015.

Limitandoci a discutere il risultato dei primi margini nel mercato domestico è stato positivo il risultato sul cliente

TIM (+5%) e sui clienti Enterprise (+39%), mentre è stato sotto tono nel mercato degli Other Licensed

Operators (-8%) e in quello della Pubblica Amministrazione (-30%). Di estremo rilevo è la nascita di un nuovo

rilevante rapporto di collaborazione con la società Open Fiber, tra i clienti Enterprise, che sta sviluppando una

rete in fibra ottica destinata a raggiungere la gran parte dei comuni italiani. Italtel è stato il Progettista Indicato

Lettera dell’Amministratore Delegato

[4]

da Open Fiber per la partecipazione ai primi due bandi di gara Infratel per lo sviluppo della rete ottica nelle

“Aree Bianche”, ossia a fallimento di mercato. Tali bandi sono stati entrambi aggiudicati a Open Fiber. Nei

mercati internazionali, come già detto, i risultati del 2016 sono stati negativi sia sul mercato EMEA con margini

in decremento del 19% rispetto al 2015, sia sul mercato LATAM ove i margini sono scesi del 22%.

In valore assoluto, sempre rispetto al 2015, il primo margine si è ridotto di 10 milioni che, anche in un anno ove

abbiamo contenuto i costi del personale e i costi esterni, hanno avuto analogo impatto sul margine operativo

lordo.

I principali clienti con i quali l'Azienda ha operato nel 2016 sono stati ancora una volta nell’ambito del Mercato

delle Telecomunicazioni il Gruppo Telecom Italia, il Gruppo Telefonica, il Gruppo Vodafone, Wind3, che ha

appena completato il processo di merger tra Wind e H3G, Fastweb, British Telecom Italia e altri importanti nomi

come in Belgio l’Operatore Proximus in Francia l’Operatore Hub One, che gestisce le telecomunicazioni per gli

Aeroporti di Parigi.

Nel mondo Enterprise e Public Sector i clienti sono stati molti tra cui Enel, Eni e Terna nel segmento

dell’Energia e Utilities; Unicredit, Intesa, MPS nel segmento delle Banche, Poste Italiane e Rai tra le controllate

dallo Stato. Nella Pubblica Amministrazione poi abbiamo avviato progetti importanti con Sogei, Banca d’Italia,

Poligrafico Zecca dello Stato.

È utile una menzione particolare al cliente Open Fiber, oggi detenuto al 50% da Enel e 50% da Cassa Depositi e

Prestiti. Nel 2016 abbiamo avuto un volume di affari di circa 20 milioni con buone probabilità di mantenerlo nei

prossimi due o tre anni.

In ambito Internazionale il 2016 spicca per una forte crescita del rapporto con Telefonica che si estende

dall’Europa, con la Spagna e la Germania paesi di punta, all’America Latina con Brasile, Argentina, Perù e

Colombia. In particolare il gran lavoro svolto in Brasile con Telefonica Vivo ci ha consentito di iniziare il

percorso di diversificazione per il nostro posizionamento di mercato ancora troppo concentrato su un solo

cliente.

Per quanto riguarda l’offerta il non positivo andamento nel 2016 della vendita dei prodotti proprietari ha

accelerato un processo già in atto di rifocalizzazione sui nostri prodotti sempre più orientati al Cloud e alla

virtualizzazione e dei nostri centri di competenza. Prodotti software e competenze di ingegneria e gestione hanno

dato luogo a un nuovo catalogo di Soluzioni: la collaborazione tra persone e relazione con i clienti, il Cloud Data

Center e virtualizzazione, la Comunicazione “All IP”, la Cyber Security, le Infrastrutture di reti dati e video,

Internet of Things, i Sistemi di gestione delle reti e dei servizi e infine i Managed & Engineering services.

Nell’ambito delle soluzioni di virtualizzazione e automazione delle reti il nuovo prodotto NetwrapperTM,

sviluppato secondo le più moderne metodologie delle Software Defined Networks (SDN), capace di

interconnettersi e integrarsi con le piattaforme SDN di Cisco. Questo prodotto è stato incluso nel catalogo

internazionale di Cisco. Tutta la nostra offerta di prodotti software continua nella strategia della virtualizzazione

secondo la quale tutte le reti di telecomunicazioni stanno mano a mano trasformandosi in reti di data center.

Nell’ambito dei Managed & Engineering services il 2016 è stato un anno denso di progetti importanti con clienti

importanti come Banca d’Italia e Open Fiber in Italia, Telefonica e Proximus nei mercati internazionali. In

prospettiva questa diventerà un’area si soluzioni a rilevanza crescente nel nostro business.

Dal punto di vista della dinamica del personale, infine, abbiamo avuto un anno sostanzialmente stabile rispetto al

2015 in termini del numero di impiegati. Tale obiettivo è stato raggiunto mantenendo costanti e costruttivi

rapporti con i sindacati. L'Azienda ha fatto sempre delle relazioni industriali un fiore all'occhiello nella

convinzione che la trasparenza e correttezza nei più importanti fatti che riguardano gli aspetti industriali

dell'azienda siano paganti per il miglioramento dei rapporti tra le persone e per il successo dell'Azienda nel

rispetto dei reciproci ruoli. In quest’ottica a fine 2016 abbiamo siglato un accordo sindacale che, tenendo conto

delle difficoltà economiche e finanziarie emerse nel corso del 2016, costituisce un importante presupposto per la

continuità operativa dell’azienda.

I mutamenti intervenuti nei mercati delle Telecomunicazioni e dell’Informatica, unitamente alla non favorevole

situazione economica generale e i relativi effetti sui risultati dell’esercizio 2016 hanno portato a rivedere le stime

Lettera dell’Amministratore Delegato

[5]

di crescita del business aziendale e la predisposizione di un nuovo piano industriale 2017-2023. Come descritto

nella Relazione sulla Gestione, i risultati dell’esercizio, unitamente alla riduzione dell’avviamento ha

determinato la necessità di reintegrare il patrimonio netto. In questo contesto sono collocate le attività relative al

processo di M&A già iniziato nel 2015 e proseguite intensamente nel 2016 che hanno portato alla finalizzazione

di un accordo, sottoposto all'omologa del Tribunale di Milano ex art. 182 bis l.f., che prevede importanti

interventi patrimonali e finanziari idonei a consentire di riequilibrare la struttura patrimoniale e finanziaria e

ristabilire le condizioni per una crescita duratura della nostra società.

La visibilità che ho in questo momento mi porta a rappresentarvi uno scenario estremamente positivo che si sta

velocemente avverando e che è destinato a cambiare profondamente il profilo industriale e finanziario della

nostra Azienda.

Fino dalla metà del 2015 la società EXPRIVIA, società di circa 140 milioni di ricavi quotata in Borsa nel

segmento Mid Cap STAR di Piazza Affari, ha espresso interesse per acquisire la maggioranza di Italtel. Negli

interminabili mesi successivi, e fino ad oggi, tale interesse si è mantenuto forte e ha portato a una configurazione

della transazione di M&A, arrivata oggi alla firma dei contratti vincolanti tra le parti, per noi molto importante e

positiva.

La transazione, subordinata all’omologa del Tribunale, prevede infatti un aumento di capitale per 47 milioni

sottoscritto da Exprivia per 25 milioni e da Cisco per 22 milioni, di cui 6 milioni in azioni ordinarie e 16 milioni

in azioni privilegiate. La stessa transazione prevede inoltre 68 milioni di conversione di debito bancario in

strumenti finanziari partecipativi e ulteriori 26 milioni di nuova finanza resa disponibile da parte delle banche del

pool (guidate dalla banca agente Unicredit). Si tratta di ben 141 milioni di risorse disponibili delle quali 115

milioni a incremento del patrimonio netto e 73 milioni a supporto della cassa (inclusi 47 milioni di aumento di

capitale). I restanti debiti verso le banche sono riscadenzati al 2024 con rimborsi previsti a partire dal 2019.

Exprivia e Italtel costituiranno un nuovo soggetto sul mercato delle Telecomunicazioni e dell’Informatica. Un

mercato dove l’integrazione delle competenze sulle reti e di quelle sull’elaborazione dei dati sarà un fattore

determinante essere partner di moltissime aziende nel loro percorso di trasformazione digitale.

Per tutto questo io vedo con molto ottimismo l'anno 2017 e il prossimo futuro proprio per quanto è stato

costruito nei precedenti anni e per il nostro attuale posizionamento in un settore che sarà sempre più cruciale nel

mondo del futuro.

Desidero ringraziare le donne e gli uomini di Italtel che hanno creduto e che continuano a credere nell'Azienda

impegnandosi a fondo in un momento di mercato non banale e puntando a un miglioramento continuo di risultati

e di soddisfazione dei nostri clienti. Ci aspetta una stagione sfidante ma entusiasmante, un salto di scala che ci

porterà a competere con i migliori e confrontarci con le grandi sfide della crescita, sostenibilità e inclusione.

A nome di tutto il management esprimo inoltre un sentito ringraziamento agli Azionisti e a tutti i nostri

Stakeholder per aver confermato ancora il loro appoggio e aver saputo dare ulteriori e concreti segnali di fiducia

verso la nostra Azienda.

Stefano Pileri

Introduzione

[6]

INTRODUZIONE

Da sempre impegnata a mettere la propria competenza tecnologica al servizio dell’innovazione, Italtel oggi si

dedica a progettare soluzioni al passo con la trasformazione digitale in atto. Nella sua lunga storia ha giocato un

ruolo chiave nello sviluppo delle telecomunicazioni in Italia ed in molti paesi nel mondo. Oggi sfrutta questa

esperienza unica per costruire un’offerta che indirizza le nuove frontiere dell’Information & Communication

Technology le cui parole chiave sono mobilità, collaborazione, virtualizzazione, integrazione, trasformazione

verso il nuovo paradigma del protocollo IP.

Italtel si muove lungo queste direttrici per rendere disponibili prodotti, soluzioni e servizi che rispondono con la

massima qualità alle specifiche esigenze dei clienti. Sviluppa prodotti per la migrazione e l’evoluzione delle reti,

offre soluzioni IT in ambiti quali UC&C, IoT, Business Cloud Communication, propone servizi di consulenza ad

alto valore aggiunto e attività di system integration grazie al proprio know-how unico ed a una rete di partner di

primissimo piano in ambito IT.

Italtel affianca i service provider nella trasformazione del loro business alla ricerca di maggiore agilità, minori

costi e soprattutto di nuove opportunità di ricavi. Al mondo delle imprese si propone quale vendor tecnologico e

system integrator che aiuta a scegliere e realizzare le soluzioni più efficaci per la comunicazione interna ed

esterna. Agli enti della Pubblica Amministrazione propone soluzioni per la trasformazione delle reti e la messa a

punto di servizi per gli enti stessi e per la collettività.

Far comunicare senza limiti persone ed oggetti e rendere interoperabili tecnologie, applicazioni e reti. Questa è la

missione di Italtel.

Gruppo Italtel

Italtel è una società multinazionale che opera nel settore dell’Information and Communication Technology, con

una forte attenzione all'innovazione. Italtel progetta e realizza soluzioni per reti e servizi di comunicazione

rivolte a service provider e imprese in Italia, nei principali paesi in EMEA e in America Latina. Le soluzioni

combinano prodotti propri, sviluppati secondo le logiche della Network Functions Virtualization (NFV) e del

Software Defined Networking (SDN), e prodotti di terze parti. Sono completate da un ampio portafoglio di

servizi di ingegneria e consulenza che spaziano dalla progettazione delle reti al loro mantenimento, dalla

migrazione all’interoperabilità con diverse tecnologie. Dell’offerta fanno parte anche soluzioni in ambiti come

All IP Voice, Unified Communication & Collaboration, Data Center & Virtualization, Big Data & Analytics,

Internet of Things per segmenti verticali come Smart Grid, Smart Cities, Healthcare, oltre che attività di system

integration per la realizzazione e la trasformazione di reti complesse.

Il know-how maturato nella gestione di reti complesse colloca Italtel in una posizione privilegiata per interpretare

la progressiva confluenza di IT e telecomunicazioni e per fornire soluzioni che incontrano le attuali esigenze di

comunicazione di persone e imprese. Italtel si avvale di una solida rete di partner: oltre alle partnership

strategiche con Cisco e Exprivia, l’azienda vanta anche partnership tecnologiche o commerciali con numerose

aziende IT internazionali.

Italtel annovera tra i propri clienti quattro dei più grandi gruppi di telecomunicazione (Communication Service

Provider) al mondo, la gran parte degli operatori incumbent europei e due dei tre principali operatori

dell’America Latina. In Italia, è partner di riferimento di quasi tutte le più importanti imprese pubbliche e private

ed opera con molte grandi aziende e enti della Pubblica Amministrazione nella realizzazione di reti IP di nuova

generazione e nella messa a punto di servizi di comunicazione rivolti ai loro clienti.

Italtel affianca alla posizione di rilievo nel mercato italiano, anche una forte presenza all’estero: opera in Francia,

Belgio, Germania, Spagna, Polonia e in America Latina, dove nel corso del 2015 ha aperto una nuova sede

nell’Ecuador che si aggiunge a Argentina, Brasile, Colombia, Perù. A fine 2015 è stata aperta anche la prima

sede negli Stati Uniti, a Miami.

Introduzione

[7]

Key financial highlights

(migliaia di euro)

(1) Redditività a costi esterni: Primo margine / Ricavi (2) EBITDA normalizzato è dato da risultato operativo più ammortamenti e svalutazioni al netto degli oneri di ristrutturazione e delle

componenti non ricorrenti (descritti nei commenti ai risultati reddituali nella Relazione sulla gestione)

(3) EBITDA è dato da risultato operativo più ammortamenti e svalutazioni (4) EBIT è il risultato operativo

(5) Capex o capital expenditure è dato dalla sommatoria degli investimenti materiali e immateriali

(6) Indebitamento finanziario netto è indicato nella Relazione sulla gestione a pag. 59 (7) Capitale Investito Netto (CIN) come descritto a pag. 58

(8) Capitale Investito Netto (CIN) rettificato per il Goodwill

(9) Rendiconto finanziario a pagina 64 (10) 1.305 al netto di uscite già formalmente concordate

2016 2015

IFRS IFRS

Ricavi 405.411 441.074

Redditività a costi esterni (1) % 26,75 26,97

EBITDA normalizzato(2) 19.253 31.278

Margine % 4,75 7,09

EBITDA (3) (1.113) 30.163

Margine % (0,27) 6,84

EBIT (4) (73.381) 10.363

Margine % (18,10) 2,35

Utile / (Perdita) netto (97.934) (18.764)

Margine % (24,16) (4,25)

Numero degli addetti medi al netto della Cigs e del Cds 1.245 1.223

Al 31 dicembre 2016 Al 31 dicembre 2015

Capex (5) 20.140 18.268

Indebitamento finanziario netto (6) 216.677 172.585

Patrimonio netto (64.160) 34.674

CIN (7) 152.517 207.259

CIN rettificato (8) 30.302 40.044

Flusso monetario dell’attività operativa (9) (23.751) 32.193

Flusso monetario da / (per) attività di investimento (9) (14.949) (22.922)

Flusso monetario da / (per) attività finanziarie (9) 3.239 11.560

Numero degli addetti (10) 1.357 1.366

di cui Italia 1.103 1.107

di cui Estero 254 259

Introduzione

[8]

Informazioni sugli azionisti di Italtel S.p.A.

Italtel S.p.A. è partecipata al 100% da Italtel Group S.p.A., il cui capitale sociale è detenuto da:

Clayton Dubilier & Rice

Clayton Dubilier & Rice Investment III Sarl (che detiene una partecipazione del 48,77% del capitale sociale di

Italtel Group S.p.A., tenuto conto delle sole azioni ordinarie “A”) (1) fa parte di uno dei maggiori gruppi di

private equity americani, con una solida tradizione nel settore industriale, che gestisce fondi chiusi per conto di

investitori istituzionali.

Telecom Italia

Telecom Italia Finance S.A. (che detiene una partecipazione del 19,37% del capitale sociale di Italtel Group

S.p.A. tenuto conto delle sole azioni ordinarie “A”) (1), è una società controllata da Telecom Italia S.p.A., uno dei

principali gruppi industriali europei quotata alla Borsa Italiana. Oggi il Gruppo Telecom è presente all’estero con

una significativa iniziativa in America Latina.

Cisco Systems

Cisco Systems International B.V. (che detiene una partecipazione del 18,40% del capitale sociale di Italtel Group

S.p.A., tenuto conto delle sole azioni ordinarie “A”) (1), appartiene al Gruppo Cisco, la cui capogruppo Cisco

Systems, Inc., è quotata al NYSE ed è il leader mondiale nel networking per Internet. Il Gruppo Cisco è presente

in Italia dal 1994.

Capita Trustees Limited

Capita Trustees Limited, quale Trustee di Italtel Employees Benefits Trust, (che detiene una partecipazione

complessiva del 10,81% del capitale sociale di Italtel Group S.p.A., tenuto conto delle sole azioni ordinarie

“A”)(1), è un Trust di diritto inglese costituito esclusivamente al fine di detenere e gestire azioni di Italtel Group

S.p.A.

Cordusio Fiduciaria

Cordusio Fiduciaria per Azioni (che detiene una partecipazione del 2,65% del capitale sociale di Italtel Group

S.p.A., tenuto conto delle sole azioni ordinarie “A”) (1) è una società fiduciaria del Gruppo UniCredit incaricata

di gestire i piani di azionariato diffuso e di stock option esistenti a favore dei dipendenti e degli Amministratori

di Italtel. La sopraindicata quota di partecipazione rappresenta sia le azioni di dipendenti e Amministratori (o ex

Amministratori), sia le azioni proprie della società.

(1) Il capitale sociale di Italtel Group S.p.A., sottoscritto e versato, è pari a Euro 825.695 al 31 dicembre 2016, diviso in n. 17.762.976 azioni di cui n. 8.881.488 azioni “A” (aventi gli stessi diritti spettanti per legge alle azioni ordinarie, salvo quanto espressamente previsto dallo

Statuto Sociale), detenute come sopra riportato, e n. 8.881.488 azioni “B” (azioni privilegiate e convertibili secondo quanto previsto dallo

Statuto Sociale). Gli azionisti Telecom Italia Finance S.A., Cisco Systems International BV e Cordusio Fiduciaria per Azioni sono titolari, oltre che di azioni “A” nelle percentuali sopra riportate, anche di tali azioni “B” nelle seguenti misure: Telecom Italia Finance

S.A. n. 4.440.365; Cisco Systems International B.V. n. 4.440.365 e Cordusio Fiduciaria per Azioni n. 758.

Organi sociali

[9]

Organi sociali

Consiglio di Amministrazione (1)

Presidente (2)

Tiziano Onesti (*)(***)

Amministratore Delegato (3)

Stefano Pileri (***)

Consiglieri

Stefano Carlino (4)(***)

Paolo Leone (5)(****)

Salvatore Spiniello (**)(***)

Segretario del Consiglio di Amministrazione Nicolò de’ Castiglioni

Collegio sindacale (6)

Presidente

Mauro Romano

Sindaci effettivi

Giuseppe Benini

Monica Grassi(7)

Sindaci supplenti Guido Paolucci

Attilio Sommavilla (8)

Società di revisione (9)

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

(1)Nominato dall’Assemblea del 28 giugno 2016 e in carica fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre

2018

(2)Nominato Consigliere, su designazione dei titolari di SFP A, dall’Assemblea del 28 giugno 2016 (e Presidente con

delibera consiliare in pari data), in carica fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018

(3)Nominato Amministratore Delegato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 giugno 2016; componente del

Comitato Vendita

(4)Componente del Comitato per il Controllo Interno (già Presidente del medesimo Comitato fino al 9 gennaio 2017) nonché

componente, su designazione di Italtel Group S.p.A., del Comitato per la Remunerazione

(5)Confermato dall’Assemblea del 28 aprile 2017 ed in carica fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre

2018, precedentemente cooptato dal Consiglio di Amministrazione del 1 dicembre 2016 (a seguito dimissioni con

effetto 30 novembre 2016 dell’Amministratore e COO Gerardo Benuzzi) .Il Consiglio di Amministrazione dell’8

maggio 2017, con effetto dalla nomina del 28 aprile 2017, lo ha nominato componente nonchè Presidente del Comitato

per il Controllo Interno (confermando i precedenti medesimi incarichi di cui alla delibera consiliare del 9 gennaio 2017)

(6)Nominato dall’Assemblea del 29 aprile 2015 ed integrato ai sensi dell’art. 2401 c.c. con successiva delibera

dall’Assemblea del 28 aprile 2017; in carica fino all’Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.

(7)Confermata sindaco effettivo dall’Assemblea del 28 aprile 2017, già sindaco supplente subentrata ope legis ai sensi

dell’art. 2401 c.c. nella carica di sindaco effettivo (a seguito dimissioni con effetto 24 novembre 2016 del Sindaco

effettivo Carlo Delladio, nominato dall’Assemblea del 29 aprile 2015.

Organi sociali

[10]

(8) Nominato sindaco supplente dall’Assemblea del 28 aprile 2017 che ha deliberato – tra l’altro – l’integrazione del

Collegio sindacale ai sensi dell’art. 2401 c.c.

(9) Incarico conferito dall’Assemblea del 28 giugno 2016 per il triennio 2016, 2017 e 2018

(*)Presidente del Comitato per la Remunerazione e del Comitato Vendita. Componente del Comitato per il Controllo Interno

(**) Consigliere designato dai titolari di SFP B. Componente del Comitato per il Controllo Interno e del Comitato Vendita,

nonché, su designazione di Italtel Group S.p.A., del Comitato per la Remunerazione

(***) Consiglieri muniti dei requisiti di indipendenza (ai sensi dell’art. 26.6, comma (i) lett. a), b), c), d), e), f), g) e h) dello

Statuto) e di professionalità (ai sensi dell’art. 26.6, comma (ii) lett. a) e b) dello Statuto)

(****) Consiglieri muniti dei requisiti di professionalità (ai sensi dell’art. 26.6, comma (ii) lett. a) e b) dello Statuto)

Relazione sulla gestione

[11]

RELAZIONE SULLA GESTIONE

I ricavi dell’esercizio 2016 ammontano a 405,4 milioni di Euro rispetto ai 441,1 milioni di Euro dell’esercizio

2015 evidenziando un decremento di 35,7 milioni di Euro pari all’8,1%. Alla sostanziale conferma dei risultati

del 2015 nel mercato domestico dove abbiamo realizzato il 59% del nostro volume d’affari è corrisposta una

sensibile contrazione del mercato internazionale (-15% rispetto al 2015 nei ricavi e -22% nel primo margine). In

valore assoluto il primo margine si è ridotto di circa 10 milioni di Euro rispetto al 2015. L’EBITDA

normalizzato dell’esercizio 2016 si attesta a 19,2 milioni di Euro, rispetto ai 31,3 milioni del 2015.

La perdita dell’esercizio pari a 97,9 milioni di Euro (rispetto ad una perdita di 18,8 milioni di Euro del 2015)

include una svalutazione dell’avviamento di 45 milioni di Euro, svalutazione di altre attività, in particolare costi

di sviluppo e imposte differite attive per 18,3 milioni di Euro e costi per circa 17 milioni di Euro relativi

all’accantonamento effettuato per il personale nell’ambito della ristrutturazione prevista nel Piano Industriale

2017 – 2023.

Gli investimenti dell’esercizio sono stati di 20,1 milioni di Euro, di cui 17,7 milioni di Euro in immobilizzazioni

immateriali.

La posizione finanziaria netta peggiora di circa 44 milioni rispetto all’esercizio precedente, anche per una

significativa diminuzione delle operazioni di factoring prosoluto.

I risultati economici e finanziari del Gruppo Italtel al 31 dicembre 2016 hanno evidenziato nel relativo periodo di

riferimento, scostamenti rispetto al Piano Industriale 2012-2017, tali da costituire il presupposto del mancato

rispetto di alcuni dei vincoli finanziari (covenant) previsti nei contratti di finanziamento. Di conseguenza sono

quindi state tempestivamente assunte, da parte degli Amministratori di Italtel S.p.A., adeguate misure volte a

neutralizzarne gli effetti contrattuali, secondo quanto di seguito meglio illustrato.

Fatti di rilievo relativi alla Società Italtel S.p.A. e considerazioni degli

Amministratori sulla continuità aziendale

Si ricorda che in data 21 febbraio 2013, con iscrizione al Registro Imprese in data 1° marzo 2013, è stato

omologato dal Tribunale di Milano l’accordo di ristrutturazione del debito redatto ai sensi dell’art. 182 bis Legge

Fallimentare sottoscritto in data 11 dicembre 2012 sulla base del relativo piano industriale, economico e

finanziario per il periodo 2012-2016 (il “Piano 2012”), la cui attuabilità è stata attestata dalla Dott.ssa Stefania

Chiaruttini e dal Prof. Enrico Laghi (l’“Accordo di Ristrutturazione 2012”).

Successivamente, sono stati posti in essere tutti gli atti e i negozi volti a dare esecuzione alle misure previste

dall’Accordo di Ristrutturazione 2012, incluse, inter alia, la conversione di parte dei crediti in Strumenti

Finanziari Partecipativi (SFP), la sottoscrizione dei nuovi contratti di finanziamento, la conclusione della

transazione con Telecom Italia, la dilazione e il riscadenziamento dei crediti di Cisco nonché l’integrale e

tempestivo rimborso dei creditori estranei.

A seguito delle operazioni conseguenti all’attuazione dell’Accordo di Ristrutturazione 2012, il capitale sociale di

Italtel S.p.A., sottoscritto e versato, era pari a Euro 2.000.000, composto di n° 2.000.000 azioni, tutte di titolarità

del socio unico Italtel Group S.p.A., le quali sono costituite in garanzia a favore dei creditori (così come

identificati nell’Accordo di Ristrutturazione 2012). Nell’ambito dell’Accordo di Ristrutturazione 2012 Italtel

S.p.A. ha altresì emesso ai sensi dell’art. 2346 Codice Civile, anche a fronte della conversione dei rispettivi

crediti, Strumenti Finanziari Partecipativi (“SFP”) in favore delle banche creditrici, di Cisco e di Telecom Italia

Finance (i “Titolari degli SFP”).

L’Accordo di Ristrutturazione 2012, oltre al risanamento della situazione patrimoniale, economica e finanziaria

della Italtel S.p.A., prevedeva che la ristrutturazione del debito fosse volta anche a consentire la cessione delle

azioni della stessa a un partner industriale e/o finanziario. A tal fine Italtel Group S.p.A., con il consenso dei

Titolari degli SFP, già nel corso del 2015, ha conferito un incarico ad un advisor finanziario, al fine di assisterla

nell’individuazione di uno o più potenziali soggetti disposti ad investire nella Italtel S.p.A. tramite l’acquisizione

di una partecipazione di controllo. In tale processo, a seguito di alcune manifestazioni di interesse, le parti hanno

individuato Exprivia S.p.A. (“Exprivia”) – società anch’essa leader in Italia nel settore dell’information

technology e, in particolare, dello sviluppo di soluzioni innovative per le telecomunicazioni digitali, quotata sul

Relazione sulla gestione

[12]

segmento STAR di Borsa Italiana – quale interlocutore privilegiato con cui proseguire le negoziazioni al fine di

addivenire a una favorevole conclusione della prospettata operazione di investimento (l’”Investimento”).

Nelle more delle trattative relative all’Investimento e a partire dall’esercizio 2016 - anche a causa del

rallentamento delle condizioni di mercato, che ha comportato una ridotta redditività e marginalità dei prodotti e

dei servizi offerti da Italtel - la Società ha manifestato un progressivo peggioramento dei dati economici,

patrimoniali e finanziari e alcuni rilevanti scostamenti rispetto ai dati prospettici previsti per tale periodo dal

Piano 2012.

A causa di tali scostamenti, la Italtel S.p.A. aveva richiesto una sospensione dell’applicazione dei parametri

finanziari alle proprie banche finanziatrici (le “Banche”), che è stata da queste ultime concessa e formalizzata

con un “accordo di stand-still” sottoscritto in data 31 maggio 2016 (l’“Accordo di Stand-still”), successivamente

prorogato fino al 30 novembre 2017 (l’“Accordo di Proroga dello Stand-still”), così da permettere la conclusione

dell’Investimento (come infra definito).

Italtel S.p.A. ha quindi predisposto un nuovo piano industriale, economico e finanziario per il periodo 2017-

2023, approvato nella sua versione finale dal Consiglio di Amministrazione del 19 luglio 2017 (il “Piano

Industriale 2017-2023”), che, da un lato, recepisce il mutato contesto economico e competitivo di riferimento e,

dall’altro, assume, inter alia, il perfezionamento della Ristrutturazione (come infra definita) e del conseguente

Investimento. Il Piano Industriale 2017 – 2023 costituirà, altresì, un allegato al Nuovo Accordo di

Ristrutturazione come infra definito.

Sulla base del Piano Industriale 2017-2023 è stato effettuato un impairment test con il supporto di una primaria

società di consulenza che ha determinato una svalutazione dell’avviamento pari a Euro 45 milioni. Tale

svalutazione, cumulata ad ulteriori svalutazioni relative, in particolare, a imposte differite attive, ai costi di

sviluppo capitalizzati, alle perdite operative pregresse e a quella relativa all’esercizio 2016, hanno determinato

un patrimonio netto negativo pari a 64.160 migliaia di Euro e, dunque, la necessità per il Consiglio di

Amministrazione di convocare l’assemblea straordinaria ai sensi dell’art. 2447 Codice Civile per gli opportuni

provvedimenti (l’”Assemblea 2447”).

L’Assemblea 2447, tenutasi in prima convocazione in data 28 aprile 2017, è stata rinviata al 28 luglio 2017

ovvero alla data in cui si ritiene che sia stao sottoscritto e quindi depositato il Nuovo Accordo di Ristrutturazione

(cfr. infra).

In tale contesto, hanno avuto luogo: (i) con le Banche e Cisco, una trattativa volta a definire il rifinanziamento e

il riscadenziamento del debito nell’ambito di un nuovo accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis LF in

attuazione del Piano Industriale 2017-2023 (il “Nuovo Accordo di Ristrutturazione”), la cui sottoscrizione è stata

fissata per il 21 luglio 2017 o nei giorni immediatamente successivi e comunque entro il 28 luglio 2017 ; e (ii)

con Exprivia, una trattativa – la quale ha coinvolto, oltre a Italtel S.p.A. e a Italtel Group S.p.A., anche Cisco e le

Banche, nella loro qualità di Titolari di SPF, nonché i principali creditori della Italtel S.p.A. – volta a definire i

presupposti, i termini e le condizioni dell’Investimento nell’ambito di un accordo quadro (l’“Accordo Quadro”),

la cui sottoscrizione è prevista per la medesima data sopra indicata.

In estrema sintesi, il Nuovo Accordo di Ristrutturazione e l’Accordo Quadro prevedono:

(A) la ricapitalizzazione di Italtel S.p.A., previa cessione alle Banche, a valore simbolico, da parte di Cisco e di

Telecom Italia Finance della totalità degli SFP emessi da Italtel in occasione dell’Accordo di

Ristrutturazione 2012 di cui sopra, attraverso le seguenti operazioni (da eseguirsi in sostanziale

contestualità):

(i) la copertura delle perdite risultanti dalla situazione patrimoniale - che sarà approvata dal Consiglio

di Amministrazione ai sensi degli artt. 2446 e 2447 Codice Civile - tramite azzeramento delle

riserve esistenti e del capitale sociale, nonché tramite l'utilizzo di parte del capitale sociale e delle

riserve rivenienti dalle operazioni di cui ai successivi punti (ii) e (iii);

(ii) l’emissione di nuovi Strumenti Finanziari Partecipativi che saranno integralmente sottoscritti dalle

Banche mediante la conversione di parte del proprio credito per un importo di complessivi Euro 68

milioni;

Relazione sulla gestione

[13]

(iii) la delibera di un successivo aumento di capitale riservato a Exprivia e a Cisco di complessivi Euro

47 milioni da sottoscriversi come segue:

quanto a Euro 25 milioni, da parte di Exprivia, a fronte dell’emissione da parte di Italtel S.p.A.

di azioni ordinarie rappresentative dell’81% del capitale sociale ordinario, di cui Euro 16,2

milioni a titolo di capitale nominale ed Euro 8,8 milioni a titolo di sovrapprezzo;

quanto a Euro 22 milioni da parte di Cisco, a fronte dell’emissione da parte di Italtel S.p.A.: (a)

quanto a Euro 6 milioni, di azioni ordinarie rappresentative del restante 19% del capitale

sociale ordinario, di cui Euro 3,8 milioni a titolo di capitale nominale ed Euro 2,2 milioni a

titolo di sovrapprezzo e (b) quanto a Euro 16 milioni, di azioni privilegiate, prive del diritto

voto nell’assemblea ordinaria, di cui Euro 1,0 a titolo di capitale nominale ed Euro 15,9 milioni

a titolo di sovrapprezzo che attribuiranno a Cisco diritti economici particolari.

Al termine delle operazioni di cui sopra, il capitale ordinario della Italtel S.p.A. sarà interamente detenuto da

Exprivia con una partecipazione pari all’81% e da Cisco con una partecipazione pari al 19%, mentre l’intero

capitale privilegiato sarà detenuto da Cisco.

Italtel Group S.p.A. non sarà quindi più azionista di Italtel S.p.A..

Con riferimento invece ai nuovi Strumenti Finanziari Partecipativi, gli stessi saranno così sottoscritti:

Banca Finanziatrice

Numero

Nuovi Strumenti Partecipativi

sottoscritti*

Percentuale

Unicredit 42.782.579 62,91

Banco BPM 1.001.999 1,47

BPM 13.284.283 19,54

Interbanca (già GE Capital) 7.730.401 11,37

UBI 2.003.998 2,95

ABC 1.196.740 1,76

Totale 68.000.000 100,00

* fatti salvi gli arrotondamenti minimi necessari alla quadratura matematica dell’operazione

(B) il rifinanziamento e il riscadenziamento dell’indebitamento bancario di Italtel S.p.A., derivante dai tre

contratti di finanziamento in essere con le stesse, due dei quali (il “Contratto RCF” e il “Contratto di

Finanziamento alla Ristrutturazione”) con data di scadenza originaria al 30 giugno 2017 e attualmente

prorogata al 30 novembre 2017 - già oggetto di ristrutturazione e/o rifinanziamento in occasione

dell’Accordo di Ristrutturazione 2012 - da realizzarsi attraverso:

(i) la sottoscrizione di due nuovi contratti di finanziamento con le Banche, volti a rifinanziare

l’indebitamento residuo a seguito della conversione e, in particolare: (a) un contratto di

finanziamento di circa Euro 93 milioni, e (b) un contratto di finanziamento di circa Euro 36

milioni volto a rifinanziare l’indebitamento bancario, di natura prededucibile ex art. 182 quater

LF e con scadenza finale al 31 dicembre 2024;

(ii) la sottoscrizione di un ulteriore contratto di finanziamento, di massimi Euro 80 milioni, per la

concessione alla Italtel S.p.A. di alcune linee di nuova finanza funzionali all’attuazione del

Nuovo Accordo di Ristrutturazione e del Piano Industriale 2017-2023, aventi pertanto natura

prededucibile ai sensi dell’art. 182 quater LF;

(iii) l’utilizzo di una parte della nuova finanza di cui al precedente punto (ii) già durante il periodo

intercorrente tra la sottoscrizione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione e la data di intervenuta

definitività del decreto di omologazione dello stesso, il tutto subordinatamente all’ottenimento

da parte del Tribunale di Milano del provvedimento di autorizzazione ex art. 182 quinquies LF; e

(iv) la conferma e l’estensione della maggior parte delle garanzie in essere (incluso il pegno sul

100% delle azioni di Italtel S.p.A. ed escluse quelle rilasciate a suo tempo da Italtel Group

S.p.A.), nonché la futura concessione di nuove garanzie sulle azioni di una o più società

Relazione sulla gestione

[14]

controllate che detengano la totalità delle partecipazioni delle società del Gruppo Italtel residenti

in America Latina, a garanzia dell’indebitamento derivante dai contratti sub (i) e sub (ii).

Il Nuovo Accordo di Ristrutturazione prevede altresì l’adozione di un nuovo statuto sociale e l’adozione di nuovi

regolamenti per la disciplina degli SFP esistenti e degli SFP di nuova emissione.

Il Piano Industriale 2017-2023 e il Nuovo Accordo di Ristrutturazione sono stati sottoposti all’esame del Dott.

Franco Carlo Papa, in possesso dei requisiti di cui all’art. 67, comma 3, lettera d) LF, al fine di rilasciare la

relativa relazione di attestazione sulla veridicità dei dati aziendali, sulla fattibilità del Piano Industriale 2017-

2023 e sull’attuabilità del Nuovo Accordo di Ristrutturazione (l’“Attestazione”). Alla data odierna, l’esperto ha

altresì confermato l’esito positivo delle valutazioni relative all’Attestazione, che sarà rilasciata e giurata con la

sottoscrizione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione.

Il Nuovo Accordo di Ristrutturazione sarà depositato presso il Tribunale di Milano al fine di ottenere l’omologa

dello stesso ai sensi e per gli effetti dell’art. 182 bis LF. Tutti gli atti, i contratti e le operazioni relativi alla

Ristrutturazione e al conseguente Investimento, saranno sospensivamente condizionati, inter alia, all’intervenuta

definitività del decreto di omologa del Nuovo Accordo di Ristrutturazione.

Con riferimento all’Assemblea 2447, si evidenzia che, a decorrere dalla data del deposito ricorso ex art. 182 bis

LF per l’omologazione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione e sino all’omologazione - ai sensi del disposto

dell’art. 182 sexies LF -, non si applicano le disposizioni di cui agli artt. 2446 e 2447 Codice Civile e, pertanto,

detta assemblea sarà chiusa senza l’adozione di alcun provvedimento, in attesa dell’omologa del Nuovo Accordo

di Ristrutturazione, in esecuzione del quale sarà convocata una nuova assemblea straordinaria per assumere i

provvedimenti ivi previsti, attraverso i quali sarà posto rimedio alla situazione di cui all’Art. 2447 in essere.

In accordo con quanto previsto dallo IAS 1, gli Amministratori, valutate le significative incertezze di cui sopra

che possono far sorgere dubbi sulla continuità aziendale, in considerazione:

della definizione tra le parti dei documenti contrattuali relativi alla Ristrutturazione e all’Investimento,

e in particolare dell’Accordo Quadro e dell’Accordo di Ristrutturazione, i cui termini principali sono

peraltro già stati approvati dai competenti organi sociali di Italtel Group S.p.A., di Italtel S.p.A., delle

Banche (sia in qualità di finanziatrici che di Titolari degli SFP), di Exprivia e di Cisco;

dell’imminente sottoscrizione dell’Accordo Quadro, la quale è stata fissata per il 21 luglio 2017 o nei

giorni immediatamente successivi e comunque entro il 28 luglio 2017;

dell’imminente sottoscrizione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione, la quale è stata fissata per il 21

luglio 2017 o nei giorni immediatamente successivi e comunque entro il 28 luglio 2017;

della vigenza dell’Accordo di Stand-still (così come da ultimo prorogato con l’Accordo di Proroga dello

Stand-still);

della ricostituzione del patrimonio netto a seguito delle operazioni previste nell’Accordo Quadro e nel

Nuovo Accordo di Ristrutturazione;

del Piano Industriale 2017-2023 che sarà asseverato nell’ambito dell’Attestazione; e

del monitoraggio continuo della situazione finanziaria di Italtel S.p.A.,

dell’andamento economico-finanziario dei primi mesi dell’esercizio 2017 che risulta sostanzialmente

allineato con i dati del budget 2017 incluso nel Piano Industriale 2017-2023;

della conferma ricevuta dall’esperto circa l’esito positivo delle valutazioni relative all’Attestazione che

sarà rilasciata sulla base delle bozze contrattuali con il medesimo condivise

ritengono sussistere sufficienti elementi per considerare ragionevole la sottoscrizione e la successiva esecuzione

di tutti gli accordi necessari e opportuni previsti per dare attuazione alla Ristrutturazione e al conseguente

Investimento, ivi incluso il deposito del ricorso ex art. 182 bis LF per l’omologazione del Nuovo Accordo di

Ristrutturazione.

In forza della delega conferita all’Amministratore Delegato di Italtel S.p.A. dal Consiglio di Amministrazione

del 19 luglio 2017, si integra quanto sopra descritto ed approvato dal medesimo Consiglio di Amministrazione.

Si rende pertanto noto che, in data 25 luglio 2017, il Dott. Papa, l’esperto incaricato per la predisposizione della

relazione attinente l’Attestazione ha presentato la propria relazione che è stata quindi asseverata con giuramento.

Relazione sulla gestione

[15]

Inoltre, in pari data, l’esperto ha presentato la relazione di attestazione ai sensi dell’art. 182 quinquies L.F., a sua

volta asseverata con giuramento, con la quale è stato attestato che la finanza interinale che la Società intende

contrarre antecedentemente la data di omologazione, è funzionale alla migliore soddisfazione dei creditori.

In data 26 e 27 luglio 2017 sono stati, inter alia, sottoscritti (i) il Nuovo Accordo di Ristrutturazione tra Italtel

S.p.A. (unitamente a Italtel Group S.p.A. e alcune società estere del Gruppo Italtel) da un lato, le Banche

Finanziatrici dall’altro e altre società del Gruppo Cisco, (ii) un ulteriore accordo di ristrutturazione (sempre ai

sensi dell’art. 182 bis L.F.) tra Italtel S.p.A., da una lato, e Intesa Sanpaolo, Mediocredito Italiano e Cassa

Depositi e Prestiti, dall’altro e (iii) l’Accordo Quadro tra Italtel S.p.A. e Italtel Group S.p.A., Exprivia, le Banche

Finanziatrici, alcune società del gruppo Cisco e Telecom Italia Finance.

A seguito di quanto sopra, Italtel S.p.A. procederà senza indugio al deposito del ricorso ex art. 182 bis L.F.

presso il Tribunale di Milano per l’ottenimento dell’omologazione degli accordi di ristrutturazione nonché

dell’istanza ex art. 182 quinquies per l’ottenimento dell’autorizzazione a contrarre nuova finanza interinale per

coprire il fabbisogno della Società fino all’emissione del decreto di omologazione.

In conclusione gli Amministratori, dopo aver analizzato tutti gli eventi e le circostanze sopra descritte sulla base

della relazione di Attestazione rilasciata dall’esperto incaricato, dott. Franco Carlo Papa, sull’attuabilità degli

accordi e sulla fattibilità del piano, nonché in considerazione dell’ampia percentuale di creditori aderenti,

ritengono ragionevole fare affidamento sul provvedimento di omologa da parte del Tribunale.

Ciò premesso, gli Amministratori riconoscono che alla data della presente relazione non si possa escludere e che

quindi permanga un elemento di incertezza legato all'Omologazione, di per sé rilevante in quanto presupposto

essenziale per la finalizzazione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione, prevista entro il mese di novembre 2017.

Pertanto, pur ritenendo che qualora non si verificasse tale finalizzazione, ciò potrebbe pregiudicare la capacità

del Gruppo Italtel di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale, ma dopo aver

effettuato le necessarie verifiche ed aver valutato le incertezze sopra individuate, gli Amministratori hanno la

ragionevole aspettativa che la Società abbia adeguate risorse per continuare l’attività operativa ed hanno redatto

il bilancio della Italtel S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2016 adottando il presupposto della continuità aziendale.

Base di presentazione

Il bilancio di Italtel S.p.A. al 31 dicembre 2016 è redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS)

in vigore al 31 dicembre 2016, emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) e adottati dai

regolamenti della Comunità Europea.

Il bilancio di Italtel S.p.A. comprende il prospetto di Stato Patrimoniale, il prospetto di Conto economico, il

prospetto del Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, il prospetto delle variazioni di

Patrimonio netto e le Note del bilancio che contengono un elenco dei principi contabili rilevanti adottati e altre

note, in accordo con i requisiti previsti dagli IFRS.

Il bilancio di Italtel S.p.A. è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e

veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari della Società,

nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione,

rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.

In merito alla continuità aziendale si rimanda al paragrafo precedente.

Il Consiglio di Amministrazione della Società, nella seduta del 28 marzo 2017, dopo aver preso atto (i) delle

trattative in corso con gli investitori e le Banche, in qualità di titolari di SFP, per l’operazione straordinaria

nonché di quelle con le medesime Banche, in qualità di istituti finanziatori, circa la ristrutturazione dei debiti e

che (ii) il Collegio sindacale della Società ha convenuto sull’opportunità del rinvio in attesa della definizione

delle trattative di cui sopra, ha deliberato di rinviare l’approvazione del progetto di bilancio civilistico e

consolidato al 31 dicembre 2016, avvalendosi del maggior termine di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio

sociale previsto dall’articolo 17.2 dello Statuto sociale.

Relazione sulla gestione

[16]

Scenario di mercato e posizionamento di Italtel

Scenario di mercato

Lo scenario di mercato presenta una sintesi dei principali segmenti sui quali Italtel posiziona la sua proposizione

di prodotti proprietari ed in particolare:

Segmento Service Provider VoIP (Voice over IP) e IMS (IP Multimedia Subsystem) che identifica il mercato

dei principali elementi di rete di telecomunicazione in ambito core.

Segmento NFV (Network Function Virtualization) focalizzata in particolare sulla proposizione virtualizzata

di alcuni elementi di rete di telecomunicazione in architettura IMS e dei Session Border Controllers (SBC).

Segmento Enterprise Session border Controllers (eSBC) che include le funzionalità di bordo in architettura

VoIP per il controllo della segnalazione, della componente media e della sicurezza in ambito Enterprise.

Segmento Unified Communication che identifica piattaforme di real-time communication che integrano voce,

chat, presenza, estensione dei servizi in mobilità, web e video conference, desktop sharing.

Segmento Internet of Things indica il mercato generato da applicazioni e servizi che sfruttano

l’interconnessione di “oggetti” smart in grado di fornire e scambiare dinamicamente dati e l’architettura che

raccoglie, analizza, elabora ed esporta le informazioni ricevute.

I segmenti analizzati presentano nel complesso due principali trends:

Stabilizzazione e tenuta dei volumi di revenues su segmenti che indirizzano tecnologie mature e consolidate

come nel caso VoIP e IMS dovuti a nuove installazione in rete, upgrade di quelle esistenti e nuovi paradigmi

architetturali (come quelli proposti in ambito NFV).

Rapida espansione con growth rate a due cifre in nuovi ambiti come Internet of Things e Comunicazione

Unificata e Contestuale, pur con scenari competitivi fortemente frammentati ed eterogenei e caratterizzati da

difficoltà di posizionamento strategico.

Mercato Service Provider VoIP e IMS

Il 2016 ha registrato una leggera crescita stimata intorno al 1% nel segmento VoIP e IMS dovuto principalmente

alle attività in area CALA, dove è cominciato il deployment di tecnologia VoLTE, e in EMEA, dovuta

principalmente al VoLTE e ad upgrade di rete. In controtendenza in area Nord America e APAC il mercato vede

segnali di rallentamento.

Fatturati addizionali nel 2016 sono stati generati da attività di Network Trasformation, in particolare NFV.

Il mercato totale in questo segmento ha registrato un volume che si aggira intorno 5,7B$ per il 2016 determinato

dalle principali funzionalità di rete: CSCF, HSS, MRF, SBC, IMS Voice Application Servers oltre alle

componenti Legacy quali SSW e Trunk Media Gateway. La percentuale di fatturato generata da funzionalità di

rete VNF (ovvero funzionaltà solo SW installate su hardware commerciale) oscilla dal 46% del MRF, al 25%

per il CSCF e HSS, al 4% del SBC con previsioni di crescita per gli anni seguenti.

La struttura competitiva in questo segmento vede dominare Huawei e Ericsson che generano metà dell’intero

volume di revenues con percentuali rispettivamente del 27% e 23%, seguiti da Nokia, ZTE e Genband e da una

nutrita compagine di aziende specializzate in mercati di nicchia, operanti in specifiche aree geografiche e

funzionalità di rete.

Mercato NFV

Un’attenzione particolare va dedicata al mercato NFV, strategia tecnologica che Italtel ha iniziato ad applicare

dal 2016 a tutti i suoi prodotti proprietari. Le funzionalità IMS e SBC NFV hanno generato nel 2016 un fatturato

globale di 0,9B$ (contro un risultato di circa 700M$ del 2015) e con prospettive di crescita pari al 24% per il

successivo quinquennio.

Ancora una volta la tecnologia VoLTE è uno dei principali driver anche per IMS e SBC NFV.

Relazione sulla gestione

[17]

Lo scenario competitivo in questo caso mostra, rispetto al mercato tradizionale una marcata differenza, dovuta al

differente approccio, che anche i player maggiori mostrano, verso l’evoluzione delle reti di telecomunicazione in

ambito NFV e permettendo, così, anche per player di dimensioni minori l’apertura di nicchie di mercato.

Mercato Enterprise Session Border Controllers

L’uso di enterprise SBC (nel seguito eSBC) ha visto nel corso degli ultimi anni una crescita sostenuta passando

dai 250M$ del 2014 a circa 350M$ nel 2016. Il mercato è guidato principalmente dall’area nord americana che

copre più del 60% delle revenues totali. Ma l’adozione di questa tecnologia sta rapidamente accelerando in

particolar modo in Europa, con circa il 20% del mercato.

Lo scenario competitivo rimane estremamente dinamico, con oltre 15 vendors che offrono funzionalità SBC sia

integrate con altri elementi di rete sia su device dedicati, presentandosi così estremamente frammentato. Il

mercato è coperto per il 21% da Cisco, seguito tre big player come Oracle, Audiocodes, Edgewater Networks

con quote di mercato oscillanti tra il 10% e il 20%.

Unified Communication

I volumi di revenues generati dall’Unified Communication una avuto una graduale crescita negli scorsi anni,

attestandosi intorno ai 900M$ nel 2016 (in ripresa rispetto al 2015 dove il minore budget di spesa hanno frenato

il mercato).

I principali driver del mercato vedono: la necessità di tool di communicazione integrati ed efficaci, di evitare

ritardi nella comunicazione e abbassamento della produttività delle aziende, proposizioni integrati di servizi di

Unified Communication e PBX.

Più del 40% del mercato si realizza nell’area nordamericana, il 35% in EMEA e la restante parte in APAC e

CALA, con una distribuzione che rimarrà pressoché costante nei prossimi anni.

Lo scenario competitivo di piattaforme di Unified Communication vede il dominio del mercato di Microsoft che

copre una quota oscillante tra il 40-45%, seguita da Cisco e Avaya con circa il 20% ciascuna e da Huawei e ZTE

con quote che si attestano intornano al 5%.

Internet of Things

Gli analisti scompongono il mercato dei servizi dell’IoT in tre macro-segmenti:

Servizi per il mondo Consumer, ovvero correlati all’installato degli endpoints o consumer devices.

Servizi di Connettività, ovvero associati alla fornitura di connettività, quale ad esempio WAN, per gli IoT

Endpoints, sia direttamente che attraverso dei gateways.

Servizi Professionali che includono le fasi di Consulting, Implementation e Operations.

I volumi generati dal segmento Servizi Professionali si aggirano intorno ai 400 miliardi di dollari entro il 2020

ma con growth rate più contenuto rispetto agli altri segmenti e stimabile intorno al 19,5% nell’intervallo

temporale 2013-20. In particolari quelli stimati per il 2016 sono 250 milliardi di dollari (stima Gartner).

In generale il quadro competitivo del IoT è estremamente frammentato e pur generando volumi molto elevati,

risulta estremamente difficile il posizionamento di un’offerta dedicata a causa dell’elevata eterogeneità delle

proposizioni e degli stakeholders in gioco.

I players in questa area possono presentare dimensioni e strutture estremamente diverse tra di loro: da

multinazionali in ambito IT a start-ups che sviluppano specifiche apps per smartphone.

Relazione sulla gestione

[18]

Mercato domestico – TIM

Il mercato ICT delle telecomunicazioni e dell’Information Technology, come analizzato in precedenza, in Italia,

ha sofferto, anche nel 2016, degli effetti della crisi internazionale iniziata nel 2008. Il persistere delle sfavorevoli

condizioni macroeconomiche e delle dinamiche competitive e sostitutive tra telecomunicazioni ed internet ha

determinato una ulteriore flessione negli investimenti degli operatori ed una attenzione sempre più marcata verso

la riduzione del TCO (Total Cost Ownership) delle infrastrutture con forte impatto sui prezzi unitari e sulle

marginalità.

Nonostante le condizioni macroeconomiche sfavorevoli gli operatori di Telecomunicazione hanno varato nel

corso del 2016 l’avvio di importanti progetti di trasformazione delle reti basati sullo sviluppo delle reti di

accesso a banda ultra larga (Fisse e mobili), sulla evoluzione delle reti IP di Backbone e sulla semplificazione

delle reti legacy (ad esempio PSTN) che verranno progressivamente sostituite dalle reti ALL IP

Relativamente al cliente Telecom Italia Domestic, nonostante la fortissima pressione competitiva, le attività di

sviluppo commerciale hanno portato ad una sostanziale tenuta dei ricavi del Gruppo Italtel rispetto al 2015 con

un fatturato pari a 118 milioni di Euro.

Oltre al consolidamento nelle aree tradizionali (reti IP, reti VoIP, System Integration IT) nel corso dell’esercizio

2016 sono stati realizzati i seguenti progetti innovativi:

Evoluzione della rete di Transito ed Interconnessione attraverso l’introduzione delle nuove logiche NFV

(Network Function Virtualization) e dei nuovi prodotti Netmatch-M per il potenziamento delle funzionalità di

bordo IP-TDM della rete

progetto Decommissioning della rete pubblica di commutazione (PSTN) con migrazioni massive dei clienti

sulle piattaforme innovative VoIP ed avvio progetti di semplificazione di altri segmenti di rete legacy

Sviluppo di progetti innovativi in ambito Network Management (Net OSS) per la semplificazione del layer

degli OSS di rete, il monitoraggio proattivo della qualità dei servizi basato sul paradigma della QoE (Quality

of Experience), l’analisi dei dati di traffico (Network Analitics)

Sviluppo del progetto “Intelligent Pipe” per la analisi dei dati di traffico di rete fissa e rete mobile (per

esempio banda utilizzata da ciascun protocollo, traffico per tipologia di accesso radio 3G/4G, monitoring del

traffico nel tempo) ai fini di intervenire proattivamente sulla rete e sulla messa a punto di offerte innovative

Sviluppo del progetto Smart Working per la realizzazione della infrastruttura e dell’ambiente per la

collaborazione aziendale

Evoluzione delle soluzioni per il mercato business (Nuvola Italiana) per l’interlavoro IP delle piattaforme

Virtual PBX ((SIP TRunking) basate sul prodotto Netmatch-S in configurazione virtualizzata

Avvio di un progetto IOT nelle aree delle infrastrutture tecnologiche di TIM per il monitoraggio degli

allarmi degli impianti tecnologici presenti nelle centrali

Sviluppo di un Data Center di nuova generazione per la realizzazione del Servizio TIM Vision in Cloud

Servizi professionali a supporto dei processi di trasformazione delle reti IP anche ai fini di risparmio

energetico come Solution Design, Integration & Testing e Network Transformation.

Il rapporto con Telecom Italia sta crescendo in termini di volume ed in termini di coinvolgimento di Italtel nei

principali progetti. Nel Piano Strategico di Telecom Italia la trasformazione innovativa della Rete e l’utilizzo

delle tecnologie Cloud per l’offerta dei servizi alle Aziende occupano un ruolo centrale e sono oggetto di forte

investimento. Italtel è coinvolta in tali aree e sta ancora migliorando le proprie competenze e la propria offerta

per continuare ad avere un ruolo centrale come partner di Telecom Italia per il successo del nuovo Piano.

Mercato domestico – Altri Operatori di Telecomunicazioni

Anche nel mercato domestico degli Altri Operatori di Telecomunicazione, Italtel è riuscita a confermare il

proprio ruolo di player di rilievo attraverso l’acquisizione di importanti progetti strategici presso i principali

operatori nazionali anche se i ricavi hanno visto una leggera flessione rispetto al 2015 raggiungendo un totale di

fatturato pari a 40,1 milioni di Euro.

Nell’ambito della fornitura di prodotti e servizi proprietari, le attività più significative si sono registrate verso il

Cliente BT Italia, che ha scelto Italtel come system integrator per la realizzazione del progetto innovativo “Full

Relazione sulla gestione

[19]

MVNO” ed ha avviato un percorso di trasformazione della rete voce secondo le logiche della Network Function

Virtualization basate sulla piattaforma iMCS e Netmatch-S, e verso il Cliente Fastweb che ha scelto Italtel,

nell’ambito del progetto Full MVNO, per l’integrazione dei servizi voce mobile attraverso la soluzione Italtel

Gateway MSC.

Per questi Clienti Italtel è fornitore anche della rete di interconnessione e transito basata su protocollo IP

attraverso il prodotto Netmatch-S. Nei prossimi anni tale traffico di interconnessione crescerà e verrà affiancato,

e superato, dal traffico di interconnessione IP Voce di Rete Mobile che diventerà nativo sul protocollo IP con gli

standard VoLTE.

Altri successi significativi sono legati a progetti di system integration:

Fastweb, ha confermato il ruolo chiave di Italtel nel campo delle reti IP, sia per l’ampliamento e la

trasformazione dell’infrastruttura di IP Backbone esistente che per lo sviluppo di soluzioni di Intelligent

Traffic management basate su tecnologia Sandvine

Tiscali ha scelto Italtel per l’evoluzione di tutta l’infrastruttura IP dedicata a servizi per la connettività

pubblica.

Wind ha scelto Italtel per la fornitura della rete di Mobile Backhauling, per la connessione in IP dei siti radio

sul territorio nazionale attraverso un piano di sviluppo pluriennale.

Mercato domestico – Enterprise e Public Sector

Nel 2016 il mercato ICT italiano ha mostrato complessivamente una leggera ripresa (+ 1,8%), generata

prevalentemente dalle componenti più innovative della 'trasformazione digitale' che, seppure in misura

differente, coinvolge tutti i settori del paese.

I progressi rilevati nel 2016 si collocano in uno scenario economico ancora incerto, dove acquistano sempre più

rilevanza gli investimenti attribuibili a: Cloud, Iot, servizi mobili ed applicazioni Web.

Il 2016 è stato caratterizzato anche dall'avvio dei piani di Governo volti alla valorizzazione del tessuto produttivo

italiano ed al recupero dei ritardi accumulati negli anni precedenti nell’ambito della strategia Europa 2020:

Strategia Digitale per la banda Ultralarga ed Industria 4.0.

Spending Review e Patto di Stabilità continuano a frenare gli investimenti e le spese in Information Tecnology di

Regioni , Enti Locali e della Pubblica Amministrazione Centrale.

Ciò nonostante, il 2016 si è chiuso per Italtel nel mercato italiano dell'impresa e della Pubblica amministrazione

in continua crescita del volume di affari (+ 10,3%) e del margine in valore assoluto ( 8%).

Per il segmento Enterprise è continuata con successo l’attività per consolidare il posizionamento di Italtel, nelle

soluzioni e servizi ICT nel gruppo Enel.

In Costa Crociere Italtel si conferma come azienda di riferimento per i progetti di system integration con

tecnologia Cisco, per l’ammodernamento della rete dati e del servizio VoIP della flotta navale di15 navi.

Tra i nuovi clienti merita di essere citato Open Fiber, operatore nascente per la realizzazione di infrastrutture in

fibra ottica a banda ultra larga (BUL) su tutto il territorio nazionale italiano.

Italtel ha operato in qualità di progettista esclusivo a supporto di OF per la risposta ai primi 2 bandi di gara

emessi da Infratel per la realizzazione dell'infrastruttura per la Banda ultraLarga nelle aree bianche. Italtel

rivestirà il ruolo di progettista anche nella successiva fase di progettazione esecutiva per tutti i lotti che OF si

aggiudicherà.

Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione, rilevante è stata l’attività di allargamento della base clienti

con rapporto contrattuale diretto e di rafforzamento sui grandi Enti Pubblici su cui Italtel era già presente, in

particolare: IPZS, Banca D’Italia, Poste e Sogei.

In IPZS è stato formalizzato il contratto per la realizzazione del progetto relativo al Passaporto elettronico, gara

aggiudicata nel 2015. Per quanto attiene a Banca D’Italia, son stati formalizzati i contratti relativi a gare

aggiudicate nel corso del 2015: Assistenza sistemistica, Accordo quadro apparati LAN, Contact Center.

In Poste Italtel ha consolidato la propria posizione centrale all’interno della rete VoIP con l’inserimento di una

nuova applicazione proprietaria: la iRPS.

Risultati positivi sono stati raggiunti anche nell’ambito della Sanità consolidando il rapporto con le Aziende

Ospedaliere di: Niguarda, Istituto Nazionale dei Tumori, Ospedale Maggiore Mangiagalli e con il Gruppo

Humanitas per lo sviluppo e la messa in sicurezza delle proprie infrastrutture di rete fissa.

Relazione sulla gestione

[20]

Di particolare importanza è la progettazione e realizzazione per la NATO di 2 "Data Center Campali", per

l’utilizzo degli stessi nei diversi teatri operativi in cui vengono impegnate le forze dell’Alleanza.

Mercato EMEA

Nell’anno 2016 il mercato EMEA ha registrato un decremento dei ricavi Italtel rispetto al 2015, a causa di una

generale diminuzione degli investimenti da parte dei vari clienti ed in particolare dei principali Service Providers

ed in particolare Vodafone Global.

Ciò nonostante, Italtel, a conferma dell’esercizio precedente continua il suo posizionamento all’interno del

Gruppo Telefonica, dove Italtel Germania ha acquisito un’importante commessa di System Integration per il

Backbone IP anche in Telefonica O2 Deutschland, continuando a consolidare la sua posizione come partner di

riferimento sul cliente.

I ricavi all’interno del Gruppo Telefonica hanno un incremento importante soprattutto per attività di system

integration dove Italtel si conferma impresa di riferimento internazionale per l’integrazione di progetti di Unified

Communication (in particolare su tecnologia Cisco HCS), backbone IP e mercato Enteprise. Inoltre il gruppo

Telefonica continua a investire su Italtel come fornitore strategico di riferimento per la messa in produzione della

piattaforma proprietaria Italtel iRPS di Central Routing Engine del proprio traffico, proveniente da reti sia fisse

che mobili, in tecnologia IP, sia per il mercato europeo che per quello internazionale.

In Francia è terminato con successo il rollout e la messa in esercizio di tutte le soluzioni virtualizzate della rete

di SFR con il prodotto iMCS, inoltre il cliente ha scelto la tecnologia Netmatch M per la sostituzione di

tecnologie obsolete per portare su “IP” il traffico legacy.

In tutti i mercati europei di riferimento per Italtel si sono inoltre poste le basi per una diversificazione del

catalogo di offerta dell’attività rispetto alle soluzioni proprietarie, tramite l’avvio dei processi di certificazione e

di acquisizione di progetti di system integration, in particolare verso gli operatori mobili virtuali MVNO (Mobile

Virtual Network Operator).

In Francia, Benelux e mercati Russi continua la campagna avviata alla fine del 2014 per allargare la base clienti.

Il cliente Hubone, con cui esiste un contratto per la fornitura di servizi di telecomunicazioni verso utenti

corporate di grosse dimensioni, è in roll out, e a breve entrerà in produzione. Il cliente sta discutendo con Italtel

per allargare il perimetro del progetto anche ad altri clienti attualmente nel suo portafoglio. Italtel fornisce una

soluzione chiavi in mano virtualizzata e innovativa basata su un’offerta completa di “ALL IP”.

Per quanto riguarda la fornitura di servizi professionali di ingegneria ad alto valore aggiunto, il progetto Mantra,

condotto dal Team di Italtel in collaborazione con l’operatore belga Proximus (ex Belgacom) è proseguito

superando gli obiettivi attesi dal Cliente consolidando il ruolo di Italtel stessa, e prorogando la collaborazione su

un arco temporale di 3-5 anni.

Italtel da marzo 2016 ha cominciato un importante posizionamento all’interno del mercato Iraniano e Sud

Africano, aprendo varie relazioni commerciali e opportunità.

Il mercato greco ha risentito della profonda crisi finanziaria del paese: gli investimenti sono stati ridimensionati

in tutti i settori e anche tra i Service Providers. Il cliente OnNet è stato costretto a sospendere i servizi.

Relazione sulla gestione

[21]

Mercato LATAM

Il 2016 si è dimostrato un anno di grande tensione in America Latina. L’instabilità politica ed economico-

finanziaria in Brasile, la principale economia della regione, a seguito dell’impeachment della Presidente Dilma

Roussef assieme al crollo dei prezzi delle materie prime si e’ allargata all’intera regione con effetti importanti su

cambi, inflazione e piani di investimento.

In Peru si è visto un rallentamento delle decisioni d’investimenti infrastrutturali anche a causa della lunga e

fortemente incerta campagna per le elezioni presidenziali. L’Argentina, anche sotto il comando del governo

guidato da Maurizio Macri ha sofferto ancora lentezze nei piani di investimento a causa dei tempi lunghi di

modifica del sistema precedente e della difficoltà ad accedere ad investimenti stranieri.

I risultati di Italtel nella regione sono stati pertanto inferiori alle attese principalmente a causa dell’impatto della

situazione macroeconomica sui principali clienti che hanno deciso di sospendere o ritardare i piani di

investimento in infrastrutture.

Sono comunque stati realizzati alcuni importanti progetti fra cui:

l’ampliamento della rete Core IP in Argentina per i due operatori incumbent;

la rete mobile di backhauling IP RAN per Tim, in Brasile;

l’ampliamento della struttura di rete in Telefonica Brasile;

Il consolidamento del progetto di routing intelligente per applicazioni multimediale in TIM Brasile;

Per quanto riguarda l’attività di VAR (Value Added Reseller) & System Integration, Italtel ha confermato la sua

posizione di rilevanza all’ interno dell’ecosistema Cisco in LATAM, confermando la certificazione Gold in

Brasile, Peru ed Argentina ed ottenendola in Colombia.

Il mercato dei VAR nella regione ha sofferto una fortissima pressione sui margini (per aspetti commerciali ma

anche finanziari legati alle fluttuazioni dei cambi), di fatto aprendo la porta a nuovi scenari di consolidamento,

aprendo un importante opportunita’ per Italtel.

Sviluppo e posizionamento dell’offerta Italtel: i Prodotti Proprietari

A valle della ripartenza di differenti modelli di rete, con nuove generazioni di rete fissa e mobile, passando dal

Telco tradizionale al Telco Digitale con piattaforme Cloud multiservizio, dove l’anno 2015 è stato il punto di

svolta, le nuove reti hanno coniugato la crescente domanda di Cloud all’Edge, l’affermazione progressiva

dell’Internet delle cose la sempre più forte vicinanza dell’utente, intesa come profonda conoscenza dei processi

produttivi dell’organizzazione “utente”, con lo scopo di poterli modificare introducendo nuove soluzioni

tecnologiche. Alla luce di questo scenario, il 2016 ha segnato l’attuazione dei paradigmi sopraccitati entrando

nella relativa fase di consolidamento.

Il futuro delle Telecomunicazioni evidenzia almeno tre importantissime tendenze che modificheranno

profondamente l’architettura delle reti e il modo con il quale le reti contribuiranno all’evoluzione dei settori

dell’Industria e dei Servizi:

1) le comunicazioni video;

2) il software e i dati considerati addirittura come nuovo fattore della produzione;

3) l’Internet of Things destinata a connettere decine di miliardi di oggetti intelligenti nei prossimi anni.

Le nuove comunicazioni video ad alta definizione HiFi e Ultra HiFi (4k) lasceranno progressivamente le reti

broadcasting per entrare nelle reti di Telecomunicazioni (fisse e mobili) Ultra Broadband, le sole in grado di

trasportare molti flussi contemporanei ciascuno con velocità tra 5 e 30 Mbit/s. Le trasmissioni saranno

prevalentemente unicast, su domanda, con palinsesto personalizzato e flessibile. I terminali sui quali si

riceveranno tali contenuti saranno le Smart TV, gli Smart Phone, i Tablet, le Connected Cars. Il video in 5 anni

costituirà oltre il 75% della capacità delle reti (il 55% oggi). Esse quindi andranno fortemente ripensate per

consentire altissima qualità della visione, tempi di risposta immediati alla scelta dei contenuti e capacità di

adattamento a terminali di diversa natura.

Relazione sulla gestione

[22]

Gli apparati di rete evolvono diventando delle Apps, ossia software in grado di essere eseguito su apparati

(‘server’ e ‘storage’) standard. Questa evoluzione viene dall’esperienza di virtualizzazione dei Data Center e

trasformerà in modo molto profondo l’architettura delle reti. Il futuro dei vendor nelle Telecomunicazioni sarà

misurata dall’abilità di sviluppare le varie funzioni seguendo il paradigma della Network Function Virtualization

(NFV), ossia l’applicazione del concetto di Cloud alle reti di Telecomunicazioni, dove le istanze funzionali si

creano automaticamente in funzione del traffico dei servizi richiesti dai clienti.

La già citata fortissima richiesta di qualità del servizio, soprattutto video, sarà gestita in logica Big Data, ovvero

tramite la raccolta di dati dagli elementi di rete, dai clienti, dalle sonde di misura in tempo reale e dai fornitori di

contenuti in modo tale da adattare continuamente le funzioni e la capacità delle reti. Le reti dovranno far

comunicare oggetti e non solo persone.

Gli oggetti sono fisici, con funzioni intelligenti (Smart Objects) o logici come le Apps. Una delle stime più

attendibili prevede oltre 50 miliardi di oggetti connessi al 2020, circa 7 per ciascuno di noi. Molti di questi

oggetti richiederanno prestazioni molto elevate come velocità dell’ordine dei Gbit/s, latenza (ossia tempo di

risposta) dell’ordine di 1 ms, disponibilità della rete pari a 99,99999%. Altri oggetti, come i sensori distribuiti

geograficamente, richiederanno invece basso bit rate ma fortissima efficienza in modo da consentire una durata

delle batterie per oltre 10 anni. Le reti dovranno abbandonare il concetto di copertura della popolazione

sostituendolo con copertura capillare e totale del territorio. Internet of Things è l’insieme delle tecnologie alla

base della trasformazione digitale in vari settori. La tendenza è nello sviluppo di reti drasticamente differenti da

quelle di oggi: il modello di rete del futuro è costituito da tre componenti essenziali:

(a) l’Accesso, che comunica ad altissime prestazioni con ‘devices’ e oggetti;

(b) il Backbone, che consente di connettere con elevatissima capacità e basso costo gli utilizzatori per lo scambio

di contenuti e infine

(c) il Cloud, strutturato in due livelli (Edge e Core), che ospita Applicazioni, Dati e Contenuti.

La strategia si basa sull’incremento del valore aggiunto, su un portafoglio di soluzioni flessibili e innovative per

sostenere la digitalizzazione delle aziende e della pubblica amministrazione, sulla maggiore attività commerciale

dedicata ai mercati verticali (non necessariamente relativi alle Telecomunicazioni) e sulla ulteriore crescita sui

mercati internazionali. La mera proposizione di soluzioni innovative non è sufficiente ma occorre anche una

stabilizzazione e elevato grado di usabilità di prodotto e una presenza maggiore in mercati laddove Italtel non è

storicamente presente oltre ad azioni marketing internazionali dei nuovi prodotti proprietari.

Le principali linee evolutive devono coniugare in modo ancora più profondo ed efficace il passaggio intrapreso

durante l’anno precedente mirato a ribaltare il concetto di “offerta di transazione” verso offerta di “servizio”.

L’anno 2016 è stato il punto di volta, dove questo passaggio ha avuto inizio ed ha permesso di intraprendere una

profonda logica di cambiamento all’intero del catalogo dei prodotti proprietari.

Italtel pertanto, si è proposta in quest’ottica come azienda in grado di offrire un “prodotto-servizio”, declinando

sempre più dal concetto di end-product verso quello di always-becoming Product Line. Il prodotto estende il suo

ciclo di vita seguendo un percorso di continuo cambiamento e quindi di un contratto permanente di maintenance

per garantire il continuous changing.

Questa è tipicamente una caratteristica distintiva dei prodotti-servizi di rete che come tale deve essere sempre

pronta a integrare il cambiamento. L’evoluzione del Border Layer ha riscontrato fedelmente questa caratteristica

come elemento distintivo.

Qualsiasi linea di prodotto o a tendere qualsiasi oggetto diventerà sempre più intelligente, acquisirà intelligenza

dalla rete come nella precedente rivoluzione industriale si prelevava l’energia elettrica dalla electric grid. In tale

prospettiva, è essenziale il ruolo dei dati e del loro trattamento. L’evoluzione delle linee di Management a 360⁰ e

di SDN Monitoring and Automation è stata basata strettamente sulle tecniche di data-analytics volte alla

predizione in sostituzione della riparazione postuma. (Cognifying Product Line). Queste linee sono destinate a

cambiare il loro comportamento durante la vita stessa di prodotto, grazie all’analisi dei dati di behavior e alla

retroazione su di esso.

La migrazione dal testo scritto allo schermo segna un’altra tappa fondamentale della tecnica di comunicazione

(screening). Il passaggio da un tipo di interazione fredda basata sull’utilizzo della tastiera verso una completa

body-interaction introduce un’altra caratteristica (interaction) che unita allo screening continuo delle

informazioni ha rappresentato il fulcro di evoluzione della linea di Contextual Communication.

Il processo di trasformazione degli oggetti da dumb-objects a smart-objects trasforma questi ultimi in elementi di

interazione continua con l’uomo estendendo e cambiando profondamento le tipologie di comunicazione tra

uomini e cose. La linea di prodotto di Internet of Things ha coniugato strettamente questo paradigma.

Relazione sulla gestione

[23]

Sui segmenti classici del mondo TLC, legati al percorso evolutivo delle reti IMS e delle logiche di governo

centralizzato di instradamento e servizi, si è provveduto da un lato a stabilizzare le linee di prodotto per i

clienti/mercati sottesi e ad un moderato allineamento alle dinamiche dettate da SDN e NFV. (End-Product-

Solutions)

In estrema sintesi, il bilancio dello scorso anno traccia la separazione tra la parte del catalogo contenente prodotti

più maturi sui quali è stata attuata una politica di stabilizzazione e adattamento alle richieste puntuali espresse

dal mercato, e quella evolutiva in linea con le precedenti considerazioni.

Di seguito sono descritte le principali linee di offerta del Catalogo Prodotti che Italtel ha sviluppato nel corso

dell’anno 2016 e che intende perseguire nei prossimi anni:

1) All IP Communication:

a) Border Layer Evolution Netmatch always-becoming Product Line

b) Centralized Signaling & Routing iRP Send-Product-Solutions

c) IMS functionalities iMCS & iTD S end-Product-Solutions

2) SDN & Automation Netwrapper Product Line

3) Management Layer Evolution iNEM, OSS cognifying Product Line

4) Contextual Communication Evolution Embrace interacting&screening Product Line

5) Internet of Things IOT interacting& cognifying Product Line

In particolare, il catalogo prodotti ha avuto un’evoluzione come di seguito dettagliato.

Prodotto NetMatch Border Layer Evolution

La famiglia dei prodotti Netmatch-S (SBC) ha subito l’accelerazione della linea mirata ad atterrare in ambiente

Cloud (Prodotto Netmatch-S Cloud Inside). La spinta è di carattere tecnologico e di mercato. Dal lato

tecnologico, 5G è uno degli “hottest topics” nell’ecosistema delle reti mobili. La tecnologia è in divenire e le

prime sperimentazioni e progetti pilota partiranno dal 2018, anno nel quale si prevede il consolidamento delle

specifiche in ambito internazionale, con una previsione di piena maturità e adozione a partire dal 2020 con

sviluppi fino al 2030. La definizione dello standard 5G sarà guidato da servizi e requisiti completamente nuovi,

in conseguenza della presenza in rete di miliardi di oggetti connessi (vedasi capitolo su IOT) e velocità

dell’ordine dei Gbit/s. Il 5G estenderà lo sfruttamento dello spettro radio (millimeter wave technology), sarà una

tecnologia facile da installare, con bassa latenza, scalabile, a costi ridotti rispetto alle precedenti tecnologie, ad

alta efficienza energetica sia nei confronti dei terminali che delle stazioni radio. Alcune delle tecnologie che

permetteranno il raggiungimento di tali obiettivi sono le seguenti:

Software-Defined Networking (SDN)

Network Functions Virtualization (NFV)

Mobile Edge Computing (MEC)

SDN e NFV sono due tecnologie in consolidamento già ampiamente utilizzate nell’ambito dei prodotti Italtel,

nei segmenti “NGN-IMS/VoLTE”, “SDN Monitoring & Automation”, ”Border Layer”. In particolare è nel

prodotto NM-S CI (Cloud Inside) di prossimo lancio, afferente il “Border Layer”, che la tecnologia NFV è stata

impiegata massivamente.

Di contro i modelli basati su piattaforma hardware TELCO sono stati congelati e dichiarati in EOL. La linea di

prodotto NM-S LE è stata destinata al mercato Enterprise e Canale Indiretto, mentre il resto dell’offerta è stato

indirizzato sul Cloud Inside.

La strategia evolutiva per il 2017 è focalizzata su adozione NFV anche per le soluzioni Stand-alone, su sviluppo

P-CSCF per mercato IMS e adozione degli acceleratori hardware per finalizzare funzionalità high performance

computing.

Relazione sulla gestione

[24]

Prodotto iRPS Centralized Signaling&Routing

Il prodotto iRPS, come peraltro iMCS, segue il medesimo percorso di consolidamento del segmento di mercato

dei Service Providers. In uno scenario dove, le analisi di mercato evidenziano una rapida crescita, la strategia

Italtel è rimasta focalizzata sulle soluzioni di Transito IMS/NGN e IPX (IP Packet eXchange), considerando il

fatto che l’evoluzione di IPX è guidata dal roaming LTE. Il punto di innovazione sarà legato anche per questa

linea al tema NFV, che rappresenta la chiave per consolidare il footprint Italtel per i clienti captive (Telefonica,

TIM Brasile)

L’anno 2016 è stato caratterizzato da un rilevante effort di sviluppo per stabilizzare il prodotto per Telefonica

Global Solution e Telefonica Germany. Come visto per il prodotto iMCS anche iRPS è stato adeguato a

customizzazioni mirate alla soluzione HubOne. Gli sviluppi per Enterprise hanno completato il ciclo.

Prodotto iMCS&iTDS IMS functionalities

In un contesto di outlook stabile per le funzionalità IMS (Control Layer, Voice App Layer and HSS), questa linea

di prodotto iMCS, che realizza le funzioni dell’architettura IMS, IP Multimedia System è stata orientata ad

indirizzare MVNO e la long tail di IMS/NGN.

Per tale ragione, questa linea è stata classificata nella famiglia end-Product-Solutions, vale a dire il

mantenimento con customizzazione su misura e stabilizzazione dei prodotti iMCS e iTDS, estendendo a mercati

a rischio (Iran, Russia) allo scopo di evitare competizioni agguerrite con i principali competitors. Il prodotto

multiuso che include Control Layer, TAS, HSS e integrazione con terze parti ha visto lo sviluppo di buona parte

delle features di improvement per HubOne and VDF IVC

Prodotto Netwrapper - SDN & Automation

La continua evoluzione tecnologica della rete rende possibili nuovi modelli di business che si sviluppano in

relazione ad esigenze di innovazione legate al miglioramento della User Experience ovvero della modalità con

cui i servizi sono fruiti dall’utente finale. L’introduzione di SDN, in particolare, abilita una consapevole

interazione tra strato applicativo e rete, superando la tradizionale separazione e garantendo un efficace utilizzo

delle risorse in funzione delle effettive esigenze di business.

Italtel, sulla base di questa importante tendenza, ha deciso di investrire sviluppando applicazioni che sfruttano i

controller SDN al fine di attuare logiche di controllo sempre più automatizzate

La prima applicazione in tale ambito è Netwrapper per la collaboration.

In una azienda, l’adeguata fruizione degli strumenti di collaboration garantisce non solo un incremento nella

produttività, ma anche una migliore apertura al fenomeno crescente dello smart working.

Netwrapper, grazie all’interazione con il controller SDN Cisco APIC-EM riesce ad avere una visibilità real time

sull’effettivo utilizzo della banda da parte dei vari servizi UC&C. Conseguentemente, è possibile guidare

aggiustamenti a livello globale di policy di admission control, al fine di ottenere sempre la migliore QoE

possibile.

Nello sviluppo di Netwrapper fondamentale è stata l’interazione con le BU Cisco della Collaboration e

dell’Enterprise Networking; Netwrapper segna un cambio di paradigma nella relazione con il nostro azionista di

riferimento, ponendo Italtel come partner a valore aggiunto in grado di arriccchire le soluzioni Cisco con

sviluppi che accelerano il posizionamento degli stessi prodotti Cisco.

La collaborazione profonda e sperimentata con le Cisco BUs consentirà inoltre di identificare e costruire nuovi

componenti allo scopo di migliorare le relative posizioni di mercato.

Relazione sulla gestione

[25]

Prodotto INEM e OSS Management Layer Evolution

I nuovi scenari di mercato sono caratterizzati da una grande varietà di applicazioni innovative con un costante

miglioramento della User Experience. In tale contesto i Communication Service Provider hanno la necessità di

estendere il proprio catalogo di servizi facendo leva sulle nuove tecnologie e sperimentando nuovi modelli di

business con l’adozione di portali self-service che consentano di fornire all’utenza i servizi nella modalità on-

demand con la relativa configurazione automatica. Ciò richiede il raggiungimento di obiettivi legati alla

efficienza operativa e una agilità nella gestione del ciclo di vita dei servizi di rete. Gli Operatori devono quindi

adottare nuovi modelli per l’automazione del ciclo di vita delle funzioni di rete e dei servizi abilitati dalle

tecnologie NFV e SDN. Il termine adottato per definire il nuovo paradigma dal TMForum è «Future Mode of

Operation».

Italtel, da sempre presente nel Layer di Management con il proprio Element Manager (i-NEM) e con varie alter

applicazioni per la gestione della rete anche a livello di sistemi OSS/BSS, intende proporre una evoluzione

orientata al supporto del «Future Mode of Operation». Un aspetto significativo di cui, in particolare, si intende

tener conto è il fatto che la tradizionale separazione tra le attività di “management” e le funzionalità di “network

control” tende ad essere sempre più sfumata. Tale evoluzione viene riferita anche come “management and

control continuum”. Infatti, grazie all’uso delle tecnologie NFV e SDN l’esercizio della rete può realizzarsi con

una correlazione automatica tra le procedure di “Assurance” e quelle di “fullfiment”, in altre parole misure ed

allarmi rilevati sulla rete sono immediatamente utilizzabili per la sua riconfigurazione e/o per la istanziazione di

nuove funzioni. Le pratiche di management, inoltre, devono essere totalmente riviste e devono incorporare le

pratiche dell’Information Technology e la modalità DevOps.

Alla luce di quanto asserito in precedenza, l’anno 2016 è stato caratterizzato da un rilevante investimento atto

allo sviluppo di digital enablers, con il preciso intento di realizzare una common Platform basata su adozione di

open source a 360⁰, adattata poi per singolo progetto secondo le esigenze dei clienti. La piattaforma focalizzata

su sistemi operativi derivati dall’open, come RedHat e tradizionali come Oracle permangono le scelte effettuate

per far fronte al processo evolutivo verso lo scenario NFV. Il percorso prevede quindi un passaggio dall’attuale

paradigma di management verso la tipologia di Service Orchestration in modalità end-to-end in ambienti ibridi e

quindi su più domini di gestione (legacy, dominio SDN, dominio NFV).

Prodotto Embrace Contextual Communication Evolution

Italtel negli ultimi anni ha proposto sul mercato soluzioni di Audio e Video Comunicazione seguendo le

principali linee di evoluzione del settore in particolare proponendo la nuova tecnologia WebRTC, con una

piattaforma software e Cloud-ready che supporta servizi audio, video e dati attraverso l’implementazione di API

e javascripts in una soluzione client-less. A completamento della proposizione di un Web Application Server,

Italtel propone anche un gateway dedicato per offrire convergenza e integrazione con altre tecnologie di Unified

Communication e con le reti IMS/LTE.

La piattaforma WebRTC proposta da Italtel è offerta anche su segmenti quali l’e-learning, Web Contact Center e

soluzione di comunicazione in ambito e-health.

L’evoluzione naturale di una soluzione di questo tipo è verso un sistema di comunicazione in grado di integrare

l’enorme quantità di contextual data per migliorare e adattare l’esperienza dell’utente alla particolare situazione

di fruizione del servizio e potenziare la user experience attraverso le nuove reti 5G che abiliteranno nuovi scenari

applicativi grazie all’aumento della banda, una maggiore copertura, diminuzione della latenza e la disponibilità

di una capillare rete di sensori.

L’anno 2016 è stato caratterizzato dallo studio e sviluppo di una piattaforma general-purpose che integri le

funzionalità WebRTC con i dati derivanti di più sorgenti, sia dati fisici raccolti attraverso una rete di sensori, sia

virtuali attraverso i profili di utente su piattaforme web/social, sia da sorgenti esterne. È stata rafforzata la

proposizione di un sistema di evoluto di HealthCare attraverso integrazione dei dati derivanti da dispositivi

indossabili dal paziente, della banca dati delle strutture sanitarie e di un opportuno sistema di comunicazione

possa seguire il paziente in tutte le sue fasi di cura dall’ospedalizzazione alle fasi di post-ricovero. Le soluzioni

proposte saranno collaudate su specifici Trial sul campo, in particolare su strutture sanitarie e ospedaliere allo

scopo di verificarne l’efficacia e permettere la continua raccolta di requisiti specifici nel particolare scenario

analizzato.

Relazione sulla gestione

[26]

Prodotto IOT Internet of Things

Il mercato dell’IoT prevede nel prossimo decennio una crescita sostenuta che alcuni analisti vedono con indici

oscillanti tra il 20% e 40% a seconda dello specifico segmento di mercato e uno scenario competitivo fortemente

frammentato.

Italtel ha già attivato la proposizione di una piattaforma Client-Server generale che implementa un livello di

Data Acquisition & Storage, uno di Data Presentation & Analysis al di sopra del quale sono esposti Web

Services per integrazione verso un livello applicativo. L’anno 2106 è servito per investire sul processo di

evoluzione della piattaforma e creare le condizioni per perseguire e rafforzare alcune linee strategiche, quali

Industry 4.0, l’ottimizzazione della piattaforma per supportare gli scenari e le potenzialità offerte dalle reti 5G, lo

studio di tematiche evolutive inerenti l’integrazione di blockchains databases. Italtel sfruttando le proprie

esperienze di advanced system integrator, fondamentali in questo settore, intende rafforzare la propria

proposizione seguendo le linee strategiche sopraccitate per fare in modo che questa proposizione, aldilà di

successo commerciale attuale, sia comunque proporzionata in un contesto competitivo in cui la strategia vincente

è la proposizio

Sviluppo e posizionamento dell’offerta Italtel: Servizi Professionali e System Integration

Nel corso dell’anno 2016 Italtel ha consolidato gli elementi innovativi introdotti l’anno precedente nell’ambito

dei Competence Center attraverso i quali si articola l’offerta dei Servizi Professionali. In particolare nell’ambito

dell’Internet of Things e del Network Transformation, attraverso l’esecuzione di importanti contratti con

Telecom Italia. Per quanto l’Internet of Things (IoT), Italtel ha avviato l’esecuzione del nuovo contratto NSTA

(Nuovo Sistema Trasmissione Allarmi) che costituisce la prima applicazione industriale su larga scala della

tecnologia e delle soluzioni Italtel per l’Internet of Things che ha come oggetto la supervisione remota di allarmi

e il monitoraggio energetico delle centrali Telecom Italia. Inoltre sono stato eseguiti diversi Proof of Concept

(PoC) di applicazione della soluzione Italtel per l’IoT con diversi clienti e con diversi casi di applicazione (Use

Case). Tra questi il PoC con INWIT per la ripartizione consumi energetici ai locatari di sito radio e il premio

innovazione ottenuto alla fiera di Bologna H20 per la soluzione Italtel di “leak detection” per il rilevamento delle

perdite su rete idrica. Nell’ambito del Network Transformation Italtel ha esteso la collaborazione con Telecom

Italia nel progetto Decommissioning raggiungendo importanti volumi di compattamento di linee telefoniche e

dismissione delle tecnologie di commutazione obsolete, perfezionando una struttura organizzativa dedicata

avente l’obiettivo di raggiungere elevati indici di produttività settimanale. Similmente ha condotto con successo

l’analogo progetto di migrazione MANTRA presso l’operatore belga Proximus completando nei tempi stabiliti,

tutti gli impegni contrattuali. Inoltre ha sviluppato nuove competenze, in particolare nell’ambito della

progettazione delle Reti in fibra ottica, costruendo un Centro di Progettazione dedicato, e acquisendo nuovi tools

e metodologie di progettazione. Attraverso questa iniziativa ha acquisito un significativo contratto con la società

di recente formazione Open Fiber, avente come oggetto la progettazione definitiva delle reti in fibra nei cosidetti

Cluster C&D nell’ambito dei Bandi Infratel per la concessione di costruzione, manutenzione e gestione di una

rete passiva a Banda Ultra Larga per le regioni. E’stata mantenuta la capacità di servizio di Assistenza Tecnica

delle reti con l’esecuzione, per l’ultimo anno, del contratto triennale con Telecom Italia denominato

“Multivendor”, il cui oggetto consiste nella manutenzione di tutte le reti dell’operatore Telecom Italia (telefonia

fissa e mobile, trasmissione e trasporto, accesso) attraverso il network care e la riparazione degli apparati di tutte

le diverse tecnologie (Vendors). A seguito di tale prestazione, Italtel ha ottenuto, dopo la scadenza di tale

contratto, l’assegnazione di un nuovo contratto MultiVendor per il 2017 che riguarda tutte le tecnologie dei

diversi Vendors ad eccezione della rete mobile. Anche nell’ambito dei servizi consulenziali identificati

nell’offerta all’interno della voce “Manager & Advisory Services” Italtel ha conseguito un importante risultato

nel 2016 con l’acquisizione del “Contratto per Servizi di Assistenza Sistemistica” servizi sistemistici per Banda

di Italia, espletati attraverso una squadra dedicata, che opera presso il cliente, formata approssimativamente da

40 risorse, prevalentemente dotate di certificazioni specialistiche, che si occupano di effettuare l’esercizio e la

assistenza sistemistica delle infrastruttura IT di Banca di Italia.

Accanto all’offerta tradizionale di Servizi Professionali per il ciclo di vita delle reti, l’azienda ha continuato ad

arricchire e innovare l’offerta di System Integration con il consolidamento e l’incremento dei Competence

Center, caratterizzati dalle più avanzate competenze specialistiche (confermate da un importante patrimonio di

Certificazioni), da vari test plant, nei quali è possibile provare e consolidare le soluzioni garantendo un

Relazione sulla gestione

[27]

deployment rapido ed efficace nelle architetture dei clienti ed, infine, da alcuni software tools, che arricchiscono

e completano i sistemi standard di mercato integrati da Italtel. In particolare, nel corso del 2016, Italtel ha

espresso la sua importante competenza sulla System Integration delle reti dati durante un lungo processo di

qualificazione e di offerta presso l’operatore Iraniano TCI per la realizzazione di un backbone dati nazionale da

realizzarsi con le più innovative soluzioni di tecnolgia Cisco.

Italtel ha confermato la sua expertise in una molteplicità di tecnologie, dalle infrastrutture di rete ai Data Center,

dai sistemi di Unified Communications & Collaboration agli strumenti di Gestione e Controllo, fornendo ai

propri clienti tutto il supporto specialistico e ingegneristico necessario per disegnare e implementare le soluzioni.

L’offerta di Soluzioni e Servizi si è articolata nel 2016 attraverso la definizione di un nuovo Catalogo di 8 offer

line che raggruppano soluzioni per ambito tematico:

People Collaboration and Customer Relantionship – strumenti per migliorare la collaborazione fra i

dipendenti aziendali e l’interazione che ciascuna enterprise può avere con i propri clienti

Internet of Things & Contextual Communication – soluzioni che, sfruttando il trend dell’IoT, tendono a

migliorare la qualità della vita e incrementare la produttività delle aziende. Le principali aree di interesse

sono: Industry 4.0, Healthcare, Smart Cities e Energy

Network Transformation – soluzioni che consentono l’evoluzione dei servizi real-time su infrastrutture di

operatori rivisitate in logica all IP

Network Service & Busienss Management – Soluzioni per l'OSS Transformation e per il supporto alle

Network Operation; soluzioni avanzate di Analytics (comprensive di metodi di Data Science) per il

miglioramento della Customer Experience

Data Center & Virtualization –Soluzioni per la realizzazione di Data Center in grado di indirizzare differenti

esigenze, dalla corporate IT aperta ai servizi Hybrid Cloud, all’implementazione di architetture NFV e SDN.

Particolare focalizzazione sugli ambiti dell’infrastruttura abilitante, dell’automazione e orchestrazione

IP Network Infrastructure – insieme di soluzioni che spaziano dalle reti degli operatori alle reti enterprise,

con particolare focus sulle reti mobili e wireless

Cyber Security – soluzioni per la protezione delle infrastrutture di aziende e telco operator, dai data center

alle reti aziendali, fino alle reti con cui gli operatori erogano servizi per i propri clienti. Italtel ha anche una

offerta di sicurezza gestita, erogata dal proprio SOC ISO 27001

Managed & Advisory Service – Italtel è in grado di mettere la propria expertise a disposizione dei clienti,

gestendone reti e fornendo servizi consulenziali e ingegneristici specialisti.

Sviluppo e innovazione

Progetti europei

Nel 2016 Italtel S.p.A ha condotto attività di ricerca e sviluppo industriale attraverso progetti finanziati dalla

Unione Europea nel framework Horizon 2020 e nel Settimo Programma Quadro - Cooperation - nell’area

tematica ICT (Information & Communication Technologies).

Nell’ambito del Settimo Programma Quadro, nel corso del 2016 si sono concluse le attività del progetto IP

(Integrating Project) “Mobile Cloud”, coordinato da SAP AG e le attività del progetto “T-NOVA”, coordinato

dal centro di ricerca Demokritos, entrambi svolti in collaborazione con 18 partner.

Nel framework Horizon 2020 sono proseguite le attività per il progetto “SESAME” (Small cells coordination for

multi-tenancy and edge services), coordinato dalla società di telecomunicazioni greca OTE e con la

partecipazione di 20 soggetti tra partner industriali e istituti di ricerca europei. L’obiettivo del progetto è la

trasformazione delle risorse fisiche (Small Cells) dei singoli Operatori in risorse virtualizzate, sviluppando una

architettura innovativa capace di rendere disponibile una copertura di small cells a diversi operatori nella

modalità “as a service”, attraverso una piattaforma neutrale che sfrutta la logica dell’Edge Cloud e il paradigma

della Network Function Virtualization (NFV).

Nel corso dell’anno 2016 Italtel ha presentato cinque proposte di progetto nel framework Horizon 2020,

denominate: “ACE_CV” (Assessing effectiveness and Cost-Effectiveness profiles of interventions addressed to

Relazione sulla gestione

[28]

CardioVascular disease); “5G City” (Enabling Smart Cities through 5G Clouds); “5G Essence” (Embedded

Network Services for 5G Experiences); “5Green” (advanced technologies for 5G mobile gREEn Network);

“MATILDA” (5G-ready applications and network services over sliced programmable infrastructure).

Finanziamenti agevolati e contributi per lo sviluppo e l’innovazione

Nell’esercizio 2016 Italtel S.p.A. ha rilevato a conto economico proventi per contributi pubblici pari a circa 4,9

milioni di Euro, di cui 1,3 milioni di Euro relativi a progetti di ricerca e sviluppo capitalizzati in esercizi

precedenti e soggetti a risconto in relazione al piano di ammortamento dei costi ai quali si riferiscono. Gli incassi

per contributi a fondo perduto sono stati pari a 2,05 milioni di Euro.

Gli incentivi hanno fatto leva sulle seguenti normative nazionali e internazionali:

Fondo del Programma Operativo Nazionale (PON) Ricerca e Competitività 2007-2013;

Fondo rotativo FAR – Fondo Agevolazioni alla Ricerca MIUR (Ministero dell’Università e della Ricerca),

secondo la Legge 297/99 e DM 593/2000;

Fondo rotativo FIT – Fondo Innovazione Tecnologica - MISE, secondo la Legge 46/82;

FESR: Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale;

Fondo del Programma Operativo Regionale - FESR 2014-2020;

Normative di attuazione della Commissione Europea sul Settimo Programma Quadro e Horizon2020.

In ambito MIUR PON_04, sono terminate le attività relative ai progetti “i-NEXT” (aree tematiche Smart

Mobility e Smart Grid), e “Cluster OSDH-SmartFSE-Staywell” (area tematica Smart Health). Per entrambi i

progetti sono stati effettuati i sopralluoghi e le verifiche ispettive ministeriali.

Inoltre, in ambito MIUR PON_02, sono terminate le attività dei progetti “ENERGETIC” (Tecnologie per

l’energia e l’efficienza energetica) e “HIPPOCRATES” (Sviluppo di micro e nano-tecnologie e sistemi avanzati

per la salute dell’uomo), attraverso la collaborazione con il Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nano Sistemi.

Anche per questi progetti sono state svolte le verifiche ispettive ministeriali.

Il progetto “Bigger Data”, co-finanziato dal MIUR secondo l’Avviso “Start-Up” con i fondi del Piano di Azione

e Coesione, ha registrato nel 2016 la conclusione delle attività.

Nell’anno 2016 sono proseguite le attività del progetto “Contratto di Sviluppo CdS 0339 Ultra Broadband”, che

ha come obiettivo la diffusione della banda ultra-larga nelle regioni della convergenza (Campania, Puglia,

Calabria e Sicilia) e al quale Italtel partecipa con un progetto di ricerca industriale finalizzato allo sviluppo di

nuovi prodotti per le reti Ultra Broadband e con un progetto di investimento produttivo indirizzato

all’industrializzazione dei prototipi sviluppati nel sito di Carini.

Sono inoltre proseguite le attività relative a progetti nazionali avviati in anni precedenti:

“Decision Theater” (nell’area tematica Cloud Computing), presentato nel 2012 in risposta al Bando MIUR

SCN (Smart Cities Nazionali);

“Servify” (SERVIce FirstlY), co-finanziato dal MIUR sul capitolo PON_03, e condotto in collaborazione con

il consorzio Si-Lab, di cui Italtel è socio fondatore;

“ADVENT” (ADvanced Virtualization for Enabling Network Technology and applications), co-finanziato

dalla Regione Lombardia a valere sulla Legge Regionale “Impresa Lombardia” – Accordi per la

Competitività.

Nel 2016 la Regione Lombardia ha ammesso a finanziamento il progetto “PROPOLI” (PROgetto PilOta per

analisi e recupero metalLI preziosi), co-finanziato FESR a valere sul POR 2014-2020, che si propone di

sviluppare e implementare soluzioni tecnologiche innovative che integrano pre-trattamenti meccanici e processi

chimici di recupero a basso impatto ambientale, da applicare su prodotti elettronici a fine vita.

L’istanza di accesso per il Contratto di Sviluppo CDS3 “ALL IP”, progetto congiunto Telecom Italia e Italtel per

il periodo 2016-2019, è tuttora in iter di approvazione MISE.

Relazione sulla gestione

[29]

Sono state presentate le domande di agevolazioni allo sportello MiSE – Fondo Crescita Sostenibile, ai sensi del

DM 1 giugno 2016 "Grandi Progetti R&S", relative ai progetti RE-ACTOR (Ambito: Tecnologie per l’Internet

delle Cose), AGILE-NETWORKS (Ambito: Tecnologie per l'innovazione della virtualizzazione delle

piattaforme, delle infrastrutture e dei servizi digitali) e F-VEGA (Ambito: Tecnologie volte a realizzare gli

obiettivi della priorità “Sfide per la società”.

In ambito POR Lombardia 2014-2020 “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione” è stata

presentata domanda di agevolazione per il progetto IONE+ (Internet Of ThiNgs pEr industria 4.0) in cui Italtel è

coordinatore di un raggruppamento di 9 partner.

Infine, nell’ambito degli interventi del Fondo per la Crescita Sostenibile MISE di concerto con le Regioni, è stata

presentata al MISE e alla Regione Lombardia una proposta progettuale di rilevanti dimensioni relativa allo

sviluppo di nuovi prodotti TLC nel triennio 2017-2019.

Partnership

Cisco

Nel corso del 2016 Italtel ha continuato ad arricchire il proprio catalogo di offerta grazie a competenze sempre

pià spinte sull’offerta Cisco, opportunamente complementate da prodotti proprietari e servizi professionali di alta

qualità.

Le tecnologie Cisco su cui Italtel opera spaziano dalle infrastrutture di rete ai Data Center, dai sistemi di Unified

Communications e Collaboration agli strumenti di Gestione e Controllo, fornendo ai propri clienti tutto il

supporto specialistico e di ingegneria necessario per disegnare, implementare e gestire il ciclo di vita delle

soluzioni.

L’importante patrimonio di Certificazioni confermano le Competenze Specialistiche, mentre i Test Plant

innovativi garantiscono la capacità di provare e consolidare le soluzioni cliente in modo da effettuare sempre

deployment rapidi ed efficaci

L’offerta di Soluzioni e Servizi si è articolata nel 2016 secondo le offer line descritte nella sezione “Sviluppo e

posizionamento dell’offerta Italtel: Servizi professionali e System Integration” della Relazione sulla gestione.

Nel corso dell’anno sono state intraprese alcune iniziative in stretta collaborazione con Cisco, atte a rafforzare la

partnership e migliorare il posizionamento in specifici contesti di mercato. Oltre al mantenimento di un elevato

livello di partnership che ha superato il traguardo dei 20 anni consecutivi ed è testimoniato dalla certificazione

GOLD, da 2 specializzazioni Master, da numerose specializzazioni e abilitazioni di livello Advanced, Italtel ha

intrapreso tre iniziative specifiche mirate al rafforzamento di questa relazione.

“Enterprise SDN” – in continuità con le iniziative del 2015 è stato presentato per il Partners Plus program il

prodotto Netwrapper: applicazione che sfrutta l’interazione con il controller APIC EM Cisco ed è in grado di

allocare efficacemente le risorse di rete in funzione delle esigenze dei servizi di collaboration. Il Solutions

Plus Partner program, condurrà all’inclusione dell’applicazione nel catalogo Cisco1. Questo processo ha

richiesto la certificazione tecnica di compatibilità con i prodotti Cisco, ottenuta da parte di un laboratorio

indipendente. A valle di questa certificazione sono stati avviati nella seconda metà del 2016 i processi

amministrativi e di controllo per l’inclusione nel parco dei fornitori selezionati di Cisco.

“Hosted Collaboration Solution” - la collaborazione con la Business Unit della Collaboration di Cisco è

stata formalizzata nel riconoscimento di HCS Master Cloud Builder, certificazione che riconosce ad Italtel la

competenza per implementare la soluzione HCS nel data center del Service Provider, effettuando le attività

di progettazione, implementazione, supporto ed operation per l’intero ciclo di vita dei servizi HCS.

Security: nel 2016 Italtel ha avviato un piano deciso di crescita e certificazioni nell’ambito della Security

Cisco, sostenuto da un programma co-finanziato da Cisco e Italtel denominato BigBets. Obiettivo di questo

1 Inclusione effettivamente avvenuta in aprile 2017

Relazione sulla gestione

[30]

piano è la formazione dei tecnici Italtel, la focalizzazione delle risorse al mercato della Security e l’avvio di

pratiche che porteranno entro 24 mesi alla certificazione aziendale Master Security.

Alla base di quanto sin qua descritto, si evidenzia la duplice capacità di Italtel di offrire un catalogo completo di

Servizi Professionali e di incrementare il valore delle soluzioni con sviluppi e prodotti proprietari.

Altre partnership

Italtel ha stabilito nel tempo e mantiene molteplici legami di partnership con entità attive nel campo dell’IT e

delle tecnologie innovative. In primo luogo con i componenti del cosiddetto Ecosistema Cisco, cioè aziende che

ne complementano l’offerta secondo piani di evoluzione integrata e condivisa (EMC, VMWARE, VOSS,

CITRIX ed altri). Si aggiungono rilevanti player del mondo IT, le cui soluzioni sono presenti presso i principali

clienti, oltre a realtà operanti su mercati specifici con competenze estremamente specialistiche – tra le principali

IBM, Microsoft, Oracle, Sandvine, SAS, RedHat.

Di seguito sono riportati legami di partnership che hanno rafforzato il livello di maturità nel corso del 2016.

Tech Mahindra

Continua la collaborazione, iniziata nella seconda metà del 2014, con Tech Mahindra, società facente parte del

Gruppo Industriale indiano Mahindra, operante nel mercato mondiale dell'Information Technology, sia ambito

Service Providers che Enterprise e Public Sector. Le due aziende operano principalmente nell'ambito

dell'ingegneria e della realizzazione delle reti di telecomunicazioni, nei sistemi OSS e BSS, nei servizi gestiti e

nelle applicazioni IT.

Exprivia

Nel corso del 2016 è proseguita la stretta collaborazione tra Italtel ed Exprivia, società leader nel campo

dell'Information Technology in Italia e su alcuni mercati internazionali.

Alla base della collaborazione fra due gruppi vi è una strategia che prevede una crescente spinta verso

l’internazionalizzazione. La messa a fattor comune delle competenze e degli impegni in Ricerca e Innovazione di

entrambi i gruppi rappresenta un enorme patrimonio di know-how, che può costituire un valore intrinseco per il

mercato TLC e ICT italiano e una valida base per il successo sui mercati internazionali, con particolare

riferimento all’America Latina e alle principali nazioni Europee, che rappresentano già oggi le aree dove si

concentra maggiormente l’attività internazionale dei due gruppi.

Dalla nuova collaborazione scaturisce una maggiore forza competitiva che permetterà alla partnership Exprivia-

Italtel di ottenere un più forte posizionamento su diversi settori verticali e di rispondere in modo più rapido ed

efficace alle richieste di un mercato in continua evoluzione e sempre più competitivo.

Sigfox

La collaborazione tra Italtel e Sigfox, nata nel 2015, è proseguita nel 2016. Sigfox è un operatore di reti in

tecnologia cellulare a basso consumo principalmente rivolte al mercato delle imprese, Italtel e Sigfox hanno

stipulato un accordo di partnership per lo sviluppo congiunto di soluzioni legate al mondo Intenet of Things (IoT)

e Machine-to-Machine. Tali soluzioni, che vedono Italtel come system integrator, utilizzano la tecnologia Sigfox

come elemento di connettività, specie in quelle applicazioni (es. controllo energetico, logistica, agricoltura) dove

il basso costo di esercibilità e di manutenzione costituisce un fattore premiante.

Relazione sulla gestione

[31]

Corporate Governance e responsabilità d’impresa

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione, attualmente in carica, è stato nominato per il triennio 2016, 2017 e 2018 - a

seguito scadenza del mandato triennale con l’approvazione del bilancio al 31.12.2015 – con deliberazione

dell’Assemblea del 28 giugno 2016 che ne ha confermato l’intera composizione. Successivamente, tale

composizione, a seguito delle dimissioni di un Amministratore, è stata modificata dapprima con deliberazione di

cooptazione da parte del Consiglio di Amministrazione del 1 dicembre 2016 e, in seguito, con deliberazione

dell’Assemblea del 28 aprile 2017, che ha confermato la nomina dell’Amministratore precedentemente cooptato.

La composizione ed il funzionamento di detto organo sociale discendono, come noto, dall’Accordo di

Ristrutturazione 2012 e sono regolati dallo Statuto vigente, e annessi regolamenti, adottato con delibera

dell’Assemblea straordinaria di Italtel S.p.A. del 15 marzo 2013.

La gestione dell’impresa spetta esclusivamente agli Amministratori, i quali compiono le operazioni necessarie

per l’attuazione dell’oggetto sociale. Al Presidente, munito dei poteri - non esecutivi – previsti per legge e per

statuto per la carica di Presidente, nonché all’Amministratore Delegato, spettano, disgiuntamente, la firma e la

rappresentanza legale di fronte ai terzi ed in giudizio.

Il Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A., come rinnovato in data 28 giugno 2016, si compone di cinque

Consiglieri in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018. A norma dello statuto vigente di

Italtel S.p.A. (art. 26.6), i Consiglieri designati dai titolari degli SFP ed un altro componente del Consiglio di

Amministrazione di Italtel S.p.A. devono essere muniti dei requisiti di indipendenza e professionalità. La

dichiarazione circa il possesso di detti requisiti di indipendenza e/o professionalità è stata resa, oltre che dai due

consiglieri designati dai titolari degli SFP, da altri componenti del Consiglio di Amministrazione.

Nel corso dell’esercizio 2016, il Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A. si è riunito con frequenza oltre

che con la regolarità di legge e da statuto per esaminare gli argomenti sottoposti alla sua attenzione.

Compensi ad Amministratori e Sindaci Italtel S.p.A.

L’ammontare dei compensi spettanti agli Amministratori per la carica e ai Sindaci di Italtel S.p.A. è il seguente:

(migliaia di euro)

2016 2015

Amministratori (1) 1.141 1.118

Sindaci 86 83 (1) Il Consiglio di Amministrazione, con delibera del 28 giugno 2016, ha (a) confermato Tiziano Onesti nella carica di Presidente del

Consiglio di Amministrazione, (b) confermato Tiziano Onesti quale (i) componente del Comitato per il Controllo Interno (il compenso per

tale carica è da ritenersi compreso nella remunerazione riconosciuta a Tiziano Onesti per il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione) e (ii) componente del Comitato per la Remunerazione nonché Presidente del medesimo (per tale carica non è previsto

alcun compenso), (c) deliberato di attribuire al già Presidente del Comitato per il Controllo Interno (in carica fino al 9 gennaio 2017), Stefano

Carlino, un compenso per la carica pari a Euro 10.000 per ogni esercizio sociale. Il successivo Consiglio di Amministrazione che, con delibera del 9 gennaio 2017, ha modificato la composizione del Comitato per il Controllo Interno, ha altresì nominato Presidente del

medesimo il Consigliere Paolo Leone, confermandogli il compenso per la carica di Presidente pari a Euro 10.000 per ogni esercizio sociale.

Tale incarico è stato confermato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 8 maggio 2017 con effetto dalla sua nomina avvenuta con delibera dell’assemblea del 28 aprile 2017.

Comitati

Di seguito vengono segnalate le principali attività svolte dai Comitati tecnici e/o consultivi.

Comitati speciali

I comitati tecnici e/o consultivi attualmente in carica sono il Comitato per il Controllo Interno (che svolge anche

le funzioni di Comitato competente per le Operazioni con Parti Correlate), il Comitato per la Remunerazione

nonché il Comitato Vendita. Detti comitati sono stati istituiti in conformità all’art. 31.2 dello Statuto di Italtel

S.p.A.

Relazione sulla gestione

[32]

Comitato per il Controllo Interno

In assenza di specifica previsione (nel Regolamento degli SFP di classe A) sulla composizione del Comitato per

il Controllo Interno, il Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A., in sede di istituzione del comitato

medesimo, ha fissato in tre il numero dei componenti.

Nel corso dell’esercizio 2016, il Comitato per il Controllo Interno si è riunito periodicamente deliberando, come

di consueto, il piano di audit per l’anno 2016 e attivando misure di rafforzamento sia della Corporate

Governance sia del Sistema di Controllo Interno.

Con riferimento al Sistema di Controllo Interno, il Comitato ha proseguito nella predisposizione di attività di

verifica dei processi ritenuti fondamentali, per il tramite della funzione Internal Audit.

Nel corso dell’esercizio, sono stati intrattenuti, in via continuativa, rapporti sia con il Collegio Sindacale sia con

la società di revisione per esaminare temi di reciproco interesse.

In attuazione della Procedura sulle Operazioni con Parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione

della Società con delibera del 16 dicembre 2014, il Comitato competente per le Operazioni con Parti Correlate,

che è identificato con il Comitato per il Controllo Interno, si è riunito tre volte per deliberare in merito ad

operazioni con Parti Correlate inerenti al business della società.

Nessun compenso è stato deliberato per i componenti del Comitato competente per le Operazioni con Parti

Correlate.

Comitato per la Remunerazione

Detto Comitato si compone di tre Amministratori (due amministratori designati da Italtel Group S.p.A. e un

amministratore designato dai titolari degli SFP A) ed ha la finalità di trasmettere al Consiglio della Società il

proprio parere non vincolante sulla remunerazione dei consiglieri di amministrazione della Società investiti di

particolari incarichi nonché dei top manager. Il Comitato per la Remunerazione, istituito nel 2015, è stato

rinnovato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 giugno 2016. Nel corso del 2016 si è riunito una

volta.

Comitato Vendita

Il Comitato Vendita, istituito in esecuzione di quanto previsto dall’Accordo di Ristrutturazione con deliberazione

del Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A. in data 25 luglio 2015 e rinnovato con successiva

deliberazione del Consiglio di Amministrazione di Italtel S.p.A. in data 28 giugno 2016, è composto dal

Presidente del Consiglio di Amministrazione, dall’Amministratore Delegato e da un Amministratore designato

dal Consiglio della Società. Ha la finalità di monitorare e supervisionare il processo e le attività preliminari

relative alla vendita della Società e degli SFP, riportando periodicamente al Consiglio di Amministrazione della

Società medesima sul proprio operato. Il Comitato Vendita si è riunito una volta nell’esercizio 2016 in relazione

alle attività di cui al relativo mandato.

Modello di Organizzazione Gestione e Controllo

In conseguenza del riesame del Modello adottato dalla Società, approvato dal Consiglio di Amministrazione il

29 marzo 2016, finalizzato alla prevenzione dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001, si è proceduto ad aggiornare

coerentemente i Protocolli attuativi del Modello medesimo. In particolare gli aggiornamenti hanno riguardato le

variazioni normative di seguito riportate.

Introduzione, con la Legge 15 dicembre 2014 n. 186, del reato di autoriciclaggio (ex art. 648 ter. 1 c.p.) tra i

reati presupposti di cui all’art. 25 octies del D. Lgs. n. 231/01;

I nuovi delitti contro l’ambiente (cosiddetti ecoreati) introdotti dalla Legge 68/2015 (pubblicata sulla

Gazzetta Ufficiale n. 122 del 28 maggio 2015) "Disposizioni in materia di delitti contro l´ambiente”. Il

provvedimento ha introdotto nel Codice penale il titolo VI-bis ("Dei Delitti contro l´ambiente”), nuove

Relazione sulla gestione

[33]

fattispecie di reato contro l’ambiente. Alcune di esse, di seguito elencate, sono state infatti, incluse nel D.

Lgs. 231/01:

l´inquinamento ambientale (art. 452-bis) e la sua forma aggravata da morte o lesioni (art. 452-ter);

il disastro ambientale (art. 452-quater);

i delitti colposi contro l’ambiente (art. 452-quinquies);

il traffico e l´abbandono di materiale ad alta radioattività (art. 452-sexies).

Modifica della fattispecie di False comunicazioni sociali art.2621 c.c., riformata dalla Legge n.69/2015

entrata in vigore il 14 giugno 2015, cosiddetta “Legge Anticorruzione” e presente tra i reati presupposto

all’art.25-ter del Decreto 231 (Reati societari).

Inoltre nel 2016, nell’ambito dell’attività periodica di riesame del Modello di Organizzazione, Gestione e

Controllo ex D. Lgs. 231/2001 e dei Protocolli attuativi, sono stati esaminati, i provvedimenti emessi dall’ANAC

(Autorità Nazionale Anticorruzione) in materia di prevenzione e contrasto alla corruzione nella Pubblica

Amministrazione, allo scopo di individuare eventuali ambiti di interesse per Italtel utili al miglioramento del

proprio sistema di prevenzione dei reati nei confronti della Pubblica Amministrazione. Tra i diversi

provvedimenti, sono stati messi in evidenza le Prime e le Seconde Linee Guida emesse dall’ANAC in supporto

all’applicazione della Legge N. 114/2014.

In sintesi, oltre ai reati contro la Pubblica Amministrazione e ai reati ad essi propedeutici già ricompresi nel

Modello 231 di Italtel, sono stati trattati i seguenti, non rientranti nel novero dei reati cui si applica il D. Lgs.

231/01:

Traffico di influenze illecite (art. 346 bis c.p.)

Turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.)

Turbata libertà di scelta del procedimento del contraente (art. 353 bis c.p.)

Dall’analisi delle fattispecie connesse ai suddetti reati, è risultato che essi sono potenzialmente applicabili alle

attività di Italtel S.p.A. e pertanto si è proceduto a modificare i Protocolli attuativi pertinenti includendoli nelle

corrispondenti aree a rischio.

Sono proseguite le attività di informazione del personale relativamente al D. Lgs. 231/2001, al Codice Etico e al

Modello di Organizzazione Gestione e Controllo, tramite l’aggiornamento dei contenuti informativi del sito

intranet aziendale dedicato alle attività del Compliance Office.

Nel 2016 è stata completata la formazione, avviata nel 2015, rivolta a tutto il personale appartenente alle Società

controllate estere, che opera nelle aree a rischio. Il programma di formazione è consistito nell’erogazione in

modalità e-learning di n. 5 moduli, aventi per oggetto i Principi di prevenzione dei reati e le Linee guida di

comportamento, approvati dal Consiglio di Amministrazione della Società e realizzati nelle lingue estere in uso

nel Gruppo Italtel (inglese, francese, spagnolo, portoghese).

Sempre nel 2016, la formazione in materia di prevenzione dei reati contro la Pubblica Amministrazione è stata

estesa a tutto il personale di Italtel S.p.A. che opera nelle aree a rischio per tale tipologia di reati, completando il

programma avviato negli anni scorsi.

Quest’ultimo ciclo di formazione ha coinvolto circa 200 persone ed ha previsto l’erogazione di n. 2 moduli

formativi in modalità e-learning, il primo di carattere introduttivo sul D. Lgs.231/01 e sul Modello 231 adottato

dalla Società e il secondo, più specifico, dedicato alla prevenzione dei reati contro la Pubblica Amministrazione.

Il Compliance Office ha inoltre condotto un audit volto a verificare la corretta applicazione di quanto previsto dal

Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001 per le attività connesse alla Fornitura di

beni e servizi alla Pubblica Amministrazione.

Il Compliance Officer di Italtel S.p.A. ha tenuto costantemente aggiornato l’Organismo di Vigilanza (costituito

da due componenti esterni con elevate competenze in materia bilancistica ed economico-finanziaria, nella

gestione e controllo dei rischi, nell’analisi dei sistemi di controllo e nella disciplina prevista dal D. Lgs.231/2001

e dal responsabile dell’Internal Audit e Compliance Office), e i vertici aziendali in merito alle attività svolte per

l’attuazione del Modello e la verifica della sua osservanza.

Relazione sulla gestione

[34]

L’Organismo di Vigilanza ha inoltre:

verificato le risultanze dei flussi informativi ricevuti periodicamente in ottemperanza a quanto definito dai

Protocolli 231;

approvato il piano di attività del Compliance Office per l’anno 2017 e del relativo budget di spesa.

Normativa per il conflitto di interesse

Nel corso del 2016 è continuato il censimento dei casi di conflitto di interesse per il personale dipendente della

Società dotato di procure e deleghe.

Relazione sulla gestione

[35]

Risorse umane e qualità

Risorse umane

I dipendenti del Gruppo Italtel al 31 dicembre 2016 sono 1.357, dei quali 254 all’estero (al 31 dicembre 2015

erano 1.366 di cui 259 all’estero). Le persone assunte nel corso dell’anno sono state 76 (di cui 51 all’estero), 85

quelle uscite di cui 83 per dimissioni volontarie (in Italia 27). Sono usciti 2 dirigenti; al 31/12/2016 sono 42

quelli in organico. Il personale risulta distribuito nelle seguenti funzioni: Software (32%), Solutions (41%), Sales

& Marketing (17%) e funzioni di Amministrazione e di Staff (10%). I laureati rappresentano il 49% degli

addetti, mentre i diplomati ne costituiscono circa il 47%.

Organizzazione

Dal punto di vista organizzativo il primo semestre del 2016 si è svolto in continuità con l’anno precedente. Dal

secondo semestre dell’anno è partita un’approfondita analisi che è sfociata, nel dicembre 2016, in una evoluzione

organizzativa.

Il nuovo modello organizzativo ha l’obiettivo di supportare l’attuale fase evolutiva di Italtel accelerando la

transizione da azienda di prodotto ad azienda puramente di mercato. Ciò ha richiesto innanzitutto la

disintermediazione della relazione tra la ricerca e sviluppo (R&D) ed il mercato in modo da intercettare le

esigenze/necessità, cogliere rapidamente i feedback/ riscontri dai clienti, comprendere i risultati ed il valore di

business delle attività svolte.

Sono state quindi create due Business Unit distinte e dedicate al Software e alle Soluzioni, fortemente orientate

all’efficienza ed efficacia esecutiva per rafforzare la capacità di delivery, ed una funzione di Strategy Innovation

& Communication con l’obiettivo di rafforzare il presidio delle attività di indirizzo strategico sui prodotti

proprietari con un punto di riferimento forte in azienda, che fosse in grado di definire il piano strategico e di

diffonderlo con efficacia.

Nel corso dell’anno sono state inoltre aggiornate le strutture organizzative delle Società controllate Italtel Brasil

LTDA (Brasile), Italtel Peru SAC (Perù), Italtel S.A. (Spagna) e della Branch Colombia.

Relazioni Industriali

Il 2016 è stato caratterizzato dalla prosecuzione della gestione delle eccedenze al fine di conseguire gli obiettivi

di costo del lavoro previsti per gli anni 2015-16 nel Piano Industriale.

Il tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali presso Assolombarda si è concluso con l’accordo firmato il

20 novembre 2015 con il quale, a fronte dell’esubero dichiarato di 124 lavoratori, quale strumento alternativo

alla procedura per il licenziamento collettivo del personale in esubero (legge 223/1991), le Parti hanno

convenuto sulla stipula di un Contratto di Solidarietà di tipo “Difensivo”, di cui all’art. 21, comma 5° lettera c),

del D.lgs. 148/2015 e del D.M. 10/7/2009 n. 46448, che consente di ripartire l'onere delle eccedenze denunziate

su di un numero più ampio di lavoratori.

L’accordo ha previsto nel periodo 1 gennaio - 31 dicembre 2016 l’utilizzo del CdS verticale per 846 lavoratori

con riduzione dell’orario di lavoro del 12% (16 giornate e 30 minuti di riduzione giornaliera, corrispondenti ad

altri 16 giorni equivalenti), del CdS verticale per 125 lavoratori per 8 giornate annue e il rientro al lavoro con

una percentuale di CdS del 50% mensile (a giornate intere) per i dipendenti del bacino CIGS 2015 che non

avevano ancora sostenuto l’esame previsto dal piano di riqualificazione professionale e fino al superamento dello

stesso.

Con successivo accordo firmato in Assolombarda il 28 dicembre 2016 le Parti hanno concordato di proseguire

anche per il 2017 il supporto e il sostegno del programma di sviluppo e rilancio dell’attività produttiva della

Società, in linea con il nuovo Piano Industriale, concordando sui seguenti punti qualificanti:

stipula di un Contratto di Solidarietà di tipo “Difensivo”, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017 con riduzione

dell’orario di lavoro del 3% per 114 lavoratori, de1 13% per 738 lavoratori, del 35% per 191 lavoratori e del

50% per 16 lavoratori, a fronte dell’esubero dichiarato di 200 lavoratori, quale strumento alternativo alla

procedura per il licenziamento collettivo del personale in esubero (legge 223/1991), che consente di ripartire

l'onere delle eccedenze denunziate su di un numero più ampio di lavoratori;

Relazione sulla gestione

[36]

avvio di una procedura di riduzione collettiva del personale per un numero massimo di 200 esuberi, che verrà

supportata da un piano di incentivazione all’esodo e che si baserà sul criterio della “non opposizione” dei

lavoratori interessati;

proroga sino al 31 dicembre 2017 di quanto previsto al punto 3 “Nuovo trattamento economico” dell’accordo

12 febbraio 2015 relativamente alla sospensione di ferie extra contrattuali, Quota Accantonata Fissa, Premio

fisso mensile; alla riduzione di indennità di reperibilità e trattamento di trasferta; alla prosecuzione della

trattenuta mensile al Personale ex One Ans ed ex STI;

interventi formativi volti alla riqualificazione professionale del personale in CdS, interessato dalla riduzione

del 50% e del 35% dell’orario di lavoro.

Formazione

Nel 2016 sono state erogate 10.538 ore di formazione con 751 partecipazioni e 77 eventi formativi di varia

natura. L’anno è stato caratterizzato da una focalizzazione delle attività formative verso gli aspetti tecnologici.

In particolare, riguardo le tecnologie Cisco, sono stati assicurati i corsi necessari al mantenimento della Gold

Certification, le ATP, l’operatività sui mercati in sviluppo e lo sviluppo delle competenze di Selling Business e

Business Value Pratictioner. Si è avviato inoltre un percorso di formazione volto a sviluppare le competenze di

Security incrementando il numero di persone certificate CCNP e in prospettiva CCIE. Si ‘ anche avviata la

modalità Continuos Learning Cisco che permette la diffusione e l’aggiornamento su un amplia gamma di

tematiche Cisco. È proseguita la diffusione delle conoscenze legate alla virtualizzazione consolidando le

competenze VMWARE e sviluppando le conoscenze Openstack/Red Hat. Si è ulteriormente ampliata la

formazione funzionale alla partnership con Sandvine.

L’aggiornamento permanente di Manager, Quadri e Professional è proseguito attraverso la partecipazione a

incontri di cultura di impresa ed economia organizzati da Ruling Companies. Inoltre è stato realizzato un

workshop con metodologie innovative dedicato al tema dell’eccellenza nel lavoro di squadra rivolto al Team di

Direzione.

Per facilitare l’internazionalizzazione dell’impresa si è ulteriormente allargata la formazione sulle lingue

straniere con modalità flessibile basata su Skype lessons e coaching individuale.

Da ultimo in tema di formazione sulla salute e sicurezza è stato garantito l’aggiornamento per RLS e RSPP e

realizzato un corso antincendio per la sede di Roma.

Anche nel 2016 si è fatto ricorso ai Finanziamenti alla Formazione che hanno consentito di coprire il 32,9% delle

spese operative tramite Fondimpresa, Fondirigenti e fondi Cisco del Progetto Cloud Mdf. Inoltre sono stati

acquisiti finanziamenti della Regione Lombardia per la formazione continua destinati sia alla formazione tecnica

che alla diffusione delle competenze sulle lingue straniere.

Qualità e certificazioni

Coerentemente alla propria mission “Facciamo comunicare senza limiti le persone e le cose, le tecnologie e le

reti” Italtel ha saputo guidare l’evoluzione tecnologica nel campo delle telecomunicazioni innovando

costantemente le proprie linee di offerta nel rispetto della qualità. Italtel è stata protagonista tra i primi anni 90 e

il 2010 dapprima nella digitalizzazione delle reti di telecomunicazione e poi nella loro transizione al protocollo

IP; a partire dal 2010 si è successivamente concentrata sulle tecnologie NFV e SDN e, conseguentemente, nella

virtualizzazione dei propri prodotti. La volontà di innovare la si riscontra anche nelle tante specializzazioni

Cisco, sviluppate nel corso del tempo, che la rendono uno dei principali partner di Cisco nel mercato italiano ed

EMEA. Infine, per essere sempre più aderente alle richieste dei clienti, ha innovato il modo di operare, adottando

una modalità AGILE per lo sviluppo dei propri prodotti.

Dal 1992 Italtel è certificata ISO 9001 e, come richiesto dalla norma, si applica per il costante miglioramento del

proprio Sistema di Gestione Qualità controllando, tramite audit periodici e il monitoring degli indicatori più

significativi, i propri processi di business. Italtel ha sempre considerato la qualità non fine a se stessa ma

correlata alla soddisfazione del cliente ed è per questo che, da più di 20 anni, conduce indagini periodiche per

rilevare il livello di qualità percepito dal cliente relativamente alle attività appartenenti alla sfera del rapporto

cliente-fornitore.

Relazione sulla gestione

[37]

L’attenzione al cliente ha indotto Italtel a sviluppare anche la tematica della Sicurezza delle Informazioni,

certificando le aree di Assistenza Tecnica, che più di altre hanno necessità di garantire la corretta gestione dei

dati e delle informazioni trattate, secondo la norma ISO 27001.

Relativamente alle società del gruppo, si evidenziano la certificazione ISO 9001 dal 2000 di Italtel Spagna e

l’ottenimento della Cisco Gold partnership delle società Italtel Spagna, Italtel Brasile, Italtel Argentina, Italtel

Colombia che consentono ad Italtel di essere anche in LATAM uno dei partner di riferimento di Cisco.

Sostenibilità

Anche nel 2016 Italtel si è impegnata, a condurre le proprie attività e a raggiungere gli obiettivi di business che si

è posta nel pieno rispetto dei diritti delle persone, della concorrenza leale, della salvaguardia dell’ambiente, della

tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.

I principi etici che ispirano questa iniziativa sono quelli sanciti dall’United Nations Global Compact ed

afferiscono al rispetto dei diritti umani e delle condizioni di lavoro, alla tutela dell’ambiente e all’etica degli

affari, temi che già costituiscono il riferimento del Codice Etico del Gruppo Italtel.

Molteplici sono le attività e le iniziative di Italtel direttamente o indirettamente correlate con il miglioramento e

l’innovazione in ambito ambientale e sociale. Esse vanno dalla fase di concept, sviluppo, certificazione,

deployment e manutenzione dei nostri prodotti e servizi proprietari, attraverso le attività di ricerca proposte ed

attuate a supporto (e in anticipazione) dei nostri prodotti e servizi, fino alle iniziative interne all’azienda e alle

nostre molteplici partecipazioni in Consorzi, Associazioni, Organismi Nazionali ed Internazionali.

Italtel si è sottoposta a una valutazione della sua compliance ai principi della

Corporate Social Responsibility, ricevendo nel 2015 la “Silver Recognition”

da EcoVadis – organizzazione internazionale che ha sviluppato una

piattaforma collaborativa per valutare la sostenibilità dei fornitori che

operano nell’ambito di supply chain globali – e ottenendo nel giugno 2016

una nuova positiva valutazione tramite la piattaforma ACESIA gestita dal

Gruppo Afnor, uno dei più importanti Organismi di Certificazione accreditati

del mondo.

La “Silver Recognition” di EcoVadis è stata riconfermata a novembre del 2016.

Diritti Umani

Italtel è presente in 11 Paesi nel mondo, in Europa e America Latina. I dipendenti del Gruppo al 31 dicembre

2016 sono 1.357, dei quali 254 all’estero (al 31 dicembre 2015 erano 1.366 di cui 259 all’estero).

Dipendenti per Paese Dipendenti per nazionalità

Relazione sulla gestione

[38]

La percentuale di donne in organico e in

posizioni manageriali (in leggero aumento

rispetto al 2015) rispecchia la diffusione nel

mondo femminile delle competenze richieste

dalla tipologia del business Italtel.

Ad esempio in Italia la percentuale di donne

che nel 2014 ha conseguito una laurea in

facoltà scientifiche e ingegneristiche è pari al

26% dei laureati, valore che scende al 14% se

si restringe il campo alle sole lauree in

ingegneria informatica e delle

telecomunicazioni. [Fonte: MIUR]

Dipendenti per genere

Il dato, conosciuto come Gender Salary Gap (divario

retributivo tra uomini e donne), è migliore rispetto al 2015

(7,6%) registrando un decremento del 1,3%.

Il Gender Salary Gap di Italtel è comunque al di sopra della

media delle aziende italiane ed anche di quelle delle principali

nazioni europee; infatti il "Gender Gap Report 2016" (*)

posiziona l'Italia all'8° posto (con -10,9%), la Francia al 18° (-

15,3%), la Spagna al 25° (-18,8%) e la Germania al 28° (-

21,6%). Inoltre nel settore delle telecomunicazioni il Gender

Salary Gap in Italia è pari al -14,5%.

(*) [Fonte: "Gender Gap Report 2016" realizzato da

JobPricing con i dati forniti da Eurostat]

Salute e Sicurezza sul lavoro

In ambito Salute e Sicurezza sul lavoro, le consolidate prassi di valutazione e gestione dei rischi, i programmi di

sorveglianza sanitaria e i programmi delle misure di miglioramento, sono attuati con la costante consultazione

delle rappresentanze dei lavoratori e con il supporto dei medici competenti, dei dirigenti e dei preposti e hanno

consentito di eliminare o ridurre i fattori di rischio residuo presenti sia nelle sedi operative di Italtel in Italia, sia

nelle attività svolte presso i clienti.

Di seguito l’andamento degli indici infortunistici nell’ultimo triennio.

Indice di frequenza degli infortuni

Calcolato secondo la formula:

n° infortuni x 1.000.000 / n° ore lavorate

(Norma UNI 7249/2007)

Indice di gravità degli infortuni

Calcolato secondo la formula:

n° gg di assenza dal lavoro x 1.000 / n° ore lavorate

(Norma UNI 7249/2007)

(*) indice calcolato escludendo gli infortuni in itinere

16%

posizioni manageriali

ricoperte da donne

La retribuzione delle

donne è inferiore del

6.3% rispetto a quella

degli uomini

Relazione sulla gestione

[39]

Le giornate complessive di assenza dal lavoro per gli infortuni nel

2016 sono state 91 a fronte di 84 giornate nel 2015 e 262 giornate nel 2014.

Se si escludono gli infortuni in itinere, le giornate di assenza dal lavoro nel

2016 sono state 16 a fronte di 73 nel 2015 e 71 nel 2014.

Tutti gli obblighi derivanti dall’applicazione del Testo Unico sulla Salute e

Sicurezza sul Lavoro (D. Lgs.81/2008) sono stati assolti. In particolare, la

totalità dei dipendenti in Italia è inserita nel programma di sorveglianza

sanitaria e gli obblighi formativi sono stati espletati al 100%.

Attività benefiche e solidali

Nel corso del 2016, Italtel si è impegnata in diverse attività a tutela della persona, della salute o dello sviluppo

sociale.

-78%

giornate di assenza

per infortunio nel

2016 rispetto al 2015

(escludendo gli infortuni

in itinere)

Relazione sulla gestione

[40]

Lavoro

Il personale del gruppo Italtel al 31 dicembre 2016 è costituito per il 75% da impiegati, per il 22% da quadri e

per il 3% da manager.

I laureati rappresentano il 49% dei dipendenti mentre i diplomati ne costituiscono circa il 47%.

Il personale è distribuito nelle seguenti funzioni: Software, Solutions, Sales & Marketing e funzioni di

Amministrazione e di Staff.

Dipendenti per categoria Dipendenti per titolo di studio Dipendenti per funzione

Trend di assunzioni (numero) Turnover spontaneo

(% dimissioni volontarie sull’organico di riferimento)

Trend organico (numero)

96%

dipendenti con un

contratto a tempo

indeterminato

100%

dipendenti in Europa

con un orario di

lavoro flessibile (^)

100%

dipendenti in Italia

con retribuzione

maggiore del

minimo contrattuale

(^) nelle società dell’America Latina non è presente la flessibilità di orario.

Relazione sulla gestione

[41]

Formazione

Nel 2016 sono state erogate in Italia in totale circa 10.500 ore di formazione con 751 partecipazioni e 77 eventi

formativi di varia natura. Le ore di formazione sono state pari all’ 1% delle ore lavorate.

L’anno è stato caratterizzato da una focalizzazione delle attività formative verso gli aspetti tecnologici. In

particolare, riguardo le tecnologie Cisco, sono stati assicurati i corsi necessari al mantenimento della Gold

Certification, le ATP, l’operatività sui mercati in sviluppo e lo sviluppo delle competenze di Selling Business e

Business Value Pratictioner.

Si è avviato inoltre un percorso di formazione volto a sviluppare le competenze di Security incrementando il

numero di persone

certificate CCNP e in

prospettiva CCIE. Si è

anche avviata la

modalità Continuous

Learning Cisco che

permette la diffusione e

l’aggiornamento su

un’ampia gamma di

tematiche Cisco.

È proseguita la

diffusione delle

conoscenze legate alla

virtualizzazione,

consolidando le

competenze VMWARE

45%

dipendenti che hanno

frequentato almeno

un corso di

formazione

nel 2016 (*).

21

ore di formazione

pro-capite nel 2016 (*)

(*) esclusa la formazione obbligatoria (su salute e sicurezza).

8%

crescita del numero di dipendenti formati nel 2016 rispetto al 2015

sebbene il numero delle ore di

formazione complessive sia

diminuito

Relazione sulla gestione

[42]

e sviluppando le conoscenze Openstack/Red Hat. Si è ulteriormente ampliata la formazione funzionale alla

partnership con Sandvine.

N. 602 certificazioni e 566 specializzazioni Cisco nel mondo

L’aggiornamento permanente di Manager, Quadri e

Professional è proseguito attraverso la partecipazione

a incontri di cultura di impresa ed economia

organizzati da Ruling Companies. Inoltre è stato

realizzato un workshop con metodologie innovative

dedicato al tema dell’eccellenza nel lavoro di squadra

rivolto al Team di Direzione.

Per facilitare l’internazionalizzazione dell’impresa si è

ulteriormente allargata la formazione sulle lingue

straniere con modalità flessibile basata su Skype

lessons e coaching individuale.

Da ultimo in tema di formazione sulla salute e

sicurezza è stato garantito l’aggiornamento per RLS e

RSPP e realizzato un corso antincendio per la sede di

Roma.

Anche nel 2016 si è fatto ricorso ai Finanziamenti alla

Formazione che hanno consentito di coprire il 32,9%

delle spese operative tramite Fondimpresa,

Fondirigenti e fondi Cisco del Progetto Cloud Mdf.

Inoltre sono stati acquisiti finanziamenti della

Regione Lombardia per la formazione continua

destinati sia alla formazione tecnica che alla

diffusione delle competenze sulle lingue straniere.

N. 343 altre certificazioni

Relazione sulla gestione

[43]

Relazioni Industriali

Il 2016 è stato caratterizzato dalla prosecuzione della gestione delle eccedenze al fine di conseguire gli obiettivi

di costo del lavoro previsti per gli anni 2015-16 nel Piano Industriale.

Il tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali presso Assolombarda si è concluso con l’accordo firmato il

20 novembre 2015 con il quale, a fronte dell’esubero dichiarato di 124 lavoratori, quale strumento alternativo

alla procedura per il licenziamento collettivo del personale in esubero (legge 223/1991), le Parti hanno

convenuto sulla stipula di un Contratto di Solidarietà di tipo “Difensivo”, di cui all’art. 21, comma 5° lettera c),

del D.lgs. 148/2015 e del D.M. 10/7/2009 n. 46448, che consente di ripartire l'onere delle eccedenze denunziate

su di un numero più ampio di lavoratori.

L’accordo ha previsto nel periodo 1 gennaio - 31 dicembre 2016 l’utilizzo del CdS verticale per 846 lavoratori

con riduzione dell’orario di lavoro del 12% (16 giornate e 30 minuti di riduzione giornaliera, corrispondenti ad

altri 16 giorni equivalenti), del CdS verticale per 125 lavoratori per 8 giornate annue e il rientro al lavoro con

una percentuale di CdS del 50% mensile (a giornate intere) per i dipendenti del bacino CIGS 2015 che non

avevano ancora sostenuto l’esame previsto dal piano di riqualificazione professionale e fino al superamento dello

stesso.

Con successivo accordo firmato in Assolombarda il 28 dicembre 2016 le Parti hanno concordato di proseguire

anche per il 2017 il supporto e il sostegno del programma di sviluppo e rilancio dell’attività produttiva della

Società, in linea con il nuovo Piano Industriale, concordando sui seguenti punti qualificanti:

stipula di un Contratto di Solidarietà di tipo “Difensivo”, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017 con riduzione

dell’orario di lavoro del 3% per 114 lavoratori, de1 13% per 738 lavoratori, del 35% per 191 lavoratori e del

50% per 16 lavoratori, a fronte dell’esubero dichiarato di 200 lavoratori, quale strumento alternativo alla

procedura per il licenziamento collettivo del personale in esubero (legge 223/1991), che consente di ripartire

l'onere delle eccedenze denunziate su di un numero più ampio di lavoratori;

avvio di una procedura di riduzione collettiva del personale per un numero massimo di 200 esuberi, che verrà

supportata da un piano di incentivazione all’esodo e che si baserà sul criterio della “non opposizione” dei

lavoratori interessati;

proroga sino al 31 dicembre 2017 di quanto previsto al punto 3 “Nuovo trattamento economico” dell’accordo

12 febbraio 2015 relativamente alla sospensione di ferie extra contrattuali, Quota Accantonata Fissa, Premio

fisso mensile; alla riduzione di indennità di reperibilità e trattamento di trasferta; alla prosecuzione della

trattenuta mensile al Personale ex One Ans ed ex STI;

interventi formativi volti alla riqualificazione professionale del personale in CdS, interessato dalla riduzione

del 50% e del 35% dell’orario di lavoro.

Smart Working

Lo smart working (o lavoro agile) è un modello innovativo di organizzazione del lavoro che oggi è al centro

dell’attenzione da parte di un numero crescente di realtà aziendali. È definito come “un nuovo modo di lavorare

caratterizzato da maggiore flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da

utilizzare”. Per attuare questa innovativa visione del lavoro è fondamentale una cultura caratterizzata da una

crescente focalizzazione sui risultati

Italtel ha deciso di valutare questa modalità di lavoro avviando, a valle dell’Accordo Sindacale del 24 ottobre

2016, un progetto pilota della durata di sei mesi, durante i quali sarà verificata la sua efficacia, l'effettiva

compatibilità con tutte le attività aziendali e la possibilità di renderla permanente all'interno dell'organizzazione.

Gli obiettivi del progetto sono:

aumentare la responsabilizzazione delle persone al risultato

facilitare la conciliazione dei tempi di lavoro e di vita dei dipendenti

favorire l’utilizzo dei nostri strumenti di Collaboration at Work anche per dare un nuovo impulso alla

proposizione verso l’esterno

Relazione sulla gestione

[44]

e i benefici attesi sono:

aumento dell’efficacia delle azioni dei singoli

aumento della soddisfazione ed engagement dei dipendenti

Concentration Room

3 sale nella sede di Castelletto chegarantiscono il rispetto del silenzioe della tranquillità, dove trovare laconcentrazione a volte necessaria.

18 postazioni in tutto, prenotabilidalla piattaforma sulla intranet.

Formazione in aula

12 edizioni nelle tre sedi sugliaspetti comportamentali e le regoleda seguire quando non si è sede.

Interviste e Focus Group

10 incontri nelle tre sedi incentratibenefici e/o criticità sulla persona esulle relazioni con gli stakeholderaziendali.

Devices

90% dei dipendenti ha il portatile50% ha lo smartphone aziendale

Strumenti di Collaboration

Incentivato l’uso di Embrace.Numerosi altri strumenti disponibili: WebEx, Cisco IP Comunicator, Jabber, Lync.

Policy

Luogo di lavoro diverso dallasede aziendale per 1 giorno allasettimana e max 4 giorni al mese.

Orario di lavoro con flessibilità ditre ore in ingresso ed in uscita.

Ticket a rimborso del pastomeridiano.

PO

LIC

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RG

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IZZ

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FIS

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POLICY ORGANIZZATIVE LAYOUT FISICO

TECNOLOGIE DIGITALI COMPORTAMENTIORGANIZZATIVI

Le leve dello smart working introdotte in Italtel

Le prime fasi del progetto sono partite nel luglio del 2015 e in questo tempo sono stati compiuti alcuni passi

importanti sul versante della formazione delle persone coinvolte nella sperimentazione e su quello degli ambienti

di lavoro, ma è entrato nel vivo il 2 novembre del 2016 e si concluderà il 28 aprile 2017.

Hanno aderito 149 persone, di cui il 77% uomini, il 61% laureati e l’84% “over 40”.

Nei primi due mesi di sperimentazione (novembre e dicembre 2016) sono state fruite in totale 401 giornate di

smart working con una media 1,9 giornate/mese per persona.

Ciascuna persona del campione per recarsi al lavoro (andata + ritorno) percorre in media 49 km al giorno e

impiega 86 minuti. Per cui nei primi due mesi di sperimentazione sono stati risparmiati circa 20.700 km e 607

ore (pari a circa 81 giorni lavorativi).

Con un solo giorno di smart woking effettuato dalle 149 persone del campione diminuiscono le emissioni di CO2

di 1.230 Kg, pari alla quantità di anidride carbonica assorbita in un anno da 41 alberi, e si riduce il traffico nei

pressi delle tre sedi del 16%

Il 18 febbraio 2016, inoltre, anche Italtel insieme a oltre 170 aziende milanesi ha

aderito all’iniziativa del Comune di Milano “Giornata del Lavoro Agile” finalizzata

a promuovere il lavoro da remoto con l’obiettivo di ottenere benefici per le persone

e per l’ambiente.

Logo dell’iniziativa

Relazione sulla gestione

[45]

Ambiente

Anche nel 2016, l’impegno di Italtel in campo ambientale è stato rilevante ed ha permesso di ridurre gli impatti

ambientali significativi, di rispondere rapidamente e con efficacia alle segnalazioni esterne - dimostrando e

documentando la conformità aziendale alla normativa vigente - e di conseguire un sensibile risparmio dei

consumi di energia elettrica e termica. L’attività di Energy Management si è ulteriormente consolidata, anche

attraverso l’utilizzo della soluzione implementata internamente per il monitoraggio dei propri consumi energetici

(iESC), ingegnerizzata per essere proposta e venduta sul mercato, in ambito “Smart City”.

Nel corso del 2016 è stato perseguito un programma di sensibilizzazione e riduzione del consumo relativo agli

impianti delle sale prova operative a Settimo Milanese con una riduzione del carico IT pari al 18,6%. La nuova

centrale termica a condensazione installata a Settimo Milanese nel 2014, oltre ad aver portato un abbattimento

del consumo di metano del 55,4% sull’anno termico rispetto alla vecchia centrale, è stata condotta sempre con

attenzione al consumo in relazione alla temperatura esterna. Nel 2016 il consumo di gas metano è stato

ulteriormente ridotto del 8,0%.

Nel Comprensorio Industriale di Carini è stata confermata la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale

secondo la norma ISO 14001, già detenuta dal 2001.

E’in corso di validità la Diagnosi Energetica dei siti di Castelletto e Carini effettuata nel 2015, ai sensi del D.

Lgs, 102/2014 “Efficienza Energetica”, fatta eseguire da una Società Certificata.

L’attenzione al contenimento dei consumi, all’efficienza energetica e al conseguente impatto ambientale, si è

tradotta nella costante diminuzione delle emissioni atmosferiche dirette o indirette nel quinquennio 2012-2016.

Le linee guida nel miglioramento della performance ambientale sono state:

Contenimento dei consumi e degli sprechi e conduzione ottimale degli impianti in relazione alla stagionalità.

Innovazione tecnologica attraverso la virtualizzazione di apparati IT nelle aree ad uso CED/Testplant, le

pratiche di free-cooling e l’utilizzo di gruppi UPS e stazioni di energia ad alta efficienza.

Monitoraggio dei consumi (i-Energy Service Center) e implementazione di indicatori di performance.

Adozione di politiche di sensibilizzazione dei consumi e campagne di spegnimento di carichi ridondanti.

Investimenti tecnologici con attività di revamping di impianti di condizionamento e installazioni di nuove

centrali termiche più efficienti. Abbandono di impianti inefficienti con impatto anche sui minori volumi di

acqua utilizzati.

Utilizzo razionale degli spazi con attività di concentrazione industriale o cambio di sito, finalizzate

all’ottimizzazione delle aree utilizzate e dei volumi climatizzati.

Attenzione al consumo di acqua e di carta.

Relazione sulla gestione

[46]

Risultati e Trend di Consumo

L’Energia Elettrica è il vettore energetico primario con una quota pari all’87,8% corrispondenti a 13,51 GWh nel

2016. Seguono i combustibili (gas metano e GPL) e i carburanti.

Splitting Energia per tipo anno 2016

Di seguito il trend quinquennale del totale Energia, espresso anche in termini di emissioni:

2012 2013 2014 2015 2016

4.023 3.527 3.277 3.021 2.877

TOTALE CO2eq EMESSA (ton) 9.545 8.368 7.771 7.165 6.827

-12,3% -7,1% -7,8% -4,7%

-12,3% -18,5% -24,9% -28,5%

Variazione%

Var.% cumulata

TEP/CO2eq COMPLESSIVI

TOTALE TEP

Trend CO2eq emessa e TEP 2012-2016

Relazione sulla gestione

[47]

Di seguito il trend quinquennale delle varie componenti, con i risultati puntuali anno per anno:

-4,7%

riduzione

complessiva di

Energia nel 2016

rispetto al 2015

-8,0%

riduzione di Gas

nel 2016

rispetto al 2015

-28,5%

riduzione cumulata

di Energia nel

quinquennio

2012-2016

-60,0%

riduzione cumulata

di Gas nel

quinquennio

2012-2016

-5,0%

riduzione di

Energia Elettrica nel 2016 rispetto al

2015

-24,6%

riduzione cumulata

di Energia

Elettrica nel

quinquennio

2012-2016

Relazione sulla gestione

[48]

Acqua

I consumi di acqua mostrano una tendenza alla diminuzione su entrambi i siti industriali di Settimo Milanese e

Carini. A Settimo Milanese l’abbandono delle vecchie torri evaporative ha consentito a partire da metà 2012 di

azzerare la quota parte di prelievo di acqua di pozzo e nel 2016 è stata ottenuta l’assimilazione ad uso civile

dello scarico. Su Carini il revamping impiantistico del condizionamento di comprensorio ha consentito la

dismissione dei vecchi assorbitori e l’abbattimento del prelievo di acqua industriale progressivo negli anni.

Considerando come riferimento l’anno 2010, prelievo e scarico complessivi si sono ridotti rispettivamente del

66,4% e 64%.

Prelievi/Scarichi Acqua 2012-2016

Carta per uso ufficio

I consumi di carta mostrano un trend in diminuzione sia in senso assoluto sia nel consumo pro capite.

I minori consumi sono legati anche all’affinamento di progetti per centri di stampa multifunzione condivisi ad

alte prestazioni, già attivati dal 2007. Rispetto al 2015 è diminuito il consumo assoluto del 8,3% e quello pro-

capite nella misura del 11,1%.

-100%

Riduzione

prelievo/scarico

industriale Castelletto

dal 2012

-33,3% / -47,9%

Riduzione

prelievo/scarico

complessivi nel

quinquennio

2012-2016

Relazione sulla gestione

[49]

Consumo Carta ad uso ufficio 2012-2016

Conformità alla normativa vigente

Relativamente ai prodotti sviluppati, le relative configurazioni sono certificate secondo gli standard di

compatibilità elettromagnetica di sicurezza oltre ad essere realizzate secondo criteri di minimizzazione

dell’impatto ambientale (es.: Direttive RoHS - Restrictions of certain Hazardous Substances); a questo riguardo

l’Azienda - iscritta al Registro dei Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche -garantisce quanto

previsto in sede di Unione Europea (WEEE - Waste Electrical and Electronic Equipment) e recepito in Italia dal

D. Lgs. 49/2014 “RAEE” (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), in relazione allo smaltimento

dei prodotti una volta giunti al termine del loro ciclo di vita. Italtel dichiara trimestralmente le quantità di legno,

plastica, carta ed acciaio costituenti gli imballi dell’immesso sul mercato italiano, versando alle Società della

filiera CONAI il Contributo Ambientale ai sensi del D. Lgs. 152/06. Con riferimento al Regolamento Europeo

“REACH” 1906/2007 (Registration, Evaluation, Authorization and Restriction of Chemicals), Italtel si accerta

della conformità dei propri fornitori, chiedendo evidenza delle concentrazioni percentuali delle sostanze ad

elevata pericolosità e della relativa Autorizzazione all’utilizzo proveniente dall’Agenzia Europea per le Sostanze

Chimiche (ECHA).

-35,1%

Riduzione del

consumo di carta

cumulato nel

quinquennio

2012-2016

-7,7%

Riduzione del

consumo di carta pro

capite nel

quinquennio

2012-2016

Relazione sulla gestione

[50]

Viaggi

La società persegue la riduzione delle trasferte promuovendo presso i propri dipendenti l’utilizzo di mezzi di

comunicazione e di lavoro a distanza. Ciò nonostante specifiche esigenze impongono al personale di effettuare

viaggi di lavoro sia in Italia che all’estero, tanto che le emissioni di CO2 correlate risultano essere nel 2016 pari a

circa 1136 tonnellate di CO2, rappresentando circa il 14,3% di tutte le emissioni dirette e indirette connesse alle

attività della società.

La quota maggiore di CO2 emessa in relazione a viaggi di lavoro è dovuta ai voli aerei e rappresenta il 55% del

totale

Suddivisione delle emissioni di CO2 connesse a viaggi di lavoro, nel 2016

La policy aziendale relativa alle trasferte promuove per i viaggi in Italia l’utilizzo della ferrovia. L’utilizzo del

treno sulle tratte domestiche consente infatti di ridurre le emissioni in atmosfera di CO2, poiché a parità di

distanza percorsa, il treno su tali tratte comporta emissioni in misura inferiore rispetto all’aereo, tra il 20% e il

30%. In coerenza con la policy aziendale sulle tratte domestiche lo share riscontrato nel 2016 ha visto prevalere

l’uso della ferrovia 54%, contro il 36% di utilizzo dell’aereo, registrando dunque un miglioramento significativo

rispetto alla situazione dell’anno precedente, in cui l’uso della ferrovia era stato pari al 48% ed era prevalso

quindi l’uso dell’aereo per il 52%.

Viaggi domestici anno 2016

Fornitori Nel 2016 è stata emessa la nuova Politica degli Acquisti di Italtel Group con la finalità di garantire ai clienti la

fornitura di prodotti e servizi che soddisfino le esigenze di qualità, di costo, di tempo e di affidabilità operando

con fornitori che condividano il rispetto delle persone, la tutela dell’ambiente e i principi di onestà ed integrità

così come sanciti dal Codice Etico Italtel.

La selezione dei fornitori e l'esecuzione delle transazioni di acquisto, sono state pertanto effettuate dando priorità

alle aziende che soddisfano i seguenti criteri:

rispettano le leggi e i regolamenti in un’ottica di Corporate Social Responsibility (CSR) e pongono l'accento

al rispetto dei diritti umani e alla tutela dell’ambiente

hanno nel loro core business le attività oggetto della transazione

Relazione sulla gestione

[51]

dispongono di un'organizzazione e di assets materiali e immateriali in qualità e quantità adeguata in rapporto

alla tipologia e alle dimensioni della fornitura da eseguire e tali da garantire qualità, prezzi e tempi di

consegna adeguati

sono in grado di garantire il livello di qualità di volta in volta richiesto

sono in grado di garantire la stabilità e continuità delle forniture di beni e / o servizi nel tempo, anche

attraverso piani di emergenza formalizzati, e di avere la flessibilità necessaria per rispondere rapidamente alle

fluttuazioni di domanda / offerta del mercato

Attenendosi a tale Politica Italtel, nella scelta dei Fornitori inseriti in Albo, ha aumentato dal 18% al 28% il

numero di coloro che si dimostrano attenti alle logiche di Corporate e Social Responsibility (CSR).

Nel 2016 tuttavia il volume dell’acquistato da tali fornitori risulta essere in leggera flessione rispetto all’anno

precedente, passando dal 69% al 60%. Tale flessione è stata causata esclusivamente da esigenze di business che

hanno, obbligato Italtel ad attuare un “cambio di mix” in valore di acquistato, rispetto al 2015, con un aumento

degli acquisti su classi merceologiche dove sono presenti alcuni fornitori che ancora non hanno pienamente

aderito a policy di CSR. Tale cambiamento è avvenuto principalmente per cause esogene all’azienda, imposte

dai clienti ed in valore assoluto tale risultato è stato anche influenzato da una flessione di mercato che ha

prodotto una riduzione generale del 12% del totale degli acquisti rispetto al 2015.

Fornitori che dichiarano di attuare politiche

di CSR

(Numero totale fornitori CSR/Numero totale

Fornitori in albo)

Volume dell’acquistato da Fornitori che

dichiarano di attuare politiche di CSR

(Valore totale acquistato da fornitori CSR/

valore totale dell’acquistato)

Italtel si è notevolmente impegnata nella logica di “Acquistare Bene”,

valorizzando aspetti di qualità, tecnici, ambientali ed etico/sociali nel suo

processo di acquisto, così da poter migliorare il suo Albo Fornitori, ottenendo

che:

il 60% dei fornitori ha certificazioni ISO 9001, ISO 14001, ISO 27001;

il 24% ha certificazioni tecniche quali SOA, CAR, CEI, IEC ed ovviamente

specializzazioni o certificazioni dei maggiori vendor di apparati per reti e

data center quali: CISCO, VMWARE, NETAPP ecc.

Etica degli affari

Lealtà, fedeltà, conflitto d’interessi

Italtel dispone da diversi anni di un sistema interno di segnalazione delle irregolarità che mette a disposizione dei

dipendenti e di tutti coloro che operano per conto o in favore della Società. Tale sistema è costituito da linee

telefoniche dedicate e da un indirizzo di posta elettronica attraverso cui comunicare eventuali violazioni al

Codice Etico o, più in generale, illeciti di cui si è avuta conoscenza. Nel 2016, così come nei due anni precedenti,

non è stata segnalata alcuna violazione del Codice Etico né sono stati segnalati illeciti perpetrati nell’ambito

dell’attività lavorativa.

60% Fornitori certificati ISO

24% Fornitori con

certificazioni tecniche

specialistiche

Relazione sulla gestione

[52]

Per quanto riguarda il conflitto d’interessi, Italtel utilizza una procedura interna per individuare e trattare le

situazioni di potenziale conflitto. Nel 2016, così come nei due anni precedenti, non si sono riscontrati casi di

conflitto d’interessi.

Concorrenza leale e rispetto della legalità Italtel opera con una molteplicità di soggetti (clienti, fornitori, partner, …)

mantenendo rapporti improntati alla massima trasparenza e lealtà. La Società ha

adottato fin dal 2002 un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi

del D. Lgs. 231/2001 e nel 2015 le è stato attribuito il Rating di Legalità (due

“stelle” e un “più” su un totale di tre “stelle”) da parte dell’Autorità Garante della

Concorrenza e del Mercato (AGCM). Questo importante risultato colloca Italtel tra

quelle aziende impegnate ad adottare principi etici nei loro comportamenti e ad

operare nel rispetto delle disposizioni di legge.

A conferma di questo impegno, nel 2016 come pure nei due anni antecedenti, non si sono registrati contenziosi

per violazioni della legge a carico del personale dell'azienda nell'esercizio delle sue funzioni né sono state

disposte sanzioni per violazioni delle normative sulla sicurezza dei prodotti, sulla privacy, sulla proprietà

industriale e intellettuale, per pubblicità ingannevole o per comportamenti anti-competitivi di Italtel S.p.A. o di

società del Gruppo.

Formazione sull’etica degli affari Nel 2014, in Italia, il 100% dei dipendenti che opera nelle aree a rischio ha

ricevuto formazione in materia di prevenzione degli illeciti ai sensi del D. Lgs.

231/2001.

Nel 2015 è stato avviato un programma di formazione, a copertura di tutte le

società estere del Gruppo sugli stessi temi, che si è concluso nel 2016. Il

programma ha interessato circa il 60% dei dipendenti che operano all’estero nelle

aree a rischio.

Nessuna sanzione

per violazioni delle normative,

per pubblicità ingannevole o per

comportamenti anti-competitivi

nel triennio 2014 - 2016

Nessun contenzioso

per violazioni della legge a carico

del personale dell'azienda

nell'esercizio delle sue funzioni

nel triennio 2014 - 2016

Nessuna

segnalazione di

violazioni al

Codice Etico

nel triennio

2014 - 2016

Nessuna

segnalazione di

illeciti nell’ambito

dell’attività

lavorativa nel

triennio 2014 - 2016

Nessuna

situazione di

conflitto d’interessi

riscontrata

nel triennio

2014 - 2016

“Rating di Legalità”

attribuito dell’AGCM

90%

dei dipendenti che

operano in Italia nelle

aree a rischio per reati

vs. la PA è stato

formato nel 2016

Relazione sulla gestione

[53]

Nel 2016 è stato svolto un programma specifico di formazione per la prevenzione dei reati contro la Pubblica

Amministrazione, che ha coinvolto circa 200 dipendenti operanti in Italia nelle aree potenzialmente a rischio per

tali reati.

Controlli interni Italtel svolge una sistematica attività di auditing interno, parte della quale è

rivolta all’etica degli affari. Gli audit interni afferenti a tale ambito effettuati nel

2016 sono stati 10. Gli audit interni inerenti all’etica degli affari sono stati sono

stati 10 nel 2015 e 12 nel 2014.

L’attuazione delle azioni correttive e di miglioramento individuate nel corso

degli audit è costantemente monitorata fino al definitivo completamento di

ciascuna di esse.

Italtel è inoltre sottoposta a audit esterni effettuati da terze parti con le quali

intrattiene relazioni d’affari; nel 2016 ne sono stati eseguiti 5, nel 2015 ne sono

stati eseguiti 3, nel 2014, uno; essi hanno riguardato il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale nell’utilizzo di

software di terze parti e la tutela della sicurezza delle informazioni. Tutti gli audit si sono conclusi

positivamente.

Rapporti con la Pubblica Amministrazione

Italtel intrattiene intensi rapporti con la Pubblica Amministrazione. Ciò è testimoniato dalla rilevanza degli

stanziamenti che la Società riceve a sostegno dell’attività interna di ricerca e sviluppo, sotto forma di contributi a

fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato. Nel 2016 Italtel ha ricevuto contributi a fondo perduto per un

valore pari a 2,05 milioni di euro.

Inoltre, Italtel è presente nell’albo fornitori di 41 enti della Pubblica Amministrazione italiana.

Infine, Italtel è in possesso dell’attestazione SOA per l’esecuzione di

lavori pubblici ai sensi del D.P.R. n. 207/2010. L’attestazione SOA è la

certificazione obbligatoria per la partecipazione a gare d’appalto per

l’esecuzione di appalti pubblici di lavori, ovvero un documento necessario e sufficiente a comprovare, in sede di

gara, la capacità dell’impresa di eseguire, direttamente o in subappalto, opere pubbliche di lavori con importo a

base d’asta superiore a € 150.000; tale attestazione garantisce il possesso da parte dell’impresa del settore delle

32

audit interni effettuati

sull’etica degli affari

nel triennio

2014 - 2016

41 Presenze in Albo

fornitori di

Amministrazioni

Pubbliche

nel 2016

Contributi

a fondo perduto

15,6M€ nel

triennio 2014-2016

Finanziamenti a

tasso agevolato

36,9M€ nel

triennio 2014-2016

Relazione sulla gestione

[54]

costruzioni di tutti i requisiti previsti dalla attuale normativa in ambito di Contratti Pubblici di lavori. Oltre alle

capacità tecniche ed economiche, l’attestazione SOA prevede anche requisiti di moralità professionale, assenza

di gravi violazioni nello svolgimento dell’attività d’impresa e regolarità nell’applicazione della disciplina sul

diritto del lavoro.

Nel 2016 l’attestazione SOA (n.17122/4/00) è stata aggiornata ed estesa acquisendo la qualificazione per

prestazione di progettazione e costruzione.

Altri fatti di gestione dell’esercizio

Evoluzione di passività potenziali significative

Contenzioso fiscale in Italia

Relativamente ai contenziosi fiscali originatisi nei periodi di imposta dal 2004 al 2010 aventi ad oggetto

principalmente gli oneri finanziari relativi all’operazione di Leveraged Buy Out, si precisa che in data 22

dicembre 2016 è stato siglato un Accordo Quadro con l’autorità fiscale italiana (Agenzia delle Entrate -

Direzione Regionale della Lombardia - Ufficio Grandi Contribuenti) per la definizione complessiva della

controversia sia in relazione a tali periodi di imposta sia in relazione ai periodi di imposta dal 2011 al 2015 (per

questi ultimi la definizione in oggetto ha interessato soltanto la componente reddituale relativa agli oneri

finanziari correlati all’operazione di Leveraged Buy Out.

L’Accordo Quadro siglato prevede, per gli oneri finanziari derivanti dall’operazione di LBO, l’indeducibilità

degli interessi passivi relativi alla sola percentuale di partecipazione in Italtel Holding S.p.A. (oggi Italtel Group

S.p.A.) da parte di Telecom, per il tramite della propria società controllata di diritto lussemburghese Telecom

Italia Finance SA. (pari al 19,37%).

Per effetto del precitato accordo sono state rettificate perdite fiscali riportate in dichiarazione dei redditi e

interessi temporaneamente non dedotti che non hanno comportato nessun onere nel bilancio, in quanto le relative

imposte differite non erano state rilevate.

Relazione sulla gestione

[55]

Commento e analisi dei risultati reddituali, della sintesi patrimoniale

e dei risultati finanziari

Nel presente capitolo sono fornite le analisi della situazione reddituale, patrimoniale e finanziaria del Gruppo per

gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e 2015.

Risultati reddituali

Nel seguito sono esposti i conti economici riclassificati relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e 2015

(migliaia di euro)

I ricavi delle vendite e delle prestazioni al 31 dicembre 2016 ammontano a 405.411 migliaia di Euro ed

evidenziano un decremento di 35.663 migliaia di Euro, pari all’8,1% rispetto all’anno 2015, che rilevava ricavi

per 441.074 migliaia di Euro.

All’interno del valore complessivo, solo i ricavi verso le Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione mostrano

un incremento pari a 7.393 (+10,3%), passando da 71.877 migliaia di Euro dell’esercizio precedente a 79.270

migliaia di Euro nel 2016, mentre gli altri mercati risultano tutti in diminuzione.

I ricavi verso Altri operatori italiani ammontano a 40.148 migliaia di Euro, contro i 41.072 migliaia di Euro del

2015, e segnano un decremento di 924 migliaia di Euro, pari al 2,2%.

I ricavi verso Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione, ammontano a 79.270 migliaia di Euro contro 71.877

migliaia di Euro del 2015, si incrementano di 7.393 migliaia di Euro, pari al 10,3% rispetto all’anno precedente.

Tale incremento è dovuto principalmente ai primi due progetti relativi alla realizzazione della infrastruttura per

la banda ultra larga per i quali Italtel ha operato come progettista esclusivo a supporto di Enel Open Fiber.

2016 2015 Variazioni

Ricavi delle vendite e prestazioni 405.411 441.074 (35.663)

Redditività a costi esterni/Primo margine 108.474 118.988 (10.514)

% sui ricavi 26,75% 27,0%

Costo del lavoro (82.513) (81.613) (900)

Spese operative nette (23.433) (25.153) 1.720

Contributi in conto esercizio 4.900 5.552 (652)

Capitalizzazione costi Ricerca & Sviluppo 12.995 13.602 (607)

Altri costi e proventi (1.170) (98) (1.072)

EBITDA normalizzato 19.253 31.278 (12.025)

% sui ricavi 4,7% 7,1%

Oneri non ricorrenti del personale (17.200) (576) (16.624)

Altri oneri e proventi non ricorrenti (3.166) (539) (2.627)

EBITDA (1.113) 30.163 (31.276)

% sui ricavi (0,3)% 6,8%

Ammortamenti e svalutazioni (72.268) (19.800) (52.468)

EBIT (73.381) 10.363 (83.744)

Oneri finanziari netti (10.695) (11.655) 960

Risultato del periodo prima delle imposte (84.076) (1.292) (82.784)

Imposte del periodo (13.795) (17.348) 3.553

Utile / (perdita) netto da attività cessate (63) (124) 61

Utile (perdita) del periodo (97.934) (18.764) (79.170)

Relazione sulla gestione

[56]

I ricavi verso Operatori esteri evidenziano una sensibile diminuzione rispetto all’anno precedente (-29.996

migliaia di Euro), e raggiungono complessivamente un’incidenza percentuale pari al 41,4% sul totale dei ricavi

(era il 44,9% nel 2015).

Più in dettaglio, l’area EMEA passa da 57.582 migliaia di Euro nel 2015 a 49.164 migliaia di Euro nel 2016 con

una riduzione di 8.418 migliaia di Euro, pari al 14,6% rispetto all’anno precedente dovuto quasi interamente alla

Spagna che aveva beneficiato nel 2015 del progetto speciale HCS.

All’interno dell’area LATAM i ricavi passano da 140.390 migliaia di Euro nel 2015 a 118.812 migliaia di Euro

nel 2016, con una variazione negativa di 21.578 migliaia di Euro, pari al 15,4%, rispetto all’esercizio precedente,

dovuto alla diminuzione dei ricavi in Brasile, Perù e Colombia.

In sintesi, l’andamento dei ricavi 2016 comparati con quelli del 2015 è descritto nella tabella sottostante.

(migliaia di euro)

(a) Incidenza percentuale rispetto al totale (b) Variazione percentuale rispetto all’esercizio precedente

A causa della diminuzione dei ricavi la redditività a costi esterni passa da 118.988 migliaia di Euro del 2015 a

108.474 migliaia di Euro del 2016 con una diminuzione di 10.514 migliaia di Euro. La redditività percentuale

rimane invece sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente (26,7% nel 2016 verso 27,0% nel 2015).

Il costo del lavoro ordinario al 31 dicembre 2016 ammonta a 82.513 migliaia di Euro contro un valore di 81.613

migliaia di Euro al 31 dicembre 2015, aumentando di 900 migliaia di Euro, pari all’1,1%.

Le spese operative nette dell’anno 2016 ammontano a 23.433 migliaia di Euro, risultando così in netto

miglioramento (1.720 migliaia di Euro, pari al 6,8%) rispetto al valore di 25.153 migliaia di Euro registrato

l’anno precedente. Ciò è principalmente dovuto agli effetti della rinegoziazione del contratto d’affitto

dell’immobile di Settimo Milanese che ha portato un beneficio di circa 1.300 migliaia di Euro.

I contributi in conto esercizio (relativi a erogazioni a fondo perduto concesse da enti pubblici a fronte di progetti

di ricerca applicata) ammontano a 4.900 migliaia di Euro e diminuiscono, quindi, di 652 migliaia di Euro (11,7

%) rispetto all’esercizio precedente.

La capitalizzazione dei costi di sviluppo di R&D è inferiore a quella dell’anno precedente per 607 migliaia di

Euro.

Gli altri costi operativi si incrementano nell’esercizio 2016 di 1.072 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre

2015 che aveva beneficiato di alcuni rilasci di fondi.

Dopo le suddette componenti, l’EBITDA normalizzato dell’esercizio 2015 si attesta a 19.253 migliaia di Euro

(pari al 4,7% dei ricavi), in flessione di 12.025 migliaia di Euro (-38,4%) rispetto all’EBITDA di 31.278

migliaia di Euro dell’anno precedente.

Gli oneri non ricorrenti del personale ammontano, nell’anno 2016, a 17.200 migliaia di Euro (rispetto a 576

migliaia di Euro del 2015) e sono dovuti quasi interamente all’accantonamento effettuato (pari a 16.800 migliaia

di Euro) per il personale nell’ambito della ristrutturazione prevista nel Piano Industriale 2017 - 2023.

2016 % 2015 % Variazione %

(a) (a) (b)

Gruppo Telecom Italia 118.017 29,1% 130.153 29,5% (9,3)%

Altri operatori italiani 40.148 9,9% 41.072 9,3% (2,2)%

Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione 79.270 19,6% 71.877 16,3% 10,3%

Operatori esteri - EMEA 49.164 12,1% 57.582 13,1% (14,6)%

Operatori esteri - LATAM 118.812 29,3% 140.390 31,8% (15,4)%

Totale 405.411 100% 441.074 100% (8,1)%

Relazione sulla gestione

[57]

La voce Altri oneri e proventi non ricorrenti è negativa per 3.166 migliaia di Euro ed è superiore di 2.627

migliaia di Euro rispetto all’anno precedente. L’incremento è dovuto principalmente a svalutazioni non ricorrenti

del magazzino connesse a prodotti proprietari per 1.743 migliaia di Euro e a ad oneri non ricorrenti sostenuti per

l’operazione straordinaria di acquisizione da parte di Exprivia descritta all’inizio della Relazione per 679

migliaia di Euro e per una penale contrattuale riferita ad esercizi precedenti di 730 migliaia di Euro.

Gli oneri non ricorrenti sopra indicati, portano l’EBITDA di bilancio, per l’esercizio 2016 ad un valore negativo

di 1.113 migliaia di Euro, in diminuzione di 31.276 migliaia di Euro rispetto all’EBITDA di 30.163 migliaia

dell’anno precedente.

Gli ammortamenti e svalutazioni ammontano a 72.268 migliaia di Euro rispetto a 19.800 migliaia di Euro del

2015 (+52.468 migliaia di Euro). Ciò è dovuto a svalutazioni non ricorrenti effettuate nell’esercizio per 53.261

migliaia di Euro di cui 45.000 migliaia di Euro per svalutazione dell’avviamento e 8.261 migliaia di Euro per

svalutazione di immobilizzazioni immateriali relativi a costi di sviluppo ritenuti non più recuperabili.

Di conseguenza l’EBIT risulta negativo per 73.381 migliaia di Euro e si raffronta con il valore positivo di 10.363

migliaia di Euro dell’esercizio 2015, registrando, dunque, un decremento di 83.744 migliaia di Euro.

L’ammontare degli oneri finanziari netti, pari a 10.695 migliaia di Euro, si raffronta con 11.655 migliaia di Euro

del precedente esercizio, risultando in miglioramento di 960 migliaia di Euro, pari al 8,2%.

Il risultato del Gruppo prima delle imposte è negativo per 84.076 migliaia di Euro a causa delle poste

straordinarie commentate sopra, in peggioramento di 82.784 migliaia di Euro rispetto al risultato negativo di

1.292 migliaia di Euro dell’esercizio 2015.

L’onere per imposte dell’anno 2016 è di 13.795 migliaia di Euro rispetto a 17.348 migliaia di Euro dell’esercizio

precedente, con un decremento di 3.553 migliaia di Euro. Nell’esercizio 2016 sono state svalutate imposte

differite attive per 10.000 migliaia di Euro e ritenute d’acconto subite all’estero per complessive 1.842 migliaia

di Euro. Nell’esercizio precedente analoghe svalutazioni ammontavano a 12.793 migliaia di Euro.

Il risultato netto del 2016, dopo una perdita netta da attività cessate pari a 63 migliaia di Euro (124 migliaia di

Euro nel 2014) è negativo per 97.934 migliaia di Euro rispetto ad un risultato negativo di 18.764 migliaia di Euro

dell’esercizio precedente.

Relazione sulla gestione

[58]

Sintesi patrimoniale

Nel seguito viene esposta la sintesi patrimoniale al 31 dicembre 2016 e 2015.

(migliaia di euro)

31/12/2016 31/12/2015 Variazioni

Attività e passività non correnti:

+ Avviamento 122.215 167.215 (45.000)

+ Immobili, impianti e macchinari e Altre attività immateriali 30.947 38.051 (7.104)

+ Altre attività 5.672 13.102 (7.430)

+ Imposte anticipate 63.352 74.016 (10.664)

- Fondo per benefici ai dipendenti (20.360) (19.423) (937)

- Fondi per rischi e oneri (20.668) (6.577) (14.091)

- Altre passività (486) (1.003) 517

Attività e passività non correnti 180.672 265.381 (84.709)

Capitale circolante:

+ Rimanenze 40.379 34.687 5.692

+ Crediti commerciali 125.296 87.252 38.044

+ Altri crediti 20.547 20.901 (354)

+ Attività destinate alla cessazione 12 248 (236)

- Debiti commerciali (163.262) (143.491) (19.771)

- Altri debiti (50.741) (57.327) 6.586

- Passività destinate alla cessazione (386) (392) 6

Capitale circolante (28.155) (58.122) 29.967

Totale capitale investito netto 152.517 207.259 (54.742)

Indebitamento finanziario netto 216.677 172.585 44.092

di cui cassa (25.998) (61.666) 35.668

Patrimonio netto consolidato (64.160) 34.674 (98.834)

Capitale sociale 2.000 2.000 -

Altre riserve incluso risultato dell’esercizio (66.160) 32.674 (98.834)

Totale indebitamento e Patrimonio netto 152.517 207.259 (54.742)

Investimenti

Gli investimenti dell’esercizio sono stati di 20.140 migliaia di Euro, di cui 17.742 migliaia di Euro in

immobilizzazioni immateriali e 2.398 migliaia di Euro in immobilizzazioni materiali.

In particolare sono stati investiti 15.979 migliaia di Euro in attività di Sviluppo e innovazione e 1.763 migliaia di

Euro in software applicativi acquisiti in licenza d’uso a tempo illimitato e progetti di sviluppo di software.

Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati investimenti in attrezzature industriali per 466 migliaia di Euro

riguardanti per lo più gli apparati utilizzati per lo sviluppo di soluzioni software e per i test plants dei prodotti

destinati al mercato. Sono stati investiti inoltre 1.557 migliaia di Euro in apparecchiature elettroniche e computer

per il rinnovo tecnologico dei sistemi informatici della Società e 60 migliaia di Euro per interventi di

manutenzione straordinaria del fabbricato della sede di Carini.

Relazione sulla gestione

[59]

Risultati finanziari

L’indebitamento finanziario netto risulta come segue: (migliaia di euro)

31/12/2016 31/12/2015 Variazioni

Finanziamenti bancari a breve termine 234.249 95.560 138.689

Finanziamenti a medio-lungo termine (bancario e agevolato) 20.300 153.385 (133.085)

Altri debiti finanziari 618 944 (326)

Ratei e risconti passivi 112 120 (8)

Indebitamento lordo 255.279 250.009 5.270

Denaro e valori in cassa (7.357) (3.422) (3.935)

Banche conti correnti disponibili (18.641) (58.244) 39.603

Banche conti correnti vincolati (8.009) (8.008) (1)

Crediti finanziari a breve termine (3.999) (3.926) (73)

Ratei e risconti attivi (322) (562) 240

Altri titoli del circolante (274) (3.262) 2.988

Indebitamento netto 216.677 172.585 44.092

L’indebitamento netto al 31 dicembre 2016 è pari a 216.677 migliaia di Euro e aumenta di 44.092 migliaia di Euro

rispetto a 172.585 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 per effetto della diminuzione delle disponibilità e crediti

finanziari per 38.822 migliaia di Euro compensata dall’aumento dell’indebitamento lordo per 5.270 migliaia di

Euro.

I finanziamenti bancari a breve aumentano di 138.689 migliaia di Euro per effetto di nuove accensioni per

14.221 migliaia di Euro compensati dai rimborsi di finanziamenti a tasso agevolato pari a 8.783 migliaia di Euro

e dal pagamento dei canoni di leasing finanziario per 58 migliaia di Euro. Sono state inoltre riclassificate le

quote a breve dei finanziamenti a medio e lungo termine per complessivi 133.309 migliaia di Euro di cui 8.624

relativi ai finanziamenti a tasso agevolato, 125 migliaia di Euro relativi ai debiti per leasing finanziario e 124.560

migliaia di Euro pertinenti i finanziamenti bancari a medio-lungo termine che, come già indicato nel Bilancio al

31 dicembre 2015, sono oggetto di rinegoziazioni con le Banche finanziatrici. Tali finanziamenti si incrementano

di 2.189 migliaia di Euro riferiti agli interessi maturati nell’esercizio e capitalizzati sulle linee di credito a medio-

lungo termine come previsto dall’Accordo di Ristrutturazione del 2013.

I finanziamenti a medio e lungo termine diminuiscono di 133.085 migliaia di Euro derivanti dalla riclassifica,

citata nel paragrafo precedente, di 133.309 migliaia di Euro, compensata dall’accensione di leasing finanziari per

224 migliaia di Euro.

Gli altri debiti finanziari diminuiscono di 326 migliaia di Euro e i ratei e risconti passivi diminuiscono di 8 migliaia

di Euro.

Il saldo delle banche conti correnti vincolati di 8.009 migliaia di Euro si riferisce a disponibilità liquide vincolate a

garanzia dell’erogazione nell’anno 2015 di due finanziamenti per progetti di ricerca denominati PAIMS e SIS.

I crediti finanziari aumentano di 73 migliaia di Euro mentre i ratei e risconti attivi si decrementano di 240 migliaia

di Euro.

Gli altri titoli del circolante diminuiscono di 2.988 migliaia di Euro. L’importo di 274 migliaia di Euro si

riferisce ai titoli a breve termine ricevuti dall’autorità fiscale in Colombia a fronte del rimborso dei crediti fiscali

del branch office.

Relazione sulla gestione

[60]

Rapporti con parti correlate

La Società ha proseguito durante l’esercizio l’attività di monitoraggio delle operazioni con Parti Correlate a

tutela degli azionisti di minoranza e degli altri portatori di interesse di Italtel S.p.A. da eventuali abusi,

assicurando trasparenza informativa, nonché correttezza formale e sostanziale nell’esecuzione delle operazioni

con Parti Correlate, sia nella fase istruttoria che nella fase esecutiva.

Italtel S.p.A. ha in essere una procedura interna riguardante le operazioni con Parti Correlate approvata dal

Consiglio di Amministrazione della Società in data 16 dicembre 2014.

Con riferimento alle attività svolte con parti correlate nel corso dell’esercizio, si rimanda alla relativa sezione

delle Note del bilancio.

Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio

Non si rilevano eventi successivi alla chiusura dell’esercizio oltre quelli già esposti nel capitolo Fatti di rilievo

relativi alla Società Italtel S.p.A. e considerazioni degli Amministratori sulla continuità aziendale della

Relazione sulla gestione.

Evoluzione prevedibile della gestione

I risultati conseguiti fino alla data della presente relazione sono sostanzialmente in linea con i dati del budget

dell’esercizio 2017 incluso nel Piano Industriale 2017-2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione del 19

luglio 2017 e oggetto di asseverazione nell’ambito del Nuovo Accordo di Ristrutturazione in corso di

finalizzazione ed omologa da parte del Tribunale di Milano.

Settimo Milanese, 19 luglio 2017

Per il Consiglio di Amministrazione

L’Amministratore Delegato

Bilancio consolidato

[61]

BILANCIO

Stato Patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2016 e 2015

(migliaia di euro)

Nota 31/12/2016 31/12/2015

Attivo

Attività non correnti

Immobili, impianti e macchinari (7) 13.553 14.039

Avviamento (8) 122.215 167.215

Altre attività immateriali (9) 17.394 24.012

Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto (10) 194 194

Attività finanziarie a medio e lungo termine (11) 10.435 10.587

Altre attività (12) 3.249 10.677

Imposte anticipate (13) 63.352 74.016

Totale attività non correnti 230.392 300.740

Attività correnti

Rimanenze (14) 40.379 34.687

Crediti commerciali (15) 125.296 87.252

Crediti per imposte correnti (16) 3.185 786

Altri crediti e attività (17) 17.362 20.115

Attività finanziarie a breve termine (18) 4.398 7.402

Banche conti correnti vincolati (19) - -

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (19) 25.998 61.666

Totale attività correnti 216.618 211.908

Attività non correnti cessate (41) 12 248

Totale attivo 447.022 512.896

Patrimonio netto e Passivo

Patrimonio netto

Capitale sociale (20) 2.000 2.000

Riserve (21) 98.728 98.728

Azioni proprie (22) - -

Altre riserve inclusa perdita dell’esercizio (23) (164.888) (66.054)

Patrimonio netto di Gruppo (64.160) 34.674

Capitale e riserve di Terzi - -

Totale Patrimonio netto (64.160) 34.674

Passivo

Passività non correnti

Fondi per benefici ai dipendenti (24) 20.360 19.423

Fondi per rischi e oneri (25) 20.668 6.577

Passività finanziarie a medio e lungo termine (26) 20.300 153.385

Altre passività (27) 486 1.003

Totale passività non correnti 61.814 180.388

Passività correnti

Debiti commerciali (28) 163.262 143.491

Debiti per imposte correnti (29) 127 1.829

Altri debiti e passività (30) 50.614 55.498

Passività finanziarie a breve termine (26) 234.979 96.624

Totale passività correnti 448.982 297.442

Passività non correnti cessate (41) 386 392

Totale passivo 511.182 478.222

Totale Patrimonio netto e Passivo 447.022 512.896

Bilancio consolidato

[62]

Conto economico consolidato relativo agli esercizi chiusi al 31 dicembre

2016 e 2015

(migliaia di euro)

Nota 2016 2015

Ricavi delle vendite e delle prestazioni (31) 405.411 441.074

Altri proventi (32) 16.581 18.432

Acquisti di materiali e servizi esterni (33) (338.056) (353.955)

Costo del lavoro (34) (101.061) (84.084)

Ammortamenti e svalutazioni (35) (72.268) (19.800)

Altri costi operativi (36) (7.224) (7.340)

Variazione delle rimanenze (37) 9.702 2.036

Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (38) 13.534 14.000

Risultato operativo (73.381) 10.363

Proventi finanziari (39) 21.682 24.623

Oneri finanziari (39) (32.377) (36.278)

Proventi / (Oneri) da valutazione di partecipazioni

con il metodo del Patrimonio netto, netti - -

Risultato del periodo prima delle imposte (84.076) (1.292)

Imposte dell’esercizio (40) (13.795) (17.348)

Utile / (Perdita) dell’esercizio derivante dalle attività in funzionamento (97.871) (18.640)

Utile / (Perdita) netto da attività cessate (41) (63) (124)

UTILE / (PERDITA) DEL PERIODO (97.934) (18.764)

di cui Quota Gruppo (97.934) (18.764)

di cui Quota di spettanza di Terzi - -

Bilancio consolidato

[63]

Conto economico complessivo consolidato relativo agli esercizi chiusi

al 31 dicembre 2016 e 2015

(migliaia di euro)

2016 2015

Utile / (Perdita) dell’esercizio (97.934) (18.764)

Utili / (Perdite) che si riverseranno a conto economico in futuro:

Utili / (Perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere (178) (3.727)

Utili / (Perdite) che non si riverseranno a conto economico in futuro:

Rimisurazione piani per dipendenti (IAS 19):

Utili / (perdite) attuariali (950) 1.246

Effetto fiscale 228 (449)

Totale altri utili / (Perdite) imputati direttamente a Patrimonio netto (900) (2.930)

Totale utile / (Perdita) complessivo (98.834) (21.694)

di cui Quota Gruppo (98.834) (21.694)

di cui Quota di spettanza di Terzi - -

Bilancio consolidato

[64]

Rendiconto finanziario consolidato relativo agli esercizi chiusi

al 31 dicembre 2016 e 2015

(migliaia di euro)

(1) Include il pagamento di imposte correnti per 5.469 migliaia di Euro e 5.462 migliaia di Euro rispettivamente al 31 dicembre 2016 e 2015.

A novembre 2016 inoltre, sono stati incassati da Italtel S.p.A. 5.694 migliaia di Euro relativi ad anticipi IRAP versati nel 2007 e chiesti a rimborso nella

dichiarazione UNICO 2008. L’importo comprende oltre all’imposta, interessi per 672 migliaia di Euro. Il credito era classificato tra gli altri crediti non

correnti.

(2) Nel Risultato d’esercizio sono rilevati interessi passivi netti per 4.338 migliaia di Euro nel 2016 (4.257 migliaia di Euro nel 2015) non pagati alla chiusura

dell’esercizio.

2016 2015

A - Disponibilità monetarie nette iniziali (Indebitamento finanziario netto a breve) 61.666 44.437

B - Flusso monetario dall’attività operativa

Perdita dell’esercizio (97.934) (18.764)

Ammortamenti e svalutazioni 72.268 19.800

(Plusvalenze) / minusvalenze su dismissioni cespiti 1 (17)

(Incremento) / Decremento imposte anticipate 10.892 9.274

Incremento / (Decremento) dei fondi per benefici ai dipendenti e Fondo Ristrutturazione (13) (2.566)

Variazione di altri fondi 14.091 (1.748)

Flusso monetario dell’attività di esercizio prima delle variazioni del capitale circolante (695) 5.979

Variazioni del capitale circolante

(Incremento) / Decremento dei crediti (37.808) 2.109

(Incremento) / Decremento delle rimanenze (5.692) (5.603)

(Incremento) / Decremento di altre attività 7.782 9.549

Incremento / (Decremento) dei debiti verso fornitori e altri 12.662 20.159

Totale variazioni del capitale circolante (23.056) 26.214

Totale (B) (1) (23.751) 32.193

C - Flusso monetario da / (per) attività di investimento

(Investimenti) e disinvestimenti in partecipazioni e titoli 152 (447)

(Incremento) / Decremento altre attività finanziarie 5.034 (4.230)

Disinvestimenti di immobilizzazioni 5 23

Investimenti in immobilizzazioni materiali (2.398) (1.657)

Investimenti in immobilizzazioni immateriali (17.742) (16.611)

Totale (C) (14.949) (22.922)

D - Flusso monetario da / (per) attività finanziarie (2)

Accensioni e (rimborsi) finanziamenti a breve termine 10.224 2.981

Nuovi finanziamenti a medio lungo termine 3.997 34.740

Rimborso finanziamenti a terzi (8.783) (19.915)

Riclassifica dei c/c vincolati nei crediti finanziari a lungo termine - (8.008)

Accensione passività per locazioni finanziarie 224 95

Rimborso passività per locazioni finanziarie (58) (53)

Variazione rapporti finanziari verso Italtel Group S.p.A. (117) (231)

Incremento / (Decremento) altre attività e passività finanziarie (2.248) 1.951

Totale (D) 3.239 11.560

E - Flusso monetario del periodo (B+C+D) (35.461) 20.831

Altre variazioni di Patrimonio netto (207) (3.602)

F - Disponibilità monetaria netta finale 25.998 61.666

Bilancio consolidato

[65]

Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto per gli esercizi chiusi

al 31 dicembre 2015 e 2016

(migliaia di euro)

Quota Gruppo Quota

terzi

Totale

Patrimonio

netto

Capitale

sociale

Riserve Azioni

proprie

Altre

riserve

incluso

risultato

del periodo

Totale

Saldi al 1 gennaio 2015 2.000 98.728 -

(44.374) 56.354 - 56.354

Variazione area di

consolidamento - - - 14 14 - 14

Utile / (perdita) complessivo - - - (21.694) (21.694) - (21.694)

Saldi al 31 dicembre 2015 2.000 98.728 -

(66.054) 34.674 - 34.674

Utile / (perdita) complessivo - - - (98.834) (98.834) - (98.834)

Saldi al 31 dicembre 2016 2.000 98.728 -

(164.888) (64.160) - (64.160)

In concomitanza della prima applicazione dell’IFRS 10 dall’esercizio 2014 sono stati predisposti i dati comparativi dell’esercizio 2013. (1)La variazione dell’area di consolidamento di 14 migliaia di Euro si riferisce alla società Italtel Kenya Ltd che ha terminato il processo di liquidazione ed è

stata estinta. Al 31 dicembre 2014 l’apporto della società keniota al bilancio consolidato era un contributo negativo di 14 migliaia di Euro.

Bilancio consolidato

[66]

Note del bilancio consolidato

Nota 1 Introduzione

Premessa

Italtel S.p.A. (di seguito la Società Capogruppo) è una società per azioni avente sede legale in Castelletto,

Settimo Milanese (MI) ed è partecipata al 100% da Italtel Group S.p.A.

Italtel Group S.p.A. è una società per azioni avente sede legale in Castelletto, Settimo Milanese (MI) il cui

capitale sociale, con riferimento alle azioni ordinarie con diritto di voto “A”, è detenuto come descritto a pagina

7, per il 48,77% da Clayton Dubilier & Rice Investment III Sarl, per il 19,37% da Telecom Italia Finance S.A.,

per il 18,40% da Cisco Systems International B.V., per il 10,81% da Capita Trustees Limited e per il 2,65% da

Cordusio Fiduciaria per Azioni (di cui l’1,91% per azioni proprie e il restante 0,74% per azioni di manager e

dipendenti).

Tra le riserve di Patrimonio Netto risulta iscritta la Riserva Strumenti Finanziari Partecipativi per Euro

98.728.489, originariamente pari ad Euro 153.035.272. Tali strumenti, convertibili in azioni al verificarsi di

determinati eventi, sono descritti in Relazione sulla gestione, nella Base di presentazione e nella Nota 21 –

Riserve.

La Capogruppo, attraverso le sue controllate (di seguito il Gruppo Italtel), offre soluzioni, prodotti e servizi

prevalentemente per gli operatori di telecomunicazioni e anche per Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione.

Tali soluzioni, prodotti e servizi vengono perlopiù proposti sotto forma di progetti per la convergenza voce-dati e

fisso-mobile.

Il presente bilancio consolidato annuale, relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, è presentato in Euro,

essendo l’Euro la moneta corrente nell’economia in cui il Gruppo opera ed è costituito dallo Stato patrimoniale,

dal Conto economico, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto, dal

Rendiconto finanziario e dalle Note del bilancio.

Tutti i valori riportati nelle note al bilancio consolidato sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente

indicato.

Rispetto al 31 dicembre 2015 non ci sono state modifiche dell’area di consolidamento.

L’unica variazione intervenuta è l’aumento del capitale sociale di Italtel USA LLC da USD 75.000 a USD

150.000.

Modalità di presentazione del bilancio

La Società, con riferimento al 31 dicembre 2016, ha predisposto il bilancio d’esercizio in conformità ai principi

contabili internazionali IFRS emessi dallo IASB ed omologati dalla Commissione Europea. Per IFRS si

intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International

Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), incluse quelle precedentemente emesse dallo

Standing Interpretations Committee ("SIC").

Di seguito vengono indicate le principali variazioni apportate ai principi contabili internazionali

Variazioni ai principi contabili, interpretazioni ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2016:

Con regolamento n. 2015/2173 emesso dalla Commissione Europea in data 24 novembre 2015, sono state

omologate le modifiche apportate all’IFRS 11 “Joint arrangements”. La modifica richiede che un’entità

adotti i principi contenuti nell’IFRS 3 per rilevare gli effetti contabili conseguenti all’acquisizione di una

interessenza in una joint operation che costituisce un “business”. Questo principio si applica sia per

l’acquisizione di una interessenza iniziale sia per le acquisizioni successive di ulteriori interessenze. Tuttavia,

una partecipazione precedentemente detenuta, non è rivalutata quando l'acquisizione di un'ulteriore quota ha

come effetto il mantenimento del controllo congiunto (cioè l’acquisizione ulteriore non comporta

l’ottenimento del controllo sulla partecipata).

Bilancio consolidato

[67]

Con regolamento n. 2015/2231 emesso dalla Commissione Europea in data 2 dicembre 2015, sono state

omologate le modifiche apportate allo IAS 16 “Property, plant and equipment” e IAS 38 “Intangible assets”.

La modifica apportata ad entrambi i principi stabilisce che non è corretto determinare la quota di

ammortamento di una attività sulla base dei ricavi da essa generati in un determinato periodo. Secondo lo

IASB, i ricavi generati da una attività generalmente riflettono fattori diversi dal consumo dei benefici

economici derivanti dall’attività stessa.

Con regolamento n.2015/2441 del 18 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato le modifiche

apportate allo IAS 27 “Equity Method in Separate Financial Statements”. Lo IASB ha introdotto la facoltà di

valutare le partecipazioni in società controllate, collegate o in joint venture, nel bilancio separato, utilizzando

il metodo del patrimonio netto. Tale facoltà che era prima preclusa si aggiunge quindi alle altre due opzioni

che sono state mantenute: (i) metodo del costo; (ii) fair value in accordo allo IAS 39 o IFRS 9.

La Società, a partire dal 1° gennaio 2016, si avvarrà della possibilità di adottare il metodo del patrimonio

netto per la valutazione delle partecipazioni in società controllate, collegate o in joint venture nel bilancio

separato.

Con regolamento n. 2015/2343 emesso dalla Commissione Europea in data 15 dicembre 2015, sono state

omologate le previsioni normative contenute documento “Annual Improvements to IFRSs - 2012–2015

Cycle”. Tali previsioni hanno apportato modifiche: (i) all’IFRS 5, chiarendo che quando un’attività non

corrente (o gruppo di dismissione) viene riclassificata da “posseduta per la vendita” a “posseduta per la

distribuzione” o viceversa, questa riclassifica non costituisce una modifica ad un piano di vendita o di

distribuzione e non deve essere contabilizzata come tale; (ii) all’IFRS 7 “Service contracts” stabilendo che

se un’entità trasferisce un’attività finanziaria a terzi e vengono rispettate le condizioni dello IAS 39 per

l’eliminazione contabile dell’attività, si richiede che venga fornita informativa sull’eventuale coinvolgimento

residuo che l’entità potrebbe ancora avere in relazione all’attività trasferita. In particolare, la modifica

fornisce indicazioni su cosa si intende per “coinvolgimento residuo” ed aggiunge una guida specifica per

aiutare la direzione aziendale a determinare se i termini di un accordo per la prestazione di servizi che

riguardano l'attività trasferita, determinano o meno un coinvolgimento residuo; (iii) all’IFRS 7 “Interim

Financial Statements” chiarendo che le informazioni integrative con riferimento alle compensazioni

(“offsetting”) delle attività e passività finanziarie sono obbligatorie solo con riferimento al bilancio annuale.

In caso di redazione dei bilanci intermedi, tali informazioni integrative andranno fornite solo se ritenute

necessarie per far comprendere i cambiamenti avvenuti nella posizione finanziaria e nell’andamento

economico di un’entità rispetto al suo ultimo bilancio annuale; (iv) allo IAS 19 ”Employee Benefits”

richiedendo che il tasso di sconto per attualizzare le obbligazioni per benefici successivi al rapporto di

lavoro, deve essere determinato con riferimento ai rendimenti di mercato dei titoli obbligazionari di aziende

primarie e nei Paesi dove non esiste un “mercato spesso” (deep market) di tali titoli devono essere utilizzati i

rendimenti di mercato dei titoli di enti pubblici; (v) allo IAS 34 “Interim Financial Reporting” chiarendo che

le informazioni integrative richieste da tale principio possano essere incluse nelle note al bilancio intermedio

oppure possano essere incluse, con specifici cross-references, in altre sezioni del fascicolo che include a sua

volta il bilancio intermedio redatto in accordo allo IAS 34.

Con regolamento n.2015/2406 del 18 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato le modifiche

apportate allo IAS 1 “Presentation of financial statements”. Con il documento “Disclosure initiative

(Amendments to IAS 1)” lo IASB ha chiarito alcuni aspetti con riferimento alla presentazione del bilancio: (i)

enfasi sulla significatività delle informazioni integrative del bilancio (le disclosure non significative non

devono essere fornite anche se richieste espressamente da uno specifico IFRS); (ii) ordine delle note

esplicative al bilancio per le quali non è più previsto uno specifico ordine; (iii) aggregazione/disaggregazione

delle voci di bilancio qualora si ritiene di fornire informazioni più chiare agli utilizzatori del bilancio. Le voci

di bilancio previste come contenuto minimo dallo IAS 1 possono essere aggregate se ritenute non

significative; (iv) sub-totali negli schemi di bilancio che devono rispettare specifici criteri; (v) informazioni

richieste per la sezione delle altre componenti di conto economico complessivo. Si richiede esplicitamente di

indicare anche la quota di OCI di pertinenza delle società collegate e joint venture contabilizzate con il

Bilancio consolidato

[68]

metodo del patrimonio netto indicando anche per questi valori quali saranno o non saranno successivamente

riclassificati nell’utile (perdita) dell’esercizio.

Le nuove disposizioni si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016 ed

in base ad analisi preliminari del Management non hanno generato impatti significativi sul bilancio di Italtel

S.p.A. ad eccezione delle modifiche allo IAS 27 come specificato sopra.

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC, omologati dalla Commissione Europa, la cui

applicazione obbligatoria decorre dal 1° gennaio 2018 sono i seguenti:

Con regolamento n.2016/1905 emesso dalla Commissione Europea in data 22 settembre 2016 è stato

omologato l’IFRS 15 “Ricavi provenienti da contratti con i clienti” (di seguito IFRS 15), che definisce i

criteri di rilevazione e valutazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti, inclusi i contratti afferenti a

lavori in corso su ordinazione. L’IFRS 15 sostituirà i principi che, ad oggi, disciplinano la rilevazione dei

ricavi, ovvero, lo IAS 18 (Ricavi), lo IAS 11 (Lavori in corso su Ordinazione) e le relative interpretazioni

sulla rilevazione dei ricavi. In particolare, l’IFRS 15 prevede che la rilevazione dei ricavi sia basata sui 5

seguenti step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation

(ossia le promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della

transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base

del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio e (v) rilevazione del ricavo quando la relativa

performance obligation risulta soddisfatta. Inoltre l’IFRS 15 integra l’informativa di bilancio da fornire con

riferimento alla natura, ammontare, timing e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa.

Con regolamento n.2016/2067 emesso dalla Commissione Europea in data 22 novembre 2016 è stata

omologata la versione completa dell’IFRS 9 “Strumenti finanziari” (di seguito IFRS 9). Le nuove

disposizione dell’IFRS 9: (i) modificano il modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie

basandolo sulle caratteristiche dello strumento finanziario e sul business model adottato dall’impresa; (ii)

introducono una nuova modalità di svalutazione delle attività finanziarie che tiene conto delle perdite attese;

(iii) modificano le disposizioni in materia di hedge accounting.

Allo stato attuale la Società sta analizzando i documenti indicati e ha iniziato a stimare i possibili impatti

derivanti dall’applicazione dei nuovi principi IFRS 15 e IFRS 9.

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC, non ancora omologati dalla Commissione Europa,

sono i seguenti:

IFRS 16 “Leases” (di seguito IFRS 16), emesso dallo IASB in data 13 gennaio 2016, che sostituisce lo IAS

17 e le relative interpretazioni. L’IFRS 16 definisce il leasing come un contratto che attribuisce al cliente

(lessee) il diritto d’uso di un asset per un determinato periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Il

nuovo principio contabile elimina la classificazione dei leasing come operativi o finanziari ai fini della

redazione del bilancio delle imprese che operano quali lessee; per tutti i contratti di leasing di durata

superiore a 12 mesi, escludendo le locazioni di beni di basso valore, è richiesta la rilevazione di una attività,

rappresentativa del diritto d’uso, e di una passività finanziaria, rappresentativa dell’obbligazione a pagare

quanto previsto dal contratto e pari al valore attuale dei canoni futuri. Tali disposizioni si applicano a partire

dal 1° gennaio 2019.

Modifiche allo IAS 12 “Imposte sul reddito - Rilevazione di attività anticipate su perdite non realizzate”,

emesse dallo IASB in data 19 gennaio 2016, che forniscono chiarimenti in merito alla rilevazione e

valutazione delle attività per imposte anticipate. Le modiche allo IAS 12 si applicano a partire dal 1° gennaio

2017.

Bilancio consolidato

[69]

Modifiche allo IAS 7 “Rendiconto finanziario – Iniziativa di informativa”, emesso dallo IASB il 29 gennaio

2016, che rafforza l’obbligo di informativa in presenza di variazioni, monetarie e non, di passività

finanziarie. Le modiche allo IAS 7 si applicano a partire dal 1° gennaio 2017.

Chiarimenti all’IFRS 15 “Ricavi provenienti da contratti con i clienti”, documento emesso dallo IASB in data

12 aprile 2016, contenente chiarimenti in merito ad alcuni aspetti relativi all’implementazione del nuovo

principio contabile. Le modifiche all’IFRS 15 sono applicabile a partire dal 1° gennaio 2018.

IFRIC 22 “Operazioni in valuta estera con pagamento anticipato/acconto ricevuto”, emesso dallo IASB in

data 8 dicembre 2016, in base alla quale il tasso di cambio da utilizzare in sede di rilevazione iniziale di un

asset, costo o ricavo correlato ad un anticipo, precedentemente pagato/incassato, in valuta estera, è quello

vigente alla data di rilevazione dell’attività/passività non monetaria connessa all’anticipo. L’IFRIC 22 si

applica a partire dal 1° gennaio 2018.

Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2014-2016), emessi dallo IASB in data 8 dicembre 2016, contenenti

modifiche, di natura tecnica e redazionale, ai principi contabili internazionali. Le modifiche sono applicabili

a partire dal 1° gennaio 2018 ad eccezione delle modifiche all’IFRS 12 “Informativa sulle partecipazioni in

altre attività” la cui adozione decorre dal 1° gennaio 2017.

IFRIC 23 “Incertezza circa il trattamento delle imposte sul reddito”, documento emesso dallo IASB il 7

giugno 2017 contenente chiarimenti in merito ad alcuni aspetti relativi ai rischi fiscali, la cui applicazione

decorre dal 1 gennaio 2019.

Nota 2 Principi contabili adottati

Considerazioni degli Amministratori sulla continuità aziendale

I ricavi dell’esercizio 2016 ammontano a 405,4 milioni di Euro rispetto ai 441,1 milioni di Euro dell’esercizio

2015 evidenziando un decremento di 35,7 milioni di Euro pari all’8,1%. Alla sostanziale conferma dei risultati

del 2015 nel mercato domestico dove abbiamo realizzato il 59% del nostro volume d’affari è corrisposta una

sensibile contrazione del mercato internazionale (-15% rispetto al 2015 nei ricavi e -22% nel primo margine). In

valore assoluto il primo margine si è ridotto di circa 10 milioni di Euro rispetto al 2015. L’EBITDA

normalizzato dell’esercizio 2016 si attesta a 19,2 milioni di Euro, rispetto ai 31,3 milioni del 2015.

La perdita dell’esercizio pari a 97,9 milioni di Euro (rispetto ad una perdita di 18,8 milioni di Euro del 2015)

include una svalutazione dell’avviamento di 45 milioni di Euro, svalutazione di altre attività, in particolare costi

di sviluppo e imposte differite attive per 18,3 milioni di Euro e costi per circa 17 milioni di Euro relativi

all’accantonamento effettuato per il personale nell’ambito della ristrutturazione prevista nel Piano Industriale

2017 – 2023.

Gli investimenti dell’esercizio sono stati di 20,1 milioni di Euro, di cui 17,7 milioni di Euro in immobilizzazioni

immateriali.

La posizione finanziaria netta peggiora di circa 44 milioni rispetto all’esercizio precedente, anche per una

significativa diminuzione delle operazioni di factoring prosoluto.

I risultati economici e finanziari del Gruppo Italtel al 31 dicembre 2016 hanno evidenziato nel relativo periodo di

riferimento, scostamenti rispetto al Piano Industriale 2012-2017, tali da costituire il presupposto del mancato

rispetto di alcuni dei vincoli finanziari (covenant) previsti nei contratti di finanziamento. Di conseguenza sono

quindi state tempestivamente assunte, da parte degli Amministratori di Italtel S.p.A., adeguate misure volte a

neutralizzarne gli effetti contrattuali, secondo quanto di seguito meglio illustrato.

Bilancio consolidato

[70]

Si ricorda che in data 21 febbraio 2013, con iscrizione al Registro Imprese in data 1° marzo 2013, è stato

omologato dal Tribunale di Milano l’accordo di ristrutturazione del debito redatto ai sensi dell’art. 182 bis Legge

Fallimentare sottoscritto in data 11 dicembre 2012 sulla base del relativo piano industriale, economico e

finanziario per il periodo 2012-2016 (il “Piano 2012”), la cui attuabilità è stata attestata dalla Dott.ssa Stefania

Chiaruttini e dal Prof. Enrico Laghi (l’“Accordo di Ristrutturazione 2012”).

Successivamente, sono stati posti in essere tutti gli atti e i negozi volti a dare esecuzione alle misure previste

dall’Accordo di Ristrutturazione 2012, incluse, inter alia, la conversione di parte dei crediti in Strumenti

Finanziari Partecipativi (SFP), la sottoscrizione dei nuovi contratti di finanziamento, la conclusione della

transazione con Telecom Italia, la dilazione e il riscadenziamento dei crediti di Cisco nonché l’integrale e

tempestivo rimborso dei creditori estranei.

A seguito delle operazioni conseguenti all’attuazione dell’Accordo di Ristrutturazione 2012, il capitale sociale di

Italtel S.p.A., sottoscritto e versato, era pari a Euro 2.000.000, composto di n° 2.000.000 azioni, tutte di titolarità

del socio unico Italtel Group S.p.A., le quali sono costituite in garanzia a favore dei creditori (così come

identificati nell’Accordo di Ristrutturazione 2012). Nell’ambito dell’Accordo di Ristrutturazione 2012 Italtel

S.p.A. ha altresì emesso ai sensi dell’art. 2346 Codice Civile, anche a fronte della conversione dei rispettivi

crediti, Strumenti Finanziari Partecipativi (“SFP”) in favore delle banche creditrici, di Cisco e di Telecom Italia

Finance (i “Titolari degli SFP”).

L’Accordo di Ristrutturazione 2012, oltre al risanamento della situazione patrimoniale, economica e finanziaria

della Italtel S.p.A., prevedeva che la ristrutturazione del debito fosse volta anche a consentire la cessione delle

azioni della stessa a un partner industriale e/o finanziario. A tal fine Italtel Group, con il consenso dei Titolari

degli SFP, già nel corso del 2015, ha conferito un incarico ad un advisor finanziario, al fine di assisterla

nell’individuazione di uno o più potenziali soggetti disposti ad investire nella Italtel S.p.A. tramite l’acquisizione

di una partecipazione di controllo. In tale processo, a seguito di alcune manifestazioni di interesse, le parti hanno

individuato Exprivia S.p.A. (“Exprivia”) – società anch’essa leader in Italia nel settore dell’information

technology e, in particolare, dello sviluppo di soluzioni innovative per le telecomunicazioni digitali, quotata sul

segmento STAR di Borsa Italiana – quale interlocutore privilegiato con cui proseguire le negoziazioni al fine di

addivenire a una favorevole conclusione della prospettata operazione di investimento (l’”Investimento”).

Nelle more delle trattative relative all’Investimento e a partire dall’esercizio 2016 - anche a causa del

rallentamento delle condizioni di mercato, che ha comportato una ridotta redditività e marginalità dei prodotti e

dei servizi offerti da Italtel - la Società ha manifestato un progressivo peggioramento dei dati economici,

patrimoniali e finanziari e alcuni rilevanti scostamenti rispetto ai dati prospettici previsti per tale periodo dal

Piano 2012.

A causa di tali scostamenti, Italtel S.p.A. aveva richiesto una sospensione dell’applicazione dei parametri

finanziari alle proprie banche finanziatrici (le “Banche”), che è stata da queste ultime concessa e formalizzata

con un “accordo di stand-still” sottoscritto in data 31 maggio 2016 (l’“Accordo di Stand-still”), successivamente

prorogato fino al 30 novembre 2017 (l’“Accordo di Proroga dello Stand-still”), così da permettere la conclusione

dell’Investimento (come infra definito).

Italtel S.p.A. ha quindi predisposto un nuovo piano industriale, economico e finanziario per il periodo 2017-

2023, approvato nella sua versione finale dal Consiglio di Amministrazione del 19 luglio 2017 (il “Piano

Industriale 2017-2023”), che, da un lato, recepisce il mutato contesto economico e competitivo di riferimento e,

dall’altro, assume, inter alia, il perfezionamento della Ristrutturazione (come infra definita) e del conseguente

Investimento. Il Piano Industriale 2017 – 2023 costituirà, altresì, un allegato al Nuovo Accordo di

Ristrutturazione come infra definito.

Sulla base del Piano Industriale 2017-2023 è stato effettuato un impairment test con il supporto di una primaria

società di consulenza che ha determinato una svalutazione dell’avviamento pari a Euro 45 milioni. Tale

svalutazione, cumulata ad ulteriori svalutazioni relative, in particolare, a imposte differite attive, ai costi di

sviluppo capitalizzati, alle perdite operative pregresse e a quella relativa all’esercizio 2016, hanno determinato

un patrimonio netto negativo pari a 64.159 migliaia di Euro e, dunque, la necessità per il Consiglio di

Amministrazione di convocare l’assemblea straordinaria ai sensi dell’art. 2447 Codice Civile per gli opportuni

provvedimenti (l’”Assemblea 2447”).

Bilancio consolidato

[71]

L’Assemblea 2447, tenutasi in prima convocazione in data 28 aprile 2017, è stata rinviata al 28 luglio 2017

ovvero alla data in cui si ritiene che sia stato sottoscritto e quindi depositato il Nuovo Accordo di

Ristrutturazione (cfr. infra).

In tale contesto, hanno avuto luogo: (i) con le Banche e Cisco, una trattativa volta a definire il rifinanziamento e

il riscadenziamento del debito nell’ambito di un nuovo accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis LF in

attuazione del Piano Industriale 2017-2023 (il “Nuovo Accordo di Ristrutturazione”), la cui sottoscrizione è stata

fissata per il 21 luglio 2017 o nei giorni immediatamente successivi e comunque entro il 28 luglio 2017; e (ii)

con Exprivia, una trattativa – la quale ha coinvolto, oltre a Italtel S.p.A. e a Italtel Group S.p.A., anche Cisco e le

Banche, nella loro qualità di Titolari di SPF, nonché i principali creditori della Italtel S.p.A. – volta a definire i

presupposti, i termini e le condizioni dell’Investimento nell’ambito di un accordo quadro (l’“Accordo Quadro”),

la cui sottoscrizione è prevista per la medesima data sopra indicata.

In estrema sintesi, il Nuovo Accordo di Ristrutturazione e l’Accordo Quadro prevedono:

(A) la ricapitalizzazione della Italtel S.p.A., previa cessione alle Banche, a valore simbolico, da parte di Cisco

e di Telecom Italia Finance della totalità degli SFP emessi da Italtel in occasione dell’Accordo di

Ristrutturazione 2012 di cui sopra, attraverso le seguenti operazioni (da eseguirsi in sostanziale

contestualità):

(i) la copertura delle perdite risultanti dalla situazione patrimoniale - che sarà approvata dal

Consiglio di Amministrazione ai sensi degli artt. 2446 e 2447 Codice Civile - tramite

azzeramento delle riserve esistenti e del capitale sociale, nonché tramite l'utilizzo di parte del

capitale sociale e delle riserve rivenienti dalle operazioni di cui ai successivi punti (ii) e (iii);

(ii) l’emissione di nuovi Strumenti Finanziari Partecipativi che saranno integralmente sottoscritti

dalle Banche mediante la conversione di parte del proprio credito per un importo di complessivi

Euro 68 milioni;

(iii) la delibera di un successivo aumento di capitale riservato a Exprivia e a Cisco di complessivi

Euro 47 milioni da sottoscriversi come segue:

quanto a Euro 25 milioni, da parte di Exprivia, a fronte dell’emissione da parte di Italtel S.p.A.

di azioni ordinarie rappresentative dell’81% del capitale sociale ordinario, di cui Euro 16,2

milioni a titolo di capitale nominale ed Euro 8,8 milioni a titolo di sovrapprezzo;

quanto a Euro 22 milioni da parte di Cisco, a fronte dell’emissione da parte di Italtel S.p.A.: (a)

quanto a Euro 6 milioni, di azioni ordinarie rappresentative del restante 19% del capitale

sociale ordinario, di cui Euro 3,8 milioni a titolo di capitale nominale ed Euro 2,2 milioni a

titolo di sovrapprezzo e (b) quanto a Euro 16 milioni, di azioni privilegiate, prive del diritto

voto nell’assemblea ordinaria, di cui Euro 1,0 a titolo di capitale nominale ed Euro 15,9 milioni

a titolo di sovrapprezzo che attribuiranno a Cisco diritti economici particolari.

Al termine delle operazioni di cui sopra, il capitale ordinario della Italtel S.p.A. sarà interamente detenuto da

Exprivia con una partecipazione pari all’81% e da Cisco con una partecipazione pari al 19%, mentre l’intero

capitale privilegiato sarà detenuto da Cisco.

Italtel Group S.p.A. non sarà quindi più azionista di Italtel S.p.A.

Con riferimento invece ai nuovi Strumenti Finanziari Partecipativi, gli stessi saranno così sottoscritti:

Banca Finanziatrice

Numero

Nuovi Strumenti Partecipativi

sottoscritti*

Percentuale

Unicredit 42.782.579 62,91

Banco BPM 1.001.999 1,47

BPM 13.284.283 19,54

Interbanca (già GE Capital) 7.730.401 11,37

UBI 2.003.998 2,95

ABC 1.196.740 1,76

Totale 68.000.000 100,00

Bilancio consolidato

[72]

(B) il rifinanziamento e il riscadenziamento dell’indebitamento bancario di Italtel S.p.A., derivante dai tre

contratti di finanziamento in essere con le stesse, due dei quali (il “Contratto RCF” e il “Contratto di

Finanziamento alla Ristrutturazione”) con data di scadenza originaria al 30 giugno 2017 e attualmente

prorogata al 30 novembre 2017 - già oggetto di ristrutturazione e/o rifinanziamento in occasione

dell’Accordo di Ristrutturazione 2012 - da realizzarsi attraverso:

(i) la sottoscrizione di due nuovi contratti di finanziamento con le Banche, volti a rifinanziare

l’indebitamento residuo a seguito della conversione e, in particolare: (a) un contratto di

finanziamento di circa Euro 93 milioni, e (b) un contratto di finanziamento di circa Euro 36

milioni volto a rifinanziare l’indebitamento bancario, di natura prededucibile ex art. 182 quater

LF e con scadenza finale al 31 dicembre 2024;

(ii) la sottoscrizione di un ulteriore contratto di finanziamento, di massimi Euro 80 milioni, per la

concessione alla Italtel S.p.A. di alcune linee di nuova finanza funzionali all’attuazione del

Nuovo Accordo di Ristrutturazione e del Piano Industriale 2017-2023, aventi pertanto natura

prededucibile ai sensi dell’art. 182 quater LF;

(iii) l’utilizzo di una parte della nuova finanza di cui al precedente punto (ii) già durante il periodo

intercorrente tra la sottoscrizione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione e la data di intervenuta

definitività del decreto di omologazione dello stesso, il tutto subordinatamente all’ottenimento

da parte del Tribunale di Milano del provvedimento di autorizzazione ex art. 182 quinquies LF; e

(iv) la conferma e l’estensione della maggior parte delle garanzie in essere (incluso il pegno sul

100% delle azioni di Italtel S.p.A. ed escluse quelle rilasciate a suo tempo da Italtel Group),

nonché la futura concessione di nuove garanzie sulle azioni di una o più società controllate che

detengano la totalità delle partecipazioni delle società del Gruppo Italtel residenti in America

Latina, a garanzia dell’indebitamento derivante dai contratti sub (i) e sub (ii).

Il Nuovo Accordo di Ristrutturazione prevede altresì l’adozione di un nuovo statuto sociale e l’adozione di nuovi

regolamenti per la disciplina degli SFP esistenti e degli SFP di nuova emissione.

Il Piano Industriale 2017-2023 e il Nuovo Accordo di Ristrutturazione sono stati sottoposti all’esame del Dott.

Franco Carlo Papa, in possesso dei requisiti di cui all’art. 67, comma 3, lettera d) LF, al fine di rilasciare la

relativa relazione di attestazione sulla veridicità dei dati aziendali, sulla fattibilità del Piano Industriale 2017-

2023 e sull’attuabilità del Nuovo Accordo di Ristrutturazione (l’“Attestazione”). Alla data odierna, l’esperto ha

altresì confermato l’esito positivo delle valutazioni relative all’Attestazione, che sarà rilasciata e giurata con la

sottoscrizione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione.

Il Nuovo Accordo di Ristrutturazione sarà depositato presso il Tribunale di Milano al fine di ottenere l’omologa

dello stesso ai sensi e per gli effetti dell’art. 182 bis LF. Tutti gli atti, i contratti e le operazioni relativi alla

Ristrutturazione e al conseguente Investimento, saranno sospensivamente condizionati, inter alia, all’intervenuta

definitività del decreto di omologa del Nuovo Accordo di Ristrutturazione.

Con riferimento all’Assemblea 2447, si evidenzia che, a decorrere dalla data del deposito ricorso ex art. 182 bis

LF per l’omologazione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione e sino all’omologazione - ai sensi del disposto

dell’art. 182 sexies LF -, non si applicano le disposizioni di cui agli artt. 2446 e 2447 Codice Civile e, pertanto,

detta assemblea sarà chiusa senza l’adozione di alcun provvedimento, in attesa dell’omologa del Nuovo Accordo

di Ristrutturazione, in esecuzione del quale sarà convocata una nuova assemblea straordinaria per assumere i

provvedimenti ivi previsti, attraverso i quali sarà posto rimedio alla situazione di cui all’Art. 2447 in essere.

In accordo con quanto previsto dallo IAS 1, gli Amministratori, valutate le significative incertezze di cui sopra

che possono far sorgere dubbi sulla continuità aziendale, in considerazione:

della definizione tra le parti dei documenti contrattuali relativi alla Ristrutturazione e all’Investimento,

e in particolare dell’Accordo Quadro e dell’Accordo di Ristrutturazione, i cui termini principali sono

peraltro già stati approvati dai competenti organi sociali di Italtel Group S.p.A., di Italtel S.p.A., delle

Banche (sia in qualità di finanziatrici che di Titolari degli SFP), di Exprivia e di Cisco;

Bilancio consolidato

[73]

dell’imminente sottoscrizione dell’Accordo Quadro, la quale è stata fissata per il 21 luglio 2017 o nei

giorni immediatamente successivi e comunque entro il 28 luglio 2017;

dell’imminente sottoscrizione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione, la quale è stata fissata per il 21

luglio 2017 o nei giorni immediatamente successivi e comunque entro il 28 luglio 2017;

della vigenza dell’Accordo di Stand-still (così come da ultimo prorogato con l’Accordo di Proroga dello

Stand-still);

della ricostituzione del patrimonio netto a seguito delle operazioni previste nell’Accordo Quadro e nel

Nuovo Accordo di Ristrutturazione;

del Piano Industriale 2017-2023 che sarà asseverato nell’ambito dell’Attestazione; e

del monitoraggio continuo della situazione finanziaria di Italtel S.p.A.,

dell’andamento economico-finanziario dei primi mesi dell’esercizio 2017 che risulta sostanzialmente

allineato con i dati del budget 2017 incluso nel Piano Industriale 2017-2023;

della conferma ricevuta dall’esperto circa l’esito positivo delle valutazioni relative all’Attestazione che

sarà rilasciata sulla base delle bozze contrattuali con il medesimo condivise

ritengono sussistere sufficienti elementi per considerare ragionevole la sottoscrizione e la successiva esecuzione

di tutti gli accordi necessari e opportuni previsti per dare attuazione alla Ristrutturazione e al conseguente

Investimento, ivi incluso il deposito del ricorso ex art. 182 bis LF per l’omologazione del Nuovo Accordo di

Ristrutturazione.

In forza della delega conferita all’Amministratore Delegato di Italtel S.p.A. dal Consiglio di Amministrazione

del 19 luglio 2017, si integra quanto sopra descritto ed approvato dal medesimo Consiglio di Amministrazione.

Si rende pertanto noto che, in data 25 luglio 2017, il Dott. Papa, l’esperto incaricato per la predisposizione della

relazione attinente l’Attestazione ha presentato la propria relazione che è stata quindi asseverata con giuramento.

Inoltre, in pari data, l’esperto ha presentato la relazione di attestazione ai sensi dell’art. 182 quinquies L.F., a sua

volta asseverata con giuramento, con la quale è stato attestato che la finanza interinale che la Società intende

contrarre antecedentemente la data di omologazione, è funzionale alla migliore soddisfazione dei creditori.

In data 26 e 27 luglio 2017 sono stati, inter alia, sottoscritti (i) il Nuovo Accordo di Ristrutturazione tra Italtel

S.p.A. (unitamente a Italtel Group S.p.A. e alcune società estere del Gruppo Italtel) da un lato, le Banche

Finanziatrici dall’altro e altre società del Gruppo Cisco, (ii) un ulteriore accordo di ristrutturazione (sempre ai

sensi dell’art. 182 bis L.F.) tra Italtel S.p.A., da una lato, e Intesa Sanpaolo, Mediocredito Italiano e Cassa

Depositi e Prestiti, dall’altro e (iii) l’Accordo Quadro tra Italtel S.p.A. e Italtel Group S.p.A., Exprivia, le Banche

Finanziatrici, alcune società del gruppo Cisco e Telecom Italia Finance.

A seguito di quanto sopra, Italtel S.p.A. procederà senza indugio al deposito del ricorso ex art. 182 bis L.F.

presso il Tribunale di Milano per l’ottenimento dell’omologazione degli accordi di ristrutturazione nonché

dell’istanza ex art. 182 quinquies per l’ottenimento dell’autorizzazione a contrarre nuova finanza interinale per

coprire il fabbisogno della Società fino all’emissione del decreto di omologazione.

In conclusione gli Amministratori, dopo aver analizzato tutti gli eventi e le circostanze sopra descritte sulla base

della relazione di Attestazione rilasciata dall’esperto incaricato, dott. Franco Carlo Papa, sull’attuabilità degli

accordi e sulla fattibilità del piano, nonché in considerazione dell’ampia percentuale di creditori aderenti,

ritengono ragionevole fare affidamento sul provvedimento di omologa da parte del Tribunale.

Ciò premesso, gli Amministratori riconoscono che alla data della presente relazione non si possa escludere e che

quindi permanga un elemento di incertezza legato all'Omologazione, di per sé rilevante in quanto presupposto

essenziale per la finalizzazione del Nuovo Accordo di Ristrutturazione, prevista entro il mese di novembre 2017.

Pertanto, pur ritenendo che qualora non si verificasse tale finalizzazione, ciò potrebbe pregiudicare la capacità

del Gruppo Italtel di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale, ma dopo aver

effettuato le necessarie verifiche ed aver valutato le incertezze sopra individuate, gli Amministratori hanno la

ragionevole aspettativa che la Società abbia adeguate risorse per continuare l’attività operativa ed hanno redatto

il bilancio della Italtel S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2016 adottando il presupposto della continuità aziendale.

Bilancio consolidato

[74]

Metodologia di consolidamento

Il bilancio consolidato, include i bilanci di Italtel S.p.A. e delle società del Gruppo Italtel S.p.A.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre 2016 e sono quelli predisposti e approvati dai

Consigli di Amministrazione delle singole società, opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai

principi contabili della Capogruppo.

Non sono state incluse nell’area di consolidamento, pertanto non sono consolidate con il metodo del

consolidamento integrale, le entità controllate il cui consolidamento non produrrebbe effetti significativi sia da

un punto di vista quantitativo che qualitativo, ai fini di una corretta rappresentazione della situazione

patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo Italtel. Tali entità sono contabilizzate al costo.

I criteri adottati per il consolidamento integrale delle società controllate consolidate integralmente sono i

seguenti:

le attività e le passività, gli oneri e i proventi sono assunti linea per linea attribuendo, ove applicabile, ai soci

di minoranza la quota di patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza, dalla data in cui

si realizza il controllo fino a quando il controllo è trasferito al di fuori del gruppo.

le operazioni di aggregazioni di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di una entità sono

contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (purchase method). Il costo di acquisizione corrisponde al

valore equo (Fair Value) alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di

capitale emessi e di ogni altro onere accessorio direttamente attribuibile. La differenza tra il costo di

acquisizione e il valore corrente delle attività e passività acquistate, se positiva, è allocata alla voce dell’attivo

Avviamento e, se negativa, contabilizzata a conto economico;

gli utili e le perdite derivanti da operazioni realizzate tra società consolidate integralmente, non ancora

realizzati nei confronti di terzi sono eliminati, se significativi, come pure sono eliminati i reciproci rapporti di

debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;

gli utili o le perdite derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a

conto economico per l’ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente

frazione di attività e passività cedute.

Le partecipazioni in società nelle quali il Gruppo Italtel ha un’influenza notevole (di seguito Società Collegate),

che si presume sussistere quando la percentuale di partecipazione è compresa tra il 20% e il 50%, sono

contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, a eccezione dei casi in cui risulta evidente che l’applicazione

di tale metodo di valutazione della partecipazione non influenza la situazione patrimoniale economico-

finanziaria del Gruppo Italtel. In tali casi, la partecipazione è valutata al costo. Di seguito è descritta la

metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:

il valore contabile delle partecipazioni è allineato al patrimonio netto della società partecipata rettificato, ove

necessario, per riflettere l’applicazione di principi contabili conformi a quelli applicati dalla Capogruppo e

comprende, ove applicabile, l’iscrizione dell’eventuale avviamento individuato al momento della

acquisizione;

gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo Italtel sono contabilizzati nel conto economico consolidato dalla

data in cui l’influenza notevole ha avuto inizio e fino alla data in cui essa cessa. Nel caso in cui per effetto

delle perdite la società evidenzi un patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è

annullato e l’eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo Italtel è rilevata in un apposito fondo, solo nel

caso il cui il Gruppo Italtel si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite della collegata o

comunque a coprirne le perdite. Le variazioni di patrimonio netto delle società collegate non determinate dal

risultato di conto economico sono contabilizzate direttamente a rettifica delle riserve;

gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Società Capogruppo/Società

controllate e Società collegate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo

Italtel nelle società partecipate. Le perdite non realizzate sono eliminate a eccezione del caso in cui esse siano

rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle società incluse nell’area di consolidamento sono redatti utilizzando la valuta dell’ambiente

economico primario in cui esse operano (la valuta funzionale). Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è

Bilancio consolidato

[75]

la valuta funzionale della Capogruppo e di presentazione del bilancio consolidato. Le regole per la traduzione dei

bilanci delle società espressi in valuta estera diversa dell’Euro sono le seguenti:

le attività e le passività sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del

bilancio;

i costi e i ricavi sono convertiti al cambio medio dell’esercizio;

la “riserva di conversione valutaria” accoglie sia le differenze di cambio generate dalla conversione delle

grandezze economiche a un tasso differente da quello di chiusura, sia quelle generate dalla traduzione dei

patrimoni netti di apertura a un tasso di cambio differente da quello di chiusura del periodo di

rendicontazione;

l’avviamento e gli aggiustamenti derivanti dal Fair Value correlati alla acquisizione di una entità estera sono

trattati come attività e passività della entità estera e tradotti al cambio di chiusura del periodo;

nella preparazione del rendiconto finanziario consolidato sono utilizzati i tassi medi di cambio di periodo per

convertire i flussi di cassa delle società controllate estere.

I tassi di cambio applicati sono riportati di seguito.

Media dei 12 mesi

al 31 dicembre

2016

Puntuale al

31 dicembre 2016

Media dei 12 mesi al

31 dicembre 2015

Puntuale al

31 dicembre 2015

Peso argentino 16,342 16,7488 10,2599 14,0972

Real brasiliano 3,85614 3,4305 3,70044 4,3117

Sterlina inglese 0,819483 0,85618 0,72585 0,73395

Dollaro USA 1,1069 1,0541 1,10951 1,0887

Zloty polacco 4,36321 4,4103 4,18412 4,2639

Nuevo Sol peruviano 3,73563 3,5402 3,53237 3,70833

Riyal Arabia Saudita 4,15167 3,95446 4,16201 4,08624

Nella Nota 46 sono riportati gli elenchi delle società partecipate direttamente o indirettamente dalla Capogruppo.

Sintesi dei principi contabili e dei criteri di valutazione adottati

Il bilancio consolidato è stato predisposto in applicazione del criterio del costo, salvo nei casi specificatamente

descritti nelle note seguenti, per i quali è stato applicato il valore equo (Fair Value) e sono presentati, salvo ove

diversamente indicato, in migliaia di Euro.

Di seguito sono descritti i principali criteri di valutazione utilizzati.

A - Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo di acquisto o di produzione, al netto degli

ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il costo include ogni onere direttamente sostenuto

per predisporre le attività al loro utilizzo, nonché eventuali oneri di smaltimento e di rimozione che verranno

sostenuti conseguentemente a obbligazioni contrattuali che richiedano di riportare il bene nelle condizioni

originarie.

Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria sono direttamente imputati al conto

economico dell’esercizio in cui sono sostenuti. La capitalizzazione dei costi inerenti all’ampliamento,

ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata

esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come

attività o parte di una attività applicando il criterio del component approach. Analogamente, i costi di

sostituzione dei componenti identificabili di beni complessi sono imputati all’attivo patrimoniale e ammortizzati

Bilancio consolidato

[76]

secondo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo del componente oggetto di sostituzione è imputato a

conto economico.

Il valore di iscrizione degli immobili, impianti e macchinari è rettificato dall’ammortamento sistematico,

calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all’uso, in funzione della stimata

vita utile al netto del valore recuperabile residuo.

La vita utile stimata dal Gruppo Italtel, per le varie categorie di cespiti, è la seguente:

Fabbricati industriali 33 anni

Impianti e macchinari 5-10 anni

Attrezzature industriali e commerciali 4 anni

Altri beni 4-10 anni

La vita utile delle immobilizzazioni materiali e il valore residuo sono rivisti annualmente e aggiornati, ove

applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.

I terreni non sono ammortizzati.

Qualora il bene oggetto di ammortamento sia composto da elementi distintamente identificabili la cui vita utile

differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l’attività, l’ammortamento è effettuato

separatamente per ciascuna delle parti che compongono il bene, in applicazione del principio del component

approach.

B - Beni in leasing

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti

sul Gruppo Italtel i rischi e i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo Italtel al

loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La

corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono

ammortizzati applicando il criterio e le aliquote precedentemente indicati per le immobilizzazioni materiali,

salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile rappresentata da dette aliquote e non vi sia

la ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto; in

tal caso il periodo di ammortamento sarà rappresentato dalla durata del contratto di locazione. Eventuali

plusvalenze realizzate sulla cessione di beni retrolocati in base a contratti di locazione finanziaria sono iscritte tra

le altre passività e imputate a conto economico sulla base della durata del contratto di locazione.

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà dei beni sono

classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico

lungo la durata del contratto di leasing.

C - Attività immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica,

controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono rilevati al costo di acquisto e/o di

produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l’attività al suo utilizzo, al netto

degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore. L’ammortamento ha inizio nel momento in cui

l’attività è disponibile all’uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione

della stessa e cioè sulla base della stimata vita utile al netto del valore recuperabile residuo.

(i) Avviamento

L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al Fair Value netto, alla

data di acquisto, di attività e passività costituenti aziende. L’avviamento non è soggetto ad ammortamento

sistematico bensì a un test periodico di verifica sull’adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio

(impairment test). Il test di impairment sull’avviamento avviene con cadenza almeno annuale. Tale test viene

effettuato con riferimento all’unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (cash generating unit) cui

attribuire l’avviamento. L’eventuale riduzione di valore dell’avviamento viene rilevata nel caso in cui il Valore

Recuperabile dell’avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio. Per Valore Recuperabile si

intende il maggiore tra il Fair Value dell’unità generatrice dei flussi finanziari, al netto degli oneri di vendita, e il

relativo Valore d’Uso (cfr. successivo punto D per maggiori dettagli circa la determinazione del Valore d’Uso).

Bilancio consolidato

[77]

Non è consentito il ripristino di valore dell’avviamento nel caso di una precedente svalutazione per perdite di

valore.

Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dal test sia superiore al valore dell’avviamento allocato alla cash

generating unit l’eccedenza residua è allocata alle attività materiali e immateriali incluse nella cash generating

unit in proporzione del loro valore di carico. Il valore contabile di ogni attività all’interno della cash generating

unit non potrà essere svalutato al di sotto del più elevato tra:

il Fair Value dell’attività al netto delle spese di vendita;

il valore in uso, come sopra definito; e

zero.

(ii) Costi di Ricerca e sviluppo

I costi relativi all’attività di Ricerca e sviluppo sono imputati al conto economico dell’esercizio in cui vengono

sostenuti, a eccezione dei costi di sviluppo iscritti tra le immobilizzazioni immateriali laddove risultano

soddisfatte tutte le seguenti condizioni:

il progetto è chiaramente identificato e i costi a esso riferiti sono identificabili e misurabili in maniera

attendibile;

è dimostrata la fattibilità tecnica del progetto;

è dimostrata l’intenzione di completare il progetto e di vendere i beni immateriali generati dal progetto;

esiste un mercato potenziale o, in caso di uso interno, è dimostrata l’utilità dell’immobilizzazione

immateriale per la produzione dei beni immateriali generati dal progetto;

sono disponibili le risorse tecniche e finanziarie necessarie per il completamento del progetto.

L’ammortamento dei costi di sviluppo iscritti tra le immobilizzazioni immateriali inizia a partire dalla data in cui

il risultato generato dal progetto è commercializzabile. L’ammortamento è effettuato in quote costanti in un

periodo di tre anni, che rappresenta la durata della stimata vita utile delle spese capitalizzate.

(iii) Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, licenze e diritti simili

Gli oneri relativi all’acquisizione di diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, di

licenze e di diritti simili sono capitalizzati sulla base dei costi sostenuti per il loro acquisto.

L’ammortamento è calcolato col metodo lineare in modo da allocare il costo sostenuto per l’acquisizione del

diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti, a partire dal

momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile.

D Riduzione di valore delle attività immateriali e materiali

(i) Attività (immateriali e materiali) a vita utile definita

A ciascuna data di riferimento di bilancio, le attività materiali e immateriali con vita definita sono analizzate al

fine di identificare l’esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne sia interne al Gruppo Italtel,

di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede

alla stima del Valore Recuperabile delle suddette attività, imputando l’eventuale svalutazione a conto

economico. Il Valore Recuperabile di un’attività è il maggiore tra il suo Fair Value ridotto dei costi di vendita e

il suo Valore d’Uso, laddove quest’ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati originati

dall’utilizzo dell’attività e di quelli derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile. Nel determinare il

Valore Recuperabile, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte

che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell’investimento e ai

rischi specifici dell'attività. Per un'attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di

realizzo è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene.

Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell’attività, ovvero

della cash generating unit a cui essa è allocata, sia superiore al Valore Recuperabile. Qualora vengano meno i

presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell’attività viene ripristinato

Bilancio consolidato

[78]

con imputazione a conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l’attivo in oggetto avrebbe avuto se

non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati rilevati gli ammortamenti.

(ii) Avviamento e attività a vita indefinita

Per le attività immateriali con vita utile indefinita, tra le quali rientra l’Avviamento, il principio contabile

internazionale n. 36 (IAS 36) richiede la misurazione formale del Valore Recuperabile (c.d. impairment test)

almeno annualmente e a prescindere dalla circostanza per la quale si rilevino indicazioni di possibili perdite di

valore. La verifica viene svolta normalmente alla fine di ogni esercizio e, pertanto, la data di riferimento per tale

valutazione è costituita dalla data di chiusura del bilancio.

Il principio IAS 36 definisce i criteri e le regole da seguire per effettuare i controlli per riduzione di valore,

indicando esplicitamente che tali criteri si applicano con riferimento sia a singole attività sia ai gruppi di attività

denominati Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit o CGU).

Se il valore contabile di un’attività o dell’unità generatrice di Flussi Finanziari (o del gruppo di unità) eccede il

rispettivo Valore Recuperabile, si rileva a conto economico separato una perdita per riduzione di valore.

Si intende per Valore Recuperabile di un attività il più alto tra il suo Fair Value netto dei Costi di Vendita e il

suo Valore d’Uso. Il Valore d’Uso è definito dal principio IAS 36 come il valore attuale dei flussi finanziari

futuri che si prevede derivabili da un'attività. Il calcolo del Valore d’Uso di un'attività comporta la stima dei

flussi finanziari futuri in entrata e in uscita che deriveranno dall'uso continuativo dell'attività e dalla sua

dismissione finale e l’applicazione di un appropriato tasso di attualizzazione. La stima dei futuri flussi finanziari

si basa sui più recenti budget e piani previsionali approvati dalla direzione aziendale. I flussi si riferiscono

all’attività nelle condizioni d’uso attuali, senza includere effetti attesi da ristrutturazioni non impegnate o da

miglioramenti delle condizioni d’uso attesi in futuro. Il tasso di attualizzazione riflette le valutazioni correnti di

mercato del costo finanziario del tempo e dei rischi specifici connessi all'attività d'impresa.

Nel caso in cui il Valore in uso risulti inferiore al valore contabile della cash generating unit, la differenza

negativa viene in primo luogo imputata a riduzione del valore contabile dell’avviamento fino alla totale

svalutazione dello stesso. L’ulteriore riduzione di valore viene imputata in maniera proporzionale alle altre

attività della cash generating unit in proporzione al loro valore contabile fino all’ammontare del Valore

Recuperabile delle attività a vita utile definita. Il valore contabile delle attività non viene ridotto mai al di sotto

del maggiore tra il loro Valore Recuperabile e zero.

E - Strumenti finanziari

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono al momento della prima iscrizione classificate in una delle seguenti categorie e

valutate come segue:

Finanziamenti e crediti: sono strumenti finanziari, prevalentemente relativi a crediti verso clienti, non-

derivati e non quotati in un mercato attivo dai quali sono attesi pagamenti fissi o determinabili. Essi vengono

inclusi nella parte corrente a eccezione di quelli con scadenza superiore ai 12 mesi rispetto alla data di

bilancio, che sono classificati nella parte non corrente. Tali attività sono valutate al momento della prima

iscrizione al Fair Value e successivamente al costo ammortizzato sulla base del metodo del tasso di interesse

effettivo. Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l’attività viene ridotta in

misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate

a conto economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il

valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del

costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.

Investimenti disponibili per la vendita: sono strumenti finanziari non-derivati esplicitamente designati in

questa categoria, ovvero che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie. Tali strumenti

finanziari sono valutati sin dalla prima iscrizione al Fair Value e gli utili o perdite da valutazione rilevati in

una riserva di patrimonio netto che viene riversata a conto economico solo nel momento in cui l’attività

finanziaria viene effettivamente ceduta o, nel caso di variazioni cumulate negative, quando si evidenzia che

la riduzione di valore già rilevata a patrimonio netto non potrà essere recuperata. Limitatamente ai titoli di

debito se, in un periodo successivo, il Fair Value aumenta e l’incremento può essere correlato oggettivamente

Bilancio consolidato

[79]

a un evento che si verifica dopo che la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico,

la perdita per riduzione di valore deve essere eliminata, con l’importo stornato rilevato a conto economico.

Inoltre per i titoli di debito la rilevazione dei relativi rendimenti in base alla tecnica del costo ammortizzato è

iscritta in bilancio in contropartita del conto economico, analogamente agli effetti relativi alle variazioni dei

cambi, mentre le variazioni dei cambi relative agli strumenti di capitale disponibili per la vendita sono

rilevate nell’ambito della specifica riserva del patrimonio netto. La classificazione come attività corrente o

non corrente dipende dalle scelte strategiche circa la durata di possesso dell’attività e dalla reale negoziabilità

della stessa; sono rilevate tra le attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro 12 mesi dalla data di

riferimento del bilancio.

Le attività finanziarie vengono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo

strumento si è estinto e il Gruppo Italtel ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefici relativi allo

strumento stesso e il relativo controllo.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare e sono

valutate al momento della prima iscrizione al Fair Value e successivamente al costo ammortizzato, utilizzando il

criterio del tasso effettivo di interesse. Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa attesi e vi sia la

possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla

base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

Le passività finanziarie sono classificate fra le passività correnti, salvo che il Gruppo Italtel abbia un diritto

incondizionato a differire il loro pagamento per almeno 12 mesi dopo la data di bilancio.

Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio quando vengono estinte, cioè quando l’obbligazione

contrattuale è soddisfatta, oppure viene cancellata o scade.

Strumenti derivati

Gli strumenti derivati sono attività e passività rilevate al Fair Value. I derivati sono classificati come strumenti di

copertura quando la relazione tra il derivato e l’oggetto della copertura è formalmente documentata e l’efficacia

della copertura verificata periodicamente, è elevata. Quando i derivati di copertura coprono il rischio di

variazione del Fair Value degli strumenti oggetto di copertura (Fair Value hedge; es. copertura della variabilità

del Fair Value di attività/passività a tasso fisso), i derivati sono rilevati al Fair Value con imputazione degli

effetti a conto economico; coerentemente, gli strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le

variazioni del Fair Value associate al rischio coperto.

Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash

flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei

tassi di interesse), le variazioni del Fair Value dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto e

successivamente imputate a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall’operazione

coperta.

La soddisfazione dei requisiti definiti dallo IAS 39 ai fini dell’hedge accounting è verificata periodicamente.

Le variazioni del Fair Value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di

copertura contabile sono rilevate a conto economico.

Determinazione del Fair Value degli strumenti finanziari

Per la determinazione del Fair Value di strumenti finanziari quotati su mercati attivi viene utilizzata la relativa

quotazione di mercato (bid price) alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione. In assenza di un

mercato attivo, il Fair Value è determinato utilizzando modelli di valutazione che si basano prevalentemente su

variabili finanziarie oggettive, nonché tenendo conto, ove possibile, dei prezzi rilevati in transazioni recenti e

delle quotazioni di strumenti finanziari assimilabili.

Bilancio consolidato

[80]

F - Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo

rappresentato dall’ammontare che l’impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento

dell’attività. Il costo delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo, nonché dei prodotti finiti e

merci è determinato applicando il metodo FIFO.

I lavori in corso su ordinazione, qualora non completati alla data di bilancio, sono contabilizzati secondo il

metodo della percentuale di completamento in base a quanto previsto dallo IAS 11.

Nel caso in cui i lavori in corso su ordinazione presentino una perdita a finire la stessa viene contabilizzata

integralmente alla chiusura dell'esercizio come previsto dai principi contabili.

G – Crediti verso clienti e altri crediti

I crediti sono iscritti inizialmente al fair value.

Il valore così determinato viene ridotto, laddove ricorrano perdite di valore, al valore realizzabile.

Le svalutazioni sono determinate in relazione al grado di solvibilità dei singoli debitori, anche in funzione delle

specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle coperture assicurative, delle

informazioni disponibili e considerando l’esperienza storica accumulata.

Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-soluto, per le quali sostanzialmente tutti i rischi e benefici sono

trasferiti al cessionario, determinano l’eliminazione dei crediti dall’attivo patrimoniale essendo rispettati i

requisiti previsti dallo IAS 39.

H - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista con le banche,

altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro 90 giorni). Gli

elementi inclusi nella liquidità netta, se in Euro, sono iscritti al valore nominale corrispondente al Fair Value, se

in altra valuta al cambio corrente alla chiusura del periodo. Ai fini della determinazione della liquidità netta, i

conti correnti passivi, inclusi nella voce “Passività finanziarie a breve termine”, sono rilevati a riduzione delle

disponibilità liquide e mezzi equivalenti sole se tale compensazione possa essere effettuata su base legale.

I - Patrimonio netto

(i )Capitale sociale

Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato della Capogruppo. I costi strettamente

correlati alla emissione di nuove azioni sono classificati a riduzione del capitale sociale, al netto dell’eventuale

effetto fiscale differito.

(ii )Riserve

Sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica relative alla Capogruppo. In particolare include la

Riserva legale movimentata attraverso accantonamenti rilevati ai sensi dell’art. 2430 del Codice Civile, ovvero è

incrementata in misura pari alla ventesima parte degli utili netti realizzati dalla Capogruppo, fino a che la riserva

in oggetto non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale della Capogruppo. Una volta raggiunto il quinto del

capitale, qualora la riserva, per qualsiasi ragione, venga diminuita, la stessa è reintegrata con accantonamenti

annuali nella misura minima pari a quella sopra indicata.

(iii) Azioni proprie

Nel caso in cui la Capogruppo o un’entità del Gruppo Italtel acquistino azioni della Capogruppo il valore delle

azioni acquistate è dedotto dal Patrimonio netto consolidato sino al momento in cui le azioni sono annullate o

cedute. Il valore delle azioni proprie è rappresentato dal costo di acquisto determinato con il metodo FIFO (First

In First Out). Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.

(iv) Strumenti Finanziari Partecipativi

All’interno delle riserve sono compresi gli strumenti finanziari partecipativi il cui dettaglio è esposto nel capitolo

Base di presentazione della Relazione sulla gestione.

Bilancio consolidato

[81]

(v) Altre riserve incluso utile dell’esercizio

Includono i risultati economici del periodo in corso e degli esercizi precedenti per la parte non distribuita né

accantonata a riserva (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite), il Fair Value dei derivati di copertura su

transazioni future al netto del relativo effetto fiscale (cfr. sopra punto E - Strumenti derivati), gli effetti derivanti

dalla conversione in Euro dei bilanci delle società estere che hanno valuta funzionale diversa dall’Euro.

J – Fondi per benefici ai dipendenti

Il Gruppo Italtel riconosce diverse forme di piani pensionistici a benefici definiti e a contribuzioni definite, in

linea con le condizioni e le pratiche comunemente applicate nei paesi in cui svolge le proprie attività. I premi

pagati a fronte di piani a contributi definiti sono rilevati a conto economico per la parte maturata nell’esercizio.

I piani pensionistici a benefici definiti, tra i quali rientra anche il trattamento di fine rapporto dovuto ai

dipendenti ai sensi dell’articolo 2120 del Codice Civile, sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla

remunerazione percepita dal dipendente nel corso di un predeterminato periodo di servizio. In particolare, la

passività relativa al trattamento di fine rapporto del personale è iscritta in bilancio in base al valore attuariale

della stessa, in quanto qualificabile quale beneficio ai dipendenti dovuto in base a un piano a prestazioni definite.

L’iscrizione in bilancio dei piani a prestazioni definite richiede la stima con tecniche attuariali dell’ammontare

delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell’attività lavorativa prestata nell’esercizio corrente e in

quelli precedenti e l’attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni del

Gruppo Italtel. La determinazione del valore attuale degli impegni del Gruppo Italtel è effettuata con il “metodo

della proiezione unitaria” (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell’ambito più generale

delle tecniche relative ai cosiddetti “benefici maturati”, considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori

presso l’Azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata

sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di norma

riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e

l’anzianità complessivamente raggiunta all’epoca prevista per la liquidazione del beneficio. Inoltre, il predetto

metodo prevede di considerare i futuri incrementi retributivi, a qualsiasi causa dovuti (inflazione, carriera,

rinnovi contrattuali, ecc.), fino all’epoca di cessazione del rapporto di lavoro.

Nell’esercizio 2013 Italtel ha applicato per la prima volta la nuova versione dello IAS 19 “Benefici per i

dipendenti” (di seguito “IAS 19 R”) emessa dallo IASB in data 16 giugno 2011 e omologata dell’Unione

Europea in data 5 giugno 2012, con Regolamento n.475/2012.

L’applicazione dello IAS 19 R ha comportato il riconoscimento immediato degli utili e perdite attuariali

direttamente tra gli Altri Utili (perdite) complessivi, essendo venuta meno la possibilità di applicare il cosiddetto

“metodo del corridoio” di cui Italtel si era avvalsa fino all’esercizio 2012.

Con l’introduzione del Decreto Legislativo n. 124/93, è stata prevista la possibilità di destinare quote di TFR per

il finanziamento della previdenza complementare. In tal senso, la Legge Finanziaria 2007, con la quale è stata

anticipata al 1° gennaio 2007 la decorrenza della nuova normativa sulla previdenza complementare introdotta

dalla Legge n. 296/2006, prevede il conferimento alla previdenza complementare del TFR maturando, con

modalità esplicita o tacita, entro il 30 giugno 2007.

A seguito della pubblicazione dei decreti attuativi dei dettami della Finanziaria 2007 in merito alla riforma della

previdenza complementare inerente al TFR, le situazioni patrimoniali redatte dopo la pubblicazione di detti

decreti devono applicare criteri di valutazione coerenti con la nuova normativa.

Si è tenuto conto degli effetti derivanti dalle nuove disposizioni, valutando ai fini IAS solo la passività relativa al

TFR maturato rimasto in Azienda, poiché la quota maturanda viene versata a un’entità economica separata

(Forma pensionistica complementare o Fondi INPS), senza che tali versamenti comportino ulteriori obblighi a

carico dell’Azienda, connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente e vengono quindi

considerati piani pensionistici a contributi definiti e contabilizzati di conseguenza.

Anche per coloro che, con modalità esplicita, hanno deciso di mantenere il TFR in Azienda sotto la previgente

normativa, il TFR maturando a partire dal 1° gennaio 2007 viene versato al Fondo di Tesoreria gestito dall’INPS

e quindi considerato un piano a contributi definiti.

Bilancio consolidato

[82]

K - Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla

data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli

accantonamenti ai fondi sono rilevati quando: (i) è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o

implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso; (iii)

l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore

rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’impresa razionalmente pagherebbe per estinguere

l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell’esercizio. Quando l’effetto finanziario del

tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento

è oggetto di attualizzazione; l’incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto

economico alla voce “Proventi (oneri) finanziari”.

I costi che l’impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell’esercizio in

cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la

ristrutturazione avrà luogo.

I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione

e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto

economico che ha precedentemente accolto l’accantonamento.

Nelle note al bilancio e nella relazione sulla gestione sono illustrate le passività potenziali rappresentate da: (i)

obbligazioni possibili (ma non probabili), derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al

verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell’impresa; (ii)

obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui

adempimento è probabile che non sia oneroso.

L – Debiti commerciali, altri debiti, altre passività

I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritte inizialmente al fair value incrementato di

eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente sono rilevati al valore nominale, non ritenendosi di

dover effettuare alcuna attualizzazione e imputazione separata a conto economico degli interessi passivi espliciti

o scorporati, in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di pagamento.

Gli stanziamenti per debiti presunti sono passività da pagare per beni o servizi che sono stati ricevuti o forniti ma

non pagati, inclusi gli importi dovuti ai dipendenti o ad altri soggetti.

M - Riconoscimento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni

I ricavi delle vendite sono rilevati quando si verifica l’effettivo trasferimento dei rischi e dei benefici rilevanti

tipici della proprietà.

I ricavi relativi alle prestazioni di servizi vengono rilevati in base allo stato di avanzamento lavori.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

N - Contributi pubblici

I contributi pubblici sono iscritti in bilancio quando sussiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le

condizioni previste dagli Organi Governativi concedenti per il loro ottenimento e sono rilevati per competenza in

diretta correlazione con i costi sostenuti.

I contributi pubblici in conto capitale che si riferiscono a immobili, impianti e macchinari sono registrati come

ricavi differiti nella voce “Altre passività” delle passività non correnti e “Altri debiti e passività” delle passività

correnti rispettivamente per la quota a lungo e a breve termine. Il ricavo differito è imputato a conto economico

come provento in quote costanti determinate con riferimento alla vita utile del bene cui il contributo ricevuto è

direttamente riferibile.

I contributi diversi dai contributi in conto capitale vengono accreditati al conto economico nella voce “Altri

proventi”.

Bilancio consolidato

[83]

O - Riconoscimento dei costi

I costi sono riconosciuti quando sono relativi a beni e servizi venduti o consumati nell’esercizio o per

ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi.

P - Imposte

Le imposte correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile dell’esercizio, applicando le

aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.

Le imposte differite/anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee che emergono tra la base imponibile

delle attività e delle passività ed i relativi valori contabili nel bilancio separato. Le attività per imposte anticipate

sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del

quale possano essere recuperate.

Le imposte differite sono calcolate tenendo conto nella formulazione dell’aliquota prevista per il periodo di

riversamento, dell’aliquota applicabile o sostanzialmente applicabile alla data di bilancio.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico, a eccezione di quelle relative a voci

direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente

a patrimonio netto.

Le altre imposte non correlate al reddito, come quelle sugli immobili, sono incluse tra gli “Oneri operativi”.

Le imposte sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale, vi è

un diritto legale di compensazione ed è attesa una liquidazione del saldo netto.

Q - Traduzione di voci espresse in valuta diversa da Euro

Le transazioni in valuta estera vengono tradotte in Euro utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data della

transazione.

Gli utili e perdite su cambi risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine

esercizio delle poste attive e passive monetarie denominate in valuta vengono contabilizzati a conto economico.

R - Dividendi

Sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla

delibera assembleare di distribuzione dei dividendi. Il dividendo è rilevato nell’utile (perdita) dell’esercizio a

meno che la società non opti per il metodo del patrimonio netto, nel qual caso il dividendo è contabilizzato a

riduzione del valore contabile della partecipazione.

Nota 3 Uso di stime

La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli Amministratori l’applicazione di principi e metodologie

contabili che, in talune circostanze, si poggiano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull’esperienza

storica e assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative

circostanze. L’applicazione di tali stime e assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio,

quali lo stato patrimoniale, il conto economico e il rendiconto finanziario, nonché l’informativa fornita. I risultati

finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime e assunzioni, possono differire da

quelli riportati nei bilanci che rilevano gli effetti del manifestarsi dell’evento oggetto di stima, a causa

dell’incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano le stime.

Nota 4 Principi contabili di particolare rilevanza

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili che richiedono più di altri una maggiore soggettività da

parte degli Amministratori nell’elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni

sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati consolidati riesposti.

Bilancio consolidato

[84]

Riduzione di valore delle attività: in accordo con i principi contabili applicati dal Gruppo, le attività materiali

e immateriali con vita definita e l’avviamento sono oggetto di verifica al fine di accertare se si sia verificata

una riduzione di valore, che va rilevata tramite una svalutazione, quando sussistono indicatori che facciano

prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l’uso. Nel caso dell’avviamento

tale verifica si effettua almeno una volta all’anno. La verifica dell’esistenza dei suddetti indicatori richiede da

parte degli Amministratori l’esercizio di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili

all’interno del Gruppo e dal mercato, nonché dall’esperienza storica. Inoltre, qualora venga determinato che

possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, il Gruppo procede alla determinazione della stessa

utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. Le medesime tecniche valutative sono applicate in sede di

verifica finalizzata alla determinazione della recuperabilità degli avviamenti in relazione ai quali tali

verifiche sono svolte con cadenza almeno annuale. La corretta identificazione degli elementi indicatori

dell’esistenza di una potenziale riduzione di valore nonché le stime per la determinazione delle stesse

dipendono da fattori che possono variare nel tempo influenzando le valutazioni e stime effettuate dagli

Amministratori.

Ammortamento delle attività materiali e immateriali: l’ammortamento delle attività materiali e immateriali

costituisce un costo rilevante per il Gruppo. Il costo di immobili, impianti e macchinari è ammortizzato a

quote costanti lungo la vita utile stimata dei relativi cespiti. La vita utile economica delle immobilizzazioni

del Gruppo è determinata dagli Amministratori nel momento in cui l’immobilizzazione è stata acquistata;

essa è basata sull’esperienza storica per analoghe immobilizzazioni, condizioni di mercato e anticipazioni

riguardanti eventi futuri che potrebbero avere impatto sulla vita utile, tra i quali variazioni nella tecnologia.

Pertanto, l’effettiva vita economica può differire dalla vita utile stimata. Il Gruppo valuta periodicamente i

cambiamenti tecnologici e di settore per aggiornare la residua vita utile. Tale aggiornamento periodico

potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di

ammortamento degli esercizi futuri.

Imposte differite: la contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di

reddito attese negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle

imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla

valutazione delle imposte differite attive.

Fondi rischi e oneri: Il valore dei fondi iscritti in bilancio relativi a tali rischi rappresenta la miglior stima alla

data operata dal management. Tale stima comporta l’adozione di assunzioni che dipendono da fattori che

possono cambiare nel tempo e che potrebbero, pertanto, avere effetti significativi rispetto alle stime correnti

effettuate dagli amministratori per la redazione del bilancio separato della Società.

Nota 5 Informativa sui rischi finanziari

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità si manifesta qualora il Gruppo non detenga o incontri difficoltà a reperire le risorse

necessarie per far fronte agli impegni finanziari futuri. Il rischio cui è soggetto il Gruppo è legato alle risorse

generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e alle difficoltà potenziali nell’ottenere

finanziamenti a supporto delle attività operative nella corretta tempistica.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono monitorati o gestiti

centralmente sotto il controllo della Tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente

gestione delle risorse finanziarie.

Per una descrizione dei fondi e linee di credito a disposizione del Gruppo per gestire il rischio di liquidità e per

una informativa sui covenant in essere si rimanda a quanto descritto nel capitolo Fatti di rilievo relativi alla

Società Italtel S.p.A. della Relazione sulla gestione e nella Nota 26.

I debiti verso fornitori scaduti al 31 dicembre 2016 sono 24,0 milioni di Euro, al netto dello scaduto tecnico

(entro 30 giorni) ed eventuali contestazioni.

Di questi, 8,8 milioni di Euro entro 60 giorni, 4,6 milioni di Euro entro 90 giorni e 10,6 milioni di Euro oltre i 90

giorni.

Bilancio consolidato

[85]

Rischio di credito

Il rischio del credito è il rischio che un cliente o una controparte commerciale o finanziaria causi una perdita

finanziaria non adempiendo ad un’obbligazione di pagamento.

La massima esposizione teorica al rischio di credito al 31 dicembre 2016 è rappresentata dal valore contabile

delle Altre attività, dei Crediti commerciali delle Attività finanziarie a breve termine e delle Disponibilità liquide

presso banche, istituti finanziari e postali per complessivi 162.126 migliaia di Euro (187.112 migliaia di Euro al

31 dicembre 2015).

Le attività finanziarie sono rilevate in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di

inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente

e considerando i dati storici.

La direzione finanziaria del Gruppo monitora mensilmente il rischio di esigibilità del credito, scaduti e linee di

credito affidate per i maggiori clienti di ciascuna società del Gruppo.

L’esposizione più rilevante è quella relativa ai crediti commerciali verso clienti. Al 31 dicembre 2016 i Crediti

commerciali per 125.296 migliaia di Euro (87.252 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015) sono iscritti al netto di

una svalutazione accumulata di 9.843 migliaia di Euro (9.198 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015).

Al 31 dicembre 2016 lo scaduto dei crediti commerciali al netto del fondo svalutazione è pari a 16,68 milioni di

Euro (14,67 milioni di Euro al 31 dicembre 2015), di questi 2,34 milioni di Euro sono compensabili con debiti

per forniture e 8,82 milioni di Euro sono relativi allo scaduto tecnico (entro i 30 giorni).

Le disponibilità liquide del Gruppo sono depositate presso primarie controparti.

Rischio di tasso d’interesse

Il Gruppo utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi a

vista. Inoltre, le società del Gruppo effettuano su base ricorrente cessione di crediti derivanti dalla loro attività

commerciale. Variazioni nei livelli dei tassi di interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle

varie forme di finanziamento, di impiego e di cessione di crediti, incidendo sul livello degli oneri finanziari netti

del Gruppo.

Rischio di cambio

Il Gruppo è soggetto al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi delle valute in quanto opera in

un contesto internazionale.

Il Gruppo Italtel conclude operazioni di acquisto e in misura minore di vendita in Dollari USA. Poiché l’Euro è

la valuta di rappresentazione del bilancio consolidato del Gruppo, eventuali variazioni del rapporto di cambio tra

l’Euro e il Dollaro USA determinano i seguenti effetti:

l’apprezzamento dell’Euro ha effetti potenzialmente positivi sulla redditività operativa e negativi sui ricavi

delle vendite e delle prestazioni;

il deprezzamento dell’Euro ha effetti potenzialmente negativi sulla redditività operativa e positivi sui ricavi

delle vendite e delle prestazioni.

Operazioni espresse in altre valute diverse dall’Euro sono poco significative rispetto alle attività del Gruppo

Italtel; pertanto, gli effetti delle variazioni dei rapporti di cambio tra l’Euro e valute estere diverse dal Dollaro

USA potrebbero influenzare, in modo marginale, il risultato d’esercizio del Gruppo.

Il Gruppo, al fine di ridurre gli effetti delle variazioni di cambio tra Euro e Dollaro americano, è parte di contratti

derivati con lo scopo di coprire i rischi di cambio sugli acquisti nominati in Dollari americani. Nei bilanci

predisposti in accordo agli IFRS omologati dalla Commissione Europea i contratti derivati devono essere valutati

al relativo Fair Value alla data di riferimento del bilancio. I nozionali di tali contratti derivati sono dettagliabili

come segue:

Bilancio consolidato

[86]

(*) Controvalore al cambio del 31 dicembre

Al 31 dicembre 2016 e 2015 il Fair Value dei contratti derivati in essere risultava come segue:

31/12/2016 31/12/2015

Coperture su rischi di cambio 1.344 4.697

Il valore del Fair Value indicato nella tabella sopra è stato imputato come provento nel conto economico

rispettivamente nel 2016 e nel 2015.

Le operazioni di copertura cambi aperte al 31 dicembre 2016 hanno tutte scadenza tra gennaio e giugno 2017.

Alcune società controllate del Gruppo sono localizzate in paesi non appartenenti all’Unione Monetaria Europea.

Poiché la valuta di riferimento per il Gruppo è l’Euro, i conti economici di tali società vengono convertiti in Euro

al cambio medio di periodo e, a parità di ricavi e di margini di valuta locale, variazioni dei tassi di cambio

possono comportare effetti sul controvalore in Euro di ricavi, costi e risultati economici.

Attività e passività delle società consolidate la cui valuta di conto è diversa dall’Euro possono assumere

controvalori in Euro diversi a seconda dell’andamento dei tassi di cambio. Come previsto dai principi contabili

adottati, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio netto, nella voce Riserva differenze

da conversione.

Nota 6 Criteri seguiti per realizzare il passaggio dai Principi Contabili Italiani agli IFRS

omologati dalla Commissione Europea

Modalità di presentazione degli schemi di bilancio

Per lo schema di Stato patrimoniale è stato adottato il criterio “non corrente/corrente”, mentre per lo schema di

Conto economico è stato adottato lo schema che prevede la classificazione per natura delle componenti di costo.

Per lo schema di Rendiconto finanziario è stato adottato il metodo indiretto.

Forward(*) Altre forme(*) Totale

31 dicembre 2016 30.358 - 30.358

31 dicembre 2015 43.775 - 43.775

Bilancio consolidato

[87]

Nota 7 Immobili, impianti e macchinari

La voce Immobili, impianti e macchinari e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

2015 Terreni Fabbricati

Industriali

Impianti e

macchinari

Attrezza-

ture

industriali

Altri beni Immobiliz-

zazioni

in corso

Totale

Costo originario

Saldo al 1° gennaio 2015 327 24.285 26.431 52.826 79.813 87 183.769

Incrementi - 19 274 720 565 79 1.657

Svalutazioni / ripristini - - - - (29) (29)

Dismissioni - (27) (94) (1.788) (3.095) - (5.004)

Differenza di traduzione - - (42) - (225) - (267)

Riclassifiche - - (17) 20 18 (43) (22)

Saldo al 31 dicembre 2015 327 24.277 26.552 51.778 77.076 94 180.104

Fondo ammortamento

Saldo al 1° gennaio 2015 - (15.757) (23.665) (50.900) (77.841) - (168.163)

Ammortamenti - (705) (698) (989) (726) - (3.118)

Svalutazioni / ripristini - - - - - -

Dismissioni - 26 91 1.788 3.093 - 4.998

Differenza di traduzione - - 35 (1) 162 - 196

Riclassifiche - - - - 22 - 22

Saldo al 31 dicembre 2015 - (16.436) (24.237) (50.102) (75.290) - (166.065)

Valore netto contabile

Saldo al 1° gennaio 2015 327 8.528 2.766 1.926 1.972 87 15.606

Saldo al 31 dicembre 2015 327 7.841 2.315 1.676 1.786 94 14.039

2016 Terreni Fabbricati

Industriali

Impianti e

macchinari

Attrezza-

ture

industriali

Altri beni Immobiliz-

zazioni

in corso

Totale

Costo originario

Saldo al 1° gennaio 2016 327 24.277 26.552 51.778 77.076 94 180.104

Incrementi - 60 88 466 1.557 227 2.398

Svalutazioni / ripristini - - - - (16) (16)

Dismissioni - - (85) (250) (1.387) - (1.722)

Differenza di traduzione - - (16) - 143 - 127

Riclassifiche - - 35 118 126 (69) 210

Saldo al 31 dicembre 2016 327 24.337 26.574 52.112 77.515 236 181.101

Fondo ammortamento

Saldo al 1° gennaio 2016 - (16.436) (24.237) (50.102) (75.290) - (166.065)

Ammortamenti - (618) (618) (825) (871) - (2.932)

Svalutazioni / ripristini - - - - - -

Dismissioni - - 85 250 1.381 - 1.716

Differenza di traduzione - - 16 - (121) - (105)

Riclassifiche - - (18) (61) (83) - (162)

Saldo al 31 dicembre 2016 - (17.054) (24.772) (50.738) (74.984) - (167.548)

Valore netto contabile

Saldo al 1° gennaio 2016 327 7.841 2.315 1.676 1.786 94 14.039

Saldo al 31 dicembre 2016 327 7.283 1.802 1.374 2.531 236 13.553

Gli investimenti in immobilizzazioni materiali sono stati di 2.398 migliaia di Euro.

Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati investimenti in attrezzature industriali per 466 migliaia di Euro

riguardanti per lo più gli apparati utilizzati per lo sviluppo di soluzioni software e per i test plants dei prodotti

destinati al mercato. Sono stati investiti inoltre 1.557 migliaia di Euro in apparecchiature elettroniche e computer

Bilancio consolidato

[88]

per il rinnovo tecnologico dei sistemi informatici della Società e 60 migliaia di Euro per interventi di

manutenzione straordinaria del fabbricato della sede di Carini.

Al 31 dicembre 2016, i terreni, i fabbricati industriali, gli impianti e i macchinari, le attrezzature industriali e gli

altri beni, includono beni soggetti a ipoteche di primo grado, pegno e privilegio speciale, in relazione ai

finanziamenti ricevuti da Italtel S.p.A. e descritti nella nota 26.

Nota 8 Avviamento

La voce Avviamento e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

31/12/2016 31/12/2015

Valore al 1° gennaio 167.215 167.215

Incrementi - -

Svalutazioni (45.000) -

Valore al 31 dicembre 122.215 167.215

Il valore dell’avviamento al 1° gennaio 2016 si è originato conseguentemente all’assunzione del controllo

totalitario della ex Italtel S.p.A. da parte dell’allora controllante Italtel Acquisition S.p.A., denominata Italtel

S.p.A. dopo la fusione per incorporazione, e rappresenta la differenza tra il costo di acquisto e il patrimonio netto

consolidato al 31 dicembre 2000, al netto dell’ammortamento cumulato al 31 dicembre 2003 e della svalutazione

rilevata al 31 dicembre 2009 e al 31 dicembre 2011.

In conformità con lo IAS 36, l’Avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico bensì a un test

periodico di verifica sull’adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio (impairment test). Tale test

viene effettuato con riferimento all’unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (“cash generating unit”)

sulla quale l’avviamento è allocato. L’eventuale riduzione di valore dell’avviamento viene rilevata nel caso in

cui il Valore Recuperabile dell’avviamento risulti inferiore al suo valore di iscrizione in bilancio. Per Valore

Recuperabile si intende il maggiore tra il Fair Value dell’unità generatrice dei flussi finanziari e il relativo

Valore d’Uso.

Il test al 31 dicembre 2016 è stato condotto con il supporto di una primaria società di consulenza.

In base al principio IFRS 13 il Fair Value è definito come il prezzo che dovrebbe essere ricevuto per vendere

un’attività o che dovrebbe essere corrisposto per estinguere una passività in una transazione normale tra

partecipanti al mercato alla data della valutazione.

Ne consegue che, per la stima del Fair Value, si può far riferimento agli indicatori di valore espressi da

transazioni per attività similari effettuate all'interno dello stesso settore industriale, sui mercati regolamentati

oppure in contesto privato. Gli indicatori di valore sono generalmente espressi in forma di coefficienti

moltiplicatori riferiti a indicatori di redditività.

Nel caso di Italtel le modalità applicative utilizzate per la misurazione del Valore Recuperabile dell’Avviamento

possono essere riassunte come segue.

Relativamente al perimetro, data l’interdipendenza tra i flussi di cassa generati dalla capogruppo e dalle

controllate estere, il gruppo di attività della CGU di riferimento per il controllo dell’Avviamento è stato

identificato come corrispondente alla totalità delle attività operative del bilancio consolidato.

Relativamente alle metodologie, le stime del Valore Recuperabile sono state condotte con riferimento

all’approccio del Fair Value, come più sopra descritto, e del Valore d’uso sulla base dei flussi di cassa scontati

(metodo DCF). I dati finanziari prospettici per l’applicazione delle metodologie sono predisposti su base

consolidata e denominati in valuta Euro, e sono stati derivati dai dati previsionali aggiornati 2017-2023 del

Gruppo Italtel. Il piano è stato elaborato su un orizzonte temporale di sette anni, 2017–2023, ma ai fini

dell’impairment test sono stati considerati solamente i primi cinque anni, in linea con i principi contabili. Tale

Bilancio consolidato

[89]

Piano è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 9 gennaio 2017 e modificato con delibera

dell’8 maggio 2017.

Relativamente alle modalità applicative, per il metodo DCF è stato adottato un modello con periodo esplicito di

previsione dei flussi finanziari a cinque anni e valore residuo calcolato con algoritmo della rendita perpetua. Il

tasso di attualizzazione dei flussi finanziari e del valore residuo è il costo medio ponderato del capitale (WACC),

calcolato con le modalità di prassi e sulla base della struttura finanziaria prevalente per le società del settore. Nel

caso di specie il tasso utilizzato risulta dalla media ponderata dei tassi riferiti ai principali paesi di attività del

Gruppo.

Più in dettaglio i parametri relativi ai tassi finanziari medi utilizzati nella predisposizione dell’impairment test

approvato dal Consiglio di amministrazione in data 8 maggio 2017 preliminarmente all’approvazione del

bilancio, per la stima DCF del Valore Recuperabile delle attività della CGU su base consolidata sono i seguenti:

costo del capitale di rischio (KE) stimato con il Capital Asset Pricing Model compreso in una forbice tra

l’8,9% ed il 18,2% a seconda dei mercati di riferimento ed inclusivo di un Execution premium del 3,2%;

costo medio ponderato del capitale WACC corrispondente al tasso KE, in ipotesi di struttura finanziaria

interamente costituita da capitale proprio, e quindi pari all’ 11,5% (il WACC 2015 era pari all’11,6%);

tasso di crescita nominale del flusso finanziario perpetuo (G-Rate) in linea con il tasso di inflazione di lungo

periodo atteso tendenziale negli otto principali paesi in cui il Gruppo Italtel opera e pari al 2,14%.

Per i moltiplicatori si è fatto riferimento agli indicatori di valore del capitale impiegato di alcune società

comparabili quotate operanti nel settore dell’Information Technology. I moltiplicatori sono riferiti al risultato

previsionale dell’anno 2017. Più in dettaglio si sono utilizzati un moltiplicatore EV/EBITDA pari a 7,3 volte. I

moltiplicatori sono stati applicati ai dati previsionali di EBITDA normalizzato del Gruppo Italtel per l’anno 2017

al netto dell’ammortamento degli oneri pluriennali di ricerca e sviluppo.

Sulla base della metodologia sopra descritta, il valore recuperabile delle attività operative del Gruppo è stato

rivisto nell’intervallo tra 72 milioni di Euro (Fair Market Value) e 109 milioni di Euro (Value in use), a fronte di

un valore contabile delle stesse, al netto dei Tax Asset, pari a 154 milioni di Euro circa.

Il Valore Recuperabile, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36, è il maggiore fra il fair market value di un

asset ed il suo Valore d’uso. Tenuto conto delle differenze ottenute nei due casi utilizzati il Valore Recuperabile

è posto pari al Valore d’uso della CGU alla Data di riferimento, valutato 109 milioni di Euro, ed è confrontato

con il corrispettivo valore del Capitale Investito Netto, al netto dei Tax Asset, pari a 154 milioni di Euro. Da tale

confronto emerge una riduzione di valore di 45 milioni di Euro.

Pertanto gli Amministratori confermano la svalutazione dell’Avviamento di 45 milioni di Euro come emerge

dall’impairment test approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’8 maggio 2017.

Bilancio consolidato

[90]

Nota 9 Altre attività immateriali

La voce Altre attività immateriali e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Diritti di brevetto

industriale

e di utilizzazione

delle opere

dell’ingegno, licenze

e diritti simili

Costi di sviluppo Immobiliz-

zazioni

in corso

Altre Totale

Saldo al 1 gennaio 2015 1.387 22.576 133 - 24.096

Incrementi 909 15.450 252 - 16.611

Svalutazioni - - - - -

Dismissioni (29) - - - (29)

Differenze di conversione (13) - - - (13)

Ammortamenti (1.069) (15.584) - - (16.653)

Riclassifiche 24 - (24) - -

Saldo al 31 dicembre 2015 1.209 22.442 361 - 24.012

Incrementi 1.596 15.629 517 - 17.742

Svalutazioni - (8.261) (9) - (8.270)

Dismissioni - - - - -

Differenze di conversione 16 - - - 16

Ammortamenti (1.103) (14.972) - - (16.075)

Riclassifiche 232 18 (281) - (31)

Saldo al 31 dicembre 2016 1.950 14.856 588 - 17.394

Gli investimenti dell’esercizio in immobilizzazioni immateriali sono stati di 17.742 migliaia di Euro. In

particolare sono stati investiti 15.629 migliaia di Euro in attività di Sviluppo e innovazione e 1.596 migliaia di

Euro in diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno, licenze e diritti simili, che

riguardano principalmente software applicativi acquisiti in licenza d’uso a tempo illimitato e progetti di sviluppo

di software.

Negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e 2015 le attività di Ricerca e Sviluppo effettuate dal Gruppo Italtel

risultano dettagliabili come segue:

31/12/2016 31/12/2015

Attività di Ricerca e Sviluppo effettuate 31.755 31.791

di cui:

- capitalizzati 15.647 15.450

- rilevati a Conto economico dell’esercizio 16.108 16.341

Svalutazioni costi di sviluppo 8.261 -

Ammortamenti dell’esercizio su costi di sviluppo 14.972 15.584

Il valore netto di attività immateriali riferite ai Costi di sviluppo è risultato pari a 14.856 migliaia di Euro e

22.442 migliaia di Euro rispettivamente al 31 dicembre 2016 e 2015.

I Costi di Sviluppo sono stati capitalizzati in quanto la Società ritiene tali investimenti recuperabili tramite i

ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti, previsti nel 2017 e negli anni successivi. La valutazione ha preso

in considerazione il mercato di riferimento dei prodotti proprietari, le caratteristiche dei singoli prodotti

comparate con i principali competitors e la visibilità attuale.

Sulla base della suddetta analisi, dei ricavi dei prodotti proprietari in significativa flessione nel 2016 e sulla base

di quanto previsto nel piano industriale 2016-2023 che prevede una rifocalizzazione della strategia sui prodotti

proprietari, la Società la Società ha svalutato costi di sviluppo capitalizzati in esercizi precedenti per 8.261

migliaia di Euro.

Bilancio consolidato

[91]

Nota 10 Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto

La voce Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto presenta la seguente movimentazione:

31/12/2016 31/12/2015

Valore al 1° gennaio 194 194

Adeguamento dell’esercizio - -

Riclassifiche alla voce “Attività non correnti disponibili per la vendita” - -

Valore al 31 dicembre 194 194

Al 31 dicembre 2016 nessuna delle entità collegate aveva titoli quotati in mercati regolamentati.

Nota 11 Attività finanziarie a medio e lungo termine

La voce Attività finanziarie a medio e lungo termine e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Partecipazio

ni in altre

società

Titoli diversi

dalle

partecipazioni

Crediti finanziari

e altre attività non

correnti

Ratei e risconti

finanziari

Totale

Saldo al 1 gennaio 2015 125 - 2.007 - 2.132

Acquisizioni / movimenti

del periodo 100 - 2.945 348 3.393

Riclassifiche - - 5.062 - 5.062

Saldo al 31 dicembre 2015 225 - 10.014 348 10.587

Acquisizioni / movimenti

del periodo 2 - (3) (151) (152)

Saldo al 31 dicembre 2016 227 - 10.011 197 10.435

Le partecipazioni in altre società sono tutte valutate al costo.

L’incremento di 2 migliaia di Euro riguarda lo 0,04% della partecipazione Parco scientifico e tecnologico della

Sicilia S.c.p.A. trasferito dal Consorzio Italtel Telesis in liquidazione a Italtel S.p.A.

Con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016 si è conclusa la liquidazione del Consorzio Italtel Telesis la

cui cancellazione dal Registro delle Imprese è avvenuta il 24 gennaio 2017.

Non si rilevano altre variazioni nelle partecipazioni in altre società. L’elenco è esposto nella Nota 46.

I crediti finanziari e altre attività non correnti, sono composti essenzialmente da 8.009 migliaia di Euro relativi a

due conti correnti vincolati a garanzia dei finanziamenti erogati da Banca Intesa San Paolo S.p.A. e Cassa

Depositi e Prestiti S.p.A. per le attività di ricerca e sviluppo per i progetti denominati PAIMS e SIS, aventi

scadenza il 31/12/2020, e dal conto corrente di 2.000 migliaia di Euro vincolato. Tale vincolo sarà mantenuto

fino al rilascio da parte della Società Italtel S.p.A., di una nuova fidejussione entro il 30 settembre 2017 per

risolvere la condizione sospensiva prevista dal contratto d’affitto con effetto retroattivo al 1° gennaio 2016.

I risconti attivi finanziari si riferiscono alla quota a lungo termine, con scadenza 2020, delle spese sostenute per

l’erogazione dei finanziamenti per progetti di ricerca denominati PAIMS e SIS erogati nel corso del 2015.

Si ritiene che il valore contabile delle altre attività finanziarie approssimi il loro Fair Value.

Nota 12 Altre attività

La voce Altre attività risulta così composta:

31/12/2016 31/12/2015

Depositi cauzionali 288 544

Crediti verso Erario 6.165 6.339

Crediti verso Erario chiesti a rimborso 111 6.398

Altri 1.410 290

Fondo svalutazione crediti diversi non correnti (4.725) (2.894)

Totale 3.249 10.677

Bilancio consolidato

[92]

I Crediti verso Erario sono pari a 6.165 migliaia di Euro e includono un saldo di 4.854 migliaia di Euro riferito ai

crediti verso l’Erario per ritenute d’acconto subite all’estero la cui scadenza è prevista nel medio-lungo termine,

in un periodo compreso fra 2 e 8 anni. I crediti verso l’Erario di dubbia recuperabilità sono stati interamente

svalutati per 4.725 migliaia di Euro (di cui 4.353 migliaia di Euro riferiti ai crediti per ritenute d’acconto estere).

Nel corso dell’esercizio sono stati incassati i crediti verso l’Erario chiesti a rimborso relativi all’IRES 2004 e

all’IRAP 2007 per 6.363 migliaia di Euro. Il residuo da incassare si riferisce principalmente agli interessi

maturati nel 2017 sul credito IRAP 2007.

La voce Altri include i risconti attivi a lungo termine per la sospensione di costi di competenza di esercizi

successivi oltre i 12 mesi. L’incremento del saldo è dovuto essenzialmente alla rilevazione dei canoni anticipati

per 1.166 migliaia di Euro pagati nell’anno 2016 per l’affitto degli uffici di Castelletto sulla base dei nuovi

accordi stipulati con la società proprietaria dell’immobile per il periodo 2016-2024.

Si ritiene che il valore contabile delle altre attività, al netto dei fondi, approssimi il loro Fair Value.

Nota 13 Imposte anticipate

La voce Imposte anticipate risulta così composta:

31/12/2016 31/12/2015

Imposte differite attive 65.643 77.717

Imposte differite passive (2.291) (3.701)

Totale 63.352 74.016

Il Gruppo ha compensato le attività e passività per imposte differite perché sussiste il diritto legale alla

compensazione.

Il dettaglio della composizione per natura delle imposte differite risulta come segue:

Imposte differite attive Imposte differite passive

31/12/2016 31/12/2015 31/12/2016 31/12/2015

Differenze temporanee originate da:

- Contributi in conto capitale e in conto esercizio - - 1.615 2.501

- Ammortamenti anticipati - - - 119

- Fondo svalutazione crediti 2.198 2.287 - -

- Fondo svalutazione rimanenze 12.502 12.083 - -

- Ammortamenti beni materiali e immateriali 24 140 - -

- Altri fondi per oneri e rischi 526 967 - -

- Eccedenza interessi passivi riportabili - 11.385 - -

- Altre 172 28 - 381

- Per differenze temporanee attinenti alla succursale estera

colombiana in accordo con le leggi fiscali locali 539 402

- Per differenze temporanee attinenti alle società

controllate estere in accordo con le leggi fiscali locali 3.800 5.038 - -

- Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali della Italtel

S.p.A. 44.379 44.379 - -

- Imposte anticipate attinenti a perdite fiscali delle società

controllate estere 551 284 - -

Variazioni per adozione principi IFRS

- Attualizzazione fondo TFR - - 664 688

- Attualizzazione fondo TFR Rivisto (1) 952 724 - -

- Rettifica calcolo ammortamenti delle immobilizzazioni - - 12 12

- Rettifiche di consolidamento - - - -

Totale 65.643 77.717 2.291 3.701 (1) L’applicazione obbligatoria, a partire dal 1° gennaio 2013, della versione rivista del principio contabile internazionale IAS 19 (Benefici per dipendenti), ha

comportato la rideterminazione dei valori patrimoniali ed economici comparativi al 31 dicembre 2012 secondo quanto previsto dallo IAS 8.

Bilancio consolidato

[93]

Le valutazioni di fine esercizio sono state effettuate in relazione al Piano Industriale 2017-2023 e la riduzione

delle Imposte differite è sostanzialmente imputabile alla svalutazione del valore relativo all’eccedenza degli

interessi passivi riportabili a nuovo.

Lo stanziamento delle imposte anticipate e differite è stato aggiornato alla fine del precedente esercizio, tenendo conto

della prevista riduzione al 24% dell’aliquota IRES, a decorrere dal 2017, come definito dalla Legge di Stabilità 2016

(legge n. 208/15) all’art. 1, c. 61; l’effetto in termini di imposte differite sul conto economico ha generato maggiori

imposte sul reddito per 9.735 migliaia di Euro mentre 106 migliaia di Euro sono state contabilizzate direttamente nel

patrimonio netto.

La riduzione di 10.000 migliaia di Euro è fondamentalmente imputabile alla svalutazione delle imposte differite

attive sulle eccedenze di interessi passivi riportabili in rapporto al margine operativo lordo fiscale.

Al 31 dicembre 2016 il bilancio di Italtel S.p.A. presenta un ammontare di differenze temporanee e perdite

fiscali pari a 241.041 migliaia di Euro (281.232 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015), con imposte differite

complessive pari a 59.001 migliaia di Euro (68.694 migliaia di Euro nel 2015) di cui 44.379 migliaia di Euro

relative a perdite fiscali e 14.622 migliaia di Euro relative ad altre poste. Le previsioni di recuperabilità delle

perdite fiscale sono in linea con il Piano Industriale 2017-2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione

dell’8 maggio 2017.

Al 31 dicembre 2016 la Società presenta un ammontare di imposte anticipate non iscritte a bilancio, relative a

differenze temporanee, per 38.206 migliaia di Euro (21.947 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015).

Le imposte anticipate relative al branch office Colombia sono generate da differenze temporanee attinenti la

succursale e determinate in accordo con le leggi fiscali locali.

Le imposte anticipate attinenti a perdite fiscali delle società controllate estere dell’anno si riferiscono al Brasile

per 427 migliaia di Euro, all’Ecuador per 82 migliaia di Euro e alla Germania per 42 migliaia di Euro. Al 31

dicembre 2015 si riferivano al Brasile.

Al 31 dicembre 2016 e 2015 le Imposte differite attive e le Imposte differite passive riferibili direttamente alla

voce di Patrimonio netto “Perdite esercizi precedenti portate a nuovo” per prima adozione degli IAS/IFRS sono

dettagliabili come segue:

Differite attive Differite passive

31/12/2016 31/12/2015 31/12/2016 31/12/2015

- Attualizzazione fondo TFR(1) 952 724 - -

Totale 952 724 - - (1)L’applicazione obbligatoria, a partire dal 1° gennaio 2013, della versione rivista del principio contabile internazionale IAS 19 (Benefici per dipendenti),

ha comportato la rideterminazione dei valori patrimoniali ed economici comparativi al 31 dicembre 2012 secondo quanto previsto dallo IAS 8.

Bilancio consolidato

[94]

Nota 14 Rimanenze

La voce Rimanenze e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

2015

Materie prime,

sussidiarie

e di consumo

Lavori in corso

e prodotti

in corso

di lavorazione

Prodotti finiti

e merci

Acconti Totale

Rimanenze lorde

Saldo al 1° gennaio 4.538 18.408 58.676 25 81.647

Variazioni dell’esercizio (464) 8.611 (8.007) 16 156

Saldo al 31 dicembre 4.074 27.019 50.669 41 81.803

Fondo svalutazione rimanenze

Saldo al 1° gennaio (4.538) (10.429) (37.596) - (52.563)

(Accantonamenti) / Utilizzi 464 87 4.896 - 5.447

Saldo al 31 dicembre (4.074) (10.342) (32.700) - (47.116)

Rimanenze nette

Saldo al 31 dicembre - 16.677 17.969 41 34.687

2016

Materie prime,

sussidiarie

e di consumo

Lavori in corso

e prodotti

in corso

di lavorazione

Prodotti finiti

e merci

Acconti Totale

Rimanenze lorde

Saldo al 1° gennaio 4.074 27.019 50.669 41 81.803

Variazioni dell’esercizio 39 (919) 8.452 (41) 7.531

Saldo al 31 dicembre 4.113 26.100 59.121 - 89.334

Fondo svalutazione rimanenze

Saldo al 1° gennaio (4.074) (10.342) (32.700) - (47.116)

(Accantonamenti) / Utilizzi (39) (5) (1.795) - (1.839)

Saldo al 31 dicembre (4.113) (10.347) (34.495) - (48.955)

Rimanenze nette

Saldo al 31 dicembre - 15.753 24.626 - 40.379

Gli acconti sono costituiti da anticipi contrattuali corrisposti per forniture non ancora avvenute di beni da

iscrivere fra le rimanenze.

Nella voce Accantonamenti/Utilizzi è inclusa la svalutazione di rimanenze connesse a prodotti proprietari per

1.743 migliaia di Euro.

Al 31 dicembre 2016 e 2015 i beni inclusi tra le Rimanenze sono costituiti a garanzia per finanziamenti in essere

a tali date.

Nota 15 Crediti commerciali

La voce Crediti commerciali risulta così composta:

31/12/2016 31/12/2015

Crediti verso clienti 135.053 96.364

Crediti verso società collegate 86 86

Svalutazione cumulata crediti (9.843) (9.198)

Totale crediti netti 125.296 87.252

Bilancio consolidato

[95]

La movimentazione delle svalutazioni cumulate dei crediti è dettagliabile come segue:

31/12/2016 31/12/2015

Saldo al 1° gennaio 9.198 9.267

Variazioni dell’esercizio:

- Incrementi 1.072 68

- Utilizzi (436) (137)

- Differenze di conversione valute estere 9 -

Saldo al 31 dicembre 9.843 9.198

Gli incrementi delle svalutazioni cumulate dei crediti sono stati rilevati a conto economico alla voce Altri costi

operativi.

I crediti verso il Gruppo Telecom Italia e il Gruppo Cisco sono dettagliati nella Nota 42 – Rapporti con entità

correlate.

Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-soluto in essere al 31 dicembre 2016 ammontano a 72,2 milioni

di Euro (al 31 dicembre 2015 ammontavano a 118,1 milioni di Euro).

Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro Fair Value.

Di seguito si elencano i crediti commerciali espressi in valute diverse dall’Euro, valuta funzionale del Gruppo: (migliaia)

31/12/2016 31/12/2015

Valuta estera Euro Valuta estera

Dollaro USA 38.645 36.662 35.637

Sterlina inglese 33 38 137

Real brasiliano 45.734 13.332 24.706

Nuevo Sol peruviano 9.954 2.812 39.333

Zloty polacco 3.239 734 2.552

Riyal saudita - - 763

Peso colombiano 3.646.828 1.151 1.899.620

Peso filippino - - 1.193

Pesos argentino 18.383 1.097 15.682

Nota 16 Crediti per imposte correnti

La voce Crediti per imposte correnti al 31 dicembre 2016, pari a 3.185 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2015 era

786 migliaia di Euro) rappresenta l’eccedenza degli acconti d’imposta versati da alcune società estere.

Nota 17 Altri crediti e attività

La voce Altri crediti e attività risulta così composta:

31/12/2016 31/12/2015

Crediti verso il personale 1.881 1.345

Crediti verso enti previdenziali 599 2.413

Ratei e risconti attivi 1.450 1.802

Crediti tributari a breve 2.518 2.545

Crediti verso lo Stato per sovvenzioni e contributi 9.685 10.367

Altri crediti diversi 1.706 3.053

Svalutazione cumulata crediti (477) (1.410)

Totale 17.362 20.115

Bilancio consolidato

[96]

Le posizioni creditorie verso il personale dipendente si riferiscono principalmente ad anticipi erogati per trasferte

di lavoro (934 migliaia di Euro) e anticipi ai dipendenti per il Contratto di solidarietà e ore di sciopero effettuati

nel mese di dicembre e trattenuti a gennaio 2017 (639 migliaia di Euro).

I crediti verso enti previdenziali sono interamente riferiti ai crediti dell’Italtel S.p.A. verso l’INPS per le

retribuzioni anticipate dall’azienda al personale in CIGS/CDS (Cassa Integrazione Guadagni

Straordinaria/Contratti Di Solidarietà) per il periodo 12 aprile 2014-31 dicembre 2016 per le sedi di Settimo

Milanese, Roma e Carini. Nell’esercizio 2016 tali crediti si decrementano di 1.760 migliaia di Euro a seguito

dell’autorizzazione ottenuta dall’INPS per la loro compensazione con i debiti previdenziali.

I ratei e risconti attivi includono i risconti dei costi di competenza dell’esercizio successivo.

I Crediti verso lo Stato per sovvenzioni e contributi si riferiscono a contributi in conto esercizio e in conto

capitale per progetti di Ricerca e Sviluppo della società Italtel S.p.A. per i quali esiste la ragionevole certezza del

loro riconoscimento come previsto dal paragrafo 7 del principio contabile internazionale IAS 20.

Gli Altri crediti diversi sono pari a 1.706 migliaia di Euro e si decrementano di 1.347 migliaia di Euro rispetto al

31 dicembre 2015. La variazione è determinata principalmente dall’incasso di 642 migliaia di Euro riferiti ai

crediti verso Ifitalia per interessi maturati sui crediti d’imposta ceduti in anni precedenti e dalla chiusura di

vecchi crediti dei branch office Filippine e Guatemala per 916 migliaia di Euro ritenuti non recuperabili e

interamente svalutati in anni precedenti.

Si ritiene che il valore contabile delle altre attività approssimi il loro Fair Value.

Nota 18 Attività finanziarie a breve termine

La voce Attività finanziarie a breve termine e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

31/12/2016 31/12/2015

Altri crediti finanziari 2.655 11

Ratei e risconti finanziari attivi a breve termine 125 214

Crediti finanziari verso controllate non consolidate - 618

Fondi monetari / Titoli 274 3.262

Attività per derivati di copertura 1.344 3.297

Totale 4.398 7.402

Gli Altri crediti finanziari si incrementano principalmente per la rilevazione dei crediti verso società di factoring

a fronte delle cessioni di crediti commerciali effettuate a fine anno e liquidate in data 2 gennaio 2017.

Il credito di 618 migliaia di Euro verso la società controllata non consolidata Consorzio Italtel Telesis si

decrementa in quanto, con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016 si è conclusa la liquidazione del

Consorzio, la cui cancellazione dal Registro delle Imprese è avvenuta il 24 gennaio 2017.

L’importo di 3.262 migliaia di Euro di Fondi monetari al 31 dicembre dell’anno precedente si riferiva ad

investimenti in fondi costituiti da titoli del debito pubblico dello stato argentino liquidabili ed esigibili a

brevissimo termine, incassati nel corso dell’anno.

Le attività per derivati di copertura sono pari a 1.344 migliaia di Euro e rappresentano la valutazione al 31

dicembre 2016 dei contratti stipulati a copertura dei rischi di cambio.

Si ritiene che il valore contabile delle altre attività finanziarie approssimi il loro Fair Value.

Bilancio consolidato

[97]

Nota 19 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti e Banche conti correnti vincolati

La voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti risulta così composta:

31/12/2016 31/12/2015

Disponibilità liquide presso banche, istituti finanziari e postali 18.641 58.244

Assegni 7.254 3.334

Cassa 103 88

Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 25.998 61.666

Gli assegni sono principalmente detenuti dalla società Italtel Argentina S.A. per 7.254 migliaia di Euro e sono

titoli incassabili entro sessanta giorni dalla data di bilancio.

I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti a un rischio di variazione di valore

non significativo.

Nota 20 Capitale sociale

Al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015 il capitale sociale di Italtel S.p.A. è pari a 2.000 migliaia di Euro

diviso in nr. 2.000.000 azioni ordinarie del valore di Euro 1,00 cadauna.

Al 31 dicembre 2016 tutte le azioni emesse risultano sottoscritte e versate, non risultano emesse azioni

privilegiate.

Nota 21 Riserve

La voce Riserve risulta così composta:

31/12/2016 31/12/2015

Riserva da apporto di Strumenti Finanziari Partecipativi 98.728 98.728

Totale 98.728 98.728

La Riserva da apporto di Strumenti Finanziari Partecipativi è generata dalle operazioni straordinarie sul capitale

poste in essere in conformità all’Accordo di Ristrutturazione.

Tale riserva è stata costituita in data 27 marzo 2013 per effetto della sottoscrizione di Strumenti Finanziari

Partecipativi per complessivi 153.035.272 Euro, del valore nominale di Euro 1,00 ciascuno, convertibili in azioni

della società Italtel S.p.A. al verificarsi di determinati eventi previsti dal relativo regolamento. Tali Strumenti

Finanziari Partecipativi sono stati sottoscritti tramite il conferimento dei crediti nei confronti della società, per

pari importo, da parte delle Banche (Unicredit, BPM, GE Capital, Banco Popolare, Centrobanca, Banco di

Brescia), Cisco e Telecom Italia. In data 27 marzo 2013 l’assemblea straordinaria dei soci di Italtel S.p.A., ha

deliberato l’integrale copertura delle perdite risultanti dalla situazione patrimoniale al 31 dicembre 2012 redatta

ai sensi degli articoli 2446, comma 1, e 2447 del Codice Civile mediante l’utilizzo della Riserva da apporto di

Strumenti Finanziari Partecipativi per 54.306.783 Euro.

Bilancio consolidato

[98]

Nota 22 Azioni proprie

Al 31 dicembre 2016 e 31 dicembre 2015 non risultano Azioni proprie in portafoglio.

Nota 23 Altre riserve incluso Utile / (perdita) dell’esercizio e Riserve di Terzi

La voce risulta così composta:

31/12/2016 31/12/2015

Perdite esercizi precedenti riportate a nuovo (60.063) (40.577)

Riserva da conversione valutaria (6.891) (6.713)

Utile / (perdita) dell’esercizio (97.934) (18.764)

Totale (164.888) (66.054)

Con riferimento alla ripatrimonializzazione della società controllata Italtel S.p.A, in data 27 marzo 2013 Italtel

Group S.p.A., in qualità di socio unico della Italtel S.p.A., ha deliberato, in sede straordinaria, di ripianare

integralmente la perdita di Euro 169.165.031 risultante dalla situazione patrimoniale al 31 dicembre 2012 redatta

dalla Società ai sensi degli articoli 2446, comma 1, e 2447 Codice Civile come segue:

per 114.858.248 mediante la riduzione del capitale sociale da Euro 116.858.248 a Euro 2.000.000;

per Euro 54.306.783 mediante l’utilizzo della riserva di patrimonio netto di pari ammontare creatasi per

effetto della sottoscrizione di Strumenti Finanziari Partecipativi ai sensi dell’articolo 2346, sesto comma, c.c.,

per complessivi Euro 153.035.272, del valore nominale di 1 euro ciascuno, convertibili in azioni della società

al verificarsi di determinati eventi previsti dal relativo regolamento, sottoscritti tramite il conferimento dei

crediti nei confronti della società per pari importo.

Al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015 risultano Strumenti Finanziari Partecipativi di Italtel S.p.A. per

98.728 migliaia di Euro, al netto dell’attribuzione di quota delle altre riserve di patrimonio netto e del risultato

del periodo.

La Riserva da conversione valutaria rappresenta gli effetti originati dalla conversione in Euro dei bilanci delle

controllate che redigono i propri bilanci in valuta funzionale diversa dall’Euro.

La movimentazione della Riserva da conversione valutaria è dettagliabile come segue:

2016 2015

Saldo al 1° gennaio (6.713) (2.986)

Conversione dei patrimoni netti di apertura e rettifiche di consolidamento (189) (2.690)

Conversione Utile / (perdita) dell’esercizio 11 (1.037)

Saldo al 31 dicembre (6.891) (6.713)

Nota 24 Fondi per benefici ai dipendenti

La voce Fondi per benefici ai dipendenti risulta così composta:

31/12/2016 31/12/2015

Trattamento di Fine Rapporto 19.680 18.814

Indennità per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro 550 561

Fondi benefici differiti dipendenti società estere 130 48

Totale 20.360 19.423

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) si riferisce solo a Italtel S.p.A.

Con l’entrata in vigore nel corso del 2007 delle disposizioni previste dalla riforma previdenziale le situazioni

patrimoniali redatte dopo tale riforma devono applicare criteri di valutazione coerenti con la nuova normativa,

Bilancio consolidato

[99]

illustrata nella nota 2 – I – Benefici ai dipendenti, valutando ai fini IAS solo la passività relativa al TFR maturato

con la previgente normativa. Quanto maturato dopo la riforma previdenziale rappresenta un piano di retribuzione

a contributi definiti in quanto tali versamenti non comportano ulteriori obblighi a carico dell’azienda connessi

all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente.

In applicazione del Principio Contabile IAS 19 per la valutazione del TFR è stata utilizzata la metodologia

denominata “Projected Unit Credit Cost” utilizzando le seguenti ipotesi:

31/12/2016 31/12/2015

IPOTESI ECONOMICHE

Incremento del costo della vita 1,5% annuo 1,75% annuo

Tasso di attualizzazione 1,31% annuo 2,03% annuo

Incremento retributivo - -

Tasso annuo incremento TFR 2,63% annuo 2,81% annuo

IPOTESI DEMOGRAFICHE

Probabilità di decesso

Dati della popolazione italiana rilevate

dall’ISTAT nell’anno 2007, distinte

per sesso

Dati della popolazione italiana rilevate

dall’ISTAT nell’anno 2007, distinte

per sesso

Probabilità di invalidità Tabelle distinte per sesso, adottate nel

modello INPS per le proiezioni al 2010.

Tali probabilità sono state costruite

partendo dalla distribuzione per età e

sesso delle pensioni vigenti al 1° gennaio

1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986

relative al personale

del ramo credito

Tabelle distinte per sesso, adottate nel

modello INPS per le proiezioni al 2010.

Tali probabilità sono state costruite

partendo dalla distribuzione per età e

sesso delle pensioni vigenti al 1° gennaio

1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986

relative al personale

del ramo credito

Probabilità di dimissioni

Sono state considerate delle frequenze

annue del 3%

Sono state considerate delle frequenze

annue del 3%

Probabilità di pensionamento Si è supposto il raggiungimento del primo

dei requisiti pensionabili validi per

l'Assicurazione Generale Obbligatoria

Si è supposto il raggiungimento del primo

dei requisiti pensionabili validi per

l'Assicurazione Generale Obbligatoria

Probabilità di anticipazione

Si è supposto un valore annuo per anno

del 3%

Si è supposto un valore annuo per anno

del 3%

La movimentazione del Trattamento di Fine Rapporto risulta dettagliabile come segue:

31/12/2016 31/12/2015

Saldo al 1° gennaio 18.862 22.354

Rettifica IFRS – perdite (utili)/ attuariali Italtel S.p.A. 950 (1.246)

Incremento dell’esercizio S.p.A. 377 315

Incremento dell’esercizio società estere 82 6

Utilizzi dell’esercizio Italtel S.p.A. (461) (2.567)

Utilizzi dell’esercizio società estere - -

Saldo al 31 dicembre 19.810 18.862

La perdita attuariale calcolata per l’esercizio 2016 è di 950 migliaia di Euro, mentre nel precedente esercizio si

rilevavano utili attuariali per 1.246 migliaia di Euro.

L’incremento dell’esercizio rappresenta essenzialmente solo gli oneri per “Interest cost” per 377 migliaia di Euro

al 31 dicembre 2016 (315 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015).

La movimentazione del fondo Indennità per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro risulta dettagliabile

come segue:

31/12/2016 31/12/2015

Saldo al 1° gennaio 561 881

Accantonamento dell’esercizio - -

Utilizzi dell’esercizio (11) (320)

Saldo al 31 dicembre 550 561

Bilancio consolidato

[100]

Nota 25 Fondi per rischi e oneri

La voce Fondi per rischi e oneri e la relativa movimentazione risultano così dettagliabili:

Garanzie

contrattuali

Rischi diversi Totale

Saldi al 1 gennaio 2015 88 8.237 8.325

Variazioni dell’esercizio:

- Incrementi - 1.663 1.663

- Utilizzi / Rilasci (7) (3.303) (3.310)

- Differenze di conversione (15) (86) (101)

Saldi al 31 dicembre 2015 66 6.511 6.577

Variazioni dell’esercizio:

- Incrementi - 878 878

- Incremento per accantonamento del fondo ristrutturazione

personale - 16.800 16.800

- Utilizzi / Rilasci (5) (3.552) (3.557)

- Differenze di conversione 11 (41) (30)

Saldi al 31 dicembre 2016 72 20.596 20.668

Il fondo Garanzie contrattuali rappresenta il valore stimato dei costi da sostenere per l’assistenza tecnica

garantita su impianti venduti.

Il fondo Rischi diversi di 3.796 migliaia di Euro al 31 dicembre 2016 (6.511 migliaia di Euro al 31 dicembre

2015) è relativo a rischi legati a contenziosi in corso per 1.203 migliaia di Euro, a perdite future sui lavori in

corso per 440 migliaia di Euro e a rischi di natura fiscale, relativi ad attività di società estere, per 2.148 migliaia

di Euro, oltre al fondo indennità suppletiva di clientela per 5 migliaia di Euro.

Nell’esercizio in corso sono stati accantonati inoltre 16.800 migliaia di Euro per il personale nell’ambio della

ristrutturazione prevista dal Piano Industriale 2017-2023

Nota 26 Passività finanziarie a medio-lungo termine e a breve termine

Le voci Passività finanziarie a medio-lungo termine e a breve termine risultano così composte:

31/12/2016 31/12/2015

Breve Medio-lungo Totale Breve Medio-lungo Totale

Finanziamenti bancari con garanzia

reale 126.750 - 126.750 - 124.560 124.560

Finanziamenti senza garanzia reale 179 2.862 3.041 - 3.041 3.041

Finanziamenti senza garanzia reale

a tassi agevolati 8.491 17.283

25.774 8.829 25.728 34.557

Finanziamenti da altri finanziatori - - - - - -

Passività per locazioni finanziarie 107 155 262 41 56 97

Finanziamenti a medio-lungo

termine 135.527 20.300 155.827 8.870 153.385 162.255

Finanziamenti bancari a breve 98.722 - 98.722 86.690 - 86.690

Totale debiti verso enti

finanziatori 234.249 20.300 254.549 95.560 153.385 248.945

Altri debiti 618 - 618 944 - 944

Ratei e risconti passivi 112 - 112 120 - 120

Totale 234.979 20.300 255.279 96.624 153.385 250.009

Bilancio consolidato

[101]

I sopraindicati finanziamenti a medio-lungo termine, inclusa la quota a breve, sono rimborsabili come segue:

31/12/2016 31/12/2015

- entro un anno 135.527 8.870 - tra uno e due anni 6.977 78.330 - tra due e tre anni 6.630 33.038 - tra tre e quattro anni 6.679 35.381 - tra quattro e cinque anni 14 6.636

- oltre cinque anni - - Totale 155.827 162.255

Al 31 dicembre 2016 i finanziamenti a medio-lungo termine, inclusa la quota a breve, presentano le seguenti

caratteristiche:

Tasso variabile Tasso fisso 31/12/2016

- entro un anno 127.036 8.491 135.527

- tra uno e due anni 430 6.547 6.977

- tra due e tre anni 1.276 5.354 6.630

- tra tre e quattro anni 1.298 5.381 6.679

- tra quattro e cinque anni 14 - 14

- oltre cinque anni - - -

Totale 130.054 25.773 155.827

Benché, come illustrato dettagliatamente nel paragrafo “Fatti di rilievo relativi alla Società Italtel S.p.A. e

considerazioni degli Amministratori sulla continuità aziendale” della Relazione sulla gestione, sono nella fase

conclusiva, fra l’altro, gli accordi con le Banche per il rifinanziamento e riscadenziamento dell’indebitamento

bancario; come previsto dai principi contabili di riferimento, sono state riclassificate a breve termine tutte le

passività a medio – lungo termine attualmente oggetto delle rinegoziazioni sopra citate, in quanto

contrattualmente esigibili a richiesta, non essendo in grado la Società di restituire i finanziamenti secondo le

modalità e le scadenze originarie previste dall’Accordo di Ristrutturazione 2012.

Le scadenze originarie contrattuali di tali finanziamenti sono come descritto di seguito.

I finanziamenti con garanzia reale, pari a 126.750 migliaia di Euro e con tasso d’interesse compreso tra lo

2,4% e 3,0%, sono composti come di seguito:

• 77.276 migliaia di Euro di due linee di credito (A2 e B2), interamente utilizzate, concesse da un pool di

banche il cui leader è UniCredit S.p.A. (di seguito le “Banche finanziatrici”), a seguito dell’operazione di

rifinanziamento conclusasi il 27 marzo 2013. La linea di credito A2, pari a 74.552 migliaia di Euro, è

rimborsabile in tre rate costanti annuali a partire dal 31 dicembre 2017, mentre la linea B2, pari a 2.724 migliaia

di Euro, andrà a scadenza il 31 dicembre 2019;

• 18.000 migliaia di Euro di una linea di nuova finanza con scadenza 30 giugno 2017;

• 5.857 migliaia di Euro di una linea di credito rimborsabile in tre rate costanti annuali a partire dal 31

dicembre 2017;

• 4.000 migliaia di Euro di una linea erogata nel 2012, originariamente con scadenza nel breve termine, e

rinegoziata con scadenza 30 giugno 2017;

• 18.353 migliaia di Euro di una linea accesa per il finanziamento dei costi di ristrutturazione sostenuti, di cui

3.173 migliaia di Euro erogati nel 2013, 8.434 migliaia di Euro erogati nel 2014 e 6.746 migliaia di Euro erogati

nel 2015 con data di scadenza finale 30 giugno 2017;

• 3.264 migliaia di Euro della linea di Credito B1, linea a medio-lungo termine per cassa con scadenza 30

giugno 2017.

I suddetti finanziamenti con garanzia reale includono 19.105 migliaia di Euro per interessi dovuti alle Banche

finanziatrici e capitalizzati sulle linee di credito a medio-lungo termine come previsto dall’Accordo di

Ristrutturazione del 2013 e sono oggetto di rinegoziazione con le Banche finanziatrici.

Bilancio consolidato

[102]

I finanziamenti senza garanzia reale a tasso ordinario per 3.041 migliaia di Euro sono costituiti da:

• 538 migliaia di Euro erogati da Banca Intesa Sanpaolo S.p.A. e in essere per complessivi 2.971 migliaia di

Euro per le attività di ricerca relativi al progetto denominato “Asic” di cui 2.433 migliaia di Euro a tassi

agevolati;

• 2.503 migliaia di Euro erogati dal Gruppo Intesa Sanpaolo in essere per complessivi 20.572 migliaia di Euro

per le attività di ricerca relativi ai progetti denominati PAIMS e SIS di cui 18.069 migliaia di Euro a tassi

agevolati. A garanzia dell’erogazione è stato costituito un conto vincolato pari a 8.009 migliaia di Euro.

I finanziamenti senza garanzia reale a tassi agevolati, pari a 25.774 migliaia di Euro, sono costituiti da

finanziamenti a tassi compresi tra lo 0,5% e lo 0,886% e si riferiscono alle agevolazioni finanziarie erogate in

base alle leggi per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione industriale. I suddetti finanziamenti si decrementano

per 8.783 migliaia di Euro per i rimborsi previsti dai relativi piani di ammortamento.

La voce Finanziamenti bancari a breve, pari a 98.722 migliaia di Euro al 31 dicembre 2016 (86.690 migliaia di

Euro al 31 dicembre 2015), include l’utilizzo delle linee di credito Revolving a breve termine. L’aumento di

12.032 migliaia di Euro è dovuto sostanzialmente a maggiori utilizzi delle linee messe a disposizione con

scadenza 30 giugno 2017. Tali finanziamenti sono oggetto di rinegoziazione con le Banche finanziatrici.

Si riportano a titolo informativo i tre covenant previsti dai contratti di finanziamento vigenti alla data di bilancio,

anche se sospesi con l’accordo di stand-still fino al 30 novembre 2017, per consentire la conclusione del Nuovo

Accordo di ristrutturazione.

I tre parametri da rispettare sono:

il Leverage Ratio: indica il rapporto tra Posizione Finanziaria Netta e Ebitda;

l’Interest Cover Ratio: indica il rapporto tra Ebitda e Oneri Finanziari Netti;

il Capital Expenditure: si riferisce agli investimenti complessivi.

Per la descrizione completa del Nuovo Accordo di Ristrutturazione che comprende, tra le altre cose, il

rifinanziamento e il riscadenziamento dell’indebitamento bancario della Società Italtel S.p.A. si rimanda al

capitolo Fatti di rilievo relativi alla Società Italtel S.p.A. e considerazioni degli Amministratori sulla continuità

aziendale della Relazione sulla gestione.

Liquidità

La liquidità netta al 31 dicembre 2016 e 2015 risulta così composta:

31/12/2016 31/12/2015

Cassa, valori in cassa e assegni 7.357 3.422

Banche conti correnti disponibili 18.641 58.244

Banche conti correnti vincolati - -

Totale 25.998 61.666

Di seguito sono sintetizzate le variazioni della liquidità netta del Gruppo:

31/12/2016 31/12/2015

Cassa generata / (assorbita) dall’attività operativa (23.751) 32.193

Cassa generata / (assorbita) dall’attività d’investimento (14.949) (22.922)

Cassa generata / (assorbita) dall’attività finanziaria 3.239 11.560

Altre variazioni di patrimonio netto (207) (3.602)

Variazione dell’esercizio (35.668) 17.229

Nell’esercizio al 31 dicembre 2015, il Gruppo ha assorbito liquidità per un ammontare pari a 35.668 migliaia di

Euro contro una generazione di cassa di 17.229 migliaia di Euro nell’esercizio precedente, come di seguito

esposto:

Bilancio consolidato

[103]

Cassa assorbita dall’attività operativa

Il flusso monetario assorbito dall’attività operativa è pari a 23.751 migliaia di Euro.

Al flusso monetario assorbito dall’attività d’esercizio prima delle variazioni del capitale circolante di 695

migliaia di Euro si accompagna la variazione del capitale circolante netto, che ha assorbito cassa per 23.056

migliaia di Euro, principalmente per un minor ricorso a operazioni di factoring.

Cassa assorbita dall’attività d’investimento

Nel corso dell’esercizio al 31 dicembre 2016 l’attività d’investimento ha assorbito cassa per 14.949 migliaia di

Euro principalmente per investimenti in immobilizzazioni materiali per 2.398 migliaia di Euro e in

immobilizzazioni immateriali per 17.742 migliaia di Euro.

Cassa generata dall’attività finanziaria

L’attività finanziaria nell’esercizio 2016 ha generato liquidità per 3.239 migliaia di Euro.

Durante l’anno il saldo netto delle accensioni di finanziamenti a breve termine è stato di 10.224 migliaia di Euro,

sono stati rimborsati anche finanziamenti a medio-lungo termine per 8.783 migliaia di Euro, mentre si sono

registrate accensioni di finanziamenti a medio-lungo termine per 3.997 migliaia di Euro.

Nota 27 Altre passività

La voce Altre passività risulta così composta:

31/12/2016 31/12/2015

Ratei e risconti passivi a medio-lungo termine 239 305

Cauzioni passive 112 112

Altri debiti Italtel S.p.A. 135 586

Totale 486 1.003

I risconti passivi si riferiscono alla quota dei contributi pubblici in conto capitale di Italtel S.p.A. il cui

riconoscimento a conto economico è legato al piano di ammortamento degli investimenti rientranti nel Contratto

di Sviluppo Telecom Italia & Italtel.

La voce Altre passività a medio lungo termine è riferita al debito verso FASI di Italtel S.p.A. (Fondo Assistenza

Sanitaria Integrativa) relativo al contributo d’ingresso una tantum per la confluenza a tale fondo. Il debito

complessivo è dilazionato in rate trimestrali a partire dal 30 aprile 2015 e con scadenza finale 31 gennaio 2018.

Si ritiene che il valore contabile delle altre passività approssimi il loro Fair Value.

Nota 28 Debiti commerciali

La voce Debiti commerciali risulta così composta:

31/12/2016 31/12/2015

Debiti verso fornitori 163.080 143.319

Debiti verso società collegate 182 172

Totale 163.262 143.491

I debiti verso il Gruppo Telecom Italia e il Gruppo Cisco sono dettagliati nella Nota 42 - Rapporti con entità

correlate.

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali alla data del bilancio approssimi il loro Fair Value.

Bilancio consolidato

[104]

Di seguito si elencano i debiti commerciali espressi in valute diverse dall’Euro, valuta funzionale del Gruppo: (migliaia)

31/12/2016 31/12/2015

Valuta estera Euro Valuta estera

Dollaro USA 71.849 68.161 72.399

Sterlina inglese 177 207 188

Peso argentino 12.364 738 20.797

Real brasiliano 13.184 3.843 7.538

Zloty polacco 447 101 437

Peso colombiano 3.018299 952 3.306.345

Nuevo Sol peruviano 16.327 4.612 30.931

Peso filippino - - 474

Franco svizzero 32 30 32

Nota 29 Debiti per imposte correnti

La voce Debiti per imposte correnti, pari a 127 migliaia di Euro e 1.829 migliaia di Euro rispettivamente al 31

dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015, rappresenta il debito verso l’Erario per imposte sui redditi:

31/12/2016 31/12/2015

IRES - -

IRAP - -

Imposte sul reddito paesi esteri 127 1.829

Totale 127 1.829

Nota 30 Altri debiti e passività

La voce Altri debiti e passività risulta dettagliabile come segue:

31/12/2016 31/12/2015

Debiti inerenti il personale 14.180 14.262

Debiti verso istituti previdenziali 3.739 4.024

Ratei e risconti passivi 16.622 12.905

IVA 4.586 8.943

Ritenute d’acconto da versare 2.592 2.257

Altri tributari 1.688 1.202

Anticipi da clienti 3.647 2.200

Altre passività 3.560 9.705

Totale 50.614 55.498

La voce Ratei e risconti passivi include ricavi sospesi di competenza dell’esercizio successivo.

Il decremento delle Altre passività, pari a 6.145 migliaia di Euro, è determinata principalmente dal pagamento

del debito verso il personale per le retribuzioni del mese di dicembre 2015 pagate a gennaio 2016 (2.386 migliaia

di Euro) e dalla riclassifica, a riduzione dei corrispondenti crediti, degli anticipi ricevuti da Enti pubblici a titolo

di contributo per alcuni progetti per i quali si sono concluse le verifiche da parte degli Enti finanziatori (3.238

migliaia di Euro).

Si ritiene che il valore contabile delle altre passività approssimi il loro Fair Value.

Bilancio consolidato

[105]

Nota 31 Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nelle seguenti tabelle sono rappresentati i ricavi delle vendite e prestazioni rilevati negli esercizi chiusi al 31

dicembre 2016 e 2015, distinti per cliente e per area geografica.

i) Ricavi delle vendite e delle prestazioni distinti per cliente

ii) Ricavi delle vendite e delle prestazioni distinti per area geografica

2016 2015

Italia 233.128 238.509

Altri paesi europei 52.565 60.260

America Centrale e Latina 118.811 140.481

USA 603 896

Africa - 239

Asia 304 689

Totale 405.411 441.074

Nota 32 Altri proventi

La voce Altri proventi risulta così composta:

2016 2015

Contributi 4.900 5.552

Plusvalenze da alienazione 2 22

Altri 11.679 12.858

Totale 16.581 18.432

I contributi in conto esercizio per 4.900 migliaia di Euro sono relativi a contributi per costi sostenuti per attività

di ricerca e sviluppo (5.552 migliaia di Euro nel 2015).

La voce Altri si riferisce a sopravvenienze attive per 1.389 migliaia di Euro (2.052 migliaia di Euro nel 2015),

per 5.361 migliaia di Euro a contributi Cisco sul contratto VIP Program e SRS Agreement (5.949 migliaia di

Euro nel 2015) e al rilascio fondi per 2.176 migliaia di Euro (1.550 migliaia di Euro nel l’esercizio precedente).

Nota 33 Acquisti di materiali e servizi esterni

La voce Acquisti di materiali e servizi risulta così composta:

2016 2015

Acquisti di materiali 204.259 243.368

Acquisti di servizi 133.797 110.587

Totale 338.056 353.955

Il dettaglio degli acquisti di materiali e servizi da società del Gruppo Italtel, verso le società Telecom Italia e

Cisco è riportato nella Nota 42 Rapporti con parti correlate alla quale si rimanda.

2016 2015

Gruppo Telecom Italia 118.017 130.153

Altri operatori italiani 40.148 41.072

Grandi Aziende e Pubblica Amministrazione 79.270 71.877

Operatori esteri 167.976 197.972

Totale 405.411 441.074

Bilancio consolidato

[106]

Nota 34 Costo del lavoro

La voce Costo del lavoro risulta così composta:

2016 2015

Salari e stipendi 61.844 62.258

Oneri sociali 17.193 16.542

Trattamento fine rapporto e simili società estere 3.574 3.610

Altri oneri non ricorrenti e acc.to al fondo Ristrutturazione 17.514 576

Altri 936 1.098

Totale 101.061 84.084

Il costo del lavoro include oneri non ricorrenti per complessivi 17.200 migliaia di Euro (nel 2015 erano 576

migliaia di Euro) relativi a indennità pagate nel corso dell’esercizio e l’accantonamento di fine esercizio per

oneri del personale nell’ambio della ristrutturazione prevista dal Piano Industriale 2017-2023 come già indicato

nella Nota 22.

Gli organici medi passano da n. 1.348 nel 2015 a n. 1.357 nel 2016.

Nota 35 Ammortamenti e svalutazioni

La voce Ammortamenti e svalutazioni risulta così composta:

2016 2015

Costi di sviluppo 14.972 15.584

Svalutazione Costi di sviluppo 8.261 -

Altri beni immateriali 1.103 1.069

Altre Svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali - 29

Fabbricati industriali 617 705

Impianti e macchinario 618 698

Attrezzature industriali e commerciali 825 989

Altri beni 872 703

Altre Svalutazioni delle immobilizzazioni materiali - 23

Avviamento 45.000 -

Totale 72.268 19.800

Al 31 dicembre 2016 la sono stati svalutati Costi di sviluppo per 8.261 migliaia di Euro come commentato in

Nota 9 alla quale si rimanda. Per la svalutazione dell’Avviamento si rimanda alla Nota 8.

Nota 36 Altri costi operativi

La voce Altri costi operativi risulta così composta:

2016 2015

Oneri diversi di gestione 5.675 5.609

Accantonamenti per rischi 477 1.663

Svalutazione di crediti 1.072 68

Totale 7.224 7.340

Nella voce Oneri diversi di gestione sono incluse sopravvenienze passive per 707 migliaia di Euro (1.145

migliaia di Euro nell’esercizio 2015).

Bilancio consolidato

[107]

Nota 37 Variazione delle rimanenze

Nella seguente tabella sono dettagliate le principali componenti della voce in oggetto:

2016 2015

Materie prime, sussidiarie e di consumo - 133

Lavori in corso su ordinazione e Prodotti in corso di lavorazione 3.363 4.431

Prodotti finiti e merci 6.339 (2.528)

Totale 9.702 2.036

La variazione negativa di 4.241 migliaia di Euro (positiva nel 2015 per pari importo) relativa a lavori in corso

valutati secondo il metodo della percentuale di completamento, è compresa nei ricavi verso Telecom Italia

esposti alla Nota 31.

Nota 38 Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni

La voce Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni pari a 13.534 migliaia di Euro nell’esercizio chiuso al

31 dicembre 2016 (14.000 migliaia di Euro nel 2015) è riferita a capitalizzazioni tra le immobilizzazioni

materiali e immateriali del costo di acquisto o produzione, non comprensivo di oneri finanziari.

Nell’esercizio al 31 dicembre 2016 la voce si riferisce per 12.995 migliaia di Euro (13.677 migliaia di Euro al 31

dicembre 2015) alla capitalizzazione di costi di sviluppo aventi le caratteristiche descritte nel relativo principio

contabile.

Nota 39 Proventi finanziari e Oneri finanziari

Nella seguente tabella sono dettagliate le principali componenti della voce in oggetto.

2016 2015

Oneri Proventi Oneri /

(Proventi)

netti

Oneri Proventi Oneri /

(Proventi)

netti

Differenze cambio 19.642 18.685 957 22.811 18.600 4.211

Interessi bancari 7.784 330 7.454 7.210 1.106 6.104

Altri 4.951 2.667 2.284 6.257 4.917 1.340

Totale 32.377 21.682 10.695 36.278 24.623 11.655

L’ammontare degli oneri finanziari netti pari a 10.695 migliaia di Euro si raffronta con 11.655 migliaia di Euro

del precedente esercizio con un miglioramento di 960 migliaia Euro.

La diminuzione è dovuta sostanzialmente all’effetto cambi. Le differenze cambio nette passive passano infatti da

4.211 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 a 957 migliaia di Euro al 31 dicembre 2016 con un miglioramento di

3.254 migliaia di Euro.

Gli Interessi passivi netti passano da 6.104 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 a 7.454 migliaia di Euro al 31

dicembre 2016 con un peggioramento di 1.350 migliaia di Euro, dovuto essenzialmente all’aumento

dell’indebitamneto.

Gli altri oneri passano da un saldo negativo di 1.340 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015 a 2.284 migliaia di

Euro al 31 dicembre 2016 con un peggioramento di 944 migliai di Euro.

Negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2016 e 2015 il Gruppo Italtel ha rilevato oneri finanziari netti derivanti da

operazioni intrattenute con i possessori di SFP come di seguito dettagliato:

2016 2015

Unicredit 5.725 5.812

GE Capital 37 52

Banco di Brescia 362 698

Totale 6.124 6.562

Bilancio consolidato

[108]

Nota 40 Imposte dell’esercizio

Nell’esercizio 2016 alla voce imposte si rileva un costo di 13.795 migliaia di Euro, rispetto al costo di 17.348

migliaia di Euro del precedente esercizio. L’Irap stimata per l’esercizio in coso, come per il precedente, è pari a

zero. L’importo è composto da: imposte sul reddito estere per 1.367 migliaia di Euro (6.742 migliaia di Euro nel

2015), minori imposte relative a esercizi precedenti per 21 migliaia di Euro (minori imposte per 44 migliaia di

Euro nel 2015), oltre al saldo netto negativo delle imposte differite attive per 607 migliaia di Euro (il saldo netto

nell’esercizio precedente era positivo per 2.143 migliaia di Euro).

Come indicato anche nella Nota 13, nell’esercizio 2016 sono state svalutate imposte differite attive per 10.000

migliaia di Euro.

Nell’esercizio precedente, invece, a seguito della Legge di Stabilità 2016 (legge n. 208/15 all’art. 1, c. 61) che ha

ridotto il tasso dell’IRES dal 27,5% al 24% dall’esercizio 2017, era stata rilevata nel conto economico

dell’esercizio 2015 la riduzione di 9.735 migliaia di Euro di imposte differite attive.

Infine, nel 2016 sono state accantonate a conto economico ritenute d’acconto subite all’estero per complessive

1.842 migliaia di Euro, mentre anche nell’esercizio 2015 era stato accantonato un importo di 3.058 migliaia di

Euro per lo stesso motivo.

Lo schema di riconciliazione dell’imposta effettiva relativa al Gruppo risulta così dettagliabile:

(a) Determinato applicando l’aliquota fiscale teorica del 27,5% al risultato d’esercizio prima delle imposte

Nota 41 Attività cessate

Le attività e passività cessate al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2015 si riferiscono alla società Italtel Arabia

Ltd in liquidazione.

Il Consiglio di Amministrazione di Italtel Spa del 24 luglio 2014 ha deliberato la messa in liquidazione della

società Italtel Arabia Ltd. Conseguentemente è stato conferito a un legale locale l’incarico di liquidatore per

espletare le necessarie attività in ottemperanza alla legge locale.

L’attività di liquidazione della società è tuttora in corso.

Le attività, per complessive 12 migliaia di Euro (248 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015) sono costituite

esclusivamente da disponibilità liquide (61 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015), mentre nell’esercizio

precedente comprendevano anche crediti verso clienti e diversi per 187 migliaia di Euro.

Le passività di 386 migliaia di Euro (392 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015) sono debiti vari per 62 migliaia

di Euro (70 migliaia di Euro al 31 dicembre 2015) e per 324 migliaia di Euro debiti verso l’erario (322 migliaia

di Euro al 31 dicembre 2015).

La perdita netta da attività cessate dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 è pari a 63 migliaia di Euro, mentre

nel precedente esercizio ammontava a 124 migliaia di Euro ed era composta da un utile netto dalla liquidazione

di Italtel Kenya Ltd di 47 migliaia di Euro, da un utile netto dalla liquidazione di Italtel Middle East Fz-Llc di 5

migliaia di Euro e dalla perdita netta del periodo della società Italtel Arabia Ltd di 176 migliaia di Euro.

La perdita è relativa allo svolgimento delle operazioni di liquidazione della società.

2016 2015

Imposte teoriche (a) (23.121) (410)

IRAP - -

Ritenute d’acconto estere svalutate 1.842 3.058

Svalutazione imposte differite attive 10.000 9.735

Svalutazione Avviamento Italtel S.p.A. indeducibile 12.375 -

Differenza aliquota d’imposta su entità estere 355 709

Componenti non deducibili (esenti) fiscalmente 1.019 480

Differite non rilevate su perdite fiscali e differenze temporanee 11.539 4.822

Componenti positivi non soggetti a tassazione (632) (540)

Altre variazioni 418 (506)

Imposta effettiva 13.795 17.348

Bilancio consolidato

[109]

Nota 42 Rapporti con entità correlate

I rapporti con entità correlate sono dettagliabili come segue:

31 dicembre 2015 Crediti

commerciali

Crediti

finanziari

Debiti

commerciali

Debiti

finanziari

Altri

crediti/debiti

Società controllate

non consolidate:

Consorzio Italtel Telesis

in liquidazione - 618 - - -

Società collegate:

Cored - Consorzio Reti Duemila

in liquidazione 59 - - - (69)

Consorzio Hermes in liquidazione 27 - - - (103)

Altre parti correlate:

Italtel Group S.p.A. - - - (735) -

Gruppo Telecom Italia 22.993 - (86) - (1.094)

Gruppo Cisco Systems 4.359 - (59.987) (37) -

Totale 27.438 618 (60.073) (772) (1.266)

31 dicembre 2016 Crediti

commerciali

Crediti

finanziari

Debiti

commerciali

Debiti

finanziari

Altri

crediti/debiti

Società controllate

non consolidate:

Consorzio Italtel Telesis

in liquidazione - - - - -

Società collegate:

Cored - Consorzio Reti Duemila

in liquidazione 59 - - - (75)

Consorzio Hermes in liquidazione 27 - - - (107)

Altre parti correlate:

Italtel Group S.p.A. - - - (618) -

Gruppo Telecom Italia 23.533 - (914) - -

Gruppo Cisco Systems 2.908 - (66.258) - -

Totale 26.527 - (67.172) (618) (182)

Bilancio consolidato

[110]

Negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2016 il Gruppo Italtel ha avuto rapporti con entità correlate

dettagliabili come segue:

31 dicembre 2015 Vendite Acquisti Proventi/ (oneri)

finanziari Altro

Società controllate

non consolidate:

Consorzio Italtel Telesis

in liquidazione - - 12 2

Società collegate:

Cored - Consorzio Reti Duemila

in liquidazione - - - -

Consorzio Hermes in liquidazione - - - -

Altre parti correlate:

Italtel Group S.p.A. - - (6) 1

Gruppo Telecom Italia 213.745 (1.312) (100) -

Gruppo Cisco Systems 35.969 (211.279) - 5.949

Totale 249.714 (212.591) (94) 5.952

31 dicembre 2016 Vendite Acquisti Proventi/ (oneri)

finanziari Altro

Società controllate

non consolidate:

Consorzio Italtel Telesis

in liquidazione - - 9 5

Società collegate:

Cored - Consorzio Reti Duemila

in liquidazione - - - (5)

Consorzio Hermes in liquidazione - - - (3)

Altre parti correlate:

Italtel Group S.p.A. - - (7) 1

Gruppo Telecom Italia 154.413 (1.169) - (730)

Gruppo Cisco Systems 25.929 (185.575) - 5.361

Totale 180.342 (186.744) 2 4.629

I rapporti con il Gruppo Telecom Italia e il Gruppo Cisco si riferiscono a transazioni relative all’acquisto e alla

vendita di beni e servizi tipici dell’attività operativa del Gruppo Italtel e sono intrattenuti a condizioni di

mercato.

Per quanto riguarda i dirigenti aventi responsabilità strategiche, nel 2016 e nel 2015 gli stessi hanno maturato

emolumenti per un ammontare complessivo rispettivamente pari a 2.349 migliaia di Euro e 2.497 migliaia di

Euro. Tali emolumenti sono dettagliabili come segue:

2016 2015

Emolumenti con pagamento a breve termine 2.244 2.390

Benefici successivi al termine del rapporto (TFR) 105 107

Totale 2.349 2.497

Bilancio consolidato

[111]

Nota 43 Impegni

Il Gruppo Italtel è parte di contratti di locazione a carattere operativo aventi a oggetto essenzialmente uffici,

autovetture e apparati informatici. La tabella seguente riepiloga gli impegni in essere relativamente a tali

contratti.

31/12/2016 31/12/2015

Da rimborsare

- entro un anno 4.772 6.143

- tra uno e due anni 4.617 5.652

- tra due e tre anni 4.557 5.480

- tra tre e quattro anni 4.470 82

- tra quattro e cinque anni 3.298 32

- oltre cinque anni 8.431 -

Totale 30.145 17.389

Il Gruppo Italtel ha in essere garanzie commerciali per 35.986 migliaia di Euro, di cui 879 migliaia di Euro

relativi al cliente Telecom Italia S.p.A., suddivise in garanzie bancarie per 14.793 migliaia di Euro e garanzie

assicurative per 21.193 migliaia di Euro. Tali garanzie hanno scadenze differenziate fino al maggio 2017.

Si segnala l’esistenza di una ulteriore fideiussione bancaria di 12.000 migliaia di Euro a favore del locatore, con

scadenza 30 giugno 2017, a garanzia del pagamento dei canoni d’affitto del comprensorio di Castelletto –

Settimo Milanese.

Nel 2015 sono state inoltre accese fideiussioni finanziare per 14.500 migliaia di Euro a garanzia dell’erogazione

di due finanziamenti per le attività di ricerca e sviluppo, di cui 7.400 migliaia di Euro con scadenza 30 giugno

2017, 2.000 migliaia di Euro con scadenza 30 giugno 2018 e 5.100 migliaia di Euro con scadenza 31 dicembre

2019.

Nota 44 Corrispettivi alla società di revisione

Ai sensi dell’art. 37 comma 16 del Decreto legislativo n. 39/2010, recante modifiche al Codice Civile, che ha

introdotto all’interno dell’art. 2427 del Codice Civile il numero 16-bis, il seguente prospetto riporta i

corrispettivi di competenza dell’esercizio 2016 per i servizi di revisione legale dei conti e per quelli diversi dalla

revisione resi alle società del Gruppo Italtel da PricewaterhouseCoopers.

Italtel S.p.A. Società controllate Gruppo Italtel

Servizi di revisione 240 251 491

Altri servizi 50 65 115

Totale costi 2016 per servizi di revisione e altri 290 316 606

Nota 45 Eventi successivi

Non si sono verificati eventi successivi rilevanti eccetto quelli riportati nel paragrafo “Fatti di rilievo relativi alla

Società S.p.A. e considerazioni degli Amministratori sulla continuità aziendale” della Relazione sulla gestione.

Bilancio consolidato

[112]

Nota 46 Elenchi delle società partecipate

A) Elenco delle società incluse nel consolidamento con il metodo integrale

Denominazione sociale

(attività)

Sede Divisa Capitale sociale Quote possedute %

1) Italtel Group S.p.A. Settimo Milanese Euro 825.625

Controllate italiane

2) Italtel S.p.A.

(sistemi e servizi

di telecomunicazioni)

Settimo Milanese Euro 2.000.000 100 Italtel Group S.p.A.

Controllate estere

3) Italtel BV

(commerciale e finanziaria)

Amsterdam

(Olanda)

Euro 6.000.000 100 Italtel S.p.A.

4) Italtel S.A.

(sistemi di

telecomunicazioni)

Madrid

(Spagna)

Euro 7.353.250 100 Italtel BV

5) Italtel Argentina S.A.

(sistemi di

telecomunicazioni)

Buenos Aires

(Argentina)

P.A. 4.030.000 71,46

28,54

Italtel BV

Italtel S.p.A.

6) Italtel Brasil Ltda

(sistemi di

telecomunicazioni)

San Paolo

(Brasile)

Real

brasilian

o

6.586.636 85,12

14,88

Italtel S.p.A.

Italtel BV

7) Italtel Deutschland GmbH

(commerciale)

Düsseldorf

(Germania)

Euro 40.000 60

40

Italtel S.p.A.

Italtel BV

8) Italtel France Sas

(commerciale)

Courbevoie

(Francia)

Euro 40.000 100 Italtel S.p.A.

9) Italtel Telecommunication

Hellas EPE (commerciale)

in liquidazione con effetto

7/4/2017 (a seguito delibera

del 31/3/2017)

Atene

(Grecia)

Euro 18.000 100

Italtel S.p.A.

10) Italtel U.K. Ltd

(commerciale)

London

(Gran Bretagna)

Lira

sterlina

26.000 60

40

Italtel S.p.A.

Italtel BV

11) Italtel Belgium Sprl

(commerciale)

Bruxelles

(Belgio)

Euro 500.000

(versato 200.000)

60

40

Italtel S.p.A.

Italtel BV

12) Italtel Poland Sp.Zo.O.

(commerciale)

Varsavia

(Polonia)

Zloty 400.000 100

Italtel S.p.A.

13) Italtel Arabia Ltd

(commerciale) in

liquidazione

Riyadh

(Arabia Saudita)

SAR 3.287.980 90

10

Italtel S.p.A.

Italtel BV

14) Italtel Perù S.a.c.

(commerciale)

Lima

(Perù)

Nuevo

Sol

3.028.000 90

10

Italtel BV

Italtel S.p.A.

15) Ausoitaltel S.A.

(commerciale)

Quito

(Ecuador)

USD 500.000 1

99

Italtel BV

Italtel S.p.A.

16) Italtel USA LLC

Miami

(Florida)

USD 150.000 100 Italtel S.p.A.

B) Elenco delle società valutate con il metodo del patrimonio netto

Denominazione sociale

(attività)

Sede Divisa Capitale sociale Quote possedute % Valore

di carico

Società collegate italiane

17) Cored - Consorzio Reti 2000

in liquidazione

(reti a larga banda)

Milano Euro 260.000 30 Italtel S.p.A. 76

Bilancio consolidato

[113]

18) Consorzio Hermes in liquidazione

(sistemi di trasmissione)

Milano Euro 478.422 24 Italtel S.p.A. 118

C) Elenco delle altre partecipazioni in società controllate e collegate valutate al costo

Denominazione sociale

(attività)

Sede Divisa Capitale

sociale

Quote possedute % Valore

di carico

Società controllate italiane non consolidate valutate al costo

19) Consorzio Italtel Telesis

in liquidazione

(sistemi telematici integrati) estinta

con effetto 24/01/2017 (a seguito

chiusura liquidazione)

Settimo

Milanese

Euro 516.456 100 Italtel S.p.A. -

Società controllate estere non consolidate valutate al costo

20) Italtel de Venezuela S.A. in

liquidazione

(commerciale) estinta con effetto

26/12/2016 (a seguito chiusura

liquidazione)

Caracas

(Venezuela)

Bolivar

Fuerte

940.000 95

5

Italtel S.p.A.

Italtel BV

-

D) Elenco delle partecipazioni in altre società valutate al costo

Denominazione sociale

(attività)

Sede Divisa Capitale

sociale

Quote possedute % Valore

di carico

Altre società valutate al costo

21) Cefriel - S.c.r.l.

(formazione e ricerca)

Milano Euro 1.115.596 5,1809 Italtel S.p.A. 36

22) Consorzio Milano Ricerche

(progettazione e ricerca)

Milano Euro 172.456 8,3

Italtel S.p.A. 15

23) Consel - Consorzio Elis per la

Formazione Professionale

Superiore - S.c.r.l.

Roma Euro 51.000 2,5 Italtel S.p.A. 1

24) SISTEL - Comunicaçoes,

Automaçao e Sistemas S.A.

(sistemi di telecomunicazioni)

Monte de

Caparica (Portogallo)

Euro 10.338.838 0,88

0,72

Italtel S.p.A.

Italtel BV

29

7

25) Parco Scientifico e Tecnologico

della Sicilia S.c.p.A.

(ricerca)

Palermo Euro 7.626.733 0,04 Consorzio

Italtel

Telesis in

Liquidazione(*)

2

26) MIP – Politecnico di Milano

S.c.r.l.

Milano Euro 354.000 3,39 Italtel S.p.A. -

27) Consorzio Nazionale Imballaggi

CONAI

(gestione degli imballaggi)

Roma Euro variabile 0,005 Italtel S.p.A. 1

28) Consorzio COFRIDIP Padova Euro 28.402 9,09 Italtel S.p.A. 3

29) Distretto Tecnologico, Sicilia

Micro e Nano Sistemi S.c.a.r.l.

Catania Euro 600.000 4,55 Italtel S.p.A. 27

30) SI-LAB Sicilia S.c.a.r.l Palermo Euro 30.000 18,50 Italtel S.p.A. 6

31) Open Hub Med S.c.a.r.l (**) Milano Euro 900.000 11,11 Italtel S.p.A. 100 (*) la partecipazione è stata trasferita a Italtel S.p.A. il 18 aprile 2016

(**) a seguito modifica del capitale sociale da Euro 900.000 a Euro 1.050.000 deliberata il 16.2.2017 per ingresso di due nuovi soci, la percentuale di partecipazione di Italtel S.p.A. si è

ridotta da 11,11 % a 9, 52%

Bilancio consolidato

[114]

Nota 47 Dati patrimoniali ed economici sintetici delle società incluse nell’area di

consolidamento

(migliaia di euro)

Stato patrimoniale

Italtel

S.p.A.

Italtel

BV

Italtel

Belgium

Sprl

Italtel

Deutschland

GmbH

Italtel

France Sas

Attivo

Attività non correnti

Immobili, impianti e macchinari 12.520 - - 4 13

Avviamento 122.215 - - - -

Altre attività immateriali 17.328 - - - -

Partecipazioni valutate con il metodo del

Patrimonio netto 194 - - -

-

Attività finanziarie a medio e lungo termine 37.680 10.761 - - -

Altre attività 2.103 - - - 86

Imposte anticipate 59.001 - - 42 -

Totale attività non correnti 251.041 10.761 - 46 99

Attività correnti

Rimanenze 29.802 - - 3 449

Crediti commerciali 102.698 - 694 741 2.377

Crediti per imposte correnti - - - 237 406

Altri crediti e attività 14.952 - - 28 110

Attività finanziarie a breve termine 5.822 51 - 2.352 13

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7.027 47 12 1.200 123

Totale attività correnti 160.301 98 706 4.561 3.478

Attività non correnti disponibili per la vendita - - - - -

Totale attivo 411.342 10.859 706 4.607 3.577

Patrimonio netto e Passivo

Patrimonio netto

Capitale sociale 2.000 6.000 500 40 40

Riserve 98.728 3.802 12 2.769 4

Azioni proprie - - - - -

Altre riserve incluso il Risultato dell’esercizio (164.887) 697 194 (180) (16)

Totale Patrimonio netto (64.159) 10.499 706 2.629 28

Passivo

Passività non correnti

Fondi per benefici ai dipendenti 37.030 - - - -

Fondi per rischi e oneri 4.969 7 - 19 200

Passività finanziarie a medio e lungo termine 20.300 - - - -

Altre passività 486 - - - -

Totale passività non correnti 62.785 7 - 19 200

Passività correnti

Debiti commerciali 137.491 - - 1.767 1.729

Debiti per imposte correnti 32 - - - -

Altri debiti e passività 31.594 10 - 192 1.123

Passività finanziarie a breve termine 243.599 343 - - 497

Totale passività correnti 412.716 353 - 1.959 3.349

Passività non correnti disponibili per la vendita - - - - -

Totale passivo 475.501 360 - 1.978 3.549

Totale Patrimonio netto e Passivo 411.342 10.859 706 4.607 3.577

Conto economico

Ricavi delle vendite e delle prestazioni 276.137 - - 3.578 7.403

Ebitda (9.382) (178) (6) (274) 31

Risultato operativo (81.367) (178) (6) (277) 18

Risultato della gestione finanziaria (4.686) 2.475 - 16 (25)

Risultato prima delle imposte (86.053) 2.297 (6) (261) (7)

Utile (Perdita) dell'esercizio (97.933) 2.297 (6) (180) (16)

Bilancio consolidato

[115]

(migliaia di euro)

Italtel

S.A.

Italtel Tel.

Hellas

EPE

Italtel

U.K.

Ltd

Italtel Poland

Sp.Zo.O.

Italtel

Argentina S.A.

Italtel Brasil

Ltda

Italtel Perù

S.a.c.

Ausoitaltel

SA

Italtel Usa

Llc

Italtel

Arabia

Ltd

112 - - - 37 670 102 91 4 -

- - - - - - - 6 - -

10 - - - - 49 1 - - -

- - - - - - - - - -

- - - - - - - - - -

45 5 - 20 14 929 40 - 3 -

- - - - 2.255 929 1.043 82 - -

167 5 - 20 2.306 2.577 1.186 183 7 -

5.866 - - 320 2.139 2.221 1.414 143 - -

9.950 499 - 779 11.215 13.410 6.947 399 495 -

- 86 - - 1.973 - 483 - - -

76 1 - 6 339 1.170 630 207 - -

13.353 - - - 240 - - - - -

2.620 651 - 358 7.461 4.059 2.259 111 70 -

31.865 1.237 - 1.463 23.367 20.860 11.733 860 565 -

- - - - - - - - - 12

32.032 1.242 - 1.483 25.673 23.437 12.919 1.043 572 12

7.353 18 30 91 240 1.920 855 474 142 831

1.136 6 - - 5.147 227 1.466

- - -

- - - - - - - - - -

604 (320) (48) (302) 2.667 1.982 323 (437) 17 (2.407)

9.093 (296) (18) (211) 8.054 4.129 2.644 37 159 (1.576)

- 130 - - - - - - - -

- - - 144 191 54 - - - -

- - - - - - - - - -

- - - - - - - - - -

- 130 - 144 191 54 - - - -

13.611 574 - 1.379 11.653 9.051 9.125 870 - 1.202

82 - - - - - 10 - 3 -

9.246 116 11 171 5.081 3.750 1.140 136 27 -

- 718 7 - 694 6.453 - - 383 -

22.939 1.408 18 1.550 17.428 19.254 10.275 1.006 413 1.202

- - - - - - - - - 386

22.939 1.538 18 1.694 17.619 19.308 10.275 1.006 413 1.588

32.032 1.242 - 1.483 25.673 23.437 12.919 1.043 572 12

33.933 488 - 1.169 44.144 34.295 29.919 2.286 - -

565 (120) 9 (195) 4.934 2.586 1.210 (311) 23 -

525 (121) 9 (195) 4.919 2.411 1.184 (321) 23 -

280 (1) - (110) (645) (1.564) (829) (38) (4) -

805 (122) 9 (305) 4.274 847 355 (359) 19 -

604 (122) 9 (305) 2.733 612 273 (284) 16 (63)

Bilancio consolidato

[116]

Settimo Milanese, 19 luglio 2017

Per il Consiglio di Amministrazione

L’Amministratore Delegato

dadoa
Timbro
dadoa
Casella di testo
[117]
dadoa
Casella di testo
[118]