arricchirsi davvero con le scommesse sul calcio
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Vincenzo Carchidi Arricchirsi con le SCOMMESSE
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Progetto Saper Vincere
Arricchirsi davvero con le
SCOMMESSE SUL CALCIO
Guadagnare legalmente - come un bookmaker senza doversene
assumere gli oneri, le spese ed i rischi.
Comprendere a fondo i meccanismi del gioco per valorizzare la
propria abilit.
Rischiare poco per guadagnare tanto.
Fare (molto) meglio del sure bet.
Vincenzo Carchidi Arricchirsi con le SCOMMESSE
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Premessa Questo piccolo libro elettronico (e-book) si prefigge il compito di guidare
il lettore a una comprensione generale (e a un fruttuoso uso) delle strategie
pi adatte per contrastare e magari invertire a proprio favore il
vantaggio del Banco nellambito delle Scommesse Sportive.
Mi rendo conto che i concetti esposti per quanto io abbia tentato di
semplificarli al massimo possono in alcuni casi risultare complicati per
chi non ha una mente predisposta alla matematica. Ma sono concetti veri
che, come tali, funzionano e se correttamente utilizzati - fanno vincere
davvero. Pi precisamente: fanno guadagnare giocando!
Non tuttavia necessario approfondire tutti gli argomenti trattati (per i
quali saranno peraltro previsti altri e-book specifici): anche il semplice
apprendimento dei concetti pi generali rappresenter una sorta di marcia
in pi alla quale sarebbe sciocco rinunciare.
La strada che io propongo pu davvero portare alla ricchezza, a patto che
si abbia la volont e la costanza di percorrerla per intero, partendo,
appunto, dai concetti pi generali per poi arrivare ai pi sofisticati livelli di
perfezionamento, quelli che effettivamente possono consentire di
trasformare la propria passione per il gioco in un vero e proprio lavoro,
appassionante e redditizio. Attenzione: un lavoro piacevole ma pur
sempre un lavoro!
Buona lettura
Vincenzo Carchidi
Vincenzo Carchidi Arricchirsi con le SCOMMESSE
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INTRODUZIONE
Con le scommesse si pu guadagnare davvero. E anche tanto!
Scommettere sul calcio dunque, per gli appassionati, unesperienza
bellissima, che, gi in quanto tale, pu ben valere il prezzo del biglietto.
A patto, naturalmente, che il prezzo non sia eccessivo e che lo scopo del
gioco sia il puro divertimento.
Ma cominciamo subito con una precisazione: i miei consigli non sono
adatti a coloro che giocano con la giusta moderazione - per puro diletto,
e verso i quali nutro, beninteso, un sentimento di profondo rispetto, in
omaggio al detto popolare dove c gusto non c perdita.
E non sono adatti sia ben chiaro! ai giocatori dazzardo, i quali sono
destinati inevitabilmente a perdere, per la loro stessa struttura psicologica,
quale che sia il gioco a cui partecipano e il metodo che adottano.
Infine, possono essere piuttosto frustranti per coloro che ritengono (e qui
sto parlando di alcune decine di milioni di italiani) di essere assoluti
intenditori di calcio; tutta gente che, naturalmente, pensa di saperne
molto pi di tutti gli altri perch loro a calcio ci hanno giocato (magari
in 3.a categoria!).
Aggiungo una considerazione che dimostrer pi avanti: il metodo pi
sicuro per perdere alle scommesse quello di affidarsi alla logica (o
presunta tale) del calcio.
Ho detto dimostrer perch, trattandosi di considerazioni rigorosamente
matematiche (anche se mi asterr categoricamente da ogni riferimento
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specifico ai calcoli), non mi limiter ad esporre delle semplici opinioni, ma
delle considerazioni oggettive e indiscutibili.
Anche semplicemente attenersi, in modo generico, ai suggerimenti che
proporr in questa pubblicazione significher certamente giocare meglio
(e quindi vincere di pi o, se preferite perdere di meno); approfondire ed
applicare i concetti esposti con grande dedizione e seriet significa avere
nelle situazioni in cui ci possibile - la possibilit di guadagnare
scientificamente, ossia di mettere in piedi unattivit assolutamente
legale in qualche modo simile a quella (lucrosissima!) dei bookmakers,
senza doversene assumere gli oneri, le spese ed i rischi.
Tutto ci nonostante i pesantissimi limiti imposti dalla legislazione italiana
al gioco effettuato tramite i ben pi appetibili gestori stranieri; limiti verso
i quali sono personalmente molto critico (ritenendo che dalla concorrenza
bisognerebbe difendersi con la competitivit e non con questo grottesco
protezionismo), ma che chiaramente siamo tutti obbligati a rispettare.
A rendere ancora pi marcata la similitudine del nostro gioco con quello
che fa prosperare i bookmakers concorre un altro elemento essenziale (e
generalmente poco gradito) : noi non dobbiamo fare pronostici, ma, al
contrario, speculare sui pronostici degli altri, ossia monetizzare gli errori
di valutazione a cui normalmente vanno incontro quasi tutti gli
scommettitori (e qualche volta anche gli stessi bookmakers).
Vi ricordo che il nostro compito non scommettere ma speculare
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1 La scelta delle quote
In un gioco in cui lentit della vincita determinata dalla quota
veramente assurdo che molti giocatori dedichino scarsa attenzione proprio
a questo elemento importantissimo (anzi come vedremo decisivo)
della scommessa.
Questo atteggiamento pu essere certamente pi che comprensibile per lo
scommettitore occasionale, il cui solo obiettivo il divertimento, ma
diventa evidentemente irrazionale e controproducente per il giocatore
abituale, nonch assolutamente proibito per chi ha come obiettivo il
guadagno.
Nonostante le regolamentazioni assurdamente restrittive che ne attenuano
enormemente i vantaggi e la portata, esiste comunque anche in Italia un
regime di concorrenza fra i bookmakers (soprattutto stranieri), i quali si
contendono il mercato a suon di quote, determinando soprattutto su
alcune tipologie di esiti delle differenze tali da non poter essere
sottovalutate da nessuna mente pensante.
Uno scommettitore abituale che non si preoccupa di spuntare le quote
migliori come un imprenditore (tant che di solito fa la stessa fine!) che
non si preoccupa del costo delle forniture e acquista a qualunque prezzo
dal primo che passa.
Sotto questo profilo sono forse pi furbi (o meglio un po meno
autolesionisti) quei (tanti) giocatori che scommettono cifre folli su una
sola partita con la prospettiva di vincere le briciole: praticano un gioco
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irrimediabilmente perdente, ma solitamente almeno si preoccupano di
cercare lofferta migliore, sia pure fra un limitato numero di bookmakers.
Decisamente pi ingenui ( un eufemismo, ovviamente) sono quelli che
abbinano pi partite a volte anche pi di 10 minimizzando le differenze
delle quote (e delleventuale bonus) e trascurando il fatto che il processo
di moltiplicazione pu portare a differenze letteralmente abissali fra la
quota complessiva ottimale e quella di cui essi si accontentano.
Accontentarsi forse una buona norma per chi intende condurre una vita
tranquilla e priva di ambizioni, ma non certo per chi si cimenta in un
gioco/lavoro con il proposito dichiarato (e purtroppo quasi mai reale) di
voler guadagnare.
La realt che chi ritiene che una quota vale laltra farebbe bene a
smettere di giocare o, come ripeto, ad acquisire la consapevolezza di
quanto gli costa divertirsi, facendo poi una serena valutazione del
rapporto fra costi e benefici (ricordate? dove c gusto non c perdita
ma bisogna sempre valutare quanto gusto c e di che perdita si tratta).
Lobiezione pi comune che non vale la pena di aprire pi conti di
gioco, e che tanto vale scegliere un gestore generoso che di solito offre
buone quote.
Ma di che stiamo parlando? Non vale la pena? Tanto vale? Buone quote?
Siamo completamente fuori strada.
Oggi aprire un conto on line presso un bookmaker unoperazione
semplicissima e generalmente a costo zero (anzi: di solito si hanno anche
dei bonus molto interessanti); anche il versamento minimo solitamente
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pi che accessibile a chiunque abbia labitudine (spero non il vizio) di
scommettere, sia pure in piccola scala. Anzi: soprattutto in piccola scala,
dal momento che questa pubblicazione non si rivolge prevalentemente a un
pubblico di grandi scommettitori. Al contrario, proprio chi dispone di
risorse economiche piuttosto limitate che pu (anzi: deve, altrimenti non
sopravvive) trarre i vantaggi pi evidenti da un gioco intelligente e
scientifico.
Togliamoci dalla testa, infatti, che si possa vincere grazie a una superiore
abilit nei pronostici, o che per impostare un gioco matematicamente
vincente sia necessario disporre di ingenti capitali.
E, prima ancora, cerchiamo di capire, una volta per tutte, che una cosa
vincere nel senso pi generico del termine, unaltra cosa vincere nel
senso preciso di guadagnare nel tempo, che quello a cui io amo fare
quasi sempre esclusivo riferimento.
Il cosiddetto intendit