aprile - 4 - newsletter politiche abitative e per lo sviluppo … · blica previsto dalla l....

12
16 Notizie dalle categorie, dalle associazioni, dai territori...... Unione degli Universitari: studenti che vivono nelle abitazioni dei genitori, commenti al Rapporto Eurostudent...............................................pag. 7 Sunia: A Firenze. Campagna “Contratto sicuro”. Affittare secondo le regole, per avere consulenza giuridica e fiscale su ogni tipologia contrattuale.......pag. 8 Dai territori: Basilicata: Avviso pubblico per il contrasto al disagio abitativo; Campania: edilizia residenziale per categorie svantaggiate; Lombardia: a Milano il primo edificio a basso impatto energetico; Puglia: graduatoria del bando per la rigenerazione urbana; Veneto: a Treviso progetto Ue per ridurre i consumi nell'edilizia pubblica .....................pag. 9/10 La trasformazione tecnologica dei centri urbani si integra a quella “green”. Dalle smart cities alle green cities, il mercato mondiale delle soluzioni intelligenti continua a offrire nuove soluzioni più sostenibili, resilienti ed efficienti. Termini come sostenibilità, cambiamenti climatici, resilienza, verde urbano, trovano un denominatore comune nelle green cities. (Studio Market research future: Da smart a green cities)........pag. 4 I centri urbani possono giocare un ruolo da protagonisti per il perse- guimento degli obiettivi di sviluppo so- stenibile, come indicato nell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Una consapevolezza derivante dal fatto che nei centri urbani si concentra l'80% delle attività economiche globali e, di conseguenza, la maggior parte delle emissioni climalteranti. Alcune esperienze virtuose sperimentate in differenti città del mondo sono poten- zialmente applicabili ad altri centri. (Studio GSE: "Citta sostenibili: buone pratiche nel mondo”)...........................................................pag. 5 L’86% degli italiani è più motivato a intraprendere uno stile di vita sostenibile per amore del pianeta e per preservare gli spazi incontaminati, oggi sempre più minacciati: l’interesse alla sostenibilità rilevato nel 2016 a seguito di EXPO che si è consolidato l’anno scorso: La sostenibilità viene percepita come patrimonio comune in grado di influenzare le abitudini quotidiane. (Indagine di Eumetra MR per LifeGate)….....................Pag 6 La fase storica attuale è attraversata da due profonde transizioni: quella ambientale e quella tecnologica. Entrambe incideranno profondamente nei modelli di vita, nell’economia e nel lavoro. Gli impegni internazionali e gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU in ambito ambientale per i prossimi anni determineranno scelte profonde per il nostro paese. Queste sono le ragioni che hanno portato la CGIL a definire una piattaforma integrata che prova a tenere insieme gli obiettivi dello sviluppo sostenibile e la tutela e la creazione di lavoro …...…............... pag. 1 Il tema del patrimonio edilizio esistente è un elemento fondante nelle politiche urbane, centrali nel processo di sviluppo economico, ambientale e sociale orientato ad un obiettivo generale di sviluppo sostenibile. Vetustà, carenza di interventi manutentivi, dispersione energetica, alta percentuale di edifici a rischio portano la necessità di riqualificazione e messa in sicurezza, sia fisica che funzionale, del patrimonio. Cgil, Spi Cgil, Fillea Cgil, Sunia lanciano una “Vertenza urbana” che coniughi: riqualificazione del patrimonio, contenimento dei consumi energetici, lavoro.........pag. 2 ASviS e Urban@it hanno pubblicato la versione definitiva del documento“l’Agenda Urbana per lo sviluppo sostenibile, obiettivi e proposte” che propone un programma basato sugli SDGs, adotta gli indicatori Eurostat sul grado di urbanizzazione e analizza la correlazione tra i 17 Obiettivi Onu e i 12 temi prioritari dell’Agenda urbana per l’Ue. Con questo documento i comuni italiani accettano la sfida posta dagli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e ribadiscono l’urgenza dell’adozione di una “Agenda urbana nazionale” ................... pag. 3 Periodico mensile a cura di Laura Mariani - Area Politiche per lo Sviluppo - CGIL nazionale Aprile - 4 - Newsletter Aprile - 4 - Newsletter POLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO URBANO POLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO URBANO

Upload: others

Post on 13-Oct-2020

7 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Aprile - 4 - Newsletter POLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO … · blica previsto dalla L. 80/2014. Azioni di contrasto al degrado urbano sono centrali negli assi di Programmi Operati-vi

16

Notizie dalle categorie, dalle associazioni, dai territori......

Unione degli Universitari: studenti che vivono nelle abitazioni deigenitori, commenti al Rapporto Eurostudent...............................................pag. 7

Sunia: A Firenze. Campagna “Contratto sicuro”. Affittare secondo le regole,per avere consulenza giuridica e fiscale su ogni tipologia contrattuale.......pag. 8

Dai territori: Basilicata: Avviso pubblico per il contrasto al disagioabitativo; Campania: edilizia residenziale per categorie svantaggiate;Lombardia: a Milano il primo edificio a basso impatto energetico; Puglia:graduatoria del bando per la rigenerazione urbana; Veneto: a Trevisoprogetto Ue per ridurre i consumi nell'edilizia pubblica .....................pag. 9/10

La trasformazione tecnologica deicentri urbani si integra a quella “green”.Dalle smart cities alle green cities, ilmercato mondiale delle soluzioniintelligenti continua a offrire nuovesoluzioni più sostenibili, resilienti edefficienti. Termini come sostenibilità,cambiamenti climatici, resilienza, verdeurbano, trovano un denominatorecomune nelle green cities. (Studio Marketresearch future: Da smart a green cities)........pag. 4

I centri urbani possono giocare unruolo da protagonisti per il perse-guimento degli obiettivi di sviluppo so-stenibile, come indicato nell'Agenda2030 delle Nazioni Unite. Unaconsapevolezza derivante dal fatto chenei centri urbani si concentra l'80%delle attività economiche globali e, diconseguenza, la maggior parte delleemissioni climalteranti. Alcuneesperienze virtuose sperimentate indifferenti città del mondo sono poten-zialmente applicabili ad altri centri.(Studio GSE: "Citta sostenibili: buone pratiche nelmondo”)...........................................................pag. 5

L’86% degli italiani è più motivato aintraprendere uno stile di vita sostenibileper amore del pianeta e per preservaregli spazi incontaminati, oggi sempre piùminacciati: l’interesse alla sostenibilitàrilevato nel 2016 a seguito di EXPO che

si è consolidato l’annoscorso: La sostenibilitàviene percepita comepatrimonio comune ingrado di influenzare leabitudini quotidiane.(Indagine di Eumetra MR perLifeGate)….....................Pag 6

La fase storica attuale è attraversata da due profondetransizioni: quella ambientale e quella tecnologica. Entrambeincideranno profondamente nei modelli di vita, nell’economia e nellavoro. Gli impegni internazionali e gli obiettivi di svilupposostenibile dell’ONU in ambito ambientale per i prossimi annidetermineranno scelte profonde per il nostro paese. Queste sonole ragioni che hanno portato la CGIL a definire una piattaformaintegrata che prova a tenere insieme gli obiettivi dello svilupposostenibile e la tutela e la creazione di lavoro …...…...............pag. 1

Il tema del patrimonio edilizio esistente è un elementofondante nelle politiche urbane, centrali nel processo di sviluppoeconomico, ambientale e sociale orientato ad un obiettivo generaledi sviluppo sostenibile. Vetustà, carenza di interventi manutentivi,dispersione energetica, alta percentuale di edifici a rischio portanola necessità di riqualificazione e messa in sicurezza, sia fisica chefunzionale, del patrimonio. Cgil, Spi Cgil, Fillea Cgil, Sunialanciano una “Vertenza urbana” che coniughi: riqualificazione delpatrimonio, contenimento dei consumi energetici, lavoro.........pag. 2

ASviS e Urban@it hanno pubblicato la versione definitiva deldocumento“l’Agenda Urbana per lo sviluppo sostenibile,obiettivi e proposte” che propone un programma basato sugliSDGs, adotta gli indicatori Eurostat sul grado di urbanizzazione eanalizza la correlazione tra i 17 Obiettivi Onu e i 12 temi prioritaridell’Agenda urbana per l’Ue. Con questo documento i comuniitaliani accettano la sfida posta dagli Obiettivi per lo svilupposostenibile dell’Agenda 2030 e ribadiscono l’urgenzadell’adozione di una “Agenda urbana nazionale”...................pag. 3

Periodico mensile a cura di Laura Mariani - Area Politiche per lo Sviluppo - CGIL nazionale

Aprile - 4 - NewsletterAprile - 4 - Newsletter POLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO URBANOPOLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO URBANO

Page 2: Aprile - 4 - Newsletter POLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO … · blica previsto dalla L. 80/2014. Azioni di contrasto al degrado urbano sono centrali negli assi di Programmi Operati-vi

1 Notizie

Contrattazione multilivelloper lo sviluppo sostenibile

la Piattaforma integrata della CGIL

La crisi climatica e ambientale impone un cambiamento verso un modello di sviluppo sostenibile. La salvaguardia di ambiente e territorio è sempre più presente nelle agende nazionali ed internazionali. Per la Cgil è un'opportunità di creazione di lavoro e crescita.

La fase storica attuale è attraversata dadue profonde transizioni: quella ambien-tale e quella tecnologica. Entrambe inci-deranno profondamente nei modelli divita, nell’economia e inevitabilmente nellavoro. Gli impegni internazionali e gliobiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONUin ambito ambientale per i prossimi annidetermineranno scelte profonde per ilnostro paese. Queste sono le ragioni che hanno porta-to la CGIL a definire una piattaforma in-tegrata che prova a tenere insieme gliobiettivi dello sviluppo sostenibile e la tu-tela e la creazione di lavoro: una vera epropria contrattazione per lo sviluppo so-stenibile da declinare sia a livello territo-riale che nazionale. I fondamenti e

l'impianto richiamano il Piano dellavoro e la contrattazione inclusiva,strumenti che la CGIL ha messo incampo da tempo, aggiornati sulla basedi obiettivi coerenti con il nuovocontesto che stiamo attraversando.La crisi economica ha lasciato un pae-se profondamente diviso e polarizzato,caratterizzato da disuguaglianze e la-voro povero. Nel contempo ci sono sfi-de che devono essere colte, riferite alnostro territorio, all'ambiente che vivia-mo e che possono rappresentare unagrande opportunità di sviluppo. Sonostate individuate tre direttrici: aria, ac-qua e terra come terreni sui quali co-niugare azione contrattuale del sinda-cato e esigenze di tutela ambientale. E'

stato inoltre inserito l'ambiente urbano: learee urbane rappresentano nello schemaeconomico grandi motori di cambiamen-to. Si parla di città verdi per identificarequel modello sostenibile che investe mo-bilità, gestione dei rifiuti, modelli edilizi.E' ovvio che tutto ciò ha effetti sul nostrosistema produttivo, sui nuovi modellienergetici e richiede governo dei processie investimenti in ricerca e innovazione.Per sintetizzare, un nuovo modello di svi-luppo che coniughi attenzione all'ambien-te e lavoro di qualità. Troppo spesso gliobiettivi ambientali sono stati contrappo-sti al lavoro: una sintesi non solo èpossibile, ma necessaria per tutelarel'ambiente in cui viviamo e la salute dilavoratori e cittadini.

Sono state individuate alcune direttrici sulle quali sviluppare contrattazione a tutti i livelli.

ARIA – contrattazione per migliorare la qualità dell’aria, decarbonizzaretutti i settori dell’economia e per le città sostenibili, a partire dallosviluppo di energie rinnovabili, efficienza energetica e mobilitàsostenibile e con la graduale riduzione delle produzioni industrialialtamente emissive e degli inceneritori.ACQUA: - contrattazione per migliorare la qualità dell'acqua, ridurre in modo rilevante le perdite delle reti idriche,promuovere un uso razionale dell'acqua, raggiungere uno stato ambientale buono per tutti i corpi idrici, potenziare eadeguare gli acquedotti, le reti, gli impianti di depurazione e fognari. La contrattazione dovrà anche promuoverel'utilizzo sicuro delle acque reflue, la realizzazione di piccoli invalsi per la raccolta delle acque e l'interconnessionedegli impianti idrici, la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico e il contrasto al fenomenodell'erosione delle coste, la valorizzazione dell'economia del mare e la mobilità fluviale.TERRA – contrattazione per riqualificazione del territorio, contro l’abbandono delle zone interne e montane, controil consumo del suolo e l’abusivismo, per la bioedilizia, contro la deforestazione e per la chiusura di tutte lediscariche, sviluppando raccolta differenziata, recupero e riuso delle materie. La contrattazione dovrà svilupparsianche per la tutela della biodiversità, per l’agricoltura e il turismo sostenibile. Inoltre è necessario definire leprocedure per la realizzazione del deposito nazionale delle scorie nucleari.CITTÀ SOSTENIBILI – contrattazione per lo sviluppo di città “in crescita sostenibile”, che rappresentiun’opportunità di miglioramento della qualità delle città, di fattore di risposta ai cambiamenti climatici, di tutela evalorizzazione del capitale naturale, culturale, sociale e tecnologico, di rigenerazione delle aree degradate eriqualificazione dei patrimoni esistenti, di attrazione di investimenti, di opportunità di lavoro. La contrattazione devepromuovere lo sviluppo di una pianificazione urbana che consenta di prevenire i rischi ed i danni dei cambiamenticlimatici, coniugandosi con la conservazione e il recupero dell’edilizia esistente, attraverso pratiche di rigenerazioneurbana tali da risolvere i problemi legati al degrado con soluzioni in grado di individuare e sviluppare politiche disostenibilità in cui trovino equilibrio gli interessi sociali, ambientali ed economici.

La P

iatt

afo

rma in

teg

rata

Page 3: Aprile - 4 - Newsletter POLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO … · blica previsto dalla L. 80/2014. Azioni di contrasto al degrado urbano sono centrali negli assi di Programmi Operati-vi

3 Notizie

Patrimonio edilizio:riqualificazione e lavoro

la Vertenza Urbana lanciata dal Sindacato

CGIL, SPI CGIL, FILLEA CGIL, SUNIA lanciano una “VERTENZAURBANA” che coniughi: riqualificazione del patrimonio edilizio esistente in termini urbanistici, funzionali, rilancio del settore edile, realizzazione di una politica di contenimento dei consumi energetici.

Il tema del patrimonio edilizio esistenteè un elemento fondante nelle politicheurbane, oggi centrali nell’ambito delprocesso di sviluppo economico, am-bientale e sociale orientato ad un obiet-tivo generale di sviluppo sostenibile,fortemente sostenuto anche dall'Unioneeuropea come opzione strategica per losviluppo territoriale. Il tema si pone in termini di necessità diriqualificazione e messa in sicurezzadel patrimonio edilizio, sia fisica chefunzionale, stante le condizioni di

vetustà, la diffusa carenza di interventimanutentivi, la dispersione energeticae gli alti consumi, l'alta percentuale diedifici a rischio nel Paese.Operazioni di recupero e rigenerazionenella città costruita, in contrasto a nuo-va cementificazione e costruzioni exnovo, consentirebbero di raggiungereimportanti obiettivi di razionalizzazionedel patrimonio e di sicurezza statica.Inoltre, nella prospettiva di affrontare leproblematiche del cambiamento clima-tico, il miglioramento della prestazione

energetica degli edifici assumaun'importanza rilevante, legandosi a piùobiettivi: uso razionale delle risorseenergetiche, superamento delle fontitradizionali ed inquinanti di produzioneenergetica, sviluppo di fonti rinnovabiliecocompatibili, ricadute economichepositive per le famiglie legate ai rispar-mi possibili, sviluppo dell'economia lo-cale e ricadute occupazionali.Il settore edilizio, quindi, si configurasempre più come strategico per l’eco-nomia e lo sviluppo.

Le Organizzazioni vogliono portare avanti una vertenza urbana in quartieri ERP.In queste realtà si interverrà con vertenze locali, mettendo insiemeistituzioni territoriali, istituti autonomi ex IACP, Università e Professioni,imprese edili, sistema bancario, rappresentanze degli inquilini, in unpercorso partecipativo, con contrattazione sociale inclusiva nei territori,individuando, territorialmente, le risorse che possono essere utilizzate. Partendo dalle detrazioni fiscali per interventi sulle abitazioni, prorogati dall'ultima Legge di Bilancio ed estese agliimmobili ex IACP, e con l'utilizzo di risorse nazionali e locali, anche relativi a programmi già finanziati, può essereattivano un volano di ripresa locale Attualmente sono ancora disponibili parte dei fondi stanziati nel 2016 con lalegge di Stabilità e la legge 9/2016, trasferiti alle Regioni per il programma di recupero degli alloggi di edilizia pub -blica previsto dalla L. 80/2014. Azioni di contrasto al degrado urbano sono centrali negli assi di Programmi Operati -vi nazionali (Pon Metro) e in Piani recentemente finanziati (Piano Periferie, Piano per le Aree Urbane degradate).Ricerca e innovazione per l’efficienza sono centrali in programmi europei (Horizon 2020, Fondi europei di svilupporegionale, Energia Intelligente per l’Europa, Smart cities and Communities, European Enenrgy Efficiency Found). Le vertenze pilota dovranno misurarsi non solo i costi, ma l’efficacia degli strumenti proposti, i loro limiti e la lorosostenibilità per le famiglie coinvolte. Il risultato degli interventi dovrà, dunque, essere valutato non solamente convalutazioni a breve, ma soprattutto a medio e lungo termine, sia in campo economico che di tenuta sociale, a partiredai processi di partecipazione dal basso.Un percorso in linea con l'impianto del Piano del lavoro della CGIL: “Creare lavoro nei beni comuni e nell’innovazio -ne sociale” intervenendo a sostegno della domanda, con nuovi investimenti pubblici e occupazione in beni comunie consumi collettivi; agendo attraverso la (ri)qualificazione dell’offerta del sistema produttivo, selezionando progettie programmi sostenibili attraverso cui diffondere innovazione e sostenibilità per promuovere sviluppo locale.Obiettivo delle nostre organizzazioni è quello di sviluppare la contrattazione territoriale per lo sviluppo di “cittàsostenibili”, che rappresenti un’opportunità: di miglioramento della qualità delle città e del benessere sociale, apartire dalla necessità di fornire risposte a nuove domande che si vanno consolidando, prima tra tutti il progressivoinvecchiamento della popolazione; di fattore di risposta ai cambiamenti climatici, di tutela e valorizzazione delcapitale naturale, culturale, sociale e tecnologico; di rigenerazione delle aree degradate e riqualificazione erecupero del patrimonio esistente, anche come risposta inclusiva e sostenibile alla domanda debole; di attrazione diinvestimenti; di opportunità di lavoro.

Le v

ert

enze

locali

Page 4: Aprile - 4 - Newsletter POLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO … · blica previsto dalla L. 80/2014. Azioni di contrasto al degrado urbano sono centrali negli assi di Programmi Operati-vi

2 Notizie

Politiche urbaneper città sicure e resilienti

il documento di Asvis e Urban@it

E' stato pubblicata la versione definitiva del documento di Asvis e Urban@it: “l’Agenda Urbana per lo sviluppo sostenibile, obiettivi e proposte” con il quale i comuni italiani accettano la sfida posta dagli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

Coordinare le politiche urbane per “ren-dere le città e gli insediamenti umani in-clusivi, sicuri, resilienti e sostenibili”,come previsto dall’obiettivo 11dell’Agenda 2030 dell’ONU. Individuareobiettivi quantitativi e misurabili da par-te dei cittadini su cui orientare l’azionedi governo e degli altri attori urbani.Con questo fine nasce l’Agenda Urba-na per lo Sviluppo Sostenibile pubblica-ta il 14 marzo dall’Alleanza italiana perlo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e dalCentro nazionale di studi per le politi-che urbane (Urban@it). L’Agenda Ur-

bana mostra come i sindaci possanotrarre ispirazione dall’Agenda 2030 peraffrontare in modo coordinato problemicruciali delle nostre città, dalla lotta allapovertà all’efficienza energetica, dallamobilità sostenibile all’inclusione socia-le. Come indicato nell’introduzione, conquesto documento i comuni accettanola sfida posta dagli Obiettivi dell’Agen-da 2030 e ribadiscono l’urgenza di una“Agenda urbana nazionale”.Il documento illustra, adottando gli indi-catori Eurostat sul grado di urbanizza-zione e legando i 17 Obiettivi di svilup-

po sostenibile dell’Agenda 2030 ai 12temi prioritari dell’Agenda urbana perl’Unione Europea, come le amministra-zioni delle città, e specialmente dellecittà metropolitane, possano utilizzarela ricerca della sostenibilità economica,sociale e ambientale come quadro di ri-ferimento per gestire le politiche di lorocompetenza in modo innovativo, supe-rando logiche settoriali che spesso ca-ratterizzano gli interventi, pur utili permigliorare la qualità della vita dei citta-dini, realizzati sul medesimo territorioda soggetti diversi.

L’Agenda Urbana per lo Sviluppo Sostenibile si articola in tre capitoli. Il primo mostra la necessità che il Governo definisca, in collaborazionecon gli enti locali, un’Agenda urbana nazionale basata sugli Obiettivi disviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e su target quantitativi definiti perle aree urbane. In questo modo, sarebbe possibile definire un’articola-zione urbana della “Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (SN-SvS)” approvata dal CIPE il 22 dicembre 2017. Il secondo richiama le varie definizioni di territorio urbano e motiva la scelta di utilizzare la definizione dell’Eurostatbasata sul “grado di urbanizzazione”, che consente di superare le classiche separazioni tra grandi e piccole città. Il terzo è articolato in paragrafi corrispondenti ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, perognuno dei quali si individuano le corrispondenze con i 12 temi prioritari dell’Agenda urbana per l’EU (Patto diAmsterdam) e con gli obiettivi della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile. Per ogni Obiettivo vengonoillustrati target internazionali, posizione attuale dell’Italia, obiettivi nazionali e azioni necessarie per raggiungerli.■ Di seguito due esempi riguardanti abitazioni e suolo.Abitazioni La popolazione in condizione di grave disagio abitativo nelle città italiane era l’11,3% nel 2015 mentrela media europea era del 5,2%. L’obiettivo per le città è portare al di sotto del 4% la popolazione in condizione digrave disagio abitativo entro il 2030 riducendola di 2/3 rispetto al 2015. Le azioni suggerite per raggiungerlo sono:a) un Piano strategico per le città italiane (6-10 anni), come evoluzione dell’esperienza dei bandi per le periferie: b)una Strategia nazionale per la rigenerazione urbana e le periferie per gli aspetti sociali, di sicurezza e diriqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente; c) maggiori risorse per il Piano casa (legge n. 80 del2014); d) attuazione dell’accordo Governo–Anci per l’accoglienza dei rifugiati. Suolo. La crescita della superficie artificiale in Italia è stata maggiore della media europea sia nel periodo 1990 -2000 (Italia +6,4%, Ue 27 + 5,7%) che nel periodo 2000 - 2006 (Italia +3,3%, Ue 27 +3%). L’obiettivo per le città èdi ridurre del 20% il proprio consumo netto di suolo al 2020 (da 2 a 1,6 mq/ab l’anno) per contribuire alconseguimento dell’obiettivo nazionale. Le azioni suggerite sono: a) Approvazione sollecita con modifiche dellalegge AS 2383 non approvata nella 17° Legislatura, differenziando gli oneri di edificazione tra suolo libero e suologià compromesso; b) banca dati degli edifici e delle aree dismesse disponibili per il recupero e il riuso, prevista dalddl; c) Piano di azione nazionale concordato con regioni ed enti locali per il conseguimento dell’obiettivo.

I d

ati

su

ll'a

bu

siv

ism

o

Page 5: Aprile - 4 - Newsletter POLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO … · blica previsto dalla L. 80/2014. Azioni di contrasto al degrado urbano sono centrali negli assi di Programmi Operati-vi

4 Studi e ricerche

Market Research Future: Da smart a green citiesLa trasformazione tecnologica dei nostri centri urbani si integra a quella “green”. Dalle smart cities alle green cities, il mercato mondialedelle soluzioni intelligenti continua a offrire nuove soluzioni più sostenibili, resilienti ed efficienti.

L’Internet of Things, i big data, le piat-taforme analytics, l’intelligenza artifi-ciale, i servizi di nuova generazione,l’efficienza energetica e le smart grid, lerinnovabili e le tecnologie green, i si-stemi di gestione avanzata delle risorseidriche e dei rifiuti, la promozionedell’economia circolare, la partecipazio-ne dei cittadini alla governance dei pro-cessi decisionali ed operativi, la nascitadi smart communities: tutto questo fa diuna città di qualsiasi dimensione unasmart city.

Un sistema articolato di piattaforme eapplicazioni, di hardware e software, direti e soluzioni di networking, che rap-presenta un mercato mondiale in conti-nua crescita ed espansione, il cui valo-re approssimativo è stato calcolato daMarket research future in 1.933 miliardidi dollari entro il 2022.La componente hardware è stimata di-venire nel Report la più rilevante a livel-lo globale, con una crescita superioreal 30%, mentre in termini di applicazio-ni quelle per i trasporti saranno le piùutilizzate e anch’esse cresceranno adun tasso annuo superiore al 30%.Sono comunque diversi i settori chiavedi un sistema smart city. Oltre i tra-sporti, ad esempio, abbiamo l’energia,le telecomunicazioni, le infrastrutture fi-siche e virtuali, il cloud, la trasformazio-ne digitale da gestire e accelerare, tuttoil comparto green (sistemi idrici effi-

cienti, fonti energetiche rinnovabili, mi-crogenerazione, smart grid, illuminazio-ne a basso consumo, mobilità sosteni-bile, low carbnon economy, ampliamen-to aree verdi, rivestimenti verdi degliedifici, resilienza diffusa e molto altro).Proprio il paradigma “green” sta trasfor-mando il volto delle nostre grigie e in-quinate città. Termini come sostenibili-tà, cambiamenti climatici, la stessa re-silienza, verde urbano, trovano un nuo-vo minimo comun denominatore nellegreen cities.

Un recente studio americano “Delivering urban resilience” ha esaminato i vantaggi ambientali, ecologici, sociali e finanziari che deriverebbero dalla realizzazione di progetti per le “smart surface”, superfici intelligenti e verdi, come tetti e facciate degli edifici tappezzati con arbusti, prati e piante, ma anche con pannelli solari e impianti per il recupero ed il riciclo dell’acqua piovana e dell’umidità.

Il surriscaldamento globale, l’alta percentuale nell’aria e nell’acqua di sostanzefortemente inquinanti e il fenomeno “isola di calore” (per cui le città tendono adimmagazzinare il calore trattenendolo nei materiali per poi rilasciarlo costantementenel tempo, infuocando ulteriormente l’ambiente e modificando il microclima locale),sono le minacce maggiori alla salute dei cittadini.Lo studio, prendendo in esame le città degli Stati Uniti di El Paso, Philadelphia eWashington, ha messo in relazione tra loro costi e benefici relativi ad investimenti inprogetti green cities e smart cities, arrivando alla conclusione che ad una spesainiziale anche sostenuta, il ritorno in termini di salute e qualità della vita dei cittadiniin un ambiente urbano è altissimo. Si consuma meno energia, ci si ammala di meno, si muore di meno, si sporcameno, si produce meno immondizia, si ottimizzano le risorse naturali, per unrisparmio medio negli anni di diversi miliardi di dollari. Ad esempio, se Washingtoninvestisse 838 milioni di euro in questi settori green il suo ritorno economico intermini di “risparmi” per la collettività sarebbe stimato in 1,8 miliardi di dollari(Philadelphia addirittura vedrebbe risparmi pubblici per 3,5 miliardi di dollari).

Senza contare un ritorno di diversanatura, prettamente economico ecommerciale, perché città più pulite,verdi, vivibili e sane attirano turisti cheimmettono risorse finanziarie freschenel sistema economico urbano. Lostudio ha calcolato questo ritorno per lecittà attorni a 5 miliardi per Washingtone 8,5 miliardi di dollari per Philadelphia.

Page 6: Aprile - 4 - Newsletter POLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO … · blica previsto dalla L. 80/2014. Azioni di contrasto al degrado urbano sono centrali negli assi di Programmi Operati-vi

5 Studi e ricerche

GSE: Città sostenibili, buone pratiche nel mondoLo studi del GSE: "Citta sostenibili: buone pratiche nel mondo” descrive esperienze virtuose e buone pratiche di sostenibilità sviluppate in alcune città a livello mondiale.

Lo studio parte dal presupposto che icentri urbani possano e debbano gioca-re un ruolo da protagonisti per il perse-guimento degli obiettivi di sviluppo so-stenibile, come indicato nell'Agenda2030 per lo Sviluppo Sostenibile delleNazioni Unite. Una consapevolezza de-rivante dal fatto che nei centri urbani siconcentra l'80% delle attività economi-che globali e, di conseguenza, la mag-gior parte delle emissioni climalteranti.Lo studio individua alcune buone prati-che ed esperienze virtuose sperimentatein città del mondo di differenti dimen-sioni, condizioni e localizzazioni, poten-zialmente applicabili ad altri centri.Tra le città analizzate figurano: Milano,vincitrice dell'Eurocities Award nel 2015,grazie a progetti come l'Area C, unanuova linea della metropolitana e il PassMobility, che hanno consentito di ridurrel'uso dell'auto privata del 30%; Zurigo, al

primo posto nel 2016 per il SustainableCities Index relativo alle buone pratichedi sostenibilità urbana, soprattutto intema di riduzione delle emissioni; An-versa, che ha avviato il Market PlaceMobility, per decongestionare il trafficoattorno a quello che è il secondo portopiù grande d'Europa; Parigi, che nel2015 ha ospitato la COP 21 e stapuntando molto sulla mobilità elettrica,anche attraverso piani di aiuti per i taxi,e fondi di garanzia per sostenere labancabilità di progetti nel comparto dellosviluppo sostenibile.

L’Agenda per lo Sviluppo SostenibileIl 25 settembre 2015 l’Assemblea Gene-rale delle Nazioni Unite ha adottatol’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sosteni-bile, corredata da 17 obiettivi riguardantitutte le dimensioni della vita umana edel pianeta (Sustainable DevelopmentGoals – SDGs) e 169 sotto-obiettivi, daraggiungere entro il 2030. L’Obiettivo 11riguarda le città. Lo scopo è rendere gliinsediamenti umani inclusivi, sicuri,duraturi, sostenibili. Oggi più del 50%della popolazione mondiale vive in città;si prevede il 70% entro il 2050.

Sono le città a guidare le economielocali e nazionali, come centri diprosperità dove si concentra oltre l’80%delle attività economiche globali. Lecittà hanno un enorme impatto am-bientale. Occupano solo il 3% della su-perficie mondiale, ma sono responsabilidel 75% del consumo di risorse e delleemissioni globali. Tra le priorità di intervento correlateall’obiettivo 11: ridurre gli effetti negatividell'impatto ambientale delle città, inparticolare in termini di qualità dell'aria egestione dei rifiuti; fornire l'accesso aisistemi di trasporto sostenibili, sicuri econvenienti; -promuovere forme inclusi-ve e sostenibili di urbanizzazione, basa-te su un approccio partecipativo e inte-grato alla pianificazione urbana; garan-tire l'accesso universale a spazi verdi epubblici sicuri e inclusivi.

Page 7: Aprile - 4 - Newsletter POLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO … · blica previsto dalla L. 80/2014. Azioni di contrasto al degrado urbano sono centrali negli assi di Programmi Operati-vi

6 Studi e ricerche

Ons: stile di vita sostenibileLifeGate ha presentato il quarto Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile (Ons) dal quale emerge un’Italia che sta andando nella giusta direzione: 3 italiani su 4 sanno quanto conta la sostenibilità, quanto sia ormai intrinseca nelle nostre azioni quotidiane.

Per la precisione 37,4 milioni di personehanno risposto positivamente all’indagi-ne condotta per LifeGate dall’istituto Eu-metra MR, patrocinata da Commissioneeuropea, ministero dell’Ambiente, Re-gione Lombardia, Comune di Milano,Assolombarda, ConfCommercio.Per il quarto anno, l’Osservatorio ha in-dagato il livello di conoscenza, l’atteg-giamento e i comportamenti di consumoe di acquisto della popolazione relativa-mente alle tematiche della sostenibilità.L’indagine rivela come questa appassio-ni sempre più italiani e si percepiscacome patrimonio comune in grado di in-fluenzare le abitudini quotidiane. Gli ita-

liani interessati al tema sono quasi 10milioni in più rispetto al 2017 e tra que-sti, coloro che mostrano il maggior inte-resse verso il tema hanno un’età com-presa tra i 18-34 anni, diplomati o lau-reati, studenti, impiegati o docenti.Dall’indagine risulta che l’86% degli ita-liani è più motivato a intraprendere unostile di vita sostenibile per amore delpianeta e per preservare gli spazi in-contaminati, oggi sempre più minacciati:l’interesse alla sostenibilità rilevato nel2016 a seguito di EXPO che si è conso-lidato l’anno scorso, nel 2018 ha ripresola crescita con un trend del +15%. An-che se molti comportamenti quotidianidei singoli cittadini e politico/amministra-tivi sembrerebbero contraddirlo, la so-stenibilità piace agli italiani che hannoanche alcune priorità: “a conferma deidati emersi nella precedente edizione -sottolineano a LifeGate -, gli investimentiin energia rinnovabile continuano a es-sere prioritari per la popolazione, riscon-trando consensi nel 96% degli italiani. Apari merito, l’investimento in mezzi pub-

blici per evitare l’uso dell’auto, e al se-condo posto il sostegno per l’agricolturabiologica (85%)%.Il 95% degli italiani ritiene che anche ilgoverno dovrebbe investire di più in fontidi energia rinnovabile per abbandonarefonti fossili come petrolio e carbone.Ma gli italiani sembrano sostenibili so-prattutto in casa: “l’81% dichiara di adot-tare comportamenti e consumi sostenibi-li legati alla gestione della casa, si leggenel rapporto. In particolare, crescel’attenzione per la raccolta differenziatache coinvolge il 92% della popolazione,mentre l’utilizzo di elettrodomestici abasso consumo energetico sale al 70%(entrambi i dati registrano quasi 20 puntipercentuali in più rispetto al 2017).Sono proprio i prodotti legati alla gestio-ne della casa per i quali gli italiani sonodisposti a spendere di più: il 73% perl’illuminazione a LED e il 68% per acqui-stare elettrodomestici a basso consumo.La sostenibilità arriva anche a orientarele scelte di mobilità e svago. Si registrauna maggior propensione all’acquisto diauto elettriche o ibride (22%), mentre il33% della popolazione dichiara di evita-re di usare l’auto per ridurre l’inquina-mento.Secondo le dichiarazioni di Life Gate: “èchiaro che siamo di fronte a un cambia-mento che riguarda l’intera società, or-mai sempre più attenta e consapevole.E questa green society offre nuove op-portunità di crescita di consumo e dimercato. La sostenibilità tuttavia non èuscita dallo stereotipo dell’argomento “dinicchia”, che interessa solo poche per-sone appassionate e decise, con valoritroppo marcati per essere popolari. Lan-ciando spunti di discussione, si può sco-prire che la sostenibilità è in grado diunire, coinvolgere e stimolare. E il pas-saggio dalle parole ai fatti è ciò che ser-ve al nostro Paese per andare nell’unicadirezione possibile: quella verso losviluppo sostenibile”.

Page 8: Aprile - 4 - Newsletter POLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO … · blica previsto dalla L. 80/2014. Azioni di contrasto al degrado urbano sono centrali negli assi di Programmi Operati-vi

Secondo un recente rapporto di Eurostat, in Italia oltre 7 studenti universitari su 10 vivono in famiglia durante gli studi, contro una media europea del 35%. Colpa della crisi economica

A costringere i giovani italiani a rimanere a casa con i genitori sono sopratutto le condizioni socio-economichedell'Italia, che sconta non solo un’altissimo tasso di disoccupazione giovanile ma anche affitti alle stelle chedifficilmente le famiglie meno abbienti riescono a permettersi di pagare.Secondo i commenti dell'Unione degli Universitari “se molti meno studenti rispetto alla media europea smettono divivere con i genitori, il problema senza dubbio è riconducibile alla situazione del diritto allo studio, come la condizioneabitativa: in molte città universitarie gli affitti sono alle stelle, anche a causa di un'offerta pubblica quasi del tuttoassente. E, in una situazione per cui le ore spese tra lezioni e studio individuale sono le più numerose d'Europa per glistudenti italiani svolgere contemporaneamente un lavoro è molto difficile. Questa situazione ha ricadute negative siaper chi avrebbe la necessità di lavorare per mantenersi gli studi, sia per chi vuole inserirsi nel mondo del lavoro primadel termine del percorso universitario”.Dai dati rilevati dalla ricerca, oltre sette studenti italiani su dieci vivono a casa con i genitori negli anni degli studiuniversitari, contro una media europea del 35% circa. Solo Malta supera l'Italia. La media si abbassa sensibilmentenei Paesi Nordici: in Finlandia, il 35% di ragazzi vive solo, in Francia e Germania il 21% degli studenti universitari vivestabilmente con il proprio partner.. Se in Germania il 54% dei giovani universitari lavora regolarmente durante ilperiodo degli studi, il 29% non lavora e un altro 17% lavora occasionalmente, in Europa la media degli studentilavoratori è del 35%, con ulteriore 16% che si accontenta di lavori saltuari. In Italia, 76 studenti su 100 non lavorano esolo l'11% si mantiene agli studi lontano da casa. Pochi altri hanno accesso ai cosiddetti lavori saltuari o stagionali.Rispetto ai coetanei europei i giovani italiani sarebbero penalizzati dal contesto socio-economico e a costringere igiovani studenti universitari a stare a casa con i genitori è principalmente l'alto tasso di disoccupazione giovanile unitoal caro affitti in molte città , prevalentemente nei grandi centri urbani universitari come Milano, Roma e Bologna:

Unione degli Universitari e S.U.N.I.A. di Pisa hanno realizzato un questionario anonimo per indagare la condizione abitativa degli studenti universitari dal punto di vista della regolarità contrattuale e della condizione abitativa in generale.Il questionario “ABITARE A PISA” è del tutto anonimo, la compilazioneè finalizzata al monitoraggio della situazione pisana e alla diffusione delnuovo accordo territoriale per la locazione a canone concordato con ilcomune firmato da UDUPisa - diritti a sinistra e SUNIA Pisa.I dati raccolti verranno diffusi appena ottenuto un campione diquestionari compilat numericamente significativo e sufficiente. L'Unione degli Universitari e il. S.U.N.I.A. invitano tutti gli studentiuniversitari che vivono in affitto a contribuire a questa ricercacompilando il form al link di seguito:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdpXv6CViFDxrM5VBHi0CaSSxVVJSAiHL6s7naYl6hFDaQWCg/viewform

ABITARE A PISA - Il questionario• Hai un contratto di locazione regolare?• Di quale tipologia contrattuale? • Qual è la durata del contratto? • Hai trovato casa tramite agenzia, annunci sui social, siti internet o conoscenze personali?• Il contenuto del contratto al momento della firma è stato illustrato con chiarezza?• Come giudichi le condizioni strutturali dell’appartamento (umidità, imbiancatura pareti, bagno, impianto elettrico)? • Indica, se presenti, quali sono le criticità strutturali del luogo in cui vivi.• L’appartamento ti è stato locato completamente, parzialmente ammobiliato o vuoto?• Nel caso in cui fosse già ammobiliato o parzialmente ammobiliato, esprimi una valutazione da 1 a 5.• In caso di esigenze relative alla conduzione dell’appartamento ti rivolgi al locatore o a soggetti terzi?• Il proprietario di casa si mostra disponibile di fronte alle vostre esigenze? • Ti sono stati posti dal locatore vincoli sulla conduzione dell’appartamento che riguardano la tua sfera privata? • Nel contratto sono previste a tuo carico spese accessorie riguardanti: condominio, servizi, tassa sui rifiuti? • Circa le spese condominiali, il locatore a fine anno vi presenta un rendiconto delle spese sostenute?• Sei a conoscenza di tutti i tuoi diritti e doveri in qualità di conduttore?

Noti

zie d

alle c

ate

gori

e e

dalle a

ssocia

zio

ni

7

Page 9: Aprile - 4 - Newsletter POLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO … · blica previsto dalla L. 80/2014. Azioni di contrasto al degrado urbano sono centrali negli assi di Programmi Operati-vi

A Firenze. Campagna “Contratto sicuro”. Affittare secondo le regole, per avere una consulenza giuridica e fiscale su ogni tipologia contrattuale.

Nella provincia fiorentina esistono circa 342.601 abitazioni di cui il 25% in affitto. Il mercato della locazione in questoterritorio è condizionato da diversi fattori – alta tensione turistica, Airbnb, Polo Universitario anche con sedi di facoltà escuole di specializzazione straniere, concentrazioni di luoghi e sedi di lavoro – che determinano un costo medio deicanoni di locazione, tra i più alti in Italia. Vi è inoltre un alto tasso di irregolarità sotto il profilo della contrattualistica e laconseguente insorgenza di molti casi di difficoltà nei rapporti tra inquilino e proprietario. Tutte situazioni che rendono la locazione un elemento difficile da gestire.

Affitti , cedolare e agevolazioni imuAgevolazioni fiscali e comunali (IMU), tutele sia per il proprietario che perl’inquilino: il contratto conviene ad entrambi farlo bene, con regolarità ecorrettezza. Ci siamo mai chiesti come mai per comprare una casa sianecessario un notaio, mentre per un contratto d’affitto, a volte ci si affida alfai da te o a soggetti non ben attrezzati per metterci in sicurezza, dopo lastipula del contratto?Per evitare contenziosi, per avere una consulenza giuridica e fiscale sullatipologia di contratto più utile alle esigenze delle parti, per dare un contributodi trasparenza e correttezza nel mercato degli affitti, il SUNIA di Firenze dalmese di marzo partirà con ‘Contratto Sicuro’, una campagna per affittaresecondo le regole, per avere una consulenza giuridica e fiscale su ognitipologia contrattuale, con l'obiettivo di dare un contributo tangibile a renderelegale il mercato fiorentino degli affitti. La mission del SUNIA è quella di far percorrere a tutti la strada di contrattiregolari e ‘sicuri.

Firenze Bed and Breakfast: convivenza economica e sociale nella città d'arteA Firenze la proliferazione delle locazioni turistiche sta producendo la dispersione della residenza. Si sta spopolandoil centro storico a vantaggio dei turisti e di conseguenza cambiano anche i servizi offerti e dunque il tessutocommerciale. Il capoluogo toscano sta sfruttando l'onda del turismo contemporaneo, soprattutto digitalizzato, offrendosoluzioni di pernottamento legate agli affitti di breve e brevissimo periodo. Il mercato immobiliare sarebbe appunto stato "drogato" secondo il Sunia Firenze da queste nuove formule ricettive,trasformando di conseguenza la distribuzione della residenza a svantaggio dell'affitto tradizionale dei contratti 4 annirinnovabili po di 3 anni più 2 a canone concordato, ovvero basato su tabelle dettate dai comuni. Il Sunia di Firenzeinvita a riflettere sulla questione e ad intervenire in modo deciso anche impopolare, se occorre ad esempio dal puntodi vista della tassazione. Maggiori controlli occorrono sul sommerso affinché l'opportunità fornita da una città comeFirenze non sia anche l'occasione per eliminare gli inquilini nella sola logica del profitto facile.Il tema tocca anche l'aspetto architettonico sul quale pesano le incognite degli accatastamenti delle civili abitazioni ed ifrazionamenti. Piccoli locali sono ideali e vengono proposti come "ottimo investimento" per la soluzione letto ecolazione, in altri casi può esserci lo spazio per una piccola cucina che offre la cosiddetta esperienzialità.Il fenomeno è particolarmente diffuso in centro dove i condomini sono oramai quasi interamente dedicati a locazionituristiche, affittacamere e B&B, certo il livello del problema dipende molto da come viene gestito l'immobile. Se è ilproprietario che gestisce direttamente la proprietà notiamo che c'è maggiore rispetto dei vicini e degli spazicondominiali. Affidando il servizio a terzi il rispetto verso gli altri cala sensibilmente secondo la logica del profitto. L'attività può essere vietata se inserita come norma in un regolamento contrattuale approvato dai condomini, altrimentinon si può vietare una gestione ad esempio a carattere familiare ovvero il mettere a disposizione di terzi una o duecamere come fu in origine in Irlanda dove non vi erano strutture per alloggiare i turisti. Usano di più le scale,l'ascensore, le fosse biologiche... lamenta oggi qualche condomino. Gli affitti turistici stanno amplificando le problematiche sugli spazi condivisi. I condomini sono realtà fragili, a volte futilimotivi portano a litigi anche gravi. Le locazioni turistiche rappresentano una modalità di libero utilizzo del bene diproprietà privata. Indubbiamente check in e check out possono recare fastidio ai vicini, così come la mancanza di orarigenera rumori indesiderati sul pianerottolo. Non dimentichiamo poi uno "scontri culturale" molto dibattuto che siscatena sui piatti tipici nel caso della immissione di fumi ed odori nell'appartamento del vicino.

Noti

zie

dalle c

ate

gori

e e

dalle a

ssocia

zio

ni

8

Page 10: Aprile - 4 - Newsletter POLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO … · blica previsto dalla L. 80/2014. Azioni di contrasto al degrado urbano sono centrali negli assi di Programmi Operati-vi

Basilicata: Avviso pubblico per il contrasto al disagio abitativoPromuovere l'inclusione sociale, combattere la povertà e ogni discriminazione, sostenendo la rigenerazione fisica,economica e sociale delle comunità sfavorite nelle aree urbane. E’ quanto prevede uno specifico obiettivo del POFESR 2014-2020 della Regione Basilicata che mira, in continuità con la legge regionale sul disagio abitativo, asostenere il diritto essenziale all’abitazione per quelle famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche. In lineacon tali obiettivi, la Giunta regionale di Basilicata ha approvato un Avviso pubblico per la selezione di progetti innovativicandidabili congiuntamente alle ATER nei comuni di Avigliano, Lavello, Melfi, Pignola, Rapolla, Tito, Venosa, Nova Sirie Policoro. L’avviso pubblico dispone di risorse pari a 12,105 milioni di euro di cui 11,7 del POR FESR Basilicata2014/2020 e 405 mila euro sul PO FSE Basilicata 2014-2020. Con l’avviso pubblico si vuole raggiungere l’obiettivo direcuperare circa 200 alloggi al fine di ridurre il disagio abitativo. Sarà attuato un programma di ristrutturazione ericonversione del patrimonio pubblico obsoleto e non utilizzato, con il miglioramento delle prestazioni funzionali,statiche, energetiche e gestionali. Si intende immettere sul mercato un’offerta di alloggi evoluta a basso costo digestione per gli utenti che sia funzionale a soddisfare la variegata domanda sociale, contribuendo ad incrementare glistandard di qualità edilizia, urbana e di abitabilità. Per dar corso alle previsioni dell’Avviso, i Comuni dovranno adottare un Documento strategico di innovazione socialeper l’abitare, contenente: la diagnosi territoriale, una analisi dell’area di riferimento, la strategia di intervento, gliobiettivi, gli indicatori di realizzazione e risultato, le azioni collegate, i risultati attesi, la descrizione del sistema dimonitoraggio dell’impatto degli interventi, il quadro economico con indicazione delle potenziali Fonti di finanziamento.

Campania: edilizia residenziale per le categorie svantaggiateLa Giunta Regionale della Campania, nella seduta del 28 marzo, ha impegnato la somma di 2.642.200 euro a favoredel Comune di Napoli per l’attuazione del Programma sperimentale di edilizia residenziale rivolto alle categorie socialideboli. Il programma si realizza in concorso tra Regione Campania e Ministero delle Infrastrutture.

Lombardia: a Milano il primo edificio a basso impatto energetico Teicos UE srl e Legambiente Lombardia hanno inaugurato a Milanoil primo condominio concluso del progetto europeo “Sharing Cities”,due edifici ‘efficienti’ nell’area tra Porta Romana e Vettabbia. Ilprogetto europeo, oltre Milano, coinvolge Londra (capofila), Lisbonae tre città follower (Bordeaux, Burgas e Varsavia) Milano ha lavorato grazie allla “co progettazione”, per sviluppareriqualificazione e progetti di rinnovamento. Per la riqualificazioneenergetica dell’edificio, sono stati coinvolti i condomini nelle sceltee nella guida all’efficientamento idoneo alla propria abitazione,commisurato a aspettative e possibilità economiche.I condomini di Via Tito Livio e Via Verro 78 BC sono costruzioni deiprimi anni '70, abitate da 36 e 24 famiglie. Da classe energetica Fvia Tito Livio è passata in C con una previsione di risparmio diemissioni CO2 annue pari a 23500 kg; via Verro da classe D èpassata in B, risparmiando 65.000 kg di emissioni di CO2 annue.Entrambi gli stabili sono stati interessati da una profonda azione diristrutturazione e efficientamento energetico: posa dei cappottiesterni, isolamento dei controsoffitti, installazione delle valvoletermostatiche, controllo e regolazione a distanza degli impianti,sperimentazione di un innovativo sistema per l’autoproduzione dienergia da fonte rinnovabile. Una parte dell’energia prodotta vieneauto-consumata localmente dalle utenze comuni condominialievitando l’acquisto da soggetti esterni, una parte in eccedenzaviene ceduta alla rete che la rimborserà a un prezzo conveniente.Un sistema di gestione dell’energia raccoglierà i dati all’interno eesterno degli edifici, misurerà consumi e produzione per analizzaregli effetti degli interventi di ricondizionamento e la loro interazione,oltre a studiare ulteriori logiche di ottimizzazione su scala cittadina.L’azione di efficientamento consente alle famiglie un risparmioenergetico sulla bolletta condominiale tra il 50 e il 60%. Il costostimato è di 350mila euro per lo stabile di via Verro, con contributodi 150mila euro per l’adesione al progetto ‘SharingCities’, 216milaeuro per quello di via Tito Livio, con contributo di 60mila euro.

9N

oti

zie d

ai te

rrit

ori

Page 11: Aprile - 4 - Newsletter POLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO … · blica previsto dalla L. 80/2014. Azioni di contrasto al degrado urbano sono centrali negli assi di Programmi Operati-vi

Puglia: graduatoria del bando per la rigenerazione urbanaE' stata approvata dal Dipartimento mobilità, qualità urbana, opere pubbliche, ecologia e paesaggio della RegionePuglia, la graduatoria provvisoria dei progetti ammessi a finanziamento sulla Rigenerazione Urbana Sostenibile. Albando potevano partecipare i Comuni pugliesi (anche in forma aggregata), con popolazione residente di almeno 15mila unità, che avessero adottato il Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana (DPRU) e dotati di unaStrategia Integrata per lo Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS). Si tratta di strumenti di programmazione in campourbanistico che, partendo dall’analisi del contesto territoriale, individuano le infrastrutture e i servizi necessari amigliorare la vivibilità dei quartieri, ridurre il disagio abitativo, innalzare la qualità architettonica e la qualificazioneecologica degli edifici, ridurre il consumo delle risorse, riconnettere il tessuto urbano, in modo da favorire processi diinclusione sociale e contrastare fenomeni di degrado e disagio. Quattro gli obiettivi tematici del bando: energiasostenibile e qualità della vita; adattamento al cambiamento climatico; prevenzione e gestione dei rischi, tuteladell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali, inclusione sociale; lotta alla povertà. I Comunipotevano candidare i loro progetti, elaborati coinvolgendo la cittadinanza chiamata a interpretare un ruolo attivo epropositivo rispetto agli interventi immaginati.La graduatoria provvisoria è stata approvata con la determinazione del Dirigente del dipartimento regionale (pubblicatail 23 marzo 2018 – la n. 6 del 22.03.2018). Su 89 candidature pervenute, 83 progetti sono stati dichiarati ammissibili,aree urbane (e relative Autorità di gestione) selezionate cui saranno destinate risorse complessive per 108 milioni e100 mila euro messi a disposizione per questa misura (a valere sull’Asse XII del Programma Operativo RegionaleFESR-FSE Puglia 2014 – 2020). In base all’attuale dotazione finanziaria per ora potranno essere finanziate solo leprime 26 candidature collocate in graduatoria.L’assessore regionale all’urbanistica Alfonso Pisicchio ha commentato così la possibilità di trovare altri fondi perfinanziarie le richieste dei Comuni rimasti esclusi dl finanziamento: “sul bando della Rigenerazione Urbana nonresteremo indifferenti alle tante richieste che stanno giungendo in queste ore e da più parti: ampliare il fondo iniziale di108 milioni di euro al fine di scorrere la graduatoria finale. Non a caso assieme al collega al Bilancio, l’assessoreRaffaele Piemontese, stiamo già ragionando sulla possibilità di reperire altre risorse. Stessa considerazione l’abbiamoaffrontata anche con il presidente della Commissione Bilancio, Fabiano Amati. E sono convinto che su un simile temaci sarà la massima collaborazione. L’interesse suscitato dalla pubblicazione della prima e provvisoria graduatoria,composta da 83 progetti dichiarati ammissibili, dimostra infatti che la rigenerazione urbana è uno dei principali pilastrisui quali i Comuni, dai più grandi ai più piccoli, hanno davvero voglia di rilanciare e riqualificare i territori. Sono moltosoddisfatto perché questi bandi ci convincono sempre più della necessità di investire sulla qualità della vita, sullaricucitura dei tessuti urbani e sull’ambiente. Insomma, è la giusta strada verso il cambiamento”.

Veneto: a Treviso progetto Ue per ridurre i consumi nell'edilizia pubblica“I have a Dreem” è il motto del progetto europeo sullariqualificazione energetica dei grandi complessi popolari checoinvolge i due condomini Ater a Treviso. Il progetto“Demonstrating an integrated Renovation approach for EnergyEfficiency At the Multi-building scale” si sta sperimentando aTreviso, Berlino e Padiham (Gran Bretagna).Il progetto internazionale, che coinvolge 15 paesi delle Ue, ha scelto il quartiere di Borgo Furo a Santa Bona, per larealizzazione di un innovativo intervento per ridurre del 75% il fabbisogno energetico di due grandi edifici residenzialiin viale Francia. I cantieri, già operativi da alcune settimane, trasformeranno in pochi mesi i due palazzi, composti da36 appartamenti, in un caso studio a livello europeo. La particolarità dell’intervento, oltre all’utilizzo delle miglioritecnologie per l’efficienza energetica presenti oggi sul mercato, ha analizzato le abitudini ed i comportamenti degliinquilini per definire le più efficaci soluzioni di risparmio energetico. Inoltre, il “modello Dreem” è caratterizzato da unnuovo strumento contrattuale denominato EPCX “Energy performance contract” che consentirà di riqualificare a costozero " l’edificio (in particolare la parte impiantistica che ha un periodo di ritorno degli investimenti veloce) con lo scopodi ottenere un fabbricato "near zero energy”.Tale approccio vede da una parte il coinvolgimento di imprese in grado di fornire tutti i servizi tecnici, commerciali efinanziari necessari per realizzare un intervento di efficienza energetica, che si assumeranno l’onere dell’investimentoiniziale, a fronte della stipula di un contratto in cui siano stabiliti i propri utili. Dall’altra permettere agli inquilini di avereda subito una diminuzione del costo delle bollette di luce e gas rispetto ai costi che sostengono attualmente,contribuendo di fatto, insieme ad Ater, ai costi di riqualificazione energetica complessivi e beneficiando del controllodei consumi attraverso un sistema domotico di monitoraggio. L’assegnazione del progetto DREEAM mostra che la UE crede molto nei partenariati pubblico-privati e nel ruolostrategico dell’edilizia abitativa per raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici previsti dall’Unione Europea al 2020.Al di là degli indubbi benefici che il progetto porterà agli inquilini, alla città e al territorio, l’ATER potrà essere neiprossimi anni un punto di riferimento per altre aziende residenziali italiane e straniere che vorranno investire in progettidi innovazione energetica.

Noti

zie d

ai te

rrit

ori

10

Page 12: Aprile - 4 - Newsletter POLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO … · blica previsto dalla L. 80/2014. Azioni di contrasto al degrado urbano sono centrali negli assi di Programmi Operati-vi

Fonti e utilizzate per questo numero:Adnkronos, Agenzia delle Entrate, ANCI, ANSA, ASVIS-Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, CommissioneEuropea, Eurostat, GSE-Gestore dei Servizi Energetici, Istituto Eumetra MR, JPB-Fondation for Global Green,Market Research Future, Ministero dell'Ambiente, Urban@it, USGBC, ISTAT.

Siti internet: casa e clima, edilizia e urbanistica, edilizia e territorio, Governo, Regioni.

Contributi di:Unione degli Universitari, Sunia.

Aprile 2018 - 4 - Newsletter POLITICHE ABITATIVE E PER LO SVILUPPO URBANOPeriodico mensile di informazione e approfondimento Area delle Politiche per lo Sviluppo - CGIL nazionale

[email protected]