asso di moda magazine luglio
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Rivista on line Mese di LuglioTRANSCRIPT
Pubblicazione mensile digitale Registrata presso il tribunale di Milano il 27/11/2008
nr 702 Distribuzione gratuita. Editore Grafiche Milani s.p.a.
Milano P.le Cadorna 6 Direttore responsabile Massimo Costa.
organo ufficiale di ASSOMODA Notizie su aziende, showroom, distribuzione e novità .....
6 numero
Pubblicazione mensile
Editoriale Azienda del mese
Showroom del mese
Temporary del mese
Fashion designers Giovani
Notizie Assomoda
Moda/Economia
La Vetrina annunci
Manifestazioni /09
E...
CONVENZIONI
Furla: un cammino di successo L’AZIENDA DEL MESE
Era il 1927, quando Charles Lin-dbergh, a bordo dello Spirit of Saint Louis, compiva il primo volo aereo in solitaria sull’Atlantico, decollan-do da New York e atterrando vicino a Parigi, dopo quasi quattro mila miglia, percorse in trentatrè ore. Furla cominciava allora, in Italia, nella dotta e sofisticata Bologna, la sua storia di azienda familiare con Aldo e Margherita Furlanetto, pro-tagonisti di una sfida che sarebbe cresciuta fino a trasformarsi in un marchio conosciuto in tutto il mon-do nel settore della pelletteria. Era il periodo del dopo guerra e l’azienda si proponeva di
soddisfare la richiesta femminile di ogni tipo di oggetto e accessorio in pelle. Un’avventura, prima com-merciale e poi industriale, , che si legava indissolubilmente ai momen-ti della vita di quell’epoca, seguen-do i ritmi e le evoluzioni della so-cietà fino al boom economico, e raccontandone il costume attraverso i propri prodotti. Nel 1955 Aldo apre il primo nego-zio Furla in Via Ugo Bassi, nel cuo-re di Bologna, proponendo borse e accessori in pelle. Negli anni Set-tanta, quando il testimone passa ai figli Giovanna, Carlo e Paolo Furla-netto, viene lanciata la prima colle-
Azienda del Mese Furla
di borse contraddistinta con il logo Furla. Con scelte stilistiche d’avanguardia sono introdotte la-vorazioni particolari e l’uso di materiali atipici co-me nylon e gomma. Il successo è immediato. Un cambio decisivo di visione e di strategia, che in-contrava le necessità di una società nuova, con u-na donna emancipata, attenta alla moda nascente, forte e indipendente.
Dopo Bologna, Roma e Parigi, apre il negozio sul-la Madison Avenue a New York. Viene avviata con lungimiranza la progettazione di una rete di-stributiva, che sarebbe stata in futuro in grado di coprire ben 64 mercati esteri, dall’Europa, all’A-sia, agli Stati Uniti.
Oggi i negozi Furla monomarca sono 302 posizio-nati nelle vie più prestigiose del lusso internazio-nale, dalla storica via Condotti a Roma , a Madi-son Avenue a New York, Ginza a Tokyo, Regent Street a Londra, o Passeig de Gràcia a Barcellona dove è stato recentemente inaugurato uno dei più grandi flagship store Furla in Europa. La rete di-stributiva comprende oltre mille punti vendita tra shops e department stores.
La sede
Il negozio di Barcellona
Azienda del Mese Furla
Azienda del Mese Furla
Furla entra nel mondo maschile In questo processo di fermento di idee e continua evo-luzione, Furla introduce (a partire dalla primavera/estate 09) nella sua produzione la prima collezione “Furla Uomo”. La decisione di realizzare una linea maschile nasce dalla consapevolezza che il mercato è maturo e pronto ad accogliere un prodotto Furla realiz-zato per l’uomo.
Una collezione completa, che si compone di borse da lavoro, borsoni da viaggio e articoli di piccola pellette-ria, offrendo a un uomo contemporaneo differenti va-riabili nel suo stile quotidiano, coniugando un’eleganza sobria, senza eccessi, con uno stile giovane e funziona-le di grande qualità.
Per il prossimo autunno-inverno 09 la collezione Furla Uomo si propone all’insegna di un’eleganza rigorosa nelle linee e nei volumi. Un dialogo continuo tra mate-riali, colori e piccole invenzioni, per una moda che non sia solo stagionale ma basata su scelte qualitative e du-rature, con stile e sobrietà.
London, Paris, Amsterdam e Berlin sono le città cui s’i-spirano le nuove linee Furla Uomo. Due anime, una più basica e una più fashion, alternano materiali preziosi e tessuti high-tech, sempre molto curati nei dettagli.
Sinonimo di classe, il nero è proposto in un’infinita variazione sul tema dando un forte impatto alla colle-zione, con qualche tocco di granato, ispirato ad anti-chi velluti e ai salotti vittoriani, o di verde rutilio, dal sapore militare.
Un'eleganza colta che si esprime, nelle linee London e Paris, anche sui materiali come la stampa “saffiano”, raffinata e formale in tutte le situazioni, il vitello mar-tellato o il cuoio, naturali e più casual. Il vitello stam-pa “cocco” lucido offre invece un’immagine sofistica-ta alle stesse forme, rigorose e classiche, per l'uomo manager che ama rivedere i propri codici con discre-zione e bon-ton. Il nylon e il cuoio opaco introducono le forme e le funzioni più metropolitane della linea Amsterdam, per un uomo che ama essere circondato da oggetti dal de-sign contemporaneo. Una linea nata per affrontare la quotidianità del lavoro e del viaggio con performance tecniche abbinate a uno stile giovane e sportivo, senza dimenticarsi della qualità della natura artigianale di un prodotto hand-made.
Innovativo e di tendenza l'uso del feltro abbinato al cuoio semi-lucido nella linea Berlin. Per un uomo raf-finato, che ama rivisitare con un tocco di modernità le linee classiche dell'eleganza maschile.
Azienda del Mese Furla
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RICERCA AGENTI Siamo una ditta di servizi spagnola. Il nostro obbiettivo principale è presentare ai produttori interessati ad esportare o importare prodotti in tutto il mondo attraverso agenti o rappresentanti commerciali. Noi lavoriamo con una ditta spagnola, che ricerca agenti di commercio in Italia e produce vestiti di cerimonia per donna. Contattare la Segreteria di Assomoda (Tel. 02.7750.363) LOCAZIONE IMMOBILE Situato in posizione estremamente centrale in palazzo d’epo-ca a pochi passi da Via V. Veneto e a ridosso di Villa Borghese in un punto strategico di Roma, di grande passaggio, e ben collegato, Vi proponiamo esclusivo locale commerciale di 230 mq fronte strada. L’immobile in oggetto ha n. 3 ingressi su strada ed essendo ottimamente posizionato gode di una elevata visibilità ed è particolarmente adatto per uffici finanziari , sportelli banca-ri o primaria attività commerciale.
Nei pressi del locale in oggetto c’è ampia possibilità di parcheg-gio pubblico e privato. (parcheggio di Villa Borghese, o il parking Ludovisi ). Per informazioni rivolgersi alla Segreteria Assotemporary Tel. 02.7750.363/250 – Fax. 02.7750.409 E-mail: [email protected] RICERCA AGENTI Agente plurimarca cercasi per Italia e paesi europei, marchio prestigioso di cravatte “MILA SCHON”. Contattare - Dr. Aldo Milli - tel.02/4367971 – [email protected] STOCK Si richiedono grandi quantitativi stock di t-shirt, beach wear e bermuda. Contattare la Segreteria Assomoda. 02-7750363/250 RICERCA AGENTI Azienda lombarda, specializzata in camicie uomo medio/alto livello ricerca agenti per Marche, Abruzzo, Lazio e Campania. Inviare email o contattare la Segreteria di Assomoda: [email protected]—02 7750 363/250 AGENTE MODA OFFRESI Agente specializzato nel settore moda valuta possibilità di nuo-vi mandati di agenzia e/o di collaborazioni nell’ambito di agen-zie e showroom lombarde. Contattare la Segreteria di Assomoda (Tel. 02.7750.363) STAGE IN SHOWROOM Assomoda valuta candidature da offrire ai propri associati per stage in showroom, anche attraverso la collaborazione con lo sportello Informagiovani del Comune di Milano.
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E’ per Venerdì 15 maggio, la data dell’unificazione tra le due Associazioni rappresentative degli a-genti e distributori della moda e dello sport Assomoda Lombardia e AAISS (Associazione agenti sport e sportswear)che hanno infatti dato vita ad una nuova Associazione, denominata Moda & Sport – Associazione Lombarda agenti e distributori della moda e dello sport. I due Presidenti, ri-spettivamente Giulio di Sabato per Assomoda Lombardia e Maurizio Governa per AAISS, hanno convocato il 15 maggio alle 10 c/o Unione del Commercio i soci delle due Associazioni per sancire, con l’approvazione dello statuto e l’elezione del primo Consiglio Direttivo, la costituzione e il varo operativo della nuova compagine che annovera in Lombardia circa duecento agenti e distributori dei settori moda e sport. Prima dell’Assemblea costituente, si è tenuta una Tavola rotonda dal titolo “Vendere moda in periodo di crisi” un momento di confronto e approfondimento tra gli attori della distribuzione, rappresentanti dei diversi segmenti – donna, uomo, bambino – in cui si articola il set-tore moda. (vedi programma). L’unificazione delle due Associazioni, rappresentative degli agenti della moda e dello sport, indica che il terreno comune tra questi due ambiti di mercato è andato via via ampliandosi: tanto che numerosi agenti/distributori del fashion hanno inserito da tempo collezio-ni sportive e, viceversa, non pochi agenti dello sport hanno allargato il portafoglio aziendale a im-prese della moda, mentre un numero ristretto (circa il 10%) ha mantenuto una forte specializzazione sull’articolo sportivo. La nuova Associazione – Moda & Sport – sarà aderente a FNAARC, la maggiore organizzazione sindacale italiana degli agenti di commercio e ciò consentirà ai soci di beneficiare di altri servizi, ol-tre quelli offerti direttamente dalla stessa Associazione, in particolare l’assistenza sindacale recente-mente rafforzata per tutti gli agenti in seguito alla stipula del nuovo Accordo Economico Collettivo di Lavoro.
COMUNICATO STAMPA
E’ TEMPO DI UNIFICAZIONE TRA AGENTI LOMBARDI DELLA MODA E DELLO SPORT
Venerdì 15 maggio è nata la nuova Associazione “Moda & Sport”
Notizie da ASSOMODA
Notizie da ASSOMODA
Tavola Rotonda Venerdì 15 maggio 2009 ‐ alle ore 10
Sala Commercio c/o Unione Ctsp – Milano
"VENDERE MODA IN PERIODO DI CRISI" Agenti, distributori ed operatori della moda si confrontano
sulla crisi e sulle strategie da adottare
Vendere moda nel 2009 è un esercizio che ben poco è assimilabile a ciò che era qualche decennio or sono. La crisi ha portato a livelli di complessità assai elevati il compito di coloro che, come gli agenti e distributori, operano nel punto nevralgico del processo di vendita. Eppure con la crisi si può convivere e, con le corrette strategie, se ne possono anche cogliere gli aspetti più favorevoli che, ricordiamolo, sono sempre presenti nei periodi di crisi accanto a quelli negativi. La tavola rotonda è un confronto a tutto tondo tra gli operatori della distribuzione intermedia. Cercherà inoltre, con l’aiuto di esperti, di proporre qualche spunto di riflessione e, senza la pretesa di of-frire l’elisir di tutti i mali, di far condividere alcune at-titudini operative concretamente applicabili.
Notizie da ASSOMODA
PROGRAMMA DEI LAVORI
Ore 10.00 Intervento di Adalberto Corsi Presidente FNAARC Ore 10.15 Relazione tecnica di Andrea Piccu Consulente Direzione Gruppo Cegos nel fashion retail Ore 10.30 TAVOLA ROTONDA
Moderata da Elisabetta Campana di Fashion
PARTECIPANO Giulio di Sabato Presidente Assomoda Maurizio Governa Presidente AAISS Massimo Billi Vicepresidente Assomoda Pierpaolo Porro Presidente Moda&Sport Piemonte Pino Ravalli Vicepresidente Vicario Assomoda
Lombardia Antonella Lombroso Vicepresidente Assomoda Lombardia Sanzio Zappieri Zappieri Group Maria Luisa Pasutto Consigliere Assomoda Lombardia Peppo Di Mauro Consigliere Assomoda Lombardia Francesco Casile Casile & Casile Fashion Group Biagio Lubrano Pa
norama Moda Guerrina Lupo Corso Como Cinque Showroom Enrico Rossi Presidente Comitato di settore Abbigliamento e articoli sportivi (Federazione Moda Italia) …E altri titolari di showroom nonché protagonisti
del fashion system.
Strategie di breve e medio termine
nelle attività di vendita delle Agenzie Assomoda
Milano, 15 maggio 2009Dr. Andrea PiccuDr. Andrea Piccu
PresentazionePresentazione
COPYRIGHT CEGOS ITALIACONFIDENTIAL
CEGOS GROUPCEGOS GROUPRisorse e competenze di un Gruppo InternazionaleRisorse e competenze di un Gruppo Internazionale
3 aree di business:CONSULENZA CONSULENZA FORMAZIONEFORMAZIONERICERCA RICERCA
Il network CEGOS copre oltre 20 Paesi:attraverso filiali diretteo accordi esclusivi di Partnership
oltre 150.000 persone formate in 11 differenti lingue ogni anno
massimo Valore attribuito alla PERSONA
oltre 300 “global accounts”5.000 progetti personalizzati in azienda ogni anno
Il Gruppo Cegos è leader in Europa leader in Europa nell'ambito della Formazione Aziendalenell'ambito della Formazione Aziendale ed èuno dei players principali nei settori della Consulenza Direzionale e Ricerca e Selezione del personale. La capo gruppo, Cegos France, è una società di diritto francese certificata ISO 9001.
CEGOS GROUPCEGOS GROUPKey figuresKey figures
TurnoverTurnoverover 250 m. € (2008)
Il mondo CegosIl mondo CegosSEDIItaliaCinaFranciaGermaniaPoloniaPortogalloRegno UnitoRepubblica CecaSpagnaSvizzeraUngheria
PARTNERAlgeriaCanada
CileCorea
GiapponeIndia
MalesiaMarocco
Paesi BalticiPaesi Bassi
RomaniaRussia
ScandinaviaSingaporeStati UnitiTailandia
Turchia
La PARTNERSHIPLa PARTNERSHIP
®
TOP IMAGETOP IMAGE
SETTORI SETTORI DI SPECIALIZZAZIONEDI SPECIALIZZAZIONE
--LussoLusso-- AbbigliamentoAbbigliamento
-- CalzatureCalzature-- Pelletteria Pelletteria
-- OcchialiOcchiali-- Gioielli & orologiGioielli & orologi
-- Profumi & cosmeticiProfumi & cosmetici-- Arredo & designArredo & design
CANALICANALI
-- Negozi multimarcaNegozi multimarca
-- Reti di Negozi direttiReti di Negozi diretti
-- Centri e parchi commercialiCentri e parchi commerciali
-- OutletOutlet
-- Shop in Shop/CornerShop in Shop/Corner
-- Catene in franchisingCatene in franchising
PremessaPremessaPremessa"VENDERE IN PERIODO DI CRISI" rappresenta il problema n° 1 per la sopravvivenza non solo
dei Produttori e dei Punti Vendita ma anche delle stesse Agenzie. I primi si rendono conto che gli sforzi sulle principali variabili di marketing ( immagine del brand, qualità dei prodotti,politica dei prezzi, comunicazione, distribuzione e logistica, organizzazione di vendita ) non possono dare (come alcuni anni fa) i risultati sperati-volumi e margini - ove il retail non operi altrettanto efficacemente sulle variabili sotto il governo del medesimo ( assortimenti, servizi al consumatore, comunicazione di insegna e di prodotto, azione di vendita, organizzazione e sistemi gestionali)D'altra parte se il singolo player aumentasse gli investimenti senza il contributo dell'altro, i risultati sarebbero comunque non soddisfacenti e non proporzionati agli sforzi.
Da problemi comuni = vendere + guadagnare A soluzioni comuni = fare "sistema" tra obiettivi di sell in e sell out
"VENDERE IN PERIODO DI CRISI" rappresenta il problema n° 1 per la sopravvivenza non solo dei Produttori e dei Punti Vendita ma anche delle stesse Agenzie. I primi si rendono conto che gli sforzi sulle principali variabili di marketing ( immagine del brand, qualità dei prodotti,politica dei prezzi, comunicazione, distribuzione e logistica, organizzazione di vendita ) non possono dare (come alcuni anni fa) i risultati sperati-volumi e margini - ove il retail non operi altrettanto efficacemente sulle variabili sotto il governo del medesimo ( assortimenti, servizi al consumatore, comunicazione di insegna e di prodotto, azione di vendita, organizzazione e sistemi gestionali)D'altra parte se il singolo player aumentasse gli investimenti senza il contributo dell'altro, i risultati sarebbero comunque non soddisfacenti e non proporzionati agli sforzi.
Da problemi comuni = vendere + guadagnare A soluzioni comuni = fare "sistema" tra obiettivi di sell in e sell out
Sell inSell inSell inSell outSell outSell out
I risultati economici di ciascun player sono determinati dalle sinergie di gruppo
Le Agenzie di rappresentanza avvertono la necessità di consolidare e rendere più sicuro il proprio sviluppo aziendale e redditizio il risultato economico del personale commerciale, attraverso il miglioramento della produttività nella vendita e nel servizio.
PRODUTTIVITAPRODUTTIVITA’’ NELLA VENDITANELLA VENDITA
PRODUTTIVITAPRODUTTIVITA’’ NEL SERVIZIONEL SERVIZIO
Creare Clienti
Fidelizzare Clienti
Aumentare immagine Agenzia.
Aumentare la vendita dei brand
I "perchè" dell'intervento formativoI "perchI "perchèè" dell'intervento formativo" dell'intervento formativoPremessaPremessaPremessa
IL SELL IN DEI BRAND Problema
IL SELL IN DEI BRAND IL SELL IN DEI BRAND Problema
Gli obiettivi e le attività di sell in dei Brandsono spesso disgiunti dagli obiettivi e dalle potenzialità di sell out del retailer
Fare un buon sell non significa (spesso) realizzare un buon sell out …..
Fare un buon sell non significa (spesso) realizzare un buon sell out …..
Tale necessità - resa più impegnativa e urgente dal particolare scenario di mercato e dalla situazione (psicologica e reale) dei P.V. clienti - richiede alle Agenzie di orientare sforzi, tempi e risorse per il miglioramento del proprio personale di vendita (in show room e presso i P.V.) al fine di ottenere risultati di vendita nel breve termine, senza compromettere gli obiettivi di fidelizzazione e di sviluppo del fatturato presso il cliente.
Obiettivi di cambiamentoObiettivi di cambiamentoObiettivi di cambiamento
I risultati economici di ciascun player sono determinati anche da nuovi atteggiamenti e competenze dell'Agente
Uno dei grossi problemi Uno dei grossi problemi nello scenario del nello scenario del
mercato mercato èè oggi oggi
LA DEBOLEZZA LA DEBOLEZZA
DEL RETAIL !!!DEL RETAIL !!!
1 AREA COMMERCIALE
Negozio Negozio Negozio
LE DEBOLEZZE DEL PUNTO VENDITALE DEBOLEZZE DEL PUNTO VENDITA
2 AREA DI COMMERCIALIZZAZIONE
Negozio Negozio Negozio
LE DEBOLEZZE DEL PUNTO VENDITALE DEBOLEZZE DEL PUNTO VENDITA
3. AREA DI GESTIONE ECONOMICA
Negozio Negozio Negozio
LE DEBOLEZZE DEL PUNTO VENDITALE DEBOLEZZE DEL PUNTO VENDITA
Strategie di Strategie di consumer marketingconsumer marketing
Strategie diStrategie ditrade marketingtrade marketing
Nuove strategie di Marketing dei BrandNuove strategie di Marketing dei Brand
AttivitAttivitàà di cooperazione nei di cooperazione nei rapporti Produttore Produttore -- DistributoreDistributore
Attività di cooperazione nellagestione del Punto Venditagestione del Punto Vendita
Attività di cooperazionenei rapporti Distributore Distributore -- ConsumatoreConsumatore
Le strategie di trade marketing dei BrandLe strategie di trade marketing dei Brand
COME?
Aiutando il retail a gestire il sell out
facendo leva PRIMARIAMENTE
sui "fattori sotto controllo""fattori sotto controllo" del Negozio
1.Verso il Negozio Cliente1.Verso il Negozio Cliente
I nuovi obiettivi dell'AgenziaI nuovi obiettivi dell'AgenziaI nuovi obiettivi dell'AgenziaI nuovi obiettivi dell'AgenziaI nuovi obiettivi dell'AgenziaI nuovi obiettivi dell'Agenzia
… UN' IMPORTANTE CONCLUSIONE !Migliorare alcune specifiche competenze degli operatori della filiera - Fornitori, Agenti e Retailer -(anche di un semplice 0,5%...) e operare su poche variabili sotto il diretto controllo di ciascun player, significa aumentare - per l'effetto moltiplicatore - in maniera più che proporzionale il sell in ed il sell out nel P.V !
… UN' IMPORTANTE CONCLUSIONE !Migliorare alcune specifiche competenze degli operatori della filiera - Fornitori, Agenti e Retailer -(anche di un semplice 0,5%...) e operare su poche variabili sotto il diretto controllo di ciascun player, significa aumentare - per l'effetto moltiplicatore - in maniera più che proporzionale il sell in ed il sell out nel P.V !
COME?
Sollecitare le marche ad investire:
in attività di trade marketing rivolte al sell out
nel miglioramento delle competenze professionali del Negozio
1.Verso le marche rappresentate1.Verso le marche rappresentate
GESTIONEASSORTIMENTIGESTIONEGESTIONE
ASSORTIMENTIASSORTIMENTIPROMOZIONE
EVISUAL
PROMOZIONEPROMOZIONEEE
VISUALVISUAL
TECNICHE di
VENDITA
TECNICHE TECNICHE didi
VENDITAVENDITA
I nuovi obiettivi dell'AgenziaI nuovi obiettivi dell'Agenzia
COME?
Gestendo i maniera ottimale
la PIATTAFORMA DI VENDITAPIATTAFORMA DI VENDITA
2.Verso la propria Agenzia2.Verso la propria Agenzia
I nuovi obiettivi dell'AgenziaI nuovi obiettivi dell'Agenzia
LA PIATTAFORMA DI VENDITA
Numero Clienti
ACarta Velina
B
Trave Verticale
Rapporto col cliente
La Strategia commerciale
Medio-bassa AltaBassa
Penetrazione
Medio-alta
Attrattivitàpunto vendita
Bassa
Medioalta
Alta
Mediobassa
Un esempio: Mappatura e matrice strategica Un esempio: Mappatura e matrice strategica Dalla combinazione di attrattività del cliente e performance di vendita, nasce la priorità dei clienti che il Produttore insieme con l'Agenzia utilizzeranno come base per azioni di marketing focalizzate
Clienti prioritari
Clienti da sviluppare
Clienti medi
Clienti damantenere
Clienti da gestire al minimo costoo abbandonare20 22
31 15 7
26
161117 12
18
13 42
33
9 26
La strategia commerciale dell'AgenziaLa strategia commerciale dell'AgenziaLa strategia commerciale dell'Agenzia
CATEGORIA DI CLIENTECATEGORIA DI CLIENTE TIPO DI STRATEGIATIPO DI STRATEGIA
Clienti prioritariClienti prioritariVisite frequenti da parte della DirezionePriorità nel servizioPiani di marketing specificio Creazione aree dedicateo Servizi di merchandising, materiali POPo Promozioni, progetti vetrinao Accordi commerciali
Visite frequenti da parte della DirezionePriorità nel servizioPiani di marketing specificio Creazione aree dedicateo Servizi di merchandising, materiali POPo Promozioni, progetti vetrinao Accordi commerciali
Clienti da sviluppareselettivamente
Clienti da sviluppareselettivamente
Valutazione accurata delle opportunitàPiani di marketing specifici per clienti attrattiviImplicazione diretta della Direzione
Valutazione accurata delle opportunitàPiani di marketing specifici per clienti attrattiviImplicazione diretta della Direzione
Clienti mediClienti medi Valutazione potenziale di sviluppo del clienteSelezione delle opportunitàElaborazione azioni specifiche
Valutazione potenziale di sviluppo del clienteSelezione delle opportunitàElaborazione azioni specifiche
Clienti da mantenereClienti da mantenere Attenzione al servizio, cura del rapportoEnfatizzare la presenza di marchi e linee
Attenzione al servizio, cura del rapportoEnfatizzare la presenza di marchi e linee
Clienti da gestire al minimo costo
Clienti da gestire al minimo costo
Mantenere a costo minimoNon enfatizzare la presenza delle Linee 1 e 2Rivedere condizioni commerciali?
Mantenere a costo minimoNon enfatizzare la presenza delle Linee 1 e 2Rivedere condizioni commerciali?
La mappatura permette, dunque, di tracciare strategie commerciali ad hoc…
A) POSIZIONAMENTO
B) INFORMAZIONE
C) SVILUPPO
D) ANIMAZIONE
L'Agenzia ed il Negozio L'Agenzia ed il Negozio hanno hanno
gli stessi obiettivi !gli stessi obiettivi !
L'Agenzia e la gestione della crisiL'Agenzia e la gestione della crisi
ConcludendoConcludendo ……..
Gestire oggi la crisi delle vendite significa porsi
obiettivi prioritari e possibili ….In definitiva :
Gestisci le vendite (e i collaboratori) della tua Agenzia
con metodo e avrai successo:c'è cosi poca concorrenza!
Gestire oggi la crisi delle vendite Gestire oggi la crisi delle vendite significa porsi significa porsi
obiettivi prioritari e possibili obiettivi prioritari e possibili ……..In definitiva :In definitiva :
Gestisci le vendite (e i collaboratori) Gestisci le vendite (e i collaboratori) della tua Agenzia della tua Agenzia
con metodo e avrai successocon metodo e avrai successo::c'c'èè cosi poca concorrenza!cosi poca concorrenza!
CONVENZIONI
CONVENZIONI
CONVENZIONI
CONVENZIONI
Fashion designer giovani
Alessia 339 3942013
Alessia 339 3942013
Fashion designer giovani
Scuola di Moda Burgo
Fashion designer giovani
Ferr
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Scuola di Moda Burgo
Fashion designer giovani
Alessia
Scuola di Moda Burgo
Fashion designer giovani
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Scuola di Moda Burgo
Fashion designer giovani
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da favorire anche attraverso politiche di defi-scalizzazione del costo del lavoro, troppo alto da sostenere per le aziende del comparto. Anche il credito appare poco accessibile per molte piccole imprese non in grado di soddisfa-re gli standard richiesti dalle banche per l’ero-gazione dei fondi: sarebbe necessario interveni-re per adeguare questi standard alle reali possi-bilità delle ditte, in relazione alle necessità che le spingono a chiedere liquidità. Sul versante del consumo, infine, la tutela delle nostre produzioni dovrebbe avvenire attraverso politiche di trasparenza, per valorizzare concre-tamente la qualità del “fatto in Italia” e offrire nel contempo al consumatore finale un’arma affidabile contro la truffa del falso: l’etichetta-tura d’origine, sia sulla provenienza di pellami e componenti, sia sui prodotti finiti.
Il settore della pelletteria made in Italy ha mo-strato una buona resistenza alla crisi per tutto il 2008, chiusosi con un +1,68% nell’export. Tut-tavia nei primi mesi del 2009 il calo generaliz-zato dei consumi ha cominciato a erodere il sell out anche di questo comparto. Il banco di pro-va sarà rappresentato da Mipel, il salone in ca-lendario a Milano dal 16 al 19 settembre, per il quale già si prevede una leggera contrazione in termini di metri quadri espositivi. È questo, in sintesi, il bilancio emerso alla re-cente assemblea dei soci dell’associazione di categoria Aimpes, che cura anche l’organizza-zione della manifestazione milanese. Durante l’incontro, Aimpes ha indicato le linee guida che dovrebbero orientare l’azione del Governo per sostenere e rilanciare la pelletteria made in Italy. Il primo punto è la competitività,
Moda/Economia
La pelletteria made in Italy inizia ad accusare la crisi e chiede l’attenzione del Governo
la casa (-1,5% in termini tendenziali). Alle voci prodotti alimentari, bevande e tabacchi la ridu-zione è dello 0,7%. Quello relativo all'abbiglia-mento e alle calzature è un risultato non ecla-tante (+0,4%) ma tutt'altro che disprezzabile. "Bisognerà comunque attendere gli esiti di maggio e giugno per verificare se si è giunti a una fase di stabilizzazione del mercato", preci-sa una nota dell'Icc. Le stime sul mese scorso, a livello generale, delineano un rafforzarsi del clima di fiducia delle famiglie sui livelli di fine 2007 anche se, come emerge dall'indagine rapi-da di Confindustria, dopo il rimbalzo di aprile a maggio la produzione industriale ha registrato una flessione dell'1%, associata a un -1,2% re-lativamente agli ordinativi.
In base all'Indicatore dei Consumi Confcom-mercio (Icc), anche se la fase più acuta della crisi può ritenersi superata dopo un primo tri-mestre 2009 a dir poco difficile, non è ancora il momento di parlare di ripresa: la dinamica del-la domanda delle famiglie resta permeata dal-l'incertezza ma, a sorpresa, tra i settori meno problematici spicca l'abbigliamento. Focalizzandosi in particolare sul mese di apri-le, l'Icc evidenzia infatti un decremento dei consumi di servizi di ristorazione e alloggio (-1,6% in termini tendenziali) e di beni e servizi per la mobilità (-0,3%, che tiene conto di u-n'impasse nella domanda di autovetture e mo-tocicli). Non si sottraggono al segno meno le proposte per la cura della persona (-0,8%) e per
Moda/Economia
Indagine Confcommercio: qualche debole segnale positivo dal settore abbigliamento
Con Milano pret-à-porter si delinea quindi la nuova di-mensione del salone, concepita per aprirsi alla città e focalizzare l'attenzione sulle eccellenze italiane acco-stando alla moda, il design, l'arte ed il cibo; la sua struttura espositiva, che sceglie di andare oltre la divi-sione per categorie, preferendo l'interazione tra le di-verse tipologie di prodotto a favore di una più facile fruizione da parte di buyers e professionisti; il bacino potenziale di aziende alle quali il salone intende sem-pre più riferirsi, individuate in realtà italiane che realiz-zino in Italia la parte maggiore della loro produzione, ma anche in aziende internazionali capaci di concepire l'Italia come un terreno fertile, commercialmente quan-to culturalmente. "Quarant'anni sono una soglia psico-logica importante - spiega Corrado Peraboni, Ammini-stratore Delegato di Fiera Milano Expocts (nella foto) -. Nel nostro caso, abbiamo percepito una obsolescenza di fondo che richiedeva un cambiamento radicale. Una trasformazione alla quale doveva per forza corrispon-dere anche un nuovo nome: da qui la scelta di un mar-chio essenziale, nel quale sia forte anche il richiamo al-la centralità che vogliamo dare a Milano in qualità di capitale del pret-à-porter.
Expocts riformula il salone dedicato alle collezioni femminili annunciando un progetto espositivo total-mente nuovo. Inizialmente focalizzato sulla seconda metà di settembre e febbraio, il calendario della manifestazione lascia aperta l'ipotesi di una futura anticipazione. La prima sinergia con il fast fashion di N.O.W.
MilanoVendeModa compie quarant'anni e cambia pel-le. Una rivoluzione strutturale e formale che per il sa-lone dedicato alle collezioni femminili di abbigliamen-to ready-to-wear si realizza ufficialmente da oggi nel lancio di un progetto espositivo completamente nuovo. MilanoVendeModa vede la luce nel 1969, dall'ini-ziativa di sei marchi di abbigliamento e di un grup-po di agenti consociati in Assomoda, primi inter-preti di un progetto fieristico focalizzato sulla moda europea. Nel 2009 dunque il marchio cambia, ed il nome lo segue, nel tentativo di realizzare compiuta-mente quella tensione all'innovazione che il salone a-veva già espresso nel corso del tempo, e prseguito con maggiore impulso a partire dalla decisione di spostare la location del salone sul Portello di FieraMilanoCity.
Moda/Economia
Milano Vende Moda cede il passo a MI
alla città di Milano. Siamo certi che questo piano por-terà grandi benefici anche a quanti a loro volta investi-ranno su di esso sapendo capire le nostre finalità". Il primo test del nuovo impianto fieristico è in pro-gramma dal 25 al 28 settembre, con l'edizione di de-butto cui seguirà l'appuntamento invernale fissato alla fine di febbraio. "Sulla designazione delle date ci sia-mo confrontati con la controparte delle aziende, sia quelle già presenti che quelle potenzialmente interes-santi per il nuovo indirizzo della manifestazione - spie-ga Emanuela Forlin, direttore MI -: le conclusioni sono che le aziende vorrebbero anticipare, ma attuare questa strategia oggi sarebbe anacronistico rispetto a competi-tor internazionali forti, di cui dobbiamo comunque te-nere conto. Meglio quindi lasciare crescere la manife-stazione, consentirle di affermarsi e poi collocarsi in u-na fascia più consona. Senza considerare che le ultime tendenze sono quelle di spostare nel tempo i volumi degli acquisti, riducendo quelli delle precollezioni, ma-gari proprio a favore del segmento fast fashion".
Quello che ci aspettiamo è di confermare con la prima edizione le dimensioni raggiunte sinora da MilanoVen-deModa. La nostra priorità non sarà, per il momento, realizzare una crescita quantitativa ma azzeccare il mix che ci permetterà di programmare lo sviluppo del salo-ne a partire dalla terza o dalla quarta edizione". Concepito per realizzarsi com-piutamente nell'arco di un triennio, con un investimen-to che raggiungerà complessivamente un milione e mezzo di euro, il nuovo progetto prevede di realizzare sin da subito sinergie con altri attori del sistema moda italiana. Partendo da N.O.W. Fashion Exhibition, il sa-lone dedicato al segmento fast fashion e realizzato dal-la M. Seventy, che debutterà in contemporanea a MI. "Proseguiamo nella direzione che ha caratterizzato an-che questi miei dodici anni di presidenza - ha aggiunto Adalberto Corsi, presidente di Expocts -, quella del-l'innovazione e dell'internazionalizzazione, con un pro-getto che oltre a rinnovare profondamente la manife-stazione intende ridare slancio e brillantezza
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contribuire a rendere più accogliente le nostre città. Infatti, grazie ai proventi della serata, si potrà finanziare la creazione di aree verdi con la piantumazione di oltre 500.000 alberi sia nel centro sia nelle periferie della metropoli. Per Milano, come ha sottolineato il Sindaco, si tratta di evidenziare la centralità del settore mo-da: un settore produttivo fondamentale che, lungi dall’essere sinonimo di frivolezza, riveste un’importanza economica straordinaria per il nostro Paese.
È in programma il 10 settembre 2009 la serata internazionale della moda, una sorta di celebra-zione globale dell’universo moda che il Sinda-co di Milano, Letizia Moratti, e il Direttore di Vogue Italia, Franca Sozzani, hanno preannun-ciato nei giorni scorsi. Da Parigi a Londra, da Beijng a New York, da Mumbay a Milano “Vogue Fashion’s Night Out” – questo il nome del progetto – sarà una serata aperta a tutti, anche i bambini, nella qua-le gli stilisti e i consumatori potranno insieme
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ALL’INSEGNA DEL VERDE LA NUOVA SFIDA DELLA MODA
quando a Milano si svolgerà l’Expo, evento nel quale i temi dell’alimentazione e della nutrizione saranno al centro della discussio-ne. Dopo la Fashion Week e la Furniture Week, la terza effe – quella del Food Week – va così a completare la vetrina delle ec-cellenze milanesi ed italiane, proponendo un insieme di eventi che puntano ad un for-te coinvolgimento della città.
Si è svolta dal 9 al 14 giugno la Milano Food Week, appuntamento nato da un’idea del giovane imprenditore milanese – Fede-rico Gordini – che ha trovato ampia acco-glienza da parte di altri imprenditori – per rispondere alla sempre più forte esigenza del pubblico del mondo del food e del be-verage. L’appuntamento è il primo di una serie, in programma sempre a metà giugno, che porterà fino al 2015,
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DOPO MODA E DESIGN, ANCHE IL FOOD AVRA’ LA SUA SETTIMANA MILANESE
imprenditore sia lavoratore autonomo. Ora, ai fini delle imposte dirette le attività ausiliare suddette producono reddito di impresa: in questo caso, secon-do le Sezioni Unite, il legislatore non tiene conto de-gli aspetti quantitativi dell’organizzazione aziendale, ma solo dell’elemento qualitativo dell’attività eser-citata. La soluzione per l’IRAP invece è quella di considerare la presenza delle condizioni minime di impresa, come la Carta costituzionale aveva fatto nel caso dell’ ILOR quando aveva stabilito che per gli agenti di commercio occorreva accertare se sus-sistevano o meno “i requisiti minimi perché si possa parlare di impresa”. In conclusione possiamo senz’-altro considerare esclusi dall’Irap i piccoli agenti di commercio e i promotori finanziari. Per gli altri a-genti occorrerà verificare il requisito dell’autonoma organizzazione, accertamento che spetta al giudice di merito e che attiene alla responsabilità organizza-tiva e all’impiego di beni strumentali eccedenti il minimo indispensabile.
Le Sezioni Unite della Cassazione civile sono in-tervenute, con tre pronunce relative ad agenti di commercio ed una ad un promotore finanziario, per risolvere un antico contrasto sorto in ambito tributa-rio. Infatti, diverse sentenze sostenevano la necessità di “un’autonoma organizzazione “ degli agenti perché si potesse applicare l’IRAP, mentre altre propende-vano per l’imponibilità sempre e comunque di tali soggetti. Le Sezioni Unite ricordano che la Corte Costituzio-nale nel 2001 aveva distinto tra attività di impresa, per la quale la soggezione all’IRAP è comunque scontata, e il lavoro autonomo, in cui si valorizza l’-elemento dell’organizzazione. Il problema che si so-no dunque poste è stato quello di verificare in quale delle due categorie si dovesse ricomprendere l’eser-cizio delle attività ausiliarie di cui parla l’art 2195 del Codice Civile, in cui rientrano gli agenti di com-mercio dato che la persona fisica può essere sia
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PER GLI AGENTI L’IRAP SOLO SE C’E’ “AUTONOMA ORGANIZZAZIONE”
Sappiamo bene come nei primi mesi dell’anno l’economia sia pe-santemente crollata, ma autorevo-li valutazioni della prospettiva a medio termine ci incoraggiano ad un cauto ottimismo.
I dati certi sono quelli del primo trimestre, e qui c’è poco da sorri-dere: la contrazione del fatturato rispetto all’analogo periodo del 2-008 va oltre il 12%, ancorchè siano i settori a monte della filiera quelli più gravemente colpiti. (-23,8%).
A valle è andato meno peggio con un -6,1%. Considerando che l’andamento della produzione ha sostanzialmente seguito
EDITORIALE
l’onda del fatturato, si stima che la fles-sione per il complesso dell’industria della moda sia del 15,5%. Tuttavia, una fiducia in recupero nei mesi di aprile e maggio, indica che qualcosa comincia a muoversi. Una nota elaborata dalla Ca-mera Nazionale della Moda Italiana di-ce testualmente: “sulla base dei dati og-gi disponibili è possibile stimare una chiusura d’anno con un fatturato intorno
al -6.5%, più accentuato rispetto a quello del 2008, ma non irrecuperabile”. Se a ciò
si aggiunge che, sulla scorta di dati statistici su-gli Stati Uniti, la produzione è scesa fortemente ma il consumo cinque volte meno, possiamo considerare concretamente realizzabile un recu-pero in tempi medio-brevi.
Il 2009 chiuderà a -6,5% ma non mancano segnali positivi
Giulio Di Sabato Presidente Assomoda
Manifestazioni
Sono stati tanti i progetti speciali e le anteprime in Fortezza per l’ultima edizione: da Brooks Brothers, che partecipa per la prima volta, il rientro di Allegri che presenta le sue tre linee, inclusa la main firmata da France-sco Scognamiglio, fino al debutto del primo total look e del nuovo corso stilistico del marchio beachwear Vilebrequin; e ancora i rientri illustri co-me quelli di Lardini e di Malo, accanto alla proposta consolidata di a-ziende top dell’eleganza maschile come Corneliani, Church’s e Brunel-lo Cucinelli nel Padiglione Centrale, o come Cruciani che a questa edi-zione amplia i propri spazi al Piano Inferiore. E a questo Pitti Uomo pre-senta un’importante novità il Classico Italia, l’area che raggruppa i mi-gliori marchi del Made in Italy, con un nuovo layout allestitivo curato dal designer Piero Lissoni. L’area dell’informale dichiara la sua natura sem-pre più estesa e vitale con un pool di novità, come l’anteprima e gli spazi speciali dedicati alla collezione di Scotch & Soda e ai nuovi progetti dei marchi del Gruppo Tomasoni Topsail (North Sails e Henri Lloyd Italy), accanto ai rientri di Sergio Tacchini e di Helly Hansen. Infine, da segna-lare la partecipazione a Pitti Uomo di Culti, che porta alla Fortezza da Basso il suo progetto di lifestyle. Tra le iniziative in città da segnalare la partecipazione di Ballantyne, che sarà a Firenze nei giorni di Pitti Uomo per un evento e l’anteprima esclusiva della collezione S+arck with Bal-lantyne, realizzata in collaborazione con Philippe Starck; la performance-evento che celebra il debutto della collezione uomo e i 50 di una griffe storica come Mila Schön.
Dal 19 al 22 giugno si è svolta a Milano, Fieramilanocity – ingresso P.ta Teodorico – l’edizione 2009 di SI SPOSA ITALIA, dove saranno presentate le collezioni 2010 di ol-tre 70 aziende espositrici, selezio-nate con cura dall’Ente organizza-tore. All’interno del Salone vi sarà anche uno stand di Assomoda, al quale possono fare riferimento gli agenti, distributori e titolari di showroom italiani ed esteri.
LE NOVITA’ E I PROGETTI SPECIALI DI PITTI UOMO 76
SI SPOSA ITALIA 2009
"La Sidecar, fin dalla sua nascita nel 1-996, si è affermata nel mercato italiano distinguendosi come lo show room multibrand di riferimento per la ricerca e l'introduzione di nuovi marchi oltre alla diffusione e lo sviluppo qualitativo di marchi già affermati." Grazie alla pluriennale attività e cresci-ta professionale all'interno della divi-sione commerciale di Mandarina Duck, Paolo Comini, fondatore della Sidecar, ha saputo introdurre e diffon-dere nel mercato marchi prestigiosi quali GFF accessori, Spalding & Bros, Camper e Refrigiwear. La sua esperienza e conoscenza del mercato unita ad u-na politica distributiva attenta e selettiva hanno permes-so alla Sidecar di conquistare la fiducia e la stima dei suoi clienti, ottenendo di collaborare con i più prestigio-si negozi italiani. L'organizzazione della Sidecar, oltre alla sede di Mila-no, si avvale di collaboratori e professionisti altamente qualificati con sedi distributive su tutto il territorio ita-liano che le garantisce una presenza attiva ed efficiente, all'altezza di un mercato attento ed esigente in continua evoluzione.
Showroom del mese
SIDECAR DIFFUSION
SIDECAR srl è una delle società di rappresentanza e distribuzione moda tra le più rinomate di Milano (al suo attivo il lancio di marchi quali Camper, Paul Smith Shoes e Refrigiwear).
Costituta nel 1996 da Paolo Comini quale ufficio di rappresentanza in Italia Camper, ha progressivamente sviluppato la propria azione nel cor-
so degli anni, avviando due nuove linee di business: con il lancio nel 2006 del format SIDECAR EVENTI è diventata società leader nella or-ganizzazione e gestione di temporary shop e di eventi ad essi collegati; contemporaneamente ha avviato una attività di sviluppo retail, diventando in breve tempo uno degli operatori più accreditati.
Oggi con oltre 14 tra dipendenti e collabora-tori esterni rappresenta una struttura unica nel suo genere, in grado non solo di gestire la distribuzione di prodotti moda, ma anche di sviluppare progetti complessivi di svilup-po di area e di comunicazione innovativa.
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SIDECAR DIFFUSION
I SOCI PAOLO COMINI: prima di fondare la SIDECAR nel 1996, ha contribuito al lancio del marchio MANDARI-NA DUCK, della quale è stato funzionario per 18 anni, nonché Franchisee della stessa insieme ad Andrea Me-schia. Fa parte del consiglio direttivo di ASSOMODA e ASSOTEMPORARY di cui è anche vicepresidente. ANDREA MARIA MESCHIA: ha svolto per oltre 10 anni attività commerciale in proprio, sia con punti ven-dita multimarca sia in Franchising (BRIC’S, MANDA-RINA DUCK). Ha poi svolto per 10 anni attività di di-rezione vendite e temporary management (ALVIERO MARTINI, CAMUZZI INTERNATIONAL, D’ETOF-FE, MCMC). Membro del consiglio direttivo di ASSO-TEMPORARY.
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SIDECAR DIFFUSION
MISSIONE AZIENDALE
Perseguire la LEADERSHIP quale ufficio di riferimen-to in Italia per le ATTIVITÀ COMMERCIALI DI LANCIO E SVILUPPO di marchi di alto potenziale, principalmente del comparto moda e design, attraverso IL CONCEPIMENTO, LA REALIZZAZIONE E LA GESTIONE di modalità INNOVATIVE di distribuzione e commercializzazione. L’attività di SIDECAR si può dividere in tre attività complementari l’una con l’altra:
DIFFUSION EVENTI e RETAIL
SIDECAR DIFFUSION Fondata nel 1996 come SIDECAR SNC, si è affermata ben presto come una tra le agenzie di rappresentanza moda più rinomate a Milano OBIETTIVI: Rappresentanza, distribuzione e sviluppo commerciale e retail comparto moda nazionale ed inter-nazionale. ATTIVITA’ SVOLTE ed ATTUALI: Promozione, svi-luppo, lancio e distribuzione di brand quali:
CAMPER GFF Accessori
PAUL SMITH SHOES MISS SIXTY Uomo SPALDING shoes
ARMATA DI MARE ETIENNE OZEKI
NORDKAPP
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SIDECAR DIFFUSION
SIDECAR RETAIL Sviluppo retail e franchising avviata nel 2006 in siner-gia con il lancio di SIDECAR EVENTI, nel quadro del-l’avviamento di una attività di R&S nel campo distribu-tivo. ATTIVITÀ: reperimento affiliati, analisi di fattibilità, avviamento punti vendita, visual merchandising, forma-zione affiliati e store manager REALIZZAZIONI:
S.OLIVER (Leader Europeo dell’abbigliamento: ol-tre un miliardo di fatturato, oltre 400 negozi in 30 paesi): responsabili dello sviluppo e assistenza in store su tutto il territorio nazionale (Country Management)
NAU (Ottica, fast fashion nel mondo dell’ottica): re-sponsabili sviluppo su tutto territorio nazionale
Contratti di consulenza: MANIFATTURE DI VAL-DUGGIA SPA (RAGNO), DUREX
Attività lanciata nel 2006 con l’apertura in anteprima mondiale del concept store SIDECAR EVENTI IN MILA-NO: punto vendita monomarca a tempo, gestito in esclusiva per conto di singole aziende per limitati periodi tem-porali (Brand turnover). ATTIVITÀ: Promozione, realizzazione e gestione di attività di tipo “temporary stores” su tutto il territorio nazionale.
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SIDECAR DIFFUSION
COOPERAZIONI
MONDADORI POLITECNICO DI MILANO, IED
AMA, ANLAIDS, ARCHE’ MIPEL - AIMPES
ASOPEC IULM
ASSOTEMPORARY: Cofondatori e vicepresidenza
SIDECAR EVENTI
PRINCIPALI REALIZZAZIONI
OFFSHORE SPALDING AND LEVIS SHOES
VOEVUE CLIQUOT PAOLO FEDON – VIA.GG.IO
ROSSO REGALE SEGWAY BARILLA
DE DIETRICH BINDA
KATY VON ZELAND DE RIGO (POLICE OCCHIALI AND ACCESSO-
RIES) LAGOSTINA
SAECO DUREX PIRELLI VERNEL RCR
COLGATE VODAFONE
Questo è un primo incontro con Paolo Comini, perché l’intervista più importante la faremo nei prossimi mesi, quando il progetto Temporary shop si sarà perfezionato con il network Sidecar. Non è qui il caso di anticipare nulla, se non il fatto piutto-sto significativo che Paolo Comini è stato l’autentico pioniere del temporary shop in Italia, insieme al socio Andrea Me-schia.
Ma Paolo ha anche una storia importante nel mondo della moda e, a mio modo di vedere, avendolo conosciuto nelle sue di-verse competenze professionali, è oggi da considerare uno tra i più qualificati o-peratori e consulenti di retail, soprattutto nell’ambito del fashion. L’inizio dell’atti-vità di Comini ha il nome di un marchio, oggi decisamente conosciuto: Mandarina Duck. Allora nessuno lo conosceva, siamo negli anni’80: “eravamo due agenti, entrambi bolognesi, a promuovere in giro per l’Italia l’azienda. In particolare a me era stata affidata la zona della Lombardia, prima insieme al Triveneto, poi con la Svizzera e infine da so-la. Nel periodo iniziale i nostri interlocutori sono stati i grossisti, successivamente l’azienda ha dato il via ad u-na penetrazione nel settore del dettaglio.
C’è stata quindi la fase dello sviluppo del franchising, a cui ho lavorato con un forte coinvolgimento, tanto che per alcuni anni ho avuto un negozio in C.so Buenos Ai-
res a Milano. Dopo l’exploit di Manda-rina, con quali aziende hai lavorato? Intorno al 1986 sono entrato in contatto con Camper, un azienda spagnola che, un po’ come Mandarina Duck, da niente è divenuta con noi leader nel mercato. Nello stesso anno è nata Sidecar Diffu-sion, la mia agenzia di rappresentanza, nella quale sono poi entrate diverse a-ziende per le quali ho prevalentemente trattato il mercato italiano. Altre aziende importanti? Direi che le aziende che si ricordano con maggior piacere sono quelle che, grazie all’impegno e alla professionalità di noi
agenti, si sono affermate pienamente nel mercato. Potrei citare, oltre Camper, un’azienda ameri-cana il cui brand Refrigiwear era totalmente sconosciu-to nel nostro Paese. Tra l’altro, l’azienda originariamen-te produceva capi da lavoro – per le celle frigorifere -, dunque capi tecnici senza nessun riferimento al fashion: insieme li abbiamo trasformati in capi informali, con si-gnificativi contenuti di moda e un ottimo appeal
Showroom del mese
Intervista a Paolo Comini
Paolo Comini
di Massimo Costa
su un pubblico giovane. Il successo dell’azienda fu così eclatante che, ad un cer-to punto, in considerazione dei notevoli impegni orga-nizzativi, gli americani cedettero il marchio al Gruppo Sixty, garantendosi in tal modo una produzione forte ed organizzata.
Altri marchi che hai portato al successo? Posso citare Etienne Ozeki, Endurance, Armata di mare, Jeep, Fujiko, Offshore e ancora Nordkapp. Senti, come va il mercato in questo periodo di crisi? E’ dura, il mercato oggi non risponde, non accetta novi-tà: in generale mancano soldi e tempo per il lancio di nuovi marchi. Direi che sta implodendo. C’è da dire poi che la crisi economica sta coinvolgendo anche il lusso, non ci sono più oasi felici. L’elemento positivo che intravedo è il possibile ritorno ad un mercato piramidale, come negli anni ’80 e ’90, dove ogni fascia di prodotto era ben delimitata, con prezzi proporzionati alle fasce di appartenenza: basso, medio, alto e lusso. Si dovrà necessariamente tornare a prestare grande attenzione al prodotto e al rapporto otti-male tra qualità e prezzo.
Oggi il mercato è a clessidra, con una fascia media no-tevolmente rimpicciolita: a mio avviso riprenderà spa-zio e vigore quella fascia media, che rappresenta a ben vedere il vero Made in Italy. Perché il lusso è un’altra cosa: Chanel, Hermes, Vuitton ecc… ma questo diven-terebbe un discorso troppo lungo.
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Intervista a Paolo Comini di Massimo Costa
AZIENDE RAPPRESENTATE DA SIDECAR DIFFUSION
Gruppo Sixty
Refrigiwear Uomo – donna – bambino
Richlu Uomo – donna – bambino
Baracuta Uomo – donna – bambino
Miss Sixty Uomo – donna – bambina
Energie Uomo – donna – bambino
Di Mattia Pantaloni uomo
Drops Urban fashion uomo e donna
Furla Accessori donna
Vialis Calzature donna
Aro Sneaker uomo e donna
Tempus Orologi uomo e donna
Nel cuore della Milano più autentica, ancorata al passato ma intrisa di novità, valorizzata da una sapiente ristruttura-zione ma fedele custode del piano urbanistico della tradizione, si trova Corso Garibaldi. E’ una strada particolare che più di ogni altra ha mantenuto intatto il suo charme ed ha tutelato il sapore del passato con una civetteria accattivante. Qui ci sono i cortili, vanto segreto di una città schiva. Qui, al numero 50, in un palazzo di fine ‘700, si aprono le porte di una location molto raffinata. “Bonjour Garibaldi”, un nome che evoca accoglienza ed ospitalità, pensato da una donna, Elizabeth Warren, che lo ge-stisce con garbo e professionalità. “Bonjour Garibaldi” è uno spazio luminoso di mq. 70: le pareti di mattoni a vista si accostano alle rifiniture di pregio ed a pochi elementi d’arredo raffinati, creando un ambiente di gusto che si prolunga sull’attiguo giardino segreto di mq. 80. L’interno è dotato di riscaldamento centralizzato e aria condizionata mentre l’esterno può subire le trasformazioni op-portune seguendo il ritmo delle stagioni. E’ un luogo versatile che si adatta alle circostanze. Da temporary shop per la presentazione di prodotti di design, per le griffes della moda, ed altro ancora: mostre d’arte, spazio espositivo, tavole rotonde, conferenze stampa. Per soddisfare ogni richiesta, “Bonjour Garibaldi” ha elaborato una proposta flessibile da costruire in base alle neces-sità della clientela. La formula completa “chiavi in mano” offre un’ampia assistenza: fornitura di arredo, elaborazione dell’invito, ufficio stampa, servizi di supporto tecnico, scelta del catering. Questa formula a tutto tondo definisce “ Bonjour Garibaldi” come laboratorio di idee e rivela le capacità propositive e creative dell’equipe che lo compone. PER INFORMAZIONI: Publi.Com – Corso Garibaldi, 50 – 20121 Milano – [email protected] tel. 02.72.19.52.94 – tel & fax. 02.65.55.834
TEMPORARY news
“Bonjour Garibaldi” Lo spazio nascosto che si rivela
APRE UNA NUOVA E PRESTIGIOSA SEDE ESPOSITIVA NEL CUORE DI CORSO GARIBALDI
DOVE L’ARTE AVRA’ LA SUA PARTE….. All’altezza del numero 50 di Corso Garibaldi, all’interno di uno storico ed elegante palazzo del ‘700, nasce “Bonjour Garibaldi”; un elegante spazio espositivo adatto alle esigenze più diverse e singolari quali presenta-zioni di prodotti di moda e design, mostre d’arte, tavole rotonde e conferenze stampa. Si tratta di una luminosa location di 70 mq caratterizzata da originali pareti con mattoni a vista ed essenziali ele-menti d’arredo dallo stile raffinato. All’esterno, un grazioso giardino privato di 80 mq offre la possibilità di alle-stire e creare situazioni sempre innovative e di sicuro effetto. La grande passione per l’arte di Elizabeth Warren, creatrice di questo spazio, ha permesso di raggiungere accor-di con note gallerie d’arte di Milano che, a turno, esporranno un’opera di loro artisti nella vetrina di “Bonjour Garibaldi”. Queste opere faranno da cornice ad ogni evento organizzato, permettendo di dare un valore aggiun-to a qualsiasi manifestazione. Il via, ad aprile, verrà dato dalla Galleria Rubin di Milano che esporrà un quadro dell’artista LLIR ZEFI – Bi-tchesbrew- acrilico su tela 170x210. “…istintiva, gestuale, poetica, anarchica, irrefrenabile: questa è la pittura di Llir Zefi “ dice il critico Marco Tonelli dell’artista. Una particolarità da non trascurare: i galleristi e gli artisti che esporranno all’interno della location, se desidera-to, potranno devolvere una somma, a loro discrezione, ad associazioni ed enti non profit. Per informazioni: Bonjour Garibaldi: 02- 72.19.52.94
TEMPORARY news
“Bonjour Garibaldi”
ALESSANDRO RUSSO “PAESAGGI INDUSTRIALI”
Giovedì 25 giugno 2009, alle ore 19, “ Bonjour Garibaldi” presenta in collaborazione con la Galleria Antonio Battaglia tre opere inedite di cui un grande quadro realizzato dall’ artista Alessandro Russo appositamente per la vetrina dello spazio. Alessandro Russo, docente all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, non è nuovo sul mercato dell’arte milane-se. In passato ha esposto nella storica Galleria Schettini e di recente alla Galleria Donec Capiam Studio di Paolo Pocchini. Sotto i cieli caratterizzati dalla dispersione atmosferica di fumi tossici e nocivi, Alessandro Russo dispiega i ca-pannoni dei suoi complessi industriali, sia attivi che in disuso, icone tragiche d’un assalto ambientale difficile da risanare e che suona come una ferita non solo per la natura, ma, soprattutto per l’intelligenza e l’amore dell’uo-mo. Bonjour Garibaldi, nuovo spazio dedicato alla cultura e all’arte ubicato in una delle zone più cool della città, ospita dal 25 giugno al 25 luglio una sintesi di opere dedicate al ciclo dei “Paesaggi industriali”. A disposizione il catalogo con i testi di Rosario Pinto e Mauro Francesco Minervino. Per informazioni: [email protected] [email protected] tel. 02. 36.514048 Galleria Battaglia tel. 02. 72.19.52.94 Bonjour Garibaldi
TEMPORARY news
“Bonjour Garibaldi”
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“Bonjour Garibaldi”